Post del 8/11/2014 aggiornato al 7/07/2019
PIANETA TERRA - PANDEMIA
Previsto: il 21/6/2005, messaggio n.. 2538 e il 12/08/2006, messaggio n. 2.719
Morti:
Feriti:
Scomparsi:
Colpiti:
Area:
Descrizione evento: pandemia del secolo
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Pandemia
Fonte: http://hisz.rsoe.hu/alertmap/site/?pageid=event_summary&edis_id=BH-20130331-38689-CHN
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H7N9 -
FAQ
Ger 34:17 Perciò dice il Signore: Voi non avete dato ascolto al mio ordine che ognuno proclamasse la libertà del proprio fratello e del proprio prossimo: ora, ecco, io affiderò la vostra liberazione - parola del Signore - alla spada, alla peste e alla fame e vi farò oggetto di terrore per tutti i regni della terra.
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Sappiate che una famosa città resterà deserta. Un’epidemia allontanerà da essa molti dei suoi abitanti e gli altri moriranno. P
martedì 17 aprile 2007
Arresti domiciliari per
pazienti in caso di pandemia?
- La misura profilattica più efficace nel ridurre i tassi di contagio e mortalità durante una pandemia influenzale è il confino coatto dei pazienti contagiati presso il loro domicilio (il titolo parla di arresti domiciliari!).
- Le misure per limitare i contatti tra le persone durante una pandemia influenzale sono parte integrante delle strategie sanitarie. I provvedimenti adottati possono essere tanti, così come le strategie di ordine pubblico messe in atto per farli rispettare, dalla semplice campagna di informazione a mezzo stampa alla legge marziale.
- Confinando con la forza presso il proprio domicilio i pazienti contagiati saremmo in grado di diminuire i tassi di malattia e mortalità del 50%.
- Per garantire un controllo così ferreo di milioni di case però servirebbero forze immani e costi spropositati, senza calcolare le perplessità costituzionali e giuridiche connesse a provvedimenti così estremi. Il rischio di sommosse, arbitri, violenze e danni anche peggiori di quelli causati direttamente dalla pandemia sarebbe quindi altissimo.
- lo rivela uno studio destinato a suscitare più di una polemica
Prima di scendere nel dettaglio dei contenuti vorrei sottolineare la gravità di quello che è stato riportato. La cosa grave è che David Frati scrive per il Pensiero Scientifico Editore, una nota casa editrice, che negli anni ha curato decine di fondamentali pubblicazioni nel campo della medicina. Mi chiedo se sia possibile che nel sito web di Pensiero Scientifico Editore possa campeggiare tale notizia? Possibile che nessuno si sia chiesto quale impatto potesse avere una notizia del genere? Più semplicemente: possibile che nessuno abbia notato l'assurdità della notizia presentata con un titolo assurdo e assurdamente rafforzata dal testo della stessa?
La cosa ancor più grave è che David Frati non si limita a riportare una notizia errata, ma riporta una notizia potenzialmente dannosa.
La notizia è errata perchè:
1) "Confino coatto", "confinare con la forza", "arresti domiciliari", sono tutte espressioni lontane dalle intenzioni degli autori. Nell'abstract dell'articolo scientifico (l'abstract è il riassunto del lavoro) le espressioni utilizzate dagli autori sono: "voluntary confinements" (isolamento volontario), "encouraged to stay home" (incoraggiati a rimanere in casa), "Restricting the activities" (limitando le attività).
Non c'è traccia di espressioni che contraddicano l'abstract nel corpo del lavoro in questione.
2) Nel lavoro di Haber e colleghi non si fa alcun riferimento a "strategie di ordine pubblico" quali "semplici campagne di informazione a mezzo stampa", nè tantomeno alla "legge marziale".
3) David Frati afferma che "Lo studio pubblicato è destinato a suscitare più di una polemica"... "senza calcolare le perplessità costituzionali e giuridiche connesse a provvedimenti così estremi". Infine, non sazio di inesattezze e assurdità afferma: "Il rischio di sommosse, arbitri, violenze e danni anche peggiori di quelli causati direttamente dalla pandemia sarebbe quindi altissimo".
A supporto della notizia la fonte da cui essa è stata tratta:
"Haber MJ, Shay DK, Davis XM, Thompson WW et al. Effectiveness of interventions to reduce contact rates during a simulated influenza pandemic. Emerging Infectious Diseases 2007; 13(4)."
Ovvero il sigillo della disinformazione!
Leggete voi stessi il lavoro di Haber e colleghi da cui è stata tratta questa notizia e capirete quanto infondata, inutile e dannosa essa sia.
'Appalling
irresponsibility': Senior scientists attack Chinese researchers for creating
new strains of influenza virus in veterinary laboratory
“They claim they are doing this to help develop vaccines and such like. In fact the real reason is that they are driven by blind ambition with no common sense whatsoever,” Lord May told The Independent.
“The record of containment in labs like this is not reassuring. They are taking it upon themselves to create human-to-human transmission of very dangerous viruses. It’s appallingly irresponsible,” he said.
The controversial study into viral mixing was carried out by a team led by Professor Hualan Chen, director of China’s National Avian Influenza Reference Laboratory at Harbin Veterinary Research Institute.
Professor Chen and her colleagues deliberately mixed the H5N1 bird-flu virus, which is highly lethal but not easily transmitted between people, with a 2009 strain of H1N1 flu virus, which is very infectious to humans.
When flu viruses come together by infecting the same cell they can swap genetic material and produce “hybrids” through the re-assortment of genes. The researchers were trying to emulate what happens in nature when animals such as pigs are co-infected with two different strains of virus, Professor Chen said.
“The studies demonstrated that H5N1 viruses have the potential to acquire mammalian transmissibility by re-assortment with the human influenza viruses,” Professor Chen said in an email.
“This tells us that high attention should be paid to monitor the emergence of such mammalian-transmissible virus in nature to prevent a possible pandemic caused by H5N1 virus,” she said.
“It is difficult to say how easy this will happen, but since the H5N1 and 2009/H1N1 viruses are widely existing in nature, they may have a chance to re-assort,” she added.
The study, which was carried out in a laboratory with the second highest security level to prevent accidental escape, resulted in 127 different viral hybrids between H5N1 and H1N1, five of which were able to pass by airborne transmission between laboratory guinea pigs.
Professor Simon Wain-Hobson, an eminent virologist at the Pasteur Institute in Paris, said it is very likely that some or all of these hybrids could pass easily between humans and possess some or all of the highly lethal characteristics of H5N1 bird-flu.
“Nobody can extrapolate to humans except to conclude that the five viruses would probably transmit reasonable well between humans,” Professor Wain-Hobson said.
“We don’t know the pathogenicity [lethality] in man and hopefully we will never know. But if the case fatality rate was between 0.1 and 20 per cent, and a pandemic affected 500 million people, you could estimate anything between 500,000 and 100 million deaths,” he said.
“It’s a fabulous piece of virology by the Chinese group and it’s very impressive, but they haven’t been thinking clearly about what they are doing. It’s very worrying,” Professor Wain-Hobson said.
“The virological basis of this work is not strong. It is of no use for vaccine development and the benefit in terms of surveillance for new flu viruses is oversold,” he added.
An increasing number of scientists outside the influenza field have expressed concern over attempts to deliberately increase the human transmissibility of the H5N1 bird-flu virus. This is done by mutating the virus so that it can pass by airborne droplets between laboratory ferrets, the standard “animal model” of human influenza.
Two previous studies, by Ron Fouchier of Erasmus Medical Centre in Rotterdam and Yoshihiro Kawaoka of the University of Wisconsin, Madison, caused uproar in 2011 when it emerged that they had created airborne versions of H5N1 that could be passed between ferrets.
The criticism led to researchers to impose a voluntary moratorium on their H5N1 research, banning transmission studies using ferrets. However they decided to lift the ban earlier this year, arguing that they have now consulted widely with health organisations and the public over safety concerns.
However, other scientists have criticised the decision to lift the moratorium.
OMS: il mondo vicino ad una pandemia influenzale
Fra 10 anni
Che direzione prendere?
- Dal 1987, la Madonna appare ad Anguera (Brasile) al veggente Pedro Régis, dettandogli messaggi per tutta l'umanità.
- I messaggi vengono trasmessi 3 volte a settimana: ogni martedì e sabato, più un altro giorno variabile.
ULTIMO MESSAGGIO IN ITALIANO DAL SITO WEB UFFICIALE BRASILIANOGli articoli e le informazioni contenute nei siti Web "linkati" sono di proprietà degli autori dei siti medesimi. Pertanto tutti i diritti nonché la responsabilità di quanto riportato in questi siti sono riservati esclusivamente ai loro autori.Questo post presente sul blog: https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/e Twitter: https://twitter.com/angueramessaggi è un interpretazione personale e non corrisponde necessariamente al vero significato dei messaggi, degli avvertimenti della Madonna al mondo e delle profezie annunciate da Nostra Signora ad Anguera.Si consiglia di visitare il sito web ufficiale brasiliano del veggente Pedro Regis:http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/ e la pagina dedicata al commento delle profezie: http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/cms/list/not%C3%ADcias(Gestore sito web: ANSA - Associacao Nossa Senhora de Anguera).- PANDEMIA INFLUENZALE SARS anno 2003 NUOVA SARS anno 2013.Prevista il 21/6/2005. messaggio n. 2.538. Profezia in fase di svolgimento della Madonna di Anguera.
PANDEMIA INFLUENZALE SARS insorta nell' anno 2003. NUOVA SARS (Mers-CoV) insorta nell' anno 2013. Prevista il 21/6/2005, messaggio n. 2.538. Profezia in fase di svolgimento della Madonna di Anguera. "L’errore causato da una manipolazione genetica causerà grande distruzione e sofferenza per l’umanità."
- https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2011/12/profezie-di-anguera-in-fase-di_7562.html
- PANDEMIA - BIOTERRORISMO – EBOLA – AFRICA OCCIDENTALE DAL 15/6/2014 Messaggio di Anguera n. 2.847 del 5/6/2007 - Gli uomini del terrore spargeranno il veleno e la morte passerà.
PANDEMIA - BIOTERRORISMO – EBOLA - AFRICA OCCIDENTALE DAL 15/06/2014 – Messaggio profetico della Madonna di Anguera n. 2.847 del 5/6/2007 “La croce sarà pesante per molti dei miei poveri figli. Gli uomini del terrore spargeranno il veleno e la morte passerà. Soffro per ciò che vi attende.” Profezia della Madonna di Anguera in fase di svolgimento.
- https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2014/12/pandemia-bioterrorismo-ebola-africa.html
- PANDEMIA - INFLUENZA O PESTE AVIARIA H5N1. Prevista il 10/05/2005. messaggio n. 2.520. Profezia della Madonna di Anguera in fase di svolgimento.
PANDEMIA - INFLUENZA O PESTE AVIARIA H5N1. Prevista il 10/05/2005, messaggio n. 2.520. Profezia della Madonna di Anguera in fase di svolgimento. "L’umanità affronterà momenti difficili. Pregate. La Russia farà un accordo e da questo accordo sorgerà qualcosa di doloroso per gli uomini. La peste che verrà non permetterà a coloro che saranno stati contaminati di riconoscersi. Coloro che saranno stati contaminati non riusciranno più a pensare"
- https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2011/12/profezie-di-anguera-in-fase-di_24.html
- PANDEMIA - PREPARARSI ALLA PROSSIMA PESTE AVIARIA H7N9 msg 2538 del 21.6.05 e 2719 del12.8.06 Profezie Anguera-
PANDEMIA - PREPARARSI ALLA PROSSIMA PESTE AVIARIA H7N9 Previsto il 21/06/2005, messaggio 2.538 L’ERRORE CAUSATO DA UNA MANIPOLAZIONE GENETICA CAUSERA’ GRANDE DISTRUZIONE E SOFFERENZA PER L’UMANITA’ 2.719 - 12/08/2006 L’ UMANITA’ CAMMINA VERSO L’ ABISSO DELLA DISTRUZIONE CHE GLI UOMINI HANNO PREPARATO CON LE PROPRIE MANI. L’ UMANITA’ PORTERA’ UNA CROCE PESANTE. VERRA’ UNA MALATTIA E SARA’ PEGGIORE DI TUTTE QUELLE FINORA ESISTITE. GLI UOMINI SARANNO CONTAMINATI E MILIONI DI CADAVERI SARANNO SPARSI PER OGNI DOVE. SOFFRO PER CIO’ CHE VI ATTENDE. Profezie in fase di svolgimento della Madonna di Anguera. – Altre profezie sulla peste - 2.520 - 10.05.2005 LA RUSSIA FARA’ UN ACCORDO E DA QUESTO ACCORDO SORGERA’ QUALCOSA DI DOLOROSO PER GLI UOMINI. LA PESTE CHE VERRA’ NON PERMETTERA’ A COLORO CHE SARANNO STATI CONTAMINATI DI RICONOSCERSI. COLORO CHE SARANNO STATI CONTAMINATI NON RIUSCIRANNO PIU’ A PENSARE. INGINOCCHIATEVI in preghiera. 2.602 - 14.11.2005 L’UMANITA’ PORTERA’ UNA CROCE PESANTE A CAUSA DI UN’EPIDEMIA 2.592 - 22.10.2005 VERRA’ LA GUERRA. L’ AZIONE MALEFICA DEGLI UOMINI CAUSERA’ MORTE E DISTRUZIONE IN VARIE NAZIONI. Tornate al Signore. Rispondete alla sua chiamata per essere salvi. UN UOMO perverso comanderà una grande invasione. Nei cuori degli uomini ci saranno furia e desiderio di MORTE. LA CITTA’ DELLE SETTE COLLINE SARA’ DISTRUTTA. Pentitevi. Date il meglio di voi nella missione che vi è stata affidata. SORGERA’ UNA MALATTIA MISTERIOSA, CHE VIENE DALLA SABBIA. 2.594 - 25.10.2005 GLI UOMINI HANNO PREPARATO IL VIRUS DELLA MORTE E I MIEI POVERI FIGLI CONOSCERANNO GRANDI SOFFERENZE. NON CI SARANNO BARRIERE PER CONTENERE LA SUA AVANZATA. L’umanità cammina cieca spiritualmente e sono giunti i tempi difficili per voi. IL KENYA AVRA’ BISOGNO DI AIUTO. PREGATE. 2.626 - 10/01/2006 ECCO I TEMPI DELLE GRANDI TRIBOLAZIONI. UN’EPIDEMIA SI DIFFONDERA’ IN VARIE NAZIONI E I MIEI POVERI FIGLI CONOSCERANNO UNA CROCE PESANTE. INGINOCCHIATEVI in preghiera. Io sono vostra Madre e cammino con voi. 2.487 - 24.02.2005 Cari figli, il Giudice Supremo giudicherà gli uomini per i loro crimini. L’umanità soffrirà perché gli uomini perversi si sono messi al posto del Creatore. VIVETE NEL TEMPO PEGGIORE DI QUELLO DEL DILUVIO. Dio è stato disprezzato da molti, ma quando si sveglieranno sarà tardi. Gli uomini hanno preparato la loro rovina con le proprie mani. GLI UOMINI SAPIENTI SI SONO UNITI E HANNO PREPARATO IN LABORATORIO LA DISTRUZIONE. GLI UOMINI VEDRANNO LA MORTE IN CIO’ CHE ESISTE PER DARE LA VITA.
- https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2014/11/pandemia-prepararsi-alla-prossima-peste.html
- PANDEMIA INFLUENZALE DEL 2009 - INFLUENZA A/HIN1 O FEBBRE SUINA. Previsto nei messaggi 2.602 del 14/11/2005 e 2.626 del 10/01/2006. Profezie concluse della Madonna di Anguera.
PANDEMIA INFLUENZALE DEL 2009 - INFLUENZA A/HIN1 O FEBBRE SUINA. Previsto nei messaggi 2.602 del 14/11/2005 "L’umanità porterà una croce pesante a causa di un’epidemia." e 2.626 del 10/01/2006. "Un’epidemia si diffonderà in varie nazioni e i miei poveri figli conosceranno una croce pesante."Profezie concluse della Madonna di Anguera.
- https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2011/12/pandemia-influenzale-del-2009-influenza.html
- PANDEMIA SUINA CEPPO H1N1- MESSICO/USA - 24/04/2009 -Prevista il 14/11/05 n. 2602 e 10/01/06 n. 2626 Profezia di Anguera.
PANDEMIA SUINA CEPPO H1N1- MESSICO/USA - 24/04/2009 -Prevista il 10/01/2006 messaggio n. 2.626. -Profezia avverata della Madonna di Anguera. "Un’epidemia si diffonderà in varie nazioni e i miei poveri figli conosceranno una croce pesante" Messaggio 2.602 del 14.11.2005 " L’umanità porterà una croce pesante a causa di un’epidemia."
- https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2011/11/pandemia-suina-messicousa-24042009.html
- PANDEMIA- IL VAIOLO– Profezie di Anguera. Il vaiolo sarà usato come arma contro una nazione da parte degli uomini dalla grande barba. Msg. 2.531- 04.06.05 e 2.607- 26.11.05.
PANDEMIA: IL VAIOLO - (IPOTIZZO PANDEMIA VAIOLO INIZIERA' A FILADELFIA - USA - In questa città è stato prodotto ed usato il più antico vaccino contro il vaiolo, tale vaccino contiene sequenze dna/rna del virus utili per creare una nuova variante letale del vaiolo.) - Profezie della Madonna di Anguera in fase di svolgimento iniziale – 2.518 - 03.05.2005 CARI FIGLI, ARMI NUCLEARI E BIOLOGICHE SARANNO USATE DAGLI UOMINI DALLA GRANDE BARBA E IL TERRORE SI DIFFONDERA’ IN VARIE NAZIONI. INFELICI COLORO CHE VIVONO ATTACCATI AI BENI MATERIALI. SAPPIATE CHE CI SARA’ UN GRANDE CAOS NELL’ ECONOMIA MONDIALE E SOLO I MITI E GLI UMILI DI CUORE RIUSCIRANNO A SOPRAVVIVERE. 2.531 - 04.06.2005 IL VAIOLO SARÀ USATO COME ARMA CONTRO UNA NAZIONE DA PARTE DEGLI UOMINI DALLA GRANDE BARBA. LA SOFFERENZA SARÀ GRANDE PER MOLTI. ANCHE IL VOSTRO BRASILE SOFFRIRÀ PER L’ARRIVO DI UN’ONDA GIGANTE. Una regione del Brasile vivrà momenti di angoscia. 2.607 - 26.11.2005 Cari figli, INGINOCCHIATEVI in preghiera supplicando la MISERICORDIA del Signore per voi. Ecco i tempi delle tribolazioni. L’ALBERO del sangue perderà la sua radice. L’Angola piangerà per i suoi figli. LA MALATTIA CHE RICORDA UN CAMPO IMMENSO CON ERBE VERDI TORMENTERÀ GLI UOMINI. GLI UOMINI DEL TERRORE SARANNO I COLPEVOLI 2.559 - 09.08.2005 Sappiate che una famosa città resterà deserta. Un’epidemia allontanerà da essa molti dei suoi abitanti e gli altri moriranno. 2.575 - 13.09.2005 GLI UOMINI DALLA GRANDE BARBA AGIRANNO IN UNA GRANDE CITTA’. IN LABORATORIO È STATA PREPARATA L’ARMA DELLA GRANDE DISTRUZIONE. 2.821 - 07.04.2007 Gli abitanti di Filadelfia vivranno MOMENTI DI GRANDE difficoltà. Il TERRORE arriverà. Il veleno si diffonderà e contaminerà molti dei miei poveri figli. 2.809 - 10.03.2007 Cari figli, Dio lo permetterà e gli uomini sapienti daranno la notizia. È ESISTITO, NON ESISTE ED ESISTERÀ. LA RISPOSTA VERRÀ. SAPPIATE CHE GRANDI SONO I MISTERI DEL SIGNORE. 2.821 - 07.04.2007 Cari figli, INGINOCCHIATEVI in preghiera. L’umanità ha bisogno di Pace, ma gli uomini camminano lungo i sentieri dell’autodistruzione. Non allontanatevi da Gesù. Egli è il vostro unico e vero Salvatore. Senza di Lui non potete fare nulla. Gli abitanti di Filadelfia vivranno MOMENTI DI GRANDE difficoltà. Il TERRORE arriverà. Il veleno si diffonderà e contaminerà molti dei miei poveri figli. Soffro per ciò che vi attende. Pregate, pregate, pregate. 2.703 - 06/07/2006 Cari figli, l’umanità soffrirà per l’empietà degli uomini cattivi e la città dell’amore fraterno sarà colpita. Io sono vostra Madre e soffro a causa delle vostre sofferenze. Vi chiedo di mantenere accesa la fiamma della fede. Dio è con voi. Non perdete la speranza. Confidate pienamente nel potere di Dio e sarete vittoriosi. INGINOCCHIATEVI in preghiera e supplicate il Signore per la conversione dell’umanità. Allontanatevi definitivamente dal peccato e abbracciate la grazia del Signore. Io vi amo come siete e desidero vedervi FELICI già qui sulla terra e più tardi con me in cielo. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
- https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2014/11/pandemia-il-vaiolo-profezia-della.html
- PANDEMIA-BATTERIO KILLER - Multi-nazione il 25/05/2011. Previsto il 15/03/2005. messaggio n. 2.495 e 01/09/2005. messaggio n. 2.569. Profezie avverate della Madonna di Anguera.
PANDEMIA-BATTERIO KILLER - Multi-nazione il 25/05/2011. Previsto il 15/03/2005, messaggio n. 2.495 "La creatura si è messa al posto del Creatore e ora berrà il suo stesso veleno" e il 1/09/2005, messaggio n. 2.569. "Sappiate che gli uomini berranno il veleno preparato con le proprie mani. "Profezie avverate della Madonna di Anguera.
- https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2011/11/batterio-killer-multi-nazione-il.html
- PANDEMIA-UGANDA - epidemia NODDING DISEASE 23/11/11- ZOMBIE La peste che verrà non permetterà a coloro che saranno stati contaminati di riconoscersi. Anguera 2.520 del 10/05/2005.
PANDEMIA - UGANDA – malattia epidemica NODDING DISEASE 23/11/2011- ZOMBIE “La peste che verrà non permetterà a coloro che saranno stati contaminati di riconoscersi. Coloro che saranno stati contaminati non riusciranno più a pensare” Messaggio di Anguera n. 2.520 del 10.05.2005 Profezia in fase di svolgimento.
- https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2012/03/uganda-malattia-epidemica-nodding.html
- PANDEMIA– 11/ 2011 Creato SUPER-VIRUS VARIANTE H5N1 capace di sterminare metà della popolazione mondiale. Previsto il 25/10/05.N 2.594. Profezia in fase di svolgimento della Madonna di Anguera.
PANDEMIA - OLANDA - Novembre 2011 - Creato SUPER-VIRUS VARIANTE H5N1 in grado di provocare una pandemia capace di sterminare metà della popolazione mondiale.( Previsto il 25/10/2005. messaggio 2.594. Profezia in fase di svolgimento della Madonna di Anguera. "Gli uomini hanno preparato il virus della morte e i miei poveri figli conosceranno grandi sofferenze. Non ci saranno barriere per contenere la sua avanzata."
- https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2014/11/pandemia-olanda-novembre-2011-creato.html
Grande attacco terroristico - Previsto il 03/05/2005, messaggio 2.518. Profezia della Madonna di Anguera. "Cari figli, armi nucleari e biologiche saranno usate dagli uomini dalla grande barba e il terrore si diffonderà in varie nazioni. Sappiate che ci sarà un grande caos nell’economia mondiale e solo i miti e gli umili di cuore riusciranno a sopravvivere." 2.548 - 14.07.2005 "Gli uomini dalla grande barba stanno preparando una grande azione malefica. In diverse zone e nello stesso momento verranno sofferenza e dolore. Un esercito esploderà."
- https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2012/01/apocalittico-attacco-terroristico.html
RUSSIA (EX URSS) - Settembre 2005, creazione ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSA. Previsto il 13/09/2005, messaggio 2.575. Profezia in fase di svolgimento di Nostra Signora di Anguera.Cari figli, soffro per ciò che vi attende. Inginocchiatevi in preghiera, perché solo così avrete la forza per sopportare il peso della vostra croce. Gli uomini dalla grande barba agiranno in una grande città. In laboratorio è stata preparata l’arma della grande distruzione.
- MONITORAGGIO PANDEMIA - Il mondo di fronte alla minaccia di una duplice pandemia - Sars saudita e Aviaria H7n9 - Mers.
MONITORAGGIO PANDEMIA - Il mondo di fronte alla minaccia di una duplice pandemia: Sars saudita e Aviaria H7n9 - Mers.
- https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2013/05/monitoraggio-il-mondo-di-fronte-alla.html
Influenza pandemica: futura pandemia causata da nuovo virus dell'influenza
“Presto avremo una nuova pandemia”: l’allarme in vista del ‘Congresso mondiale dei Vaccini’ http://www.dire.it/26-03-2018/186792-presto-nuova-pandemia-allarme-virologi-congresso-vaccini/
L'allarme di Bill Gates: "Una pandemia letale da almeno 30 milioni di morti"
Influenza aviaria, il virus H7N9 sempre più minaccioso
Si trasmette facilmente nei mammiferi
Banca Mondiale. Pianeta impreparato ad eventuali pandemie
Secondo la Banca Mondiale, che ha condotto uno stress test su 37 realtà nel mondo, la maggior parte dei Paesi non fa abbastanza per prevenire le pandemie, che non solo uccidono milioni di persone ma comportano anche una grave perdita economica. Tuttavia, basterebbe un solo dollaro a persona all'anno per prevenire le pandemie.
Dopo Ebola, Africa colpita dalla peste. Oms: “Rischio diffusione in Madagascar” 27/12/2014
LINK DIRETTO: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/27/dopo-ebola-africa-colpita-dalla-peste-oms-rischio-diffusione-in-madagascar/1297971/
PIANETA TERRA - PANDEMIA
Previsto: il 21/6/2005, messaggio n.. 2538 e il 12/08/2006, messaggio n. 2.719
Morti:
Feriti:
Scomparsi:
Colpiti:
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Descrizione evento: pandemia del secolo
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Pandemia
Rischio biologico in Cina il Domenica 31 marzo, 2013 alle 13:02 (01:02) UTC.
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Fonte: http://hisz.rsoe.hu/alertmap/site/?pageid=event_summary&edis_id=BH-20130331-38689-CHN
Riepilogo eventi:http://hisz.rsoe.hu/alertmap/site/?pageid=event_summary&edis_id=BH-20130331-38689-CHN
Descrizione evento:http://hisz.rsoe.hu/alertmap/site/?pageid=event_desc&edis_id=BH-20130331-38689-CHN
Aggiornamento situazione:http://hisz.rsoe.hu/alertmap/site/?pageid=event_update&edis_id=BH-20130331-38689-CHN
Mappa:http://hisz.rsoe.hu/alertmap/site/?pageid=event_map&edis_id=BH-20130331-38689-CHN
Altre informazioni: http://hisz.rsoe.hu/alertmap/site/?pageid=event_other&edis_id=BH-20130331-38689-CHN
Popolazione:http://hisz.rsoe.hu/alertmap/site/?pageid=event_population&edis_id=BH-20130331-38689-CHN
Media:http://hisz.rsoe.hu/alertmap/site/?pageid=event_video&edis_id=BH-20130331-38689-CHN
H7N9 -
FAQ
Dal
sito del Ministero della Salute... le FAQ sull'H7N9 (aggiornamento 5 aprile
2013)
Ger 34:17 Perciò dice il Signore: Voi non avete dato ascolto al mio ordine che ognuno proclamasse la libertà del proprio fratello e del proprio prossimo: ora, ecco, io affiderò la vostra liberazione - parola del Signore - alla spada, alla peste e alla fame e vi farò oggetto di terrore per tutti i regni della terra.
Ger 28:8 I profeti che furono prima di me e di te dai tempi antichissimi predissero contro molti paesi, contro regni potenti, guerra, fame e peste.
Eso 5:3 Ripresero: «Il Dio degli Ebrei si è presentato a noi. Ci sia dunque concesso di partire per un viaggio di tre giorni nel deserto e celebrare un sacrificio al Signore, nostro Dio, perché non ci colpisca di peste o di spada!».
Eso 9:15 Se fin da principio io avessi steso la mano per colpire te e il tuo popolo con la peste, tu saresti ormai cancellato dalla terra;
Sal 90:3 Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.
Sal 90:6 la peste che vaga nelle tenebre,
lo sterminio che devasta a mezzogiorno.
2Cr 20:9 Se ci piomberà addosso una sciagura, una spada punitrice, una peste o una carestia, noi ci presenteremo a te in questo tempio, poiché il tuo nome è in questo tempio, e grideremo a te dalla nostra sciagura e tu ci ascolterai e ci aiuterai.
Ger 14:12 Anche se digiuneranno, non ascolterò la loro supplica; se offriranno olocausti e sacrifici, non li gradirò; ma li distruggerò con la spada, la fame e la peste».
Ger 15:2 Se ti domanderanno: «Dove andremo?» dirai loro: Così dice il Signore:
Chi è destinato alla peste, alla peste,
Chi alla spada, alla spada,
chi alla fame, alla fame,
chi alla schiavitù, alla schiavitù.
Ger 42:22 Perciò sappiate bene che morirete di spada, di fame e di peste nel luogo in cui desiderate andare a dimorare».
Ez 5:12 Un terzo dei tuoi morirà di peste e perirà di fame in mezzo a te; un terzo cadrà di spada nei tuoi dintorni e l'altro terzo lo disperderò a tutti i venti e sguainerò la spada dietro di essi.
Ez 14:21 Dice infatti il Signore Dio: Quando manderò contro Gerusalemme i miei quattro tremendi castighi: la spada, la fame, le bestie feroci e la peste, per estirpare da essa uomini e bestie,
Am 4:10 Ho mandato contro di voi la peste,
come un tempo contro l'Egitto;
ho ucciso di spada i vostri giovani,
mentre i vostri cavalli diventavano preda;
ho fatto salire il fetore dei vostri campi
fino alle vostre narici:
e non siete ritornati a me,
dice il Signore.
Ap 6:8 Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli veniva dietro l'Inferno. Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra.
Sono simili a cavallette nel modo in cui si sposteranno da zona a zona sul pianeta terra, ma non sono cavallette in quanto non danneggiano (mangiano) erba, arbusti, alberi ma solo l' uomo peccatore non convertito; avranno un potere simile a quello dello scorpione e tormenteranno l' uomo per cinque mesi Usciranno dall' Abisso, dalla scienza vaso di Pandora, scienza che vuole sostituirsi a Dio.
Ap 9:1 Il quinto angelo suonò la tromba e vidi un astro caduto dal cielo sulla terra. Gli fu data la chiave del pozzo dell'Abisso; 2 egli aprì il pozzo dell'Abisso e salì dal pozzo un fumo come il fumo di una grande fornace, che oscurò il sole e l'atmosfera. 3 Dal fumo uscirono cavallette che si sparsero sulla terra e fu dato loro un potere pari a quello degli scorpioni della terra. 4 E fu detto loro di non danneggiare né erba né arbusti né alberi, ma soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte. 5 Però non fu concesso loro di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi, e il tormento è come il tormento dello scorpione quando punge un uomo. 6 In quei giorni gli uomini cercheranno la morte, ma non la troveranno; brameranno morire, ma la morte li fuggirà.
7 Queste cavallette avevano l'aspetto di cavalli pronti per la guerra. Sulla testa avevano corone che sembravano d'oro e il loro aspetto era come quello degli uomini. 8 Avevano capelli, come capelli di donne, ma i loro denti erano come quelli dei leoni. 9 Avevano il ventre simile a corazze di ferro e il rombo delle loro ali come rombo di carri trainati da molti cavalli lanciati all'assalto. 10 Avevano code come gli scorpioni, e aculei. Nelle loro code il potere di far soffrire gli uomini per cinque mesi. 11 Il loro re era l'angelo dell'Abisso, che in ebraico si chiama Perdizione, in greco Sterminatore.
12 Il primo «guai» è passato
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
2.719 - 12/08/2006
2.719 - 12/08/2006
Cari figli, INGINOCCHIATEVI in preghiera e
supplicate al Padre Misericordioso la sua grazia per voi. Io sono vostra Madre
e sono venuta dal cielo per chiamarvi alla conversione e alla santità. Non
restate con le mani in mano. L’ UMANITA’ CAMMINA VERSO L’ ABISSO
DELLA DISTRUZIONE CHE GLI UOMINI HANNO PREPARATO CON LE PROPRIE MANI. L’
UMANITA’ PORTERA’ UNA CROCE PESANTE. VERRA’ UNA MALATTIA E SARA’
PEGGIORE DI TUTTE QUELLE FINORA ESISTITE. GLI UOMINI SARANNO CONTAMINATI E
MILIONI DI CADAVERI SARANNO SPARSI PER OGNI DOVE. SOFFRO PER CIO’ CHE VI
ATTENDE. Pentitevi. Pentitevi. Pentitevi. Questo è
il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie
per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.538 - 21.06.2005
Cari figli, Io sono vostra Madre e soffro
per ciò che vi attende. Convertitevi e assumete il vostro vero ruolo di
cristiani. Sappiate che sul Brasile arriveranno
funesti tornado e gli uomini avranno grandi perdite. L’
ERRORE CAUSATO DA UNA MANIPOLAZIONE GENETICA CAUSERA’ GRANDE DISTRUZIONE E
SOFFERENZA PER L’ UMANITA’.
Pregate. Solo per mezzo della preghiera potete seguire e servire fedelmente mio
Figlio Gesù. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della
Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una
volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Rimanete nella pace.
IL PECCATO COME CAUSA DELLE MALATTIE DEL MONDO
786 - 20 aprile 1994
Vedete come il peccato sta guadagnando terreno ed è diventato la peggiore epidemia dell’umanità
919 – 25 febbraio 1995
Convertitevi, poiché molte cose dipendono dalla vostra conversione. Come la peggiore epidemia, il peccato uccide così tante anime che si allontanano da Dio.
1.024 – 26 ottobre 1995
Il peccato è la peggiore epidemia che esista nell’umanità. Il peccato ha condotto molti dei miei poveri figli alla perdizione. Molte anime si gettano ogni giorno nell’inferno perché muoiono senza la grazia di Dio.
1.417 - 28 aprile 1998
Il peccato si è propagato come la peggiore epidemia, causando grandi danni in molte anime. Vi invito pertanto alla conversione e al pentimento di tutti i vostri peccati. Vi chiedo: fuggite dal peccato, perché il peccato vi allontana da Dio e vi impedisce di vivere in paradiso.
1.566 - 13 aprile 1999
L’infedeltà a Dio è la causa di tutti i mali esistenti nell’umanità. Tornate finché c’è tempo. Siate ferventi nella preghiera. Se pregate, il mondo tornerà ad avere pace.
1.601 - 3 luglio 1999
Il peccato si è propagato come la peggiore epidemia, causando la morte spirituale in molte anime.
1.694 - 1 febbraio 2000
Il peccato è la grande epidemia dell’umanità.
1.885 - 21 aprile 2001
Oggi il peccato si è propagato come la peggiore di tutte le epidemia, causando danni in molte anime.
2.559 - 09.08.2005
Sappiate che una famosa città resterà deserta. Un’epidemia allontanerà da essa molti dei suoi abitanti e gli altri moriranno. P
LA SCIENZA AL SERVIZIO DEL MALE
2.487 - 24.02.2005
Cari figli, il Giudice Supremo giudicherà gli uomini per i loro crimini. L’umanità soffrirà perché gli uomini perversi si sono messi al posto del Creatore. Vivete nel tempo peggiore di quello del diluvio. Dio è stato disprezzato da molti, ma quando si sveglieranno sarà tardi. Gli uomini hanno preparato la loro rovina con le proprie mani. Gli uomini sapienti si sono uniti e hanno preparato in laboratorio la distruzione. Gli uomini vedranno la morte in ciò che esiste per dare la vita. Oh uomini, ritornate. Pentitevi per ricevere la misericordia del Signore. Oh figli della Terra della Santa Croce (Brasile), soffro per ciò che vi attende. Sappiate che molti luoghi che i vostri occhi possono contemplare, cesseranno di esistere. Quando l’ira di Dio verrà, gli uomini cadranno a terra dalla paura. Non restate con le mani in mano. Coloro che ascoltano la voce di Dio avranno la meglio. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.522 - 14.05.2005
La ricerca del progresso scientifico porterà gli uomini alla follia.
2.760 - 17/11/2006
Cari figli, vi invito a pregare e a vivere i miei appelli. Non restate con le mani in mano. Arriverà il giorno in cui molti si pentiranno della vita trascorsa senza Dio, ma sarà tardi. Ciò che dovete fare non rimandatelo a domani. Gli uomini cercheranno la morte nelle proprie scoperte. La ricerca sfrenata di progressi tecnologici condurrà gli uomini alla propria distruzione. Pregate. Pregate. Pregate. Io sono vostra Madre e desidero che viviate nella grazia del Signore. Avanti sul cammino che vi ho indicato. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.509 - 13.04.2005
Cari figli, il tesoro che gli uomini cercano nelle profondità della terra e che è diventato motivo di guerra e divisioni, cesserà di esistere. L’umanità passerà per grandi prove e gli uomini cercheranno la morte per fuggire dalle sofferenze.L’eclittica: per causa di essa verrà grande dolore per l’umanità. Inginocchiatevi in preghiera. Non voglio forzarvi, ma ciò che dico dev’essere preso sul serio. Cambiate vita. Dio vuole salvarvi. Pentitevi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.010 - 14/06/2008
La ricerca del progresso scientifico porterà gli uomini alla follia.
2.760 - 17/11/2006
Cari figli, vi invito a pregare e a vivere i miei appelli. Non restate con le mani in mano. Arriverà il giorno in cui molti si pentiranno della vita trascorsa senza Dio, ma sarà tardi. Ciò che dovete fare non rimandatelo a domani. Gli uomini cercheranno la morte nelle proprie scoperte. La ricerca sfrenata di progressi tecnologici condurrà gli uomini alla propria distruzione. Pregate. Pregate. Pregate. Io sono vostra Madre e desidero che viviate nella grazia del Signore. Avanti sul cammino che vi ho indicato. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.509 - 13.04.2005
Cari figli, il tesoro che gli uomini cercano nelle profondità della terra e che è diventato motivo di guerra e divisioni, cesserà di esistere. L’umanità passerà per grandi prove e gli uomini cercheranno la morte per fuggire dalle sofferenze.L’eclittica: per causa di essa verrà grande dolore per l’umanità. Inginocchiatevi in preghiera. Non voglio forzarvi, ma ciò che dico dev’essere preso sul serio. Cambiate vita. Dio vuole salvarvi. Pentitevi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.010 - 14/06/2008
Cari figli, sono vostra Madre e sono venuta dal cielo per offrirvi il mio amore. Non spaventatevi. Il mio Signore è al vostro fianco. Fuggite dal peccato e tornate a colui che ha parole di vita eterna. Testimoniate a tutti che siete del Signore e siate in tutto come Gesù. Ecco i tempi difficili per l’umanità. La scienza inciamperà. Nel tentativo di una grande scoperta, gli uomini causeranno grande distruzione. Soffro a causa dei miei poveri figli. Inginocchiatevi in preghiera. Un fatto doloroso accadrà nella regione nord dell’Italia. Per la Chiesa verrà grande sofferenza. Non state con le mani in mano. Ciò che dovete fare, non rimandatelo a domani. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.518 - 03.05.2005
Cari figli, arme nucleari e biologiche saranno usate dagli uomini dalla grande barba e il terrore si diffonderà in varie nazioni. Il demonio è riuscito a sedurre un grande numero di poveri figli e li ha allontanati dalla grazia del mio Divino Figlio. Infelici coloro che vivono attaccati ai beni materiali. Sappiate che ci sarà un grande caos nell’economia mondiale e solo i miti e gli umili di cuore riusciranno a sopravvivere. Vi chiedo di allontanarvi da ogni vanità. Fuggite dalle mode del mondo. Imparate a vestirvi con modestia. Abbiate cura del vostro corpo, perché siete tempio dello Spirito Santo. Fate attenzione. Siete del Signore. Chi offende il Signore per mezzo delle mode corre il rischio della condanna eterna. Liberatevi veramente dalle grinfie del demonio. Non consegnate la vostra anima alla condanna. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Paura per l'aviaria in Brasile: vietato il segno della pace durante la
messa
6 giugno 2013
16:33
Niente
più segno della pace e niente più comunione data in bocca ai fedeli. Queste le
precauzioni che stanno prendendo le chiese cattoliche nello stato di San Paolo
in Brasile contro i decessi causati dall'influenza aviaria.
Fonte: http://www.fanpage.it/paura-per-l-aviaria-in-brasile-vietato-il-segno-della-pace-durante-la-messa/
Nella provincia di San Paolo, in Basile cresce la paura per l’influenza
H1N1. E ognuno cerca di adottare le misure preventive a loro disposizione. La
diocesi cattoliche dello Stato di San Paolo hanno quindi deciso di evitare
alcuni gesti durante il rito della messa che possano aumentare il rischio di
contagio tra fedeli e tra fedeli e sacerdoti. Le misure di sicurezza prevedono
che il rito venga modificato: la particola non verrà più consegnata in bocca ai
fedeli e non ci si darà più lo scambio della pace tramite la stretta di mano.
Infatti, quando il sacerdote pone l’ostia nella bocca dei fedeli c’è il rischio
che ci sia scambio di saliva tra i fedeli e visto che il contagio
dell’influenza H1N1 avviene principalmente attraverso la saliva e le
secrezioni, un gesto per i fedeli sacro potrebbe trasformarsi in una fonte di
contagio.
Lo stato di San Paolo ha
registrato il 90% dei decessi in Brasile, 55 dei 61 decessi nazionali. Le precauzioni
durante la messa sono stati già presi nelle città di Aparecida, Taubaté e
Franca. Queste precauzioni resteranno almeno per tutto il periodo invernale,
poiché il freddo è un fattore di prolificazione del virus. A San Paolo le modifiche
al culto non sono ancora state modificate. Infatti i religiosi tengono a
sottolineare che non venga alterato il significato della messa. Per ora le
chiese che hanno sospeso la stretta di mano e la distribuzione della particola
in bocca sono solamente quelle in cui si sono registrati decessi.
continua su: http://www.fanpage.it/paura-per-l-aviaria-in-brasile-vietato-il-segno-della-pace-durante-la-messa/#ixzz2VSPrr2iy
http://www.fanpage.it
continua su: http://www.fanpage.it/paura-per-l-aviaria-in-brasile-vietato-il-segno-della-pace-durante-la-messa/#ixzz2VSPrr2iy
http://www.fanpage.it
martedì 17 aprile 2007
Arresti domiciliari per
pazienti in caso di pandemia?
Con questo titolo il Pensiero Scientifico Editore presenta la
notizia di una recente pubblicazione scientifica.
Queste le affermazioni più eclatanti riportate nel testo della notizia in questione:
Queste le affermazioni più eclatanti riportate nel testo della notizia in questione:
- La misura profilattica più efficace nel ridurre i tassi di contagio e mortalità durante una pandemia influenzale è il confino coatto dei pazienti contagiati presso il loro domicilio (il titolo parla di arresti domiciliari!).
- Le misure per limitare i contatti tra le persone durante una pandemia influenzale sono parte integrante delle strategie sanitarie. I provvedimenti adottati possono essere tanti, così come le strategie di ordine pubblico messe in atto per farli rispettare, dalla semplice campagna di informazione a mezzo stampa alla legge marziale.
- Confinando con la forza presso il proprio domicilio i pazienti contagiati saremmo in grado di diminuire i tassi di malattia e mortalità del 50%.
- Per garantire un controllo così ferreo di milioni di case però servirebbero forze immani e costi spropositati, senza calcolare le perplessità costituzionali e giuridiche connesse a provvedimenti così estremi. Il rischio di sommosse, arbitri, violenze e danni anche peggiori di quelli causati direttamente dalla pandemia sarebbe quindi altissimo.
- lo rivela uno studio destinato a suscitare più di una polemica
Prima di scendere nel dettaglio dei contenuti vorrei sottolineare la gravità di quello che è stato riportato. La cosa grave è che David Frati scrive per il Pensiero Scientifico Editore, una nota casa editrice, che negli anni ha curato decine di fondamentali pubblicazioni nel campo della medicina. Mi chiedo se sia possibile che nel sito web di Pensiero Scientifico Editore possa campeggiare tale notizia? Possibile che nessuno si sia chiesto quale impatto potesse avere una notizia del genere? Più semplicemente: possibile che nessuno abbia notato l'assurdità della notizia presentata con un titolo assurdo e assurdamente rafforzata dal testo della stessa?
La cosa ancor più grave è che David Frati non si limita a riportare una notizia errata, ma riporta una notizia potenzialmente dannosa.
La notizia è errata perchè:
1) "Confino coatto", "confinare con la forza", "arresti domiciliari", sono tutte espressioni lontane dalle intenzioni degli autori. Nell'abstract dell'articolo scientifico (l'abstract è il riassunto del lavoro) le espressioni utilizzate dagli autori sono: "voluntary confinements" (isolamento volontario), "encouraged to stay home" (incoraggiati a rimanere in casa), "Restricting the activities" (limitando le attività).
Non c'è traccia di espressioni che contraddicano l'abstract nel corpo del lavoro in questione.
2) Nel lavoro di Haber e colleghi non si fa alcun riferimento a "strategie di ordine pubblico" quali "semplici campagne di informazione a mezzo stampa", nè tantomeno alla "legge marziale".
3) David Frati afferma che "Lo studio pubblicato è destinato a suscitare più di una polemica"... "senza calcolare le perplessità costituzionali e giuridiche connesse a provvedimenti così estremi". Infine, non sazio di inesattezze e assurdità afferma: "Il rischio di sommosse, arbitri, violenze e danni anche peggiori di quelli causati direttamente dalla pandemia sarebbe quindi altissimo".
A supporto della notizia la fonte da cui essa è stata tratta:
"Haber MJ, Shay DK, Davis XM, Thompson WW et al. Effectiveness of interventions to reduce contact rates during a simulated influenza pandemic. Emerging Infectious Diseases 2007; 13(4)."
Ovvero il sigillo della disinformazione!
Leggete voi stessi il lavoro di Haber e colleghi da cui è stata tratta questa notizia e capirete quanto infondata, inutile e dannosa essa sia.
http://wwwnc.cdc.gov/eid/article/13/4/06-0828_article.htm
Per quale motivo ho definito più volte questa notizia dannosa:
- Perchè trasmette un'informazione falsa.
- Perchè comunica una falsa misura di sanità pubblica (l'isolamento non può, in caso di pandemia influenzale, essere coatto, ma su base volontaria)
- Perchè a supporto di un'importantissima misura di sanità pubblica quale l'isolamento dei malati e la quarantena dei contatti deve essere promossa una corretta comunicazione alla popolazione e ogni informazione che, volontariamente o no, ostacoli tale corretta comunicazione risulterà necessariamente dannosa.
Mi è stato insegnato che informarsi per informare dovrebbe essere una regola per chi scrive e pubblica notizie. Spero che anche il Pensiero Scientifico Editore possa fare propria, d'ora in poi, tale regola.
Spero che notizie come queste vengano considerate come meritano: dannosa disinformazione!
Per quale motivo ho definito più volte questa notizia dannosa:
- Perchè trasmette un'informazione falsa.
- Perchè comunica una falsa misura di sanità pubblica (l'isolamento non può, in caso di pandemia influenzale, essere coatto, ma su base volontaria)
- Perchè a supporto di un'importantissima misura di sanità pubblica quale l'isolamento dei malati e la quarantena dei contatti deve essere promossa una corretta comunicazione alla popolazione e ogni informazione che, volontariamente o no, ostacoli tale corretta comunicazione risulterà necessariamente dannosa.
Mi è stato insegnato che informarsi per informare dovrebbe essere una regola per chi scrive e pubblica notizie. Spero che anche il Pensiero Scientifico Editore possa fare propria, d'ora in poi, tale regola.
Spero che notizie come queste vengano considerate come meritano: dannosa disinformazione!
Fonte: http://wwwnc.cdc.gov/eid/
IPOTESI UTILIZZO DI STRATEGIE SANITARIE DI ORDINE PUBBLICO PER LIMITARE LA PROSSIMA PANDEMIA:
1)
CAMPAGNA
DI PREVENZIONE - CORRETTA COMUNICAZIONE ALLA POPOLAZIONE
2)
INFORMAZIONE
IN TEMPO REALE DAI MASS MEDIA
3) ISOLAMENTO DEI MALATI a) isolamento
volontario, b) arresti domiciliari, c) isolamento coatto da parte di
famigliari. Ad esempio: misure di esclusione - il malato chiuso in cantina o garage, o in una
seconda casa.
4) QUARANTENA DEI CONTATTI 1) In appositi
centri, 2) limitazione delle attività personali. Ad esempio: una persona sola
si reca a fare la spesa in supermercati appositamente attrezzati, non tutti i
giorni ma una volta alla settimana. Evitare
luoghi di contagio in spazzi aperti al pubblico, bar, ristoranti,
palestre, cinema, ecc. 3) limitazioni delle attività sociali. Ad esempio:
chiusura delle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado e di tutti gli
uffici pubblici.
5) USO DELLA FORZA MILITARE 1) Rafforzamento
delle truppe di terra alle frontiere, aeroporti, porti navali per evitare
immigrazione ed emigrazione in e verso altri stati.
6)
LIMITAZIONI
DELL’ ESERCIZIO DI CULTO RELIGIOSO PER TUTTE LE RELIGIONI
Per la chiesa cattolica: limitazione nella
frequenza di atti liturgici da parte dei sacerdoti cristiani nella
somministrazione dei sette sacramenti: Battesimo, Cresima, Santa Eucarestia,
Penitenza, Estrema Unzione, Santi Ordini e Matrimonio.
a)
SACRAMENTO
DEL BATTESIMO:
AZIONE -Rimandare il battesimo dopo l’
estinzione della Pandemia Mondiale.
PRO - per evitare di contrarre la
malattia e limitare il contagio nella famiglia di origine, parenti e
conoscenti.
CONTRO - Probabile morte per contagio
del neonato senza aver ricevuto il battesimo privato dello status di figlio di
Dio.
b) SACRAMENTO DELLA CRESIMA:
AZIONE - Rimandare la Cresima dopo l’ estinzione della
Pandemia Mondiale
PRO - per evitare di contrarre la malattia e limitare il contagio
nella famiglia di origine, parenti e conoscenti.
CONTRO – Probabile morte per contagio
del cresimando senza aver ricevuto la cresima e i particolari doni e carismi
che elargisce lo Spirito Santo.
c) SACRAMENTO DELLA SANTA EUCARESTIA:
AZIONE -
1) Limitare
la celebrazione della Santa Messa nel tempo in modo progressivo. Divieto nei
giorni feriali ma solo in quelli festivi (domenica) Si potrà seguire la Messa
in diretta da casa tutti i giorni via internet o in canali Tv dedicati e quella
domenicale del Sommo Pontefice.
2) La
Messa domenicale sarà celebrata una sola volta e da un solo sacerdote senza chierichetti ( i
minori di anni 18 non saranno ammessi in chiesa),
3) Presenza
di forze dell’ ordine in borghese, per far rispettare eventuali ordinanze
comunali più restrittive dei decreti governativi, emanate dai sindaci di ogni
paese e città.
4) Limitazioni
di atti liturgici. Evitare di riceve Eucarestia in bocca mai in mano, vietato segno della pace. In un
periodo successivo verrà vietato distribuire ostie consacrate, (solo una ostia
verrà consacrata dall’ officiante per la convalida dell’ atto liturgico che
mangerà il sacerdote celebrante.
5) Varrà la comunione spirituale ed una specifica
dispensa papale Sarà un periodo in cui i fedeli proveranno con maggiore intensità la peste spirituale, il peccato
causa di quella materiale, senza potersi cibare e dissetare del corpo e sangue
di Cristo, l’ unico viatico.
Mt 18:18 In verità vi
dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo
e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in
cielo.
PRO - per evitare di contrarre la malattia e limitare il contagio
nella famiglia di origine e la diffusione nel quartiere, paese, città.
CONTRO – Probabile morte per contagio
del comunicando senza aver ricevuto la comunione e i particolari doni e carismi
che elargisce lo Spirito Santo, lo stato di grazia santificante.
d) SACRAMENTO
DELLA PENITENZA ED ESTREMA UNZIONE
AZIONE – Limitazione nella frequenza,
una sola volta all’ anno e dopo L’ Epidemia MOndiale e previo appuntamento
telefonico con sacerdoti accreditati dalla curia e dal servizio medico. In casi eccezionali il sacramento della
penitenza e l’ estrema unzione verrà somministrato in caso di stato di peccato mortale, (deciderà il sacerdote con l’ interessato nel
colloquio telefonico) In casi di morte imminente la penitenza non sarà individuale
ma collettiva per tutte le persone presenti in chiesa ed impartita dal sacerdote
officiante.
PRO - Per evitare di contrarre la malattia e limitare il contagio
nella famiglia di origine e la diffusione nel quartiere, paese, città.
CONTRO - Probabile morte per contagio
del penitente senza aver ricevuto l’ assoluzione dei suoi peccati, destinato,
se veniali al Purgatorio, se mortali all’ Inferno, se non battezzati nel Limbo.
L’ estrema unzione ha il dono di guarire i malati per i credenti ferventi.
e) SANTI ORDINI E MATRIMONIO
AZIONE – Limitazione nella frequenza, una sola volta all’ anno e
con la presenza minima di persone
perché la cerimonia sia valida,
senza la presenza di testimoni e publico.
PRO - Per evitare di contrarre la
malattia e limitare il contagio nella famiglia di origine e la diffusione nel
quartiere, paese, città.
CONTRO - Per le coppie di fatto non sposate in chiesa,
rimangono in stato di peccato grave, fornicazione (finchè non si confessano e
sposano) Per gli ordini, ripensamenti dei candidati all’ adesione alla chiamata
del Signore alla vita religiosa.
LIMITAZIONE E PROIBIZIONE DI ASSEMBLAMENTI
IN LUOGHI PUBBLICI
AZIONE – Con decreti del primo
cittadino, in sindaco (in virtù di un decreto del governo), verranno imposte,
limitate, assemblamenti di vario genere: feste patronali, processioni, vietati
cortei funebri, assemblamenti di preghiera, partite allo stadio di qualsiasi
genere di sporto-
PRO - Per evitare di contrarre la
malattia e limitare il contagio nella famiglia di origine e la diffusione nel
quartiere, paese, città.
CONTRO – Nei secoli scorsi le
processione al seguito delle reliquie di santi, martiri, statue di Gesù e della
Madonna scongiurarono il protrarsi di malattie come il colera e la peste.
f) ALTRE CONSEGUENZE NEGATIVE
1) CAPRO ESPIATORIO – UNTORI CRISTIANI E’
molto probabile che in molti piccoli paesi italiani disattenderanno questi
decreti e i cristiani verranno considerati, fanatici, e responsabili della diffusione della
malattia nel mondo per il loro comportamento irresponsabile. Inizio
persecuzioni anti-cristiane da parte di tutti gli altri movimenti religiosi.
(mussulmani, indu, ecc) Utilizzo dei mass-media in chiave anticristiana e
anticattolica. Elezioni politiche
verranno vinte da piccoli partiti di estrema destra o sinistra
2)
RIAPERTURA
DELLE CHIESE CON FREQUENZA MINIMA ALLA MESSA La morte di milioni di persone
porterà alla amara esperienza del lutto per ciascuno di noi di qualche parente
ed amico. Si raffredderà l’ amore per Dio attribuendogli insensibilità nei
confronti della razza umana. Ma ricordate,
gli è stato impedito di agire in noi, con la limitazione nella somministrazione dei
sacramenti ai fedeli da parte dei sacerdoti per adempiere a restrizioni
legislative dalla comunità europea, venendo a mancare la comunione, la
preghiera comunitaria, che guarisce.
3)
COLLASSO ECONOMIA EUROPEA E MONDIALE In
Europa la limitazione della circolazione di persone, mezzi e cose, controlli
sanitari esasperati degli alimenti di prima necessità da mettere sul mercato,
porterà al collasso dell’ economia europea e per effetto domino dell’ economina
mondiale.
4)
VENDITA
DEI BENI ECCLESIASTICI Chiusura delle chiese e vendita di beni
ecclesiastici per risanare il debito pubblico nazionale e immissione nel mercato di liquidità.
(Italia, Francia, Spagna)
5)
MASSIMO POTERE
DI SATANA Le forze del male raggiungeranno il massimo potere nel periodo in
cui il sacrificio quotidiano verrà abolito, la preghiera comunitaria
interrotta, i sacramenti cristiani somministrati raramente.
6)
PROBABILE
COMPARSA DELL’ ANTICRISTO
7)
NUOVE
ELEZIONI POLITICHE Sull’ emozione della grande tragedia, constatato il
limitato potere curativo della scienza e l’ incapacità cronica dell’ apparato
politico di arginare il fenomeno pandemico, la maggior parte della popolazione ,
a mezzo tam tam, social-network twitter, facebook ed altri, si invocheranno
nuove elezioni politiche con probabile vincita
di piccoli partiti di estrema destra o sinistra o movimenti anarchici –
insurrezionalisti. Destabilizzando tutto l’ apparato burocratico e paralizzando
tutto il sistema sociale.
8)
RIVOLTE,
SOMMOSSE, TUMULTI durante e dopo il fenomeno pandemico.
Da 8:11 S'innalzò fino al capo della milizia e gli tolse il sacrificio
quotidiano e fu profanata la santa dimora.
Da 8:12 In luogo del sacrificio quotidiano fu posto il
peccato e fu gettata a terra la verità; ciò esso fece e vi riuscì.
Da 8:13 Udii un santo parlare e un altro santo dire a quello che
parlava: «Fino a quando durerà questa visione: il sacrificio quotidiano
abolito, la desolazione dell'iniquità, il santuario e la milizia calpestati?».
Da 11:31 Forze da lui armate si muoveranno a profanare il santuario
della cittadella, aboliranno il sacrificio quotidiano e vi
metteranno l'abominio della desolazione.
1)
Da 12:11 Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano
e sarà eretto l'abominio della desolazione, ci saranno milleduecentonovanta
giorni.
Sars anno 2013 nuova mutazione, paziente zero - Arabia Saudita . Probabile picco al pellegrinaggio canonico islamico detto hajj che si tiene nel dodicesimo ed ultimo mese lunare Dhu l-Hijja che corrisponde al calendario gregoriano ottobre 2013. In media 5 milioni di mussulmani sparsi nel mondo si receranno alle città sante di Mecca e Medina per il pellegrinaggio obbligatorio almeno una volta nella vita. Massima diffusione di focolai Sars in tutto il mondo al ritorno dal pellegrinaggio la malattia sarà di fatto inarestabile
La Mecca è meta annuale di visite da parte di pellegrini musulmani (il tetto è fissato a 2 milioni) che, secondo quanto prescritto dal Corano, tutti coloro che se lo possono permettere fisicamente ed economicamente, sono tenuti a visitarla almeno una volta nella vita per il pellegrinaggio canonico detto ḥajj.
La sua sacralità comporta che in essa (e nel territorio circostante, come avviene a Medina) sia categoricamente interdetto l'ingresso a chi non èmusulmano.
Il ḥajj va obbligatoriamente compiuto nel mese lunare di Dhū l-Ḥijja, ultimo mese dell'anno islamico. In tutti gli altri mesi il rito è chiamato ʿumra, pellegrinaggio "minore" non obbligatorio che si differenzia dal ḥajj per la sua minor durata e per i suoi diversi e più semplici passaggi liturgici.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Hajj
Dhu l-Hijja arabo: ذو الحجة, Dhū l-Ḥijja è il 12º e ultimo mese lunare, di 29 giorni, del calendario islamico. Come già chiarisce il nome, Dhū l-Ḥijja è "Quello del pellegrinaggio", il mese cioè delegato già in età preislamica e poi in età islamica all'espletamento dei riti del pellegrinaggio.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Dhu_l-Hijja
Sono i giorni del pellegrinaggio alla Mecca
23 ottobre 2012
http://www.ilpost.it/2012/10/23/sono-i-giorni-del-pellegrinaggio-alla-mecca/#
Oltre due milioni e mezzo di musulmani hanno cominciato oggi a radunarsi alla Mecca, in Arabia Saudita, per l’annuale pellegrinaggio che cade dall’ottavo al dodicesimo giorno del Dhu al Hijjah, il dodicesimo mese del calendario islamico. Il pellegrinaggio alla Mecca, chiamato Hajj, è il quinto pilastro dell’Islam dopo la testimonianza di fede, la preghiera, l’elemosina e il digiuno del Ramadan, ed è obbligatorio almeno una volta nella vita di ogni musulmano se i suoi mezzi lo permettono. I fedeli fisicamente abili devono dunque recarsi alla Mecca vestendo indumenti bianchi (in arabo ihram, che è anche lo stato di purezza a cui deve aspirare un musulmano prima di intraprendere il pellegrinaggio) per sottomettersi a Dio ed essere tutti uguali al suo cospetto. Il luogo del pellegrinaggio è la grande moschea della Mecca con la Ka’bah, un edificio cubico nel cortile della moschea. Pur non essendo una tappa obbligatoria del viaggio, molti musulmani salgono anche i 600 gradini che portano alla grotta del monte Hira, luogo in cui si crede che Maometto ricevette le prime rivelazioni da Allah.
Sars anno 2013 nuova mutazione, paziente zero - Arabia Saudita . Probabile picco al pellegrinaggio canonico islamico detto hajj che si tiene nel dodicesimo ed ultimo mese lunare Dhu l-Hijja che corrisponde al calendario gregoriano ottobre 2013. In media 5 milioni di mussulmani sparsi nel mondo si receranno alle città sante di Mecca e Medina per il pellegrinaggio obbligatorio almeno una volta nella vita. Massima diffusione di focolai Sars in tutto il mondo al ritorno dal pellegrinaggio la malattia sarà di fatto inarestabile
La Mecca è meta annuale di visite da parte di pellegrini musulmani (il tetto è fissato a 2 milioni) che, secondo quanto prescritto dal Corano, tutti coloro che se lo possono permettere fisicamente ed economicamente, sono tenuti a visitarla almeno una volta nella vita per il pellegrinaggio canonico detto ḥajj.
La sua sacralità comporta che in essa (e nel territorio circostante, come avviene a Medina) sia categoricamente interdetto l'ingresso a chi non èmusulmano.
Il ḥajj va obbligatoriamente compiuto nel mese lunare di Dhū l-Ḥijja, ultimo mese dell'anno islamico. In tutti gli altri mesi il rito è chiamato ʿumra, pellegrinaggio "minore" non obbligatorio che si differenzia dal ḥajj per la sua minor durata e per i suoi diversi e più semplici passaggi liturgici.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Hajj
Dhu l-Hijja arabo: ذو الحجة, Dhū l-Ḥijja è il 12º e ultimo mese lunare, di 29 giorni, del calendario islamico. Come già chiarisce il nome, Dhū l-Ḥijja è "Quello del pellegrinaggio", il mese cioè delegato già in età preislamica e poi in età islamica all'espletamento dei riti del pellegrinaggio.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Dhu_l-Hijja
Sono i giorni del pellegrinaggio alla Mecca
23 ottobre 2012
http://www.ilpost.it/2012/10/23/sono-i-giorni-del-pellegrinaggio-alla-mecca/#
Oltre due milioni e mezzo di musulmani hanno cominciato oggi a radunarsi alla Mecca, in Arabia Saudita, per l’annuale pellegrinaggio che cade dall’ottavo al dodicesimo giorno del Dhu al Hijjah, il dodicesimo mese del calendario islamico. Il pellegrinaggio alla Mecca, chiamato Hajj, è il quinto pilastro dell’Islam dopo la testimonianza di fede, la preghiera, l’elemosina e il digiuno del Ramadan, ed è obbligatorio almeno una volta nella vita di ogni musulmano se i suoi mezzi lo permettono. I fedeli fisicamente abili devono dunque recarsi alla Mecca vestendo indumenti bianchi (in arabo ihram, che è anche lo stato di purezza a cui deve aspirare un musulmano prima di intraprendere il pellegrinaggio) per sottomettersi a Dio ed essere tutti uguali al suo cospetto. Il luogo del pellegrinaggio è la grande moschea della Mecca con la Ka’bah, un edificio cubico nel cortile della moschea. Pur non essendo una tappa obbligatoria del viaggio, molti musulmani salgono anche i 600 gradini che portano alla grotta del monte Hira, luogo in cui si crede che Maometto ricevette le prime rivelazioni da Allah.
Nuova Sars e aviaria: come nascono le pandemie che
arrivano dall’Asia
Scritto da: Davide Mazzocco - sabato
11 maggio 2013
Fonte: http://www.ecoblog.it/post/67171/nuova-sars-e-aviaria-come-nascono-le-pandemie-che-arrivano-dallasia
Quali sono le dinamiche dei virus e in
quali direzioni si muovono i ricercatori per scongiurare una pandemia globale?
Dagli Stati Uniti un articolo che invita a mantenere alto il livello di guardia
The
Next Pandemic: Not if, but When.
La prossima
pandemia: non se, ma quando. Il titolo icastico, sintetico ed estremamente
dirompente è del New York Times, la firma di David
Quammendel National Geographic.
L’articolo
di Quammen prende spunto dalle relazioni provenienti dalla Cina e dal Medio
Oriente su nuovi focolai di influenza aviaria (H7N9) e Sars per spiegare come le pandemie nascano nel più completo silenzio mediatico, coperte dal rumore di
fondo della sovrainformazione.
Quammen
sottolinea come un fenomeno potenzialmente globale venga trattato solo ed
esclusivamente su scala locale e così sulle vittime della nuova influenza aviaria si trovano notizie solo su organi di
informazione cinesi, mentre ancora più rarefatti sono stati i post e gli
articoli sul nuovo coronavirus parente della Sars. Quest’ultimo
virus, scoperto a settembre, ha fatto registrare 33 casi: 18 di questi hanno
avuto decorso fatale. Con un tasso di mortalità del 55% il Novel
Coronavirus (nCov) ha un tasso di
mortalità di poco inferiore all’ebola.
Il
coronavirus della Sars contagiò 8mila persone uccidendone il 10%, ovvio che con
una mortalità così altra, i ricercatori dovranno accelerare i tempi sul NCov
per scongiurare eventuali pandemie. La difficoltà nella creazione di strategie
di contrasto è connessa alla natura estremamente proteiforme e mutevole dei
coronavirus che hanno, per loro natura, una spiccata propensione alle mutazioni
e alle ricombinazioni e anche la capacità di adattarsi rapidamente
all’organismo ospitante. Questo è, forse, il dato più allarmante.
Come nascono
questi virus? Come arrivano all’uomo? I principali veicoli sono gli animali
selvatici. Il 60% delle nostre malattie infettive è causato dal contatto
fra l’uomo e animali che ospitano microbi conosciuti col nome di zoonosi.
Secondo i
ricercatori la Sars sarebbe stata originata dai pipistrelli e trasmessa all’uomo,
probabilmente, attraverso un altro animale. Ai pipistrelli vengono attribuiti
anche altri virus comeMarburg, Hendra, Nipah e Menangle, questo perché questi volatili oltre a essere predisposti ad
accogliere i virus sono caratterizzati dalla predisposizione a stare
insieme e dal fatto di compiere ampi tragitti grazie alla possibilità di
volare. Per quanto riguarda il nuovo coronavirus il suo “ospite serbatoio” deve
essere ancora trovato, ma i ricercatori nelle prossime settimane analizzeranno
con attenzione i pipistrelli arabi che visitano le piantagioni di datteri di Al
Ahsa,
vicino al Golfo Persico.
Quammen
invita alla consapevolezza, a non considerare i virus di Cina, Congo o
Bangladesh come un problema esotico e distante, perché in un mondo globalizzato
anche le malattie sono potenzialmente globali. Anche perché dopo i primi casi della nuova
Sars dello scorso settembre l’Arabia Saudita viene costantemente monitorata da
OMS e organismi competenti. Il viaggio alla Mecca che ogni ottobre attira
milioni di pellegrini che rientreranno nei loro rispettivi Paesi non consente
errori: il livello di guardia dovrà restare alto.
Via | New York Times
Il virus letale dell’aviaria
creato in Cina?
03/05/2013
- Ad accusare gli scienziati cinesi è un gruppo di ricercatori britannici
Il virus più potente
dell’influenza aviaria? È stato creato “per sbaglio” in laboratorio dai
ricercatori cinesi e, se dovesse sfuggire, potrebbe dare origine a una pandemia
estremamente pericolosa per l’uomo. Ad accusare gli scienziati cinesi è un
gruppo di ricercatori britannici che sostengono che i colleghi orientali
avrebbero deliberatamente creato un nuovo
ceppo del virus dell’aviaria, mescolandolo con il virus dell’influenza umana:
il virus così “rafforzato” sarebbe in grado di infettare gran parte della
popolazione globale e uccidere milioni di persone.
IRUS LETALE
CREATO IN LABORATORIO - “Dicono
che lo stanno facendo per aiutare a sviluppare vaccini o cose del genere –
spiega all’Independent Lord May, l’ex presidente della Royal Society britannica –
Ma la realtà è che sono guidati da una cieca ambizione, senza buon senso”. Lord
May, ex direttore del programma scientifico del governo del Regno Unito, si è
scagliato contro lo studio cinese pubblicato su Science, spiegando che questo
esperimento non ha nulla a che vedere con la comprensione del virus
dell’aviaria, né con la prevenzione di una pandemia. “Il report non è per
niente rassicurante – prosegue May – Perché hanno creato deliberatamente un
virus che si trasmette da umano a umano ed è un virus molto pericoloso. Tutto
ciò è irresponsabile”.
FUSIONE DI DUE VIRUS - Il virus a cui Lord May fa riferimento è
quello creato artificialmente dal professor Hualan
Chen, direttore del Laboratorio Nazionale Cinese per l’Influenza
Aviaria presso l’istituto di Ricerca Harbin. Chen e i suoi colleghi
hanno unito il virus dell’influenza aviaria H5N1 – che è letale, ma di difficile trasmissione
sull’uomo – con il virus del ceppo H1N1, che nel
2009 infettò milioni di persone in tutto il mondo. In questo modo Chen ha
creato un virus che è di facile presa sull’uomo e potenzialmente
letale. Secondo Chen questo esperimento “dimostra che bisogna prestare
molta attenzione alla trasmissione del virus sui mammiferi: è difficile dire se
questo accadrà con facilità ma finché esisteranno in natura sia l’H5N1 che
l’H1N1 c’è la possibilità che i due virus si fondano”.
“ESPERIMENTO
PREOCCUPANTE” - L’esperimento
cinese è stato accolto con grande preoccupazione dalla comunità scientifica
internazionale, preoccupata dai potenziali rischi di diffusione del virus
letale: “È una bella pagina da manuale di virologia – ha commentato da Parigi
il professor Wain-Hobson del Pasteur Institute – Ma non hanno pensato a quello
che stavano facendo. È molto preoccupante e non è di nessun aiuto per lo
sviluppo di nuovi vaccini”.
Scienziati cinesi hanno creato
nuovo ceppo del virus dell'influenza aviaria
Gli scienziati
britannici criticano "l'incredibile irresponsabilità" di alcuni
ricercatori cinesi che hanno deliberatamente creato alcuni ceppi virali
dell'influenza in un laboratorio veterinario
The Independent 3
Maggio 2013
Il virus dell'influenza aviaria sarebbe stato creato "per sbaglio" in laboratorio dai
ricercatori cinesi e, se dovesse sfuggire, potrebbe dare origine a una epidemia
molto pericolosa per l'uomo. A lanciare questa accusa sono scienziati
britannici che hanno criticato "l'incredibile irresponsabilità" di
alcuni ricercatori cinesi che hanno deliberatamente creato alcuni ceppi virali
dell'influenza in un laboratorio veterinario.
Come riporta il quotidiano britannico The
Independent i ricercatori cinesi hanno
pubblicato uno studio sulla rivista scientifica "Nature" nel quale
hanno incrociato dei ceppi del virus dell'aviaria, l'H5N1, letale ma di non
facile trasmissione umana, con l'H1N1, uno dei normali ceppi dell'influenza
umana.
L'obbiettivo era quello di studiare l'ibridazione dei vari ceppi virali per facilitare lo sviluppo di
vaccini e lo studio, secondo gli autori, ha dimostrato come l'H5N1 "abbia
il potenziale per acquisire delle caratteristiche di trasmissibilità ai
mammiferi incrociandosi con i virus dell'influenza umana".
Lo studio è stato condotto in un laboratorio ad elevata sicurezza ma come ha sottolineato l'ex
presidente della Royal Society, Lord May, nel passato non sempre questo genere
di laboratori si è dimostrato efficace nel garantire il contenimento dei virus
o dei batteri e in questo contesto la creazione di virus potenzialmente letali
e trasmissibili da persona a persona è "incredibilmente
irresponsabile".
'Appalling
irresponsibility': Senior scientists attack Chinese researchers for creating
new strains of influenza virus in veterinary laboratory
Experts warn of danger that the new
viral strains created by mixing bird-flu virus with human influenza could
escape from the laboratory to cause a global pandemic killing millions of
people.
Senior scientists have criticised the
“appalling irresponsibility” of researchers in China who have deliberately
created new strains of influenza virus in a veterinary laboratory.
They warned there is a
danger that the new viral strains created by mixing bird-flu virus with human
influenza could escape from the laboratory to cause a global pandemic killing
millions of people.
Lord May of Oxford, a former government
chief scientist and past president of the Royal Society, denounced the study
published today in the journal Science as doing nothing to further the
understanding and prevention of flu pandemics.“They claim they are doing this to help develop vaccines and such like. In fact the real reason is that they are driven by blind ambition with no common sense whatsoever,” Lord May told The Independent.
“The record of containment in labs like this is not reassuring. They are taking it upon themselves to create human-to-human transmission of very dangerous viruses. It’s appallingly irresponsible,” he said.
The controversial study into viral mixing was carried out by a team led by Professor Hualan Chen, director of China’s National Avian Influenza Reference Laboratory at Harbin Veterinary Research Institute.
Professor Chen and her colleagues deliberately mixed the H5N1 bird-flu virus, which is highly lethal but not easily transmitted between people, with a 2009 strain of H1N1 flu virus, which is very infectious to humans.
When flu viruses come together by infecting the same cell they can swap genetic material and produce “hybrids” through the re-assortment of genes. The researchers were trying to emulate what happens in nature when animals such as pigs are co-infected with two different strains of virus, Professor Chen said.
“The studies demonstrated that H5N1 viruses have the potential to acquire mammalian transmissibility by re-assortment with the human influenza viruses,” Professor Chen said in an email.
“This tells us that high attention should be paid to monitor the emergence of such mammalian-transmissible virus in nature to prevent a possible pandemic caused by H5N1 virus,” she said.
“It is difficult to say how easy this will happen, but since the H5N1 and 2009/H1N1 viruses are widely existing in nature, they may have a chance to re-assort,” she added.
The study, which was carried out in a laboratory with the second highest security level to prevent accidental escape, resulted in 127 different viral hybrids between H5N1 and H1N1, five of which were able to pass by airborne transmission between laboratory guinea pigs.
Professor Simon Wain-Hobson, an eminent virologist at the Pasteur Institute in Paris, said it is very likely that some or all of these hybrids could pass easily between humans and possess some or all of the highly lethal characteristics of H5N1 bird-flu.
“Nobody can extrapolate to humans except to conclude that the five viruses would probably transmit reasonable well between humans,” Professor Wain-Hobson said.
“We don’t know the pathogenicity [lethality] in man and hopefully we will never know. But if the case fatality rate was between 0.1 and 20 per cent, and a pandemic affected 500 million people, you could estimate anything between 500,000 and 100 million deaths,” he said.
“It’s a fabulous piece of virology by the Chinese group and it’s very impressive, but they haven’t been thinking clearly about what they are doing. It’s very worrying,” Professor Wain-Hobson said.
“The virological basis of this work is not strong. It is of no use for vaccine development and the benefit in terms of surveillance for new flu viruses is oversold,” he added.
An increasing number of scientists outside the influenza field have expressed concern over attempts to deliberately increase the human transmissibility of the H5N1 bird-flu virus. This is done by mutating the virus so that it can pass by airborne droplets between laboratory ferrets, the standard “animal model” of human influenza.
Two previous studies, by Ron Fouchier of Erasmus Medical Centre in Rotterdam and Yoshihiro Kawaoka of the University of Wisconsin, Madison, caused uproar in 2011 when it emerged that they had created airborne versions of H5N1 that could be passed between ferrets.
The criticism led to researchers to impose a voluntary moratorium on their H5N1 research, banning transmission studies using ferrets. However they decided to lift the ban earlier this year, arguing that they have now consulted widely with health organisations and the public over safety concerns.
However, other scientists have criticised the decision to lift the moratorium.
Gli scienziati cinesi scoprono l’origine del
nuovo virus dell’influenza aviaria
Tratto da: Gli scienziati cinesi scoprono l’origine del nuovo virus dell’influenza aviaria | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2013/04/26/gli-scienziati-cinesi-scoprono-lorigine-del-nuovo-virus-dellinfluenza-aviaria/#ixzz2RrzFCOwP
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
Tratto da: Gli scienziati cinesi scoprono l’origine del nuovo virus dell’influenza aviaria | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2013/04/26/gli-scienziati-cinesi-scoprono-lorigine-del-nuovo-virus-dellinfluenza-aviaria/#ixzz2RrzFCOwP
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
L’accademia delle scienza agricole della
Cina ha dichiarato oggi che «Gli scienziati hanno scoperto che il virus H7N9
nell’uomo possiede dei geni simili a quelli del virus dell’influenza aviaria
H7N9 nei volatili vivi. Gli studi, condotti dall’Istituto di ricerca
veterinaria di Harbin, sotto l’autorità dell’Accademia, dimostrano che il virus
dell’influenza H7N9 è una combinazione di geni di diversi virus. Infatti, 6 dei
geni del virus dell’influenza H7N9 provengono dal virus dell’influenza aviaria
H9N2. Però, l’origine dei geni emoagglutinina e neuraminidasi non è chiara».
Esattamente quel che si temeva: il virus
sta mutando ed adattandosi. I ricercatori hanno raccolto 970 campioni nei
mercati di volatile vivi ed in alcune fattorie di Shanghai e della provincia
orientale de l’Anhui. 20 campioni provenienti dai mercati si sono rivelati
positivi al virus, mentre quelli provenienti dagli allevamenti hanno dato esito
negativo.
L’accademia delle scienza agricole della
Cina assicura che «Ulteriori ricerche saranno effettuate per esplorare la
sorgente del virus H7N9 e le sue vie di trasmissione».
Intanto, fino a ieri pomeriggio in Cina
erano stati registrati 108 casi di infezione al virus dell’influenza aviaria
H7N9, dei quali ben 22 mortali, 14 pazienti sono stati dimessi dagli ospedali e
72 sono ancora in cura.
La città più colpita sembra Shanghai, con
33 casi e 12 morti, seguita dalla provincia di Zhejiang 42 casi e 6 morti,
dallo Jiangsu con 24 casi e 3 morti, dalla provincia di Anhui con 5 casi
e un morto. Ma casi di infezioni viene anche segnalato nella capitale Pechino
(1) e nelle province dell’Henan (3) dello Shandong (1 ieri). Un caso di
influenza aviaria è stato confermato oggi anche a Taiwan.
Anche se la progressione del virus è
lenta, sembra estendersi a tutta la Cina e rischia, dopo aver raggiunto Taiwan,
di approdare anche in altri Paesi asiatici.
Il 19 aprile l’Organizzazione mondiale
della sanità ha annunciato che sta studiando i casi di “focolai familiari” cioè
diverse infezioni all’interno di una stessa famiglia, per escludere ogni
rischio di trasmissione tra esseri umani del virus H7N9. Come per il ceppo H5N1
dell’influenza aviaria, il più comune, gli scienziati temono che una mutazione
virale permetta delle contaminazioni tra esseri umani, il che potrebbe
innescare una pandemia.
La Cina ha confermato ufficialmente la
comparsa della nuova influenza aviaria che colpisce gli uomini a fine marzo e
la commissione sanitaria nazionale continua a dire che «Queste infezioni sono
casi isolati e non è stato confermato nessun segno di trasmissione da
uomo ad uomo».
Virus H7N9. E’ rischio pandemia globale
Il virus dell'influenza aviaria che si sta diffondendo in Asia è invisibile al sistema immunitario. Dunque, si teme una pandemia globale.
-Redazione- -18 aprile 2013- L'allarme per l'influenza aviaria è sempre più alto. Il mondo scientifico è in allerta e non sa come districarsi dall'enigma delvirus H7N9.
Subdolo, silenzioso, sfuggente e oramai molto diffuso in Asia, il nuovo agente virale emerso in Cina sta mettendo a dura prova i ricercatori di tutto il mondo, i quali, lo scorso 31 marzo ne hanno ricostruito la sequenza genetica.
Ma, dopo averlo isolato nei Centri cinesi per il Controllo delle Malattie e messo a disposizione della comunità scientifica di tutto il mondo, ciò che i ricercatori hanno scoperto al riguardo del virus non è certo rassicurante: l'H7N9 sarebbe “invisibile al sistema immunitario, proprio come gli aerei stealth sono progettati per sfuggire ai radar nemici.”
Ad affermarlo sono stati gli esperti dell'azienda statunitense, EpiVax. Secondo le loro analisi, effettuate avvalendosi di strumenti bioinformatici, la chiave che rende “invisibile” il virus è da ricercare nella emoagglutinina, una delle proteine fondamentali presenti in ogni agente virale influenzale. Ciò che però contraddistingue questa è la sua superficie povera di elementi riconoscibili al sistema immunitario e, dunque, una maggiore trasmissibilità della malattia.
Considerata dunque questa capacità di sfuggire alle difese immunitarie, per gli scienziati il compito di realizzare un vaccino e preparare test diagnosticiadatti si rivela una vera impresa. Inoltre, un'altra preoccupazione rende irrequieta la comunità scientifica internazionale: il virus, divenuto capace di passare dai volatili all'uomo, potrebbe presto evolversi ulteriormente, trasmettendosi da uomo a uomo. In quel caso, osservano gli esperti di EpiVax, “il virus H7N9 potrebbe espandersi rapidamente su una scala globale
L’ecatombe dei maiali cinesi
il governo cinese sembra perdere la capacità di prevenire le
catastrofi ambientali all’aumentare della propria sete di potere e di controllo”.
03/04/2013
- Si teme una nuova pandemia, anche per l'uomo
CORRIERE SCIENZE. SPERIMENTATI NEL LABORATORIO DELL' AMERICAN CYANAMID DI PRINCETON ORA SARANNO PROVATI ANCHE SUL CAMPO
virus insetticidi con i geni dello scorpione
l' innesto di ingegneria genetica produce una potente tossina che distrugge i parassiti delle colture. ma c' e' chi teme che dalla manipolazione genetica derivi un serio pericolo per gli altri organismi
------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ Sperimentati in un laboratorio statunitense di Princeton i potenti microrganismi che ora saranno provati anche sul campo TITOLO: Virus insetticidi con i geni dello scorpione L' innesto produce una potente tossina che distrugge i flagelli delle colture - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - La ricetta e' quella classica dell' ingegneria genetica: si prendono le cellule di un organismo . vegetale o animale . e vi si inietta un gene estraneo per modificarne in qualche modo il patrimonio ereditario originale.
Fonte
traduzione messaggi: http://www.messaggidianguera.net/
Posted by admin
alle Bufale torna sul caso Tamiflu, una vicenda lungamente affrontata su questo blog, ma non ancora conclusa… Il monito arriva questa volta dallaNew York Review of Books (NYRB): una rivista prestigiosa che nei giorni scorsi ha ripercorso in modo approfondito tutte le tappe che hanno seguito la dichiarazione di pandemia influenzale lanciata nel 2009 dall’OMS. Presentata come una ‘pandemia’, questa influenza ha lasciato dietro di se un numero di vittime (per fortuna) esiguo, rispetto a quelle annunciate, ma non pochi interrogativi aperti.
Che una rivista così autorevole come la NYRB si interessi all’argomento testimonia l’importanza di una questione che va la di là del dato tecnico del bias nel reporting dei dati (il famoso ‘spin’ che trovate definito nel gergotomo del libro) e dei conseguenti rischi per la salute dei cittadini: è un problema di sanità pubblica che mette in evidenza una serie di nodi da sciogliere.
Il primo nodo riguarda il ruolo delle agenzie internazionali come l’OMS nella diffusione dell’allarme influenza. Nel giugno del 2009, Margaret Chan, allora direttore generale dell’OMS, dichiara l’emergenza pandemia: l’H1N1 colpirà inesorabilmente e drammaticamente tutto il mondo, mietendo milioni di vittime! In questo modo ha avuto inizio la corsa alle scorte di vaccini che ha svuotato le casse di molti Stati, riempiendo quelle delle aziende (intanto in Borsa l’RXFLU registrava la dinamica dei significativi profitti dell’industria farmaceutica). Ma al di là degli ovvi interessi di tipo finanziario-economico da parte dell’industria (vedi anche L’influenza degli affari): governi e agenzie internazionali hanno interesse a mantenere i cittadini in costante stato di allerta?
Il secondo nodo, come gestiscono i dati in proprio possesso le industrie farmaceutiche? Il fatto: ilTamiflu è già prescritto e utilizzato dai primi anni del 2000 in Giappone. Non stupisce, dunque, come li nascano i primi sospetti. Le prime segnalazioni arrivano dal case report del dottor Hama, dell’istituto di farmacovigilanza giapponese, che comincia a documentare le prime reazioni di tipo neurologico a seguito della somministrazione del vaccino. Segnalazioni sempre più frequenti con l’aumentare dell’uso del prodotto, la cui efficacia nel ridurre le complicanze dell’influenza (bronchiti, polmoniti, ospedalizzazioni) sembra essere documentata da una metanalisi di Kaiser e colleghi. Una panacea contro la pandemia, verrebbe da dire. Ma un’attenta revisione di questo articolo (compreso il mettere in luce il fatto che molti degli autori sono dipendenti o KOL della Roche che produce il Tamiflu – tranne, a detta di se stesso, Kaiser, ovviamente) mostra come solo 2 dei 10 studi inclusi nella revisione siano stati mai pubblicati. Uno tra i trial omessi è lo studio più ampio mai realizzato, l’M76001: mai pubblicato, naturalmente. La domanda sorge spontanea: la gestione dei dati è sufficientemente trasparente? È eticamente accettabile? Come possono essere governati i legittimi interessi economici dell’industria in modo che non ledano il diritto alla salute dei cittadini, tutelandoli dai rischi?
Terzo quesito: come interpretare la timidezza delle agenzie regolatorie e dell’industria di fronte alla richiesta di spiegazioni su queste omissioni? Il fatto: la rivalutazione di questi studi passa per le mani di un gruppo di ricercatori indipendenti della Cochrane Collaboration (per la ricostruzione di questa vicenda vedi Tamiflu: i retroscena) che chiede chiarimenti alle agenzie regolatorie e all’industria. Le domande: come mai nonostante le sollecitazioni dei ricercatori, le risposte non sono state né tempestive né complete? Come interpretare le reticenze delle une e dell’altra?
Quarto quesito: che ruolo hanno le case editrici, le agenzie di comunicazione e i cosiddetti esperti? Come interpretare il loro supporto indispensabile affinché la filiera di produzione e disseminazione di informazioni condizionate funzioni perfettamente?
L’articolo della Epstein sulla New York Review of Books è una lettura impegnativa, ma che vale tutto il tempo che richiede: Flu Warning: Beware the Drug Companies!
OMS: il mondo vicino ad una pandemia influenzale
Funzionari dell'OMS avvertono del rischio di una pandemia virale, un mix potente ed altamente contagioso tra il virus che ha colpito i polli, colpendo anche l'uomo, e il virus influenzale umano, ed avrebbe nell'Asia il luogo di origine a causa delle particolari condizioni in cui gli animali vengono allevati e dello stretto contatto con con l'uomo.
Il coordinatore per il controllo, la prevenzione e la cura delle malattie dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Francois Xavier-Meslin avverte inoltre che probabilmente saranno gli esseri umani la specie portatrice del contagio, e non gli animali, come inizialmente si era pensato.
Secondo Meslin, intervenuto a Singapore nel corso di una riunione del gruppo di esperti del sud-est asiatico sull'influenza aviaria, non è possibile sapere quando scoppierà l'epidemia, ma è possibile prevedere che essa sarà più pericolosa della SARS e sta forse già covando in Asia, anche se ciò non è ancora provato.
Il virus dell'influenza aviaria H-5-N-1 ha ucciso 32 persone in Thailandia ed in Vietnam, mentre quello della Sars nel 2003 uccise 774 persone a ne infettò circa 8.000, principalmente in Asia.
Virus H7N9. E’ rischio pandemia globale
Il virus dell'influenza aviaria che si sta diffondendo in Asia è invisibile al sistema immunitario. Dunque, si teme una pandemia globale.
Fonte:
http://www.articolotre.com/2013/04/virus-h7n9-e-rischio-pandemia-globale/161347
-Redazione- -18 aprile 2013- L'allarme per l'influenza aviaria è sempre più alto. Il mondo scientifico è in allerta e non sa come districarsi dall'enigma delvirus H7N9.
Subdolo, silenzioso, sfuggente e oramai molto diffuso in Asia, il nuovo agente virale emerso in Cina sta mettendo a dura prova i ricercatori di tutto il mondo, i quali, lo scorso 31 marzo ne hanno ricostruito la sequenza genetica.
Ma, dopo averlo isolato nei Centri cinesi per il Controllo delle Malattie e messo a disposizione della comunità scientifica di tutto il mondo, ciò che i ricercatori hanno scoperto al riguardo del virus non è certo rassicurante: l'H7N9 sarebbe “invisibile al sistema immunitario, proprio come gli aerei stealth sono progettati per sfuggire ai radar nemici.”
Ad affermarlo sono stati gli esperti dell'azienda statunitense, EpiVax. Secondo le loro analisi, effettuate avvalendosi di strumenti bioinformatici, la chiave che rende “invisibile” il virus è da ricercare nella emoagglutinina, una delle proteine fondamentali presenti in ogni agente virale influenzale. Ciò che però contraddistingue questa è la sua superficie povera di elementi riconoscibili al sistema immunitario e, dunque, una maggiore trasmissibilità della malattia.
Considerata dunque questa capacità di sfuggire alle difese immunitarie, per gli scienziati il compito di realizzare un vaccino e preparare test diagnosticiadatti si rivela una vera impresa. Inoltre, un'altra preoccupazione rende irrequieta la comunità scientifica internazionale: il virus, divenuto capace di passare dai volatili all'uomo, potrebbe presto evolversi ulteriormente, trasmettendosi da uomo a uomo. In quel caso, osservano gli esperti di EpiVax, “il virus H7N9 potrebbe espandersi rapidamente su una scala globale.”
20 Aprile 2012 08:072972
IL CLIMA E LA PROSSIMA PANDEMIA
IL 2013 ANNATA A RISCHIO A CAUSA DEL NIÑO
Nelle ultime settimane, complici le condizioni instabili del tempo, con il brusco passaggio da una fase stabile e calda a quella fresca e piovosa che stiamo vivendo, molti italiani sono stati costretti a letto da sindromi similinfluenzali: insomma mal di testa, qualche linea di febbre e nella maggio parte dei casi pure qualche problema gastrointestinale, ma in forma piuttosto lieve e certo non paragonabile al picco invernale dell’influenza vera e propria.
Influenza vera e propria che tornerà a colpire quindi solo alla fine dell’anno e che, attenzione, nel 2013 potrebbe risultare, proprio a causa del clima, particolarmente aspra. Una recente ricerca (Hypothesis on a possible role of El Niño in the occurence of influenza pandemics) condotta da Adriano Mazzarella dell’Università Federico II di Napoli, Andrea Giuliacci del Centro Epson Meteo e Fabrizio Pregliasco dell’Istituto di Virologia dell’Università di Milano, e pubblicata a fine novembre del 2010 dalla rivista scientifica Theoretical and Applied Climatology (TAC), indica invece nel 2013 l’anno in cui potrebbe diffondersi una nuova grande pandemia.
In base allo studio dei tre ricercatori difatti tutte le grandi pandemie del passato sono state anticipate, e quindi favorite, da intensi episodi di El Niño, l’anomalo riscaldamento delle acque del Pacifico che periodicamente sconvolge il clima del Pianeta, creando tra l’altro in Asia Orientale le condizioni ambientali favorevoli per lo sviluppo e la diffusione di virus pandemici.
In particolare, analizzando i dati meteorologici ed epidemiologici degli ultimi cinque secoli, i tre ricercatori hanno scoperto che circa nella metà dei casi gli episodi di Niño più intensi sono stati seguiti da grandi pandemie. Ebbene, in una precedente ricerca pubblicata sempre su TAC nel 2009 (On the 60-month cycle of multivariate ENSO index), proprio Adriano Mazzarella e Andrea Giuliacci hanno individuato nella ricorrenza dei più intensi episodi di El Niño una onda caratteristica di circa 60 mesi che collocherebbe nel 2013 il serio rischio di un nuovo episodio intenso di El Niño, potenzialmente capace quindi di scatenate una pandemia.
La stessa ricerca (On the 60-month cycle of multivariate ENSO index) aveva indicato proprio per la fine del 2010 la possibilità di un forte episodio di Niña, l’anomalo raffreddamento del Pacifico, fenomeno che in effetti si è sviluppato con insolita potenza proprio negli ultimi mesi del 2010, risultando tra uno dei più intensi episodi di Niña dell’ultimo secolo (solo nel 1917 si osservò un episodio più potente), capace di scatenare anche eccezionali piogge responsabili di una delle più devastanti alluvioni di sempre in Australia.
Per approfondire:
La prossima pandemia? Non è solo aviaria
Secondo gli esperti la nuova epidemia ci sarà e farà molte vittime: il problema è capire quando arriverà, per poterne arginare gli effetti. Un aiuto importante può venire dagli studi sulla genetica dei virus.
Gli esperti sono d'accordo solo su un punto: la nuova pandemia influenzale ci sarà, e farà molte vittime. Il problema è sapere quando si verificherà, per poterne arginare gli effetti. "La scienza dispone di modelli matematici per la previsione della diffusione dei virus letali, ma si tratta di approssimazioni" spiega sulle pagine della rivista JAMA Jeffery K. Taubenberger, ricercatore dell'Armed Forces Institute of Pathology di Rockville, nel Marylan, affiliato al National Institute of Health di Bethesda , negli Stati Uniti.
Un aiuto importante viene dagli studi sulla genetica dei virus: e infatti è nata una nuova specialità quella del biologo "storico", che analizza i resti di materiale genetico proveniente dai virus responsabili delle maggiori pandemie della storia (per esempio quella di influenza spagnola del 1918, che fece quasi 50 milioni di vittime nel mondo, infettando una persona su quattro).
Da tale analisi è possibile conoscere le modalità con cui un virus si è trasformato ed è diventato più aggressivo, dando il via alla pandemia . "Il virus del 1918 era di tipo aviario e si è combinato con un altro virus aviario, acquisendo tre nuovi geni e dando luogo a una nuova pandemia nel 1957. Un'altra epidemia importante si è avuta nel 1968, e il nuovo virus era una variante di quello del 1957, con due geni in più" spiega l'esperto statunitense. "Il nostro metodo predittivo si basa quindi sull'analisi dei virus in circolazione alla ricerca di nuove ricombinazioni genetiche potenzialmente pericolose".
Rispetto alla prima metà del Novecento, oggi c'è una variabile in più: le persone viaggiano molto e trasportano gli agenti infettivi da un luogo all'altro con grande rapidità. Questo complica ulteriormente la faccenda, rendendo complesso il contenimento di un eventuale contagio. E infatti negli Stati Uniti l'allarme presso la popolazione è stato elevato, e il Governo, non senza contestazioni da parte degli scienziati, ha prodotto video informativi (come quello in inglese visibile su YouTube) tutt'altro che rassicuranti.
"Quel che è certo è che non possiamo concentrarci solo su un virus" conclude Taubenberger. "Negli ultimi anni tutti i riflettori sono puntati sul virus H5N1 responsabile dell'attuale diffusione dell'influenza aviaria, ma il nemico potrebbe nascondersi dietro qualsiasi forma di virus influenzale. È infatti dall'incontro di due ceppi diversi che nasce il vero pericolo: la vera sorveglianza e protezione sta nel prevedere l'imprevedibile e nell'essere pronti a reagire, sia contenendo la diffusione del virus sia mettendo rapidamente a punto un vaccino efficace".
Coronavirus: la
pandemia che potrebbe spazzare via l’umanità
Inserito in Primo piano, Salute | Scritto
giovedì, 21 febbraio 2013 | Autore Fabiana Cipro | Commenta per
primo
'Un
virus pandemico ha bisogno di vincere una sola volta e può essere la fine del
genere umano', dice il professor John Oxford, un virologo della Universtity of
London
Khalid, 38 anni, è morto in un ospedale di Birmingham dopo essere stato
infettato tramite suo padre, che era stato in un viaggio alla Mecca. Dopo aver
visto l’influenza suina e l’influenza aviaria causare la morte di innumerevoli
persone in tutto il mondo, è possibile che il coronavirus potrebbe diventare
una pandemia e spazzare via migliaia di vite – come quello del film Contagion
con Matt Damon? Il professor John Oxford, virologo presso
l’Università di Londra, ha detto che da un solo focolaio potrebbe non essere
così difficile come si pensa.
I sintomi della nuova SARS-coronavirus sono una tosse grave, la mancanza
di respiro e l’aumento della temperatura. Purtroppo, gli stessi di una normale influenza. E’
il decorso della malattia quello che preoccupa: respirare diventa una lotta e
le labbra iniziano diventare blu. In ospedale, ci chiederanno se siamo stati in
vacanza di recente. Se la risposta è Tenerife, ci rimanderanno a casa. Ma
se siamo tornati dal Medio Oriente, cominceranno a guardarci in modo diverso.
Inizieranno indossando mascherine e camici bianchi. Ci verranno presi
tamponi dalla gola e inviati ad un laboratorio di massima sicurezza. Il nostro
corpo inizia a diventare più debole per come i polmoni lottano per ottenere
l’ossigeno. Ci ritroveremo su una barella lungo il corridoio e trasferiti in
ambulanza avvolti in una plastica anti-infezione e portati in un ospedale
specializzato in terapia intensiva per le persone con infezioni respiratorie.
Se
siamo fortunati, il nostro corpo manterrà la calma e il nostro sistema
immunitario ucciderà il virus. Avremo sconfitto il coronavirus. Ma se
il nostro sistema immunitario reagisce in modo eccessivo al virus, ci
ritroveremo in bilico tra la vita e la morte. Del fluido si accumulerà nel
tessuto polmonare, rendendo ancora più difficile la respirazione. Ci verrà
messo su un supporto vitale e dato un 50 per cento di possibilità di recupero.
Purtroppo, gli antibiotici non sconfiggono il virus e non ci sono farmaci
antivirali.
Sei persone sono morte una morte fino ad ora, in tutto il
mondo. Il primo paziente a morire in Gran Bretagna è deceduto nella notte
di domenica al Queen Elizabeth Hospital di Birmingham e la Health Protection
Agency è ora in piena allerta. I medici dei reparti di pronto soccorso
sono stati informati di prendere campioni in più se un paziente è stato in
Pakistan o in Medio Oriente. In Gran Bretagna i laboratori di sanità pubblica
stanno lavorando giorno e notte per ottenere una impronta genetica del virus.
Armageddon
virus: allarme degli scienziati, tutti morti entro 5 anni
Inserito in Primo piano, Salute | Scritto
martedì, 16 ottobre 2012 | Autore Fabiana Cipro | Commenta per
primo
Il virologo britannico, il prof. John
Oxford, avverte che una super pandemia di origine animale colpirà il mondo
entro i prossimi cinque anni, con effetti potenzialmente catastrofici sulla
razza umana
Detto così sicuramente incute molta paura ma è quanto gli
scienziati hanno denunciato: l’Armageddon potrebbe essere il virus che
mette la parola fine all’umanità! I sintomi compaiono improvvisamente con mal
di testa, febbre alta, dolori articolari, mal di stomaco e vomito. Col
progredire della malattia, i pazienti possono manifestare vasti ematomi ed
emorragie incontrollate
Questo mese, un uomo che era stato al matrimonio del fratello
in Afghanistan, è stata la prima vittima cui è stato
dato come causa di morte il nuovo virus, come confermato al Royal Free Hospital di Londra. Era stato
punto da una zecca ed è morto nel reparto di alta sicurezza infettiva. Da qui
l’allarme. La malattia
è in tutto e per tutto simile alla Sars che ha
ucciso quasi 1.000 persone nel 2003, ma da analisi effettuate non è la Sars ma un nuovo virus, Armageddon appunto
che è totalmente sconosciuto agli scienziati.
Si
tratta di una malattia molto diffusa negli animali
domestici e selvatici in Africa e in Asia, ora pare che riesca ad infettare
l’uomo, con effetti mortali. Lo scorso mese un altro uomo
di 49 anni di Londra, era stato ricoverato al St Thomas, i sintomi che
manifestava erano: febbre altissima, forte tosse e serie difficoltà
respiratorie. Tutti sintomi della Sars ma dalle analisi è risultato che non si
trattava né di Sars né di nessun altro virus ancora conosciuto dalla scienza
medica.Poco dopo il
paziente è andato incontro a insufficienza renale, condizione mai verificatasi
in casi simili. L’uomo è stato poi messo in quarantena, di
recente era rientrato dal Qatar in Medio Oriente. Da qui le domande che si sono
poste gli scienziati: cosa aveva preso li? Aveva già contagiato altre persone?
L’uomo è stato collegato ad
un macchinario per tenerlo in vita e gli scienziati hanno cominciato a studiare
il suo caso: utilizzando la più recente alta tecnologia di
scansione genetica, gli scienziati della Health Protection Agency hanno iniziato
a mettere insieme gli indizi dai campioni di tessuto prelevati dal paziente del
Qatar. I risultati sono stati straordinari. Sì, il virus è della
stessa famiglia, come la Sars ma il suo aspetto è completamente nuovo. Si
è scoperto che è un virus animale non umano. Casi simili sono stati
trovati solo in alcuni pipistrelli dell’Asia.
I ricercatori hanno anche scoperto che il virus aveva già ucciso qualcuno. Ricerche globali nei database medici hanno rivelato che lo
stesso virus misterioso era presente in campioni prelevati
da un 60enne che era morto in Arabia Saudita nel mese di luglio. Quando
i ricercatori hanno diffuso i dati sul nuovo emergente virus, la paura ha
cominciato a serpeggiare nel mondo accademico. Potrebbe
trattarsi della prossima influenza aviaria, o della prossima
spagnola, la più grande pandemia mai avuta che
ha causato tra i 50 e i 100 milioni di morti in tutto il mondo nel 1918-19.
Come nei casi precedenti, anche questa volta il virus è di provenienza animale.
Il
virologo britannico, il prof. John Oxford del Queen Mary Hospital di Londra, un’autorità mondiale in fatto di
epidemie, avverte che dobbiamo aspettarci che una super
pandemia di origine animale colpirà il mondo entro i prossimi
cinque anni, con effetti potenzialmente catastrofici sulla razza umana. «Ora abbiamo i processi scientifici
che ci permettono di identificare rapidamente il genoma del virus dietro una
nuova malattia, in modo da sapere contro cosa dobbiamo combattere. Il
meglio che possiamo fare è sviluppare e stoccare vaccini e farmaci antivirali
che possono debellare nuovi ceppi che si verificheranno».
Il Professore è preoccupato, i politici non prendono questa
eventualità della morte di massa abbastanza sul serio. Ignorare questo
nuovo virus, potrebbe avere un costo molto alto in termini di vite umane e non
correre ai ripari prima corrisponderebbe a negligenza criminale. Un virus
pandemico ha bisogno di essere sconfitto o potrebbe essere la fine del genere
umano.
Era solo di pochi giorni fa la paura per un nuovo virus simile
all’Hiv e
ora la notizia di questo nuovo virus: Armageddon! A differenza della Sars,
i sintomi di questa nuova malattia possono non essere evidenti prima della
diffusione dell’infezione
Fonte DailyMail
Coronavirus: la
pandemia che potrebbe spazzare via l’umanità
Inserito in Primo piano, Salute | Scritto
giovedì, 21 febbraio 2013 | Autore Fabiana Cipro | Commenta per
primo
'Un
virus pandemico ha bisogno di vincere una sola volta e può essere la fine del
genere umano', dice il professor John Oxford, un virologo della Universtity of
London
Se
siamo fortunati, il nostro corpo manterrà la calma e il nostro sistema
immunitario ucciderà il virus. Avremo sconfitto il coronavirus. Ma se
il nostro sistema immunitario reagisce in modo eccessivo al virus, ci
ritroveremo in bilico tra la vita e la morte. Del fluido si accumulerà nel
tessuto polmonare, rendendo ancora più difficile la respirazione. Ci verrà
messo su un supporto vitale e dato un 50 per cento di possibilità di recupero.
Purtroppo, gli antibiotici non sconfiggono il virus e non ci sono farmaci
antivirali.
Sei persone sono morte una morte fino ad ora, in tutto il
mondo. Il primo paziente a morire in Gran Bretagna è deceduto nella notte
di domenica al Queen Elizabeth Hospital di Birmingham e la Health Protection
Agency è ora in piena allerta. I medici dei reparti di pronto soccorso
sono stati informati di prendere campioni in più se un paziente è stato in
Pakistan o in Medio Oriente. In Gran Bretagna i laboratori di sanità pubblica
stanno lavorando giorno e notte per ottenere una impronta genetica del virus.
Armageddon
virus: allarme degli scienziati, tutti morti entro 5 anni
Inserito in Primo piano, Salute | Scritto
martedì, 16 ottobre 2012 | Autore Fabiana Cipro | Commenta per
primo
Il virologo britannico, il prof. John
Oxford, avverte che una super pandemia di origine animale colpirà il mondo
entro i prossimi cinque anni, con effetti potenzialmente catastrofici sulla
razza umana
Detto così sicuramente incute molta paura ma è quanto gli
scienziati hanno denunciato: l’Armageddon potrebbe essere il virus che
mette la parola fine all’umanità! I sintomi compaiono improvvisamente con mal
di testa, febbre alta, dolori articolari, mal di stomaco e vomito. Col
progredire della malattia, i pazienti possono manifestare vasti ematomi ed
emorragie incontrollate
Questo mese, un uomo che era stato al matrimonio del fratello
in Afghanistan, è stata la prima vittima cui è stato
dato come causa di morte il nuovo virus, come confermato al Royal Free Hospital di Londra. Era stato
punto da una zecca ed è morto nel reparto di alta sicurezza infettiva. Da qui
l’allarme. La malattia
è in tutto e per tutto simile alla Sars che ha
ucciso quasi 1.000 persone nel 2003, ma da analisi effettuate non è la Sars ma un nuovo virus, Armageddon appunto
che è totalmente sconosciuto agli scienziati.
Si
tratta di una malattia molto diffusa negli animali
domestici e selvatici in Africa e in Asia, ora pare che riesca ad infettare
l’uomo, con effetti mortali. Lo scorso mese un altro uomo
di 49 anni di Londra, era stato ricoverato al St Thomas, i sintomi che
manifestava erano: febbre altissima, forte tosse e serie difficoltà
respiratorie. Tutti sintomi della Sars ma dalle analisi è risultato che non si
trattava né di Sars né di nessun altro virus ancora conosciuto dalla scienza
medica.Poco dopo il
paziente è andato incontro a insufficienza renale, condizione mai verificatasi
in casi simili. L’uomo è stato poi messo in quarantena, di
recente era rientrato dal Qatar in Medio Oriente. Da qui le domande che si sono
poste gli scienziati: cosa aveva preso li? Aveva già contagiato altre persone?
L’uomo è stato collegato ad
un macchinario per tenerlo in vita e gli scienziati hanno cominciato a studiare
il suo caso: utilizzando la più recente alta tecnologia di
scansione genetica, gli scienziati della Health Protection Agency hanno iniziato
a mettere insieme gli indizi dai campioni di tessuto prelevati dal paziente del
Qatar. I risultati sono stati straordinari. Sì, il virus è della
stessa famiglia, come la Sars ma il suo aspetto è completamente nuovo. Si
è scoperto che è un virus animale non umano. Casi simili sono stati
trovati solo in alcuni pipistrelli dell’Asia.
I ricercatori hanno anche scoperto che il virus aveva già ucciso qualcuno. Ricerche globali nei database medici hanno rivelato che lo
stesso virus misterioso era presente in campioni prelevati
da un 60enne che era morto in Arabia Saudita nel mese di luglio. Quando
i ricercatori hanno diffuso i dati sul nuovo emergente virus, la paura ha
cominciato a serpeggiare nel mondo accademico. Potrebbe
trattarsi della prossima influenza aviaria, o della prossima
spagnola, la più grande pandemia mai avuta che
ha causato tra i 50 e i 100 milioni di morti in tutto il mondo nel 1918-19.
Come nei casi precedenti, anche questa volta il virus è di provenienza animale.
Il
virologo britannico, il prof. John Oxford del Queen Mary Hospital di Londra, un’autorità mondiale in fatto di
epidemie, avverte che dobbiamo aspettarci che una super
pandemia di origine animale colpirà il mondo entro i prossimi
cinque anni, con effetti potenzialmente catastrofici sulla razza umana. «Ora abbiamo i processi scientifici
che ci permettono di identificare rapidamente il genoma del virus dietro una
nuova malattia, in modo da sapere contro cosa dobbiamo combattere. Il
meglio che possiamo fare è sviluppare e stoccare vaccini e farmaci antivirali
che possono debellare nuovi ceppi che si verificheranno».
Il Professore è preoccupato, i politici non prendono questa
eventualità della morte di massa abbastanza sul serio. Ignorare questo
nuovo virus, potrebbe avere un costo molto alto in termini di vite umane e non
correre ai ripari prima corrisponderebbe a negligenza criminale. Un virus
pandemico ha bisogno di essere sconfitto o potrebbe essere la fine del genere
umano.
Era solo di pochi giorni fa la paura per un nuovo virus simile
all’Hiv e
ora la notizia di questo nuovo virus: Armageddon! A differenza della Sars,
i sintomi di questa nuova malattia possono non essere evidenti prima della
diffusione dell’infezione
Fonte DailyMail
da Foreign Affairs, luglio/agosto 2005
Prepararsi alla prossima pandemia
Michael Osterholm – direttore del Centro per la ricerca e la gestione delle malattie infettive –
Ufficio affari esteri, Usa
(Traduzione e adattamento a cura della redazione di EpiCentro) Fin dall'antichità le pandemie influenzali hanno innescato la paura di una calamità causata da
una malattia infettiva in grado di propagarsi in tutto il mondo. Negli ultimi 300 anni sono accadute 10 pandemie influenzali umane: le più recenti si sono avute nel 1957-1958 e nel
1968-1969, e anche se decine di migliaia di americani sono morti, questo è stato considerato
poca cosa rispetto alla pandemia del 1918-1919, nella quale si contarono circa 100 milioni di morti in tutto il mondo (secondo le stime più ampie). Oggi siamo 6,5 miliardi, 3 volte la popolazione del 1918: quindi anche un'influenza non molto aggressiva potrebbe uccidere molti milioni di persone.
Una serie di studi scientifici hanno messo in evidenza che una pandemia è attesa a breve termine. Potrebbe essere causata dal virus H5N1, l'influenza aviaria che recentemente ha coinvolto l'Asia. Non è possibile sapere esattamente quando questa colpirà, o se sarà grave come quella del 1918 o più simile a quelle del 1957 o del 1968. Non si può però prescindere dalla possibilità che un’epidemia possa sopraggiungere nei prossimi anni. Non si possono prevederne gli effetti, ma prepararsi a questo evento è indispensabile, e c'è bisogno di molto lavoro da parte delle istituzioni.
Retroscena
Dei 3 ceppi di influenza, quella di tipo A infetta e uccide un gran numero di persone ogni anno, ed è l'unica a causare pandemie. Il suo serbatoio sono gli uccelli selvatici acquatici. Il virus non dà malattia in questi, ma continua a circolare da un soggetto all'altro senza un sostanziale rimaneggiamento genetico.
La trasmissione diretta dagli uccelli selvatici all'uomo non è stata dimostrata, ma quando il virus passa dagli uccelli selvatici a quelli domestici come i polli, questo cambia, e fa sì che sia possibile la trasmissione tra polli e uomo, maiali o altri mammiferi. Una volta che si trova nelle cellule del polmone di un mammifero, il virus può subire il "riassortimento genetico" con un virus diverso (per esempio quello dell'influenza umana). Si crea così un nuovo virus, capace di trasferirsi da uomo a uomo. Non essendo mai circolata fino a quel momento, questa versione del virus troverebbe degli ospiti impreparati dal punto di vista immunitario. E questa è la causa di una pandemia.
Con il passaggio del virus da una persona all'altra nel corso di molti anni, gli uomini finiscono con acquisire l'immunità necessaria per sconfiggere l’agente patogeno. Il virus diventa così meno virulento, fino a indurre un’ influenza come quelle stagionali cui siamo abituati anno dopo anno. Si continuerà così fino all'emergere di un nuovo virus dagli uccelli selvatici e alla ripetizione del ciclo.
Alcune pandemie sono più invasive e letali di altre. Gli scienziati oggi sanno che questa diversità dipende dal patrimonio genetico virale e dalla presenza o meno di alcuni fattori di
virulenza. Ecco perché la pandemia del 1918 ha ucciso più persone di quelle del 1957 e del
1968 messe assieme.
Una differenza critica
Le malattie infettive sono i killer numero uno dell'umanità. Oggi più di 39 milioni di persone sono Hiv positive, e, nel 2004, 2,9 milioni di persone sono morte di Aids, portando il totale di morti per questa malattia a circa 25 milioni. La tubercolosi e la malaria sono ancora causa grave di morte: nel 2003 8,8 milioni di persone sono state infettate da Tbc e tra queste 2 milioni sono morte. Ogni anno la malaria causa più di 1 milione di decessi, e circa 5 miliardi di casi di accessi febbrili. In più, nuove infezioni emergenti, malattie diarroiche, malattie causate
da vettori, agenti infettanti resistenti agli antibiotici rappresentano una grave fonte di preoccupazione per la salute pubblica.
Considerate tutte queste fonti di malattia, perché un'unica pandemia influenzale dovrebbe meritare questa particolare attenzione? Prima di tutto, perché di fronte a più di 1500 microbi conosciuti come causa di malattia, l'influenza rimane comunque la regina in termini di mortalità. Anche in un anno in cui circolano solo i comuni ceppi virali dell'influenza, si stima che la mortalità sia comunque di circa 1-1,5 milioni di persone in tutto il mondo. In una pandemia della durata di 12-36 mesi il numero di casi di morte aumenterebbe in modo drammatico.
Recenti studi in fatto di clinica, epidemiologia ed esami di laboratorio suggeriscono che l'impatto causato da una pandemia da H5N1 potrebbe essere simile a quello della pandemia del 1918. In quel caso più del 50% dei morti era rappresentato da persone in salute dai 18 ai 40 anni. Se estrapoliamo questi dati alla popolazione americana di oggi: 1,7 milioni di persone con un'età compresa tra i 18 e i 40 anni morirebbero. Allo stesso modo si stima che globalmente ci sarebbero 180-360 milioni di vittime, più di 5 volte tutte le morti per Aids. Nel 1918-1919 la maggior parte delle morti era causata da una risposta immunitaria abnorme nei confronti del virus (una tempesta di citochine) che portava a una sindrome respiratoria acuta. In altre parole il sistema immunitario del paziente, per combattere il virus, finiva per danneggiare i polmoni in modo mortale. Le vittime dell'H5N1 che abbiamo già avuto sono morte per lo stesso problema polmonare, e il mondo oggi non è pronto ad affrontare milioni di casi di crisi respiratoria acuta, così come non lo era 85 anni fa. Nelle pandemie del 1957 e del 1968, la causa di morte invece erano le infezioni batteriche secondarie che attaccavano i polmoni già colpiti dall'influenza. Anche se le polmoniti batteriche possono essere curate con gli antibiotici, in caso di pandemia ci sarebbero scarse possibilità di avere il trattamento farmacologico pronto a breve e per tutti.
L'arrivo di una pandemia influenzale cambierebbe il mondo nel giro di una notte. Un vaccino non sarebbe pronto prima di qualche mese e ci sarebbero scarse riserve di farmaci antivirali. In più solo le zone più ricche del pianeta avrebbero accesso ai vaccini. I commerci e gli spostamenti sarebbero ridotti o addirittura sospesi per evitare il diffondersi del virus tra i paesi, anche se probabilmente questo tentativo fallirebbe a causa dell'alta infettività del virus e degli scambi illegali tra confinanti. Anche il trasporto di beni di prima necessità come il cibo potrebbero essere sospesi: le economie regionali, nazionali e globali subirebbero un tracollo, qualcosa che non è mai successo nei casi dell'Hiv, della malaria e della Tbc, nonostante il loro impatto devastante nel mondo.
Lo scenario più simile a quello decritto finora è rappresentato dall'epidemia di Sars del 2003. Per 5 mesi 8000 persone sono state infettate da un nuovo coronavirus umano. Circa il 10% di queste sono morte. Sembra che il virus abbia contagiato l'uomo nel momento di passaggio da animali infetti venduti e macellati in condizioni di igiene insufficiente in Cina, nella provincia di Guangdong. Anche se non si tratta dell'influenza, la Sars ha dato un'idea di quanto velocemente un virus possa fare il giro del globo: è passata a 5 paesi in 24 ore e a 30 paesi in 6 continenti nel giro di qualche mese. L'esperienza della Sars fornisce poi una lezione critica riguardo alla risposta mondiale a una eventuale pandemia influenzale. Nonostante il ridotto numero di vittime rispetto ad altre malattie infettive, la Sars ha avuto un impatto molto negativo sulla psicologia dei cittadini. In uno studio recente il National Academy of Science's Institute of medicine ha dichiarato: "L'alta mortalità, l'alta diffusione, la novità della malattia, l'incertezza che emergeva nella capacità di controllare la crisi, hanno contribuito a creare un allarme generale. Questo panico ha a sua volta avuto delle ripercussioni sui trasporti e sull'economia del turismo come mai prima di allora."
La Sars ha solo fornito un assaggio di quello che potrebbe accadere all'economia mondiale in caso di una pandemia influenzale. JongWha Lee, della Korea University, e Warwick McKibbin della Australian National University hanno stimato una perdita economica in Asia e nelle zone del Pacifico, per i 6 mesi di epidemia della Sars, di circa 40 miliardi di dollari. In Canada 438 persone sono state infettate (e 43 sono morte) da una persona che aveva viaggiato da Hong
Kong a Toronto. La Canadian Tourism Commission ha stimato una perdita per l'economia dovuta a questa epidemia di 419 milioni di dollari. L' Ontario health minister ha fatto una stima di una perdita per il sistema sanitario della provincia per 763 milioni di dollari, soldi che sono stati spesi in parte per adibire cliniche e materiali contro la Sars e per proteggere gli operatori sanitari. La Sars ha avuto un grave peso anche sull'economia del turismo: durante la diffusione del virus il numero di voli tra Hong Kong e Stati Uniti è stato ridotto del 69%.
La Sars ha evidenziato anche come una crisi infettiva abbia peso decisivo sui governi, soprattutto quelli già instabili. Secondo Yanzhong Huang della Seton Hall University l'epidemia della Sars ha causato la crisi politica e sociale più grave dal 1989 con i fatti di piazza di Tienanmen. I problemi della Cina sono forse da imputare meno alla spesa pubblica e di più al tentativo fallito di arginare il panico nei cittadini. Durante la crisi, il premier Wen Jiabao ha detto in un incontro che la salute e la sicurezza delle persone così come lo sviluppo e la stabilità del paese erano al sicuro. Ma Huang pensa che "È stato un periodo di disinformazione, ansia e disaccordo. Il tentativo del premier era solo quello di dare una buona immagine del paese nell'arena internazionale."
La diffusione epidemica di una malattia e il collasso economico possono destabilizzare un governo, ancor più se si tratta di una pandemia influenzale. Il livello di panico diffusosi durante la Sars può solo dare un'idea di quello che potrebbe succedere nel caso di una crisi influenzale con morti e malati che si succedono per mesi e mesi. Sfortunatamente, le persone sono piuttosto indifferenti alle indicazioni di prevenzione della malattia (come per l'Hiv ad esempio), ma l'indifferenza diventa paura dopo la catastrofe, quando è troppo tardi per mettere in atto misure preventive e di controllo.
Pronti per il peggio
Che cosa può fare il mondo industrializzato per prepararsi alla prossima pandemia? La risposta è semplice: molto. Attualmente l'Oms ha sviluppato dei piani di preparazione contro la
pandemia che verrà. Il dipartimento di Sanità degli US ha potenziato ad esempio la ricerca per
la produzione di un nuovo vaccino. Ma un piano di questo tipo deve necessariamente coinvolgere tutte le figure chiave della comunità. E’ necessario coordinare medici, produttori farmaceutici, trasportatori, responsabili del settore alimentare. Sul piano governativo sono coinvolti la sanità pubblica, la giustizia e le forze dell'ordine a livello locale, statale e federale.
È da tenere in considerazione che un piano generale di questo tipo ha anche degli svantaggi. Aaron Wildavsky della Berkeley University afferma che la chiave di un buon piano di gestione della crisi è dettato dalla flessibilità, perché una struttura rigida può dare più danni che altro. Però pianificare è necessario e utile. Serve per identificare i responsabili di un settore del piano di emergenza, per procurarsi tutto il necessario, anche in termini di strutture organizzative. Un piano di questo tipo fa anche interrogare i direttori delle strutture pubbliche su quali sono le loro responsabilità e fornisce una preparazione intellettuale ma anche emotiva, di modo che se la crisi arriva la comunità sia più pronta a intervenire.
Speciale attenzione va riposta nella produzione di vaccini antinfluenzali. Bisogna sviluppare un piano di approvvigionamento mondiale del vaccino, con una ben definita scadenza temporale per garantirne il successo. È molto positivo che Usa e Vietnam stiano già collaborando per sviluppare e produrre un vaccino per l'H5N1 per le rispettive nazioni. Ma se la stessa cosa non verrà fatta da altri Stati sarà tutto inutile, perché l'influenza per essere fermata necessita per forza di un piano vaccinale su scala internazionale. Nessuno si può dire isolato in caso di pandemia.
Il collasso commerciale causato dalla pandemia e il suo devastante effetto sui paesi industrializzati rappresenterà il primo vero test della flessibilità del sistema globale di trasferimento dei beni. Considerando che il commercio mondiale si basa sulla rapida e precisa rintracciabilità di beni e servizi, una brusca caduta dell'economia globale intaccherebbe in modo drammatico la capacità di rispondere alla domanda di beni essenziali come cibo e farmaci. La comunità degli industriali non può continuare a rappresentare una minoranza nel pianificare una risposta alla pandemia. Anche le industrie dovrebbero quindi avere delle
indicazioni da seguire in caso di crisi, ogni compagnia dovrebbe eleggere un manager che risponda della capacità di produzione, accessibilità e trasporto dei prodotti in caso di crisi.
Per completare la questione, tutti i piani a livello locale, nazionale e internazionale dovrebbero prendere in considerazione 3 scenari possibili: cosa succederebbe se la pandemia iniziasse stanotte? E se iniziasse tra un anno? E se fossimo tanto fortunati da avere 10 anni per prepararci? Tutte e tre le possibilità sono probabili, ma nessuna di queste è certa.
Iniziare stanotte
Cosa potrebbe succedere stanotte se in alcune città del Vietnam scoppiasse improvvisamente un'epidemia di H5N1? Prima di tutto ci sarebbe una corsa ai dati ufficiali degli enti governativi per conoscere a che punto è la sorveglianza della malattia, per sapere quali paesi hanno una buona possibilità di avere casi legati all'epidemia. Successivamente, si deciderebbe di chiudere i confini almeno in alcuni Stati, senza nessuna indicazione di quando potrebbero essere riaperti. La chiusura dei confini sarebbe necessaria anche per tutelare le nazioni che avessero già pensato all'eventualità di vaccinare i propri cittadini. I comandanti militari poi studierebbero delle strategie per difendere il paese anche da eventuali insurrezioni intestine nelle nazioni colpite. Ma non solo, anche nelle nazioni indenni si svilupperebbero caos e panico soprattutto di fronte alle notizie mediatiche della progressiva diffusione del virus nel mondo.
L'economia a quel punto sarebbe in ginocchio. Ogni nazione dovrebbe prevedere un piano di sopravvivenza solo con le proprie risorse per almeno 12-36 mesi. Sia i settori privati che pubblici dovrebbero identificare dei referenti interni a cui rivolgersi per soddisfare il bisogno di beni di prima necessità. Nello stesso tempo se il paese venisse infettato la forza lavoro calerebbe perché si ammalerebbe il 50% della popolazione con una mortalità del 5%. E il virus potrebbe colpire i responsabili del piano di contenimento della crisi come chiunque altro. Potrebbero esserci carenze di cibo, sapone, carta, lampadine, carburante, pezzi di ricambio per strumenti militari, distribuzione dell'acqua, medicine. Le industrie di beni non indispensabili come quelle di indumenti, elettronica, automobili potrebbero subire un tracollo per l'assenza di domanda e chiuderebbero. Le attività che implicano uno stretto rapporto umano come le scuole, i teatri e i ristoranti sarebbero chiusi.
Il vaccino non avrebbe nessun effetto prima di un mese e avrebbe anche un limitato effetto durante i successivi 12-18 mesi dall'inizio della pandemia. Nonostante gli altri vaccini facciano ricorso a conoscenze innovative, quello dell'influenza utilizza strumenti fragili e limitati basati su una tecnologia che risale agli anni '50. Oggi la produzione di vaccino antinfluenzale si aggira attorno ai 300 milioni di dosi annuali per quello trivalente o a 1 miliardo di dosi per il monovalente. Considerando la comparsa di un nuovo ceppo virale, la protezione delle persone sarà garantita solo dopo 2 inoculazioni vaccinali. Con i numeri di oggi questo significa che meno di 500 milioni di persone, circa il 14% della popolazione mondiale, riuscirà ad essere vaccinato entro un anno dallo scoppio della pandemia. In più visto che la struttura del virus cambia in fretta, la produzione di vaccino può iniziare solo una volta che la pandemia è scoppiata, per garantire di produrre un vaccino per un virus quanto più nuovo possibile. Dallo scoppio della pandemia si stima possano passare 6 mesi per arrivare al vaccino finito.
Anche ammettendo che tutte queste tappe funzionino, il vaccino influenzale è prodotto solo in 9 nazioni: Australia, Canada, Germania, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Gran Bretagna e Stati Uniti. Questi paesi contano solo il 12% della popolazione mondiale. In caso di pandemia influenzale probabilmente queste nazioni terranno i vaccini per i propri cittadini, come è già successo nel 1976 quando gli Stati Uniti, anticipando una pandemia di influenza suina (H1N1), si sono rifiutati di condividere il vaccino con le altre nazioni.
Se accadesse una pandemia avremmo comunque un'altra arma: i farmaci antivirali. Se presi ogni giorno durante il periodo di esposizione al virus sono in grado di prevenire l'insorgenza della malattia. Sono anche in grado, se presi entro 48 ore dall'esposizione al virus, di ridurre i sintomi e le complicanze. Purtroppo non ci sono dati che garantiscano che gli antivirali abbiano la stessa efficacia anche per il ceppo H5N1, e non si è certi che possano avere efficacia in caso di pazienti che abbiano già sviluppato la forma polmonare grave con rilascio di citochine.
Per combattere la pandemia gli antivirali potrebbero essere essenziali, ma anche per questi farmaci si pone il problema della quantità di scorte, inoltre per la maggior parte dei paesi non sarebbero utilizzabili per l'alto costo. […] Anche gli antibiotici per curare le infezioni batteriche di eruzione secondaria avranno gli stessi problemi. Anche oggi, negli Stati Uniti, le scorte di otto diversi agenti antinfettivi sono ridotte, per problemi industriali di produzione.
Al di là del problema farmacologico, molti paesi non saranno in grado di affrontare l'ondata di richiesta di servizi sanitari, che oggi sono dati per scontati. Negli Stati Uniti, per esempio, ci sono 105.000 respiratori automatici, 75.000-80.000 dei quali sono già in uso durante tutte le ore di tutti i giorni. Durante una stagione influenzale il numero di respiratori in uso arriva a
100.000. In una pandemia influenzale, gli Stati Uniti potrebbero aver bisogno di centinaia di migliaia di respiratori in più.
La stessa situazione si ripete anche negli altri paesi industrializzati. In proiezione tutto l'equipaggiamento medico degli ospedali potrebbe essere insufficiente entro qualche giorno dallo scoppio di una pandemia. Attualmente due industrie statunitensi forniscono in tutto il mondo la maggior parte delle mascherine di protezione per chi lavora nella sanità.
Ma queste non sarebbero in grado di sopperire all'aumento di domanda in caso di pandemia, perché le materie prime arrivano da diversi paesi, quindi se si interrompessero i trasporti non si avrebbe la possibilità di produrre più mascherine.
Anche le organizzazioni sanitarie e i medici sono impreparati all'eventualità di una pandemia. Ci sarà bisogno di un enorme quantità di assistenza medica. Nuovi ospedali sarebbero improvvisati all'interno di scuole e centri almeno per 1-3 anni. I medici si ammaleranno e
moriranno come chiunque altro, anzi probabilmente in percentuale maggiore se non avranno la
possibilità di usufruire di equipaggiamento di protezione. È probabile che si arruolino allora come aiuto-medico dei volontari che abbiano sviluppato una risposta immunitaria nei confronti dell'influenza, avendola contratta e avendola superata. E questo andrebbe contro la riconosciuta resistenza della comunità medica ad accettare volontari nel loro lavoro, andrebbero quindi riviste le norme giudiziarie e professionali.
Ma ci si dovrebbe porre questioni più delicate. Chi deve stabilire le priorità nell'accesso a scorte limitate di farmaci antivirali? I cittadini potrebbero ritenere qualsiasi criterio di scelta un'ingiustizia, creando dissenso e rivolte. In più non siamo dotati di regolamentazione di smaltimento di un numero enorme di cadaveri come quello che potrebbe esserci. È evidente come, in caso di pandemia, sia necessario pianificare tutto, sia dal punto di vista medico che non, e interessando tutti i piani sociali di tutte le nazioni.
Da oggi a un anno
Anche se la pandemia arrivasse tra un anno, comunque bisognerebbe muoversi velocemente. Bisognerebbe sviluppare delle campagne di informazione per il settore medico e non. Ogni ente, industria, scuola, obitorio, dovrebbe avere un suo piano d'emergenza. C'è bisogno
urgente di trovare misure in grado di contrastare la vulnerabilità dell'economia mondiale. Sono
necessarie delle scorte di prodotti di consumo e per la salute. I medici devono imparare come comunicare il rischio, imparare a gestire fatti e conoscenze teoriche per condividere le informazioni con un pubblico preso dal panico.
Se ci fosse ancora un anno di tempo la produzione di un vaccino giocherebbe un ruolo molto più importante. Anche se la capacità di produzione vaccinale rimanesse invariata, si potrebbero migliorare le tecniche che permettono di avere più dosi a partire da una singola dose vaccinale, per sopperire all'aumento di richiesta. In più si dovrebbero studiare dei piani per assicurare la disponibilità di siringhe e strumenti per la spedizione di vaccini. È necessario anche un piano internazionale su come assegnare i vaccini. È molto meglio infatti porsi questi problemi etici ora in una pubblica discussione, piuttosto che aspettare fino all'arrivo della crisi.
I piani di prevenzione vanno migliorati. Si deve dare la priorità agli interventi d'urgenza e alla analisi del rischio. Un piano d'azione aggressivo e comprensivo dovrebbe partire da subito per
studiare l'ecologia e la biologia del virus e il ruolo epidemiologico delle varie specie animali coinvolte.
da Foreign Affairs, luglio/agosto 2005
Prepararsi alla prossima pandemia
Michael Osterholm – direttore del Centro per la ricerca e la gestione delle malattie infettive –
Ufficio affari esteri, Usa
(Traduzione e adattamento a cura della redazione di EpiCentro) Fin dall'antichità le pandemie influenzali hanno innescato la paura di una calamità causata da
una malattia infettiva in grado di propagarsi in tutto il mondo. Negli ultimi 300 anni sono accadute 10 pandemie influenzali umane: le più recenti si sono avute nel 1957-1958 e nel
1968-1969, e anche se decine di migliaia di americani sono morti, questo è stato considerato
poca cosa rispetto alla pandemia del 1918-1919, nella quale si contarono circa 100 milioni di morti in tutto il mondo (secondo le stime più ampie). Oggi siamo 6,5 miliardi, 3 volte la popolazione del 1918: quindi anche un'influenza non molto aggressiva potrebbe uccidere molti milioni di persone.
Una serie di studi scientifici hanno messo in evidenza che una pandemia è attesa a breve termine. Potrebbe essere causata dal virus H5N1, l'influenza aviaria che recentemente ha coinvolto l'Asia. Non è possibile sapere esattamente quando questa colpirà, o se sarà grave come quella del 1918 o più simile a quelle del 1957 o del 1968. Non si può però prescindere dalla possibilità che un’epidemia possa sopraggiungere nei prossimi anni. Non si possono prevederne gli effetti, ma prepararsi a questo evento è indispensabile, e c'è bisogno di molto lavoro da parte delle istituzioni.
Retroscena
Dei 3 ceppi di influenza, quella di tipo A infetta e uccide un gran numero di persone ogni anno, ed è l'unica a causare pandemie. Il suo serbatoio sono gli uccelli selvatici acquatici. Il virus non dà malattia in questi, ma continua a circolare da un soggetto all'altro senza un sostanziale rimaneggiamento genetico.
La trasmissione diretta dagli uccelli selvatici all'uomo non è stata dimostrata, ma quando il virus passa dagli uccelli selvatici a quelli domestici come i polli, questo cambia, e fa sì che sia possibile la trasmissione tra polli e uomo, maiali o altri mammiferi. Una volta che si trova nelle cellule del polmone di un mammifero, il virus può subire il "riassortimento genetico" con un virus diverso (per esempio quello dell'influenza umana). Si crea così un nuovo virus, capace di trasferirsi da uomo a uomo. Non essendo mai circolata fino a quel momento, questa versione del virus troverebbe degli ospiti impreparati dal punto di vista immunitario. E questa è la causa di una pandemia.
Con il passaggio del virus da una persona all'altra nel corso di molti anni, gli uomini finiscono con acquisire l'immunità necessaria per sconfiggere l’agente patogeno. Il virus diventa così meno virulento, fino a indurre un’ influenza come quelle stagionali cui siamo abituati anno dopo anno. Si continuerà così fino all'emergere di un nuovo virus dagli uccelli selvatici e alla ripetizione del ciclo.
Alcune pandemie sono più invasive e letali di altre. Gli scienziati oggi sanno che questa diversità dipende dal patrimonio genetico virale e dalla presenza o meno di alcuni fattori di
virulenza. Ecco perché la pandemia del 1918 ha ucciso più persone di quelle del 1957 e del
1968 messe assieme.
Una differenza critica
Le malattie infettive sono i killer numero uno dell'umanità. Oggi più di 39 milioni di persone sono Hiv positive, e, nel 2004, 2,9 milioni di persone sono morte di Aids, portando il totale di morti per questa malattia a circa 25 milioni. La tubercolosi e la malaria sono ancora causa grave di morte: nel 2003 8,8 milioni di persone sono state infettate da Tbc e tra queste 2 milioni sono morte. Ogni anno la malaria causa più di 1 milione di decessi, e circa 5 miliardi di casi di accessi febbrili. In più, nuove infezioni emergenti, malattie diarroiche, malattie causate
da vettori, agenti infettanti resistenti agli antibiotici rappresentano una grave fonte di preoccupazione per la salute pubblica.
Considerate tutte queste fonti di malattia, perché un'unica pandemia influenzale dovrebbe meritare questa particolare attenzione? Prima di tutto, perché di fronte a più di 1500 microbi conosciuti come causa di malattia, l'influenza rimane comunque la regina in termini di mortalità. Anche in un anno in cui circolano solo i comuni ceppi virali dell'influenza, si stima che la mortalità sia comunque di circa 1-1,5 milioni di persone in tutto il mondo. In una pandemia della durata di 12-36 mesi il numero di casi di morte aumenterebbe in modo drammatico.
Recenti studi in fatto di clinica, epidemiologia ed esami di laboratorio suggeriscono che l'impatto causato da una pandemia da H5N1 potrebbe essere simile a quello della pandemia del 1918. In quel caso più del 50% dei morti era rappresentato da persone in salute dai 18 ai 40 anni. Se estrapoliamo questi dati alla popolazione americana di oggi: 1,7 milioni di persone con un'età compresa tra i 18 e i 40 anni morirebbero. Allo stesso modo si stima che globalmente ci sarebbero 180-360 milioni di vittime, più di 5 volte tutte le morti per Aids. Nel 1918-1919 la maggior parte delle morti era causata da una risposta immunitaria abnorme nei confronti del virus (una tempesta di citochine) che portava a una sindrome respiratoria acuta. In altre parole il sistema immunitario del paziente, per combattere il virus, finiva per danneggiare i polmoni in modo mortale. Le vittime dell'H5N1 che abbiamo già avuto sono morte per lo stesso problema polmonare, e il mondo oggi non è pronto ad affrontare milioni di casi di crisi respiratoria acuta, così come non lo era 85 anni fa. Nelle pandemie del 1957 e del 1968, la causa di morte invece erano le infezioni batteriche secondarie che attaccavano i polmoni già colpiti dall'influenza. Anche se le polmoniti batteriche possono essere curate con gli antibiotici, in caso di pandemia ci sarebbero scarse possibilità di avere il trattamento farmacologico pronto a breve e per tutti.
L'arrivo di una pandemia influenzale cambierebbe il mondo nel giro di una notte. Un vaccino non sarebbe pronto prima di qualche mese e ci sarebbero scarse riserve di farmaci antivirali. In più solo le zone più ricche del pianeta avrebbero accesso ai vaccini. I commerci e gli spostamenti sarebbero ridotti o addirittura sospesi per evitare il diffondersi del virus tra i paesi, anche se probabilmente questo tentativo fallirebbe a causa dell'alta infettività del virus e degli scambi illegali tra confinanti. Anche il trasporto di beni di prima necessità come il cibo potrebbero essere sospesi: le economie regionali, nazionali e globali subirebbero un tracollo, qualcosa che non è mai successo nei casi dell'Hiv, della malaria e della Tbc, nonostante il loro impatto devastante nel mondo.
Lo scenario più simile a quello decritto finora è rappresentato dall'epidemia di Sars del 2003. Per 5 mesi 8000 persone sono state infettate da un nuovo coronavirus umano. Circa il 10% di queste sono morte. Sembra che il virus abbia contagiato l'uomo nel momento di passaggio da animali infetti venduti e macellati in condizioni di igiene insufficiente in Cina, nella provincia di Guangdong. Anche se non si tratta dell'influenza, la Sars ha dato un'idea di quanto velocemente un virus possa fare il giro del globo: è passata a 5 paesi in 24 ore e a 30 paesi in 6 continenti nel giro di qualche mese. L'esperienza della Sars fornisce poi una lezione critica riguardo alla risposta mondiale a una eventuale pandemia influenzale. Nonostante il ridotto numero di vittime rispetto ad altre malattie infettive, la Sars ha avuto un impatto molto negativo sulla psicologia dei cittadini. In uno studio recente il National Academy of Science's Institute of medicine ha dichiarato: "L'alta mortalità, l'alta diffusione, la novità della malattia, l'incertezza che emergeva nella capacità di controllare la crisi, hanno contribuito a creare un allarme generale. Questo panico ha a sua volta avuto delle ripercussioni sui trasporti e sull'economia del turismo come mai prima di allora."
La Sars ha solo fornito un assaggio di quello che potrebbe accadere all'economia mondiale in caso di una pandemia influenzale. JongWha Lee, della Korea University, e Warwick McKibbin della Australian National University hanno stimato una perdita economica in Asia e nelle zone del Pacifico, per i 6 mesi di epidemia della Sars, di circa 40 miliardi di dollari. In Canada 438 persone sono state infettate (e 43 sono morte) da una persona che aveva viaggiato da Hong
Kong a Toronto. La Canadian Tourism Commission ha stimato una perdita per l'economia dovuta a questa epidemia di 419 milioni di dollari. L' Ontario health minister ha fatto una stima di una perdita per il sistema sanitario della provincia per 763 milioni di dollari, soldi che sono stati spesi in parte per adibire cliniche e materiali contro la Sars e per proteggere gli operatori sanitari. La Sars ha avuto un grave peso anche sull'economia del turismo: durante la diffusione del virus il numero di voli tra Hong Kong e Stati Uniti è stato ridotto del 69%.
La Sars ha evidenziato anche come una crisi infettiva abbia peso decisivo sui governi, soprattutto quelli già instabili. Secondo Yanzhong Huang della Seton Hall University l'epidemia della Sars ha causato la crisi politica e sociale più grave dal 1989 con i fatti di piazza di Tienanmen. I problemi della Cina sono forse da imputare meno alla spesa pubblica e di più al tentativo fallito di arginare il panico nei cittadini. Durante la crisi, il premier Wen Jiabao ha detto in un incontro che la salute e la sicurezza delle persone così come lo sviluppo e la stabilità del paese erano al sicuro. Ma Huang pensa che "È stato un periodo di disinformazione, ansia e disaccordo. Il tentativo del premier era solo quello di dare una buona immagine del paese nell'arena internazionale."
La diffusione epidemica di una malattia e il collasso economico possono destabilizzare un governo, ancor più se si tratta di una pandemia influenzale. Il livello di panico diffusosi durante la Sars può solo dare un'idea di quello che potrebbe succedere nel caso di una crisi influenzale con morti e malati che si succedono per mesi e mesi. Sfortunatamente, le persone sono piuttosto indifferenti alle indicazioni di prevenzione della malattia (come per l'Hiv ad esempio), ma l'indifferenza diventa paura dopo la catastrofe, quando è troppo tardi per mettere in atto misure preventive e di controllo.
Pronti per il peggio
Che cosa può fare il mondo industrializzato per prepararsi alla prossima pandemia? La risposta è semplice: molto. Attualmente l'Oms ha sviluppato dei piani di preparazione contro la
pandemia che verrà. Il dipartimento di Sanità degli US ha potenziato ad esempio la ricerca per
la produzione di un nuovo vaccino. Ma un piano di questo tipo deve necessariamente coinvolgere tutte le figure chiave della comunità. E’ necessario coordinare medici, produttori farmaceutici, trasportatori, responsabili del settore alimentare. Sul piano governativo sono coinvolti la sanità pubblica, la giustizia e le forze dell'ordine a livello locale, statale e federale.
È da tenere in considerazione che un piano generale di questo tipo ha anche degli svantaggi. Aaron Wildavsky della Berkeley University afferma che la chiave di un buon piano di gestione della crisi è dettato dalla flessibilità, perché una struttura rigida può dare più danni che altro. Però pianificare è necessario e utile. Serve per identificare i responsabili di un settore del piano di emergenza, per procurarsi tutto il necessario, anche in termini di strutture organizzative. Un piano di questo tipo fa anche interrogare i direttori delle strutture pubbliche su quali sono le loro responsabilità e fornisce una preparazione intellettuale ma anche emotiva, di modo che se la crisi arriva la comunità sia più pronta a intervenire.
Speciale attenzione va riposta nella produzione di vaccini antinfluenzali. Bisogna sviluppare un piano di approvvigionamento mondiale del vaccino, con una ben definita scadenza temporale per garantirne il successo. È molto positivo che Usa e Vietnam stiano già collaborando per sviluppare e produrre un vaccino per l'H5N1 per le rispettive nazioni. Ma se la stessa cosa non verrà fatta da altri Stati sarà tutto inutile, perché l'influenza per essere fermata necessita per forza di un piano vaccinale su scala internazionale. Nessuno si può dire isolato in caso di pandemia.
Il collasso commerciale causato dalla pandemia e il suo devastante effetto sui paesi industrializzati rappresenterà il primo vero test della flessibilità del sistema globale di trasferimento dei beni. Considerando che il commercio mondiale si basa sulla rapida e precisa rintracciabilità di beni e servizi, una brusca caduta dell'economia globale intaccherebbe in modo drammatico la capacità di rispondere alla domanda di beni essenziali come cibo e farmaci. La comunità degli industriali non può continuare a rappresentare una minoranza nel pianificare una risposta alla pandemia. Anche le industrie dovrebbero quindi avere delle
indicazioni da seguire in caso di crisi, ogni compagnia dovrebbe eleggere un manager che risponda della capacità di produzione, accessibilità e trasporto dei prodotti in caso di crisi.
Per completare la questione, tutti i piani a livello locale, nazionale e internazionale dovrebbero prendere in considerazione 3 scenari possibili: cosa succederebbe se la pandemia iniziasse stanotte? E se iniziasse tra un anno? E se fossimo tanto fortunati da avere 10 anni per prepararci? Tutte e tre le possibilità sono probabili, ma nessuna di queste è certa.
Iniziare stanotte
Cosa potrebbe succedere stanotte se in alcune città del Vietnam scoppiasse improvvisamente un'epidemia di H5N1? Prima di tutto ci sarebbe una corsa ai dati ufficiali degli enti governativi per conoscere a che punto è la sorveglianza della malattia, per sapere quali paesi hanno una buona possibilità di avere casi legati all'epidemia. Successivamente, si deciderebbe di chiudere i confini almeno in alcuni Stati, senza nessuna indicazione di quando potrebbero essere riaperti. La chiusura dei confini sarebbe necessaria anche per tutelare le nazioni che avessero già pensato all'eventualità di vaccinare i propri cittadini. I comandanti militari poi studierebbero delle strategie per difendere il paese anche da eventuali insurrezioni intestine nelle nazioni colpite. Ma non solo, anche nelle nazioni indenni si svilupperebbero caos e panico soprattutto di fronte alle notizie mediatiche della progressiva diffusione del virus nel mondo.
L'economia a quel punto sarebbe in ginocchio. Ogni nazione dovrebbe prevedere un piano di sopravvivenza solo con le proprie risorse per almeno 12-36 mesi. Sia i settori privati che pubblici dovrebbero identificare dei referenti interni a cui rivolgersi per soddisfare il bisogno di beni di prima necessità. Nello stesso tempo se il paese venisse infettato la forza lavoro calerebbe perché si ammalerebbe il 50% della popolazione con una mortalità del 5%. E il virus potrebbe colpire i responsabili del piano di contenimento della crisi come chiunque altro. Potrebbero esserci carenze di cibo, sapone, carta, lampadine, carburante, pezzi di ricambio per strumenti militari, distribuzione dell'acqua, medicine. Le industrie di beni non indispensabili come quelle di indumenti, elettronica, automobili potrebbero subire un tracollo per l'assenza di domanda e chiuderebbero. Le attività che implicano uno stretto rapporto umano come le scuole, i teatri e i ristoranti sarebbero chiusi.
Il vaccino non avrebbe nessun effetto prima di un mese e avrebbe anche un limitato effetto durante i successivi 12-18 mesi dall'inizio della pandemia. Nonostante gli altri vaccini facciano ricorso a conoscenze innovative, quello dell'influenza utilizza strumenti fragili e limitati basati su una tecnologia che risale agli anni '50. Oggi la produzione di vaccino antinfluenzale si aggira attorno ai 300 milioni di dosi annuali per quello trivalente o a 1 miliardo di dosi per il monovalente. Considerando la comparsa di un nuovo ceppo virale, la protezione delle persone sarà garantita solo dopo 2 inoculazioni vaccinali. Con i numeri di oggi questo significa che meno di 500 milioni di persone, circa il 14% della popolazione mondiale, riuscirà ad essere vaccinato entro un anno dallo scoppio della pandemia. In più visto che la struttura del virus cambia in fretta, la produzione di vaccino può iniziare solo una volta che la pandemia è scoppiata, per garantire di produrre un vaccino per un virus quanto più nuovo possibile. Dallo scoppio della pandemia si stima possano passare 6 mesi per arrivare al vaccino finito.
Anche ammettendo che tutte queste tappe funzionino, il vaccino influenzale è prodotto solo in 9 nazioni: Australia, Canada, Germania, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Gran Bretagna e Stati Uniti. Questi paesi contano solo il 12% della popolazione mondiale. In caso di pandemia influenzale probabilmente queste nazioni terranno i vaccini per i propri cittadini, come è già successo nel 1976 quando gli Stati Uniti, anticipando una pandemia di influenza suina (H1N1), si sono rifiutati di condividere il vaccino con le altre nazioni.
Se accadesse una pandemia avremmo comunque un'altra arma: i farmaci antivirali. Se presi ogni giorno durante il periodo di esposizione al virus sono in grado di prevenire l'insorgenza della malattia. Sono anche in grado, se presi entro 48 ore dall'esposizione al virus, di ridurre i sintomi e le complicanze. Purtroppo non ci sono dati che garantiscano che gli antivirali abbiano la stessa efficacia anche per il ceppo H5N1, e non si è certi che possano avere efficacia in caso di pazienti che abbiano già sviluppato la forma polmonare grave con rilascio di citochine.
Per combattere la pandemia gli antivirali potrebbero essere essenziali, ma anche per questi farmaci si pone il problema della quantità di scorte, inoltre per la maggior parte dei paesi non sarebbero utilizzabili per l'alto costo. […] Anche gli antibiotici per curare le infezioni batteriche di eruzione secondaria avranno gli stessi problemi. Anche oggi, negli Stati Uniti, le scorte di otto diversi agenti antinfettivi sono ridotte, per problemi industriali di produzione.
Al di là del problema farmacologico, molti paesi non saranno in grado di affrontare l'ondata di richiesta di servizi sanitari, che oggi sono dati per scontati. Negli Stati Uniti, per esempio, ci sono 105.000 respiratori automatici, 75.000-80.000 dei quali sono già in uso durante tutte le ore di tutti i giorni. Durante una stagione influenzale il numero di respiratori in uso arriva a
100.000. In una pandemia influenzale, gli Stati Uniti potrebbero aver bisogno di centinaia di migliaia di respiratori in più.
La stessa situazione si ripete anche negli altri paesi industrializzati. In proiezione tutto l'equipaggiamento medico degli ospedali potrebbe essere insufficiente entro qualche giorno dallo scoppio di una pandemia. Attualmente due industrie statunitensi forniscono in tutto il mondo la maggior parte delle mascherine di protezione per chi lavora nella sanità.
Ma queste non sarebbero in grado di sopperire all'aumento di domanda in caso di pandemia, perché le materie prime arrivano da diversi paesi, quindi se si interrompessero i trasporti non si avrebbe la possibilità di produrre più mascherine.
Anche le organizzazioni sanitarie e i medici sono impreparati all'eventualità di una pandemia. Ci sarà bisogno di un enorme quantità di assistenza medica. Nuovi ospedali sarebbero improvvisati all'interno di scuole e centri almeno per 1-3 anni. I medici si ammaleranno e
moriranno come chiunque altro, anzi probabilmente in percentuale maggiore se non avranno la
possibilità di usufruire di equipaggiamento di protezione. È probabile che si arruolino allora come aiuto-medico dei volontari che abbiano sviluppato una risposta immunitaria nei confronti dell'influenza, avendola contratta e avendola superata. E questo andrebbe contro la riconosciuta resistenza della comunità medica ad accettare volontari nel loro lavoro, andrebbero quindi riviste le norme giudiziarie e professionali.
Ma ci si dovrebbe porre questioni più delicate. Chi deve stabilire le priorità nell'accesso a scorte limitate di farmaci antivirali? I cittadini potrebbero ritenere qualsiasi criterio di scelta un'ingiustizia, creando dissenso e rivolte. In più non siamo dotati di regolamentazione di smaltimento di un numero enorme di cadaveri come quello che potrebbe esserci. È evidente come, in caso di pandemia, sia necessario pianificare tutto, sia dal punto di vista medico che non, e interessando tutti i piani sociali di tutte le nazioni.
Da oggi a un anno
Anche se la pandemia arrivasse tra un anno, comunque bisognerebbe muoversi velocemente. Bisognerebbe sviluppare delle campagne di informazione per il settore medico e non. Ogni ente, industria, scuola, obitorio, dovrebbe avere un suo piano d'emergenza. C'è bisogno
urgente di trovare misure in grado di contrastare la vulnerabilità dell'economia mondiale. Sono
necessarie delle scorte di prodotti di consumo e per la salute. I medici devono imparare come comunicare il rischio, imparare a gestire fatti e conoscenze teoriche per condividere le informazioni con un pubblico preso dal panico.
Se ci fosse ancora un anno di tempo la produzione di un vaccino giocherebbe un ruolo molto più importante. Anche se la capacità di produzione vaccinale rimanesse invariata, si potrebbero migliorare le tecniche che permettono di avere più dosi a partire da una singola dose vaccinale, per sopperire all'aumento di richiesta. In più si dovrebbero studiare dei piani per assicurare la disponibilità di siringhe e strumenti per la spedizione di vaccini. È necessario anche un piano internazionale su come assegnare i vaccini. È molto meglio infatti porsi questi problemi etici ora in una pubblica discussione, piuttosto che aspettare fino all'arrivo della crisi.
I piani di prevenzione vanno migliorati. Si deve dare la priorità agli interventi d'urgenza e alla analisi del rischio. Un piano d'azione aggressivo e comprensivo dovrebbe partire da subito per
studiare l'ecologia e la biologia del virus e il ruolo epidemiologico delle varie specie animali coinvolte.
Fra 10 anni
Se i paesi industrializzati cominciassero già da ora a sviluppare un sistema nuovo di produzione di vaccini, una pandemia influenzale fra 10 anni potrebbe avere un impatto molto
meno devastante. Si potrebbe già da ora iniziare un progetto internazionale per produrre un
vaccino per l'intera popolazione mondiale. Dovrebbe essere una priorità per i 7 paesi industrializzati più la Russia (G8).
Attualmente la legge "Bioshield" (scudo biologico) e un'altra legge che è stata sottoposta al Congresso americano si propone di promuovere la disponibilità di vaccini negli Usa. E’ un buon intento, ma conta poco nei confronti di un bisogno internazionale. La finalità ultima dovrebbe essere quella di produrre un nuovo vaccino che funzioni per tutti i sottotipi di influenza e che possa essere disponibile in breve tempo per tutti gli abitanti del mondo.
Che direzione prendere?
Il mondo deve capire meglio quale sia il potenziale di un’emergenza causata da una pandemia influenzale. E’ lecito attendersi una pandemia, può essere causata da H5N1 o da un nuovo
ceppo virale. Può succedere stanotte, l'anno prossimo, o fra 10 anni.
I segnali sono allarmanti: il numero di infezioni da H5N1 in animali e uomini sta crescendo; piccoli focolai epidemici sono stati documentati, suggerendo che il virus è vicino a manifestare un passaggio uomo-uomo. Intanto il virus continua a evolvere grazie al riassortimento genetico nel passaggio tra polli, suini, uomini. L'incredibile esplosione demografica in Asia ha creato una situazione di convivenza di diversi ospiti per il virus. Consideriamo che: la pandemia influenzale più recente, quella del 1968-1969 è nata in Cina, quando la popolazione era di 790 milioni di persone. Oggi è di 1,3 miliardi di persone. Nel 1968 i maiali in Cina erano 5,2 milioni; oggi sono 508 milioni. Nel 1968 i polli cinesi erano 12,3 milioni, oggi sono 13 miliardi. I cambiamenti sono simili anche nelle altre nazioni: con questo tasso di sviluppo, e considerando la crescita esponenziale nei viaggi intercontinentali degli ultimi 50 anni, si capisce come una pandemia influenzale possa essere oggi più devastante che mai.
Il disastro può essere evitato? La risposta è sì. Anche se una pandemia influenzale non può essere evitata, il suo impatto può essere considerevolmente diminuito. Questo dipende da come i capi di Stato –dai rappresentanti del G8 alle autorità locali- decidono di agire. Questi devono affrontare le questioni economiche, di sicurezza, di salute che la prossima pandemia porrà in primo piano, e decidere come investire i proprio mezzi. Ogni paese deve rendersi conto che, se anche possiede abbastanza dosi vaccinali per proteggere i propri cittadini, l'impatto economico di una pandemia mondiale infliggerà molti danni a tutti. Le risorse necessarie per prepararsi nel migliore dei modi saranno costose. Ma vanno considerate alla luce di quanto costerebbe non prendere iniziative: si prospetterebbe un'economia globale zoppicante per molti anni.
Questo è il punto critico. Il tempo scorre e la prossima pandemia potrebbe essere sempre più vicina. Dobbiamo agire con decisione e cognizione di causa. Un giorno, dopo che la prossima pandemia sarà avvenuta e passata, una commissione come quella dell'11 settembre sarà interpellata per valutare quanto i governi, le imprese, i dirigenti della salute pubblica abbiano preparato il mondo per la catastrofe, una volta avuto chiaro il pericolo. Quale sarà il verdetto?
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