POST DEL 2/11/2011 AGGIORNATO AL 6/6/2016
fonte: https://www.facebook.com/informareXresistere/videos/10154641478558912/
CRISI ECONOMICA DELLA GRECIA
- Dal 1987, la Madonna appare ad Anguera (Brasile) al veggente Pedro Régis, dettandogli messaggi per tutta l'umanità.
- I messaggi vengono trasmessi 3 volte a settimana: ogni martedì e sabato, più un altro giorno variabile.
ULTIMO MESSAGGIO IN ITALIANO DAL SITO WEB UFFICIALE BRASILIANOGli articoli e le informazioni contenute nei siti Web "linkati" sono di proprietà degli autori dei siti medesimi. Pertanto tutti i diritti nonché la responsabilità di quanto riportato in questi siti sono riservati esclusivamente ai loro autori.Questo post presente sul blog: https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/e Twitter: https://twitter.com/angueramessaggi è un interpretazione personale e non corrisponde necessariamente al vero significato dei messaggi, degli avvertimenti della Madonna al mondo e delle profezie annunciate da Nostra Signora ad Anguera.Si consiglia di visitare il sito web ufficiale brasiliano del veggente Pedro Regis:http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/ e la pagina dedicata al commento delle profezie: http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/cms/list/not%C3%ADcias(Gestore sito web: ANSA - Associacao Nossa Senhora de Anguera).
CRISI ECONOMICA DELLA GRECIA
(analisi crisi economica del 2008 -2011)
Previsto il: 28/03/2006, messaggio n. 2.660
Morti:
Feriti:
Scomparsi:
Infettati:
Morti:
Feriti:
Scomparsi:
Infettati:
Coinvolti: progressivamente
l’intera popolazione europea
Probabile motivo: cupidigia umana
Per approfondire clicca
col mouse il seguente link : http://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_economica_del_2008-2011
Per approfondire clicca
col mouse il seguente post:
ATENE - GOOGLE NEWS
Fonte: https://news.google.it/news/section?pz=1&cf=all&q=Atene&siidp=b9eb18c216fa3809317ff65a673fbdb16043&ict=ln
Atene
2.660 - 28/03/2006
CARI FIGLI, L’ UMANITA’ VIVE NELLE TENEBRE DEL PAGANESIMO E I
IMIEI POVERI FIGLI CAMMINANO VERSO UN GRANDE ABISSO. ATENE
INCIAMPERA’ E PERDERA’ LA SUA FAMA. Il braccio forte di Dio agirà. Grande
sofferenza conosceranno gli abitanti della Danimarca, del Belgio e della Germania. La morte passerà per il Ceará. Pentitevi. Aprite i vostri cuori al Signore e assumete il vostro
vero ruolo di cristiani. Non voglio obbligarvi, ma ciò che dico dev’essere
preso sul serio. Io voglio aiutarvi. Non restate con le mani in mano. Questo è
il tempo della grazia. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi
trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di
riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Atene può riferirsi a:
·
Atene Settentrionale - Unità periferica nella
periferia dell'Attica
·
Atene Centrale - Unità periferica nella periferia
dell'Attica
·
Atene
Meridionale - Unità periferica nella
periferia dell'Attica
·
Atene
Occidentale - Unità periferica nella
periferia dell'Attica
Per Cearà si può intendere:
·
Ceará-Mirim, comune nello stato brasiliano del Rio Grande do
Norte
3.144 -
07/04/2009
Cari figli, soffro
a causa delle sofferenze dei miei poveri figli. Inginocchiatevi in preghiera.
Solo con la preghiera verrà l’aiuto di Dio. Non restate con le mani in mano. Vedrete
ancora ORRORI sulla terra. L’EUROPA diventerà povera
spiritualmente e materialmente. Nazioni spariranno e i miei poveri figli
dovranno portare una CROCE PESANTE. Il peggio deve ancora venire. Pregate. Pregate. Pregate. Questo è il
messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per
avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.271 - 26
gennaio 2010
Cari figli, non
permettete che la fiamma della fede si spenga dentro di voi. Siete del Signore
e Lui vi ama. Vi chiedo di vivere il Vangelo di mio Figlio Gesù, perché solo
così potete crescere nella vita spirituale. Non allontanatevi dalla verità.
Aprite i vostri cuori alla grazia del Signore e lasciate che la sua grazia vi
trasformi. Camminate verso un futuro di grandi prove. Solo amando la verità
potete sopportare il peso delle prove che verranno. Coloro che resteranno
fedeli saranno proclamati Benedetti da mio Figlio Gesù. Ecco il tempo delle
grandi battaglie spirituali. SE RESTATE SUL CAMMINO CHE VI HO INDICATO
NESSUN MALE VI RAGGIUNGERA’. L’ UMANITA’ VIVRA’ L’ ANGOSCIA DI UN CONDANNATO. L’
EUROPA SARA’ POVERA E OVUNQUE CI SARA’ GRANDE DISPERAZIONE. SOFFRO PER CIO’ CHE
VI ATTENDE. CONVERTITEVI ADESSO.
Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità.
Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.698 -
24/06/2006
Cari figli,
l’umanità percorre le strade dell’autodistruzione che gli uomini hanno
preparato con le proprie mani. LA
TERRA SARA’ SCONVOLTA E DALLE PROFONDITA’ SALIRANNO IMMENSI FIUMI DI FUOCO.
CITTA’ SARANNO DISTRUTTE, ISOLE SCOMPARIRANNO E I MIEI POVERI FIGLI
CONOSCERANNO UNA CROCE PESANTE. Siate del Signore. Sono venuta dal cielo per indicarvi il cammino
e voi non potete stare con le mani in mano. Date il meglio di voi nella
missione che il Signore vi ha affidato e sarete salvi. Restate saldi nella
preghiera, perché la preghiera sincera e perfetta trasformerà i cuori induriti.
Soffro per ciò che attende l’umanità. Arriverà il giorno in cui i potenti di
questo mondo stenderanno le mani e supplicheranno il povero. Pentitevi, perché il pentimento è il
primo passo da fare sul cammino della conversione. Questo è il messaggio che
oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso
di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace. Crisi economica della Grecia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Cronistoria della crisi
È lo stesso presidente George Papandreou, a fine 2009, subito dopo le elezioni a dichiarare il rischio di bancarotta del Paese.[2]
All'inizio del 2010, in seguito al downgrading da parte delle agenzie di rating internazionali,[3] si son diffusi timori di una crisi del debito pubblico[4] relativamente ad alcuni Paesi della Zona Euro,[5] ed in particolare: la Grecia, la Spagna, l'Italia, l'Irlanda,[6], il Portogallo e Cipro .[7]
Nei primi giorni di maggio 2010[8] è stato definito un pacchetto di 110 miliardi di Euro di aiuti in 3 anni da parte dei paesi della zona euro forniti alla Grecia[9].
La situazione non sembra migliorare nel 2011, in quanto le agenzie di rating Moody's, Standard & Poor's e Fitch tagliano ulteriormente il rating della Grecia portandolo rispettivamente a Caa1 (insolvente), a CCC (debito altamente speculativo) e a CCC (vulnerabile)[10], cosa che costringe il governo ad effettuare nuovi tagli per 6,5 miliardi di euro e nuove privatizzazioni al fine di ottenere nuovi prestiti da parte dell'Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale[11]; la crisi ha riverbero anche sulla situazione occupazionale del paese, con un tasso di disoccupazione che a febbraio 2011raggiunge il 15,9%.[12] Dopo l'approvazione da parte del parlamento greco di un nuovo piano di austerità che imporrà al paese ellenico tagli per ben 28 miliardi di euro entro il 2015, l'Unione Europea dà il via libera alle ulteriori tranche di aiuti per tutto il 2011.[13] Il 25 luglio 2011 Moody's taglia il rating greco di altri tre livelli portandolo da Caa1 a Ca, dando per certo il default della nazione.[14] Nel settembre 2011 il governo greco vara un'ulteriore manovra tassando gli immobili allo scopo di recuperare 2,5 miliardi di euro utili a raggiungere un'ulteriore tranche di aiuti pari a 8 miliardi di euro[15]; nel frattempo il vice-cancelliere tedesco Philipp Rösler ha sostenuto la possibilità del default greco per uscire dalla crisi dell'euro.[16] La finanziaria sull'immobile non basta e il giorno 21 dello stesso mese il governo ellenico si vede costretto a formulare una drammatica manovra che prevede un ulteriore taglio alle pensioni, la messa in mobilità di 30.000 dipendenti statali già dal 2011 e il prolungamento della precedente tassa sugli immobili fino al 2014.[17] A questo punto viene istituita una troika formata da FMI, BCE ed UE e grazie al suo verdetto sulla situazione della Grecia riesce a convincere laGermania ad attivare il fondo salva-stati, che garantisce alla Grecia ulteriore ossigeno economico.[18] Il governo Papandreou tenta di sottoporre a referendum il piano di salvataggio ma la minaccia da parte dell'Europa di sospendere gli aiuti economici gli impone il dietrofront, e a quel punto il premier ellenico annuncia le sue dimissioni ed il passaggio ad un governo di unità nazionale guidato daLucas Papademos[19], con le elezioni politiche pianificate per aprile 2012. [20] Nel frattempo il paese torna a vivere il fenomeno migratorio del dopoguerra verso altri continenti, in particolare il flusso caratterizza laureati greci che cercano opportunità prevalentemente in Australia, ma anche in Russia, Iran e Cina. [21]
Ad inizio 2012 l'agenzia Fitch dà per certo il default della Grecia[22] e la Germania, paese maggiormente esposto verso il debito greco, si vede respingere la proposta di trasferire la sovranità nazionale del paese ellenico a Bruxelles[23]. In febbraio la crisi si accentua ed il default sembra concretizzarsi, in quanto subito non si trovano accordi tra i partiti politici del paese per attuare nuovi tagli alla spesa pubblica che garantirebbero un aiuto economico da parte della Troika di 130 miliardi di euro, necessari per rimborsare i bond in scadenza a marzo per quasi 15 miliardi di euro [24]; in quel periodo si discusse di tagliare altri 15.000 dipendenti pubblici [25]. Il 12 Febbraio 2012 il parlamento greco vota un ennesimo piano di austerity per incassare un aiuto di 130 miliardi di euro da parte della trojka; dopo l' approvazione sono subito scattate le proteste del popolo greco in piazza Syntagma, si è arrivati ad una vera e propria guerriglia contro la polizia e si è anche dato fuoco a edifici tra cui banche e negozi[26]. Nella notte fra il 20 e il 21 febbraio a Bruxelles l'Eurogruppo ha approvato la tranches di aiuti per la Grecia di 130 miliardi[27], rimandando quindi il default della penisola ellenica di qualche tempo[28][29]. Nel frattempo Standard and Poor's rivede nuovamente in ribasso il rating greco, portandolo alla valutazione "SD", ovvero di default selettivo, l'ultimo passo prima del default vero e proprio[30]. La situazione si fece ancora più critica in quanto aleggiò l'ipotesi che gli investitori retail non erano propensi alla ristrutturazione del debito[31]; alla fine comunque più dell'80% dei creditori privati hanno aderito[32], e nell'operazione di bond swap Atene riesce a cancellare quasi del tutto i 107 miliardi di debito in scadenza[33], ma nonostante ciò Fitch decide di declassare ulteriormente il paese ellenico alla valutazione "RD" (Restricted Default), e secondo il parere di Moody's già si tratta di una situazione di default[34]; solo dopo l'emissione dei nuovi titoli Fitch riporta il rating a "B-" con outlook stabile[35].
Rilevanza nel resto d'Europa [modifica]
Il caso greco è considerato, dall'Unione Europea, una questione molto importante vista la possibilità che tale situazione si ripercuota negli altri mercati della zona euro.[36] Per tale motivo, al fine di scongiurare il default della stessa, l'UE, assieme al Fondo Monetario Internazionale le ha concesso un prestito per la somma di 45 miliardi di Euro. Tale prestito è stato concesso a seguito di un piano economico approvato dal governo ellenico, volto a ridurre il proprio debito pubblico attraverso tagli significativi della spesa.[37] Parte dell'opinione pubblica è contraria a tale finanziaria e ciò ha portato a numerosi scontri ad Atene tra manifestanti e forze dell'ordine, in occasione della festività del primo maggio.[38] Quindi, senza mezzi termini la troika di creditori (Fmi-Unione Europea-Bce) pone come condizione, per sbloccare il pacchetto di aiuti internazionali, l’attuazione da parte del governo greco di nuove misure strutturali e di austerità [39]. Fra esse spicca la proposta/pretesa di ridurre del 22 per cento i salari minimi, per dare uno slancio alla competitività dei prodotti greci.[40]
Note [modifica]
- ^ www.dazebao.org
- ^ «Grecia sull'orlo della bancarotta». URL consultato in data 1º maggio 2011.
- ^ «Government debt: Judging the judges». guardian.co.uk, 4 gennaio 2010. URL consultato in data 28 aprile 2010.
- ^ Stefan Schultz. «Five Threats to the Common Currency». spiegel.de, 11 febbraio 2010. URL consultato in data 28 aprile 2010.
- ^ George Matlock. «Peripheral euro zone government bond spreads widen», Reuters, 16 febbraio 2010. URL consultato in data 28 aprile 2010.
- ^ Bruce Walker. «Greek Debt Crisis Worsens». The New American, 9 aprile 2010. URL consultato in data 28 aprile 2010.
- ^ Brian Blackstone, Tom Lauricella, and Neil Shah. Global Markets Shudder: Doubts About U.S. Economy and a Debt Crunch in Europe Jolt Hopes for a Recovery in The Wall Street Journal. 5 febbraio 2010. URL consultato il 6 febbraio 2010.
- ^ Accordo per salvare la Grecia Piano da 110 miliardi di euro Ad Atene settimana di scioperi
- ^ Gli aiuti alla Grecia. URL consultato il 1º maggio 2011.
- ^ Grecia: S&P taglia rating sovrano, vicino il default. URL consultato il 14 giugno 2011.
- ^ Pronto il piano bis per Atene, entro l'anno tagli per altri 6,5 miliardi
- ^ Grecia, la disoccupazione balza al 15,9% a febbraio. L'Fmi: ristrutturazione del debito «non è necessaria»
- ^ Eurogruppo sblocca gli aiuti alla Grecia
- ^ Grecia: Moody's taglia rating di tre livelli, default certo
- ^ Grecia, nuova tassa sugli immobili.
- ^ La Grecia può fallire, euro in discesa
- ^ Grecia, governo decide nuove misure austerità
- ^ Berlino si convince, via al fondo salva-Stati
- ^ Accordo in Grecia su Governo di unità nazionale, elezioni il 19 febbraio
- ^ Grecia: accordo tra partiti per elezioni anticipate ad aprile
- ^ Duemilacinquecento greci si sono trasferiti in Australia
- ^ Fitch: la Grecia non ce la farà. Italia, downgrading in vista
- ^ La proposta choc di Berlino «L' Ue scriva il budget greco»
- ^ Grecia , rischio default più vicino«No» dei partiti alla nuova austerità
- ^ Atene pronta a licenziare 15mila dipendenti pubblici. Pressing di Francia e Germania
- ^ Grecia, nella notte via al piano di austerity. Ma la piazza diventa una polveriera
- ^ http://www.corriere.it/economia/12_febbraio_21/grecia-via-libera-aiuti-eurogruppo_fec382b6-5c56-11e1-beff-3dad6e87678a.shtml
- ^ lavoce.info http://www.lavoce.info/multimedia/-radio/pagina539.html
- ^ lavoce.info http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002882.html
- ^ Grecia: nuovo taglio di rating da S&P, è ad un passo dal fallimento
- ^ Grecia Ristrutturazione Debito – Non tutto è dato per scontato i mercati cominciano a tremare
- ^ Grecia: E default (parziale) fu
- ^ La Grecia obbliga i creditori ad aderire alla ristrutturazione del debito. Fmi: prestito da 28 miliardi
- ^ Moody's: Grecia in default. Anche se dal Fmi sono pronti altri 28 miliardi
- ^ Grecia, Fitch porta rating su nuovi bond post-swap a B-/stabile
- ^ ww.corriere.it
- ^ www.corriere.it
- ^ www.corriere.it
- ^ http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=180617&sez=HOME_NELMONDO
- ^ http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002852.html
Bibliografia [modifica]
Dossier - lavoce.info [1]
GRECIA DEFAULT : cosa accadrebbe a livello mondiale? Scenari
Pubblicato il 13 09 2011 alle 12:17 da Nadia Fusar Poli
DEFAULT GRECIA: cosa succederebbe a livello mondiale? In caso di default della Grecia sul suo debito sovrano, gli effetti saranno globali. Tutti, dai risparmiatori giapponesi ai pensionati degli Stati Uniti è probabile che ne avvertiranno gli effetti. Ecco lo scenario (che non vuole preannunciare la fine del mondo) in caso di default greco.
Banche greche Le banche della Grecia sono fortemente esposte al debito sovrano del loro paese. Un default costringerebbe molte di loro a cercare nuovi capitali per compensare le perdite, e potrebbe innescare una corsa agli sportelli da parte dei depositanti greci. In tal caso il governo greco sarebbe verosimilmente costretto a dichiarare un “bank holiday” per evitare una pazza corsa. Infine, le banche più esposte al debito greco dovrebbero, con tutta probabilità, essere nazionalizzate.
Banche d’Europa Le banche d’Euorpa sono grandi detentori di debito greco. Hanno qualcosa come 53 miliardi di dollari in sospeso. Gli istituti di credito di Francia, Germania e Regno Unito sono i più esposti. Se gli obbligazionisti dovessero accettare un “haircut” del 40% - percentuale posta in luce da molti analisti - questo si tradurrebbe in perdite nell’ordine di € 15,6 miliardi ", o $ 22 miliardi, secondo un rapporto.
Credit default swap Non si sa cosa l’esposizione delle diverse istituzioni finanziarie in caso di un default greco attraverso i credit default swap potrebbe essere. Ma qualcuno sta vedendo un sacco di contratti di assicurazione sul debito greco nel corso degli ultimi anni, e un default scatenerebbe un payout al verificarsi dell’ evento creditizio.
Stretta creditizia globale I dubbi sulla stabilità delle istituzioni finanziarie con l’esposizione diretta e indiretta in Grecia sono suscettibili di diffondersi e acuirsi. Le banche potrebbero esitare a estendere il credito a vicenda per paura di esposizioni. Molti potranno richiedere contropartite per trasferire ulteriori garanzie, forzando le attività di vendita. In una ripetizione delle conseguenze del fallimento di Lehman Brothers, i mercati globali del credito potrebbero bloccarsi e andare in cortocircuito. Preparatevi a sentir parlare di spread LIBOR di nuovo.
USA, fondi monetari Gli analisti dicono che i fondi monetari degli Stati Uniti hanno più esposizione al debito a breve termine delle banche europee di quanti molti investitori realizzino. Se le banche europee non possono rinnovare i propri titoli di credito negoziabili, alcuni di questi fondi monetari potrebbero rilevare che hanno carenze di capitale.
Irlanda e Portogallo Gli irlandesi e i portoghesi si trovano ad affrontare anni di lenta crescita economica, a causa dei tentativi dei loro governi di abbattere i livelli di debito e stabilizzare i loro sistemi bancari. Un default della Grecia, soprattutto se causato da una rivolta popolare per le strade di Atene, potrebbe incoraggiare questi paesi al default. Se la Grecia riesce a costringere i creditori ad un haircut perché l’Irlanda e il Portogallo dovrebbero pagare per intero?
La Banca centrale europea La Banca centrale europea è esposta in maniera massiccia non solo al debito pubblico greco, ma anche al debito delle banche irlandesi. Se le banche di Grecia e Irlanda non riusciranno a far bene, la BCE potrebbe essere resa insolvente, secondo alcuni analisti. Naturalmente, la BCE è una banca centrale, il che significa che può sempre gonfiare (i prezzi) per riportarsi sulla via della solvibilità.
Germania, crisi politica Le turbolenze in tutta Europa potrebbero scuotere il governo in Germania. Il popolo tedesco si oppone fortemente a salvataggi di paesi che vedono e considerano come meno responsabili. Ogni iniziativa da parte del governo tedesco per alleviare la crisi causata dalla Grecia potrebbe essere accompagnata da una rivolta politica nel governo, già traballante, di Angela Merkel.
Fiducia consumatori statunitensi La fiducia dei consumatori è già vicino al nadir, al suo livello più basso. Una crisi globale del credito probabilmente convincerebbe i consumatori degli Stati Uniti a ridurre le spese e ad aumentare il risparmio. Questo potrebbe trascinare l’economia americana, già in rallentamento, più vicino a una recessione.
Protezionismo Rob Subbaraman, economista di Nomura, ha avvertito che se la Germania e la Francia fossero gravati dai debiti del sud Europa, "è concepibile che per sostenere queste economie, una nuova forma di protezionismo potrebbe nascere e prender piede, per cui paesi come la Francia e la Germania acquisterebbero più beni da tali paesi a scapito delle esportazioni asiatiche". Se i consumatori degli Stati Uniti e d’Europa adottassero misure protezionistiche, le debolezze dell’economia cinese potrebbe diventare più evidente. Un rallentamento della domanda di beni provenienti dalla Cina potrebbe costringere il governo ad abbandonare la sua lotta contro l’inflazione al fine di mantenere l’economia in crescita.
Una cosa è certa: I leader politici di tutto il mondo cercheranno di rassicurare i loro elettori e impedire un panico finanziario. Parafrasando Franklin D. Roosevelt ’s "l’unica cosa che dobbiamo temere è la paura stessa" linea che è improbabile possa fare alcuna differenza.
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