POST DEL 8/11/2018 AGGIORNATO IL 2/6/2019
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Dal 1987, la Madonna appare ad Anguera
(Brasile) al veggente Pedro Régis, dettandogli messaggi per tutta
l'umanità.
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I messaggi vengono trasmessi 3 volte a
settimana: ogni martedì e sabato, più un altro giorno variabile.
ULTIMO MESSAGGIO IN ITALIANO DAL SITO WEB UFFICIALE
BRASILIANO
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pagina dedicata al commento delle profezie: http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/cms/list/not%C3%ADcias
(Gestore sito web:
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Liturgia. Via libera del Papa alla nuova traduzione italiana del Messale
Bergoglio e la nuova traduzione della Bibbia: tutti possono capirla
Cari figli, gli uomini perversi agiranno.
L'azione sarà contro il Libro Sacro. State attenti. Credete fermamente nella
Sacra Scrittura e non permettete che il demonio vi inganni. Solamente
attraverso la Sacra Scrittura e gli Insegnamenti del Vero Magistero della
Chiesa del Mio Gesù potete raggiungere il Cielo. Piegate le vostre ginocchia in
preghiera. Vedrete ancora orrori nella Casa di Dio causati dagli infedeli.
Amate e difendete la verità. Io sono la vostra Madre Addolorata e soffro per
quello che viene per voi. Rimanete con Gesù e non permettete che le cose del
mondo vi allontanino dalla verità. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto
nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen. Rimanete nella pace.
Bibbia
La Bibbia (dal greco βιβλία, biblía, che significa libri) è il libro sacro della religione cristiana[1]. Si compone di 73 libri[2], differenti per origine e composizione, scritti in un arco di tempo che va dal X secolo a.C. al I secolo d.C.
Si definisce anche Sacra Scrittura perché si tratta di scritti che leggono l'azione e la presenza di Dio nella storia e sono finalizzati a orientare il popolo e la cultura in senso sacro; si chiama anche Parola di Dio, perché attraverso essa Dio ha comunicato e rivelato Sé stesso e la sua parola di verità.
CONTENUTO
CONTENUTO
La Scrittura è il luogo dove Dio si è rivelato all'uomo, cioè gli ha comunicato i principi di salvezza e le verità che lo conducono alla vita eterna.
La rivelazione è avvenuta in due modi:
- tramite le parole;
- tramite gli eventi.
In modo più magistrale Dio si è rivelato in Gesù Cristo, suo Figlio fatto uomo. La Sacra Scrittura narra le opere con cui Egli si è mostrato all'uomo, accompagnate dalle parole (cfr Dei Verbum 1-3).
Ispirazione degli autori e canone delle Scritture
Ma in che senso Dio ha parlato all'uomo?
Dio ha parlato per ispirazione, cioè: l'autore sacro che ha composto ciascun libro della Scrittura era assistito da una particolare forza o protezione divina che lo illuminava. Ciò non vuol dire che egli, nel momento in cui scriveva, era privo della propria facoltà mentale e volitiva, ma che era assistito dallo Spirito Santo nella composizione del testo. Il termine ispirazione, alle origini, vuol dire alito, oppure soffio, che indica una particolare guida da parte dello Spirito.
La Chiesa, attraverso opportune valutazioni, ha operato una scelta fra quei testi ritenuti ispirati e gli altri non ispirati. I primi sono stati raccolti in un determinato Canone stabilito dal Concilio di Efeso, e vengono detti canonici. I testi non ispirati sono invece definiti apocrifi, cioè falsi, non comprensivi della Parola di Dio. Tali sono i testi che, pur essendo simili ai libri biblici, nei loro contenuti presentano per lo più delle composizioni leggendarie o comunque non aventi lo stesso contenuto dei testi sacri.
Il Magistero ecclesiastico autentico (Papa e Vescovi) hanno stabilito il numero dei testi canonici grazie alla Tradizione, cioè agli insegnamenti pervenutici a voce sin dal periodo degli apostoli; in più vi sono particolari criteri per evidenziare il carattere salvifico di ciascuno dei libri. Ogni testo deve avere infatti un contenuto relativo alla salvezza; se questo è assente il testo non va ritenuto ispirato/canonico.
Nella Chiesa cattolica vi è somma riverenza per la Parola di Dio e la sua lettura e meditazione viene più volte raccomandata. Tuttavia non è lecito interpretare il testo sacro al di fuori dell'assistenza della Chiesa, rappresentata dal Papa e dai Vescovi. Quali successori di Pietro e degli Apostoli, essi sono l'ultima istanza in caso di controversie interpretative. Come afferma Paolo nelle due Lettere, la Chiesa è colonna e fondamento della verità (1Timoteo 3,15), mentre nessuna scrittura profetica è soggetta a privata spiegazione, perché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi dallo Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio (2Pt 1,20-21).
Una datazione precisa dei libri della Bibbia è impossibile. Con una larghissima approssimazione, i libri dell'Antico Testamento (precedenti la nascita di Gesù Cristo) contengono al loro interno testi databili indietro fino al X secolo a.C., e la loro redazione definitiva risale alla fine del I secolo a.C. I libri del Nuovo Testamento (dopo Gesù Cristo), sempre con una larghissima approssimazione, sono stati composti tra il 50 e il 100.
Bibbia ebraica e samaritana
Per approfondire, vedi la voce Tanakh. |
Il termine "Bibbia ebraica" è solitamente usato per indicare i testi sacri della religione ebraica, cioè l'Antico Testamento cristiano. Tale uso è però improprio per gli ebrei: l'etimologia di Bibbia è greca (= libri), e il termine non è consueto presso i seguaci del monoteismo giudaico. Il termine usato è Tanakh, acronimo privo di significato nella lingua ebraica e formato dalle iniziali delle parti nelle quali vengono raggruppati i 36 libri:
Tutti i libri della Bibbia ebraica sono stati scritti principalmente in ebraico con alcune piccole parti in aramaico.
Nell'ambito dell'ebraismo antico alcune correnti, in particolare i Sadducei, consideravano come sacra la sola Torah, e dall'antichità i samaritani hanno mantenuto una posizione simile, considerando canonici solo il Pentateuco e il libro di Giosuè.
Le antiche comunità ebraiche di lingua greca, oggi estinte, seguivano invece un canone più ampio dell'attuale canone ebraico, il cosiddetto canone alessandrino, derivato dalla versione dei Settanta della Bibbia. Nel I secolo d. C. per l'ebraismo venne considerato come definitivo il canone palestinese, più ristretto di quello alessandrino.
Bibbia Cristiana
La Bibbia Cristiana comprende l'Antico Testamento ed il Nuovo Testamento, specifico cristiano, cioè la parte relativa a Gesù Cristo e alla nascente Chiesa apostolica.
La Chiesa cattolica e quelle ortodosse seguono il canone alessandrino dell'Antico Testamento (con qualche differenza), che comprende libri sia in ebraico che in greco, ed è più ampio di quello ebraico attuale. La maggior parte delle chiese protestanti, seppure con differenze a seconda dei periodi, segue per l'Antico Testamento il canone ebraico attuale, pur non seguendo strettamente il Testo masoretico. I libri che non appartengono al canone della Bibbia ebraica sono detti deuterocanonici dai cattolici e apocrifi dai protestanti, i quali il più delle volte li inserivano come appendice a parte fra i due testamenti.
Anche per il Nuovo Testamento, scritto in greco (anche se forse l'evangelista Matteo compose il suo libro in aramaico), in età antica vi erano state differenze fra le varie chiese sul numero dei libri da recepire come ispirati. In particolare erano sorti dubbi sulle epistole non attribuite a Paolo di Tarso e sull'Apocalisse. I libri controversi del Nuovo Testamento furono detti in antico antilegomena.
Antico Testamento
Per approfondire, vedi la voce Antico Testamento. |
Una suddivisione tradizionale cristiana in base al contenuto può essere quella in quattro parti, cioè il Pentateuco, i Libri Profetici (anteriori = Libri Storici e posteriori = profeti propriamente detti), Scritti (o Libri Sapienziali), Deuterocanonici. La Chiesa cattolica considera canonici libri dell'Antico Testamento
Circa i Deuterocanonici, che i protestanti indicano come "apocrifi", essi non sono da loro propriamente considerati canonici ma vengono solitamente aggiunti in appendice alle Bibbie (per esempio la Bibbia di Lutero o la Bibbia di Re Giacomo) in quanto, sebbene non possono servire a fondarvi la fede, possono risultare utili a nutrire la pietà dei cristiani. In molte edizioni contemporanee però, soprattutto nei formati più ridotti ed economici, tali testi non sono riportati neanche come appendici.
Nuovo Testamento
Per approfondire, vedi la voce Nuovo Testamento. |
Il Nuovo Testamento, facente parte della sola bibbia cristiana, redatto originariamente in greco con numerosi semitismi, è composto dai quattro Vangeli, dalle lettere dell'apostolo Paolo, dalle Lettere cattoliche, dagli Atti degli Apostoli e dall'Apocalisse, per un totale di ventisette scritti (tra parentesi l'abbreviazione usata nelle citazioni bibliche). Tra le diverse confessioni cristiane (cattolica, ortodossa, protestante) c'è un sostanziale accordo sul numero e l'ordine dei libri.
Generi letterari
La Bibbia contiene generi letterari diversi fra loro. Non è casuale che la parola di origine (biblia) sia un plurale per indicare questa varietà di generi letterari. In precedenza la trasmissione degli avvenimenti era orale e rischiava di disperdersi. In particolare si intrecciano insieme due tradizioni orali, quelle del Nord e del Sud della Palestina; non è trascurabile neanche l'influenza delle culture orientali con cui vennero a contatto i primi scrittori in terra babilonese.
I generi letterari presenti all'interno dei libri biblici possono essere ricondotti, con larghe approssimazioni, ai seguenti:
Anche nei romanzi ellenisti di Tobia, Giuditta, Ester la contestualizzazione storica funge solo da cornice per narrazioni con precisa finalità teologica. Per Ester però i tradizionalisti lo considerano storia nel senso moderno del termine. Al contrario, i libri che presentano intenti storici veri e propri (Samuele, Re, Maccabei, le narrazioni evangeliche e Atti) forniscono informazioni che, nell'insieme, raramente risultano in contrasto con le fonti del tempo extrabibliche. Per le storie dei patriarchi (Abramo, Isacco, Giacobbe-Israele, Giuseppe) contenute in Genesi, non è possibile un esame critico data la quasi totale mancanza di fonti storiche relativamente alle culture nomadi del vicino oriente nel II millennio a.C.
Messaggio teologico
Risulta impossibile una delineazione univoca del messaggio teologico dei libri biblici. Da essi, infatti, hanno avuto origine un numero elevato di confessioni religiose e di eresie, ognuna delle quali fornisce una propria lettura e interpretazione del testo biblico. Cercando alcuni fondamentali concetti teologici comuni alle varie confessioni, si possono delineare tali nuclei attualmente largamente condivisi:
Nel Nuovo Testamento, accettato dai cristiani ma non dagli ebrei, sono contenuti altri concetti:
Lettura e interpretazione
Per approfondire, vedi la voce Lettura e interpretazione della Bibbia. |
La comprensione del significato della bibbia, il modo in cui viene letta e la sua interpretazione, disciplina detta anche ermeneutica della bibbia, è un fatto teologico, dipendente cioè dalle varie comunità religiose. Differisce dall'esegesi in quanto questa consiste nell'estrarre il senso di una parte del testo, con l'aiuto di discipline come la filologia e la storia, mentre l'ermeneutica cerca di rendere il senso più ampio che l'autore del testo ha voluto dare anche in relazione al suo pubblico. Ad esempio nel Nuovo Testamento, e in particolare in Paolo di Tarso, si trova una nuova ermeneutica delle scritture sacre ebraiche.
Perciò la prima grande differenza nell'ermeneutica della bibbia è quella fra ebrei e cristiani: sebbene ci sia una parziale affinità fra le due religioni (e certe forme di dialogo), dal momento che condividono una parte del canone delle scritture, esse hanno sviluppato diverse tradizioni di fede e quindi diversi metodi interpretativi ed ermeneutici.
Il testo
Fonti del testo ebraico
Per approfondire, vedi la voce Fonti del testo ebraico della Bibbia. |
Il testo originario della Bibbia non ci è pervenuto. Si è tuttavia tentato di ricostruire un testo quanto più conforme all'originale sfruttando i vari papiri e documenti che da tanti secoli si hanno a disposizione, e che, di fatto, sono numerosi.
Raccogliendo tutti questi manoscritti, li si è confrontati l'un l'altro, valutando le varianti e realizzando il cosiddetto testo critico. Esso non è il vero e proprio libro "originale" della Bibbia, che non esiste, ma è quello che maggiormente gli si avvicina.
Circa le fonti dell'Antico Testamento ebraico, i testimoni più antichi sono i Rotoli del Mar Morto, ritrovati nel 1947, che contengono frammenti più o meno ampi di tutti i testi della Bibbia ebraica. Nel complesso risalgono a un ampio periodo che va dal 250 a.C. circa al 68 d.C. Conservatisi nel tempo a motivo della protezione della grotta dalle intemperie del clima, tali scritti cartacei sono oggi un importante punto di riferimento per comporre un testo biblico quanto più conforme all'originale.
I testimoni più autorevoli prodotti dai masoreti e che sono risultati sostanzialmente concordi coi Rotoli del Mar Morto sono:
Il testo critico (cioè che tiene conto delle varianti dei principali testimoni) usato attualmente come modello per il testo ebraico è quello della Biblia Hebraica Stuttgartensia (BHS), basato su L, realizzato da Karl Ellinger e W. Rudoph nel 1966 (1977, 1983, 1990) della Deutsche Bibelgesellschaft di Stoccarda (Stuttgart, donde il nome).
Fonti del testo greco
Per approfondire, vedi la voce Fonti del testo greco della Bibbia. |
Circa le fonti del Nuovo Testamento e dell'Antico Testamento greco, i testimoni più antichi sono alcuni papiri risalenti al II secolo d.C. Si sono poi conservati complessivamente oltre cinquemila manoscritti. Di questi i più autorevoli sono:
Il testo critico (cioè che tiene conto delle varianti dei principali testimoni) usato attualmente come modello per il testo dell'Antico Testamento in greco, includente i libri deuterocanoniciè l'edizione realizzata nel 1935 dal filologo tedesco Alfred Rahlfs.
Il testo critico usato attualmente come modello per il testo greco del Nuovo Testamento è quello del The Greek New Testament (GNT), curato da K. Aland, M. Black, B. M. Metzger, A. Wikgren, Carlo Maria Martini, B. Aland. United Bible Societies. Edizioni: 1966, 1968, 1975, 1983 e 1993.
Versioni della Bibbia
Per approfondire, vedi la voce Versioni della Bibbia. |
Tra le migliaia di traduzioni del testo biblico in tutte le lingue del mondo sono particolarmente degne di nota:
Versioni antiche
Versioni contemporanee
Vangeli e Atti
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· Lettera a Tito ·
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Altre lettere
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Resto dell'opera giovannea
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Forse possono interessare gli Apocrifi del Nuovo Testamento
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Antico Testamento |
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Note | |
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Bibliografia | |
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