POST DEL 22/12/2012 - AGGIORNATO AL 21/11/2018
- Dal 1987, la Madonna appare ad Anguera (Brasile) al veggente Pedro Régis, dettandogli messaggi per tutta l'umanità.
- I messaggi vengono trasmessi 3 volte a settimana: ogni martedì e sabato, più un altro giorno variabile.
ULTIMO MESSAGGIO IN ITALIANO DAL SITO WEB UFFICIALE BRASILIANO
http://www.apelosurgentes.com.br/it-it/Gli articoli e le informazioni contenute nei siti Web "linkati" sono di proprietà degli autori dei siti medesimi. Pertanto tutti i diritti nonché la responsabilità di quanto riportato in questi siti sono riservati esclusivamente ai loro autori.
Questo post presente sul blog: https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/
pagina Facebok: https://www.facebook.com/Nostra-Signora-di-Anguera-192592854160608/
e Twitter: https://twitter.com/angueramessaggi è un interpretazione personale e non corrisponde necessariamente al vero significato dei messaggi, degli avvertimenti della Madonna al mondo e delle profezie annunciate da Nostra Signora ad Anguera.
Si consiglia di visitare il sito web ufficiale brasiliano del veggente Pedro Regis:
http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/ e la pagina dedicata al commento delle profezie: http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/cms/list/not%C3%ADcias
(Gestore sito web: ANSA - Associacao Nossa Senhora de Anguera).- Preghiera da recitare nei tre giorni di buio.
- Ti saluto, ti adoro e ti abbraccio, croce adorabile del mio Salvatore. Proteggici, custodiscici, salvaci. Gesù ti ha tanto amata e, seguendo il suo esempio, anch'io ti amo. Con la tua santa immagine calma i nostri terrori. Che io non perda la pace e la fiducia.
- Marie-Julie Jahenny
- ATTENZIONE PERICOLO DI MORTE!IN UN APPARTAMENTO CON UN SOGGIORNO/CUCINA DI 17 METRI QUADRATI, ERMETICAMENTE CHIUSA CON NASTRO ADESIVO A PORTE E FINESTRE, RESIDENTE UNA FAMIGLIA TIPO COMPOSTA DA QUATTRO UNITA': PADRE, MADRE, DUE FIGLI CHE DURANTE I TRE GIORNI DI BUIO E TENEBRA, PREGANO LA BIBBIA ALTERNANDOSI PER 72 ORE CON CANDELE ACCESE ININTERROTTAMENTE PER 72 ORE, RISCHIANO UN PRINCIPIO DI INCENDIO DEI SUPPELLETTILI, E SICURAMENTE MORTE PER ASFISSIA DEI COMPONENTI DEL NUCLEO FAMILIARE, A CAUSA DELLA RESPIRAZIONE DI OGNI PERSONA CHE ASSUME OSSIGENO E RILASCIA ANIDRIDE CARBONICA, E DELLE CANDELE CHE BRUCIANO OSSIGENO E RILASCIANO SOSTANZE NOCIVE CHE INTOSSICANO COLORO CHE LA INALANO. L'EFFETTO ASFISSIA VIENE ANTICIPATO NEL TEMPO DA UN EVENTUALE CAMINO ACCESO O RISCALDAMENTO ANCORA FUNZIONANTE. MEGLIO RIFUGIARSI IN UN GRANDE EDIFICIO, AD ESEMPIO: UNA CHIESA VICINO ALLA PROPRIA ABITAZIONE CHE CONOSCIAMO, CHE SIA IN UN ORARIO APERTA AL PUBBLICO E DOVE UTILIZZANO CANDELE DI CERA NON DI PLASTICA. ALTRIMENTI PORTARE DA CASA LE CANDELE BENEDETTE ESCLUSIVAMENTE DA UN SACERDOTE. RICORDATE DI FAR BENEDIRE ANCHE I FIAMMIFERI INSIEME ALLE CANDELE. OPPURE RECATEVI IN UN GRANDE EDIFICIO COME UN PALESTRA O PALAZZETTO DELLO SPORT, ECC. RICORDATE SOLO LE CANDELE BENEDETTE DA UN SACERDOTE CATTOLICO RIMARRANNO ACCESE PER 72 ORE.MASSIMILIANO BRUNO
Allergie, candele
sotto accusa
http://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/candele/candele/candele.html
https://biomakeup.it/ecobio/cosa-rilasciano-nellaria-le-comuni-candele/
Le candele profumate inquinano l'aria negli appartamenti
Circa un quinto de gli incendi nel periodo natalizio vengono causati da candele accese lasciate incustodite. Molta attenzione va prestata la vigilia di Natale.
Cucina, camere, bagni… : metrature nel nuovo Regolamento Edilizio di Milano
Evento: TRE GIORNI DI BUIO E TENEBRA
Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Three_Days_of_Darkness
TRADOTTO CON GOOGLE TRADUTTORE
http://translate.google.com/translate?sl=auto&tl=it&js=n&prev=_t&hl=en&ie=UTF-8&layout=2&eotf=1&u=http%3A%2F%2Fen.wikipedia.org%2Fwiki%2FThree_Days_of_Darkness&act=url
TRADOTTO CON GOOGLE TRADUTTORE
http://translate.google.com/translate?sl=auto&tl=it&js=n&prev=_t&hl=en&ie=UTF-8&layout=2&eotf=1&u=http%3A%2F%2Fen.wikipedia.org%2Fwiki%2FThree_Days_of_Darkness&act=url
SITI DI APPROFONDIMENTO SULLA PROFEZIE DEI TRE GIORNI DI BUIO O TENEBRA
TRE GIORNI DI BUIO E TENEBRA
Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Three_Days_of_Darkness
http://profezie3m.altervista.org/ptm_frames.htm
http://profezie3m.altervista.org/ptm_c2-3.htm#D3
“SULLA PROFEZIA DEI TRE GIORNI DI BUIO”
BISMARK E SANTIPPE
Three Days of Darkness
From Wikipedia, the free encyclopedia
Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Three_Days_of_Darkness
Fonte: http://www.apparitionsites.com/apparition-sites/disciples-latter-times-mary-jane-even.htm
Disciples of the Latter Times
Dr. Mary Jane Even
Fonte: http://www.apparitionsites.com/apparition-sites/disciples-latter-times-mary-jane-even.htm
- Messages given by our Lord to His Secretary Mary Jane Even” - January, 1997http://www.shoal.net.au/~mwoa/the_messages/warning_mary_jane_even_jan1997.html
- Prophetic Messages, volume I, January 2,
1. ^ Exodus 10:22 "And Moses extended his hand toward heaven. And a horrible darkness occurred in all the land of Egypt for three days."
3. ^ "We Are Warned: The Prophecies of Marie-Julie Jahenny" (December 1, 2011). PDF E-Book: www.scribd.com/doc/74402052
Le rivelazioni della Madonna
sulla grande tribolazione
e su
‘I tre giorni di buio’,
raccontati da
Fra' David Lopez.
“Arriveranno tre giorni di buio sulla Terra”. Ecco perché la profezia non è vera
CRITERIO DI CORRISPONDENZA UNIVOCA - ACCADIMENTO PROFETICO ED EVENTO STORICO.
Per soddisfare il criterio in oggetto devono verificarsi le seguenti condizioni:
1) Messaggi completi di Anguera;
2) Termine delle apparizioni della Madonna;
3) Compimento di tutte le profezie di Anguera;
4) Riconoscimento ufficiale della Chiesa locale.
Quando saranno soddisfatte le quattro condizioni indicate, avremo una corrispondenza univoca; che ha un solo significato, che ammette una sola interpretazione, senza possibilità di equivoci, tra ogni evento storico e singolo messaggio profetico. Attualmente, nessuna delle quattro condizioni si sono verificate, possiamo solo ricercare corrispondenze tra ogni evento storico e messaggio profetico analizzato. In sintesi le profezie di Anguera, avverate o in fase di svolgimento, rimangono mere ipotesi di lavoro.
Nel seguente link diretto:http://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2014/07/x-messaggi-profetici-della-madonna-di.html a metà post sono descritti tutti i criteri utilizzati per associare la parte profetica all’ evento storico.
Perché tutto questo lavoro sulle profezie di Anguera non basta ascoltare e mettere in pratica i messaggi spirituali?
1) La Madonna chiede esplicitamente di divulgare i messaggi: Cari figli, il compito che vi ho affidato è grande. Portate al mondo tutti i miei messaggi! Ho bisogno di ciascuno di voi. (n. 1000 - 29/8/1995)
2) La Madonna afferma che è necessario che TUTTE le profezie si compiano: Messaggio di Anguera n. 1.511 - 5 dicembre 1998 – E' necessario che tutte le profezie si compiano, ma alla fine il mio cuore immacolato trionferà.
3) La Madonna vuole prepararci agli eventi futuri: 2.476 del 29.01.2005 L’umanità affronterà grandi crisi. Oh uomini, tornate in fretta. Ciò che vi dico non è per spaventarvi, ma perché possiate essere preparati. 165 – 29 aprile 1989 Ascoltate ciò che la vostra Madre celeste sta dicendo, quando ella dolcemente vi ricordacome dovete prepararvi ai gravi avvenimenti che stanno per colpire il mondo. Lasciate che io vi guidi. Molti di voi sono vittime di tentazioni, dubbi e critiche riguardo alle mie apparizioni. Non amareggiate il mio Cuore con le vostre critiche e la vostra mancanza di fede.
4) La Madonna parla con il consenso del Figlio: 2.486 - 22.02.2005 Cari figli, ciò che vi dico non è per spaventarvi. Vi parlo perché ho il consenso di mio Figlio Gesù. Ciò che NON POTETE COMPRENDERE ora, lo comprenderete più tardi.
5) La Madonna ribadisce che e’ necessario che TUTTI conoscano gli eventi futuri: 2.530 - 01.06.2005 Continenti si muoveranno e la Terra si dividerà in vari pezzi. Chi sarà fedele fino alla fine vivrà per testimoniare l’amore di Dio. NON VOGLIO SPAVENTARVI, MA E’ NECESSARIO CHE VOI CONOSCIATE TUTTO QUESTO. VI CHIEDO DI FARE IN TUTTO LA VOLONTA’ DI DIO. Non scoraggiatevi. Non tiratevi indietro.
6) La Madonna rivela profezie sconosciute al mondo ma afferma che dovranno compiersi TUTTE le profezie bibliche: 3.328 – 5 giugno 2010 Ciò che vi ho rivelato qui non l’ho mai rivelato prima in nessuna delle mie apparizioni nel mondo. Solo in questa terra Dio Mi ha permesso di parlarvi degli avvenimenti futuri. Quello che vi trasmetto qui non sarà mai rivelato in nessun altro luogo del mondo. 884 - 6 dicembre 1994 Tutto deve compiersi così come è scritto nelle Sacre Scritture, ma NON SIATE TRISTI. ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERÀ.
7) Infine, la Madonna esorta a non aver paura: 2.578 – 22.09. 2005 SE PREGATE COMPRENDERETE CHE I MIEI APPELLI NON SONO DI PAURA, MA DI AVVISO CHE VI CONDUCE ALLA SPERANZA. CONTINUATE SALDI. COLORO CHE PROGETTANO CONTRO I MIEI PIANI NON OTTERRANNO NULLA. COLORO CHE MI APPARTENGONO SANNO COMPRENDERE LA MIA CHIAMATA.
I SEGRETI SVELATI NELLE APPARIZIONI MARIANE: QUANDO SI REALIZZERANNO I GRANDI AVVENIMENTI SARA’ TARDI PER PENTIRSI. CONVERTITI OGGI. Messaggi profetici della Madonna di Anguera 86 del 27 settembre 1988 - 526 -23 giugno 1992
Lin diretto: http://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2013/07/quando-si-realizzeranno-i-grandi.html
526 – 23 giugno 1992 (Parigi)
Cari figli, vi chiamo da secoli, ma voi siete ancora molto lontani. Questo è il momento in cui desidero dirvi: tornate, tornate, tornate. Presto molti dovranno pentirsi per una vita vissuta lontana da Dio, ma sarà tardi. SE GLI UOMINI NON SI CONVERTONO, DAL CIELO CADRA’ IL FUOCO E UNA GRAN PARTE DELL’ UMANITA’ SARA’ DISTRUTTA. SOLO COLORO CHE SONO UNITI A ME TRAMITE LA PREGHIERA VERRANNO SALVATI. Questa è l’ora nella quale dovreste vivere con il cuore rivolto al cielo. SONO LA VOSTRA BUONA MADRE E VOGLIO VEDERVI FELICI. Pregate, pregate, pregate. Questo è il messaggio che vi trasmetto oggi nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
86 – 27 settembre 1988 Madonna di Anguera
CARI FIGLI, È VICINA L’ORA NELLA QUALE UN FRATELLO UCCIDERÀ L’ALTRO, E UN PADRE UCCIDERÀ IL SUO STESSO FIGLIO. MOLTI SI PENTIRANNO DI UNA VITA VISSUTA SENZA DIO, MA SARÀ TROPPO TARDI. SIATE PRONTI, POICHÉ STA ARRIVANDO L’ORA DEI GRANDI EVENTI, L’ORA NELLA QUALE SI REALIZZERANNO GRANDI SEGRETI DA ME RIVELATI IN VARIE APPARIZIONI NEL MONDO. PREGATE, MIEI AMATI: LA CARNE MORIRÀ, MA LO SPIRITO VIVRÀ PER SEMPRE. FATE ATTENZIONE, APRITE I VOSTRI CUORI A DIO QUANTO PRIMA POSSIBILE. I GRANDI AVVENIMENTI NON AVRANNO UN ORARIO. CONTINUATE A PREGARE PER I SACERDOTI. PREGATE PER LE VOCAZIONI SACERDOTALI. PREGATE CHE I MIEI PIANI SI REALIZZINO. VI BENEDICO NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO. AMEN. RIMANETE NELLA PACE.
3.328 - 5 giugno 2010
Cari figli, Io sono vostra Madre e sono venuta dal cielo per annunciare che questi sono i tempi più dolorosi per l’umanità. Dio ha scelto questa terra e Mi ha inviata per chiamarvi alla conversione sincera. Non scoraggiatevi. Non tiratevi indietro. Dio ha bisogno di voi. Ciò che dovete fare, fatelo per la gloria di Dio, perché solo Lui vi ricompenserà per tutto ciò che avrete fatto in favore dei miei piani. Non ci sarà condanna eterna per coloro che accolgono i miei appelli. Annunciate a tutti che Dio ha fretta e che questo è il tempo della grazia. CIÒ CHE VI HO RIVELATO QUI NON L’HO MAI RIVELATO PRIMA IN NESSUNA DELLE MIE APPARIZIONI NEL MONDO. SOLO IN QUESTA TERRA DIO MI HA PERMESSO DI PARLARVI DEGLI AVVENIMENTI FUTURI. QUELLO CHE VI TRASMETTO QUI NON SARÀ MAI RIVELATO IN NESSUN ALTRO LUOGO DEL MONDO. Dio ha scelto la Terra della Santa Croce (Brasile) per annunciare al mondo ciò che accadrà. Ho ancora nobili cose da rivelarvi. State attenti. Un FATTO SPAVENTOSO accadrà nella penisola iberica e la morte verrà per i miei poveri figli. Pregate. Pregate. Pregate. Soffro per ciò che vi attende. Non voglio obbligarvi, ma ascoltatemi con amore. Desidero portarvi a Colui che è il vostro unico e vero Salvatore. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Spagna
Webmaster - Massimiliano
Webmaster - Massimiliano
Abbiate coraggio, fede e speranza. Tutto deve compiersi così come è scritto nelle Sacre Scritture, ma NON SIATE TRISTI. ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERÀ. Pregate!
Amos - Capitolo 8 [9]In quel giorno - oracolo del
Signore Dio - farò
tramontare il sole a mezzodì e oscurerò la terra in pieno giorno![10]Cambierò le vostre feste in
lutto e tutti i vostri canti in lamento.
2.471 -
18.01.2005
Cari
figli, la luce perderà la sua brillantezza in pieno
mezzogiorno e gli uomini cadranno a terra dalla paura. La
morte di UN UOMO provocherà grande ira e molti innocenti soffriranno. Aprite i vostri cuori alla grazia del
Signore. Il pentimento è il primo passo che vi porterà a Dio. Non restate con
le mani in mano. Date il meglio di voi a Colui che vede nel SEGRETO e vi
conosce per nome. Coraggio. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel
nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Ap 6:12 Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue,
Ap 8:12 Il quarto angelo suonò la tromba e un terzo del sole, un terzo della luna e un terzo degli astri fu colpito e si oscurò: il giorno perse un terzo della sua luce e la notte ugualmente.
Ap 16:10 Il quinto versò la sua coppa sul trono della bestia e il suo regno fu avvolto dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore e
11 bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei dolori e delle piaghe, invece di pentirsi delle loro azioni.
Is 13:1 Oracolo su Babilonia, ricevuto in visione da Isaia figlio di Amoz.
9 Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile,
con sdegno, ira e furore,
per fare della terra un deserto,
per sterminare i peccatori.
10 Poiché le stelle del cielo e la costellazione di Orione
non daranno più la loro luce;
il sole si oscurerà al suo sorgere
e la luna non diffonderà la sua luce.
11 Io punirò il mondo per il male,
gli empi per la loro iniquità;
farò cessare la superbia dei protervi
e umilierò l'orgoglio dei tiranni.
12 Renderò l'uomo più raro dell'oro
e i mortali più rari dell'oro di Ofir.
13 Allora farò tremare i cieli
e la terra si scuoterà dalle fondamenta
per lo sdegno del Signore degli eserciti,
nel giorno della sua ira ardente.
Gioe 3:4 Il sole si cambierà in tenebre
e la luna in sangue,
prima che venga il giorno del Signore,
grande e terribile.
Gioe 4:15 Il sole e la luna si oscurano
e le stelle perdono lo splendore.
Mateo, capitolo 24, versetto 29
Subito dopo la tribolazione di quei giorni,
il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce,
gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte.
Mc 13:24 In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà
e la luna non darà più il suo splendore
Atti 2: 16 Accade invece quello che predisse il profeta Gioele:
17 Negli ultimi giorni, dice il Signore,
Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona;
i vostri figli e le vostre figlie profeteranno,
i vostri giovani avranno visioni
e i vostri anziani faranno dei sogni.
18 E anche sui miei servi e sulle mie serve
in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi
profeteranno.
19 Farò prodigi in alto nel cielo
e segni in basso sulla terra,
sangue, fuoco e nuvole di fumo.
20 Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue,
prima che giunga il giorno del Signore,
giorno grande e splendido.
21 Allora chiunque invocherà il nome del Signore
sarà salvato.
Sap 17:1 I tuoi giudizi sono grandi e difficili da spiegare,
per questo le anime grossolane furono tratte in errore.
2 Gli iniqui credendo di dominare il popolo santo,
incatenati nelle tenebre e prigionieri di una lunga notte,
chiusi nelle case,
giacevano esclusi dalla provvidenza eterna.
3 Credendo di restar nascosti con i loro peccati segreti,
sotto il velo opaco dell'oblio,
furono dispersi, colpiti da spavento terribile
e tutti agitati da fantasmi.
4 Neppure il nascondiglio in cui si trovavano
li preservò dal timore,
ma suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro,
fantasmi lugubri dai volti tristi apparivano.
5 Nessun fuoco, per quanto intenso riusciva a far luce,
neppure le luci splendenti degli astri
riuscivano a rischiarare quella cupa notte.
6 Appariva loro solo una massa di fuoco,
improvvisa, spaventosa;
atterriti da quella fugace visione,
credevano ancora peggiori le cose viste.
7 Fallivano i ritrovati della magia,
e la loro baldanzosa pretesa di sapienza.
8 Promettevano di cacciare timori e inquietudini
dall'anima malata,
e cadevano malati per uno spavento ridicolo.
9 Anche se nulla di spaventoso li atterriva,
spaventati al passare delle bestiole
e ai sibili dei rettili,
morivano di tremore,
rifiutando persino di guardare l'aria,
a cui nessuno può sottrarsi.
10 La malvagità condannata dalla propria testimonianza
è qualcosa di vile
e oppressa dalla coscienza presume sempre il peggio.
11 Il timore infatti
non è altro che rinunzia agli aiuti della ragione;
12 quanto meno nell'intimo ci si aspetta da essi,
tanto più grave si stima l'ignoranza
della causa che produce il tormento.
13 Ma essi durante tale notte davvero impotente,
uscita dai recessi impenetrabili degli inferi senza potere,
intorpiditi da un medesimo sonno,
14 ora erano agitati da fantasmi mostruosi,
ora paralizzati per l'abbattimento dell'anima;
poiché un terrore improvviso e inaspettato
si era riversato su di loro.
15 Così chiunque, cadendo là dove si trovava,
era custodito chiuso in un carcere senza serrami,
16 fosse un agricoltore o un pastore
o un operaio impegnato in lavori in luoghi solitari,
sorpreso cadeva sotto la necessità ineluttabile,
perché tutti eran legati dalla stessa catena di tenebre.
17 Il sibilare del vento,
il canto melodioso di uccelli tra folti rami,
il mormorio di impetuosa acqua corrente,
il cupo fragore di rocce cadenti,
18 la corsa invisibile di animali imbizzarriti,
le urla di crudelissime belve ruggenti,
l'eco ripercossa delle cavità dei monti,
tutto li paralizzava e li riempiva di terrore.
19 Tutto il mondo era illuminato di luce splendente
ed ognuno era dedito ai suoi lavori senza impedimento.
20 Soltanto su di essi si stendeva una notte profonda,
immagine della tenebra che li avrebbe avvolti;
ma erano a se stessi più gravosi della tenebra.
Sap 18:17 Allora improvvisi fantasmi di sogni terribili
li atterrivano;
timori impensabili piombarono su di loro.
18 Cadendo mezzi morti qua e là,
ognuno mostrava la causa della morte.
19 I loro sogni terrificanti li avevano preavvisati,
perché non morissero ignorando
il motivo delle loro sofferenze.
Mc 13:30 In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. 31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 32 Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre.
33 State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso.
Lc 12:54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da
ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. 55 E quando
soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. 56 Ipocriti!
Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non
sapete giudicarlo?
57 E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?
Mt 16:1 I farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo alla prova e
gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo. 2 Ma egli rispose:
«Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia; 3 e
al mattino: Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Sapete dunque
interpretare l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi? 4
Una generazione perversa e adultera cerca un segno, ma nessun segno le sarà
dato se non il segno di Giona». E lasciatili, se ne andò.
Lc 11:30 Poiché come Giona fu un segno per quelli di
Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione.
Gion 1:15 Presero Giona
e lo gettarono in mare e il mare placò la sua furia.
Gion 2:1 Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e
tre notti.
Gion 2:2 Dal ventre del pesce Giona
pregò il Signore suo Dio
Gion 2:11 E il Signore comandò al pesce ed esso rigettò Giona sull'asciutto.
Gion 3:1 Fu rivolta a Giona
una seconda volta questa parola del Signore:
Gion 3:3 Giona si alzò
e andò a Ninive secondo la parola del Signore. Ninive era una città molto
grande, di tre giornate di cammino.
Gion 3:4 Giona
cominciò a percorrere la città, per un giorno di cammino e predicava: «Ancora
quaranta giorni e Ninive sarà distrutta».
Lc 17:26 Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: 27 mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. 28 Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 29 ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. 30 Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà. 31 In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. 34 Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato; 35 due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata». 36 37 Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi».
2P 3:9 Il Signore non ritarda nell'adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi. 10 Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c'è in essa sarà distrutta.
11 Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi così, quali non dovete essere voi, nella santità della condotta e nella pietà, 12 attendendo e affrettando la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno!
2P 3:9 Il Signore non ritarda nell'adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi. 10 Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c'è in essa sarà distrutta.
11 Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi così, quali non dovete essere voi, nella santità della condotta e nella pietà, 12 attendendo e affrettando la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno!
Previsto il: 03/12/1988, messaggio n. 110
Colpiti: intera umanità
Area: intero pianeta
Evento: tre giorni di buio e tenebra
Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Three_Days_of_Darkness
Fonte tradotta con google : http://translate.google.com/translate?sl=auto&tl=it&js=n&prev=_t&hl=en&ie=UTF-8&layout=2&eotf=1&u=http%3A%2F%2Fen.wikipedia.org%2Fwiki%2FThree_Days_of_Darkness&act=url
Le impressioni di Fra’ David
e altre informazioni che ha ricevuto dalla Madonna
Mi diede due Grazie che non posso rivelare a nessuno. Mi disse anche: "La gente non dovrebbe andare in cerca di segni e non dovrebbe perdere tempo cercando di individuare la data". Mi suggerì questo perché disse che c’era un uomo che prediceva la data esatta dei tre giorni buio. Quando chiesi alla Madonna di questa profezia Lei disse solo: "Attento a quelli che danno date. Se si conoscessero le date la gente vivrebbe solo attendendo la data e non si convertirebbe per amore di Dio".
Quelli che stanno lottando per vincere i peccati personali ricorrenti non devono disperare perché Dio terrà conto dei loro desideri e dei loro sforzi per vincere i loro peccati.
Andate nella pace di Dio".
http://www.beatobartololongo.net/index.php…
DICEMBRE DI DOLORE NELLE PROFEZIE DI ANGUERA NON RIGUARDANO I TRE GIORNI DI BUIO E TENEBRA
2.585 - 08.10.2005
CARI FIGLI, UNA REGIONE DEL BRASILE RESTERÀ DESERTA. GLI UOMINI SAPIENTI NE DARANNO L’ANNUNCIO E I MIEI POVERI FIGLI ABBANDONERANNO LE LORO CASE. Pregate. Vi attendono grandi sofferenze. L’Albania conoscerà una CROCE PESANTE. Soffro per ciò che vi attende. Inginocchiatevi in preghiera. Aprite i vostri cuori al Signore. Solo in Lui è la vostra vera liberazione. SARÀ GRANDE. SARÀ IL DICEMBRE DI DOLORE. Confidate nel Signore e sperate in Lui con fiducia. Chi è con il Signore vincerà. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.293 - 16 marzo 2010
Cari figli, non scoraggiatevi davanti alle vostre difficoltà. Dio è con voi. Nella gioia o nel dolore, confidate pienamente in mio Figlio Gesù. Portate la vostra croce con fiducia. Io vi condurrò a mio Figlio Gesù. Coraggio. Io sono vostra Madre e sono venuta dal cielo per chiamarvi alla conversione. Non restate fermi nel peccato, ma ascoltate la chiamata del Signore e tornate. Lui vi ama e vi attende a braccia aperte. L’umanità vive forti tensioni ed è giunto il momento del vostro ritorno. Date il meglio di voi nella missione che il Signore vi ha affidato e sarete ricompensati generosamente. QUEL DICEMBRE DI DOLORE TORNERA’ A TORMENTARE I MIEI POVERI FIGLI L’ ASIA TREMERA’ E GRANDE SARA’ LA SOFFERENZA PER I MIEI FIGLI. Inginocchiatevi e pregate, perché solo per mezzo della preghiera potete raggiungere la grazia di Dio. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
PROFEZIE DI ANGUERA CORRELATE ALLA FRASE “ TRE GIORNI DI BUIO E TENEBRA
PROFEZIE DI ANGUERA CORRELATE ALLA FRASE “ TRE GIORNI DI BUIO E TENEBRA
110 – 3 dicembre
1988
Cari figli, sono la via che vi condurrà alla vita. Sono qui per
aiutarvi, cari figli. Vi chiedo di seguire le mie indicazioni, che sono per il
bene di ciascuno di voi in particolare. Fate attenzione. Pregate e rimanete in Dio. Presto CI SARANNO TRE GIORNI CONSECUTIVI DI
OSCURITÀ, CHE NEPPURE LA SCIENZA SAPRÁ SPIEGARE. TUTTI VOI SOFFRIRETE
MOLTO IN QUESTI GIORNI. PROMETTO A TUTTI COLORO CHE SONO AL MIO FIANCO CHE NON
MANCHERANNO DI LUCE. VI CHIEDO DI TENERE SEMPRE IN CASA VOSTRA DELLE CANDELE
BENEDETTE DA UN SACERDOTE.
Non abbiate paura. Fate quello che vi dico di fare. Continuate a pregare per i
sacerdoti. Pregate per le vocazioni al sacerdozio. Pregate per il Santo Padre.
Pregate che satana non riesca a distruggere i miei progetti. Vi benedico nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.836 -
12/05/2007
Cari
figli, Dio è il vostro tutto e senza di Lui nulla siete e nulla potete fare.
Confidate in Lui che è il vostro grande amico: quello che non inganna e non
delude. Il
Signore invierà. Gli uomini vedranno e durerà tre giorni. Molti diventeranno
ferventi nella fede e la pace si stabilirà per il bene dei miei poveri figli. Coraggio.
Dio vuole salvarvi. Aprite i vostri cuori. Siate buoni gli uni con gli altri.
Lasciate che la vostra vita parli del Signore più che le vostre parole. Avanti
senza paura. Confidate nelle promesse del Signore. Attendete nella preghiera e
nella gioia. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima
Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi
benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete
nella pace.
3.101 -
30/12/2008
Cari figli, UN UOMO di grande influenza si solleverà contro la
Chiesa e a lui si uniranno altri potenti che porteranno la Chiesa al calvario. Coloro che si oppongono a Cristo
agiranno con grande furia. I consacrati avranno paura e molti fuggiranno. Molti
fedeli si allontaneranno dalla Chiesa per paura e in molti luoghi la Chiesa
sarà in un grande vuoto. Per LUNGHI ANNI, gli uomini saranno lontani dalla verità, ma un MIRACOLO DEL SIGNORE risveglierà nei loro
cuori il desiderio di servire unicamente il Signore. Dio lo
permetterà: tutti gli uomini vedranno i propri errori e, pentiti, torneranno a
servire l’unico e vero Signore. Tre giorni dopo il GRANDE MIRACOLO avverrà, il TRIONFO DEFINITIVO DEL
MIO CUORE IMMACOLATO e la pace regnerà per sempre. Coraggio. Sono vostra Madre e vengo dal cielo per
chiamarvi alla conversione. Non tiratevi indietro. Avanti sul cammino che vi ho
indicato. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima
Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi
benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete
nella pace.
2.793 -
31.01.2007
Cari
figli, la Terra sarà ricoperta dalle tenebre. L’oscurità uscirà dall’ immensa
luce. Un mistero esistente nella GRANDE LUCE brillante sarà rivelato. Ecco i tempi
più difficili per l’umanità.
Date il meglio di voi nella missione che il Signore vi ha affidato. Non
rimanete arenati. L’umanità cammina verso la distruzione preparata dagli uomini
con le proprie mani. Sappiate, tutti voi, che la vostra croce sarà pesante, ma
Dio vincerà e con Lui tutti i GIUSTI. Inginocchiatevi in preghiera e rimanete
saldi sul cammino che vi ho indicato nel corso di questi anni. Avanti. Nella
gioia o nel dolore, confidate nel Signore e raggiungerete la vittoria.
Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità.
Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.186 - 13
luglio 2009
Cari
figli, l’umanità è malata e ha bisogno di essere curata. Non restate con le
mani in mano. Dio ha fretta. Date il meglio di voi stessi nella missione che il
Signore vi ha affidato. Non tiratevi indietro. Ecco il tempo delle grandi
confusioni spirituali. Inginocchiatevi e pregate. Solo pregando potrete trovare
la forza per il vostro cammino nella fede. Conoscerete ancora grandi prove. Arriverà il giorno in cui la Terra sarà
avvolta in dense tenebre. Gli uomini
imploreranno aiuto e non sapranno dove andare. Sarà un tempo doloroso per i
miei poveri figli. Io sono vostra Madre e sono venuta dal Cielo per
benedirvi e soccorrervi. Non allontanatevi dal Signore. Vivete con gioia il
Vangelo del mio Gesù. Cercate la forza nella sua Parola e nutritevi
dell’Eucarestia. Senza Dio non c’è vittoria. Affrettatevi a tornare indietro.
Il Signore vi ama e vi attende. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel
nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.894 -
25/09/2007
Cari figli,
accogliete le meraviglie del Signore. Aprite i vostri cuori ai miei appelli,
perché solo così potete contribuire al TRIONFO DEL MIO CUORE IMMACOLATO. Dio invierà e gli uomini contempleranno. Il sole perderà
la sua luminosità e si muoverà davanti ai vostri occhi. Coraggio.
Dio vuole salvarvi. Non tiratevi indietro. Siate docili e siate in tutto come
Gesù. Non voglio obbligarvi, ma ascoltate con attenzione ciò che vi dico.
Pregate. La preghiera contribuirà alla vostra crescita spirituale. Questo è il
messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per
avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.492 - 08.03.2005
Cari figli, ecco il tempo del vostro ritorno. Non restate con le mani in mano. ARRIVERÀ IL GIORNO IN CUI IL SOLE E LA LUNA NON COMPIRANNO PIÙ IL LORO CORSO COME NELLE VOSTRE GIORNATE. I vostri occhi vedranno i segni annunciati da mio Figlio Gesù. Inginocchiatevi in preghiera, supplicando la MISERICORDIA del Signore per tutti voi. Il dragone andrà incontro all’aquila e lancerà fuoco sui suoi figli, causando la distruzione di gran parte del suo nido. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.707 - 15/07/2006
Cari figli, aprite i vostri cuori all’Amore di Dio e siate buoni gli uni con gli altri. Vi chiedo di perseverare nella preghiera, perché solo così potete contribuire alla vittoria del Signore. Fuggite dal peccato e abbracciate la grazia di Dio. Sappiate che l’umanità vivrà MOMENTI DI GRANDE tribolazione. Ci sarà una grande inclinazione nell’asse dell’eclittica, che si ripercuoterà sulla vita degli uomini e degli animali. Il dolore sarà grande. Io sono vostra Madre e voglio soccorrervi. Tornate in fretta. Domani potrà essere tardi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.787 - 18.01.2007
CARI FIGLI, STATE ATTENTI AI SEGNI DI DIO. ARRIVERÀ IL GIORNO IN CUI LA TERRA PERDERÀ IL SUO MOVIMENTO NATURALE; IL SOLE SI TRASFORMERÀ IN TENEBRE E NULLA SARÀ COME PRIMA. Ascoltate la voce del Signore. Fuggite il peccato e desiderate la santità con immenso amore. Abbiate coraggio. Io sono con voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.894 - 25/09/2007
Cari figli, accogliete le meraviglie del Signore. Aprite i vostri cuori ai miei appelli, perché solo così potete contribuire al TRIONFO DEL MIO CUORE IMMACOLATO. DIO INVIERÀ E GLI UOMINI CONTEMPLERANNO. IL SOLE PERDERÀ LA SUA LUMINOSITÀ E SI MUOVERÀ DAVANTI AI VOSTRI OCCHI. Coraggio. Dio vuole salvarvi. Non tiratevi indietro. Siate docili e siate in tutto come Gesù. Non voglio obbligarvi, ma ascoltate con attenzione ciò che vi dico. Pregate. La preghiera contribuirà alla vostra crescita spirituale. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.895 - 27 settembre 2007
Cari figli, sforzatevi affinché i doni ricevuti possano produrre grandi frutti per il bene dell’umanità. Voi siete importanti per il Signore. È stato proprio per voi che mio Figlio Gesù è morto sulla croce. Lui si è caricato di tutto il peso causato dai peccati degli uomini. Si è donato per amore, perché possiate conoscere la verità e giungere alla salvezza. Non potete immaginare quanto siete amati dal mio Gesù. Se arrivaste a comprenderlo, piangereste di gioia. Vi chiedo di vivere nella grazia del mio Signore. Non permettete che le cose del mondo vi allontanino da Colui che è il vostro unico e vero Salvatore. Pregate. Ho ancora nobili cose da realizzare in favore dei miei poveri figli. Coraggio. Non temete. Chi sta con il Signore non sentirà mai il peso della sconfitta. CIÒ CHE È STATO ANNUNCIATO VERRÀ. GLI UOMINI SARANNO SORPRESI. NON SPERERANNO, MA SARANNO GRAZIATI E, AL CONTEMPLARLO, CAMBIERANNO VITA. Avanti con gioia. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.572 - 08.09.2005
Cari figli, Io sono vostra Madre e vengo dal cielo per offrirvi la grazia della conversione e della santità. Inginocchiatevi in preghiera. Molte sofferenze verranno per l’umanità. Voi non potete immaginare quante prove vi attendono. In una regione della Bahia ci sarà grande sofferenza. Sarà spaventoso e causerà grandi perdite. Pregate. Fate ciò che vi chiedo e avrete la forza per sopportare la vostra croce. DIO INVIERÀ. GLI UOMINI VEDRANNO UN GIOVEDÌ. Coraggio. Dio è con voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.550 - 19.07.2005
Il tempo per la nascita di un
bambino, una luce e altra luce.
Ecco che l’umanità vedrà fuoco nei
cieli. Luce che non illumina e
lacrime di sofferenza.
2.572 - 08.09.2005
Dio invierà. Gli uomini vedranno
un giovedì."
SILENZIO IN CIELO
Ap 8:1 Quando l'Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio in cielo per circa mezz'ora
Sal 89:4 Ai tuoi occhi, mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.
2P 3:8 Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e milleanni come un giorno solo.
Maria , Regina del Cielo e Tempio dello Spirito Santo terminerà nel giorno stabilito, di donarci i messaggi dal Cielo, sarà l’ ultima apparizione sulla terra. Passeranno 253 giorni di silenzio dall’ ultimo messaggio mariano all’ inizio del compimento del settimo sigillo dell’ Apocalisse.
Considerando tutti gli anni di 365 giorni:
Anni 1000=1 giorno
Anni 1000=24 ore= 1 giorno
Anni 1000= 1440 minuti= 1 giorno
Anni 1000=365.000 giorni
365000 giorni diviso 1440 minuti = 253,4722 giorni di silenzio.
SETTE SEGRETI DI MEDJUGORJE
Ap 10:3 gridò a gran voce come leone che ruggisce. E quando ebbe gridato, i sette tuoni fecero udire la loro voce.
Ap 10:4 Dopoché i sette tuoni ebbero fatto udire la loro voce, io ero pronto a scrivere quando udii una voce dal cielo che mi disse: «Metti sotto sigillo quello che hanno detto i sette tuoni e non scriverlo».
Dei 10 segreti di Medjugorje gli ultimi sette riguardano l’ intera umanità.
SETTIMO SIGILLO DELL’ APOCALISSE “SVELATO”
Cercherò di applicare il metodo di analisi comparata di miti e testi religiosi dei popoli antichi con le conoscenze scientifiche della nostra epoca adottato da Immanuel Velikovskij,http://it.wikipedia.org/wiki/Immanuil_Velikovskij. che gli permise di postulare la Teoria delle catastrofi cosmiche, ad alcuni passi del libro dell’ Apocalisse scritto dall’ Evangelista San Giovanni, e le concordanze con i messaggi profetici della Madonna che appare ad Anguera (Brasile).
Per quale motivo gli esegeti antichi e moderni non utilizzano questo metodo?.
1) UN’ AMNESIA COLLETTIVA DEI POPOLI ANTICHI
E’ un fatto accertato dallo studio della mente umana che i più terribili eventi della fanciullezza (in qualche caso perfino quelli della maturità) sono spesso dimenticati, il loro ricordo si cancella dalla coscienza e viene trasferito nelle zone inconsce della mente, dove continua a vivere esprimendosi in bizzarre forme di paura. Qualche volta tali ricordi possono trasformarsi in sintomi di nevrosi coatte e perfino contribuire allo sdoppiamento della personalità.
Uno dei più terrificanti eventi del passato dell’ umanità fu l’ incendio del mondo, accompagnato da spaventose apparizioni nel cielo, scuotimento della terra, eruzione di lava per migliaia di vulcani, fondersi del suolo, ribollire del mare, inabissamento di continenti, un caos promevo bombardato da ardenti pietre volanti, il ruggito della terra straziata, e l’ alto sibilo di uragani e ceneri.
Si verificò più di un incendio mondiale, ma il più orribile fu forse quello dei giorni dell’ Esodo. In centinaia di passi nella loro Bibbia gli Ebrei descrissero ciò che accadde. Ritornando dall’ esilio babilonese nel sesto e quinto secolo prima di questa era, gli Ebrei non cessarono di apprendere e ripetere le tradizioni, ma persero di vista la paurosa realtà di quanto apprendevano. Probabilmente le generazione successive a quella dell’ esilio consideravano queste descrizioni come espressioni poetiche della letteratura religiosa…Trascuravano la parte più importante delle loro tradizioni: la storia dell’ Esodo e tutti i passi relativi alla catastrofe cosmica, interminabilmente ripetuti nell’ Esodo, nei Numeri e nei Profeti e nel resto delle Scritture…. E’ un fenomeno psicologico comune alla vita degli individui come a quella di intere nazioni, che i più terribili eventi del passato possano essere dimenticati o respinti nel subcosciente. Impressioni che dovrebbero essere indimenticabili appaiono cancellate. Scoprire le loro tracce ed i loro irriconoscibili equivalenti nella vita fisica dei popoli è un compito non dissimile da quello che consiste nel vincere l’ amnesia di una singola persona. (Pg. 207)
2) FRAMMENTAZIONE DELLA CONOSCENZA
I sacerdoti egizi, descritti da Platone in conversazione con Solone, ritenevano che la memoria delle catastrofi di fuoco e delle inondazioni si fosse perduta perché gli uomini colti erano periti in esse, insieme a tutte le conquiste della loro cultura; a questi sconvolgimenti “sfuggirono alla vostra indagine perché per molte generazoni i sopravviventi morirono senza potersi esprimere per iscritto”
“In ogni caso sembra che essi siano stranamente dimentichi della catastrofe”
PLATONE
Leggi, III
3) GENESI DI FOLCLORE E MITI
Le leggende dei popoli classici appartengono al folclore. Fin dai tempi pre-cristiani queste leggende venivano sottoposte ad interpretazioni, riconoscendo molti interpreti il carattere simbolico della mitologia. Uno scrittore di questi argomenti ha sottolineato con esattezza questo fatto: “Ciò che è pressoché normale in natura e in società eccita raramente l’immaginazione creatrice di miti, la quale è più facilmente accesa all’ anormale, da qualche sorprendente catastrofe, da qualche terribile violazione del codice sociale. … (Pg. 208)
4) L’ INTERPRETAZIONE SOGGETTIVA DEGLI EVENTI E LA LORO AUTENTICITA’
Ciò che contribuì a screditare le tradizioni dei popoli relativa alle catastrofi fu la loro interpretazione soggettiva e magica degli eventi. (Attribuire al bastone del profeta Mosè all’ aprirsi delle acque) I popoli del passato erano preparati a vedere i miracoli in occasioni eccezionali; per questa ragione l’uomo moderno, che non crede nei miracoli respinge gli eventi insieme con l’interpretazione. Ma giacché troviamo lo stesso evento nelle tradizioni di molti popoli, e giacché ogni popolo lo ha diversamente compreso, la sua storicità può essere affermata, e questo va aggiunto al controllo già offerto dalla scienza naturale. ……Proprio per il fatto che esistono grandi differenze nella valutazione soggettiva delle cause o degli scopi del fenomeno, possiamo asserire che il folclore di differenti popoli deriva da una medesima causa reale, e che solo le spiegazioni magiche del miracolo sono invenzioni soggettive. (Pg. 212)
5) IL DOGMA RELIGIOSO
La Terra, uno dei pianeti, è stata oggetto di conflitti con altri pianeti, e tracce della conoscenza di questi avvenimenti si possono ritrovare negli scrittori primitivi. Origene, scrivendo contro Celso, affermò: “Noi non attribuiamo né il diluvio né l’ incendio ai cicli ed ai periodi planetari; ma dichiariamo che la causa di essi è l’ esteso predominio del male, e la sua (conseguente) rimozione mediante un diluvio o un incendio. Celso ed Origene sapevano bene che il diluvio e l’ incendio mondiale erano causati dai pianeti e che queste catastrofi terrestri avrebbero potuto essere calcolate in anticipo (Pg. 188)
Brani tratti dal Capitolo IV-VI, “Mondi in collissione” , I. Velikovskij
6) IL DOGMA SCIENTIFICO
Il principio di uniformità e armonia: i fenomeni naturali odierni osservabili e ripetibili in laboratorio, sono le cause prime di ogni avvenimento passato, escludendo così a priori che altre fenomeni naturali possono manifestarsi in circostanze particolari e catastrofiche. Ogni cosa è spiegabile utilizzando come concausa il tempo che si sviluppa in milioni di anni…in modo casuale …….può produrre ogni cosa nota. E’ un principio filosofico a base di alcune scienze ad esempio: meccanica celeste, evoluzionismo.
Dopo il big-bang (scienza), o la creazione del mondo in sette giorni (religione) tutto si compie in modo ordinato, prestabilito e prevedibile con leggi universali (identiche in ogni luogo dell’ universo ed in ogni tempo) solamente da decodificare. Non c’ è spazio per creazioni successive biologiche o cosmiche.
SPARIZIONE DEGLI ANIMALI
SETTIMO SIGILLO DELL’ APOCALISSE
Ap 8:1 Quando l'Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio in cielo per circa mezz'ora.
Qualche tempo antecedente un cataclisma gli animali per istinto, tendono a raggiungere rifugi sicuri in grotte, in buche sottoterra, nelle case degli uomini e smettono di esercitare le loro attività quotidiane
SCOSSE DI TERREMOTO E TUONO DI ZEUS
5 Poi l'angelo prese l'incensiere, lo riempì del fuoco preso dall'altare e lo gettò sulla terra: ne seguirono scoppi di tuono, clamori, fulmini e scosse di terremoto.
La scienza moderna non è ancora riuscita ad unificare in un'unica teoria i fenomeni elettromagnetici con la forza di gravità. La presenza vicina al pianeta Terra di un corpo celeste di x dimensioni produce non solo maree per effetto della forza di gravità ma scosse di terremoto di potenza decrescente e potenti tuoni: il Tuono di Zeus (che si crea nell’ avvicinarsi di due corpi planetari) capace di polverizzare un intera città, (es, Sodoma e Gomorra) o creare spaccature e fenditure nelle montagne (i pianeti si comportano come due magneti di carica opposta).
2.601 - 12.11.2005
Cari figli, il Signore attende il vostro sì alla sua chiamata. Non restate con le mani in mano. Ecco i tempi più difficili per l’umanità. Inginocchiatevi in preghiera e sarete vittoriosi. UNA GRANDE ESPLOSIONE PROVOCHERÀ TERRIBILI CATASTROFI E I TERREMOTI DISTRUGGERANNO MOLTE REGIONI DELLA TERRA. UNA FAGLIA GEOLOGICA ESISTENTE IN BRASILE CAUSERÀ DISTRUZIONE IN MOLTE REGIONI. GLI UOMINI SAPIENTI LO IGNORANO.Gli uomini del terrore agiranno nella terra della Madre e la sofferenza sarà grande per i miei poveri figli. Sarà preso in Brasile. Tornate finché c’è tempo. Non vivete nel peccato. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Israele, Brasile
2.702 - 04/07/2006
Cari figli, sono vostra Madre Addolorata e soffro a causa delle vostre sofferenze. Dite No al peccato e tornate a Colui che ha parole di vita eterna. L’umanità cammina verso l’abisso dell’autodistruzione che gli uomini hanno preparato con le proprie mani. Terribili terremoti inghiottiranno catene montuose e città, e i miei poveri figli conosceranno una croce pesante. Pregate. Pregate. Pregate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.003 - 29/05/2008
Cari figli, arriverà per la Chiesa il momento del grande dolore. L’azione dei nemici contro la Chiesa del mio Gesù si intensificherà e i consacrati fedeli porteranno una croce pesante. I nemici diffonderanno confusione nella Chiesa di Dio e il successore di Pietro soffrirà molto. Pregate. Pregate. Pregate. Sappiate che Dio non è distante da voi. Credete fermamente nel suo potere e tutto finirà bene per voi. L’umanità affronterà un grande dolore. L’ENERGIA ACCUMULATA ALL’INTERNO DELLA TERRA PROVOCHERÀ GRANDI ESPLOSIONI E CI SARANNO GRANDI TERREMOTI. DALLE PROFONDITÀ VERRÀ LA DISTRUZIONE CHE PORTERÀ GLI UOMINI A BERE IL CALICE AMARO DELLA SOFFERENZA. Coraggio. Non allontanatevi dalla grazia del Signore. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Italia
GRANDINE DI METEORE
6 I sette angeli che avevano le sette trombe si accinsero a suonarle.
7 Appena il primo suonò la tromba, grandine e fuoco mescolati a sangue scrosciarono sulla terra. Un terzo della terra fu arso, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde si seccò.
La grandine mista a fuoco rappresentano i meteoriti che precedono la testa della cometa e sono presenti nella coda della cometa, che cadono sulla terra si incendiano al contatto con l’ atmosfera terrestre. Una parte delle meteore si consuma totalmente in atmosfera prima di raggiungere il suolo; la piccola parte di meteoriti che impatta il pianeta incendia tutto al suo passaggio: alberi, erba verde e terra si seccano (vedi evento Tunguska:http://it.wikipedia.org/wiki/Evento_di_Tunguska)
Il sangue è l’ ossigeno presente nell’ atmosfera terrestre ossidato dal contatto con i componenti chimici della coda cometaria che produce ossido di ferro di colore rosso sangue e coprirà ogni cosa: case, terreno, acque, persone, oggetti.
953 – 13 maggio 1995 (a Firenze -Italia)
Cari figli, sono la Regina della Pace. Oggi ricordate la mia venuta sulla terra nella povera Cova de Iria, dove ho chiamato gli uomini alla conversione, ma dove pochi mi hanno prestato attenzione. Oggi, ancora una volta, vengo a voi in numerose apparizioniper implorarvi di ritornare al Dio della salvezza e della pace. È giunto il momento del vostro sì. Se non vi convertite, cadrà fuoco dal cielo e buona parte dell’umanità verrà distrutta. Non state con le mani in mano. Quello che dico è serio. Non sono qui per scherzo. Molti dovranno pentirsi per non aver ascoltato gli appelli del cielo, ma sarà tardi. Pentitevi dei vostri peccati e cercate di essere come Gesù in tutto! Pregate! Solo mediante la preghiera la vostra vita sarà trasformata. Soffro per le anime che ogni giorno si gettano nell’inferno. Fate attenzione! Siete preziosi per il Signore. Convertitevi adesso! Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Cova da Iria è una località nella freguesia di Fatima, nel comune di Ourém. In questo luogo si trova il famoso santuario di Fatima, dove, secondo la Chiesa cattolica, la Madonna apparve a tre bambini (Lucia dos Santos, Giacinta e Francisco Marto) il 13 maggio 1917. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Cova_da_Iria
3.106 - 07/01/2009
Cari figli, aprite i vostri cuori e accogliete con gioia i miei appelli. Sono venuta dal cielo per condurvi al cielo. Siate docili. Non restate con le mani in mano. Impegnatevi e assumete il vostro vero ruolo di cristiani. L’umanità cammina verso una grande sofferenza. Dio vi chiama e vi attende a braccia aperte. State attenti. La grande luce sarà visibile nell’emisfero Sud. Se gli uomini non si convertiranno, cadrà fuoco dal cielo e gran parte dell’umanità verrà distrutta. Ciò che vi ho annunciato in passato si realizzerà. Inginocchiatevi in preghiera. Nel Signore è la vostra vittoria. Avanti. Affrettatevi e non tiratevi indietro. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.185 - 11 luglio 2009
Cari figli, voi siete liberi per grazia del Signore. Non siate schiavi del demonio. Mio Figlio Gesù è la soluzione per i vostri problemi. Solo Lui vi darà gioia, pace e speranza. Non spaventatevi. Confidate pienamente nel Signore e tutto finirà bene per voi. Conosco le vostre difficoltà e il peso della vostra croce. Non scoraggiatevi. Dio è molto vicino a voi in questi momenti. Pregate. Quando pregate attraete su di voi le benedizioni del Signore. VIVETE IN UN TEMPO MOLTO PEGGIORE RISPETTO A QUELLO DEL DILUVIO. QUANDO VERRÀ IL CASTIGO PER LA PURIFICAZIONE DELL’UMANITÀ, POCHI RESTERANNO SALDI. CADRÀ FUOCO DAL CIELO E GLI UOMINI VIVRANNO MOMENTI DI GRANDE SOFFERENZA. IL FUOCO BRUCERÀ LA LUCE E LA TERRA TREMERÀ. Soffro per le vostre sofferenze. Cercate la forza in Gesù. Ascoltate ciò che vi dico e restate saldi nel cammino che vi ho indicato. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
GRANDE MONTAGNA DI FUOCO
8 Il secondo angelo suonò la tromba: come una gran montagna di fuoco fu scagliata nel mare. Un terzo del mare divenne sangue, 9un terzo delle creature che vivono nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto.
La gran montagna di fuoco, può essere un meteorite che accompagna la cometa Assenzio, od una parte distaccata dalla cometa originaria che impatterà in un mare non specificato. L’ impatto a grande velocità con le acque; la sublimazione di una parte della cometa e delle acque interessate; il surriscaldamento delle acque anche a decine di metri di profondità; il mescolamento delle stesse con detriti dell’ oggetto impattante; lo tsunami conseguente; distruggono, uccidono, tutte le creature che vivono nel mare e le imbarcazioni interessate nel perimetro di azione della cometa.
2.570 - 03.09.2005
Cari figli, Io vi amo come siete e desidero che siate fedeli al mio Gesù. Pregate molto e non allontanatevi dalla grazia del mio Signore. Abbiate cura della vostra vita spirituale e non permettete che le cose materiali vi allontanino dal cammino della salvezza. **WK: PER CAUSA SUA MOLTI MORIRANNO. I prescelti per difendere la verità la negheranno. Soffro per ciò che vi attende. Quel novembre di dolore si ripeterà. Il fiume Tago le scorre accanto*. Una grande montagna cadrà sulla terra. Pregate. Pregate. Pregate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
*cfr. terremoto di Lisbona del 1° novembre 1755 - Portogallo
**
Wistar-Kyoto (razza ratto)
2.656 - 21/03/2006
Cari figli, inginocchiatevi in preghiera. L’umanità berrà il calice amaro del dolore. La morte passerà per Osaka,Cachagua e Nantong. Gli uomini si sono allontanati dal Creatore e non rispettano più le Sue Leggi. Ecco i tempi dei dolori. Pentitevi sinceramente dei vostri peccati. Non restate con le mani in mano. La grande montagna passerà attraverso le acque e gli uomini vedranno grande distruzione. Acque sopra acqua. Chi starà con il Signore sarà vittorioso. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
La prefettura di Osaka (大阪府 Ōsaka-fu?) è una prefettura giapponese di 8.815.757 abitanti (ad ottobre 2000), con capoluogo a Osaka. Si trova nella regione di Kinki, sull'isola di Honshū.
2.744 - 10/10/2006
Cari figli, un grande mistero si vedrà. Dov’è la grande montagna? Gli uomini saranno confusi e non capiranno. Guardate i segni di Dio. Il Signore parla. Ascoltate con amore ciò che dice. L’umanità avanza verso un futuro di grandi sofferenze. Tornate al Signore. Lui vuole salvarvi. Pregate. Testimoniate ovunque, con la vostra vita, che siete del Signore. Avanti lungo il cammino che vi ho indicato. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
La cima è sita nel territorio del comune di Motta Camastra, in provincia di Messina. Dalla vetta si scorge la catena dei Peloritani, il mar Tirreno, lostretto di Messina, la punta della Calabria, e l'Etna.
Italia
GRANDE STELLA
10 Il terzo angelo suonò la tromba e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. 11 La stella si chiama Assenzio; un terzo delle acque si mutò in assenzio e molti uomini morirono per quelle acque, perché erano divenute amare.
Non può essere una stella a “cadere” sulla terra, semmai per forza gravitazionale, sarebbe il pianeta terra a vaporizzare al suo avvicinarsi. Nella visione apocalittica l’ evangelista Giovanni con le conoscenze astronomiche di 2000 anni orsono, paragona la cometa alla brillantezza di una stella.
Infine, la stessa cometa Assenzio “cade”, attratta dalla nostra forza di gravità, oppure per propria velocità di inerzia, in un luogo in cui sono presenti diversi fiumi non specificati. Uno scenario "scientifico" plausibile postula un cambiamento chimico nell'atmosfera a causa di un massiccio "shock termico" durante l'entrata e/o l'impatto al suolo di un grande asteroide o cometa, che secondo questa ipotesi farebbe reagire l'ossigeno e l'azoto nell'atmosfera per produrre una pioggia acida diacido nitrico.[34] Secondo questa discutibile visione minoritaria, l'amarezza prodotta dalla Stella-Assenzio (Wormwood Star in inglese) su di un terzo delle acque potabili della potrebbe essere il risultato di una massiccia "pioggia acida".[35] http://it.wikipedia.org/wiki/Impatto_astronomico
3.109 - 15/01/2009
Cari figli, l’umanità cammina verso un futuro sanguinoso. La creatura si è messa al posto del Creatore e i miei poveri figli camminano come ciechi guidando altri ciechi. Io sono vostra Madre e voglio aiutarvi. Ascoltatemi. Siate del Signore e cercatelo sempre, perché Lui vi ama e vi attende con immenso amore di Padre. LA GRANDE COMETA VERRÀ E CAUSERÀ GRANDE DISTRUZIONE. Convertitevi in fretta. Desidero condurvi a mio Figlio Gesù. Sappiate che questi sono i tempi più dolorosi per voi. State attenti. Ciò che dovete fare non rimandatelo a domani. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
GIORNI DI BUIO E TENEBRA
12 Il quarto angelo suonò la tromba e un terzo del sole, un terzo della luna e un terzo degli astri fu colpito e si oscurò: il giorno perse un terzo della sua luce e la notte ugualmente.
Il pulviscolo della cometa sommato al pulviscolo iettato dal pianeta nell’ atmosfera come conseguenza dei corpi meteorici che impatteranno sulla superficie, l’ evaporazione violenta e repentina di superfici lacustri, seguiti da terremoti che riattiveranno la maggior parte dei vulcani con conseguente cenere vulcanica produranno un tipico inverno nucleare ed un oscuramento del sole, luna e stelle per polveri fini e ceneri sospesi nell’ aria Le particelle di materia carbonizzata, le polveri e qualsiasi altra sostanza in grado di alzarsi nell'aria, andrebbe a costituire, grazie ai venti, uno scudo impermeabile ai raggi solari che farebbe precipitare le temperature nell'atmosfera. La combinazione tra le basse temperature, la continua oscurità e continui incendi dovuti alle attività magmatiche del sottosuolo produrrebbero sconvolgimenti climatici tali da compromettere la vita delle specie animali e vegetali e provocare effetti devastanti anche sullo strato di ozono.
L'inverno apocalittico sarebbe legato alla produzione di polveri fini . La sopravvivenza sulla superficie sarebbe poi difficile a causa delle scarse piogge e comunque della lenta precipitazione di polvere meteorica che dovrebbe completarsi non oltre enne anni. http://it.wikipedia.org/wiki/Inverno_nucleare
13 Vidi poi e udii un'aquila che volava nell'alto del cielo e gridava a gran voce: «Guai, guai, guai agli abitanti della terra al suono degli ultimi squilli di tromba che i tre angeli stanno per suonare!».
110 – 3 dicembre 1988
Cari figli, sono la via che vi condurrà alla vita. Sono qui per aiutarvi, cari figli. Vi chiedo di seguire le mie indicazioni, che sono per il bene di ciascuno di voi in particolare. Fate attenzione. Pregate e rimanete in Dio. Presto CI SARANNO TRE GIORNI CONSECUTIVI DI OSCURITÀ, CHE NEPPURE LA SAPRÁ SPIEGARE. TUTTI VOI SOFFRIRETE MOLTO IN QUESTI GIORNI. PROMETTO A TUTTI COLORO CHE SONO AL MIO FIANCO CHE NON MANCHERANNO DI LUCE. VI CHIEDO DI TENERE SEMPRE IN CASA VOSTRA DELLE CANDELE BENEDETTE DA UN SACERDOTE. Non abbiate paura. Fate quello che vi dico di fare. Continuate a pregare per i sacerdoti. Pregate per le vocazioni al sacerdozio. Pregate per il Santo Padre. Pregate che satana non riesca a distruggere i miei progetti. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.836 - 12/05/2007
Cari figli, Dio è il vostro tutto e senza di Lui nulla siete e nulla potete fare. Confidate in Lui che è il vostro grande amico: quello che non inganna e non delude. Il Signore invierà. Gli uomini vedranno e durerà tre giorni. Molti diventeranno ferventi nella fede e la pace si stabilirà per il bene dei miei poveri figli. Coraggio. Dio vuole salvarvi. Aprite i vostri cuori. Siate buoni gli uni con gli altri. Lasciate che la vostra vita parli del Signore più che le vostre parole. Avanti senza paura. Confidate nelle promesse del Signore. Attendete nella preghiera e nella gioia. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace
2.793 - 31.01.2007
CARI FIGLI, LA TERRA SARÀ RICOPERTA DALLE TENEBRE. L’OSCURITÀ USCIRÀ DALL’IMMENSA LUCE. UN MISTERO ESISTENTE NELLA GRANDE LUCE BRILLANTE SARÀ RIVELATO. ECCO I TEMPI PIÙ DIFFICILI PER L’UMANITÀ. Date il meglio di voi nella missione che il Signore vi ha affidato. Non rimanete arenati. L’umanità cammina verso la distruzione preparata dagli uomini con le proprie mani. Sappiate, tutti voi, che la vostra croce sarà pesante, ma Dio vincerà e con Lui tutti i giusti. Inginocchiatevi in preghiera e rimanete saldi sul cammino che vi ho indicato nel corso di questi anni. Avanti. NELLA GIOIA O NEL DOLORE, CONFIDATE NEL SIGNORE E RAGGIUNGERETE LA VITTORIA. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.186 - 13 luglio 2009
Cari figli, l’umanità è malata e ha bisogno di essere curata. Non restate con le mani in mano. Dio ha fretta. Date il meglio di voi stessi nella missione che il Signore vi ha affidato. Non tiratevi indietro. Ecco il tempo delle grandi confusioni spirituali. Inginocchiatevi e pregate. Solo pregando potrete trovare la forza per il vostro cammino nella fede. Conoscerete ancora grandi prove. ARRIVERÀ IL GIORNO IN CUI LA TERRA SARÀ AVVOLTA IN DENSE TENEBRE. GLI UOMINI IMPLORERANNO AIUTO E NON SAPRANNO DOVE ANDARE. SARÀ UN TEMPO DOLOROSO PER I MIEI POVERI FIGLI. Io sono vostra Madre e sono venuta dal Cielo per benedirvi e soccorrervi. Non allontanatevi dal Signore. Vivete con gioia il Vangelo del mio Gesù. Cercate la forza nella sua Parola e nutritevi dell’Eucarestia. Senza Dio non c’è vittoria. Affrettatevi a tornare indietro. Il Signore vi ama e vi attende. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.894 - 25/09/2007
Cari figli, accogliete le meraviglie del Signore. Aprite i vostri cuori ai miei appelli, perché solo così potete contribuire al trionfo del mio Cuore Immacolato. DIO INVIERÀ E GLI UOMINI CONTEMPLERANNO. IL SOLE PERDERÀ LA SUA LUMINOSITÀ E SI MUOVERÀ DAVANTI AI VOSTRI OCCHI. Coraggio. Dio vuole salvarvi. Non tiratevi indietro. Siate docili e siate in tutto come Gesù. Non voglio obbligarvi, ma ascoltate con attenzione ciò che vi dico. Pregate. La preghiera contribuirà alla vostra crescita spirituale. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
GRANDE FORNACE
Ap 9:1 Il quinto angelo suonò la tromba e vidi un astro caduto dal cielo sulla terra. Gli fu data la chiave del pozzo dell'Abisso; 2 egli aprì il pozzo dell'Abisso e salì dal pozzo un fumo come il fumo di una grande fornace, che oscurò il sole e l'atmosfera. 3 Dal fumo uscirono cavallette che si sparsero sulla terra e fu dato loro un potere pari a quello degli scorpioni della terra. 4 E fu detto loro di non danneggiare né erba né arbusti né alberi, ma soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte. 5 Però non fu concesso loro di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi, e il tormento è come il tormento dello scorpione quando punge un uomo. 6 In quei giorni gli uomini cercheranno la morte, ma non la troveranno; brameranno morire, ma la morte li fuggirà.
2.655 - 18/03/2006
Cari figli, vi amo come siete e voglio aiutarvi. Fuggite dal peccato e non permettete che il demonio vi renda schiavi. Siete del Signore e solo Lui dovete servire e seguire. Dalla litosfera verrà grande dolore per l’umanità. La Terra sarà scossa e delle montagne cadranno. Il dolore sarà grande. Pregate. Ho bisogno delle vostre preghiere. Non restate con le mani in mano. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.546 - 09.07.2005
Cari figli, l’umanità si è allontanata dal Creatore e cammina verso l’abisso della distruzione. L’umanità vivrà momenti digrande afflizione ed è giunto il momento di convertirvi e di riconciliarvi con Dio. Quando la terra sarà scossa dal grande terremoto, che farà crollare le montagne, si verificheranno inaspettate eruzioni vulcaniche. Gli uomini del terrore agiranno in Brasile causando distruzione e morte. Un tempio cadrà. Sono giunti i tempi più dolorosi per voi. Pregate. Siate buoni gli uni con gli altri. Amate e servite con amore mio Figlio Gesù. Chi sarà stato fedele fino alla fine sarà salvo. Coraggio. Non temete. Il Signore è con voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.584 - 06.10.2005
Cari figli, l’umanità avanza verso un grande abisso. Il grande terremoto si avvicina e gli uomini vivranno momenti di terrore. Sono giunti i tempi difficili per l’umanità. Tutto ciò che vi ho annunciato in passato si realizzerà. Pregate. Pregate sempre più. DALLA LACUNA (FORSE LAGUNA?) CON IL NOME DI UN GRANDE SANTO VERRÀ GRANDE DEVASTAZIONE. REGIONI INTERE SCOMPARIRANNO. MOLTI LUOGHI CHE OGGI POTETE CONTEMPLARE NON ESISTERANNO PIÙ. Io sono vostra Madre e soffro a causa delle vostre sofferenze. Pentitevi e tornate a Colui che è il vostro unico e vero Salvatore. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Santorini (in greco moderno Σαντορίνη, "Santorini", ma anche Θῆρα, "Thera" in greco antico) è un'isola meridionale dell'arcipelago delle Cicladi, la maggiore, nel mare Egeo. La sua superficie è di 79,194 km². Il nome Santorino le fu dato dai Veneziani in onore di Santa Irene
Grecia
2.704 - 08/07/2006
Cari figli, verranno giorni in cui la terra si agiterà e le montagne si muoveranno. Vulcani si alzeranno con grande forza e molti conosceranno grandi sofferenze. Gli uomini hanno sfidato il Creatore e ora camminano verso l’abisso dell’autodistruzione. Vi chiedo di restare saldi nella preghiera. Cercate il Signore. Convertitevi e assumete con sincerità il vostro vero ruolo di cristiani. Non restate con le mani in mano. Dio ha fretta. Ciò che dovete fare, non rimandatelo a domani. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.397 - 7 novembre 2010
Cari figli, vengo dal cielo per condurvi a Colui che ha parole di Vita eterna. Non tiratevi indietro. Aprite i vostri cuori e accogliete i miei appelli. L’umanità si è contaminata con il peccato e ha bisogno di essere curata. Tornate al Signore. Lui vi ama con immenso amore di Padre. Cercate forza nella parola di Dio e nell’Eucaristia. Io sono vostra Madre e sarò al vostro fianco. Sono venuta dal cielo per asciugare le vostre lacrime. Confidate pienamente nel potere di Dio e sarete vittoriosi. Inginocchiatevi in preghiera. UN FATTO SPAVENTOSO ACCADRÀ IN UN FAMOSO PARCO NAZIONALE. SI ALZERÀ UN FUOCO DISTRUTTORE E GLI UOMINI PIANGERANNO E SI LAMENTERANNO. Soffro a causa delle vostre sofferenze. Pregate, pregate, pregate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Usa
3.410 - 8 dicembre 2010
Cari figli, sono vostra Madre Immacolata. Vi chiedo di mantenere accesa la fiamma della fede e di vivere nella grazia di Dio. Non restate stazionari nel peccato. Il demonio è riuscito a rendere schiavi molti dei miei poveri figli e io sono venuta dal cielo per riscattare gli eletti di Dio. Aprite i vostri cuori e accettate la volontà di Dio per le vostre vite. Date al Signore spazio privilegiato nelle vostre vite. Non permettete che le cose del mondo vi allontanino dal Creatore. L’umanità berrà il calice amaro del dolore. DALLA REGIONE DI SAMOSIR* VERRÀ PER L’UMANITÀ LA GRANDE E MAGGIORE DISTRUZIONE DEI VOSTRI TEMPI. Inginocchiatevi in preghiera. Chi sta con il Signore sarà vittorioso. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.601 - 12.11.2005
Cari figli, il Signore attende il vostro sì alla sua chiamata. Non restate con le mani in mano. Ecco i tempi più difficili per l’umanità. Inginocchiatevi in preghiera e sarete vittoriosi. UNA GRANDE ESPLOSIONE PROVOCHERÀ TERRIBILI CATASTROFI E I TERREMOTI DISTRUGGERANNO MOLTE REGIONI DELLA TERRA. UNA FAGLIA GEOLOGICA ESISTENTE IN BRASILE CAUSERÀ DISTRUZIONE IN MOLTE REGIONI. GLI UOMINI SAPIENTI LO IGNORANO.Gli uomini del terrore agiranno nella terra della Madre e la sofferenza sarà grande per i miei poveri figli. Sarà preso in Brasile. Tornate finché c’è tempo. Non vivete nel peccato. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Israele, Brasile
INSETTI SIMILI A CAVALLETTE E SCORPIONI
7 Queste cavallette avevano l'aspetto di cavalli pronti per la guerra. Sulla testa avevano corone che sembravano d'oro e il loro aspetto era come quello degli uomini. 8 Avevano capelli, come capelli di donne, ma i loro denti erano come quelli dei leoni. 9 Avevano il ventre simile a corazze di ferro e il rombo delle loro ali come rombo di carri trainati da molti cavalli lanciati all'assalto. 10 Avevano code come gli scorpioni, e aculei. Nelle loro code il potere di far soffrire gli uomini per cinque mesi. 11 Il loro re era l'angelo dell'Abisso, che in ebraico si chiama Perdizione, in greco Sterminatore.
Il surriscaldamento sarà un fenomeno globale che comprenderà l’ alta e bassa atmosfera, fiumi, laghi, mari, superfici terrestri e anche sottoterra (litosfera, fuoriuscita di materiale magmatico. La maggior parte degli insetti presenti nell’ aria ed acqua verranno distrutti. Gli insetti che vivono sottoterra, a causa del surriscaldamento dovuto alla forza meccanica, cinetica dei meteoriti e delle camere magmatiche sottostanti, tenderanno a rifugiarsi in grotte e case o insediamenti construiti dagli uomini E’ probabile che alcune specie di insetti vivano in ambienti estremi a centinaia di metri sottoterra e che risultino sconosciuti ai botanici. Saranno insetti che sapranno muoversi nel buio, con un esoscheletro capace di sopportare pressioni atmosferiche enormi e quindi difficili da eliminare con i metodi tradizionali.
12 Il primo «guai» è passato. Rimangono ancora due «guai» dopo queste cose.
13 Il sesto angelo suonò la tromba. Allora udii una voce dai lati dell'altare d'oro che si trova dinanzi a Dio. 14 E diceva al sesto angelo che aveva la tromba: «Sciogli i quattro angeli incatenati sul gran fiume Eufràte». 15 Furono sciolti i quattro angeli pronti per l'ora, il giorno, il mese e l'anno per sterminare un terzo dell'umanità. 16 Il numero delle truppe di cavalleria era duecento milioni; ne intesi il numero. 17 Così mi apparvero i cavalli e i cavalieri: questi avevano corazze di fuoco, di giacinto, di zolfo. Le teste dei cavalli erano come le teste dei leoni e dalla loro bocca usciva fuoco, fumo e zolfo. 18 Da questo triplice flagello, dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalla loro bocca, fu ucciso un terzo dell'umanità. 19 La potenza dei cavalli infatti sta nella loro bocca e nelle loro code; le loro code sono simili a serpenti, hanno teste e con esse nuociono.
20 Il resto dell'umanità che non perì a causa di questi flagelli, non rinunziò alle opere delle sue mani; non cessò di prestar culto ai demòni e agli idoli d'oro, d'argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare; 21 non rinunziò nemmeno agli omicidi, né alle stregonerie, né alla fornicazione, né alle ruberie
Evangelista Giovanni nella visione apocalittica vide una pioggia di moeteoriti formata da 200 milioni di pezzi che cadono sul nostro pianeta Quando cadono i meteoriti sono visibili fuoco che avvolge la testa del meteorite (prodotto dalla forza cinetica ed inerziale e la pressione atmosferica con i componenti di azoto, ossigeno, idrogeno, carbonio che compongono l’ atmosfera terreste e i meteoriti) fumo e la produzione di zolfo. Le code sono composte da materiale che brucia al passaggio dei meteoriti.
GRANDE TERREMOTO
Ap 11:19 Allora si aprì il santuario di Dio nel cielo e apparve nel santuario l'arca dell'alleanza. Ne seguirono folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine.
Ap 16:18 Ne seguirono folgori, clamori e tuoni, accompagnati da un grande terremoto, di cui non vi era mai stato l'uguale da quando gli uomini vivono sopra la terra.
L’ impatto con la stella assenzio causerà un terremoto più distruttivo da quando esiste il pianeta terra. Pertanto la cometa Assenzio o avrà una massa planetaria o impatterà il nostro pianeta a grande velocità.
2.701 - 01/07/2006
Cari figli, la vostra vittoria è nel Signore. Avvicinatevi a mio Figlio Gesù per essere guariti dai vostri mali fisici e spirituali. Cercate la grazia di Dio nel sacramento della confessione e testimoniate ovunque che siete del Signore. L’umanità berrà il calice amaro della sofferenza. LE PLACCHE CONTINENTALI SARANNO SCOSSE DA UN GRANDE TERREMOTO, COME NON C’È MAI STATO DAI TEMPI DI ADAMO. Pregate. Cambiate vita e Dio vi salverà. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
PROFEZIA DELLA STELLA ASSENZIO ED IL SEGNO DEL FIGLIO DELL’ UOMO
La cometa dell’ Apocalisse sarà brillante come una stella, i sopravvisuti la chiameranno Assenzio, (pioggie acide renderanno amare le acque dolci del pianeta Terra), sarà visibile in cielo come una croce luminosa per molti giorni.
Il lettore converrà che le catastrofi cosmiche, se avvennero, potevano lasciare, e debbono aver lasciato ricordi non dissimili in tutto il mondo; ma ci sono delle immagini fantastiche che non sembrano rappresentare delle realtà…..E’ ben noto come, in tempi moderni, la forma delle comete impressioni la gente. Una cometa fù paragonata ad un “cricifix tout sanglant”, (crocifisso tutto insanguinato), un'altra ad una spada; effettivamente ogni cometa ha una sua particolare forma che può cambiare anche durante il tempo della sua visibilità.
Immanuel Velikovsky, Mondi in collissione, pagina 211
Apocalisse 8,10 Il terzo angelo suonò la tromba e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. 11 La stella si chiama Assenzio; un terzo delle acque si mutò in assenzio e molti uomini morirono per quelle acque, perché erano divenute amare.
Gruppi minoritari all'interno del Cristianesimo ritengono che esistano profezie bibliche che collegherebbero l'evento bellico di Armageddon ad un posteriore impatto asteroidale o cometario. Secondo alcuni, la "profezia della stella Assenzio" nella Bibbia, accennerebbe ad un'interpretazione di un futuro nel quale un impatto astronomico causerebbe un cambiamento nell'atmosfera che coinciderebbe con la collisione della Terra con una cometa o asteroide. Uno scenario "scientifico" plausibile postula un cambiamento chimico nell'atmosfera a causa di un massiccio "shock termico" durante l'entrata e/o l'impatto al suolo di un grande asteroide o cometa, che secondo questa ipotesi farebbe reagire l'ossigeno e l'azoto nell'atmosfera per produrre una pioggia acida di acido nitrico.[34] Secondo questa discutibile visione minoritaria, l'amarezza prodotta dalla Stella-Assenzio (Wormwood Star in inglese) su di un terzo delle acque potabili della potrebbe essere il risultato di una massiccia "pioggia acida".[35]
Mt 24:30 Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria.
Ecclesiaste (Qoelet) 1:9 Ciò che è stato sarà
e ciò che si è fatto si rifarà;
non c'è niente di nuovo sotto il sole.
SEGNO DELLA PREZIOSA CROCE
CHE APPARVE NEL CIELO SOPRA GERUSALEMME NEL 351 D.C.
7 maggio
Tradotto per © Tradizione Cristiana da E. M. maggio 2011
In questo giorno dell’anno 351, poco dopo che san Cirillo era succeduto a Massimo come Arcivescovo di Gerusalemme, durante il regno di Costanzo, figlio di san Costantino il Grande, il giorno di Pentecoste, apparve su Gerusalemme il multi-testimoniato segno della Croce.
San Cirillo, nella sua lettera all’imperatore Costanzo, descrive l’evento di cui è stato testimone con i propri occhi:
“Avanti le none [ovvero il 7] di maggio, verso l’ora terza [ovvero le nove del mattino], un vasto corpo luminoso, in forma di croce, è apparso nel cielo, proprio sopra il Santo Golgota, giungendo fino al Santo Monte degli Ulivi [cioè, per quasi due miglia di lunghezza], visto non da una o due persone, ma in modo chiaro ed evidente da tutta la città. Ciò non è stato, come si potrebbe pensare, un fenomeno transitorio momentaneo: perché è continuato diverse ore visibile ai nostri occhi, e più splendente del sole, alla luce del quale si sarebbe eclissato, se questo non fosse stato più forte. L’intera città, colpita da un timore reverenziale temprato con gioia, corse subito alla Chiesa, giovani e vecchi, cristiani e pagani, cittadini e stranieri, tutti con una sola voce per lodare il Signore nostro Gesù Cristo, il Figlio unigenito di Dio, l’operatore dei miracoli; trovando attraverso l’esperienza la verità della dottrina cristiana, alla quale i cieli danno testimonianza”. (PG 33:1 16q)
Conclude la sua lettera con l’augurio che l’imperatore possa sempre glorificare la santa e consustanziale Trinità. Gli storici del tempo, ortodossi e non ortodossi, tra cui Sozomeno, Teofane, Eutichio, Giovanni di Nicea, Glycas, e altri citano san Cirillo riguardo a questo evento. Altri, come Socrate, Filostorgio, e l’anonima Cronaca di Alessandria danno un proprio racconto di questo fenomeno. Questo miracolo fu considerato dai cristiani come la vittoria finale dell’Ortodossia sull’Arianesimo. Filostorgio e la Cronaca di Alessandria affermano che questa Croce di luce era circondata da un “grande arcobaleno”.
Conclude la sua lettera con l’augurio che l’imperatore possa sempre glorificare la santa e consustanziale Trinità. Gli storici del tempo, ortodossi e non ortodossi, tra cui Sozomeno, Teofane, Eutichio, Giovanni di Nicea, Glycas, e altri citano san Cirillo riguardo a questo evento. Altri, come Socrate, Filostorgio, e l’anonima Cronaca di Alessandria danno un proprio racconto di questo fenomeno. Questo miracolo fu considerato dai cristiani come la vittoria finale dell’Ortodossia sull’Arianesimo. Filostorgio e la Cronaca di Alessandria affermano che questa Croce di luce era circondata da un “grande arcobaleno”.
Filostorgio scrive:
“Apparve a Gerusalemme, verso l’ora terza del giorno che viene chiamato il giorno di Pentecoste. Questo segno, che è stato interpretato come non di mano umana, è stato visto estendersi dal Monte del Calvario fino al Monte degli Ulivi, ed è stato accompagnato da un arcobaleno di grandi dimensioni, come una corona, che lo ha circondato su ogni lato. L’arcobaleno, infatti, significava la misericordia di Gesù Cristo crocifisso e assunto su in cielo, e la corona indicava la vittoria dell’imperatore. Inoltre, tale splendido e venerabile segno non è sfuggito neanche all’osservazione dei soldati, ma era ben visibile da entrambi gli eserciti, e spaventò oltre ogni misura Magnenzio e suoi partigiani, che erano dediti a pratiche superstiziose; mentre, d’altro canto, ispirò Costanzo e il suo esercito con coraggio invincibile. Magnenzio, tuttavia, dopo aver subito questa sconfitta da Costanzo, poi recuperò gradatamente la sua forza, e si impegnò con lui in una seconda battaglia, venne del tutto sconfitto, e fuggì a Lione con la perdita di quasi tutto il suo esercito”. (Storia Ecclesiastica, Libro III, Capitolo XXVI)
Socrate scrive:
“Al tempo in cui Cirillo amministrava la Chiesa di Gerusalemme dopo Massimo, apparve nel cielo il Segno della Croce. Rifulgeva brillantemente, non con i raggi divergenti come una cometa, ma con la concentrazione di una grande quantità di luce, apparentemente densa eppure trasparente. La sua lunghezza era di circa quindici stadi[1] dal Calvario al monte degli Ulivi, e la sua larghezza era proporzionale alla sua lunghezza. Un fenomeno così straordinario suscitò universale terrore. Uomini, donne e bambini lasciarono le loro case, la piazza del mercato, o le loro rispettive occupazioni, e corsero alla chiesa, dove insieme cantavano inni a Cristo, e volontariamente confessavano la loro fede in Dio. La notizia turbò in non poca misura i nostri interi domini, e questo successe rapidamente; perché, come era uso, vi erano stati viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, per intenderci, che si trovavano allora in Gerusalemme per la preghiera, o per visitare i suoi luoghi di interesse, questi furono spettatori del segno, e (giunti) a casa divulgarono i fatti ai loro amici. L’imperatore fu messo a conoscenza dell’avvenimento, in parte da numerosi rapporti concernenti il fatto che erano allora correnti, e in parte da una lettera del vescovo Cirillo. Si disse che questo prodigio fu il compimento di un’antica profezia contenuta nella Sacra Scrittura [Matteo 24, 30]. Fu il mezzo per la conversione di molti pagani ed ebrei al cristianesimo”. (Storia Ecclesiastica, Libro IV, capitolo V)
Tropario: tono 1°
Ha brillato in questo momento più luminosa del sole l’immagine della tua Croce, che hai estesa dal Santo Monte degli Ulivi al Calvario, e mostrando chiaramente la Tua forza che è in essa, o Salvatore, hai anche rafforzato in tal modo i fedeli. Per l’intercessione della Madre di Dio, custodiscici sempre in pace, o Cristo Dio nostro, e salvaci.
Kontakion: tono 4°
Facendo brillare i suoi raggi sopra il cielo, l’immacolata Croce è apparsa sulla terra, luminosa con splendore, per essa è stato aperto il Cielo, che un tempo era chiuso. Accordato il fulgore della sua opera divina, siamo con certezza guidati allo splendore senza tramonto. Nelle battaglie l’abbiamo quale vera arma della pace e trofeo invincibile.
Testo originale e immagini in: http://www.johnsanidopoulos.com/2010/05/apparition-of-holy-cross-over-jerusalem.html
Tre Giorni di Buio è una tradizione apocalittica all'interno del cattolicesimo che ricorda la peste, decima piaga di Mosè contro l'Egitto. [1] Proprio come Dio punì gli egiziani idolatri durante i giorni di Mosè con le dieci piaghe che culmina nella "tre giorni di darkness", così anche , alla fine dei tempi Dio punirà il mondo intero con i "tre giorni di buio". La teoria sostiene che l'intera terra sarà avvolto dalle tenebre perfetta durata l'arco di tre giorni e tre notti. L'unica luce che si vedrà durante questi tre giorni verranno da candele benedette . Veggenti cattolici sono d'accordo che i fedeli devono rimanere nelle loro case durante la peste del buio dove la maggior parte di abitanti della terra moriranno.
I sostenitori della teoria
Molti santi cattolici e mistici hanno affermato la venuta Tre Giorni di Buio, come San Pio da Pietrelcina , S. Ildegarda , Beata Anna Maria Taigi , Elisabetta Canori Mora , Rosa-Colomba Asdente, Palma d'Oria, Pere Lamy, Marie Baourdi , Marie Martel, e Marie Julie Jahenny .
Beata Anna Maria Taigi (1769-1837) è il più grande avvocato nota per i Tre Giorni di Buio e descrive l'evento in questo modo:
"Dve venire su tutta la terra una intensa oscurità di tre giorni e tre notti. Nulla può essere visto, e l'aria sarà carica di peste che si sostengono principalmente, ma non solo, i nemici della religione. Sarà impossibile utilizzare l'illuminazione artificiale durante questa oscurità, tranne le candele benedette. Egli, che per curiosità, apre la sua finestra per guardare fuori, o lascia la sua casa, cadrà morto sul colpo. Durante questi tre giorni, le persone dovrebbero rimanere nei case, pregare il Rosario e chiedere a Dio misericordia. Tutti i nemici della Chiesa, sia conosciuti o sconosciuti, perirà tutta la terra durante quel buio universale, con l'eccezione di pochi che Dio presto convertire. L'aria deve essere infettati da demoni che appariranno sotto ogni sorta di forme orribili. " [2]
Beata Anna Maria Taigi (1769-1837) è il più grande avvocato nota per i Tre Giorni di Buio e descrive l'evento in questo modo:
"Dve venire su tutta la terra una intensa oscurità di tre giorni e tre notti. Nulla può essere visto, e l'aria sarà carica di peste che si sostengono principalmente, ma non solo, i nemici della religione. Sarà impossibile utilizzare l'illuminazione artificiale durante questa oscurità, tranne le candele benedette. Egli, che per curiosità, apre la sua finestra per guardare fuori, o lascia la sua casa, cadrà morto sul colpo. Durante questi tre giorni, le persone dovrebbero rimanere nei case, pregare il Rosario e chiedere a Dio misericordia. Tutti i nemici della Chiesa, sia conosciuti o sconosciuti, perirà tutta la terra durante quel buio universale, con l'eccezione di pochi che Dio presto convertire. L'aria deve essere infettati da demoni che appariranno sotto ogni sorta di forme orribili. " [2]
Descrizione dei Tre Giorni di Buio
Sarà una notte d'inverno freddo nel nell'emisfero settentrionale . Presumibilmente, una notte d'estate molto fredda in Australia o, al contrario, una notte torrida. Il vento sarà urlante e ruggente. Lampi e fulmini di un intensità eccezionale colpiranno la terra. Tutta la terra tremerà, corpi celesti saranno turbati - questo sarà l'inizio della tre giorni. Ogni demone verrà rilasciato dall'Inferno e avranno la possibilità di vagare sulla terra. Apparizioni terrificante avranno luogo. Molti moriranno di paura . Fuoco pioverà dal cielo, tutte le grandi città saranno distrutte, gas velenosi riempiranno l’ atmosfera e si sentiranno grida e lamenti ovunque. I miscredenti bruceranno a cielo aperto come l'erba secca. La terra intera sarà afflitta. Poi diventerà buio per tre giorni, come ha fatto nei giorni di Mosè . [3]
Istruzioni per Aderenti
Coloro che sottoscrivono la venuta dei Tre Giorni di Buio istruiscono i fedeli a rifugiarsi nelle loro case una volta che osservano il segno profetizzato "notte d'inverno molto fredda." I fedeli devono bloccare le porte e chiudere le loro tende., candele di cera d'api precedentemente benedetta da un prete cattolico sono tenuti a conservati nelle case, in preparazione per l'evento. dell'acqua santa è conservato come un rimedio contro l'attività demoniaca. Una volta che il buio scende, nessuno dovrebbe andare al di fuori. Piuttosto, i fedeli devono rimanere in casa e pregare con fervore.
Controversia sui Tre Giorni
Aderenti alla Tre Giorni di Buio sono solitamente cattolici tradizionalisti o sedevacantisti. In quest'ultimo caso, essi sperano che un papa vero sarà designato da una miracolosa apparizione di San Pietro e San Paolo . Questa convinzione presuppone che i pontefici attuale della Chiesa cattolica romana non sono vere papi , ma antipapi . Ci sono anche polemiche sul fatto che il santo e stigmatizzato Padre Pio da Pietrelcina abbia approvato e insegnato il futuro dei Tre Giorni di Buio. L'autenticità delle presunte parole dette di San Pio sono contestati. [4] [5]
Riferimenti
1. ^ Esodo 10:22 "E Mosè stese la mano verso il cielo. E un buio terribile si è verificato in tutto il paese d'Egitto per tre giorni."
2. ^ Anna Maria Taigi, profezie privata (Roma, 1863).
3. ^ "I Tre Giorni di Buio" . OpusDei .
4. ^ Akin, James. "Padre Pio & Tre Giorni di Buio (disfavors
5. ^ "Padre Pio e la Tre Giorni di Buio (autenticità favori)" .
SITI DI APPROFONDIMENTO SULLA PROFEZIE DEI TRE GIORNI DI BUIO O TENEBRA
6) http://profezie3m.altervista.org/ptm_c2-3.htm#D3
7) http://www.profezieonline.com/trebuio/i_tre_giorni_di_buio.htm
09) I TRE GIORNI DI BUIO – PROFEZIE DI SANTI E VEGGENTI -DI ALBERT J. HEBERT S.M. EDIZIONE SEGNO
2. ^ Anna Maria Taigi, profezie privata (Roma, 1863).
3. ^ "I Tre Giorni di Buio" . OpusDei .
4. ^ Akin, James. "Padre Pio & Tre Giorni di Buio (disfavors
5. ^ "Padre Pio e la Tre Giorni di Buio (autenticità favori)" .
SITI DI APPROFONDIMENTO SULLA PROFEZIE DEI TRE GIORNI DI BUIO O TENEBRA
6) http://profezie3m.altervista.org/ptm_c2-3.htm#D3
7) http://www.profezieonline.com/trebuio/i_tre_giorni_di_buio.htm
09) I TRE GIORNI DI BUIO – PROFEZIE DI SANTI E VEGGENTI -DI ALBERT J. HEBERT S.M. EDIZIONE SEGNO
SEGNI
DEI TEMPI
DIO CONOSCE, IL FUTURO DI TUTTI
Sap 19:1 Sugli empi si riversò sino alla fine
uno sdegno implacabile,
perché Dio prevedeva anche il loro futuro,
MA RIVELA IL FUTURO, LE COSE NASCOSTE A NOI UOMINI
Sir 48:25 Egli manifestò il futuro sino alla fine dei tempi,
le cose nascoste prima che avvenissero.
PERCHE’ CHIUNQUE PROCLAMI CHE NESSUNO E’ COME DIO
Is 44:7 Chi è come me? Si faccia avanti e lo proclami,
lo riveli di presenza e me lo esponga.
Chi ha reso noto il futuro dal tempo antico?
Ci annunzi ciò che succederà.
PERCHE’ DIO, AI SUOI FIGLI, CONCEDERA’ UN FUTURO PIENO DI SPERANZA
Ger 29:11 Io, infatti, conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo -
dice il Signore - progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro
pieno di speranza.
PERCIO’ AD ALCUNI UOMINI DIO HA VOLUTO SVELARE CIO’ CHE DOVRA’
AVVENIRE
Da 2:29 O re, i pensieri che ti sono venuti mentre eri a letto riguardano
il futuro; colui che svela i misteri ha voluto svelarti ciò che dovrà
avvenire.
PER RIVELARCI CHE IL MONDO, LA VITA, LA MORTE, IL PRESENTE, IL
FUTURO APPARTIENE AI FIGLI DI DIO
1Cor 3:22 Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il
futuro: tutto è vostro!
DIMENTICHI DEL PASSATO E PROTESI VERSO IL FUTURO
Fili 3:13 Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo
soltanto so: dimentico del passato e proteso verso il futuro,
PER ACQUISTARCI LA VITA VERA
1Tm 6:19 mettendosi così da parte un buon capitale per il futuro,
per acquistarsi la vita vera.
E VIVERE IN ANTICIPO DA UOMINI NUOVI, CON LA CAPARRA DELLO SPIRITO
SANTO
Eb 6:5 e hanno gustato la buona parola di Dio e le meraviglie del mondo futuro.
2Cor 5:5 È Dio che ci ha fatti per questo e ci ha dato la caparra dello
Spirito.
E VIVERE ALLA PRESENZA DI DIO NON DA SERVI MA DA AMICI
Gv 15:15 Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il
suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho
udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.
ALLORA SI COMPIRA’ QUESTA PAROLA
Is 45:3 Ti consegnerò tesori nascosti
e le ricchezze ben celate,
perché tu sappia che io sono il Signore,
Dio di Israele, che ti chiamo per nome.
GIA’ ANNUNCIATA MA VELATA
NELLA SACRA BIBBIA
Sir 42:19 annunziando le cose passate e future
e svelando le tracce di quelle nascoste.
Sir 43:32 Ci sono molte cose nascoste più grandi di queste;
noi contempliamo solo poche delle sue opere.
Sir 48:25 Egli manifestò il futuro sino alla fine dei tempi,
le cose nascoste prima che avvenissero.
Mt 11:25 In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del
cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai
sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
Mt 13:35 perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta:
Aprirò la mia bocca in parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del
mondo.
SOLO ALLORA SAPREMO SVELARE I SEGNI DEI TEMPI
Sap 8:8 Se uno desidera anche un'esperienza molteplice,
essa conosce le cose passate e intravede le future,
conosce le sottigliezze dei discorsi
e le soluzioni degli enigmi,
pronostica segni e portenti,
come anche le vicende dei tempi e delle epoche.
Sir 42:18 Egli scruta l'abisso e il cuore
e penetra tutti i loro segreti.
L'Altissimo conosce tutta la scienza
e osserva i segni dei tempi,
Mt 16:3 e al mattino: Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Sapete dunque interpretare
l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi?
E CHE SIAMO “NEGLI ULTIMI GIORNI”
At 2:16 Accade invece quello che predisse il profeta Gioele:
17 Negli ultimi giorni, dice il Signore,
Io effonderò il mio Spirito sopra ogni
persona;
i vostri figli e le vostre figlie
profeteranno,
i vostri giovani avranno visioni
e i vostri anziani faranno dei sogni.
18 E anche sui miei servi e sulle mie serve
in quei giorni effonderò il mio Spirito ed
essi
profeteranno.
19 Farò prodigi in alto nel cielo
e segni in basso sulla terra,
sangue, fuoco e nuvole di fumo.
20 Il
sole si muterà in tenebra e la luna in sangue,
prima
che giunga il giorno del Signore,
giorno
grande e splendido.
21 Allora
chiunque invocherà il nome del Signore
sarà salvato.
SE ABBIAMO DIO PER PADRE ALLORA CRISTO E’ NOSTRO FRATELLO
1Cor 8:6 per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui; e un solo Signore Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo per lui.
SIAMO CHIAMATI TUTTI ALLA CONVERSIONE DEL CUORE
Mt 18:3 «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
PRIMA CHE ARRIVI IL GIORNO DEL SIGNORE
Mt 24:36 Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.
Mc 13:32 Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre.
SARA’ ANNUNCIATO DAI SUOI PROFETI
Am 3:7 In verità, il Signore non fa cosa alcuna
senza aver rivelato il suo consiglio
ai suoi servitori, i profeti.
SOLO I SUOI ELETTI CAPIRANNO I SEGNI DEL CIELO E DELLA TERRA
Sap 3:9 Quanti confidano in lui comprenderanno la verità;
coloro che gli sono fedeli
vivranno presso di lui nell'amore,
perché grazia e misericordia
sono riservate ai suoi eletti.
Mt 13:10 Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?».
Mt 13:13 Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono.
Mt 13:34 Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non in parabole,
Mt 13:35 perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta:
Aprirò la mia bocca in parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.
Mc 4:10 Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro:
Mc 4:11 «A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole,
Mc 4:33 Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere.
Mc 4:34 Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.
Mc 8:12 Ma egli, traendo un profondo sospiro, disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione».
Mt 13:17 In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono!
GIOVANNI - CAPITOLO 15 - I DISCEPOLI E IL MONDO
Gv 15:18 Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 19
Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete
del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. 20
Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo
padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno
osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21 Ma tutto
questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha
mandato. 22 Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero
alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. 23 Chi odia
me, odia anche il Padre mio. 24 Se non avessi fatto in mezzo a loro
opere che nessun altro mai ha fatto, non avrebbero alcun peccato; ora invece
hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. 25 Questo perché si
adempisse la parola scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione.
26 Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo
Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; 27
e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal
principio.
GIOVANNI - CAPITOLO 16
Gv 16:1 Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. 2
Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui
chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. 3 E
faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.
LA VENUTA DEL PARACLITO
4 Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro
ora, ricordiate che ve ne ho parlato.
Non ve le ho dette dal principio, perché ero con voi.
5 Ora però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi
domanda: Dove vai? 6 Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza
ha riempito il vostro cuore. 7 Ora io vi dico la verità: è bene per voi
che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore;
ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. 8 E quando sarà venuto, egli
convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. 9
Quanto al peccato, perché non credono in me; 10 quanto alla giustizia,
perché vado dal Padre e non mi vedrete più; 11 quanto al giudizio,
perché il principe di questo mondo è stato giudicato.
12 Molte cose ho ancora da
dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13 Quando
però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera,
perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le
cose future. 14 Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve
l'annunzierà. 15 Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho
detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà.
LUCA - CAPITOLO 21
L’ OBOLO DELLA VEDOVA
Lc 21:1 Alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro
offerte nel tesoro. 2 Vide anche una vedova povera che vi gettava due
spiccioli 3 e disse: «In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo
più di tutti. 4 Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del
loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per
vivere».
DISCORSO SULLA ROVINA DI GERUSALEMME.
INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
5 Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei
doni votivi che lo adornavano, disse: 6 «Verranno giorni in cui, di
tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga
distrutta». 7 Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale
sarà il segno che ciò sta per compiersi?».
I SEGNI PREMONITORI
8 Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno
sotto il mio nome dicendo: "Sono io" e: "Il tempo è
prossimo"; non seguiteli. 9 Quando sentirete parlare di guerre e di
rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma
non sarà subito la fine».
10 Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro
regno, 11 e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e
pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo. 12
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno,
consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a
governatori, a causa del mio nome. 13 Questo vi darà occasione di render
testimonianza. 14 Mettetevi bene in mente di non preparare prima la
vostra difesa; 15 io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri
avversari non potranno resistere, né controbattere. 16 Sarete traditi
perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a
morte alcuni di voi; 17 sarete odiati da tutti per
causa del mio nome. 18 Ma nemmeno un
capello del vostro capo perirà. 19 Con la vostra perseveranza salverete
le vostre anime.
L’ ASSEDIO
20 Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti,
sappiate allora che la sua devastazione è vicina. 21 Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai
monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna
non tornino in città; 22 saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto
ciò che è stato scritto si compia.
LA CATASTROFE E I TEMPI DEI PAGANI
23 Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni,
perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. 24
Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli;
Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano
compiuti.
LE CATASTROFI COSMICHE E LA MANIFESTAZIONE GLORIOSA
DEL FIGLIO DELL’ UOMO
25 Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla
terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26
mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà
accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
27 Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con
potenza e gloria grande.
28 Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il
capo, perché la vostra liberazione è vicina».
PARABOLA DEL FICO
29 E disse loro una parabola: «Guardate il fico e tutte le piante; 30
quando già germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l'estate è
vicina. 31 Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate
che il regno di Dio è vicino. 32 In verità vi dico: non passerà questa
generazione finché tutto ciò sia avvenuto. 33 Il cielo e la terra
passeranno, ma le mie parole non passeranno.
VEGLIARE PER NON ESSERE SORPRESI
34 State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in
dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi
addosso improvviso; 35 come un laccio esso si abbatterà sopra tutti
coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36 Vegliate e pregate
in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve
accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
MARCO - CAPITOLO 13
DISCORSO ESCATOLOGICO
INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
Mc 13:1 Mentre usciva dal tempio, un discepolo gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!». 2 Gesù gli rispose: «Vedi queste grandi costruzioni? Non rimarrà qui pietra su pietra, che non sia distrutta». 3 Mentre era seduto sul monte degli Ulivi, di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte: 4 «Dicci, quando accadrà questo, e quale sarà il segno che tutte queste cose staranno per compiersi?».
L’ INIZIO DEI DOLORI
5 Gesù si mise a dire loro: «Guardate che nessuno v'inganni! 6 Molti verranno in mio nome, dicendo: "Sono io", e inganneranno molti. 7 E quando sentirete parlare di guerre, non allarmatevi; bisogna infatti che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. 8 Si leverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla terra e vi saranno carestie. Questo sarà il principio dei dolori.
9 Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe, comparirete davanti a governatori e re a causa mia, per render testimonianza davanti a loro. 10 Ma prima è necessario che il vangelo sia proclamato a tutte le genti. 11 E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell'ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. 12 Il fratello consegnerà a morte il fratello, il padre il figlio e i figli insorgeranno contro i genitori e li metteranno a morte. 13 Voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.
LA GRANDE TRIBOLAZIONE DI GERUSALEMME
14 Quando vedrete l'abominio della desolazione stare là dove non conviene, chi legge capisca, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano ai monti; 15 chi si trova sulla terrazza non scenda per entrare a prender qualcosa nella sua casa; 16 chi è nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. 17 Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! 18 Pregate che ciò non accada d'inverno; 19 perché quei giorni saranno una tribolazione, quale non è mai stata dall'inizio della creazione, fatta da Dio, fino al presente, né mai vi sarà. 20 Se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessun uomo si salverebbe. Ma a motivo degli eletti che si è scelto ha abbreviato quei giorni. 21 Allora, dunque, se qualcuno vi dirà: "Ecco, il Cristo è qui, ecco è là", non ci credete; 22 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti. 23 Voi però state attenti! Io vi ho predetto tutto.
MANIFESTAZIONE GLORIOSA DEL FIGLIO DELL’ UOMO
24 In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà
e la luna non darà più il suo splendore
25 e gli astri si metteranno a cadere dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
26 Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27 Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.
PARABOLA DEL FICO
28 Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina; 29 così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. 30 In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. 31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 32 Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre.
VEGLIARE PER NON ESSERE SORPRESI
33 State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. 34 È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. 35 Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, 36 perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati. 37 Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!».
MATTEO - CAPITOLO 23
GLI ULTIMI DISCORSI – RIMPROVERI AGLI SCRIBI E AI FARISEI
Mt 23:1 Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: 2 «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. 3 Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. 4 Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. 5 Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; 6 amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe 7 e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbì" dalla gente. 8 Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. 9 E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. 10 E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. 11 Il più grande tra voi sia vostro servo; 12 chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.
SETTE MALEDIZIONI AGLI SCRIBI E AI FARISEI
13 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci. 14 15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi.
16 Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l'oro del tempio si è obbligati. 17 Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? 18 E dite ancora: Se si giura per l'altare non vale, ma se si giura per l'offerta che vi sta sopra, si resta obbligati. 19 Ciechi! Che cosa è più grande, l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? 20 Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; 21 e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l'abita. 22 E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. 24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. 26 Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto!
27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. 28 Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.
29 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti, 30 e dite: Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti; 31 e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. 32 Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!
DELITTI E CASTIGHI IMMINENTI
33 Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna? 34 Perciò ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città; 35 perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e l'altare. 36 In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione.
APOSTROFE A GERUSALEMME
37 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! 38 Ecco: la vostra casa vi sarà lasciata deserta! 39 Vi dico infatti che non mi vedrete più finché non direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».
MATTEO - CAPITOLO 24
LA DISTRUZIONE DEL TEMPIO
Mt 24:1 Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. 2 Gesù disse loro: «Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata».
3 Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: «Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo».
L’ INIZIO DEI DOLORI
4 Gesù rispose: «Guardate che nessuno vi inganni; 5 molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. 6 Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. 7 Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; 8 ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. 9 Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. 10 Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. 11 Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; 12 per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. 13 Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. 14 Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.
LA GRANDE TRIBULAZIONE DI GERUSALEMME
15 Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo - chi legge comprenda -, 16 allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, 17 chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, 18 e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. 19 Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. 20 Pregate perché la vostra fuga non accada d'inverno o di sabato.
21 Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. 22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. 23 Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. 24 Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, io ve l'ho predetto.
LA VENUTA DEL FIGLIO DELL’ UOMO SARA’ MANIFESTA
26 Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: È in casa, non ci credete. 27 Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 28 Dovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi.
DIMENSIONE COSMICA DI QUESTA VENUTA
29 Subito dopo la tribolazione di quei giorni,
il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce,
gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte.
30 Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. 31 Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli.
32 Dal fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. 33 Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli è proprio alle porte. 34 In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada. 35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
PARABOLA DEL FICO
36 Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.
VEGLIARE PER NON ESSERE SORPRESI
37 Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, 39 e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. 40 Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato. 41 Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l'altra lasciata.
42 Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43 Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44 Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.
PARABOLA DEL MAGGIORDOMO
45 Qual è dunque il servo fidato e prudente che il padrone ha preposto ai suoi domestici con l'incarico di dar loro il cibo al tempo dovuto? 46 Beato quel servo che il padrone al suo ritorno troverà ad agire così! 47 In verità vi dico: gli affiderà l'amministrazione di tutti i suoi beni. 48 Ma se questo servo malvagio dicesse in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire, 49 e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a bere e a mangiare con gli ubriaconi, 50 arriverà il padrone quando il servo non se l'aspetta e nell'ora che non sa, 51 lo punirà con rigore e gli infliggerà la sorte che gli ipocriti si meritano: e là sarà pianto e stridore di denti.
Commento del blog
Il versetto [34] si riferisce alla fine di Gerusalemme,
distrutta infatti nel 70 d.C. dai Romani: nel linguaggio
degli Ebrei di allora " una generazione " indicava
quarant' anni.
Invece il versetto [36] si riferisce alla seconda venuta di Cristo
(la cosiddetta "fine del mondo").
I due eventi sono ben diversi, e Gesù mentre fornisce
la data del primo non dice niente sulla data del secondo.
L'evangelista mette insieme le due profezie perchè nella
distruzione di Gerusalemme vede un simbolo della
fine del mondo; e in effetti la caduta di Gerusalemme,
con la distruzione del Tempio e l'inizio della diaspora,
fu davvero la "fine di un mondo" e un evento epocale
nella storia ebraica.
distrutta infatti nel 70 d.C. dai Romani: nel linguaggio
degli Ebrei di allora " una generazione " indicava
quarant' anni.
Invece il versetto [36] si riferisce alla seconda venuta di Cristo
(la cosiddetta "fine del mondo").
I due eventi sono ben diversi, e Gesù mentre fornisce
la data del primo non dice niente sulla data del secondo.
L'evangelista mette insieme le due profezie perchè nella
distruzione di Gerusalemme vede un simbolo della
fine del mondo; e in effetti la caduta di Gerusalemme,
con la distruzione del Tempio e l'inizio della diaspora,
fu davvero la "fine di un mondo" e un evento epocale
nella storia ebraica.
La parola greca generazione ha spesso nella Scrittura il senso di gente, stirpe, famiglia e secondo questo significato fu qui usata da Gesù”.
L’
ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE
A)
ANTICO E NUOVO TESTAMENTO CEI 1974
Da 9:27 Egli stringerà una forte alleanza con molti
per una settimana e, nello spazio di metà settimana,
farà cessare il sacrificio e l'offerta;
sull'ala del tempio porrà l'abominio della
desolazione
e ciò sarà sino alla fine,
fino al termine segnato sul devastatore».
Daniele 11:31 Forze da lui armate si muoveranno a profanare il
santuario della cittadella, aboliranno il sacrificio
quotidiano e vi metteranno l'abominio della desolazione.
Da 12:11 Ora, dal
tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l'abominio della desolazione,
ci saranno milleduecentonovanta giorni. 12 Beato chi aspetterà con
pazienza e giungerà a milletrecentotrentacinque giorni.
Mt 24:15 Quando
dunque vedrete l'abominio della desolazione,
di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo - chi
legge comprenda -,
Mc 13:14 Quando
vedrete l'abominio della desolazione stare
là dove non conviene, chi legge capisca, allora quelli che si trovano nella
Giudea fuggano ai monti;
B) CONFRONTO BRANO C.E.I. , NUOVA RIVEDUTA, NUOVA
DIODATI
C) CONFRONTO C.E.I
2008 – C.E.I. 1974 – NOVA VULGATA
– INTERCONFESSIONALE
MATTEO CAPITOLO 24 C.E.I. 1974
v. 14: Allora sarà la fine. Il “quando” della fine del tempo è il suo
compimento, quando tutti, attraverso la testimonianza del Figlio e dei suoi
fratelli, riconosceranno l’ amore del Padre. Lo stesso male, alla fine, non
farà che eseguire questo disegno di Dio (cf.
Rm 8:28 Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che
amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. At 4:28 per
compiere ciò che la tua mano e la tua volontà avevano preordinato che
avvenisse. 29 Ed ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e
concedi ai tuoi servi di annunziare con tutta franchezza la tua parola. 30
Stendi la mano perché si compiano guarigioni, miracoli e prodigi nel nome del
tuo santo servo Gesù». Ap 17:17 Dio infatti ha messo loro in cuore di
realizzare il suo disegno e di accordarsi per affidare il loro regno alla
bestia, finché si realizzino le parole di Dio.)
v. 15: l’ abominio della desolazione. L’ espressione presa da Daniele (Da 9:27 Egli stringerà una forte
alleanza con molti per una settimana e, nello spazio di metà settimana, farà
cessare il sacrificio e l'offerta; sull'ala del tempio porrà l'abominio della desolazione
e ciò sarà sino alla fine, fino al termine segnato sul devastatore».),
parla della profanazione del tempio, che fu dedicato all’ idolo (cf. 1 Maccabei 1Macc 1:54 Nell'anno centoquarantacinque, il quindici di Casleu il re innalzò
sull'altare un idolo. Anche nelle città vicine di Giuda eressero altari)
Significa che alla fine l’ idolo starà al posto di Dio: è l’ apice del male,
considerato come assoluto, inevitabile e necessario per tutti.
Chi legge comprenda. L’ evangelista si rivolge
al lettore: ognuno è chiamato a comprendere che cosa per lui tiente il posto di
Dio e non è Dio! Ciò avviene ogni volta che poniamo come assoluto ciò che non
lo è, ogni volta che diventiamo schiavi invece che signori delle varie creature
o creazioni. Ogni epoca ha i suoi assoluti. Non è la nostra un epoca totalmente
amministrata da norme (economiche) che si autogenerano, un trionfo dell’ idolo
(= immagine), a spese dell’ uomo e della sua umanità? Questa è l’ iniquità
massima da cui guardarci, il dominio della bestia, che vuol marchiare tutti con
il suo numero di codice (Cf. Ap. 13 Ap 13:16 Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e
schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; 17 e
che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome
della bestia o il numero del suo nome. 18 Qui sta la sapienza. Chi ha
intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E
tal cifra è seicentosessantasei)
Sulla
croce l’ abominio della desolazione sta davvero in luogo santo: tocca Dio
stesso! E Dio stesso si pone in ogni abominio. Questo è il segno della
fine e del fine di tutto, la
consumazione di ogni male e compimento di ogni bene.
Silvano Fausti “Una comunità legge il Vangelo
di Marco”, EDB, pagine 476
Fonte traduzione messaggi di Anguera in italiano: http://www.messaggidianguera.net/
Fonte Profezie per il terzo millennio
http://profezie3m.altervista.org/ptm_frames.htm
http://profezie3m.altervista.org/ptm_c2-3.htm#D3
Christiana descrive una visione avuta nell’agosto del 1995:
c) "The Thunder Of Justice" di Ted e Maureen Flynn, MaxKol Communications, Inc;
d) "Catholic Prophecy" di Yves Dupont, Tan Books;
e) "On the Eucharist - A Divine Appeal", Newborn Enterprises Lta;
f) "La Puerta del Cielo" di Catalina Rivas, The Great Crusade of Love and Mercy, Georgia USA;
g) Il Diario della Beata Elisabetta Canori Mora;
h) "Prophecies! the Chastisement and Purification!", Albert J. Hebert;
i) "Ai sacerdoti, figli prediletti della Madonna", Movimento Sacerdotale Mariano (N.B.: i brani riportati sono tradotti dall’edizione in inglese);
j) "Viaggio nelle profezie", di Alessandro Meluzzi, Marsilio Editori;
k) "Prophecy for Today", raccolta di profezie compilata nel 1956 dalla "Academy Library Guild of Fresno, California" e ripubblicata nel 1984 da Tan Books;
l) "Trial, Tribulation and Triumph" di Desmond A. Birch, Queenship Publishing;
m) "Marie-Julie Jahenny: The Breton Stigmatist" di Marquis de la Franquerie;
n) "La vergine appare a Medjugorje?", René Laurentin, Queriniana 1984;
o) "Antichrist" di Yves Dupont, 1975;
p) "La Gran Cruzada del Amor" di Catalina Rivas, The Great Crusade of Love and Mercy, Georgia USA;
q) "Il mistero di San Pietroburgo" di Renzo Baschera, Arnoldo Mondadori Editore;
r) "The Three Days' Darkness" di Albert J. Herbert;
s) "betania.com" (sito dedicato alle apparizioni di Betania, non più attivo);
t) "More about the Great Monarch and the glorious Age of Peace to come under the reign of the Great Monarch" di Yves Dupont, 1974;
u) "Trattato della vera devozione a Maria" di San Luigi Maria Grignion de Montfort;
v) "Confidenze di Gesù ad un Sacerdote" di Mons. Ottavio Michelini;
w) "I am the Guardian of the Faith", di Suor Isabel Bettwy, Franciscan University Press, Steubenville;
x) "Curiosità profetiche", pubblicato su L'Osservatore Romano il 16.04.1943; riportato nel libro "Il pianeta terra nel progetto di Dio" di Mons. Vincenzo Cerri;
y) "Les prophéties et les événements très prochains", L'Abbé X, B. Bollard et fils, Montréal 1881;
z) "Il gran Messaggio d'Amore" di Suor N.N.;
a2) "Les prophéties de La Fraudais" di Padre Pierre Roberdel, Ed. Résiac;
b2) "La Madonna di Civitavecchia" di Flavio Uboldi, Ed. Piemme, 2006;
c2) "La Sainte Vierge Marie, Mère de Notre-Seigneur Jésus-Christ. Livre 3", dagli scritti di Suor Marie Lataste, a cura dell'abbé Pierre Darbins, 1862-1872.
Autori:
Copyright:
Il presente documento può essere liberamente pubblicato, inoltrato, copiato, preso nelle sue parti ed anche nell'interezza purché non venga modificato nei contenuti attribuendone la paternità agli autori.
A questi ultimi non importa essere citati in relazione alla persona, del sito o del gruppo di discussione, le loro intenzioni sono limitate ad esporre i risultati di una ricerca in merito ad un preciso argomento fornendone una loro valutazione personale. Quindi, non desiderano che quanto loro esprimono sia male interpretato oppure, più o meno consapevolmente, travisato.
Per informazioni e contatti, gli autori sono reperibili al seguente indirizzo e-mail:
amicidellacroce@altervista.org
Riguardo all'attribuire ad altri oppure acquisire per se la paternità di questo scritto in modo dolosamente “illecito”; anche se gli autori hanno preso i dovuti accorgimenti per poter dimostrare la propria paternità dello scritto, ritengono che ciò sia una questione di coscienza a cui tutti dovremo rispondere il giorno in cui saremo faccia a faccia [cfr 1Cor 13,12].
Immagine in copertina:
Apertura del sesto sigillo, dall'Apocalisse di Giovanni nelle xilograife di Albrecht Dürer
(1471-1528)
Ringraziamenti particolari:
Il sito www.maranatha.it per la Bibbia in formato web
Il sito www.santiebeati.it per alcune informazioni agiografiche
Il sito www.vatican.va per alcune informazioni e testi utilizzati per la stesura del presente documento
Il sito www.wikipedia.org per alcune informazioni utili
Si ringraziano inoltre tutti gli amici, fratelli e sorelle nella fede per l'appoggio, sostegno ed incoraggiamento nello svolgimento di questo lavoro.
Finito di realizzare nel mese di Ottobre 2008
A chi cerca la Verità
Chi teme il Signore non ha paura di nulla,
e non teme perché egli è la sua speranza. [Sir 34,14]
INTRODUZIONE
Se parliamo del nesso tra speranza e amore, bisogna alla fine toccare anche il tema della paura. […] Ora l’amore non elimina la paura perché colui che cerca se stesso in questo modo non vuole affidarsi alla sua certezza, che è
« soltanto » e sempre dialogica. La paura dev’essere bandita in questo punto di partenza, indipendentemente dall’altro, con ciò che sta a mia disposizione: con il mio proprio fare, la mia « opera ».
Questa ricerca di sicurezza si fonda sulla totale autoaffermazione dell’io che si nega al rischio di uscire da sé e di affidarsi all’altro. Questa è addirittura la prova della mancanza di vero amore. Al contrario bisogna sottostare a una forma di paura che non solo sia accordabile con l’amore, ma che necessariamente derivi da esso: la paura di offendere l’amato, di distruggere per propria colpa le basi dell’amore. Liberalismo e illuminismo vogliono insinuarci un mondo senza paura; promettono la totale messa da parte di ogni specie di paura. Essi vorrebbero eliminare ogni « non ancora », ogni dipendenza dall’altro e la sua interna tensione. Chi in tal modo « libera » l’uomo dalla paura, lo « libera » dalla speranza e dall’amore.
« il timor di Dio è il principio della sapienza » (Prv 1,7 e passim) dice la Scrittura, e questa parola resta vera anche oggi. […] L’educazione cristiana non può mirare a togliere dalle persone ogni specie di paura; sarebbe in contraddizione verso ciò che noi siamo. Il suo compito deve essere quello di purificare la paura, di collocarla nel suo giusto punto e di integrarla nella speranza e nell’amore, così da diventare una protezione e un aiuto per essi. Può così crescere il vero coraggio, di cui l’uomo non avrebbe bisogno se non ci fosse ragione di aver paura. Quando si propone di eliminare la paura totalmente e senza residuo, vengono negate le minacce contro la nostra salvezza e l’integrità del nostro essere; la paura repressa, che non è più al suo giusto posto, ricompare in molti travestimenti di un’angoscia fondamentale. […]
Chi ama Dio sa che esiste solo una reale minaccia per l’uomo, il pericolo di perdere Dio.1
Da qualche anno, particolarmente su internet, si parla di una presunta profezia chiamata “I tre giorni di buio”. In linea di massima, stando a questa profezia, dai contenuti piuttosto “preoccupanti”, dovrebbe accadere quanto segue:
Ci saranno tre giorni e tre notti (pari a 72 ore) di buio totale sulla terra. Questo buio non permetterà di vedere nulla, neanche con l’ausilio di torce elettriche o quant’altro possa illuminare;
L’unica fonte di luce sarà possibile attraverso candele benedette, se accese con fede e da persone di religione cattolica;
Che bisogna essere rifugiati in casa;
Che fuori dalle proprie abitazioni, o luoghi di rifugio ci sarà un vero e proprio “finimondo” causato dall’ira del Signore che permetterà ai demoni dell’inferno di “invadere” visibilmente la terra e di operare, più o meno, indisturbati, soprattutto verso gli empi;
Chiunque sarà fuori dalle abitazioni o rifugi, morirà.
Morirà anche chi sarà barricato in casa e non avrà le candele benedette accese.
Per via dei contenuti di questa profezia, è presente una vera e propria “diatriba” tra siti a colpi di pagine web tra conferme e smentite. Nei forum, di tanto in tanto, al solo suo accenno, si generano delle discussioni talmente accese da assumere toni e modalità di vere e proprie liti.
Chi crede all’attendibilità di questa profezia, afferma che è stata annunciata
1 Tratto da Guardare Cristo, pagg. 66-68
attraverso rivelazioni fatte a santi, beati e venerabili fornendo citazioni. Vengono aggiunte rivelazioni (o presunte tali) fatte a persone che non rientrano nella cerchia dei santi, beati e venerabili, anche perché alcune di loro risulterebbero essere ancora in vita.
Chi non crede alla veridicità di questa profezia si basa principalmente sul fatto che non vengono fornite prove sufficientemente valide per attestarne l’attendibilità; che vengono citati anche veggenti non riconosciuti dalla Santa Romana Chiesa; che stando ad una dichiarazione fatta dai [presunti] veggenti di Medjugorje, detta profezia è stata dichiarata come falsa e che ha lo scopo di alimentare una sorta di “terrorismo psico-religioso” di carattere millenaristico.
Esponiamo la suddetta dichiarazione attraverso la citazione di un libro inerente Medjugorje: “Naturalmente attorno ai segreti sono fiorite anche molte ipotesi. Una delle quali è stata esplicitamente smentita da Ivan, quella relativa ai <<tre giorni di tenebre>> che sarebbero venuti sul mondo. Interrogato ha risposto: <<La Madonna non ne ha mai parlato qui. Non è venuta per seminare il terrore. E’ venuta come Madre della luce e della speranza. Non date ascolto ai profeti del male, perché essi non sono di Dio>>”2
Il motivo della nostra ricerca, a scopo di approfondimento personale, è dovuta dal fatto che indubbiamente, vera o falsa che sia, la cosiddetta “profezia sui tre giorni di buio”, per ognuno di noi, coinvolge la sfera di fede e di crescita interiore, nel proprio rapporto con Dio e con gli altri. Non se ne parla tanto, ma non se ne parla nemmeno poco. Oltretutto, come abbiamo detto sopra, c’è un vero e proprio “scontro” di opinioni a riguardo.
Partendo dalla considerazione che, in merito all’autenticità della profezia, una delle due “fazioni” doveva aver (necessariamente) ragione, il nostro obiettivo è stato quello di cercare riferimenti che potevano essere considerati attendibili, al fine di poter esprimere un nostro parere su di essa e, nel caso in cui fosse risultato che la rivelazione, nella sua interezza o in alcune delle sue parti fosse da ritenersi come attendibile, esaminarne i contenuti al fine di capire, il più possibile, quanto il Signore vuole dirci attraverso di essa.
Quindi, per un accrescimento personale, per la precisa volontà di capire noi per
primi, ci siamo “incamminati” nella ricerca su quanto potevamo scoprire in merito a questa rivelazione, o presunta tale.
Per lo svolgimento della ricerca, siamo andati a cercare la documentazione inerente ai santi, beati, venerabili e servi di Dio citati dalla “parte” che sostiene la veridicità della profezia. Non abbiamo voluto consultare nessun documento o testo riguardante veggenti, o presunti tali, che sono esclusi dall’elenco sopra indicato.
Questo non deve essere visto come una discriminazione, la scelta è dovuta per il motivo che le persone elevate agli onori degli altari, oppure che stanno subendo un processo canonico per la loro proclamazione al titolo di “santi”, sono, indubbiamente, le fonti più attendibili a nostra portata di mano.
La ricerca, segue un percorso cronologico in base alla data di nascita delle fonti.
Vi presentiamo i nostri risultati singolarmente con la relativa analisi
personale circa le loro rivelazioni.
Naturalmente il primo testo che siamo andati a prendere in esame è proprio la
Sacra Scrittura.
2 Mistero Medjugorje, pagina 175
Le profezie
Essendo ritenuta, la “protagonista” della nostra ricerca, una profezia, il primo passo che ci siamo proposti di fare è stato quella di comprendere al meglio il significato di questa parola con tutto ciò che comporta e/o gli ruota intorno. Quindi, la prima ricerca che abbiamo ritenuto opportuno effettuare, è stata quella di esaminare il significato della parola “profezia” di cui esponiamo i risultati in merito.
Una profezia è un'affermazione che preveda il futuro, in generale.
Tuttavia, c'è una differenza tra profezia e previsione: una previsione ha alla base un processo logico, mentre una profezia non è legata al ragionamento, ma alla supposta chiaroveggenza di chi se ne fa portatore.
Le grandi religioni monoteiste (Islam, Cristianesimo, Ebraismo) danno una grande importanza alle profezie, in quanto le ritengono indicatrici del disegno divino.
Caratteristica comune delle profezie è che, quelle che sopravvivono, sono state considerate tali solo dopo l'accadimento dei fatti.
Il termine “profeta” deriva dal greco προφητής [profetès], e letteralmente vuol dire "colui che parla davanti", sia nel senso di parlare pubblicamente (davanti ad ascoltatori), sia nel senso di parlare anticipatamente (di qualcosa che deve ancora accadere).
Nel linguaggio corrente il profeta si confonde spesso con il veggente o l'indovino, e comunque con chiunque fornisca informazioni su qualcosa che non è ancora successo, ma in senso proprio il profeta è una figura tipicamente religiosa, più o meno istituzionalizzata in diverse fedi, all'interno delle quali parla a nome della divinità.
La Bibbia ebraica contiene 36 libri, dedicati ai profeti, i Neviìm. Costoro sono anche chiamati uomini di Dio, e fanno conoscere al popolo la volontà di Dio. Tradizionalemnte si distinguono, fra i libri della bibbia, i "quattro profeti maggiori" e "dodici profeti minori".
Nella Bibbia la funzione del profeta, più che di predire, è di ammonire il popolo di Israele che si è allontanato dal suo Dio; più in generale, nella religione ebraica l'esperienza mistica sconfina spesso in fenomeni di profetismo. Pur parlando entrambi di Dio, però, il profeta, a differenza del mistico, intende operare attivamente nella storia, e in questo senso esercita o intende esercitare, come ben vide Max Weber, una funzione politica, a partire da sollecitazioni etiche.
La Mistica tende a contrapporsi alla Scolastica, in quanto vuole avvicinare l'uomo a Dio, attraverso l'esercizio dei poteri che a lui sono conferiti dalla grazia divina, e non per mezzo della speculazione filosofica.
Il fondatore della Mistica medievale è Bernardo di Chiaravalle3, il quale definisce le discussioni dei filosofi "loquacità piena di vento"; molto meglio "conoscere Gesù e la sua croce".
La filosofia scolastica rappresenta la filosofia della religione cristiana medioevale del IX secolo. Ebbe una diffusione tra il IX secolo fino al Rinascimento, distinguendosi in Alta Scolastica (dall'800 al 1200) in cui spicca Anselmo d'Aosta;
3 San Bernardo di Chiaravalle o San Bernardo abate è il nome con cui è noto Bernard de Clairvaux (1090 - 1153), fondatore della celebre abbazia di Clairvaux (presso l'odierna Ville-sous-la-Ferté) in Francia, teologo e mistico. A ventidue anni si fa monaco, tirando con sé una trentina di parenti. Il monastero è quello fondato da Roberto di Molesmes a Cîteaux (Cistercium in latino, da cui cistercensi). A 25 anni lo mandano a fondarne un altro a Clairvaux, campagna disabitata, che diventa la Clara Vallis sua e dei monaci. È riservato, quasi timido. Ma c’è il carattere. Papa e Chiesa sono le sue stelle fisse, ma tanti ecclesiastici gli vanno di traverso. È severo anche coi monaci di Cluny, secondo lui troppo levigati, con chiese troppo adorne, "mentre il povero ha fame". Ai suoi cistercensi chiede meno funzioni, meno letture e tanto lavoro. Scaglia sull’Europa incolta i suoi miti dissodatori, apostoli con la zappa, che mettono all’ordine la terra e l’acqua, e con esse gli animali, cambiando con fatica e preghiera la storia europea. E lui, il capo, è chiamato spesso a missioni di vertice, come quando percorre tutta l’Europa per farvi riconoscere il papa Innocenzo II (Gregorio Papareschi) insidiato dall’antipapa Pietro de’ Pierleoni (Anacleto II). E lo scisma finisce, con l’aiuto del suo prestigio, del suo vigore persuasivo, ma soprattutto della sua umiltà. Questo asceta, però, non sempre riesce ad apprezzare chi esplora altri percorsi di fede. Bernardo attacca duramente la dottrina trinitaria di Gilberto Porretano, vescovo di Poitiers. E fa condannare l’insegnamento di Pietro Abelardo (docente di teologia e logica a Parigi) che preannuncia Tommaso d’Aquino e Bonaventura. Nel 1145 sale al pontificato il suo discepolo Bernardo dei Paganelli (Eugenio III), e lui gli manda un trattato buono per ogni papa, ma adattato per lui, con l’invito a non illudersi su chi ha intorno: "Puoi mostrarmene uno che abbia salutato la tua elezione senza aver ricevuto denaro o senza la speranza di riceverne? E quanto più si sono professati tuoi servitori, tanto più vogliono spadroneggiare". Eugenio III lo chiama poi a predicare la crociata (la seconda) in difesa del regno cristiano di Gerusalemme. Ma l’impresa fallirà davanti a Damasco. Bernardo arriva in una città e le strade si riempiono di gente. Ma, tornato in monastero, rieccolo obbediente alla regola come tutti: preghiera, digiuno, e tanto lavoro. Abbiamo di lui 331 sermoni, più
534 lettere, più i trattati famosi: su grazia e libero arbitrio, sul battesimo, sui doveri dei vescovi... E gli scritti, affettuosi su Maria madre di Gesù, che egli chiama mediatrice di grazie (ma non riconosce la dottrina dell’Immacolata Concezione). Momenti amari negli ultimi anni: difficoltà nell’Ordine, la diffusione di eresie e la sofferenza fisica. Muore per tumore allo stomaco. È seppellito nella chiesa del monastero, ma con la Rivoluzione francese i resti andranno dispersi; tranne la testa, ora nella cattedrale di Troyes. Alessandro III lo proclama santo nel 1174. Pio VIII, nel 1830, gli dà il titolo di Dottore della Chiesa.
il periodo d'oro, per tutto il 1200 grazie alla diffusione della teologia di San Tommaso e ad una lenta decadenza fino al
Rinascimento, dove spicca Guglielmo d'Ockham (vi è però un cambio di prospettiva tra i due filosofi).
La parola scolastica deriva dal latino "scholasticus", cioè un docente universitario che teneva lezioni basate sulla lettura e discussione del testo.
Il carattere fondamentale della filosofia scolastica è l'uso della ragione al servizio della verità di fede. Il compito dei filosofi era quello di contrastare le tesi eretiche e di convertire gli atei. Per fare ciò lo scolastico doveva servirsi di concetti di sistemi filosofici anteriori, per giustificare l'uso del dogma e della fede non potevano essere in contrasto con la ragione.
La filosofia scolastica aveva quindi come limite e ambito esclusivo dei suoi studi il dogma religioso cristiano e la sottomissione alle auctoritas, che erano rappresentate dagli scritti dei Padri della Chiesa (filosofia Patristica), dai testi sacri e da scritti della tradizione cristiana. Le auctoritates erano, in sostanza, la decisione di affidarsi ad una voce ufficiale e decisa dai concili, per cui esisteva l'auctoritas in campo medico (Galeno), quella in campo metafisico (Aristotele) e quella in campo astronomico (Tolomeo).
Per l'abitudine di affidarsi a un sistema già collaudato per giustificare le proprie tesi, ogni filosofia, anche moderna o contemporanea, che utilizzi e si appoggi su una teoria filosofica già esistente, viene definita scolastica.
Dallo studio dei testi greci nasce il problema degli universali (cioè del logos, della forma) che viene sviluppato in modi differenti per tutta la scolastica.
forma ante rem: la forma nasce prima delle cose (materia) come secondo Platone e Sant'Agostino;
forma in re: la forma non ha senso senza la materia come secondo Aristotele;
forma post rem: forma>nome>convenzione che adottiamo dall'analisi delle caratteristiche di una serie.
Un altro tema che emerge nello studio dei testi greci e persiste per tutta la scolastica è il problema del rapporto tra ragione e fede.
La scolastica si sviluppa nelle varie scholae europee e quindi in diverse realtà, è quindi inevitabile che in ogni schola, avendo differenti esigenze e finalità, i pensieri e i metodi acquistassero caratteristiche diverse. Vi erano quindi scholae più vive e attive dove spesso si accendevano contrasti tra gli intellettuali più conservatori e i maestri d'arte, i più
innovativi.4
Da quanto appena riportato, emerge che la profezia sui “tre giorni di buio”
rientra nella categoria della mistica.
Prima di procedere, è bene riesaminare questa parola per sapere cosa ci dice in proposito la Santa Romana Chiesa: “Il progresso spirituale tende all'unione sempre più intima con Cristo. Questa unione si chiama “mistica”, perché partecipa al mistero di Cristo mediante i sacramenti - “i santi misteri”
- e, in lui, al mistero della Santissima Trinità. Dio ci chiama tutti a questa intima unione con lui, anche se soltanto ad alcuni sono concesse grazie speciali o segni straordinari di questa vita mistica, allo scopo di rendere manifesto il dono gratuito fatto a tutti.”5
Occorre innanzitutto richiamare la grande distinzione fra Rivelazione pubblica e rivelazioni private. Il termine "rivela- zione pubblica" designa l'azione rivelativa di Dio destinata a tutta quanta l'umanità, che ha trovato la sua espressione letteraria nella Bibbia.
Il fatto che, con Cristo e la testimonianza a lui resa nei libri del Nuovo Testamento, l'unica rivelazione di Dio rivolta a tutti i popoli è conclusa, vincola la Chiesa all'evento unico della storia sacra e alla parola della Bibbia, che garantisce e interpreta questo evento, ma non significa tuttavia che la Chiesa ora potrebbe guardare solo al passato e sarebbe così condannata ad una sterile ripetizione. Il Signore Gesù Cristo congedandosi dai discepoli disse loro: "Molte cose ho an- cora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi gui- derà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé... Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà" (Giov 16,12ss). Da una parte lo Spirito fa da guida e così dischiude una conoscenza, per portare il peso della quale pri- ma mancava il presupposto - è questa l'ampiezza e la profondità mai conclusa della fede cristiana. Dall'altra parte questo guidare è un "prendere" dal tesoro di Gesù Cristo stesso, la cui profondità inesauribile si manifesta in questa conduzione da parte dello Spirito.
In questo contesto diviene ora possibile intendere correttamente il concetto di "rivelazione privata", che si riferisce a tutte le visioni e rivelazioni che si verificano dopo la conclusione del Nuovo Testamento; quindi è la categoria, all'inter- no della quale dobbiamo collocare anche il messaggio di Fatima. L'autorità delle rivelazioni private è essenzialmente di- versa dall'unica rivelazione pubblica: questa esige la nostra fede. La rivelazione privata è piuttosto un aiuto per questa fede, e si manifesta come credibile proprio perché mi rimanda all'unica rivelazione pubblica. Il criterio per la verità ed il valore di una rivelazione privata è pertanto il suo orientamento a Cristo stesso.
4 fonte: www.wikipedia.org
5 C.C.C. 2014
Come si possono intendere in modo corretto - ci chiediamo ora - le rivelazioni private a partire dalla Sacra Scrittura? San Paolo nella prima lettera ai Tessalonicesi dice: "Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono" (5,19ss). In ogni tempo è dato alla Chiesa il carisma della profezia, che deve essere esaminato, ma anche non può essere disprezzato. Al riguardo occorre tener presente che la profezia in senso biblico non significa predire il futuro, ma spiegare la volontà di Dio per il presente, e quindi anche indicare la retta via verso il futu- ro. In questo senso si può collegare il carisma della profezia con la categoria dei "segni del tempo". Nelle rivelazioni private riconosciute dalla Chiesa - quindi anche in Fatima - si tratta di questo: aiutarci a comprendere i segni del tempo ed a trovare per essi la giusta risposta nella fede.
Una volta determinato il luogo teologico delle rivelazioni private, dobbiamo cercare di chiarire un poco il loro carattere antropologico. L'antropologia teologica distingue in questo ambito tre forme di percezione o "visione": la visione con i sensi, la percezione interiore e la visione spirituale. È chiaro che nelle visioni di Lourdes, Fatima, ecc. non si tratta della normale percezione esterna dei sensi. Così pure è evidente che non si tratta di una "visione" intellettuale senza immagi- ni, come essa si trova negli alti gradi della mistica. Quindi si tratta della categoria di mezzo, la percezione interiore, che certamente ha per il veggente una forza di presenza, che per lui equivale alla manifestazione esterna sensibile. Vedere interiormente non significa che si tratta di fantasia, o solo di un'espressione dell'immaginazione soggettiva. Piuttosto si- gnifica che l'anima viene sfiorata dal tocco di qualcosa di reale anche se sovrasensibile e viene resa capace di vedere il non sensibile, il non visibile ai sensi - una visione con i "sensi interni". Si tratta di veri "oggetti", che toccano l'anima, sebbene essi non appartengano al nostro abituale mondo sensibile.
La "visione interiore" non è dunque fantasia, ma nondimeno comporta delle limitazioni. Già nella visione esteriore è sempre coinvolto anche il fattore soggettivo: non vediamo l'oggetto puro, ma esso giunge a noi attraverso il filtro dei nostri sensi, che devono compiere un processo di traduzione. Ciò è ancora più evidente nella visione interiore, sopratut- to allorché si tratta di realtà, che oltrepassano in se stesse il nostro orizzonte. Il soggetto, il veggente, è coinvolto in modo ancora più forte. Egli vede con le sue possibilità concrete, con le modalità a lui accessibili di rappresentazione e di conoscenza. Le immagini sono per così dire una sintesi dell'impulso proveniente dall'alto e delle possibilità per que- sto disponibili del soggetto che percepisce, cioè dei bambini. Per questo motivo il linguaggio immaginifico di queste vi- sioni è un linguaggio simbolico. Il Cardinal Sodano dice al riguardo: "...non descrivono in senso fotografico i dettagli degli avvenimenti futuri, ma sintetizzano e condensano su un medesimo sfondo fatti che si distendono nel tempo in una successione e in una durata non precisate". Questo addensamento di tempi e spazi in un'unica immagine è tipica per tali visioni, che per lo più possono essere decifrate solo a posteriori. Non ogni elemento visivo deve al riguardo avere un concreto senso storico. Conta la visione come insieme, e a partire dall'insieme delle immagini devono essere compresi i particolari. Che cosa è il centro di un'immagine, si svela ultimamente a partire da ciò che è il centro della "profezia" cri- stiana in assoluto: il centro è là dove la visione diviene appello e guida verso la volontà di Dio.6
In comunione con la Santa Romana Chiesa, concludiamo questa parentesi sul significato della mistica riportando quanto scritto nel Catechismo della Chiesa Cattolica: ““Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio” (Eb 1,1-2). Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, è la Parola unica, perfetta e definitiva del Padre, il quale in lui dice tutto, e non ci sarà altra parola che quella. San Giovanni della Croce, sulle orme di tanti altri, esprime ciò in maniera luminosa, commentando Eb 1,1-2 : Dal momento in cui ci ha donato il Figlio suo, che è la sua unica e definitiva Parola, ci ha detto tutto in una sola volta in questa sola Parola e non ha più nulla da dire. . . Infatti quello che un giorno diceva parzialmente ai profeti, l'ha detto tutto nel suo Figlio, donandoci questo tutto che è il suo Figlio. Perciò chi volesse ancora interrogare il Signore e chiedergli visioni o rivelazioni, non solo commetterebbe una stoltezza, ma offenderebbe Dio, perché non fissa il suo sguardo unicamente in Cristo e va cercando cose diverse e novità [San Giovanni della Croce, Salita al monte Carmelo, 2, 22, cf Liturgia delle Ore, I, Ufficio delle letture del lunedì della seconda settimana di Avvento].
“L'Economia cristiana, in quanto è Alleanza Nuova e definitiva, non passerà mai e non è da aspettarsi alcuna nuova Rivelazione pubblica prima della manifestazione gloriosa del Signore nostro Gesù Cristo” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 4]. Tuttavia, anche se la Rivelazione è compiuta, non è però completamente esplicitata; toccherà alla fede cristiana coglierne gradualmente tutta la portata nel corso dei secoli.
Lungo i secoli ci sono state delle rivelazioni chiamate “private”, alcune delle quali sono state riconosciute dall'autorità della Chiesa. Esse non appartengono tuttavia al deposito della fede. Il loro ruolo non è quello di “migliorare” o di “completare” la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica. Guidato dal Magistero della Chiesa, il senso dei fedeli sa discernere e accogliere ciò che in queste rivelazioni costituisce un appello autentico di Cristo o dei suoi santi alla Chiesa.
La fede cristiana non può accettare “rivelazioni” che pretendono di superare o correggere la Rivelazione di cui Cristo è il compimento. È il caso di alcune Religioni non cristiane ed anche di alcune recenti sette che si fondano su tali
6 INTERVENTO DEL CARD. JOSEPH RATZINGER alla CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO "IL MESSAGGIO DI FATIMA", 26.06.2000 (fonte: www.vatican.va)
“rivelazioni”.”7
C’è ancora da spendere qualche parola relativa alle rivelazioni mistiche. Queste sono da riassumersi in tre modalità: Attraverso i sogni, come quello di Giacobbe8 o di San Giuseppe, lo sposo della Vergine Maria9; di voci, come quella che parlava al piccolo Samuele10, la chiamata alla vocazione di San Paolo11; apparizioni fisiche, come quella di Gesù a Maria di Magdala12, agli Apostoli13, ai discepoli di Emmaus14.
Quelle sopra riportate, sono solo alcune citazioni bibliche, tanto per rendere l’idea. Poi, sempre attraverso la Bibbia e le apparizioni riconosciute dalla Chiesa, ci sarebbe da segnalare anche eventi, cosidetti, “miracolosi”, legati a guarigioni, fenomeni fisici anche livello “cosmico”, ecc.
Ma quest’ultimo aspetto, non verrà trattato in questa parte perché lo scopo è quello di comprendere al meglio il significato della parola “profezia” e tutto ciò che gli è annesso.
7 C.C.C 65-67
8 Gn 28,10-15
9 Mt 1,20-21
10 Sam 3,3-14
11 At 9,3-5
12 Gv 20,14-17
13 Gv 21, 4-22
14 Lc 24,13-32
La “profezia sui tre giorni di buio”
Arriviamo dunque ad affrontare in modo più dettagliato quanto ci risulta da quella che viene indicata come la “profezia sui tre giorni di buio”, oggetto del presente documento.
Abbiamo già presentato, in linea di massima i punti salienti di questa profezia che riproponiamo per i fini e gli scopi della nostra ricerca in merito, cioè: prendere conoscenza delle sue parti, verificare se i santi e beati citati hanno effettivamente profetato gli eventi in essa descritti, cercare i riscontri biblici. Infine, nella terza parte della nostra ricerca, le nostre valutazioni personali espresse in termini di fede ed in base a quanto risultante dalla nostra indagine personale.
Come già detto, prenderemo in esame solo quanto attribuito a santi, beati e chiunque altro per cui la Santa Romana Chiesa ha avviato il processo di beatificazione.
Ecco, in sintesi, quanto viene divulgato da chi sostiene la veridicità di questa profezia:
Santa Jeanne Le Royer – Suor della Natività
Più che dei “tre giorni di buio”, questa santa sembra parlare dell’avvento e del regno dell’anticristo. Tuttavia, viene riportato che questa profetizzò che dopo l’ascesa in cielo dei due profeti indicati come Enoch ed Elia, sulla terra ci saranno terribili catastrofi e che tale sconvolgimento cosmico culminerà con una grande oscurità che prevarrà su tutto il pianeta.
Beata Anna Maria Taigi
Di questa mistica viene riportato che essa profetizzò i tre giorni di buio
affermando che il Signore manderà due castighi: uno sotto forma di guerre, l’altro (quello che è oggetto delle nostre ricerche) come tre giorni e tre notti di buio totale su tutta la terra. Buio che non consentirà di vedere nulla, nemmeno con l’ausilio di luci artificiali; che l’unico modo di ottenere illuminazione sarà attraverso delle candele benedette; che l’aria, durante il perdurare dell’oscurità, sarà nociva; che in questi tre giorni e tre notti, i demoni infesteranno la terra e apparendo sotto ogni specie di forme terribili per chi se le trova davanti; che solo chi resterà in casa a pregare con fede, invocando la Misericordia, si salverà; se qualcuno non è credente o non è fedele, si potrà salvare solo se si convertirà e si metterà a pregare anch’esso con fede implorando il Signore di salvarlo.
Beata Elisabetta Canori Mora
Viene riportato che essa, attraverso una visione, vide il cielo oscurarsi e che,
insieme alla terra, tutto verrà sconvolto con terremoti e fulmini che facevano stragi. In questo modo verranno separati i buoni dai cattivi. Chi non credeva si convertiva, che gli ordini religiosi riacquistavano la piena osservanza delle regole secondo la santa volontà di Dio, che la Chiesa riprendeva il suo splendore nella santità divina; che dopo il castigo, nel mondo regnava la Santa Pace del Signore.
I contenuti della profezia attribuita a questa beata corrispondono a quelli imputati anche alla beata Anna Maria Taigi.
San Gaspare del Bufalo
Di questo santo del XIX secolo, fondatore dei “Padri del Preziosissimo Sangue”, viene attribuita questa rivelazione: Ci saranno tre giorni e tre notti di buio totale, molto angosciosi e terribili; saranno uccisi tutti gli impenitenti ed i
nemici della Chiesa; che chi sopravvivrà, al termine del castigo, si troverà davanti tanta desolazione e cadaveri da ritenere di essere l’unico sopravvissuto.
Beata Maria di Gesù Crocifisso – “la piccola araba”
A questa mistica viene attribuita una rivelazione molto simile a quella espressa
da San Gaspare del Bufalo. C’è da specificare che essa “quantifica” il numero dei sopravvissuti al castigo: un quarto del genere umano.
Venerabile Elena Aiello
Gli viene attribuita una profezia dai contenuti molto simili a quelli di San
Gaspare del Bufalo.
Santa Faustina Kowalska
Gli viene attribuita la profezia nella quale afferma che si spegnerà ogni luce nel cielo e sulla terra piomberà l’oscurità. In cielo apparirà la croce di Cristo dai cui fori uscirà l’unica luce visibile e che illuminerà per un certo tempo il mondo.
*****.*****
Come abbiamo precisato, per ogni citazione, quanto sopra è una sintesi riassuntiva circa quello che viene pubblicato nei siti che avallano la “profezia”.
Un particolare che è emerso sin da subito è il fatto che, salvo S. Jean Le
Royer, tutti i mistici risultano appartenenti ai secoli XIX e XX.
Riscontri biblici sulla presunta
“Profezia dei Tre giorni di buio”
I testi cristiani primitivi concordano sullo scenario relativo alla fine del mondo. Una terra e dei cieli nuovi accoglieranno i giusti, ma solo dopo che saranno stati giudicati tutti, i vivi e i morti. La resurrezione della carne, che in certo qual modo eleva la storia del mondo creato in seno ai cieli nuovi, alla nuova Gerusalemme, corrisponde in modo drammatico agli eventi ultimi della storia della creazione. Tali eventi vengono descritti in termini di sconvolgimenti cosmici, ma anche di guerre tra uomini e, infine, di espansione del male sino all’interno delle comunità. I falsi profeti si moltiplicheranno, appariranno falsi messia (anticristo) dotati del potere di confondere gli stessi fedeli. Esisterà ancora la fede15? La caduta del Tempio fa parte di siffatte visioni. Può anche farne parte, al contrario, la speranza che, superate le ultime crisi, il resto d’Israele unisca il proprio destino a quello delle Chiese, come si può leggere in particolare nella lettera di Paolo ai Romani (11,25-36).16
Seguendo un certo percorso cronologico precedente il periodo indicato dalla presunta profezia, in Mt 24:21, Gesù ci annunzia una grande tribolazione. Il riscontro sul VT lo si può trovare sul libro del profeta Daniele: "Vi sarà un tempo di angoscia, come non c'era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo"17
Nell'Apocalisse di Giovanni, quando il veggente chiede chi erano quella moltitudine di genti di ogni lingua, razza e nazione, che stavano davanti al trono ed all'Agnello in candite vesti18, gli viene risposto: "<<Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello>>"19
Sempre nell'Apocalisse di Giovanni, l'annuncio della persecuzione trova corrispondenza anche nel capitolo 20: "Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano"20
Naturalmente per martiri, come si legge, s'intende quelli fedeli a Cristo e
tutti quelli che in passato, presente e futuro, hanno reso, rendono e renderanno testimonianza senza rinnegare la loro fede in Dio.
Fin qui, sembra chiaro che si sta parlando del tempo dell’anticristo che abbiamo già trattato in un nostro precedente scritto.
Tornando al Vangelo di Matteo, in 24:29 troviamo: "Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte"21.
Gesù dice "Subito dopo la tribolazione di quei giorni", quindi la tribolazione e lo sconvolgimento cosmico sono due avvenimenti distinti che si susseguono.
Ora abbiamo quasi finalmente raggiunto il tema particolare a cui stiamo prestando attenzione: L'oscurità e lo sconvolgimento della terra e degli astri.
Anche in quest'annuncio di Gesù c'è un preciso riscontro sul VT attraverso i profeti:
Uno è Amos: "In quel giorno - oracolo del Signore Dio - farò tramontare il sole a mezzodì e oscurerò la terra
15 <<Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?>>; la frase di Gesù, secondo Luca 18,8, non è riportata in questa forma negli altri vangeli. Secondo Matteo 24,12 dilagherà l’iniquità e l’amore si spegnerà. Questo è anche il tema soggiacente ai discorsi escatologici dei sinottici (Marco 13 e paralleli) senza che allora il ritorno di Cristo, al termine di questa apostasia, venga evocato come avvio di un trionfo terreno, come si può al contrario dedurre nella Seconda Lettera ai Tessalonicesi 2,1-12, in cui pare che il male tocchi la comunità soltanto dall’esterno. (fonte: nota a piè pagina del Manuale di Teologia 2)
16 MANUALE DI TEOLOGIA 2, pag. 104
17 Dn 12,1
18 Ap 7,9
19 Ap 7,14
20 Ap 20,4
21 Mt 24,29
in pieno giorno!"22
L'altro è Isaia, il quale ne parla per ben due volte: "Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile, con sdegno, ira e furore, per fare della terra un deserto, per sterminare i peccatori. Poiché le stelle
del cielo e la costellazione di Orione non daranno più la loro luce; il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non diffonderà la sua luce. Io punirò il mondo per il male, gli empi per la loro iniquità; farò cessare la superbia dei protervi e umilierò l'orgoglio dei tiranni. Renderò l'uomo più raro dell'oro e i mortali più rari dell'oro di Ofir. Allora farò tremare i cieli e la terra si scuoterà dalle fondamenta per lo sdegno del Signore degli eserciti, nel giorno della sua ira ardente."23
"Tutta la milizia celeste si dissolve, i cieli si arrotolano come un libro, tutti i loro astri cadono come cade il
pampino della vite, come le foglie avvizzite del fico."24
Il secondo versetto d'Isaia che abbiamo citato25 trova una sua corrispondenza nell'Apocalisse di Giovanni: "Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue, le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi. Il cielo si ritirò come un volume che si arrotola e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. Allora i re della terra e i grandi, i capitani, i ricchi e i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; e dicevano ai monti e alle rupi: Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello, perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi vi può resistere?"26
Ed ancora con il settimo flagello: "Il settimo [ndr Angelo] versò la sua coppa nell'aria e uscì dal tempio, dalla parte del trono, una voce potente che diceva: <<E' fatto!>>. Ne seguirono folgori, clamori e tuoni, accompagnati da un grande terremoto, di cui non vi era mai stato l'uguale da quando gli uomini vivono sopra la terra. La grande città si squarciò in tre parti e crollarono le città delle nazioni. Dio si ricordò di Babilonia la grande, per darle da bere la coppa di vino della sua ira ardente. Ogni isola scomparve e i monti si dileguarono. E grandine enorme del peso di mezzo quintale scrosciò dal cielo sopra gli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a causa del flagello della grandine, poiché era davvero un grande flagello."27
Inevitabile notare che l'elemento "buio" è ricorrente; ma non è tutto: "E' vicino il gran giorno del Signore, è vicino e avanza a grandi passi. Una voce: Amaro è il giorno del Signore! anche un prode lo grida. «Giorno d'ira quel giorno, giorno di angoscia e di afflizione, giorno di rovina e di sterminio, giorno di tenebre e di caligine, giorno di nubi e di oscurità, giorno di squilli di tromba e d'allarme sulle fortezze e sulle torri d'angolo. Metterò gli uomini in angoscia e cammineranno come ciechi, perché han peccato contro il Signore; il loro sangue sarà sparso come polvere e le loro viscere come escrementi. Neppure il loro argento, neppure il loro oro potranno salvarli». Nel giorno dell'ira del Signore e al fuoco della sua gelosia tutta la terra sarà consumata, poiché farà improvvisa distruzione di tutti gli abitanti della terra."28
Prima di proseguire, vogliamo far presente che tutto ciò non deve, necessariamente, essere preso o visto con angoscia. Stiamo parlando del tempo della fine, del tempo in cui il Signore verrà a separare le pecore dai capri29. Infatti, oltre all'annuncio della terribile punizione, c'è anche l'invito alla conversione con la promessa di salvezza: "Radunatevi, raccoglietevi, o gente spudorata, prima di essere travolti come pula che scompare in un giorno; prima che piombi su di voi la collera furiosa del Signore. Cercate il Signore voi tutti, umili della terra, che eseguite i suoi ordini; cercate la giustizia, cercate l'umiltà, per trovarvi al riparo nel giorno dell'ira del Signore."30
Un altro riferimento di rassicurazione verso i fedeli e di condanna per chi sceglie nella caparbietà del proprio cuore, lo troviamo anche nei seguenti versetti:
22 Am 8,9
23 Is 13,9-13
24 Is 34,4
25 34,4
26 Ap 6,12-17
27 Ap 16,17-21
28 Sof 1,14-18
29 cfr Mt 25,31-33
30 Sof 2,1-3
"Davanti al suo sdegno chi può resistere e affrontare il furore della sua ira? La sua collera si spande come il fuoco e alla sua presenza le rupi si spezzano. Buono è il Signore, un asilo sicuro nel giorno dell'angoscia: conosce quelli che confidano in lui quando l'inondazione avanza. Stermina chi insorge contro di lui e i suoi nemici insegue nelle tenebre."31
In merito alla “profezia sui tre giorni di buio” in se, riteniamo di non avere sufficenti elementi per poter esprimere un parere in merito, però riteniamo di aver trovato alcune concordanze bibliche.
La prima volta in cui si è verificato un evento molto simile, viene narrato nel libro dell'Esodo; precisamente, la nona piaga d'Egitto: "Poi il Signore disse a Mosè: “Stendi la mano verso il cielo: verranno tenebre sul paese di Egitto, tali che si potranno palpare!”. Mosè stese la mano verso il cielo: vennero dense tenebre su tutto il paese d'Egitto, per tre giorni. Non si vedevano più l'un l'altro e per tre giorni nessuno si potè muovere dal suo posto. Ma per tutti gli Israeliti vi era luce là dove abitavano."32
Il riferimento al Libro dell’Esodo, sembrerebbe un appoggio un pochino scarno, ma dal Libro della Sapienza troviamo ulteriori informazioni delucidatorie: "I tuoi giudizi sono grandi e difficili da spiegare, per questo le anime grossolane furono tratte in errore. Gli iniqui credendo di dominare il popolo santo, incatenati nelle tenebre e prigionieri di una lunga notte, chiusi nelle case, giacevano esclusi dalla provvidenza eterna. Credendo di restar nascosti con i loro peccati segreti, sotto il velo opaco dell'oblio, furono dispersi, colpiti da spavento terribile e tutti agitati da fantasmi. Neppure il nascondiglio in cui si trovavano li preservò dal timore, ma suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro, fantasmi lugubri dai volti tristi apparivano. Nessun fuoco, per quanto intenso riusciva a far luce, neppure le luci splendenti degli astri riuscivano a rischiarare quella cupa notte. Appariva loro solo una massa di fuoco, improvvisa, spaventosa; atterriti da quella fugace visione, credevano ancora peggiori le cose viste. Fallivano i ritrovati della magia, e la loro baldanzosa pretesa di sapienza. Promettevano di cacciare timori e inquietudini dall'anima malata, e cadevano malati per uno spavento ridicolo. Anche se nulla di spaventoso li atterriva, spaventati al passare delle bestiole e ai sibili dei rettili, morivano di tremore, rifiutando persino di guardare l'aria, a cui nessuno può sottrarsi. La malvagità condannata dalla propria testimonianza è qualcosa di vile e oppressa dalla coscienza presume sempre il peggio. Il timore infatti non è altro che rinunzia agli aiuti della ragione; quanto meno nell'intimo ci si aspetta da essi, tanto più grave si stima l'ignoranza della causa che produce il tormento. Ma essi durante tale notte davvero impotente, uscita dai recessi impenetrabili degli inferi senza potere, intorpiditi da un medesimo sonno, ora erano agitati da fantasmi mostruosi, ora paralizzati per l'abbattimento dell'anima; poiché un terrore improvviso e inaspettato si era riversato su di loro. Così chiunque, cadendo là dove si trovava, era custodito chiuso in un carcere senza serrami, fosse un agricoltore o un pastore o un operaio impegnato in lavori in luoghi solitari, sorpreso cadeva sotto la necessità ineluttabile, perché tutti eran legati dalla stessa catena di tenebre. Il sibilare del vento, il canto melodioso di uccelli tra folti rami, il mormorio di impetuosa acqua corrente, il cupo fragore di rocce cadenti, la corsa invisibile di animali imbizzarriti, le urla di crudelissime belve ruggenti, l'eco ripercossa delle cavità dei monti, tutto li paralizzava e li riempiva di terrore. Tutto il mondo era illuminato di luce splendente ed ognuno era dedito ai suoi lavori senza impedimento. Soltanto su di essi si stendeva una notte profonda, immagine della tenebra che li avrebbe avvolti; ma erano a se stessi più gravosi della tenebra."33
Quindi troviamo delle tenebre uscite dagli inferi34, oltretutto ci sono alcuni dettagli molto importanti:
Fantasmi che apparivano35
Il fuoco, che era utilizzato per illuminare, non riusciva ad emettere luce36
31 Na 1,6-8
32 Es 10,21-23
33 Sap 17,20
34 v 13
35 vv 3 e 4
36 v 5
Neanche gli astri del cielo, quindi neanche il sole e la luna, riuscivano a rendere più chiara quella notte37
Inutili i tentativi di contrastarla [la notte] con la magia38
Un terrore improvviso (non provocato dalla semplice condizione di oscurità tale da rendere ciechi) si era impadronito di loro abbattendogli addirit- tura l'anima39
Nell'Apocalisse di Giovanni c'è un particolare che richiama a Sap 17,13: "Il quinto angelo suonò la tromba e vidi un astro caduto dal cielo sulla terra. Gli fu data la chiave del pozzo dell'Abisso; egli aprì il pozzo dell'Abisso e salì dal pozzo un fumo come il fumo di una grande fornace, che oscurò il sole e l'atmosfera."40
Dunque: Leggiamo "astro" che potrebbe far pensare ad una qualche stella o qualcosa proveniente dal cosmo. Ma la frase dice che quando l'angelo suonò la tromba, il veggente vede un astro caduto dal cielo. Quindi non lo vede cadere, l'azione (di caduta) è già avvenuta. Ma cos'è, o meglio, chi è quest'astro?
Forse la risposta ce la da il profeta Isaia: "Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli?"41
Ed ancora: "E invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell'abisso!"42
Infatti, a quest'astro gli fu data la chiave dell'abisso da cui esce un fumo che ricopre la terra oscurando anche il sole.
Il fumo che può fuoriuscire da un posto del genere, di certo non si limita ad impedire la luce e la vista, gli effetti li notiamo chiaramente in Sap 17.
Presumendo che la nostra analisi sulle Scritture sia corretta, possiamo solo dire che quello che abbiamo presentato è quanto riscontrato sulla Bibbia. Lasciamo agli esperti le dovute "misurazioni" del caso.
Portando a conclusione quest'analisi, vogliamo mostrare un'ultima cosa che può, in un certo qual modo, rassicurare gli animi.
Alle cavallette che usciranno dal fumo infernale, gli è dato l'ordine di tormentare (quindi non uccidere) solo gli uomini che non hanno il sigillo di Dio sulla fronte43. Quindi, chi ha il sigillo è esonerato dalla piaga.
Questo sigillo viene presentato nel capitolo 7 dell'Apocalisse di Giovanni: "Vidi poi un altro angelo che saliva dall'oriente e aveva il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di devastare la terra e il mare: <<Non devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi>>"44
La contrapposizione al sigillo di Dio, lo troviamo nel capitolo 13: "Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome"45
Possedere questo marchio è motivo di condanna, infatti leggiamo che alla prima
37 v 5
38 v 7
39 v 14
40 Ap 9,1-2
41 Is 14,12
42 Is 14,15
43 Ap 9,4
44 Ap 7,2-3
45 Ap 13,16-17
resurrezione, parteciperanno coloro che non lo possederanno: "e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano"46
Quindi, se possedere il marchio è motivo di condanna e di sofferenza47; avere il sigillo (di Dio) sulla fronte è motivo di salvezza e di risparmio del castigo. Lo vediamo più chiaramente dalla visione del profeta Ezechiele: "Allora una voce potente gridò ai miei orecchi: «Avvicinatevi, voi che dovete punire la città, ognuno con lo strumento di sterminio in mano». Ecco sei uomini giungere dalla direzione della porta superiore che guarda a settentrione, ciascuno con lo strumento di sterminio in mano. In mezzo a loro c'era un altro uomo, vestito di lino, con una borsa da scriba al fianco. Appena giunti, si fermarono accanto all'altare di bronzo. La gloria del Dio di Israele, dal cherubino sul quale si posava si alzò verso la soglia del tempio e chiamò l'uomo vestito di lino che aveva al fianco la borsa da scriba. Il Signore gli disse: «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono». Agli altri disse, in modo che io sentissi: «Seguitelo attraverso la città e colpite! Il vostro occhio non perdoni, non abbiate misericordia. Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio: solo non toccate chi abbia il tau in fronte; cominciate dal mio santuario!». Incominciarono dagli anziani che erano davanti al tempio. Disse loro: «Profanate pure il santuario, riempite di cadaveri i cortili. Uscite!». Quelli uscirono e fecero strage nella città"48
Anche qui, come vediamo, vengono colpiti tutti tranne quelli a cui è stato posto il segno di Dio sulla fronte.
Per chi non lo sapesse, nell'alfabeto antico, il "tao" aveva la forma di una croce.
Arrivati a questo punto, possiamo dire che qualcosa di simile con quanto detto dalla “profezia” dei tre giorni di buio, ha un certo riscontro biblico.
Sembra chiaro che è successo… ma potrebbe riaccadere di nuovo?
Il re Salomone, nel suo Qoèlet scrisse che “Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c'è niente di nuovo sotto il sole. C'è forse qualcosa di cui si possa dire: «Guarda, questa è una novità»? ”49: ma è anche vero che al Signore tuo Dio appartengono i cieli, i cieli dei cieli, la terra e quanto essa contiene .50
Quindi, stando all’analisi della “profezia” attraverso la Sacra Scrittura, non
si può sapere se, qualora la profezia fosse vera, ciò riaccadrà in quanto ciò è nelle mani del Signore. Non che, con ciò, vogliamo dire che Dio cambi idea più o meno facilmente, ma semplicemente che potrebbe scegliere modi più mitigati per richiamare a Se le anime sperdute e compiere la Sua giustizia alla fine dei tempi.
46 Ap 20,4
47 vedi Ap 9,5
48 Ez 9,1-7
49 Qlt 1,9-10
50 Dt 10,14
Santa Jeanne Le Royer - Suor della Natività
Dalla ricerca dei testi, risulta che questi si trovino a Padova, Torino e
Faenza.
Non essendo stato possibile esaminarli, vi riportiamo i dati per un loro reperimento (per chi li volesse consultare):
VITA E RIVELAZIONI DI GIOVANNA LE ROYER POI SUOR DELLA NATITIVA’, CLARISSA CONVERSA NELLE URBANISTE DI FOUGERES DETTATE DA LEI STESSA, RACCOLTE DAL SUO CONFESSORE; tradotte e ordinate in cinque libri – Tipografia Bertola, Piacenza
1875
Sita nella BIBLIOTECA S. ANTONIO DOTTORE - Padova
DELLE COSE DIVINE E SPECIALMENTE DEGLI ULTIMI TEMPI DEL MONDO: Ammonimenti di Giovanna Le Royer, poscia suora della Natività, clarissa conversa delle Urbaniste ossia conventuali di Fougeres; prima traduzione dal francese – Minelli, Rovigo 1852
Sita nella BIBLIOTECA S. ANTONIO DOTTORE – Padova; e nella BIBLIOTECA COMUNALE MANFREDIANA, Faenza (RA)
GESU’ CRISTO E LA CHIESA: saggio di rivelazioni dettate da Suor della Natività – Tip. e libr. Dell’Orat. di S. Franc. di Sales, Torino 1873
Sita nella BIBLIOTECA PROVINCIALE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI, Torino; e nella
BIBLIOTECA DELL’ISTITUTO INTERNAZIONALE DON BOSCO, Torino.
Beata Anna Maria Taigi
E’ risultato che la Taigi, di suo pugno non abbia scritto nulla: “Non imparerà mai a scrivere; non lascerà testimonianze di se, di suo proprio pugno; ma scriveranno per lei testimonianze sicure e giornaliere, Monsignor Natali, che le vivrà fianco a fianco per tutta la vita, il suo confessore Filippo Luigi51 e una deposizione di più e mille pagine, un cardinale suo segretario: il Cardinale Pedicini.”52
Nella nostra ricerca sono stati, perlopiù, trovati testi biografici del Cardinale Carlo Maria Salotti (Postulatore della causa di beatificazione) che da molto risalto alla sposa, madre e devota Anna Maria Taigi.
Tuttavia, Ecco quanto il Natali [ndr. Don Raffaele Natali] ci riferisce testualmente in una sua deposizione giurata: <<Fin dai tempi della S. M. di Pio Papa VII, cioè nell’anno 1818, la Serva di Dio mi descrisse la rivoluzione di Roma e tutto ciò che è accaduto, e me ne parlò in seguito più volte, anzi più spaventosamente, dicendomi che essa era stata mitigata per le preghiere di tante anime care a Dio, le quali si erano a lui offerte in soddisfazione della Divina Giustizia, ma che l’iniquità sarebbe andata in trionfo, che molti creduti buoni si sarebbero levata la maschera, che voleva il Signore scoprire la zizzania perché in seguito avrebbe saputo che esso che farne, e che le cose si sarebbero in modo ridotte che l’uomo non sarebbe più stato capace di ordinarle, ma che il suo braccio onnipotente avrebbe tutto rimediato. Mi disse che il flagello della terra era stato mitigato, non così quello del cielo che era orribile, spaventoso ed universale, che non l’aveva il Signore comunicato ad anima a lui più cara di questa terra, che sarebbe venuto all’impensata, che gli empi sarebbero stati distrutti, che prima di detto flagello tutte quelle anime che nella sua epoca erano in credito di santità dovevano essere tutte sepolte; che più milioni di uomini dovevano morire per mano di ferro, parte nelle guerre, parte nei litigi, parte proditoriamente, ed altri milioni di morti improvvise (s’intende, per tutto il mondo): che nazioni intiere sarebbero indi venute all’unità della Chiesa cattolica, molti Turchi, Gentili ed Ebrei si sarebbero convertiti, i quali sarebbero stati di confusione ai rimasti cristiani nell’ammirare il fervore e l’esattezza della loro vita. In una parola mi disse che il Signore voleva purgare il mondo e la sua Chiesa, per la quale preparava un nuovo piantato di anime che, sconosciute, sarebbero comparse ad opere grandi ed a miracoli sorprendenti. Mi disse che sfogato che avrebbe la terra con guerre, rivoluzioni ed altre calamità, avrebbe cominciato dal cielo, ed avrebbe avuto fine il detto flagello con un trambusto generale di meteore le più spaventose e con grande mortalità. Mi disse la detta Serva di Dio più volte, che il Signore le fece vedere nel misterioso sole il trionfo ed il gaudio universale della novella Chiesa così grande e soprendente, che non poteva spiegare. Siccome però il flagello proveniente dalla terra fu mitigato per le preghiere di tante anime a Dio care, speriamo che anche quello del cielo venga mitigato, e che il Signore voglia trionfare più nella sua misericordia che nella sua giustizia>>.53
Stando al testo sopra-riportato, la Beata Anna Maria Taigi ha parlato di un castigo celeste da individuarsi come una pioggia di meteore che, indubbiamente, porteranno terrore e morte, ma non sembra aver fatto minimamente riferimento alle tenebre indicate nella profezia. Non sembra nemmeno aver fatto riferimento a candele benedette ed alle modalità di comportamento durante i momenti di detto flagello.
C’è, comunque, da dire che la profezia della Taigi, umanamente parlando, è tutt’altro che allegra. Riguardo alle morti per causa delle guerre, beh, è sufficiente pensare ai conflitti che si sono particolarmente scatenati nel corso del XX° secolo. Due guerre mondiali ed altre localizzate che hanno provocato la morte dalle centinaia di migliaia fino a cifre di diversi milioni di persone.
Tornando all’unico elemento profetico “straordinario”, quello in merito alla pioggia di meteore, trova il suo riscontro con l’apertura del settimo sigillo nell’Apocalisse di Giovanni.
Non riteniamo che ci sia molto da dire in proposito. Si tratta di un flagello
ben descritto dalla Taigi e, come fenomeno cosmico, trova conferme anche di tipo scientifico.
Le meteore s’incrociano con il pianeta terra, basti pensare alle notti del mese
51 Padre Filippo Luigi, Gesuita
52 Anna Maria Taigi (di Antonietta Fallacara), pagg. 12-13
53 Anna Maria Taigi, madre di famiglia, pagg. 281-282
di Agosto; alcune non oltrepassano gli strati più alti dell’atmosfera sbriciolandosi prima od appena dopo, altre raggiungono il suolo e possono provocare danni (fortunatamente di rado) più o meno consistenti. Altre ancora, pur non raggiungendo il suolo, possono fare ugualmente danni. Fortunatamente, quest’ultime sono talmente rare che se ne registra solo una, caduta agli inizi del XX secolo in Siberia. Esplodono in aria con aspetto e danni simili a quelli di una testata termonucleare.
Le testimonianze dell’epoca parlano di un assordante boato con un fuoco dal
cielo (che investì anche il suolo) e di un vento fortissimo che spazzò via tutto nel raggio di centinaia di chilometri quadrati dal punto “d’impatto”.
In base a delle ricerche archeologiche, la scienza dedicata all’argomento, sospetta che una simile cadde in prossimità delle città di Sodoma e Gomorra con gli effetti narrati nel libro della Genesi.
“Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar, quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale. Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore; contemplò dall'alto Sòdoma e Gomorra e tut- ta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.”54
Resta inteso che tutto è legato ai materiali che compongono il masso della meteora e dalle sue dimensioni (nonché l’angolo di caduta, ecc. ecc.). Solitamente nonsono altroche “sassi”, il fatto chebruciano è dovuto innanzituttodall’attritoconl’ariaprovocatodallavelocitàdicaduta,il materiale che la compone può fare il resto.
RestatuttaviailfattocheilSignore,essendoilCreatoredell’intero universo, può disporne come meglio ritiene delle cose che lo compongono. E se la beataAnna MariaTaigi haprofetizzato l’eventualitàche ilSignore utilizzi questofenomeno cosmicoper richiamarcia Se,nulla puòescludere chel’evento sia possibile.
54Gen 19,23-28
Elisabetta Canori Mora
Oltre alla forte testimonianza di vita familiare, il Signore, attraverso l’esperienza spirituale e mistica della beata, ha voluto darci un chiaro ed amorevole messaggio circa il farsi trovare da chiunque lo cerca con il cuore ed animo sincero rispondendo alla grazia delle Sue chiamate ed inviti.
Anchese nonè il“tema” principaledel diario,diverse volteviene postain evidenza la questione relativa alla Giustizia divina.
Abbiamo voluto presentare all’attenzione quelli da noi ritenuti più
significativi ai fini della nostra ricerca.
Teniamoprecisare che,per ogniesperienza misticadella beata,non siè voluto estrapolarele partistrettamente riconducibilialla “profeziasui tregiorni di buio”,ma diesporre perintero quantola beataracconta attraversoil suo diario.Questo, perdare unsenso dicompletezza allaricerca eduna migliore esposizione dei contesti circa le rivelazioni ricevute dalla beata.
10555 – Il 25 dicembre 1813. In questa santa notte mi portai alla chiesa, mi posi in ginocchio, e al momento fui sorpresa da intimo raccoglimento: il mio Signore mi donò una particolare cognizione di me stessa. Quanto si umiliò, quanto si annientò la povera anima mia! Qual fosse il dolore di avere offeso il mio Signore non posso spiegarlo. Quante lacrime di contrizione! Mi pareva di morire dal dolore. Ecco in lontananza vedo tre messaggeri celesti che verso di me si approssimavano, mi invitavano di andare con loro. A questo invito la povera anima mia sentiva sommo timore.
E come è possibile che possa tanto inoltrarmi, mentre, sono la creatura più vile della terra? Ma questi rinnovano
l’invito; una forza superiore mi obbliga di andare con loro.
Ecco apparire una luce che ci precede e ci conduce al presepio. Vedo questo luogo d’immensa luce ripieno; vedo
vago e leggiadro Bambino: in povera culla giaceva, accanto alla sua santissima Madre. Lo splendore del suo volto riempiva il mio cuore di mille affetti. Riconoscendomi affatto indegna, non ardivo di entrare, ma mi trattenevo fuori di questo luogo e domandavo perdono, pietà, misericordia. Ma questo divin Bambinello con la sua preziosa manina mi chiamava dolcemente: i suoi replicanti inviti mi hanno obbligato non solo ad entrare ma ad avvicinarmi a lui. Molte erano le anime che gli facevan corona in quel sacro luogo. Somma confusione provai mentre, ai replicanti inviti di quel divino Infante, dovetti tanto inoltrarmi fino ad avvicinarmi alla sacra culla. Eppure molto inferiore era la povera anima mia in paragone a queste anime belle, che si trattenevano all’adorazione di questo divino Infante.
Ma qual caso strano sono io per raccontare, il solo pensarlo mi fa orrore! Mi avvicino dunque alla sacra culla e, con
sommo mio stupore, la vedo tutta piena di sangue. Do in dirotto pianto, per vedere il mio caro Gesù appena nato tutto intriso nel proprio sangue.
Ah, Gesù mio, e chi vi ha ridotto in questo stato? Le offese dei suoi nemici, gli oltraggi dei suoi ministri gli cagionavano questo affronto, appena nato. Sono stata sorpresa da sommo dolore e procuravo di offrire i meriti di tutti i santi, particolarmente di Maria Vergine Santissima, sua cara Madre.
Ecco vedo apparire tre messaggeri celesti con tre vasi bellissimi: li presentano a Maria Santissima. Questa divina
Madre prende tutto il prezioso sangue e con somma riverenza lo pone nei tre vasi; la divina Signora si pone in atto supplichevole verso il suo santissimo Figliolo. Restò sopito il mio spirito alla preghiera della Madre santissima verso il suo santissimo Figliolo.
In questo tempo per parte di intelligenza conobbi qual fosse la cagione di tanto spargimento di sangue di questo
divino Infante, appena nato. Meglio sarebbe occultarlo che manifestarlo! La cattiva condotta di tanti sacerdoti secolari e regolari, di tante religiose che non si comportano secondo il loro stato; la cattiva educazione che si dà ai figli dai padri e madri, come ancora da quelli a cui spetta simile obbligazione. Queste sono le persone che per parte del loro buon esempio devono aumentare nel cuore degli altri lo Spirito del Signore. Questi, invece, appena nato nel cuore dei suddetti, viene da questi perseguitato a morte con la loro cattiva condotta e cattive massime. Mi fu manifestato chi erano i tre messaggeri celesti, e a quale oggetto in questo luogo fossero portati. Questi sono tre angeli di altro grado, zelatori della divina giustizia, da questa commessi per vendicare il suo giustissimo sdegno, provocato da tante indegnazione e peccati. Erano questi tutto sdegno contro il mondo ingrato, volevano spandere sopra la terra il prezioso sangue, che rispettosi tenevano nelle loro mani in quei vasi suddetti.
55 Parte II: Le nozze mistiche, pagg.158 -160
Guai a noi! Sarebbe restato al momento subissato il mondo tutto! S’interpose la Vergine Santissima: <<Ah, non si eseguisca, o mio diletto Figlio, il tremendo decreto!>>. Ciò detto, si genuflette sollecitamente ai piedi del suo santissimo Figliolo e ci ottiene la grazia. Il divino Infante alza la mano santissima, autorevole e imperiosa:
<<Fermate, fermate!>>. Per ben due volte così disse. I messaggeri celesti dimisero il loro sdegno, e umili e rispettosi si prostrarono ai piedi suoi santissimi. Per ordine di Gesù Bambino consegnarono i tre vasi nelle mani di Maria santissima. Appariscono altre tre messaggeri celesti: erano questi commessi dalla divina misericordia. Giulivi e contenti si presentano pieni di sottomissione, prendono dalle mani della Madre santissima i suddetti vasi e, cantando inni di lode a questo divino attributo disparvero.
17156 – Il 15 agosto 1814 mi portai alla missione in piazza Barberini. Ad un tratto il mio spirito restò sopito, e mi fu manifestato il frutto che si sarebbe ricavato da quelle sante missioni. Da varie persone vedevo deplorare il peccato; altri, convinti della ragione, si convertivano; ma guai a quelli che, duri di cuore, non daranno ascolto alla chiamata che Dio fa per la valevole mediazione di Maria Santissima! Guai, guai dico, giacchè poco e niente posso ridire di tutto quello che vidi. Tanto fu il terrore e lo spavento che ebbi, che credetti di morire!
Il tutto mi fu dimostrato con molta rapidità. Vedevo dunque il mondo tutto in scompiglio; non solo gli uomini tutti,
ma anche le bestie stesse erano ripiene di orrore. Vedevo quattro angeli che rapidamente scorrevano le contrade con le spade sfoderate e intrise di vivo sangue, per ordine di Dio tutti gli empi restavano morti. Oh quanto poco numero di viventi restavano sopra la terra! Sono restata così stordita per l’orrore e la pena, che mi ha causato un grave dolore di testa.
Padre mio57, Dio è molto sdegnato con gli uomini, e molti non lo credono. Raccomandiamoci caldamente alla gran
Madre di Dio, perché si degni di placare lo sdegno di Dio.
22458 – Il 26 gennaio 1815 nella santa comunione dai santi angeli, che sono soliti favorirmi, fui condotta in luogo sotterraneo, dove per mezzo di torce accese, che portavano nelle loro mani, potei scolpire l’occulta persecuzione che si fa a Dio da tanti ecclesiastici che sotto manto di bene perseguitano Gesù crocifisso e il suo santo Evangelo. Li vedevo dunque come lupi arrabbiati, che macchinavano di balzare il capo della Chiesa dal suo trono, cercavano in ogni modo di atterrare la Chiesa cattolica; ma come piacque a Dio, per la valevole intercessione del patriarca sant’Ignazio59, vedevo dalla nobilissima Compagnia di Gesù sorgere un gran personaggio, ricco di virtù e di dottrina, molto insigne, dotato di celeste eloquenza, che sosteneva le ragioni della Chiesa cattolica, unitamente agli altri suoi compagni, molti dei quali davano il sangue per Gesù Cristo.
A queste cognizioni la povera anima mia porgeva infuocate preghiere all’Altissimo, perché si fosse degnato di
liberare la nostra Madre, la santa Chiesa, da persecuzione tanto funesta. Quando in un baleno sono stata trasportata a vedere il crudo scempio che è per fare la giustizia di Dio di questi miseri; con sommo mio terrore vedevo da ogni intorno baleare i fulmini dell’irritata giustizia.
Intanto vedevo rovinare i palazzi, le città, le intere province, tutto il mondo era in scompiglio; non altro si udiva
che flebili voci che imploravano la misericordia: il numero dei morti era incalcolabile. Fu tale e tanto lo spavento e il timore, che perdetti ogni uso di ragione e, annientata in me stessa, credetti di restare estinta. Per grande orrore che ebbe il mio spirito restò tutto il giorno affatto stordito dallo spavento, il corpo restò gelato come un marmo, quasi privo di ogni sensazione.
Raccomandiamoci caldamente al Signore, acciò si degni placare la sua divina giustizia, per i meriti di Maria santissima, Vergine e Madre.
23760 – Dal 20 febbraio fino al 20 marzo 1815 il mio spirito si è impegnato in piangere i propri peccati. In questo tempo però il Signore si è degnato di favorire il mio povero spirito per ben tre volte, col sollevarlo ad una particolare unione. Particolarmente il giorno 9 marzo mi seguì un certo fatto, che io non so ridire, per essere cosa intellettuale; ma non per mancare all’obbedienza, procurerò di spiegare alla meglio la cognizione che ebbe il mio intelletto.
Mi si mostrò Dio sotto la figura di un forte guerriero armato, e con la sua spada vendicatrice era sul momento di vendicare i gravi torti che riceve dai suoi. E, ridendo ed esultando, m’invitava ad esultare con lui; ma la povera anima mia era sopraffatta da mestizia così profonda, che invece di esultare piangeva amaramente, perché
56 Parte II: Le nozze Mistiche, pag. 215
57 Si riferisce al suo confessore (Padre Ferdinando di San Luigi), il quale gli aveva ordinato di riportare minuziosamente tutto quello che le accadeva nella vita e nelle estasi con le relative visioni e rivelazioni. Più volte è stata rimproverata ed addirittura “punita” perché,
perlopiù per pudore spirituale e modestia, ometteva delle cose.
58 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg 257-258
59 Sant’Ignazio da Lojola, fondatore dell’ordine Gesuita
60 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg 269-270
conosceva chiaramente quale strage sarebbe Dio per fare con la sua spada vendicatrice.
A questa cognizione tanto lacrimevole ed afflittiva procuravo per quanto potevo di resistere a Dio, non con il fatto né con le parole, ma mostrandogli il mio gran dispiacere e la mia grande pena. Il buon Dio tornava di bel nuovo ad invitarmi ad esultare con lui, non solo m’invitava ad esultare con lui, ma per mezzo di particolare illustrazione mi dava a conoscere quanto retto e giusto fosse il suo operare.
Io, a questa cognizione, piena di umiltà, confessavo questa gran verità, che Dio è giusto e retto in tutte le sue opere; ma il mio cuore, ciò nonostante non poteva esultare, anzi per quanto potevo mi opponevo e facevo a Dio resistenza. Nel tempo stesso che confessavo con ogni sincerità che la creatura non può né deve opporsi al suo Creatore, mostravo al mio buon Dio la grave mia pena. Gli dicevo piena di santo affetto: <<Ah, potessi con il mio sangue risparmiare al mondo il tremendo castigo, ho quanto volentieri lo spargerei! Mio Dio, ti muova a compassione la pena mia>>.
A questa preghiera tornava il buon Dio a persuadermi. In questo contrasto si è trattenuto il mio spirito dal 9 fino al 24 marzo, giorno di venerdì santo. Nell’assistere alla devozione delle tre ore dell’agonia di nostro Signore Gesù Cristo, tanto si era internato lo spirito nella considerazione di questo doloroso mistero, che quattro ore continue stetti in ginocchio, dimentica affatto di me, solo intenta a compassionare il mio Signore e piangere la mia ingratitudine, che fu cagione di tanto scempio. Con abbondanti lacrime gli domandavo perdono e, afflitta fino all’ultimo segno, desideravo morire in croce con lui.
Dopo aver passato circa tre ore in questa considerazione, tutto ad un tratto il Signore fece passare il mio spirito a cognizioni tutte opposte. Di nuovo mi diede a conoscere come al sua divina giustizia a mano armata vendicherà severamente i gravissimi oltraggi che tuttora riceve dai suoi. Prendendo alta compiacenza nella sua sovrana giustizia, mi dava a conoscere come avrebbe trionfato, mostrandomi il crudo scempio che è per fare dei viventi. Che spavento, che terrore ebbe mai il mio spirito! Cosa più funesta non si dà! Raccomandiamoci caldamente al Signore, perché si degni di mitigare il suo rigore.
Tornò di bel nuovo ad invitare la povera anima mia ad esultare con lui; ma il mio spirito, sentendo una viva compassione fraterna, non poteva prendere compiacienza nella giustizia, anzi procuravo quanto potevo di oppormi.
Il Signore cercava, per mezzo di interne illustrazioni, di persuadermi e, per tenermi contenta, mi fece vedere come salverebbe tutte quelle anime che mi fanno del bene, e tutte quelle che sono a me in spirito unite, ponendo sopra queste un segno che le renderebbe sicure. Nonostante tutte queste finezze, io mi opponevo ai suoi voleri col mostragli la mia pena. Questo contrasto apportava al mio spirito molta angustia e gravissima afflizione.
23861 – Dicevo al mio padre la grave afflizione in cui gemeva il mio spirito, ma non avevo coraggio di manifestare la causa. Finalmente il 25 marzo 1815, sabato santo, manifestai al mio parer la causa della mia afflizione. Il suddetto mi disse che non dovevo oppormi a Dio; ma a costo di ogni mai pena, dovevo compiacermi nella sua divina volontà, benchè dovesse perire tutto il mondo. Non solo mi consigliò, ma mi comandò di fare una preghiera tutta conforme alla divina volontà.
La mattina di Pasqua, nella prima orazione, che sono solita fare subito levata, feci al suddetta orazione con molto
raccoglimento e sincerità di affetto. Molto gradì il buon Dio l’orazione, che la chiamò orazione degna di lui. A questo elogio il mio spirito si umiliò profondamente e, presentando al mio Signore il padre mio, lo significavo autore della orazione da lui tanto gradita, e chiedendo a Dio grazia per lui con tutto l’impegno dell’anima mia, mi fu ingiunto di dirgli, per sua consolazione, che il suo nome era scritto nel libro della vita.
La mattina nella santa comunione, il Signore mi degnò di particolar favore. All’ora della messa cantata mi portai in Sant’Andrea delle Fratte62. Nell’assistere alla messa cantata si sopì il mio spirito, e improvvisamente mi parve di essere trasportata sopra un altissimo monte, dove vidi il buon Dio tutto ammantato di luce. Compiacendosi nella sua giustizia, con la sua mano onnipotente scagliò nel nostro mondo tre pietre, in tre diverse parti della terra; poi il cielo si ammontò di caliginose nubi e il nostro mondo le vedevo gemere sotto il peso di spietate afflizioni. Il mio spirito, a cognizioni tanto lacrimevoli, non si opponeva più al suon buon Dio con mostragli la sua pena, ma come da nuovo spirito rivestito, sperimentavo nel mio cuore una umile soggezione alle divine disposizioni e, annientata in me stessa, lodavo e benedicevo Dio senza più soffrire la minima pena, benchè conoscessi quale sterminio Dio sia per fare dei viventi. Raccomandiamoci al Signore, acciò si degni di mitigare la sua giustizia; molto si può ottenere con le preghiere.
25763 – Il 7 giugno 1815, giorno del ritorno del nostro Santo Padre in Roma, tutta la città era in grande allegria e il mio spirito era in grande malinconia. Mi furono mostrate le gravi afflizioni che dovrà patire la nostra Madre, la
61 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg 238-239
62 Si tratta di una chiesa sita vicino Piazza di Spagna dove la Santa Vergine comparve all’ebreo Ratisbone convertendolo. L’apparizione della Madonna è praticamente simile a quella della diffusissima Medaglietta Miracolosa.
63 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg 285-286
santa Chiesa, da quelli che sotto nome di bene e di vantaggio cercano di rovinarla, per esser questi lupi rapaci che, sotto il manto di agnelli, cercano la sua totale distruzione. Questi, sebbene non lo compariscono, sono acerrimi persecutori di Gesù crocifisso e della sua sposa, la santa Chiesa.
Mi pareva dunque di vedere tutto il mondo in scompiglio, particolarmente la città di Roma. Conoscevo la verità delle false opinioni, che si nascondono sotto il manto della vera religione cattolica. Conoscevo la diversità dei partiti, i quali cospiravano gli uni contro gli altri; questi miseri si laceravano nella fama, si vituperavano nell’onore, si ammazzavano senza pietà.
Cosa dirò poi del sacro collegio? Questi per le varie opinioni erano chi dispersi, chi distrutti, chi spietatamente uccisi. In simile guisa e anche peggio era trattato il clero secolare e la nobiltà. Il clero regolare poi non soffriva la totale dispersione, ma era decimato di numero. Molti e senza numero erano gli uomini di ogni condizione che perivano nella strage, ma non tutti erano riprovati. Molti erano uomini di buoni costumi, e molti altri di santa vita. Il mondo era in gravissima desolazione; il piccolo gregge di Gesù Cristo porgeva infuocate preghiere all’Altissimo, acciò si fosse degnato di sospendere tanta strage e tanta rovina. Ai voti di questo piccolo numero cessava la strage per parte degli uomini e cominciava quella per parte di Dio.
Il cielo si ammantò di nera caligine, scoppiando i fulmini più tremendi, dove incenerivano, dove bruciavano: la
terra, non meno che il cielo, era sconvolta. I terremoti più orribili, le voragini più rovinose facevano le ultime stragi sopra la terra. In questa guisa furono separati i buoni cattolici dai falsi cristiani. Molti di quelli che negavano Dio lo confessavano e lo riconoscevano per quel Dio che egli è. Tutti lo stimavano, lo adoravano, lo amavano. Tutti osservavano la sua santa legge. Tutti i religiosi e religiose si sistemavano nella vera osservanza delle loro regole. Il clero secolare era l’edificazione della santa Chiesa. Nelle religioni fiorivano uomini di molta santità e dottrina, e di vita austera. Tutto il mondo era in pace. Scritto per obbedienza.
39064 – Il dì 24 dicembre 1816, […]65
Quando l’anima mia si compiaceva infinitamente in Dio e prendeva altissima compiacenza nell’infinito suo essere,
quando ero già immersa in questa infinita magnificenza, il mio Dio mi obbligò ad abbassare lo sguardo, e mirare questo mondo sensibile, e mi diede a vedere le grandissime iniquità che in questo si commettono.
Che indignazione, che iniquità! Mio Dio, datemi grazia voi per poterlo manifestare, mentre al solo pensarlo io raccapriccio, e si riempie di confusione ed orrore il mio spirito. Abbasso dunque lo sguardo e vedo Maria santissima con il suo santissimo Figliolo tra le sue braccia santissime, la vedo mesta e dolente. La usa mestizia destò nel mio cuore viva compassione e ardente amore, e mossa da cordiale affetto, domando a lei la cagione del suo dolore, offrendomi, benché indegna peccatrice, ad ogni sorta di patimenti, per così dare qualche conforto all’affannato suo cuore.
La pietosa Madre gradì la povera, ma sincera mia offerta, mentre in quel momento mi sarei data in mano ai più spietati carnefici, acciò avessero fatto di me il più crudele scempio, per così dare qualche conforto alla mia amabilissima madre Maria. La divina Madre a me rivolta, così mi dice: <<Mira, o figlia, mira la grande empietà!>>.
A queste parole vedo che arditamente tentano i nostri apostati di strapparle arditamente e temerariamente il
suo santissimo Figliolo dal suo purissimo seno, dalle sue santissime braccia. A questo grande attentato la divina Madre non più chiedeva misericordia per il mondo, ma giustizia chiedeva all’eterno divin Padre; il quale, rivestito della sua inesorabile giustizia e pieno di sdegno, si rivolse verso il mondo. In quel momento si sconvolse tutta la natura, e il mondo perdette il suo giusto ordine, e si formò sulla terra la più grande infelicità che mai possa dirsi né immaginarsi. Cosa così lacrimevole e affittiva che renderà il mondo all’ultima desolazione. Non posso dir di più. Preghiamo il Signore caldamente, acciò si degni mitigare verso di noi il suo giustissimo sdegno. Quale timore, quale spavento mi apportò simile vista non ho termini di poterlo spiegare.
41166 - Il dì 15 novembre 1818 fu il mio povero spirito nelle orazioni favorito dal Signore con particolare grazia. Fui sopraffatta da interno riposo, la povera anima mia godeva nel riposo la dolce presenza del suo diletto Signore, che, per mezzo di intellettuali illustrazioni, mi dava particolari cognizioni riguardanti i suoi giustissimi giudizi.
Se ne stava la povera anima mia tutta profondata in se stessa, e, piena di santo timore, andava piena di
ammirazione penetrando i divini giudizi di Dio, imperscrutabili. Ero tutta penetrata da profondo rispetto e da interna venerazione; era sopraffatto il mio cuore da santo timore, e piena di riverenza, adoravo profondamente gli eterni divini giudizi di Dio, che per pura sua bontà mi faceva comprendere con somma chiarezza.
L’anima, a questa cognizione, si compiaceva nel suo amorosissimo Dio, trovando i suoi divini giudizi tutti santi,
tutti retti, tutti giusti.
64 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg. 409-412
65 Ndr. Non è stata riportata una lunga parte non rilevante all’argomento del presente testo.
66 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg. 428-430
Oh come l’anima si liquefaceva di compiacenza, di gaudio, di amore, nella cognizione delle perfezioni dell’unico suo diletto; ma quando mi deliziavo in questo sommo bene, che io non so e non posso esprimere, fui sopraffatta da nuova illustrazione, e tutto ad un tratto mi fu mostrato il mondo. Questo lo vedevo tutto in rivolta, senza ordine, senza giustizia, i sette vizi capitali si portavano in trionfo, e per tutto vedevo che regnava l’ingiustizia, la frode, il libertinaggio e ogni sorta di iniquità. Il popolo mal costumato, senza fede, senza carità, ma tutti immersi nelle crapule e nelle perverse massime della moderna filosofia.
Mio Dio! Qual pena provava il povero mio spirito nel vedere che tutti quei popoli avevano la fisionomia più da
bestie che uomini.
Oh che orrore il mo spirito ne aveva di tutti questi uomini così sformati per il vizio!
Io mi vedevo in una grande altura, come separata da questo luogo tanto miserabile, e per mezzo di una luce, che rifletteva in quel cupo basso del mondo, vedevo tutte le sopraddette iniquità e per mezzo della grazia infusami, conoscevo di questi miseri la loro profonda malizia.
Oh quanto si affliggeva il mio povero cuore, quante lacrime versavo nel vedere tante iniquità!
Ma ecco che in un momento il mondo cambiava scena. Ecco lo sdegno di Dio, che ad un tratto circondava tutto il mondo, facendo provare a quei mal costumati popoli il rigore della sua giustissima e rettissima giustizia.
Il povero mio spirito, nel vedere lo sdegno di Dio sopra quei miseri, pieno di terrore e di spavento gemeva, e con abbondanti lacrime deplorava la loro misera sorte, e, riconcentrata tutta in me stessa, mi umiliavo profondamente, e incessantemente lodavo e benedicevo l’infinita bontà di Dio in avermi sottratta da sì tremenda rovina, riconoscendomi per i miei peccati meritevole di ogni castigo.
Ma di nuovo tornai a riabbassare lo sguardo nel mondo, e vedo i grandi travagli che da ogni lato lo circondavano. Tutte le cose sensibili che appaiono sopra la terra le vedevo senza ordine, senza armonia, ma tutto era in rivolta, tutto era confuso. L’ordine della natura era tutto sconvolto. Il solo mirre la terra dimostrava lo sdegno di Dio. In un momento tutto il mondo era in una grandissima desolazione.
Oh quante grida, quante lacrime e quanti sospiri flebili voci si sentivano risuonare in quel teatro di mestizia. Vedevo poi in mezzo a tanta iniqua gente, un demonio tanto brutto che scorreva il mondo con tanta superbia ed alterigia. Costui teneva gli uomini in una penosa schiavitù, con orgoglioso impero voleva che tutti gli uomini fossero a lui soggetti, rinunziando la fede di Gesù Cristo, con l’inosservanza dei suoi santi comandamenti, dandosi in preda al libertinaggio e alle perverse massime del mondo, adottando la vana e falsa filosofia dei nostri moderni e falsi cristiani.
Oh, miseria grande, veramente da deplorarsi con infinite lacrime!
Vedere che dietro a queste false massime correvano pazzamente ogni sorta di persone, di ogni ceto, di ogni età,
non solo secolari, ma ancora ecclesiastici di ogni dignità, tanto secolare che regolare.
In questo stato così deplorevole il mio povero spirito amaramente piangeva, e tutto si conturbava nel vedere tanto
oltraggiato un Dio che è la stessa bontà, che merita di essere amato, vederlo tradito e oltraggiato; era tanto grande la pena mia che credevo veramente di morire in quel momento di un colpo mortale, tanto era grande l’afflizione del mio povero spirito, nel vedere tanto offeso il mio amorosissimo Dio.
Oh cosa non avrei fatto, cosa non avrei patito per compensare le gravi ingiurie che questi finti cristiani facevano
all’eterno Dio! In questo stato di cose, la povera anima mia si offrì a patire ogni qualunque pena, ogni qualunque travaglio, ogni qualunque strapazzo diabolico. Unii questa povera anima mia offerta all’eterno divin Padre, unendo il mio sacrificio a quello del suo santissimo Figliolo, e lo pregai che, per gli infiniti meriti di Gesù Cristo, si degnasse ricevere il povero mio sacrificio, promettendo di darmi ad esercitare con più rigore ed asprezza la penitenza, il digiuno, l’orazione, le vigilie, come, con la grazia di Dio, puntualmente eseguii, con il permesso del mio lodato padre spirituale.
41267 – L’eterno Dio si degnò, per sua infinita bontà, di accettare la povera mia offerta. Mi diedi dunque a mortificare il mio corpo con rigoroso digiuno, non prendendo cibo che ogni quarantotto ore, e questo era un poco di pano con olio e aceto, oppure una chicchera di cioccolata. In questa guisa passai il mese di novembre e dicembre, come già dissi sopra, nel 1818.
Mi pareva dunque che, attesa la mia povera offerta, che unito avevo agli infiniti meriti di Gesù Cristo, l’eterno Dio mi dava il permesso, mediante la sua onnipotenza, di legare di propria mano quel demonio pervertitore di tante anime, che aveva sedotto con la sua profonda malizia, facendogli adottare le perverse massime del mondo libertino, macchiandoli, contaminandoli con la falsa filosofia. Sì, aiutata dal braccio onnipotente di Dio, mi pareva di propria mano di ricondurlo nel cupo abisso dell’inferno. Nella grande impresa di incatenare il suddetto mostro del cupo abisso dell’inferno, erano in mio aiuto due padri trinitari; questi mi davano di mano e mi aiutavano a rilegare questo terribile demonio, questo spietato mostro, e ricondurlo con somma fatica nel cupo abisso dell’inferno.
67 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg 430-431
Fatta la suddetta operazione, per mezzo dell’onnipotenza di Dio, che mi dava tanto forza e autorità di tutto operare per la maggior gloria sua, mentre i miei pensieri, le mie operazioni, le mie fatiche, le mie premure non ad altro fine erano dirette che alla maggior gloria dell’immenso, dell’eterno, dell’incomprensibile mio Dio, sommo mio bene, che mi protesto di amare infinitamente, con tutto il mio povero cuore, e per l’amore che gli porto sono pronta ogni momento a dare il sangue e al vita in mano dei più spietati tormenti, e se milioni di vite avessi, tutte le sacrificherei per la sua gloria.
Fatta dunque la suddetta operazione, mi parve che tutto il mondo respirasse in pace, e per mezzo di uomini dotti
e santi si ristabilisse il giusto ordine sopra la terra, con somma gloria di Dio, ed onore della nostra santa Chiesa cattolica. Mi pareva che cessassero i peccati e si faceva vera penitenza dappertutto, mi pareva che regnasse la pace, la giustizia; la fede di Gesù Cristo trionfava dappertutto e rendeva gli uomini seguaci del santo Evangelo.
41368 – Il mese di ottobre del 1818 […]69
Molto gradì il Signore per sua bontà e misericordia la mia intrapresa penitenza, che si degnava nelle orazioni di favorirmi con i suoi distinti favori. Con molta frequenza sollevava il mio povero spirito, e si degnava manifestargli
cose molto grandi, riguardanti il suo infinito amore. Varie volte mi ha mostrato la sua divina giustizia, sdegnata contro di noi, poveri peccatori, e il tremendo castigo che voleva mandare sulla terra, per i gravi peccati che si commettono. Io dallo spavento mi pareva di morire, e incessantemente mi raccomandavo e, offrendo i meriti infiniti di Gesù Cristo all’eterno divin Padre, mi pareva di ottenere la grazia di dilazionare il tempo, per non vedere tante anime piombare all’inferno.
[…]70
45171 – Il giorno di san Giuseppe, il 19 marzo 1820, dopo al santa comunione, che ricevetti nella mia cappella dalle mani del mio padre spirituale, che celebrò la santa messa, fu sopraffatto il mio spirito da uno straordinario favore. Dio mi trasse dai propri sensi lo spirito, fui alienata dai sensi e il mio corpo restò qual cadavere immobile, senza quasi respirare e senza che i polsi dessero segni di vita. Questo seguì per lo spazio di circa nove ore. Dopo il suddetto tempo rinvenni un poco e per buoni tre giorni il mio spirito restò sopito, senza disgiungere le cose sensibili della terra.
In questo tempo fu al mio spirito, per mezzo di intellettuale cognizione, mostrato il grande castigo che Dio è per mandare sopra la terra, per le grandi iniquità che si commetto dalla maggior parte degli uomini.
Oh quale spavento, oh quale orrore ne ebbe il mio povero spirito! Mi fu mostrato il braccio onnipotente di Dio che armato stava di forte e pesante flagello, per momentaneamente scaricarlo sopra di noi, miseri mortali. In questa affittiva situazione vedevo l’umanità santissima di Gesù Cristo, che impediva al suo divino Padre di scaricare il funestassimo colpo, dove quasi tutti gli uomini sarebbero periti sotto sì spietato flagello.
La povera anima mia, per il grande spavento di vedere lo sdegno di Dio, piena di santo timore, era tutta profondata in me stessa ed umiliata fino all’intimo del mio nulla, dal profondo del quale, con abbondanti lacrime ed infuocati sospiri chiedevo misericordia, offrendo di tutto cuore il sangue preziosissimo di Gesù e gli infiniti suoi meriti all’eterno divin Padre, acciò si degnasse di placare il suo giustissimo sdegno, irritato conto di noi, infelici peccatori.
45272 – Fatta la preghiera, mi pareva che Dio sdegnasse di riceverla, ma preso dal giusto suo furore, veniva alla
determinazione di castigare il mondo, ed in quel momento subissarlo. Sopraffatto il povero mio spirito dalla carità fraterna, per non vedere perire tante anime, che eternamente si sarebbero dannate, con santa fiducia e filiale confidenza, io dicevo: <<Ah, mio Dio, mai e poi mai acconsentirò che questo segua! Voi mi avete, per vostra infinita bontà, ricevuto qual vittima di riconciliazione; ah, mio Dio, non sdegnate il povero mio sacrificio che vi fece il vostro santissimo Figliolo sopra l’albero della croce. Si, mio Dio, in unione del suo ricevete il mio, che di tutto cuore torno ad offrirvi per l’esaltazione della santa Chiesa cattolica e per salvare tutto il mondo. Mio Dio, voglio tutti salvi e lo chiedo in nome del vostro santissimo Figliolo. Volgete verso di me il forte castigo, annientatemi, fate di me ciò che vi piace, ma salvate i poveri peccatori, salvate la Chiesa!>>.
La povera mia preghiera fu avvalorata dal grande amore che Dio porta a tutto il genere umano. L’umanità santissima di Gesù Cristo mi diede tanto valore, tanto coraggio,, tanta fu la santa confidenza che, animata dalla cognizione dell’amore infinito che Dio porta a noi, miseri mortali, m’inoltrai dunque con timore e tremore, perché la maestà di Dio m’infondeva sommo timore e sommo rispetto. Tremavo da capo a piedi alla sua divina presenza, ma ciò
68 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg.431-433
69 Ndr. Non è stata riportata una lunga parte non rilevante all’argomento del presente testo.
70 idem
71 Parte III: Alla maggior gloria di Dio, pagg. 484-485
72 Parte III: Alla maggior gloria di Dio, pagg. 485-487
nonostante la filiale confidenza che mi diede l’infinito suo amore mi diede coraggio di sostenere il suo braccio onnipotente, e così fu sospeso il colpo formidabile della divina giustizia, che voleva scagliare in quel momento il forte suo braccio vendicatore, che per le nostre grandi iniquità e gravi peccati tiene armato il suo forte braccio di terribile flagello, che al solo vederlo mi fece tanto terrore, che per lo spavento mi sarei nascosta nel cupo più profondo della terra.
A questa vista così spaventevole caddi in un deliquio mortale e stetti molte ore come morta affatto, senza quasi più respirare e senza pulsazione, di maniera che non davo più segni di vita, ma in questo tempo il mio spirito operava con grande agilità ed attività. A fatto così terribile e spaventoso, piena di timore e di lacrime volgevo lo sguardo verso l’umanità santissima di Gesù Cristo, facevo una fervida preghiera in vantaggio di tutti i poveri peccatori, nel numero dei quali ben conoscevo di avere io il primo posto.
Dicevo: <<Gesù mio, difendete voi la nostra causa. Degnatevi di offrire il vostro preziosissimo sangue, placate lo
sdegno del vostro divin Padre. Gesù mio, pregate, pregate per noi, poveri peccatori!>>. Queste ed altre parole dicevo con tutto l’affetto del cuore e con tanto fervore che impietosiva il cuore di Dio, mentre io ero risoluta di andare all’inferno per impedire lo sdegno di Dio, giustamente irritato contro tanti ostinati peccatori. Io, benché indegna peccatrice, mi caricavo di ogni patimento, eziandio ancora dell’inferno, per liberare tante anime dal meritato castigo.
Fatta la forte preghiera, Dio, per la sua infinita bontà, si degnò di esaudirmi, e mi permise di avvicinarmi alla
tremenda sua maestà, e sostenere il forte suo braccio armato, acciò non scaricasse il colpo terribile del suo giusto furore. E così per quel momento fu sospesa la giustizia di Dio, ma non placata; mentre, per tante iniquità che si commettono, Dio ha stabilito di mandare un terribile castigo sopra la terra, per così lavare tante sozzure ed iniquità che si commettono. La preghiera delle anime che il Signore si degna per sua bontà chiamarle con il nome di sue predilette, queste con le loro preghiere vanno temporeggiando il tempo.
Ma pur verrà questo tempo terribile e tremendo, Dio chiuderà le sue orecchie e non ascolterà preghiera alcuna,
ma portato dallo zelo di vendicare i torti gravissimi che riceve la sua divina giustizia, che armata mano tutti severamente punirà, senza che alcuno possa resistere né sfuggire dalla sua mano vendicatrice. Raccomandiamoci caldamente al Signore acciò si degni usarci misericordia.
Pregando un giorno, dopo passata la festa di Pentecoste del medesimo anno 1820, per molte persone facoltose
che desideravano sapere quale regolamento potevano prendere nelle presenti circostanze per salvare le loro persone e la loro roba, mentre per tutto il mondo si sentivano delle insurrezioni dei popoli, che facevano temere qualche rivolta nella nostra città di Roma, ad imitazione delle altre nazioni, segnatamente nella Spagna. Da miserabile peccatrice come sono, con tutto l’impegno feci la preghiera al Signore, acciò si degnasse darmi lume per consigliare le suddette persone, benché io non le conoscessi, ma solo a me raccomandate da un mio grande benefattore.
Ecco il sentimento che ebbe l’anima nella santa orazione, quando si trovava nel profondo della quiete e tutta assorta in Dio: non vi sarà precauzione che sia sufficiente per salvare la roba e le persone, perché la grande opera che è per fare il Signore non c’è chi possa resistere e salvarsi; sicchè si renderà vana ogni prevenzione, ogni cautela. Quello che si deve fare è ricorrere all’Altissimo, acciò si degni per la sua infinita misericordia annoverarci nel numero di quelli che ha prescelti, i quali saranno annoverati sotto questo glorioso stendardo tutti quelli che conserveranno la fede di Gesù Cristo nel loro cuore, e che manterranno la buona coscienza, senza contaminarla nelle false massime presenti, che ne è pieno tutto il mondo.
45473 – Il fatto che sono per raccontare mi seguì il giorno della festa del gran principe degli apostoli, il glorioso san Pietro, 29 giugno 1820. fui alienata dei propri sensi. Proseguendo a pregare il giorno del gran principe san Pietro del 1820, pregando per i bisogni della santa Chiesa cattolica, trovandomi di pregare per la conversione dei peccatori, fratelli miei, nel numero dei quali io occupo il primo luogo, si trovava il mio povero spirito sollevato per mezzo di particolare favore di Dio ad un rapimento celeste, e mi trovavo propriamente vicina a Dio medesimo. Per mezzo di una luce inaccessibile ero unita intimamente in Dio in guisa tale che più mi distinguevo, ma tutta ero trasformata in quella divina luce. Ricevetti la dolce impressione della divina carità. Oh qual giubilo, oh qual contento di paradiso resò nel povero mio cuore! Quando ero in mezzo a questa dolcezza e il mio spirito era circondato da una perfetta quiete, mi parve di vedere aprirsi il cielo, e scendere dall’altro con grande maestà, corteggiato da molti santi angeli, che cantavano inni di gloria, il grandissimo principe degli apostoli san Pietro, vestito degli abiti pontificali; portava nelle mani il pastorale, con il quale segnava sopra la terra una vastissima croce, i santi angeli gli facevano intorno corona, cantavano con sommo rispetto e venerazione, in lode del santo apostolo: <<Constitues eos
73 Parte III: Alla maggior gloria di Dio, pagg. 489-491
principes super omnem terram>>, con quello che segue in appresso74.
Appuntava il suo misterioso pastorale sopra i quattro lati della suddetta croce segnata, e al momento vedevo apparire quattro verdeggianti alberi, ricoperti di fiori e frutti preziosissimi. I misteriosi alberi erano in forma di croce, erano circondati da una luce risplendentissima. Fatta che ebbe questa operazione, andò ad aprire tutte le porte dei monasteri delle monache e dei religiosi. Con interno sentimento distinguevo che il santo apostolo aveva eretto quei quattro misteriosi alberi per dare un luogo di rifugio al piccolo gregge di Gesù Cristo, per liberare i buoni cristiani dal tremendo castigo, che metterà a soqquadro tutto il mondo. Tutti i buoni cristiani, che avranno conservato lo spirito del loro santo istituto saranno tutti sotto questi misteriosi alberi rifugiati e liberi dal tremendo castigo. Così dico di tanti buoni ecclesiastici secolari ed altro ceto di persone, che avranno conservato la fede nel loro cuore, questi saranno tutti salvi. Ma guai a quei religiosi e religiose inosservanti, che disprezzarono le sante regole, guai, guai, perché tutti periranno sotto il terribile flagello. Così dico di tutti i cattivi ecclesiastici secolari ed ogni altro ceto di persone, di ogni stato, di ogni condizione, che si danno in preda al libertinaggio e vanno dietro alle false massime della riprovata filosofia presente. Questi sono contro le massime del santo evangelo, negando la fede di Gesù Cristo; questi infelici tutti periranno sotto il peso del braccio sterminatore della divina giustizia di Dio, alla quale nessuno potrà resistere.
Rifugiati che erano tutti i buoni cristiani sotto i misteriosi alberi, che li vedevo sotto la forma di belle pecorelle, sotto la custodia del loro pastore san Pietro, al quale tutte prestavano umile soggezione e rispettosa obbedienza, questa simbolica comparsa significa il popolo cristiano, che milita sotto il glorioso stendardo della croce, il quale sarà immune dal tremendo castigo, che Dio è per mandare sulla terra, per i tanti peccati che si commettono dalla maggior parte del cristianesimo.
45575 – Fatta dunque dal santo apostolo la suddetta operazione di assicurare sotto i misteriosi alberi il piccolo
gregge di Gesù Cristo, il santo apostolo risalì al cielo, accompagnato dai santi angeli che con lui erano discesi. Risaliti che furono al cielo, il cielo si ammantò di tenebroso azzurro, che il solo mirarlo faceva terrore, un caliginoso vento con l’impetuoso e tetro suo fischio urlando nell’aria qual fiero leone col suo fiero ruggito l’orrido suo eco per tutta la terra faceva risuonare.
Il terrore, lo spavento porrà tutti gli uomini e tutti gli animali in sommo spavento, tutto il mondo sarà in rivolta e si uccideranno gli uni con gli altri, si trucideranno tra loro senza pietà.
Nel tempo della sanguinosa pugna la mano vendicatrice di Dio sarà sopra questi infelici, e con la sua onnipotenza punirà il loro orgoglio e la loro temerarietà e sfacciata baldanza; si servirà Dio della podestà delle tenebre per sterminare questi settari, uomini iniqui e scellerati, che pretendono di atterrare, di sradicare dalle sue profonde radici, di buttar giù dai suoi più profondi fondamenti la nostra santa madre Chiesa cattolica.
Questi uomini indegni pretendono di balzare Dio dal suo augustissimo trono, per mezzo della loro perversa malizia. Dio si riderà di loro e della loro malizia, e con un solo cenno della sua destra mano onnipotente punirà questi iniqui, permettendo alla podestà delle tenebre di sortire dall’inferno; e queste grandi legioni di demoni scorreranno per tutto il mondo; e per mezzo di grandi rovine eseguiranno gli ordini della divina giustizia, a cui questi maligni spiriti sono soggetti, sicché né più né meno di quanto lo permetterà Dio potranno danneggiare gli uomini e le loro sostanze, le loro famiglie, i loro poderi, villaggi, città, case e palazzi, e ogni altra cosa che sussisterà sopra la terra. Comanderà Dio imperiosamente alla podestà delle tenebre che facciano crudo scempio di tutti i suoi ribelli, che temerariamente ardirono di offenderlo con tanto ardire e baldanza. Permetterà Dio che siano castigati questi uomini iniqui dalla crudeltà dei fieri demoni, perché volontariamente alla podestà del demonio si assoggettarono, e con loro si confederarono a danneggiare la santa Chiesa cattolica. Permetterà Dio che da questi maligni spiriti siano puniti, per mezzo di morte cruda e spietata. E perché il povero mio spirito bene apprendesse questo sentimento della giustizia divina, mi fu mostrato l’orrido carcere infernale. Vedevo aprirsi dal profondo cupo della terra una tenebrosa e spaventevole caverna, piena di fuoco, dove vedevo sortire tanti demoni, i quali, presa chi una figura e
chi un’altra, chi da bestia, chi umana, venivano tutti ad infestare il mondo e fare dappertutto stragi e rovine.
Ma buon per i veri e buoni cristiani, mentre in loro favore avranno il valevole patrocinio dei gloriosi santi apostoli san Pietro e san Paolo. Questi vigileranno alla loro cura e custodia, acciò quei maligni spiriti non possano nuocere né alla loro robba né le loro persone; ma questi buoni cristiani saranno preservati ed immuni dalle spietate rovine che faranno questi maligni spiriti, con il permesso di Dio e non altrimenti, mentre questo immenso Dio è l’assoluto padrone del cielo e della terra e dell’inferno, la cui tenebrosa podestà non può farci alcun danno senza il suo divino permesso, senza la sua volontà.
Permetterà Dio a questi maligni spiriti di fare molte rovine sulla terra, devasteranno tutti quei luoghi dove Dio è stato ed è oltraggiato, profanato, idolatrato e sacrilegamente trattato: tutti questi luoghi saranno demoliti,
74 <<Memores erunt nominis tui Domine>>. Breviario romano, antifona della solennità dei santi Pietro e Paolo.
75 Parte III: Alla maggior gloria di Dio, pagg. 491-492
rovinati, e perderanno ogni loro vestigio.
45676 – Fatta la suddetta operazione, puniti gli empi con morte crudele, demoliti questi indegni luoghi, vidi ad un tratto rasserenare il cielo, ed immantinente dall’altezza di esso vidi scendere sulla terra un maestoso trono, dove vedevo il santo apostolo san Pietro maestosamente vestito degli abiti pontificali, corteggiato da immenso numero di angeli, i quali facevano d’intorno corona, e cantando inni di gloria in lode del santo, ossequiandolo qual principe della terra. In questo tempo vidi nuovamente aprire il cielo e scendere con gran pompa e maestà il glorioso san Paolo, che con autorevole podestà di Dio, in un baleno scorreva tutto il mondo, e incatenava tutti quei maligni spiriti infernali, e li conduceva avanti al santo apostolo, il quale con il suo autorevole comando li tornò a confinare nelle tenebrose caverne, donde ne erano usciti. Al comando del santo apostolo san Pietro tutti tornarono nel baratro dell’inferno.
Al momento si vide sulla terra apparire un bello splendore, che annunziava la riconciliazione di Dio con gli uomini; dai santi angeli fu condotto il piccolo gregge di Gesù Cristo avanti al trono del gran principe san Pietro. Questo gregge era quel suddetto gregge di buoni cristiani, che in tempo del tremendo castigo sarà rifugiato sotto i misteriosi alberi anzidetti, significati quali gloriosi stendardi della croce, insegna misteriosa della nostra santa religione cattolica. I misteriosi frutti dei suddetti alberi sono i meriti infiniti di Gesù crocifisso, che per amore del genere umano volle essere appeso sopra l’albero della croce.
Presentato che fu dai santi angeli il piccolo numero dei cristiani avanti al trono del gran principe degli apostoli san Pietro, tutti quei buoni cristiani gli fecero profonda riverenza, e benedicendo Dio fecero i loro più umili ringraziamenti a Dio ed al santo apostolo, per aver retto e sostenuto la Chiesa di Gesù Cristo e il cristianesimo, acciò non andasse errato nelle false massime del mondo. Il santo scelse il nuovo pontefice, fu riordinata tutta la Chiesa secondo i veri dettami del santo Evangelo, si ristabilirono gli ordini religiosi, e tutte le case dei cristiani divennero tante case religiose, tanto era il fervore, lo zelo della gloria di Dio, che tutto era ordinato all’amore di Dio e del prossimo. In questa maniera si formò in un momento il trionfo, la gloria, l’onore della Chiesa cattolica: da tutti era acclamata, da tutti stimata, da tutti venerata, tutti si diedero alla sequela di essa, riconoscendo tutti il vicario di Cristo, il sommo pontefice.
46377 – Racconto come nello scorso mese di dicembre 1820, il dì 8, giorno della Immacolata Concezione di Maria santissima, per mezzo di una illustrazione divina, il Signore mi manifestò l’irritato suo sdegno giustissimo contro tutto il genere umano, facendomi conoscere l’empietà, l’indegnazione, le enormi ingratitudini che si commettono dagli uomini contro la sua divina legge ed il suo santo Evangelo, da ogni sorta di persone, tanto ecclesiastiche che secolari.
Si degnò il Signore di inoltrarmi fino negli ampi spazi della sua divinità, dove mi diede a vedere ed a conoscere le
infinite sue misericordie e l’eterno suo amore. Qual meraviglia e qual rapimento di spirito recasse alla povera anima l’eterna magnificenza del mio eterno Dio, non mi è al certo possibile il poterlo spiegare, mentre era tanta la grandezza della cognizione, che restai rapita nel penetrare tanta magnificenza, che il povero mio intelletto non poteva arrivare a comprenderlo, ne poteva penetrare simile grandezza.
Dopo aver goduto questo gran bene inenarrabile ed incomprensibile, Dio mi fece conoscere quanto sia disprezzato dagli uomini questo suo grande amore, mi diede a vedere gli oltraggi sacrileghi che si commettono; in una parola, in un tratto vidi tutte le iniquità che inondano la terra e tutte le abominazioni che si commettono dai libertini e le forti manovre che si fanno dai nemici della nostra santa religione cattolica, che cercano tutte le maniere di poterla del tutto distruggere.
<<Mira, o figlia>>, mi diceva l’eterno Dio, <<qual contrapposto di iniquità è mai questo che si fa all’eterno mio
amore. La mia giustizia è ormai stanca di sostenere il grave peso di queste grandi enormità. L’eterno mio Padre più non vuole accettare i sacrifici della anime sue dilette, che quali vittime si offrono con rigide penitenze, per sostenere l’irritato suo sdegno. Queste, unitie ai miei meriti, cercano di placare la sua giustizia, ma già non più ascolta ne preghiere né vittime. E’ già determinato il terribile decreto di castigare e punire con tutta severità l’iniquità degli uomini con terribile castigo. Il decreto è stabile, permanente ed irrevocabile. Figlia, non mi pregare, mentre la preghiera su di ciò che io sdegno>>.
Ed intanto, facendomi dimostrazione della sua inesorabile giustizia, mi levò la libertà e la volontà di pregare per questa grande causa.
Oh quale afflizione mi recasse e qual timore mi rendesse il vedere lo sdegno di Dio non posso con parole esprimerlo, il vedere l’iniquità degli uomini e la loro ingratitudine verso il bene sommo di un Dio amante. A confronto così dissonante fui sopraffatta da un deliquio mortale, che mi ridusse ad agonizzare per molte ore; tornata nei propri sensi, piena di spavento e di terrore, per aver veduto Dio sdegnato giustamente contro di noi, senza poterlo
76 Parte III: Alla maggior gloria di Dio, pagg. 492-493
77 Parte III: Alla maggior gloria di Dio, pagg. 502-503
placare, restò la povera anima mia nel pianto e nell’afflizione.
57278 – Il mese di agosto 1822 poco e niente posso dire per aver trascurato lo scrivere a motivo di dovere assistere ad una malattia di febbre perniciosa di una mia figlia. Coma ancora devo attribuirlo alla mia poca diligenza e ripugnanza che soffro nello scrivere, che mi servo di ogni leggera scusa per non farlo. E il mio padre spirituale ha la sofferenza di tempo in tempo di precettivamente comandarmi di scrivere sotto pena di castigo. Questa mia confessione valga per conoscere la mia iniquità e la mia cattiveria.
Varie cose seguirono nel mio spirito in questo mese di agosto, ma un solo fatto al vivo mi restò impresso per il grande timore che mi cagionò. Il giorno 29 agosto 1822, Decollazione di san Giovanni Battista, mi trovato in una chiesa orando e il mio spirito era tutto raccolto in Dio. Godevo una perfetta pace, quando ad un tratto mi si diede a vedere lo sdegno del Signore e l’inesorabile sua giustizia, che voleva punire tutto il mondo. Oh Dio, qual pena fu questa per me! Dal grande timore credetti di morire. Dallo spavento mi venne una grande febbre e restò cagionevole il mio corpo per vari giorni.
Nel balenare lo sdegno di Dio, nello scoppio del suo furore giustissimo vidi tre angeli a cavallo in abito militare con l’elmo in testa, con spada in mano, vestiti del furore di Dio. Erano questi sopra un altissimo monte, già determinati di dare il corso ai loro cavalli. Erano già sul punto di dare il grande assalto, di fare con le loro spade l’ultimo scempio al mondo con uccidere e fare in pezzi tutti quelli che disonorano Dio con tanta malvagità, con incendiare le città [e] i villaggi per le tante indegnazioni e dissolutezze e sozzure che inondano la terra col maledetto peccato dell’impurità, col punire severamente tutti quelli che sono ribelli delle divine leggi e spargono false massime della filosofia moderna.
Quanto tutto era determinato dalla divina giustizia ed erano questi tre principi della milizia celeste per eseguire
l’ordine della divina giustizia, frettolosa e piena di compassione vidi venire sopra quel monte Maria santissima in compagnia del suo purissimo sposo Giuseppe, per riparare il grande castigo che era imminente per piombare sopra la terra. Posero questi santi sposi un forte riparo avanti ai tre cavalli e imposero, a nome di Dio, ai tre guerrieri che sospendessero il loro corso.
Come si è potuto leggere nel suo diario, la beata Elisabetta Canori Mora, non fa accenni circa il tapparsi in casa, di accendere candele benedette, il tempo di durata del flagello, ecc.
Tuttavia, stando alle sue esperienze mistiche del 07/06/181579 e del
29/06/182080, fa riferimento al buio. Nella seconda, parla anche di demoni che,
su concessione divina e nella misura e limiti impostogli da Dio, infesteranno la terra compiendo stragi e rovine.
Cercando di comprendere il messaggio che il Signore, tramite la beata, vuole farci arrivare, possiamo dire che nel suo complesso, il tutto ci riporta ad una corrispondenza biblica tratta dalle parole contenute nel libro di Geremia: “Disse il Signore: «Và nell'atrio del tempio del Signore e riferisci a tutte le città di Giuda che vengono per adorare nel tempio del Signore tutte le parole che ti ho comandato di annunziare loro; non tralasciare neppure una parola. Forse ti ascolteranno e ognuno abbandonerà la propria condotta perversa; in tal caso disdirò tutto il male che pensavo di fare loro a causa della malvagità delle loro azioni.[…]».”81
E’ vero, vediamo un Dio “giustiziere”, sdegnato di tanti peccati, del rifiuto del Suo amore, del Suo Figlio, del sacrificio da Lui sofferto nella Passione per noi e per la nostra salvezza.
Ma, come si evince dal diario e dai versetti biblici sopra citati, Dio non vuole punire l’uomo. Lo ama a tal punto da aver dato Suo Figlio per la nostra salvezza.82
Dagli scritti della beata risalta questa considerazione dal fatto che più volte
Egli ha fermato la mano della Sua Giustizia attraverso l’intercessione della stessa beata, della Santissima Vergine e del suo castissimo sposo, San Giuseppe.
78 Parte III: Alla maggior gloria di Dio, pagg. 630-631
79 Vedi n. 257
80 Vedi n. 455
81 Ger 26,1-3
82 Cfr Gv 3,16
E’ fuori dubbio che se, nel contesto della “profezia dei tre giorni di buio”, vengono presentate solo le parti inerenti al flagello divino, si perde il messaggio d’amore che Dio racchiude in esso.
Ripetiamo: E’ vero, si parla di buio, di demoni, di terremoti, di fulmini, di
stragi…
Ma si parla anche di Misericordia che frena la Giustizia attraverso il richiamo
e l’appello degli infiniti meriti di Gesù il Cristo per mezzo della Sua
Passione.
Tutto ciò va preso e tenuto in considerazione insieme. Non si può parlare di Giustizia senza tenere conto della Misericordia. Altrimenti la venuta, le parole, le opere e la Passione di Cristo non avrebbero più senso.
C’è un’altra considerazione da fare: La Misericordia tiene a freno la Giustizia, ma ad un certo punto, quest’ultima verrà comunque messa in atto. Ciò è dato dalle visioni del 19/03/182083, dove la beata riporta la seguente frase: “E così per quel momento fu sospesa la giustizia di Dio, ma non placata; mentre, per tante iniquità che si commettono, Dio ha stabilito di mandare un terribile castigo sopra la terra, per così lavare tante sozzure ed iniquità che si commettono. La preghiera delle anime che il Signore si degna per sua bontà chiamarle con il nome di sue predilette, queste con le loro preghiere vanno temporeggiando il tempo. Ma pur verrà questo tempo terribile e tremendo, Dio chiuderà le sue orecchie e non ascolterà preghiera alcuna, ma portato dallo zelo di vendicare i torti gravissimi che riceve la sua divina giustizia, che armata mano tutti severamente punirà, senza che alcuno possa resistere né sfuggire dalla sua mano vendicatrice. Raccomandiamoci caldamente al Signore acciò si degni usarci misericordia.”; e dalla rivelazione dell’08/12/182084, quando Dio disse alla beata: “E’ già determinato il terribile decreto di castigare e punire con tutta severità l’iniquità degli uomini con terribile castigo. Il decreto è stabile, permanente ed irrevocabile. Figlia, non mi pregare, mentre la preghiera su di ciò che io sdegno”.
Dunque, come si direbbe, è solo questione di tempo. Tuttavia, tornando alla rivelazione del 19/03/1820, come si vede dall’ultima affermazione della beata, malgrado la certezza del flagello, ci esorta nel raccomandarci al Signore affinchè ci usi Misericordia. Quindi, è sempre lasciata aperta la porta alla Speranza di salvezza. Non sembra essere nella volontà di Dio lasciarci nell’angoscia fissando le nostre attenzioni solamente sul flagello in se.
In merito alle rivelazioni dal 20 febbraio al 20 marzo 181585, quelle in cui Dio apparve alla beata sotto la figura di un guerriero armato pronto a punire il mondo, esortando la beata ad unirsi alla sua esultanza vendicatrice, è davvero sorprendente la risposta ed il comando del padre spirituale della Canori Mora: “Il suddetto mi disse che non dovevo oppormi a Dio; ma a costo di ogni mia pena, dovevo compiacermi nella sua divina volontà, benchè dovesse perire tutto il mondo. Non solo mi consigliò, ma mi comandò di fare una preghiera tutta conforme alla divina volontà.”86.
E’ spontaneo domandarsi con quale spirito e tranquillità il buon sacerdote rispose in quel modo alla beata. In ogni caso è palese che egli ritenesse le rivelazioni della Canori Mora come veritiere, quindi nel comandarle di non opporsi alla divina volontà era consapevole delle conseguenze che ne sarebbero derivate.
Sicuramente non era a conoscenza dell’entità e misura della volontà di Dio
nell’esercitare la Sua Giustizia, però aveva indubbiamente dedotto che erano, in un certo senso, nefaste per il mondo.
La sua risposta riporta alla memoria una frase che Gesù stesso c’insegnò: “Sia fatta la Tua volontà”87
“La tua volontà sia fatta sulla terra come in cielo. Nulla certamente sfugge alle disposizioni della divina Provvidenza che ha tutto previsto e tutto disposto ancor prima che qualcosa accada. Nessun ostacolo può deviarla dal fine che si è
83 Vedi n. 452
84 Vedi n. 463
85 Vedi n. 237
86 Vedi n. 238
87 Mt 6,10
prefisso; e perciò, quando chiediamo a Dio che si compia la sua volontà non temiamo - dice Tertulliano - che qualcuno possa efficacemente opporsi all'attuazione dei suoi disegni, ma acconsentiamo umilmente a tutto quanto gli è piaciuto di ordinare a nostro riguardo e ci dichiariamo disposti a compiere sempre e in ogni cosa la sua santissima volontà, a noi nota nei comandamenti, con la stessa prontezza, amore e costanza con cui gli Angeli e i Santi obbediscono in cielo.”88
Quante volte, recitando il Pater, meditiamo sopra quest’affermazione alla volontà divina.
Se osserviamo la risposta del sacerdote alla luce della frase evangelica,
allora, le sue parole e comando non ci sorprendono più. “Del Signore è la terra e quanto contiene, l’universo e i suoi abitanti”89; ed ancora: “Vi castiga per le vostre ingiustizie, ma userà misericordia a voi tutti”90
Nelle parole del Sacerdote si racchiudono anche i versetti appena citati. Ammissione che il Signore è l’unico e solo sovrano, anche delle nostre stesse vite. Presa coscienza dei meritati castighi dovuti dai nostri peccati con appello fiducioso alla Sua Misericordia.
Perché si è voluto porre l’accento sulla frase di Padre Ferdinando? Perché come è stato riscontrato, il (oppure un) tremendo castigo verrà attuato dalla divina Giustizia.
Ma se, come abbiamo già detto, vediamo solo il flagello in se, oltre alla
preoccupazione ed alla inevitabile afflizione nel vedersi oggetto e causa della punizione divina, si corre il rischio di perdere la Speranza a causa della poca conoscenza circa la Misericordia e la nostra Fede in essa.
Un’ultima cosa a riguardo: La beata, in quest’occasione ci lascia una importantissima esortazione: “Raccomandiamoci al Signore, acciò si degni di mitigare la sua giustizia; molto si può ottenere con le preghiere”91
88 SAR 39
89 Sal 23(24),1
90 Tb 13,5
91 Vedi n. 238
Elisabetta Canori Mora
(Riscontri biblici)
Il primo riscontro biblico che vogliamo porre in evidenza è quello relativo alle esperienze mistiche che vanno dal 20 febbraio fino al 20 marzo 181592.
Il Signore Dio che si presenta sotto la figura di un guerriero armato, a nostra
conoscenza è una visione piuttosto inusuale.
Eppure, sul libro della Sapienza, sta scritto: “Egli prenderà per armatura il suo zelo, e armerà il creato per castigare i nemici; indosserà la giustiza come corazza e si metterà come elmo un giudizio infallibile; prenderà come scudo una santità inespugnabile; affilerà la sua collera inesorabile come spada e il mondo
combatterà con lui contro gli insensati”93.
Se uniamo l’esperienza mistica del 25/12/1813, con il messaggio che ne abbiamo tratto, presentandolo con la citazione del libro di Geremia, e poniamo a mò di conclusione le esperienze mistiche indicate (con i versetti del libro della Sapienza), otteniamo il seguente quadro:
Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le tue forze.94
Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l’iniquità non sarà più causa della vostra rovina. Liberate- vi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo.95
Forse per la tua pietà ti punisce e ti convoca in giudizio? O non piuttosto per la tua grande malvagità e per le tue iniquità senza limite?96
Sopraggiunge il tuo destino, o abitante del paese: arriva il tempo, è prossimo il giorno terribile e non di tripudio sui monti. Ora, fra breve, rovescerò il mio furore su di te e su di te darò sfogo alla mia ira. Ti giudicherò secondo le tue opere e ti domanderò conto di tutte le tue nefandezze. Né s'impietosirà il mio occhio e non avrò compassione, ma ti terrò responsabile della tua condotta e saranno palesi in mezzo a te le tue nefandezze: saprete allora che sono io, il Signore, colui che colpisce. Ecco il giorno, eccolo che arriva. E' giunta la tua sorte. L'ingiustizia fiorisce, germoglia l'orgoglio e la violenza si leva a scettro d'iniquità. E' giunto il tempo, è vicino il giorno: chi ha comprato non si allieti, chi ha venduto non rimpianga; perché l'ira pende su tutti! Chi ha venduto non tornerà in possesso di ciò che ha venduto anche se rimarrà in vita, perché la condanna contro il loro fasto non sarà revocata e nessuno nella sua perversità potrà preservare la sua esistenza.97
Quindi, abbiamo Dio-Amore che, giustamente, esige di essere ricambiato con il cuore di questo Suo Amore.
In virtù di questo Amore ci esorta ad amarlo.
Quando la misura dei peccati e dell’ingratitudine dell’uomo sarà colma, dopo
tanti inviti ed esortazioni, scatenerà la Sua ira su chi non avrà voluto accogliere la grazia della conversione.
Poniamo una particolare attenzione all’ultimo versetto citato: “Chi ha venduto non tornerà in possesso di ciò che ha venduto anche se rimarrà in vita”. Ciò può significare che,
malgrado l’ira del Signore, c’è sempre tempo e modo per salvarsi. Infatti, sempre attraverso il profeta Ezechiele: “Io non godo della morte di chi muore. Parola del Signore Dio: Convertitevi e vivrete”98. A maggior ragione conclude il versetto sopra indicato ricordando che “nessuno nella sua perversità potrà preservare la sua esistenza”.
Anche nella visione del 15/08/181499 troviamo un chiaro richiamo alla conversione: “Da varie persone vedevo deplorare il peccato; altri, convinti della ragione, si convertivano; ma guai a quelli che, duri di cuore, non daranno ascolto alla chiamata che Dio fa per la valevole mediazione di Maria Santissima!”.
92 Vedi . 237
93 Sap 5,17-20
94 Dt 6,5
95 Ez 18,30-31
96 Gb 22,4-5
97 Ez 7,7-13
98 Ez 18,32
99 Vedi n. 171
Nella visione del 07/06/1815100, sembra che le conversioni avvengano anche durante il flagello punitivo nei confronti degli empi.
Quel guai ai duri di cuore che rifiuteranno i richiami, in contrapposizione a chi si pentirà e si convertirà è rappresentato in modo evidente nella visione del 15/11/1818101.
Quindi, come abbiamo riscontrato sin dall’inizio del nostro esame circa i contenuti del diario, Dio non vuole punire l’uomo.
La punizione, se proprio vogliamo definirla tale, avviene dopo molti richiami ed
inviti alla conversione. Comunque il flagello, da come s’intende, non colpisce il peccatore in quanto tale, ma solo e chi non vuole ravvedersi nella caparbietà del proprio cuore.
Veniamo ora a riscontrare biblicamente le rivelazioni che hanno specifico riscontro con la “profezia” in questione:
La visione del 15/08/1814102 richiama moltissimo la visione del profeta Ezechiele103. Ma anche qui e chiaro che solo gli empi ed i peccatori incalliti subiscono l’attuarsi della Giustizia divina.
Le due visioni del 07/06/1815104 e del 26/06/1820105 sono quelle da cui vengono estrapolate le prove destinate a confermare la validità della “profezia sui tre giorni di buio”.
Riprendiamole nei vari punti caratteristici con i dovuti riscontri biblici:
07/06/1815: Il cielo si ammantò di nera caligine, scoppiando i fulmini più tremendi, dove incenerivano, dove bruciavano: la terra, non meno che il cielo, era sconvolta.
29/06/1820: il cielo si ammantò di tenebroso azzurro, che il solo mirarlo faceva terrore, un caliginoso ven - to con l’impetuoso e tetro suo fischio urlando nell’aria qual fiero leone col suo fiero ruggito l’orrido suo eco per tutta la terra faceva risuonare.
Queste due visioni possono trovano un certo riscontro con i seguenti passi del
VT:
E' vicino il gran giorno del Signore, è vicino e avanza a grandi passi. Una voce: Amaro è il giorno del Signore! an- che un prode lo grida. «Giorno d'ira quel giorno, giorno di angoscia e di afflizione, giorno di rovina e di stermi- nio, giorno di tenebre e di caligine, giorno di nubi e di oscurità, giorno di squilli di tromba e d'allarme sulle for- tezze e sulle torri d'angolo. Metterò gli uomini in angoscia e cammineranno come ciechi, perchè han peccato contro il Signore106
Guardai la terra ed ecco solitudine e vuoto, i cieli, e non v'era luce. Guardai i monti ed ecco tremavano e tutti i colli ondeggiavano. Guardai ed ecco non c'era nessuno e tutti gli uccelli dell'aria erano volati via. Guardai ed ecco la terra fertile era un deserto e tutte le sue città erano state distrutte dal Signore e dalla sua ira ar - dente. Poiché dice il Signore: «Devastato sarà tutto il paese; io compirò uno sterminio. Pertanto la terra sarà in lutto e i cieli lassù si oscureranno, perché io l'ho detto e non me ne pento, l'ho stabilito e non ritratterò».107
In quel giorno - oracolo del Signore Dio - farò tramontare il sole a mezzodì e oscurerò la terra in pieno gior - no!108
Il sole si cambierà in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il giorno del Signore, grande e terribile.109
Il sole e la luna si oscurano e le stelle perdono lo splendore.110
Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile, con sdegno, ira e furore, per fare della terra un deserto, per sterminare i peccatori. Poiché le stelle del cielo e la costellazione di Orione non daranno più la loro luce; il sole
100 Vedi n. 257
101 Vedi n. 411
102 Vedi n. 171
103 Vedi Ez 9,1-10
104 Vedi n. 257
105 Vedi n. 455
106 Sof 1,14-17
107 Ger 4,23-28
108 Am 8,9
109 Gl 3,4
110 Gl 4,15
Ci sono poi i riferimenti anche sul NT:
Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allo- ra si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria.112
In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore e gli astri si metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.113
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla ter - ra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.114
Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue, le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi. Il cielo si ritirò come un volume che si arrotola e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. Allora i re della terra e i grandi, i capitani, i ricchi e i po- tenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; e dicevano ai monti e alle rupi: Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'A- gnello, perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi vi può resistere?115
Veniamo ora alla questione relativa ai demoni. Nel diario della beata, questa particolarità, nelle sue esperienze mistiche, compare solo una volta, nella visione del 29/06/1820116:
“[…]si servirà Dio della podestà delle tenebre per sterminare questi settari, uomini iniqui e scellerati[…]e con un
solo cenno della sua destra mano onnipotente punirà questi iniqui, permettendo alla podestà delle tenebre di
sortire dall’inferno; e queste grandi legioni di demoni scorreranno per tutto il mondo; e per mezzo di grandi rovine eseguiranno gli ordini della divina giustizia, a cui questi maligni spiriti sono soggetti, sicché né più né meno di quanto lo permetterà Dio potranno danneggiare gli uomini e le loro sostanze, le loro famiglie, i loro poderi, villaggi, città, case e palazzi, e ogni altra cosa che sussisterà sopra la terra. Comanderà Dio imperiosamente alla podestà delle tenebre che facciano crudo scempio di tutti i suoi ribelli, che temerariamente ardirono di offenderlo con tanto ardire e baldanza. Permetterà Dio che siano castigati questi uomini iniqui dalla crudeltà dei fieri demoni, perché volontariamente alla podestà del demonio si assoggettarono, e con loro si confederarono a danneggiare la santa Chiesa cattolica. Permetterà Dio che da questi maligni spiriti siano puniti, per mezzo di morte cruda e spietata. E perché il povero mio spirito bene apprendesse questo sentimento della giustizia divina, mi fu mostrato l’orrido carcere infernale. Vedevo aprirsi dal profondo cupo della terra una tenebrosa e spaventevole caverna, piena di fuoco, dove vedevo sortire tanti demoni, i quali, presa chi una figura e chi un’altra, chi da bestia, chi umana, venivano tutti ad infestare il mondo e fare dappertutto stragi e rovine. […] Permetterà Dio a questi maligni spiriti di fare molte rovine sulla terra, devasteranno tutti quei luoghi dove Dio è stato ed è oltraggiato, profanato, idolatrato e sacrilegamente trattato: tutti questi luoghi saranno demoliti, rovinati, e perderanno ogni loro vestigio.”
Quest’aspetto della “profezia” è indubbiamente il più controverso, anche della caratteristica relativa al buio.
111 Is 13,9-10
112 Mt 24,29-30
113 Mc 13,24-25
114 Lc 21,25-26
115 Ap 6,12-17
116 Vedi n. 455
Dio che permette, anzi “usa”, i demoni per punire, distruggere, uccidere…
Sulle prime, sembrerebbe che nella Sacra Scrittura non ci siano riscontri diretti in merito. Nemmeno nella nona piaga d’egitto ci sono demoni che distruggono ed uccidono. C’è il buio, c’è l’angoscia, ecc. ma demoni che portano morte e distruzione non se ne intravede il riferimento.
Tuttavia, nel libro di Giobbe, il Signore “usa” satana in persona per mettere alla prova il suo servo e testare la sua fedeltà117. In effetti, Giobbe, in un solo giorno perde tutti i suoi armenti e tutti i suoi figli118; mantenendo la sua fedeltà al Signore119, quest’ultimo permette al demonio di colpirlo direttamente di persona procurandogli una grave malattia della pelle120.
Nel libro di Tobia abbiamo un demonio che uccideva tutti i mariti di Sara il giorno stesso delle nozze121.
Infine, negli Atti, troviamo il tentativo di esorcizzare un indemoniato da parte dei figli di Sceva122. Bisogna riconoscere che in quest’ultimo riferimento, l’azione diretta non proviene dal demonio ma dal posseduto. Tuttavia questi è spinto dal demonio a lanciarsi contro i falsi esorcisti picchiandoli selvaggiamente.
Dai riferimenti biblici appena indicati, possiamo dire che anche quest’aspetto della “profezia” trova un certo suo riscontro.
Nel libro di Giobbe, Dio permette al demonio di “rovinare” patrimonialmente il
Suo servo fedele; di far uccidere i suoi servi e i suoi stessi figli.
E’ vero che l’azione del demonio qui si vede indiretta, i servi vengono uccisi dai banditi che rubano gli armenti; i figli restano uccisi dal crollo della tenda a causa di un forte vento. Però ciò è dovuto dall’autorizzazione ad intervenire da parte di Dio al demonio.
Nel libro di Tobia, invece, l’azione demoniaca è diretta. Non viene detto come, la Scrittura riporta solamente che il cattivo demonio, glieli aveva uccisi123.
L’ultimo riferimento, riporta un’azione demoniaca semi-diretta. Fisicamente è il
posseduto che si scaglia sui falsi esorcisti; ma direttamente, questi, è sotto l’influenza e la “guida” del demonio che lo possiede. Questa scena degli Atti lascia chiaramente intendere che i sette figli di Sceva sono stati letteralmente puniti per aver abusato di un ministero che non gli era stato conferito. Infatti, prima di scagliarsi contro di loro gli sono state rivolte le seguenti parole: “«Conosco Gesù e so chi è Paolo, ma voi chi siete?»”124.
Infine riportiamo all’attenzione il capitolo 9 del libro dell’Apocalisse di Giovanni: La stella caduta dal cielo a cui gli fu data la chiave del pozzo dell’Abisso. Dal pozzo dell’Abisso uscirà un fumo che oscurerà il sole e l’atmosfera. Dal fumo usciranno le cavallette che tormenteranno gli uomini, senza però ucciderli. Il re delle cavallette è l’angelo dell’Abisso.
I demoni, benchè privi della Grazia divina, mantengono sempre la loro natura angelica. Quindi, per “angelo dell’Abisso” il riferimento a santana è chiaro e preciso.
Ora se l’angelo dell’Abisso è il loro re, se le cavallette escono dal fumo che
proviene dall’Abisso, è chiaro che le cavallette sono praticamente dei demoni. Quindi Dio, usa quest’ultimi per tormentare gli uomini nella forma e misura da lui stabilita.
Ma chi potevano colpire le cavallette? Soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla
fronte. Quindi tutti quelli che hanno accettato su di loro il dominio della bestia. Infatti le tenebre sopraggiungeranno proprio durante il periodo in cui questa eserciterà sulla terra il suo potere: “Il quinto versò la sua coppa sul trono della bestia
117 Gb 1,6-12
118 Gb 1,13-18
119 Gb 1,20-22
120 Gb 2,1-7
121 Tb 3,8
122 At 19,13-16
123 Tb 3,8
124 At 19,15
e il suo regno fu avvolto dalle tenebre.”125
Fin qui, abbiamo effettuato, riteniamo con successo, i dovuti risconti ed analisi, circa i contenuti delle visioni della beata Elisabetta Canori Mora, in merito alla questione dei demoni che infesteranno la terra.
Sempre nella visione del 29/06/1820, la beata riporta di aver visto San Pietro, tracciare sulla terra una croce con il suo (presumiamo) bastone pastorale. Dai quattro punti cardinali della Croce tracciata dal santo, spuntare quattro alberi sotto i quali le anime elette vi si rifugeranno, mentre su quest’ultima imperverserà il flagello divino del buio e dei demoni. Infatti, gli iniqui credendo di dominare il popolo santo, incatenati nelle tenebre e prigionieri di una lunga notte, chiusi nelle case, giacevano esclusi dalla provvidenza eterna.126
Come abbiamo già visto nel capitolo dei riscontri biblici riferiti ai contenuti della profezia, dalla stessa visione risulta che Chiunque adora la bestia e la sua statua e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, berrà il vino dell'ira di Dio che è versato puro nella coppa della sua ira e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell'Agnello127. Mentre per gli altri, come abbiamo visto sopra, saranno preservati perché possiederanno il sigillo di Dio sulla fronte. Tutto ciò riporta anche ai flagelli d’Egitto, detti flagelli colpivano sempre e solo gli egizi, mai gli ebrei, e nemmeno gli stranieri nella loro terra e le altre nazioni.
Quindi, arrivati a questo punto, riteniamo di aver effettuato tutti i dovuti riscontri biblici con le visioni della beata Elisabetta Canori Mora in merito alla “profezia dei tre giorni di buio”.
125 Ap 16,10
126 Sap 17,2
127 Ap 14,9-10
San Gaspare del Bufalo
Dai testi trovati, relativi al Processo di Canonizzazione, redatti in base alle deposizioni di San Vincenzo Pallotti e Don Biagio Valentini, non è stato riscontrato nulla che possa essere utile per la nostra ricerca in merito alla “profezia sui tre giorni di buio”.
Beata Maria di Gesù Crocifisso (Maria Baouardy)
Dai testi trovati ed esaminati, di Nicola Gori e del Rev. P. Pierre Estrate, non è stato riscontrato nulla che possa essere utile per la nostra ricerca in merito alla “profezia sui tre giorni di buio”.
Venerabile Elena Aiello
Eccetto per un solo testo, non ci è stato possibile reperirne ulteriori nelle
Biblioteche pubbliche e/o nelle librerie.
Da una ricerca, risulta che i testi in questione sono disponibili tramite le
Suore Minime della Passione di N.S.G.C., a Cosenza.
Nel testo consultato, di carattere esortativo nella fede basandolo sulla biografia della venerabile, l’autore riporta degli stralci circa quanto riferito da questa.
La maggior parte di queste citazioni, almeno quelle che interessano ai fini del presente documento, sono perlopiù ammonizioni con le relative richieste, divine, di conversione per evitare il castigo.
Detto flagello viene più volte annunciato come tremendo, terribile per i
peccatori impenitenti, i malvagi...
Si parla di guerre, carneficine, della Russia (non si capisce se l’attuale
Federazione Russa o l’ex U.R.S.S.), di una “rivoluzione anticristiana”…
Del flagello in se, viene riportato che solo una terza parte dell’umanità si salverà perché sarà quella rimasta fedele a Dio attraverso la Sua Chiesa; che le tenebre copriranno la terra a causa del dominio di satana128; che al momento del castigo il cielo si tingerà di rosso, la tempesta sarà di fuoco e si scatenerà per tutto il mondo.
Va fatto presente, che le suddette citazioni sono espresse in modo molto frammentato. Sembra che nelle intenzioni dell’autore ci fosse la volontà di esporle in modo da formare un intero discorso lineare. Ma hai fini della nostra ricerca il testo e le citazioni non consentono un’adeguata analisi.
In merito alla “profezia” in esame, nel testo dello Speziale, riferito alla venerabile Suor Elena Aiello, viene descritta in modo piuttosto chiaro. Ve lo riportiamo così come è descritto sul libro:
“[…] Comparirà nel cielo una nube che si ingrandirà e annegherà popoli e nazioni. Una nube rossa come il fuoco
attraverserà il cielo… tutto questo durerà tre giorni e tre notti, durante questi tre giorni bisogna rimanere in casa… i cadaveri copriranno tutta la terra… - La Madonna ha spiegato, dice Suor Elena, il flagello che verrà per punire i malvagi con queste espressioni: - Verrà di mattina e sarà preceduto da un terribile uragano di vento che sconvolgerà tutto. Poi in una nube apparirà nel cielo Gesù Cristo stesso e si udrà un grido di giustizia in tutta la terra… tutti incominceranno ad impallidire ed a tremare per lo spavento. In seguito a questo grido spaventoso una densa tenebra avvolgerà tutta la terra e si scatenerà una tremenda procella di fuoco, che incenerirà tutti i cattivi ed i malvagi. Vedrete cadere a brandelli fumanti le carni dei corpi degli empi. Si cercheranno le caverne per sottrarsi, ma sarà invano! Per lo spavento morirebbero anche i buoni, ma la Madonna ha detto che Lei apparirà sulla terra e salverà dal flagello tutti i buoni e particolarmente quelli che reciteranno la corona del suo Santo Rosario! […]”129
Dalla bibliografia del testo, è possibile capire che l’autore ha avuto modo di prendere in esame documenti e testi che possiamo considerare attendibili. Comunque, un conto è attingere dai testi in stampa di biografie scritte da persone che hanno conosciuto i soggetti in esame (oppure ne hanno curato la canonizzazione), dalla stampa dei diari, ecc.; un conto è prendere in considerazione informazioni che, per quanto correttamente riportate, non sono di “prima mano”, oltretutto frammentarie ed inserite in un discorso e contesto diverso da quello che stiamo realizzando con questa nostra ricerca.
Volendo prendere in considerazione quanto riportatoci dallo Speziale ai fini
128 Pag. 51 – Tuttavia, si fa presente che non abbiamo compreso se si tratta di una affermazione circa una condizione fisica della terra oppure di un riferimento allegorico.
129 Pagg. 53 e 54
della nostra ricerca, ci mancano delle parti relative a quanto rivelato che potrebbero darci ulteriori elementi in merito.
E’ l’unica volta che c’imbattiamo nel riscontro circa la durata della “profezia” (tre giorni e tre notti); non si parla di buio ma di vento ed uragano, di una nube rossa e di fuoco inceneritore di tutti i peccatori impenitenti, i cattivi ed i malvagi; si parla dello stare rintanati in casa ma non delle candele benedette, ma allo stesso tempo, se non si è dei buoni, a nulla vale cercare rifugio; non ci sono riferimenti relativi a demoni e sconvolgimenti cosmici.
Non ci sentiamo di procedere oltre per mancanza di elementi.
Santa Maria Faustina Kowalska
Esaminando il diario di questa santa, abbiamo trovato un riferimento al buio:
<<Scrivi questo: prima di venire come Giudice giusto, vengo come Re di Misericordia. Prima che giunga il giorno della giustizia, sarà dato agli uomini questo segno in cielo: si spegnerà ogni luce in cielo e ci sarà una grande oscurità su tutta la terra. Allora apparirà in cielo il segno della Croce e dai fori, dove furono inchiodati i piedi e le mani del Salvatore, usciranno grandi luci che per qualche tempo illumineranno la terra. Ciò avverrà poco prima dell’ultimo giorno>>.130
Nell’opera scritta, il testo riportato si presenta così, senza nessun preambolo prima e spiegazione dopo.
Nella frase di Gesù, non vi sono riferimenti che indicano i giorni di durata dell' evento, non si riscontra nemmeno l’accenno a demoni, candele benedette, ecc.
L’unico elemento concordante è che ci sarà, su tutta la terra un’oscurità avvolgente, che non ci saranno luci degli astri e nemmeno quelle artificiali. L’unica fonte d’illuminazione proverrà dai fori della Croce che apparirà in Cielo. Tutto accadrà poco prima del giorno del Giudizio.
Sembra chiaro, fin qui, che si tratterà di un ultimo richiamo alla conversione. Nulla di angosciante e/o terribile.
Una spiegazione più esauriente la possiamo trovare nelle parole della stessa santa: Verrà un momento, nel quale quest’opera (ndr. quella della Divina Misericordia), che pure Dio raccomanda tanto, sembrerà in completo sfacelo ed all’improvviso seguirà l’azione di Dio con grande energia, la quale darà testimonianza alla verità. Essa, l’opera, sarà un nuovo splendore per la Chiesa, sebbene esistesse già da molto tempo in essa. Che Dio sia infinitamente misericordioso, nessuno può negarlo. Egli desidera che questo lo sappiamo tutti, prima che torni come Giudice; vuole che le anime lo conoscano prima come Re di misericordia. Quando si verificherà questo trionfo, noi saremo già nella nuova vita, dove non ci sono sofferenze. Ma prima la tua anima sarà saziata d’amarezze al vedere la distruzione dei tuoi sforzi. Questa distruzione però sarà soltanto apparente, poiché Iddio non cambia quello che ha stabilito una volta. Ma anche se la distruzione sarà apparente, le sofferenze invece saranno reali. Quando ciò avverrà non lo so; quanto durerà non lo so. Ma Dio ha promesso una grande grazia specialmente a te e a tutti <<quelli che proclameranno la Mia grande Misericordia. Io stesso li difenderò nell’ora della morte, come Mia gloria ed anche se i peccati delle anime fossero neri come al notte, quando un peccatore si rivolge alla Mia Misericordia, Mi rende la gloria più grande ed è un santo nella Mia Passione. Quando un’anima esalta la Mia bontà, allora satana ne trema e fugge nel profondo dell’inferno>>.131
C’e da fare presente che le parole di santa Faustina sono, perlopiù, riferite all’opera della Divina Misericordia e dei suoi promotori. Tuttavia, si evidenzia il desiderio del Signore di chiamare alla salvezza tutti gli uomini prima del Giudizio Universale.
Dal Diario viene riportato anche un appello alla conversione fatto dalla Santa Vergine: Il 25 marzo (ndr. 1936). La mattina, durante la meditazione, mi investì la presenza di Dio in maniera particolare, mentre riflettevo sulla grandezza incommensurabile di Dio e nello stesso tempo sul Suo abbassarsi fino ad una creatura. Ad un tratto vidi la Madonna che mi disse: <<Oh, quanto è cara a Dio l’anima che segue fedelmente l’ispirazione della Sua grazia! Io ho dato al mondo il Salvatore e tu devi parlare al mondo della Sua grande Misericordia e preparare il mondo alla Sua seconda venuta. Egli verrà non come Salvatore misericordioso, ma come Giudice Giusto. Oh, quel giorno sarà tremendo! È stato stabilito il giorno della giustizia, il giorno dell’ira di Dio davanti al quale tremano gli angeli. Parla alle anime di questa grande misericordia, fino a quando dura il tempo della pietà. Se tu ora taci, in quel giorno tremendo dovrai
130 I° quaderno, 83 – pag 101
131 I° quaderno, 378 - pag 278
rispondere di un gran numero di anime. Non aver paura di nulla; sii fedele fino alla fine. Io ti accompagno con la mia tenerezza>>.132
Come si può notare dalle parole della Madonna, il Signore chiama alla conversione invitandoci ad invocare la Sua Misericordia. Inoltre viene ribadito che alla Sua seconda venuta, Egli verrà come Giudice giusto. Oltretutto, quel giorno (quello della sua venuta), sarà tutt’altro che “allegro”. Del resto, dopo tanti appelli alla conversione, con addirittura un’ultimo segno prodigioso, quel giorno, gli unici che avranno poco da rallegrarsi saranno solo chi avrà scelto di perseverare con una condotta iniqua ed ostile alla grazia dei continui richiami.
Infatti, circa gli appelli e gli inviti alla conversione in previsione di quel giorno, santa Faustina ci riporta delle parole dettele da Gesù con un suo breve commento in appendice: <<Oh! Che grandi grazie concederò alle anime che reciteranno questa coroncina: le viscere della Mia Misericordia s’inteneriscono per coloro che recitano la coroncina. Scrivi queste parole, figlia Mia, parla al mondo della Mia Misericordia. Che conosca tutta l’umanità la Mia insondabile Misericordia. Questo è un segno per gli ultimi tempi, dopo i quali arriverà il giorno della giustizia. Fintanto che c’è tempo ricorrano alla sorgente della Mia Misericordia, approfittino del Sangue e Acqua scaturiti per loro>>. O anime umane, dove troverete riparo nel giorno dell’ira di Dio? Accorrete ora alla sorgente della Misericordia di Dio. Ho, che gran numero di anime vedo! Vedo che hanno adorato la misericordia di Dio e canteranno nell’eternità l’inno della gloria.133
Un particolare degno di nota è l’osservare che Gesù dichiara l’opera della Divina Misericordia come uno dei segni degli ultimi tempi, prima ed a preannuncio del suo glorioso ritorno, come Giudice.
Riportiamo un’ultima parte significativa del diario: 9.II.1937. Ultimi giorni di carnevale. In questi ultimi due giorni di carnevale ho conosciuto un’enorme quantità di pene e di peccati. In un attimo il Signore mi ha fatto conoscere i peccati commessi nel mondo intero in questo giorno. Sono svenuta per lo spavento e, nonostante che io conosca l’abisso della Divina Misericordia, mi sono stupita che Iddio tenga in vita l’umanità . Ed il Signore mi ha fatto conoscere chi è che sostiene l’esistenza dell’umanità: sono le anime elette. Quando il numero degli eletti sarà terminato, il mondo cesserà di esistere.134
Sul Diario è riportato più volte che le “anime elette” sono principalmente i consacrati e le consacrate in generale, ma anche le tante anime laiche fedeli ed osservanti della Volontà di Dio. Veramente beate e dobbiamo rendere grazie a queste persone che hanno corrisposto alla grazia in modo veramente speciale. Tornando a riflettere sullo scritto, si riscontra quanto l’umanità “provoca” lo sdegno del Signore. Infatti, Questi, conforme alla Sua Volontà, è in attesa che si compia il numero degli eletti, poi provvederà con il Suo intervento diretto sul mondo e sull’umanità.
Ricapitolando, dal Diario otteniamo i seguenti “dati”:
Poco prima del giorno del giudizio ci sarà un periodo di oscurità su tutta
la terra; l’unica luce proverrà da una Croce nel cielo.
Non si conosce quando avverrà e quanto durerà
L’opera della Divina Misericordia è uno dei segni degli ultimi tempi che
il Signore usa per chiamare gli uomini a Se. Il segno prodigioso sarà
un’ultimo appello alla conversione.
Che, per i peccati che ogni giorno vengono commessi sulla terra, lo sdegno
di Dio è al culmine e che la Sua mano è ancora trattenuta da tante anime
elette che intercedono per l’umanità.
Quando il numero di questi eletti avrà raggiunto quello designato dal Si-
gnore, Egli interverrà direttamente ed in maniera sicuramente inequivoca-
bile.
132 II° quaderno, 635 – pagg 410-411
133 II° quaderno, 848 – pag 505
134 II° quaderno, 926 – pagg 541-542
In conclusione di questa analisi su quanto ha riportato Suor Faustina Kowalska, vogliamo portare alla vostra attenzione anche una citazione proveniente da un’opera di San Luigi-Maria Grignon, L’Amore della Eterna Sapienza: Nel gran giorno del giudizio, cesseranno tutte le reliquie dei santi, anche di quelli maggiormente degni di onore, ma non quelle della croce. La Sapienza comanderà ai primi serafini e cherubini di andare per il mondo a radunare i pezzi della vera croce. Per la sua onnipotenza d'amore, questi saranno riuniti così perfettamente da formare una sola croce: quella su cui egli stesso morì. E farà portare in trionfo quella croce dagli angeli che canteranno inni di gioia; si farà precedere dalla croce, innalzata sulla nube più lucente e, con essa e per mezzo di essa, giudicherà il mondo135. Allora, quale sarà la gioia degli amici della croce136 nel vederla e quale la disperazione dei nemici! Non potendone sopportare la vista brillante e folgorante, grideranno alle montagne di cadere su di essi e all'inferno di inghiottirli!137
Il santo, parla della Croce come il mezzo con cui Gesù, il Cristo, giudicherà il mondo. Ritornando alla Croce nel cielo menzionata nel diario di Santa Faustina Kowalska, quanto detto dal Montfort avrebbe un certo riscontro in quanto, come abbiamo detto, quel segno nel cielo potrebbe essere un ultimo invito alla conversione. E’ indubbio che chi si rimetterà nel riconoscere il Cristo come il solo ed unico salvatore, appellandosi alla Sua Misericordia otterrà la salvezza, gli altri, per loro precisa scelta… no.
Quindi, questo potrebbe stare ad indicare che il giudizio avviene in questi termini.
135 Cf Breviaro romano, 14 Settembre, ora Nona: «II segno della croce apparirà nel cielo quando il Signore tornerà per giudicare».
136 Si veda la lettera circolare del Montfort agli Amici della croce.
137 AES XIV,II,172
Santa Maria Faustina Kowalska
(riscontri biblici)
Esaminato il diario della Kowalska, estrapolato i “dati” da noi ritenuti rilevanti ai fini della ricerca, procediamo con la loro analisi per mezzo della Sacra Scrittura.
Nella ricapitolazione dei dati è stato detto che, poco prima del giorno del giudizio, ci sarà un periodo di oscurità su tutta la terra, l’unica luce proverrà da una Croce nel cielo.
Riguardo al Giorno del Giudizio, questo è teologicamente risaputo, resta la questione del buio e della luce che proviene dalla Croce.
Affrontiamo per prima il buio. Riportiamo una parte del capitolo 17 del Vangelo secondo Luca:
“[22]Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. [23]Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. [24]Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. [25]Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione. [26]Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: [27]mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. [28]Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; [29]ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. [30]Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà. [31]In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. [32]Ricordatevi della moglie di Lot. [33]Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. [34]Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato; [35]due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata». [36]. [37]Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi»”.
Gesù ci avverte che il giorno del suo glorioso ritorno, Egli sarà tangibilmente ed inequivocabilmente visibile a tutti su tutta la terra138. C’informa anche che Egli tornerà all’improvviso senza essere preannunciato139. Va aggiunto in proposito che il Signore Gesù, più volte ha ribadito questo attraverso le parabole. L’unico “metro” per capire il tempo del suo ritorno sono i cosiddetti “segni dei tempi”.
Tornando alla nostra analisi, Gesù parla di “giorno”140 e di “giorni”141, ma anche e di “notte”142.
Esaminando il testo, non possiamo fare a meno di ritenere che Egli si riferisce al “giorno” (e/o giorni) come “calendario” (per intenderci); come “notte” intesa come “ora” oppure condizione “astrale”, nel senso che manca la luce solare oppure lunare/stellare (in termini di metrica oraria, o è giorno oppure è notte).
Per cercare di comprendere al meglio (il messaggio, ovviamente, non di certo la data e l’ora), prendiamo in esame anche una parte del Vangelo secondo Matteo, il capitolo 24 per l’esattezza:
“[36]Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il
Padre. [37]Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. [38]Infatti, come nei giorni che
precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, [39]e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. [40]Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato. [41]Due donne macineranno alla mola: una
138 vv. 22-24
139 vv. 26-30
140 vv. 24;27;29;30;31
141 v. 26
142 v. 34
sarà presa e l'altra lasciata. [42]Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. [43]Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. [44]Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.”
Vi è una indiscutibile sinotticità con il Vangelo secondo Luca, anche se il testo tende a dare un messaggio più marcato in merito alla “data” e l’“ora” del ritorno del Signore.
Tutto ciò che ci è dato di sapere è che giungerà all’improvviso quando meno ce lo aspettiamo e compiamo le nostre azioni quotidiane: uomini che lavorano nei campi, donne che macinano, persone che dormono… sono azioni che vengono solitamente svolte nell’arco delle 24 ore secondo il fuso orario del luogo in cui ci si trova. Mentre da una parte del mondo ci si sveglia per il mattino, in un’altra si va a dormire perché è tarda sera.
Fin qui, si può dire che si è compreso il senso della parola “giorno”.
Tuttavia, se il Signore ci avvisa che “Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.”, perché dice anche “in quella notte”? Tutto ciò che possiamo supporre è che, indipendentemente dalla metrica circa la
data ed ora, tutto avverrà durante una condizione, in termini di illuminazione naturale, “notturna”.
Per concludere questo punto circa il buio, va ricordato che Gesù ha detto a Santa Maria Faustina Kowalska che “si spegnerà ogni luce in cielo e ci sarà una grande oscurità su tutta la terra”, lasciandoci presumere che non ci potrà essere luce nemmeno attraverso mezzi artificiali.
Ovviamente, ricordiamo che si parla sempre e solo per ipotesi basate sugli elementi trovati e riscontrati.
Andando avanti con la nostra analisi, il Signore, oltre a parlare di “buio” od “oscurità”, parla anche della Croce che apparirà nel cielo. Nel capitolo 24 del Vangelo secondo Matteo troviamo quello che si può ritenere il giusto riscontro biblico:
“[29]Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno
dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. [30]Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora
si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. [31]Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli.”
Dunque, non solo viene specificato che il sole, la luna e le stelle non daranno
più luce, ma anche che “comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo”. Questo segno nel cielo, stando a quanto ci è riportato da santa Faustina, è un ultimo appello
alla conversione; infatti nel Vangelo il Signore, citando il profeta dice che alla vista del segno si batteranno il petto tutte le tribù della terra. E’ indubbio che la Misericordia di Dio verso l’uomo è infinita, è questo lo dice Gesù stesso più volte a santa Faustina, ma c’è una parte del Vecchio Testamento che è molto eloquente in proposito: “Forse che io ho piacere della morte del malvagio - dice il Signore Dio - o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?”143
“Io non godo della morte di chi muore. Parola del Signore Dio. Convertitevi e vivrete”.144
Sono parole che il Signore ci comunica attraverso il profeta Ezechiele. Una
“dichiarazione d’amore” verso l’uomo da parte di Dio stesso. “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha
mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è gia stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.”145
Nel Vangelo ci sono parole di salvezza e di vita eterna per chi crede in Gesù il
Cristo Figlio unigenito, ma anche di condanna per chi si ostina a non voler credere.
143 Ez 18,23
144 Ez. 18,32
145 Gv 3,16-18
Sono bellissime le parole di san Pietro (primo Papa) quando scrive: “voi lo amate, pur senza averlo visto; e ora senza vederlo credete in lui.”146
Non si può negare che c’è chi, per credere deve avere delle prove da lui ritenute tangibili, come l’Apostolo Tommaso che nel sentire gli altri Apostoli disse: “«Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò»”147.
Il Signore, gli rimprovererà questa “rigidità” all’ascolto dicendo a lui ed esortando tutti noi: “«Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!»”148. Va fatto presente che, seppur rimproverando, Gesù non condanna chi cerca “le prove” per credere.
Quindi, il Signore nella sua infinita comprensione circa i nostri limiti, ci manda un segno tangibile per provare, agli increduli, che egli è presente nel mondo e nella storia esortando alla fede ed alla conversione.
E’ scontato, che chi, nonostante tutto, non vuole credere e quindi convertirsi,
si condanna da solo…
Ricapitolando su quello che il Signore ci ha fatto sapere per opera di santa Faustina Kowalska, Dio non è indifferente circa i peccati, le iniquità ed i delitti che avvengono quotidianamente nel mondo, ed il Suo intervento, nella Sua Giustizia è sempre pronto per essere messo in atto.
Riguardo alle punizioni divine, c’è da fare presente quanto ci comunica in proposito il Signore: “Io prego coloro che avranno in mano questo libro di non turbarsi per queste disgrazie e di considerare che i castighi non vengono per la distruzione ma per la correzione del nostro popolo. E veramene il fatto che agli empi è data libertà per poco tempo, e subito incappano nei castighi, è segno di grande benevolenza. Poiché il Signore non si propone di agire con noi come fa con gli altri popoli, attendendo pazientemente il tempo di punirli, quando siano giunti al colmo dei loro peccati; e questo per non dovere alla fine punirci quando fossimo giunti all'estremo delle nostre colpe. Perciò egli non ci toglie mai la sua misericordia, ma, correggendoci con le sventure, non abbandona il suo popolo. Questo sia detto come verità da ricordare.”149
Riguardo al Suo intervento trattenuto dalle anime elette che pregano per tutti noi, si può riportare la bellissima intercessione di Abramo quando il Signore decise di distruggere Sodoma: “Quegli uomini partirono di lì e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore. Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l'empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città». Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere... Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque». Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci». Poi il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.”150
Questo dialogo tra Abramo e Dio è indubbiamente una delle più belle parti del
VT.
In questo “mercanteggiare” la salvezza di una intera città, che ha talmente
peccato da suscitare lo sdegno e la punizione divina, in base al numero di anime giuste presenti in essa, si denota quanto la Giustizia di Dio sia largamente trattenuta dalla Misericordia. Questo è dimostrato dalla risposta del Signore
146 1Pt 1,8
147 Gv 20,25
148 Gv 20,29
149 2Mac 6,12-17
150 Gn 18,22-33
ogni volta che Abramo gli enumerava l’ipotetica quantità di giusti presenti nella città: “per riguardo a loro perdonerò a tutta la città”.
Un’intera città, composta da miglia di persone, poteva salvarsi in virtù della
Misericordia, per riguardo a pochi giusti.
Le nostre opinioni in merito e conclusione
In base ai risultati della nostra ricerca, siamo arrivati alla conclusione che l’affermare l’esistenza della cosiddetta “profezia sui tre giorni di buio” non è del tutto esatto.
E’ vero che sono stati trovati degli inequivocabili riscontri, ma questi non ci
sono sembrati relazionabili tra loro come se formassero un’unica e ben precisa rivelazione privata.
Parrebbe essere più esatto dire che esistono delle rivelazioni private, fatte a persone che per la Santa Romana Chiesa sono d’indubbia fede, moralità e testimonianza; che da tale testimonianza la Chiesa accetta le loro dichiarazioni nelle quali affermano di aver ricevuto delle rivelazioni divine relative alla fine dei tempi.
Che queste rivelazioni coincidono con quanto dettoci da Gesù, seppur brevemente, in Mt 24 e con alcuni capitoli e versetti dell’Apocalisse di san Giovanni. Questo, almeno per i soli riscontri sul Nuovo Testamento.
Riguardo alle ricerche, la nostra verifica è stata effettuata presso biblioteche pubbliche e tramite l’acquisto di alcuni testi. Il fatto di non aver trovato dei riscontri circa alcune presunte rivelazioni, per noi, non stabilisce che queste non siano state pronunciate.
Per quanto riguarda Santa Faustina Kowalska e la Beata Elisabetta Canori Mora, la ricerca ed il reperimento delle informazioni è stato semplificato dai diari autobiografici che le stesse hanno redatto.
Ma per le altre figure religiose, la cosa non è stata così semplice. Prendiamo
ad esempio quanto attribuito alla Beata Anna Maria Taigi: come si può notare dalla bibliografia, abbiamo consultato diversi testi, eppure solo in uno di essi c’è uno sporadico accenno circa le rivelazioni, relative alla “profezia” in questione, che la Beata avrebbe ricevuto.
Anche per la Beata Maria di Gesù Crocifisso si è verificata una situazione analoga; tutto ciò che avveniva e che essa rivelava, veniva accuratamente trascritto dalle consorelle che erano sempre presenti proprio per annotare tutto quelle che veniva fatto e detto dalla Beata.
Delle due Beate appena citate e delle altre figure religiose, alla nostra ricerca non ci è giunto altro che pochi testi dove, naturalmente, si mette in evidenza la persona credente e di fede in Dio. Se queste hanno poi ricevuto delle rivelazioni private, vengono perlopiù riportate quelle d’immediato ammonimento e sollecito alla conversione, oppure di speranza ed fiducia nel Signore.
Come risulta evidente dalla bibliografia, non abbiamo attinto a testi in originale e/o dalla specifica documentazione che ha determinato i processi di canonizzazione.
Forse, e dobbiamo ripetere il “forse” perché dovuto, elementi più concreti e chiarificatori potrebbero essere riportati proprio nell’autorevole documentazione appena citata… che a noi non è stato dato di poter consultare.
Ad ogni modo, per quel che riguarda la nostra posizione in merito circa la cosiddetta “profezia sui tre giorni di buio”, quello che abbiamo esposto lo riteniamo per noi sufficiente per avere un’idea in proposito, ed è quella che abbiamo indicato all’inizio di questo capitolo.
I particolari della cosiddetta “profezia sui tre giorni di buio”, con o senza riscontro positivo, non sembrano dirci di più di quanto Gesù stesso ci ha detto ed è riportato nei quattro Vangeli canonici. In particolare ci porta all’attenzione e riflessione sulle varie parabole che non fanno altro che
ripeterci di essere sempre pronti perché non sappiamo ne il giorno e né l’ora.
Per quel che ci riguarda, riteniamo di aver seguito il consiglio dell’Apostolo
Paolo “Non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono.” [1Ts 5,20-21].
Non abbiamo ritenuto opportuno disprezzare senza prima aver esaminato, abbiamo
preso e tenuto ciò che ci è sembrato buono, ma questo non ci è stato dato dai contenuti particolari della presunta “profezia”… è stato più quello che abbiamo letto in generale nell’effettuare la ricerca.
Vogliamo concludere con una simpatica “perla di saggezza” infantile che ci ha fatto riflettere su quanto, spesso, ci si concentri sui “dettagli”, perdendo di vista l’essenziale nell’Escatologia Cristiana.
***** - . - *****
Io preferisco la fine del mondo, perché non ho paura, in quanto che sarò già morto da un secolo.
Dio separerà le capre dai pastori, uno a destra e uno a sinistra, al centro quelli che andranno in Purgatorio.
Saranno più di mille miliardi, più dei cinesi, fra capre, pastori e mucche. Ma Dio avrà tre porte. Una grandissima (che è l’Inferno), una media (che è il Purgatorio) e una strettissima (che è il Paradiso). Poi Dio dirà: «Fate silenzio tutti!» e poi li dividerà. A uno qua a un altro là. Qualcuno che vuole fare il furbo mettersi di qua, ma Dio lo vede. Le capre diranno che non hanno fatto niente di male, ma mentiscono. Il mondo scoppierà, le stelle scoppieranno, il cielo scoppierà. Arzano si farà in mille pezzi. Il sindaco di Arzano e l’assessore andranno in mezzo alle capre. Ci sarà una confusione terribile, Marte scoppierà, le anime andranno e torneranno dalla terra per prendere il corpo, il sindaco di Arzano e l’assessore andranno in mezzo alle capre. I buoni rideranno e i cattivi piangeranno, quelli del purgatorio un po ridono e un po piangono. I bambini del Limbo diventeranno farfalle.
Io speriamo che me la cavo.151
“In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.”152
151 Io speriamo che me la cavo, pagg. 23-24
152 Mt 18,3-4
Biografie delle fonti
Santa Jeanne Le Royer - Suor della Natività
Jeanne Le Royer nacque in Bretagna, Francia, il 24 febbraio del 1731. Venne ammessa come domestica nel convento di Santa Clara a Fougères, dove nel 1755 divenne suora nell'ordine delle Clarisse Urbaniste, prese il nome religioso di "Suor della Natività". Ebbe numerose visioni profetiche e rivelazioni celesti. Poiché non sapeva scrivere, dettò le sue rivelazioni al suo padre spirituale. Ma qualche tempo dopo, assalita dagli scrupoli, distrusse le prime copie gettandole nel fuoco. Trent'anni più tardi, nel 1790, il suo nuovo direttore spirituale, l'abate Genet, trascrisse nuovamente le rivelazioni. Nelle prime rivelazioni andate distrutte tra l'altro erano descritti in grande dettaglio i terribili avvenimenti della Rivoluzione Francese. Padre Genet aveva già scritto quattro libri quando improvvisamente dovette interrompere il lavoro a causa delle persecuzioni contro la Chiesa intentate dai rivoluzionari. Suor Jeanne Le Royer morì nel 1798. Le rivelazioni di Suor della Natività vennero raccolte in tre volumi e pubblicate nel 1817.
Beata Anna Maria Taigi
Sposa esemplare e devota della Santissima Trinità. Sono le due caratteristiche di Anna Maria Taigi, nata Anna Maria Riannetti a Siena nel 1769 e vissuta a Roma dall'età di sei anni alla morte, avvenuta nel 1837. Per aiutare i genitori bisognosi si dedicò a diversi lavori. Ancor giovane si sposò con Domenico Taigi, uomo dal carattere molto difficile. Mandò avanti la casa, dando un'educazione cristiana ai figli. La coppia ne ebbe sette (tre morirono, però, in tenera età). E non si dimenticava dei poveri. Tanto che un mistico fiammingo disse di lei che non disdegnava di lasciare le visioni ultraterrene per scaldare la minestra a un malato. Nel 1808 abbracciò l'Ordine secolare trinitario. Tra i doni miracolosi che ebbe c'era un sole luminoso che
per 47 anni le brillò davanti agli occhi. Vi vedeva quanto accadeva nel mondo e la situazione in cui si trovavano le anime di vivi e morti. Anna Maria è stata beatificata nel 1920 e il suo corpo riposa in una cappella della chiesa romana di San Crisogono.
Beata Elisabetta Canori Mora
Elisabetta Canori Mora nasce a Roma il 21 novembre 1774 da
Tommaso e Teresa Primoli. La sua è una famiglia benestante, profondamente cristiana e attenta all'educazione dei figli. Il
10 gennaio 1796 nella chiesa di Santa Maria in Campo Corleo, si celebra il matrimonio con Cristoforo Mora, ottimo giovane, colto, educato, religioso, ben avviato nella carriera di avvocato. Il matrimonio è una scelta maturata attentamente ma, dopo alcuni mesi, la fragilità psicologica di Cristoforo Mora compromette tutto. Allettato da una donna di modeste condizioni, tradisce la moglie e si estranea dalla famiglia, riducendola sul lastrico. Elisabetta alle violenze fisiche e psicologiche del marito risponde con una totale fedeltà.
Costretta a guadagnarsi da vivere col lavoro delle proprie mani, segue con la
massima attenzione le figlie e la cura quotidiana della casa, dedicando nello stesso tempo molto spazio alla preghiera, al servizio dei poveri e all'assistenza degli ammalati. Muore il 5 febbraio 1825. È sepolta nella Chiesa di San Carlino. Subito dopo la sua morte, il marito si converte, entra nell'Ordine secolare dei Trinitari e diviene, poi, frate Minore Conventuale e
sacerdote, come gli aveva predetto la consorte. Elisabetta Canori Mora viene beatificata il 24 aprile 1994 - Anno Internazionale della Famiglia.
San Gaspare del Bufalo
Nato a Roma il 6 gennaio 1786 fin da piccolissimo fu dedito
alla preghiera e alla penitenza. Suo padre era cuoco del principe Altieri, sua madre si occupava della famiglia e gli assicurò una buona educazione cristiana. Ordinato sacerdote il 31 luglio 1808 si specializzò nell'evangelizzazione dei
«barozzari», carrettieri e contadini della campagna romana. Condannato all'esilio per aver rifiutato il giuramento di fedeltà a Napoleone, passò quattro anni in carcere tra Bologna, Imola e la Corsica. Tornato a Roma, dopo la caduta dell'imperatore francese Papa Pio VII gli affidò l'incarico di girare l'Italia predicando e dedicandosi soprattutto alle missioni popolari. Devotissimo al Prezioso sangue di Gesù, il
15 agosto 1815 fondò la Congregazione dei missionari del preziosissimo sangue.
Gli appartenenti a quest'ordine si dedicano alla predicazione e all'insegnamento. Nel 1834, insieme a Maria de Mattia diede vita al ramo femminile della Congregazione: «Le suore dell'adorazione del preziosissimo sangue». Morì a Roma il 28 dicembre 1837. È stato canonizzato da Pio XII il 12 giugno 1954.
Beata Maria di Gesù Crocifisso – “la piccola araba”
Mariam Baouardy nacque ad Abellin in Galilea il 5 gennaio
1846, da genitori molto poveri ma altrettanto onesti e pii
cristiani greco-cattolici. Rimasta orfana di entrambi i genitori a soli tre anni di età insieme al fratello Paolo, venne affidata ad uno zio paterno, che alcuni anni dopo si trasferì ad Alessandria d'Egitto. Non ricevette alcuna istruzione scolastica: era analfabeta. A tredici anni, per il desiderio di appartenere solo a Dio, rifiuta con fortezza il matrimonio che, secondo le consuetudini orientali, le aveva preparato lo zio. Seguirono alcuni anni durante i quali lavora come domestica ad Alessandria, Gerusalemme, Beirut e Marsiglia. Qui all'inizio della Quaresima del 1865, entrò
dalle Suore della Compassione, ma ammalatasi dovette lasciare dopo due mesi. Fu poi accolta nell'Istituto delle Suore di San Giuseppe dell'Apparizione, ma dopo due anni di postulandato ne fu dimessa, essendo stata giudicata più adatta per la vita claustrale. Fu così che il 14 giugno 1867 arrivò al Carmelo di Pau. Il
21 agosto 1870, ancora novizia, partì per l'India per la fondazione di un Carmelo a Mangalore. Il 21 novembre 1871 fece la sua professione religiosa. Un anno dopo fu rimandata a Pau, da dove partì con altre religiose nell'agosto 1875 per Betlemme, per la fondazione del primo Carmelo in terra di Palestina. Morì il
26 agosto 1878 a Betlemme a causa di una cancrena contratta in seguito ad una frattura prodotta da una caduta. Fu beatificata da Giovanni Paolo II il 13 novembre 1983.
Venerabile Elena Aiello
Nata a Montalto Uffugo, nel Cosentino, il 10 aprile 1895, Elena Emilia Aiello, cresce in un ambiente familiare esemplarmente cristiano. I suoi genitori, Pasquale e Teresa gestivano una sartoria ed erano buoni e onesti, sempre disponibili ad aiutare gli otto figli.
Buona e sveglia, a 4 anni ripeteva le formule del Catechismo
e viene mandata presso le Suore del Preziosissimo Sangue per frequentare la scuola e seguire i corsi di Catechismo. Apprendeva con gioia la Parola di Dio tanto che le Suore,
quando aveva 8 anni la facevano insegnare la Dottrina ai più piccoli. Dopo la morte della mamma avvenuta nel 1905, Elena si adopera in famiglia come può, aiuta il papà nella sartoria, compie i lavori domestici e inoltre soccorre i poveri e gli ammalati.
Vuole diventare Religiosa e amare Dio nella sofferenza. Sceglie l'Istituto delle Suore Del Preziosissimo Sangue, ma cade ammalata grave, subisce dolorose operazioni senza anestesia che sopporta con fede eroica, viene espulsa dalla congregazione e rimandata a morire a casa, ma è miracolata, e Gesù le dice che sarebbe guarita, ma il venerdì santo di ogni anno avrebbe sofferto le pene della croce. E' stato così ogni anno. Elena sudava Sangue e sul suo corpo si formavano le stigmate che il sabato santo scomparivano miracolosamente.
Un'amica, Luigia Mazza, detta Gigia, era anch'essa desiderosa di farsi
religiosa, e si consiglia con Elena. Le due si trasferiscono a Cosenza e fondano l'Istituto delle Suore Minime della Passione di N. S. Gesù Cristo.
Suor Elena sceglie per sè e le sue figlie come modello di vita la Passione di
Gesù e il primato della carità testimoniato da S. Francesco da Paola.
Umiltà, carità e sacrificio sono le basi su cui Madre Elena edifica la sua famiglia religiosa che, si inserisce nella missione della Chiesa per risanare il tessuto sociale del suo tempo e soccorrere i fratelli più deboli e disagiati, in modo specifico l'infanzia bisognosa.
Infatti Madre Elena, istituisce per gli orfani alcuni istituti e, apre un Istituto Magistrale per garantire un futuro alle ragazze che devono abbandonare l'orfanotrofio.
Recatasi a Roma per l'apertura di una nuova casa, in via Dei Baldassini, vi
muore il 19 giugno 1961.
Strepitosi miracoli e conversioni si verificano a partire dal giorno dopo la sua
morte fino ad oggi. Madre Elena riposa nella Cappella di Casa Madre, a Cosenza. Giovanni Paolo II l'ha dichiarata Venerabile il 22 gennaio 1991.
Santa Faustina Kowalska
Nata in un villaggio polacco e battezzata col nome di Elena, è
la terza dei 10 figli di Marianna e Stanislao Kowalski. Che sono contadini poveri, nella Polonia divisa tra gli imperi russo, tedesco e austriaco. Pensava di farsi suora già da piccola, ma realizza il progetto solo nell’agosto 1925: a Varsavia. Entra nella comunità della Vergine della Misericordia, prendendo i nomi di Maria Faustina. E fa la cuoca, la giardiniera, la portinaia, passando poi per varie case della Congregazione (tra cui, quelle di Varsavia, Vilnius e Cracovia). Ma al tempo stesso è destinataria di visioni e rivelazioni che i suoi confessori le suggeriscono di annotare in un diario. Lei scrive che alla perfezione si arriva
attraverso l’unione intima dell’anima con Dio, non per mezzo di “grazie,
rivelazioni, estasi”. Queste sono piuttosto veicoli dell’invito divino a lei, perché richiami l’attenzione su ciò che è stato già detto, ossia sui testi della Scrittura che parlano della misericordia divina e poi perché stimoli fra i credenti la fiducia nel Signore (espressa con la formula: Gesù, confido in te) e la volontà di farsi personalmente misericordiosi. Muore a 33 anni in Cracovia. Proclamata santa nel 2000 da Giovanni Paolo II.
Bibliografia
La Bibbia di Gerusalemme; Edizioni Dehoniane; Bologna 1974
La Sacra Bibbia; Ed. CEI-UECI 1982
La Bibbia: in lingua corrente; Ed. LDC-ABU 1985
Vangelo ed Atti degli Apostoli; Edizioni Paoline 1987
LITURGIA DELLE ORE SECONDO IL RITO ROMANO; Libreria Editrice Vaticana 2002
CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA; Libreria Editrice Vaticana 1992
MANUALE DI TEOLOGIA 2 – sotto la direzione di Joseph Dorè, Pierre Vallin, Editrice Queriniana, Brescia 1987, IMPRIMATUR A. Milet, Ep. Del Tournai, le 20 août
1985
OPERE di S. Luigi Maria da Montfort - Volume I: Ed. Monfortane; Roma 1990
Guardare Cristo – Esercizi di fede, speranza e carità, Card. Joseph
Ratzinger, Editoriale Jaca Book, Milano 1989
Mistero Medjugorje; Antonio Socci; Edizioni PIEMME; Casale Monferrato (AL)
2005
Anna Maria Taigi, madre di famiglia e Terziaria dell’Ordine della SS. Trinità, Card. Carlo Salotti, Isola del Liri 1920; NIHIL OBSTAT Carolus Salotti S.Cons. Adv. S.R. Congreg. Adsessor.; IMPRIMATUR: Fr. Alberus Lepidi, O.P.; S.P.A. Magister. Josephus Palica, Archiep. Philippen., Vicesger.
Anna Maria Taigi, madre di famiglia, Card. Carlo Salotti, Isola del Liri
1937; IMPRIMATUR + Michael Fontevecchia, E.pus. Aquin., Soramus et Pontiscurvi
Anna Maria Taigi - Amore e sacrificio, storia di una mamma; Gerardo Antignani, Ed. Cantagalli, Siena 1975, IMPRIMATUR + fr. Mario I. Castellano O. P., Arcivescovo, Siena 3/4/1975
Anna Maria Taigi – storia di una mamma dai documenti e dal diario inediti; Gerardo Antignani, Ed. Cantagalli, Siena 1983, IMPRIMATUR + fr. Mario I. Castellano O.P., Arcivescovo, Siena 14/11/1983
Anna Maria Taigi, Antonietta Fallacara; Ed. Sales, Roma 1941; IMPRIMATUR: Sac. Ferdinandus Prosperini, Cens. Del. Roma die XVI AUGUSTI MCMXLI + A. Traglia, Archiep. Caesarien Vices Gerens.
LA MIA VITA NEL CUORE DELLA TRINITÀ – Diario della beata Elisabetta Canori Mora, sposa e madre; Libreria Editrice Vaticana; Roma 1996; IMPRIMATUR: Dal Vicariato di Roma, 31 agosto 1995 – Sac. Luigi Moretti, Segretario Generale
Mariam di Betlemme – vita della beata Maria di Gesù Crocifisso, carmelitana scalza; Nicola Gori; Edizioni San Paolo; Cinisello Balsamo
2005
Il piccolo nulla – vita della Beata Maria di Gesù Crocifisso; Rev. P. Pierre Estrate, s.c.j.; Edizioni Agami 2001
Suor Elena Aiello, Profeta di Dio – vita, opere e scritti della venerabile madre, Vincenzo Speziale, Reverdito Edizioni, Trento 1995
DIARIO – la misericordia divina nella mia anima, Santa Faustina Kowalska, Libreria Editrice Vaticana, Decima Edizione 2006 Rinnovata, IMPRIMATUR: Francesco Card. Marsicano, Arciprete della Basilica Vaticana, Vicario Generale di Sua Santità per lo Stato della Città del Vaticano; E Vicariatu Civitatis Vaticanæ d. XXIII m. Ianuarii a. MMIV
Deposizione di San Vincenzo Pallotti al Processo Ordinario di Albano per la Beatificazione e canonizzazione di San Gaspare del Bufalo, fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sanguei, a cura di D. Beniamino Conti CPPS; Edizioni Pia Unione Preziosissimo Sangue, Roma 1989
Deposizione di Don Biagio Valentini al Processo Ordinario di Albano per la Beatificazione e canonizzazione di San Gaspare del Bufalo, fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sanguei, a cura di D. Beniamino Conti CPPS; Edizioni Pia Unione Preziosissimo Sangue, Roma 1990
Io speriamo che me la cavo – sessanta temi di bambini napoletani, a cura di Marcello D’Orta, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1990
2Ts 1:1 Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre nostro e nel Signore Gesù Cristo: 2 grazia a voi e pace da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo.
3 Dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli, ed è ben giusto. La vostra fede infatti cresce rigogliosamente e abbonda la vostra carità vicendevole; 4 così noi possiamo gloriarci di voi nelle Chiese di Dio, per la vostra fermezza e per la vostra fede in tutte le persecuzioni e tribolazioni che sopportate. 5 Questo è un segno del giusto giudizio di Dio, che vi proclamerà degni di quel regno di Dio, per il quale ora soffrite. 6 È proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi affliggono 7 e a voi, che ora siete afflitti, sollievo insieme a noi, quando si manifesterà il Signore Gesù dal cielo con gli angeli della sua potenza 8 in fuoco ardente, a far vendetta di quanti non conoscono Dio e non obbediscono al vangelo del Signore nostro Gesù. 9 Costoro saranno castigati con una rovina eterna, lontano dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza, 10 quando egli verrà per esser glorificato nei suoi santi ed esser riconosciuto mirabile in tutti quelli che avranno creduto, perché è stata creduta la nostra testimonianza in mezzo a voi. Questo accadrà, in quel giorno.
11 Anche per questo preghiamo di continuo per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e porti a compimento, con la sua potenza, ogni vostra volontà di bene e l'opera della vostra fede; 12 perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.
2Ts 2:1 Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, 2 di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. 3 Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, 4 colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.
5 Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? 6 E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. 7 Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. 8 Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta, l'iniquo, 9 la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, 10 e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi. 11 E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna 12 e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all'iniquità.
13 Noi però dobbiamo rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l'opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità, 14 chiamandovi a questo con il nostro vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
15 Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera. 16 E lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, 17 conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
2Ts 3:1 Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore si diffonda e sia glorificata come lo è anche tra voi 2 e veniamo liberati dagli uomini perversi e malvagi. Non di tutti infatti è la fede. 3 Ma il Signore è fedele; egli vi confermerà e vi custodirà dal maligno.
Fonte: http://www.apparitionsites.com/apparition-sites/disciples-latter-times-mary-jane-even.htm
Fonte Profezie per il terzo millennio
http://profezie3m.altervista.org/ptm_frames.htm
http://profezie3m.altervista.org/ptm_c2-3.htm#D3
"...Dio manderà due castighi: uno sarà sotto forma di guerre, rivoluzioni e altri mali; avrà origine sulla terra. L'altro sarà mandato dal Cielo. Verrà sopra la terra l'oscurità immensa che durerà tre giorni e tre notti. Nulla sarà visibile e l'aria sarà nociva e pestilenziale e recherà danno, sebbene non esclusivamente ai nemici della Religione. Durante questi tre giorni la luce artificiale sarà impossibile; arderanno soltanto le candele benedette. Durante tali giorni di sgomento, i fedeli dovranno rimanere nelle loro case a recitare il Rosario e a chiedere Misericordia a Dio... Tutti i nemici della chiesa (visibili e sconosciuti) periranno sulla Terra durante questa oscurità universale, eccettuati soltanto quei pochi che si convertiranno... L'aria sarà infestata da demoni che appariranno sotto ogni specie di orribili forme... Dopo i tre giorni di buio, San Pietro e San Paolo... designeranno un nuovo papa... Allora il Cristianesimo si diffonderà in tutto il mondo."
XIX secolo, profezia della Beata Anna Maria Taigi, Siena [a, d, j, l]
"La morte degli impenitenti persecutori della Chiesa avverrà durante i tre giorni di buio. Colui che sopravviverà ai tre giorni di tenebra e di pianto, apparirà a se stesso come l’unico sopravvivente sulla terra, perché di fatto il mondo sarà coperto di cadaveri".
XIX secolo, profezia di San Gaspare del Bufalo, Italia [a, c, d, j, l]
"...Verso la fine, l’oscurità ricoprirà la Terra..."
Profezia del XIX secolo, l’Estatica di Tours [d, l]
"...Durante l’oscurità che durerà tre giorni, la gente che si è data alle vie del male perirà, così che solo un quarto del genere umano sopravviverà..."
Profezia del XIX secolo, Beata Maria di Gesù Crocifisso [a, c, d, j, l]
"Verranno tre giorni di continua tenebre. Durante tali tenebre spaventose, solo le candele di cera benedetta faranno lume. Una candela durerà per tre giorni; però nelle case degli empi non arderanno. Durante questi tre giorni i demoni appariranno in forma abominevole e faranno risuonare l'aria di spaventevoli bestemmie. Raggi e scintille penetreranno nelle dimore degli uomini, però non vinceranno la luce delle candele benedette che non saranno spente né da venti né da tormente o terremoti. Una nube rossa come il sangue attraverserà il cielo; il rombo del tuono farà tremare la Terra. Il mare riverserà le sue onde spumose sulla Terra. La Terra si muterà in un immenso cimitero. I cadaveri degli empi come dei giusti copriranno il suolo. La carestia che seguirà sarà grande; tutta la vegetazione della Terra sarà distrutta, come pure saranno distrutti i tre quarti del genere umano. La crisi verrà per tutti repentina, i castighi saranno universali e si succederanno uno dopo l’altro senza interruzione."
XIX-XX secolo, messaggio di Gesù a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [a, d, j, l]
"Io verrò sul mondo peccatore con un terribile rombo di tuono, in una fredda notte d'inverno. Un caldissimo vento del Sud precederà questa tempesta e pesanti chicchi di grandine scaveranno la terra. Da una massa di nuvole rosso-fuoco lampi devastatori saetteranno, incendiando e riducendo tutto in cenere. L'aria si riempirà di gas tossici e di esalazioni letali che, a cicloni, sradicheranno le opere dell'audacia e della follia e della volontà di potenza della Città della notte...Quando in una fredda notte d'inverno, il tuono romberà...allora chiudete molto in fretta porte e finestre...I vostri occhi non devono profanare il terribile avvenimento con sguardi curiosi...riunitevi in preghiera dinanzi al Crocifisso, ponetevi sotto la protezione di Mia Madre Santissima. Non lasciatevi prendere da alcun dubbio riguardo alla vostra salvezza...Accendete le candele benedette, recitate il Rosario. Perseverate tre giorni e due notti...Io, vostro Dio, avrò purificato tutto... Magnifico sarà il Mio regno di pace..."
XIX-XX secolo, messaggio di Gesù a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [a2]
"I tre giorni di tenebre saranno di giovedì, venerdì e sabato...tre giorni meno una notte..."
XIX-XX secolo, messaggio a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [m]
"Durante questi tre giorni di oscurità terrificante, non deve essere aperta nessuna finestra, perché nessuno riuscirà a vedere la terra e il colore terribile che essa avrà in quei giorni di punizione, senza che muoia immediatamente..."
XIX-XX secolo, messaggio a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [m]
"Il cielo sarà in fiamme, la terra si spaccherà...Durante questi tre giorni di oscurità lasciate accese le candele benedette dappertutto, nessuna altra luce risplenderà..."
XIX-XX secolo, messaggio a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [m]
"Nessuno fuori dalla sua abitazione...sopravviverà. La terra tremerà come al giudizio e la paura sarà grande..."
8 dicembre 1882, messaggio a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [m]
"...Tutto tremerà tranne il mobile sul quale brucia la candela benedetta. Questo non tremerà. Vi riunirete tutti con il crocifisso e con la Mia immagine benedetta. Questo è ciò che terrà lontano questo terrore."
XIX-XX secolo, messaggio della Madonna a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [m]
"Tre quarti della popolazione del globo sparirà. Metà della popolazione della Francia verrà distrutta."
XIX-XX secolo, messaggio a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [m]
"Il cielo si ammantò di nera caligine, scoppiando i fulmini più tremendi, dove incenerivano, dove bruciavano; la terra, non meno che il cielo, era sconvolta. I terremoti più orribili, le voragini più rovinose facevano le ultime stragi sopra la terra. In questa guisa furono separati i buoni cattolici dai falsi cristiani. Molti di quelli che negavano Dio lo confessavano e lo riconoscevano per quel Dio che egli è. Tutti lo stimavano, lo adoravano, lo amavano. Tutti osservavano la sua santa legge. Tutti i religiosi e religiose si sistemavano nella vera osservanza delle loro regole. Il clero secolare era l’edificazione della santa Chiesa. Nelle religioni fiorivano uomini di molta santità e dottrina, e di vita molto austera. Tutto il mondo era in pace."
XIX secolo, visione della Beata Elisabetta Canori Mora [g]
"...tutto il mondo sarà in rivolta e si uccideranno gli uni con gli altri, si trucideranno tra loro senza pietà. ...la mano vendicatrice di Dio sarà sopra questi infelici, e con la sua onnipotenza punirà il loro orgoglio e la loro temerarietà e sfacciata baldanza, si servirà Dio della potestà delle tenebre per sterminare questi settari, uomini iniqui e scellerati, che pretendono di atterrare, di sradicare dalle sue profonde radici, di buttar giù dai suoi più profondi fondamenti la nostra santa madre Chiesa cattolica.
...con un solo cenno della sua destra mano onnipotente punirà questi iniqui, permettendo alla potestà delle tenebre di sortire dall’inferno, e queste grandi legioni di demoni scorreranno tutto il mondo, e per mezzo di grandi rovine eseguiranno gli ordini della divina giustizia, a cui questi maligni spiriti sono soggetti, sicché né più né meno di quanto lo permetterà Dio potranno danneggiare gli uomini e le loro sostanze, le loro famiglie, i loro poderi, villaggi, città, case e palazzi, e ogni altra cosa che sussisterà sopra la terra...
Permetterà Dio che siano castigati questi uomini iniqui dalla crudeltà dei fieri demoni... mi fu mostrato l’orrido carcere infernale. Vedevo aprirsi dal profondo cupo della terra una tenebrosa e spaventevole caverna, piena di fuoco, dove vedevo sortire tanti demoni, i quali, presa chi una figura e chi un’altra, chi da bestia, chi umana, venivano tutti ad infestare il mondo e fare dappertutto stragi e rovine.
...[i veri e buoni cristiani] in loro favore avranno il valevole patrocinio dei gloriosi santi apostoli san Pietro e san Paolo. Questi vigileranno alla loro cura e custodia, acciò quei maligni spiriti non possano nuocere né la loro roba né le loro persone; ma questi buoni cristiani saranno preservati ed immuni dalle spietate rovine che faranno questi maligni spiriti, con il permesso di Dio e non altrimenti, mentre questo immenso Dio è l’assoluto padrone del cielo e della terra e dell’inferno, la cui tenebrosa potestà non può farci alcun danno senza il suo sommo permesso, senza la sua volontà.
...puniti gli empi con morte crudele, demoliti questi indegni luoghi, vidi ad un tratto rasserenare il cielo, ...si vide sulla terra apparire un bello splendore, che annunziava la riconciliazione di Dio con gli uomini; dai santi angeli fu condotto il piccolo gregge di Gesù Cristo avanti al trono del gran principe san Pietro. Questo gregge era quel suddetto gregge di buoni cristiani, ... fu riordinata tutta la Chiesa secondo i veri dettami del santo Evangelo, ...tutto era ordinato all’amore di Dio e del prossimo."
XIX secolo, visione della Beata Elisabetta Canori Mora [g]
"Nubi con bagliori di incendio compariranno infine nel cielo e una procella di fuoco si abbatterà su tutto il mondo. Il terribile flagello, mai visto nella storia dell'umanità, durerà settanta ore. Gli empi saranno polverizzati e molti andranno perduti nell'ostinatezza del loro peccato. Allora si vedrà la potenza della luce sulla potenza delle tenebre. Le ore delle tenebre sono vicine."
16 aprile 1954, messaggio alla Beata Elena Aiello, Calabria [j, l]
Un messaggio identico a quello di Madre Elena Aiello, appena proposto, è stato ricevuto da Madre Elena Leonardi il 2 aprile 1976.
"Si oscurerà il Cielo... Cadranno le tenebre su tutta la terra. La terra sarà avviluppata in un nero mantello per giorni e per notti! Ma non è ancora la fine del mondo perché il Signore non intende per il momento distruggere il suo capolavoro... Sarà il simbolo delle tenebre dell'intelletto dell'uomo e farà buio su tutta la terra fino a quando gli atei, coloro che non credono in Dio, i costruttori dei mezzi di distruzione leveranno anch'essi gli occhi verso il cielo sbalorditi e attoniti per implorare un barlume di luce. Dopo ritornerà a splendere il sole. Non ti dico che queste cose si avvereranno proprio adesso. È ancora tempo di Misericordia e di Perdono e bisogna implorarli con tutte le vostre forze."
"Quel giorno un carro di fuoco attraverserà tutto l'universo, lasciando dietro di sé una forte luce a voi sconosciuta. Quello sarà l'avviso che il castigo di Dio è vicino. La terra tremerà, il sole girerà su sé stesso con grandi esplosioni; la luna sarà a lutto. Tutto questo avverrà in un tempo di circa mezz'ora. In quel momento il cielo sarà libero da ogni nube e il fenomeno miracoloso sarà visibile da ogni parte della Terra. E il sole si allontanerà e un forte rombo di tuono scuoterà la terra e sarà il buio. Tutte le bocche infuocate, le cui emanazioni gli scienziati chiamano fenomeni, presto si metteranno in eruzione, e così un giorno anche la terra diventerà simile a magma infuocato e sommergerà paesi, città e nazioni. Durante i tre giorni di tenebre i persecutori della Chiesa saranno annientati. La potenza che viene dall'alto e la terra si avvicineranno; il fuoco sarà su tutta la terra ed il mondo sarà coperto da cadaveri... Durante i tre giorni di buio nulla sarà visibile agli uomini. L'aria diventerà pestilenziale e recherà grave danno... Verrà un nuovo mondo..."
15 maggio1977, messaggio di Gesù a Enzo Alocci, Porto Santo Stefano in Grosseto
"La Santa Vergine ha detto che la terrà andrà fuori della sua orbita per tre giorni. A quel punto, la seconda Venuta di Cristo sarà vicina. Il diavolo assumerà il controllo del mondo. Durante quei giorni le famiglie dovrebbero restare in continua preghiera. Per via dei falsi profeti, che falsificheranno le parole di Cristo, dobbiamo essere in stato di grazia in modo tale da poter discernere il bene dal male...
Non dobbiamo aprire le porte delle nostre case a nessuno. Dobbiamo soltanto continuare a pregare. La Vergine ha detto che sarebbe meglio che non guardassimo neanche fuori dalla finestra, perché vedremmo la giustizia di Dio sulla gente. Sarà così terribile che non vorremo vedere tutto ciò."
La veggente Patricia Talbot, Cuenca, Ecuador [c]
"Si avvicinano giorni di tenebre, ma più grandi delle tenebre sulla terra sono le tenebre dell'anima."
2 dicembre 1989, messaggio della Madonna a Patricia Talbot, Cuenca, Ecuador [w]
"Durante questi tre giorni di buio non verrà lasciato all’inferno nemmeno un demone. Tutti saranno sulla terra. Quei tre giorni saranno talmente bui che non riusciremo a vedere neanche le mani davanti alla faccia.
In quei giorni quelli che non sono in stato di grazia moriranno di terrore a causa dei terribili demoni che vedranno. La Madonna mi disse di chiudere tutte le porte e le finestre e di non rispondere a nessuno che chiami da fuori. La più grande tentazione che avremo sarà dovuta al diavolo che imiterà la voce dei nostri cari. Mi disse: «Vi prego non prestategli ascolto perché quelli non sono i vostri cari; sono i demoni che cercano di attirarvi fuori di casa»... La Madonna mi ha detto che Dio ha scelto alcune persone che saranno martiri all’inizio dei tre giorni di buio, ma esse non dovranno aver paura, Dio darà loro perseveranza e, dopo il martirio, gli angeli le porteranno in Cielo in anima e corpo.
Lei insiste sul fatto che preghiamo il Signore che quei giorni non vengano in inverno e che non ci siano donne incinte sul punto di partorire; perché se accadranno in inverno il freddo sarà intenso, non ci sarà nessun mezzo di riscaldamento artificiale e le donne che stanno per partorire non avranno alcuna assistenza medica... Mi disse che le ore di buio saranno esattamente 72 e il solo mezzo per contarle saranno gli orologi meccanici, perché non ci sarà elettricità.
Dopo questa purificazione sarà primavera. Tutto sarà verde e tutto sarà pulito. L’acqua sarà cristallina, anche l’acqua nei rubinetti delle case. Non ci sarà contaminazione nell’acqua, né nell’aria, né nei fiumi... I giorni di buio saranno molto difficili per le persone sole e per i genitori in famiglie dove ci sono figli adulti, perché fuori sentiranno le loro voci.
I genitori, specialmente i padri, devono insegnare ai figli e alle figlie a pregare. Durante le ore del buio la preghiera dei bambini sarà miracolosa."
11 settembre 1987, resoconto scritto da Fra’ David Lopez sulle rivelazioni della Madonna da lui ricevute a Medjugorje
"Non abbiate paura dei tre giorni di buio che verranno sulla terra, perché quelli che vivono il Mio messaggio e seguono una vita di preghiera interiore saranno avvertiti da una voce interiore, da tre giorni a una settimana prima che si verifichino.
I Miei figli devono continuare a pentirsi dei loro peccati e devono pregare di più, come Io ho raccomandato. Dovrebbero procurarsi dell’Acqua Santa, articoli religiosi benedetti ed avere una speciale devozione al Sacro Cuore di Gesù, lasciando sempre un «lume della Vigilia» acceso davanti a Lui... Io sarò con voi durante il tempo dell’angoscia e i Miei figli possono invocare Me per trovare un sicuro rifugio..."
14 agosto 1987, messaggio della Madonna a Fra’ David Lopez, Medjugorje
"Satana è davvero all’opera e durante il tempo dei tre giorni di buio i demoni agiranno con più accanimento perché quello sarà il loro momento. Grazie al Rosario Satana non può sconfiggere i miei figli."
21 ottobre 1994, messaggio della Madonna a Christiana Agbo, Aokpe Nigeria
"Figli miei, oggi sono venuta per chiedervi ancora una volta di pentirvi dei vostri peccati, se non vi pentirete Dio sarà in collera con voi. Ci saranno problemi nel mondo. Dio manderà la distruzione sul mondo e questa sarà veramente grande. L’Ira di Dio scenderà sulla terra. Durante i tre giorni di buio il tuoni e i lampi scuoteranno il mondo."
Christiana chiede cosa dovremmo fare durane i tre giorni di buio. La Madonna risponde:
"Dovreste prendere il Crocifisso e pregare. Niente darà luce tranne le candele benedette."
Quando Christiana chiede come potremmo evitare il tre giorni di buio la Madonna risponde che dovremmo pregare e smettere di commettere peccati.
3 marzo 1995, messaggio della Madonna a Christiana Agbo, Aokpe Nigeria
"Sono entrata e nessuno dei miei compagni di preghiera era con me. Ero sola nella stanza. Incominciarono i tre giorni di buio e io iniziai a pregare...si sentiva un suono terrificante fuori. La gente cercava di nascondersi come poteva. C’erano venti violenti, tuoni e un terremoto. Quello che il diavolo stava facendo alla gente di fuori era terribile."
22 agosto 1995, visione ricevuta da Christiana Agbo, Aokpe Nigeria
Fonti:
a) "The Prophets And Our Times" di Padre Gerald Culleton, Tan Books;
b) "La Misericordia Divina nella mia anima - Diario della beata Suor Faustina Kowalska", Libreria Editrice Vaticana;c) "The Thunder Of Justice" di Ted e Maureen Flynn, MaxKol Communications, Inc;
d) "Catholic Prophecy" di Yves Dupont, Tan Books;
e) "On the Eucharist - A Divine Appeal", Newborn Enterprises Lta;
f) "La Puerta del Cielo" di Catalina Rivas, The Great Crusade of Love and Mercy, Georgia USA;
g) Il Diario della Beata Elisabetta Canori Mora;
h) "Prophecies! the Chastisement and Purification!", Albert J. Hebert;
i) "Ai sacerdoti, figli prediletti della Madonna", Movimento Sacerdotale Mariano (N.B.: i brani riportati sono tradotti dall’edizione in inglese);
j) "Viaggio nelle profezie", di Alessandro Meluzzi, Marsilio Editori;
k) "Prophecy for Today", raccolta di profezie compilata nel 1956 dalla "Academy Library Guild of Fresno, California" e ripubblicata nel 1984 da Tan Books;
l) "Trial, Tribulation and Triumph" di Desmond A. Birch, Queenship Publishing;
m) "Marie-Julie Jahenny: The Breton Stigmatist" di Marquis de la Franquerie;
n) "La vergine appare a Medjugorje?", René Laurentin, Queriniana 1984;
o) "Antichrist" di Yves Dupont, 1975;
p) "La Gran Cruzada del Amor" di Catalina Rivas, The Great Crusade of Love and Mercy, Georgia USA;
q) "Il mistero di San Pietroburgo" di Renzo Baschera, Arnoldo Mondadori Editore;
r) "The Three Days' Darkness" di Albert J. Herbert;
s) "betania.com" (sito dedicato alle apparizioni di Betania, non più attivo);
t) "More about the Great Monarch and the glorious Age of Peace to come under the reign of the Great Monarch" di Yves Dupont, 1974;
u) "Trattato della vera devozione a Maria" di San Luigi Maria Grignion de Montfort;
v) "Confidenze di Gesù ad un Sacerdote" di Mons. Ottavio Michelini;
w) "I am the Guardian of the Faith", di Suor Isabel Bettwy, Franciscan University Press, Steubenville;
x) "Curiosità profetiche", pubblicato su L'Osservatore Romano il 16.04.1943; riportato nel libro "Il pianeta terra nel progetto di Dio" di Mons. Vincenzo Cerri;
y) "Les prophéties et les événements très prochains", L'Abbé X, B. Bollard et fils, Montréal 1881;
z) "Il gran Messaggio d'Amore" di Suor N.N.;
a2) "Les prophéties de La Fraudais" di Padre Pierre Roberdel, Ed. Résiac;
b2) "La Madonna di Civitavecchia" di Flavio Uboldi, Ed. Piemme, 2006;
c2) "La Sainte Vierge Marie, Mère de Notre-Seigneur Jésus-Christ. Livre 3", dagli scritti di Suor Marie Lataste, a cura dell'abbé Pierre Darbins, 1862-1872.
“SULLA PROFEZIA DEI TRE GIORNI DI BUIO”
BISMARK E SANTIPPE
Fonte: https://www.yumpu.com/it/document/view/14994402/sulla-profezia-dei-tre-giorni-di-buio-amici-della-croce-altervista
Bismark e Santippe
Bismark e Santippe
Copyright:
Il presente documento può essere liberamente pubblicato, inoltrato, copiato, preso nelle sue parti ed anche nell'interezza purché non venga modificato nei contenuti attribuendone la paternità agli autori.
A questi ultimi non importa essere citati in relazione alla persona, del sito o del gruppo di discussione, le loro intenzioni sono limitate ad esporre i risultati di una ricerca in merito ad un preciso argomento fornendone una loro valutazione personale. Quindi, non desiderano che quanto loro esprimono sia male interpretato oppure, più o meno consapevolmente, travisato.
Per informazioni e contatti, gli autori sono reperibili al seguente indirizzo e-mail:
amicidellacroce@altervista.org
Riguardo all'attribuire ad altri oppure acquisire per se la paternità di questo scritto in modo dolosamente “illecito”; anche se gli autori hanno preso i dovuti accorgimenti per poter dimostrare la propria paternità dello scritto, ritengono che ciò sia una questione di coscienza a cui tutti dovremo rispondere il giorno in cui saremo faccia a faccia [cfr 1Cor 13,12].
Immagine in copertina:
Apertura del sesto sigillo, dall'Apocalisse di Giovanni nelle xilograife di Albrecht Dürer
(1471-1528)
Ringraziamenti particolari:
Il sito www.maranatha.it per la Bibbia in formato web
Il sito www.santiebeati.it per alcune informazioni agiografiche
Il sito www.vatican.va per alcune informazioni e testi utilizzati per la stesura del presente documento
Il sito www.wikipedia.org per alcune informazioni utili
Si ringraziano inoltre tutti gli amici, fratelli e sorelle nella fede per l'appoggio, sostegno ed incoraggiamento nello svolgimento di questo lavoro.
Finito di realizzare nel mese di Ottobre 2008
A chi cerca la Verità
Chi teme il Signore non ha paura di nulla,
e non teme perché egli è la sua speranza. [Sir 34,14]
SULLA “PROFEZIA DEI TRE GIORNI DI BUIO”
INTRODUZIONE
Se parliamo del nesso tra speranza e amore, bisogna alla fine toccare anche il tema della paura. […] Ora l’amore non elimina la paura perché colui che cerca se stesso in questo modo non vuole affidarsi alla sua certezza, che è
« soltanto » e sempre dialogica. La paura dev’essere bandita in questo punto di partenza, indipendentemente dall’altro, con ciò che sta a mia disposizione: con il mio proprio fare, la mia « opera ».
Questa ricerca di sicurezza si fonda sulla totale autoaffermazione dell’io che si nega al rischio di uscire da sé e di affidarsi all’altro. Questa è addirittura la prova della mancanza di vero amore. Al contrario bisogna sottostare a una forma di paura che non solo sia accordabile con l’amore, ma che necessariamente derivi da esso: la paura di offendere l’amato, di distruggere per propria colpa le basi dell’amore. Liberalismo e illuminismo vogliono insinuarci un mondo senza paura; promettono la totale messa da parte di ogni specie di paura. Essi vorrebbero eliminare ogni « non ancora », ogni dipendenza dall’altro e la sua interna tensione. Chi in tal modo « libera » l’uomo dalla paura, lo « libera » dalla speranza e dall’amore.
« il timor di Dio è il principio della sapienza » (Prv 1,7 e passim) dice la Scrittura, e questa parola resta vera anche oggi. […] L’educazione cristiana non può mirare a togliere dalle persone ogni specie di paura; sarebbe in contraddizione verso ciò che noi siamo. Il suo compito deve essere quello di purificare la paura, di collocarla nel suo giusto punto e di integrarla nella speranza e nell’amore, così da diventare una protezione e un aiuto per essi. Può così crescere il vero coraggio, di cui l’uomo non avrebbe bisogno se non ci fosse ragione di aver paura. Quando si propone di eliminare la paura totalmente e senza residuo, vengono negate le minacce contro la nostra salvezza e l’integrità del nostro essere; la paura repressa, che non è più al suo giusto posto, ricompare in molti travestimenti di un’angoscia fondamentale. […]
Chi ama Dio sa che esiste solo una reale minaccia per l’uomo, il pericolo di perdere Dio.1
Da qualche anno, particolarmente su internet, si parla di una presunta profezia chiamata “I tre giorni di buio”. In linea di massima, stando a questa profezia, dai contenuti piuttosto “preoccupanti”, dovrebbe accadere quanto segue:
Ci saranno tre giorni e tre notti (pari a 72 ore) di buio totale sulla terra. Questo buio non permetterà di vedere nulla, neanche con l’ausilio di torce elettriche o quant’altro possa illuminare;
L’unica fonte di luce sarà possibile attraverso candele benedette, se accese con fede e da persone di religione cattolica;
Che bisogna essere rifugiati in casa;
Che fuori dalle proprie abitazioni, o luoghi di rifugio ci sarà un vero e proprio “finimondo” causato dall’ira del Signore che permetterà ai demoni dell’inferno di “invadere” visibilmente la terra e di operare, più o meno, indisturbati, soprattutto verso gli empi;
Chiunque sarà fuori dalle abitazioni o rifugi, morirà.
Morirà anche chi sarà barricato in casa e non avrà le candele benedette accese.
Per via dei contenuti di questa profezia, è presente una vera e propria “diatriba” tra siti a colpi di pagine web tra conferme e smentite. Nei forum, di tanto in tanto, al solo suo accenno, si generano delle discussioni talmente accese da assumere toni e modalità di vere e proprie liti.
Chi crede all’attendibilità di questa profezia, afferma che è stata annunciata
1 Tratto da Guardare Cristo, pagg. 66-68
attraverso rivelazioni fatte a santi, beati e venerabili fornendo citazioni. Vengono aggiunte rivelazioni (o presunte tali) fatte a persone che non rientrano nella cerchia dei santi, beati e venerabili, anche perché alcune di loro risulterebbero essere ancora in vita.
Chi non crede alla veridicità di questa profezia si basa principalmente sul fatto che non vengono fornite prove sufficientemente valide per attestarne l’attendibilità; che vengono citati anche veggenti non riconosciuti dalla Santa Romana Chiesa; che stando ad una dichiarazione fatta dai [presunti] veggenti di Medjugorje, detta profezia è stata dichiarata come falsa e che ha lo scopo di alimentare una sorta di “terrorismo psico-religioso” di carattere millenaristico.
Esponiamo la suddetta dichiarazione attraverso la citazione di un libro inerente Medjugorje: “Naturalmente attorno ai segreti sono fiorite anche molte ipotesi. Una delle quali è stata esplicitamente smentita da Ivan, quella relativa ai <<tre giorni di tenebre>> che sarebbero venuti sul mondo. Interrogato ha risposto: <<La Madonna non ne ha mai parlato qui. Non è venuta per seminare il terrore. E’ venuta come Madre della luce e della speranza. Non date ascolto ai profeti del male, perché essi non sono di Dio>>”2
Il motivo della nostra ricerca, a scopo di approfondimento personale, è dovuta dal fatto che indubbiamente, vera o falsa che sia, la cosiddetta “profezia sui tre giorni di buio”, per ognuno di noi, coinvolge la sfera di fede e di crescita interiore, nel proprio rapporto con Dio e con gli altri. Non se ne parla tanto, ma non se ne parla nemmeno poco. Oltretutto, come abbiamo detto sopra, c’è un vero e proprio “scontro” di opinioni a riguardo.
Partendo dalla considerazione che, in merito all’autenticità della profezia, una delle due “fazioni” doveva aver (necessariamente) ragione, il nostro obiettivo è stato quello di cercare riferimenti che potevano essere considerati attendibili, al fine di poter esprimere un nostro parere su di essa e, nel caso in cui fosse risultato che la rivelazione, nella sua interezza o in alcune delle sue parti fosse da ritenersi come attendibile, esaminarne i contenuti al fine di capire, il più possibile, quanto il Signore vuole dirci attraverso di essa.
Quindi, per un accrescimento personale, per la precisa volontà di capire noi per
primi, ci siamo “incamminati” nella ricerca su quanto potevamo scoprire in merito a questa rivelazione, o presunta tale.
Per lo svolgimento della ricerca, siamo andati a cercare la documentazione inerente ai santi, beati, venerabili e servi di Dio citati dalla “parte” che sostiene la veridicità della profezia. Non abbiamo voluto consultare nessun documento o testo riguardante veggenti, o presunti tali, che sono esclusi dall’elenco sopra indicato.
Questo non deve essere visto come una discriminazione, la scelta è dovuta per il motivo che le persone elevate agli onori degli altari, oppure che stanno subendo un processo canonico per la loro proclamazione al titolo di “santi”, sono, indubbiamente, le fonti più attendibili a nostra portata di mano.
La ricerca, segue un percorso cronologico in base alla data di nascita delle fonti.
Vi presentiamo i nostri risultati singolarmente con la relativa analisi
personale circa le loro rivelazioni.
Naturalmente il primo testo che siamo andati a prendere in esame è proprio la
Sacra Scrittura.
2 Mistero Medjugorje, pagina 175
Le profezie
Essendo ritenuta, la “protagonista” della nostra ricerca, una profezia, il primo passo che ci siamo proposti di fare è stato quella di comprendere al meglio il significato di questa parola con tutto ciò che comporta e/o gli ruota intorno. Quindi, la prima ricerca che abbiamo ritenuto opportuno effettuare, è stata quella di esaminare il significato della parola “profezia” di cui esponiamo i risultati in merito.
Una profezia è un'affermazione che preveda il futuro, in generale.
Tuttavia, c'è una differenza tra profezia e previsione: una previsione ha alla base un processo logico, mentre una profezia non è legata al ragionamento, ma alla supposta chiaroveggenza di chi se ne fa portatore.
Le grandi religioni monoteiste (Islam, Cristianesimo, Ebraismo) danno una grande importanza alle profezie, in quanto le ritengono indicatrici del disegno divino.
Caratteristica comune delle profezie è che, quelle che sopravvivono, sono state considerate tali solo dopo l'accadimento dei fatti.
Il termine “profeta” deriva dal greco προφητής [profetès], e letteralmente vuol dire "colui che parla davanti", sia nel senso di parlare pubblicamente (davanti ad ascoltatori), sia nel senso di parlare anticipatamente (di qualcosa che deve ancora accadere).
Nel linguaggio corrente il profeta si confonde spesso con il veggente o l'indovino, e comunque con chiunque fornisca informazioni su qualcosa che non è ancora successo, ma in senso proprio il profeta è una figura tipicamente religiosa, più o meno istituzionalizzata in diverse fedi, all'interno delle quali parla a nome della divinità.
La Bibbia ebraica contiene 36 libri, dedicati ai profeti, i Neviìm. Costoro sono anche chiamati uomini di Dio, e fanno conoscere al popolo la volontà di Dio. Tradizionalemnte si distinguono, fra i libri della bibbia, i "quattro profeti maggiori" e "dodici profeti minori".
Nella Bibbia la funzione del profeta, più che di predire, è di ammonire il popolo di Israele che si è allontanato dal suo Dio; più in generale, nella religione ebraica l'esperienza mistica sconfina spesso in fenomeni di profetismo. Pur parlando entrambi di Dio, però, il profeta, a differenza del mistico, intende operare attivamente nella storia, e in questo senso esercita o intende esercitare, come ben vide Max Weber, una funzione politica, a partire da sollecitazioni etiche.
La Mistica tende a contrapporsi alla Scolastica, in quanto vuole avvicinare l'uomo a Dio, attraverso l'esercizio dei poteri che a lui sono conferiti dalla grazia divina, e non per mezzo della speculazione filosofica.
Il fondatore della Mistica medievale è Bernardo di Chiaravalle3, il quale definisce le discussioni dei filosofi "loquacità piena di vento"; molto meglio "conoscere Gesù e la sua croce".
La filosofia scolastica rappresenta la filosofia della religione cristiana medioevale del IX secolo. Ebbe una diffusione tra il IX secolo fino al Rinascimento, distinguendosi in Alta Scolastica (dall'800 al 1200) in cui spicca Anselmo d'Aosta;
3 San Bernardo di Chiaravalle o San Bernardo abate è il nome con cui è noto Bernard de Clairvaux (1090 - 1153), fondatore della celebre abbazia di Clairvaux (presso l'odierna Ville-sous-la-Ferté) in Francia, teologo e mistico. A ventidue anni si fa monaco, tirando con sé una trentina di parenti. Il monastero è quello fondato da Roberto di Molesmes a Cîteaux (Cistercium in latino, da cui cistercensi). A 25 anni lo mandano a fondarne un altro a Clairvaux, campagna disabitata, che diventa la Clara Vallis sua e dei monaci. È riservato, quasi timido. Ma c’è il carattere. Papa e Chiesa sono le sue stelle fisse, ma tanti ecclesiastici gli vanno di traverso. È severo anche coi monaci di Cluny, secondo lui troppo levigati, con chiese troppo adorne, "mentre il povero ha fame". Ai suoi cistercensi chiede meno funzioni, meno letture e tanto lavoro. Scaglia sull’Europa incolta i suoi miti dissodatori, apostoli con la zappa, che mettono all’ordine la terra e l’acqua, e con esse gli animali, cambiando con fatica e preghiera la storia europea. E lui, il capo, è chiamato spesso a missioni di vertice, come quando percorre tutta l’Europa per farvi riconoscere il papa Innocenzo II (Gregorio Papareschi) insidiato dall’antipapa Pietro de’ Pierleoni (Anacleto II). E lo scisma finisce, con l’aiuto del suo prestigio, del suo vigore persuasivo, ma soprattutto della sua umiltà. Questo asceta, però, non sempre riesce ad apprezzare chi esplora altri percorsi di fede. Bernardo attacca duramente la dottrina trinitaria di Gilberto Porretano, vescovo di Poitiers. E fa condannare l’insegnamento di Pietro Abelardo (docente di teologia e logica a Parigi) che preannuncia Tommaso d’Aquino e Bonaventura. Nel 1145 sale al pontificato il suo discepolo Bernardo dei Paganelli (Eugenio III), e lui gli manda un trattato buono per ogni papa, ma adattato per lui, con l’invito a non illudersi su chi ha intorno: "Puoi mostrarmene uno che abbia salutato la tua elezione senza aver ricevuto denaro o senza la speranza di riceverne? E quanto più si sono professati tuoi servitori, tanto più vogliono spadroneggiare". Eugenio III lo chiama poi a predicare la crociata (la seconda) in difesa del regno cristiano di Gerusalemme. Ma l’impresa fallirà davanti a Damasco. Bernardo arriva in una città e le strade si riempiono di gente. Ma, tornato in monastero, rieccolo obbediente alla regola come tutti: preghiera, digiuno, e tanto lavoro. Abbiamo di lui 331 sermoni, più
534 lettere, più i trattati famosi: su grazia e libero arbitrio, sul battesimo, sui doveri dei vescovi... E gli scritti, affettuosi su Maria madre di Gesù, che egli chiama mediatrice di grazie (ma non riconosce la dottrina dell’Immacolata Concezione). Momenti amari negli ultimi anni: difficoltà nell’Ordine, la diffusione di eresie e la sofferenza fisica. Muore per tumore allo stomaco. È seppellito nella chiesa del monastero, ma con la Rivoluzione francese i resti andranno dispersi; tranne la testa, ora nella cattedrale di Troyes. Alessandro III lo proclama santo nel 1174. Pio VIII, nel 1830, gli dà il titolo di Dottore della Chiesa.
il periodo d'oro, per tutto il 1200 grazie alla diffusione della teologia di San Tommaso e ad una lenta decadenza fino al
Rinascimento, dove spicca Guglielmo d'Ockham (vi è però un cambio di prospettiva tra i due filosofi).
La parola scolastica deriva dal latino "scholasticus", cioè un docente universitario che teneva lezioni basate sulla lettura e discussione del testo.
Il carattere fondamentale della filosofia scolastica è l'uso della ragione al servizio della verità di fede. Il compito dei filosofi era quello di contrastare le tesi eretiche e di convertire gli atei. Per fare ciò lo scolastico doveva servirsi di concetti di sistemi filosofici anteriori, per giustificare l'uso del dogma e della fede non potevano essere in contrasto con la ragione.
La filosofia scolastica aveva quindi come limite e ambito esclusivo dei suoi studi il dogma religioso cristiano e la sottomissione alle auctoritas, che erano rappresentate dagli scritti dei Padri della Chiesa (filosofia Patristica), dai testi sacri e da scritti della tradizione cristiana. Le auctoritates erano, in sostanza, la decisione di affidarsi ad una voce ufficiale e decisa dai concili, per cui esisteva l'auctoritas in campo medico (Galeno), quella in campo metafisico (Aristotele) e quella in campo astronomico (Tolomeo).
Per l'abitudine di affidarsi a un sistema già collaudato per giustificare le proprie tesi, ogni filosofia, anche moderna o contemporanea, che utilizzi e si appoggi su una teoria filosofica già esistente, viene definita scolastica.
Dallo studio dei testi greci nasce il problema degli universali (cioè del logos, della forma) che viene sviluppato in modi differenti per tutta la scolastica.
forma ante rem: la forma nasce prima delle cose (materia) come secondo Platone e Sant'Agostino;
forma in re: la forma non ha senso senza la materia come secondo Aristotele;
forma post rem: forma>nome>convenzione che adottiamo dall'analisi delle caratteristiche di una serie.
Un altro tema che emerge nello studio dei testi greci e persiste per tutta la scolastica è il problema del rapporto tra ragione e fede.
La scolastica si sviluppa nelle varie scholae europee e quindi in diverse realtà, è quindi inevitabile che in ogni schola, avendo differenti esigenze e finalità, i pensieri e i metodi acquistassero caratteristiche diverse. Vi erano quindi scholae più vive e attive dove spesso si accendevano contrasti tra gli intellettuali più conservatori e i maestri d'arte, i più
innovativi.4
Da quanto appena riportato, emerge che la profezia sui “tre giorni di buio”
rientra nella categoria della mistica.
Prima di procedere, è bene riesaminare questa parola per sapere cosa ci dice in proposito la Santa Romana Chiesa: “Il progresso spirituale tende all'unione sempre più intima con Cristo. Questa unione si chiama “mistica”, perché partecipa al mistero di Cristo mediante i sacramenti - “i santi misteri”
- e, in lui, al mistero della Santissima Trinità. Dio ci chiama tutti a questa intima unione con lui, anche se soltanto ad alcuni sono concesse grazie speciali o segni straordinari di questa vita mistica, allo scopo di rendere manifesto il dono gratuito fatto a tutti.”5
Occorre innanzitutto richiamare la grande distinzione fra Rivelazione pubblica e rivelazioni private. Il termine "rivela- zione pubblica" designa l'azione rivelativa di Dio destinata a tutta quanta l'umanità, che ha trovato la sua espressione letteraria nella Bibbia.
Il fatto che, con Cristo e la testimonianza a lui resa nei libri del Nuovo Testamento, l'unica rivelazione di Dio rivolta a tutti i popoli è conclusa, vincola la Chiesa all'evento unico della storia sacra e alla parola della Bibbia, che garantisce e interpreta questo evento, ma non significa tuttavia che la Chiesa ora potrebbe guardare solo al passato e sarebbe così condannata ad una sterile ripetizione. Il Signore Gesù Cristo congedandosi dai discepoli disse loro: "Molte cose ho an- cora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi gui- derà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé... Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà" (Giov 16,12ss). Da una parte lo Spirito fa da guida e così dischiude una conoscenza, per portare il peso della quale pri- ma mancava il presupposto - è questa l'ampiezza e la profondità mai conclusa della fede cristiana. Dall'altra parte questo guidare è un "prendere" dal tesoro di Gesù Cristo stesso, la cui profondità inesauribile si manifesta in questa conduzione da parte dello Spirito.
In questo contesto diviene ora possibile intendere correttamente il concetto di "rivelazione privata", che si riferisce a tutte le visioni e rivelazioni che si verificano dopo la conclusione del Nuovo Testamento; quindi è la categoria, all'inter- no della quale dobbiamo collocare anche il messaggio di Fatima. L'autorità delle rivelazioni private è essenzialmente di- versa dall'unica rivelazione pubblica: questa esige la nostra fede. La rivelazione privata è piuttosto un aiuto per questa fede, e si manifesta come credibile proprio perché mi rimanda all'unica rivelazione pubblica. Il criterio per la verità ed il valore di una rivelazione privata è pertanto il suo orientamento a Cristo stesso.
4 fonte: www.wikipedia.org
5 C.C.C. 2014
Come si possono intendere in modo corretto - ci chiediamo ora - le rivelazioni private a partire dalla Sacra Scrittura? San Paolo nella prima lettera ai Tessalonicesi dice: "Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono" (5,19ss). In ogni tempo è dato alla Chiesa il carisma della profezia, che deve essere esaminato, ma anche non può essere disprezzato. Al riguardo occorre tener presente che la profezia in senso biblico non significa predire il futuro, ma spiegare la volontà di Dio per il presente, e quindi anche indicare la retta via verso il futu- ro. In questo senso si può collegare il carisma della profezia con la categoria dei "segni del tempo". Nelle rivelazioni private riconosciute dalla Chiesa - quindi anche in Fatima - si tratta di questo: aiutarci a comprendere i segni del tempo ed a trovare per essi la giusta risposta nella fede.
Una volta determinato il luogo teologico delle rivelazioni private, dobbiamo cercare di chiarire un poco il loro carattere antropologico. L'antropologia teologica distingue in questo ambito tre forme di percezione o "visione": la visione con i sensi, la percezione interiore e la visione spirituale. È chiaro che nelle visioni di Lourdes, Fatima, ecc. non si tratta della normale percezione esterna dei sensi. Così pure è evidente che non si tratta di una "visione" intellettuale senza immagi- ni, come essa si trova negli alti gradi della mistica. Quindi si tratta della categoria di mezzo, la percezione interiore, che certamente ha per il veggente una forza di presenza, che per lui equivale alla manifestazione esterna sensibile. Vedere interiormente non significa che si tratta di fantasia, o solo di un'espressione dell'immaginazione soggettiva. Piuttosto si- gnifica che l'anima viene sfiorata dal tocco di qualcosa di reale anche se sovrasensibile e viene resa capace di vedere il non sensibile, il non visibile ai sensi - una visione con i "sensi interni". Si tratta di veri "oggetti", che toccano l'anima, sebbene essi non appartengano al nostro abituale mondo sensibile.
La "visione interiore" non è dunque fantasia, ma nondimeno comporta delle limitazioni. Già nella visione esteriore è sempre coinvolto anche il fattore soggettivo: non vediamo l'oggetto puro, ma esso giunge a noi attraverso il filtro dei nostri sensi, che devono compiere un processo di traduzione. Ciò è ancora più evidente nella visione interiore, sopratut- to allorché si tratta di realtà, che oltrepassano in se stesse il nostro orizzonte. Il soggetto, il veggente, è coinvolto in modo ancora più forte. Egli vede con le sue possibilità concrete, con le modalità a lui accessibili di rappresentazione e di conoscenza. Le immagini sono per così dire una sintesi dell'impulso proveniente dall'alto e delle possibilità per que- sto disponibili del soggetto che percepisce, cioè dei bambini. Per questo motivo il linguaggio immaginifico di queste vi- sioni è un linguaggio simbolico. Il Cardinal Sodano dice al riguardo: "...non descrivono in senso fotografico i dettagli degli avvenimenti futuri, ma sintetizzano e condensano su un medesimo sfondo fatti che si distendono nel tempo in una successione e in una durata non precisate". Questo addensamento di tempi e spazi in un'unica immagine è tipica per tali visioni, che per lo più possono essere decifrate solo a posteriori. Non ogni elemento visivo deve al riguardo avere un concreto senso storico. Conta la visione come insieme, e a partire dall'insieme delle immagini devono essere compresi i particolari. Che cosa è il centro di un'immagine, si svela ultimamente a partire da ciò che è il centro della "profezia" cri- stiana in assoluto: il centro è là dove la visione diviene appello e guida verso la volontà di Dio.6
In comunione con la Santa Romana Chiesa, concludiamo questa parentesi sul significato della mistica riportando quanto scritto nel Catechismo della Chiesa Cattolica: ““Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio” (Eb 1,1-2). Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, è la Parola unica, perfetta e definitiva del Padre, il quale in lui dice tutto, e non ci sarà altra parola che quella. San Giovanni della Croce, sulle orme di tanti altri, esprime ciò in maniera luminosa, commentando Eb 1,1-2 : Dal momento in cui ci ha donato il Figlio suo, che è la sua unica e definitiva Parola, ci ha detto tutto in una sola volta in questa sola Parola e non ha più nulla da dire. . . Infatti quello che un giorno diceva parzialmente ai profeti, l'ha detto tutto nel suo Figlio, donandoci questo tutto che è il suo Figlio. Perciò chi volesse ancora interrogare il Signore e chiedergli visioni o rivelazioni, non solo commetterebbe una stoltezza, ma offenderebbe Dio, perché non fissa il suo sguardo unicamente in Cristo e va cercando cose diverse e novità [San Giovanni della Croce, Salita al monte Carmelo, 2, 22, cf Liturgia delle Ore, I, Ufficio delle letture del lunedì della seconda settimana di Avvento].
“L'Economia cristiana, in quanto è Alleanza Nuova e definitiva, non passerà mai e non è da aspettarsi alcuna nuova Rivelazione pubblica prima della manifestazione gloriosa del Signore nostro Gesù Cristo” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 4]. Tuttavia, anche se la Rivelazione è compiuta, non è però completamente esplicitata; toccherà alla fede cristiana coglierne gradualmente tutta la portata nel corso dei secoli.
Lungo i secoli ci sono state delle rivelazioni chiamate “private”, alcune delle quali sono state riconosciute dall'autorità della Chiesa. Esse non appartengono tuttavia al deposito della fede. Il loro ruolo non è quello di “migliorare” o di “completare” la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica. Guidato dal Magistero della Chiesa, il senso dei fedeli sa discernere e accogliere ciò che in queste rivelazioni costituisce un appello autentico di Cristo o dei suoi santi alla Chiesa.
La fede cristiana non può accettare “rivelazioni” che pretendono di superare o correggere la Rivelazione di cui Cristo è il compimento. È il caso di alcune Religioni non cristiane ed anche di alcune recenti sette che si fondano su tali
6 INTERVENTO DEL CARD. JOSEPH RATZINGER alla CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO "IL MESSAGGIO DI FATIMA", 26.06.2000 (fonte: www.vatican.va)
“rivelazioni”.”7
C’è ancora da spendere qualche parola relativa alle rivelazioni mistiche. Queste sono da riassumersi in tre modalità: Attraverso i sogni, come quello di Giacobbe8 o di San Giuseppe, lo sposo della Vergine Maria9; di voci, come quella che parlava al piccolo Samuele10, la chiamata alla vocazione di San Paolo11; apparizioni fisiche, come quella di Gesù a Maria di Magdala12, agli Apostoli13, ai discepoli di Emmaus14.
Quelle sopra riportate, sono solo alcune citazioni bibliche, tanto per rendere l’idea. Poi, sempre attraverso la Bibbia e le apparizioni riconosciute dalla Chiesa, ci sarebbe da segnalare anche eventi, cosidetti, “miracolosi”, legati a guarigioni, fenomeni fisici anche livello “cosmico”, ecc.
Ma quest’ultimo aspetto, non verrà trattato in questa parte perché lo scopo è quello di comprendere al meglio il significato della parola “profezia” e tutto ciò che gli è annesso.
7 C.C.C 65-67
8 Gn 28,10-15
9 Mt 1,20-21
10 Sam 3,3-14
11 At 9,3-5
12 Gv 20,14-17
13 Gv 21, 4-22
14 Lc 24,13-32
La “profezia sui tre giorni di buio”
Arriviamo dunque ad affrontare in modo più dettagliato quanto ci risulta da quella che viene indicata come la “profezia sui tre giorni di buio”, oggetto del presente documento.
Abbiamo già presentato, in linea di massima i punti salienti di questa profezia che riproponiamo per i fini e gli scopi della nostra ricerca in merito, cioè: prendere conoscenza delle sue parti, verificare se i santi e beati citati hanno effettivamente profetato gli eventi in essa descritti, cercare i riscontri biblici. Infine, nella terza parte della nostra ricerca, le nostre valutazioni personali espresse in termini di fede ed in base a quanto risultante dalla nostra indagine personale.
Come già detto, prenderemo in esame solo quanto attribuito a santi, beati e chiunque altro per cui la Santa Romana Chiesa ha avviato il processo di beatificazione.
Ecco, in sintesi, quanto viene divulgato da chi sostiene la veridicità di questa profezia:
Santa Jeanne Le Royer – Suor della Natività
Più che dei “tre giorni di buio”, questa santa sembra parlare dell’avvento e del regno dell’anticristo. Tuttavia, viene riportato che questa profetizzò che dopo l’ascesa in cielo dei due profeti indicati come Enoch ed Elia, sulla terra ci saranno terribili catastrofi e che tale sconvolgimento cosmico culminerà con una grande oscurità che prevarrà su tutto il pianeta.
Beata Anna Maria Taigi
Di questa mistica viene riportato che essa profetizzò i tre giorni di buio
affermando che il Signore manderà due castighi: uno sotto forma di guerre, l’altro (quello che è oggetto delle nostre ricerche) come tre giorni e tre notti di buio totale su tutta la terra. Buio che non consentirà di vedere nulla, nemmeno con l’ausilio di luci artificiali; che l’unico modo di ottenere illuminazione sarà attraverso delle candele benedette; che l’aria, durante il perdurare dell’oscurità, sarà nociva; che in questi tre giorni e tre notti, i demoni infesteranno la terra e apparendo sotto ogni specie di forme terribili per chi se le trova davanti; che solo chi resterà in casa a pregare con fede, invocando la Misericordia, si salverà; se qualcuno non è credente o non è fedele, si potrà salvare solo se si convertirà e si metterà a pregare anch’esso con fede implorando il Signore di salvarlo.
Beata Elisabetta Canori Mora
Viene riportato che essa, attraverso una visione, vide il cielo oscurarsi e che,
insieme alla terra, tutto verrà sconvolto con terremoti e fulmini che facevano stragi. In questo modo verranno separati i buoni dai cattivi. Chi non credeva si convertiva, che gli ordini religiosi riacquistavano la piena osservanza delle regole secondo la santa volontà di Dio, che la Chiesa riprendeva il suo splendore nella santità divina; che dopo il castigo, nel mondo regnava la Santa Pace del Signore.
I contenuti della profezia attribuita a questa beata corrispondono a quelli imputati anche alla beata Anna Maria Taigi.
San Gaspare del Bufalo
Di questo santo del XIX secolo, fondatore dei “Padri del Preziosissimo Sangue”, viene attribuita questa rivelazione: Ci saranno tre giorni e tre notti di buio totale, molto angosciosi e terribili; saranno uccisi tutti gli impenitenti ed i
nemici della Chiesa; che chi sopravvivrà, al termine del castigo, si troverà davanti tanta desolazione e cadaveri da ritenere di essere l’unico sopravvissuto.
Beata Maria di Gesù Crocifisso – “la piccola araba”
A questa mistica viene attribuita una rivelazione molto simile a quella espressa
da San Gaspare del Bufalo. C’è da specificare che essa “quantifica” il numero dei sopravvissuti al castigo: un quarto del genere umano.
Venerabile Elena Aiello
Gli viene attribuita una profezia dai contenuti molto simili a quelli di San
Gaspare del Bufalo.
Santa Faustina Kowalska
Gli viene attribuita la profezia nella quale afferma che si spegnerà ogni luce nel cielo e sulla terra piomberà l’oscurità. In cielo apparirà la croce di Cristo dai cui fori uscirà l’unica luce visibile e che illuminerà per un certo tempo il mondo.
*****.*****
Come abbiamo precisato, per ogni citazione, quanto sopra è una sintesi riassuntiva circa quello che viene pubblicato nei siti che avallano la “profezia”.
Un particolare che è emerso sin da subito è il fatto che, salvo S. Jean Le
Royer, tutti i mistici risultano appartenenti ai secoli XIX e XX.
Riscontri biblici sulla presunta
“Profezia dei Tre giorni di buio”
I testi cristiani primitivi concordano sullo scenario relativo alla fine del mondo. Una terra e dei cieli nuovi accoglieranno i giusti, ma solo dopo che saranno stati giudicati tutti, i vivi e i morti. La resurrezione della carne, che in certo qual modo eleva la storia del mondo creato in seno ai cieli nuovi, alla nuova Gerusalemme, corrisponde in modo drammatico agli eventi ultimi della storia della creazione. Tali eventi vengono descritti in termini di sconvolgimenti cosmici, ma anche di guerre tra uomini e, infine, di espansione del male sino all’interno delle comunità. I falsi profeti si moltiplicheranno, appariranno falsi messia (anticristo) dotati del potere di confondere gli stessi fedeli. Esisterà ancora la fede15? La caduta del Tempio fa parte di siffatte visioni. Può anche farne parte, al contrario, la speranza che, superate le ultime crisi, il resto d’Israele unisca il proprio destino a quello delle Chiese, come si può leggere in particolare nella lettera di Paolo ai Romani (11,25-36).16
Seguendo un certo percorso cronologico precedente il periodo indicato dalla presunta profezia, in Mt 24:21, Gesù ci annunzia una grande tribolazione. Il riscontro sul VT lo si può trovare sul libro del profeta Daniele: "Vi sarà un tempo di angoscia, come non c'era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo"17
Nell'Apocalisse di Giovanni, quando il veggente chiede chi erano quella moltitudine di genti di ogni lingua, razza e nazione, che stavano davanti al trono ed all'Agnello in candite vesti18, gli viene risposto: "<<Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello>>"19
Sempre nell'Apocalisse di Giovanni, l'annuncio della persecuzione trova corrispondenza anche nel capitolo 20: "Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano"20
Naturalmente per martiri, come si legge, s'intende quelli fedeli a Cristo e
tutti quelli che in passato, presente e futuro, hanno reso, rendono e renderanno testimonianza senza rinnegare la loro fede in Dio.
Fin qui, sembra chiaro che si sta parlando del tempo dell’anticristo che abbiamo già trattato in un nostro precedente scritto.
Tornando al Vangelo di Matteo, in 24:29 troviamo: "Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte"21.
Gesù dice "Subito dopo la tribolazione di quei giorni", quindi la tribolazione e lo sconvolgimento cosmico sono due avvenimenti distinti che si susseguono.
Ora abbiamo quasi finalmente raggiunto il tema particolare a cui stiamo prestando attenzione: L'oscurità e lo sconvolgimento della terra e degli astri.
Anche in quest'annuncio di Gesù c'è un preciso riscontro sul VT attraverso i profeti:
Uno è Amos: "In quel giorno - oracolo del Signore Dio - farò tramontare il sole a mezzodì e oscurerò la terra
15 <<Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?>>; la frase di Gesù, secondo Luca 18,8, non è riportata in questa forma negli altri vangeli. Secondo Matteo 24,12 dilagherà l’iniquità e l’amore si spegnerà. Questo è anche il tema soggiacente ai discorsi escatologici dei sinottici (Marco 13 e paralleli) senza che allora il ritorno di Cristo, al termine di questa apostasia, venga evocato come avvio di un trionfo terreno, come si può al contrario dedurre nella Seconda Lettera ai Tessalonicesi 2,1-12, in cui pare che il male tocchi la comunità soltanto dall’esterno. (fonte: nota a piè pagina del Manuale di Teologia 2)
16 MANUALE DI TEOLOGIA 2, pag. 104
17 Dn 12,1
18 Ap 7,9
19 Ap 7,14
20 Ap 20,4
21 Mt 24,29
in pieno giorno!"22
L'altro è Isaia, il quale ne parla per ben due volte: "Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile, con sdegno, ira e furore, per fare della terra un deserto, per sterminare i peccatori. Poiché le stelle
del cielo e la costellazione di Orione non daranno più la loro luce; il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non diffonderà la sua luce. Io punirò il mondo per il male, gli empi per la loro iniquità; farò cessare la superbia dei protervi e umilierò l'orgoglio dei tiranni. Renderò l'uomo più raro dell'oro e i mortali più rari dell'oro di Ofir. Allora farò tremare i cieli e la terra si scuoterà dalle fondamenta per lo sdegno del Signore degli eserciti, nel giorno della sua ira ardente."23
"Tutta la milizia celeste si dissolve, i cieli si arrotolano come un libro, tutti i loro astri cadono come cade il
pampino della vite, come le foglie avvizzite del fico."24
Il secondo versetto d'Isaia che abbiamo citato25 trova una sua corrispondenza nell'Apocalisse di Giovanni: "Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue, le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi. Il cielo si ritirò come un volume che si arrotola e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. Allora i re della terra e i grandi, i capitani, i ricchi e i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; e dicevano ai monti e alle rupi: Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello, perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi vi può resistere?"26
Ed ancora con il settimo flagello: "Il settimo [ndr Angelo] versò la sua coppa nell'aria e uscì dal tempio, dalla parte del trono, una voce potente che diceva: <<E' fatto!>>. Ne seguirono folgori, clamori e tuoni, accompagnati da un grande terremoto, di cui non vi era mai stato l'uguale da quando gli uomini vivono sopra la terra. La grande città si squarciò in tre parti e crollarono le città delle nazioni. Dio si ricordò di Babilonia la grande, per darle da bere la coppa di vino della sua ira ardente. Ogni isola scomparve e i monti si dileguarono. E grandine enorme del peso di mezzo quintale scrosciò dal cielo sopra gli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a causa del flagello della grandine, poiché era davvero un grande flagello."27
Inevitabile notare che l'elemento "buio" è ricorrente; ma non è tutto: "E' vicino il gran giorno del Signore, è vicino e avanza a grandi passi. Una voce: Amaro è il giorno del Signore! anche un prode lo grida. «Giorno d'ira quel giorno, giorno di angoscia e di afflizione, giorno di rovina e di sterminio, giorno di tenebre e di caligine, giorno di nubi e di oscurità, giorno di squilli di tromba e d'allarme sulle fortezze e sulle torri d'angolo. Metterò gli uomini in angoscia e cammineranno come ciechi, perché han peccato contro il Signore; il loro sangue sarà sparso come polvere e le loro viscere come escrementi. Neppure il loro argento, neppure il loro oro potranno salvarli». Nel giorno dell'ira del Signore e al fuoco della sua gelosia tutta la terra sarà consumata, poiché farà improvvisa distruzione di tutti gli abitanti della terra."28
Prima di proseguire, vogliamo far presente che tutto ciò non deve, necessariamente, essere preso o visto con angoscia. Stiamo parlando del tempo della fine, del tempo in cui il Signore verrà a separare le pecore dai capri29. Infatti, oltre all'annuncio della terribile punizione, c'è anche l'invito alla conversione con la promessa di salvezza: "Radunatevi, raccoglietevi, o gente spudorata, prima di essere travolti come pula che scompare in un giorno; prima che piombi su di voi la collera furiosa del Signore. Cercate il Signore voi tutti, umili della terra, che eseguite i suoi ordini; cercate la giustizia, cercate l'umiltà, per trovarvi al riparo nel giorno dell'ira del Signore."30
Un altro riferimento di rassicurazione verso i fedeli e di condanna per chi sceglie nella caparbietà del proprio cuore, lo troviamo anche nei seguenti versetti:
22 Am 8,9
23 Is 13,9-13
24 Is 34,4
25 34,4
26 Ap 6,12-17
27 Ap 16,17-21
28 Sof 1,14-18
29 cfr Mt 25,31-33
30 Sof 2,1-3
"Davanti al suo sdegno chi può resistere e affrontare il furore della sua ira? La sua collera si spande come il fuoco e alla sua presenza le rupi si spezzano. Buono è il Signore, un asilo sicuro nel giorno dell'angoscia: conosce quelli che confidano in lui quando l'inondazione avanza. Stermina chi insorge contro di lui e i suoi nemici insegue nelle tenebre."31
In merito alla “profezia sui tre giorni di buio” in se, riteniamo di non avere sufficenti elementi per poter esprimere un parere in merito, però riteniamo di aver trovato alcune concordanze bibliche.
La prima volta in cui si è verificato un evento molto simile, viene narrato nel libro dell'Esodo; precisamente, la nona piaga d'Egitto: "Poi il Signore disse a Mosè: “Stendi la mano verso il cielo: verranno tenebre sul paese di Egitto, tali che si potranno palpare!”. Mosè stese la mano verso il cielo: vennero dense tenebre su tutto il paese d'Egitto, per tre giorni. Non si vedevano più l'un l'altro e per tre giorni nessuno si potè muovere dal suo posto. Ma per tutti gli Israeliti vi era luce là dove abitavano."32
Il riferimento al Libro dell’Esodo, sembrerebbe un appoggio un pochino scarno, ma dal Libro della Sapienza troviamo ulteriori informazioni delucidatorie: "I tuoi giudizi sono grandi e difficili da spiegare, per questo le anime grossolane furono tratte in errore. Gli iniqui credendo di dominare il popolo santo, incatenati nelle tenebre e prigionieri di una lunga notte, chiusi nelle case, giacevano esclusi dalla provvidenza eterna. Credendo di restar nascosti con i loro peccati segreti, sotto il velo opaco dell'oblio, furono dispersi, colpiti da spavento terribile e tutti agitati da fantasmi. Neppure il nascondiglio in cui si trovavano li preservò dal timore, ma suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro, fantasmi lugubri dai volti tristi apparivano. Nessun fuoco, per quanto intenso riusciva a far luce, neppure le luci splendenti degli astri riuscivano a rischiarare quella cupa notte. Appariva loro solo una massa di fuoco, improvvisa, spaventosa; atterriti da quella fugace visione, credevano ancora peggiori le cose viste. Fallivano i ritrovati della magia, e la loro baldanzosa pretesa di sapienza. Promettevano di cacciare timori e inquietudini dall'anima malata, e cadevano malati per uno spavento ridicolo. Anche se nulla di spaventoso li atterriva, spaventati al passare delle bestiole e ai sibili dei rettili, morivano di tremore, rifiutando persino di guardare l'aria, a cui nessuno può sottrarsi. La malvagità condannata dalla propria testimonianza è qualcosa di vile e oppressa dalla coscienza presume sempre il peggio. Il timore infatti non è altro che rinunzia agli aiuti della ragione; quanto meno nell'intimo ci si aspetta da essi, tanto più grave si stima l'ignoranza della causa che produce il tormento. Ma essi durante tale notte davvero impotente, uscita dai recessi impenetrabili degli inferi senza potere, intorpiditi da un medesimo sonno, ora erano agitati da fantasmi mostruosi, ora paralizzati per l'abbattimento dell'anima; poiché un terrore improvviso e inaspettato si era riversato su di loro. Così chiunque, cadendo là dove si trovava, era custodito chiuso in un carcere senza serrami, fosse un agricoltore o un pastore o un operaio impegnato in lavori in luoghi solitari, sorpreso cadeva sotto la necessità ineluttabile, perché tutti eran legati dalla stessa catena di tenebre. Il sibilare del vento, il canto melodioso di uccelli tra folti rami, il mormorio di impetuosa acqua corrente, il cupo fragore di rocce cadenti, la corsa invisibile di animali imbizzarriti, le urla di crudelissime belve ruggenti, l'eco ripercossa delle cavità dei monti, tutto li paralizzava e li riempiva di terrore. Tutto il mondo era illuminato di luce splendente ed ognuno era dedito ai suoi lavori senza impedimento. Soltanto su di essi si stendeva una notte profonda, immagine della tenebra che li avrebbe avvolti; ma erano a se stessi più gravosi della tenebra."33
Quindi troviamo delle tenebre uscite dagli inferi34, oltretutto ci sono alcuni dettagli molto importanti:
Fantasmi che apparivano35
Il fuoco, che era utilizzato per illuminare, non riusciva ad emettere luce36
31 Na 1,6-8
32 Es 10,21-23
33 Sap 17,20
34 v 13
35 vv 3 e 4
36 v 5
Neanche gli astri del cielo, quindi neanche il sole e la luna, riuscivano a rendere più chiara quella notte37
Inutili i tentativi di contrastarla [la notte] con la magia38
Un terrore improvviso (non provocato dalla semplice condizione di oscurità tale da rendere ciechi) si era impadronito di loro abbattendogli addirit- tura l'anima39
Nell'Apocalisse di Giovanni c'è un particolare che richiama a Sap 17,13: "Il quinto angelo suonò la tromba e vidi un astro caduto dal cielo sulla terra. Gli fu data la chiave del pozzo dell'Abisso; egli aprì il pozzo dell'Abisso e salì dal pozzo un fumo come il fumo di una grande fornace, che oscurò il sole e l'atmosfera."40
Dunque: Leggiamo "astro" che potrebbe far pensare ad una qualche stella o qualcosa proveniente dal cosmo. Ma la frase dice che quando l'angelo suonò la tromba, il veggente vede un astro caduto dal cielo. Quindi non lo vede cadere, l'azione (di caduta) è già avvenuta. Ma cos'è, o meglio, chi è quest'astro?
Forse la risposta ce la da il profeta Isaia: "Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli?"41
Ed ancora: "E invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell'abisso!"42
Infatti, a quest'astro gli fu data la chiave dell'abisso da cui esce un fumo che ricopre la terra oscurando anche il sole.
Il fumo che può fuoriuscire da un posto del genere, di certo non si limita ad impedire la luce e la vista, gli effetti li notiamo chiaramente in Sap 17.
Presumendo che la nostra analisi sulle Scritture sia corretta, possiamo solo dire che quello che abbiamo presentato è quanto riscontrato sulla Bibbia. Lasciamo agli esperti le dovute "misurazioni" del caso.
Portando a conclusione quest'analisi, vogliamo mostrare un'ultima cosa che può, in un certo qual modo, rassicurare gli animi.
Alle cavallette che usciranno dal fumo infernale, gli è dato l'ordine di tormentare (quindi non uccidere) solo gli uomini che non hanno il sigillo di Dio sulla fronte43. Quindi, chi ha il sigillo è esonerato dalla piaga.
Questo sigillo viene presentato nel capitolo 7 dell'Apocalisse di Giovanni: "Vidi poi un altro angelo che saliva dall'oriente e aveva il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di devastare la terra e il mare: <<Non devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi>>"44
La contrapposizione al sigillo di Dio, lo troviamo nel capitolo 13: "Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome"45
Possedere questo marchio è motivo di condanna, infatti leggiamo che alla prima
37 v 5
38 v 7
39 v 14
40 Ap 9,1-2
41 Is 14,12
42 Is 14,15
43 Ap 9,4
44 Ap 7,2-3
45 Ap 13,16-17
resurrezione, parteciperanno coloro che non lo possederanno: "e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano"46
Quindi, se possedere il marchio è motivo di condanna e di sofferenza47; avere il sigillo (di Dio) sulla fronte è motivo di salvezza e di risparmio del castigo. Lo vediamo più chiaramente dalla visione del profeta Ezechiele: "Allora una voce potente gridò ai miei orecchi: «Avvicinatevi, voi che dovete punire la città, ognuno con lo strumento di sterminio in mano». Ecco sei uomini giungere dalla direzione della porta superiore che guarda a settentrione, ciascuno con lo strumento di sterminio in mano. In mezzo a loro c'era un altro uomo, vestito di lino, con una borsa da scriba al fianco. Appena giunti, si fermarono accanto all'altare di bronzo. La gloria del Dio di Israele, dal cherubino sul quale si posava si alzò verso la soglia del tempio e chiamò l'uomo vestito di lino che aveva al fianco la borsa da scriba. Il Signore gli disse: «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono». Agli altri disse, in modo che io sentissi: «Seguitelo attraverso la città e colpite! Il vostro occhio non perdoni, non abbiate misericordia. Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio: solo non toccate chi abbia il tau in fronte; cominciate dal mio santuario!». Incominciarono dagli anziani che erano davanti al tempio. Disse loro: «Profanate pure il santuario, riempite di cadaveri i cortili. Uscite!». Quelli uscirono e fecero strage nella città"48
Anche qui, come vediamo, vengono colpiti tutti tranne quelli a cui è stato posto il segno di Dio sulla fronte.
Per chi non lo sapesse, nell'alfabeto antico, il "tao" aveva la forma di una croce.
Arrivati a questo punto, possiamo dire che qualcosa di simile con quanto detto dalla “profezia” dei tre giorni di buio, ha un certo riscontro biblico.
Sembra chiaro che è successo… ma potrebbe riaccadere di nuovo?
Il re Salomone, nel suo Qoèlet scrisse che “Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c'è niente di nuovo sotto il sole. C'è forse qualcosa di cui si possa dire: «Guarda, questa è una novità»? ”49: ma è anche vero che al Signore tuo Dio appartengono i cieli, i cieli dei cieli, la terra e quanto essa contiene .50
Quindi, stando all’analisi della “profezia” attraverso la Sacra Scrittura, non
si può sapere se, qualora la profezia fosse vera, ciò riaccadrà in quanto ciò è nelle mani del Signore. Non che, con ciò, vogliamo dire che Dio cambi idea più o meno facilmente, ma semplicemente che potrebbe scegliere modi più mitigati per richiamare a Se le anime sperdute e compiere la Sua giustizia alla fine dei tempi.
46 Ap 20,4
47 vedi Ap 9,5
48 Ez 9,1-7
49 Qlt 1,9-10
50 Dt 10,14
Santa Jeanne Le Royer - Suor della Natività
Dalla ricerca dei testi, risulta che questi si trovino a Padova, Torino e
Faenza.
Non essendo stato possibile esaminarli, vi riportiamo i dati per un loro reperimento (per chi li volesse consultare):
VITA E RIVELAZIONI DI GIOVANNA LE ROYER POI SUOR DELLA NATITIVA’, CLARISSA CONVERSA NELLE URBANISTE DI FOUGERES DETTATE DA LEI STESSA, RACCOLTE DAL SUO CONFESSORE; tradotte e ordinate in cinque libri – Tipografia Bertola, Piacenza
1875
Sita nella BIBLIOTECA S. ANTONIO DOTTORE - Padova
DELLE COSE DIVINE E SPECIALMENTE DEGLI ULTIMI TEMPI DEL MONDO: Ammonimenti di Giovanna Le Royer, poscia suora della Natività, clarissa conversa delle Urbaniste ossia conventuali di Fougeres; prima traduzione dal francese – Minelli, Rovigo 1852
Sita nella BIBLIOTECA S. ANTONIO DOTTORE – Padova; e nella BIBLIOTECA COMUNALE MANFREDIANA, Faenza (RA)
GESU’ CRISTO E LA CHIESA: saggio di rivelazioni dettate da Suor della Natività – Tip. e libr. Dell’Orat. di S. Franc. di Sales, Torino 1873
Sita nella BIBLIOTECA PROVINCIALE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI, Torino; e nella
BIBLIOTECA DELL’ISTITUTO INTERNAZIONALE DON BOSCO, Torino.
Beata Anna Maria Taigi
E’ risultato che la Taigi, di suo pugno non abbia scritto nulla: “Non imparerà mai a scrivere; non lascerà testimonianze di se, di suo proprio pugno; ma scriveranno per lei testimonianze sicure e giornaliere, Monsignor Natali, che le vivrà fianco a fianco per tutta la vita, il suo confessore Filippo Luigi51 e una deposizione di più e mille pagine, un cardinale suo segretario: il Cardinale Pedicini.”52
Nella nostra ricerca sono stati, perlopiù, trovati testi biografici del Cardinale Carlo Maria Salotti (Postulatore della causa di beatificazione) che da molto risalto alla sposa, madre e devota Anna Maria Taigi.
Tuttavia, Ecco quanto il Natali [ndr. Don Raffaele Natali] ci riferisce testualmente in una sua deposizione giurata: <<Fin dai tempi della S. M. di Pio Papa VII, cioè nell’anno 1818, la Serva di Dio mi descrisse la rivoluzione di Roma e tutto ciò che è accaduto, e me ne parlò in seguito più volte, anzi più spaventosamente, dicendomi che essa era stata mitigata per le preghiere di tante anime care a Dio, le quali si erano a lui offerte in soddisfazione della Divina Giustizia, ma che l’iniquità sarebbe andata in trionfo, che molti creduti buoni si sarebbero levata la maschera, che voleva il Signore scoprire la zizzania perché in seguito avrebbe saputo che esso che farne, e che le cose si sarebbero in modo ridotte che l’uomo non sarebbe più stato capace di ordinarle, ma che il suo braccio onnipotente avrebbe tutto rimediato. Mi disse che il flagello della terra era stato mitigato, non così quello del cielo che era orribile, spaventoso ed universale, che non l’aveva il Signore comunicato ad anima a lui più cara di questa terra, che sarebbe venuto all’impensata, che gli empi sarebbero stati distrutti, che prima di detto flagello tutte quelle anime che nella sua epoca erano in credito di santità dovevano essere tutte sepolte; che più milioni di uomini dovevano morire per mano di ferro, parte nelle guerre, parte nei litigi, parte proditoriamente, ed altri milioni di morti improvvise (s’intende, per tutto il mondo): che nazioni intiere sarebbero indi venute all’unità della Chiesa cattolica, molti Turchi, Gentili ed Ebrei si sarebbero convertiti, i quali sarebbero stati di confusione ai rimasti cristiani nell’ammirare il fervore e l’esattezza della loro vita. In una parola mi disse che il Signore voleva purgare il mondo e la sua Chiesa, per la quale preparava un nuovo piantato di anime che, sconosciute, sarebbero comparse ad opere grandi ed a miracoli sorprendenti. Mi disse che sfogato che avrebbe la terra con guerre, rivoluzioni ed altre calamità, avrebbe cominciato dal cielo, ed avrebbe avuto fine il detto flagello con un trambusto generale di meteore le più spaventose e con grande mortalità. Mi disse la detta Serva di Dio più volte, che il Signore le fece vedere nel misterioso sole il trionfo ed il gaudio universale della novella Chiesa così grande e soprendente, che non poteva spiegare. Siccome però il flagello proveniente dalla terra fu mitigato per le preghiere di tante anime a Dio care, speriamo che anche quello del cielo venga mitigato, e che il Signore voglia trionfare più nella sua misericordia che nella sua giustizia>>.53
Stando al testo sopra-riportato, la Beata Anna Maria Taigi ha parlato di un castigo celeste da individuarsi come una pioggia di meteore che, indubbiamente, porteranno terrore e morte, ma non sembra aver fatto minimamente riferimento alle tenebre indicate nella profezia. Non sembra nemmeno aver fatto riferimento a candele benedette ed alle modalità di comportamento durante i momenti di detto flagello.
C’è, comunque, da dire che la profezia della Taigi, umanamente parlando, è tutt’altro che allegra. Riguardo alle morti per causa delle guerre, beh, è sufficiente pensare ai conflitti che si sono particolarmente scatenati nel corso del XX° secolo. Due guerre mondiali ed altre localizzate che hanno provocato la morte dalle centinaia di migliaia fino a cifre di diversi milioni di persone.
Tornando all’unico elemento profetico “straordinario”, quello in merito alla pioggia di meteore, trova il suo riscontro con l’apertura del settimo sigillo nell’Apocalisse di Giovanni.
Non riteniamo che ci sia molto da dire in proposito. Si tratta di un flagello
ben descritto dalla Taigi e, come fenomeno cosmico, trova conferme anche di tipo scientifico.
Le meteore s’incrociano con il pianeta terra, basti pensare alle notti del mese
51 Padre Filippo Luigi, Gesuita
52 Anna Maria Taigi (di Antonietta Fallacara), pagg. 12-13
53 Anna Maria Taigi, madre di famiglia, pagg. 281-282
di Agosto; alcune non oltrepassano gli strati più alti dell’atmosfera sbriciolandosi prima od appena dopo, altre raggiungono il suolo e possono provocare danni (fortunatamente di rado) più o meno consistenti. Altre ancora, pur non raggiungendo il suolo, possono fare ugualmente danni. Fortunatamente, quest’ultime sono talmente rare che se ne registra solo una, caduta agli inizi del XX secolo in Siberia. Esplodono in aria con aspetto e danni simili a quelli di una testata termonucleare.
Le testimonianze dell’epoca parlano di un assordante boato con un fuoco dal
cielo (che investì anche il suolo) e di un vento fortissimo che spazzò via tutto nel raggio di centinaia di chilometri quadrati dal punto “d’impatto”.
In base a delle ricerche archeologiche, la scienza dedicata all’argomento, sospetta che una simile cadde in prossimità delle città di Sodoma e Gomorra con gli effetti narrati nel libro della Genesi.
“Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar, quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale. Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore; contemplò dall'alto Sòdoma e Gomorra e tut- ta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.”54
Resta inteso che tutto è legato ai materiali che compongono il masso della meteora e dalle sue dimensioni (nonché l’angolo di caduta, ecc. ecc.). Solitamente nonsono altroche “sassi”, il fatto chebruciano è dovuto innanzituttodall’attritoconl’ariaprovocatodallavelocitàdicaduta,il materiale che la compone può fare il resto.
RestatuttaviailfattocheilSignore,essendoilCreatoredell’intero universo, può disporne come meglio ritiene delle cose che lo compongono. E se la beataAnna MariaTaigi haprofetizzato l’eventualitàche ilSignore utilizzi questofenomeno cosmicoper richiamarcia Se,nulla puòescludere chel’evento sia possibile.
54Gen 19,23-28
Elisabetta Canori Mora
Oltre alla forte testimonianza di vita familiare, il Signore, attraverso l’esperienza spirituale e mistica della beata, ha voluto darci un chiaro ed amorevole messaggio circa il farsi trovare da chiunque lo cerca con il cuore ed animo sincero rispondendo alla grazia delle Sue chiamate ed inviti.
Anchese nonè il“tema” principaledel diario,diverse volteviene postain evidenza la questione relativa alla Giustizia divina.
Abbiamo voluto presentare all’attenzione quelli da noi ritenuti più
significativi ai fini della nostra ricerca.
Teniamoprecisare che,per ogniesperienza misticadella beata,non siè voluto estrapolarele partistrettamente riconducibilialla “profeziasui tregiorni di buio”,ma diesporre perintero quantola beataracconta attraversoil suo diario.Questo, perdare unsenso dicompletezza allaricerca eduna migliore esposizione dei contesti circa le rivelazioni ricevute dalla beata.
10555 – Il 25 dicembre 1813. In questa santa notte mi portai alla chiesa, mi posi in ginocchio, e al momento fui sorpresa da intimo raccoglimento: il mio Signore mi donò una particolare cognizione di me stessa. Quanto si umiliò, quanto si annientò la povera anima mia! Qual fosse il dolore di avere offeso il mio Signore non posso spiegarlo. Quante lacrime di contrizione! Mi pareva di morire dal dolore. Ecco in lontananza vedo tre messaggeri celesti che verso di me si approssimavano, mi invitavano di andare con loro. A questo invito la povera anima mia sentiva sommo timore.
E come è possibile che possa tanto inoltrarmi, mentre, sono la creatura più vile della terra? Ma questi rinnovano
l’invito; una forza superiore mi obbliga di andare con loro.
Ecco apparire una luce che ci precede e ci conduce al presepio. Vedo questo luogo d’immensa luce ripieno; vedo
vago e leggiadro Bambino: in povera culla giaceva, accanto alla sua santissima Madre. Lo splendore del suo volto riempiva il mio cuore di mille affetti. Riconoscendomi affatto indegna, non ardivo di entrare, ma mi trattenevo fuori di questo luogo e domandavo perdono, pietà, misericordia. Ma questo divin Bambinello con la sua preziosa manina mi chiamava dolcemente: i suoi replicanti inviti mi hanno obbligato non solo ad entrare ma ad avvicinarmi a lui. Molte erano le anime che gli facevan corona in quel sacro luogo. Somma confusione provai mentre, ai replicanti inviti di quel divino Infante, dovetti tanto inoltrarmi fino ad avvicinarmi alla sacra culla. Eppure molto inferiore era la povera anima mia in paragone a queste anime belle, che si trattenevano all’adorazione di questo divino Infante.
Ma qual caso strano sono io per raccontare, il solo pensarlo mi fa orrore! Mi avvicino dunque alla sacra culla e, con
sommo mio stupore, la vedo tutta piena di sangue. Do in dirotto pianto, per vedere il mio caro Gesù appena nato tutto intriso nel proprio sangue.
Ah, Gesù mio, e chi vi ha ridotto in questo stato? Le offese dei suoi nemici, gli oltraggi dei suoi ministri gli cagionavano questo affronto, appena nato. Sono stata sorpresa da sommo dolore e procuravo di offrire i meriti di tutti i santi, particolarmente di Maria Vergine Santissima, sua cara Madre.
Ecco vedo apparire tre messaggeri celesti con tre vasi bellissimi: li presentano a Maria Santissima. Questa divina
Madre prende tutto il prezioso sangue e con somma riverenza lo pone nei tre vasi; la divina Signora si pone in atto supplichevole verso il suo santissimo Figliolo. Restò sopito il mio spirito alla preghiera della Madre santissima verso il suo santissimo Figliolo.
In questo tempo per parte di intelligenza conobbi qual fosse la cagione di tanto spargimento di sangue di questo
divino Infante, appena nato. Meglio sarebbe occultarlo che manifestarlo! La cattiva condotta di tanti sacerdoti secolari e regolari, di tante religiose che non si comportano secondo il loro stato; la cattiva educazione che si dà ai figli dai padri e madri, come ancora da quelli a cui spetta simile obbligazione. Queste sono le persone che per parte del loro buon esempio devono aumentare nel cuore degli altri lo Spirito del Signore. Questi, invece, appena nato nel cuore dei suddetti, viene da questi perseguitato a morte con la loro cattiva condotta e cattive massime. Mi fu manifestato chi erano i tre messaggeri celesti, e a quale oggetto in questo luogo fossero portati. Questi sono tre angeli di altro grado, zelatori della divina giustizia, da questa commessi per vendicare il suo giustissimo sdegno, provocato da tante indegnazione e peccati. Erano questi tutto sdegno contro il mondo ingrato, volevano spandere sopra la terra il prezioso sangue, che rispettosi tenevano nelle loro mani in quei vasi suddetti.
55 Parte II: Le nozze mistiche, pagg.158 -160
Guai a noi! Sarebbe restato al momento subissato il mondo tutto! S’interpose la Vergine Santissima: <<Ah, non si eseguisca, o mio diletto Figlio, il tremendo decreto!>>. Ciò detto, si genuflette sollecitamente ai piedi del suo santissimo Figliolo e ci ottiene la grazia. Il divino Infante alza la mano santissima, autorevole e imperiosa:
<<Fermate, fermate!>>. Per ben due volte così disse. I messaggeri celesti dimisero il loro sdegno, e umili e rispettosi si prostrarono ai piedi suoi santissimi. Per ordine di Gesù Bambino consegnarono i tre vasi nelle mani di Maria santissima. Appariscono altre tre messaggeri celesti: erano questi commessi dalla divina misericordia. Giulivi e contenti si presentano pieni di sottomissione, prendono dalle mani della Madre santissima i suddetti vasi e, cantando inni di lode a questo divino attributo disparvero.
17156 – Il 15 agosto 1814 mi portai alla missione in piazza Barberini. Ad un tratto il mio spirito restò sopito, e mi fu manifestato il frutto che si sarebbe ricavato da quelle sante missioni. Da varie persone vedevo deplorare il peccato; altri, convinti della ragione, si convertivano; ma guai a quelli che, duri di cuore, non daranno ascolto alla chiamata che Dio fa per la valevole mediazione di Maria Santissima! Guai, guai dico, giacchè poco e niente posso ridire di tutto quello che vidi. Tanto fu il terrore e lo spavento che ebbi, che credetti di morire!
Il tutto mi fu dimostrato con molta rapidità. Vedevo dunque il mondo tutto in scompiglio; non solo gli uomini tutti,
ma anche le bestie stesse erano ripiene di orrore. Vedevo quattro angeli che rapidamente scorrevano le contrade con le spade sfoderate e intrise di vivo sangue, per ordine di Dio tutti gli empi restavano morti. Oh quanto poco numero di viventi restavano sopra la terra! Sono restata così stordita per l’orrore e la pena, che mi ha causato un grave dolore di testa.
Padre mio57, Dio è molto sdegnato con gli uomini, e molti non lo credono. Raccomandiamoci caldamente alla gran
Madre di Dio, perché si degni di placare lo sdegno di Dio.
22458 – Il 26 gennaio 1815 nella santa comunione dai santi angeli, che sono soliti favorirmi, fui condotta in luogo sotterraneo, dove per mezzo di torce accese, che portavano nelle loro mani, potei scolpire l’occulta persecuzione che si fa a Dio da tanti ecclesiastici che sotto manto di bene perseguitano Gesù crocifisso e il suo santo Evangelo. Li vedevo dunque come lupi arrabbiati, che macchinavano di balzare il capo della Chiesa dal suo trono, cercavano in ogni modo di atterrare la Chiesa cattolica; ma come piacque a Dio, per la valevole intercessione del patriarca sant’Ignazio59, vedevo dalla nobilissima Compagnia di Gesù sorgere un gran personaggio, ricco di virtù e di dottrina, molto insigne, dotato di celeste eloquenza, che sosteneva le ragioni della Chiesa cattolica, unitamente agli altri suoi compagni, molti dei quali davano il sangue per Gesù Cristo.
A queste cognizioni la povera anima mia porgeva infuocate preghiere all’Altissimo, perché si fosse degnato di
liberare la nostra Madre, la santa Chiesa, da persecuzione tanto funesta. Quando in un baleno sono stata trasportata a vedere il crudo scempio che è per fare la giustizia di Dio di questi miseri; con sommo mio terrore vedevo da ogni intorno baleare i fulmini dell’irritata giustizia.
Intanto vedevo rovinare i palazzi, le città, le intere province, tutto il mondo era in scompiglio; non altro si udiva
che flebili voci che imploravano la misericordia: il numero dei morti era incalcolabile. Fu tale e tanto lo spavento e il timore, che perdetti ogni uso di ragione e, annientata in me stessa, credetti di restare estinta. Per grande orrore che ebbe il mio spirito restò tutto il giorno affatto stordito dallo spavento, il corpo restò gelato come un marmo, quasi privo di ogni sensazione.
Raccomandiamoci caldamente al Signore, acciò si degni placare la sua divina giustizia, per i meriti di Maria santissima, Vergine e Madre.
23760 – Dal 20 febbraio fino al 20 marzo 1815 il mio spirito si è impegnato in piangere i propri peccati. In questo tempo però il Signore si è degnato di favorire il mio povero spirito per ben tre volte, col sollevarlo ad una particolare unione. Particolarmente il giorno 9 marzo mi seguì un certo fatto, che io non so ridire, per essere cosa intellettuale; ma non per mancare all’obbedienza, procurerò di spiegare alla meglio la cognizione che ebbe il mio intelletto.
Mi si mostrò Dio sotto la figura di un forte guerriero armato, e con la sua spada vendicatrice era sul momento di vendicare i gravi torti che riceve dai suoi. E, ridendo ed esultando, m’invitava ad esultare con lui; ma la povera anima mia era sopraffatta da mestizia così profonda, che invece di esultare piangeva amaramente, perché
56 Parte II: Le nozze Mistiche, pag. 215
57 Si riferisce al suo confessore (Padre Ferdinando di San Luigi), il quale gli aveva ordinato di riportare minuziosamente tutto quello che le accadeva nella vita e nelle estasi con le relative visioni e rivelazioni. Più volte è stata rimproverata ed addirittura “punita” perché,
perlopiù per pudore spirituale e modestia, ometteva delle cose.
58 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg 257-258
59 Sant’Ignazio da Lojola, fondatore dell’ordine Gesuita
60 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg 269-270
conosceva chiaramente quale strage sarebbe Dio per fare con la sua spada vendicatrice.
A questa cognizione tanto lacrimevole ed afflittiva procuravo per quanto potevo di resistere a Dio, non con il fatto né con le parole, ma mostrandogli il mio gran dispiacere e la mia grande pena. Il buon Dio tornava di bel nuovo ad invitarmi ad esultare con lui, non solo m’invitava ad esultare con lui, ma per mezzo di particolare illustrazione mi dava a conoscere quanto retto e giusto fosse il suo operare.
Io, a questa cognizione, piena di umiltà, confessavo questa gran verità, che Dio è giusto e retto in tutte le sue opere; ma il mio cuore, ciò nonostante non poteva esultare, anzi per quanto potevo mi opponevo e facevo a Dio resistenza. Nel tempo stesso che confessavo con ogni sincerità che la creatura non può né deve opporsi al suo Creatore, mostravo al mio buon Dio la grave mia pena. Gli dicevo piena di santo affetto: <<Ah, potessi con il mio sangue risparmiare al mondo il tremendo castigo, ho quanto volentieri lo spargerei! Mio Dio, ti muova a compassione la pena mia>>.
A questa preghiera tornava il buon Dio a persuadermi. In questo contrasto si è trattenuto il mio spirito dal 9 fino al 24 marzo, giorno di venerdì santo. Nell’assistere alla devozione delle tre ore dell’agonia di nostro Signore Gesù Cristo, tanto si era internato lo spirito nella considerazione di questo doloroso mistero, che quattro ore continue stetti in ginocchio, dimentica affatto di me, solo intenta a compassionare il mio Signore e piangere la mia ingratitudine, che fu cagione di tanto scempio. Con abbondanti lacrime gli domandavo perdono e, afflitta fino all’ultimo segno, desideravo morire in croce con lui.
Dopo aver passato circa tre ore in questa considerazione, tutto ad un tratto il Signore fece passare il mio spirito a cognizioni tutte opposte. Di nuovo mi diede a conoscere come al sua divina giustizia a mano armata vendicherà severamente i gravissimi oltraggi che tuttora riceve dai suoi. Prendendo alta compiacenza nella sua sovrana giustizia, mi dava a conoscere come avrebbe trionfato, mostrandomi il crudo scempio che è per fare dei viventi. Che spavento, che terrore ebbe mai il mio spirito! Cosa più funesta non si dà! Raccomandiamoci caldamente al Signore, perché si degni di mitigare il suo rigore.
Tornò di bel nuovo ad invitare la povera anima mia ad esultare con lui; ma il mio spirito, sentendo una viva compassione fraterna, non poteva prendere compiacienza nella giustizia, anzi procuravo quanto potevo di oppormi.
Il Signore cercava, per mezzo di interne illustrazioni, di persuadermi e, per tenermi contenta, mi fece vedere come salverebbe tutte quelle anime che mi fanno del bene, e tutte quelle che sono a me in spirito unite, ponendo sopra queste un segno che le renderebbe sicure. Nonostante tutte queste finezze, io mi opponevo ai suoi voleri col mostragli la mia pena. Questo contrasto apportava al mio spirito molta angustia e gravissima afflizione.
23861 – Dicevo al mio padre la grave afflizione in cui gemeva il mio spirito, ma non avevo coraggio di manifestare la causa. Finalmente il 25 marzo 1815, sabato santo, manifestai al mio parer la causa della mia afflizione. Il suddetto mi disse che non dovevo oppormi a Dio; ma a costo di ogni mai pena, dovevo compiacermi nella sua divina volontà, benchè dovesse perire tutto il mondo. Non solo mi consigliò, ma mi comandò di fare una preghiera tutta conforme alla divina volontà.
La mattina di Pasqua, nella prima orazione, che sono solita fare subito levata, feci al suddetta orazione con molto
raccoglimento e sincerità di affetto. Molto gradì il buon Dio l’orazione, che la chiamò orazione degna di lui. A questo elogio il mio spirito si umiliò profondamente e, presentando al mio Signore il padre mio, lo significavo autore della orazione da lui tanto gradita, e chiedendo a Dio grazia per lui con tutto l’impegno dell’anima mia, mi fu ingiunto di dirgli, per sua consolazione, che il suo nome era scritto nel libro della vita.
La mattina nella santa comunione, il Signore mi degnò di particolar favore. All’ora della messa cantata mi portai in Sant’Andrea delle Fratte62. Nell’assistere alla messa cantata si sopì il mio spirito, e improvvisamente mi parve di essere trasportata sopra un altissimo monte, dove vidi il buon Dio tutto ammantato di luce. Compiacendosi nella sua giustizia, con la sua mano onnipotente scagliò nel nostro mondo tre pietre, in tre diverse parti della terra; poi il cielo si ammontò di caliginose nubi e il nostro mondo le vedevo gemere sotto il peso di spietate afflizioni. Il mio spirito, a cognizioni tanto lacrimevoli, non si opponeva più al suon buon Dio con mostragli la sua pena, ma come da nuovo spirito rivestito, sperimentavo nel mio cuore una umile soggezione alle divine disposizioni e, annientata in me stessa, lodavo e benedicevo Dio senza più soffrire la minima pena, benchè conoscessi quale sterminio Dio sia per fare dei viventi. Raccomandiamoci al Signore, acciò si degni di mitigare la sua giustizia; molto si può ottenere con le preghiere.
25763 – Il 7 giugno 1815, giorno del ritorno del nostro Santo Padre in Roma, tutta la città era in grande allegria e il mio spirito era in grande malinconia. Mi furono mostrate le gravi afflizioni che dovrà patire la nostra Madre, la
61 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg 238-239
62 Si tratta di una chiesa sita vicino Piazza di Spagna dove la Santa Vergine comparve all’ebreo Ratisbone convertendolo. L’apparizione della Madonna è praticamente simile a quella della diffusissima Medaglietta Miracolosa.
63 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg 285-286
santa Chiesa, da quelli che sotto nome di bene e di vantaggio cercano di rovinarla, per esser questi lupi rapaci che, sotto il manto di agnelli, cercano la sua totale distruzione. Questi, sebbene non lo compariscono, sono acerrimi persecutori di Gesù crocifisso e della sua sposa, la santa Chiesa.
Mi pareva dunque di vedere tutto il mondo in scompiglio, particolarmente la città di Roma. Conoscevo la verità delle false opinioni, che si nascondono sotto il manto della vera religione cattolica. Conoscevo la diversità dei partiti, i quali cospiravano gli uni contro gli altri; questi miseri si laceravano nella fama, si vituperavano nell’onore, si ammazzavano senza pietà.
Cosa dirò poi del sacro collegio? Questi per le varie opinioni erano chi dispersi, chi distrutti, chi spietatamente uccisi. In simile guisa e anche peggio era trattato il clero secolare e la nobiltà. Il clero regolare poi non soffriva la totale dispersione, ma era decimato di numero. Molti e senza numero erano gli uomini di ogni condizione che perivano nella strage, ma non tutti erano riprovati. Molti erano uomini di buoni costumi, e molti altri di santa vita. Il mondo era in gravissima desolazione; il piccolo gregge di Gesù Cristo porgeva infuocate preghiere all’Altissimo, acciò si fosse degnato di sospendere tanta strage e tanta rovina. Ai voti di questo piccolo numero cessava la strage per parte degli uomini e cominciava quella per parte di Dio.
Il cielo si ammantò di nera caligine, scoppiando i fulmini più tremendi, dove incenerivano, dove bruciavano: la
terra, non meno che il cielo, era sconvolta. I terremoti più orribili, le voragini più rovinose facevano le ultime stragi sopra la terra. In questa guisa furono separati i buoni cattolici dai falsi cristiani. Molti di quelli che negavano Dio lo confessavano e lo riconoscevano per quel Dio che egli è. Tutti lo stimavano, lo adoravano, lo amavano. Tutti osservavano la sua santa legge. Tutti i religiosi e religiose si sistemavano nella vera osservanza delle loro regole. Il clero secolare era l’edificazione della santa Chiesa. Nelle religioni fiorivano uomini di molta santità e dottrina, e di vita austera. Tutto il mondo era in pace. Scritto per obbedienza.
39064 – Il dì 24 dicembre 1816, […]65
Quando l’anima mia si compiaceva infinitamente in Dio e prendeva altissima compiacenza nell’infinito suo essere,
quando ero già immersa in questa infinita magnificenza, il mio Dio mi obbligò ad abbassare lo sguardo, e mirare questo mondo sensibile, e mi diede a vedere le grandissime iniquità che in questo si commettono.
Che indignazione, che iniquità! Mio Dio, datemi grazia voi per poterlo manifestare, mentre al solo pensarlo io raccapriccio, e si riempie di confusione ed orrore il mio spirito. Abbasso dunque lo sguardo e vedo Maria santissima con il suo santissimo Figliolo tra le sue braccia santissime, la vedo mesta e dolente. La usa mestizia destò nel mio cuore viva compassione e ardente amore, e mossa da cordiale affetto, domando a lei la cagione del suo dolore, offrendomi, benché indegna peccatrice, ad ogni sorta di patimenti, per così dare qualche conforto all’affannato suo cuore.
La pietosa Madre gradì la povera, ma sincera mia offerta, mentre in quel momento mi sarei data in mano ai più spietati carnefici, acciò avessero fatto di me il più crudele scempio, per così dare qualche conforto alla mia amabilissima madre Maria. La divina Madre a me rivolta, così mi dice: <<Mira, o figlia, mira la grande empietà!>>.
A queste parole vedo che arditamente tentano i nostri apostati di strapparle arditamente e temerariamente il
suo santissimo Figliolo dal suo purissimo seno, dalle sue santissime braccia. A questo grande attentato la divina Madre non più chiedeva misericordia per il mondo, ma giustizia chiedeva all’eterno divin Padre; il quale, rivestito della sua inesorabile giustizia e pieno di sdegno, si rivolse verso il mondo. In quel momento si sconvolse tutta la natura, e il mondo perdette il suo giusto ordine, e si formò sulla terra la più grande infelicità che mai possa dirsi né immaginarsi. Cosa così lacrimevole e affittiva che renderà il mondo all’ultima desolazione. Non posso dir di più. Preghiamo il Signore caldamente, acciò si degni mitigare verso di noi il suo giustissimo sdegno. Quale timore, quale spavento mi apportò simile vista non ho termini di poterlo spiegare.
41166 - Il dì 15 novembre 1818 fu il mio povero spirito nelle orazioni favorito dal Signore con particolare grazia. Fui sopraffatta da interno riposo, la povera anima mia godeva nel riposo la dolce presenza del suo diletto Signore, che, per mezzo di intellettuali illustrazioni, mi dava particolari cognizioni riguardanti i suoi giustissimi giudizi.
Se ne stava la povera anima mia tutta profondata in se stessa, e, piena di santo timore, andava piena di
ammirazione penetrando i divini giudizi di Dio, imperscrutabili. Ero tutta penetrata da profondo rispetto e da interna venerazione; era sopraffatto il mio cuore da santo timore, e piena di riverenza, adoravo profondamente gli eterni divini giudizi di Dio, che per pura sua bontà mi faceva comprendere con somma chiarezza.
L’anima, a questa cognizione, si compiaceva nel suo amorosissimo Dio, trovando i suoi divini giudizi tutti santi,
tutti retti, tutti giusti.
64 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg. 409-412
65 Ndr. Non è stata riportata una lunga parte non rilevante all’argomento del presente testo.
66 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg. 428-430
Oh come l’anima si liquefaceva di compiacenza, di gaudio, di amore, nella cognizione delle perfezioni dell’unico suo diletto; ma quando mi deliziavo in questo sommo bene, che io non so e non posso esprimere, fui sopraffatta da nuova illustrazione, e tutto ad un tratto mi fu mostrato il mondo. Questo lo vedevo tutto in rivolta, senza ordine, senza giustizia, i sette vizi capitali si portavano in trionfo, e per tutto vedevo che regnava l’ingiustizia, la frode, il libertinaggio e ogni sorta di iniquità. Il popolo mal costumato, senza fede, senza carità, ma tutti immersi nelle crapule e nelle perverse massime della moderna filosofia.
Mio Dio! Qual pena provava il povero mio spirito nel vedere che tutti quei popoli avevano la fisionomia più da
bestie che uomini.
Oh che orrore il mo spirito ne aveva di tutti questi uomini così sformati per il vizio!
Io mi vedevo in una grande altura, come separata da questo luogo tanto miserabile, e per mezzo di una luce, che rifletteva in quel cupo basso del mondo, vedevo tutte le sopraddette iniquità e per mezzo della grazia infusami, conoscevo di questi miseri la loro profonda malizia.
Oh quanto si affliggeva il mio povero cuore, quante lacrime versavo nel vedere tante iniquità!
Ma ecco che in un momento il mondo cambiava scena. Ecco lo sdegno di Dio, che ad un tratto circondava tutto il mondo, facendo provare a quei mal costumati popoli il rigore della sua giustissima e rettissima giustizia.
Il povero mio spirito, nel vedere lo sdegno di Dio sopra quei miseri, pieno di terrore e di spavento gemeva, e con abbondanti lacrime deplorava la loro misera sorte, e, riconcentrata tutta in me stessa, mi umiliavo profondamente, e incessantemente lodavo e benedicevo l’infinita bontà di Dio in avermi sottratta da sì tremenda rovina, riconoscendomi per i miei peccati meritevole di ogni castigo.
Ma di nuovo tornai a riabbassare lo sguardo nel mondo, e vedo i grandi travagli che da ogni lato lo circondavano. Tutte le cose sensibili che appaiono sopra la terra le vedevo senza ordine, senza armonia, ma tutto era in rivolta, tutto era confuso. L’ordine della natura era tutto sconvolto. Il solo mirre la terra dimostrava lo sdegno di Dio. In un momento tutto il mondo era in una grandissima desolazione.
Oh quante grida, quante lacrime e quanti sospiri flebili voci si sentivano risuonare in quel teatro di mestizia. Vedevo poi in mezzo a tanta iniqua gente, un demonio tanto brutto che scorreva il mondo con tanta superbia ed alterigia. Costui teneva gli uomini in una penosa schiavitù, con orgoglioso impero voleva che tutti gli uomini fossero a lui soggetti, rinunziando la fede di Gesù Cristo, con l’inosservanza dei suoi santi comandamenti, dandosi in preda al libertinaggio e alle perverse massime del mondo, adottando la vana e falsa filosofia dei nostri moderni e falsi cristiani.
Oh, miseria grande, veramente da deplorarsi con infinite lacrime!
Vedere che dietro a queste false massime correvano pazzamente ogni sorta di persone, di ogni ceto, di ogni età,
non solo secolari, ma ancora ecclesiastici di ogni dignità, tanto secolare che regolare.
In questo stato così deplorevole il mio povero spirito amaramente piangeva, e tutto si conturbava nel vedere tanto
oltraggiato un Dio che è la stessa bontà, che merita di essere amato, vederlo tradito e oltraggiato; era tanto grande la pena mia che credevo veramente di morire in quel momento di un colpo mortale, tanto era grande l’afflizione del mio povero spirito, nel vedere tanto offeso il mio amorosissimo Dio.
Oh cosa non avrei fatto, cosa non avrei patito per compensare le gravi ingiurie che questi finti cristiani facevano
all’eterno Dio! In questo stato di cose, la povera anima mia si offrì a patire ogni qualunque pena, ogni qualunque travaglio, ogni qualunque strapazzo diabolico. Unii questa povera anima mia offerta all’eterno divin Padre, unendo il mio sacrificio a quello del suo santissimo Figliolo, e lo pregai che, per gli infiniti meriti di Gesù Cristo, si degnasse ricevere il povero mio sacrificio, promettendo di darmi ad esercitare con più rigore ed asprezza la penitenza, il digiuno, l’orazione, le vigilie, come, con la grazia di Dio, puntualmente eseguii, con il permesso del mio lodato padre spirituale.
41267 – L’eterno Dio si degnò, per sua infinita bontà, di accettare la povera mia offerta. Mi diedi dunque a mortificare il mio corpo con rigoroso digiuno, non prendendo cibo che ogni quarantotto ore, e questo era un poco di pano con olio e aceto, oppure una chicchera di cioccolata. In questa guisa passai il mese di novembre e dicembre, come già dissi sopra, nel 1818.
Mi pareva dunque che, attesa la mia povera offerta, che unito avevo agli infiniti meriti di Gesù Cristo, l’eterno Dio mi dava il permesso, mediante la sua onnipotenza, di legare di propria mano quel demonio pervertitore di tante anime, che aveva sedotto con la sua profonda malizia, facendogli adottare le perverse massime del mondo libertino, macchiandoli, contaminandoli con la falsa filosofia. Sì, aiutata dal braccio onnipotente di Dio, mi pareva di propria mano di ricondurlo nel cupo abisso dell’inferno. Nella grande impresa di incatenare il suddetto mostro del cupo abisso dell’inferno, erano in mio aiuto due padri trinitari; questi mi davano di mano e mi aiutavano a rilegare questo terribile demonio, questo spietato mostro, e ricondurlo con somma fatica nel cupo abisso dell’inferno.
67 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg 430-431
Fatta la suddetta operazione, per mezzo dell’onnipotenza di Dio, che mi dava tanto forza e autorità di tutto operare per la maggior gloria sua, mentre i miei pensieri, le mie operazioni, le mie fatiche, le mie premure non ad altro fine erano dirette che alla maggior gloria dell’immenso, dell’eterno, dell’incomprensibile mio Dio, sommo mio bene, che mi protesto di amare infinitamente, con tutto il mio povero cuore, e per l’amore che gli porto sono pronta ogni momento a dare il sangue e al vita in mano dei più spietati tormenti, e se milioni di vite avessi, tutte le sacrificherei per la sua gloria.
Fatta dunque la suddetta operazione, mi parve che tutto il mondo respirasse in pace, e per mezzo di uomini dotti
e santi si ristabilisse il giusto ordine sopra la terra, con somma gloria di Dio, ed onore della nostra santa Chiesa cattolica. Mi pareva che cessassero i peccati e si faceva vera penitenza dappertutto, mi pareva che regnasse la pace, la giustizia; la fede di Gesù Cristo trionfava dappertutto e rendeva gli uomini seguaci del santo Evangelo.
41368 – Il mese di ottobre del 1818 […]69
Molto gradì il Signore per sua bontà e misericordia la mia intrapresa penitenza, che si degnava nelle orazioni di favorirmi con i suoi distinti favori. Con molta frequenza sollevava il mio povero spirito, e si degnava manifestargli
cose molto grandi, riguardanti il suo infinito amore. Varie volte mi ha mostrato la sua divina giustizia, sdegnata contro di noi, poveri peccatori, e il tremendo castigo che voleva mandare sulla terra, per i gravi peccati che si commettono. Io dallo spavento mi pareva di morire, e incessantemente mi raccomandavo e, offrendo i meriti infiniti di Gesù Cristo all’eterno divin Padre, mi pareva di ottenere la grazia di dilazionare il tempo, per non vedere tante anime piombare all’inferno.
[…]70
45171 – Il giorno di san Giuseppe, il 19 marzo 1820, dopo al santa comunione, che ricevetti nella mia cappella dalle mani del mio padre spirituale, che celebrò la santa messa, fu sopraffatto il mio spirito da uno straordinario favore. Dio mi trasse dai propri sensi lo spirito, fui alienata dai sensi e il mio corpo restò qual cadavere immobile, senza quasi respirare e senza che i polsi dessero segni di vita. Questo seguì per lo spazio di circa nove ore. Dopo il suddetto tempo rinvenni un poco e per buoni tre giorni il mio spirito restò sopito, senza disgiungere le cose sensibili della terra.
In questo tempo fu al mio spirito, per mezzo di intellettuale cognizione, mostrato il grande castigo che Dio è per mandare sopra la terra, per le grandi iniquità che si commetto dalla maggior parte degli uomini.
Oh quale spavento, oh quale orrore ne ebbe il mio povero spirito! Mi fu mostrato il braccio onnipotente di Dio che armato stava di forte e pesante flagello, per momentaneamente scaricarlo sopra di noi, miseri mortali. In questa affittiva situazione vedevo l’umanità santissima di Gesù Cristo, che impediva al suo divino Padre di scaricare il funestassimo colpo, dove quasi tutti gli uomini sarebbero periti sotto sì spietato flagello.
La povera anima mia, per il grande spavento di vedere lo sdegno di Dio, piena di santo timore, era tutta profondata in me stessa ed umiliata fino all’intimo del mio nulla, dal profondo del quale, con abbondanti lacrime ed infuocati sospiri chiedevo misericordia, offrendo di tutto cuore il sangue preziosissimo di Gesù e gli infiniti suoi meriti all’eterno divin Padre, acciò si degnasse di placare il suo giustissimo sdegno, irritato conto di noi, infelici peccatori.
45272 – Fatta la preghiera, mi pareva che Dio sdegnasse di riceverla, ma preso dal giusto suo furore, veniva alla
determinazione di castigare il mondo, ed in quel momento subissarlo. Sopraffatto il povero mio spirito dalla carità fraterna, per non vedere perire tante anime, che eternamente si sarebbero dannate, con santa fiducia e filiale confidenza, io dicevo: <<Ah, mio Dio, mai e poi mai acconsentirò che questo segua! Voi mi avete, per vostra infinita bontà, ricevuto qual vittima di riconciliazione; ah, mio Dio, non sdegnate il povero mio sacrificio che vi fece il vostro santissimo Figliolo sopra l’albero della croce. Si, mio Dio, in unione del suo ricevete il mio, che di tutto cuore torno ad offrirvi per l’esaltazione della santa Chiesa cattolica e per salvare tutto il mondo. Mio Dio, voglio tutti salvi e lo chiedo in nome del vostro santissimo Figliolo. Volgete verso di me il forte castigo, annientatemi, fate di me ciò che vi piace, ma salvate i poveri peccatori, salvate la Chiesa!>>.
La povera mia preghiera fu avvalorata dal grande amore che Dio porta a tutto il genere umano. L’umanità santissima di Gesù Cristo mi diede tanto valore, tanto coraggio,, tanta fu la santa confidenza che, animata dalla cognizione dell’amore infinito che Dio porta a noi, miseri mortali, m’inoltrai dunque con timore e tremore, perché la maestà di Dio m’infondeva sommo timore e sommo rispetto. Tremavo da capo a piedi alla sua divina presenza, ma ciò
68 Parte II: Le nozze Mistiche, pagg.431-433
69 Ndr. Non è stata riportata una lunga parte non rilevante all’argomento del presente testo.
70 idem
71 Parte III: Alla maggior gloria di Dio, pagg. 484-485
72 Parte III: Alla maggior gloria di Dio, pagg. 485-487
nonostante la filiale confidenza che mi diede l’infinito suo amore mi diede coraggio di sostenere il suo braccio onnipotente, e così fu sospeso il colpo formidabile della divina giustizia, che voleva scagliare in quel momento il forte suo braccio vendicatore, che per le nostre grandi iniquità e gravi peccati tiene armato il suo forte braccio di terribile flagello, che al solo vederlo mi fece tanto terrore, che per lo spavento mi sarei nascosta nel cupo più profondo della terra.
A questa vista così spaventevole caddi in un deliquio mortale e stetti molte ore come morta affatto, senza quasi più respirare e senza pulsazione, di maniera che non davo più segni di vita, ma in questo tempo il mio spirito operava con grande agilità ed attività. A fatto così terribile e spaventoso, piena di timore e di lacrime volgevo lo sguardo verso l’umanità santissima di Gesù Cristo, facevo una fervida preghiera in vantaggio di tutti i poveri peccatori, nel numero dei quali ben conoscevo di avere io il primo posto.
Dicevo: <<Gesù mio, difendete voi la nostra causa. Degnatevi di offrire il vostro preziosissimo sangue, placate lo
sdegno del vostro divin Padre. Gesù mio, pregate, pregate per noi, poveri peccatori!>>. Queste ed altre parole dicevo con tutto l’affetto del cuore e con tanto fervore che impietosiva il cuore di Dio, mentre io ero risoluta di andare all’inferno per impedire lo sdegno di Dio, giustamente irritato contro tanti ostinati peccatori. Io, benché indegna peccatrice, mi caricavo di ogni patimento, eziandio ancora dell’inferno, per liberare tante anime dal meritato castigo.
Fatta la forte preghiera, Dio, per la sua infinita bontà, si degnò di esaudirmi, e mi permise di avvicinarmi alla
tremenda sua maestà, e sostenere il forte suo braccio armato, acciò non scaricasse il colpo terribile del suo giusto furore. E così per quel momento fu sospesa la giustizia di Dio, ma non placata; mentre, per tante iniquità che si commettono, Dio ha stabilito di mandare un terribile castigo sopra la terra, per così lavare tante sozzure ed iniquità che si commettono. La preghiera delle anime che il Signore si degna per sua bontà chiamarle con il nome di sue predilette, queste con le loro preghiere vanno temporeggiando il tempo.
Ma pur verrà questo tempo terribile e tremendo, Dio chiuderà le sue orecchie e non ascolterà preghiera alcuna,
ma portato dallo zelo di vendicare i torti gravissimi che riceve la sua divina giustizia, che armata mano tutti severamente punirà, senza che alcuno possa resistere né sfuggire dalla sua mano vendicatrice. Raccomandiamoci caldamente al Signore acciò si degni usarci misericordia.
Pregando un giorno, dopo passata la festa di Pentecoste del medesimo anno 1820, per molte persone facoltose
che desideravano sapere quale regolamento potevano prendere nelle presenti circostanze per salvare le loro persone e la loro roba, mentre per tutto il mondo si sentivano delle insurrezioni dei popoli, che facevano temere qualche rivolta nella nostra città di Roma, ad imitazione delle altre nazioni, segnatamente nella Spagna. Da miserabile peccatrice come sono, con tutto l’impegno feci la preghiera al Signore, acciò si degnasse darmi lume per consigliare le suddette persone, benché io non le conoscessi, ma solo a me raccomandate da un mio grande benefattore.
Ecco il sentimento che ebbe l’anima nella santa orazione, quando si trovava nel profondo della quiete e tutta assorta in Dio: non vi sarà precauzione che sia sufficiente per salvare la roba e le persone, perché la grande opera che è per fare il Signore non c’è chi possa resistere e salvarsi; sicchè si renderà vana ogni prevenzione, ogni cautela. Quello che si deve fare è ricorrere all’Altissimo, acciò si degni per la sua infinita misericordia annoverarci nel numero di quelli che ha prescelti, i quali saranno annoverati sotto questo glorioso stendardo tutti quelli che conserveranno la fede di Gesù Cristo nel loro cuore, e che manterranno la buona coscienza, senza contaminarla nelle false massime presenti, che ne è pieno tutto il mondo.
45473 – Il fatto che sono per raccontare mi seguì il giorno della festa del gran principe degli apostoli, il glorioso san Pietro, 29 giugno 1820. fui alienata dei propri sensi. Proseguendo a pregare il giorno del gran principe san Pietro del 1820, pregando per i bisogni della santa Chiesa cattolica, trovandomi di pregare per la conversione dei peccatori, fratelli miei, nel numero dei quali io occupo il primo luogo, si trovava il mio povero spirito sollevato per mezzo di particolare favore di Dio ad un rapimento celeste, e mi trovavo propriamente vicina a Dio medesimo. Per mezzo di una luce inaccessibile ero unita intimamente in Dio in guisa tale che più mi distinguevo, ma tutta ero trasformata in quella divina luce. Ricevetti la dolce impressione della divina carità. Oh qual giubilo, oh qual contento di paradiso resò nel povero mio cuore! Quando ero in mezzo a questa dolcezza e il mio spirito era circondato da una perfetta quiete, mi parve di vedere aprirsi il cielo, e scendere dall’altro con grande maestà, corteggiato da molti santi angeli, che cantavano inni di gloria, il grandissimo principe degli apostoli san Pietro, vestito degli abiti pontificali; portava nelle mani il pastorale, con il quale segnava sopra la terra una vastissima croce, i santi angeli gli facevano intorno corona, cantavano con sommo rispetto e venerazione, in lode del santo apostolo: <<Constitues eos
73 Parte III: Alla maggior gloria di Dio, pagg. 489-491
principes super omnem terram>>, con quello che segue in appresso74.
Appuntava il suo misterioso pastorale sopra i quattro lati della suddetta croce segnata, e al momento vedevo apparire quattro verdeggianti alberi, ricoperti di fiori e frutti preziosissimi. I misteriosi alberi erano in forma di croce, erano circondati da una luce risplendentissima. Fatta che ebbe questa operazione, andò ad aprire tutte le porte dei monasteri delle monache e dei religiosi. Con interno sentimento distinguevo che il santo apostolo aveva eretto quei quattro misteriosi alberi per dare un luogo di rifugio al piccolo gregge di Gesù Cristo, per liberare i buoni cristiani dal tremendo castigo, che metterà a soqquadro tutto il mondo. Tutti i buoni cristiani, che avranno conservato lo spirito del loro santo istituto saranno tutti sotto questi misteriosi alberi rifugiati e liberi dal tremendo castigo. Così dico di tanti buoni ecclesiastici secolari ed altro ceto di persone, che avranno conservato la fede nel loro cuore, questi saranno tutti salvi. Ma guai a quei religiosi e religiose inosservanti, che disprezzarono le sante regole, guai, guai, perché tutti periranno sotto il terribile flagello. Così dico di tutti i cattivi ecclesiastici secolari ed ogni altro ceto di persone, di ogni stato, di ogni condizione, che si danno in preda al libertinaggio e vanno dietro alle false massime della riprovata filosofia presente. Questi sono contro le massime del santo evangelo, negando la fede di Gesù Cristo; questi infelici tutti periranno sotto il peso del braccio sterminatore della divina giustizia di Dio, alla quale nessuno potrà resistere.
Rifugiati che erano tutti i buoni cristiani sotto i misteriosi alberi, che li vedevo sotto la forma di belle pecorelle, sotto la custodia del loro pastore san Pietro, al quale tutte prestavano umile soggezione e rispettosa obbedienza, questa simbolica comparsa significa il popolo cristiano, che milita sotto il glorioso stendardo della croce, il quale sarà immune dal tremendo castigo, che Dio è per mandare sulla terra, per i tanti peccati che si commettono dalla maggior parte del cristianesimo.
45575 – Fatta dunque dal santo apostolo la suddetta operazione di assicurare sotto i misteriosi alberi il piccolo
gregge di Gesù Cristo, il santo apostolo risalì al cielo, accompagnato dai santi angeli che con lui erano discesi. Risaliti che furono al cielo, il cielo si ammantò di tenebroso azzurro, che il solo mirarlo faceva terrore, un caliginoso vento con l’impetuoso e tetro suo fischio urlando nell’aria qual fiero leone col suo fiero ruggito l’orrido suo eco per tutta la terra faceva risuonare.
Il terrore, lo spavento porrà tutti gli uomini e tutti gli animali in sommo spavento, tutto il mondo sarà in rivolta e si uccideranno gli uni con gli altri, si trucideranno tra loro senza pietà.
Nel tempo della sanguinosa pugna la mano vendicatrice di Dio sarà sopra questi infelici, e con la sua onnipotenza punirà il loro orgoglio e la loro temerarietà e sfacciata baldanza; si servirà Dio della podestà delle tenebre per sterminare questi settari, uomini iniqui e scellerati, che pretendono di atterrare, di sradicare dalle sue profonde radici, di buttar giù dai suoi più profondi fondamenti la nostra santa madre Chiesa cattolica.
Questi uomini indegni pretendono di balzare Dio dal suo augustissimo trono, per mezzo della loro perversa malizia. Dio si riderà di loro e della loro malizia, e con un solo cenno della sua destra mano onnipotente punirà questi iniqui, permettendo alla podestà delle tenebre di sortire dall’inferno; e queste grandi legioni di demoni scorreranno per tutto il mondo; e per mezzo di grandi rovine eseguiranno gli ordini della divina giustizia, a cui questi maligni spiriti sono soggetti, sicché né più né meno di quanto lo permetterà Dio potranno danneggiare gli uomini e le loro sostanze, le loro famiglie, i loro poderi, villaggi, città, case e palazzi, e ogni altra cosa che sussisterà sopra la terra. Comanderà Dio imperiosamente alla podestà delle tenebre che facciano crudo scempio di tutti i suoi ribelli, che temerariamente ardirono di offenderlo con tanto ardire e baldanza. Permetterà Dio che siano castigati questi uomini iniqui dalla crudeltà dei fieri demoni, perché volontariamente alla podestà del demonio si assoggettarono, e con loro si confederarono a danneggiare la santa Chiesa cattolica. Permetterà Dio che da questi maligni spiriti siano puniti, per mezzo di morte cruda e spietata. E perché il povero mio spirito bene apprendesse questo sentimento della giustizia divina, mi fu mostrato l’orrido carcere infernale. Vedevo aprirsi dal profondo cupo della terra una tenebrosa e spaventevole caverna, piena di fuoco, dove vedevo sortire tanti demoni, i quali, presa chi una figura e
chi un’altra, chi da bestia, chi umana, venivano tutti ad infestare il mondo e fare dappertutto stragi e rovine.
Ma buon per i veri e buoni cristiani, mentre in loro favore avranno il valevole patrocinio dei gloriosi santi apostoli san Pietro e san Paolo. Questi vigileranno alla loro cura e custodia, acciò quei maligni spiriti non possano nuocere né alla loro robba né le loro persone; ma questi buoni cristiani saranno preservati ed immuni dalle spietate rovine che faranno questi maligni spiriti, con il permesso di Dio e non altrimenti, mentre questo immenso Dio è l’assoluto padrone del cielo e della terra e dell’inferno, la cui tenebrosa podestà non può farci alcun danno senza il suo divino permesso, senza la sua volontà.
Permetterà Dio a questi maligni spiriti di fare molte rovine sulla terra, devasteranno tutti quei luoghi dove Dio è stato ed è oltraggiato, profanato, idolatrato e sacrilegamente trattato: tutti questi luoghi saranno demoliti,
74 <<Memores erunt nominis tui Domine>>. Breviario romano, antifona della solennità dei santi Pietro e Paolo.
75 Parte III: Alla maggior gloria di Dio, pagg. 491-492
rovinati, e perderanno ogni loro vestigio.
45676 – Fatta la suddetta operazione, puniti gli empi con morte crudele, demoliti questi indegni luoghi, vidi ad un tratto rasserenare il cielo, ed immantinente dall’altezza di esso vidi scendere sulla terra un maestoso trono, dove vedevo il santo apostolo san Pietro maestosamente vestito degli abiti pontificali, corteggiato da immenso numero di angeli, i quali facevano d’intorno corona, e cantando inni di gloria in lode del santo, ossequiandolo qual principe della terra. In questo tempo vidi nuovamente aprire il cielo e scendere con gran pompa e maestà il glorioso san Paolo, che con autorevole podestà di Dio, in un baleno scorreva tutto il mondo, e incatenava tutti quei maligni spiriti infernali, e li conduceva avanti al santo apostolo, il quale con il suo autorevole comando li tornò a confinare nelle tenebrose caverne, donde ne erano usciti. Al comando del santo apostolo san Pietro tutti tornarono nel baratro dell’inferno.
Al momento si vide sulla terra apparire un bello splendore, che annunziava la riconciliazione di Dio con gli uomini; dai santi angeli fu condotto il piccolo gregge di Gesù Cristo avanti al trono del gran principe san Pietro. Questo gregge era quel suddetto gregge di buoni cristiani, che in tempo del tremendo castigo sarà rifugiato sotto i misteriosi alberi anzidetti, significati quali gloriosi stendardi della croce, insegna misteriosa della nostra santa religione cattolica. I misteriosi frutti dei suddetti alberi sono i meriti infiniti di Gesù crocifisso, che per amore del genere umano volle essere appeso sopra l’albero della croce.
Presentato che fu dai santi angeli il piccolo numero dei cristiani avanti al trono del gran principe degli apostoli san Pietro, tutti quei buoni cristiani gli fecero profonda riverenza, e benedicendo Dio fecero i loro più umili ringraziamenti a Dio ed al santo apostolo, per aver retto e sostenuto la Chiesa di Gesù Cristo e il cristianesimo, acciò non andasse errato nelle false massime del mondo. Il santo scelse il nuovo pontefice, fu riordinata tutta la Chiesa secondo i veri dettami del santo Evangelo, si ristabilirono gli ordini religiosi, e tutte le case dei cristiani divennero tante case religiose, tanto era il fervore, lo zelo della gloria di Dio, che tutto era ordinato all’amore di Dio e del prossimo. In questa maniera si formò in un momento il trionfo, la gloria, l’onore della Chiesa cattolica: da tutti era acclamata, da tutti stimata, da tutti venerata, tutti si diedero alla sequela di essa, riconoscendo tutti il vicario di Cristo, il sommo pontefice.
46377 – Racconto come nello scorso mese di dicembre 1820, il dì 8, giorno della Immacolata Concezione di Maria santissima, per mezzo di una illustrazione divina, il Signore mi manifestò l’irritato suo sdegno giustissimo contro tutto il genere umano, facendomi conoscere l’empietà, l’indegnazione, le enormi ingratitudini che si commettono dagli uomini contro la sua divina legge ed il suo santo Evangelo, da ogni sorta di persone, tanto ecclesiastiche che secolari.
Si degnò il Signore di inoltrarmi fino negli ampi spazi della sua divinità, dove mi diede a vedere ed a conoscere le
infinite sue misericordie e l’eterno suo amore. Qual meraviglia e qual rapimento di spirito recasse alla povera anima l’eterna magnificenza del mio eterno Dio, non mi è al certo possibile il poterlo spiegare, mentre era tanta la grandezza della cognizione, che restai rapita nel penetrare tanta magnificenza, che il povero mio intelletto non poteva arrivare a comprenderlo, ne poteva penetrare simile grandezza.
Dopo aver goduto questo gran bene inenarrabile ed incomprensibile, Dio mi fece conoscere quanto sia disprezzato dagli uomini questo suo grande amore, mi diede a vedere gli oltraggi sacrileghi che si commettono; in una parola, in un tratto vidi tutte le iniquità che inondano la terra e tutte le abominazioni che si commettono dai libertini e le forti manovre che si fanno dai nemici della nostra santa religione cattolica, che cercano tutte le maniere di poterla del tutto distruggere.
<<Mira, o figlia>>, mi diceva l’eterno Dio, <<qual contrapposto di iniquità è mai questo che si fa all’eterno mio
amore. La mia giustizia è ormai stanca di sostenere il grave peso di queste grandi enormità. L’eterno mio Padre più non vuole accettare i sacrifici della anime sue dilette, che quali vittime si offrono con rigide penitenze, per sostenere l’irritato suo sdegno. Queste, unitie ai miei meriti, cercano di placare la sua giustizia, ma già non più ascolta ne preghiere né vittime. E’ già determinato il terribile decreto di castigare e punire con tutta severità l’iniquità degli uomini con terribile castigo. Il decreto è stabile, permanente ed irrevocabile. Figlia, non mi pregare, mentre la preghiera su di ciò che io sdegno>>.
Ed intanto, facendomi dimostrazione della sua inesorabile giustizia, mi levò la libertà e la volontà di pregare per questa grande causa.
Oh quale afflizione mi recasse e qual timore mi rendesse il vedere lo sdegno di Dio non posso con parole esprimerlo, il vedere l’iniquità degli uomini e la loro ingratitudine verso il bene sommo di un Dio amante. A confronto così dissonante fui sopraffatta da un deliquio mortale, che mi ridusse ad agonizzare per molte ore; tornata nei propri sensi, piena di spavento e di terrore, per aver veduto Dio sdegnato giustamente contro di noi, senza poterlo
76 Parte III: Alla maggior gloria di Dio, pagg. 492-493
77 Parte III: Alla maggior gloria di Dio, pagg. 502-503
placare, restò la povera anima mia nel pianto e nell’afflizione.
57278 – Il mese di agosto 1822 poco e niente posso dire per aver trascurato lo scrivere a motivo di dovere assistere ad una malattia di febbre perniciosa di una mia figlia. Coma ancora devo attribuirlo alla mia poca diligenza e ripugnanza che soffro nello scrivere, che mi servo di ogni leggera scusa per non farlo. E il mio padre spirituale ha la sofferenza di tempo in tempo di precettivamente comandarmi di scrivere sotto pena di castigo. Questa mia confessione valga per conoscere la mia iniquità e la mia cattiveria.
Varie cose seguirono nel mio spirito in questo mese di agosto, ma un solo fatto al vivo mi restò impresso per il grande timore che mi cagionò. Il giorno 29 agosto 1822, Decollazione di san Giovanni Battista, mi trovato in una chiesa orando e il mio spirito era tutto raccolto in Dio. Godevo una perfetta pace, quando ad un tratto mi si diede a vedere lo sdegno del Signore e l’inesorabile sua giustizia, che voleva punire tutto il mondo. Oh Dio, qual pena fu questa per me! Dal grande timore credetti di morire. Dallo spavento mi venne una grande febbre e restò cagionevole il mio corpo per vari giorni.
Nel balenare lo sdegno di Dio, nello scoppio del suo furore giustissimo vidi tre angeli a cavallo in abito militare con l’elmo in testa, con spada in mano, vestiti del furore di Dio. Erano questi sopra un altissimo monte, già determinati di dare il corso ai loro cavalli. Erano già sul punto di dare il grande assalto, di fare con le loro spade l’ultimo scempio al mondo con uccidere e fare in pezzi tutti quelli che disonorano Dio con tanta malvagità, con incendiare le città [e] i villaggi per le tante indegnazioni e dissolutezze e sozzure che inondano la terra col maledetto peccato dell’impurità, col punire severamente tutti quelli che sono ribelli delle divine leggi e spargono false massime della filosofia moderna.
Quanto tutto era determinato dalla divina giustizia ed erano questi tre principi della milizia celeste per eseguire
l’ordine della divina giustizia, frettolosa e piena di compassione vidi venire sopra quel monte Maria santissima in compagnia del suo purissimo sposo Giuseppe, per riparare il grande castigo che era imminente per piombare sopra la terra. Posero questi santi sposi un forte riparo avanti ai tre cavalli e imposero, a nome di Dio, ai tre guerrieri che sospendessero il loro corso.
Come si è potuto leggere nel suo diario, la beata Elisabetta Canori Mora, non fa accenni circa il tapparsi in casa, di accendere candele benedette, il tempo di durata del flagello, ecc.
Tuttavia, stando alle sue esperienze mistiche del 07/06/181579 e del
29/06/182080, fa riferimento al buio. Nella seconda, parla anche di demoni che,
su concessione divina e nella misura e limiti impostogli da Dio, infesteranno la terra compiendo stragi e rovine.
Cercando di comprendere il messaggio che il Signore, tramite la beata, vuole farci arrivare, possiamo dire che nel suo complesso, il tutto ci riporta ad una corrispondenza biblica tratta dalle parole contenute nel libro di Geremia: “Disse il Signore: «Và nell'atrio del tempio del Signore e riferisci a tutte le città di Giuda che vengono per adorare nel tempio del Signore tutte le parole che ti ho comandato di annunziare loro; non tralasciare neppure una parola. Forse ti ascolteranno e ognuno abbandonerà la propria condotta perversa; in tal caso disdirò tutto il male che pensavo di fare loro a causa della malvagità delle loro azioni.[…]».”81
E’ vero, vediamo un Dio “giustiziere”, sdegnato di tanti peccati, del rifiuto del Suo amore, del Suo Figlio, del sacrificio da Lui sofferto nella Passione per noi e per la nostra salvezza.
Ma, come si evince dal diario e dai versetti biblici sopra citati, Dio non vuole punire l’uomo. Lo ama a tal punto da aver dato Suo Figlio per la nostra salvezza.82
Dagli scritti della beata risalta questa considerazione dal fatto che più volte
Egli ha fermato la mano della Sua Giustizia attraverso l’intercessione della stessa beata, della Santissima Vergine e del suo castissimo sposo, San Giuseppe.
78 Parte III: Alla maggior gloria di Dio, pagg. 630-631
79 Vedi n. 257
80 Vedi n. 455
81 Ger 26,1-3
82 Cfr Gv 3,16
E’ fuori dubbio che se, nel contesto della “profezia dei tre giorni di buio”, vengono presentate solo le parti inerenti al flagello divino, si perde il messaggio d’amore che Dio racchiude in esso.
Ripetiamo: E’ vero, si parla di buio, di demoni, di terremoti, di fulmini, di
stragi…
Ma si parla anche di Misericordia che frena la Giustizia attraverso il richiamo
e l’appello degli infiniti meriti di Gesù il Cristo per mezzo della Sua
Passione.
Tutto ciò va preso e tenuto in considerazione insieme. Non si può parlare di Giustizia senza tenere conto della Misericordia. Altrimenti la venuta, le parole, le opere e la Passione di Cristo non avrebbero più senso.
C’è un’altra considerazione da fare: La Misericordia tiene a freno la Giustizia, ma ad un certo punto, quest’ultima verrà comunque messa in atto. Ciò è dato dalle visioni del 19/03/182083, dove la beata riporta la seguente frase: “E così per quel momento fu sospesa la giustizia di Dio, ma non placata; mentre, per tante iniquità che si commettono, Dio ha stabilito di mandare un terribile castigo sopra la terra, per così lavare tante sozzure ed iniquità che si commettono. La preghiera delle anime che il Signore si degna per sua bontà chiamarle con il nome di sue predilette, queste con le loro preghiere vanno temporeggiando il tempo. Ma pur verrà questo tempo terribile e tremendo, Dio chiuderà le sue orecchie e non ascolterà preghiera alcuna, ma portato dallo zelo di vendicare i torti gravissimi che riceve la sua divina giustizia, che armata mano tutti severamente punirà, senza che alcuno possa resistere né sfuggire dalla sua mano vendicatrice. Raccomandiamoci caldamente al Signore acciò si degni usarci misericordia.”; e dalla rivelazione dell’08/12/182084, quando Dio disse alla beata: “E’ già determinato il terribile decreto di castigare e punire con tutta severità l’iniquità degli uomini con terribile castigo. Il decreto è stabile, permanente ed irrevocabile. Figlia, non mi pregare, mentre la preghiera su di ciò che io sdegno”.
Dunque, come si direbbe, è solo questione di tempo. Tuttavia, tornando alla rivelazione del 19/03/1820, come si vede dall’ultima affermazione della beata, malgrado la certezza del flagello, ci esorta nel raccomandarci al Signore affinchè ci usi Misericordia. Quindi, è sempre lasciata aperta la porta alla Speranza di salvezza. Non sembra essere nella volontà di Dio lasciarci nell’angoscia fissando le nostre attenzioni solamente sul flagello in se.
In merito alle rivelazioni dal 20 febbraio al 20 marzo 181585, quelle in cui Dio apparve alla beata sotto la figura di un guerriero armato pronto a punire il mondo, esortando la beata ad unirsi alla sua esultanza vendicatrice, è davvero sorprendente la risposta ed il comando del padre spirituale della Canori Mora: “Il suddetto mi disse che non dovevo oppormi a Dio; ma a costo di ogni mia pena, dovevo compiacermi nella sua divina volontà, benchè dovesse perire tutto il mondo. Non solo mi consigliò, ma mi comandò di fare una preghiera tutta conforme alla divina volontà.”86.
E’ spontaneo domandarsi con quale spirito e tranquillità il buon sacerdote rispose in quel modo alla beata. In ogni caso è palese che egli ritenesse le rivelazioni della Canori Mora come veritiere, quindi nel comandarle di non opporsi alla divina volontà era consapevole delle conseguenze che ne sarebbero derivate.
Sicuramente non era a conoscenza dell’entità e misura della volontà di Dio
nell’esercitare la Sua Giustizia, però aveva indubbiamente dedotto che erano, in un certo senso, nefaste per il mondo.
La sua risposta riporta alla memoria una frase che Gesù stesso c’insegnò: “Sia fatta la Tua volontà”87
“La tua volontà sia fatta sulla terra come in cielo. Nulla certamente sfugge alle disposizioni della divina Provvidenza che ha tutto previsto e tutto disposto ancor prima che qualcosa accada. Nessun ostacolo può deviarla dal fine che si è
83 Vedi n. 452
84 Vedi n. 463
85 Vedi n. 237
86 Vedi n. 238
87 Mt 6,10
prefisso; e perciò, quando chiediamo a Dio che si compia la sua volontà non temiamo - dice Tertulliano - che qualcuno possa efficacemente opporsi all'attuazione dei suoi disegni, ma acconsentiamo umilmente a tutto quanto gli è piaciuto di ordinare a nostro riguardo e ci dichiariamo disposti a compiere sempre e in ogni cosa la sua santissima volontà, a noi nota nei comandamenti, con la stessa prontezza, amore e costanza con cui gli Angeli e i Santi obbediscono in cielo.”88
Quante volte, recitando il Pater, meditiamo sopra quest’affermazione alla volontà divina.
Se osserviamo la risposta del sacerdote alla luce della frase evangelica,
allora, le sue parole e comando non ci sorprendono più. “Del Signore è la terra e quanto contiene, l’universo e i suoi abitanti”89; ed ancora: “Vi castiga per le vostre ingiustizie, ma userà misericordia a voi tutti”90
Nelle parole del Sacerdote si racchiudono anche i versetti appena citati. Ammissione che il Signore è l’unico e solo sovrano, anche delle nostre stesse vite. Presa coscienza dei meritati castighi dovuti dai nostri peccati con appello fiducioso alla Sua Misericordia.
Perché si è voluto porre l’accento sulla frase di Padre Ferdinando? Perché come è stato riscontrato, il (oppure un) tremendo castigo verrà attuato dalla divina Giustizia.
Ma se, come abbiamo già detto, vediamo solo il flagello in se, oltre alla
preoccupazione ed alla inevitabile afflizione nel vedersi oggetto e causa della punizione divina, si corre il rischio di perdere la Speranza a causa della poca conoscenza circa la Misericordia e la nostra Fede in essa.
Un’ultima cosa a riguardo: La beata, in quest’occasione ci lascia una importantissima esortazione: “Raccomandiamoci al Signore, acciò si degni di mitigare la sua giustizia; molto si può ottenere con le preghiere”91
88 SAR 39
89 Sal 23(24),1
90 Tb 13,5
91 Vedi n. 238
Elisabetta Canori Mora
(Riscontri biblici)
Il primo riscontro biblico che vogliamo porre in evidenza è quello relativo alle esperienze mistiche che vanno dal 20 febbraio fino al 20 marzo 181592.
Il Signore Dio che si presenta sotto la figura di un guerriero armato, a nostra
conoscenza è una visione piuttosto inusuale.
Eppure, sul libro della Sapienza, sta scritto: “Egli prenderà per armatura il suo zelo, e armerà il creato per castigare i nemici; indosserà la giustiza come corazza e si metterà come elmo un giudizio infallibile; prenderà come scudo una santità inespugnabile; affilerà la sua collera inesorabile come spada e il mondo
combatterà con lui contro gli insensati”93.
Se uniamo l’esperienza mistica del 25/12/1813, con il messaggio che ne abbiamo tratto, presentandolo con la citazione del libro di Geremia, e poniamo a mò di conclusione le esperienze mistiche indicate (con i versetti del libro della Sapienza), otteniamo il seguente quadro:
Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le tue forze.94
Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l’iniquità non sarà più causa della vostra rovina. Liberate- vi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo.95
Forse per la tua pietà ti punisce e ti convoca in giudizio? O non piuttosto per la tua grande malvagità e per le tue iniquità senza limite?96
Sopraggiunge il tuo destino, o abitante del paese: arriva il tempo, è prossimo il giorno terribile e non di tripudio sui monti. Ora, fra breve, rovescerò il mio furore su di te e su di te darò sfogo alla mia ira. Ti giudicherò secondo le tue opere e ti domanderò conto di tutte le tue nefandezze. Né s'impietosirà il mio occhio e non avrò compassione, ma ti terrò responsabile della tua condotta e saranno palesi in mezzo a te le tue nefandezze: saprete allora che sono io, il Signore, colui che colpisce. Ecco il giorno, eccolo che arriva. E' giunta la tua sorte. L'ingiustizia fiorisce, germoglia l'orgoglio e la violenza si leva a scettro d'iniquità. E' giunto il tempo, è vicino il giorno: chi ha comprato non si allieti, chi ha venduto non rimpianga; perché l'ira pende su tutti! Chi ha venduto non tornerà in possesso di ciò che ha venduto anche se rimarrà in vita, perché la condanna contro il loro fasto non sarà revocata e nessuno nella sua perversità potrà preservare la sua esistenza.97
Quindi, abbiamo Dio-Amore che, giustamente, esige di essere ricambiato con il cuore di questo Suo Amore.
In virtù di questo Amore ci esorta ad amarlo.
Quando la misura dei peccati e dell’ingratitudine dell’uomo sarà colma, dopo
tanti inviti ed esortazioni, scatenerà la Sua ira su chi non avrà voluto accogliere la grazia della conversione.
Poniamo una particolare attenzione all’ultimo versetto citato: “Chi ha venduto non tornerà in possesso di ciò che ha venduto anche se rimarrà in vita”. Ciò può significare che,
malgrado l’ira del Signore, c’è sempre tempo e modo per salvarsi. Infatti, sempre attraverso il profeta Ezechiele: “Io non godo della morte di chi muore. Parola del Signore Dio: Convertitevi e vivrete”98. A maggior ragione conclude il versetto sopra indicato ricordando che “nessuno nella sua perversità potrà preservare la sua esistenza”.
Anche nella visione del 15/08/181499 troviamo un chiaro richiamo alla conversione: “Da varie persone vedevo deplorare il peccato; altri, convinti della ragione, si convertivano; ma guai a quelli che, duri di cuore, non daranno ascolto alla chiamata che Dio fa per la valevole mediazione di Maria Santissima!”.
92 Vedi . 237
93 Sap 5,17-20
94 Dt 6,5
95 Ez 18,30-31
96 Gb 22,4-5
97 Ez 7,7-13
98 Ez 18,32
99 Vedi n. 171
Nella visione del 07/06/1815100, sembra che le conversioni avvengano anche durante il flagello punitivo nei confronti degli empi.
Quel guai ai duri di cuore che rifiuteranno i richiami, in contrapposizione a chi si pentirà e si convertirà è rappresentato in modo evidente nella visione del 15/11/1818101.
Quindi, come abbiamo riscontrato sin dall’inizio del nostro esame circa i contenuti del diario, Dio non vuole punire l’uomo.
La punizione, se proprio vogliamo definirla tale, avviene dopo molti richiami ed
inviti alla conversione. Comunque il flagello, da come s’intende, non colpisce il peccatore in quanto tale, ma solo e chi non vuole ravvedersi nella caparbietà del proprio cuore.
Veniamo ora a riscontrare biblicamente le rivelazioni che hanno specifico riscontro con la “profezia” in questione:
La visione del 15/08/1814102 richiama moltissimo la visione del profeta Ezechiele103. Ma anche qui e chiaro che solo gli empi ed i peccatori incalliti subiscono l’attuarsi della Giustizia divina.
Le due visioni del 07/06/1815104 e del 26/06/1820105 sono quelle da cui vengono estrapolate le prove destinate a confermare la validità della “profezia sui tre giorni di buio”.
Riprendiamole nei vari punti caratteristici con i dovuti riscontri biblici:
07/06/1815: Il cielo si ammantò di nera caligine, scoppiando i fulmini più tremendi, dove incenerivano, dove bruciavano: la terra, non meno che il cielo, era sconvolta.
29/06/1820: il cielo si ammantò di tenebroso azzurro, che il solo mirarlo faceva terrore, un caliginoso ven - to con l’impetuoso e tetro suo fischio urlando nell’aria qual fiero leone col suo fiero ruggito l’orrido suo eco per tutta la terra faceva risuonare.
Queste due visioni possono trovano un certo riscontro con i seguenti passi del
VT:
E' vicino il gran giorno del Signore, è vicino e avanza a grandi passi. Una voce: Amaro è il giorno del Signore! an- che un prode lo grida. «Giorno d'ira quel giorno, giorno di angoscia e di afflizione, giorno di rovina e di stermi- nio, giorno di tenebre e di caligine, giorno di nubi e di oscurità, giorno di squilli di tromba e d'allarme sulle for- tezze e sulle torri d'angolo. Metterò gli uomini in angoscia e cammineranno come ciechi, perchè han peccato contro il Signore106
Guardai la terra ed ecco solitudine e vuoto, i cieli, e non v'era luce. Guardai i monti ed ecco tremavano e tutti i colli ondeggiavano. Guardai ed ecco non c'era nessuno e tutti gli uccelli dell'aria erano volati via. Guardai ed ecco la terra fertile era un deserto e tutte le sue città erano state distrutte dal Signore e dalla sua ira ar - dente. Poiché dice il Signore: «Devastato sarà tutto il paese; io compirò uno sterminio. Pertanto la terra sarà in lutto e i cieli lassù si oscureranno, perché io l'ho detto e non me ne pento, l'ho stabilito e non ritratterò».107
In quel giorno - oracolo del Signore Dio - farò tramontare il sole a mezzodì e oscurerò la terra in pieno gior - no!108
Il sole si cambierà in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il giorno del Signore, grande e terribile.109
Il sole e la luna si oscurano e le stelle perdono lo splendore.110
Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile, con sdegno, ira e furore, per fare della terra un deserto, per sterminare i peccatori. Poiché le stelle del cielo e la costellazione di Orione non daranno più la loro luce; il sole
100 Vedi n. 257
101 Vedi n. 411
102 Vedi n. 171
103 Vedi Ez 9,1-10
104 Vedi n. 257
105 Vedi n. 455
106 Sof 1,14-17
107 Ger 4,23-28
108 Am 8,9
109 Gl 3,4
110 Gl 4,15
si oscurerà al suo sorgere e la luna non diffonderà la sua luce. Io punirò il mondo per il male, gli empi per la loro iniquità; farò cessare la superbia dei protervi e umilierò l'orgoglio dei tiranni.111
Ci sono poi i riferimenti anche sul NT:
Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allo- ra si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria.112
In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore e gli astri si metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.113
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla ter - ra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.114
Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue, le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi. Il cielo si ritirò come un volume che si arrotola e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. Allora i re della terra e i grandi, i capitani, i ricchi e i po- tenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; e dicevano ai monti e alle rupi: Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'A- gnello, perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi vi può resistere?115
Veniamo ora alla questione relativa ai demoni. Nel diario della beata, questa particolarità, nelle sue esperienze mistiche, compare solo una volta, nella visione del 29/06/1820116:
“[…]si servirà Dio della podestà delle tenebre per sterminare questi settari, uomini iniqui e scellerati[…]e con un
solo cenno della sua destra mano onnipotente punirà questi iniqui, permettendo alla podestà delle tenebre di
sortire dall’inferno; e queste grandi legioni di demoni scorreranno per tutto il mondo; e per mezzo di grandi rovine eseguiranno gli ordini della divina giustizia, a cui questi maligni spiriti sono soggetti, sicché né più né meno di quanto lo permetterà Dio potranno danneggiare gli uomini e le loro sostanze, le loro famiglie, i loro poderi, villaggi, città, case e palazzi, e ogni altra cosa che sussisterà sopra la terra. Comanderà Dio imperiosamente alla podestà delle tenebre che facciano crudo scempio di tutti i suoi ribelli, che temerariamente ardirono di offenderlo con tanto ardire e baldanza. Permetterà Dio che siano castigati questi uomini iniqui dalla crudeltà dei fieri demoni, perché volontariamente alla podestà del demonio si assoggettarono, e con loro si confederarono a danneggiare la santa Chiesa cattolica. Permetterà Dio che da questi maligni spiriti siano puniti, per mezzo di morte cruda e spietata. E perché il povero mio spirito bene apprendesse questo sentimento della giustizia divina, mi fu mostrato l’orrido carcere infernale. Vedevo aprirsi dal profondo cupo della terra una tenebrosa e spaventevole caverna, piena di fuoco, dove vedevo sortire tanti demoni, i quali, presa chi una figura e chi un’altra, chi da bestia, chi umana, venivano tutti ad infestare il mondo e fare dappertutto stragi e rovine. […] Permetterà Dio a questi maligni spiriti di fare molte rovine sulla terra, devasteranno tutti quei luoghi dove Dio è stato ed è oltraggiato, profanato, idolatrato e sacrilegamente trattato: tutti questi luoghi saranno demoliti, rovinati, e perderanno ogni loro vestigio.”
Quest’aspetto della “profezia” è indubbiamente il più controverso, anche della caratteristica relativa al buio.
111 Is 13,9-10
112 Mt 24,29-30
113 Mc 13,24-25
114 Lc 21,25-26
115 Ap 6,12-17
116 Vedi n. 455
Dio che permette, anzi “usa”, i demoni per punire, distruggere, uccidere…
Sulle prime, sembrerebbe che nella Sacra Scrittura non ci siano riscontri diretti in merito. Nemmeno nella nona piaga d’egitto ci sono demoni che distruggono ed uccidono. C’è il buio, c’è l’angoscia, ecc. ma demoni che portano morte e distruzione non se ne intravede il riferimento.
Tuttavia, nel libro di Giobbe, il Signore “usa” satana in persona per mettere alla prova il suo servo e testare la sua fedeltà117. In effetti, Giobbe, in un solo giorno perde tutti i suoi armenti e tutti i suoi figli118; mantenendo la sua fedeltà al Signore119, quest’ultimo permette al demonio di colpirlo direttamente di persona procurandogli una grave malattia della pelle120.
Nel libro di Tobia abbiamo un demonio che uccideva tutti i mariti di Sara il giorno stesso delle nozze121.
Infine, negli Atti, troviamo il tentativo di esorcizzare un indemoniato da parte dei figli di Sceva122. Bisogna riconoscere che in quest’ultimo riferimento, l’azione diretta non proviene dal demonio ma dal posseduto. Tuttavia questi è spinto dal demonio a lanciarsi contro i falsi esorcisti picchiandoli selvaggiamente.
Dai riferimenti biblici appena indicati, possiamo dire che anche quest’aspetto della “profezia” trova un certo suo riscontro.
Nel libro di Giobbe, Dio permette al demonio di “rovinare” patrimonialmente il
Suo servo fedele; di far uccidere i suoi servi e i suoi stessi figli.
E’ vero che l’azione del demonio qui si vede indiretta, i servi vengono uccisi dai banditi che rubano gli armenti; i figli restano uccisi dal crollo della tenda a causa di un forte vento. Però ciò è dovuto dall’autorizzazione ad intervenire da parte di Dio al demonio.
Nel libro di Tobia, invece, l’azione demoniaca è diretta. Non viene detto come, la Scrittura riporta solamente che il cattivo demonio, glieli aveva uccisi123.
L’ultimo riferimento, riporta un’azione demoniaca semi-diretta. Fisicamente è il
posseduto che si scaglia sui falsi esorcisti; ma direttamente, questi, è sotto l’influenza e la “guida” del demonio che lo possiede. Questa scena degli Atti lascia chiaramente intendere che i sette figli di Sceva sono stati letteralmente puniti per aver abusato di un ministero che non gli era stato conferito. Infatti, prima di scagliarsi contro di loro gli sono state rivolte le seguenti parole: “«Conosco Gesù e so chi è Paolo, ma voi chi siete?»”124.
Infine riportiamo all’attenzione il capitolo 9 del libro dell’Apocalisse di Giovanni: La stella caduta dal cielo a cui gli fu data la chiave del pozzo dell’Abisso. Dal pozzo dell’Abisso uscirà un fumo che oscurerà il sole e l’atmosfera. Dal fumo usciranno le cavallette che tormenteranno gli uomini, senza però ucciderli. Il re delle cavallette è l’angelo dell’Abisso.
I demoni, benchè privi della Grazia divina, mantengono sempre la loro natura angelica. Quindi, per “angelo dell’Abisso” il riferimento a santana è chiaro e preciso.
Ora se l’angelo dell’Abisso è il loro re, se le cavallette escono dal fumo che
proviene dall’Abisso, è chiaro che le cavallette sono praticamente dei demoni. Quindi Dio, usa quest’ultimi per tormentare gli uomini nella forma e misura da lui stabilita.
Ma chi potevano colpire le cavallette? Soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla
fronte. Quindi tutti quelli che hanno accettato su di loro il dominio della bestia. Infatti le tenebre sopraggiungeranno proprio durante il periodo in cui questa eserciterà sulla terra il suo potere: “Il quinto versò la sua coppa sul trono della bestia
117 Gb 1,6-12
118 Gb 1,13-18
119 Gb 1,20-22
120 Gb 2,1-7
121 Tb 3,8
122 At 19,13-16
123 Tb 3,8
124 At 19,15
e il suo regno fu avvolto dalle tenebre.”125
Fin qui, abbiamo effettuato, riteniamo con successo, i dovuti risconti ed analisi, circa i contenuti delle visioni della beata Elisabetta Canori Mora, in merito alla questione dei demoni che infesteranno la terra.
Sempre nella visione del 29/06/1820, la beata riporta di aver visto San Pietro, tracciare sulla terra una croce con il suo (presumiamo) bastone pastorale. Dai quattro punti cardinali della Croce tracciata dal santo, spuntare quattro alberi sotto i quali le anime elette vi si rifugeranno, mentre su quest’ultima imperverserà il flagello divino del buio e dei demoni. Infatti, gli iniqui credendo di dominare il popolo santo, incatenati nelle tenebre e prigionieri di una lunga notte, chiusi nelle case, giacevano esclusi dalla provvidenza eterna.126
Come abbiamo già visto nel capitolo dei riscontri biblici riferiti ai contenuti della profezia, dalla stessa visione risulta che Chiunque adora la bestia e la sua statua e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, berrà il vino dell'ira di Dio che è versato puro nella coppa della sua ira e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell'Agnello127. Mentre per gli altri, come abbiamo visto sopra, saranno preservati perché possiederanno il sigillo di Dio sulla fronte. Tutto ciò riporta anche ai flagelli d’Egitto, detti flagelli colpivano sempre e solo gli egizi, mai gli ebrei, e nemmeno gli stranieri nella loro terra e le altre nazioni.
Quindi, arrivati a questo punto, riteniamo di aver effettuato tutti i dovuti riscontri biblici con le visioni della beata Elisabetta Canori Mora in merito alla “profezia dei tre giorni di buio”.
125 Ap 16,10
126 Sap 17,2
127 Ap 14,9-10
San Gaspare del Bufalo
Dai testi trovati, relativi al Processo di Canonizzazione, redatti in base alle deposizioni di San Vincenzo Pallotti e Don Biagio Valentini, non è stato riscontrato nulla che possa essere utile per la nostra ricerca in merito alla “profezia sui tre giorni di buio”.
Beata Maria di Gesù Crocifisso (Maria Baouardy)
Dai testi trovati ed esaminati, di Nicola Gori e del Rev. P. Pierre Estrate, non è stato riscontrato nulla che possa essere utile per la nostra ricerca in merito alla “profezia sui tre giorni di buio”.
Venerabile Elena Aiello
Eccetto per un solo testo, non ci è stato possibile reperirne ulteriori nelle
Biblioteche pubbliche e/o nelle librerie.
Da una ricerca, risulta che i testi in questione sono disponibili tramite le
Suore Minime della Passione di N.S.G.C., a Cosenza.
Nel testo consultato, di carattere esortativo nella fede basandolo sulla biografia della venerabile, l’autore riporta degli stralci circa quanto riferito da questa.
La maggior parte di queste citazioni, almeno quelle che interessano ai fini del presente documento, sono perlopiù ammonizioni con le relative richieste, divine, di conversione per evitare il castigo.
Detto flagello viene più volte annunciato come tremendo, terribile per i
peccatori impenitenti, i malvagi...
Si parla di guerre, carneficine, della Russia (non si capisce se l’attuale
Federazione Russa o l’ex U.R.S.S.), di una “rivoluzione anticristiana”…
Del flagello in se, viene riportato che solo una terza parte dell’umanità si salverà perché sarà quella rimasta fedele a Dio attraverso la Sua Chiesa; che le tenebre copriranno la terra a causa del dominio di satana128; che al momento del castigo il cielo si tingerà di rosso, la tempesta sarà di fuoco e si scatenerà per tutto il mondo.
Va fatto presente, che le suddette citazioni sono espresse in modo molto frammentato. Sembra che nelle intenzioni dell’autore ci fosse la volontà di esporle in modo da formare un intero discorso lineare. Ma hai fini della nostra ricerca il testo e le citazioni non consentono un’adeguata analisi.
In merito alla “profezia” in esame, nel testo dello Speziale, riferito alla venerabile Suor Elena Aiello, viene descritta in modo piuttosto chiaro. Ve lo riportiamo così come è descritto sul libro:
“[…] Comparirà nel cielo una nube che si ingrandirà e annegherà popoli e nazioni. Una nube rossa come il fuoco
attraverserà il cielo… tutto questo durerà tre giorni e tre notti, durante questi tre giorni bisogna rimanere in casa… i cadaveri copriranno tutta la terra… - La Madonna ha spiegato, dice Suor Elena, il flagello che verrà per punire i malvagi con queste espressioni: - Verrà di mattina e sarà preceduto da un terribile uragano di vento che sconvolgerà tutto. Poi in una nube apparirà nel cielo Gesù Cristo stesso e si udrà un grido di giustizia in tutta la terra… tutti incominceranno ad impallidire ed a tremare per lo spavento. In seguito a questo grido spaventoso una densa tenebra avvolgerà tutta la terra e si scatenerà una tremenda procella di fuoco, che incenerirà tutti i cattivi ed i malvagi. Vedrete cadere a brandelli fumanti le carni dei corpi degli empi. Si cercheranno le caverne per sottrarsi, ma sarà invano! Per lo spavento morirebbero anche i buoni, ma la Madonna ha detto che Lei apparirà sulla terra e salverà dal flagello tutti i buoni e particolarmente quelli che reciteranno la corona del suo Santo Rosario! […]”129
Dalla bibliografia del testo, è possibile capire che l’autore ha avuto modo di prendere in esame documenti e testi che possiamo considerare attendibili. Comunque, un conto è attingere dai testi in stampa di biografie scritte da persone che hanno conosciuto i soggetti in esame (oppure ne hanno curato la canonizzazione), dalla stampa dei diari, ecc.; un conto è prendere in considerazione informazioni che, per quanto correttamente riportate, non sono di “prima mano”, oltretutto frammentarie ed inserite in un discorso e contesto diverso da quello che stiamo realizzando con questa nostra ricerca.
Volendo prendere in considerazione quanto riportatoci dallo Speziale ai fini
128 Pag. 51 – Tuttavia, si fa presente che non abbiamo compreso se si tratta di una affermazione circa una condizione fisica della terra oppure di un riferimento allegorico.
129 Pagg. 53 e 54
della nostra ricerca, ci mancano delle parti relative a quanto rivelato che potrebbero darci ulteriori elementi in merito.
E’ l’unica volta che c’imbattiamo nel riscontro circa la durata della “profezia” (tre giorni e tre notti); non si parla di buio ma di vento ed uragano, di una nube rossa e di fuoco inceneritore di tutti i peccatori impenitenti, i cattivi ed i malvagi; si parla dello stare rintanati in casa ma non delle candele benedette, ma allo stesso tempo, se non si è dei buoni, a nulla vale cercare rifugio; non ci sono riferimenti relativi a demoni e sconvolgimenti cosmici.
Non ci sentiamo di procedere oltre per mancanza di elementi.
Santa Maria Faustina Kowalska
Esaminando il diario di questa santa, abbiamo trovato un riferimento al buio:
<<Scrivi questo: prima di venire come Giudice giusto, vengo come Re di Misericordia. Prima che giunga il giorno della giustizia, sarà dato agli uomini questo segno in cielo: si spegnerà ogni luce in cielo e ci sarà una grande oscurità su tutta la terra. Allora apparirà in cielo il segno della Croce e dai fori, dove furono inchiodati i piedi e le mani del Salvatore, usciranno grandi luci che per qualche tempo illumineranno la terra. Ciò avverrà poco prima dell’ultimo giorno>>.130
Nell’opera scritta, il testo riportato si presenta così, senza nessun preambolo prima e spiegazione dopo.
Nella frase di Gesù, non vi sono riferimenti che indicano i giorni di durata dell' evento, non si riscontra nemmeno l’accenno a demoni, candele benedette, ecc.
L’unico elemento concordante è che ci sarà, su tutta la terra un’oscurità avvolgente, che non ci saranno luci degli astri e nemmeno quelle artificiali. L’unica fonte d’illuminazione proverrà dai fori della Croce che apparirà in Cielo. Tutto accadrà poco prima del giorno del Giudizio.
Sembra chiaro, fin qui, che si tratterà di un ultimo richiamo alla conversione. Nulla di angosciante e/o terribile.
Una spiegazione più esauriente la possiamo trovare nelle parole della stessa santa: Verrà un momento, nel quale quest’opera (ndr. quella della Divina Misericordia), che pure Dio raccomanda tanto, sembrerà in completo sfacelo ed all’improvviso seguirà l’azione di Dio con grande energia, la quale darà testimonianza alla verità. Essa, l’opera, sarà un nuovo splendore per la Chiesa, sebbene esistesse già da molto tempo in essa. Che Dio sia infinitamente misericordioso, nessuno può negarlo. Egli desidera che questo lo sappiamo tutti, prima che torni come Giudice; vuole che le anime lo conoscano prima come Re di misericordia. Quando si verificherà questo trionfo, noi saremo già nella nuova vita, dove non ci sono sofferenze. Ma prima la tua anima sarà saziata d’amarezze al vedere la distruzione dei tuoi sforzi. Questa distruzione però sarà soltanto apparente, poiché Iddio non cambia quello che ha stabilito una volta. Ma anche se la distruzione sarà apparente, le sofferenze invece saranno reali. Quando ciò avverrà non lo so; quanto durerà non lo so. Ma Dio ha promesso una grande grazia specialmente a te e a tutti <<quelli che proclameranno la Mia grande Misericordia. Io stesso li difenderò nell’ora della morte, come Mia gloria ed anche se i peccati delle anime fossero neri come al notte, quando un peccatore si rivolge alla Mia Misericordia, Mi rende la gloria più grande ed è un santo nella Mia Passione. Quando un’anima esalta la Mia bontà, allora satana ne trema e fugge nel profondo dell’inferno>>.131
C’e da fare presente che le parole di santa Faustina sono, perlopiù, riferite all’opera della Divina Misericordia e dei suoi promotori. Tuttavia, si evidenzia il desiderio del Signore di chiamare alla salvezza tutti gli uomini prima del Giudizio Universale.
Dal Diario viene riportato anche un appello alla conversione fatto dalla Santa Vergine: Il 25 marzo (ndr. 1936). La mattina, durante la meditazione, mi investì la presenza di Dio in maniera particolare, mentre riflettevo sulla grandezza incommensurabile di Dio e nello stesso tempo sul Suo abbassarsi fino ad una creatura. Ad un tratto vidi la Madonna che mi disse: <<Oh, quanto è cara a Dio l’anima che segue fedelmente l’ispirazione della Sua grazia! Io ho dato al mondo il Salvatore e tu devi parlare al mondo della Sua grande Misericordia e preparare il mondo alla Sua seconda venuta. Egli verrà non come Salvatore misericordioso, ma come Giudice Giusto. Oh, quel giorno sarà tremendo! È stato stabilito il giorno della giustizia, il giorno dell’ira di Dio davanti al quale tremano gli angeli. Parla alle anime di questa grande misericordia, fino a quando dura il tempo della pietà. Se tu ora taci, in quel giorno tremendo dovrai
130 I° quaderno, 83 – pag 101
131 I° quaderno, 378 - pag 278
rispondere di un gran numero di anime. Non aver paura di nulla; sii fedele fino alla fine. Io ti accompagno con la mia tenerezza>>.132
Come si può notare dalle parole della Madonna, il Signore chiama alla conversione invitandoci ad invocare la Sua Misericordia. Inoltre viene ribadito che alla Sua seconda venuta, Egli verrà come Giudice giusto. Oltretutto, quel giorno (quello della sua venuta), sarà tutt’altro che “allegro”. Del resto, dopo tanti appelli alla conversione, con addirittura un’ultimo segno prodigioso, quel giorno, gli unici che avranno poco da rallegrarsi saranno solo chi avrà scelto di perseverare con una condotta iniqua ed ostile alla grazia dei continui richiami.
Infatti, circa gli appelli e gli inviti alla conversione in previsione di quel giorno, santa Faustina ci riporta delle parole dettele da Gesù con un suo breve commento in appendice: <<Oh! Che grandi grazie concederò alle anime che reciteranno questa coroncina: le viscere della Mia Misericordia s’inteneriscono per coloro che recitano la coroncina. Scrivi queste parole, figlia Mia, parla al mondo della Mia Misericordia. Che conosca tutta l’umanità la Mia insondabile Misericordia. Questo è un segno per gli ultimi tempi, dopo i quali arriverà il giorno della giustizia. Fintanto che c’è tempo ricorrano alla sorgente della Mia Misericordia, approfittino del Sangue e Acqua scaturiti per loro>>. O anime umane, dove troverete riparo nel giorno dell’ira di Dio? Accorrete ora alla sorgente della Misericordia di Dio. Ho, che gran numero di anime vedo! Vedo che hanno adorato la misericordia di Dio e canteranno nell’eternità l’inno della gloria.133
Un particolare degno di nota è l’osservare che Gesù dichiara l’opera della Divina Misericordia come uno dei segni degli ultimi tempi, prima ed a preannuncio del suo glorioso ritorno, come Giudice.
Riportiamo un’ultima parte significativa del diario: 9.II.1937. Ultimi giorni di carnevale. In questi ultimi due giorni di carnevale ho conosciuto un’enorme quantità di pene e di peccati. In un attimo il Signore mi ha fatto conoscere i peccati commessi nel mondo intero in questo giorno. Sono svenuta per lo spavento e, nonostante che io conosca l’abisso della Divina Misericordia, mi sono stupita che Iddio tenga in vita l’umanità . Ed il Signore mi ha fatto conoscere chi è che sostiene l’esistenza dell’umanità: sono le anime elette. Quando il numero degli eletti sarà terminato, il mondo cesserà di esistere.134
Sul Diario è riportato più volte che le “anime elette” sono principalmente i consacrati e le consacrate in generale, ma anche le tante anime laiche fedeli ed osservanti della Volontà di Dio. Veramente beate e dobbiamo rendere grazie a queste persone che hanno corrisposto alla grazia in modo veramente speciale. Tornando a riflettere sullo scritto, si riscontra quanto l’umanità “provoca” lo sdegno del Signore. Infatti, Questi, conforme alla Sua Volontà, è in attesa che si compia il numero degli eletti, poi provvederà con il Suo intervento diretto sul mondo e sull’umanità.
Ricapitolando, dal Diario otteniamo i seguenti “dati”:
Poco prima del giorno del giudizio ci sarà un periodo di oscurità su tutta
la terra; l’unica luce proverrà da una Croce nel cielo.
Non si conosce quando avverrà e quanto durerà
L’opera della Divina Misericordia è uno dei segni degli ultimi tempi che
il Signore usa per chiamare gli uomini a Se. Il segno prodigioso sarà
un’ultimo appello alla conversione.
Che, per i peccati che ogni giorno vengono commessi sulla terra, lo sdegno
di Dio è al culmine e che la Sua mano è ancora trattenuta da tante anime
elette che intercedono per l’umanità.
Quando il numero di questi eletti avrà raggiunto quello designato dal Si-
gnore, Egli interverrà direttamente ed in maniera sicuramente inequivoca-
bile.
132 II° quaderno, 635 – pagg 410-411
133 II° quaderno, 848 – pag 505
134 II° quaderno, 926 – pagg 541-542
In conclusione di questa analisi su quanto ha riportato Suor Faustina Kowalska, vogliamo portare alla vostra attenzione anche una citazione proveniente da un’opera di San Luigi-Maria Grignon, L’Amore della Eterna Sapienza: Nel gran giorno del giudizio, cesseranno tutte le reliquie dei santi, anche di quelli maggiormente degni di onore, ma non quelle della croce. La Sapienza comanderà ai primi serafini e cherubini di andare per il mondo a radunare i pezzi della vera croce. Per la sua onnipotenza d'amore, questi saranno riuniti così perfettamente da formare una sola croce: quella su cui egli stesso morì. E farà portare in trionfo quella croce dagli angeli che canteranno inni di gioia; si farà precedere dalla croce, innalzata sulla nube più lucente e, con essa e per mezzo di essa, giudicherà il mondo135. Allora, quale sarà la gioia degli amici della croce136 nel vederla e quale la disperazione dei nemici! Non potendone sopportare la vista brillante e folgorante, grideranno alle montagne di cadere su di essi e all'inferno di inghiottirli!137
Il santo, parla della Croce come il mezzo con cui Gesù, il Cristo, giudicherà il mondo. Ritornando alla Croce nel cielo menzionata nel diario di Santa Faustina Kowalska, quanto detto dal Montfort avrebbe un certo riscontro in quanto, come abbiamo detto, quel segno nel cielo potrebbe essere un ultimo invito alla conversione. E’ indubbio che chi si rimetterà nel riconoscere il Cristo come il solo ed unico salvatore, appellandosi alla Sua Misericordia otterrà la salvezza, gli altri, per loro precisa scelta… no.
Quindi, questo potrebbe stare ad indicare che il giudizio avviene in questi termini.
135 Cf Breviaro romano, 14 Settembre, ora Nona: «II segno della croce apparirà nel cielo quando il Signore tornerà per giudicare».
136 Si veda la lettera circolare del Montfort agli Amici della croce.
137 AES XIV,II,172
Santa Maria Faustina Kowalska
(riscontri biblici)
Esaminato il diario della Kowalska, estrapolato i “dati” da noi ritenuti rilevanti ai fini della ricerca, procediamo con la loro analisi per mezzo della Sacra Scrittura.
Nella ricapitolazione dei dati è stato detto che, poco prima del giorno del giudizio, ci sarà un periodo di oscurità su tutta la terra, l’unica luce proverrà da una Croce nel cielo.
Riguardo al Giorno del Giudizio, questo è teologicamente risaputo, resta la questione del buio e della luce che proviene dalla Croce.
Affrontiamo per prima il buio. Riportiamo una parte del capitolo 17 del Vangelo secondo Luca:
“[22]Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. [23]Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. [24]Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. [25]Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione. [26]Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: [27]mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. [28]Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; [29]ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. [30]Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà. [31]In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. [32]Ricordatevi della moglie di Lot. [33]Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. [34]Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato; [35]due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata». [36]. [37]Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi»”.
Gesù ci avverte che il giorno del suo glorioso ritorno, Egli sarà tangibilmente ed inequivocabilmente visibile a tutti su tutta la terra138. C’informa anche che Egli tornerà all’improvviso senza essere preannunciato139. Va aggiunto in proposito che il Signore Gesù, più volte ha ribadito questo attraverso le parabole. L’unico “metro” per capire il tempo del suo ritorno sono i cosiddetti “segni dei tempi”.
Tornando alla nostra analisi, Gesù parla di “giorno”140 e di “giorni”141, ma anche e di “notte”142.
Esaminando il testo, non possiamo fare a meno di ritenere che Egli si riferisce al “giorno” (e/o giorni) come “calendario” (per intenderci); come “notte” intesa come “ora” oppure condizione “astrale”, nel senso che manca la luce solare oppure lunare/stellare (in termini di metrica oraria, o è giorno oppure è notte).
Per cercare di comprendere al meglio (il messaggio, ovviamente, non di certo la data e l’ora), prendiamo in esame anche una parte del Vangelo secondo Matteo, il capitolo 24 per l’esattezza:
“[36]Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il
Padre. [37]Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. [38]Infatti, come nei giorni che
precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, [39]e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. [40]Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato. [41]Due donne macineranno alla mola: una
138 vv. 22-24
139 vv. 26-30
140 vv. 24;27;29;30;31
141 v. 26
142 v. 34
sarà presa e l'altra lasciata. [42]Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. [43]Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. [44]Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.”
Vi è una indiscutibile sinotticità con il Vangelo secondo Luca, anche se il testo tende a dare un messaggio più marcato in merito alla “data” e l’“ora” del ritorno del Signore.
Tutto ciò che ci è dato di sapere è che giungerà all’improvviso quando meno ce lo aspettiamo e compiamo le nostre azioni quotidiane: uomini che lavorano nei campi, donne che macinano, persone che dormono… sono azioni che vengono solitamente svolte nell’arco delle 24 ore secondo il fuso orario del luogo in cui ci si trova. Mentre da una parte del mondo ci si sveglia per il mattino, in un’altra si va a dormire perché è tarda sera.
Fin qui, si può dire che si è compreso il senso della parola “giorno”.
Tuttavia, se il Signore ci avvisa che “Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.”, perché dice anche “in quella notte”? Tutto ciò che possiamo supporre è che, indipendentemente dalla metrica circa la
data ed ora, tutto avverrà durante una condizione, in termini di illuminazione naturale, “notturna”.
Per concludere questo punto circa il buio, va ricordato che Gesù ha detto a Santa Maria Faustina Kowalska che “si spegnerà ogni luce in cielo e ci sarà una grande oscurità su tutta la terra”, lasciandoci presumere che non ci potrà essere luce nemmeno attraverso mezzi artificiali.
Ovviamente, ricordiamo che si parla sempre e solo per ipotesi basate sugli elementi trovati e riscontrati.
Andando avanti con la nostra analisi, il Signore, oltre a parlare di “buio” od “oscurità”, parla anche della Croce che apparirà nel cielo. Nel capitolo 24 del Vangelo secondo Matteo troviamo quello che si può ritenere il giusto riscontro biblico:
“[29]Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno
dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. [30]Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora
si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. [31]Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli.”
Dunque, non solo viene specificato che il sole, la luna e le stelle non daranno
più luce, ma anche che “comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo”. Questo segno nel cielo, stando a quanto ci è riportato da santa Faustina, è un ultimo appello
alla conversione; infatti nel Vangelo il Signore, citando il profeta dice che alla vista del segno si batteranno il petto tutte le tribù della terra. E’ indubbio che la Misericordia di Dio verso l’uomo è infinita, è questo lo dice Gesù stesso più volte a santa Faustina, ma c’è una parte del Vecchio Testamento che è molto eloquente in proposito: “Forse che io ho piacere della morte del malvagio - dice il Signore Dio - o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?”143
“Io non godo della morte di chi muore. Parola del Signore Dio. Convertitevi e vivrete”.144
Sono parole che il Signore ci comunica attraverso il profeta Ezechiele. Una
“dichiarazione d’amore” verso l’uomo da parte di Dio stesso. “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha
mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è gia stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.”145
Nel Vangelo ci sono parole di salvezza e di vita eterna per chi crede in Gesù il
Cristo Figlio unigenito, ma anche di condanna per chi si ostina a non voler credere.
143 Ez 18,23
144 Ez. 18,32
145 Gv 3,16-18
Sono bellissime le parole di san Pietro (primo Papa) quando scrive: “voi lo amate, pur senza averlo visto; e ora senza vederlo credete in lui.”146
Non si può negare che c’è chi, per credere deve avere delle prove da lui ritenute tangibili, come l’Apostolo Tommaso che nel sentire gli altri Apostoli disse: “«Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò»”147.
Il Signore, gli rimprovererà questa “rigidità” all’ascolto dicendo a lui ed esortando tutti noi: “«Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!»”148. Va fatto presente che, seppur rimproverando, Gesù non condanna chi cerca “le prove” per credere.
Quindi, il Signore nella sua infinita comprensione circa i nostri limiti, ci manda un segno tangibile per provare, agli increduli, che egli è presente nel mondo e nella storia esortando alla fede ed alla conversione.
E’ scontato, che chi, nonostante tutto, non vuole credere e quindi convertirsi,
si condanna da solo…
Ricapitolando su quello che il Signore ci ha fatto sapere per opera di santa Faustina Kowalska, Dio non è indifferente circa i peccati, le iniquità ed i delitti che avvengono quotidianamente nel mondo, ed il Suo intervento, nella Sua Giustizia è sempre pronto per essere messo in atto.
Riguardo alle punizioni divine, c’è da fare presente quanto ci comunica in proposito il Signore: “Io prego coloro che avranno in mano questo libro di non turbarsi per queste disgrazie e di considerare che i castighi non vengono per la distruzione ma per la correzione del nostro popolo. E veramene il fatto che agli empi è data libertà per poco tempo, e subito incappano nei castighi, è segno di grande benevolenza. Poiché il Signore non si propone di agire con noi come fa con gli altri popoli, attendendo pazientemente il tempo di punirli, quando siano giunti al colmo dei loro peccati; e questo per non dovere alla fine punirci quando fossimo giunti all'estremo delle nostre colpe. Perciò egli non ci toglie mai la sua misericordia, ma, correggendoci con le sventure, non abbandona il suo popolo. Questo sia detto come verità da ricordare.”149
Riguardo al Suo intervento trattenuto dalle anime elette che pregano per tutti noi, si può riportare la bellissima intercessione di Abramo quando il Signore decise di distruggere Sodoma: “Quegli uomini partirono di lì e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore. Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l'empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città». Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere... Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque». Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci». Poi il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.”150
Questo dialogo tra Abramo e Dio è indubbiamente una delle più belle parti del
VT.
In questo “mercanteggiare” la salvezza di una intera città, che ha talmente
peccato da suscitare lo sdegno e la punizione divina, in base al numero di anime giuste presenti in essa, si denota quanto la Giustizia di Dio sia largamente trattenuta dalla Misericordia. Questo è dimostrato dalla risposta del Signore
146 1Pt 1,8
147 Gv 20,25
148 Gv 20,29
149 2Mac 6,12-17
150 Gn 18,22-33
ogni volta che Abramo gli enumerava l’ipotetica quantità di giusti presenti nella città: “per riguardo a loro perdonerò a tutta la città”.
Un’intera città, composta da miglia di persone, poteva salvarsi in virtù della
Misericordia, per riguardo a pochi giusti.
Le nostre opinioni in merito e conclusione
In base ai risultati della nostra ricerca, siamo arrivati alla conclusione che l’affermare l’esistenza della cosiddetta “profezia sui tre giorni di buio” non è del tutto esatto.
E’ vero che sono stati trovati degli inequivocabili riscontri, ma questi non ci
sono sembrati relazionabili tra loro come se formassero un’unica e ben precisa rivelazione privata.
Parrebbe essere più esatto dire che esistono delle rivelazioni private, fatte a persone che per la Santa Romana Chiesa sono d’indubbia fede, moralità e testimonianza; che da tale testimonianza la Chiesa accetta le loro dichiarazioni nelle quali affermano di aver ricevuto delle rivelazioni divine relative alla fine dei tempi.
Che queste rivelazioni coincidono con quanto dettoci da Gesù, seppur brevemente, in Mt 24 e con alcuni capitoli e versetti dell’Apocalisse di san Giovanni. Questo, almeno per i soli riscontri sul Nuovo Testamento.
Riguardo alle ricerche, la nostra verifica è stata effettuata presso biblioteche pubbliche e tramite l’acquisto di alcuni testi. Il fatto di non aver trovato dei riscontri circa alcune presunte rivelazioni, per noi, non stabilisce che queste non siano state pronunciate.
Per quanto riguarda Santa Faustina Kowalska e la Beata Elisabetta Canori Mora, la ricerca ed il reperimento delle informazioni è stato semplificato dai diari autobiografici che le stesse hanno redatto.
Ma per le altre figure religiose, la cosa non è stata così semplice. Prendiamo
ad esempio quanto attribuito alla Beata Anna Maria Taigi: come si può notare dalla bibliografia, abbiamo consultato diversi testi, eppure solo in uno di essi c’è uno sporadico accenno circa le rivelazioni, relative alla “profezia” in questione, che la Beata avrebbe ricevuto.
Anche per la Beata Maria di Gesù Crocifisso si è verificata una situazione analoga; tutto ciò che avveniva e che essa rivelava, veniva accuratamente trascritto dalle consorelle che erano sempre presenti proprio per annotare tutto quelle che veniva fatto e detto dalla Beata.
Delle due Beate appena citate e delle altre figure religiose, alla nostra ricerca non ci è giunto altro che pochi testi dove, naturalmente, si mette in evidenza la persona credente e di fede in Dio. Se queste hanno poi ricevuto delle rivelazioni private, vengono perlopiù riportate quelle d’immediato ammonimento e sollecito alla conversione, oppure di speranza ed fiducia nel Signore.
Come risulta evidente dalla bibliografia, non abbiamo attinto a testi in originale e/o dalla specifica documentazione che ha determinato i processi di canonizzazione.
Forse, e dobbiamo ripetere il “forse” perché dovuto, elementi più concreti e chiarificatori potrebbero essere riportati proprio nell’autorevole documentazione appena citata… che a noi non è stato dato di poter consultare.
Ad ogni modo, per quel che riguarda la nostra posizione in merito circa la cosiddetta “profezia sui tre giorni di buio”, quello che abbiamo esposto lo riteniamo per noi sufficiente per avere un’idea in proposito, ed è quella che abbiamo indicato all’inizio di questo capitolo.
I particolari della cosiddetta “profezia sui tre giorni di buio”, con o senza riscontro positivo, non sembrano dirci di più di quanto Gesù stesso ci ha detto ed è riportato nei quattro Vangeli canonici. In particolare ci porta all’attenzione e riflessione sulle varie parabole che non fanno altro che
ripeterci di essere sempre pronti perché non sappiamo ne il giorno e né l’ora.
Per quel che ci riguarda, riteniamo di aver seguito il consiglio dell’Apostolo
Paolo “Non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono.” [1Ts 5,20-21].
Non abbiamo ritenuto opportuno disprezzare senza prima aver esaminato, abbiamo
preso e tenuto ciò che ci è sembrato buono, ma questo non ci è stato dato dai contenuti particolari della presunta “profezia”… è stato più quello che abbiamo letto in generale nell’effettuare la ricerca.
Vogliamo concludere con una simpatica “perla di saggezza” infantile che ci ha fatto riflettere su quanto, spesso, ci si concentri sui “dettagli”, perdendo di vista l’essenziale nell’Escatologia Cristiana.
***** - . - *****
Io preferisco la fine del mondo, perché non ho paura, in quanto che sarò già morto da un secolo.
Dio separerà le capre dai pastori, uno a destra e uno a sinistra, al centro quelli che andranno in Purgatorio.
Saranno più di mille miliardi, più dei cinesi, fra capre, pastori e mucche. Ma Dio avrà tre porte. Una grandissima (che è l’Inferno), una media (che è il Purgatorio) e una strettissima (che è il Paradiso). Poi Dio dirà: «Fate silenzio tutti!» e poi li dividerà. A uno qua a un altro là. Qualcuno che vuole fare il furbo mettersi di qua, ma Dio lo vede. Le capre diranno che non hanno fatto niente di male, ma mentiscono. Il mondo scoppierà, le stelle scoppieranno, il cielo scoppierà. Arzano si farà in mille pezzi. Il sindaco di Arzano e l’assessore andranno in mezzo alle capre. Ci sarà una confusione terribile, Marte scoppierà, le anime andranno e torneranno dalla terra per prendere il corpo, il sindaco di Arzano e l’assessore andranno in mezzo alle capre. I buoni rideranno e i cattivi piangeranno, quelli del purgatorio un po ridono e un po piangono. I bambini del Limbo diventeranno farfalle.
Io speriamo che me la cavo.151
“In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.”152
Ave Maria... e coraggio!
Bismark e Santippe
Bismark e Santippe
151 Io speriamo che me la cavo, pagg. 23-24
152 Mt 18,3-4
Biografie delle fonti
Santa Jeanne Le Royer - Suor della Natività
Jeanne Le Royer nacque in Bretagna, Francia, il 24 febbraio del 1731. Venne ammessa come domestica nel convento di Santa Clara a Fougères, dove nel 1755 divenne suora nell'ordine delle Clarisse Urbaniste, prese il nome religioso di "Suor della Natività". Ebbe numerose visioni profetiche e rivelazioni celesti. Poiché non sapeva scrivere, dettò le sue rivelazioni al suo padre spirituale. Ma qualche tempo dopo, assalita dagli scrupoli, distrusse le prime copie gettandole nel fuoco. Trent'anni più tardi, nel 1790, il suo nuovo direttore spirituale, l'abate Genet, trascrisse nuovamente le rivelazioni. Nelle prime rivelazioni andate distrutte tra l'altro erano descritti in grande dettaglio i terribili avvenimenti della Rivoluzione Francese. Padre Genet aveva già scritto quattro libri quando improvvisamente dovette interrompere il lavoro a causa delle persecuzioni contro la Chiesa intentate dai rivoluzionari. Suor Jeanne Le Royer morì nel 1798. Le rivelazioni di Suor della Natività vennero raccolte in tre volumi e pubblicate nel 1817.
Beata Anna Maria Taigi
Sposa esemplare e devota della Santissima Trinità. Sono le due caratteristiche di Anna Maria Taigi, nata Anna Maria Riannetti a Siena nel 1769 e vissuta a Roma dall'età di sei anni alla morte, avvenuta nel 1837. Per aiutare i genitori bisognosi si dedicò a diversi lavori. Ancor giovane si sposò con Domenico Taigi, uomo dal carattere molto difficile. Mandò avanti la casa, dando un'educazione cristiana ai figli. La coppia ne ebbe sette (tre morirono, però, in tenera età). E non si dimenticava dei poveri. Tanto che un mistico fiammingo disse di lei che non disdegnava di lasciare le visioni ultraterrene per scaldare la minestra a un malato. Nel 1808 abbracciò l'Ordine secolare trinitario. Tra i doni miracolosi che ebbe c'era un sole luminoso che
per 47 anni le brillò davanti agli occhi. Vi vedeva quanto accadeva nel mondo e la situazione in cui si trovavano le anime di vivi e morti. Anna Maria è stata beatificata nel 1920 e il suo corpo riposa in una cappella della chiesa romana di San Crisogono.
Beata Elisabetta Canori Mora
Elisabetta Canori Mora nasce a Roma il 21 novembre 1774 da
Tommaso e Teresa Primoli. La sua è una famiglia benestante, profondamente cristiana e attenta all'educazione dei figli. Il
10 gennaio 1796 nella chiesa di Santa Maria in Campo Corleo, si celebra il matrimonio con Cristoforo Mora, ottimo giovane, colto, educato, religioso, ben avviato nella carriera di avvocato. Il matrimonio è una scelta maturata attentamente ma, dopo alcuni mesi, la fragilità psicologica di Cristoforo Mora compromette tutto. Allettato da una donna di modeste condizioni, tradisce la moglie e si estranea dalla famiglia, riducendola sul lastrico. Elisabetta alle violenze fisiche e psicologiche del marito risponde con una totale fedeltà.
Costretta a guadagnarsi da vivere col lavoro delle proprie mani, segue con la
massima attenzione le figlie e la cura quotidiana della casa, dedicando nello stesso tempo molto spazio alla preghiera, al servizio dei poveri e all'assistenza degli ammalati. Muore il 5 febbraio 1825. È sepolta nella Chiesa di San Carlino. Subito dopo la sua morte, il marito si converte, entra nell'Ordine secolare dei Trinitari e diviene, poi, frate Minore Conventuale e
sacerdote, come gli aveva predetto la consorte. Elisabetta Canori Mora viene beatificata il 24 aprile 1994 - Anno Internazionale della Famiglia.
San Gaspare del Bufalo
Nato a Roma il 6 gennaio 1786 fin da piccolissimo fu dedito
alla preghiera e alla penitenza. Suo padre era cuoco del principe Altieri, sua madre si occupava della famiglia e gli assicurò una buona educazione cristiana. Ordinato sacerdote il 31 luglio 1808 si specializzò nell'evangelizzazione dei
«barozzari», carrettieri e contadini della campagna romana. Condannato all'esilio per aver rifiutato il giuramento di fedeltà a Napoleone, passò quattro anni in carcere tra Bologna, Imola e la Corsica. Tornato a Roma, dopo la caduta dell'imperatore francese Papa Pio VII gli affidò l'incarico di girare l'Italia predicando e dedicandosi soprattutto alle missioni popolari. Devotissimo al Prezioso sangue di Gesù, il
15 agosto 1815 fondò la Congregazione dei missionari del preziosissimo sangue.
Gli appartenenti a quest'ordine si dedicano alla predicazione e all'insegnamento. Nel 1834, insieme a Maria de Mattia diede vita al ramo femminile della Congregazione: «Le suore dell'adorazione del preziosissimo sangue». Morì a Roma il 28 dicembre 1837. È stato canonizzato da Pio XII il 12 giugno 1954.
Beata Maria di Gesù Crocifisso – “la piccola araba”
Mariam Baouardy nacque ad Abellin in Galilea il 5 gennaio
1846, da genitori molto poveri ma altrettanto onesti e pii
cristiani greco-cattolici. Rimasta orfana di entrambi i genitori a soli tre anni di età insieme al fratello Paolo, venne affidata ad uno zio paterno, che alcuni anni dopo si trasferì ad Alessandria d'Egitto. Non ricevette alcuna istruzione scolastica: era analfabeta. A tredici anni, per il desiderio di appartenere solo a Dio, rifiuta con fortezza il matrimonio che, secondo le consuetudini orientali, le aveva preparato lo zio. Seguirono alcuni anni durante i quali lavora come domestica ad Alessandria, Gerusalemme, Beirut e Marsiglia. Qui all'inizio della Quaresima del 1865, entrò
dalle Suore della Compassione, ma ammalatasi dovette lasciare dopo due mesi. Fu poi accolta nell'Istituto delle Suore di San Giuseppe dell'Apparizione, ma dopo due anni di postulandato ne fu dimessa, essendo stata giudicata più adatta per la vita claustrale. Fu così che il 14 giugno 1867 arrivò al Carmelo di Pau. Il
21 agosto 1870, ancora novizia, partì per l'India per la fondazione di un Carmelo a Mangalore. Il 21 novembre 1871 fece la sua professione religiosa. Un anno dopo fu rimandata a Pau, da dove partì con altre religiose nell'agosto 1875 per Betlemme, per la fondazione del primo Carmelo in terra di Palestina. Morì il
26 agosto 1878 a Betlemme a causa di una cancrena contratta in seguito ad una frattura prodotta da una caduta. Fu beatificata da Giovanni Paolo II il 13 novembre 1983.
Venerabile Elena Aiello
Nata a Montalto Uffugo, nel Cosentino, il 10 aprile 1895, Elena Emilia Aiello, cresce in un ambiente familiare esemplarmente cristiano. I suoi genitori, Pasquale e Teresa gestivano una sartoria ed erano buoni e onesti, sempre disponibili ad aiutare gli otto figli.
Buona e sveglia, a 4 anni ripeteva le formule del Catechismo
e viene mandata presso le Suore del Preziosissimo Sangue per frequentare la scuola e seguire i corsi di Catechismo. Apprendeva con gioia la Parola di Dio tanto che le Suore,
quando aveva 8 anni la facevano insegnare la Dottrina ai più piccoli. Dopo la morte della mamma avvenuta nel 1905, Elena si adopera in famiglia come può, aiuta il papà nella sartoria, compie i lavori domestici e inoltre soccorre i poveri e gli ammalati.
Vuole diventare Religiosa e amare Dio nella sofferenza. Sceglie l'Istituto delle Suore Del Preziosissimo Sangue, ma cade ammalata grave, subisce dolorose operazioni senza anestesia che sopporta con fede eroica, viene espulsa dalla congregazione e rimandata a morire a casa, ma è miracolata, e Gesù le dice che sarebbe guarita, ma il venerdì santo di ogni anno avrebbe sofferto le pene della croce. E' stato così ogni anno. Elena sudava Sangue e sul suo corpo si formavano le stigmate che il sabato santo scomparivano miracolosamente.
Un'amica, Luigia Mazza, detta Gigia, era anch'essa desiderosa di farsi
religiosa, e si consiglia con Elena. Le due si trasferiscono a Cosenza e fondano l'Istituto delle Suore Minime della Passione di N. S. Gesù Cristo.
Suor Elena sceglie per sè e le sue figlie come modello di vita la Passione di
Gesù e il primato della carità testimoniato da S. Francesco da Paola.
Umiltà, carità e sacrificio sono le basi su cui Madre Elena edifica la sua famiglia religiosa che, si inserisce nella missione della Chiesa per risanare il tessuto sociale del suo tempo e soccorrere i fratelli più deboli e disagiati, in modo specifico l'infanzia bisognosa.
Infatti Madre Elena, istituisce per gli orfani alcuni istituti e, apre un Istituto Magistrale per garantire un futuro alle ragazze che devono abbandonare l'orfanotrofio.
Recatasi a Roma per l'apertura di una nuova casa, in via Dei Baldassini, vi
muore il 19 giugno 1961.
Strepitosi miracoli e conversioni si verificano a partire dal giorno dopo la sua
morte fino ad oggi. Madre Elena riposa nella Cappella di Casa Madre, a Cosenza. Giovanni Paolo II l'ha dichiarata Venerabile il 22 gennaio 1991.
Santa Faustina Kowalska
Nata in un villaggio polacco e battezzata col nome di Elena, è
la terza dei 10 figli di Marianna e Stanislao Kowalski. Che sono contadini poveri, nella Polonia divisa tra gli imperi russo, tedesco e austriaco. Pensava di farsi suora già da piccola, ma realizza il progetto solo nell’agosto 1925: a Varsavia. Entra nella comunità della Vergine della Misericordia, prendendo i nomi di Maria Faustina. E fa la cuoca, la giardiniera, la portinaia, passando poi per varie case della Congregazione (tra cui, quelle di Varsavia, Vilnius e Cracovia). Ma al tempo stesso è destinataria di visioni e rivelazioni che i suoi confessori le suggeriscono di annotare in un diario. Lei scrive che alla perfezione si arriva
attraverso l’unione intima dell’anima con Dio, non per mezzo di “grazie,
rivelazioni, estasi”. Queste sono piuttosto veicoli dell’invito divino a lei, perché richiami l’attenzione su ciò che è stato già detto, ossia sui testi della Scrittura che parlano della misericordia divina e poi perché stimoli fra i credenti la fiducia nel Signore (espressa con la formula: Gesù, confido in te) e la volontà di farsi personalmente misericordiosi. Muore a 33 anni in Cracovia. Proclamata santa nel 2000 da Giovanni Paolo II.
Bibliografia
La Bibbia di Gerusalemme; Edizioni Dehoniane; Bologna 1974
La Sacra Bibbia; Ed. CEI-UECI 1982
La Bibbia: in lingua corrente; Ed. LDC-ABU 1985
Vangelo ed Atti degli Apostoli; Edizioni Paoline 1987
LITURGIA DELLE ORE SECONDO IL RITO ROMANO; Libreria Editrice Vaticana 2002
CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA; Libreria Editrice Vaticana 1992
MANUALE DI TEOLOGIA 2 – sotto la direzione di Joseph Dorè, Pierre Vallin, Editrice Queriniana, Brescia 1987, IMPRIMATUR A. Milet, Ep. Del Tournai, le 20 août
1985
OPERE di S. Luigi Maria da Montfort - Volume I: Ed. Monfortane; Roma 1990
Guardare Cristo – Esercizi di fede, speranza e carità, Card. Joseph
Ratzinger, Editoriale Jaca Book, Milano 1989
Mistero Medjugorje; Antonio Socci; Edizioni PIEMME; Casale Monferrato (AL)
2005
Anna Maria Taigi, madre di famiglia e Terziaria dell’Ordine della SS. Trinità, Card. Carlo Salotti, Isola del Liri 1920; NIHIL OBSTAT Carolus Salotti S.Cons. Adv. S.R. Congreg. Adsessor.; IMPRIMATUR: Fr. Alberus Lepidi, O.P.; S.P.A. Magister. Josephus Palica, Archiep. Philippen., Vicesger.
Anna Maria Taigi, madre di famiglia, Card. Carlo Salotti, Isola del Liri
1937; IMPRIMATUR + Michael Fontevecchia, E.pus. Aquin., Soramus et Pontiscurvi
Anna Maria Taigi - Amore e sacrificio, storia di una mamma; Gerardo Antignani, Ed. Cantagalli, Siena 1975, IMPRIMATUR + fr. Mario I. Castellano O. P., Arcivescovo, Siena 3/4/1975
Anna Maria Taigi – storia di una mamma dai documenti e dal diario inediti; Gerardo Antignani, Ed. Cantagalli, Siena 1983, IMPRIMATUR + fr. Mario I. Castellano O.P., Arcivescovo, Siena 14/11/1983
Anna Maria Taigi, Antonietta Fallacara; Ed. Sales, Roma 1941; IMPRIMATUR: Sac. Ferdinandus Prosperini, Cens. Del. Roma die XVI AUGUSTI MCMXLI + A. Traglia, Archiep. Caesarien Vices Gerens.
LA MIA VITA NEL CUORE DELLA TRINITÀ – Diario della beata Elisabetta Canori Mora, sposa e madre; Libreria Editrice Vaticana; Roma 1996; IMPRIMATUR: Dal Vicariato di Roma, 31 agosto 1995 – Sac. Luigi Moretti, Segretario Generale
Mariam di Betlemme – vita della beata Maria di Gesù Crocifisso, carmelitana scalza; Nicola Gori; Edizioni San Paolo; Cinisello Balsamo
2005
Il piccolo nulla – vita della Beata Maria di Gesù Crocifisso; Rev. P. Pierre Estrate, s.c.j.; Edizioni Agami 2001
Suor Elena Aiello, Profeta di Dio – vita, opere e scritti della venerabile madre, Vincenzo Speziale, Reverdito Edizioni, Trento 1995
DIARIO – la misericordia divina nella mia anima, Santa Faustina Kowalska, Libreria Editrice Vaticana, Decima Edizione 2006 Rinnovata, IMPRIMATUR: Francesco Card. Marsicano, Arciprete della Basilica Vaticana, Vicario Generale di Sua Santità per lo Stato della Città del Vaticano; E Vicariatu Civitatis Vaticanæ d. XXIII m. Ianuarii a. MMIV
Deposizione di San Vincenzo Pallotti al Processo Ordinario di Albano per la Beatificazione e canonizzazione di San Gaspare del Bufalo, fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sanguei, a cura di D. Beniamino Conti CPPS; Edizioni Pia Unione Preziosissimo Sangue, Roma 1989
Deposizione di Don Biagio Valentini al Processo Ordinario di Albano per la Beatificazione e canonizzazione di San Gaspare del Bufalo, fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sanguei, a cura di D. Beniamino Conti CPPS; Edizioni Pia Unione Preziosissimo Sangue, Roma 1990
Io speriamo che me la cavo – sessanta temi di bambini napoletani, a cura di Marcello D’Orta, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1990
Three Days of Darkness
From Wikipedia,
the free encyclopedia
The Three
Days of Darkness is an apocalyptic tradition within Catholicism which
recalls the tenth plague of Moses against
Egypt.[1] Just
as God punished the idolatrous Egyptians during the days of Moses with Ten
Plagues culminating in "three days of
darknesss," so also, at the end of time will God will punish the entire
world with "three days of darkness." The theory holds that the entire
earth will be enveloped by perfect darkness lasting the span of three days and
three nights. The only light that will be seen during these three days will
come from blessed candles.
Catholic visionaries agree that the faithful should stay within their homes
during this plague of darkness as most of the earth's inhabitant shall die.
Advocates
of the Theory
Many
Catholic saints and mystics have affirmed the coming Three Days of Darkness,
such as, Padre Pio, Saint
Hildegard, Blessed Anna
Maria Taigi, Elizabeth Canori-Mora, Rosa-Colomba Asdente, Palma
d'Oria, Pere Lamy, Marie Baourdi, Marie Martel, and Marie Julie Jahenny.
Blessed Anna
Maria Taigi (1769–1837) is the greatest known advocate for
the Three Days of Darkness and describes the event in this way:
"There
shall come over the whole earth an intense darkness lasting three days and
three nights. Nothing can be seen, and the air will be laden with pestilence
which will claim mainly, but not only, the enemies of religion. It will be
impossible to use any man-made lighting during this darkness, except blessed
candles. He, who out of curiosity, opens his window to look out, or leaves his
home, will fall dead on the spot. During these three days, people should remain
in their homes, pray the Rosary and beg God for mercy. All the enemies of the
Church, whether known or unknown, will perish over the whole earth during that
universal darkness, with the exception of a few whom God will soon convert. The
air shall be infected by demons who will appear under all sorts of hideous
forms."[2]
Marie-Julie
Jahenny (1850-1941), known as the "Breton
Stigmatist", provided additional information on the Three Days of Darkness
not given to other mystics: the blessed wax candles for protection must be of
100% pure wax, they must not have other ingredients, candles with mixtures that
are not of pure wax will not light. A Two Day Period of Darkness would fall 37
to 40 days before the Three Days of Darkness. The blessed wax candles will be
the only sources of light at night during these Two Days, but can be put out
during the daytime of the Two Days. However, the blessed candles must be lit
for all of the Three Days of Darkness and must not be put out. They will not
light in the homes of the impious or blasphemers. The furniture on which the
blessed candles are placed will not shake during the incessant earthquakes that
will occur during those days. The faithful are instructed to gather around a
blessed crucifix and image of the Blessed Virgin and pray. The Three Days will
fall on a Thursday, a Friday, and a Saturday. All hell will be let loose during
this time and strike all who are not in their homes and have a blessed candle
lit. The faithful are instructed not to look out during the Three Days, or they
will also be struck dead.[3]
Description of the
Three Days of Darkness
It
will be a bitterly cold winter night in the northern hemisphere.
Presumably, a very cold summer night in Australia or, by contrast, a torrid
night. The wind will howl and roar. Lightning and thunderbolts of an
unprecedented magnitude will strike the earth. The whole earth will shake,
heavenly bodies will be disturbed – this will be the beginning of the Three
Days. Every demon will be
released from Hell and will be allowed to roam the earth. Terrifying
apparitions will take place. Many will die from sheer fright. Fire will rain
forth from the sky, all large cities will be destroyed, poisonous gases will
fill the air, cries and lamentations everywhere. The unbelievers will burn in
the open like withered grass. The entire earth will be afflicted. Then it will
become dark for three days as it did in the days of Moses.[4]
Instructions for Adherents
Those
who subscribe to the coming Three Days of Darkness instruct the faithful to
flee into their homes whenever they observe the prophesied "bitterly cold
winter night." The faithful should lock their doors, and close their
blinds. Beeswax candles previously
blessed by a Catholic priest are kept stored in homes in preparation for the
event. Holy water is also kept as
a remedy against demonic activity. Once the darkness descends, no one should go
outside. Rather, the faithful should stay indoors and pray fervently.
Controversy and the
Three Days
Adherents
of the Three Days of Darkness are usually traditionalist
Catholics or sedevacantism adherents. In the latter
case, they hope that a true pope will be miraculous designated by an apparition
of Saint Peter and Saint
Paul. This tangental belief assumes that the current
pontiffs of the Roman Catholic Church are
not true popes,
but antipopes. There is also
controversy over whether the twentieth century saint and stigmatist Padre
Pio of Pietreclina endorsed and taught the
future Three Days of Darkness. The authenticity of the alleged words of Saint
Pio are disputed.[5][6]
References
1. ^ Exodus 10:22 "And
Moses extended his hand toward heaven. And a horrible darkness occurred in all
the land of Egypt for three days."
3. ^ "We Are Warned: The
Prophecies of Marie-Julie Jahenny" (December 1, 2011). PDF E-Book: www.scribd.com/doc/74402052
Le
rivelazioni della Madonna
sulla
grande tribolazione
e
su
‘I
tre giorni di buio’,
raccontati
da
Fra'
David Lopez.
Fra’ David Lopez è un frate
francescano, vive negli Stati Uniti e da molti anni dirige un piccolo ricovero
nella cittadina di Weslaco, nel Texas, dove viene data ospitalità e assistenza
agli immigrati clandestini. Fra’ David si prende cura personalmente di queste persone
pur soffrendo di una paralisi cerebrale che gli provoca qualche difficoltà nel
parlare.
Il 14 agosto 1987 mentre
si trova in pellegrinaggio a Medjugorje riceve un messaggio della Madonna nel
quale gli viene preannunciato un periodo di tribolazione e tre giorni di buio.
Quella che segue è la traduzione dall’inglese di un articolo pubblicato nella
"Medjugorje Newsletter del Weible Columns" nell’agosto 1992.
L’articolo è una traduzione dallo spagnolo del resoconto degli avvenimenti
scritto personalmente da Fra’ David Lopez.
Come Fra’ David Lopez arrivò alla
decisione di pubblicare
il Messaggio della Madonna.
Scrissi il messaggio
della Madonna l’11 settembre 1987, evitai di farlo per quasi un mese. Cercavo
persone che mi scoraggiassero dal rendere pubblico questo messaggio ma nessuno
lo fece. Così andai dal mio direttore spirituale e lui mi disse di scriverlo ma
io non lo scrissi.
L’11 settembre andai a
San Antonio, in Texas. Ero andato pochi giorni prima per organizzare i
preparativi per la visita di Papa Giovanni Paolo II. I miei amici mi portarono
al Santuario di Czestochowa, dove pregai davanti al SS. Sacramento esposto
nella cappella. Alle 11.40 ebbi come la sensazione che il Signore mi stesse
dicendo di andare via da lì per recarmi nella parte principale della chiesa (la
cappella per il SS. Sacramento è a fianco della parte principale della chiesa).
Così andai ed iniziai a
pregare il Rosario davanti alla statua della Vergine di Guadalupe. Erano le
11.45 quando, senza una ragione particolare, sollevai gli occhi e mi accorsi
che la statua si stava animando. La statua mi rivelò alcune cose private sui
miei amici e richiamò la mia attenzione sul fatto che non avevo ancora fatto
quello che mi era stato chiesto. Allora mi disse: "Voglio che scrivi il
messaggio che ti ho dato a Medjugorje, prima che lo dimentichi, e voglio che lo
porti al Vescovo per avere la sua autorizzazione". Così pensai:
"Se quello che mi ha detto a proposito dei miei amici è vero scriverò il
messaggio altrimenti rimarrò in silenzio". Parlai ai miei amici di ciò che
la Madonna mi aveva rivelato su loro conto ed era tutto vero. Quindi non avevo
più scuse: decisi di scrivere il messaggio.
Due settimane più tardi
mi recai dal Vescovo (il Vescovo John Joseph Fitzpatrick - ora non più in
carica - della Diocesi di Brownsville, Texas) e gli mostrai ciò che avevo
scritto, con la speranza che non mi avrebbe creduto e che non avrebbe dato la
sua autorizzazione, ma questo non avvenne. Egli mi disse: "David, queste
parole non sono nuove. Questo messaggio non è tuo e non devi tenerlo per te. E’
per il mondo intero e io non ti impedirò di pubblicare queste parole, ma sii
prudente perché non tutti vogliono accettare e comprendere. Certamente non c’è
alcun errore di tipo dottrinale, spirituale o morale". (Fra’ David ci
chiede espressamente di tener presente che il Vescovo Fitzpatrick non ha dato
la sua approvazione ufficiale a questo messaggio).
Il
resoconto degli eventi di cui fu protagonista
Il 14 agosto 1987, quando
ero a Medjugorje, ho avuto il privilegio di essere nella stanza delle
apparizioni nello stesso momento in cui la Madonna stava apparendo ai veggenti
e ho avuto il piacere di consegnare ai veggenti le richieste di preghiera e gli
articoli religiosi che molte persone mi avevano affidato. Nonostante questo
privilegio fosse grande non era tanto importante se paragonato alla rivelazione
che la Madonna mi diede più tardi.
Dopo l’apparizione i
veggenti accennarono al fatto che la Vergine quella sera intendeva parlare con
loro sul Monte Krizevac. Più tardi quella sera molte persone li seguirono
mentre salivano alla montagna. Io non ci andai fino […] alle 2.00 del mattino,
mi accompagnò il mio amico Don Edward Villa. Nella salita sulla montagna
arrivai solo a metà strada perché l’arrampicata era troppo difficile per me.
Mentre ero lì pregavo le 15 decine del Rosario […] e parlavo con le persone che
passavano lì. Il mio amico, Don Villa, continuò da solo. Rimasi lì per due ore.
Quando il mio amico tornò
giù ci recammo per assistere alla Santa Messa in inglese (nella Chiesa di San
Giacomo) e quindi ritornai alla casa della famiglia che ci ospitava. Più tardi
il mio amico tornò sulla montagna e io rimasi a casa da solo.
Quando quella mattina ero
sulla montagna avevo sentito dire che la Madonna aveva annunciato ai veggenti
che, poiché la Festa dell’Assunzione era un giorno molto speciale, le persone
che fossero state vicine alla stanza delle apparizioni avrebbero ricevuto dei
doni e delle grazie speciali. Mentre mi trovavo nella mia stanza meditavo su
questa voce e nello stesso tempo pensavo che avevo detto le mie 15 decine del
Rosario, che ero andato a Messa e che non era necessario uscire di nuovo per
andare in canonica a pregare un altro Rosario e che, comunque, forse la Madonna
non voleva che ci andassi. Allora dentro di me sentì una voce che mi disse: ‘E
che ragione avrei per non volerti vedere?’.
Con la famiglia che ci
ospitava a Medjugorje c’era un tassista che divenne mio amico e che mi disse:
‘Non prenda nessun altro taxi; la porterò io dovunque vuole e non voglio essere
pagato’. Così dissi alla Madonna: ‘Se il tassista ritorna in tempo ci vado,
altrimenti non ci vado’.
Il taxi arrivò in tempo e
il tassista mi chiese se volevo andare nella canonica. Io dissi di sì. Quando
arrivai alcuni amici mi diedero una sedia pieghevole; io mi sedetti vicino alla
finestra della stanza delle apparizioni e iniziai a pregare il Santo Rosario
con la gente. Alle 18.00 vidi i veggenti entrare nella canonica.
Avevamo iniziato a
pregare il quarto Mistero Doloroso, quando persi conoscenza; non riuscivo a
vedere né a sentire nessuno. La sola cosa che ricordo è che sentii la presenza
della Madonna. Sentivo la Sua voce, la dolce voce di una Donna saggia e
comprensiva che mi parlava in inglese ma io non La vedevo […]. Le parole del messaggio
e l’impressione che ebbi mi spaventarono, ma non per ciò che stavo sentendo,
non per le parole in sé, ma per la responsabilità che la Madonna mi stava
imponendo di accettare; perché sapevo che il messaggio che mi stava comunicando
comportava l’obbligo della divulgazione ed io non volevo vivere la vita di
persecuzioni che vivono alcuni ‘profeti’. Così rifiutai di ascoltare e ritornai
al mio Rosario; ma Lei continuava a parlare e non mi permetteva di pregare.
Quando ebbe finito mi
alzai più in fretta che potei. Trovai il tassista ed egli mi riaccompagnò nella
mia stanza. Allora iniziai a pregare ad alta voce perché non volevo ascoltare
la voce interiore, anche se sapevo che l’esperienza era reale. Mezz’ora più
tardi arrivò il mio amico, Don Villa; gli raccontai gli eventi che si erano
verificati e gli riferii il messaggio che avevo ricevuto. Lui mi chiese se
avevo letto il libro ‘The Three Days Darkness’ [‘I Tre Giorni di Buio’;
N.d.T.], un libro di cui non avevo mai sentito parlare. Quindi mi disse: ‘Stai
descrivendo esattamente ciò che è scritto in quel libro’.
Devo spiegare che le
parole che ho scritto per prime sono le parole esatte del messaggio datomi
dalla Madonna, mentre il secondo resoconto che segue il messaggio contiene le
mie impressioni e anche ulteriori informazioni datemi dalla Beata Vergine Maria
su ciò che accadrà".
Il
messaggio della Beata Vergine Maria
"Non abbiate paura dei tre giorni
di buio che verranno sulla terra, perché quelli che vivono il Mio messaggio e
seguono una vita di preghiera interiore saranno avvertiti da una voce
interiore, da tre giorni a una settimana prima che si verifichino.
I Miei figli devono
continuare a pentirsi dei loro peccati e devono pregare di più come Io ho
raccomandato. Dovrebbero procurarsi dell’Acqua Santa, articoli religiosi
benedetti ed avere una speciale devozione al Sacro Cuore di Gesù, lasciando
sempre un "lume della Vigilia" acceso davanti a Lui.
Devono accontentarsi di
soddisfare le necessità essenziali della vita ed essere meno dipendenti dai
beni materiali. I sacerdoti devono occuparsi non solo della loro vita di
preghiera interiore ma anche di sviluppare la vita di preghiera interiore dei
loro parrocchiani. Allo stesso modo dovrebbero evitare tutti quelli che parlano
di rivoluzioni e ribellioni. Coloro che parlano di rivoluzioni e ribellioni
sono i discepoli dell’anticristo.
Sono triste per i
religiosi dell’Occidente che hanno rinunciato ai loro segni di consacrazione.
Specialmente loro saranno tentati da Satana e non saranno capaci di resistere
agli attacchi spirituali e fisici. Devono ritornare a una vita di santità e di
obbedienza a Cristo, Mio Figlio.
Non abbiate paura di
niente e di nessuno. Ricolmatevi dell’amore di Dio con la Preghiera, la lettura
della Sacra Scrittura e ricevendo i Sacramenti. Io sarò con voi durante il
tempo dell’angoscia e i Miei figli possono invocare Me per trovare un sicuro
rifugio.
Quelli che stanno
lottando per vincere i peccati personali ricorrenti non devono disperare perché
Dio terrà conto dei loro desideri e dei loro sforzi per vincere i loro peccati.
Andate nella pace di
Dio".
Le
impressioni di Fra’ David
e
altre informazioni
che
ha ricevuto dalla Madonna
Durante questi tre giorni
di buio non verrà lasciato all’inferno nemmeno un demone. Tutti saranno sulla
terra. Quei tre giorni saranno talmente bui che non riusciremo a vedere neanche
le mani davanti alla faccia.
In quei giorni quelli che
non sono in stato di grazia moriranno di terrore a causa dei terribili demoni
che vedranno. La Madonna mi disse di chiudere tutte le porte e le finestre e di
non rispondere a nessuno che chiami da fuori. La più grande tentazione che
avremo sarà dovuta al diavolo che imiterà la voce dei nostri cari. Mi disse:
"Vi prego non prestategli ascolto perché quelli non sono i vostri cari;
sono i demoni che cercano di attirarvi fuori di casa".
Per quanto riguarda il
luogo dove risiedo: all’inizio di quei tre giorni ci saranno persone che
cercheranno di attraversare il fiume (il Rio Grande) ma non ci
riusciranno perché non saranno in grado di vedere e annegheranno. Saranno così
terrorizzate che si uccideranno a vicenda; moriranno in stato di peccato.
La Madonna mi ha detto
che Dio ha scelto alcune persone che saranno martiri all’inizio dei tre giorni
di buio, ma esse non dovranno aver paura, Dio darà loro perseveranza e, dopo il
martirio, gli Angeli le porteranno in Cielo in anima e corpo.
Lei insiste sul fatto che
preghiamo il Signore che quei giorni non vengano in inverno e che non ci siano
donne incinte sul punto di partorire; perché se accadranno in inverno il freddo
sarà intenso, non ci sarà nessun mezzo di riscaldamento artificiale e le donne
che stanno per partorire non avranno alcuna assistenza medica.
Mi diede due Grazie che
non posso rivelare a nessuno. Mi disse anche: "La gente non dovrebbe
andare in cerca di segni e non dovrebbe perdere tempo cercando di individuare
la data". Mi suggerì questo perché disse che c’era un uomo che
prediceva la data esatta dei tre giorni buio. Quando chiesi alla Madonna di
questa profezia Lei disse solo: "Attento a quelli che danno date. Se si conoscessero le date la
gente vivrebbe solo attendendo la data e non si convertirebbe per amore di Dio".
Mi disse che le ore di
buio saranno esattamente 72 e il solo mezzo per contarle saranno gli orologi meccanici,
perché non ci sarà elettricità.
Dopo questa purificazione
sarà primavera. Tutto sarà verde e tutto sarà pulito. L’acqua sarà cristallina,
anche l’acqua nei rubinetti delle case. Non ci sarà contaminazione nell’acqua,
né nell’aria, né nei fiumi. La cosa più bella è che le persone vivranno nella
natura e non lavoreranno per sopravvivere ma per amore e sostegno reciproco.
La maniera più importante
per attuare questo cambiamento è quello di convertirsi e vivere in maniera
caritatevole oggi. Vivete in stato di grazia. E’ molto importante costituire
comunità di alleanza fraterna dove potrete avere sostegno dai vostri fratelli.
I giorni di buio saranno molto difficili per le persone sole e per i genitori
in famiglie dove ci sono figli adulti, perché fuori sentiranno le loro voci.
I genitori, specialmente
i padri, devono insegnare ai figli e alle figlie a pregare. Durante le ore del
buio la preghiera dei bambini sarà miracolosa.
Un
messaggio per i Sacerdoti
Voglio aggiungere il
messaggio per i Sacerdoti. Essi hanno la responsabilità di parlare di questi
eventi a tutti i loro parrocchiani, di dargli forza e conversione e di dire
loro di non aver paura. Essi hanno l’obbligo di trasmettere questo messaggio e
di non aver paura di comunicarlo, perché in passato il messaggio è stato
rivelato a molti santi e noi non possiamo perdere altro tempo ignorandolo. Essi
dovrebbero mettere il massimo impegno nell’insegnare alla gente a convertirsi e
a pregare […]. Dovrebbero anche insegnargli a non legarsi ai beni materiali,
come il danaro, il potere, il lavoro, ecc., poiché essi sono tutti beni
effimeri e temporanei.
Allo stesso modo
dovrebbero predicare come prepararsi alla morte. E’ importante predicare sulle
cose finali per gli esseri umani: Morte, Giudizio, Paradiso e Inferno.
Predicate esplicitamente sulla coscienza del peccato e specialmente del
'peccato mortale' con le sue conseguenze mortali.
Il Signore preferisce che
ci convertiamo per amore ma se necessario anche per paura del castigo.
Accetterà comunque la conversione e ci accoglierà, perché Egli ci ama e vuole
la nostra salvezza. Per amore o per paura, la sola cosa che conta è che ci
doniamo a Lui.
I Sacerdoti hanno
l’obbligo di guidare le persone, specialmente attraverso l’esempio della loro
vita di assoluta dedizione a Cristo.
Il
Grande Segno che precederà
l’ora
della tribolazione
Prima della grande tribolazione ci sarà un segno. Vedremo nel cielo una
grande Croce rossa in una giornata di cielo sereno, senza nuvole. Il colore rosso
rappresenta il Sangue di Gesù Che ci ha redenti ed il sangue dei martiri scelti
da Dio nei giorni di buio. Questa Croce verrà vista da tutti: cristiani,
pagani, atei, ecc. ed anche da tutti coloro che sono "preparati" (ci
sono persone che, pur non avendo mai sentito parlare del Vangelo, hanno la Voce
di Dio impressa nel santuario delle loro coscienze) i quali saranno guidati da
Dio verso Cristo. Essi riceveranno la Grazia di interpretare il significato
della Croce.
Le confutazioni degli studiosi
degli antichi Maya
Il 21 dicembre 2012 è la
data del calendario gregoriano nella quale, secondo alcune aspettative e
profezie, si dovrebbe verificare un evento, di natura imprecisata e di
proporzioni planetarie, capace di produrre una significativa discontinuità
storica con il passato: una qualche radicale trasformazione dell'umanità in
senso spirituale, oppure la fine del mondo. L'evento atteso viene collegato
temporalmente alla fine di uno dei cicli (b'ak'tun) del calendario Maya. La
fine di un ciclo del calendario era infatti vista dal popolo Maya semplicemente
come occasione di grandi celebrazioni, per festeggiare l'ingresso nella nuova
epoca, in questo caso il 14º b'ak'tun.
La credenza di catastrofi
nel giorno 21 dicembre 2012, o in vicinanza ad esso, è una previsione
considerata sbagliata dalla corrente principale degli studiosi degli antichi
Maya, eppure è comunemente citata nei mezzi di comunicazione di cultura
popolare come il problema del 2012.
Secondo Sandra Noble,
executive director della Foundation for the Advancement of Mesoamerican
Studies, Inc. a Crystal River in Florida, «Considerare il 21 dicembre 2012 come
un giorno del Giudizio, o un momento di cambiamento cosmico, è un'invenzione
assoluta ed un'opportunità per molte persone di fare profitto».
Nessuna di queste profezie pare abbia alcun fondamento scientifico e sono
state più volte smentite dalla comunità geofisica e astronomica; anche la
maggioranza degli studiosi di storia Maya confuta queste affermazioni.
In sostanza, nella nostra
epoca, stiamo assistendo a profondi e radicali cambiamenti, che comunque ci
devono far meditare.
Per esempio, nel contesto
della vita politica, sociale e religiosa, ogni evento, ogni iniziativa ed ogni
attività, sembra sia priva di quelle basi etiche e morali, che conducono
inevitabilmente ad un profondo cambiamento sociale, culturale e religioso, dai
contorni incerti ed imprevedibili. La mancanza di coscienza del bene comune,
l'avidità del potere economico e politico, devono far riflettere sulla
opportunità di un avvicinamento alla spiritualità religiosa, con parametri
di chiara trasparenza e di convinta testimonianza.
Se infatti osserviamo da
vicino alcuni elementi della vita politica, molti facilmente oggi vengono
plagiati dalla ‘divinizzazione’ dell’ideologia, esaltandosi nell’illusoria
convinzione di poter dominare il prossimo. Tutto ciò porta ad un incontrollato
scompiglio psichico, cadendo nel completo vuoto spirituale.
Questo stadio interiore
allontana sempre più dalla Verità, Quella che ha donato ed infuso il Divino
Maestro. Tale situazione esistenziale diviene sempre più motivo di divisione
tra coloro che sono con Dio da coloro che Lo rifiutano.
La coscienza virtuosa si
edifica con l’amore verso il prossimo (anche di coloro che non meritano), con
l’amore per la Preghiera, con il Sacramento della Confessione e con la zelante
partecipazione alla Santa Eucaristia. Solo così potrà crescere e consolidarsi
la viva Fede, che conduce alla vera santificazione, per la salvezza ed il
raggiungimento della Grande Speranza, nel Trionfo del Cuore Immacolato di
Maria.
Alla luce di quanto
sopra, pur con la dovuta prudenza, è lecito soffermarsi su quanto esposto
nell’articolo che di seguito viene proposto, per una visione più ampia
sull’argomento tanto discusso delle Profezie (e dei Maya).
IN CONCOMITANZA CON LE
PROFEZIE SOPRA ESPOSTE SUI “TRE GIORNI DI BUIO”, SI AGGIUNGONO DI SEGUITO
ULTERIORI CITAZIONI DI RICERCATORI CHE, PER ALTRO, ALCUNE SI RIFERISCONO
AD ANTICHE PREVISIONI (Trasmissione TV
“MISTERI” del 23 Giugno 2008).
Se la 'profezia
dei Maya' (per il 21 dicembre 2012) ha moltissimi punti di contatto
con le profezie di altri, meglio, con le visioni del Monaco Basilio, e se è vero come è vero che
la scienza, pur con la dovuta e scontata prudenza, non nega la possibilità che
per quella data uno sconvolgimento, come l’inversione della polarità magnetica
terrestre, possa realmente avvenire, anzi molto cautamente ammette che i segni
vi sono, non va trascurato un altro capitolo sconcertante che riguarda le 'profezia
Maya'... e queste sono solo considerazioni o curiosità che, comunque, si
possono allacciare ad altre fonti di più attendibilità scientifica.
Alcune profezie
cristiane, per esempio, concorderebbero con quanto previsto dai Maya per il
21-12-2012, anche se questa data non può essere considerata di sicura
attendibilità, ma solo di riferimento approssimativo con i dati della scienza
ufficiale o dei ricercatori.
Ad esempio proviamo a
leggere S. Gaspare del
Bufalo che parla di TRE GIORNI DI BUIO sulla terra in cui i
sopravvissuti si vedranno come soli, poichè la terra sarà coperta da cadaveri.
Una stigmatizzata che
vive in Spagna, Amparo
Cuevas, asserisce di aver ricevuto una rivelazione mistica che
parla di tre giorni di buio sulla terra e in cui niente sarà visibile e l’aria
sarà pestilenziale.
Ancora nelle locuzioni interne di don Stefano Gobbi
del 1983 la Madonna avrebbe comunicato al sacerdote di un imminente castigo
della durata di tre giorni in cui vi sarà buio e invitando i fedeli in questo
“venerdì santo” di guardare a Colui che hanno trafitto.
Strana coincidenza il 21-12-2012 sarà di venerdì.
Ancora la Benedetta Maria Taigi
parla di tre giorni di buio che si abbatteranno sulla terra, con l’aria
pestilenziale e irrespirabili in cui chiunque aprirà la finestra perirà.
Ma sono centinaia le
rivelazioni di mistici, stigmatizzati che parlano di un evento prossimo che
colpirà l’umanità sotto forma di tre giorni di buio.
Ma le caratteristiche
comuni a queste “profezie” sono ben tre: tutte parlano del castigo come
imminente, tutte parlano di TRE giorni di buio e di aria pestilenziale, ed
infine tutte o quasi parlano che la sola luce ad ardere sarà quella data
dalle candele benedette.
Tutte queste
“profezie” hanno convinto decine di studiosi a cercare le relazioni tra loro
fino a farne anche un libro come nel caso di Herbert Albert che ne
ha fatto una sorprendente raccolta nel libro “I tre giorni di buio, profezie di
santi e veggenti” (ed. Segno).
Dunque nel mondo
cristiano si profetizzano “tre giorni di buio”, tre giorni di sconvolgimenti.
Sconvolgimenti che potrebbero seguire a un inversione della polarità magnetica
del nostro pianeta, magari aiutata e facilitata dalla caduta di un meteorite.
I Maya quindi non
avrebbero previsto solo gli effetti (fine dell’Era dell’Oro) ma anche la causa.
Nei molti documenti distrutti forse potrebbe esserci la causa individuata dai
Maya migliaia di anni fa allo stesso modo come avevano previsto l’eclissi
solare del 21 agosto 1998 con un errore di soli 33 secondi.
E’ forse proprio in
questi documenti ormai andati persi che c’è l’altra chiave che ci manca.
La scienza tace
intorno a questo argomento. E’ impensabile del resto che gli scienziati, certi
di una probabile catastrofe nel 2012 l’annuncino. Possiamo immaginare le conseguenze
di un annuncio simile.
Ma qualcosa trapela.
Ad esempio oltre la diminuzione del 10 % del campo magnetico, gli scienziati
stanno registrando un incremento vertiginoso negli ultimi anni dei terremoti
mondiali.
Non a caso gli scienziati
giapponesi prevedevano per questi anni e quelli futuri un incremento
esponenziale dei terremoti. Segno che sotto la crosta terrestre, nel così detto
“mantello”, si stanno verificando fenomeni particolari, fenomeni che
generalmente precedono un inversione di campo magnetico dell’asse terrestre.
A confortare questa
tesi vi è una notizia emblematica e sconvolgente, taciuta o poco diffusa.
Durante l’eruzione
dell’Etna nel 2001 l’analisi chimica del magma fuoriuscito ha stabilito la
presenza di minerali particolari che mancavano da circa 15.000 anni. Qualcosa
li sotto si muove e anche velocemente.
Ma la scienza tace o
fa passare inosservata anche un altra notizia: il 2012 vedrà il pianeta Venere
più vicino alla terra, che significa maggiori vibrazioni, aumento di velocità
della mutazione dei campi magnetici.
Insomma gli elementi
si concatenano: non aspettiamoci che gli scienziati corrano a dirci l’imminenza
di un cataclisma. Questo provocherebbe solo un anticipo del cataclisma.
Ma ancora con la
profezia Maya ci viene incontro quella cristiana, questa volta con S.
Malachìa, un vescovo santo vissuto intorno all’anno 1074.
San Malachìa aveva previsto una sequenza nella
successione alla cattedra di S. Pietro elencando ben 112 motti simboli che
avrebbero distinto i loro papati.
La straordinarietà sta
nel fatto che non solo i 112 motti simbolici si adattano perfettamente ed
effettivamente ai Papi che si sono succeduti, ma che dopo Karol Woytila, Papa
Ratzinger sarebbe il papa “de gloria olivae”, quindi l’ultimo Papa prima di uno
sconvolgimento dell’umanità!
A surrogare le
profezie di Malachìa sono soprattutto gli ultimi Pontefici, come ad esempio
Papa Giovanni Paolo I che Malachìa descrive come il “De medietate lunae”, cioè
che dura una luna, e il pontificato di Giovanni Paolo I durò una lunazione,
oppure la definizione del Papa successivo, Karol Woytila, definito con “De
labore solis”, cioè dal travaglio del sole, ossia dalla nascita del sole, cioè
da Est dove nasce il sole. E ancora Papa Benedetto XVI, Papa Ratzinger, che
Malachìa definisce come “de gloria olivae”, ossia la gloria degli olivi, degli
olivetani, e i benedettini sono definiti olivetani. E Papa Ratzinger si è
imposto il nome di Benedetto.
Quindi anche questa
profezia cristiana, di un santo cristiano come S. Malachìa, con straordinaria
precisione elenca i Pontefici e ci dice che quello attuale potrebbe essere
l’ultimo che chiude una era.
Ma c’è ancora da
valutare un evento: l’avvicinamento di qualche meteorite alla Terra che
faciliterebbe tutto questo e che i Maya avevano previsto con la stessa
precisione con cui hanno previsto l’eclissi solare di pochi anni fa.
Né falsi allarmismi, né fatue attese:
la Madonna a Fatima
parla di un futuro periodo di pace?
Domanda a Padre Amorth:
Caro Padre, si sentono
continuamente profezie di castighi e poi si parla di un periodo di trionfo per
la Chiesa. C’è chi annuncia addirittura una venuta del Signore, preparata dal
trionfo dal Cuore Immacolato di Maria. Cosa dobbiamo attenderci per il prossimo
futuro? Mi sembra utile far riflettere te e chi si pone gli stessi
interrogativi su alcune considerazioni, per non prendere abbagli e non
giudicare novità dei nostri tempi alcuni aspetti del messaggio evangelico, che
sono comuni a tutti i tempi.
1. Incomincio con i
testi evangelici che parlano della seconda venuta di Cristo, la Parusia. Non
c’è dubbio che il Maestro Divino vuole che il nostro sguardo sia costantemente
rivolto ai fini ultimi, alla conclusione della storia umana e della storia di
ciascuno di noi. Siate sempre pronti perché il Figlio dell’Uomo verrà
quando non ve l’aspettate (Lc 12,40). Non importa se questa attesa ha
dato luogo, sia nei primi cristiani sia un pò in tutte le epoche della storia,
alla convinzione che la Parusia fosse imminente. Ciò che importa al Signore è
che la conversione dell’uomo abbia una priorità che non ammette
dilazioni: Se non vi convertite, perirete tutti(Lc 13,5).
2. La storia biblica
ci presente un’alternanza di periodi in cui il popolo si rivolse a Dio con più
fervore e periodi di rilassatezza, di crisi di fede. Forse il momento più
esaltante della storia di Israele è stato quello dell’alleanza del Sinai:Tutto
quello che Jahvè ha detto noi lo faremo (Esodo 19,8). Ma anche le
altre volte in cui il popolo, dopo una sbandata, ha deciso di ritornare a Dio e
ha rinnovato l’alleanza. Ad ogni sbandata hanno corrisposto i continui richiami
dei profeti, la minaccia dei castighi che sempre hanno tardato a giungere (Dio
è paziente, in attesa della conversione!); ma poi c’è stata la prima
deportazione, la seconda deportazione... E tutto questo è significativo anche
per noi, che stiamo attraversando una robusta crisi di fede.
3. Possiamo vedere in
questa prospettiva gli avvertimenti e i richiami della Madonna di Fatima, in
cui è detto chiaramente che la guerra è una punizione per i peccati e vengono
indicate le vie della pace. In tale contesto, è stata annunciata una promessa
finale in questi termini: Se ascolteranno le mie richieste la Russia si
convertirà e ci sarà pace, altrimenti essa spargerà i suoi errori nel mondo,
suscitando guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il
Santo Padre avrà molto da soffrire. Alla fine il mio Cuore Immacolato
trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia che si convertirà. Così sarà
concesso al mondo qualche tempo di pace(o una pausa di pace: questo è ben
diverso dal dire: poi ci sarà la pace -ndr-).
4. Mi pare che
talvolta, o troppe volte, noi ragioniamo umanamente, riducendo il messaggio
evangelico al successo sul piano umano o a quieto vivere, senza più il pericolo
del male. Gesù è chiaro: Chi vuol venire dietro di Me, prenda la sua
croce e Mi segua (Mt 16,24). Contro ogni modo umano di ragionare, Egli
ci parla della Sua Passione e Morte e della Sua Glorificazione (Giov 13,31).
L’esperienza degli apostoli è chiara: quando Paolo e Barnaba concludono il
primo grande viaggio apostolico, fanno una breve visita alle comunità appena
fondate, esortandole a perseverare nella Fede, dicendo che solo attraverso
molte tribolazioni si può entrare nel Regno di Dio (At 14,22).
5. E’ questo il
faticoso cammino della Chiesa, che ha sempre avuto il sostegno del Suo Signore,
ma non conforme alla mentalità degli umani successi. Si pensi ad esempio al più
grande avvenimento ecclesiastico del nostro secolo, al Concilio Vaticano II.
Non bisogna guardare ad esso come ad una conquista umanamente intesa, lo
afferma chiaramente Paolo VI, quando dice: “Si credeva che dopo il Concilio
sarebbe venuta una giornata di sole per la Chiesa. E’ venuta invece una
giornata di nuvole, di tempesta, di buio, di ricerca, di incertezza” (29.6.72).
Eppure è stato un grande balzo in avanti. La Chiesa procede, guidata dallo
Spirito Santo, in estensione (Rendete mie discepole tutte le genti) e in
profondità (le guiderà alla Verità tutta intera), senza mai trionfalismi umani,
anzi, quando il Vangelo ci parla degli ultimi tempi, quelli che precederanno la
Parusia, ce ne parla di tempi di estrema difficoltà al punto da dire: Quando
verrà il Figlio dell’Uomo, troverà fede sulla terra?(Dunque non troverà la
pace universale!)
Per il cristiano non
c’è posto per falsi allarmismi o per la fame di attese; c’è posto,
invece, per una Fede viva, per una gioiosa Speranza, per un animo
distaccato dalle cose della Terra che periscono, teso alla mèta definitiva
che il Signore gli ha preparato.
Don Gabriele Amorth
Al termine di questo
articolo, il 'dubbio' rimane sempre un'ancora nella mente dei più scettici...
ma non va dimenticato che la 'storia' diSodoma e Gomorra è un evento storico
biblico che non può essere confutato, tanto meno dimenticato, specie alla luce
del nuovo aberrante progetto che sta avvenendo nella nostra società, in cui si
tende a far conquistare l'illusoria frontiera del processo di omosessualizzazione
(e non solo), per la distruzione della famiglia naturale!
Dio
è Buono e Misericordioso...
ma
è anche Giustizia irrevocabile.
I DIECI COMANDAMENTI
I Dieci Comandamenti stanno bene su
dieci dita, ma quanti sono che li osservano? Basterebbe ricordarsi ogni volta
che utilizziamo le nostre mani, per rendere la coscienza libera, pura,
integerrima, in maniera tale da poter affrontare con coraggio e serenità
il Giudizio Eterno!
Queste dieci Parole date
scritte da DIO, cioè scolpite perché non andassero smarrite, furono consegnate
a Israele sul Sinai, per mano di Mosè. Esse sono l’Eco di altre
dieci Parole di identità che Dio pronunciò «in principio», quando assieme ad
esse Creò il Mondo.
Esse non sono una
imposizione, ma una libera scelta, per avere ‘un binario-guida’, per
vivere liberi ma coscienti.
Solo dopo averle
osservate nella loro pienezza, si può gustare il senso e la validità della
Parola stessa, evitando il pericolo di scivolare nel ‘baratro’ della rovina
materiale e spirituale.
PURIFICAZIONE, FEDE, SPERANZA.
Una regola di Sant’Agostino:
“Odiare
l’errore ed amare gli erranti”.
“La coscienza è il nucleo più segreto
e il sacrario dell’uomo,
dove egli è solo con Dio”.
Gudium
et spes
Gesù pronuncia Parole
di Vita, che svelano la Verità del Padre, che donano la vera Luce, che
schiariscono le tenebre dei cuori, quando a voce alta scandisce: «Chi crede in
Me non crede, in verità, in Me, ma in Colui che Mi ha mandato, e chi vede Me
vede Colui Che Mi ha mandato e, bene, questo Colui è il Dio d’Israele! Perché
non c’è altro Dio fuor che Lui. Per questo dico: se non potete credere a Me
come a colui che è detto figlio di Giuseppe di Davide ed è figlio di Maria,
della stirpe di Davide, della Vergine vista dal profeta, nato a Betlemme, come
è detto dalle profezie, precorso dal Battista, ancor come è detto da secoli,
credete almeno alla Voce del vostro Dio Che vi ha parlato dal Cielo. Credete in
Me come Figlio di questo Dio d’Israele. Ché, se non credete a Chi vi ha parlato
dal Cielo, non Me offendete, ma il Dio vostro di Cui sono Figlio.
Non vogliate rimanere
nelle tenebre! Io sono venuto Luce al Mondo affinché chi crede in Me non resti
nelle tenebre. Non vogliate crearvi dei rimorsi, che non potreste più placare
quando Io fossi tornato là donde sono venuto, e che sarebbero un ben duro
castigo di Dio sulla vostra pervicacia. Io sono pronto a perdonare sinché sono
fra voi, sinché il giudizio non è fatto, e per quanto sta a Me ho desiderio di
perdonare. Ma diverso è il pensiero del Padre Mio. Perché Io sono la
Misericordia ed Egli è la Giustizia. In verità vi dico che, se uno ascolta le
Mie parole e non le osserva poi, Io non lo giudico. Non sono venuto nel Mondo
per giudicare, ma per salvare il Mondo. Ma anche se Io non giudico, in verità
vi dico che vi è Chi vi giudica per le vostre azioni. Il Padre Mio, Che Mi ha
mandato, giudica coloro che respingono la Sua Parola. Sì, chi Mi disprezza e
non riconosce la Parola di Dio e non riceve le parole del Verbo, ecco che ha
Chi lo giudica: la stessa Parola che Io ho annunziata, quella lo giudicherà nel
giorno estremo. Dio non si irride, è detto. E il Dio irriso sarà terribile a
coloro che Lo giudicarono pazzo e mentitore. Ricordate tutti che le parole che
Mi avete sentito dire sono di Dio. Perché Io non ho parlato di Mio, ma il Padre
Che Mi ha mandato, Egli stesso Mi ha prescritto quello che debbo dire e di che
devo parlare. E Io ubbidisco al Suo comando perché Io so che il Suo
Comandamento è giusto. Vita Eterna è ogni Comando di Dio. Ed Io, vostro
Maestro, vi do l’esempio di ubbidienza ad ogni Comando di Dio. Perciò siate
certi che le cose che vi ho dette e vi dico, le ho dette e le dico così come Mi
ha detto il Padre Mio di dirvele. E il Padre Mio è il Dio di Abramo, Isacco,
Giacobbe; il Dio di Mosè, dei patriarchi e dei profeti, il Dio d’Israele, il
Dio vostro».
CONSIDERAZIONI SU
IL TERZO SEGRETO DI FATIMA
(…) vi sarà allora una
tribolazione grande, quale mai c’è stata dall’origine del Mondo fino ad ora, né
sarà. Se non fossero abbreviati quei giorni, nessuno si salverebbe; ma quei
giorni saranno abbreviati per amor degli eletti” (ib. 15-16; 21-22).
Gesù dice: “Quando il
Figlio dell’uomo tornerà, incontrerà ancora la Fede?” (Lc 18, 8).
« “Badate che nessuno vi
seduca! Poiché molti verranno nel Mio Nome dicendo: “Io sono il Cristo”, e
molti saranno ingannati. Non vi turbate se sentirete di guerre o voci di
guerre; è necessario che tutte queste cose avvengano; ma non è la fine.
Infatti, si vedrà popolo contro popolo e regno contro regno: e vi saranno
carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi; tutto ciò non è che l’inizio
delle tribolazioni. Allora vi consegneranno ai boia e vi uccideranno; sarete
odiati da tutte le genti a causa del Mio Nome” (Mt 24, 4-9).
“E allora molti
soccomberanno; si tradiranno l’un l’altro odiandosi a vicenda. Sorgeranno molti
falsi profeti, i quali inganneranno moltitudini.” - “Per il dilagare
dell’iniquità, la carità dei più si raffredderà.” - “Ma chi avrà perseverato
sino alla fine si salverà.” - “Quando questo Vangelo del Regno sarà predicato
in tutto il Mondo, quale testimonianza a tutte le genti, allora verrà la
fine” (ib.
10-14).
“Allora se uno vi dirà:
“Ecco, il Cristo è qui!”, oppure: “E’ là“, non gli credete, perché sorgeranno
falsi Cristi e falsi profeti, che faranno grandi miracoli e prodigi, tanto da
indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco ve l’ho predetto. Se vi
diranno: “Ecco, è nel deserto!”, non andate; oppure: “Ecco, è nell’interno
della casa!”, non credete; poiché come la folgore esce dall’oriente e brilla in
occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Dove sta il cadavere là si
raccolgono gli avvoltoi. Subito, dopo la tribolazione di quei giorni, il sole
si oscurerà, la luna non più darà luce, le stelle cadranno dal cielo e le
potenze celesti saranno sconvolte” (ib. 23-29). »
Quali sono i falsi Cristi ed i
falsi profeti?
La Fede che oggi vediamo
professare non è la stessa dei 260 Papi e dei Concili. Papa Pio VI, nella
«Auctorem Fidei», descrive l’uso dell’ambiguità da parte degli eretici, nel
sinodo di Pistoia; San Pio X, citando nella «Pascendi» il Concilio di
Costantinopoli, si riferisce agli eretici contrari a una sola delle tradizioni,
non solo apostoliche, ma ecclesiastiche; Pio XI accusa coloro legati
all’operazione del «pancristianesimo» ecumenista di allontanarsi dalla
religione rivelata da Dio.
Le persecuzioni esterne
alla Chiesa avvengono sin dall’inizio, ma ora sono in atto anche con l’inganno
interno; “chi vi caccerà e ucciderà penserà di rendere culto a Dio… Ciò vi dico
affinché, quando verrà l’ora, sappiate che ve l’avevo detto” (Gv 16, 2-3).
“Il Magistero della
Chiesa, assistito dallo Spirito Santo, fu istituito da Cristo Signore per
custodire ed interpretare le Verità rivelate da Dio”. Tutta la questione del
Magistero Cattolico si riassume, quindi, nella certezza che procede
dall’Autorità Divina attraverso la Sua Chiesa, senza il rischio d’essere
adulterato da perfidi «aggiornamenti» di falsi maestri.
La Dottrina Sacra, o
della Fede, è rivelata divinamente e viene annunziata attraverso il vero
Magistero della Chiesa. Si tratta di un’unica Dottrina Divina, che non può
soccombere ad un processo di aggiornamento continuo ed imperversante,
alimentato spesso da un clero che, per giustificare personali frustrazioni, in
nome della «legalità concessa dal proprio stato», tende ad imporre ogni
personale interpretazione. Quindi occorre stare attenti al quel «magistero vivo
della chiesa» che, in nome dell’”ecumenismo”, vuole aggiornare il «magistero
pastorale», abbracciando ogni nuova ‘filosofia teologica’ come «dottrina
rivelata»!
“Cristo illumina tutta la
sua Chiesa, come dimostrano innumerevoli passi della Sacra Scrittura e dei
Santi Padri. «Nessuno ha mai veduto Dio: il Figlio Unigenito, Che è nel seno
del Padre, ce l’ha fatto conoscere» (Gv 1, 18)” (Mystici Corporis Christi).
È il Signore stesso ad
insegnare: «La mia dottrina non è mia, ma di Colui che Mi ha mandato» (Gv 7,
16); il Magistero di Gesù è quello ricevuto dal Padre, come il Magistero della
Chiesa è quello ricevuto dal Signore, Che è la Fonte dalla quale sgorga la
Vita.
E’ bene, quindi, invocare
il «Commonitorium» di San Vincenzo da Lerino, nel quale, in sintesi, si
ribadisce che “occorre soprattutto occuparsi affinché sia conservato ciò che in
ogni luogo, sempre e da tutti, è stato sempre creduto. Credere secondo la Fede
non può e né deve cambiare, poiché è cosa vera e giusta rivolta a Dio. Darsi da
fare per la difesa della Fede, invece, spetta alla sfera umana, la quale deve
adeguarsi alle forme degli attacchi d’ogni ora. E’ lo stesso Magistero dei Papi
d’ogni tempo, fedele a Gesù, che avverte: “Badate che nessuno vi seduca”.
Purtroppo, oggi, tutto
questo si sta perdendo, in quanto non si «spiega» come l’«autorità» dei nuovi
pastori, per aggiornare e trasformare la Liturgia, quindi la Fede, «secondo i
tempi», stia mutando le sue tradizioni e, quindi, le basi che sostengono le
Verità di Fede, come aveva previsto Pio XII. Si sta realizzando, infatti, uno
‘scempio religioso’, con la profanazione di tutto ciò che è Sacro. Ciò fa
prevedere una avanzata dei ‘poteri occulti’, per impiantare un nuovo ordine
mondiale, che tende a minare il Magistero della Chiesa e la figura stessa del
Vicario di Cristo, Che rappresenta in Terra l’Autorità di Dio.
A monte di tutto il
problema, non vi è solo l’attacco anticristico, che vuole riconoscere come
legale l’inversione del «nuovo magistero», ma anche la mancata resistenza del
mondo cattolico, di fronte al prodigioso inganno suscitato dal ‘nemico’, nel Luogo
Santo della stessa Chiesa.
Che il Signore ci
aiuti a superare le perfidie e le iniquità, origine di ogni inganno e
disordine, flagelli che da sempre fanno parte della Passione della
Sua Chiesa!
E’
alla luce di queste iniquità
che
si può interpretare
il
“Terzo
Segreto di Fatima”,
a
conferma di quanto descritto
nella
seconda Lettera di San Paolo
ai
Tessalonicesi (2, 6-7).
2Ts 1:1 Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre nostro e nel Signore Gesù Cristo: 2 grazia a voi e pace da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo.
3 Dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli, ed è ben giusto. La vostra fede infatti cresce rigogliosamente e abbonda la vostra carità vicendevole; 4 così noi possiamo gloriarci di voi nelle Chiese di Dio, per la vostra fermezza e per la vostra fede in tutte le persecuzioni e tribolazioni che sopportate. 5 Questo è un segno del giusto giudizio di Dio, che vi proclamerà degni di quel regno di Dio, per il quale ora soffrite. 6 È proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi affliggono 7 e a voi, che ora siete afflitti, sollievo insieme a noi, quando si manifesterà il Signore Gesù dal cielo con gli angeli della sua potenza 8 in fuoco ardente, a far vendetta di quanti non conoscono Dio e non obbediscono al vangelo del Signore nostro Gesù. 9 Costoro saranno castigati con una rovina eterna, lontano dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza, 10 quando egli verrà per esser glorificato nei suoi santi ed esser riconosciuto mirabile in tutti quelli che avranno creduto, perché è stata creduta la nostra testimonianza in mezzo a voi. Questo accadrà, in quel giorno.
11 Anche per questo preghiamo di continuo per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e porti a compimento, con la sua potenza, ogni vostra volontà di bene e l'opera della vostra fede; 12 perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.
2Ts 2:1 Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, 2 di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. 3 Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, 4 colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.
5 Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? 6 E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. 7 Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. 8 Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta, l'iniquo, 9 la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, 10 e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi. 11 E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna 12 e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all'iniquità.
13 Noi però dobbiamo rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l'opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità, 14 chiamandovi a questo con il nostro vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
15 Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera. 16 E lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, 17 conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
2Ts 3:1 Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore si diffonda e sia glorificata come lo è anche tra voi 2 e veniamo liberati dagli uomini perversi e malvagi. Non di tutti infatti è la fede. 3 Ma il Signore è fedele; egli vi confermerà e vi custodirà dal maligno.
Disciples of the Latter Times
Dr. Mary Jane Even
Fonte: http://www.apparitionsites.com/apparition-sites/disciples-latter-times-mary-jane-even.htm
Dr. Mary Jane Even from Lincoln, Nebraska, has been reporting “intellectual locutions” from the Virgin Mary from 1992 until her death in June, 2010. Her messages center on end-time chastisements, which she describes as the “Great Warning.” According to her messages, the Holy Father will be forced to flee from the Vatican, an anti-pope will be elected, and the Seat of Saint Peter will be moved to Jerusalem. Soon afterward, a great war will break out, destroying most of the planet’s population, whereupon all the world’s economies will collapse.1
On January 1, 1997, the spiritual entity that has been delivering the messages to Dr. Mary Jane predicted “that a meteor would strike the earth first with its tail touching parts of the earth, and then the full impact of the meteor will touch down in an area in the Western Hemisphere of the planet.”2 The effects of the meteor’s impact are described as follows: “A cloud of dust so great that it will block the sun and all the earth shall become as night. The dust from the meteor shower shall bathe the earth, leaving dirt everywhere and burn the land and the skin. The vegetation shall die and those caught outside will die of these burns. Animals shall suffer illnesses and need to be destroyed. What you can then expect will be most dangerous. Due to the extremely flammable nature of this dust cloud and its dangerous toxic gases, many homes shall catch fire and be destroyed. And yet this is only the beginning, for more dramatic events will occur.” 3
After everyone’s house burns to the ground from cosmic meteor dust, the spiritual entity that has been delivering the messages to Dr. Mary Jane describes the end of the world as follows, “Due to the extreme impact of the meteor on your planet, there will be produced the greatest of all earthquakes. This earthquake shall produce great fissures in the planet’s top layer, producing large cracks and sinkholes into which whole cities shall disappear. After the earthquake, there will be three days of darkness. The three days of darkness is the nuclear war and world-wide conflict by all countries having nuclear missiles. Everyone will be shooting missiles at other countries, in retaliation.”4
To help Catholics prepare for the end of the world, Dr. Mary Jane has been advising the faithful to stock up on canned goods. In a letter posted on the Internet one woman has described the fruits of Dr. Mary Jane’s ministry efforts as follows: “My in-laws are getting tons of literature from (and sending money to) this person in Nebraska, and they now believe that the next pope is going to actually be the ‘Anti-Pope’ and will be working with the Anti-Christ to bring about the end of the world in a matter of months. The woman running this group has got them buying bizarre supplies (everything from hard candy to ‘Urgent Bee Pollen’ to canned corned beef), boarding up the house and heaven knows what else. I’m concerned that this person is a) bilking them out of their money, b) preying on the old and weak-minded, and c) going to incite them into some kind of action that may not be beneficial to them or the world at large. I’m becoming very frightened by their behavior.”5
The Diocese of Lincoln, Nebraska, has answered questions concerning the revelations of Mary Jane Even on their website and has issued the following conclusions:
In your diocese a woman named Mary Jane Even claims to be receiving supernatural locutions and revelations. Does the Diocese of Lincoln have anything to say about this matter?
The Diocese of Lincoln has a clear statement about this matter and a copy of this statement can be obtained by writing or calling the Chancery office. A diocesan commission has carefully examined the claims of Mary Jane Even and concluded that there is nothing supernatural about her locutions and revelations. They are sometimes farfetched and even contain doctrinal error. No belief should be placed in them or in her.6
Would it be a sin to believe in or support the visions and locutions of Mary Jane Even?
It is difficult to see how sin, even serious sin, could be avoided in such belief and support. Her alleged "visions and locutions" have been determined by Church authorities to be totally devoid of any supernatural character. Some of the doctrines she teaches are clearly false. Therefore, supporting or believing her could involve spreading religious error. Sometimes credulous people who believe her have suffered severe hardships for themselves and their families, by moving to "safe havens" at enormous financial and personal loss. Her supporters thus may have grave sins of injustice on their consciences because of this. Also, she purports to foretell the future. Participating or involvement in fortune telling, with any measure of belief, is always sinful. Sometimes serious private "revelations" are due to fraud or hallucinations. But sometimes they are due to demonic forces.7
MESSAGGI FORNITE DAL NOSTRO SIGNORE AL SUO SEGRETARIO MARY JANE EVEN - Gennaio 1997
Messaggi pubblici
1 ° gennaio 1997
NOSTRO SIGNORE: " Dolci miei figli, Mia Santa Madre, la Beata Vergine Maria e io, con san Giuseppe, hanno stabilito che questi interi gruppi di messaggi devono avere un tema, dettato da me stesso, poiché l'intero messaggi pubblici devono essere distribuite per uno. .. documento assemblato per una facile distribuzione Questo documento presenta come chiaramente e semplicemente indicato come possibile, il campo di applicazione delle conoscenze precedentemente segnalato in questi e altri messaggi che il Cielo vuole che tu sappia su un tema che un tema è:
Il Grande Avvertimento
È opportuno miei messaggi dato a mia figlia devono includere queste informazioni, visto che è il Precursore del Warning . Come precursore che ha, attraverso questi messaggi e nei suoi discorsi pubblici, fornito informazioni come indicato dal Cielo per avvisarvi di questo grande evento. Eppure, pochi capiscono la grandezza dell'evento, né lo sconvolgimento tale evento deve portare nella loro vita.
Abbiamo provato in molti modi, attraverso molti messaggi, per aiutarvi a capire il suo significato. Abbiamo ispirato le persone a scrivere su questo argomento per gli altri a capire che cosa avverrà.Abbiamo suggerito a voi per anni e anni che il Grande Avvertimento si avvicina, ma siamo incontrati con la comprensione solo parziale e poca preparazione.
Questo non è un compito facile per tanto si potrebbe affermare. Tanto è stato detto, ma vorrei che tutti voi conoscete più completo possibile ciò che il Padre Eterno si propone di far prendere posto durante il Grande Avvertimento. Vorrei iniziare affermando che non è facile per il mio Padre Eterno per lasciare che un grande evento abbia luogo, per Lui sa - come io e tutto il Cielo lo so - la grande crisi mondiale che comporterà. Abbiamo visto quali sono le conseguenze furono ai giorni di Noè, con il diluvio, e riconosciamo anche la totale devastazione di Sodoma e Gomorra.Abbiamo visto l'effetto di meteore che colpiscono la Terra in un'altra epoca. Abbiamo visto l'era glaciale che ha portato.
Noi - Dio Padre, Dio Figlio e Dio lo Spirito Santo - ha stabilito che se fosse ancora necessario per provocare, o permesso, tale devastazione, sarebbe anche consentito che ci sarebbe la possibilità per le persone a imparare dall'esperienza - e quindi non tutti i popoli sarebbero morti, o diventare totalmente inabili durante l'evento.
Detto questo, voglio mettere in guardia voi tutti che se noi permetteremo vita per continuare, anche da parte di alcuni che sono nostri nemici, che la sua influenza e l'effetto di questo Grande Avvertimento sarà di tale portata che molti vorranno morire.
Il mondo ha ormai raggiunto tali limiti di peccato e peccato che il Padre Eterno ha abbassato la sua mano permettendo tutto organizzato con i Cieli - con gli Angeli e tutti i personaggi Celesti - a prendere subito posto. Abbiamo solo attendiamo la sequenza di eventi che si terrà cui istiga / avvia l'intero di eventi i "giorni finali. Ora desidero descrivere la grande, inizio, evento della serie di eventi che costituiscono gli eventi i 'giorni finali.
Tutto questo avverrà in contemporanea con l'approccio e la realizzazione di quegli eventi che costituiscono il Grande Avvertimento . Dico, "simultaneamente e durante", per dimostrare che molte cose accadranno in tutte le parti del mondo allo stesso tempo. E 'importante per tutti a riconoscere che i problemi, descritta come un tipo di preoccupazione o nell'altro, saranno tutti avvenire allo stesso tempo, o quasi tutti insieme. Eppure, tutti questi eventi sono non la fine, perché è ancora pochi anni di distanza. Cioè, questa serie di eventi è non confondere con i "tre giorni di buio", perché che si svolge alla fine degli anni di crisi. I tre giorni di buio è la guerra nucleare e conflitto mondiale da tutti i paesi che hanno i missili nucleari. Ognuno sarà sparando missili in altri Paesi, in rappresaglia. Questa guerra sarà la mente dell'Anticristo per distruggere le immagini permanenti lasciati al momento del "Miracolo" - il grande miracolo - a verificarsi poco prima gli ultimi tre giorni di oscurità o la fine assoluta di questa epoca come la conoscete.
Ora, figli miei, parlano chiaramente e direttamente, ma sarà necessario leggere tutti con attenzione più volte per imparare tutto ciò che vi sto insegnando. Ci sono molti, molti, ragioni per cui ilGrande Avvertimento si avvicina l'inizio di questi eventi. Piano di mio padre comprende un mezzo per tutti i popoli a cambiare le loro vite e per capire la verità. Dio esiste! Dio, la Seconda Persona della Santissima Trinità è fatto uomo; ha soffrire, morire e risorgere. La Seconda Persona della Santissima Trinità è Gesù Cristo. Gesù Cristo è tutto intero si fa presente nella Santa Eucaristia. Gesù Cristo è stato molto diffamato da Comunione nella mano. Gesù Cristo vuole la Sua Santa Presenza da tenere in un tabernacolo all'interno del Santuario dove si dice messa.
Anche durante il Grande Avvertimento tutto è riconoscere quanto hanno e do offendere Dio; quello Grazia hanno perso o guadagnato; la verità dell'origine della fede cattolica e la sua supremazia tra le fedi. Tutte le persone di tutte le età che hanno peccato vedranno la giustizia di Dio nel loro punizione per i loro peccati-e poi e là sperimentare la sofferenza e la punizione.Ogni persona arriverà a capire che Dio è Dio e nessun altro è fissato davanti a lui. Dio è e può essere solo nel più Sublime e della Santissima Trinità - Padre, Figlio e Spirito Santo. Non c'è altro dio. Vi è un solo Dio. Sì, tutte le persone devono riconoscere questo e dichiararlo. Tutti gli spiriti maligni devono dichiararlo. Tutti i personaggi celesti devono dichiararlo. Vi è un solo Dio nella Santissima Trinità. Tutte, tutte le persone che hanno peccato devono dichiarare di aver peccato. Ogni persona deve conoscere i loro peccati e dichiarare che Dio è giustificata la loro pena e, se sono morti in quel momento, il loro destino eterno. Sì, tutti devono vedere la loro eterna casa - Heaven or Hell - se sono morti in quel momento ed essi sentono l'enorme fardello da effettuare per l'eternità come conseguenza dei loro peccati.
I miei dolci figli: la conoscenza dei vostri peccati saranno portati a voi la Vergine Maria che entreranno in quel giorno come il "Morning Star" e stabilire una coltre di bianco in modo che nessunodeve passare da sotto di essa - né sarete in grado di funzionare per un certo tempo. Tutto si fermerà. Tutte le macchine si fermeranno; tutti i popoli, ovunque essi siano, si fermano. Mia Madre è "Madonna della Misericordia", e le sue lacrime e preghiere, ha detto nel corso di molti secoli, ha vinto per l'opportunità di chiedere perdono per i tuoi peccati e per prepararsi a questo momento.
E 'stato riportato da alcuni, e ribadito da altri, che questo periodo di tempo durerà poco tempo. Io dico: "No!" Ciò che è stato dimostrato che le ragazze Garabandal fu di breve durata in modo che potessero esprimere agli altri. La realtà del tempo / lunghezza della Grande Avvertimento è stato meglio espresso da mio Padre Eterno quando ha detto: "Ci vorrà il tempo necessario per tutti . affermare Dio esiste e chiedere perdono Ciò potrebbe durare un breve periodo di tempo per alcuni , ma molto più lungo per gli altri. L'esperienza potrebbe prendere una settimana per alcune persone. Infatti Maitreya ha dichiarato questo è il suo avvertimento, e quindi se il suo popolo continuano ad offrire gli omaggi, il loro tempo per indugiare nel dolore del peccato deve superare gli altri.
Tutte le persone devono indugiare nel dolore dei loro peccati tutto il tempo necessario. Coloro che hanno confessato tutto, fatta la riparazione, ha offerto la sofferenza Purgatorio, e hanno preparato, sperimenteranno meno severità, ma tutti riconosceranno quello che hanno fatto, quali peccati che hanno commesso e riconoscere la loro quota nella Crocifissione; il dolore e la sofferenza che ho vissuto per loro - ognuno - sulla Croce della Salvezza. Poi ogni sapranno, per i peccati della loro vita, hanno crocifisso me ancora e ancora. Inoltre, ogni Grazia usato bene - e tutti utilizzati o non utilizzati durante la vita di ogni persona - li mostrato.
Se si percepisce questo come un potente esame di coscienza, sì, è destinato ad essere tale. Ecco perché le linee a Confessione alla prima occasione sarà così tremendo. Ecco perché tutti voi siete chiamati ad avere una buona conoscenza della vostra fede in modo da poter insegnare a molti che sarà di grande desiderio di unirsi alla Fede Cattolica. Voi siete chiamati ad essere discepoli di Fede in quel periodo. Ecco perché ho così sinceramente ti ha insegnato la Fede in questi messaggi. Si prega di leggere di nuovo le lezioni, essere preparati.
Ora, la conoscenza dei vostri peccati, confessando a Dio che hai peccato, ma è uno - e la prima grande - evento che deve verificarsi durante il Grande Avvertimento . Ci sono molti, molti, altri eventi si verifichino durante il Grande Avvertimento . Ecco perché deve essere così difficile. Questa difficoltà è stato progettato da Dio, in modo che in tutti i sensi, in tutti gli eventi della vita, in tutti i modi che attualmente la funzione, vi sentirete una rottura, un cambiamento, un po 'di dolore e sofferenza. Queste sofferenze sono per tenere conto di peccato in tutte le sue forme. Questa sofferenza si verificherà in ogni aspetto della tua vita. Non c'è aspetto della tua vita che non soffrirà. Perché? - Per tenere conto della mancanza di rispetto per la vita; per offrire un mezzo di riparazione; per avere capisci che devi soffrire tua Croce. Voi avete crocifisso Me dai vostri peccati. Il Padre Eterno si chiede di soffrire per il dolore che hai causato Me, in particolare la bestemmia contro la vita, la bestemmia morale e spirituale contro Dio e soffrire per coloro che hanno, e da fare, offende Dio così grandemente nella Santa Eucaristia - Gesù . "
Messaggi profetici - Volume I
2 ° gennaio 1997
NOSTRO SIGNORE: "Miei cari figli, come ho iniziato questa serie di lezioni sul Grande Avvertimento , io continuerò su questo tema descrivendo ad altri eventi che si verifichino durante questi giorni del Grande Avvertimento Ormai vi ho sensibilizzati al. lotta personale ogni persona avrà a confessare i peccati della loro vita e di cercare modi per superare le loro colpe. Ciò causerà un grande, profondo, impressione su ogni persona e causare molti a diventare disperata, cadere nella disperazione, e perdere Santa Speranza. Molti si prendono la loro vita, mentre altri vedranno modi per morire. Alcuni moriranno degli elementi naturali causati dagli incendi, terremoti, inondazioni e altri disastri che cadranno sulla Terra. 'questa serie di eventi che desidero descrivere in questo volume e il successivo.
Allo stesso tempo, che la nube, mentre scenderà a coprire tutta la Terra, un meteorite colpirà la Terra, prima con la sua coda di toccare parti della Terra, e quindi il pieno impatto della meteora toccherà in una zona occidentale emisfero del pianeta. Quelli di voi ha familiarità con il risultato di un meteorite colpisce la Terra sarà riconoscere gli effetti che descrivo.
In primo luogo, l'effetto sarà una nuvola di polvere così grande che possa bloccare il sole e tutta la Terra diventerà come la notte. La polvere dalla pioggia di meteoriti si bagnano la terra, lasciando sporcizia ovunque e bruciare la terra e la pelle, se siete fuori. La vegetazione morirà e quelli catturati al di fuori morirà di queste ustioni. Gli animali devono subire malattie e devono essere distrutti. Le persone che devono andare fuori, che è non raccomandato, si devono prendere estreme precauzioni contro la polvere e sostanze chimiche rilasciate dalle nubi di detriti meteora. Nessuno, si raccomanda, deve andare fuori, e tutte le finestre devono essere coperti in modo che la polvere non entra nelle vostre case. Questo rivestimento è per vari scopi. Questo è solo uno dei motivi.
Cosa si può quindi aspettare sarà più pericoloso. A causa della natura estremamente infiammabile di questa nuvola di polvere e dei suoi gas tossici pericolosi, molte case devono prendere fuoco ed essere distrutti. E tuttavia questo è solo l'inizio, per accadranno eventi più drammatici.
A causa dell'impatto estrema del meteorite sul vostro pianeta, ci saranno prodotti il più grande di tutti i terremoti di cui si parla nel settimo ciotola nel libro dell'Apocalisse di San Giovanni. Essa afferma questa coppa è il più potente terremoto che scuote la terra. Infatti ho riferito in precedenza che l'intero strato superiore della superficie del vostro pianeta è scuotere per un massimo di 20 minuti in alcune zone, provocando tutte le case che non sono santi e orante case per essere distrutti o gravemente danneggiati. Questo terremoto è produrre grandi fessure nello strato superiore del pianeta, producendo grandi crepe e doline in cui intere città devono scomparire. Il terremoto è compresa 8,5-10 della scala Richter in vari settori, che sono vicino o lontano dal luogo di impatto della meteora.
Tutti i terremoti di magnitudo eventuali interruzioni causa in rete del gas, di linee elettriche, in servizio telefonico e altri servizi, mentre le autostrade devono essere distrutti e gli edifici sbriciolati. Essa appare come se la Terra è stata distrutta, ma non è la fine, solo l'inizio!
Oltre alla meteora e le grandi terremoti che distruggono le città, le case, i servizi, la vegetazione e rendere tutti appaiono come la notte, c'è ancora un altro evento a venire - più orribile di questi due eventi - e questo è l'aspetto di animali di una varietà, da piccole mosche, formiche, pidocchi, scarafaggi, cavallette, e roditori, che infettare le vostre case, persone, approvvigionamento alimentare, e rendere la vita un continuo orologio. Pulizia continua sarà necessario. Questi animali usciranno dalla terra durante il terremoto e iniziare la serie di piaghe voi incontrare, come profetizzato nelle Scritture. Case dovranno essere controllati, vestiti lavati, mentre si verificano gli elementi. Non posso sottolineare troppo ardentemente che il pieno effetto di questo grande evento ha influenza fenomenale su ogni aspetto della tua vita. Questo è il decreto del Padre Eterno.
Molti chiesto se questi eventi devono avere un pre-evento. Riusciremo a sapere che è in arrivo? Sì, infatti. Potrai conoscere attraverso tutti i supporti che la cometa arriverà. Potrai anche sentire, interiormente, conoscenza anticipata che qualcosa di spirituale è in procinto di prendere posto. Potrai riconoscere i segni e ascoltare le relazioni che il Grande Avvertimento è imminente.Quindi, sì, lo saprete si verificherà.
Pregate molto duro, figli Miei, e rendere le vostre case santo, per il mondo letteralmente fermare la rotazione; il vostro sole sarà bloccato e l'immagine; i vostri giorni di agitazione hanno una durata che cosa deve apparire alcuni di essere interminabile, ma solo circa una settimana. Naturalmente le conseguenze di questi grandi eventi saranno orrendo. Alcuni possono mai vivere di nuovo come ora fanno. Molti sono senza casa. La perdita di vita è sconcertante, come più di un quarto della popolazione del mondo morirà durante questi eventi. E tuttavia c'è più a venire sia durante questi eventi e dopo. Molte persone non sanno di questi eventi e non saranno hanno preparato.
Alcune persone hanno pericolosi, tossici, agenti e centrali nucleari vicino a loro. Ci saranno disagi in questi impianti chimici - e ricadute nucleari su vaste aree, può essere previsto. Anche se i missili nucleari non saranno impiegate in questo momento, alcuni possono essi stessi esplodere a causa di onde d'urto dai terremoti. Così molte persone riceveranno ustioni nucleari e soffrire malattie da fallout nucleare. Controllo di questi elementi tossici non sarà possibile a meno che le piante sono chiuse o si spengono completamente.
Molte persone devono soffrono di caduta di detriti e una doccia di pioggia acida. Il grande freddo deve iniziare ad inviare le temperature a scendere a 80 gradi sotto zero. Questo è un effetto di una meteora colpisce la Terra. Essa deve avvenire solo seguendo il tempo della Grande Avvertimento , nel giro di pochi mesi, ma su quei mesi si noterà la diminuzione della temperatura, anche se il tempo dovrebbe essere sempre più caldo a causa della stagione. Il grande freddo durerà 7-15 settimane.
E 'difficile immaginare voi stessi in queste condizioni, ma ti ho raccontato su di loro per molti anni. Mia madre ha detto una volta che avete bisogno di guardare Bosnia - la ex Jugoslavia - e gli altri paesi dilaniati dalla guerra, per apprezzare ciò che il vostro mondo sarà come. Qui, con il Grande Avvertimento , si dispone di condizioni che sono simili alla guerra, ma non è la stessa, per la guerra deve ancora venire su di voi. Ora vi racconto gli spiriti maligni. Gesù ".
I messaggi profetici - Volume II
3 ° gennaio 1997
NOSTRO SIGNORE: "I bambini dolci, io continuerò descrivendo la natura del Grande Avvertimento .. Questo volume si descrive ciò che gli spiriti maligni - demoni dell'Inferno e l'Anticristo, Lucifero - faranno e dove andranno parlo chiaramente a voi, perché ci sono alcune domande Infatti, mia figlia mi ha già chiesto di chiarire alcune affermazioni Questi erano:.. "Quanto tutto deve rimanere impassibili quando la nuvola bianca scende?" La risposta è: "Fino a quando tutti sentono il senso del peccato. Oggetti inanimati restano indifferenti per un certo tempo, cioè fino a quando iniziano i colpi di comete e terremoti. "
Ora, figli miei, il motivo dato la possibilità di aver coperto le finestre quando si sente tutto sta cominciando era quello di evitare di vedere gli spiriti maligni che sarà dato il permesso a quel tempo di mostrarsi a voi. Questa ragione sarebbe sufficiente, credo, ma ci sono anche altre ragioni, tra cui il bisogno di garantire voi stessi contro le cadute di vetro da finestre rotte, per proteggere le vostre case contro l'infestazione di insetti, per evitare di vedere l'ira di Dio, e di mantenere un certo pace nei vostri cuori che Dio vi fornirà una certa sicurezza contro coloro che saranno vagare per le strade in uno stato di shock, o che sono diventati pazzi di dolore, disperazione, o che sono stati posseduti dai demoni. In tutto la carità alle vostre famiglie, si vuole coprire le vostre finestre. Per coloro intenti a aiutare gli altri in questo momento vi consiglio di aspettare, perché se vi avventurate fuori sarete uccisi dalla polvere di acido e non in grado di aiutare nessuno.Attendere fino a quando ha superato la crisi, le acque si calmarono, e tranquillo è tornato. Vi assicuro che ci saranno molti a sinistra per aiutare.
Ora, in queste ore l'ululato degli spiriti maligni sarà sentito alle vostre finestre. Alcune voci saranno dei vostri familiari imitati dagli spiriti maligni per farvi aprire le porte. Non fare così, perché se una persona è al di fuori, se la famiglia o non, muoiono, in modo da sapere con certezza le voci sono false e solo gli spiriti maligni che cercano di entrare nelle vostre case. Se fate aprire una porta, si vedrà questi spiriti maligni e avrete bisogno di molta acqua santa e la preghiera per respingerli, e non li hanno entrare. Gli spiriti maligni da quel momento sarà dato il permesso di mostrarsi a voi per dissuadere dalle vostre preghiere e prova la vostra pazienza al peccato. Questi incontri hanno lo scopo di perseguitare voi e vi farò abbandoni Dio. Devi essere forte e pregare a San Michele di aiutarvi con i suoi Warrior Angels, tutti i giorni .
In questi giorni si stanno avvicinando alla fine del tempo, quando Lucifero è consentito di vagare sulla Terra. Lui sa che il suo tempo rimanente è limitato e così egli sta facendo un ultimo stand per ottenere le anime. Le anime sono la sua forza; si sente più si possono ottenere, per l'inferno il più potente è davanti a Dio, il Padre. Egli dichiara quanto grande egli è davanti a Dio Padre perché ha raggiunto così tanto - tante anime. Invece Dio Padre lo schiaccerà all'inferno. Oh, no, lui non deve ascendere al Cielo, come è suo intento - piuttosto che scenderà all'inferno come una mosca colpì con uno scacciamosche. Non ha privilegi in Cielo. Il suo posto per l'eternità è l'inferno. Ci si deve governare per l'eternità. L'inferno è quel grande abisso di odio; del fuoco; di tormento; del male; di demoni. Sì, questo è il suo posto a governare nel suo orgoglio.
Lucifero parla a chi controlla - con il loro libero arbitrio - che governa nel suo regno. Beh, sì, ma è e sarà sempre uno dei tormenti, di odio, di maleodorante, zolfo, mari. Il Padre Eterno sarà anche la domanda di tutte le anime all'Inferno un riconoscimento che egli è Dio - sì, anche allo Attenzione - ma in particolare nel giudizio generale. Tutti coloro in Hell verranno avanti ed essere giudicati nel corpo e nell'anima. Dio Padre deve essere giustificata. Così, per tutta l'eternità, essi devono sapere di ciò che hanno perso, perché soffrono e che cosa avrebbero potuto godere.
E 'all'inferno che i demoni cercheranno di tirare le anime. Odiano Dio nella Santissima Trinità. Odiano tutti coloro che amano il Padre Eterno e vivono la loro vita in grazia santificante. Esse, quindi, verserà il loro veleno nelle parole e abusi fisici sulle anime segnate dalla Croce. Se essi stessi non lo fanno, saranno ispirare gli altri a farlo - e la persecuzione dei fedeli diventano all'ordine del giorno per tutti.
Mi è stato chiesto se quelli di altre fedi soffriranno più di cattolici. I miei amici cattolici, vi sono molti protestanti che vivono le virtù delle Scritture con grande serietà. Questi avranno la Luce e dono della fede in fede cattolica. Essi, tuttavia, soffrono nella misura dei loro peccati, così come tutti i popoli di tutte le fedi. Tutti i cattolici hanno più di soffrire di altri, perché hanno ricevuto speciale Grazia santificante attraverso i Sacramenti.
Mi è stato anche chiesto se i bambini soffriranno. Tutti i bambini che hanno peccato soffriranno in proporzione alle loro peccati, così come tutti gli adulti soffriranno in proporzione alle loro peccati non confessati.
Vorrei ora parlare di adulti e bambini non battezzati. Tutti i bambini e gli adulti che non sono battezzati devono sentire il pieno impatto della vera sofferenza dell'inferno. Sapranno è causato da non essere battezzato. Subito dopo il Grande Avvertimento molti saranno molestarli notevolmente, in quanto non vogliono perdere queste anime a Dio Padre. Pregate per loro di seguire la loro coscienza, ed essere battezzati. Di quelli che non diventano battezzati, avranno fatto la loro decisione e devono andare all'inferno allora, o più tardi durante i tre giorni di buio , solo quelle preparate entrerà nel regno della pace. Tutti gli altri moriranno. Cioè, tutti coloro che vivono da norme di Satana periranno. E 'per questo motivo che posso veramente dire " solo un quarto della popolazione conosciuta "oggi, se che molti restano in vita per entrare nel Regno di Pace. Durante questi giorni di avviso , saranno avvertiti. Se scelgono di non diventare battezzati o darsi a Satana, che fanno di loro spontanea volontà. Dio è giustificata.
Le persone molto anziane e che sono molto malato verranno mostrate Misericordia, sia attraverso il sonno sospesa o presi prima del tempo in Rapture . Tutte le persone che sono in preghiera, santo, virtuoso; che veramente cercano di condurre una vita buoni e santi, verrà data una speciale grazia. Tutti saranno conoscere le loro colpe e delle pene, sì, ma Grazia speciale sarà dato a questi per superare le loro paure in modo rapido, e di essere esonerato estesa sofferenza personale. Questo è solo, in quanto questi sono veramente cercando. Gesù ".
Messaggi profetici - Volume III
4 ° gennaio 1997
NOSTRO SIGNORE: "I miei figli: è in questo volume desidero parlare di quelle condizioni che sono state dette su di molti messaggi, ma non si può capire chiaramente dove potranno rientrare in questo piano di Dio. Proprio come Mia figlia ha chiesto. come, quando, per quanto tempo, alcune cose possono prendere, cercherò di anticipare le vostre domande.
Una delle prime domande poste da un membro del Rosario Gruppo di mia figlia quando ha letto questi messaggi per loro era: "Sarà il miracolo ancora venire entro un anno dal momento dellaAvvertimento ?, o ha che cambiato " La risposta è: " No, i tempi del miracolo deve ancora essere entro un anno dalla Attenzione da esso può essere entro un giorno o due della fine della fine del tempo dell'anno. " Il miracolo è un'altra storia, figli miei, e non deve essere confuso con il Grande Avvertimento né altri profetizzato piccoli avvertimenti, le tribolazioni, persecuzioni, processi, pestilenze, guerre e altre devastazioni.
Dal tempo dei tre giorni di buio segue "da vicino" dopo il miracolo , molte persone possono percepire la parola "vicino" ad essere nel giro di pochi giorni. No, figli miei, "vicino" potrebbe significare sei mesi ad un anno dopo il miracolo , ma vi assicuro dal punto di vista del Cielo, e la vostra, che si verificheranno a ridosso del Miracolo .
Vorrei darvi il beneficio di aritmetica. Se l' avviso si è verificato un anno, il miracolo potrebbe verificarsi il prossimo, ed i tre giorni di buio entro l'anno prossimo. Poiché tutto deve avvenire prima della fine di questo secolo, e ci sono tre anni a sinistra prima della fine di questo secolo, si può contare ciò che deve avvenire. È aritmetica puro. Ora alcuni eventi possono verificarsi entro gli anni piuttosto che alla fine di un anno o cose potrebbero accadere in modo tale che si verifichi tutto entro un anno di tempo, perché se l' avviso è verificato un giorno, il miracolo potrebbe accadere in sei mesi ( cioè entro un anno), ed i tre giorni di buio all'interno di altri sei mesi.
Così si vede che non è saggio speculare nei giorni esatti, basta essere preparati in ogni momento. Si può vedere ciò che deve avvenire e gli eventi da pianificare. Basta essere preparati. Nessuno conosce la data esatta tranne che mio Padre in cielo. Questo è ancora vero, ma molti sulla Terra, come in Cielo, conoscere il tempo approssimativo. Questo è così Mio Padre - con Mia Madre - può decidere il momento più vantaggiosa. Mia madre sta usando ogni secondo per guadagnare più anime per il Cielo e per il dio.
Non desiderare tutto questo si verifichi. Preparatevi con la costituzione di Grazia e Grazia santificante, per il tempo della persecuzione, esaurisce la tua sensibilità e avrete bisogno di ogni grazia si può guadagnare.
Un'altra domanda si può chiedere è se sarà più sicuro in zone di sicurezza durante questi giorni. Naturalmente, perché gli Angeli offrirà una maggiore protezione; ma vi assicuro, non sarà immune ai terremoti, gli effetti della cometa o le sofferenze da fallout. Sarete più protetti dagli spiriti malvagi e la peste. I vostri settori non saranno distrutti dagli incendi. La vostra terra sarà verde - e la vegetazione, gli animali e le case saranno conservati, a meno che non vi sono uomini peccatori, i luoghi e gli eventi in queste aree. Si sentiranno gli effetti complessivi di tali devastazioni. Ecco perché, anche in zone sicure o case, è necessario per coprire le finestre. Tuttavia, gli Angeli vi aiuterà molto.
Tu sai verranno prese queste case e le aree sicure nel Regno della Pace . Questi luoghi saranno poi riceveranno un aiuto particolare e di protezione ed essere meglio di altri settori.
Figli miei, si vogliono anche conoscere i modi per affrontare con i membri della famiglia che non restituiscono alla Chiesa o confessano prima del Warning . Queste persone riceveranno speciale Grazia, grazie alle vostre preghiere, ma ognuno dovrà rispondere a questa grazia dopo l' avvertimento , individualmente. Non è possibile salvare un altro che rimane ostinata alla chiamata di Dio, ma continuate a pregare che a volte essi rispondono, anche momenti prima che possano essere adottate. Ricordate, la perseveranza nella preghiera per le anime viene premiata dal Cielo, se sono vivi o deceduti. Quelli in Hell non può essere aiutato, ma preghiere per loro può essere utilizzato per gli altri, e la Grazia ha vinto con la preghiera sarà offerto a voi di essere consolata e comprendere la giustizia di Dio.
I miei figli: vorrei ora parlare di inizio del Grande Avvertimento . Per alcuni giorni si sa che gli eventi naturali sul vostro pianeta sono cambiate. Per alcuni giorni si riconosce che ci sarà un evento spirituale per accadere, perché già vi sentirete un risveglio per i vostri peccati. La tremenda esplosione di cui parla la profezia, seguita dalla nube discendente bianca su tutto, è avvenuto quando il sole ha diversi implosioni. Questi implosioni sono il segno che la Madonna è venuta come il "Morning Star" per coprire la Terra con il suo manto, una densa nube di bianco; uno strato di spessore. Lei decorre dalla data-fuso orario internazionale e procedere Oriente per coprire la Terra. Quella mattina voi tutti vedere il sole sorgere allo stesso tempo, a causa di queste implosioni. Chiudete le porte, coprire le finestre, cominciare a pregare. Non guardare fuori.
Avanti la cometa colpirà la Terra, che ha fermato la sua rotazione - e la nuvola bianca si terrà tutti a posto. La Terra continua a girare dopo gli effetti del peccato dell'uomo sono stati avvertiti da tutti, e gli eventi di natura procedere. La nuvola bianca deve dissipare dopo tutti si sentono gli effetti del peccato.
L'agitazione della Terra è inizialmente causato da tutte le cose arresto e poi il tremendo impatto della cometa, poi dalle esplosioni e poi dai terremoti. Il rivestimento della luna e il sole sono causate dalla polvere causata dalla cometa. Questo durerà tutto durante il Grande Avvertimento , in modo da essere al buio per qualche tempo. Avrete bisogno di candele benedette in modo che rimarranno accese in questi giorni e anche per un certo calore. Case e città saranno lavati via in terremoti e inondazioni. Vari stelle cadranno dal loro posizioni.
Il prossimo grande avvenimento, ma nessun danno, sarà il grande tuono che verrà ascoltato 24 ore al giorno per tutta la settimana del Warning . In realtà, è quando si sente più il grande tuono che si riconosce tutto è finito.
Ci saranno inizialmente silenzio mortale, ma poi grande tuono si tremare le case e le finestre, le porte e tutti i tuoi beni. Fuoco, fuoco e fulmini devono essere in atmosfera prodotte dalla polvere cosmica, la coda della cometa e la polvere dal suo impatto. Questi sono gli effetti, impatto, dalla cometa colpisce la Terra. Fuoco e fulmini causerà danni - anche nelle case chiuse - dove vivono i peccatori. Queste sono case in peccato.
Oh figli miei, questo non è meglio di un diluvio? Non è questo meglio di tutti per essere spazzato via in un solo colpo di fulmine? Almeno si ha la possibilità di vivere; di modificare la vostra vita; a confessare i vostri peccati. Sì, se grave, questo è meglio.
Ora, come risultato di queste crisi mondiale , l'Anti-Papa e Anticristo usciranno e dichiarare molti modi per ricostruire la Chiesa e il mondo. Guai a coloro che seguono le loro eresie e menzogne.Questa volta è quando la Chiesa Remnant deve esistere. Questo sarà il momento gli Apostoli e Discepoli della Beata Vergine Maria, provvederemo Santa Speranza e la Fede. Gesù ".
Messaggi profetici - Volume IV
5 ° gennaio 1997
NOSTRO SIGNORE: "Dolci miei figli: io continuerò a consigliare per quanto riguarda il Grande Avvertimento Ricordate, figli miei, che il tempo e le circostanze del. Grande Avvertimento è un dono d'amore del Padre Eterno, reso possibile dalle preghiere e Grazia vinto per voi dalla Beata Vergine Maria. Devi suo ringraziare, per lei ha vinto questo dono d'Amore per voi.
Ora, non offrono le critiche per quanto riguarda un tale dono d'amore per te non si riconosce l'effetto reale, possibile,. Aiuterà tutti gli uomini a capire che Dio li perdona e li vuole in cielo con Lui per tutta l'eternità. Questa è un'opportunità anche per i peccatori incalliti a ricevere il dono della salvezza, se solo si confessano i loro peccati e modificare la loro vita sulla Terra. Questo è tutto. Confessare i loro peccati, e si allontanano dai loro peccati e il male.
Dolci miei figli: Non vogliamo tutti voi perso a noi per sempre all'inferno. Vogliamo che i nostri figli in cielo con noi. Abbiamo fatto le case per voi a vivere con noi. Abbiamo preparato un posto per tutti voi. Tutto quello che dovete fare è tornare a noi, credere in Dio; confessa i tuoi peccati e cercare di vivere una vita santa. Questo è il momento in cui molti che sono ultimi saranno i primi perché hanno confessato i loro peccati e restituiti a Dio le loro anime per la vita eterna in cielo.
Vi voglio tutti con me. Mia madre e io riflettere quanti risponderanno nostra chiamata alla santità. Per favore, i miei figli fedeli: si risponde a nostra chiamata adesso, anche. Non presumere sui tuoi meriti. Per coloro che hanno dato molto, ci si aspetta molto.
Ora, miei cari bambini, voglio condividere alcuni fatti sulla situazione: il clima del pianeta e le preoccupazioni sociali per una parte del Grande Avvertimento è lo sconvolgimento mondiale a seguirla.
Tutte queste cose e più Vi abbiamo chiesto di fare; si avvisato di ciò che sarà necessario - e ora si vede davvero perché io e mia madre, con tutte le schiere celesti sono stato così preoccupato.
La vostra preparazione fisica, mentale e spirituale è vitale per la sicurezza; per la pace della mente. Ma, figli miei, la vostra preparazione spirituale tirerà attraverso la più difficile di giorni. Quindi dovete prepararvi oggi, spiritualmente . Si prega di non ritardare ulteriormente.
Vi ho detto che ci sarebbe la persecuzione dei cattolici. Ci saranno reclusione dei sacerdoti e cristiani, come nei giorni in cui sono stati imprigionati popolo ebraico. Essi distruggere le vostre Chiese, dissacrare le immagini sacre e la Santa Eucaristia.
Ora, alcuni possono chiedere che "loro" sono. Vi dirò. "Loro" sono tutti coloro che hanno "dichiarato" per l'Anticristo, Maitreya. Queste persone che costringeranno a fare la sua offerta, per aiutarlo a realizzare i suoi obiettivi di distruggere il cristianesimo, e in particolare il cattolicesimo.
Vorrei affermare chiaramente qui: è impossibile dichiarare un'alleanza con Maitreya e rimangono ancora un cattolico praticante. Figli miei, lui è la personificazione di Satana. Egli è contro Dio e la Chiesa cattolica. Non potete servire Dio e Satana, figli miei.
Alcuni dei miei figli non credono che ci sia un problema con questo. Oh, figli Miei, si svegliano. Egli è l'Anticristo. Essere consapevoli del fatto che una dichiarazione di Maitreya è un voto per Satana. Mettete la distanza più lontano possibile da lui. Oh, figli miei, vedete come facilmente si sono influenzati: il suo discorso convince, il suo intento è mortale. Oh, attenzione, figli miei;attenzione!
Vi amo tutti. Gesù "
Messaggi profetici - Volume V
6 ° gennaio 1997
NOSTRO SIGNORE: "Ora, Dolci miei figli, ho bisogno di parlare con te di cosa si dovrebbe fare durante il Grande Avvertimento . Dal momento che ricevere qualche avviso in anticipo e anche sapere qualcosa sta per avvenire, si sarà in grado di pensare un po 'della tua azione disponibili di cibo e acqua, e portando dentro quello che ti serve dal fienile o capannone o un ripostiglio. Eppure questa volta deve essere breve, in modo farlo il più presto possibile, se avete la camera.
Dal momento che anche le implosioni Sun entrano all'alba in un mese in cui il sole non sorge presto, poi si sente e vedere l'inizio drammatico di quel giorno e sapere cosa succederà dopo.Immediatamente trovare le coperture per le finestre e uscire le candele e fiammiferi per essere illuminati. Cospargere la tua casa con Acqua Santa e pulire ovunque, rapidamente, così tutti possono riunirsi per pregare. I bambini hanno bisogno di essere vestito così come gli adulti. Provate a mettere insieme (sic). [Vi] tutti i vostri rosari, e se le statue non sono nel luogo dove si prega, portarli alla stanza.
Ora si attendono la nuvola bianca che riguarderà tutti. Pregate finché non arriva e cercare di pregare in questi giorni. Ricordate a voi stessi e tutti quelli che Dio li ama, li perdona per i loro peccati e li aiuterà quando cominciano a sperimentare alcun dolore o sofferenza.
Vi ho chiesto, in precedenza, per cercare di aiutare coloro anziani che vivono soli a venire prima di rimanere fino a quando tutto è finito. Alcuni possono rifiutare, dicendo che vogliono essere a casa - quindi se si tenta, questo è tutto ciò che chiedo. Se sono disposti, fare spazio per loro a pregare, a rimanere, a mangiare, a dormire in quanto sono in grado.
Tutti devono vivere la chiamata di Dio a confessare i loro peccati e sentire il calore interno di sofferenza per il peccato, e in riparazione. Vi ho promesso che sono preparati, hanno fatto una buona confessione generale e pregato di avere una comprensione intenso, ma più breve dei vostri peccati, così si può aiutare gli altri. Vi prometto questo. Pertanto, il vostro ruolo sarà quello di aiutare tutti nella vostra famiglia affrontare i loro sentimenti, il loro dolore, e pregare. Poi si dovrà consigliare loro cosa sta avvenendo al di fuori con gli elementi, la cometa, le varie placche.Saranno ora ascoltare voi, perché sarete calmi e diretto nel vostro tono di voce e tutti capiranno quanto si sa è la verità.
Nessuno dovrebbe essere consentito di guardare fuori o andare fuori, come ho già spiegato. Questo sarà molto difficile, ma dire loro esattamente perché e chiedere a Gesù e Maria per aiutarti a parlare di questi eventi in maniera autorevole.
Sarebbe bene portare animali in casa tua, ma se non è possibile, mettere una medaglia di San Benedetto intorno al collo. Alcuni animali saranno protetti in zone sicure. Altri posti gli animali possono essere feriti o si ammalano, come ho già spiegato.
Sarebbe bene pensare ora a ciò che il cibo si potrebbe dare veloce per coloro che hanno fame - e come si intende cucinare, o se si vuole servire freddo. Hanno tazze pronto, e l'acqua. Si consideri che l'acqua non può essere in i tubi in modo alternativo di smaltimento dei rifiuti delle acque reflue deve essere pianificato con sacchetti di plastica e grandi vasche coperte.
Se hai avuto una casa di preghiera, una casa santa, si riceverà un ulteriore grado di sicurezza. Pregate che gli Angeli vi proteggerà contro gli incendi o tempeste. Ora cominciano a pregare;leggere storie ai bambini e aiutarli a tenere occupato. Cercate di organizzare in anticipo giochi extra e libri. Ricorda molto piccoli neonati e bambini saranno messi in sonno sospesa in modo da non essere preoccupato. Lasciateli dormire a destra attraverso tutto questo, anche diversi giorni. E 'gli altri bambini e gli adulti che hanno bisogno di essere tenuto occupato e sveglio per la preghiera.
Interi tuoi pensieri ora devono essere indirizzati alla preghiera. Pregate che l'Avvertimento finisce in fretta. Pregate per le anime, che possono disperazione, che capiscono la Misericordia di Dio e si pentono. Pregate anche per voi stessi e in riparazione dei vostri peccati. Pregate che la Chiesa Remnant potrebbe diventare disponibile per te. Chiedi San Giuseppe di aiutarvi. Pregate che i popoli del mondo si dice " Sì "a Dio e" No "a Satana. Pregate, pregate, pregate molti Rosari!
Tenere un orologio in tutto questo tempo. Avere qualcuno sveglio a tenere la guardia contro gli intrusi o vandali, soprattutto nelle zone in cui le inondazioni e terremoti provocano grande scompiglio e distruzione. Pregate anche che come una famiglia a sopravvivere. Pregate per altre famiglie, per i vostri parenti e altri. Abbandonatevi al Sacro Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria, e implorare la loro intercessione a vostro nome ea nome di tutta l'umanità. Pregate anche per coloro che dichiarano di Satana, per ricevere da Dio la saggezza di sapere i loro errori.
Pregate che il mondo possa confessare che Dio esiste e chiedere il perdono dei loro peccati. Per favore prega per tutte queste cose, sì, ma soprattutto pregate che la vostra fede si terrà e che si avrà il coraggio e la grazia di perseverare.
Oh mio figlio, io ti ho offerto un format da seguire durante il periodo della Grande Avvertimento . È possibile includere altre cose, ma non vorrei togliere qualsiasi ho suggerito, per questi sono molto semplici per la vostra sopravvivenza. In questi giorni si lotta per sopravvivere come l'economia diventa più volatile e il cibo è più scarsa. Pregate avete abbastanza e chiedere di me per riempire la vostra alimentazione. Posso farlo con la vostra fiducia e la fede.
Dopo aver letto questi messaggi, provate a pregare un Rosario che si terrà a; si far fronte. La vita come si sa che non sarà mai più la stessa. Cercate di aiutare la vostra famiglia a capire che.
Dolci miei figli: Noi del Cielo sono aiutare se si chiama su di noi. Noi verremo in tuo aiuto. Dammi le tue labbra per parlare attraverso bene ed efficacemente. Chiedere a mia madre per Grace per la tua famiglia, per questo è il momento per loro di credere voi e preparare.
Ricordate, miei figli: Vi abbandonerà mai, ma è necessario passare attraverso l' avvertimento, come il Padre Eterno ha decretato questo.
Ti amo. Gesù ".
|
Notes
|
Nessun commento:
Posta un commento
CRITERI DI MODERAZIONE UTILIZZATI PER I COMMENTI PUBBLICATI SUL BLOG NOSTRA SIGNORA DI ANGUERA. https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/2016/09/moderazione-commenti-sul-blog-nostra.html
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.