- POST DEL 29/11/2016 - AGGIORNATO AL 6/11/2018
- Dal 1987, la Madonna appare ad Anguera (Brasile) al veggente Pedro Régis, dettandogli messaggi per tutta l'umanità.
- I messaggi vengono trasmessi 3 volte a settimana: ogni martedì e sabato, più un altro giorno variabile.
ULTIMO MESSAGGIO IN ITALIANO DAL SITO WEB UFFICIALE BRASILIANOGli articoli e le informazioni contenute nei siti Web "linkati" sono di proprietà degli autori dei siti medesimi. Pertanto tutti i diritti nonché la responsabilità di quanto riportato in questi siti sono riservati esclusivamente ai loro autori.Questo post presente sul blog: https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/e Twitter: https://twitter.com/angueramessaggi è un interpretazione personale e non corrisponde necessariamente al vero significato dei messaggi, degli avvertimenti della Madonna al mondo e delle profezie annunciate da Nostra Signora ad Anguera.Si consiglia di visitare il sito web ufficiale brasiliano del veggente Pedro Regis:http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/ e la pagina dedicata al commento delle profezie: http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/cms/list/not%C3%ADcias(Gestore sito web: ANSA - Associacao Nossa Senhora de Anguera).
ANGELI E RAPIMENTO DELLA CHIESA
Is 51:6 Alzate al cielo i vostri occhi e guardate la terra di sotto,
poiché i cieli si dissolveranno come fumo,
la terra si logorerà come una veste
e i suoi abitanti moriranno come larve.
Ma la mia salvezza durerà sempre,
la mia giustizia non sarà annientata.
2P 3:10 Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c'è in essa sarà distrutta.
11 Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi così, quali non dovete essere voi, nella santità della condotta e nella pietà, 12 attendendo e affrettando la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno! 13 E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.
14 Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, cercate d'essere senza macchia e irreprensibili davanti a Dio, in pace.
Is 51:6 Alzate al cielo i vostri occhi e guardate la terra di sotto,
poiché i cieli si dissolveranno come fumo,
la terra si logorerà come una veste
e i suoi abitanti moriranno come larve.
Ma la mia salvezza durerà sempre,
la mia giustizia non sarà annientata.
2P 3:10 Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c'è in essa sarà distrutta.
11 Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi così, quali non dovete essere voi, nella santità della condotta e nella pietà, 12 attendendo e affrettando la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno! 13 E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.
14 Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, cercate d'essere senza macchia e irreprensibili davanti a Dio, in pace.
Tob 13:8 Io gli do lode nel paese del mio esilio
e manifesto la sua forza e grandezza a un popolo di peccatori.
Convertitevi, o peccatori, e operate la giustizia davanti a lui;
chi sa che non torni ad amarvi e vi usi misericordia?
Sal 84:11 Misericordia e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Prov 21:21 Chi segue la giustizia e la misericordia
troverà vita e gloria.
Sir 35:23 finché non abbia fatto giustizia al suo popolo
e non lo abbia allietato con la sua misericordia.
Ger 9:23 Ma chi vuol gloriarsi si vanti di questo,
di avere senno e di conoscere me,
perché io sono il Signore che agisce con misericordia,
con diritto e con giustizia sulla terra;
di queste cose mi compiaccio».
Parola del Signore.
Bar 5:9 Perché Dio ricondurrà Israele con gioia
alla luce della sua gloria,
con la misericordia e la giustizia
che vengono da lui.
Da 9:18 Porgi l'orecchio, mio Dio, e ascolta: apri gli occhi e guarda le nostre desolazioni e la città sulla quale è stato invocato il tuo nome! Non presentiamo le nostre suppliche davanti a te, basate sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia.
Zac 7:9 «Ecco ciò che dice il Signore degli eserciti: Praticate la giustizia e la fedeltà; esercitate la pietà e la misericordia ciascuno verso il suo prossimo.
Mt 23:23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle.
Tt 3:5 egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo,
Ap 15:7 Uno dei quattro esseri viventi diede ai sette angeli sette coppe d'oro colme dell'ira di Dio che vive nei secoli dei secoli.
Ap 16:1 Udii poi una gran voce dal tempio che diceva ai sette angeli: «Andate e versate sulla terra le sette coppe dell'ira di Dio».
1Ts 4:13 Non vogliamo poi lasciarvi nell'ignoranza, fratelli, circa quelli che sono morti, perché non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza. 14 Noi crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui. 15 Questo vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti. 16 Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; 17 quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore. 18 Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.
Lc 17:20 Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose: 21 «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!».
22 Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. 23 Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. 24 Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. 25 Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione. 26 Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: 27 mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. 28 Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 29 ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. 30 Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà. 31 In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. 34 Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato; 35 due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata». 36 37 Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi».
Lc 17:20 Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose: 21 «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!».
22 Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. 23 Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. 24 Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. 25 Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione. 26 Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: 27 mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. 28 Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 29 ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. 30 Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà. 31 In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. 34 Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato; 35 due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata». 36 37 Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi».
3.309 - 22
aprile 2010
ANGELI E RAPIMENTO DELLA
CHIESA
3.309 - 22
aprile 2010
Cari figli, voi
siete importanti per la realizzazione dei miei piani. Quello che dovete fare
non rimandatelo a domani. Dio ha fretta e questo è il tempo del vostro ritorno
sincero e amorevole al Dio della salvezza e della pace. Io sono vostra Madre e
sono molto vicina a voi. Quando sentite il peso delle vostre difficoltà, chiamatemi e Io vi
condurrò a mio Figlio Gesù. In Lui troverete la forza per il vostro cammino. La
vostra piena FELICITA’ è in Gesù. Tornate a Lui che vi ama e vi conosce per
nome. ECCO IL TEMPO DELLE GRANDI TRIBOLAZIONI SPIRITUALI. CERCATE
FORZA DELLA PREGHIERA E NELL’ EUCARESTIA. QUANDO TUTTO SEMBRERA’ PERDUTO
SORGERA’ PER VOI LA GRANDE VITTORIA DI DIO. NON CI SARA’ SCONFITTA PER I MIEI ELETTI.
GIUNGERA’ PER L’ UMANITA’ L’ ORA DEL CALVARIO. GRANDI E DOLOROSI AVVENIMENTI VI
ATTENDONO, MA NON SCORAGGIATEVI. Gli angeli del Signore verranno dal cielo e i suoi ELETTI non
sperimenteranno dolori fisici. Nella GRANDE TRIBOLAZIONE finale gli uomini
vedranno la mano potente di Dio agire. Avanti senza paura. Voi siete
del Signore e non dovete temere nulla. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della
Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una
volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Rimanete nella pace.
3.824 -
25 maggio 2013
Cari figli, nel TRIONFO DEFINITIVO DEL MIO CUORE IMMACOLATO, quelli che si consacrano a me saranno sorpresi dall’azione potente di Dio. Il compagno sempre INVISIBILE ai vostri occhi sarà a voi visibile. Il vostro angelo vi guiderà e vi condurrà, e nessun male vi colpirà. RALLEGRATEVI, perché il Signore pensa a voi e vuole il vostro bene. Egli ha preparato per voi quello che gli occhi umani non hanno mai visto. Coraggio. Sono vostra Madre e sono venuta dal Cielo per condurvi a mio Figlio Gesù. Non tiratevi indietro. Siate docili alla mia chiamata. Testimoniate ovunque che siete unicamente del Signore. Voi state nel mondo, ma non siete del mondo. Con vera libertà di figli di Dio, rispondete con il vostro sì alla chiamata del Signore. Non perdetevi d’animo. Io sarò sempre con voi. Supplicherò mio Figlio Gesù per voi. Avanti con gioia. I vostri nomi sono già scritti in Cielo. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
MESSAGGI DELLA MADONNA DI
ANGUERA CORRELATI ALLA PAROLA GIUSTIZIA
2.484 - 17.02.2005
Cari figli, un uomo
orgoglioso ordinò la sua costruzione e la sua localizzazione permetteva di
rendere visibile la presenza dei nemici. Nessuno può
fuggire dall’ira di Dio. Gli uomini sanno come scappare gli uni dagli altri, ma
come fuggire dal Signore? È nato dall’ingiustizia, ma la sua fine verrà dalla
giustizia. Dio è sempre lo
stesso. Lui è Misericordia e Giustizia. I suoi eletti sono sempre cari
ai suoi occhi. Vi chiedo di non allontanarvi dalla preghiera. Pregate sempre. Chi vive rivolto verso il Signore
nella preghiera, sarà salvo. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della
Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una
volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Rimanete nella pace.
505 – 11 aprile 1992
Cari figli, quando vi
chiedo di pregare, pregare, pregare, dovreste capire che il mondo può essere
salvato solo mediante la preghiera. Gli uomini si aggrappano a ideologie
sataniche e l’umanità continua ad avanzare verso un grande abisso. È giunta
l’ora nella quale dovreste vivere i comandamenti della legge di Dio con
coraggio e fedeltà. Se non siete disposti a cambiare le vostre vite, non sarete
salvati.
Dio è pura misericordia, ma non dimenticate che Egli è anche giusto. Sono la Madre della Giustizia
Divina.
Se non vi convertite, l’ira di Dio si abbatterà su di voi. State attenti. Pentitevi ora. Questo è il
messaggio che vi trasmetto oggi nel nome della Santissima Trinità. Grazie per
avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
1.909
- 16 giugno 2001
Cari figli, fatevi coraggio e
testimoniate ovunque l’amore del Signore. L’umanità è diventata fredda
nella fede perché gli uomini si sono allontanati dall’amore e dalla verità. Guardate
intorno a voi e valorizzate tutte le persone che incontrate, perché tutti voi
siete fratelli e figli dello stesso Padre. Trattate tutti allo stesso modo.
Allontanatevi dal razzismo che paralizza il vero amore e tornate al Signore,
che vi attende con immenso amore di Padre. Il fumo ingannatore di satana si è
diffuso su tutta la terra, portando ai miei poveri figli una triste cecità
spirituale. Vedete come crescono la violenza, la mancanza di fede e l’egoismo.
Sono mali come questi che vi allontanano da Dio e dalla sua grazia. Pregate
sempre. Quando aprirete i vostri cuori alla preghiera, il mondo sarà
trasformato.
Soffro per l’abbandono dei miei poveri figli, che molte volte sono trattati con
indifferenza e disprezzo. Voi
che state ad ascoltarmi, state attenti e non allontanatevi dal Signore. Alla
fine, la Giustizia del Signore sarà fatta e i giusti avranno la meglio. Questo è il
messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi
benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete
nella pace.
MESSAGGI DELLA MADONNA DI
ANGUERA CORRELATI ALLA PAROLA ANGELO/I
458 – 2 novembre 1991
(È il messaggio più lungo
dato dalla Madonna a Pedro Régis, è salvato a parte)
13. MADRE E REGINA DELLA VOSTRA
NAZIONE
Vi esorto anche, voi che mi ascoltate, a pregare il vostro Angelo
Custode, perché anche lui ha il grande compito di proteggervi dalle insidie del
mio avversario. Non
scoraggiatevi perché avete, soprattutto, la protezione di Dio, vostro Padre. Satana
è riuscito a diffondere i suoi errori ovunque. Addirittura all’interno della
Chiesa è riuscito a ingannare molti, facendo loro abbracciare insegnamenti
erronei come quelli della teologia della liberazione e negare ciò che
predica il successore di Pietro e vicario di mio
Figlio, Papa Giovanni Paolo II. Se l’umanità non tornerà a Dio sul cammino
della conversione, non tarderà a cadere su di voi un grande
castigo. È giunto il momento in cui dovete accogliere tutto ciò che
vi ho trasmesso. Se accoglierete i miei
appelli, starete dando inizio al grande trionfo del mio Cuore Immacolato. Ascoltatemi. Desidero stare al
vostro fianco, accompagnando i vostri passi e intercedendo affinché possiate
fare tutto ciò che mio Figlio vi dirà.
2.478 - 03.02.2005
Cari figli, sembrano
gemelle ma non lo sono. Agli occhi di molti, una unica, ma sono due. Nel suo
passato ha regnato l’idolatria e sono state distrutte le vite di molti innocenti.
Il pericolo è in ciò che la divide. Vi invito a pregare davanti alla Croce per
la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati commessi contro mio
Figlio Gesù. L’Angelo del Signore passerà e Dio mostrerà il suo braccio forte. Il mondo
ha bisogno di pace ed è giunto il momento di aprirvi a Dio che salva e libera.
Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima
Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi
benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete
nella pace.
2.517 - 01.05.2005
Cari figli, gli angeli del
Signore stanno con le spade in mano e guai a coloro che hanno corrotto la
terra. L’umanità si è allontanate dal Creatore e ora deve pagare per i suoi
crimini. Gli
uomini più ricchi del mondo saranno in difficoltà; stenderanno la mano ai
poveri e chiederanno grazia. L’Europa toccherà il fondo. Gli appelli del Signore non sono stati
ascoltati e gli uomini sono diventati ciechi spiritualmente. L’Angelo del Signore passerà e ferirà la terra. L’umanità vivrà
momenti di grande dolore. Pregate. Dite a tutti che Dio è Verità e che Dio esiste. Solo in
Lui è la vostra vera liberazione. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi
trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di
riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.861 - 10/07/2007
Cari figli, quando arriverà
il grande giorno, in cui il Signore darà agli uomini la possibilità di
ritornare al suo amore, l’angelo
del Signore toccherà il cielo e questo cambierà colore. Le montagne scenderanno e gli uomini
contempleranno una bellezza infinita. Il Signore sarà presente nei cuori di
coloro che si apriranno alla sua chiamata. Sarà il giorno del grande segno. La terra sarà in pace. Il Signore asciugherà le vostre lacrime e
vedrete la mano potente di Dio agire. Pregate. Siate fedeli al Vangelo del mio
Gesù. Aprite i vostri cuori alla mia chiamata. Non state con le mani in mano.
Ciò che dovete fare, non rimandatelo a domani. Questo è il messaggio che oggi
vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di
riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.876 - 14/08/2007
Cari figli, l’angelo del
Signore suonerà la tromba e l’intera terra sarà scossa. Sarà l’inizio di un nuovo
tempo; tempo sperato dai giusti. L’umanità conoscerà un lungo tempo di pace. I giusti
vedranno il compimento delle promesse del Signore. La vittoria del Signore sarà
la vostra vittoria. Siate fedeli. Aprite i vostri cuori e servite il Signore
con gioia. Non allontanatevi dal cammino della grazia. Il Signore spera molto
da voi. Coraggio. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della
Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una
volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Rimanete nella pace.
2.897 - 02/10/2007
Cari figli, confidate
pienamente nella bontà del Signore e aprite i vostri cuori alla sua chiamata.
Non state con le mani in mano. Voi non siete soli. Con voi ci sono gli angeli del
Signore. Coraggio. Non temete. Nei momenti per voi più difficili, chiamate
il vostro angelo custode. Egli è al vostro fianco e la sua missione è prendersi
cura di voi. Inginocchiatevi in preghiera. La preghiera è la risorsa che vi
offro per questi tempi di tribolazione. Un fatto grandioso accadrà nella terra di *San Francesco. Pregate. L’umanità
vivrà ancora momenti di grandi sofferenze. Io sono vostra Madre e voglio
soccorrervi. Avanti sul cammino che vi ho indicato. Questo è il messaggio che
oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso
di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
*Diverse città dell’
Argentina, Australia, Colombia, Costa Rica,
Filippine, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Porto Rico, Stati Uniti d’ America
87 – 29 settembre 1988 (1° anniversario delle apparizioni)
Cari figli, oggi la Chiesa celebra la festa degli arcangeli
Gabriele, Raffaele e Michele. Nella lotta tra la donna vestita di sole e il
dragone rosso, gli arcangeli svolgono un ruolo molto importante. Dunque, miei
amati, lasciatevi guidare da loro. Gli angeli, gli arcangeli e tutte le milizie
celesti sono unite a noi in un terribile combattimento contro il dragone e i
suoi angeli del male. Io sono la Regina degli Angeli. Gli angeli della luce,
che combattono contro gli angeli ribelli e il male di satana, sono ai miei
ordini. Satana, con le sue trame,
induce i miei poveri figli a disobbedire a Dio, e già si considera quasi vincitore.
Ma la vostra Madre Celeste
opera nel silenzio con i suoi arcangeli, e tutti sono parte della gloria
celeste, che ora si sta avvicinando al culmine di una grande vittoria. Pregate con noi! Il Signore mi ha posto a capo
di questa grande battaglia. Gli angeli da me amati, Gabriele, Raffaele e
Michele, combattono al mio fianco. L’arcangelo Gabriele fu inviato da Dio per ricevere il Sì della
vostra Madre Celeste. Ora egli ha il compito di ricevere il vostro Sì
all’adempimento della legge e della volontà del Padre. L’arcangelo Raffaele donerà forza
alla vostra debolezza, vi aiuterà ad essere modesti di fronte a Dio, verserà
balsamo sulle vostre ferite dolorose e alleggerirà il fardello dei vostri
peccati. L’arcangelo
Michele vi difenderà da tutti gli attacchi e le trappole di satana. Quante volte
sareste stati vittime degli attacchi di satana, se non fosse per l’arcangelo
Michele che interviene in vostro soccorso. Continuate, continuate,
continuate a pregare. Ho bisogno del vostro aiuto. Pregate. Vi benedico nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
100 – 1 novembre 1988 (Giorno di Ognissanti)
Cari figli, ogni giorno
che passa, desidero rivestirvi sempre più di santità. Non sentitevi soli. Dio è
con voi. Oggi tutti gli angeli e i santi pregano e
intercedono per voi dinanzi al Padre. Voi dovreste quindi essere sempre sicuri e
fiduciosi. Vi amo, miei piccoli figli, e non smetterò mai di intercedere per
voi presso il Padre. Continuate a pregare per i sacerdoti. Pregate per le
vocazioni al sacerdozio. Pregate per il Santo Padre. Pregate che tutti i miei
piani si realizzino. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
113 – 10 dicembre 1988
Amati figli, questi sono i miei tempi, i tempi nei quali la vostra
Madre Celeste combatte satana e i suoi angeli cattivi.
Siate strumenti in questa grande vittoria. Siate ubbidienti al vicario di mio
Figlio, Papa Giovanni Paolo II. Il mio avversario ha stabilito
il suo regno su questo mondo e già considera se stesso il grande vincitore. Ma la
vostra Madre Celeste lavora nel silenzio e nel nascondimento, affrontando gli
angeli ribelli e il male di satana con i suoi angeli di luce. La mia Chiesa sta
per essere invasa da un fumo contagioso che diffonde ovunque il suo male. I
miei sacerdoti vivono in un Brasile benedetto da Dio. Il
Santo Padre, padre di tutta l’umanità, riceve gli ordini dalla vostra Madre
Celeste. Io do gli ordini ed egli li adempie con un’umiltà mai vista prima
d’ora. I sacerdoti che obbediscono al vicario di
mio Figlio (il Papa) sono benedetti da me, e coloro che non obbediscono sono
invitati dalla vostra Madre Celeste a un ritorno generale. Oggi la vostra Madre Celeste
vi chiede di usare il rosario come una delle armi più
efficaci per combattere il diavolo. Io sono la Regina dei sacerdoti. Vi voglio tutti al mio fianco
per vincere questa grande
battaglia. Vi benedico e
incoraggio nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete
nella pace.
117 – 24 dicembre 1988
Cari figli, vegliate con
me. È una notte santa! Oggi la vostra Madre celeste rivive i tristi momenti del
viaggio a Betlemme. Dover lasciare la casa di Nazareth fu un triste momento per
il mio cuore. Il casto e buono San Giuseppe e io abbiamo avuto parecchi momenti
di grande
afflizione.
Era già notte e stavamo cercando un posto dove stare, ma nessuno ci accolse.
Tutto ciò che trovammo fu una triste caverna e il calore di una mucca e del
nostro animale da soma, il nostro mezzo di trasporto durante il giorno. Quei
rifiuti furono per me e il mio piccolino, il vostro Dio, un momento di grande
dolore. Oggi accade la stessa cosa. Miei cari figli, Gesù è rifiutato da molti
di voi. Talvolta egli bussa alla porta dei vostri cuori per chiedervi un favore
e voi rifiutate. In quella notte ricevemmo molti visitatori celesti: milioni dei suoi angeli vennero ad adorarlo. Oggi avete il vostro
Dio di fronte a voi, vivo come egli è in cielo, e dimenticate che egli è
l’Onnipotente. Vi invito ad aprire i vostri cuori questa sera per ricevere le
grazie e il dono dell’amore, dono del quale ha bisogno tutta l’umanità. Vi
benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete
nella pace.
155 – 26 marzo 1989,
Domenica di Risurrezione
Cari figli, il mio Gesù è
risorto. Alleluia! Il mio Cuore Immacolato ha atteso con grande ansia questo
momento prezioso. Cantate inni, Gesù è risorto, miei cari figli. In questo
giorno la mia gioia è così grande nel vedere mio Figlio risorto. Rallegratevi
con Me. Amati figli, condividete la mia gioia. Rallegratevi
con tutti gli angeli e i santi in paradiso. Gesù ha sconfitto la morte ed è risorto dai
morti. Rendete grazie a Dio, cantate inni. Che il Risorto possa donarvi
coraggio, gioia e pace. La pace della risurrezione sia con tutti voi. Vi benedico
nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella
pace.
225 – 24 ottobre 1989
Cari figli, gli angeli in
cielo sono con la spada in mano per annientare coloro che corrompono la terra.
Guai a coloro che non si pentono e non cambiano le loro vite. Siete una
generazione perversa e chiamate su di voi la mano castigatrice che non tarderà
a colpirvi. Se non vi convertirete, senza dubbio giungerà una punizione
peggiore del diluvio, come mai si è visto sinora. Il fuoco cadrà dal cielo e una
grande parte dell’umanità sarà distrutta. Camminate al mio fianco, poiché solo
in questo modo posso aiutarvi a portare il peso sanguinoso della grande prova
che precederà la venuta del giorno del Signore. Siate vigilanti. Avete
poco tempo a disposizione. State all’erta. Grazie per avermi permesso di
riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
1.166
– 21 settembre 1996
Cari figli, sono vostra Madre e vengo dal cielo
per chiedervi di ritornare al Signore, che vi attende con immenso amore di
Padre. Riconciliatevi con Dio e cercate di vivere rivolti al paradiso.
Sappiate che i vostri giorni sulla terra sono pochi. Siete qui per un breve
momento. La vostra dimora eterna sarà in cielo, se vi convertite e cambiate la
vostra vita. Il
Signore vi attende lì pieno di gioia. Gli angeli
e i santi si rallegrano per ogni anima che entra in cielo. Convertitevi,
affinché anche voi possiate rallegrare il Signore, i suoi angeli e i suoi santi. So che molti hanno già fatto
esperienza di momenti felici qui sulla terra, ma la vostra completa e vera
felicità sarà alla presenza del Signore. Sforzatevi. Non
vivete in peccato mortale. Coloro che vivono in peccato mortale perderanno il
paradiso se muoiono in questo stato. Fate attenzione. Questo è il messaggio che
oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso
di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
1.168
– 27 settembre 1996
Cari figli, gioite, perché nel prossimo
futuro il Signore trasformerà tutta la vostra tristezza in gioia. Egli sarà con
voi e asciugherà le vostre lacrime. Allora non ci sarà più sofferenza e tutto
il male sarà vinto. Sperate. Non siete soli. Lo ripeto: il mio Signore è con
voi. Cambiate le vostre vite. Pentitevi. Quando il Signore ritornerà, vorrà trovarvi pronti per riceverlo. Grande sarà la vostra gioia
con il Signore, i suoi angeli e i suoi santi. Coraggio. Sono
arrivati i tempi che ho annunciato in passato. Il trionfo del mio Cuore
Immacolato sta per arrivare. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi
trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di
riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
1.206
– 24 dicembre 1996
Cari figli, convertitevi in fretta e non statevene lì a fare domande.
Siete bravi nel fare domande ma non lo siete nel dare risposte. È giunta l’ora
di separare il grano dalla pula. Mio Figlio
Gesù verrà dal cielo con tutti i suoi angeli e
santi e separerà i buoni dai cattivi. Sarà un giorno di giubilo per i fedeli,
perché ognuno riceverà secondo le sue opere. Il Signore asciugherà tutte le
lacrime. La pace regnerà per sempre e la gioia non avrà mai fine. Rallegratevi,
perché sta arrivando l’ora della vostra liberazione. Il trionfo del mio Cuore
Immacolato è vicino. Pregate. Ho ancora nobili cose da dirvi. Ho ancora molti
figli da salvare. Aiutatemi. Non state con le mani in mano. È giunta l’ora
della vostra coraggiosa testimonianza. Avanti. Che il Signore vi conceda la sua
grazia e la sua pace. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome
della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una
volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Rimanete nella pace.
1.277
- 10 giugno 1997
Cari figli, Dio vi sta chiamando a una nobile missione: la missione di
annunciare la speranza a tutti i popoli. Non abbiate paura di annunciare questa
nobile missione. Manderò davanti a voi degli angeli per proteggervi e
incoraggiarvi.
Vengo dal cielo per chiamarvi alla conversione. Voglio che siate docili alle
mie parole e che viviate i miei appelli. Voglio dirvi che senza
preghiera non comprenderete il significato della mia presenza qui. Pregate,
pregate, pregate. Vi renderò un popolo santo, un popolo che ama e vive per il
suo unico Dio. Ascoltatemi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima
Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi
benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete
nella pace.
1.898 - 22 maggio 2001
Cari figli, vi chiedo di essere forti
nelle tentazioni e di non permettere che le cose affascinanti di questo mondo
vi allontanino dall’amore del Signore. Vivete rivolti al Paradiso, dove gli angeli e i santi vi attendono con gioia. Voi siete in
questo mondo, ma non siete del mondo. Siete solo del Signore. Sappiate
valorizzare il grande tesoro che il Signore vi ha offerto. Abbiate cura della
vostra vita spirituale e alimentatevi con l’Eucaristia. La vostra forza è in Dio. Non rimanete
illusi. Solo Dio basta nelle vostre vite. Pregate. Solo quelli che
pregano comprenderanno il mio messaggio. Avanti con
coraggio e gioia. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della
Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una
volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Rimanete nella pace.
2.055
- 22 maggio 2002
Cari figli, non siete soli. Io sono
sempre vicina a voi e anche gli angeli del
Signore sono con voi. Vivete con amore i miei appelli e le vostre
vite saranno trasformate.
Date il meglio di voi nella missione che vi è stata affidata e sarete
ricompensati dal Signore. Conosco le sofferenze di ciascuno di voi e vi chiedo
di avere fiducia nell’amore del mio Gesù. Non perdetevi d’animo. Vivete sempre
con speranza. Anche quando tutto intorno a voi è motivo di tristezza e
preoccupazioni, non dimenticate che in Cielo c’è una Madre che guarda e
intercede per voi. Coraggio. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi
vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di
riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.124
- 1 novembre 2002
Cari figli, lodate e benedite il Signore
con tutti gli Angeli e i Santi per le meraviglie
della sua creazione. Lodatelo anche perché vi ha creato a sua immagine e
somiglianza, e vi ha scelti per essere suoi santi. Voi siete il popolo eletto e
amato con un amore senza limiti. Vi chiedo di allontanarvi dal peccato e di
essere miti e umili di cuore. Io sono vostra Madre e conosco le vostre
necessità e debolezze. Siate forti. Date il meglio di voi nella missione che vi
è stata affidata. Vivete nei tempi delle grandi
tribolazioni e se non pregate sarete ingannati dal demonio. Coraggio.
Guardatevi intorno e vedete quanti figli sono lontani. Il Signore ha bisogno di
voi. Non tiratevi indietro. Non state con le mani in mano. Questo è il
messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per
avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.481 - 08.02.2005
Cari figli, gli angeli hanno
eseguito gli ordini del Signore e una coppa è stata versata sulla terra. La
scienza cercherà una risposta, ma non la troverà. La vera sapienza è quella che
viene da Dio. Inginocchiatevi in
preghiera. Cercate il Signore e sarete grandi ai suoi occhi. Coraggio. Io sono
vostra Madre e sono con voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel
nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.525 - 21.05.2005
Cari figli, dopo la grande
tribolazione, il Signore manderà i suoi angeli per guidare i suoi eletti. Vi chiedo di non avere
paura. Non dimenticate: Dio è al vostro fianco. Qualunque cosa accada, sperate
nel Signore con fiducia. Sappiate che avrete grandi sofferenze a causa della vostra fede, ma
coloro che saranno stati fedeli al Signore fino alla fine riceveranno la
ricompensa dei giusti. Pregate molto. Io sono vostra Madre e sono al vostro fianco. Un gigante cadrà e nell’impatto con le acque causerà grande distruzione.
Regioni della terra soffriranno, ma coloro che stanno con il Signore
riceveranno conforto e pace. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel
nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.535 - 12.06.2005
Cari figli, il Signore è
al vostro fianco. Restate saldi sul cammino che vi ho indicato e date al
Signore la vostra esistenza. Sappiate che il Signore trasformerà la terra. L’umanità
raggiungerà la perfezione, ma prima passerà per grandi prove. Il Signore asciugherà
le vostre lacrime e la pace regnerà in tutti i cuori. Non temete. Gli angeli del Signore vi guideranno
e i vostri cammini saranno sicuri. Nessun male verrà contro di voi perché il demonio
sarà incatenato e non potrà più tentarvi. Vi chiedo di cambiare vita.
Non preoccupatevi. Vi chiedo di avere fiducia illimitata nella misericordia del
Signore. Non
restate con le mani in mano. Ciò che dovete fare non rimandatelo a domani.
Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità.
Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.560 - 11.08.2005
Cari figli, arriverà il giorno in cui
gli uomini vivranno in perfetta comunione con Dio. Passate tutte le
tribolazioni, vedrete la pace regnare sulla terra. Sappiate che il Signore ha
riservato per i giusti ciò che gli occhi umani non hanno mai visto. Gli angeli del Signore
passeranno e saranno guai per coloro che hanno corrotto la terra. Guai a coloro che hanno sfidato il Creatore e hanno condotto i
miei poveri figli all’errore. Io sono vostra Madre e voglio dirvi che il Signore sarà fedele
alle sue promesse. Cambiate vita. Ciò che dovete fare non rimandatelo a domani.
Pregate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima
Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi
benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete
nella pace.
2.596 - 30.10.2005
Cari figli, sono venuta
dal cielo per benedirvi e dirvi che siete importanti per il Signore. Siete il
suo popolo eletto e amato con un amore senza limiti. Vi chiedo di avere
coraggio. Non scoraggiatevi davanti alle vostre difficoltà. Io sono vostra
Madre e sono al vostro fianco. Sappiate che il Signore invierà i suoi angeli per soccorrervi nelle
tribolazioni. Ci sarà un grande avviso nel cielo del Brasile. È la chiamata del
Signore. State attenti. Nel Sinai ci sarà grande terrore. Ad Assisi si udranno grida di disperazione e grandi
lamenti. Inginocchiatevi in preghiera. Dio si aspetta molto da voi. Non
perdetevi d’animo. Voi che state ad ascoltarmi, non perdete la speranza. Dal
Signore verrà la vostra ricompensa. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto
nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Israele, Italia
2.802 - 21.02.2007
Cari figli, coraggio. Dio
è con voi e non vi lascerà mai soli. Dopo tutta la tribolazione, il Signore invierà i
suoi angeli e questi condurranno gli uomini a una nuova forma di vita. L’umanità sperimenterà la pace e uomini e
donne pieni di spiritualità abiteranno la Terra. Gli uomini fedeli vedranno le
meraviglie di Dio. Non
scoraggiatevi. Accogliete i miei appelli e ovunque testimoniate la mia presenza
in mezzo a voi. Inginocchiatevi in preghiera e sarete vittoriosi. Questo è il
messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per
avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.812 - 17.03.2007
Cari figli, non abbiate
timore. Io sono vostra Madre e vengo dal Cielo per chiamarvi alla Santità. Non
tiratevi indietro. Proseguite saldi sul cammino che vi ho indicato nel corso di
questi anni. Voglio condurvi a un ardente e continuo desiderio di Dio. Aprite i
vostri cuori all’amore. La vostra vita è preziosa agli occhi del Signore. Egli
vi ama e vi chiama a essere in tutto simili a mio Figlio Gesù. Sappiate che il Signore ha riservato per i suoi ciò che gli occhi
umani non mai hanno visto e che nessun uomo ha provato in questa vita. Vi parlo
perché ho il permesso del Signore. Non sono venuta dal Cielo per obbligarvi.
L’umanità sarà trasformata e gli uomini vivranno felici. Tutto sarà diverso. La
vostra gioia sarà grandiosa. Dio manderà i suoi Angeli a orientarvi e voi
camminerete sempre in direzione dell’Onnipotente. Non vi sarà morte, né dolore.
L’umanità sarà in pace. Gesù
regnerà e tutti saranno felici. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel
nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.833 - 05/05/2007
Cari figli, io sono vostra Madre e voglio vedervi felici già qui
sulla terra e più tardi con me in cielo. L’umanità cammina verso l’abisso della
distruzione che gli uomini hanno preparato con le proprie mani. Il mio Signore agirà con
segni e prodigi. Gli uomini saranno sorpresi dall’azione potente di Dio. Dio
mostrerà e gli uomini vedranno in pieno mezzogiorno. Molti si rallegreranno al
vedere la realizzazione delle promesse del Signore. Gli angeli guideranno gli
uomini e questi cammineranno in direzione di Colui che ha parole di vita
eterna. Coraggio. Il
Signore vi ama. Non vivete nel peccato. Siete del Signore e solo Lui dovete
servire. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima
Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico
nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella
pace.
2.835 - 08/05/2007
Cari figli, quando verrà la grande tribolazione, gli angeli del Signore saranno inviati
per soccorrere coloro che resteranno fedeli. Arriverà il giorno in cui
gli uomini saranno pieni di collera contro i ministri di Dio. Molti saranno
portati in carcere e altri rinnegheranno la fede. Vi chiedo di essere
fedeli a Gesù. Qualunque cosa accada, non allontanatevi dalla verità. Io
camminerò con voi. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome
della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una
volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Rimanete nella pace.
2.872 - 04/08/2007
Cari figli, l’umanità si
è allontanata da Dio e cammina verso l’abisso dell’autodistruzione. Allontanatevi
dalla malvagità e cercate il Signore per essere salvi. Gli uomini hanno
abbracciato ogni sorta di immoralità e hanno sfidato il Creatore. Sappiate, voi
tutti, che la giustizia del Signore verrà. Gli angeli di *Sodoma verranno sulla
terra e guai a coloro che vivono nell’immoralità e nella disobbedienza al
Signore.
Soffro per ciò che vi attende.
Pentitevi dei vostri peccati. Il Signore vuole salvarvi. Tornate. Questo
è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie
per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
*Dio inviò una pioggia di fuoco e zolfo che incenerì del tutto Sodoma con
i suoi abitanti, assieme ad altre città della pianura. L'ordine di non voltarsi
indietro a vedere quanto Dio aveva decretato accadesse alla città non fu
eseguito dalla moglie di Lot che, per quell'atto di disubbidienza, fu
trasformata in una statua di sale
2.896 - 29/09/2007 (20°
anniversario delle apparizioni)
Cari figli, grazie per
essere venuti. Io intercederò presso il mio Gesù per voi. Desidero portarvi a
un ardente e continuo desiderio di Dio. Aprite i vostri cuori alla mia
chiamata. Dite a tutti che Dio ha fretta e che non c’è più tempo da perdere.
Inginocchiatevi in preghiera. Sono vostra Madre e sono venuta dal cielo per
indicarvi il cammino della vittoria. Siate docili. Amate. L’amore è più forte della
morte e più potente del peccato. Sappiate che tutto ciò che farete in favore
dei miei piani non resterà senza ricompensa. L’umanità ha bisogno di
essere curata. Gli uomini si sono contaminati con ogni sorta di peccato ed è
giunto il momento del vostro ritorno. Gli angeli del Signore verranno e guai a
coloro che hanno corrotto la terra. Tre grandi espelleranno coloro che praticano il
male e sfidano il Creatore. Fate attenzione. Tornate al Signore. Ciò che dovete
fare, non rimandatelo a domani. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel
nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.906 - 23/10/2007
Cari figli, sono venuta
dal cielo per offrirvi il mio amore. Aprite i vostri cuori e riempitevi
dell’amore di Dio. L’umanità è malata e il Signore desidera curarla. Confidate
nella bontà del Signore. Conosco i vostri problemi e voglio soccorrervi. Non perdetevi
d’animo. Siate giusti. Io intercederò presso il mio Gesù per voi. Vivete nel
tempo peggiore di quello del diluvio. Oggi la creatura è più valorizzata del Creatore e
per questa ragione gli uomini camminano come ciechi che guidano altri ciechi. Quando tutto sembrerà
perduto, il Signore verrà a voi con grande vittoria. La terra troverà il
cammino della pace. Dio invierà i suoi angeli e gli uomini di fede avranno la
loro ricompensa. Coloro che cercano il Signore troveranno riposo. Saranno
questi a conoscere i nuovi cieli e la nuova terra. Non allontanatevi da Gesù. In lui è la vostra
vittoria. Coraggio. Egli è molto vicino a voi. Avanti senza paura. Questo è il
messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per
avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.909 - 30/10/2007
Cari figli, siate
strumenti di pace e di amore. Amate sempre, perché l’amore
è la certezza della felicità. Coloro che amano attraggono su di sé le
benedizioni del Signore. Sappiate che l’amore vince tutto. Nell’amore c’è solo
vittoria. Imitate mio figlio Gesù e riempitevi
del suo amore. L’umanità ha bisogno di essere curata dall’amore misericordioso
del Signore. Aprite i vostri cuori e lasciate che il Signore trasformi le
vostre vite. Quando tutto sembrerà perduto, il Signore manifesterà la sua
misericordia in favore degli uomini. La vita sulla terra sarà diversa. Gli
angeli del Signore staranno in mezzo a voi per orientarvi. Il Signore non vi
abbandonerà mai. Dal cielo verrà la grande opportunità, per l’uomo, di
riconciliarsi con il suo Dio. Ciò che è invisibile agli occhi degli uomini sarà
visibile. In quel momento, tutti saranno toccati e la pace regnerà per sempre. Avanti nella preghiera.
Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità.
Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.921 - 24/11/2007
Cari figli, amate. L’amore è
più forte della morte; l’amore vince tutto. Amate l’Amore e lasciate che i
vostri cuori si riempiano di questo sublime sentimento. Se gli uomini si amassero, l’umanità troverebbe il cammino della
pace e tutti sarebbero felici. Non potete essere veri cristiani se non amate.
Il mio Gesù si aspetta molto da voi. Dopo tutta la tribolazione, il mio Gesù
invierà i suoi angeli. La terra sarà trasformata e tutto ciò che oggi
contemplate sarà differente. I giusti
erediteranno una terra trasformata, nella quale non ci sarà né morte né dolore.
Tutti saranno felici e la pace regnerà per sempre. Vi chiedo di fare del bene a
tutti. Ascoltate la voce di Dio e accogliete con gioia la sua chiamata di
conversione. Io intercederò presso il mio Gesù per voi. Non perdetevi d’animo
davanti alle vostre difficoltà. Chi sta con il Signore non sarà mai sconfitto.
Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della
Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una
volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Rimanete nella pace.
3.198 - 8 agosto 2009
Cari figli, soffro per quello
che vi attende. Ci saranno grandi tribolazioni sulla Terra e gli uomini non
sopporteranno il peso delle sofferenze. Molti chiederanno di morire, ma
dovranno passare per la grande prova della purificazione. In questo tempo, i
giusti riceveranno la protezione degli angeli del Signore e nessun male li
raggiungerà. Coloro che si consacrano a me sperimenteranno una gioia senza fine. Questi contempleranno ciò che mai occhi umani hanno visto. Non
desistite. Rimanete sul cammino della verità. Il mio Signore è con voi e non vi
lascerà soli. Pregate. La
forza della preghiera vi fortificherà e vi farà comprendere i disegni di Dio.
Voi siete importanti per la realizzazione dei miei piani. Aprite i vostri cuori
e portate a tutti i miei appelli. Io sono vostra Madre e vi amo. Coraggio.
Nulla è perduto. La vittoria sarà del Signore. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel
nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.205 - 25 agosto 2009
DATE - PROFEZIE DELLA MADONNA DI ANGUERA:
DICEMBRE DI DOLORE - ANNUNCIATO DAGLI UOMINI SAPIENTI (Messaggio n. 2.585 del
08/10/2005) - LA GRANDE LUCE O "SECONDO SOLE, IL "GRANDE SEGNO"
della Madonna di Anguera. Messaggio
3.199 del 11/08/09 - (annunciato dai Profeti, messaggio 3.091 del 06/12/2008);
CALVARIO DEL SANTO PADRE a Santo Stefano (messaggio 2.996 del 13/05/08); ASCESA
DELL' ANTICRISTO (Messaggio n. 2.532 del 05/06/2005); IL "GRANDE
TERREMOTO" avverrà di venerdì' (messaggio 2.569 del 01.09.05); DIO invierà
IL "GRANDE SEGNO" e gli uomini vedranno di giovedì (Messaggio 2.572
del 8/9/05); UN LUNEDI' avverrà il miracolo dell' esame di coscienza nel nostro
cuore (messaggio n. 2.665 del 08/04/2006); IL "GRANDE MIRACOLO"
avverrà di domenica (messaggio n. 3.205 del 25/08/09); LA MARCIA DEL FALSO
PROFETA CONTRO IL VATICANO - IN QUEL GIORNO SARA' VISIBILE UNA ECLISSI LUNARE
(Messaggio 2.975 del 23/03/2008).
Cari figli, accogliete i miei appelli, perché desidero trasformarvi e condurvi a mio Figlio Gesù. Voglio portarvi tutti in cielo. Convertitevi in fretta. Non restate lontani dalla preghiera. Quando pregate attraete su di voi le benedizioni del Signore. Nella preghiera sarete capaci di scoprire i tesori di Dio che è dentro di voi. Date il vostro contributo per il trionfo definitivo del mio Cuore Immacolato. Nel tempo della grande tribolazione, i miei consacrati saranno protetti. Gli angeli del Signore li aiuteranno ed essi non inciamperanno. Il male starà lontano da loro. Coraggio. Il mio Gesù farà un grande miracolo e tutti gli occhi lo vedranno. Sarà questo miracolo il motivo di conversione degli atei e di tutti coloro che hanno abbracciato false dottrine. Accadrà di domenica, nella festa di un grande martire. Io sono vostra Madre e sono venuta dal cielo per indicarvi il cammino della salvezza. Non desistite. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.211 - 8 settembre 2009
Cari figli, i progetti
del Signore saranno realizzati in tutta la terra. Arriverà il giorno in cui il
Signore chiamerà e i giusti udranno la sua voce. Ci sarà un solo gregge che
servirà l’unico Signore. L’idolatria cadrà. Coloro che appartengono al demonio
saranno separati da coloro che appartengono al Signore. I veri figli di Dio saranno in un luogo sicuro.
Gli angeli del Signore saranno inviati a
prendersi cura dei miei eletti. Fatevi animo e siate
perseveranti. Tutto questo
accadrà dopo la grande tribolazione. In quel tempo la terra sarà
purificata. Non allontanatevi dal cammino che vi ho indicato. Siate
miei nella preghiera, nell’ascolto della Parola e nella fedeltà al Signore.
Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima
Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico
nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella
pace.
3.222 - 3 ottobre 2009
Cari figli, voi siete nel
mondo, ma siete unicamente del Signore. Vi chiedo di vivere rivolti verso il
paradiso per il quale siete stati creati. Vivete nel tempo delle grandi
tribolazioni spirituali, ma non scoraggiatevi. È necessario che tutto questo
accada perché si compia ciò che vi ho annunciato in passato. Seguitemi lungo il
cammino del bene e della santità. Quelli che seguono il cammino che Io ho
indicato non conosceranno mai la sconfitta. La vittoria di Dio sarà anche la
vostra vittoria. Rallegratevi, tutti voi che
state ad ascoltarmi, perché non sarete sconfitti dal demonio. Io mi prenderò
cura di voi. Siete voi i miei eletti, quelli che ho scelto per far parte della
mia legione vittoriosa. Abbiate coraggio, fede e speranza. Io sarò sempre al
vostro fianco. Non desistite. I miei fedeli non sperimenteranno dolori fisici. Gli angeli di Dio li proteggeranno nella
grande battaglia finale. Pregate. Solo
pregando sarete capaci di accettare i miei appelli. Questo è il messaggio
che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi
permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del
Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.240 - 14 novembre 2009
Cari figli, voi non siete
soli. Dio è sempre al vostro fianco, anche se non Lo vedete. Lui si prenderà
cura di voi. Nella grande tribolazione, il Signore invierà i suoi Angeli e voi sarete protetti. Non ci sarà sconfitta per i fedeli. La
terra trasformata apparterrà al popolo eletto di Dio. Il Signore adempirà le
sue promesse e vedrete le meraviglie di Dio nelle vostre vite. Non
allontanatevi dalla preghiera. Pregate sempre. Solo attraverso la preghiera
l’umanità incontrerà la pace. Siate miti e umili di cuore. Confidate nel
Signore e siate misericordiosi con i vostri fratelli. Io sono vostra Madre e so
quello che vi aspetta. Non incrociate le braccia. Questo è il messaggio che
oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso
di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.249 - 5 dicembre 2009
Cari figli, non vivete
lontani dal Signore. Questo è il tempo del vostro ritorno a Colui che è la
vostra Via, Verità e Vita. Vi chiedo di mantenere accesa la fiamma della fede. Cercate la grazia del Signore per mezzo dei sacramenti, perché
solo così potete crescere spiritualmente. Io sono venuta dal cielo per indicarvi il
cammino della pace e dell’amore. Aprite i vostri cuori ai miei appelli e io vi
condurrò alla santità. Consacratevi tutti i giorni al
mio Cuore Immacolato. Nel grande trionfo del mio
Cuore Immacolato il cielo si aprirà e gli angeli del Signore verranno in
soccorso dei miei eletti. Coloro che resteranno fedeli fino alla fine, contempleranno ciò
che gli occhi umani non hanno mai visto. Coraggio. Inginocchiatevi e pregate e
siate docili alla chiamata del Signore. Quello che dovete fare non rimandatelo
a domani. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima
Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi
benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete
nella pace.
3.309 - 22 aprile 2010
Cari figli, voi siete
importanti per la realizzazione dei miei piani. Quello che dovete fare non
rimandatelo a domani. Dio ha fretta e questo è il tempo del vostro ritorno
sincero e amorevole al Dio della salvezza e della pace. Io sono vostra Madre e
sono molto vicina a voi. Quando sentite il peso delle vostre difficoltà,
chiamatemi e Io vi condurrò a mio Figlio Gesù. In Lui troverete la forza per il
vostro cammino. La vostra piena felicità è in Gesù. Tornate a Lui che vi ama e
vi conosce per nome. Ecco il tempo delle grandi tribolazioni spirituali.
Cercate forza nella preghiera e nell’Eucarestia. Quando tutto sembrerà perduto
sorgerà per voi la grande vittoria di Dio. Non ci sarà sconfitta per i miei
eletti. Giungerà per l’umanità l’ora
del calvario. Grandi e dolorosi avvenimenti vi attendono, ma non scoraggiatevi. Gli angeli del Signore
verranno dal cielo e i suoi eletti non sperimenteranno dolori fisici. Nella
grande tribolazione finale gli uomini vedranno la mano potente di Dio agire. Avanti senza paura. Voi
siete del Signore e non dovete temere nulla. Questo è il messaggio che oggi vi
trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di
riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
PROFEZIE DELLA MADONNA DI ANGUERA CORRELATE ALLA PAROLA CONTINENTI
2.530 - 01.06.2005
Cari figli, la ricerca del
potere avrà come risultato una grande guerra tra i religiosi e un successore di
Pietro vedrà la morte di molti dei suoi sacerdoti. Il sequestro di un leader
religioso lascerà la Chiesa divisa, ma il Signore si prenderà cura del suo
popolo.
L’oro: ecco il desiderio dei nemici. Gli uomini cercheranno di smorzarne il
luccichio, ma non riusciranno. Inginocchiatevi in preghiera. L’umanità vivrà
momenti dolorosi. Continenti
si muoveranno e la Terra si dividerà in vari pezzi. Chi sarà fedele fino alla
fine vivrà per testimoniare l’amore di Dio. Non voglio spaventarvi,
ma è necessario che voi conosciate tutto questo. Vi chiedo di fare in
tutto la volontà di Dio. Non scoraggiatevi. Non tiratevi indietro. Questo è il
messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per
avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Italia
2.697- 22/06/2006
Cari figli, coraggio. Dio
è al vostro fianco. Avanti senza paura. Accogliete con gioia i miei appelli e sarete
condotti alla santità. Io sono vostra Madre e voglio dirvi che questi sono i tempi delle
grandi tribolazioni. Pregate sempre. Avvicinatevi all’Eucarestia e sarete
vittoriosi. L’umanità passerà per grandi prove. La terra sarà scossa e monti crolleranno.
Continenti si muoveranno e città saranno trascinate fino al mare. Il dolore sarà grande
per i miei poveri figli. Chiloé: il terrore passerà. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto
nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
L'isola di Chiloé (spagnolo: Isla
de Chiloé, o Isla Grande de Chiloé) si trova nel sud del Cile. Fa parte dell'arcipelago di
Chiloé ed è la più grande: è lunga
180 chilometri e larga 50. La sua popolazione è di circa 155.000 abitanti e ha
una superficie di 9.181 km².
2.804 - 27.02.2007
Cari figli, arriverà il giorno in cui la
Terra passerà attraverso un’ immensa trasformazione. Continenti si muoveranno e non saranno
più dove oggi si trovano. Vedrete la mano potente di Dio agire in favore degli uomini
e delle donne di fede. Io sono vostra Madre e vengo dal cielo per prepararvi.
Aprite i vostri cuori con gioia. Inginocchiatevi in preghiera e troverete nel
Signore la vostra forza. Siete il popolo del Signore. Non scoraggiatevi. Accogliete i miei appelli e
nessun male vi raggiungerà. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della
Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una
volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Rimanete nella pace.
3.114 - 25/01/2009
Cari figli, Io vi amo
come siete e sono venuta dal cielo per condurvi a Colui che ha parole di vita
eterna. Siate docili ai miei appelli e cercate di imitare in tutto mio Figlio
Gesù. Vi ringrazio per tutto ciò che fate in favore dei miei piani. Sappiate
che il Signore vi ricompenserà generosamente. Conosco le vostre necessità e
intercederò presso il mio Gesù per voi. Non tiratevi indietro. Non
scoraggiatevi. Inginocchiatevi in preghiera e sarete vittoriosi. L’umanità è
malata e ha bisogno di essere curata. Tornate al Signore. Ciò che dovete fare
non rimandatelo a domani. L’umanità berrà il calice
amaro della sofferenza quando verrà il grande incontro delle acque. I miei
poveri figli piangeranno e si lamenteranno. Continenti spariranno. Il deserto cesserà di essere
deserto.
Soffro a causa delle vostre sofferenze. Avanti lungo il cammino che vi ho
indicato. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima
Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi
benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete
nella pace.
3.201 - 15 agosto 2009
Cari figli, pregate molto
davanti alla croce per la conversione degli uomini. Cercate forza
nell’Eucarestia, perché solo così sarete capaci di testimoniare le meraviglie
del Signore. Non permettete che il demonio rubi la vostra pace. Voi siete del
Signore e solo Lui dovete seguire e servire. Io sono la vostra Madre
Addolorata. Voglio dirvi che avrete ancora grandi sofferenze. State camminando
verso un futuro di grandi prove. L’umanità sarà purificata
nella sofferenza. Arriverà il giorno in cui gli uomini grideranno chiedendo
aiuto e desidereranno la morte. Un fuoco veloce e distruttore raggiungerà la terra. Sta
venendo da molto lontano e gli uomini non potranno impedire la sua azione
distruttrice. Soffro per ciò che vi attende. Continenti cesseranno di esistere e la terra non sarà più la
stessa. Tutto sarà diverso. Ciò che oggi contemplate cesserà di esistere. Dopo tutto questo, Dio farà
sorgere una nuova terra per i suoi eletti. Avanti con coraggio.
Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità.
Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.223 - 6 ottobre 2009
Cari figli, arriveranno
giorni difficili e i miei poveri figli sperimenteranno una croce pesante. Continenti scompariranno e gli uomini contempleranno
cose che oggi non sono visibili agli occhi umani. Saranno tempi dolorosi per
voi.
Pregate. Non potete sopportare il peso della croce
se vivete lontani dalla preghiera. Cercate la forza nella
Parola di Dio e nell’Eucarestia. Se vi convertirete sarete vittoriosi. Non
desistite.
Restate saldi sul cammino che vi ho indicato. Coraggio. Io intercederò presso
il mio Gesù per voi. Dopo la grande tribolazione, l’umanità sarà purificata e i giusti vivranno
nella pace. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel
nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.437 - 8 febbraio 2011
Cari figli, conosco ciascuno di voi per nome e soffro a causa delle vostre sofferenze. Sono venuta dal cielo per indicarvi il cammino e ho bisogno del vostro sì. So che avete la libertà, ma vi chiedo di fare prima e al sopra di tutto la volontà di Dio. L’umanità cammina verso la distruzione che gli uomini hanno preparato con le proprie mani. Milioni di persone porteranno una croce pesante e milioni moriranno. La morte attraverserà i continenti dalle profondità della terra e la distruzione sarà grande. Dolore maggiore non è esistito. Inginocchiatevi in preghiera. Solamente nella grazia misericordiosa di mio Figlio Gesù troverete la salvezza. Avanti sul cammino che vi ho indicato. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Rapimento
della Chiesa
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
In escatologia cristiana, il Rapimento è
il nome dato al futuro evento descritto nella Bibbia.
Descrizione
Secondo questa dottrina, creduta in
specialmodo dalle chiese evangeliche, Gesù Cristo scenderà dal cielo
e porterà con sé tutti quelli nati di nuovo. Verranno trasportati simultaneamente ad
incontrare il Signore nell’aria e, dopo aver subito una trasformazione del
corpo, si uniranno ai credenti, precedentemente morti che nel contempo
passeranno attraverso la prima risurrezione. Riguardo al Rapimento,
fra i teologi c’è disaccordo se si verificherà prima o dopo la Tribolazione, un periodo di sette
anni che precede la seconda venuta di Cristo sulla
terra, o addirittura, se la durata della Tribolazione sarà di sette anni o solo
di tre anni e mezzo. Alcuni ritengono che la tribolazione di cui parla il
Vangelo di Matteo (Capitolo 24), è già avvenuta nel 70 d.C. con la distruzione
di Gerusalemme. Collegata al Rapimento è la dottrina del Millenarismo, secondo cui prima (per
alcuni) o dopo (per altri) Satana e i suoi angeli saranno legati e
Cristo e la sua chiesa regneranno sulla terra per mille anni, dopo di che verrà
il Giudizio universale.
Voci correlate
Angelo
Da Wikipedia, l'enciclopedia
libera.
In molte tradizioni religiose, un angelo è un essere spirituale che assiste e
serve Dio (o gli dei) o è al
servizio dell'uomo lungo il percorso del suo progresso spirituale e la sua
esistenza terrena.
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Origine del termine e suo significato
A-ke-ro (dialetto
miceneo, "messaggero") riportato inLineare
B, la prima scrittura greca risalente al XIV/XII secolo a.C., che
precedette il termine ἄγγελος (ánghelos) dal
medesimo significato.
Il termine ha origine dal latino angelus, a sua volta derivato dal greco ἄγγελος (traslitterazione: ággelos;
pronuncia: ánghelos),
attestato nel dialetto miceneo nel XIV/XII secolo a.C. come akero,
con il significato di inviato, messaggero; e, come messaggero
degli Dei, il termine "angelo" appare per la prima volta nelle
credenze religiose della Civiltà classica.
Nella
cultura religiosa classica
Il termine greco antico ánghelos (messaggero) è riferito al dio Hermes considerato il messaggero degli Dei[1]. Identica funzione viene
attribuita ad Iride sia nell'Iliade che negli Inni omerici[2], così in Platone, nel Cratilo (407e-408b) queste due divinità vengono indicate comeángheloi degli Dei. Allo stesso modo viene
indicata Artemide-Ecate (Sofrone- Scoli a Teocrito, II,12)[3] alludendo ai suoi rapporti con il mondo dei morti (Inferi). Anche Hermes è
"messaggero di Persefone" (Inscriptiones
Graecae XIV, 769) e quindi in
rapporto con i mondo dei morti.
In collegamento a ciò, Sam Eitrem[4] evidenzia che a Tera sono state rinvenute delle interessanti iscrizioni sepolcrali cristiane nelle quali viene menzionato l'ánghelos del defunto (Inscriptiones Graecae III, 933 e segg.).
In collegamento a ciò, Sam Eitrem[4] evidenzia che a Tera sono state rinvenute delle interessanti iscrizioni sepolcrali cristiane nelle quali viene menzionato l'ánghelos del defunto (Inscriptiones Graecae III, 933 e segg.).
Nella riflessione teologico-filosofica antica un tema
corrispondente alla comune nozione degli angeli è già presente[5].
Per i pitagorici i sogni erano inviati agli uomini dai geni.
Platone, in particolare nel Convivio, menzionò dei dáimōn che, ministri di Dio, sono vicini agli uomini per ben ispirarli.
Con Filone di Alessandria (20 a.C. ca–50 d.C.), filosofo e teologo di cultura ebraica ed ellenistica, l'ánghelos greco si incrocia con il mal'akh della Bibbia (così già reso nella Septuaginta) e diviene, nella sua
spiegazione esegetico-allegorica della stessa Bibbia, il nesso fra il mondo sensibile e quello del
Dio trascendente unitamente alle idee, alla sapienza e al pneuma[9]. Questo nesso si rende
necessario nella teologia di Filone in quanto il Dio trascendente non potrebbe
avere un rapporto diretto con il mondo sensibile per via del male in esso contenuto[10].
A partire dal II-IV secolo, la teologia neoplatonica utilizzerà la figura dell'ánghelos, inserita nella
processione dall'Unounitamente ai Dèmoni e agli Eroi[11], seguendo l'ordine
gerarchico di: Dei, Arcangeli, Angeli, Demoni ed Eroi[12].
Porfirio sosteneva che sono gli angeli a portare a Dio le nostre
invocazioni difendendoci dai dèmoni malvagi.
Giamblico elaborò una gerarchia del mondo celeste sostenendo che gli angeli
innalzano l'uomo dal mondo materiale mentre i demoni li spingono a
immergervisi, gli arcangeli accompagnano le loro anime nel cielo e gli eroi si
occupano del mondo. E la loro visione è ben differente:
« E le apparizioni
degli dèi sono belle a vedersi, perché brillano, quelle degli arcangeli
solenni e calme, più miti quelle degli angeli, quelle dei demoni terribili.
Quelle degli eroi [...] sono senz'altro più miti di quelle dei demoni, quelle
degli arconti ti fanno sbigottire, se essi esercitano il loro potere sul
mondo, mentre sono dannose e dolorose a vedersi, se essi sono nella materia;
quelle delle anime, infine, assomigliano per qualcosa a quelle degli eroi, ma
sono più deboli. »
|
|
(Giamblico. De mysteriis Aegyptiorum,
Chaldeorum et Assyriorum II,3.
Trad. it
di Claudio Moreschi in Giamblico I
misteri degli egiziani. Milano, Rizzoli, 2003, pag. 151)
|
Per Proclo gli angeli hanno il compito di aiutare l'uomo a tornare a Dio,
sono esseri buoni che comunicano la volontà degli dei:
« Solo ciò che è
conforme al bene può fare parte della schiera degli angeli mentre il male non
può entrare in tale ordine; gli angeli infatti sono coloro che comunicano e
rendono chiara la volontà degli dei, occupano il posto più alto fra i generi
sommi e sono caratterizzati dall'essere buoni »
|
|
(Proclo Tria opuscola. Milano, Bompiani, 2004, pagg.510-1)
|
Il culto degli angeli fiorì in Egitto e Asia Minore tra il II e
III secolo d.C.[13]. In questo quadro tale
figura veniva evocata dal rito teurgico e considerata come accompagnatore dell'uomo dall'ingresso
all'esistenza terrena, quando la sua anima scendeva lungo le varie influenze
delle sfere celesti che ne determinavano lecaratteristiche
personologiche, durante la vita in quanto ne erano guida e protezione, e nel
dopo-morte, quando gli angeli divenivano responsabili della sua purificazione,
dovendo recidere i vincoli dell'anima del defunto con il mondo della materia[14].
Andrea Piras[15] evidenzia la stretta connessione tra gli angeli e le anime dei
defunti nelle credenze relative all'immortalità delle religioni del mondo
classico in quanto, secondo tali credenze, le anime migliori venivano
trasformate in angeli. Così se una persona veniva formata attraverso la
perfezione spirituale poteva acquisire uno status simile a quello degli angeli e questo
spiegherebbe l'aggiunta del termine "angelo" al nome del defunto
nelle iscrizioni funerarie[16].
Nella
cultura religiosa dell'area mesopotamica
La cultura religiosa dell'area mesopotamica ha elaborato alcune credenze sugli angeli, qui indicati con il
termine sukkal(o sukol), che riverbereranno nei
successivi monoteismi[17]. Il ruolo dell'angelo
babilonese è quello di messaggero-inviato del dio: il sukkal di Marduk è, ad esempio, Nabu, quello di Anu è Papsukkal mentre quello di Inanna è Mummu.
La cultura religiosa babilonese possiede degli angeli-custodi
degli uomini (shedu e lamassu) raffigurati
all'ingresso delle case per la protezione degli abitanti, accompagnandoli
quando escono dalle stesse.
Altra figura importante è il karibu (o karabu, lett. "colui che
prega, invoca") da cui deriverà il nome giunto nella lingua italiana come
"cherubino"[18]. Il karibu viene raffigurato con le mani protese
verso il cielo pronto ad intercedere con gli Dei. La sua rappresentazione, in
forma antropomorfa o zoomorfa, ma comunque munita di ali è poi declinata nelle
iconografie delle religioni abramitiche.
Nello Zoroastrismo
Gli "angeli" ricoprono un ruolo fondamentale nella
religione zoroastriana[19].
Lo Zoroastrismo (o Mazdeismo) è la religione fondata dal profeta iranico Zarathuštra[20] presumibilmente tra il X e l'VIII secolo a.C. e che avrà una notevole influenza sull'Ebraismo e sullo stesso Cristianesimo[21]. Tale fede religiosa presuppone l'esistenza di un unico Dio indicato con il nome di Ahura Mazdā (Colui che crea con il pensiero) sapiente, onnisciente e sommo bene il quale all'origine dei tempi creò due spiriti superiori (mainyu) più una serie di spiriti secondari. Dopo tale creazione, uno dei due spiriti superiori, Angra Mainyu (Spirito del male), si ribellò al Dio unico trascinando con sé una moltitudine di esseri celesti secondari denominati Daēva, l'altro spirito superiore Spenta Mainyu (Spirito santo del bene) unitamente ad altri spiriti secondari indicati come Ameša Spenta restarono invece fedeli ad Ahura Mazdā, avviando uno scontro cosmico tra il Bene e il Male di cui la creazione dell'universo materiale e dell'uomo ne rappresenterà l'elemento centrale[22]. All'interno di questo quadro cosmico l'uomo creato dal Dio unico deve scegliere se schierarsi con il Bene o con il Male, il fedele zorastriano non ha dubbi al riguardo:
Lo Zoroastrismo (o Mazdeismo) è la religione fondata dal profeta iranico Zarathuštra[20] presumibilmente tra il X e l'VIII secolo a.C. e che avrà una notevole influenza sull'Ebraismo e sullo stesso Cristianesimo[21]. Tale fede religiosa presuppone l'esistenza di un unico Dio indicato con il nome di Ahura Mazdā (Colui che crea con il pensiero) sapiente, onnisciente e sommo bene il quale all'origine dei tempi creò due spiriti superiori (mainyu) più una serie di spiriti secondari. Dopo tale creazione, uno dei due spiriti superiori, Angra Mainyu (Spirito del male), si ribellò al Dio unico trascinando con sé una moltitudine di esseri celesti secondari denominati Daēva, l'altro spirito superiore Spenta Mainyu (Spirito santo del bene) unitamente ad altri spiriti secondari indicati come Ameša Spenta restarono invece fedeli ad Ahura Mazdā, avviando uno scontro cosmico tra il Bene e il Male di cui la creazione dell'universo materiale e dell'uomo ne rappresenterà l'elemento centrale[22]. All'interno di questo quadro cosmico l'uomo creato dal Dio unico deve scegliere se schierarsi con il Bene o con il Male, il fedele zorastriano non ha dubbi al riguardo:
(AVE)
« nâismî daêvô,
fravarânê mazdayasnô zarathushtrish vîdaêvô ahura-tkaêshô staotâ ameshanãm
speñtanãm ýashtâ ameshanãm speñtanãm, ahurâi mazdâi vanghavê vohumaitê vîspâ
vohû cinahmî ashâunê raêvaitê hvarenanguhaitê ýâ-zî cîcâ vahishtâ ýenghê
gâush ýenghê ashem ýenghê raocå ýenghê raocêbîsh rôithwen hvâthrâ. »
|
(IT)
« Io maledico i daēva. Mi professo adoratore di Mazdā, seguace di Zarathuštra, nemico dei daēva e accettando la dottrina di Ahura, lodo e venero gli Ameša Spenta, assegno tutto ciò che
è bene ad Ahura Mazdā, pieno di Aša, ricco di splendore,
pieno di hvarenah, da Lui proviene la
Vacca[23], da Lui proviene Aša, da lui proviene la Luce
e la luminosità delle stelle di cui sono vestiti gli esseri e le cose ricche
di gloria. »
|
(Avestā. Yasna, XII,1)
|
Così Arnaldo Alberti:
« Ameša Spenta, Immortali benefici.
Yn 0.5 e 12.1. Le entità spirituali più elevate, create da Ahura Mazdā per affiancare l'uomo nella sua lotta contro il Male. Sono
i "predecessori" degli arcangeli e includono le maggiori entità
divine, come Vohū Manah, il buon Pensiero, Aša, l'ordine e la
rettitudine, Ārmaiti, la santa devozione e la pietà, Haurvatāt, la perfezione e la salute, Ameretāt, l'immortalità, Xšāthrā, il dominio il potere supremo e lo
stesso Ahura, il Signore. »
|
|
(in Avestā a cura di Arnaldo Alberti. Torino, Utet, 2008,
pag.623)
|
Il libro sacro dello Zoroastrismo, l'Avestā, menziona al VI verso del
I Yasna anche degli esseri angelici denominati Fravašay (anche Fravaši) in qualità
di "angeli custodi" o "spiriti guardiani benefici" degli
uomini vivi, delle loro famiglie e comunità e delle loro anime dopo la loro
morte[24].
Una ulteriore entità spirituale, indicata come Yazata[25] (lett. il "venerabile") e assimilabile anch'essa alla
nozione di angelo, compare tra gli altri nello Yasna I, 3 dell'Avestā:
(AVE)
« nivaêdhayemi
hañkârayemi asnyaêibyô ashahe ratubyô, hâvanêe ashaone ashahe rathwe,
nivaêdhayemi hañkârayemi sâvanghêe vîsyâica ashaone ashahe rathwe,
nivaêdhayemi hañkârayemi mithrahe vouru-gaoyaotôish hazangrô-gaoshahe
baêvare-cashmanô aoxtô-nâmanô ýazatahe râmanô hvâstrahe! »
|
(IT)
« Annuncio (e)
celebro (questo yasna) in lode degli Asnya, i santi del giorno, maestri di
rettitudine; degli Hāvani, i santi guardiani del mattino,, santificati daAša e maestri di rettitudine; annuncio e celebro (questo yasna)
in lode di Sāvanghi, protettore del bestiame, e di Vīsya, angelo custode del
villaggio, santificati da Aša e maestri di rettitudine; annuncio e celebro (questo yasna)
in lode di Mithra dagli ampi pascoli, dalle mille orecchie e dalla miriade di
occhi, lo yazata di cui si celebra il nome, e di Rāman Xvāstra, lo yazata
della pace bucolica. »
|
(Avestā. Yasna, I,3. Traduzione Arnaldo Alberti, in Avestā. Torino, UTET, 2008,
pag.90)
|
Nel pensiero religioso ebraico
Il termine "angelo" è usato anche per l'ebraico biblico מלאך, mal'akh, sempre con il
significato di "inviato", "messaggero"; anche per אביר, avir (lett. "potente" o anche "uomo forte,
valoroso" nel Salmo 78,25); per א*להים, 'ělōhîm (sost. masch. pl.; lett. "le Divinità" nel Salmo 8,5); e
per שִׁנְאָן shin'an (moltitudini) nel Salmo 68,17.
Giudaismo del Secondo Tempio
Il Giudaismo eredita dalla tradizione mesopotamica alcuni termini come Karibu, reso in ebraico come Kerub (כְּרוּב). Ma nel monoteismo biblico Kerub[26] non è una divinità a cui essere devoti, quanto piuttosto un
sottoposto dell'unico Dio onnipotente indicato come Jhwh[27].
La figura del Kerub compare nel Libro della Genesi:
(HE)
« vaygaresh
et-ha'adam vaiyashken mikkedem legan-eden et-hakkeruvim ve'et lahat hacherev
hammithappechet lishmor et-derech etz hachaiyim »
|
(IT)
« Scacciato l'uomo,
colloco a oriente del giardino di 'Éden i Cherubini che roteavano la spada
fiammeggiante, per custodire la via che portava all'albero della vita »
|
(Libro della Genesi, III, 24. Traduzione in italiano di Alfredo Sabato Toaff in Genesi, Bibbia ebraica (a cura di Dario Disegni. Torino, Giuntina,
2010, pag.10)
|
Allo stesso modo sulla nozione dell'"angelo" biblico si
osservano influenze semitiche, cananee e zoroastriane[28]. Così come il nome del
diavolo Ashmedai (אשמדאי) che compare nel testo non canonico del Libro di Tobia[29] deriva all'avestico *Aēšmadaēva (demonio irato)[30][31].
Nelle versioni ebraiche dei testi biblici מלאך, mal'akh indica quindi un
"messaggero" dove il termine l'k indica generalmente
l'"inviare" qualcuno per una ambasciata, per osservare o anche spiare
qualcuno o qualcosa.
Mal'akh Jhwh è quindi l'inviato di Dio
che trasmette le sue volontà tra gli uomini. Mal'akh viene reso nella versione greca della
Bibbia con il termine grecoánghelos.
Così, nel Libro della Genesi, testo databile a non prima della seconda metà del VI a.C.[32], due Mal'akh Jhwh si presentano a Lot (לוֹט) per
salvarlo dalla distruzione di Sòdoma che stanno per compiere per ordine di Dio,
e a cui Lot rende omaggio (lett. "faccia a terra": אַפַּיִם אָרְצָה, appayim aretzah):
(HE)
« vaiyavo'u shenei
hammal'achim sedomah ba'erev velovt yoshev besha'ar-sedom vaiyar-lovt
vaiyakam likratam vaiyishtachu appayim aretzah »
|
(IT)
« I due angeli
arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di
Sòdoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si
prostrò con la faccia a terra »
|
(Genesi XIX,1. Traduzione italiana in Bibbia di Gerusalemme )
|
(HE)
« vaiyomeru
ha'anashim el-lovt od mi-lecha foh chatan uvaneicha uvenoteicha vechol
asher-lecha ba'ir hovtze min-hammakovm. ki-mashchitim anachnu et-hammakovm
hazzeh ki-gadelah tza'akatam et-penei hashem vayshallechenu hashem
leshachatah »
|
(IT)
« Quegli uomini
dissero allora a Lot: "Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le
tue figlie e quanti hai in città, falli uscire da questo luogo. Perché noi
stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro
davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandati a
distruggerli" »
|
(Genesi XIX, 12-3. Traduzione italiana in Bibbia di Gerusalemme)
|
Nel Libro dei Giudici, testo del V secolo a.C.,
un angelo appare alla moglie sterile di Manoach per annunciargli la nascita di
colui che li salverà dai Filistei:
(HE)
« vaiyera
mal'ach-hashem el-ha'ishah vaiyomer eleiha hinneh-na atte-akarah velo yaladte
veharit veyaladte ben ve'attah hishameri na ve'al-tishti yayin veshechar
ve'al-tocheli kol-tame ki hinnach harah veyoladte ben umovrah lo-ya'aleh
al-roshov ki-nezir elohim yihyeh hanna'ar min-habbaten vehu yachel lehovshia'
et-yisra'el miyad pelishtim. vattavo ha'ishah vattomer le'ishah lemor ish
ha'elohim ba elai umar'ehu kemar'eh mal'ach ha'elohim novra me'od velo
she'ilthu ei-mizzeh hu ve'et-shemov lo-higgid li vaiyomer li hinnach harah
veyoladte ben ve'attah al-tishti yayin veshechar ve'al-tocheli kol-tum'ah
ki-nezir elohim yihyeh hanna'ar min-habbeten ad-yovm movtov »
|
(IT)
« L'angelo del
Signore apparve a questa donna e le disse: "Ecco, tu sei sterile e non
hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. Ora guardati dal bere
vino o bevanda inebriante e dal mangiare nulla d'immondo. Poiché ecco, tu concepirai
e partorirai un figlio, sulla cui testa non passerà rasoio, perché il
fanciullo sarà un nazireo consacrato a Dio fin dal seno materno; egli
comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei". La donna andò a
dire al marito: "Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l'aspetto di un
angelo di Dio, un aspetto terribile. Io non gli ho domandato da dove veniva
ed egli non mi ha rivelato il suo nome, ma mi ha detto: Ecco tu concepirai e
partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare
nulla d'immondo, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno
fino al giorno della sua morte". »
|
(Giudici XIII,3-7. Traduzione
italiana in Bibbia di Gerusalemme )
|
Nel Libro di Zaccaria, testo del V secolo a.C.,
un angelo compare al profeta per comunicargli delle istruzioni da parte di Dio:
(HE)
« ra'iti hallaylah
vehinneh-ish rochev al-sus adom vehu omed bein hahadassim asher bammetzulah ve'acharav
susim adummim serukkim ulevanim va'omar mah-elleh adoni vaiyomer elai
hammal'ach haddover bi ani ar'ekka mah-hemmah elleh vaiya'an ha'ish ha'omed
bein-hahadassim vaiyomar elleh asher shalach hashem lehithallech ba'aretz
vaiya'anu et-mal'ach hashem ha'omed bein hahadassim vaiyomeru hithallachnu
va'aretz vehinneh chol-ha'aretz yoshevet veshokatet vaiya'an mal'ach-hashem
vaiyomar hashem tzeva'ovt ad-matai attah lo-terachem et-yerushalim ve'et arei
yehudah asher za'amtah zeh shiv'im shanah vaiya'an hashem et-hammal'ach
haddover bi devarim tovvim devarim nichumim vaiyomer elai hammal'ach haddover
bi kera lemor koh amar hashem tzeva'ovt kinneti lirushalim uletziyovn kin'ah
gedovlah »
|
(IT)
« Io ebbi una
visione di notte. Un uomo,in groppa a un cavallo rosso, stava fra i mirti in
una valle profonda; dietro a lui stavano altri cavalli rossi, sauri e
bianchi. Io domandai: "Mio signore, che significano queste cose?".
L'angelo che parlava con me mi rispose: "Io t'indicherò ciò che esse
significano". Allora l'uomo che stava fra i mirti prese a dire:
"Essi sono coloro che il Signore ha inviati a percorrere la terra".
Si rivolsero infatti all'angelo del Signore che stava fra i mirti e gli
dissero: "Abbiamo percorso la terra: è tutta tranquilla". Allora
l'angelo del Signore disse: "Signore degli eserciti, fino a quando
rifiuterai di aver pietà di Gerusalemme e delle città di Giuda, contro le
quali sei sdegnato? Sono ormai settant'anni!". E all'angelo che parlava
con me il Signore rivolse parole buone, piene di conforto. Poi l'angelo che
parlava con me mi disse: "Fa' sapere questo: Così dice il Signore degli
eserciti: Io sono ingelosito per Gerusalemme e per Sion di gelosia grande; ma
ardo di sdegno contro le nazioni superbe, poiché mentre io ero un poco
sdegnato, esse cooperarono al disastro. »
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(Zaccaria I, 8-15)
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Nel testo apocalittico canonico del II secolo a.C., il Libro di Daniele, un angelo appare al
giovane Daniele per spiegargli il significato simbolico delle visioni. Questo
angelo ha un nome: Gabriele.
(HE)
« vayhi bir'oti ani
daniyel et-hechazovn va'avakshah vinah vehinneh omed lenegdi kemar'eh-gaver
va'eshma kovl-adam bein ulai vaiyikra vaiyomar gavri'el haven lehallaz
et-hammar'eh vaiyavo etzel amedi uvevo'ov niv'atti va'eppelah al-panai
vaiyomer elai haven ben-adam ki le'et-ketz hechazovn uvedabberov immi
nirdamti al-panai aretzah vaiyigga-bi vaiya'amideni al-amedi »
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(IT)
« Mentre io,
Daniele, consideravo la visione e cercavo di comprenderla, ecco davanti a me
uno in piedi, dall'aspetto d'uomo; intesi la voce di un uomo, in mezzo
all'Ulai, che gridava e diceva: "Gabriele, spiega a lui la
visione". Egli venne dove io ero e quando giunse, io ebbi paura e caddi
con la faccia a terra. Egli mi disse: "Figlio dell'uomo, comprendi bene,
questa visione riguarda il tempo della fine". Mentre egli parlava con
me, caddi svenuto con la faccia a terra; ma egli mi toccò e mi fece
alzare »
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(Libro di Daniele VIII, 15-18)
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Il nome "Gabriele" (גַּבְרִיאֵ*ל, Gaḇrîʼēl) deriva da: geber, "uomo"
(גָּ֫בֶר, nella sua accezione di "uomo valoroso", ovvero "guerriero")
anche gabar (גָּבַר, "essere forte") e el (אֵ*ל, Dio) quindi "Guerriero di
Dio" oppure "Dio mi rende forte".
Accanto a Gabriele, sempre nel Libro
di Daniele si colloca un
altro angelo, il suo nome è Michele.
Il nome "Michele" (מִיכָאֵ*ל, Mîkhā'ēl) deriva da: mi (מִי, chi), ki (כִּי, come) e el (אֵ*ל, Dio) quindi "Chi (è) come
Dio?".
Michele si presenta come un "principe" (שָׂר, sar) che tutela il popolo di
Israele dagli altri principi malvagi ovvero angeli malvagi che proteggono i
popoli di Persia (פָּרָס, paras)
e di Grecia (יָוָן, yavan):
(HE)
« vaiyomer
hayada'ta lammah-bati eleicha ve'attah ashuv lehillachem im-sar paras va'ani
yovtze vehinneh sar-yavan ba aval aggid lecha et-harashum bichtav emet ve'ein
echad mitchazzek immi al-elleh ki im-micha'el sarchem »
|
(IT)
« Allora mi disse:
"Sai tu perché io sono venuto da te? Ora tornerò di nuovo a lottare con
il principe di Persia, poi uscirò ed ecco verrà il principe di Grecia. Io ti
dichiarerò ciò che è scritto nel libro della verità. Nessuno mi aiuta in
questo se non Michele, il vostro principe »
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(Libro di Daniele X, 20-21)
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Gli angeli nei testi "apocalittici" non canonici
In un testo "apocalittico", risalente al V secolo a.C.[33] indicato come il Libro dei Vigilanti (inserito nel primo Libro di Enoch)[34] e successivamente non accolto nei canoni ebraici e cristiani[35] e di cui anche la sola lettura è proibita dall'Halakhah, pena, sostiene Akiva (50-135 d.C.; uno dei più importanti rabbi nella storia dell'Ebraismo talmudico e considerato uno dei
"padri del mondo"[36]), «non aver parte nel Mondo futuro» (Talmud, Sanhedrin), alcuni angeli prendono
forma umana per accompagnarsi alle donne, cadendo quindi dal loro stato
celestiale[37]:
« Ed accadde, da
che aumentarono i figli degli uomini, (che) in quei tempi nacquero, ad essi,
ragazze belle di aspetto. E gli angeli, figli del cielo, le videro, se ne
innamorarono, e dissero fra loro: "Venite, scegliamoci delle donne fra
gli uomini e generiamoci dei figli". E disse loro Semeyaza, che era il
loro capo: "Io temo che può darsi che voi non vogliate che ciò sia fatto
e che io solo pagherò il fio di questo grande peccato". E tutti gli
risposero e gli dissero: "Giuriamo tutti noi, e ci impegnamo che non
recederemo da questo proposito e che lo porremo in essere" »
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(Enoc, VI. in Apocrifi dell'Antico Testamento vol.1 (a cura di Paolo Sacchi).
Torino, UTET, 2006, pag.472)
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Secondo Paolo Sacchi tale dottrina della "caduta" angelica, propria dei testi
apocalittici considerati poi apocrifi, rientra nel dibattito giudaico inerente
alla presenza del Male nel mondo:
« Si partì dal tema
del diluvio, letto solo nella tradizione jahwista, che doveva cancellare il
Male dal mondo e invece non lo cancellò. La natura dell'uomo è restata
incline al male, anche dopo il diluvio. La causa di questa inclinazione al
male, che è la vera causa prima del peccato, va ricercata al di là della
sfera umana, perché è ovvio, empiricamente certo, che l'uomo non ha alcun
mezzo per rimediarvi. Questa causa del peccato va peranto cercata nel mondo
angelico, dove un gruppo di angeli violò liberamente l'ordine cosmico voluto
da Dio, unendosi con donne per procreare, mentre gli angeli essendo puri
spiriti, non avevano ricevuto da Dio il dono della procreazione, che è
caratteristico dell'uomo, perché è mortale. Dal loro gesto nacque una
contaminazione spaventosa, che investì tutta la natura e l'umanità. In questa
impurità, che è debolezza e spinta verso il peccato, sta la radice del
male »
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(Paolo Sacchi. Op.cit. pag.27)
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Esegesi rabbinica
« Sii benedetto per
sempre nostra Rocca, nostro Re e nostro Redentore, che crea esseri santi; sia
lodato il Tuo Nome per sempre, nostro Re, creatore di servitori che stanno
tutti nella parte alta dell'universo e ad alta voce insieme annunciano con
riverenza le parole del Dio vivente e del Re del Mondo. Tutti pieni d'amore,
splendidi e vigorosi, tutti santi, tutti pronti ad eseguire, con timore e
riverenza, la volontà del loro Padrone. E tutti quanti aprono la loro bocca
con santità e purezza, con canti e salmi, e benedicono, lodano, glorificano,
santificano, esaltano e chiamano Re il nome di Dio, Re grande, forte e
temibile, santo Egli è; e ciascuno accoglie su di sé il giogo del Regno celeste, gli uni dagli altri e
si danno vicendevolmente il permesso di santificare il loro Creatore con
spirito sereno, con tono chiaro e dolce, proclamando all'unisono la santità,
e con profonda riverenza dicono: "Santo, Santo, Santo è Hashem, Dio
degli eserciti, della Sua Gloria è piena tutta la Terra". E gli Offanim e le sante Chayyot si sollevano con grande frastuono di fronte ai Serafin e
lodano dicendo: "Sia benedetta la Gloria di Hashem, dal Suo
luogo" »
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Il nome biblico per angelo, mal'akh (in ebraico מלאך), acquista il significato di angelo solo in connessione col nome
diDio, ad esempio "angelo
del Signore", o "angelo di Dio" (מַלְאָך יְ*ה*וָ*ה, ke mal'ach Yahweh Zac12,8). In altre espressioni
sono "figli di Dio", (אֱ*להִים בֵּן benei
ha 'Elohim) Gen6,4; Giobbe1,6; Sal89,6) e "Suoi santi"
(קדשים עמך kedoshim immach)
(Zac14,5).
Con riferimento ad alcuni angeli, il termine che traduce la parola
ebraica E-lohim è anche dèi, termine che esprime il
ruolo di essi come "principi celesti". Secondo le interpretazioni
dell'Ebraismo, il plurale E-lohim (usato talora per indicare
senz'altro l'unico vero Dio) viene impiegato talvolta per riferirsi ai Giudici. Gli angeli chiamati bnēi E-lohim obnēi E-lim, un ordine angelico
ulteriore, eseguono quanto impartito dagli angeli principi superni. Molte
notizie sugli angeli si trovano nell'insegnamento dei rabbini secondo la tradizione ebraica.
L'Universo, secondo gli Ebrei, è abitato da due categorie di esseri: gli
angeli e gli esseri umani.
Nel Tanakh compare anche la parola ebraica Ish (אּישׁ), che letteralmente significa uomo: con essa si riferimento
agli angeli in molti episodi come nel caso dei tre "uomini" che
visitarono Avraham (אַבְרָהָ֛ם, in italiano: Abramo) e Sarah(שָׂרָה):
(HE)
« vaiyera elav
hashem be'elonei mamre vehu yoshev petach-ha'ohel kechom haiyovm vaiyissa
einav vaiyar vehinneh sheloshah anashim nitzavim alav vaiyar vaiyaratz
likratam mippetach ha'ohel vaiyishtachu aretzah vaiyomar adonai im-na matzati
chen be'eineicha al-na ta'avor me'al avdecha »
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(IT)
« Poi il Signore
apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della
tenda nell'ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre
uomini (anashim) stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse
loro incontro dall'ingresso della tenda e si prostrò (vaiyishtachu)
fino a terra (aretzah), dicendo: "Mio signore (Adonai), se
ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre senza fermarti dal tuo
servo. »
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(Genesi XVIII, 1-3)
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dell'"uomo" incontrato e con cui "lottò" Giacobbe (cfr. Genesi XXXII, 25-33) o ancora
dell'"uomo" incontrato ed interrogato da Giuseppe sul luogo e lo stato dei suoi fratelli di cui doveva occuparsi e
prendersi cura come a lui ordinato dal padre Giacobbe.
Gli angeli appartengono al mondo della santità rispettivamente ai demòni che riguardano l'aspetto del male.
Creazione degli angeli
Dio creò gli angeli con un fuoco
divoratore tramite la parola. Vi è una discussione Halakhica che presenta due opinioni sul giorno della creazione degli angeli,
se essa sia avvenuta nel secondo o nel quinto giorno della Creazione: i maestri ebrei confermano come vera la prima opinione[38].
Ci si chiede infatti se sia possibile che gli angeli siano stati creati prima della creazione del Creato spiegando poi che così non fu anche per evitare che si dicesse che fossero stati loro ad effettuarla. Inoltre i commenti affermano che le espressioni di Dio in prima persona plurale "Creiamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza" e "ora l'uomo è diventato come uno di noi" (Genesi, Bereshit) si riferiscono alla parola della volontà divina rivolta agli angeli.
Ci si chiede infatti se sia possibile che gli angeli siano stati creati prima della creazione del Creato spiegando poi che così non fu anche per evitare che si dicesse che fossero stati loro ad effettuarla. Inoltre i commenti affermano che le espressioni di Dio in prima persona plurale "Creiamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza" e "ora l'uomo è diventato come uno di noi" (Genesi, Bereshit) si riferiscono alla parola della volontà divina rivolta agli angeli.
Nel periodo talmudico si sviluppa l'esegesi rabbinica rispetto alla natura degli angeli.
Una prima suddivisione avviene nella credenza negli "angeli" creati
per un solo giorno a gloria di Dio, per poi finire nella "corrente di
fuoco" (נהר די נור, nehar
di-nur), e quelli che, come Gabriele e Michele gli restano accanto per
servirlo nell'eternità[39].
Così Ben Azzai[40] cita l'esistenza di questi due ordini angelici come credenza
diffusa e accettata. D'altronde le fonti dei Tannaim, come la Mishnah, raramente si occupano
degli angeli e comunque sostengono la loro incapacità di vedere pienamente la
gloria di Dio.
Secondo i successivi insegnamenti dello Zohar le due tipologie di angeli, gli angeli eterni creati nei primi sei
giorni della Creazione e quelli non duraturi che possono essere creati e
cancellati in un solo giorno, possono essere paragonate ai due tipi di pioggia:
il primo caso può essere paragonato alla pioggia piena ed ancora ai fili d'erba
maturi, il secondo riguarda metaforicamente la pioggia leggera che concerne i
fili d'erba appena creati.
Gli angeli, secondo le prime fonti rabbiniche, parlano la lingua ebraica, hanno la capacità di
volare, sono in grado di spostarsi ovunque nonché di prevedere il futuro[41].
Gli angeli sono generalmente descritti di forma umana o come
composti di "acqua e fuoco"[42]; per questa peculiarità
si dice che gli angeli rappresentano e sono radicati nella pace, proprio come
vi è pace in essi nell'equilibrio tra gli elementi opposti acqua e fuoco.
Ordini angelici
Per approfondire, vedi la voce Heikhalot.
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Una corte celeste, con Dio Re e un esercito di ministri attorno a
Lui, si trova descritta nel Tanakh e gli angeli vengono citati quali servi dell'Altissimo:
(HE)
« vaiyomer lachen
shema devar-hashem ra'iti et-hashem yoshev al-kis'ov vechol-tzeva hashamayim omed
alav miminov umissemolov. »
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(IT)
« (Michea) disse:
"Per questo, ascolta la parola del Signore. Io ho visto il Signore
seduto sul trono; tutto l'esercito del cielo ( צבא השמים tzeva hashamayim) gli stava intorno, a
destra e a sinistra. »
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(1 Libri dei Re[43], XXII,19)
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esistono ordini, classi e schiere a capo delle quali viene
distinto un angelo principale.
Innumerevoli gli angeli con i loro rispettivi nomi, tra i quali i
più conosciuti Michele, Gabriele, Raffaele (רְפָאֵל Rephael: da רָפָא rapha inteso come "curare, purificare"
e אֵל El, "Dio")[44] ed Uriel (אוּרִיאֵל, da אוּרִי uri inteso come "luce", e אֵל El, "Dio": "Luce
di Dio" o "Dio è la mia luce")[45] distintamente corrispondenti alle Sefirot Chessed, Ghevurah, Tiferet e Malkhut.
(HE)
« va'ere vehinneh
ruach se'arah ba'ah min-hatzafovn anan gadovl ve'esh mitlakkachat venogah lov
saviv umittovchah ke'ein hachashmal mittovch ha'esh. umittovchah demut arba
chaiyovt vezeh mar'eihen demut adam lahennah. ve'arba'ah fanim le'echat
ve'arba kenafayim le'achat lahem. veragleihem regel yesharah vechaf ragleihem
kechaf regel egel venotzetzim ke'ein nechoshet kalal. ch veyadov k videi adam
mittachat kanfeihem al arba'at riv'eihem ufeneihem vechanfeihem le'arba'tam
choverot ishah el-achovtah kanfeihem lo-yissabbu velechtan ish el-ever panav
yelechu. udemut peneihem penei adam ufenei aryeh el-haiyamin le'arba'tam
ufenei-shovr mehassemovl le'arba'tan ufenei-nesher le'arba'tan. ufeneihem
vechanfeihem perudovt milma'elah le'ish shetayim choverovt ish ushetayim
mechassovt et geviyoteihenah ve'ish el-ever panav yelechu el asher
yihyeh-shammah haruach lalechet yelechu lo yissabbu belechtan. udemut
hachaiyovt mar'eihem kegachalei-esh bo'arovt kemar'eh hallappidim hi
mithallechet bein hachaiyovt venogah la'esh umin-ha'esh yovtze varak.
vehachaiyovt ratzov vashovv kemar'eh habbazak. va'ere hachaiyovt vehinneh
ovfan echad ba'aretz etzel hachaiyovt le'arba'at panav. mar'eh ha'ovfannim
uma'aseihem ke'ein tarshish udemut echad le'arba'tan umar'eihem uma'aseihem
ka'asher yihyeh ha'ovfan betovch ha'ovfan. al-arba'at riv'eihen belechtam
yelechu lo yissabbu belechtan. vegabbeihen vegovah lahem veyir'ah lahem
vegabbotam mele'ot einayim saviv le'arba'tan uvelechet hachaiyovt yelechu
ha'ovfannim etzlam uvehinnase hachaiyovt me'al ha'aretz yinnase'u
ha'ovfannim. al asher yihyeh-sham haruach lalechet yelechu shammah haruach
lalechet veha'ovfannim yinnase'u le'ummatam ki ruach hachaiyah ba'ovfannim.
belechtam yelechu uve'amedam ya'amodu uvehinnase'am me'al ha'aretz yinnase'u
ha'ovfannim le'ummatam ki ruach hachaiyah ba'ovfannim udemut al-rashei
hachaiyah rakia' ke'ein hakkerach hannovra nat? al-rasheihem milma'elah.
vetachat harakia' kanfeihem yesharovt ishah el-achovtah le'ish shetayim
mechassovt lahennah ule'ish shetayim mechassovt lahennah et geviyoteihem
va'eshma et-kovl kanfeihem kekovl mayim rabbim kekovl-shaddai belechtam kovl
hamullah kekovl machaneh be'amedam terappeinah chanfeihen. vayhi-kovl me'al
larakia' asher al-rosham be'amedam terappeinah chanfeihen. umimma'al larakia'
asher al-rosham kemar'eh even-sappir demut kisse ve'al demut hakkisse demut
kemar'eh adam alav milma'elah. va'ere ke'ein chashmal kemar'eh-esh beit-lah
saviv mimmar'eh matenav ulema'elah umimmar'eh matenav ulemattah ra'iti
kemar'eh-esh venogah lov saviv. kemar'eh hakkeshet asher yihyeh ve'anan
beyovm haggeshem ken mar'eh hannogah saviv hu mar'eh demut kevovd-hashem
va'er'eh va'eppol al-panai va'eshma kovl medabber »
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(IT)
« Io guardavo ed
ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di
fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare
di elettro incandescente. Al centro apparve la figura di quattro esseri
animati, dei quali questo era l'aspetto: avevano sembianza umana e avevano
ciascuno quattro facce e quattro ali. Le loro gambe erano diritte e gli
zoccoli dei loro piedi erano come gli zoccoli dei piedi d'un vitello,
splendenti come lucido bronzo. Sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani
d'uomo; tutti e quattro avevano le medesime sembianze e le proprie ali, e
queste ali erano unite l'una all'altra. Mentre avanzavano, non si volgevano
indietro, ma ciascuno andava diritto avanti a sé. Quanto alle loro fattezze,
ognuno dei quattro aveva fattezze d'uomo; poi fattezze di leone a destra,
fattezze di toro a sinistra e, ognuno dei quattro, fattezze d'aquila. Le loro
ali erano spiegate verso l'alto; ciascuno aveva due ali che si toccavano e
due che coprivano il corpo. Ciascuno si muoveva davanti a sé; andavano là
dove lo spirito li dirigeva e, muovendosi, non si voltavano indietro. Tra
quegli esseri si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si
muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori.
Gli esseri andavano e venivano come un baleno. Io guardavo quegli esseri ed
ecco sul terreno una ruota al loro fianco, di tutti e quattro. Le ruote
avevano l'aspetto e la struttura come di topazio e tutt'e quattro la medesima
forma, il loro aspetto e la loro struttura era come di ruota in mezzo a
un'altra ruota. Potevano muoversi in quattro direzioni, senza aver bisogno di
voltare nel muoversi. La loro circonferenza era assai grande e i cerchi di
tutt'e quattro erano pieni di occhi tutt'intorno. Quando quegli esseri
viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro e, quando
gli esseri si alzavano da terra, anche le ruote si alzavano. Dovunque lo
spirito le avesse spinte, le ruote andavano e ugualmente si alzavano, perché
lo spirito dell'essere vivente era nelle ruote. Quando essi si muovevano,
esse si muovevano; quando essi si fermavano, esse si fermavano e, quando essi
si alzavano da terra, anche le ruote ugualmente si alzavano, perché lo
spirito dell'essere vivente era nelle ruote. Al di sopra delle teste degli
esseri viventi vi era una specie di firmamento, simile ad un cristallo
splendente, disteso sopra le loro teste, e sotto il firmamento vi erano le
loro ali distese, l'una di contro all'altra; ciascuno ne aveva due che gli coprivano
il corpo. Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al
rumore di grandi acque, come il tuono dell'Onnipotente, come il fragore della
tempesta, come il tumulto d'un accampamento. Quando poi si fermavano,
ripiegavano le ali. Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle
loro teste. Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve come una
pietra di zaffiro in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una
figura dalle sembianze umane. Da ciò che sembrava essere dai fianchi in su,
mi apparve splendido come l'elettro e da ciò che sembrava dai fianchi in giù,
mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno splendore il cui aspetto era
simile a quello dell'arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale mi apparve
l'aspetto della gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a
terra (va'eppol al-panai; lett. "caddi sulla/con la mia
faccia") e udii la voce di uno che parlava. »
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(Libro di Ezechiele I, 4-28)
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Come la Merkavah i serafini, che sono cherubini, appartengono al Mondo di Beri'ah; le sante Chayyot al Mondo di Yetzirah e, ad esse collegati, gli Offanimcorrispondono ad Asiyah.
Angelo principe degli Offanim è Offanie-l.
Angelo principe degli Offanim è Offanie-l.
Ognuna delle 70 Nazioni esistenti e descritte nel
Tanakh possiede un Principe angelico stretto ad essa tranne il popolo d'Israele direttamente stretto e legato a Dio (gli angeli Michele e Gabriele
vengono comunque definiti angeli principi di Israele): nel corso della storia
può succedere che un principe angelico abbia il dominio invece di un altro e la
Nazione corrispondente domini anche sul popolo d'Israele come successe nell'Esilio in Egitto, ma anche questo succede per Volontà divina: nell'era messianica nessuna Nazione può più dominare sul popolo ebraico.
Esiste un angelo, così dice Rabbi Akiva, nel mezzo del firmamento
sulla cui "fronte" è inciso il nome Israel che proclama: "Benedite Hashem il Benedetto" ed a
cui tutte le schiere superne rispondono: "Benedetto Hashem il Benedetto
per l'Eternità".
Il roveto ardente apparso a Mosè è un angelo.
Samael è anche l'angelo della morte fuori dalla Terra d'Israele dove invece, per questo, è presente un altro angelo.
L'angelo dei segreti superni è Razie-l.
Rapporto tra gli angeli e Dio
« I cherubini
stanno accanto alle sante Chayyot: le loro ali sono alte quanto le loro
teste, la Shekhinah si trova sopra i loro dorsi e lo splendore della Gloria
sopra i loro volti. Inni e lodi sono sulle loro bocche e delle mani
[appaiono] sotto le loro ali ma i loro piedi sono nascosti da esse e corna
maestose sovrastano i loro capi. Lo splendore della Shekhinah sta sopra i
loro visi e la Presenza di Dio è sopra i loro dorsi »
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Anche il versetto gli
angeli sono tenuti in vita solamente dallo splendore della Sua presenza (Esodo R. 32. 4): essi ricevono il
proprio "cibo
celeste" nella
rivelazione di Dio nella Shekhinah e, nel momento in cui essa scende per nutrirli, si coprono il
volto per non osservare a lungo la sua essenza; si racconta infatti che i due
figli di Aronne Nadav ed Abiu morirono per aver
osservato a lungo ed in modo troppo profondo l'Essenza di Dio nella rivelazione
della Shekhinah.
Nei testi dei profeti del Tanakh vengono descritti molti ordini angelici che salgono assieme alla Shekhinah. L'elevatezza
degli angeli è dovuta al loro timore di Dio.
Nelle discussioni dei maestri ebrei risulta che gli angeli non possono ribellarsi alla Volontà divina
in quanto direttamente legati ad essa e perché mancanti dellibero arbitrio.
Il numero degli angeli è quasi infinito; con la distruzione del Tempio di Gerusalemme il numero degli angeli è diminuito e persino due ali dei serafini
sono state accorciate, motivo per cui il profeta Ezechiele ne contò quattro anziché sei; a causa di questo evento anche il
loro canto si fece più fievole.
Si parla di 248 angeli particolari con un legame con la Shekhinah
di maggiore rilevanza se messo a confronto con quello degli altri: 248 è il
anche il numero deiprecetti positivi della Torah rispetto ai 365 precetti negativi, le proibizioni.
Alcune parole del Tanakh sono talvolta scritte in aramaico per
celare qualcosa agli angeli che comprendono solo l'ebraico, sola lingua santa (Talmud:
Shabbat 12b; Sotah 33): è il caso dell'apparizione di Dio ad Avraham o
ancora, tra gli altri, quello in cui Dio ha donato la Torah al popolo ebraico;
ciò avviene per evitare la loro gelosia o il loro probabile tentativo di
impedire che qualcosa deciso da Dio possa avvenire.
Le missioni degli angeli
Il motivo fondamentale dell'angelologia rabbinica non è quello di
trovare intermediari tra Dio e il mondo, poiché non vi è bisogno di tali
intermediari; essi sono infatti compresi nell'Unità divina inoltre i maestri
insegnano che è proibito rivolgersi in preghiera agli angeli. Anche attraverso
lodi e cantici il vero scopo di essi è la glorificazione di Dio. Quindi il
compito primario degli angeli, per gli Ebrei, è quello di onorare Dio, ma anche
di portare messaggi agli uomini dotati del grado della profezia, di apportare benedizioni secondo il volere divino o compiere missioni sul piano della
Natura e degli uomini, anche in alcuni episodi o particolari della loro storia;
non svolgono, quindi, una funzione di intercessione per gli uomini, ma di
presentazione agli uomini della volontà di Dio. Come afferma ancheChaim Luzzatto gli angeli sono preposti ad ogni cosa in Natura come alberi, vento
e mari.
Poiché Dio è un
"fuoco divoratore", quando gli angeli sono vicini alla Gloria divina Lo lodano attraverso le "ali" mentre quando ne sono
lontani Lo lodano attraverso la "bocca".
Un angelo non può compiere più di una missione nello stesso
momento e uno stesso angelo può essere addetto a più missioni e questo benché
vi siano caratteristiche precise per ciascuno di essi.
Vi sono poi angeli distruttori, angeli misericordiosi, angeli
della Giustizia ed angeli della Giustizia e della Misericordia assieme: spesso i primi vengono associati alla Giustizia divina
nel rigore severo.
Vi sono angeli anche preposti alle nuvole, i tuoni, la pioggia, la
grandine, la sapienza, la conoscenza, l'intelligenza, la saggezza, alcuni sono
preposti ai venti, altri alla maturazione dei frutti; un angelo è talvolta
preposto al desiderio sessuale; un altro ancora contribuisce all'opera
dell'embrione, un altro all'utero per il parto; altri ancora elevano le
preghiere rivolte a Dio. 30 angeli accompagnano il sole di giorno e 34 di
notte.
Rapporto tra gli angeli e gli uomini
« Chi compie una Mitzvah acquisisce un angelo, chi ne compie due acquisisce due
angeli, chi compie più Mitzvot acquisisce mezza schiera di angeli »
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Molti sono i casi di visione degli stessi ad occhio nudo: per l'intensità della luce degli
angeli, spesso descritti come composti di acqua e fuoco celesti, con
riferimento alla loro sostanza celeste si usa anche la metafora di tizzoni ardenti e di fulgori e bagliori. Esistono due
livelli di visione degli angeli: il primo e più alto riguarda la visione di
essi nella forma assunta di uomini, il secondo permette di intravederne
unicamente la loro sostanza celeste luminosa. Ad esempio di ciò sono Avraham,
del primo livello, e Lot che poteva intravederne le fattezze celesti più semplici.
Per la manna vi è la metafora della sua produzione tramite il
"sudore" dell'ordine angelico delle Chayyot: queste, a capo delle
quali sta l'angelo principe della Merkavah Metatron, sono legate alla Shekhinah
ad uno dei livelli più alti tra tutti gli angeli.
Al passaggio del Mar Rosso tutto Israele poté assistere alla rivelazione della Gloria splendente di Dio con tutti i suoi angeli:
« ognuno cantò il
canto... e lo spirito santo era nella bocca di ognuno »
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Spesso l'entità dell'anima di alcuni uomini, se degni, può essere superiore a quella degli
angeli: gli angeli definirono Mosè Moshè Rabbèinu, espressione ebraica tradotta in Mosè Nostro Maestro.
Il profeta Elia, precursore dell'era
messianica, secondo i testi biblici ebbe la concessione di essere visitato dal
Signore con lo spirito santo anche per aver effettuato il tiqqun della completa unità con la Shekhinah e tutti gli angeli, cosa che
mantenne per il resto della vita.
È scritto inoltre che, come Mosé che poteva essere avvolto dalla Nube celeste, così anche Elia "ascese al Cielo" e poi trasformato nella sua anima in un angelo così compreso in modo eterno assoluto nell'essenza della Shekhinah: sempre lo Zohar spiega infatti che i molti casi di apparizione del profeta Elia a differenti maestri a distanza di secoli dalla sua ascesa sono dovuti alla sua inclusione nell'onnipresenza dell'Eterno.
Anche Enoch venne trasformato da Dio in un angelo ma, secondo l'esegesi ebraica, non nell'angelo della Merkavah Metatron appunto già esistente.
È scritto inoltre che, come Mosé che poteva essere avvolto dalla Nube celeste, così anche Elia "ascese al Cielo" e poi trasformato nella sua anima in un angelo così compreso in modo eterno assoluto nell'essenza della Shekhinah: sempre lo Zohar spiega infatti che i molti casi di apparizione del profeta Elia a differenti maestri a distanza di secoli dalla sua ascesa sono dovuti alla sua inclusione nell'onnipresenza dell'Eterno.
Anche Enoch venne trasformato da Dio in un angelo ma, secondo l'esegesi ebraica, non nell'angelo della Merkavah Metatron appunto già esistente.
Esistono poi dei veri e propri palazzi superiori o degli abissi
dove sostano alcuni angeli ad essi preposti; esistono poi gli Heikalot, palazzi celesti il cui
accesso è permesso al mistico Ebreo solo quando egli sappia fornire le chiavi dei Nomi divini analoghe ad essi.
Dopo la liturgia dello Shabbat degli angeli accompagnano ciascun Ebreo sino al luogo in cui poi
si compierà il Kiddush.
Accanto ad ogni persona stanno due angeli, uno appartenente
all'ordine degli angeli della Giustizia divina, o del rigore, e l'altro dalla
parte della Misericordia. Secondo un'altra opinione dello Zohar alla sinistra
di ogni individuo è presente l'angelo corrispondente all'inclinazione al male
mentre a destra l'angelo corrispondente all'inclinazione al bene.
Sempre lo Zohar espone due differenti opinioni, di Rabbi Pinchas e
Rabbi Shimon bar Yochay, secondo cui accanto ad
ogni individuo stanno quattro o cinque angeli: quest'ultima opinione venne poi
corretta dal primo al secondo.
Il tribunale celeste
Per approfondire, vedi la voce Torre di Babele.
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Chaim Luzzatto (Derech haShem) spiega che i giudizi sugli individui e su ogni cosa avvengono
Sopra similmente a come avvengono nei regni Terreni, seppure con attuazione e
realizzazione differenti: sono presenti una difesa ed un'accusa costituite entrambe
da angeli ed il verdetto dipende da differenti fattori tra loro collegati; una
qualsiasi azione a prima vista potrebbe sembrare infatti negativa o positiva ma
essa viene giudicata secondo il contesto e gli elementi associati. Gli
individui possono inoltre essere giudicati nella propria interezza o per azioni
specifiche. Spesso Dio dispone il caso affinché venga giudicato secondo verità
dagli angeli, comunque da Lui governati, altre volte è Lui stesso a stabilirne
il verdetto.
Secondo la tradizione ebraica il giudizio divino sugli individui
avviene quattro volte ogni anno pur in considerazione di giudizi individuali in
qualsiasi momento nel corso dell'anno soprattutto se devono essere assegnate
ricompense per meriti o punizioni per trasgressioni che necessitino di un
verdetto immediato.
Nel Cristianesimo
Il Cristianesimo ha ereditato la nozione degli angeli dalla
cultura religiosa biblico-ebraica, soprattutto di lingua greca, pur
ridisegnandone le figure in accordo con il Nuovo Testamento. Così, ad esempio
l'angelo ebraico nominato nel Libro di Daniele,Gaḇrîʼēl, reso nei Vangeli in greco antico come γαβριηλ (Gabriēl) e in latino, nella Vulgata, come Gabrihel, è
l'angelo dell'Annunciazione.
(EL)
« Ἐν δὲ τῷ μηνὶ τῷ
ἕκτῳ ἀπεστάλη ὀ ἄγγελος Γαβριὴλ ἀπὸ τοῦ θεοῦ εἰς πόλιν τῆς Γαλιλαίας ᾗ ὄνομα
Ναζαρὲθ πρὸς παρθένον ἐμνηστευμένην ἀνδρὶ ᾧ ὄνομα Ἰωσὴφ ἐξ οἴκου Δαυὶδ καὶ τὸ
ὄνομα τῆς παρθένου Μαριάμ καὶ εἰσελθὼν πρὸς αὐτὴν εἶπεν· χαῖρε, κεχαριτωμένη,
ὁ κύριος μετὰ σοῦ »
|
(IT)
« Nel sesto mese,
l'angelo (ἄγγελος) Gabriele (Γαβριὴλ) fu mandato da Dio in una città della
Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della
casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da
lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con
te". »
|
(Vangelo di Luca, I, 26-8)
|
Paolo di Tarso, figura fondante lo
stesso Cristianesimo, ne elenca, nella Lettera ai Colossesi la gerarchia:
(EL)
« ὅτι ἐν αὐτῷ ἐκτίσθη
τὰ πάντα ἐν τοῖς οὐρανοῖς καὶ ἐπὶ τῆς γῆς τὰ ὁρατὰ καὶ τὰ ἀόρατα, εἴτε θρόνοι
εἴτε κυριότητες εἴτε ἄρχαι εἴτε ἐξουσίαι· τὰ πάντα δι’ αὐτοῦ καὶ εἰς αὐτὸν ἔκτισται· »
|
(IT)
« perché mediante
lui tutto fu creato, la realtà nei cieli e quelle sulla terra, le visibili e
le invisibili, sia troni (θρόνοι,thronoi) sia le signorie (κυριότητες, kuriotētes), sia i principati
(ἄρχαι, archai), sia le
potestà (ἐξουσίαι, exousiai):
tutto è stato creato mediante lui e per lui. »
|
(San Paolo. Lettere ai Colossesi I,16. Milano, Rizzoli, 2009,
pag.493)
|
Sempre Paolo di Tarso successivamente stabilirà un principio che resterà centrale nella Storia del Cristianesimo:
(EL)
« μηδεὶς ὑμᾶς
καταβραβευέτω θέλων ἐν ταπεινοφροσύνῃ καὶ θρησκείᾳ τῶν ἀγγέλων, ἃ ἑόρακεν ἐμβατεύων,
εἰκῇ φυσιούμενος ὑπὸ τοῦ νοὸς τῆς σαρκὸς αὐτοῦ, »
|
(IT)
« Nessuno vi
squalifichi compiacendosi in pratiche di umiltà e nel culto (θρησκείᾳ, thrēskeia) degli angeli (ἀγγέλων),
prendendo in considerazione le sue visioni, lasciandosi vanamente gonfiare
dalla sua mente carnale »
|
(San Paolo. Lettere ai Colossesi II,18. Milano, Rizzoli, 2009,
pag.497)
|
Analogamente, nel 336, il Concilio di Laodicea nel Canone 35 proibirà le pratiche di invocazione e di adorazione
degli angeli.
Dal punto di vista iconografico gli angeli cristiani verranno raffigurati con le ali solo a partire dal IV secolo, questo per evitare la loro confusione con divinità pagane come Nike.
Dal punto di vista iconografico gli angeli cristiani verranno raffigurati con le ali solo a partire dal IV secolo, questo per evitare la loro confusione con divinità pagane come Nike.
Angelologia patristica
Partendo dall'analisi della Bibbia Septuaginta, redatta in lingua greca, i Padri della chiesa
cristiana avviarono la loro ricercateologica sugli angeli, ma per stabilire quale fosse il loro numero, quando
essi furono creati e dove vivessero.
Origene[46] sostenne che gli angeli fossero precedenti agli uomini nella creazione, considerando le anime degli uomini come angeli decaduti.
Giustino, Ireneo, Lattanzio ed Ambrogio, seguendo il Libro di Enoch considerato canonico dalle chiese cristiane dei primi secoli, considerarono "angeli" i figli di Dio (beně Ělōhīm) che peccarono con le figlie degli uomini. Per le medesime ragioniTertulliano ritenne che gli angeli disponessero di un corpo, visibile solo al loro creatore, capace di prendere la forma umana[47].
A partire dal IV secolo la Chiesa cristiana rigettò la canonicità del Libro di Henoc e quindi negò la corporeità degli angeli, in questo modo si espressero, tra gli altri, Tito di Bostra, Eusebio di Cesarea, Gregorio di Nissa e Giovanni Crisostomo. Tuttavia la corporeità fisica degli esseri spirituali, rigettata a partire dal IV secolo sul piano teologico, sopravvisse per tutto il Medioevo sul piano giuridico quando fu ammesso il commercio sessuale col demonio (δαιμόνιον- διάβολος della Septuaginta) commesso dalle streghe.
Pseudo-Dionigi l'Areopagita nel suo De caelesti hierarchia riprende parte della classificazione elaborata dal pagano Proclo[48]stabilendo la gerarchia angelica in base alla prossimità a Dio seguendo tale ordine: i serafini (più vicini a Dio) seguiti dai cherubini, dai principati, dalle dominazioni, dalle virtù, dalle potestà, dagli arcangeli e dagli angeli (questi ultimi i più lontani).
Origene[46] sostenne che gli angeli fossero precedenti agli uomini nella creazione, considerando le anime degli uomini come angeli decaduti.
Giustino, Ireneo, Lattanzio ed Ambrogio, seguendo il Libro di Enoch considerato canonico dalle chiese cristiane dei primi secoli, considerarono "angeli" i figli di Dio (beně Ělōhīm) che peccarono con le figlie degli uomini. Per le medesime ragioniTertulliano ritenne che gli angeli disponessero di un corpo, visibile solo al loro creatore, capace di prendere la forma umana[47].
A partire dal IV secolo la Chiesa cristiana rigettò la canonicità del Libro di Henoc e quindi negò la corporeità degli angeli, in questo modo si espressero, tra gli altri, Tito di Bostra, Eusebio di Cesarea, Gregorio di Nissa e Giovanni Crisostomo. Tuttavia la corporeità fisica degli esseri spirituali, rigettata a partire dal IV secolo sul piano teologico, sopravvisse per tutto il Medioevo sul piano giuridico quando fu ammesso il commercio sessuale col demonio (δαιμόνιον- διάβολος della Septuaginta) commesso dalle streghe.
Pseudo-Dionigi l'Areopagita nel suo De caelesti hierarchia riprende parte della classificazione elaborata dal pagano Proclo[48]stabilendo la gerarchia angelica in base alla prossimità a Dio seguendo tale ordine: i serafini (più vicini a Dio) seguiti dai cherubini, dai principati, dalle dominazioni, dalle virtù, dalle potestà, dagli arcangeli e dagli angeli (questi ultimi i più lontani).
Angelologia scolastica
Con la scolastica il tema
"angelico" si focalizza sulla natura di questi esseri spirituali
trovando nel Concilio Lateranense IV(1215) uno dei momenti più significativi.
Il primo autore a offrire largo spazio a questa meditazione fu Onorio di Ratisbona il quale dedicò al tema
ben quattro capitoli del suo Elucidarium (composto tra il 1108 e il 1110).
Cattolicesimo
Anche nel Cattolicesimo gli angeli sono creature di Dio spirituali, incorporee ma personali (dotate di intelligenza e
volontà propria)[49] e, tra gli esseri visibili, sono quelli con il più alto grado di
perfezione[50].
La loro esistenza è una verità di fede confermata dalla Sacra scrittura e dalla tradizione cattolica[51]. Secondo una definizione
di sant'Agostino il termine angelo non definisce l'essere della creatura bensì l'ufficio o il compito assegnato da Dio[52]. Sono realtà spirituali
alle dirette dipendenze di Dio.
Nella Chiesa cattolica gli angeli assumono una dimensione fortemente cristologica[50]. Essi annunciano Cristo, lo servono, ne sono
messaggeri, sono creati fin dalla loro origine in funzione del suo regno e del
suo disegno di salvezza e di vita.
Gli angeli hanno anche la funzione di assistere e proteggere la
Chiesa[53] e la vita umana[54], per questo vengono
invocati nelle celebrazioni e nelle preghiere dei credenti. Sono segno della
provvidenza di Dio e circondano con la loro protezione ed intercessione tutta
la vita umana del fedele. Secondo le parole di Gesù, ognuno ha un proprio
angelo custode e quelli dei bambini e dei semplici contemplano continuamente il
volto di Dio.
Secondo la Chiesa Cattolica nella Bibbia, Libro di Tobia, si legge che gli
arcangeli sono coloro che siedono alla presenza di Dio, ne contemplano la
gloria e lo lodano incessantemente. La Chiesa cattolica celebra la memoria di
tre angeli in particolare[55]:
§ Michele è a capo delle schiere celesti. È lui che
scaraventò Lucifero lontano dal Paradiso. Nel Libro
di Daniele (XII, 1)
viene indicato come particolare protettore del popolo di Israele.
§ Gabriele si
suppone lottò con Giacobbe (Genesi XXXII), rompendogli il femore, e gli
diede il nome di Israele. Apparve alla Vergine Maria, annunciandole la nascita di Gesù (Annunciazione).
§ Raffaele, è citato nel Libro
di Tobia, ed accompagnò Tobia nel viaggio in Mesopotamia per recuperare il denaro del padre, liberò
Sara da un diavolo e favorì il matrimonio di questa con Tobia. È
spesso identificato come l'angelo
custode per
eccellenza.
Dal punto di vista tradizionale cattolico si sostiene anche che la
descrizione delle gerarchie angeliche possa essere concepita in
base alla sistematizzazione proposta dallo pseudo-Dionigi Areopagita nella sua opera De coelesti hierarchia, suddividendo gli angeli in nove "cori angelici": Angeli; Arcangeli; Archai o Principati; Potestà; Virtù; Dominazioni; Troni; Cherubini; Serafini. Sono tre serie di
schiere angeliche composte ciascuna da tre tipologie di angeli i quali
avrebbero funzioni, regole e compiti precisi. Vi è poi, sempre secondo il punto
di vista tradizionale, un angelo che ha il compito di distruggere questo mondo,
l'Angelo dell'Apocalisse.
Dal 1670 papa Clemente X, stabilisce
definitivamente nel rituale cattolico la festa dell'angelo custode il 2 Ottobre.
Nello
Gnosticismo
Il tema degli "angeli" acquisisce un ruolo piuttosto
centrale nelle dottrine religiose gnostiche. Con il termine "Gnosticismo", termine coniato in
Europa nel XVIII secolo, gli studiosi classificano un fenomeno religioso
diffusosi nel Vicino Oriente e nel Mondo Classico intorno al I-II secolo d.C.[56][57].
Le radici di tale fenomeno religioso le si possono riscontrare in
una comunità battista samaritana che, unitamente a quelle giudaiche non
rabbiniche, ebbe origine dal mistico e asceta Giovanni Battista[58].
Dopo la morte di Giovanni Battista il movimento "battista" si suddivise in vari tronconi.
In uno di questi, quello "samaritano" che ebbe in Dositeo, Simone eMenandro alcuni dei suoi più significativi leader, si svilupparono per la
prima volta alcune originali dottrine religiose[59], la principale tra queste
voleva il mondo non creato da un dio creatore quanto piuttosto dagli degli
angeli degenerati che non conoscevano la natura del loro stesso creatore. Il
battesimo, in questo quadro apocalittico, aveva lo scopo di far riacquistare
l'immortalità agli uomini negata da questi angeli[60]. Contemporanei ai seguaci
di Gesù di Nazareth, anche i seguaci di Simone Mago attribuivano al loro "maestro" delle qualità divine,
incarnando egli stesso la potenza di Dio discesa sulla terra per ristabilire
l'ordine[61].
Così l'apologeta cristiano Giustino di Nablus riporta nella Prima apologia dei
Cristiani (23, 3) queste credenze:
« Gli angeli
governavano male il mondo perché ognuno voleva la supremazia, perciò egli
venne per stabilire le cose in ordine. Discese trasfigurato, fattosi simile
alle virtù, alle potenze, e agli angeli, per poter apparire tra gli uomini
come un uomo, sebbene egli non fosse un uomo; si è creduto che egli abbia
patito in Giudea, mentre egli non ha patito »
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Nel
Manicheismo
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Nell'Islām
Per l'Islām l'esistenza degli angeli (arabo: ملاك, malāk, pl. ملا ئكة, malāʾika[62]) è un atto di fede e chi
nega la loro esistenza è considerato un "infedele".
Gli angeli, infiniti di numero, hanno il compito di servire Allāh, di cui sostengono il trono e di cui cantano
le lodi e le adorazioni[63]; creati prima dell'uomo,
sono fatti di luce[64] e hanno anche la missione di condurre gli uomini a Dio secondo la
sua volontà, avendo anche il compito di registrare le azioni umane che saranno
soppesate, quando, loro stessi e su comando divino, suoneranno la tromba del
Giudizio finale.
Gli angeli sono dotati di due, tre o quattro paia di ali, la
differenza tra questi dipende dalla velocità con cui adempiono ai comandi
divini[65]:
(AR)
« الْحَمْدُ لِلَّهِ فَاطِرِ السَّمَاوَاتِ وَالأَرْضِ
جَاعِلِ الْمَلاَئِكَةِ رُسُلاً أُولِي أَجْنِحَة ٍ مَثْنَى وَثُلاَثَ وَرُبَاعَ يَزِيدُ فِي الْخَلْقِ مَا يَشَاءُ إِنَّ اللَّهَ عَلَى كُلِّ شَيْء ٍ قَدِير ٌ [66] » |
(IT)
« Lode al Signore,
Separatore (âlFâṯiru) dei cieli e della Terra, Che si avvale di angeli
quali inviati, forniti di ali a due, a tre e a quattro paia e aggiunge alla
creazione ciò Egli che vuole. Certo, Dio su tutto è Potente »
|
(Corano, XXXV,1. Traduzione di Gabriele Mandel in Corano.
Torino, UTET, 2006, pag.218 (434))
|
Tra gli angeli vengono nominati Michele, il quale compare una sola
volta nel Corano II,98, indicato come ميخائيل Mikal e Gabriele, indicato come جبرئیل Gabriel, il quale è invece
menzionato esplicitamente anche nella sura LXVI,4:
(AR)
« مَنْ كَانَ عَدُوّا ً لِلَّهِ وَمَلاَئِكَتِه ِِ وَرُسُلِه ِِ
وَجِبْرِيلَ وَمِيكَالَ فَإِنَّ اللَّهَ عَدُوّ ٌ لِلْكَافِرِينَ [67] » |
(IT)
« chiunque è nemico
di Dio, dei Suoi angeli, dei Suoi messaggeri e di Gabriele e di Michele,
allora, sì, Dio è nemico dei miscredenti »
|
(Corano (II, 98). Traduzione di Gabriele Mandel in Corano.
Torino, UTET, 2006, pag.9 (16))
|
Gabriele è l'angelo gerarchicamente più importante, lui trasmette
ai profeti la "rivelazione" divina, avendo annunciato anche aMaria (مريم Maryam) la sua maternità[68].
Altri angeli, alcuni citati nel Corano altri attestati nella tradizione
successiva, sono: Isrāfīl (إسرافيل), l'angelo della fine del Mondo[69];ʿIzrāʾīl (عزرائيل), l'angelo della morte[70]; Riḍwān (رضوان), il guardiano (ḵẖāzin)
del paradiso[71]; Mālik (مالك) il guardiano (ḵẖāzin)
dell'inferno[72]:
(AR)
« وَنَادَوْا يَامَالِكُ لِيَقْضِ عَلَيْنَا رَبُّكَ قَالَ إِنَّكُمْ
مَاكِثُونَ [73] » |
(IT)
« Grideranno:
"O Mālik! Il tuo Signore ci finisca!" Dirà: "Certo siete qui
per sempre!" »
|
(Corano (XLIII, 77). Traduzione di Gabriele Mandel in Corano.
Torino, UTET, 2006, pag. 249 (496))
|
Due angeli particolari, Munkar e Nakīr (منكر و نكير), sono preposti ad un "interrogatorio" dei
defunti, una volta deposti nella tomba. Le domande essenziali riguardano
l'appartenenza o meno all'Islam ("chi è il tuo Dio?", "chi è il
tuo Profeta?"). E nel caso che le risposte condannino il defunto, Munkar e
Nakīr lo percuotono violentemente cominciando a somministrargli in anticipo,
già nella tomba, la condanna che verrà comminata dopo il giorno del Giudizio. Questa dottrina e questi due angeli non sono tuttavia mai
esplicitamente menzionati nel Corano appartenendo piuttosto alle credenze
sulle dottrine trasmesse per testimonianza orale (samʿiyyāt) e basate
sull'interpretazione implicita dei versi del Corano [XIV, 27 (32); XL, 40 (49); LXXI, 25]
e sull'esplicita tradizione esegetica (ad es. al-Taftāzānī Commentario sul al-Nasafī ʿAḳaʾid Cairo, 1321, CIX).
Altri due angeli, questi menzionati nella II sura del Corano Harut e Marut (هاروت وماروت) riflettono
le idee angelologiche zoroastriane[74] e insegnano le arti magiche agli uomini, avendo peraltro deciso di
rimanere sulla Terra per amore di una donna[75]:
(AR)
« وَاتَّبَعُوا مَا تَتْلُو الشَّيَاطِينُ عَلَى مُلْكِ
سُلَيْمَانَ وَمَا كَفَرَ سُلَيْمَانُ وَلَكِنَّ الشَّيَاطِينَ كَفَرُوا يُعَلِّمُونَ النَّاسَ السِّحْرَ وَمَا أُنزِلَ عَلَى الْمَلَكَيْنِ بِبَابِلَ هَارُوتَ وَمَارُوتَ وَمَا يُعَلِّمَانِ مِنْ أَحَدٍ حَتَّى يَقُولاَ إِنَّمَا نَحْنُ فِتْنَة ٌ فَلاَ تَكْفُرْ فَيَتَعَلَّمُونَ مِنْهُمَا مَا يُفَرِّقُونَ بِه ِِ بَيْنَ الْمَرْءِ وَزَوْجِه ِِ وَمَا هُمْ بِضَارِّينَ بِه ِِ مِنْ أَحَد ٍ إِلاَّ بِإِذْنِ اللَّهِ وَيَتَعَلَّمُونَ مَا يَضُرُّهُمْ وَلاَ يَنفَعُهُمْ وَلَقَدْ عَلِمُوا لَمَنِ اشْتَرَاه ُُ مَا لَه ُُ فِي الآخِرَةِ مِنْ خَلاَق ٍ وَلَبِئْسَ مَا شَرَوْا بِهِ~ِ أَنفُسَهُمْ لَوْ كَانُوا يَعْلَمُونَ [76] » |
(IT)
« Ed essi seguirono
ciò che i diavoli raccontano sul regno di Salomone. Ma Salomone ha sempre
creduto, e i diavoli non hanno creduto: insegnano alle genti la magia e quel
che è stato rivelato agli angeli Hârût e Mârût a Bâbil. Ma questi non
insegnavano qualcosa a qualcuno se prima non avevano detto: "Questo
solo: noi siamo solo una tentazione. Non essere dunque miscredente." Poi
le genti impararono da loro come creare la divisione fra uomo e sua moglie.
Con ciò essi non sono in grado di far del male a chicchessia se non col
permesso di Dio. E imparano ciò che fa loro del male senza far loro alcun
bene. Ciò che sanno è sicuramente che colui che s'acquistò ciò, per lui
nessuna parte nell'aldilà. In effetti hanno escogitato un cattivo affare per
le loro anime. Ah, se avessero saputo! »
|
(Corano II,102. Traduzione di Gabriele Mandel in Corano.
Torino, UTET, 2006, pag.9 (16))
|
Il Corano distingue altre due specie di esseri
spirituali con funzioni e caratteristiche diverse dagli angeli: i jinn (جني, simili ai "geni" della tradizione europea) e idiavoli (إبليس; anche shayāṭīn شياطين). A differenza degli angeli che
hanno natura di "luce", i jinn[77] e gli shayāṭīn hanno sostanza di fuoco. Tali esseri
spirituali si differenziano inoltre per l'atteggiamento nei confronti
dell'uomo: gli angeli del Corano non differiscono da quelli menzionati
nei testi dell'Ebraismo e del Cristianesimo, mentre i jinn hanno una funzione ambigua,
dividendosi in un gruppo (maggioritario) più o meno nettamente ostile all'uomo
e in un gruppo (minoritario) a lui benevolo, capace di proteggere luoghi e
persone.
Tra questi ultimi si ricordano i qarīn (قرين), due esseri invisibili - uno miscredente e uno credente - che agiscono da "spiriti custodi" (Muhammad si dice avesse convertito il suo che era miscredente, rendendolo anch'esso spirito positivo)[78]. Caratteristica infatti dei jinn è di poter essere musulmani (e quindi benevoli) o non musulmani (e quindi ostili all'uomo).
Tra questi ultimi si ricordano i qarīn (قرين), due esseri invisibili - uno miscredente e uno credente - che agiscono da "spiriti custodi" (Muhammad si dice avesse convertito il suo che era miscredente, rendendolo anch'esso spirito positivo)[78]. Caratteristica infatti dei jinn è di poter essere musulmani (e quindi benevoli) o non musulmani (e quindi ostili all'uomo).
Interpretazioni
moderne dell'angelo biblico
Tanto Thomas Hobbes che Baruch Spinoza si misurarono con la questione della rivelazione divina così come
si presenta nel testo biblico.
Nel suo sforzo di stabilire che la conoscenza profetica del divino si fondava esclusivamente sulla imaginatio ("immaginazione"), Spinoza,
nel suo Trattato teologico-politico, spende qualche parola
sulla figura dell'angelo. L'imaginatio in
questione, come parafrasa Antonio Droetto, "non è l'operazione eseguita
dalla mente sopra le vestigia delle impressioni sensibili"[79]. Mentre quella di cui
parla nei Cogitata metaphysica e nella seconda parte dell'Ethica è una immaginazione che
l'attività intellettuale porta a conoscenza distinta (in coerenza rispetto ai
principi del razionalismo cartesiano), quella profetica non è
una conoscenza, neppure di primo grado. Si tratta di un'attività chiusa in sé
stessa e finisce per essere negazione della Sostanza e della sua conoscenza,
negazione della scienza di Dio. Se Dio è l'oggetto dell'immaginazione
profetica, ciò avveniva, secondo Spinoza, perché gli Ebrei tendevano ad
attribuire a Dio tutto ciò che non capivano[80]. Hobbes, per suo conto,
scriveva nel Leviatano, che non esiste né può
esistere alcuna immagine di forme invisibili o di sostanze infinite[81]. Mentre per Spinoza, la
Scrittura è "il documento dell'immaginazione, e non della scienza dei
profeti"[79], per Hobbes le
manifestazioni sovrannaturali, fuori dall'economia consueta della Natura, sono
ascrivibili a Dio e intendono significare la sua presenza e la sua volontà[82], spiegazione
inammissibile per Spinoza, per il quale l'agire divino non ammette distinzioni
speciali rispetto all'economia naturale e qualsiasi idea in contrario sostiene
l'idolatria[83]. Hobbes, insomma,
mantiene in piedi l'idea di un ordine sovrannaturale che sarebbe stato rivelato
ai profeti, mentre per Spinoza questo "mistero" consiste solo nella
sua alogicità.
Quanto detto per le manifestazioni dirette di Dio che la Scrittura
registra vale per Spinoza anche in riferimento agli angeli, che egli interpreta
come uno tra "i mezzi adoperati da Dio per rivelare agli uomini i suoi
decreti"[84]. Chiarito che la
rivelazione avviene ai profeti solo attraverso immagini, Spinoza menziona
alcuni passi biblici in cui figurano angeli, in ordine:
§ Dio
manifesta la sua collera a Davide per il tramite di un angelo che mette mano
alla spada (Primo libro delle Cronache, 21.16)
§ Un angelo
si manifesta alla moglie di Manoach (Libro
dei Giudici, 13.2-3)
Mentre Maimonide, nella sua ottica
razionalista, non riusciva a dare conto della suscettibilità di "specie
visibile" della natura angelica, supportata dalla Scolasticasulla scorta di Aristotele, e interpretava perciò la
visione degli angeli metafisicamente, come immagine non vera, sensazione non
reale, rappresentazione fantastica avvenuta in sogno, per Spinoza questo è
violentare il testo biblico per cavarne significati a supporto di dottrine. Altrettanto,
a giudizio di Spinoza, fanno i rabbini, nel momento in cui interpretano gli
angeli allegoricamente. Per Spinoza, semplicemente, gli angeli non appartengono
alla sfera della metafisica, ma a quella della teologia. Per lui non esiste,
insomma, un mezzo intellettivo per cogliere la rivelazione divina. Ogni
raccordo tra ragione e fede è impossibile: in ciò avversa soprattutto Tommaso, il quale sosteneva,
oltre alla via immaginativa, una via intellettiva, intesa come munus ordinarium ("dono naturale") del
profetare, che si aggiungeva al munus
extraordinarium, quello dell'intervento soprannaturale.
Note
1.
^ Sam
Eitrem in Oxford Classical Dictionary, Oxford University Press, 1970. Trad. it. Dizionario di antichità classiche, Milano, San Paolo Edizioni, 1995 pag.115.
2.
^ Sam Eitrem. Op.cit..
3.
^ Sam Eitrem. Op.cit..
4.
^ Op.cit..
5.
^ Cipriano Casella e Paul
Gilbert. Gli esseri
"angelici" nel pensiero antico, in Enciclopedia filosofica vol.1.
Milano, Bompiani, 2006, pag.443
6.
^ Cfr. Aristotele. De anima I,5 e Diels-Kranz 11 A 22
« Alcuni sostengono
che l'anima è diffusa proprio nel'universo, e per questo motivo, forse, che
Talete considerò tutte le cose piene di dèi »
|
7.
^ Cipriano Casella e Paul
Gilbert. Op.cit.
9.
^ Roberto Radice in Enciclopedia
filosofica, vol.5. Milano, Bompiani,
2006, pag.4121
10.
^ Piero Treves in Oxford Classical Dictionary, Oxford University Press, 1970. Trad. it. Dizionario di antichità classiche, Milano, San Paolo Edizioni, 1995 pag.953.
11.
^ Giovanni
Reale. Storia
della filosofia greca e romana, vol.9.
Milano, Bompiani, 2004, pag.98
12.
^ Sam Eitrem. Op.cit..
13.
^ Sam Eitrem. Op.cit..
14.
^ Cfr. Andrea
Piras in Encyclopedia of Religion, vol.1. NY, Macmillan 2005, pag.344
15.
^ In Encyclopedia of Religion, vol.1. NY, Macmillan 2005, pag.344
16.
^ Andrea Piras Op.cit.
17.
^
« In Mesopotamia there were a number
of angelological ideas which would be transmitted to monotheistic religions,
especially their role as intermediaries and personal guardians of human
beings. »
|
|
(Andrea Piras. Op.cit.)
|
18.
^ Il
termine italiano "cherubino" deriva dal latino tardo cherub (pl. cherubim) a sua volta ripreso dal greco cheroub (cheroubim,
Χερουβ, pl. Χερουβίν) che ha origine dall'ebraico kerub(kerubim; כְּרוּב, pl. כרובים) a sua volta dal babilonese e
dall'assiro karabu (accadicokuribu).
19.
^
« Angels are a fundamental part of
Iranian thinking and its perception of the divine in terms of ideas and
concepts—morality, thought and life—as personified not in mythological
stories but in intermediate figures assisting the supreme god Ahura Mazda
with the order and maintenance of the cosmos. The religious history of
Zoroastrian Iran has shown interesting ideas concerning angels since the
earliest part of the Avesta, containing songs (Gatha) attributed to Zoroaster
himself, in which Ahura Mazda is accompanied by an entourage of spiritual
beings called the Amesha Spentas (the Beneficent Immortals) who are similar
to angels. »
|
|
(Andrea Piras Angel in Encyclopedia of
Religion, vol.1. NY, Macmillan 2005, pag.344)
|
20.
^ La
fondazione di questa religione è basata sull'esperienza estatica del profeta (manthran)
Zarathustra il quale, accompagnato dall'Ameša
Spenta Vohū Manah, viene portato al cospetto di Ahura Mazdā. Così la parte più
antica dell'Avestā:
(AVE)
« tat môi vîcidyâi
vaocâ hyat môi ashâ dâtâ vahyô vîduyê vohû mananghâ mêñcâ daidyâi ýehyâ-mâ
ereshish [ərəšiš] tâcît mazdâ ahurâ ýâ
nôit vâ anghat anghaitî vâ. »
|
(IT)
« Dimmi quindi che
cosa tu Aša e cosa voi mi avete assegnato da meglio conoscere e
successivamente da tenere bene a mente, grazie a te, Buon pensiero (Vohū Manah) quello che io ho contemplato ('ərəšiš ) e per la quale provocherò invidia. Dimmi di tutto questo
, o Ahura Mazdā, ciò che accadrà e ciò che non accadrà »
|
(Avestā, Gāthā Ahunavaitī, Yasna, XXXI,5)
|
21.
^ Al
riguardo cfr., tra gli altri, Paul Du BreuilZarathustra (Zoroastre) et la transiguration du monde, XI-XII e XIII capitolo, Parigi, Payot, 1978; trad.it. Zarathustra
(Zoroastro) e la Trasfigurazione del Mondo (a cura
di Gian Luigi Blegnino e Laura Giusti), Genova, ECIG, 1998,
22.
^ Occorre
qui ricordare che la ricostruzione del pensiero religioso di Zarathuštra è assai
controversa, risultando le fonti di difficile interpretazione. Se i seguaci di
questa religione in India, i Parsi, espongono questa dottrina, vi è chi ha fatto notare che tale
lettura del messaggio zoroastriano risente dell'influenza dei missionari
cristiani attivi in quel paese nel XIX secolo, in particolare del reverendo
della Chiesa
di ScoziaJohn Wilson attivo a
Mumbai a partire dal 1829. Oggi gli studiosi sono divisi nell'intendere il
messaggio originale di Zarathuštra comemonoteista o dualista (con le
varianti di "monoteismo con dualismo etico"). Ovvero se la
personificazione del male, Angra
Mainyu, sia da intendersi, nel pensiero
originario del profeta iranico, come entita originaria del male o invece creata
e successivamente ribellatasi all'unico dioAhura
Mazdā. Per una presentazione delle
differenti teorie in merito si rimanda alla voce sul pensiero religioso di Zarathuštra.
23.
^ L'"Anima
della Vacca" rappresenta la Madre Terra, simbolo del Creato e della buona
dottrina che lo governa.
24.
^
« A further kind of angel may be
traced in the Fravashi,guardian spirits of society and the individual, from
particularly mythological treatises which depict them as angels of the
heavenly host and dressed in helmets with armor and iron weapons. They group
in battalions, advancing with standards unfurled, coming to the aid of those
who call upon them against demons, and descend from heaven like bird swith
fine wings »
|
|
(Andrea Piras. Op.cit.)
|
25.
Cfr. anche Arnaldo Alberti. Op.cit. pag.631
26.
^ In lingua
pahlavi: Yazad.
28.
^
« In Judaism, the similarity between
the Mesopotamian karibu and the Hebrewkerub is for the most part only
linguistic, since( the biblical kerub is not a deity, has no mythology of
its own, and is merely a minister of the one, omnipotent God »
|
|
(Angel in Encyclopedia of Religion vol.1, New York, Macmillan, 2005,
pag.345)
|
29. ^ Cfr. Ronald S. Hendel. Op.cit.; Andra
Piras.Op.cit.
30.
^ Testo del
II secolo a.C. riportato nella versione greca della Septuaginta dove
Ashmedai è reso come Ἀσμοδαῖος (Asmodaios) ma rinvenuto in frammenti anche in aramaico ed ebraico nella
Grotta nº4 a Qumran.
31.
^
« Similarly there arose a demonology
which seems to have been influenced by Iranian and Semitic currents of
thought, such as the name of the demon Asmodeus in The Book of Tobit, derived
from the name of the Zoroastrian god of anger, Aeshmadaeva »
|
|
( Andra Piras. Op.cit. pag.345 )
|
32.
^ Ashmedai
lo si riscontra come "Re dei demòni" anche nel tardo testo, talmudico, Haggadah, cfr.Pesaḥim 110a.
33.
^ Rispetto
alla datazione dei libri che compongno la Bibbia, così Cristiano Grottanelli riassume
le posizioni degli studiosi:
« Oggi un certo
consenso è raggiunto, ma chiaramente in via provvisoria, su alcuni punti.
Mentre la scomposizione della Genesi e anche di altri libri o di parti di
essi, in fonti di diverse età è sempre più problematica, sembrano resistere
alcuni elementi acquisiti a partire dalle ricerche di biblisti tedeschi del
secolo scorso, ma non senza modifiche e ripensamenti. Fra questi spiccano: la
datazione in età monarchica di alcuni Salmi e di certi libri o parti di libri
profetici; l'attribuzione a età relativamente tardiva (secondo molti
nettamente post-esilica) di una redazione finale del Pentateuco; la visione
unitaria dei libri narrativi detti "Profeti anteriori" come opera
di una personalità o scuola detta "deutoronimistica" per i suoi
rapporti di impostazione ideologica con ilDeuteronomio, ultimo libro
del Pentateuco; la datazione post-esilica, e certo successiva a quella
Deutoronimista, dei due libri delleCronache. Tuttavia, anche questi
punti fermi secondo la maggioranza degli studiosi sono posti oggi in
discussione da alcuni studiosi che propongono date più basse, per esempio, per
il Pentateuco, e collocano il Deuteronomioin
età post-esilica con (ma in altri casi senza) un relativo abbassamento della
fonte detta "deutoronimistica" »
|
|
(Cristiano Grottanelli. La
religione d'Israele prima dell'Esilio in Ebraismo (a cura di Giovanni Filoramo). Bari, Laterza, 2007, pag. 6-7)
|
34.
^ Cfr. nota
n.11 della Introduzione generale diPaolo
Sacchi a Apocrifi dell'Antico testamentovol.1. Torino, UTET, 2006, pag.25
35.
^ Il Libro di
Enoch ebbe da una parte una considerevole attenzione da parte di alcuni
circoli del Giudaismo del Secondo Tempio e dall'altra una netta opposizione da
parte di coloro che avevano un approccio più razionale alle dottrine religiose:
« Enoch became a hero in Jewish
apocalyptic literature and two Jewish apocalyptic books are ascribed to him:
the so-called Ethiopic and Slavonic Books of Enoch. The figure of Enoch was
especially significant in the spiritual movement from which the *Dead Sea
Sect originated. Thus his story and his writings are treated in the Book of
*Jubilees, his prophecies are hinted at in the Testament of the Twelve
Patriarchs, and he plays an active role in the Genesis Apocryphon, one of the
*Dead Sea Scrolls. Cave 4 at Qumran yielded Aramaic fragments many of which
correspond to the apocalyptic I Enoch. The importance attached to Enoch in
some Jewish circles in the Second Temple period aroused the opposition of the
more rationalistic Jewish sages. »
|
|
(Enoch in Encyclopedia Judaica vol.6. NY, Gale, 2007,
pag.441)
|
36.
^ Sul tema
della non-canonicità dei cosiddetti "apocrifi" in questo modo si è espresso Paolo
Sacchi:
« In effetti fin
qui si è detto che gli apocrifi non sono altro che testi appartenenti alla
letteratura giudaica dei secoli precristiani fino a circa il 100 d.C. Sono
testi giudaici esattamente come lo sono i manoscritti scoperti a Qumran, come lo è la Mišnah; sul piano ideologico si può dare per certo
che la maggior parte di essi non riflette posizioni farisaiche ma sembra piuttosto
vicina alle posizioni esseniche; ciò non toglie che alcuni di questi testi
sono riconosciuti dalla critica come farisaici (vedi il "Quarto Libro di
Ezra") e che non bisogna assolutamente considerare la storia del
pensiero giudaico precristiano come spaccata esattamente in due: da una parte
il pensiero farisaico, dall'altra quello essenico. In realtà anche se tutto
sembra potersi ricondurre a un paio di matrici fondamentali, le divisioni
interne furono numerosissime e l'evoluzione fu notevole, cosicché bisogna
rinunciare alle nostre tentazioni di etichettare tutto. »
|
|
(Paolo Sacchi Prefazione in Apocrifi dell'Antico testamento.
Torino, UTET, 2006, pag.9)
|
37.
^ Cfr. al
riguardo: Talmud Yerushalmi Shekalim3,1,47b
38.
^
« In apocalyptic writing (The Book
of Enoch), an elaborate belief system is set out regarding fallen angels who
have become inferior to humans as a punishment for relations with women and
for having revealed to humankind the secrets of the world. »
|
|
(Angel in Judaism. Encyclopedia of Religion vol.1. NY, Macmillan, 2005
pag.345)
|
39. ^ Cfr. a tal proposito: B'reshith Rabba 1, 3;Solomon Aaron Wertheimer. Battei Midrashot;Raphael Kirchheim Oẓar Neḥmad 3 (1860), 59.
40.
^ B'reshith Rabba 78, 1 e Ḥagigah 14a.
41.
^ Cfr. Sifra sul
Leviticus 1,1.
43.
^ Talmud di Gerusalemme, Rosh Ha-Shanah 2;Pesikta
de-Rav Kahana 6; Shir ha-Shirim Rabbah3,11; 15.
44.
^ Anche II Libri delle Cronache XVIII, 18
45.
^ Il nome
Raffaele compare nel Tanakhesclusivamente come nome di un uomo in I Libri delle Cronache XXVI, 7:
(HE)
« benei shema'yah
ateni urefa'el ve'ovved elzavad echav benei-chayil elihu usemachyahu »
|
(IT)
« Figli di Semaia:
Otni, Raffaele, Obed, Elzabàd con i fratelli, uomini valorosi, Eliu e
Semachia »
|
(I Libri delle CronacheXXVI, 7)
|
46.
Diversamente negli apocrifi Libro
di Tobia (XII,15)
e Libro
di Enoch (XX,3)
esso è indicato come "angelo". Il Talmud lo indica come uno dei tre angeli (Cfr. Yoma 37a; Bava
Meẓia 86) che visitarono Avraham (Libro della Genesi, XVIII, 1-2).
47.
^ Il nome
di questo angelo compare per la prima volta nel I Libro
di Enoch (9,1). Secondo laMidrash Rabbah (Num.
2,10) Uriel è uno dei quattro angeli che circondano il trono di Dio.
48.
^ De
principis III, 53,3.
49.
^ De carne
Christi, VI
52.
^ a b Catechismo della Chiesa
cattolica, 330.
53.
^ Catechismo della Chiesa
cattolica, 328.
54.
^ Sant'Agostino. Enarratio in Psalmos CIII,1,15.
55.
^ Catechismo della Chiesa
cattolica, 334.
56.
^ San Basilio di Cesarea. Adversus
Eunomium, III, 1: PG 29, 656B]
57.
^ Catechismo della Chiesa
cattolica, 335.
58.
^ Se da una
parte il Congresso di Messina del 1966
ha proposto che tale nome vada ad inquadrare un fenomeno riguardante il II
secolo (Cfr. La raccolta di lavori pubblicata con il titoloLe origini dello
Gnosticismo da Ugo
Bianchi nel 1967 (Leiden), ciò non toglie che per molti autori (a titolo
esemplificativo cfr. Luigi
Moraldi e Ugo Magris) tale fenomeno ha delle evidenti radici nel I secolo.
59.
^
« The experience of gnosis was
highly esteemed at the beginning of our era in various religious and
philosophical circles of Aramaic and Greco-Roman civilization. »
|
|
(Gilles Quispel. Encyclopedia of Religion vol.5. NY, Macmillan, 2005,
pag. 3507 )
|
60.
^ Fra le
comunità giudaiche non
rabbiniche vi fu quella fondata da Gesù di Nazareth. Cfr. Ugo
Magri Gnosticisme: The emergence stage inEncyclopedia of Religion vol.5. NY, Macmillan, 2005, pag. 3515
61.
^
« The earliest forms of Gnosticism
(c. 50–120 CE) originated within different religious milieus of the
late-first-century Middle East, in which a sectarian nonrabbinical Judaism
and a still fluid and creative Christian mission were unfolding, sometimes
reacting upon one another. Baptist Samaritan sects. The movement founded by
John the Baptist split in several offshoots (Jesus’ group included therein)
after John’s death around 27 CE. In one of these sects, headed in turn by
three Samaritans (Dositheus, Simon, and Menander), there emerged for the
first time the idea that the world was the creation of more or less depraved
angels who “ignored” the existence of the highest God—a striking radicalization
of the apocalyptic angelology that was widespread in contemporary Judaism.
The baptismal ritual therefore accomplished not only the remission of sins
but also a regeneration, by means of which the natural death allotted to
humans by the ruling angels could be overcome. »
|
|
(Ugo Magri Gnosticisme: The emergence stage inEncyclopedia of Religion vol.5.
NY,
Macmillan, 2005, pag. 3515)
|
64.
^ Derivato
dal semitico Nordoccidentale, così l'ugaritico mlʾk, l'aramaico malʾak e l'ebraicomalʾakh. Cfr. anche The
Encyclopedia of Islamvol.6.
Leiden, Brill, 1991, pag.216
65.
^ Cfr. Andra Piras. Op.cit.; anche Paolo BrancaAngeli in Dizionario dell'Islam (a cura
di Massimo
Campanini. Milano, Rizzoli, 2005, pag.36
66.
^ Paolo
Branca. Op.cit..
67.
^ Cfr. Andrea Piras. Op.cit. pag.46
68.
^
« Al-Ĥamdu Lillāhi
Fāţiri As-Samāwāti Wa Al-'Arđi Jā`ili Al-Malā'ikati Rusulāan 'Ūlī 'Ajniĥatin
Mathná Wa Thulātha Wa Rubā`a Yazīdu Fī Al-Khalqi Mā Yashā'u 'Inna Allāha `Alá
Kulli Shay'in Qadīrun »
|
69.
^
« Man Kāna `Adūwāan
Lillāhi Wa Malā'ikatihi Wa Rusulihi Wa Jibrīla Wa Mīkāla Fa'inna Allāha
`Adūwun Lilkāfirīna »
|
70.
^ Paolo
Branca. Op.cit..
71.
^ Il suo
nome non compare nel Corano ma è attestato nella tradizione successiva.
72.
^ Il suo
nome non compare nel Corano ma è attestato nella tradizione successiva. Nella letteratura
europea è riportato anche come ʿAzriāl. E' uno dei quattro arcangeli insieme a
Isrāfīl, Mīḵẖʾail e
73.
^ Il suo
nome è assente dal Corano e dalle prime opere esegetiche; probabilmente è la
personificazione del significato stesso diriḍwān=favore di Allāh: cfr. a
tal proposito e ad esempio Corano III, 15.
74.
^ Cfr. Corano XLIII, 77
75.
^
« Wa Nādaw Yā
Māliku Liyaqđi `Alaynā Rabbuka Qāla 'Innakum Mākithūna »
|
76.
^ Cfr. Andrea Piras. Op.cit. pag.46
77.
^ Cfr. Paolo Branca Angeli in Dizionario
dell'Islam(a cura di Massimo
Campanini. Milano, Rizzoli, 2005, pagg.
35-6
78.
^
« Wa Attaba`ū Mā
Tatlū Ash-Shayāţīnu `Alá Mulki Sulaymāna Wa Mā Kafara Sulaymānu Wa Lakinna
Ash-Shayāţīna Kafarū Yu`allimūna An-Nāsa As-Siĥra Wa Mā 'Unzila `Alá
Al-Malakayni Bibābila Hārūta Wa Mārūta Wa Mā Yu`allimāni Min 'Aĥadin Ĥattá
Yaqūlā 'Innamā Naĥnu Fitnatun Falā Takfur Fayata`allamūna Minhumā Mā
Yufarriqūna Bihi Bayna Al-Mar'i Wa Zawjihi Wa Mā Hum Biđārrīna Bihi Min
'Aĥadin 'Illā Bi'idhni Allāhi Wa Yata`allamūna Mā Yađurruhum Wa Lā Yanfa`uhum
Wa Laqad `Alimū Lamani Ashtarāhu Mā Lahu Fī Al-'Ākhirati Min Khalāqin Wa
Labi'sa Mā Sharaw Bihi 'Anfusahum Law Kānū Ya`lamūna »
|
79.
^ Cfr. Corano XV, 26-7.
80.
^ Shiblī, Ākām
al-murjān fī aḥkām al-jānn, ed.
dello Shaykh Qāsim
al-Šammā‘ī al-Rifā‘ī, Beirut, Dār al-Qalam, 1988, cap. X.
81.
^ a b Benedetto
Spinoza, Trattato teologico-politico, ed. Einaudi, Torino, 2000, ISBN
88-06-33100-0, introduzione e commento a cura
di Antonio Droetto e Emilia Giancotti Boscherini, nota 9 al cap. I.
82.
^ Trattato
teologico-politico, cap. I,
ed. cit., p. 21.
83.
^ Il
Leviatano, vol. II, p. 247, trad.
it. di M. Vinciguerra, Bari, 1911.
84.
^ Thomas
Hobbes, Il Leviatano, cap.
XXXIV, ed. cit., vol. II, pp. 25-26, 30, 32, citato in Trattato
teologico-politico, ed.
cit., nota 36 al cap. I.
85.
^ Spinoza
sostiene, infatti: "la potenza della Natura non è altro se non la stessa
potenza di Dio" (Trattato teologico-politico, cap. I, ed. cit., p.
33).
86.
^ Benedetto
Spinoza, Trattato teologico-politico, cap. I, ed. cit., p. 24.
Bibliografia
§ El'azar da Worms, Il segreto dell'Opera della
Creazione. Genova, ECIG, 2002
È la
prima sezione di un'opera di teologica ebraica, risalente all'XI secolo,
composta da El'azar da Worms, un appartenente ai Haside Ashkenaze, il movimento
pietistico ebraico-tedesco sorto in Renania. In
questa opera El'azar da Worms affronta i temi esoterici della Creazione degli
esseri spirituali e di quelli che compongono l'universo descrivendo il percorso
da attuare per giungere alla visione divina.
§ Massimo
Cacciari, L'angelo
necessario, Milano: Adelphi, 1994
§ Heinrich
Krauss, Angeli. Tradizione,
immagine, significato (2000),
trad. di Stefano Suigo, Torino: Einaudi, 2003
Opera
breve di divulgazione.
§ Carlo
Ossola (a cura
di) Gli angeli custodi. Storia
e figure dell'«amico vero», Torino: Einaudi, 2004
È
un'antologia di trattati barocchi italiani, da Andrea Vittorelli (1580-1653), Francesco Albertini, Paolo
Segneri, Andrea Da Pozzo (1617-1697), Giovanni Grisostomo Trombelli
(1697-1784) e Pasquale De Mattei (1705-1779) con due apologhi, in chiusura, di Nikolaj
Leskov.
§ Giorgio
Agamben ed
Emanuele Coccia (a cura di), Angeli.
Ebraismo Cristianesimo Islam, Vicenza: Neri Pozza, 2009
È
un'ampia antologia di testi classici divisa in tre sezioni:
"Ebraismo" (a cura di Mauro Zonta), "Cristianesimo" (a cura
di E. Coccia) e "Islam" (a cura di Olga Lizzini e Samuela Pagani).
Voci
correlate
§ Grigori
§ Merkavah
§ Serafino
§ Troni
Collegamenti
esterni
§ Arturo
Blanco, Angeli Dizionario
Interdisciplinare di Scienza e Fede
§ Gli
angeli nella Bibbia secondo un sito cristiano fondamentalista (non cattolico)
§ (EN) Angeli nel Web
§ (EN, FR) Angeli nell'Islam
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