PANORAMICA SULLE APPARIZIONI MARIANE IN BRASILE
- Dal 1987, la Madonna appare ad Anguera (Brasile) al veggente Pedro Régis, dettandogli messaggi per tutta l'umanità.
- I messaggi vengono trasmessi 3 volte a settimana: ogni martedì e sabato, più un altro giorno variabile.
ULTIMO MESSAGGIO IN ITALIANO DAL SITO WEB UFFICIALE BRASILIANO
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e Twitter: https://twitter.com/angueramessaggi è un interpretazione personale e non corrisponde necessariamente al vero significato dei messaggi, degli avvertimenti della Madonna al mondo e delle profezie annunciate da Nostra Signora ad Anguera.
Si consiglia di visitare il sito web ufficiale brasiliano del veggente Pedro Regis:
http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/ e la pagina dedicata al commento delle profezie: http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/cms/list/not%C3%ADcias
(Gestore sito web: ANSA - Associacao Nossa Senhora de Anguera).
BRASILE – PANORAMICA SULLE APPARIZIONI IN BRASILE – IN FASE DI SVOLGIMENTO
Previsto il: 29/11/1988 messaggio 109
Colpiti: raggiunti dai messaggi a mezzo mass-media – migliaia di persone
Colpiti: raggiunti dai messaggi a mezzo mass-media – migliaia di persone
Obiettivo: “Presto ogni stato in Brasile riceverà lo stesso dono che ha ricevuto Bahia: la presenza della Madre Celeste in ogni stato del Brasile”
Motivazione: “Cari figli, Bahia ha ricevuto da Dio il dono della presenza della Madre Celeste. Dio, nella sua infinita Misericordia, ha avuto pietà di voi, figli miei, e per questo sono qui (Anguera, Bahia, Brasile). Non vengo per essere lodata, ma per lodare insieme il nostro Dio”
ESTRATTO COLLOQUIO CON PEDRO REGIS 30 agosto 2014 - LA MADONNA DI ANGUERA E LE ALTRE APPARIZIONI IN BRASILE
AU io. Ho letto su internet che in ogni stato del Brasile c’è una persona come te che ha le apparizioni
P no, non ci stanno. Hai visto questo nei messaggi di Anguera?
AU no no
P esistono in Brasile vari casi ma è stato comprovato che erano falsi, perché fu dato messaggio che affermava, ad esempio, che Gesù ritornava sulla Terra nel 2012, o un’altra cosa, un altro messaggio in cui Gesù dava la benedizione ai matrimoni omosessuali. Per amor di Dio!
ROS la Madonna ha parlato di false apparizioni o di falsi messaggi da cui guardarsi?
P no, mai. Alcune persone mi hanno portato alcuni messaggi provenienti di questi altri luoghi e leggendo ho subito capito che erano falsi perché contro la dottrina. Con la Madonna non ho parlato di questo
P no, non ci stanno. Hai visto questo nei messaggi di Anguera?
AU no no
P esistono in Brasile vari casi ma è stato comprovato che erano falsi, perché fu dato messaggio che affermava, ad esempio, che Gesù ritornava sulla Terra nel 2012, o un’altra cosa, un altro messaggio in cui Gesù dava la benedizione ai matrimoni omosessuali. Per amor di Dio!
ROS la Madonna ha parlato di false apparizioni o di falsi messaggi da cui guardarsi?
P no, mai. Alcune persone mi hanno portato alcuni messaggi provenienti di questi altri luoghi e leggendo ho subito capito che erano falsi perché contro la dottrina. Con la Madonna non ho parlato di questo
109 – 29
novembre 1988
Cari figli, Bahia
ha ricevuto da Dio il dono della presenza della Madre Celeste. Dio, nella sua
infinita MISERICORDIA, ha avuto pietà di voi, figli miei, e per questo sono qui
(Anguera, Bahia, Brasile). Non vengo per essere lodata, ma per lodare insieme il
nostro Dio. Presto ogni
stato in Brasile riceverà lo stesso dono che ha ricevuto Bahia: la presenza
della Madre Celeste in ogni stato del Brasile. Pregate che satana non interferisca con i piani della
Madre Celeste. Continuate a pregare per i sacerdoti. Pregate per le vocazioni
al sacerdozio. Pregate per il Santo Padre. Pregate che tutti i miei piani si
realizzino. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen. Rimanete nella pace.
Messaggio di Anguera n. 86 del 27 settembre 1988
Cari figli, è vicina l’ora
nella quale un fratello ucciderà l’altro, e un padre ucciderà il suo stesso
figlio. Molti si pentiranno di una vita vissuta senza Dio, ma sarà troppo
tardi. Siate pronti, poiché sta arrivando l’ora dei grandi eventi, l’ora nella
quale si realizzeranno grandi segreti da me rivelati in varie apparizioni nel
mondo. Pregate, miei amati: la carne morirà, ma lo spirito vivrà per sempre.
Fate attenzione, aprite i vostri cuori a Dio quanto prima possibile. I grandi
avvenimenti non avranno un orario. Continuate a pregare per i sacerdoti.
Pregate per le vocazioni sacerdotali. Pregate che i miei piani si realizzino.
Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Rimanete nella pace.
Messaggio di Anguera n. 108 – 26
novembre 1988
"Amati figli, le mie
apparizioni in molte regioni del mondo sono l’ultima possibilità che Dio dona
al genere umano per convertirsi. Se non ascoltate i miei
appelli, vi pentirete e potrebbe essere troppo tardi. Ritornate a Dio il prima
possibile. L’umanità è alla vigilia dei più terribili flagelli e punizioni."
1.511 - 5 dicembre 1998
“Cari figli, sono felice che siate qui. Dio vi
benedica e vi ricolmi di molte grazie. Sono venuta dal cielo sulla terra per
chiamarvi alla conversione sincera e per dirvi che vivete il tempo delle grandi
tribolazioni. Non perdetevi d’animo davanti alle difficoltà. La lotta sarà
dolorosa per molti, ma la vittoria sarà del Signore e di coloro che appartengono
a Lui. È necessario che tutte le profezie si compiano, ma alla fine il mio
Cuore Immacolato trionferà. Rallegratevi. Siate saldi nella vostra fede. Non
permettete che niente e nessuno vi allontani dalla mia grazia. Sono vostra
Madre. Pregate. Siate coraggiosi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto
nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.”
Messaggio di Anguera n. 2.544 - 03.07.2005.
"Non voglio obbligarvi, ma
ascoltatemi con attenzione. Coraggio. Non perdetevi d’animo. Io intercederò
presso il mio Gesù per voi"
Messaggio di Anguera n. 3.328 - 5 giugno
2010
"Ciò che vi ho rivelato qui non l’ho mai rivelato prima in nessuna
delle mie apparizioni nel mondo. Solo in questa terra Dio Mi ha permesso di
parlarvi degli avvenimenti futuri. Quello che vi trasmetto qui non sarà mai
rivelato in nessun altro luogo del mondo."
Panoramica sulle apparizioni in Brasile fonte
Apparizioni concluse, per le quali il vescovo locale ha autorizzato la divulgazione:
Nossa Senhora das Graças (Cimbres, Pesqueira-PE)
Nossa Senhora da Assunção (Taquari-RS)
Nossa Senhora das Lágrimas (Campinas-SP) rosario delle lacrime
Nossa Senhora de Natividade (Natividade-RJ) notizie in italiano
Nossa Senhora de Itaúna (Itaúna-MG)
Nossa Senhora Mãe do Infinito Amor (Itaperuna-RJ)
Apparizioni in corso, ancora in analisi, per le quali il vescovo locale non ha trovato elementi che sconsiglino la devozione:
Imaculada Esposa do Espírito Santo (Aracuí, Castelo-ES)
Nossa Senhora Rainha do Rosário e da Paz(Itapiranga-AM)
Casi senza approvazione ecclesiastica fino ad oggi (i messaggi non sono stati ancora analizzati nella loro totalità):
Maria Rosa Mística (Araraquara-SP)
Maria Rosa Mística (São Carlos-SP)
Maria Rosa Mística(São José dos Pinhais-PR)
Nossa Senhora de Lourdes (Nossa Senhora dos Pireneus) (Pirenópolis-GO)
Nossa Senhora Mãe e Rainha das Famílias (Vitória da Conquista-BA)
Nossa Senhora Rainha da Paz (Vinhedo-SP)
Nossa Senhora Virgem de Fátima (Sumaré-SP)
Nossa Senhora Mãe dos Aflitos (1986 -)
Carapicuíba(SP)
Mappa degli stati brasiliani con le relative sigle
(in tutto sono 26, più il distretto federale che ospita la capitale Brasilia)
(in tutto sono 26, più il distretto federale che ospita la capitale Brasilia)
Acre (AC)
Alagoas (AL)
Amapá (AP)
Amazonas (AM)
Bahia (BA)
Ceará (CE)
Distrito Federal (DF)
Espírito Santo (ES)
Goiás (GO)
Maranhão (MA)
Mato Grosso (MT)
Mato Grosso do Sul (MS)
Minas Gerais (MG)
Pará (PA)
Paraíba (PB)
Paraná (PR)
Pernambuco (PE)
Piauí (PI)
Rio de Janeiro (RJ)
Rio Grande do Norte (RN)
Rio Grande do Sul (RS)
Rondônia (RO)
Roraima (RR)
Santa Catarina (SC)
São Paulo (SP)
Sergipe (SE)
Tocantins (TO)
“Presto ogni stato del Brasile riceverà lo stesso dono che ha ricevuto Bahia: la presenza della Madre Celeste.” (Anguera, 29/11/1988)
"Ho visitato tutti gli stati brasiliani dal 1929 per invitarli alla conversione." (São José dos Pinhais, 20/12/2008 )
"Ho visitato tutti gli stati brasiliani dal 1929 per invitarli alla conversione." (São José dos Pinhais, 20/12/2008 )
cari figli, il compito che vi ho affidato è grande. Portate al mondo tutti i miei messaggi!Ho bisogno di ciascuno di voi. (n° 1000, 29/8/1995)
Panoramica sulle apparizioni in Brasile
Messaggi di Gesù a Stefania Caterina-ultimo:20.6.2011
La Signora di tutti i popoli- link esterno
Segni dei tempi: messaggi dal mondo - link esterno
Extra: testimonianze e letture
109 – 29 novembre 1988 IN FASE DI SVOLGIMENTO
Cari figli, Bahia ha ricevuto da Dio il dono della presenza della Madre Celeste. Dio, nella sua infinita Misericordia, ha avuto pietà di voi, figli miei, e per questo sono qui (Anguera, Bahia, Brasile). Non vengo per essere lodata, ma per lodare insieme il nostro Dio. Presto ogni stato in Brasile riceverà lo stesso dono che ha ricevuto Bahia: la presenza della Madre Celeste in ogni stato del Brasile. Pregate che satana non interferisca con i piani della Madre Celeste. Continuate a pregare per i sacerdoti. Pregate per le vocazioni al sacerdozio. Pregate per il Santo Padre. Pregate che tutti i miei piani si realizzino. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Fonte: http://www.messaggidianguera.net/
VA CHIARITO CHE AI SENSI DEL DIRITTO CANONICO E DELLE NORMAE DE DELICTIS CONGREGATIONI PRO DOCTRINA FIDEI IL GIUDIZIO SULLA RIVELAZIONI PRIVATE, OSSIA SE CONTENGANO O MENO DELITTI CONTRO LA FEDE, CHE SONO L’ERESIA, L’APOSTASIA E LO SCISMA, SPETTA IN PRIMA ISTANZA AL VESCOVO ORDINARIO DELLA DIOCESI ALLA QUALE APPARTIENE IL/LA VEGGENTE, MENTRE IL GIUDIZIO DEFINITIVO, IN SECONDA ISTANZA, SPETTA ALLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, CHE È IL SUPREMO TRIBUNALE APOSTOLICO PER LA CHIESA LATINA E PER LE CHIESE ORIENTALI CATTOLICHE. NEL CASO IN CUI IL GIUDIZIO VENGA DEFERITO DIRETTAMENTE ALLA CONGREGAZIONE QUESTA, COME SUPREMO ORGANO, HA IL POTERE DI ESPRIMERLO AUTONOMAMENTE.
OGNI CATTOLICO PERÒ, IN ASSENZA DEL GIUDIZIO DEFINITIVO, APPARTENENDO DI DIRITTO ALLA STIRPE ELETTA, AL SACERDOZIO REGALE, ALLA NAZIONE SANTA DEL POPOLO DI DIO, IN FORZA DEL PROPRIO BATTESIMO CHE LO RIVESTE DI UN CARISMA SPIRITUALE, USANDO DELLA PROPRIA RAGIONE, HA IL DIRITTO E IL DOVERE DI PARTECIPARE DELLA FUNZIONE SACERDOTALE (CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA NN. 114 E 786) E PERCIÒ STESSO HA FACOLTÀ DI ESERCITARE IL PROPRIO DISCERNIMENTO PER GIUDICARE, IN BUONA FEDE E ALLA LUCE DELLA DOTTRINA DELLA CHIESA, LA VERIDICITÀ DELLE RIVELAZIONI PRIVATE.
Dichiarazioni
In conformità ai decreti di Urbano VIII e alle direttive del Concilio Vaticano II,
non intendiamo in alcun modo prevenire il giudizio sull’autenticità soprannaturale di fatti e di messaggi di cui si facesse cenno in questo sito.
Tale giudizio compete alla Chiesa, a cui ci sottomettiamo pienamente.
Le parole “apparizioni, miracoli, messaggi “ e simili, hanno qui semplice valore di testimonianza umana.
Quanto è contenuto in questo sito che non fosse in conformità con gli insegnamenti della Chiesa concernente la dottrina cattolica sulla fede e sulla morale,
fin d’ora lo ritrattiamo perché consideriamo la Chiesa Cattolica nostra madre
e l’unica garante del deposito della Rivelazione e di ogni sua interpretazione.
Il Decreto della Congregazione per la Propagazione della Fede (A. A. S. n. 58-18 del 29 dicembre 1966) che abroga i canoni 1399 e 2318, fu approvato da S. S. Paolo VI il 14 ottobre 1966; venne poi pubblicato per volere di Sua Santità stessa, per cui: non è più proibito divulgare senza l'imprimatur scritti riguardanti nuove Apparizioni, rivelazioni, visioni, profezie e miracoli. In ossequio ai Decreti VII e ai Decreti della Sacra Congregazione dei Riti, si dichiara che a quanto viene esposto nel presente sito non va data altra fede se non quella che merita attendibili testimonianze umane, e che non si intende, in alcun modo, prevenire il giudizio della Santa Chiesa Cattolica e Apostolica.
POSIZIONE DELLA MADONNA DI ANGUERA SULLE APPARIZIONI MARIANE
Messaggio di Anguera n 176 – 3 giugno 1989
Cari figli, l’umanità ha bisogno di accettare e vivere i miei messaggi che ho inviato al mondo tramite i miei eletti, sparsi in diverse regioni del mondo. Oh, figli, pentitevi, chiedete perdono, amate il vostro prossimo, riparate e, soprattutto, ritornate a Dio, che vi attende a braccia aperte. Il mio Cuore è molto offeso dai figli che non accettano i miei messaggi d’amore. Innanzitutto, i miei amati figli chiudono le porte della chiesa. Molti dei miei figli sacerdoti negano l’autenticità delle mie varie manifestazioni in molti luoghi della terra.Nessuno dovrebbe dare giudizi affrettati riguardo la verità delle mie apparizioni. Come ho già detto, deve esserci cautela, ma il modo in cui molti lo fanno non è più cautela, quanto piuttosto interferenza del mio avversario. Vengo in questo mondo non per essere interrogata, ma per essere ascoltata. Vengo in questo luogo per chiedervi di ritornare a Dio, poiché solo in questo modo potete essere salvati.
Fonte traduzione messaggi in italiano:http://www.messaggidianguera.net/
Messaggio di Anguera n 176 – 3 giugno 1989
Cari figli, l’umanità ha bisogno di accettare e vivere i miei messaggi che ho inviato al mondo tramite i miei eletti, sparsi in diverse regioni del mondo. Oh, figli, pentitevi, chiedete perdono, amate il vostro prossimo, riparate e, soprattutto, ritornate a Dio, che vi attende a braccia aperte. Il mio Cuore è molto offeso dai figli che non accettano i miei messaggi d’amore. Innanzitutto, i miei amati figli chiudono le porte della chiesa. Molti dei miei figli sacerdoti negano l’autenticità delle mie varie manifestazioni in molti luoghi della terra.Nessuno dovrebbe dare giudizi affrettati riguardo la verità delle mie apparizioni. Come ho già detto, deve esserci cautela, ma il modo in cui molti lo fanno non è più cautela, quanto piuttosto interferenza del mio avversario. Vengo in questo mondo non per essere interrogata, ma per essere ascoltata. Vengo in questo luogo per chiedervi di ritornare a Dio, poiché solo in questo modo potete essere salvati.
Fonte traduzione messaggi in italiano:http://www.messaggidianguera.net/
ATTENZIONE!
Leggi questa riflessione prima di proseguire....
La storia delle apparizioni ci insegna che alcune persone, per i più svariati motivi, raccontano di messaggi e fenomeni straordinari che poi vengono smascherati nel corso del tempo. Sicuramente non è facile distinguere la verità dalla menzogna e la stessa Chiesa usa, per ovvi motivi, adottare criteri severissimi per giungere ad un corretto responso. Se un frutto proviene da Dio il tempo non lo lascerà marcire perché è un frutto Eterno, ma se il frutto proviene dal demonio, il re della menzogna, prima o poi esso cadrà dall'albero a cui era attaccato. Questo elenco di apparizioni mariane raggruppa un certo numero di casi ancora sotto esame da parte della Santa Sede e quindi alcune di queste, in un futuro più o meno remoto, potrebbero risultare false apparizioni.
Colui che segue "alla cieca" le apparizioni mariane, salvo le apparizioni accettate dalla Santa Sede, deve comprendere che lo fa a suo rischio e pericolo: il rischio è che l'apparizione si possa poi rivelare falsa ed il pericolo, gravissimo per l'anima, è rappresentato dalla perdita della vera fede in Nostro Signore Gesù Cristo. Questo discorso è indirizzato soprattutto alle apparizioni degli ultimi anni.
Le apparizioni che, invece, hanno dato vita ad un Santuario, ad una Chiesa, ad una cappella... anche se non sono state esplicitamente accettate dalla Chiesa, hanno comunque l'accettazione implicita della stessa; quindi sono apparizioni sulla cui bontà non vi devono essere dubbi di nessun genere perché la Chiesa ne ha accettato il culto e la diffusione della devozione che ne scaturisce.
La Chiesa non ha sempre bisogno di convalidare un'apparizione, non è importante questo.... ma è importante che da quell'apparizione particolare siano poi fioriti dei frutti buoni. Sono questi frutti che vengono, in pratica, "convalidati" dalla Chiesa e resi "ufficiali".
Anche la presenza di sacerdoti e direttori spirituali presenti alle varie apparizioni oggi ancora in corso, non garantisce assolutamente la bontà dell'apparizione stessa. Anche i sacerdoti possono sbagliare, in buona fede, nell'interpretare i fenomeni mistici. Solo la Santa Sede è infallibile e quindi solo le apparizioni accettate da essa sono degne di essere prese in considerazione.
Lo studio sistematico di un'apparizione mariana per approvarne la veridicità, qualora la Santa Sede abbia constatato le bontà dei frutti da essa derivati, non potrà mai essere effettuata fin quando il fenomeno stesso non sia cessato. Questo atteggiamento della Santa Sede è dettato dalla legittima prudenza che la Chiesa stessa deve avere per evitare errori di sorta nel giudizio dell'apparizione.
L'unica eccezione fra le apparizioni mariane oggi ancora in corso deve essere fatta per le apparizioni di Medjugorje, perché ci troviamo di fronte ad un fenomeno unico nella storia della cristianità. Un fenomeno talmente eccezionale da lasciare esterrefatti per la quantità inimmaginabile di conversioni spirituali ad essa associate.
Anche Giovanni Paolo II, prima di lasciarci per il Paradiso, lasciò intendere che, se egli non fosse stato Papa, sarebbe sicuramente andato a Medjugorje.
Questa mi sembra un'ottima garanzia.
Criteri per valutare le apparizioni
Il 25 febbraio 1978 la Congregazione per la Dottrina della Fede, ha pubblicato le ”Norme della Congregazione per procedere nel Giudizio delle Apparizioni e Rivelazioni Presunte”[17], contenente le regole seguenti:
· Il vescovo diocesano può iniziare un processo di sua propria iniziativa o su richiesta di un fedele per indagare sui fatti concernenti una presunta apparizione. Il vescovo può astenersi dall'esaminarla a fondo se vuole, specialmente se pensa che dall'evento non deriverà molto.
· La conferenza episcopale nazionale può intervenire se il vescovo diocesano locale vi si rivolge o se l'evento diventa importante a livello nazionale o almeno a livello di più di una diocesi.
· Anche la Sede Apostolica (il Vaticano) può intervenire, su richiesta del vescovo locale stesso, o su richiesta di un gruppo di fedeli, o di sua propria iniziativa.
I passi nell'indagine sono ordinati nel modo seguente: una valutazione iniziale dei fatti dell'evento presunto, basata sia su criteri positivi che negativi:
Criteri positivi
1. Certezza morale (la certezza richiesta per agire moralmente in una situazione di dubbio) o almeno grande probabilità riguardo all'esistenza di una rivelazione privata alla fine di una seria indagine del caso.
2. Valutazione delle qualità personali della persona in questione (equilibrio mentale, onestà, vita morale, sincerità, obbedienza all'autorità della Chiesa, buona volontà nel praticare la fede in modo normale, ecc.).
3. Valutazione del contenuto delle rivelazioni stesse (cioè non sono in disaccordo con la fede e la morale della Chiesa, e sono libere da errori teologici).
4. La rivelazione porta sana devozione e frutti spirituali nelle vite delle persone (maggiori preghiere, maggior numero di conversioni di cuori, opere di carità che ne risultano, ecc.).
Criteri negativi
1. Errori evidenti riguardo ai fatti.
2. Errori dottrinali attribuiti a Dio, alla Santa Vergine Maria o allo Spirito Santo riguardo al modo in cui essi si manifestano.
3. Qualsiasi tentativo di guadagno finanziario in relazione all'evento supposto.
4. Azioni gravemente immorali commesse dalla persona o da quelli che erano insieme alla persona al momento dell'evento.
5. Disordini psicologici o inclinazioni ad essi da parte della persona o delle persone che erano con essa.
Dopo questa indagine iniziale, se l'avvenimento risponde ai criteri positivi e negativi, si può concedere un iniziale permesso precauzionale che praticamente stabilisce quanto segue: “per il momento, non c'è motivo di opporsi a ciò”. Questo permette la partecipazione pubblica nella devozione alla presunta apparizione.
Alla fine, occorre dare un giudizio ed una deliberazione definitiva, con l'approvazione o la condanna dell'evento.
PREMESSA
Apparizioni e rivelazioni: scopi e significato, discernimento, atteggiamento e responsabilità dei fedeli
Rivelazione pubblica e rivelazione privata
L'insegnamento della Chiesa distingue fra la " rivelazione pubblica " e le " rivelazioni private ". Fra le due realtà vi è una differenza non solo di grado ma di essenza. Il termine " rivelazione pubblica " designa l'azione rivelativa di Dio destinata a tutta quanta l'umanità, che ha trovato la sua espressione letteraria nelle due parti della Bibbia: l'Antico ed il Nuovo Testamento. Si chiama " rivelazione ", perché in essa Dio si è dato a conoscere progressivamente agli uomini, fino al punto di divenire egli stesso uomo, per attirare a sé e a sé riunire tutto quanto il mondo per mezzo del Figlio incarnato Gesù Cristo. […] In Cristo Dio ha detto tutto, cioè se stesso, e pertanto la rivelazione si è conclusa con la realizzazione del mistero di Cristo, che ha trovato espressione nel Nuovo Testamento. Il Catechismo della Chiesa Cattolica cita, per spiegare questa definitività e completezza della rivelazione, un testo di San Giovanni della Croce: " Dal momento in cui ci ha donato il Figlio suo, che è la sua unica e definitiva parola, ci ha detto tutto in una sola volta in questa sola Parola... Infatti quello che un giorno diceva parzialmente ai profeti, l'ha detto tutto nel suo Figlio... Perciò chi volesse ancora interrogare il Signore e chiedergli visioni o rivelazioni, non solo commetterebbe una stoltezza, ma offenderebbe Dio, perché non fissa il suo sguardo unicamente in Cristo e va cercando cose diverse e novità " (CCC 65, S. Giovanni della Croce, Salita al Monte Carmelo, II, 22).
Il fatto che l'unica rivelazione di Dio rivolta a tutti i popoli è conclusa con Cristo e con la testimonianza a lui resa nei libri del Nuovo Testamento vincola la Chiesa all'evento unico della storia sacra e alla parola della Bibbia, che garantisce e interpreta questo evento, ma non significa che la Chiesa ora potrebbe guardare solo al passato e sarebbe così condannata ad una sterile ripetizione. Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice al riguardo: " ... anche se la Rivelazione è compiuta, non è però completamente esplicitata; toccherà alla fede cristiana coglierne gradualmente tutta la portata nel corso dei secoli " (n. 66). I due aspetti del vincolo con l'unicità dell'evento e del progresso nella sua comprensione sono molto bene illustrati nei discorsi d'addio del Signore, quando egli congedandosi dice ai discepoli: " Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé... Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà " (Gv 16, 12-14). Da una parte, lo Spirito fa da guida e così dischiude una conoscenza, per portare il peso della quale prima mancava il presupposto […] Il Concilio Vaticano II indica tre vie essenziali, in cui si realizza la guida dello Spirito Santo nella Chiesa e quindi la " crescita della Parola ": essa si compie per mezzo della meditazione e dello studio dei fedeli, per mezzo della profonda intelligenza, che deriva dall'esperienza spirituale e per mezzo della predicazione di coloro " i quali con la successione episcopale hanno ricevuto un carisma certo di verità " (Dei Verbum, 8).
In questo contesto diviene ora possibile intendere correttamente il concetto di " rivelazione privata ", che si riferisce a tutte le visioni e rivelazioni che si verificano dopo la conclusione del Nuovo Testamento […] Ascoltiamo ancora al riguardo innanzitutto il Catechismo della Chiesa Cattolica: " Lungo i secoli ci sono state delle rivelazioni chiamate "private", alcune delle quali sono state riconosciute dall'autorità della Chiesa... Il loro ruolo non è quello... di "completare" la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica " (n. 67). Vengono chiarite due cose:
1. L'autorità delle rivelazioni private è essenzialmente diversa dall'unica rivelazione pubblica: questa esige la nostra fede; in essa infatti per mezzo di parole umane e della mediazione della comunità vivente della Chiesa Dio stesso parla a noi. La fede in Dio e nella sua Parola si distingue da ogni altra fede, fiducia, opinione umana. La certezza che Dio parla mi dà la sicurezza che incontro la verità stessa e così una certezza, che non può verificarsi in nessuna forma umana di conoscenza. E la certezza, sulla quale edifico la mia vita e alla quale mi affido morendo.
2. La rivelazione privata è un aiuto per questa fede, e si manifesta come credibile proprio perché mi rimanda all'unica rivelazione pubblica. Il Cardinale Prospero Lambertini, futuro Papa Benedetto XIV, dice al riguardo nel suo trattato classico, divenuto poi normativo sulle beatificazioni e canonizzazioni: " Un assentimento di fede cattolica non è dovuto a rivelazioni approvate in tal modo; non è neppure possibile. Queste rivelazioni domandano piuttosto un assentimento di fede umana conforme alle regole della prudenza, che ce le presenta come probabili e piamente credibili ". Il teologo fiammingo E. Dhanis, eminente conoscitore di questa materia, afferma sinteticamente che l'approvazione ecclesiale di una rivelazione privata contiene tre elementi: il messaggio relativo non contiene nulla che contrasta la fede ed i buoni costumi; è lecito renderlo pubblico, ed i fedeli sono autorizzati a dare ad esso in forma prudente la loro adesione […] Un tale messaggio può essere un valido aiuto per comprendere e vivere meglio il Vangelo nell'ora attuale; perciò non lo si deve trascurare. E un aiuto, che è offerto, ma del quale non è obbligatorio fare uso.
Il criterio per la verità ed il valore di una rivelazione privata è pertanto il suo orientamento a Cristo stesso. Quando essa ci allontana da lui, quando essa si rende autonoma o addirittura si fa passare come un altro e migliore disegno di salvezza, più importante del Vangelo, allora essa non viene certamente dallo Spirito Santo, che ci guida all'interno del Vangelo e non fuori di esso. Ciò non esclude che una rivelazione privata ponga nuovi accenti, faccia emergere nuove forme di pietà o ne approfondisca e ne estenda di antiche. Ma in tutto questo deve comunque trattarsi di un nutrimento della fede, della speranza e della carità, che sono per tutti la via permanente della salvezza. […] La più antica lettera di San Paolo che ci è stata conservata, forse il più antico scritto in assoluto del Nuovo Testamento, la prima lettera ai Tessalonicesi, mi sembra offrire un'indicazione. L'apostolo qui dice: " Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono " (5, 19-21). In ogni tempo è dato alla Chiesa il carisma della profezia, che deve essere esaminato, ma che anche non può essere disprezzato. Al riguardo occorre tener presente che la profezia nel senso della Bibbia non significa predire il futuro, ma spiegare la volontà di Dio per il presente e quindi mostrare la retta via verso il futuro. Colui che predice l'avvenire viene incontro alla curiosità della ragione, che desidera squarciare il velo del futuro; il profeta viene incontro alla cecità della volontà e del pensiero e chiarisce la volontà di Dio come esigenza ed indicazione per il presente. L'importanza della predizione del futuro in questo caso è secondaria. Essenziale è l'attualizzazione dell'unica rivelazione, che mi riguarda profondamente: la parola profetica è avvertimento o anche consolazione o entrambe insieme. In questo senso si può collegare il carisma della profezia con la categoria dei " segni del tempo ", che è stata rimessa in luce dal Vaticano II: " ... Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? " (Lc 12, 56). Per " segni del tempo " in questa parola di Gesù si deve intendere il suo proprio cammino, egli stesso. Interpretare i segni del tempo alla luce della fede significa riconoscere la presenza di Cristo in ogni tempo. Nelle rivelazioni private riconosciute dalla Chiesa […] si tratta di questo: aiutarci a comprendere i segni del tempo ed a trovare per essi la giusta risposta nella fede. [1]
La visione
[…]
L'antropologia teologica distingue in questo ambito tre forme di percezione o " visione ": la visione con i sensi, quindi la percezione esterna corporea, la percezione interiore e la visione spirituale (visio sensibilis - imaginativa - intellectualis). E chiaro che nelle visioni di Lourdes, Fatima, ecc. non si tratta della normale percezione esterna dei sensi: le immagini e le figure, che vengono vedute, non si trovano esteriormente nello spazio, come vi si trovano ad esempio un albero o una casa. Ciò è del tutto evidente, ad esempio, per quanto riguarda la visione dell'inferno […] di Fatima […] ma si può dimostrare molto facilmente anche per le altre visioni, soprattutto perché non tutti i presenti le vedevano, ma di fatto solo i " veggenti ". Così pure è evidente che non si tratta di una " visione " intellettuale senza immagini, come essa si trova negli alti gradi della mistica. Quindi si tratta della categoria di mezzo, la percezione interiore, che certamente ha per il veggente una forza di presenza, che per lui equivale alla manifestazione esterna sensibile.
Vedere interiormente non significa che si tratta di fantasia, che sarebbe solo un'espressione dell'immaginazione soggettiva. Piuttosto significa che l'anima viene sfiorata dal tocco di qualcosa di reale anche se sovrasensibile e viene resa capace di vedere il non sensibile, il non visibile ai sensi — una visione con i " sensi interni ". Si tratta di veri " oggetti ", che toccano l'anima, sebbene essi non appartengano al nostro abituale mondo sensibile. Per questo si esige una vigilanza interiore del cuore, che per lo più non c'è a motivo della forte pressione delle realtà esterne e delle immagini e pensieri che riempiono l'anima. La persona viene condotta al di là della pura esteriorità e dimensioni più profonde della realtà la toccano, le si rendono visibili. Forse si può così comprendere perché proprio i bambini siano i destinatari preferiti di tali apparizioni: l'anima è ancora poco alterata, la sua capacità interiore di percezione è ancora poco deteriorata. " Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai ricevuto lode ", risponde Gesù con una frase del Salmo 8 (v. 3) alla critica dei Sommi Sacerdoti e degli anziani, che trovavano inopportuno il grido di osanna dei bambini (Mt 21, 16).
La " visione interiore " non è fantasia, ma una vera e propria maniera di verificare, abbiamo detto. Ma comporta anche limitazioni. Già nella visione esteriore è sempre coinvolto anche il fattore soggettivo: non vediamo l'oggetto puro, ma esso giunge a noi attraverso il filtro dei nostri sensi, che devono compiere un processo di traduzione. Ciò è ancora più evidente nella visione interiore, soprattutto allorché si tratta di realtà, che oltrepassano in se stesse il nostro orizzonte. Il soggetto, il veggente, è coinvolto in modo ancora più forte. Egli vede con le sue possibilità concrete, con le modalità a lui accessibili di rappresentazione e di conoscenza. Nella visione interiore si tratta in modo ancora più ampio che in quella esteriore di un processo di traduzione, così che il soggetto è essenzialmente compartecipe del formarsi, come immagine, di ciò che appare. L'immagine può arrivare solo secondo le sue misure e le sue possibilità. Tali visioni pertanto non sono mai semplici " fotografie " dell'aldilà, ma portano in sé anche le possibilità ed i limiti del soggetto che percepisce.
Ciò lo si può mostrare in tutte le grandi visioni dei santi; […] Le immagini da essi delineate non sono affatto semplice espressione della loro fantasia, ma frutto di una reale percezione di origine superiore ed interiore, ma non sono neppure da immaginare come se per un attimo il velo dell'aldilà venisse tolto ed il cielo nella sua pura essenzialità apparisse, così come un giorno noi speriamo di vederlo nella definitiva unione con Dio. Le immagini sono piuttosto, per così dire, una sintesi dell'impulso proveniente dall'Alto e delle possibilità per questo disponibili del soggetto che percepisce, cioè dei bambini. Per questo motivo il linguaggio immaginifico di queste visioni è un linguaggio simbolico. […] Questo addensamento di tempi e spazi in un'unica immagine è tipica per tali visioni, che per lo più possono essere decifrate solo a posteriori. Non ogni elemento visivo deve, al riguardo, avere un concreto senso storico. Conta la visione come insieme, e a partire dall'insieme delle immagini devono essere compresi i particolari. Quale sia il centro di un'immagine, si svela ultimamente a partire da ciò che è il centro della " profezia " cristiana in assoluto: il centro è là dove la visione diviene appello e guida verso la volontà di Dio. [1]
La rivelazione privata
La prova dell’autenticità di una rivelazione privata è sempre la sua concordanza con la rivelazione pubblica che fa parte del deposito di fede della Chiesa Cattolica. Per esempio, presunte rivelazioni che si propongono di migliorare, correggere o soppiantare la Rivelazione Pubblica vengono rifiutate dalla Chiesa in quanto ritenute non autentiche.
Tuttavia la Chiesa ha riconosciuto alcune rivelazioni private, ritenendole credibili; sono quelle qualificate come "constat de supernaturalitate". Tali rivelazioni non possono correggere o aggiungere nulla alla Rivelazione pubblica, tuttavia possono contribuire ad una più profonda comprensione della fede, dando vita a nuovi filoni di investigazione teologica o richiamando profeticamente l’umanità a vivere il Vangelo (come avvenne a Fatima).
Nessuna rivelazione privata può essere ritenuta necessaria per la salvezza, sebbene i suoi contenuti possono ovviamente coincidere con ciò che, dalle Scritture e dalla Tradizione, si sa essere necessario per la salvezza. La persona che crede negli insegnamenti del Magistero, utilizza devotamente i mezzi sacramentali di santificazione e preghiera e rimane in comunione con il Papa e i vescovi, sta già usando i mezzi necessari per la salvezza. Una rivelazione privata può richiamare gli individui ostinati, accresce la devozione di una persona che è già di per sé devota, incoraggiare la preghiera e la penitenza a favore degli altri, ma per la fede cattolica, non può sostituire i sacramenti e la comunione gerarchica con il Papa e i vescovi.
L’accettazione da parte dei fedeli di una rivelazione privata approvata dalla Chiesa (intesa come Santa Sede, in quanto solo i suoi atti hanno un valore universale) non si fonda sulla garanzia della Fede o sul carisma dell’infallibilità, ma sulla credibilità dell’evidenza dei fatti che si appella alla ragione. Il consenso da parte dei fedeli non è soprannaturale ma è piuttosto il consenso naturale che l’intelletto attribuisce a fatti che giudica essere veri.
Così, le rivelazioni private approvate dalla Chiesa possono essere accettate dai fedeli e possono essere di grande beneficio per essi. Tuttavia i fedeli non sono obbligati a crederci. Come afferma Papa Benedetto XIV, è possibile rifiutare o accettare tali rivelazioni a patto che lo si faccia per valide ragioni e con la dovuta modestia.
Le rivelazioni private approvate possono provenire da due fonti. La prima è il misticismo dei servi di Dio che sono stati proposti per la canonizzazione. Quando la diocesi che ha avviato la causa, conclude la sua investigazione e inoltra la documentazione a Roma, la Congregazione per le Cause dei Santi intraprende il proprio studio sulla vita della persona in questione.
Se la Congregazione determina che la persona ha condotto una vita di virtù eroiche, la sua decisione necessariamente include il giudizio che i suoi scritti, compresi eventualmente quelli di natura mistica, non sono contrari alla fede e alla morale. Se il Santo Padre è d’accordo, la persona viene dichiarata Venerabile. La successiva canonizzazione (generalmente considerata un atto dell’infallibilità papale), non può che accrescere la credibilità degli scritti di quella persona e la considerazione che i cattolici dovrebbero avere per essi.
Il secondo tipo di rivelazioni private proviene dalle apparizioni. Se le apparizioni qualificate a livello diocesano "constat de supernaturalitate" ricevono l’approvazione della Santa Sede attraverso un giudizio favorevole, il favore espresso dal Papa nei riguardi dei siti delle apparizioni, l’approvazione di una festa liturgica, la canonizzazione del veggente o altri chiari segni di approvazione, allora anche in questo caso ci può essere un’accettazione da parte dei fedeli delle rivelazioni, basata però solo sulla fede umana e secondo le regole di prudenza necessarie in questi casi.
Poiché la maggior parte delle rivelazioni private e delle presunte apparizioni non hanno ottenuto un pronunciamento ufficiale della Santa Sede, i fedeli spesso si trovano da soli a dover giudicare se esse siano credibili.
Se la persona (vivente o deceduta che sia) ha una reputazione di santità (come per esempio nel caso di Padre Pio) allora chiaramente ogni sua rivelazione mistica avrà già una considerevole credibilità, ancor prima che ci sia stato un pronunciamento formale da parte della Chiesa. La testimonianza di sacerdoti, specialmente quella dei direttori spirituali della persona in questione, è un elemento chiave nel determinarne la credibilità. Tuttavia anche qui bisogna mantenere una certa prudenza.
Il direttore spirituale deve essere competente in teologia mistica, credibile come persona e con una buona reputazione nella Chiesa. Tanti falsi mistici sono riusciti ad ingannare direttori spirituali che erano alquanto sprovveduti, molto anziani o che non avevano una sufficiente competenza. Come regola, un vescovo, non appena gli viene sottoposto il caso del presunto mistico, dovrebbe assegnargli un direttore esperto, in maniera tale da garantire un’adeguata valutazione.
Nel caso delle apparizioni, esse spesso capitano a individui di cui non si sa molto. La credibilità di queste apparizioni inizialmente può risiedere nell’atteggiamento del clero locale e dalle esperienze personali di chi ha assistito ai fenomeni. Possono esserci o non esserci fenomeni apparentemente fuori dall’ordinario. Il messaggio può risultare o non risultare concordante con gli insegnamenti della Chiesa. La persona o le persone possono avere o non avere un direttore spirituale. Ed infine esse possono essere o non essere state investigate dal vescovo locale per stabilirne la credibilità. Alla fine i fedeli si trovano da soli a destreggiarsi in uno mare di informazioni che finisce per lasciarli dubbiosi e perplessi. Se il messaggio è ortodosso, il veggente(i) ha una buona reputazione, il clero è favorevole, i segni sono positivi, per i fedeli è possibile dare un prudente giudizio sulla sua credibilità, persino se manca un’investigazione ufficiale.
Certamente coloro che erano presenti alle apparizioni di Lourdes e Fatima, così come quelli che ci hanno creduto prima che la Chiesa le approvasse, hanno dovuto dare questo giudizio. Tuttavia i fedeli hanno il massimo beneficio dal giudizio del vescovo della diocesi in cui l’apparizione ha luogo. Egli ha l’autorità per costituire una commissione di esperti in campo scientifico e teologico per giudicare il caso, ma anche la grazia della vocazione per realizzare questo servizio pastorale. Sebbene la sua decisione non sia infallibile, si presume che sia corretta e pertanto dovrebbe ricevere la rispettosa adesione dei fedeli.
Pertanto tali decisioni dovrebbero essere, nella generalità dei casi, decisive nel giudizio prudenziale dei fedeli. Dovrebbero esserci ragioni teologiche molto importanti e fondate (non sensazioni o il semplice fatto di non essere d’accordo con i contenuti delle presunte apparizioni) per trovare dei difetti in tali decisioni.
Criteri di discernimento
Quando il vescovo decide di indagare su presunte apparizioni o rivelazioni, nomina una commissione. La commissione dovrà interrogare i veggenti, sentire i testimoni, visitare il sito su cui si sono verificati gli eventi.
E’ importante assicurarsi sulle condizioni psichiche e intellettuali e sulle qualità morali del soggetto(i) che afferma di aver assistito alle apparizioni. Questo deve essere sano di mente, onesto, sincero, e con una condotta irreprensibile, obbediente alle autorità ecclesiastiche, capace di ritornare alle normali pratiche della fede (partecipare al culto comunitario, ricevere i sacramenti).
I contenuti delle rivelazioni devono essere teologicamente e moralmente accettabili e non devono contenere errori.
Vanno valutati anche i frutti spirituali permanenti e gli effetti positivi che il fenomeno ha sulle persone dal punto di vista della fede: conversioni, devozione popolare attraverso pellegrinaggi e iniziative religiose, ecc..
Il vescovo può prendere tre tipi di decisioni:
1. constat de supernaturalitate (il caso è di origine soprannaturale);
2. constat de non supernaturalitate (il caso non è di origine soprannaturale);
3. non constat de supernaturalitate (non è possibile stabilire se il caso è di origine soprannaturale).
1. Constat de supernaturalitate. Se una presunta apparizione viene giudicata soprannaturale, significa che sono stati riscontrati i segni o la prova che essa è un autentico intervento miracoloso del Cielo. Questo giudizio è possibile solo quando sussistono: evidenza di fenomeni soprannaturali, validità dottrinale, integrità morale, salute mentale, sana devozione e frutti spirituali permanenti fra i fedeli.
Secondo gli insegnamenti della Chiesa, la maggior parte dei fenomeni di carattere mistico (visioni, apparizioni, locuzioni, estasi, conoscenza mistica, ecc.) sono determinati da angeli che agiscono per conto di Dio. La presenza di tali fenomeni non costituisce però una prova inequivocabile del loro carattere soprannaturale. Ciascuna delle apparizioni approvate dalla Chiesa possiede tali chiari segni, dalle guarigioni istantanee e scientificamente inspiegabili di Lourdes ai prodigi del 13 ottobre 1917 a Fatima, ma anche gli altri segni di autenticità sopra elencati.
2. Constat de non supernaturalitate. Se una presunta apparizione viene giudicata non soprannaturale, ciò può voler dire sia che essa non è miracolosa, sia che mancano segni sufficienti a qualificarla come miracolosa. Rivelazioni private che, per esempio, sono pericolose dal punto di vista dottrinale o che manifestano ostilità verso la legittima autorità, non possono provenire da Dio. Potrebbero persino essere di origine demoniaca, specialmente se sono accompagnate da segni straordinari. Il diavolo per ingannare i fedeli è capace di mischiare verità e bugie, confondendoli con segni e prodigi al fine di dare credibilità al suo messaggio. Il suo scopo è quello di allontanarli dalla Chiesa, facendogli credere cose che sono contrarie al deposito della fede o inducendoli ad agire in disprezzo dell’autorità della Chiesa. Un atteggiamento di superbia e di condanna nei confronti della Chiesa, è un chiaro segno della sua presenza.
Una presunta rivelazione può anche essere soltanto una pia meditazione, concordante con la fede e la morale, ma senza alcuna prova che si tratti di qualcosa di più di un prodotto della mente umana. Questo non vuole dire necessariamente che ci sia una frode, spesso si tratta soltanto del frutto di una fervida immaginazione.
E infine può accadere che nella rivelazione possano esserci sia una valida base dottrinale che fenomeni inspiegabili, ma essi non sono giudicati sufficienti a dimostrarne il carattere soprannaturale. In quest’ultimo caso esiste la possibilità di una futura revisione.
3. Non constat de supernaturalitate. Può non essere evidente il fatto che una presunta apparizione sia autentica. In questo caso il giudizio rimane completamente aperto a possibili futuri sviluppi, in attesa che col tempo possano intervenire dei fatti o emergere delle prove che dimostrino in maniera incontrovertibile il carattere soprannaturale degli eventi in questione.
La responsabilità dei fedeli
La prima responsabilità del fedele è quella di essere fermo nella sua fede, nella pratica dei sacramenti e nella comunione con il Papa e con i vescovi. Qualsiasi cattolico che rivolge tutta la sua attenzione alle rivelazioni private a scapito delle Sacre Scritture, degli insegnamenti della Chiesa (specialmente il Catechismo), della pratica sacramentale, della preghiera e ovviamente della fedeltà all’autorità della Chiesa, è in errore.
Un’attenzione predominante o addirittura esclusiva verso le rivelazioni e le profezie (specialmente quelle di carattere apocalittico), non solo non è utile ma produce una spiritualità non equilibrata. Qualora la Chiesa dovesse condannare le presunte rivelazioni nelle quali la persona ha riposto tutta la propria fede e questa persona dovessero ritrovarsi a credere più in queste che nell’autorità soprannaturale della Chiesa, satana avrà ottenuto la sua vittoria.
La seconda responsabilità è quella di prendere in considerazione innanzitutto quelle rivelazioni e apparizioni approvate dalla Chiesa. All’interno di una pratica equilibrata della fede, i contenuti edificanti delle rivelazioni private approvate possono dar vita a una maggiore devozione e fedeltà al Vangelo. Dio, in particolari epoche, ha scelto di dare consiglio alla Chiesa attraverso questi mezzi, e sarebbe imprudente da parte nostra ignorare quei fatti che possono essere credibilmente considerati come un Suo intervento profetico nella vita della Sua Chiesa.
Il Concilio Vaticano II ci esorta a discernere lo Spirito nel caso di grazie straordinarie, il che significa assoggettarle a tutte le possibili indagini teologiche e umane per appurarne la credibilità.
Ovviamente, il giudizio del vescovo locale è un elemento chiave per tale discernimento. Purtroppo, abbastanza spesso ai fedeli si trovano a dover fare essi stessi questa valutazione, affidandosi alle testimonianze sugli eventi, al giudizio di sacerdoti e al buon senso. Bisogna sempre considerare che per quanto credibili e accettabili tali rivelazioni possano apparire, Dio non chiederebbe mai a qualcuno di separarsi dalla fede e dalla disciplina dovute alla Chiesa, per seguirle.
I fedeli devono obbedire ai loro vescovi quando essi agiscono come rappresentanti di Cristo (canone 212), ossia quando stabiliscono, in qualità di pastori di una particolare chiesa, una disciplina vincolante. Questa obbedienza dovuta ai vescovi è intesa a promuovere il bene comune.
Pertanto, le disposizioni disciplinari che il vescovo emana riguardo alle apparizioni e al loro sito dovrebbero essere osservate fedelmente. Nessun cattolico dovrebbe mai violare le norme pratiche stabilite dal vescovo locale riguardo ad una presunta apparizione, anche nel caso in cui esso sia in disaccordo, a livello intellettuale, con le conclusioni del vescovo. Tale disobbedienza costituirebbe un peccato e se caratterizzasse l’atteggiamento dei sostenitori della presunta apparizione, sarebbe un segno della sua non autenticità poiché mostrerebbe di produrre cattivi frutti spirituali.
Diffusione
Nel 1966, Papa Paolo VI abolì i canoni 1399 e 2318 del Codice Canonico del 1917. Questi articoli proibivano la pubblicazione di libri e opuscoli che riguardavano nuove apparizioni, rivelazioni, visioni, profezie e miracoli. Tali divieti alla pubblicazione non figurano neanche nel nuovo Codice del 1983, pertanto oggi è consentito divulgare documenti su presunte apparizioni e rivelazioni senza che questi debbano essere sottoposti preventivamente al giudizio della Chiesa.
E’ bene precisare però, che tale divieto continua ad essere valido per tutte quelle apparizioni e rivelazioni che sono state condannate dalla Chiesa o che comunque hanno dei contenuti contrari alla fede e alla morale cattolica. In queste situazioni i fedeli sono tenuti a non diffondere informazioni o messaggi che abbiano attinenza con questi casi.
[1] "Commento teologico alla terza parte del segreto di Fatima" del Card. Joseph Ratzinger
Altri riferimenti:
"Apparitions/Private Revelations" di Colin B. Donovan, STL (EWTN);
"Discerning the Miraculous: Norms for Judging Apparitions and Private Revelations" di Frederick Jelly, O.P. (1993);
"Canonical Considerations regarding Alleged Apparitions" di Don Michael Smith Foster, JCD (1995).
"Apparitions/Private Revelations" di Colin B. Donovan, STL (EWTN);
"Discerning the Miraculous: Norms for Judging Apparitions and Private Revelations" di Frederick Jelly, O.P. (1993);
"Canonical Considerations regarding Alleged Apparitions" di Don Michael Smith Foster, JCD (1995).
"Profezie per il Terzo Millennio" - maggio 2001
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