POST DEL 25/11/2016 (PROFEZIA IN FASE DI SVOLGIMENTO PER PROTESTE IN CORSO) - AGGIORNATO AL 16/09/2018 (PROFEZIA COMPIUTA 2.573 MA A SEGUITO DEL COLPO DI STATO LE RAPPRESAGLIE DEL REGIME SONO TUTTORA IN CORSO PROFEZIA 3.386).- Dal 1987, la Madonna appare ad Anguera (Brasile) al veggente Pedro Régis, dettandogli messaggi per tutta l'umanità.
- I messaggi vengono trasmessi 3 volte a settimana: ogni martedì e sabato, più un altro giorno variabile.
ULTIMO MESSAGGIO IN ITALIANO DAL SITO WEB UFFICIALE BRASILIANOGli articoli e le informazioni contenute nei siti Web "linkati" sono di proprietà degli autori dei siti medesimi. Pertanto tutti i diritti nonché la responsabilità di quanto riportato in questi siti sono riservati esclusivamente ai loro autori.Questo post presente sul blog: https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/e Twitter: https://twitter.com/angueramessaggi è un interpretazione personale e non corrisponde necessariamente al vero significato dei messaggi, degli avvertimenti della Madonna al mondo e delle profezie annunciate da Nostra Signora ad Anguera.Si consiglia di visitare il sito web ufficiale brasiliano del veggente Pedro Regis:http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/ e la pagina dedicata al commento delle profezie: http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/cms/list/not%C3%ADcias(Gestore sito web: ANSA - Associacao Nossa Senhora de Anguera).-
Un link utile per localizzare con Google Maps le Profezie di Anguera con alcuni eventi futuri in Italia e nel resto del mondo.
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2.573 - 10.09.2005
Cari figli, date il meglio di voi nella
missione che il Signore vi ha affidato. Non restate con le mani in mano. Ecco
il tempo della GRANDE BATTAGLIA SPIRITUALE. Siate forti. L’umanità cammina verso l’abisso della
distruzione ed è giunto il momento di convertirvi. La Turchia
sperimenterà un grande dolore. Grande sarà la sofferenza per molti dei miei
poveri figli. Non
allontanatevi dalla preghiera. Sarà sulla Costa Est. L’onda gigante causerà GRANDE
DISTRUZIONE. L’aquila
soffrirà nuovamente. Questo è
il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie
per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Italia
3.386 - 13 ottobre 2010
Cari figli, SONO LA MADRE di Gesù e vostra
Madre. Vi chiedo di allontanarvi da ogni malvagità e di cercare di testimoniare
ovunque che siete veramente di mio Figlio Gesù. Dio vi chiama. State
attenti ai segni di Dio. Un fenomeno straordinario sarà visto in
vari paesi d’EUROPA. È la chiamata di Dio agli uomini che si sono allontanati
dalla sua grazia. Sono venuta
dal cielo per reclamare ciò che è di Dio. Aprite i vostri cuori e ascoltate i
miei appelli. Non voglio obbligarvi, ma ascoltatemi. Io voglio aiutarvi, ma
dipende da voi quello che faccio. Depositate tutta la vostra fiducia e speranza
in Gesù. La vostra liberazione si avvicina. Non tiratevi indietro. Riempitevi
dell’Amore del Signore, perché solo così potete contribuire alla conversione
dell’umanità. VEDRETE ANCORA ORRORI SULLA TERRA. LA TURCHIA
PIANGERA’ E SI LAMENTERA’ PER LA MORTE DEI SUOI FIGLI. L’Italia griderà aiuto e i miei
poveri figli porteranno una CROCE PESANTE. Soffro per ciò che vi attende. Pregate. Solo attraverso
la forza della preghiera potete trovare la pace. Coraggio. Questo è il messaggio che oggi vi
trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di
riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Categoria:Attentati terroristici in Turchia
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Z - TURCHIA - 22 Profezie di Anguera di cui 5 avverate - 2 in fase di svolgimento. Messaggi profetici della Madonna di Anguera: 2.573 - 10.09.2005 Ecco il tempo della grande battaglia spirituale. Siate forti. L’umanità cammina verso l’abisso della distruzione ed è giunto il momento di convertirvi. La Turchia sperimenterà un grande dolore. Grande sarà la sofferenza per molti dei miei poveri figli. Non allontanatevi dalla preghiera. SARÀ SULLA COSTA EST. L’ONDA GIGANTE CAUSERÀ GRANDE DISTRUZIONE. L’aquila soffrirà nuovamente.2.646 - 25/02/2006 Io sono vostra Madre e soffro per ciò che vi attende. Molte regioni della terra porteranno una croce pesante. Dolorosi avvenimenti affliggeranno i miei poveri figli. Pregate. Johannesburg tremerà. Perderà la sua gloria e la sua fama. La morte passerà per la Turchia e gli uomini conosceranno grandi sofferenze. A Oiapoque, gli uomini piangeranno e si lamenteranno. Il dolore sarà grande. Siate coraggiosi e non tiratevi indietro. Dio è con voi. Qualunque cosa accada, confidate nel Signore. 2.682 - 17/05/2006 Cari figli, la capitale d’Oriente vivrà l’angoscia di un condannato. I miei poveri figli porteranno una croce pesante. Zama vivrà momenti di grande tribolazione e perderà la sua pace. Cercherà di fuggire da Toyota ma troverà la morte. 2.683 - 20/05/2006 Amati figli, soffriranno Tendo Soia e in Soma non avranno buoni risultati. Piegate le vostre ginocchia in preghiera in favore degli uomini. 2.757 - 09/11/2006 Gli uomini preparano i mezzi più sofisticati di morte, ma essi stessi berranno il proprio veleno. PREGATE MOLTO DAVANTI ALLA CROCE. Non restate stazionari nel peccato. Il terrore arriverà a Cham e alla città della grande torre. Soffro per ciò che vi attende. Convertitevi in fretta. Dio vi chiama. 2.766 - 28/11/2006 Un grande segno di Dio si vedrà a Smirne (Turchia) e gli uomini resteranno meravigliati. 2.789 - 23.01.2007 Accadrà a Istanbul e si ripeterà a Rio de Janeiro. Pregate. Soffro per ciò che vi attende. 3.386 - 13 ottobre 2010 State attenti ai segni di Dio. Un fenomeno straordinario sarà visto in vari paesi d’Europa. È la chiamata di Dio agli uomini che si sono allontanati dalla sua grazia. Sono venuta dal cielo per reclamare ciò che è di Dio. Aprite i vostri cuori e ascoltate i miei appelli. Non voglio obbligarvi, ma ascoltatemi. Io voglio aiutarvi, ma dipende da voi quello che faccio. Depositate tutta la vostra fiducia e speranza in Gesù. La vostra liberazione si avvicina. Non tiratevi indietro. Riempitevi dell’Amore del Signore, perché solo così potete contribuire alla conversione dell’umanità. Vedrete ancora orrori sulla terra. La Turchia piangerà e si lamenterà per la morte dei suoi figli. L’Italia griderà aiuto e i miei poveri figli porteranno una croce pesante. Soffro per ciò che vi attende. Pregate. 3.510 - 13 luglio 2011 Vivete nel tempo peggiore di quello del diluvio. Cercate forza nella preghiera, nell’Eucaristia e nelle parole di mio Figlio Gesù. Quando sentite il peso della croce, chiamate Gesù. Egli è il vostro tutto e la sua grazia è presente nelle vostre vite. State attenti. Vivete nel tempo delle grandi confusioni spirituali. Non permettete che il demonio vi inganni. Siete del Signore. Tornate a Lui che vi ama e vi attende a braccia aperte. Un fatto grandioso accadrà a Malatya (Turchia). State attenti ai segni di Dio. Avanti sul cammino che vi ho indicato. 3.519 - 1 agosto 2011 Camminate verso un futuro doloroso e solamente in Gesù potete trovare le forze per sostenere il peso delle prove che verranno. Serik (Turchia)conoscerà una croce pesante e i miei poveri figli berranno il calice amaro del dolore 3.693 - 11 agosto 2012 . La croce sarà pesante per quelli che stanno a Gaziantep, ma il Signore non abbandonerà il suo popolo. Soffro per quello che vi aspetta. Non allontanatevi dalla verità. 3.695 - 16 agosto 2012 Quelli che stanno ad Adem porteranno una croce pesante. Soffro per quello che vi aspetta. 3.705 - 8 settembre 2012 Cercate forza nelle parole di mio Figlio Gesù e nell’Eucaristia. L’umanità si è contaminata con il peccato e ha bisogno di essere curata. Verranno ancora giorni difficili per l’umanità. Sono vostra Madre Addolorata e soffro per quello che vi aspetta. Pendik vivrà momenti di grande tribolazione e i miei poveri figli piangeranno e si lamenteranno. Pregate. Io sarò sempre vicino a voi, anche se non mi vedete. Coraggio. 3.708 - 15 settembre 2012 Cari figli, sono vostra Madre Addolorata e soffro per le vostre sofferenze. Dio vi ama e vi attende a braccia aperte. L’umanità si è contaminata con il peccato e i miei poveri figli vivono come ciechi alla guida di altri ciechi. Sono venuta per portarvi al mio Gesù. Egli è la vera Luce di cui avete bisogno per la vostra vita. Non vivete nelle tenebre. Appartenete al Signore e solo Lui dovete seguire e servire. Quelli che stanno a Silopi porteranno una croce pesante. Una sofferenza simile sarà sperimentata dai figli di Van. 3.743 - 28 novembre 2012 Lui dovete seguire e servire con fedeltà. Allontanatevi da tutto quello che paralizza in voi l’amore di Dio. Vivete nel tempo delle grandi tribolazioni. Pregate molto davanti alla croce. Pentitevi e tornate a mio Figlio Gesù. Egli è il vostro Tutto e solo in Lui è la vostra vera liberazione e salvezza. Sivas e Azerbaigian: la morte verrà e il dolore sarà grande per i miei poveri figli. 3.770 - 1 febbraio 2013 Mardin e Mersin vivranno l’angoscia di un condannato. Soffro per quello che vi aspetta. Non voglio obbligarvi, ma ascoltatemi.
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CONFERMATO DAL SITO UFFICIALE ITALIANO
Tentativo di Golpe in Turchia – 300 morti e 1200 feriti
Colpo di Stato in Turchia del 2016
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Data
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15-16
luglio 2016
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Luogo
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Esito
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Fallimento
del golpe e arresto dei militari
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Schieramenti
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Comandanti
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Perdite
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Colpo di Stato in Turchia del 2016
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 1 nov 2016 alle
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Il colpo di Stato in Turchia del 2016 è un fallito golpe militare messo in atto da una parte
delle forze armate turche il 15 luglio 2016 per rovesciare il
presidente Recep Tayyip Erdoğan e prendere il potere nel Paese.
Le motivazioni dietro al
tentativo di colpo di Stato non sono chiare: secondo Erdoğan, l'organizzatore
sarebbe il predicatore e politologo Fethullah Gülen,
esule negli Stati Uniti, che ha invece al contrario suggerito l'ipotesi che
l'ideatore del golpe possa essere stato lo stesso presidente.[9] Nei
primi giorni successivi agli avvenimenti, alcuni analisti hanno parlato di
golpe improvvisato e poco organizzato, mentre altri hanno sollevato dubbi sulla
reale genuinità del colpo di Stato, ipotizzando un'operazione false flag per
poter legittimare ulteriori restrizioni alle libertà civili e una serie di
purghe sulla magistratura e sull'esercito.[10] Ulteriori
dettagli e testimonianze emersi successivamente sembrano invece confermare che
il golpe fosse stato ben organizzato e che fosse vicino al riuscire.[11]
Il tentativo di rovesciamento del
potere ha portato alla morte di 290 persone e al ferimento di altre 1440. I
dati forniti dal Governo riportano inoltre che, alla conclusione dell'evento,
sono stati arrestati 2893 golpisti e 2745 giudici sono stati rimossi
dall'incarico dall'Alto Consiglio.[12][13] In
particolare nella città di Istanbul, alcune agenzie di stampa hanno riportato il
ferimento di molte persone che manifestavano contro i militari sul Ponte sul Bosforo, occupato dalle forze armate.[14]
Le reazioni internazionali al
colpo di Stato sono state particolarmente caute, anche se nella notte i principali
leader internazionali hanno condannato il tentativo di presa di potere dei
militari.[15]
Contesto storico
Relazioni tra
governo e forze armate
La Turchia ha subito diversi
colpi di Stato, fin dal 1960,
l'ultimo dei quali si è verificato, nel 1997,
contro il governo di Necmettin Erbakan, guida del Partito del Benessere,
d'ispirazione islamista. Di tale partito, era anche figura di
spicco l'attuale presidente Recep Tayyip Erdoğan,
allora sindaco di Istanbul. Dopo vari governi laici che hanno guidato
il paese, Erdoğan è divenuto, nel 2003,
leader del Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (in turco: AKP) per essere, nel 2014,
il primo presidente turco ad essere eletto direttamente.
Il rapporto tra il governo
guidato dall'AKP e l'esercito turco, cui la Costituzione affida il ruolo di
garante ultimo della laicità dello Stato[16] è
sin dall'inizio della presidenza molto complesso poiché le forze armate turche
si ispirano agli ideali laici di Mustafa Kemal Atatürk,
generale e fondatore della Repubblica di Turchia, che si oppone alle ideologie
islamiste e conservatrici propagandate dall'AKP.[17]
In varie occasioni il governo di
Erdoğan ha denunciato l'esistenza di complotti per l'effettuazione di colpi di
Stato ai danni del governo, uno dei quali rappresentato dall'Operazione Mazo
II, in cui le forze di
opposizione avrebbero fatto esplodere degli ordigni in due moschee di Istanbul per
poi poter effettuare il golpe in mezzo al caos seguente gli attentati. Per
questa operazione sono state indagate 236 persone che, nel 2015,
sono state rilasciate per mancanza di prove. Nel 2008, è stato seguito un nuovo
caso, secondo il quale vi era l'esistenza di un'organizzazione cospirativa,
denominata Ergenekon, che si è conclusa con una condanna per
alto tradimento a circa 265 persone, tra le quali figuravano anche alti
esponenti del governo e ufficiali dell'esercito come, ad esempio, İlker Başbuğ. Tuttavia,
nell'aprile del 2016, la Corte Suprema ha annullato le sentenze per mancanza di
prove sufficienti.[18]
Crisi politica
e terrorismo
Il governo di Erdoğan è stato più
volte accusato di volere una totale concentrazione e centralizzazione del
potere politico.[19][20] Nel 2007,
venne promossa dal governo, e successivamente approvata attraverso un
referendum, una riforma costituzionale che stabilisce l'elezione diretta della
carica di presidente.
Nelle successive elezioni presidenziali del 2014,
Erdoğan è risultato vincitore, con il 51,79% dei voti, ed ha espresso
l'interesse ad esercitare un mandato attivo e non solo cerimoniale come era
stato fatto fino ad allora. Espresse anche degli interessi ad attuare delle
riforme costituzionali per trasformare la Turchia in
una repubblica presidenziale.
Questo venne ostacolato non solo dall'opposizione ma anche da alcuni membri del
suo stesso partito: nell'aprile del 2016 ci furono numerose incomprensioni,
riguardo il presidenzialismo,
tra Erdoğan ed il primo ministro Ahmet Davutoglu,
il quale decise di rassegnare le proprie dimissioni il 4 maggio 2016. Al suo
posto subentrò Binali Yıldırım.
Le dimissioni di Davutoglu vennero considerate, da molti, come la fine
dell'ultimo ostacolo del governo Erdoğan.[21]
Manifestazione al Parco Gezi nel 2013.
Molti politici espressero la loro
preoccupazione riguardo il crescente autoritarismo del
governo turco. Questo si sarebbe manifestato con delle violente repressioni per
calmare le proteste (come quella avvenuta al Parco Gezi nel
2013) e con la chiusura del quotidiano d'opposizione Zaman.[19][22] Vi
furono, inoltre, numerosi scandali contro il governo legati alla corruzione e
di questo venne anche accusata la famiglia Erdoğan. Queste accuse vennero
considerate dal governo come parte di una cospirazione guidata dal religioso Fethullah Gülen,
un ex alleato di Erdoğan. Gülen ed il suo movimento sono stati
dichiarati terroristi da parte del governo turco, il che ha costretto lo stesso
religioso a trasferirsi, in esilio, negli Stati Uniti.[23]
Accanto ai problemi politici, la
primavera araba ebbe un impatto molto forte all'interno della Turchia. Il conflitto iracheno e
la guerra civile in Siria,
due paesi molto vicini alla Turchia, hanno portato una massiccia ondata di
rifugiati all'interno del paese, al fine di migrare verso l'Europa e altre
destinazioni. A questo si sommò la nascita dello Stato Islamico ed
una serie di attacchi terroristici negli anni 2015-2016,
come quello all'aeroporto
internazionale Atatürk.[24] A
questo si aggiunse anche il conflitto con il Kurdistan, all'interno del quale l'esercito turco,
attraverso delle incursioni nel sud-est del paese, si scontrò con il Partito
dei Lavoratori del Kurdistan e
con lo Stato Islamico.[25]
Eventi
Alle ore 22:00 (ora locale)
di venerdì 15 luglio 2016,
la Jandarma effettua
la chiusura di due ponti sul Bosforo con dei carri armati. [14]
Alle ore 22:19, il ministro Binali Yıldırım conferma le voci riguardanti un
tentativo di alcuni militari di effettuare un colpo di Stato dopo
che alcuni jet ed elicotteri erano stati avvistati a sorvolare, a bassa quota,
sia Istanbul che Ankara e
dopo aver udito degli spari nei pressi della sede del parlamento turco.[14]
Alle 22:21, l'esercito turco
invita la popolazione a rientrare nelle proprie case.[14]
Alle 22:22, viene bloccato
qualsiasi accesso ai social network, tra cui Facebook, Twitter, Vimeo, Instagram, Youtube e Snapchat[14][26], ma non alle Virtual Private Network (VPN) che consentono a chiunque di
continuare a postare[27] grazie
al cambiamento di DNS utlizzando
un proxy server per ottenere un indirizzo IP, il quale, attraverso un software
dedicato permette di simulare l'appartenenza ad una zona geografica differente
dalla Turchia non
sottoposta a censura[28][29].
Alle 22:25, i militari irrompono
nella sede della rete radiotelevisiva turca TRT ad Istanbul e
vengono interrotte le trasmissioni televisive. I militari si dichiarano
appartenenti ad un "Consiglio di Pace Turco" con l'obiettivo
di formare un nuovo governo.[14][30]
Alle 22:41, i militari bloccano
con i carri armati gli accessi all'aeroporto
Kemal Atatürk di Istanbul dopo
aver disarmato gli agenti di polizia addetti alla sicurezza e, inoltre, viene
bloccato l'accesso anche all'aeroporto di Ankara.[14][31]
Alle 22:43, l'esercito mette in
atto alcune sparatorie nei pressi del quartier generale della polizia ad Istanbul.[14]
Alle 22:49, i golpisti riescono
ad addentrarsi nel quartier generale dell'esercito turco ad Ankara e a prendere
in ostaggio Hulusi Akar, il capo di stato maggiore delle forze armate turche[14][32].
Alle 22:56, i militari autori del
colpo di stato si dichiarano pronti a mantenere intatte le relazioni con
l'estero e che "lo stato di diritto rimarrà una priorità".[14]
Alle 23:02, i voli in partenza e
in arrivo dall'aeroporto
di Atatürk vengono
cancellati dagli occupanti.[31]
Alle 23:13, la televisione di
stato turca diffonde dei comunicati delle forze armate che annunciano
l'introduzione del coprifuoco e
la proclamazione della legge marziale.[14][30]
Alle 23:20, i militari provocano
un'esplosione nei pressi del Centro di formazione delle forze di sicurezza di Gölbasi, in provincia di Ankara.[14]
Alle 23:24, i militari dichiarano
alla TV di stato l'intenzione di creare una nuova costituzione garante della democrazia e
della laicità.[12][30]
Alle 23:35, il presidente Erdoğan
si collega da un luogo sconosciuto, attraverso FaceTime, con la CNN Turk per denunciare il tentativo
di colpo di Stato dei militari e per incitare il popolo turco a "resistere
e scendere in piazza". Anche dalle moschee di tutto il Paese sono
partiti incitamenti per combattere contro i golpisti. Durante la notte,
numerose persone hanno accolto favorevolmente l'appello del presidente ed hanno
organizzato dei movimenti di resistenza nei confronti dei militari. In piazza
Taksim, a Istanbul, alcuni civili, dopo essersi scontrati con i militari, sono
saliti sui carri armati ed hanno fatto capire agli occupanti che non avrebbero
mai sostenuto il rovesciamento del governo di Erdoğan.[14][33]
Alle ore 04:30, riprendono le
trasmissioni televisive delle reti occupate precedentemente dai militari.[14]
Alle 05:30, il governo turco
riesce a riprendere il controllo del Paese, mentre Erdoğan ritorna ad Istanbul ed
il generale delle forze armate Hulusi
Akar viene liberato.[14]
Alle 10:32, viene confermata
l'uccisione di 104 presunti golpisti, l'uccisione di 47 poliziotti e la morte
di 41 civili (poi diventati 265), i quali sono stati definiti "martiri".[14]
Alle ore 11:50 del 16 luglio 2016,
viene confermato il fallimento del colpo di Stato anche se un piccolo gruppo di
militari (circa 150) rimane asserragliato nel quartiere generale del comando
delle Forze armate ad Ankara per
cercare di trattare la propria resa. I soldati, alla fine, hanno deciso di
consegnarsi alle forze dell'ordine.[14]
Conseguenze
Arresti ed epurazioni governative
Il primo ministro, Binali Yıldırım,
ha confermato l'arresto di 2.839 soldati di vario grado, di 100 militari uccisi
e altri 200 arresi, mentre altri sono stati espulsi dall'esercito. Tra i soldati
arrestati vi sono almeno 34 tra ammiragli, generali e colonnelli.[3][34] Tra
gli arrestati vi sono:
·
Erdal Ozturk, comandante della Terza armata, arrestato per
presunta complicità.[3]
·
Akin Ozturk, ex capo di stato maggiore dell'aeronautica turca.[3]
·
Adem Huduti, comandante della Seconda armata.[3]
·
Avni Angun, vicecomandante della Seconda armata.[3]
·
Nejat Atilla Demirhan, comandante del dipartimento Mediterraneo e della
guarnigione di Mersina, per aver comunicato alla gendarmeria dell'area
di sua competenza una presa del potere da parte dell'esercito.[35][3]
Secondo il governo turco,
inoltre, alcuni golpisti hanno tentato la fuga dalla Turchia ed
è per questo che si sono intensificate operazioni di polizia lungo le
frontiere. Otto ufficiali dell'esercito, invece, sono fuggiti, atterrando con
un elicottero in Grecia per
richiedere asilo politico. Il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu,
dopo essersi confrontato con il ministro degli esteri greco Nikos Kotzias,
ha richiesto l'estradizione per i golpisti fuggiti.[3]
Una manifestazione contro i golpisti
I 2.745 magistrati rimossi
dall'incarico sono stati arrestati e cinque membri del Consiglio superiore dei
giudici e dei pubblici ministeri (HSYK) sono stati destituiti per presunti
legami con Fethullah Gulen,
considerato da Erdoğan come il responsabile principale del fallito golpe.[3][13] Sono
stati arrestati due giudici della Corte costituzionale, Alparslan Altan e Erdal
Tercan, e 58 membri del Consiglio di Stato. Per 140 membri della Suprema corte
d'appello sono stati emessi dei mandati d'arresto, 11 dei quali già eseguiti.[13] Al
giorno del 23 luglio, il bilancio degli arresti è stato di un totale di oltre
9.000 cittadini turchi, attuati dal governo, il quale aveva colpito le
opposizioni disponendo gli arresti.[36]
Tra gli arrestati vi è anche
Bakir Ercan Van, il capo della base militare di Incirlik,
accusato di complicità[13]. Secondo il governo turco, infatti, la
base sarebbe stata utilizzata per rifornire uno dei caccia utilizzato dai
golpisti[37]; fino alla consegna spontanea del
generale, la base resterà chiusa. Inoltre, Umit Dundar è stato nominato nuovo capo di stato maggiore per sostituire Hulusi Akar.[3]
Il Governo turco ha imposto il
divieto di espatrio a tutti i dipendenti pubblici, ai quali sono state abolite
le ferie.[38] Il
Consiglio per l'alta educazione turco (Yok) ha imposto il divieto di espatrio a
tutti i docenti universitari, richiedendo le dimissioni di 1.577 rettori, di
1.176 dirigenti di atenei pubblici e di 21.000 docenti di scuole private, ai
quali ha revocato la licenza d'insegnamento.[36] Il
Ministero dell'Istruzione turco ha sospeso dall'insegnamento 15.200 dipendenti.[36] La
Presidenza turca per gli Affari religiosi (Diyanet), ha allontanato 492
dipendenti tra imam e insegnanti di religione.[36]
Accuse contro Fethullah Gülen
Fethullah Gülen,
accusato dal presidente Erdoğan di essere uno dei principali cospiratori del
golpe militare, ha condannato con veemenza il tentativo di colpo di stato,
negando ogni possibile coinvolgimento con esso. "Condanno, nel modo più
assoluto, il tentativo di golpe in Turchia", ha detto in una
dichiarazione rilasciata al New York Times.
"Il governo dovrebbe essere vinto attraverso delle libere elezioni e
non preso con la forza. Prego per la Turchia, per i cittadini turchi e per
tutti quelli che attualmente si trovano in Turchia. È particolarmente offensivo
essere accusati di possibili legami con un'azione del genere, dopo aver
sofferto sotto i continui colpi di stato militari che si sono susseguiti in
Turchia negli ultimi decenni. Io nego categoricamente tali accuse".[39]
Il presidente Erdoğan ha chiesto
al governo degli Stati Uiniti di estradare Gülen[40]. Il ministro Binali Yıldırım ha minacciato guerra nei confronti di
qualsiasi paese sostenitore di Gülen, mentre il ministro del Lavoro turco,
Süleyman Soylu, ha affermato che "L'America è dietro il colpo di stato". [41][42] Il Segretario
di Stato americano, John Kerry, ha risposto alle accuse lanciate dal
governo turco, invitando la Turchia a presentare delle "prove certe del
coinvolgimento" per poter estradare Gülen.[43]
A Beringen, in Belgio, alcuni difensori del governo
Erdoğan hanno tentato di attaccare la sede del movimento "Vuslat",
sostenitore degli ideali di Gülen. La polizia belga ha inoltre protetto tutti
gli edifici e le case dei sostenitori di Gülen.[44]
Il 4 agosto 2016, il tribunale di
Istanbul ha emesso un mandato di cattura nei confronti di Fethullah Gülen, per
cercare di forzare la sua estradizione in Turchia da parte del governo statunitense.[46]
Base aerea di Incirlik
Il consolato degli Stati Uniti, la sera del tentato
golpe, ha emesso un avviso rivolto a tutti i cittadini americani residenti in
Turchia nel quale veniva chiesto loro di evitare la base aerea di Incirlik,
nel sud della regione, nella quale vi sono circa 50 ordigni nucleari.[47] La
base è utilizzata dall'esercito statunitense per gli interventi in Siria,
contro lo Stato Islamico e, al suo interno, vi è un personale di circa 1.500
soldati.[48]
Ventiquattro ore dopo l'avviso di
chiusura della base da parte delle autorità locali[49], i funzionari del dipartimento della
difesa statunitense confermarono la riapertura della stessa base, del suo spazio aereo per
gli aerei militari e la ripresa delle operazioni in Siria.[50]
Disordini
sociali
Il 16 luglio, alcuni manifestanti anti-golpe si sono avventati con violenza su
alcuni cittadini locali, all'interno di alcune principali aree della città di
Istanbul, tra cui i distretti di Okmeydanı e di Sultangazi. Alcuni disordini si sono verificati anche
ad Antiochia, dove un motociclista è stato linciato
dalla folla dopo aver dichiarato di essere un avvocato della shari'a. In un quartiere di Ankara, alcuni negozi gestiti da alcuni cittadini
siriani sono stati attaccati dalla folla.[51][52] A Malatya, alcuni sunniti hanno
molestato i residenti di un quartiere abitato da aleviti, in particolare le donne, ed hanno tentato di
occupare il quartiere entrandovi in massa. La polizia è intervenuta ed ha
bloccato le strade che portano al quartiere.[53] Nel
distretto di Kadıköy, alcuni cittadini sono stati attaccati da un
gruppo di fondamentalisti religiosi.[54]
Stato di
emergenza
Il 20 luglio 2016, il presidente
Erdoğan ha annunciato tre mesi di stato di emergenza in risposta al tentativo di colpo di
stato, invocando l'articolo 120 della Costituzione turca ("Dichiarazione
dello stato di emergenza a causa di atti diffusi di violenza e grave
deterioramento dell'ordine pubblico").[55][56] Lo
stato di emergenza è stato approvato dal Parlamento il 21 luglio, con 346 voti
favorevoli e 115 contrari.[57] Il
vice primo ministro Kurtulmuş ha annunciato la sospensione
temporanea, da parte della Turchia, della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e
delle libertà fondamentali, invocando l'articolo 15 della
convenzione ("guerra o altre emergenze pubbliche che minacciano la vita
della nazione").[57]
In ottobre 2016 lo stato d'emergenza è stato prorogato[58], suscitando le reazioni preoccupate del
Consiglio d'Europa[59].
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