sabato 1 novembre 2014

CHIESA - IL LEVIATANO (FUSIONE TRA STATO - potere politico, legislativo e giudiziario E CHIESA potere religioso) - I POLITICI UNICI INTERPRETI AUTORIZZATI DELLA PAROLA DIVINA. “La grande sofferenza della Chiesa verrà per mezzo del potere politico. Saranno create leggi per impedire l’azione della Chiesa” Messaggio n. 3.126 del 24/2/2009. Profezia della Madonna di Anguera in fase di svolgimento.







CRISTO SI LA CHIESA NO

CRISTO NO DIO SI

DIO NO LA RELIGIONE SI 

POST DEL 1/11/2014 AGGIORNATO AL 7/11/2018

Giob 3:8 La maledicano quelli che imprecano al giorno,
che sono pronti a evocare Leviatan.

Giob 40:25 Puoi tu pescare il Leviatan con l'amo

e tener ferma la sua lingua con una corda,

Mi sono sempre chiesto che tipo di liberazione alludesse il Vangelo di S. Luca, credo che parli della liberazione dell' uomo ridotto ad individuo dalla società Stato che siede sul trono del mondo al posto di Dio.

Massimiliano Bruno
Lc 21:25 Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26 mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.

27 Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
28 Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».



I vescovi: "Anche in Canada è in pericolo la libertà religiosa"

Nasce in Italia un Osservatorio per la libertà religiosa. Intervista a Introvigne

  Società
OSSERVATORIO DELLE LIBERTA’ ED ISTITUZIONI RELIGIOSE

Sono 41 in Europa le leggi contro la libertà religiosa dei cristiani

  Società

Come prima più di prima: Wenzhou, Henan, Hubei, continua la persecuzione dopo l’accordo Cina-Santa Sede

Distrutta croce e muro di cinta della chiesa di Lingkun. Nell’Henan divelta una croce a Zhumadian. Per le autorità essa era “troppo visibile”. Rieducazione dei sacerdoti nell’Hubei per riaffermare “indipendenza” della Chiesa dal Vaticano e sottomissione al Partito.
IN EUROPA MAGGIOR PERSECUZIONE DELLA CHIESA VEDI MESSAGGI

India. Le leggi anticonversione usate contro i cristiani


  Esteri
L’accusa di monsignor Leo Cornelio, vescovo di Bhopal. Il caso di tredici arrestati mentre pregavano, colpevoli di «aver fatto troppo rumore»

ASIA/PAKISTAN - Protesta dei cristiani contro l'abuso delle leggi sulla blasfemia a Lahore

sabato, 3 marzo 2018

Vaticano, no alla legge fondamentale di Israele: «Discrimina cristiani e musulmani e va contro l'Onu»

Martedì 31 Luglio 2018 di Franca Giansoldati

IRAQ/ Legge contro i cristiani: vietato cambiare religione quando si diventa maggiorenni

Respinta dal parlamento di Baghdad la richiesta di cambiare la legge sulla religione di appartenenza dei minori, vincono i fondamentalisti musulmani ecco di cosa si tratta

Leader cristiani nepalesi: no alla legge contro le conversioni

08.11.2017, 12:10 / redazionecatt

La Bolivia bandisce l’evangelizzazione?

 di Redazione
Profonda preoccupazione degli evangelici per una legge che affianca organizzazioni criminali e religiose

Il sogno di eliminare il cristianesimo

Così il secolarismo tace sull’islam ma si accanisce sui cattolici. Il Figaro intervista Rémi Brague a proposito della decisione del Consiglio di stato di rimuovere la croce a Plöermel, in nome della laicità
20 Novembre 2017 alle 11:30

L'appello dei giuristi: "L'Onu adesso riconosca il genocidio del cristiani"

Lo European Center for Law and Justice lancia un appello al Consiglio per i dirtti umani perché riconosca la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente come un genocidio
Renato Zuccheri Lun, 17/09/2018 - 08:36

Cina. Una legislazione contro la libertà religiosa

 di Redazione
6 febbraio 2018
Entrati in vigore i nuovi regolamenti sulle attività religiose. Aspra critica da parte del pastore riformato Wang Yi, attivista dei diritti umani

A Betlemme, città dei cristiani in via di estinzione





Cina. Una legislazione contro la libertà religiosa


Pechino proibisce l’evangelizzazione on-line

http://www.asianews.it/notizie-it/Pechino-proibisce-levangelizzazione-on-line-44899.html

Libertà religiosa: la Russia e il suo destino

Henan: nuovi limiti alla libertà religiosa dei cattolici

Tutti i dati dei fedeli dovranno essere schedati, vietato l’utilizzo di luci esterne nei luoghi di culto, divieto ai minorenni di entrare in chiesa e obbligo di cantare l’inno cinese ad ogni celebrazione. La polizia ogni domenica presidia le entrate delle chiese. Nella provincia dello Henan vive il 10% dei cattolici cinesi. Aumentata da quest’anno la repressione e il controllo contro i cattolici in Cina.
http://www.asianews.it/notizie-it/Henan:-nuovi-limiti-alla-libert%C3%A0-religiosa-dei-cattolici-44405.html




3.126 - 24/02/2009

Cari figli, vi invito ad assumere il vostro vero ruolo di cristiani e ad abbracciare, in questa Quaresima, la grazia che il mio Gesù desidera concedervi. Siate docili. Non restate con le mani in mano. Pregate e fate penitenza. Avvicinatevi al confessionale e ricevete la grazia del mio Signore. Io sono venuta dal cielo per condurvi al cielo. Date il meglio di voi nella missione che il Signore vi ha affidato e sarete ricompensati generosamente. VIVETE NEL TEMPO DELLE GRANDI TRIBOLAZIONI spirituali, che già vi ho annunciato. Pregate per la Chiesa. La grande sofferenza della Chiesa verrà per mezzo del potere politico. Saranno CREATE LEGGI per impedire l’azione della Chiesa. In molti luoghi i templi saranno distrutti e i cristiani piangeranno e si lamenteranno. Soffro per ciò che vi attende. Non allontanatevi dalla verità. Il Signore è con voi. Coraggio. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.


Londonistan: 423 nuove moschee e 500 chiese chiuse


In Svezia, dove l'uomo non è più persona, ma individuo


Renzi vieta la benedizione di un’autostrada. Il Vescovo: “Non calpestare le radici cristiane del popolo!”


Turchia, Israele, Russia, Usa e il Leviatano
18 luglio 2016
Fonte: http://www.agoravox.it/Turchia-Israele-Russia-Usa-e-il.html


IL  LEVIATANO (FUSIONE TRA STATO - potere politico, legislativo e giudiziario E CHIESA potere religioso) - I POLITICI UNICI INTERPRETI AUTORIZZATI DELLA PAROLA DIVINA. “La grande sofferenza della Chiesa verrà per mezzo del potere politico. Saranno create leggi per impedire l’azione della Chiesa” Messaggio n. 3.126 del 24/2/2009. Profezia della Madonna di Anguera in fase di svolgimento.
ATTACCO  POLITICO  PER RIMUOVERE I SIMBOLI CRISTIANI NEL MONDO. 
3.126 - 24/02/2009
La grande sofferenza della Chiesa verrà per mezzo del potere politico. Saranno create leggi per impedire l’azione della Chiesa. In molti luoghi i templi saranno distrutti e i cristiani piangeranno e si lamenteranno. “
LINCIAGGIO ETICO/MORALE/FISICO  AI RELIGIOSI CRISTIANI
2.976 - 25/03/2008
“Cari figli, le leggi sacre saranno indebolite e pochi avranno rispetto per ciò che è sacro. I chierici della Santa Chiesa si allontaneranno dalla verità e in grande numero abbracceranno false dottrine. Ci sarà grande confusione spirituale nella casa di Dio. La mancanza di ordine provocherà divisioni e i pochi pastori fedeli che resteranno non saranno rispettati.
ATTACCO  AI FEDELI  LAICI CON LEGGI NAZIONALI  CHE PORTANO A RINNEGARE LA FEDE .
3.033 - 27/07/2008
“A causa della vostra fede, sarete perseguitati da coloro che dovrebbero difendervi. La grande persecuzione colpirà, soprattutto, gli uomini e le donne di fede. I sacerdoti fedeli saranno frustati e portati nelle prigioni. Nella Terra della Santa Croce (Brasile) saranno create leggi per allontanarvi da Dio.

3.118 - 06/02/2009
 “Verranno giorni in cui gli uomini saranno impediti di praticare le buone azioni e le leggi divine saranno disprezzate. I potenti di questo mondo creeranno le loro leggi e i miei poveri figli saranno portati a rinnegare la fede.

Giob 40:1 Il Signore riprese e disse a Giobbe:

25 Puoi tu pescare il Leviatan con l'amo
e tener ferma la sua lingua con una corda,
26 ficcargli un giunco nelle narici
e forargli la mascella con un uncino?
27 Ti farà forse molte suppliche
e ti rivolgerà dolci parole?
28 Stipulerà forse con te un'alleanza,
perché tu lo prenda come servo per sempre?
29 Scherzerai con lui come un passero,
legandolo per le tue fanciulle?
30 Lo metteranno in vendita le compagnie di pesca,
se lo divideranno i commercianti?
31 Crivellerai di dardi la sua pelle
e con la fiocina la sua testa?
32 Metti su di lui la mano:
al ricordo della lotta, non riproverai!

Giob 41:1 Ecco, la tua speranza è fallita,
al solo vederlo uno stramazza.
2 Nessuno è tanto audace da osare eccitarlo
e chi mai potrà star saldo di fronte a lui?
3 Chi mai lo ha assalito e si è salvato?
Nessuno sotto tutto il cielo.
4 Non tacerò la forza delle sue membra:
in fatto di forza non ha pari.
5 Chi gli ha mai aperto sul davanti il manto di pelle
e nella sua doppia corazza chi può penetrare?
6 Le porte della sua bocca chi mai ha aperto?
Intorno ai suoi denti è il terrore!
7 Il suo dorso è a lamine di scudi,
saldate con stretto suggello;
8 l'una con l'altra si toccano,
sì che aria fra di esse non passa:
9 ognuna aderisce alla vicina,
sono compatte e non possono separarsi.
10 Il suo starnuto irradia luce
e i suoi occhi sono come le palpebre dell'aurora.
11 Dalla sua bocca partono vampate,
sprizzano scintille di fuoco.
12 Dalle sue narici esce fumo
come da caldaia, che bolle sul fuoco.
13 Il suo fiato incendia carboni
e dalla bocca gli escono fiamme.
14 Nel suo collo risiede la forza
e innanzi a lui corre la paura.
15 Le giogaie della sua carne son ben compatte,
sono ben salde su di lui, non si muovono.
16 Il suo cuore è duro come pietra,
duro come la pietra inferiore della macina.
17 Quando si alza, si spaventano i forti
e per il terrore restano smarriti.
18 La spada che lo raggiunge non vi si infigge,
né lancia, né freccia né giavellotto;
19 stima il ferro come paglia,
il bronzo come legno tarlato.
20 Non lo mette in fuga la freccia,
in pula si cambian per lui le pietre della fionda.
21 Come stoppia stima una mazza
e si fa beffe del vibrare dell'asta.
22 Al disotto ha cocci acuti
e striscia come erpice sul molle terreno.
23 Fa ribollire come pentola il gorgo,
fa del mare come un vaso da unguenti.
24 Dietro a sé produce una bianca scia
e l'abisso appare canuto.
25 Nessuno sulla terra è pari a lui,
fatto per non aver paura.
26 Lo teme ogni essere più altero;
egli è il re su tutte le fiere più superbe.
Giob 42:1 Allora Giobbe rispose al Signore e disse:
2 Comprendo che puoi tutto
e che nessuna cosa è impossibile per te.




ELENCO MESSAGGI PROFETICI DI ANGURA CON LA DIZIONE “LEGGI”

1.668 - 30 novembre 1999

“Cari figli, seguite il cammino del Signore e osservate le sue leggi. Dio è perfezione e dovete imitarlo. Il demonio ha contaminato l’umanità con false dottrine e falsi insegnamenti. State attenti.”

2.382 - 24 giugno 2004
 “Oggi l’umanità vive come ai tempi del diluvio e gli uomini non si interessano più di Dio e delle sue Leggi.”

2.656 - 21/03/2006
 “Gli uomini si sono allontanati dal Creatore e non rispettano più le Sue Leggi.”
2.693 - 13/06/2006
 “L’umanità soffrirà per aver disobbedito alle Leggi di Dio.”
2.699 - 27/06/2006
“Cari figli, l’umanità troverà la pace solo quando gli uomini rispetteranno le Leggi del Signore.”
2.928 - 11/12/2007
“Cari figli, vivete i comandamenti del Signore. Camminate secondo le leggi del Signore e sarete ricchi spiritualmente.”

2.929 - 12/12/2007
“Cari figli, la Terra della Santa Croce (Brasile) cammina verso l’autodistruzione. Gli uomini si sono creati le loro leggi e hanno rifiutato quelle di Dio.”

3.283 - 23 febbraio 2010
“Il demonio è riuscito a ingannare i miei poveri figli ed essi non accettano più le Leggi Divine.”
3.338 - 30 giugno 2010
Cari figli, amate e difendete la verità. Accogliete con gioia e coraggio il Vangelo di mio Figlio Gesù per essere salvi. Non allontanatevi dal cammino che vi ho indicato. Non voglio obbligarvi, ma ciò che dico dev’essere preso sul serio. Inginocchiatevi e pregate per la Chiesa. Avrete ancora grandi prove. La Chiesa del mio Gesù sperimenterà il peso delle tribolazioni e giungerà per lei il calvario. Ci sarà grande persecuzione alla chiesa. I dogmi saranno disprezzati e gli uomini e le donne di fede saranno perseguitati. Molti consacrati saranno perseguitati e uccisi, saranno create leggi e la Chiesa incontrerà barriere per annunciare la verità. Soffro per ciò che vi attende. Siate forti e saldi nella fede. Io sono vostra Madre e sarò sempre vicino a voi. Qualunque cosa accada, non permettete che il demonio vinca. Siete del Signore. In Lui è la vostra vittoria. Avanti. Uno scandalo scuoterà il mondo. La maschera del demonio cadrà. Ciò che è stato annunciato come verità è frutto di falsità. Pregate. Il demonio desidera distruggere i miei piani. Ascoltatemi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.475 - 28.01.2005
Cari figli, ascoltate con attenzione ciò che vi dico e potrete comprendere i segnali di Dio. Una casa senza porta in cui entrano i nemici di Dio. Un’immensa moltitudine cammina affamata e nella casa del padre non incontra l’alimento prezioso che li sazia. I prescelti per difendere la verità, la negheranno. Inginocchiatevi in preghiera. Sono giunti i tempi difficili. Pentitevi e cercate il Signore. Lui vi ama e vi attende. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

23 – 12 marzo 1988
Cari figli, l’intelligenza degli uomini li sta portando a distruggersi con le proprie mani. È vero che ognuno conosce i piani dell’umanità. Ma ora vi chiedo, chi di voi conosce i piani di Dio? È infantile da parte degli uomini rincorrere qualcosa di dannoso per loro stessi. Inoltre, coloro che più ne soffrono le conseguenze sono quei poveri figli che in realtà non hanno nulla a che fare con le macchinazioni di queste persone. Considero costoro degli uomini-bambini. Rimanete nella pace.

Leviatano (Hobbes)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Leviatano_(Hobbes)

 

 Il Leviatano (Leviathan or The Matter, Forme and Power of a Common Wealth Ecclesiastical and Civil generalmente abbreviato in Leviathan) è probabilmente il libro più conosciuto di Thomas Hobbes, pubblicato nel 1651. Il titolo è ripreso dalla figura biblica del Leviatano. Il libro tratta il problema della legittimità e della forma dello Stato, rappresentato sulla copertina della prima edizione del testo come un gigante costituito da tanti singoli individui; il gigante regge in una mano una spada, simbolo del potere temporale, e nell'altra il pastorale, simbolo del potere religioso, a indicare che, secondo Hobbes, i due poteri non vanno separati.

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Struttura del libro

Il libro è diviso in quattro parti:
§  L'uomo: dove Hobbes espone i principî filosofici e antropologici che portano alla sua teoria politica.
§  Lo Stato: dove Hobbes analizza i modi in cui uno Stato deve essere costituito.
§  Uno Stato cristiano: dove Hobbes descrive "la natura e i diritti di uno Stato cristiano, che dipendono in larga parte dalle rivelazioni sovrannaturali della Volontà di Dio"[1]
§  Il regno delle tenebre:dove Hobbes descrive il regno delle tenebre come "una confederazione di ingannatori che, per ottenere il dominio sugli uomini nel tempo presente, si sforzano, con dottrine oscure ed erronee, di estinguere la luce sia della natura che del vangelo e di renderli così impreparati per il regno di Dio a venire"[2]. In questa quarta parte l'obiettivo polemico di Hobbes sono la Chiesa Cattolica e le sette puritane allora al potere in Inghilterra.

Fisica e antropologia 

Hobbes parte da una concezione meccanicistica della realtà e, anche se non detto esplicitamente, deterministica: noi possiamo conoscere unicamente corpi fisici, le cui variazioni sono determinate da movimenti. Hobbes non afferma l'esistenza di un'anima, che differenzi l'uomo dagli animali, ma, anzi, riconduce qualunque tipo di pensiero e passione a movimenti interni al corpo, prodotti da movimenti esterni. L'unica differenza che distingue l'uomo dagli altri animali, è la capacità di congetturare eventi futuri sulla base di esperienze passate: si tratta tuttavia di una conoscenza non assoluta, ma condizionata, e dunque sempre probabile e passibile di errore.
Per quanto riguarda la conoscenza, Hobbes adotta un punto di vista empirista (tanto che può essere considerato come uno degli iniziatori di questa corrente), corretto da alcune dosi di razionalismo: non esistono idee innate o verità assolute, possiamo conoscere unicamente ciò di cui abbiamo esperienza; tuttavia, i ragionamenti che possiamo fare sui dati ricavati dall'esperienza seguono unicamente regole formali, allo stesso modo delle deduzioni geometriche.
Inoltre, Hobbes si schiera dalla parte di un radicale nominalismo, sia logico che etico: le parole sono assegnate arbitrariamente dagli uomini, e i concetti astratti non hanno esistenza al di fuori del suono delle parole; inoltre, concetti come "bene", "male", "giusto" e "ingiusto" non hanno un'esistenza assoluta al di fuori della convenzioni umane.
Gli uomini, mossi come tutte le creature viventi, dalla necessità della sopravvivenza, cercano instancabilmente di soddisfare tale desiderio; la diversità delle opinioni e delle passioni genera i diversi modi in cui ognuno cerca di soddisfare tale desiderio. Stante, poi, che il mondo è movimento incessante, non potrà mai esistere (se non nell'aldilà) una soddisfazione piena. Gli uomini sono dunque condannati a desiderare instancabilmente, a cercare di procurarsi i mezzi per soddisfare i propri desideri e a entrare in conflitto gli uni contro gli altri.

La nascita dello Stato 

« Io autorizzo e cedo il mio diritto di governare me stesso a quest'uomo o a questa assemblea di uomini, a questa condizione, che tu gli ceda il tuo diritto, e autorizzi tutte le sue azioni in maniera simile. Fatto ciò, la moltitudine così unita in una persona viene chiamata uno stato, in latino civitas. Questa è la generazione di quel grande Leviatano o piuttosto - per parlare con più riverenza - di quel Dio mortale, al quale noi dobbiamo, sotto il Dio immortale, la nostra pace e la nostra difesa... »
(Thomas Hobbes, Leviatano p. 167)
Per liberarsi dalla condizione primitiva in cui tutti competono con tutti (bellum omnium contra omnes) e la vita di ogni uomo è "solitary, poor, nasty, brutish, and short" (solitaria, povera, pericolosa, brutale, e breve), la moltitudine deve costituire una società efficiente, che garantisca la sicurezza degli individui, condizione primaria per il perseguimento dei desiderî. A questo scopo tutti gli individui rinunciano ai propri diritti naturali, stringendo tra loro un patto con cui li trasferiscono a una singola persona, che può essere o un monarca, oppure un'assemblea di uomini, che si assume il compito di garantire la pace entro la società.
Per questo Hobbes è spesso considerato un teorico del giusnaturalismo, dove il diritto naturale precede e fonda quello civile. Tuttavia tale visione è dibattuta: difatti, solitamente, il giusnaturalismo tende a stabilire delle leggi naturali che facciano da limite al potere statale; da parte sua, invece, Hobbes utilizza le leggi naturali per dimostrare che il potere statale, per poter funzionare efficacemente, dev'essere illimitato, privo di vincoli, e indiviso; in questo modo si pone agli antipodi di pensatori classici del giusnaturalismo, come ad esempio John Locke.
I diritti naturali che ognuno abbandona per poter vivere in pace nella società non sono altro che la libertà assoluta di fare tutto secondo la propria volontà e di utilizzare qualsiasi risorsa per il proprio vantaggio. L'uomo per natura ha diritto di usare tutte le risorse naturali (terreno, acqua, frutti, bestiame etc.), anche a spese altrui. Con l'istituzione della società si rinuncia a questo diritto e la propria libertà assoluta viene sospesa. I limiti della propria libertà sono ora formati dalla libertà degli altri: tuttavia, poiché secondo Hobbes non si può avere garanzia che questo principio (che corrisponde all'evangelico: "non fare agli altri ciò che non vuoi gli altri facciano a te") venga rispettato da tutti, è necessario un potere coercitivo che lo mantenga, il potere statale.
Solo il sovrano quindi mantiene effettivamente tutti i diritti naturali nei confronti dei sudditi, ed è il sovrano, tramite le leggi, a poter stabilire ciò che è giusto e ciò che è ingiusto, mentre per i sudditi giusto significa obbedienza alle leggi del sovrano, e ingiusto la disobbedienza. Inoltre, una volta che i diritti di tutti gli individui sono stati trasferiti al sovrano, tale trasferimento è irreversibile se non per volontà del sovrano stesso.
È interessante tuttavia notare che il suddito rimane completamente libero in tutti quegli ambiti che non sono coperti dalla legislazione del sovrano, fintantoché rimangono tali. Ad esempio, se il sovrano non regolasse le transazioni economiche, queste sarebbero del tutto libere. Per questa tesi, Hobbes è stato considerato, nonostante affermi esplicitamente di sostenere uno Stato assoluto, come uno dei precursori del liberalismo moderno.
Hobbes nega decisamente la possibilità dell'insurrezione. Definisce legittima la resistenza del suddito al sovrano nell'unico caso in cui questi non minacci l'incolumità fisica del suddito; tuttavia, nel momento in cui il suddito resiste al sovrano, anche legittimamente, il sovrano ha ancora il diritto di combattere contro il suddito che gli resiste, e di ucciderlo: difatti la resistenza del suddito al sovrano non è altro che una riproposizione dello stato di natura, all'interno del quale tutti hanno diritto a tutto, e la vittoria è del più forte.
Da notare inoltre che Hobbes assegna al sovrano la possibilità di stabilire cosa sia omicidio, furto o minaccia alla sicurezza: per questo il sovrano può legittimamente ordinare ai sudditi di uccidere un altro suddito, o di andare in guerra, nel momento in cui lo ritenga necessario alla sicurezza dello Stato.
Per quanto riguarda la forma dello Stato, Hobbes afferma che il sovrano può essere un individuo solo (un monarca) o un'assemblea. Tuttavia, esprime chiaramente la sua preferenza per la monarchia, in quanto un'assemblea può più facilmente dividersi in fazioni e giungere alla guerra civile. La guerra civile, in cui una parte dello Stato avoca a sé il potere del sovrano, è definita da Hobbes come una ricaduta nello stato di natura, e dunque nel peggiore dei mali. Se Hobbes afferma che il suo Stato assoluto può degenerare in una tirannide, tuttavia ripete a più riprese che questa situazione sarà sempre migliore e più sopportabile della guerra civile.
Hobbes inoltre si pronuncia decisamente contro la separazione dei poteri. Argomenta che se i poteri separati dello stato agiscono di concerto e d'accordo, allora non c'è ragione di tenerli separati; se invece agiscono in disaccordo, allora questo già è il primo passo verso la guerra civile e la distruzione dello Stato.

Stato e Chiesa 

Un altro punto interessante è la sua critica alla Chiesa. Hobbes considerava il ruolo della chiesa molto negativo, giacché si costituiva come uno stato all'interno dello stato e formava un rischio per il potere del sovrano. Tutto il potere che esisteva nello stato hobbesiano doveva discendere dal sovrano, in ogni altro caso il rischio di una guerra civile sarebbe stato troppo grande. Oltre a ciò, Hobbes chiaramente rifiutava la tesi che il potere del re sarebbe dovuto venire da Dio: il potere del monarca veniva dal contratto. Era necessaria una fusione completa tra Stato e Chiesa, dove il sovrano sarebbe stato al contempo capo della Chiesa e unico interprete autorizzato della parola divina.
Queste ultime tesi risentono evidentemente dell'epoca in cui il libro venne scritto, epoca in cui l'Europa fu funestata dalle guerre di religione che seguirono alla riforma protestante, e in cui era estremamente acceso il dibattito sui rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose.
Per queste posizioni, per il meccanicismo di base, e per un velato agnosticismo, presente soprattutto nei primi capitoli del volume, Hobbes fu accusato violentemente soprattutto dagli ambienti religiosi, venendo definito ateo e immorale. Anche per queste polemiche, il Leviatano ha avuto una fama particolarmente negativa sino al XX secolo.

Note 

1.    ^ cfr.T.Hobbes, Leviatano cap.XXXII, Bompiani 2004
2.    ^ cfr. ivi cap. XLI

Voci correlate 



PRIMA FASE: ELIMINAZIONE DEI SIMBOLI CRISTIANI PROGRESSIVAMENTE IN TUTTO IL MONDO - (notate che la rimozione non viene richiesta per i simboli di altre religioni)


Crocifissi negli edifici pubblici

Fonte: http://www.uaar.it/laicita/crocifissi/

PERCHÉ SONO PRESENTI?

Nelle scuole, nelle aule di tribunale, negli ospedali troviamo spesso esposto il crocifisso cattolico. Con alcune disposizioni emanate in piena era fascista tra il 1924 e il 1928 (regi decreti e, nel caso dei tribunali, addirittura una circolare ministeriale), la presenza del crocifisso ha trovato una base giuridica che le successive novità legislative non hanno scalfito, nonostante la Costituzione del 1948 statuisca l’eguaglianza delle religioni di fronte alla legge e nonostante diverse sentenze della Corte Costituzionale riaffermanti la laicità dello Stato e la supremazia dei principî costituzionali su altre norme e leggi.
Diverse richieste di rimozione formulate negli ultimi anni sono state invariabilmente cassate proprio in base alla mancata esplicita abrogazione delle norme del ventennio. Ad esempio, clicca qui per un parere del Consiglio di Stato sull’esposizione del crocefisso nelle scuole. Anche in questo caso l’esposizione viene motivata, tra l’altro, con l’assurda tesi che il crocifisso sia parte del patrimonio storico-culturale italiano (ma non certamente l’unica, e in ogni caso l’unica ad avere questo privilegio).

PERCHÉ RIMUOVERLI?

In uno Stato laico, nella piena attuazione di una costituzione che non prevede religioni di Stato, la presenza di simboli costituisce un’inammissibile privilegio per la religione cattolica. Essendo chiaramente assurdo concepire la presenza dei simboli di tutte le religioni (visto il loro gran numero), l’unica strada da percorrere è la rimozione dei crocifissi dagli edificî pubblici.
La presenza nei tribunali è poi ancora più inconcepibile, in quanto abbinata al motto La legge è uguale per tutti: come può sentirsi giudicato serenamente un cittadino islamico, in un’aula in cui una religione (e di conseguenza i suoi fedeli) sono considerati più “uguali” degli altri? Senza contare che, per gli stessi cattolici, la crocifissione di Gesù rappresenta un’ingiustizia…

CHI COMBATTE PER LA LORO RIMOZIONE?

Un importante risultato è stato ottenuto dall’iniziativa personale di uno scrutatore elettorale, Marcello Montagnana, socio UAAR scomparso nel 2004, che nel 1994 rifiutò l’incarico in nome della laicità dello Stato, a causa della presenza del crocifisso nel seggio.
Montagnana è stato una prima volta condannato dal Pretore di Cuneo (400 mila lire di multa), poi assolto in Appello: sentenza annullata dalla Cassazione con rinvio alla Corte di Appello, che questa volta confermava la sentenza del Pretore. L’iter si è definitivamente chiuso il primo marzo 2000 con una nuova sentenza della quarta sezione penale della Cassazione: annullamento definitivo della condanna senza rinvio.
Grazie alla sua battaglia un primo importante passo verso la rimozione dei simboli religiosi è stato compiuto: la nostra campagna «Scrocifiggiamo l’Italia!» ne è la naturale prosecuzione e, non a caso, è stata avviata col contributo dello stesso Montagnana.
Oltre che a sensibilizzare in vario modo sul problema, l’UAAR ha presentato ben tre ricorsi al TAR: contro un consiglio d’Istituto, contro il ministro dell’Interno e contro quello dell’Istruzione.
Nel frattempo, la questione ha assunto dimensione nazionale dopo l’ordinanza di rimozione emanata dal Tribunale dell’Aquila in seguito a un ricorso presentato da Adel Smith. Questo è un comunicato dell’UAAR sull’ordinanza.
Il dibattito che è seguito alla sentenza del giudice Montanaro ha assunto toni da crociata, tanto che adesso difende il crocifisso in nome di una presunta “identità culturale” anche gente che non mette piede in chiesa da anni. Per evitare accuse di “intelligenza con il nemico”, a uso di tutti coloro che argomentano contro il crocifisso nei luoghi pubblici, pubblichiamo sul nostro sito una serie di FAQ (acronimo di Frequently Asked Question, Domande poste più frequentemente) messe a punto dall'associazione.

L’USO POLITICO DEL CROCIFISSO

In passato vi sono state diverse interrogazioni parlamentari, presentate chiedendo lumi sulla presenza del crocifisso. Nel 1996 vi fu un’interrogazione parlamentare dei senatori Mele, de Zulueta e Debenedetti (PDS). Sulla scia della vicenda Montagnana, nel 2000 sono state presentate altre due interrogazioni parlamentari, una di Senese (DS), l’altra di Saraceni, Paissan, Gardiol e De Benetti (Verdi). Queste tre interrogazioni non hanno mai avuto alcuna risposta.
Nel frattempo, la Lega Nord ha iniziato a corteggiare politicamente il cattolicesimo più becero e reazionario, presentando provocatoriamente mozioni in favore della presenza del crocifisso negli edifici pubblici a livello comunale, provinciale e regionale, riuscendo purtroppo molto spesso a farle approvare. Alla Camera, il deputato Bricolo ha provveduto a presentare una proposta di legge per reintrodurre il crocifisso. Il ministro della Pubblica Istruzione Letizia Brichetto in Moratti ha pubblicamente recepito la richiesta leghista e, nel 2002, ha emanato una nota e una direttiva volte a reintrodurre il simbolo cattolico negli istituti scolastici.
Dopo l’ordinanza del Tribunale dell’Aquila, diversi parlamentari hanno preannunciato la presentazione di proposte di legge pro e contro l’esposizione del crocifisso.

UN RICORSO UAAR ALLA CORTE EUROPEA

Nel novembre 2003 il TAR del Veneto si è pronunciato sul primo ricorso presentato da due soci dell’UAAR, i coniugi Albertin, d’intesa con l’associazione. Con una sua ordinanza il TAR ha definito «non manifestamente infondata», con riferimento al principio della laicità dello Stato, la questione della legittimità costituzionale delle norme del Ventennio che consentono l’esposizione dei crocifissi, rimettendo il ricorso alla Corte Costituzionale affinché esprima il suo parere in merito.
Il pronunciamento della Consulta è alfine giunto il 15 dicembre 2004 (ordinanza n. 389) accompagnato dai toni trionfalistici di molti media, che non hanno capito - o fatto finta di non capire - il significato dell’ordinanza emessa: la maggioranza dei mezzi di comunicazione hanno inteso far passare il messaggio che “il crocifisso deve rimanere dov’è”, laddove invece la Consulta ha stabilito semplicemente che la questione non la riguarda, in quanto non esiste alcuna legge che imponga la presenza di crocifissi nei luoghi pubblici. La materia è disciplinata da regolamenti, che non sono di competenza della Corte costituzionale bensì dei tribunali ordinari o amministrativi (TAR). Il TAR, con un'incredibile sentenza, ha successivamente stabilito che il crocifisso raoppresenta "un simbolo laico": e tale sentenza è stata, ancora più incredibilmente, confermatadal Consiglio di Stato.
L'iniziativa è quindi proseguita in Europa: e la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo, con una sentenza storica, si è espressa contro la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche. La decisione è stata tuttavia appellata dal governo italiano, e la Grande Chambre della Corte si è pronunciata definitivamente il 18 marzo, 'assolvendo' l'Italia: ogni paese è autonomo in materia religiosa, ha sostenuto la Corte, e il crocifisso sarebbe comunque soltanto un simbolo "passivo".

L’INIZIATIVA DEL GIUDICE TOSTI

Nel frattempo, la controversia sul crocifisso si è arricchita di un nuovo caso. Il giudice Luigi Tosti, del tribunale di Camerino (MC), stanco di chiederne la rimozione dalle aule di giustizia, ha deciso di affiggere il simbolo dell’UAAR accanto al crocifisso. La vicenda, oltre ad assumere un’importanza nazionale, si è successivamente colorata di giallo a causa di un’ispezione ordinata dal ministro della Giustizia Castelli. In seguito il giudice si è rifiutato di tenere udienza in presenza del crocifisso.
Nella sezione Scrocifiggiamo l’Italia sono pubblicati alcuni documenti inerenti anche questo caso (conclusosi con l'assoluzione del giudice, radiato però dalla magistratura) e altri ancora, spesso promossi con il sostegno dell'UAAR.

COSA SUCCEDE ALL’ESTERO?

Il problema dell’invadenza dei simboli religiosi nella vita quotidiana non è solo italiano: problemi vi sono anche in molti altri Paesi, con battaglie combattute dalle associazioni laiche che, talvolta, portano anche a dei risultati.
Alcuni esempî.
AUSTRIA. Una legge del 1949 e il Concordato del 1962 garantiscono la presenza dei crocifissi nelle scuole dove gli studenti cristiani sono la maggioranza.
FRANCIA. È vietata espressamente (articolo 28 della Costituzione) l’esposizione di simboli o emblemi religiosi su monumenti e in spazi pubblici, a eccezione di luoghi di culto, cimiteri, musei, ecc.: un’iniziativa promossa dall’associazioneUne Vandée pour tous les Vandéens ha così ottenuto che il tribunale ordinasse a due comuni di togliere dalla sala consiliare il crocifisso. Senza risultato, invece, la richiesta di togliere il simbolo del dipartimento della Vandea (una croce).
GERMANIA. Una sentenza della Corte Costituzionale del 1995 ha sancito l’incostituzionalità della presenza dei simboli religiosi nelle aule scolastiche. Tale provvedimento riguarda le scuole elementari del solo land della Baviera (peraltro il più cattolico della repubblica federale) e subordina la permanenza del crocifisso a un’esplicita richiesta di genitori, insegnanti e alunni delle diverse scuole.
SPAGNA. Il Partito socialista, al governo, ha inserito nel suo programma l'obbiettivo di togliere i crocifissi dalle aule scolastiche: il premier Zapatero intende comunque attendere la sentenza della Grande Camera. Ma già i tribunali di Valladolid e dell'Extremadura hanno emanato sentenze che vanno nella stessa direzione.
SVIZZERA. Nel 1990 il tribunale federale elvetico ha dato ragione a un ricorso contro la decisione di un comune del Canton Ticino di esporre crocifissi nelle classi, sostenendone l’incompatibilità con la neutralità confessionale della scuola pubblica.
USA. Qui la battaglia si combatte soprattutto contro la presenza sulle banconote del motto In God we trust («noi crediamo in Dio»). Per un quadro d’insieme sia sulle iniziative giuridiche intraprese, sia sul comportamento spicciolo dei cittadini atei (come la cancellazione del motto dai dollari), vai alla pagina dedicata all’argomento sul sito di American Atheists.

PERCORSI DI APPROFONDIMENTO
«Scrocifiggiamo l’Italia!»: la più fornita risorsa on line sull’argomento.


 

MOZIONE : ESPOSIZIONE DEL CROCIFISSO NELLE AULE E NEI LOCALI DELLA AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA APERTI AL PUBBLICO

Al Signor Preside

MOZIONE : ESPOSIZIONE DEL CROCIFISSO NELLE AULE E NEI LOCALI DELLA AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA APERTI AL PUBBLICO

Premesso che:
Il Crocifisso, emblema di valore universale della civiltà cattolica e della cultura cristiana, è riconosciuto quale elemento essenziale e costitutivo e perciò irrinunciabile del patrimonio storico e civico-culturale dell' Italia indipendentemente da una specifica confessione religiosa.
La storia della nostra nazione è legata storicamente, geograficamente e culturalmente alla religione Cristiana in generale e Cattolica in particolare e proprio per quanto detto sopra, la religione Cattolica, seppur con pari diritto alle altre, è l' unica citata nella nostra Costituzione;
Richiamate di seguito alcune sentenze dai massimi organi istituzionali in merito all' esposizione del croceffisso nei locali di tutti gli edifici pubblici.;
che i Consiglio di Stato , con parere n. 63/1988, sez II del 24.07.1988, ha stabilito che le norme regolanti l' esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche non possono essere considerate implicitamente abrogate dalla nuova regolamentazione concordataria sull' insegnamento della religione cattolica. Nelle motivazioni del parere il Consiglio di Stato indica che:
a) Non sarebbe ravvisabile alcun rapporto di incompatibilità tra le norme regolamentari concernenti l' esposizione del crocefisso nelle scuole e le norme sopravvenute 
b)“il Crocefisso o, più semplicemente la Croce, a parte il significato per i credenti, rappresenta il simbolo della civiltà e della cultura cristiana, nella sua radice storica, come valore universale, indipendentemente da specifica confessione religiosa.” 
c)“Occorre, poi, anche considerare che la Costituzione repubblicana, pur assicurando pari libertà a tutte le confessioni religiose non prescrive alcun divieto alla esposizione nei pubblici uffici di un simbolo che, come quello del Crocifisso, per i principi che evoca e dei quali si è già detto, fa parte del patrimonio storico.
d)“Né pare, d' altra parte, che la presenza dell' immagine del Crocifisso nelle aule scolastiche possa costituire motivo di costrizione della libertà individuale a manifestare le proprie convinzioni in materia religiosa.”;
Con ordinanza n. 10 luglio 2006 n. 15614 i giudici della Suprema Corte di Cassazione concludono “......poiché l'affissione del Crocefisso nelle aule scolastiche non è imposta da alcune leggi dello Stato, ma solo da disposizioni regolamentari attuative, come sancito dalla Corte Costituzionale, con ordinanza 389 del 2004, le controversie sulla legittimità di tale affissione riguardano le modalità di erogazione del pubblico servizio scolastico e dunque rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo....” 
Successivamente con un importante decisione sentenza 556 del 13/2/06 VI sezione, il Consiglio di Stato è intervenuto sulla questione del crocefisso nelle aule stabilendo, una volta per tutte, che “per tutti credenti e non credenti, essa non discrimina”, riconducendo in termini strettamente giuridici il dibattito ideologico sulla libertà religiosa e sulla laicità della Repubblica italiana.
La sentenza 556, ha stabilito che i crocifisso deve restare nelle aule perchè esso non è solo un simbolo religioso, ma esprime tutti i valori civili di tolleranza, rispetto reciproco, valorizzazione della persona, affermazione dei suoi diritti e solidarietà, tutti principi che “delineano la laicità nell' attuale ordinamento dello Stato”
Il Crocifisso rimane, dunque “sintesi di valori anche per i laici” e ha “funzione altamente educativa” a prescindere dal culto. Esso è un segno che non discrimina ma unisce, non offende educa. Fuori dalle chiese, in un ufficio pubblico come può essere una scuola, il crocifisso resta un riferimento alla fede per i cristiani, “ma per credenti e non credenti la sua esposizione sarà giustificata e assumerà un significato non discriminatorio sotto il profilo religioso, se esso è in grado di rappresentare e di richiamare in forma sintetica immediatamente percepibile i intuibile (al pari di un simbolo) valori civilmente rilevanti, e segnatamente quei valori che soggiacciono e ispirano il nostro ordine costituzionale, fondamento della nostra civile convivenza”
Esso, dunque, esprime valori quale “tolleranza, rispetto reciproco, valorizzazione della persona, affermazione dei suoi diritti, riguardo alla sua libertà, autonomia della coscienza morale nei confronti dell' autorità, solidarietà umana, rifiuto di ogni discriminazione” valori che “hanno impregnato di sé tradizioni, modo di vivere, cultura del popolo italiano”.
In questo senso il crocifisso potrà svolgere, anche in un orizzonte “laico” diverso da quello religioso che gli è proprio, una funzione simbolica altamente educativa, a prescindere dalla religione professata dagli alunni. 
Uno Stato laico, dunque, rispetta la sensibilità e la libertà religiosa di ciascuno , riaffermando al tempo stesso valori comuni a tutti i cittadini.
Anzi, si legge ancora nella sentenza “nel contesto culturale italiano appare difficile trovare un altro simbolo, in verità, che si presti piu' di esso.
La decisione delle autorità scolastiche in esecuzione di norme regolamentari di esporre i crocefisso – ha osservato il Consiglio di Stato – “non appare pertanto censurabile con riferimento a principio di laicità proprio dello stato italiano” “non si può pensare al crocifisso esposto nelle aule scolastiche come a una suppellettile, oggetto di arredo e neppure come a un oggetto di culto; si deve pensare piuttosto come a un simbolo idoneo a esprimere l' elevato fondamento dei valori civili sopra richiamati, che sono poi i valori che delineano la laicità nell' attuale ordinamento dello Stato”
Anche la esposizione del Crocifisso nelle aule di giustizia è stato oggetto di critica, la Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, con sentenza n. 41571/2005, aveva stabilito che l' esposizione del crocifisso nelle aule di udienza non assume rilevanza per la rimessione del giudizio e che è “indubitabile che la esposizione del crocefisso esula dalla fattispecie processuale de qua perchè difetta dell' imprescindibile carattere locale”
Non si ritiene che l' immagine del Crocifisso nelle aule scolastiche, o piu' in generale negli uffici pubblici, nelle aule dei tribunali e negli altri luoghi nei quali il Crocefisso e la Croce si trovano ad essere esposti, possa costituire motivo di costrizione della libertà individuale a manifestare le proprie convinzioni in materia religiosa né violare i principi di laicità e imparzialità dello Stato; Cancellare i simboli della nostra identità, collante indiscusso di una comunità, significa svuotare di significato i principi su cui si fonda la nostra società;
Rispettare le minoranze non vuol dire rinunciare, delegittimare o cambiare i simboli e i valori che sono parte integrante della nostra storia, della cultura e delle tradizioni del nostro Paese;
Pur prendendo atto e ribadendo l' odierna aconfessionalità e neutralità religiosa dello Stato, nonché la libertà e la volontarietà dei comportamenti individuali, occorre che non vengano messi in discussione i simboli e i valori fondanti della nostra comunità;
Ricordato che il Crocifisso non è solo un simbolo religioso ma per i motivi sopraccitati diviene anche simbolo della cultura e della storia della nostra Nazione;
Ricordato che la Scuola è nel complesso un ente democratico che crede nei principi europeistici, della pace e della solidarietà , ispirandosi ai valori ed agli obiettivi della Costituzione 
IL CONSIGLIO SCOLASTICO, (COMITATO) (genitori, studenti, professori) IMPEGNA:
il Preside
ad apporre nelle aule e nella sala dei professori un Crocifisso come segno dell ' identità del nostro paese, come simbolo della pace e della solidarietà e come simbolo della cultura cristiana che è presente nella vita di tutti i cittadini a prescindere dal loro credo religioso e dalla libertà di culto che la nostra costituzione garantisce. 
A farsi carico dell' acquisto dei crocefissi da esporre all' interno delle aule scolastiche e negli uffici dell' amministrazione scolastica aperti al pubblico.
FIRMATARI



IN BRASILE E’ LEGGE! VIETATO IL CROCIFISSO NEI LUOGHI PUBBLICI!




BRASIL: O REPÚDIO DE UM BISPO CONTRA A RETIRADA DOS CRUCIFIXOS DOS LOCAIS PÚBLICOS 
08/03/2012 às 12:14 
08.03.2012 - “Podem nos tirar os crucifixos e as imagens expostas em locais públicos. Mas jamais poderão tirar de nós a fé e a adesão aos princípios e valores do Evangelho”.

DOM ANTONIO CARLOS ROSSI KELLER
PELA GRAÇA DE DEUS E DA SANTA SÉ APOSTÓLICA
BISPO DE FREDERICO WESTPHALEN (RS)

Nota Pastoral
a respeito da determinação do Tribunal de Justiça
do Estado do Rio Grande do Sul,
determinando a retirada dos símbolos religiosos dos locais públicos da Justiça.

O Conselho da Magistratura do TJ – RS determinou, nesta última terça feira, dia 06 de março, a retirada de todos os símbolos religiosos presentes nos prédios da justiça gaúcha.

O pedido para tal decisão tem a sua origem na Liga Brasileira de Lésbicas, através de uma solicitação protocolada em fevereiro de 2012. Tal decisão contraria o que a antiga administração do TJ – RS já tinha deliberado sobre esta questão, entendendo, na ocasião, não existir qualquer princípio preconceituoso na instalação de símbolos religiosos nas dependências dos prédios da justiça.

Como Bispo Diocesano, quero, através desta Nota Pastoral, expressar minha surpresa e meu repúdio a tal decisão.

É lamentável que o egrégio Tribunal de Justiça dobre-se diante da pressão de um grupo determinado, ideologizado e raivoso, contrariando a opinião da grande maioria da população do Estado do Rio Grande do Sul.

A interpretação dada pelo excelentíssimo relator daquilo que é a laicidade do Estado revela distorção de visão.

Como em outros países, orquestram-se movimentos pela expulsão do crucifixo das salas dos tribunais, das escolas e de outros lugares públicos, sob o pretexto de que o Estado deva respeitar as religiões que não adotam o mesmo símbolo, bem como aqueles que não adotam nenhuma forma de expressão religiosa.

Países com elevada tradição jurídica já rechaçaram tais argumentos, demonstrando cabalmente que a exposição passiva, em público, de símbolos religiosos não pode ser entendida como um proselitismo estatal de favorecimento a algum culto, ou como uma afronta à liberdade dos que ou não professam a fé em Cristo ou não professam algum tipo de fé.

No Brasil, o próprio Conselho Nacional de Justiça indeferiu tal pretensão, afirmando que a presença de um símbolo religioso, in casu o crucifixo em uma dependência de qualquer órgão do Judiciário, “não viola, não agride, não discrimina e nem sequer perturba ou tolhe os direitos e a ação de qualquer tipo de pessoa”, na expressão do então Conselheiro Oscar Argollo.

“A liberdade religiosa consiste na liberdade para professar a fé em Deus. Por isso, não cabe argüir a liberdade religiosa para impedir a demonstração da fé de outrem em certos lugares, ainda que públicos. O Estado, que não professa o ateísmo, pode conviver com símbolos dos quais não somente correspondem a valores que informam sua existência cultural, como remetem a bens encarecidos por parcela expressiva da sua população – por isso, também, não é dado proibir a exibição de crucifixos ou de imagens sagradas em lugares públicos”. [1]

Diante de tal decisão, como Bispo Diocesano, venho solicitar:

1. AOS EXCELENTÍSSIMOS SENHORES MAGISTRADOS dos Fóruns das Comarcas presentes na área compreendida pela Circunscrição Eclesiástica da Diocese de Frederico Westphalen, RESPEITOSAMENTE, a entrega dos símbolos religiosos católicos (crucifixos, demais imagens sagradas, Bíblias, etc..), caso os mesmos pertençam ao Tribunal e não ao Poder Judiciário, para os respectivos párocos das Paróquias Sedes das mesmas Comarcas, para que os mesmos custodiem as referidas imagens e delas cuidem.

2. AOS REVERENDÍSSIMOS SENHORES PÁROCOS das Paróquias nas quais existam Fóruns, que recebam os símbolos religiosos católicos das mãos dos Excelentíssimos senhores Magistrados, emitindo um recibo em três vias, detalhando o que foi entregue, sendo uma via para o Excelentíssimo senhor Magistrado, uma via para a Paróquia e uma via para a Cúria Diocesana.

3. AOS SERVIDORES PÚBLICOS DA JUSTIÇA, que professam a fé católica, que mantenham os sinais religiosos católicos que costumam usar pessoalmente (terços, escapulários, medalhas, crucifixos, etc…) e que, no esmero do trabalho em favor da justiça, especialmente no serviço dos mais necessitados e carentes dela, demonstrem sua fé católica, mantendo Jesus Cristo, Nosso Senhor, sempre presente nestes ambientes públicos.

Podem nos tirar os crucifixos e as imagens expostas em locais públicos. Mas jamais poderão tirar de nós a fé e a adesão aos princípios e valores do Evangelho.

Dada e passada em nossa Sede Episcopal, aos sete dias do mês de março do ano do Senhor de dois mil e doze.

+ Antonio Carlos Rossi Keller

Bispo de Frederico Westphalen (RS)




ELENCO MESSAGGI PROFETICI DI ANGURA CON LA DIZIONE “LEGGI”

1.668 - 30 novembre 1999
Cari figli, seguite il cammino del Signore e osservate le sue leggi. Dio è perfezione e dovete imitarlo. Il demonio ha contaminato l’umanità con false dottrine e falsi insegnamenti. State attenti. Chi resta saldo in quello che il mio Gesù ha insegnato e che il vero magistero della sua Santa Chiesa insegna, non sarà mai ingannato. Vivete ora i tempi delle grandi confusioni spirituali. State attenti. Ripeto: state attenti. Coraggio, cari figli. Non tiratevi indietro. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.382 - 24 giugno 2004
Cari figli, Dio vi ha scelto per essere annunciatori della sua Buona Novella. Con i vostri esempi e parole, portate ai miei poveri figli il messaggio di speranza che Gesù vi ha annunciato. Siate coraggiosi. Dio si aspetta molto da voi. Seguite l’esempio di Giovanni Battista e date il vostro contributo affinché gli uomini si preparino ad accogliere Gesù. Oggi l’umanità vive come ai tempi del diluvio e gli uomini non si interessano più di Dio e delle sue Leggi. Dite a tutti che questo è il momento del grande ritorno. Pentitevi e cercate la misericordia del Signore per le vostre vite. Non state con le mani in mano. Pregate, fate penitenza e credete fermamente nel Vangelo di Gesù per essere salvi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.656 - 21/03/2006
Cari figli, inginocchiatevi in preghiera. L’umanità berrà il calice amaro del dolore. La morte passerà per Osaka, Cachagua e Nantong. Gli uomini si sono allontanati dal Creatore e non rispettano più le Sue Leggi. Ecco i tempi dei dolori. Pentitevi sinceramente dei vostri peccati. Non restate con le mani in mano. La grande montagna passerà attraverso le acque e gli uomini vedranno grande distruzione. Acque sopra acqua. Chi starà con il Signore sarà vittorioso. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
La prefettura di Osaka (大阪府 Ōsaka-fu?) è una prefettura giapponese di 8.815.757 abitanti (ad ottobre 2000), con capoluogo a Osaka. Si trova nella regione di Kinki, sull'isola di Honshū.
Nantong (in cinese 南通; in pinyin Nántōng) è una città della Cina nella provincia del Jiangsu
2.693 - 13/06/2006
Cari figli, nella Penisola Iberica vi sarà il nido delle fiere, che porteranno grandi sofferenze per l’umanità. Inginocchiatevi in preghiera e supplicate la Misericordia di Dio per voi. Dio ha chiamato, ma gli uomini hanno rifiutato il suo invito alla conversione. L’umanità soffrirà per aver disobbedito alle Leggi di Dio. Tornate in fretta. Io sono vostra Madre Addolorata e sono vicina a voi. Vi chiedo di restare saldi nella fede e di non allontanarvi dalla preghiera. Io intercederò presso il mio Gesù per voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.699 - 27/06/2006
Cari figli, l’umanità troverà la pace solo quando gli uomini rispetteranno le Leggi del Signore. La creatura si è messa al posto del Creatore e l’umanità cammina verso un grande abisso. Dalle profondità della terra si udrà un gemito. La terra è stata ferita dagli uomini ed ecco che le conseguenze future saranno catastrofiche. Inginocchiatevi in preghiera e supplicate la Misericordia del Signore per voi. Io sono vostra Madre e soffro per ciò che vi attende. Pentitevi e ritornate. Dio vi attende a braccia aperte. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.928 - 11/12/2007
Cari figli, vivete i comandamenti del Signore. Camminate secondo le leggi del Signore e sarete ricchi spiritualmente. Sono vostra Madre Addolorata e soffro a causa delle vostre sofferenze. Nel cuore dove esiste corruzione e ingiustizia, tutto fallirà. Arriverà il giorno in cui un bambino, camminando con suo padre in una città brasiliana, vedendo la sua rovina chiederà a suo padre: cos’è successo qui? Ed egli risponderà: l’ira di Dio si è abbattuta su questo luogo. Vi chiedo di allontanarvi dal peccato. Non allontanatevi dal cammino che vi ho indicato. Sappiate che questo è il momento del vostro ritorno al Signore. Non tiratevi indietro. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.929 - 12/12/2007
Cari figli, la Terra della Santa Croce (Brasile) cammina verso l’autodistruzione. Gli uomini si sono creati le loro leggi e hanno rifiutato quelle di Dio. Camminate incontro all’inevitabile. Dalle profondità della terra verrà ancora grande dolore per i miei poveri figli brasiliani. Vedrete ancora orrori in ogni luogo. Io sono vostra Madre e so cosa vi attende. Soffro a causa delle vostre sofferenze. Cercate il Signore. Fuggite dal peccato e sarete salvi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.976 - 25/03/2008
Cari figli, le leggi sacre saranno indebolite e pochi avranno rispetto per ciò che è sacro. I chierici della Santa Chiesa si allontaneranno dalla verità e in grande numero abbracceranno false dottrine. Ci sarà grande confusione spirituale nella casa di Dio. La mancanza di ordine provocherà divisioni e i pochi pastori fedeli che resteranno non saranno rispettati. Vi chiedo di avere fiducia nel Signore. Dopo tutta la tribolazione e purificazione, il Signore vi farà sentire la sua vittoria. Cercate forza nell’amore di Gesù. Abbracciate il suo Vangelo e accogliete anche i miei appelli, perché solo così potete restare saldi nella fede. Avanti sul cammino che vi ho indicato. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.033 - 27/07/2008
Cari figli, coraggio! Nulla è perduto. Il mio Gesù è la vostra forza e la vostra salvezza. Confidate in lui e tutto finirà bene per voi. Vi chiedo di mantenere accesa la fiamma della fede. Non allontanatevi dalla verità. Siate difensori del Vangelo. Annunciate a tutti le meraviglie di Dio. Dio vuole la vostra salvezza. Cercatelo con gioia. Avrete ancora grandi sofferenze sulla terra. A causa della vostra fede, sarete perseguitati da coloro che dovrebbero difendervi. Ci sarà grande disprezzo per il sacro e vi sarà tolto il diritto di servire Dio. La grande persecuzione colpirà, soprattutto, gli uomini e le donne di fede. I sacerdoti fedeli saranno frustati e portati nelle prigioni. Nella Terra della Santa Croce (Brasile) saranno create leggi per allontanarvi da Dio. Non tiratevi indietro. Restate con la verità e siate difensori della Santa Dottrina. Io camminerò con voi. Avanti! Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.118 - 06/02/2009
Cari figli, dite a tutti che questo è il tempo opportuno per il grande ritorno al Signore. Vi chiedo di essere miti e umili di cuore, perché solo così potete contribuire al Trionfo definitivo del mio Cuore Immacolato. Cercate Gesù. Lui è la vostra speranza. In Lui è la vostra felicità e al di fuori di Lui non potete trovare la salvezza. Fate il bene a tutti e riempitevi dell’amore del Signore per essere capaci di comprendere la Mia presenza in mezzo a voi. Verranno giorni in cui gli uomini saranno impediti di praticare le buone azioni e le leggi divine saranno disprezzate. I potenti di questo mondo creeranno le loro leggi e i miei poveri figli saranno portati a rinnegare la fede. Ecco il tempo della grande confusione spirituale. State attenti. Voi potete vincere il male con la forza della preghiera. Pregate. Io sono con voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.126 - 24/02/2009

Cari figli, vi invito ad assumere il vostro vero ruolo di cristiani e ad abbracciare, in questa Quaresima, la grazia che il mio Gesù desidera concedervi. Siate docili. Non restate con le mani in mano. Pregate e fate penitenza. Avvicinatevi al confessionale e ricevete la grazia del mio Signore. Io sono venuta dal cielo per condurvi al cielo. Date il meglio di voi nella missione che il Signore vi ha affidato e sarete ricompensati generosamente. Vivete nel tempo delle grandi tribolazioni spirituali, che già vi ho annunciato. Pregate per la Chiesa. La grande sofferenza della Chiesa verrà per mezzo del potere politico. Saranno create leggi per impedire l’azione della Chiesa. In molti luoghi i templi saranno distrutti e i cristiani piangeranno e si lamenteranno. Soffro per ciò che vi attende. Non allontanatevi dalla verità. Il Signore è con voi. Coraggio. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.283 - 23 febbraio 2010
Cari figli, sapete che la vostra vittoria è nel Signore. Cercatelo sempre per essere grandi nella fede. Non vivete lontani dal Signore. Sono venuta dal cielo per offrirvi la grazia della conversione. Siate docili, perché solo così sarete trasformati. L’umanità si è allontanata dalla verità e i miei poveri figli camminano ciechi spiritualmente. Il demonio è riuscito a ingannare i miei poveri figli ed essi non accettano più le Leggi Divine. Di giorno in giorno cresce il numero di coloro che non credono e l’umanità cammina verso l’abisso dell’autodistruzione. Inginocchiatevi e pregate. La vostra nazione (Brasile), berrà il calice amaro del dolore. Una grande rivolta si diffonderà per il Brasile e la morte sarà presente in molte piazze e vie. Soffro per ciò che vi attende. Io sono vostra Madre. Ascoltate ciò che vi dico. Non sono venuta dal cielo per scherzo. Tutto ciò che qui vi ho annunciato si realizzerà. State attenti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.338 - 30 giugno 2010
Cari figli, amate e difendete la verità. Accogliete con gioia e coraggio il Vangelo di mio Figlio Gesù per essere salvi. Non allontanatevi dal cammino che vi ho indicato. Non voglio obbligarvi, ma ciò che dico dev’essere preso sul serio. Inginocchiatevi e pregate per la Chiesa. Avrete ancora grandi prove. La Chiesa del mio Gesù sperimenterà il peso delle tribolazioni e giungerà per lei il calvario. Ci sarà grande persecuzione alla chiesa. I dogmi saranno disprezzati e gli uomini e le donne di fede saranno perseguitati. Molti consacrati saranno perseguitati e uccisi, saranno create leggi e la Chiesa incontrerà barriere per annunciare la verità. Soffro per ciò che vi attende. Siate forti e saldi nella fede. Io sono vostra Madre e sarò sempre vicino a voi. Qualunque cosa accada, non permettete che il demonio vinca. Siete del Signore. In Lui è la vostra vittoria. Avanti. Uno scandalo scuoterà il mondo. La maschera del demonio cadrà. Ciò che è stato annunciato come verità è frutto di falsità. Pregate. Il demonio desidera distruggere i miei piani. Ascoltatemi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

Fonte traduzione messaggi in italiano: http://www.messaggidianguera.net/

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