domenica 1 maggio 2011

APPARIZIONI - AMSTERDAM - OLANDA - La Signora di tutti i Popoli - Profezie di Anguera: concordanze con altri messaggi della Madonna nel mondo. MESSAGGI DI ANGUERA CORRELATI ALLE SEGUENTI LOCUZIONI: MADRE, POPOLI, MEDIATRICE


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Apparizioni della Signora di tutti i popoli
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Per apparizioni della Signora di tutti i popoli si intendono, secondo la Chiesa cattolica, cinquantasei apparizioni della Madonna, che si sarebbero manifestate ad Amsterdam alla veggente Ida Peerdeman, tra il 1945 e il 1959.
La storia
Isje Johanna Peerdeman, detta Ida, nacque il 13 agosto 1905 ad Alkmaar, in Olanda, ultima di cinque figli. A otto anni perse la madre, morta a trentacinque anni insieme all'ultimo figlio appena nato. La sorella Gesina si occupò allora delle tre sorelle e del fratello Piet, essendo il padre, commerciante di tessuti, spesso assente per lavoro.
La prima delle presunte apparizioni avute da Isje accadde in realtà il 13 ottobre 1917[1], giorno nel quale si sarebbero concluse, con il famoso episodio del miracolo solare, le apparizioni mariane di Fatima. La veggente, allora dodicenne, riferì di aver visto una donna luminosa d'eccezionale bellezza, che identificò subito con la Vergine Maria, mentre passeggiava lungo le vie di Amsterdam. La "Bella Signora" le sorrideva senza parlare, tenendo le braccia leggermente aperte. Ida, su consiglio del suo direttore spirituale, padre Frehe, non divulgò l'episodio, nonostante si fosse ripetuto per altri due sabati.
Le apparizioni più lunghe cominciarono però solo nel 1945, poco prima che finisse la guerra, quando la veggente aveva all'incirca 35 anni, il 25 marzo, festa dell'Annunciazione. La Madonna sarebbe apparsa a Isje quando questa era nella sua casa in compagnia delle sorelle e del padre spirituale, don Frehe, e le avrebbe rivelato di essere "Signora" e "Madre" di tutti i popoli[2].
Nelle successive apparizioni, gradualmente, la Madonna rivelò il piano di salvezza preparato da Dio per il mondo, da realizzarsi tramite la Madre. Per questo Maria diede un'immagine e una preghiera.
L'immagine raffigura la Madre di Cristo con i piedi poggiati sul globo terrestre, con una croce alle spalle, circondata da un gregge di pecore, simbolo dei popoli di tutto il mondo, che troveranno la pace solo quando volgeranno lo sguardo alla Croce. Dalle mani di Maria si irradiano raggi di Grazia[3].
Per quanto riguarda la preghiera, la Madonna si sarebbe così espressa nei messaggi[4]: "Non conoscete la potenza e l’importanza di questa preghiera presso Dio" (31.5.1955); "Questa preghiera salverà il mondo" (10.5.1953); "Questa preghiera è data per la conversione del mondo" (31.12.1951); con la recita quotidiana della preghiera "Ti assicuro che il mondo cambierà" (29.4.1951).
Questo il testo della preghiera, tradotta in ottanta lingue:
« Signore Gesù Cristo, Figlio del Padre, manda ora il tuo Spirito sulla terra. Fa abitare lo Spirito Santo nei cuori di tutti i popoli, affinché siano preservati dalla corruzione, dalle calamità e dalla guerra. Che la Signora di tutti i popoli, la Beata Vergine Maria, sia la nostra Avvocata. Amen. (Messaggio del 15.11.1951)[5] »
La Madonna avrebbe inoltre chiesto di inviare una lettera a Roma affinché il papa emanasse un quinto dogma mariano, riguardante il ruolo di Maria quale Corredentrice, Mediatrice e Avvocata del genere umano.[6]
Nella notte tra il 18 e il 19 febbraio 1958, la Madonna avrebbe annunciato alla veggente che papa Pio XII sarebbe morto ai primi di ottobre dello stesso anno. Il padre spirituale di Ida le chiese di annotare il contenuto di quel messaggio e di conservarlo in una busta chiusa. Pio XII morì effettivamente il 9 ottobre a Castel Gandolfo.[7]
Ida Peerdeman morì il 17 giugno 1996, all'età di novant'anni.
Il giudizio della Chiesa
Il 31 maggio 2002 il vescovo di Haarlem, Joseph Maria Punt, ha riconosciuto l'autenticità delle apparizioni della Signora di tutti i Popoli[8].
Note
3.    ^ L'immagine
4.    ^ Messaggi 1945
6.    ^ Il dogma
Bibliografia
·         Vincenzo Mercante, Sono la Signora di tutti i popoli. Corredentrice, mediatrice e avvocata, Editrice Ancilla, 2007
·         P. Paul M. Sigl, Ida Peerdeman - La veggente di Amsterdam, 2005
·         I messaggi della "Signora di tutti i popoli", Edizioni Vocepiù, 2005
Voci correlate
·         Maria (madre di Gesù)
Collegamenti esterni
·         Sito ufficiale




SACRA CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDEI

NOTIFICAZIONE *

In merito alle pretese apparizioni e rivelazioni della « Signora di tutti i popoli », avvenute ad Amsterdam, la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede ritiene opportuno dichiarare quanto segue:
Il 7 maggio 1956 il Vescovo della diocesi di Haarlem (Olanda), a seguito di un attento esame della causa riguardante le pretese apparizioni e rivelazioni della « Signora di tutti i popoli », dichiarava che « non constava della soprannaturalità delle apparizioni », e, conseguentemente, proibiva la venerazione pubblica dell'immagine della « Signora di tutti i popoli », come pure la divulgazione di scritti che proponevano le suddette apparizioni e rivelazioni come di origine soprannaturale.
Il 2 marzo 1957 lo stesso Ordinario ribadiva la sopraddetta dichiarazione, ed il Santo Uffizio, con lettera del 13 marzo dello stesso anno, lodava la prudenza e la sollecitudine pastorale dell'Ecc.mo Vescovo approvandone i provvedimenti. Inoltre in risposta ad un ricorso del Vescovo di Haarlem del 29 marzo 1972, la S. Congregazione per la Dottrina della Fede, il 24 maggio dello stesso anno, confermava la decisione già presa al riguardo.
Ora, a seguito di ulteriori sviluppi e dopo un nuovo e più approfondito esame del caso, la S. Congregazione per la Dottrina della Fede conferma con la presente notificazione la fondatezza del giudizio già espresso dalla competente autorità ecclesiastica e invita sacerdoti e laici a cessare qualsiasi propaganda circa le pretese apparizioni e rivelazioni della « Signora di tutti i popoli », esortando tutti ad esprimere la loro devozione verso la Vergine Santissima, Regina dell'Universo (cf. Litt. enc. Ad Caeli ReginamAAS XXX [1954], 625-640), con forme riconosciute e raccomandate dalla Chiesa.

Roma, 25 maggio 1974.



* OR 14-15 giugno 1974, 2.

Fonte: http://www.cafarus.ch/falseapparizioni.html
1945 Ida Peerdeman, Amsterdam (NL), condannata dal Vescovo Huibers il 7.5.56, conferma Santa Sede Cardinal Pizzardo il 13.3.57 (prot. N. 511/53), 25.05.1974 Congregazione per la dottrina della fede conferma divieto di propaganda, 26.04.1986 Cardinal Ratzinger conferma validità notifica del 27.6.1974Vescovo Josef Marianus Punt 31.5.2002 permette venerazione "Lady of All Nations"


LA POSIZIONE ATTUALE DELLA CHIESA
Degli avvenimenti di Amsterdam si sono occupati non solo il Vescovo Huibers ed i suoi successori, ma anche la Congregazione per la Dottrina della Fede a Roma.
Le indagini e le consultazioni delle Commissioni diocesane si sono protratte per anni. Nel mese di maggio del 1974 la Congregazione per la Dottrina della Fede inviò una lettera al Vescovo di Haarlem, S. E. Mons. Zwartkruis, e fece pubblicare sull’Osservatore Romano una notificazione di“non constat de supernaturalitate”, il che significa che “la soprannaturalità” fino a questo momento“non è provata”.
Nel 1996, ventidue anni dopo, Mons. Bomers, Vescovo di Amsterdam, ed il suo Ausiliare Mons. Jozef M. Punt – mossi da tante richieste dall’Olanda e da altri paesi – dopo aver consultato la Congregazione per la Dottrina della Fede, hanno ufficialmente permesso la venerazione pubblica di Maria sotto il titolo biblico di “Signora di tutti i Popoli”.
Essi lo hanno fatto con un decreto emesso il 31 maggio 1996. In esso si legge tra l’altro:
“Occorre distinguere fra le apparizioni/i messaggi da un lato, e il titolo mariano di ‘Signora di tutti i Popoli’ dall’altro.
Per il momento, la Chiesa non è in grado di pronunciarsi sul carattere soprannaturale delle apparizioni né sul contenuto dei messaggi, e lascia ad ognuno la libertà di formarsi un giudizio personale secondo la propria coscienza.
La preghiera ‘Signore Gesù Cristo, Figlio del Padre …’, in cui appare il titolo di ‘Signora di tutti i Popoli’, ha ottenuto già nel 1951 l’approvazione ecclesiastica del vescovo di Haarlem di allora, Mons. Huibers. Anche per quanto riguarda il culto pubblico di Maria con tale appellativo, non vi sono obiezioni da parte nostra”.
Il fatto che si può parlare così apertamente della venuta della Madonna ad Amsterdam e dei suoi messaggi, lo dobbiamo anche all’attuale Vescovo diocesano, Mons. Jozef Marianus Punt, che il 31 maggio 2002 ha ufficialmente riconosciuto le apparizioni di Amsterdam.
Nel suo decreto leggiamo:
“Come già è noto, il mio predecessore, Mons. H. Bomers ed io stesso, abbiamo permesso la pubblica venerazione nel 1996. …
Nel frattempo sono trascorsi sei anni, ed io constato che questa devozione ha preso un posto nella vita di fede di milioni di fedeli sparsi nel mondo e che viene sostenuta da molti vescovi … Nel pieno riconoscimento della responsabilità della Santa Sede, è in primo luogo compito del vescovo locale pronunciarsi, secondo coscienza, sull’autenticità di rivelazioni private che stanno avvenendo o che sono avvenute nella propria diocesi.
Per tale motivo, riguardo ai risultati di investigazioni precedenti e delle questioni e obiezioni derivanti da esse, ancora una volta ho richiesto il consiglio di diversi teologi e di psicologi... Ho anche richiesto, riguardo ai frutti spirituali e allo sviluppo successivo, il giudizio di un certo numero di confratelli nell’Episcopato che sperimentano, nelle loro Diocesi, una forte venerazione di Maria come Madre e Signora di tutti i Popoli.
Considerando questi pareri, testimonianze e sviluppi, e ponderando tutto questo nella preghiera e nella riflessione teologica, tutto ciò mi conduce alla constatazione che nelle apparizioni di Amsterdam c’è un’origine soprannaturale”.





Dalla conferenza di P. Paul Maria Sigl,
Dio ci indica la via verso la vera pace per mezzo di Maria, la Madre di tutti i Popoli
Colonia, 31 maggio 2009

LE APPARIZIONI AD AMSTERDAM - OLANDA
VA  CHIARITO CHE AI SENSI DEL DIRITTO CANONICO E DELLE NORMAE DE DELICTIS CONGREGATIONI PRO DOCTRINA FIDEI  IL GIUDIZIO SULLA RIVELAZIONI PRIVATE, OSSIA SE CONTENGANO O MENO DELITTI CONTRO LA FEDE, CHE SONO L’ERESIA, L’APOSTASIA E LO SCISMA, SPETTA IN PRIMA ISTANZA AL VESCOVO ORDINARIO DELLA DIOCESI ALLA QUALE APPARTIENE IL/LA VEGGENTE, MENTRE IL GIUDIZIO DEFINITIVO, IN SECONDA ISTANZA, SPETTA ALLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, CHE È IL SUPREMO TRIBUNALE APOSTOLICO PER LA CHIESA LATINA E PER LE CHIESE ORIENTALI CATTOLICHE. NEL CASO IN CUI IL GIUDIZIO VENGA DEFERITO DIRETTAMENTE ALLA CONGREGAZIONE QUESTA, COME SUPREMO ORGANO, HA IL POTERE DI ESPRIMERLO AUTONOMAMENTE.
OGNI CATTOLICO PERÒ, IN ASSENZA DEL GIUDIZIO DEFINITIVO, APPARTENENDO DI DIRITTO ALLA STIRPE ELETTA, AL SACERDOZIO REGALE, ALLA NAZIONE SANTA DEL POPOLO DI DIO, IN FORZA DEL PROPRIO BATTESIMO CHE LO RIVESTE DI UN CARISMA SPIRITUALE, USANDO DELLA PROPRIA RAGIONE, HA IL DIRITTO E IL DOVERE DI PARTECIPARE DELLA FUNZIONE SACERDOTALE (CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA NN. 114 E 786) E PERCIÒ STESSO HA FACOLTÀ DI ESERCITARE IL PROPRIO DISCERNIMENTO PER GIUDICARE, IN BUONA FEDE E ALLA LUCE DELLA DOTTRINA DELLA CHIESA, LA VERIDICITÀ DELLE RIVELAZIONI PRIVATE.
Dichiarazioni

 In conformità ai decreti di Urbano VIII e alle direttive del Concilio Vaticano II,

non intendiamo in alcun modo prevenire il giudizio sull’autenticità soprannaturale di fatti  e di messaggi di cui si facesse cenno in questo sito.

Tale giudizio compete alla Chiesa, a cui ci sottomettiamo pienamente.

 Le parole “apparizioni, miracoli, messaggi “ e simili, hanno qui semplice valore di testimonianza umana.

 Quanto è contenuto in questo sito che  non fosse in conformità con gli insegnamenti della Chiesa  concernente la dottrina cattolica sulla fede e sulla morale,

fin d’ora lo ritrattiamo perché consideriamo la Chiesa Cattolica nostra madre

 e l’unica garante del deposito della Rivelazione e di ogni sua interpretazione.



Il Decreto della Congregazione per la Propagazione della Fede (A. A. S. n. 58-18 del 29 dicembre 1966) che abroga i canoni 1399 e 2318, fu approvato da S. S. Paolo VI il 14 ottobre 1966; venne poi pubblicato per volere di Sua Santità stessa, per cui: non è più proibito divulgare senza l'imprimatur scritti riguardanti nuove Apparizioni, rivelazioni, visioni, profezie e miracoli. In ossequio ai Decreti VII e ai Decreti della Sacra Congregazione dei Riti, si dichiara che a quanto viene esposto nel presente sito non va data altra fede se non quella che merita attendibili testimonianze umane, e che non si intende, in alcun modo, prevenire il giudizio della Santa Chiesa Cattolica e Apostolica.

POSIZIONE DELLA MADONNA DI ANGUERA SULLE APPARIZIONI MARIANE
Messaggio di Anguera n 176 – 3 giugno 1989

 Cari figli, l’umanità ha bisogno di accettare e vivere i miei messaggi che ho inviato al mondo tramite i miei eletti, sparsi in diverse regioni del mondo. Oh, figli, pentitevi, chiedete perdono, amate il vostro prossimo, riparate e, soprattutto, ritornate a Dio, che vi attende a braccia aperte. Il mio Cuore è molto offeso dai figli che non accettano i miei messaggi d’amore. Innanzitutto, i miei amati figli chiudono le porte della chiesa. Molti dei miei figli sacerdoti negano l’autenticità delle mie varie manifestazioni in molti luoghi della terra.Nessuno dovrebbe dare giudizi affrettati riguardo la verità delle mie apparizioni. Come ho già detto, deve esserci cautela, ma il modo in cui molti lo fanno non è più cautela, quanto piuttosto interferenza del mio avversario. Vengo in questo mondo non per essere interrogata, ma per essere ascoltata. Vengo in questo luogo per chiedervi di ritornare a Dio, poiché solo in questo modo potete essere salvati.

Fonte traduzione messaggi in italiano:http://www.messaggidianguera.net/

ATTENZIONE!
Leggi questa riflessione prima di proseguire....
La storia delle apparizioni ci insegna che alcune persone, per i più svariati motivi, raccontano di messaggi e fenomeni straordinari che poi vengono smascherati nel corso del tempo. Sicuramente non è facile distinguere la verità dalla menzogna e la stessa Chiesa usa, per ovvi motivi, adottare criteri severissimi per giungere ad un corretto responso. Se un frutto proviene da Dio il tempo non lo lascerà marcire perché è un frutto Eterno, ma se il frutto proviene dal demonio, il re della menzogna, prima o poi esso cadrà dall'albero a cui era attaccato. Questo elenco di apparizioni mariane raggruppa un certo numero di casi ancora sotto esame da parte della Santa Sede e quindi alcune di queste, in un futuro più o meno remoto, potrebbero risultare false apparizioni.
Colui che segue "alla cieca" le apparizioni mariane, salvo le apparizioni accettate dalla Santa Sede, deve comprendere che lo fa a suo rischio e pericolo: il rischio è che l'apparizione si possa poi rivelare falsa ed il pericolo, gravissimo per l'anima, è rappresentato dalla perdita della vera fede in Nostro Signore Gesù Cristo. Questo discorso è indirizzato soprattutto alle apparizioni degli ultimi anni.
Le apparizioni che, invece, hanno dato vita ad un Santuario, ad una Chiesa, ad una cappella... anche se non sono state esplicitamente accettate dalla Chiesa, hanno comunque l'accettazione implicita della stessa; quindi sono apparizioni sulla cui bontà non vi devono essere dubbi di nessun genere perché la Chiesa ne ha accettato il culto e la diffusione della devozione che ne scaturisce.
La Chiesa non ha sempre bisogno di convalidare un'apparizione, non è importante questo.... ma è importante che da quell'apparizione particolare siano poi fioriti dei frutti buoni. Sono questi frutti che vengono, in pratica, "convalidati" dalla Chiesa e resi "ufficiali".
Anche la presenza di sacerdoti e direttori spirituali presenti alle varie apparizioni oggi ancora in corso, non garantisce assolutamente la bontà dell'apparizione stessa. Anche i sacerdoti possono sbagliare, in buona fede, nell'interpretare i fenomeni mistici. Solo la Santa Sede è infallibile e quindi solo le apparizioni accettate da essa sono degne di essere prese in considerazione.
Lo studio sistematico di un'apparizione mariana per approvarne la veridicità, qualora la Santa Sede abbia constatato le bontà dei frutti da essa derivati, non potrà mai essere effettuata fin quando il fenomeno stesso non sia cessato. Questo atteggiamento della Santa Sede è dettato dalla legittima prudenza che la Chiesa stessa deve avere per evitare errori di sorta nel giudizio dell'apparizione.
L'unica eccezione fra le apparizioni mariane oggi ancora in corso deve essere fatta per le apparizioni di Medjugorje, perché ci troviamo di fronte ad un fenomeno unico nella storia della cristianità. Un fenomeno talmente eccezionale da lasciare esterrefatti per la quantità inimmaginabile di conversioni spirituali ad essa associate.
Anche Giovanni Paolo II, prima di lasciarci per il Paradiso, lasciò intendere che, se egli non fosse stato Papa, sarebbe sicuramente andato a Medjugorje.
Questa mi sembra un'ottima garanzia.

Criteri per valutare le apparizioni

Il 25 febbraio 1978 la Congregazione per la Dottrina della Fede, ha pubblicato le ”Norme della Congregazione per procedere nel Giudizio delle Apparizioni e Rivelazioni Presunte”[17], contenente le regole seguenti:
·         Il vescovo diocesano può iniziare un processo di sua propria iniziativa o su richiesta di un fedele per indagare sui fatti concernenti una presunta apparizione. Il vescovo può astenersi dall'esaminarla a fondo se vuole, specialmente se pensa che dall'evento non deriverà molto.
·         La conferenza episcopale nazionale può intervenire se il vescovo diocesano locale vi si rivolge o se l'evento diventa importante a livello nazionale o almeno a livello di più di una diocesi.
·         Anche la Sede Apostolica (il Vaticano) può intervenire, su richiesta del vescovo locale stesso, o su richiesta di un gruppo di fedeli, o di sua propria iniziativa.
I passi nell'indagine sono ordinati nel modo seguente: una valutazione iniziale dei fatti dell'evento presunto, basata sia su criteri positivi che negativi:
Criteri positivi
1.    Certezza morale (la certezza richiesta per agire moralmente in una situazione di dubbio) o almeno grande probabilità riguardo all'esistenza di una rivelazione privata alla fine di una seria indagine del caso.
2.    Valutazione delle qualità personali della persona in questione (equilibrio mentale, onestà, vita morale, sincerità, obbedienza all'autorità della Chiesa, buona volontà nel praticare la fede in modo normale, ecc.).
3.    Valutazione del contenuto delle rivelazioni stesse (cioè non sono in disaccordo con la fede e la morale della Chiesa, e sono libere da errori teologici).
4.    La rivelazione porta sana devozione e frutti spirituali nelle vite delle persone (maggiori preghiere, maggior numero di conversioni di cuori, opere di carità che ne risultano, ecc.).
Criteri negativi
1.    Errori evidenti riguardo ai fatti.
2.    Errori dottrinali attribuiti a Dio, alla Santa Vergine Maria o allo Spirito Santo riguardo al modo in cui essi si manifestano.
3.    Qualsiasi tentativo di guadagno finanziario in relazione all'evento supposto.
4.    Azioni gravemente immorali commesse dalla persona o da quelli che erano insieme alla persona al momento dell'evento.
5.    Disordini psicologici o inclinazioni ad essi da parte della persona o delle persone che erano con essa.
Dopo questa indagine iniziale, se l'avvenimento risponde ai criteri positivi e negativi, si può concedere un iniziale permesso precauzionale che praticamente stabilisce quanto segue: “per il momento, non c'è motivo di opporsi a ciò”. Questo permette la partecipazione pubblica nella devozione alla presunta apparizione.

Alla fine, occorre dare un giudizio ed una deliberazione definitiva, con l'approvazione o la condanna dell'evento.



PREMESSA

Apparizioni e rivelazioni: scopi e significato, discernimento, atteggiamento e responsabilità dei fedeli


Rivelazione pubblica e rivelazione privata
L'insegnamento della Chiesa distingue fra la " rivelazione pubblica " e le " rivelazioni private ". Fra le due realtà vi è una differenza non solo di grado ma di essenza. Il termine " rivelazione pubblica " designa l'azione rivelativa di Dio destinata a tutta quanta l'umanità, che ha trovato la sua espressione letteraria nelle due parti della Bibbia: l'Antico ed il Nuovo Testamento. Si chiama " rivelazione ", perché in essa Dio si è dato a conoscere progressivamente agli uomini, fino al punto di divenire egli stesso uomo, per attirare a sé e a sé riunire tutto quanto il mondo per mezzo del Figlio incarnato Gesù Cristo. […] In Cristo Dio ha detto tutto, cioè se stesso, e pertanto la rivelazione si è conclusa con la realizzazione del mistero di Cristo, che ha trovato espressione nel Nuovo Testamento. Il Catechismo della Chiesa Cattolica cita, per spiegare questa definitività e completezza della rivelazione, un testo di San Giovanni della Croce: " Dal momento in cui ci ha donato il Figlio suo, che è la sua unica e definitiva parola, ci ha detto tutto in una sola volta in questa sola Parola... Infatti quello che un giorno diceva parzialmente ai profeti, l'ha detto tutto nel suo Figlio... Perciò chi volesse ancora interrogare il Signore e chiedergli visioni o rivelazioni, non solo commetterebbe una stoltezza, ma offenderebbe Dio, perché non fissa il suo sguardo unicamente in Cristo e va cercando cose diverse e novità " (CCC 65, S. Giovanni della Croce, Salita al Monte Carmelo, II, 22).
Il fatto che l'unica rivelazione di Dio rivolta a tutti i popoli è conclusa con Cristo e con la testimonianza a lui resa nei libri del Nuovo Testamento vincola la Chiesa all'evento unico della storia sacra e alla parola della Bibbia, che garantisce e interpreta questo evento, ma non significa che la Chiesa ora potrebbe guardare solo al passato e sarebbe così condannata ad una sterile ripetizione. Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice al riguardo: " ... anche se la Rivelazione è compiuta, non è però completamente esplicitata; toccherà alla fede cristiana coglierne gradualmente tutta la portata nel corso dei secoli " (n. 66). I due aspetti del vincolo con l'unicità dell'evento e del progresso nella sua comprensione sono molto bene illustrati nei discorsi d'addio del Signore, quando egli congedandosi dice ai discepoli: " Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé... Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà " (Gv 16, 12-14). Da una parte, lo Spirito fa da guida e così dischiude una conoscenza, per portare il peso della quale prima mancava il presupposto […] Il Concilio Vaticano II indica tre vie essenziali, in cui si realizza la guida dello Spirito Santo nella Chiesa e quindi la " crescita della Parola ": essa si compie per mezzo della meditazione e dello studio dei fedeli, per mezzo della profonda intelligenza, che deriva dall'esperienza spirituale e per mezzo della predicazione di coloro " i quali con la successione episcopale hanno ricevuto un carisma certo di verità " (Dei Verbum, 8).
In questo contesto diviene ora possibile intendere correttamente il concetto di " rivelazione privata ", che si riferisce a tutte le visioni e rivelazioni che si verificano dopo la conclusione del Nuovo Testamento […] Ascoltiamo ancora al riguardo innanzitutto il Catechismo della Chiesa Cattolica: " Lungo i secoli ci sono state delle rivelazioni chiamate "private", alcune delle quali sono state riconosciute dall'autorità della Chiesa... Il loro ruolo non è quello... di "completare" la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica " (n. 67). Vengono chiarite due cose:
1. L'autorità delle rivelazioni private è essenzialmente diversa dall'unica rivelazione pubblica: questa esige la nostra fede; in essa infatti per mezzo di parole umane e della mediazione della comunità vivente della Chiesa Dio stesso parla a noi. La fede in Dio e nella sua Parola si distingue da ogni altra fede, fiducia, opinione umana. La certezza che Dio parla mi dà la sicurezza che incontro la verità stessa e così una certezza, che non può verificarsi in nessuna forma umana di conoscenza. E la certezza, sulla quale edifico la mia vita e alla quale mi affido morendo.
2. La rivelazione privata è un aiuto per questa fede, e si manifesta come credibile proprio perché mi rimanda all'unica rivelazione pubblica. Il Cardinale Prospero Lambertini, futuro Papa Benedetto XIV, dice al riguardo nel suo trattato classico, divenuto poi normativo sulle beatificazioni e canonizzazioni: " Un assentimento di fede cattolica non è dovuto a rivelazioni approvate in tal modo; non è neppure possibile. Queste rivelazioni domandano piuttosto un assentimento di fede umana conforme alle regole della prudenza, che ce le presenta come probabili e piamente credibili ". Il teologo fiammingo E. Dhanis, eminente conoscitore di questa materia, afferma sinteticamente che l'approvazione ecclesiale di una rivelazione privata contiene tre elementi: il messaggio relativo non contiene nulla che contrasta la fede ed i buoni costumi; è lecito renderlo pubblico, ed i fedeli sono autorizzati a dare ad esso in forma prudente la loro adesione […] Un tale messaggio può essere un valido aiuto per comprendere e vivere meglio il Vangelo nell'ora attuale; perciò non lo si deve trascurare. E un aiuto, che è offerto, ma del quale non è obbligatorio fare uso.
Il criterio per la verità ed il valore di una rivelazione privata è pertanto il suo orientamento a Cristo stesso. Quando essa ci allontana da lui, quando essa si rende autonoma o addirittura si fa passare come un altro e migliore disegno di salvezza, più importante del Vangelo, allora essa non viene certamente dallo Spirito Santo, che ci guida all'interno del Vangelo e non fuori di esso. Ciò non esclude che una rivelazione privata ponga nuovi accenti, faccia emergere nuove forme di pietà o ne approfondisca e ne estenda di antiche. Ma in tutto questo deve comunque trattarsi di un nutrimento della fede, della speranza e della carità, che sono per tutti la via permanente della salvezza. […] La più antica lettera di San Paolo che ci è stata conservata, forse il più antico scritto in assoluto del Nuovo Testamento, la prima lettera ai Tessalonicesi, mi sembra offrire un'indicazione. L'apostolo qui dice: " Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono " (5, 19-21). In ogni tempo è dato alla Chiesa il carisma della profezia, che deve essere esaminato, ma che anche non può essere disprezzato. Al riguardo occorre tener presente che la profezia nel senso della Bibbia non significa predire il futuro, ma spiegare la volontà di Dio per il presente e quindi mostrare la retta via verso il futuro. Colui che predice l'avvenire viene incontro alla curiosità della ragione, che desidera squarciare il velo del futuro; il profeta viene incontro alla cecità della volontà e del pensiero e chiarisce la volontà di Dio come esigenza ed indicazione per il presente. L'importanza della predizione del futuro in questo caso è secondaria. Essenziale è l'attualizzazione dell'unica rivelazione, che mi riguarda profondamente: la parola profetica è avvertimento o anche consolazione o entrambe insieme. In questo senso si può collegare il carisma della profezia con la categoria dei " segni del tempo ", che è stata rimessa in luce dal Vaticano II: " ... Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? " (Lc 12, 56). Per " segni del tempo " in questa parola di Gesù si deve intendere il suo proprio cammino, egli stesso. Interpretare i segni del tempo alla luce della fede significa riconoscere la presenza di Cristo in ogni tempo. Nelle rivelazioni private riconosciute dalla Chiesa […] si tratta di questo: aiutarci a comprendere i segni del tempo ed a trovare per essi la giusta risposta nella fede. [1]

La visione
[…]
L'antropologia teologica distingue in questo ambito tre forme di percezione o " visione ": la visione con i sensi, quindi la percezione esterna corporea, la percezione interiore e la visione spirituale (visio sensibilis - imaginativa - intellectualis). E chiaro che nelle visioni di Lourdes, Fatima, ecc. non si tratta della normale percezione esterna dei sensi: le immagini e le figure, che vengono vedute, non si trovano esteriormente nello spazio, come vi si trovano ad esempio un albero o una casa. Ciò è del tutto evidente, ad esempio, per quanto riguarda la visione dell'inferno […] di Fatima […] ma si può dimostrare molto facilmente anche per le altre visioni, soprattutto perché non tutti i presenti le vedevano, ma di fatto solo i " veggenti ". Così pure è evidente che non si tratta di una " visione " intellettuale senza immagini, come essa si trova negli alti gradi della mistica. Quindi si tratta della categoria di mezzo, la percezione interiore, che certamente ha per il veggente una forza di presenza, che per lui equivale alla manifestazione esterna sensibile.
Vedere interiormente non significa che si tratta di fantasia, che sarebbe solo un'espressione dell'immaginazione soggettiva. Piuttosto significa che l'anima viene sfiorata dal tocco di qualcosa di reale anche se sovrasensibile e viene resa capace di vedere il non sensibile, il non visibile ai sensi — una visione con i " sensi interni ". Si tratta di veri " oggetti ", che toccano l'anima, sebbene essi non appartengano al nostro abituale mondo sensibile. Per questo si esige una vigilanza interiore del cuore, che per lo più non c'è a motivo della forte pressione delle realtà esterne e delle immagini e pensieri che riempiono l'anima. La persona viene condotta al di là della pura esteriorità e dimensioni più profonde della realtà la toccano, le si rendono visibili. Forse si può così comprendere perché proprio i bambini siano i destinatari preferiti di tali apparizioni: l'anima è ancora poco alterata, la sua capacità interiore di percezione è ancora poco deteriorata. " Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai ricevuto lode ", risponde Gesù con una frase del Salmo 8 (v. 3) alla critica dei Sommi Sacerdoti e degli anziani, che trovavano inopportuno il grido di osanna dei bambini (Mt 21, 16).
La " visione interiore " non è fantasia, ma una vera e propria maniera di verificare, abbiamo detto. Ma comporta anche limitazioni. Già nella visione esteriore è sempre coinvolto anche il fattore soggettivo: non vediamo l'oggetto puro, ma esso giunge a noi attraverso il filtro dei nostri sensi, che devono compiere un processo di traduzione. Ciò è ancora più evidente nella visione interiore, soprattutto allorché si tratta di realtà, che oltrepassano in se stesse il nostro orizzonte. Il soggetto, il veggente, è coinvolto in modo ancora più forte. Egli vede con le sue possibilità concrete, con le modalità a lui accessibili di rappresentazione e di conoscenza. Nella visione interiore si tratta in modo ancora più ampio che in quella esteriore di un processo di traduzione, così che il soggetto è essenzialmente compartecipe del formarsi, come immagine, di ciò che appare. L'immagine può arrivare solo secondo le sue misure e le sue possibilità. Tali visioni pertanto non sono mai semplici " fotografie " dell'aldilà, ma portano in sé anche le possibilità ed i limiti del soggetto che percepisce.
Ciò lo si può mostrare in tutte le grandi visioni dei santi; […] Le immagini da essi delineate non sono affatto semplice espressione della loro fantasia, ma frutto di una reale percezione di origine superiore ed interiore, ma non sono neppure da immaginare come se per un attimo il velo dell'aldilà venisse tolto ed il cielo nella sua pura essenzialità apparisse, così come un giorno noi speriamo di vederlo nella definitiva unione con Dio. Le immagini sono piuttosto, per così dire, una sintesi dell'impulso proveniente dall'Alto e delle possibilità per questo disponibili del soggetto che percepisce, cioè dei bambini. Per questo motivo il linguaggio immaginifico di queste visioni è un linguaggio simbolico. […] Questo addensamento di tempi e spazi in un'unica immagine è tipica per tali visioni, che per lo più possono essere decifrate solo a posteriori. Non ogni elemento visivo deve, al riguardo, avere un concreto senso storico. Conta la visione come insieme, e a partire dall'insieme delle immagini devono essere compresi i particolari. Quale sia il centro di un'immagine, si svela ultimamente a partire da ciò che è il centro della " profezia " cristiana in assoluto: il centro è là dove la visione diviene appello e guida verso la volontà di Dio. [1]

La rivelazione privata
La prova dell’autenticità di una rivelazione privata è sempre la sua concordanza con la rivelazione pubblica che fa parte del deposito di fede della Chiesa Cattolica. Per esempio, presunte rivelazioni che si propongono di migliorare, correggere o soppiantare la Rivelazione Pubblica vengono rifiutate dalla Chiesa in quanto ritenute non autentiche.
Tuttavia la Chiesa ha riconosciuto alcune rivelazioni private, ritenendole credibili; sono quelle qualificate come "constat de supernaturalitate". Tali rivelazioni non possono correggere o aggiungere nulla alla Rivelazione pubblica, tuttavia possono contribuire ad una più profonda comprensione della fede, dando vita a nuovi filoni di investigazione teologica o richiamando profeticamente l’umanità a vivere il Vangelo (come avvenne a Fatima).
Nessuna rivelazione privata può essere ritenuta necessaria per la salvezza, sebbene i suoi contenuti possono ovviamente coincidere con ciò che, dalle Scritture e dalla Tradizione, si sa essere necessario per la salvezza. La persona che crede negli insegnamenti del Magistero, utilizza devotamente i mezzi sacramentali di santificazione e preghiera e rimane in comunione con il Papa e i vescovi, sta già usando i mezzi necessari per la salvezza. Una rivelazione privata può richiamare gli individui ostinati, accresce la devozione di una persona che è già di per sé devota, incoraggiare la preghiera e la penitenza a favore degli altri, ma per la fede cattolica, non può sostituire i sacramenti e la comunione gerarchica con il Papa e i vescovi.
L’accettazione da parte dei fedeli di una rivelazione privata approvata dalla Chiesa (intesa come Santa Sede, in quanto solo i suoi atti hanno un valore universale) non si fonda sulla garanzia della Fede o sul carisma dell’infallibilità, ma sulla credibilità dell’evidenza dei fatti che si appella alla ragione. Il consenso da parte dei fedeli non è soprannaturale ma è piuttosto il consenso naturale che l’intelletto attribuisce a fatti che giudica essere veri.
Così, le rivelazioni private approvate dalla Chiesa possono essere accettate dai fedeli e possono essere di grande beneficio per essi. Tuttavia i fedeli non sono obbligati a crederci. Come afferma Papa Benedetto XIV, è possibile rifiutare o accettare tali rivelazioni a patto che lo si faccia per valide ragioni e con la dovuta modestia.
Le rivelazioni private approvate possono provenire da due fonti. La prima è il misticismo dei servi di Dio che sono stati proposti per la canonizzazione. Quando la diocesi che ha avviato la causa, conclude la sua investigazione e inoltra la documentazione a Roma, la Congregazione per le Cause dei Santi intraprende il proprio studio sulla vita della persona in questione.
Se la Congregazione determina che la persona ha condotto una vita di virtù eroiche, la sua decisione necessariamente include il giudizio che i suoi scritti, compresi eventualmente quelli di natura mistica, non sono contrari alla fede e alla morale. Se il Santo Padre è d’accordo, la persona viene dichiarata Venerabile. La successiva canonizzazione (generalmente considerata un atto dell’infallibilità papale), non può che accrescere la credibilità degli scritti di quella persona e la considerazione che i cattolici dovrebbero avere per essi.
Il secondo tipo di rivelazioni private proviene dalle apparizioni. Se le apparizioni qualificate a livello diocesano "constat de supernaturalitate" ricevono l’approvazione della Santa Sede attraverso un giudizio favorevole, il favore espresso dal Papa nei riguardi dei siti delle apparizioni, l’approvazione di una festa liturgica, la canonizzazione del veggente o altri chiari segni di approvazione, allora anche in questo caso ci può essere un’accettazione da parte dei fedeli delle rivelazioni, basata però solo sulla fede umana e secondo le regole di prudenza necessarie in questi casi.
Poiché la maggior parte delle rivelazioni private e delle presunte apparizioni non hanno ottenuto un pronunciamento ufficiale della Santa Sede, i fedeli spesso si trovano da soli a dover giudicare se esse siano credibili.
Se la persona (vivente o deceduta che sia) ha una reputazione di santità (come per esempio nel caso di Padre Pio) allora chiaramente ogni sua rivelazione mistica avrà già una considerevole credibilità, ancor prima che ci sia stato un pronunciamento formale da parte della Chiesa. La testimonianza di sacerdoti, specialmente quella dei direttori spirituali della persona in questione, è un elemento chiave nel determinarne la credibilità. Tuttavia anche qui bisogna mantenere una certa prudenza.
Il direttore spirituale deve essere competente in teologia mistica, credibile come persona e con una buona reputazione nella Chiesa. Tanti falsi mistici sono riusciti ad ingannare direttori spirituali che erano alquanto sprovveduti, molto anziani o che non avevano una sufficiente competenza. Come regola, un vescovo, non appena gli viene sottoposto il caso del presunto mistico, dovrebbe assegnargli un direttore esperto, in maniera tale da garantire un’adeguata valutazione.
Nel caso delle apparizioni, esse spesso capitano a individui di cui non si sa molto. La credibilità di queste apparizioni inizialmente può risiedere nell’atteggiamento del clero locale e dalle esperienze personali di chi ha assistito ai fenomeni. Possono esserci o non esserci fenomeni apparentemente fuori dall’ordinario. Il messaggio può risultare o non risultare concordante con gli insegnamenti della Chiesa. La persona o le persone possono avere o non avere un direttore spirituale. Ed infine esse possono essere o non essere state investigate dal vescovo locale per stabilirne la credibilità. Alla fine i fedeli si trovano da soli a destreggiarsi in uno mare di informazioni che finisce per lasciarli dubbiosi e perplessi. Se il messaggio è ortodosso, il veggente(i) ha una buona reputazione, il clero è favorevole, i segni sono positivi, per i fedeli è possibile dare un prudente giudizio sulla sua credibilità, persino se manca un’investigazione ufficiale.
Certamente coloro che erano presenti alle apparizioni di Lourdes e Fatima, così come quelli che ci hanno creduto prima che la Chiesa le approvasse, hanno dovuto dare questo giudizio. Tuttavia i fedeli hanno il massimo beneficio dal giudizio del vescovo della diocesi in cui l’apparizione ha luogo. Egli ha l’autorità per costituire una commissione di esperti in campo scientifico e teologico per giudicare il caso, ma anche la grazia della vocazione per realizzare questo servizio pastorale. Sebbene la sua decisione non sia infallibile, si presume che sia corretta e pertanto dovrebbe ricevere la rispettosa adesione dei fedeli.
Pertanto tali decisioni dovrebbero essere, nella generalità dei casi, decisive nel giudizio prudenziale dei fedeli. Dovrebbero esserci ragioni teologiche molto importanti e fondate (non sensazioni o il semplice fatto di non essere d’accordo con i contenuti delle presunte apparizioni) per trovare dei difetti in tali decisioni.

Criteri di discernimento
Quando il vescovo decide di indagare su presunte apparizioni o rivelazioni, nomina una commissione. La commissione dovrà interrogare i veggenti, sentire i testimoni, visitare il sito su cui si sono verificati gli eventi.
E’ importante assicurarsi sulle condizioni psichiche e intellettuali e sulle qualità morali del soggetto(i) che afferma di aver assistito alle apparizioni. Questo deve essere sano di mente, onesto, sincero, e con una condotta irreprensibile, obbediente alle autorità ecclesiastiche, capace di ritornare alle normali pratiche della fede (partecipare al culto comunitario, ricevere i sacramenti).
I contenuti delle rivelazioni devono essere teologicamente e moralmente accettabili e non devono contenere errori.
Vanno valutati anche i frutti spirituali permanenti e gli effetti positivi che il fenomeno ha sulle persone dal punto di vista della fede: conversioni, devozione popolare attraverso pellegrinaggi e iniziative religiose, ecc..

Il vescovo può prendere tre tipi di decisioni:
1.  constat de supernaturalitate (il caso è di origine soprannaturale);
2.  constat de non supernaturalitate (il caso non è di origine soprannaturale);
3.  non constat de supernaturalitate (non è possibile stabilire se il caso è di origine soprannaturale).
1. Constat de supernaturalitate. Se una presunta apparizione viene giudicata soprannaturale, significa che sono stati riscontrati i segni o la prova che essa è un autentico intervento miracoloso del Cielo. Questo giudizio è possibile solo quando sussistono: evidenza di fenomeni soprannaturali, validità dottrinale, integrità morale, salute mentale, sana devozione e frutti spirituali permanenti fra i fedeli.
Secondo gli insegnamenti della Chiesa, la maggior parte dei fenomeni di carattere mistico (visioni, apparizioni, locuzioni, estasi, conoscenza mistica, ecc.) sono determinati da angeli che agiscono per conto di Dio. La presenza di tali fenomeni non costituisce però una prova inequivocabile del loro carattere soprannaturale. Ciascuna delle apparizioni approvate dalla Chiesa possiede tali chiari segni, dalle guarigioni istantanee e scientificamente inspiegabili di Lourdes ai prodigi del 13 ottobre 1917 a Fatima, ma anche gli altri segni di autenticità sopra elencati.
2. Constat de non supernaturalitate. Se una presunta apparizione viene giudicata non soprannaturale, ciò può voler dire sia che essa non è miracolosa, sia che mancano segni sufficienti a qualificarla come miracolosa. Rivelazioni private che, per esempio, sono pericolose dal punto di vista dottrinale o che manifestano ostilità verso la legittima autorità, non possono provenire da Dio. Potrebbero persino essere di origine demoniaca, specialmente se sono accompagnate da segni straordinari. Il diavolo per ingannare i fedeli è capace di mischiare verità e bugie, confondendoli con segni e prodigi al fine di dare credibilità al suo messaggio. Il suo scopo è quello di allontanarli dalla Chiesa, facendogli credere cose che sono contrarie al deposito della fede o inducendoli ad agire in disprezzo dell’autorità della Chiesa. Un atteggiamento di superbia e di condanna nei confronti della Chiesa, è un chiaro segno della sua presenza.
Una presunta rivelazione può anche essere soltanto una pia meditazione, concordante con la fede e la morale, ma senza alcuna prova che si tratti di qualcosa di più di un prodotto della mente umana. Questo non vuole dire necessariamente che ci sia una frode, spesso si tratta soltanto del frutto di una fervida immaginazione.
E infine può accadere che nella rivelazione possano esserci sia una valida base dottrinale che fenomeni inspiegabili, ma essi non sono giudicati sufficienti a dimostrarne il carattere soprannaturale. In quest’ultimo caso esiste la possibilità di una futura revisione.
3. Non constat de supernaturalitate. Può non essere evidente il fatto che una presunta apparizione sia autentica. In questo caso il giudizio rimane completamente aperto a possibili futuri sviluppi, in attesa che col tempo possano intervenire dei fatti o emergere delle prove che dimostrino in maniera incontrovertibile il carattere soprannaturale degli eventi in questione.

La responsabilità dei fedeli
La prima responsabilità del fedele è quella di essere fermo nella sua fede, nella pratica dei sacramenti e nella comunione con il Papa e con i vescovi. Qualsiasi cattolico che rivolge tutta la sua attenzione alle rivelazioni private a scapito delle Sacre Scritture, degli insegnamenti della Chiesa (specialmente il Catechismo), della pratica sacramentale, della preghiera e ovviamente della fedeltà all’autorità della Chiesa, è in errore.
Un’attenzione predominante o addirittura esclusiva verso le rivelazioni e le profezie (specialmente quelle di carattere apocalittico), non solo non è utile ma produce una spiritualità non equilibrata. Qualora la Chiesa dovesse condannare le presunte rivelazioni nelle quali la persona ha riposto tutta la propria fede e questa persona dovessero ritrovarsi a credere più in queste che nell’autorità soprannaturale della Chiesa, satana avrà ottenuto la sua vittoria.
La seconda responsabilità è quella di prendere in considerazione innanzitutto quelle rivelazioni e apparizioni approvate dalla Chiesa. All’interno di una pratica equilibrata della fede, i contenuti edificanti delle rivelazioni private approvate possono dar vita a una maggiore devozione e fedeltà al Vangelo. Dio, in particolari epoche, ha scelto di dare consiglio alla Chiesa attraverso questi mezzi, e sarebbe imprudente da parte nostra ignorare quei fatti che possono essere credibilmente considerati come un Suo intervento profetico nella vita della Sua Chiesa.
Il Concilio Vaticano II ci esorta a discernere lo Spirito nel caso di grazie straordinarie, il che significa assoggettarle a tutte le possibili indagini teologiche e umane per appurarne la credibilità.
Ovviamente, il giudizio del vescovo locale è un elemento chiave per tale discernimento. Purtroppo, abbastanza spesso ai fedeli si trovano a dover fare essi stessi questa valutazione, affidandosi alle testimonianze sugli eventi, al giudizio di sacerdoti e al buon senso. Bisogna sempre considerare che per quanto credibili e accettabili tali rivelazioni possano apparire, Dio non chiederebbe mai a qualcuno di separarsi dalla fede e dalla disciplina dovute alla Chiesa, per seguirle.
I fedeli devono obbedire ai loro vescovi quando essi agiscono come rappresentanti di Cristo (canone 212), ossia quando stabiliscono, in qualità di pastori di una particolare chiesa, una disciplina vincolante. Questa obbedienza dovuta ai vescovi è intesa a promuovere il bene comune.
Pertanto, le disposizioni disciplinari che il vescovo emana riguardo alle apparizioni e al loro sito dovrebbero essere osservate fedelmente. Nessun cattolico dovrebbe mai violare le norme pratiche stabilite dal vescovo locale riguardo ad una presunta apparizione, anche nel caso in cui esso sia in disaccordo, a livello intellettuale, con le conclusioni del vescovo. Tale disobbedienza costituirebbe un peccato e se caratterizzasse l’atteggiamento dei sostenitori della presunta apparizione, sarebbe un segno della sua non autenticità poiché mostrerebbe di produrre cattivi frutti spirituali.

Diffusione
Nel 1966, Papa Paolo VI abolì i canoni 1399 e 2318 del Codice Canonico del 1917. Questi articoli proibivano la pubblicazione di libri e opuscoli che riguardavano nuove apparizioni, rivelazioni, visioni, profezie e miracoli. Tali divieti alla pubblicazione non figurano neanche nel nuovo Codice del 1983, pertanto oggi è consentito divulgare documenti su presunte apparizioni e rivelazioni senza che questi debbano essere sottoposti preventivamente al giudizio della Chiesa.
E’ bene precisare però, che tale divieto continua ad essere valido per tutte quelle apparizioni e rivelazioni che sono state condannate dalla Chiesa o che comunque hanno dei contenuti contrari alla fede e alla morale cattolica. In queste situazioni i fedeli sono tenuti a non diffondere informazioni o messaggi che abbiano attinenza con questi casi.




[1] "Commento teologico alla terza parte del segreto di Fatima" del Card. Joseph Ratzinger
Altri riferimenti:
"Apparitions/Private Revelations" di Colin B. Donovan, STL (EWTN);
"Discerning the Miraculous: Norms for Judging Apparitions and Private Revelations" di Frederick Jelly, O.P. (1993);
"Canonical Considerations regarding Alleged Apparitions" di Don Michael Smith Foster, JCD (1995).

"Profezie per il Terzo Millennio" - maggio 2001


Messaggio: 
Fase: 
Luogo: Amsterdam
Data:  dal 25 marzo 1945 al 31 maggio 1959
Veggente: Ida Peerdeman
Paese:  Olanda
Titolo: Signora di Tutti i popoli
Fonte http://www.mariadinazareth.it/apparizione%20olanda.htm


Previsto il: 27 settembre 1988 messaggio di Anguera n. 86
Confermato: 5 dicembre 1998 messaggio di Anguera n. 1.511

86 – 27 settembre 1988
CARI FIGLI, È VICINA L’ORA NELLA QUALE UN FRATELLO UCCIDERÀ L’ALTRO, E UN PADRE UCCIDERÀ IL SUO STESSO FIGLIO. MOLTI SI PENTIRANNO DI UNA VITA VISSUTA SENZA DIO, MA SARÀ TROPPO TARDI. SIATE PRONTI, POICHÉ STA ARRIVANDO L’ORA DEI GRANDI EVENTI, L’ORA NELLA QUALE SI REALIZZERANNO GRANDI SEGRETI DA ME RIVELATI IN VARIE APPARIZIONI NEL MONDO. PREGATE, MIEI AMATI: LA CARNE MORIRÀ, MA LO SPIRITO VIVRÀ PER SEMPRE. FATE ATTENZIONE, APRITE I VOSTRI CUORI A DIO QUANTO PRIMA POSSIBILE. I GRANDI AVVENIMENTI NON AVRANNO UN ORARIO. CONTINUATE A PREGARE PER I SACERDOTI. PREGATE PER LE VOCAZIONI SACERDOTALI. PREGATE CHE I MIEI PIANI SI REALIZZINO. VI BENEDICO NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO. AMEN. RIMANETE NELLA PACE.

 1.511 - 5 dicembre 1998

CARI FIGLI, SONO FELICE CHE SIATE QUI. DIO VI BENEDICA E VI RICOLMI DI MOLTE GRAZIE. SONO VENUTA DAL CIELO SULLA TERRA PER CHIAMARVI ALLA CONVERSIONE SINCERA E PER DIRVI CHE VIVETE IL TEMPO DELLE GRANDI TRIBOLAZIONI. NON PERDETEVI D’ANIMO DAVANTI ALLE DIFFICOLTÀ. LA LOTTA SARÀ DOLOROSA PER MOLTI, MA LA VITTORIA SARÀ DEL SIGNORE E DI COLORO CHE APPARTENGONO A LUI. È NECESSARIO CHE TUTTE LE PROFEZIE SI COMPIANO, MA ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERÀ. RALLEGRATEVI. SIATE SALDI NELLA VOSTRA FEDE. NON PERMETTETE CHE NIENTE E NESSUNO VI ALLONTANI DALLA MIA GRAZIA. SONO VOSTRA MADRE. PREGATE. SIATE CORAGGIOSI. QUESTO È IL MESSAGGIO CHE OGGI VI TRASMETTO NEL NOME DELLA SANTISSIMA TRINITÀ. GRAZIE PER AVERMI PERMESSO DI RIUNIRVI QUI ANCORA UNA VOLTA. VI BENEDICO NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO. AMEN. RIMANETE NELLA PACE.


Messaggio di Nostra Signora di Anguera  n. 707 – 19 ottobre 1993


Cari figli, sono la Madre di tutti i popoli. Soffro a causa delle vostre sofferenze e vi chiedo di ritornare al Signore quanto prima possibile. Rifiutate la violenza, poiché la pace viene costruita con la pace. Sono la Regina della Pace e desidero che la pace regni nei vostri cuori. Non fuggite da me. Sono al vostro fianco, anche se non mi vedete. Continuate a pregare. Senza preghiera, la vita cristiana perde valore ed efficacia. Pertanto attaccatevi sempre più alla preghiera. Dio vuole salvare tutti. Andategli tutti incontro. Conosco la vostra sofferenza, ma gioite, poiché vengo dal cielo per offrirvi la vera pace. Amate tutti. Se non avete amore nei vostri cuori, non sarete in grado di comprendere la mia presenza tra di voi. Pregate il santo rosario con gioia. Se farete così, vedrete la pace regnare qui nel vostro paese. Abbiate fiducia. Avanti! Il mio Gesù vi attende a braccia aperte. In questo momento benedico tutti voi, i miei sacerdoti, i religiosi e, in modo speciale, coloro che soffrono nel corpo e nell’anima. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.


Messaggio di Nostra Signora di Anguera n. 461 – 9 novembre 1991
Cari figli. Desidero ardentemente la vostra conversione e felicità. Come Regina e Mediatrice di tutte le grazie, con questi messaggi voglio condurvi al paradiso celeste. Guardate quanto è grande l’amore che ho per voi. Fatevi coraggio a vicenda, perché questo è l’unico modo per diventare santi. Accoglietemi, perché sono vostra Madre e vi amo molto. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

1.509 - 1 dicembre 1998
Cari figli, voi siete importanti per il Signore. Siete i miei figli e Io sono venuta dal cielo per benedirvi e condurvi a mio Figlio Gesù. Sappiate affrontare con coraggio le vostre difficoltà. In tutte le situazioni difficili, chiamatemi. Io sono la vostra difensora. Rallegratevi, perché nessun male potrà contro di voi. Pregate. Nella preghiera avrete la certezza della vostra vittoria. L’umanità si è allontanata di Dio e percorre le strade dell’autodistruzione. Siate del Signore. Non date ascolto al maligno. Siate solamente del Signore. Egli è la vostra speranza e la vostra pace. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.



Messaggio di Anguera n.  108 – 26 novembre 1988

  "Amati figli, le mie apparizioni in molte regioni del mondo sono l’ultima possibilità che Dio dona al genere umano per convertirsi. Se non ascoltate i miei appelli, vi pentirete e potrebbe essere troppo tardi. Ritornate a Dio il prima possibile. L’umanità è alla vigilia dei più terribili flagelli e punizioni."


Profezie della Signora di Tutti i Popoli   26 dicembre 1947 

La meridiana invertita Ora vedo diverse immagini incrociarsi rapidamente. La prima cosa che posso distinguere sono delle fiaccole che diffondono luce verso tre lati: ovest, nord ed est. In seguito vedo strisce azzurre e bianche che oscillano confusamente e poi stelle. Sembrano bandiere. Vedo anche martello e falce, ma il martello si separa dalla falce e ora tutto ciò turbina alla rinfusa. Vedo una mezzaluna e un sole; anche queste bandiere entrano nel movimento rotatorio con le altre. Infine compare una specie di camoscio con grandi corna rivolte all’indietro. Mi sembra un’antilope africana. Spicca grandi salti su tutto ciò. Mentre tutto turbina, a sinistra compare un cerchio, nel quale vedo ruotare il globo.
Improvvisamente vedo una grande meridiana. Odo la Signora dire:
La meridiana è invertita”


2.696 - 20/06/2006 Profezia di Anguera
Cari figli, i poli permuteranno e la terra passerà per grandi trasformazioni. Tutti gli esseri viventi soffriranno. Vi chiedo di essere forti e di cercare di imitare in tutto mio Figlio Gesù. Voi non siete soli. Inginocchiatevi e cercate la vostra forza nel Signore. Io vi amo come siete e voglio vedervi felici già qui sulla terra e più tardi con me in cielo. Il Signore è la vostra speranza. In Lui è la vostra vittoria. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.790 - 26.01.2007 Profezia di Anguera
Cari figli, l’umanità porterà una croce pesante. LO SPOSTAMENTO DEI POLICAMBIERÀ LA VITA SULLA TERRA E I MIEI POVERI FIGLI VIVRANNO MOMENTI DI ANGOSCIA. ARRIVERÀ IL GIORNO IN CUI I SOFISTICATI MEZZI DI COMUNICAZIONE CROLLERANNO. GLI UOMINI SARANNO SORDI E CIECHI.Pregate. Supplicate la Misericordia del Signore per voi. Io vi amo e sono venuta dal Cielo per soccorrervi. Ascoltatemi. Non permettete che il demonio vi allontani dalla verità. Aprite i vostri cuori al Signore. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.


2.751 - 25/10/2006 Profezia di Anguera
Cari figli, un improvviso spostamento dei poli porterà sofferenza alla terra del sole e nei suoi dintorni. Vi chiedo di fare la volontà di Dio e di allontanarvi dal peccato. Non permettete che le cose del mondo vi allontanino dalla verità. Accogliete i miei appelli. Ciò che vi dico dev’essere preso sul serio. Non spaventatevi. Il Signore vi ama e vi conosce per nome. Io intercederò presso il mio Gesù per voi. Coraggio. Nulla e nessuno è perduto. Pregate. Pregate. Pregate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

Terra del Sole (Tèra de Sòl in dialetto romagnolo) è una località del comune diCastrocaro Terme e Terra del Sole, nella provincia di Forlì-Cesena, situata a meno di 10 km dal capoluogo, Forlì. Il comune è composto dai paesi di Castrocaro, Terra del Sole e Pieve Salutare.  Italia

86 – 27 settembre 1988
CARI FIGLI, È VICINA L’ORA NELLA QUALE UN FRATELLO UCCIDERÀ L’ALTRO, E UN PADRE UCCIDERÀ IL SUO STESSO FIGLIO. MOLTI SI PENTIRANNO DI UNA VITA VISSUTA SENZA DIO, MA SARÀ TROPPO TARDI. SIATE PRONTI, POICHÉ STA ARRIVANDO L’ORA DEI GRANDI EVENTI, L’ORA NELLA QUALE SI REALIZZERANNO GRANDI SEGRETI DA ME RIVELATI IN VARIE APPARIZIONI NEL MONDO. PREGATE, MIEI AMATI: LA CARNE MORIRÀ, MA LO SPIRITO VIVRÀ PER SEMPRE. FATE ATTENZIONE, APRITE I VOSTRI CUORI A DIO QUANTO PRIMA POSSIBILE. I GRANDI AVVENIMENTI NON AVRANNO UN ORARIO. CONTINUATE A PREGARE PER I SACERDOTI. PREGATE PER LE VOCAZIONI SACERDOTALI. PREGATE CHE I MIEI PIANI SI REALIZZINO. VI BENEDICO NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO. AMEN. RIMANETE NELLA PACE.
1.511 - 5 dicembre 1998

CARI FIGLI, SONO FELICE CHE SIATE QUI. DIO VI BENEDICA E VI RICOLMI DI MOLTE GRAZIE. SONO VENUTA DAL CIELO SULLA TERRA PER CHIAMARVI ALLA CONVERSIONE SINCERA E PER DIRVI CHE VIVETE IL TEMPO DELLE GRANDI TRIBOLAZIONI. NON PERDETEVI D’ANIMO DAVANTI ALLE DIFFICOLTÀ. LA LOTTA SARÀ DOLOROSA PER MOLTI, MA LA VITTORIA SARÀ DEL SIGNORE E DI COLORO CHE APPARTENGONO A LUI. È NECESSARIO CHE TUTTE LE PROFEZIE SI COMPIANO, MA ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERÀ. RALLEGRATEVI. SIATE SALDI NELLA VOSTRA FEDE. NON PERMETTETE CHE NIENTE E NESSUNO VI ALLONTANI DALLA MIA GRAZIA. SONO VOSTRA MADRE. PREGATE. SIATE CORAGGIOSI. QUESTO È IL MESSAGGIO CHE OGGI VI TRASMETTO NEL NOME DELLA SANTISSIMA TRINITÀ. GRAZIE PER AVERMI PERMESSO DI RIUNIRVI QUI ANCORA UNA VOLTA. VI BENEDICO NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO. AMEN. RIMANETE NELLA PACE.



STORIA


il Miracolo eucaristico di Amsterdam


«Ho scelto Amsterdam quale luogo della Signora di tutti i Popoli.
È anche il posto del Sacramento.»

Messaggio del 20 marzo 1953
Nel 1345, esattamente 600 anni prima dell'apparizione della Madonna ad Amsterdam,
allora modesta cittadina portuale, avvenne quel miracolo eucaristico
che diede grande notorietà all'attuale capitale dell'Olanda,
contribuendo al suo sviluppo economico e alla sua prosperità.
Ciò che, con piccole divergenze, diverse fonti e vecchie cronache riferiscono,
può essere così riassunto:


DALLE APPARIZIONI  DELLA  SIGNORA DI TUTTI I POPOLI
 VISIONE  N.  14

Le apparizioni di Amsterdam approvate
LA VEGGENTE E LE APPARIZIONI


A nome dei Sacerdoti e delle Suore nella Cappella della Signora di tutti i Popoli
P. Gabriel Heinzelmann
Rettore
A nome della Fondazione Signora di tutti i Popoli
A.W. Leeman
Presidente
http://www.de-vrouwe.net/

I MESSAGGI DELLA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI

Maria, "Madre e Signora di tutti i Popoli"

   
La richiesta dei titoli di "Mediatrice universale di grazia" e "Madre dell’umanità" avanzata dalla Vergine stessa, nelle Apparizioni di Amsterdam a Ida Peerdeman. – Elementi di mariologia analoghi a quelli proposti da Don Alberione.

"Quando il dogma sarà proclamato – aggiunge la Vergine, esattamente tre anni dopo, durante l’Anno Mariano 1954 –, allora la Signora di tutti i Popoli porterà la pace, la vera pace nel mondo"[31.5.1954].
La Madonna aveva intanto chiesto direttamente alla Veggente: "Di’ a tutti che nel mondo sia diffusa questa preghiera per la venuta dello Spirito Santo’:
"Signore Gesù Cristo,
Figlio del Padre,
manda ora il tuo Spirito sulla terra.
Fa abitare lo Spirito Santo
nei cuori di tutti i Popoli,
affinché siano preservati
dalla corruzione, dalle calamità,
dalla guerra. Che la Signora
di tutti i Popoli, che una volta
era Maria, sia la nostra Avvocata.
Amen" [15.11.1951].

MESSAGGI DI ANGUERA CORRELATI ALLE SEGUENTI LOCUZIONI: MADRE, POPOLI, MEDIATRICE
292 – 8 maggio 1990
Cari figli, sono vostra Madre Addolorata. Soffro a causa di coloro che vivono nelle tenebre del paganesimo o appartengono ad altre religioni. Anche loro sono figli di Dio, hanno bisogno della sua misericordia e del mio aiuto, ma non lo sanno. Pregate per loro. Dovete sapere che la verità è mantenuta integra solo nella Chiesa Cattolica, fondata da mio Figlio per portare il Vangelo della Salvezza a tutti i popoli, di tutti i tempi. Sono nella Chiesa Cattolica solo coloro che obbediscono al Papa Giovanni Paolo II. Coloro che non obbediscono, non possono essere considerati cattolici. Mio Figlio ha fondato la Sua Chiesa su Pietro, la pietra. Chi non accetta questa verità, è meglio che si converta il più velocemente possibile. Pregate e convertitevi. Lo ripeto: nulla è perduto. È giunta l’ora. Convertitevi adesso. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
423 – 6 luglio 1991
Cari figli. Sono in mezzo a voi come messaggera e Regina della pace, preoccupata anche, così come voi, di accrescere la pace e l’armonia tra i popoli del mondo. Pregate, perché solo con la preghiera potete crescere spiritualmente. Cercate di ascoltare i miei appelli. Non sono venuta ad obbligarvi, ma è mio dovere indicarvi la via che conduce alla salvezza. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
707 – 19 ottobre 1993
Cari figli, sono la Madre di tutti i popoli. Soffro a causa delle vostre sofferenze e vi chiedo di ritornare al Signore quanto prima possibile. Rifiutate la violenza, poiché la pace viene costruita con la pace. Sono la Regina della Pace e desidero che la pace regni nei vostri cuori. Non fuggite da me. Sono al vostro fianco, anche se non mi vedete. Continuate a pregare. Senza preghiera, la vita cristiana perde valore ed efficacia. Pertanto attaccatevi sempre più alla preghiera. Dio vuole salvare tutti. Andategli tutti incontro. Conosco la vostra sofferenza, ma gioite, poiché vengo dal cielo per offrirvi la vera pace. Amate tutti. Se non avete amore nei vostri cuori, non sarete in grado di comprendere la mia presenza tra di voi. Pregate il santo rosario con gioia. Se farete così, vedrete la pace regnare qui nel vostro paese. Abbiate fiducia. Avanti! Il mio Gesù vi attende a braccia aperte. In questo momento benedico tutti voi, i miei sacerdoti, i religiosi e, in modo speciale, coloro che soffrono nel corpo e nell’anima. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
857 - 3 ottobre 1994

Cari figli, sono la Madre di Gesù. Non temete, perché Io sono sempre al vostro fianco. In questo momento vi invito ad accogliere tutti i miei appelli con il cuore pieno di gioia. Siate anche araldi della pace di Cristo. Lasciate che Lui vi conduca e date il vostro contributo alla vittoria di Dio con il trionfo del mio Cuore Immacolato. Il mondo avrà nuovamente la pace, ma prima deve passare attraverso problemi seri. Molti perderanno la vera fede. Ci saranno guerre egrandi catastrofi, ma alla fine Dio regnerà e la pace arriverà per tutti i popoli. Coraggio! Avanti! Pregate e vivete il Vangelo del mio Gesù. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

1.277 - 10 giugno 1997

Cari figli, Dio vi sta chiamando a una nobile missione: la missione di annunciare la speranza a tutti i popoli. Non abbiate paura di annunciare questa nobile missione. Manderò davanti a voi degli angeli per proteggervi e incoraggiarvi. Vengo dal cielo per chiamarvi alla conversione. Voglio che siate docili alle mie parole e che viviate i miei appelli. Voglio dirvi che senza preghiera non comprenderete il significato della mia presenza qui. Pregate, pregate, pregate. Vi renderò un popolo santo, un popolo che ama e vive per il suo unico Dio. Ascoltatemi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
1.438 - 14 giugno 1998
Cari figli, non permettete che il demonio vi inganni. Sappiate che la verità è nella Chiesa Cattolica; unica Chiesa fondata da mio Figlio per portare il Vangelo della salvezza a tutti i popoli. Io vi amo anche quando siete lontani da mio Figlio Gesù, ma voglio dirvi che questo è il tempo del grande ritorno. Non restate nel peccato. Tornate a Dio. Aprite i vostri cuori alla verità. Siate coraggiosi e testimoniate la verità. Dite no alle false ideologie di questo mondo e tornate alla Parola di Dio, che vi orienta e vi salva. Sono felice che siate qui. In questo momento faccio scendere su di voi una straordinaria pioggia di grazie e chiedo di continuare saldi nella preghiera, perché la preghiera sincera e perfetta salverà l’umanità. Avanti senza paura. Io sono vostra Madre e sono sempre al vostro fianco. Rallegratevi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
1.629 - 7 settembre 1999
Cari figli, confidate in mio Figlio Gesù, poiché Egli è la speranza di tutti i popoli. Solo Lui è la Via che vi condurrà alla vita eterna. Credete nel suo amore e tornate alla sua grazia. Sappiate che sono arrivati i tempi da me predetti. Abbiate cura della vostra spiritualità e fortificatevi con la preghiera. Sforzatevi di essere santi, poiché questo è il desiderio di mio Figlio Gesù. Abbiate coraggio. Non perdetevi d’animo. Io sono al
vostro fianco. Rallegratevi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

1.957 - 6 ottobre 2001
Cari figli, sono vostra Madre e vengo dal cielo per invitarvi alla conversione sincera e a vivere con gioia il Vangelo di mio Figlio Gesù. Il Signore confida in voi e attende il vostro ritorno. Aprite i vostri cuori alla sua chiamata. Egli vi ha affidato la missione di portare il suo messaggio di salvezza a tutti i popoli. Guardatevi intorno e vedete quanti figli sono lontani! Ho bisogno di ciascuno di voi. Non tiratevi indietro. Ecco il tempo opportuno per il grande ritorno al Dio della Salvezza e della Pace. Pregate. Solo pregando sarete capaci di accettare il mio messaggio d’amore. Non perdetevi d’animo. Io intercederò presso il mio Gesù per voi. Coraggio. Sarò sempre al vostro fianco. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

189 – 15 luglio 1989
Giungo oggi come Mediatrice di tutte le grazie, perché desidero realmente darvi delle grazie molto speciali. Chiedo a ciascuno di voi di rinunciare a voi stessi. Abbandonate tutte le cose di questo mondo che vi allontanano da Dio. In quanto Madre di Gesù, posso aiutarvi in qualsiasi momento ne abbiate bisogno. Ma non posso salvarvi. Solo Dio può farlo. Io intercedo semplicemente per ciascuno di voi davanti a Mio Figlio Gesù. Questo è il mio compito di mediatrice tra Dio e l’umanità. Sono una madre e, in quanto madre, sento il bisogno di aiutarvi, poiché so che avete bisogno di aiuto e di come ne avete bisogno. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

241 – 25 novembre 1989
Cari figli, sono la Regina della Pace. Sono la mediatrice di tutte le grazie. Oggi vi invito ad essere prudenti in tutte le vostre azioni. State attenti. Prima di agire verificate se favoriranno la vostra crescita spirituale. Se le vostre azioni non producono nulla di utile, non fatele. Sono la Madre della speranza e della fiducia. Gioite con me. Riconciliatevi con Dio. Credete nel Vangelo. Non siate tristi. Gioite sempre. Che Dio benedica voi, le vostre famiglie e la vostra nazione. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
458 – 2 novembre 1991
(È il messaggio più lungo dato dalla Madonna a Pedro Régis)

18. LA MIA OBBEDIENZA: LA VOSTRA FELICITÀ
Siate pronti a dire il vostro sì, come me, alla volontà del Signore. Con il mio sì, il cuore di coloro che vivono in piena solitudine possono ritrovare la vera gioia. “Ecco la serva del Signore”, è la risposta perfetta e cosciente della vostra Madre Celeste al messaggero di Dio. In quel momento, il Verbo Divino fu depositato nel mio seno verginale. Ecco che l’Emmanuele, il Dio con noi tanto sperato e annunciato da secoli dai profeti, arrivava per la gioia di molti e la disperazione della maggioranza. Con il mio sì l’ho portato al mondo, per vivere tra di voi. Quando era bambino, lo prendevo tra le braccia e, accarezzandogli il volto, gli dicevo: “Mio Dio, mio Dio Bambino”. Così vidi crescere tra le mie braccia il Dio della Salvezza e della Pace. Grande era il suo amore per i bambini che giocavano con lui davanti al laboratorio del mio castissimo sposo Giuseppe.


Ancora bambino, intorno alla povera casa dove abitavamo, seduto su una pietra il piccolo Gesù benediva tutti quelli che passavano di lì. In un gesto di infinito amore e bontà, portava acqua ai viaggiatori che venivano dai luoghi più lontani. Tutti lo ammiravano per la sua estrema bontà e amore. Ricordo che un giorno, come di solito, ricevemmo un gruppo di bambini, tra cui uno piuttosto curioso che gli faceva molte domande. Questo bambino si chiamava Dima e, tra le diverse domande, una mi colpì: “Quando sarai grande vuoi essere Re o Profeta?”. Al che il piccolo Gesù rispose: “Io sono il Re dei re. Io sono il Profeta dei profeti. E dico di più: quando sarò sulla Croce, tu sarai al mio fianco”. E aggiunse: “Nella mia casa c’è un posto per te”. Il piccolo Dima continuò il suo interrogatorio, ma non capì quello che Gesù gli voleva dire. Solo più tardi, sulla Croce, a fianco di mio Figlio, ricordò le parole del piccolo Gesù.


Come Madre, lo accompagnavo passo passo e vedevo quanto grande era il suo amore per tutti, che più tardi si sarebbe completato nella sua consegna totale per la salvezza dell’umanità. Il piccolo Dio crebbe e al suo fianco c’ero io, che sempre lo accompagnavo e lo sentivo parlare alle grandi moltitudini che, emozionate, piangevano di gioia. La sua voce soave si faceva udire per chilometri, per questo non c’erano difficoltà nel dialogo con il popolo, che in grande numero lo circondava per ascoltarlo. Molte volte levitava sopra le moltitudini, per rendersi visibile a tutti quelli che desideravano vederlo.


Le sue parole confortavano i cuori più angosciati. I suoi gesti trasmettevano serenità e pace. Egli si manteneva sempre libero, a disposizione di tutti. Senza dubbio, perfino i suoi maggiori nemici lo ammiravano, e molti di loro lo cercavano per chiedergli perdono. Le offese a lui rivolte avevano sempre come risposta: Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno. Il suo sguardo pietoso e di infinita misericordia esprimeva il più puro amore. Le sue mani stese sulle moltitudini facevano cadere dal Cielo una pioggia di grazie. Sempre, in quei momenti, i ciechi vedevano, i sordi udivano, i muti parlavano e gli zoppi camminavano. E la moltitudine, benedetta, sentiva da vicino il grande amore di Dio Padre Creatore.


Il suo amore per il mondo si completò sulla Croce, nel momento in cui egli rivolse gli occhi al Cielo e disse: “Padre, nelle tue mani consegno i mio spirito”. Così, tutto era compiuto. Anche dopo la Resurrezione e prima della sua Ascensione al Cielo, mio Figlio realizzò grandi prodigi, e tutto quello che egli fece, lo fece con amore e per amore di voi.


Oggi, come mediatrice di tutte le grazie, faccio scendere dal cielo una straordinaria pioggia di grazie su ciascuno di voi qui presenti e anche su coloro che sono qui, in questo momento, con il cuore. Se poteste immaginare il grande amore che ho per voi, piangereste di gioia. Spero che questo grande messaggio rafforzi la vostra fede e dia luce spirituale a ciascuno di voi, affinché diveniate sempre più consapevoli della responsabilità che avete in questi momenti decisivi della vostra esistenza. Chiedo a Dio Padre che vi colmi delle sue benedizioni e delle sue grazie, affinché possiate essergli fedeli. Sappiate che mio Figlio vi ama e attende la vostra grande testimonianza. Che egli vi custodisca per sempre.


Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
461 – 9 novembre 1991
Cari figli. Desidero ardentemente la vostra conversione e felicità. Come Regina eMediatrice di tutte le grazie, con questi messaggi voglio condurvi al paradiso celeste. Guardate quanto è grande l’amore che ho per voi. Fatevi coraggio a vicenda, perché questo è l’unico modo per diventare santi. Accoglietemi, perché sono vostra Madre e vi amo molto. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.


3.298 - 27 marzo 2010
Cari figli, non scoraggiatevi. Dio è al vostro fianco, anche se non Lo vedete. Cercate in Lui la forza per il vostro cammino nella fede. Sono giunti i tempi delle grandi confusioni spirituali. Inginocchiatevi e pregate, perché solo così potete raggiungere la vittoria. Io sono vostra Madre e sono instancabile. Sono venuta dal cielo per chiamarvi alla conversione sincera. Aprite i vostri cuori e lasciate che la grazia del Signore vi trasformi. Dite a tutti che Dio Mi ha inviata per allertarvi e che questo è il tempo opportuno per il vostro ritorno. Soffro per ciò che vi attende. Fuggite il male e siate solamente del Signore. Un fatto meraviglioso si verificherà nella Terra della Santa Croce (Brasile). Durante la celebrazione della Santa Messa, all’ombra dell’albero che diede il nome alla vostra nazione, avverrà il primo e unico Miracolo Eucaristico del Brasile. Per mezzo di questo miracolo molti figli lontani faranno ritorno alla Chiesa. Aprite i vostri cuori alla Mia chiamata. Desidero condurvi a mio Figlio Gesù. Siate docili. Non sono venuta dal cielo per obbligarvi, ma quello che dico dev’essere preso sul serio. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
I MESSAGGI DELLA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI



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