POST DEL 4/11/2014 AGGIORNATO AL 6/10/2018
- Dal 1987, la Madonna appare ad Anguera (Brasile) al veggente Pedro Régis, dettandogli messaggi per tutta l'umanità.
- I messaggi vengono trasmessi 3 volte a settimana: ogni martedì e sabato, più un altro giorno variabile.
ULTIMO MESSAGGIO IN ITALIANO DAL SITO WEB UFFICIALE BRASILIANOGli articoli e le informazioni contenute nei siti Web "linkati" sono di proprietà degli autori dei siti medesimi. Pertanto tutti i diritti nonché la responsabilità di quanto riportato in questi siti sono riservati esclusivamente ai loro autori.Questo post presente sul blog: https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/e Twitter: https://twitter.com/angueramessaggi è un interpretazione personale e non corrisponde necessariamente al vero significato dei messaggi, degli avvertimenti della Madonna al mondo e delle profezie annunciate da Nostra Signora ad Anguera.Si consiglia di visitare il sito web ufficiale brasiliano del veggente Pedro Regis:http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/ e la pagina dedicata al commento delle profezie: http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/cms/list/not%C3%ADcias(Gestore sito web: ANSA - Associacao Nossa Senhora de Anguera).
SCIENZA – TEORIA SPIEGA LE DIECI PIAGHE D’ EGITTO COME UNA SERIE DI FENOMENI CLIMATICI TIPICI DELLE ERUZIONI VULCANICHE , E COLLEGA LE DIECI PIAGHE D' EGITTO CON L' ERUZIONE DELL’ ISOLA GRECA DI SANTORINI NEL 1.628 Ac, DATA CHE COINCIDE CON IL PRIMO ESODO BIBLICO. LA GRANDE ERUZIONE DEL VULCANO NELL’ ISOLA DI SANTORINI SI RIPETERA’, SECONDO UNA PROFEZIA DELLA MADONNA DI ANGUERA DEL 06/10/2005 N. 2.584.
Link: https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2013/05/scienza-teoria-spiega-le-dieci-piaghe-d.html
Grande eruzione vulcanica KAMCHATKA RUSSA 160 vulcani ( 29 attivi). Profezia di Anguera n. 3.736 del 3/11/12. Kamchatka: ecco la regione della morte
Link: https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2013/06/3.html
Grande eruzione vulcanica nella Penisola del KAMCHATKA - RUSSIA: 160 vulcani, 29 dei quali sono ancora attivi - Profezia della Madonna di Anguera n. 3.736 del 13/11/2012. Molte regioni della Terra, oggi abitate, resteranno deserte. Famose città saranno in rovina e il dolore sarà grande per i miei poveri figli. Kamchatka: ecco la regione della morte.
Link: https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2013/06/3.html
Grande eruzione vulcanica nella Penisola del KAMCHATKA - RUSSIA: 160 vulcani, 29 dei quali sono ancora attivi - Profezia della Madonna di Anguera n. 3.736 del 13/11/2012. Molte regioni della Terra, oggi abitate, resteranno deserte. Famose città saranno in rovina e il dolore sarà grande per i miei poveri figli. Kamchatka: ecco la regione della morte.
Font: https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2012/01/apocalittica-eruzione-vulcanica-isola.html
Grande eruzione vulcanica a THERA (ISOLA DI SANTORINI)- GRECIA, si ripeterà. Previsto il 06/10/2005 messaggio n. 2.584. Profezia della Madonna di Anguera. "Il grande terremoto si avvicina e gli uomini vivranno momenti di terrore. Sono giunti i tempi difficili per l’umanità. Tutto ciò che vi ho annunciato in passato si realizzerà. Pregate. Pregate sempre più. Dalla lacuna (forse laguna?) con il nome di un grande santo verrà grande devastazione. Regioni intere scompariranno. Molti luoghi che oggi potete contemplare non esisteranno più".
Fonte: https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2012/01/apocalittica-eruzione-vulcanica-di-toba.html
Grande eruzione vulcanica a TOBA, ISOLA DI SAMOSIR (INDONESIA, SUMATRA), si ripeterà. Prevista l' 8/1o/2010 - messaggio n. 3.410 Profezia della Madonna di Anguera. "DALLA REGIONE DI SAMOSIR* VERRÀ PER L’UMANITÀ LA GRANDE E MAGGIORE DISTRUZIONE DEI VOSTRI TEMPI. Inginocchiatevi in preghiera."
Fonte: https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2012/01/apocalitticaeruzione-vulcanica-al-parco.html
Grande eruzione vulcanica al parco di YELLOWSTONE, (USA) per gli scienziati entro l' anno 2074. Previsto il 7/11/2010 - messaggio n. 3.397. Profezia della Madonna di Anguera. UN FATTO SPAVENTOSO ACCADRÀ IN UN FAMOSO PARCO NAZIONALE. SI ALZERÀ UN FUOCO DISTRUTTORE E GLI UOMINI PIANGERANNO E SI LAMENTERANNO.
Grande esplosione del super-vulcano in BRASILE. Previsto il 12/11/2005 - messaggio n. 2.601. Profezia della Madonna di Anguera. “UNA GRANDE ESPLOSIONE PROVOCHERÀ TERRIBILI CATASTROFI E I TERREMOTI DISTRUGGERANNO MOLTE REGIONI DELLA TERRA. UNA FAGLIA GEOLOGICA ESISTENTE IN BRASILE CAUSERÀ DISTRUZIONE IN MOLTE REGIONI. GLI UOMINI SAPIENTI LO IGNORANO."
GRANDE ERUZIONE VULCANICA A THERA (ISOLA DI SANTORINI), GRECIA SI RIPETERA’
Previsto: messaggio
n. 2.584 del 06/10/2005. "Il grande terremoto si avvicina e gli uomini
vivranno momenti di terrore. Sono giunti i tempi difficili per l’umanità. Tutto
ciò che vi ho annunciato in passato si realizzerà. Pregate. Pregate sempre più.
Dalla lacuna (forse laguna?) con il nome di un grande santo verrà grande
devastazione. Regioni intere scompariranno. Molti luoghi che oggi potete
contemplare non esisteranno più".
Morti:
Feriti:
Scomparsi:
Colpiti: Costa settentrionale di Creta
Area:
È un'isola vulcanica, originariamente circolare, con una laguna marina interna ed un ampio cratere, posto circa 8 km a nord-est dalla costa interna proprio al centro della laguna
Localizzazione | Mar Egeo |
---|---|
Coordinate | 36°23′17″N25°27′35″E) |
Geografia fisica | |
Arcipelago | Cicladi |
Superficie | 79,19 km² |
Altitudine massima | 567 m s.l.m. |
Classificazione geologica | vulcanica |
Geografia politica | |
Stato | Grecia |
Periferia | Egeo Meridionale |
Demografia | |
Abitanti | 13670 (2001) |
Densità | 151 ab./km² |
Sito web | www.thira.gr |
È un'isola vulcanica, originariamente circolare, con una laguna marina interna ed un ampio cratere, posto circa 8 km a nord-est dalla costa interna proprio al centro della laguna
Descrizione
evento ed effetti climatici decennali: L'eruzione minoica di Thera, anche riferita come eruzione di Thera o eruzione
di Santorini, fu una vasta e catastrofica eruzione
vulcanica (indice di esplosività vulcanica (VEI)[1]= 6 o 7, Roccia Densa Equivalente (DRE)[2]= 60 km3)[3]
Una più
recente teoria ipotizza che molto del danno provocato ai siti minoici sia
dovuto a un grande
terremoto che precedette l'eruzione di Thera .L'evento generò anche uno tsunami alto da 35 m a 150 m che devastò la costa nord di Creta, distante
circa 110 km. Lo tsunami ebbe un impatto sulle città costiere quali Amnisos, dove i
muri degli edifici furono deformati nel loro allineamento. Sull'isola di Anafi, 27 km
ad est, sono stati trovati strati di cenere profondi 3 m, come pure strati
di pomice sui pendii a 250 m sopra il livello del mare.Le ceneri furono
sparse per molti chilometri e trasformarono il giorno nella notte più cupa e
alterarono, probabilmente, albe, tramonti e condizioni meteorologiche. la
sottigliezza del primo strato di cenere, insieme alla mancanza di un'erosione
rilevante di questo strato da parte delle piogge invernali prima che il
successivo strato fosse depositato, indica che il vulcano avesse dato alla
popolazione locale soltanto pochi mesi di avviso.[15] Gli anelli degli alberi datano precisamente l'evento a 1628 a.C.[27][28] Alcuni scienziati correlano un inverno vulcanico dovuto all'eruzione minoica
con i documenti cinesi registranti il collasso della XI dinastia in Cina. Secondo
gli Annali di bambù, il collasso della dinastia e il
sorgere della dinastia Shang, datato approssimativamente al
1618 a.C., fu accompagnato da "'nebbia gialla, un fioco sole, dunque tre
soli, ghiaccio a luglio, carestia e l'inaridimento di tutti e cinque i
cereali".[9] Violenti temporali devastarono l'Egitto, descritti nella cosiddetta Stele della Tempesta di Ahmose I, sono stati
attribuiti ai mutamenti climatici a breve termine causati dall'eruzione di
Thera.[9][10][44] urante tempi
storici, soltanto l'eruzione del Tambora del 1815 rilasciò più materiale nell'atmosfera.[5][6]
Probabilità evento: L'evidenza geologica mostra
che il vulcano a Thera avesse eruttato numerose volte nel corso di centinaia di
migliaia di anni prima della dell'eruzione minoica. In un processo che si
ripete, il vulcano erutterebbe violentemente, e allora, eventualmente, collassa
in una caldera rozzamente circolare riempita d'acqua marina, con numerose piccole
isole formanti un circolo. La caldera si riempirebbe lentamente di magma,
ricostruendo un nuovo vulcano, eruttato e dunque collassato nuovamente, nel
corso di un processo
ciclico continuo.[13] Un altro famoso vulcano che ripete un simile processo è il Krakatoa in Indonesia.
Case distrutte:
Magnitudo:
Focal Depht:
Conferma:
Immagine da satellite dell'isola
di Santorini
Atlantis (2011) Documentario Streaming
Videoweed Videobb Movshare
La
storia di uno dei più grandi disastri naturali del mondo, un evento che, secondo
gli esperti, ha ispirato la leggenda di Atlantide.
2.584 - 06.10.2005
Cari figli, l’umanità avanza verso un grande abisso. Il grande terremoto si
avvicina e gli uomini vivranno momenti di terrore. Sono giunti i tempi
difficili per l’umanità. Tutto ciò che vi ho annunciato in passato si
realizzerà. Pregate. Pregate sempre più. Dalla lacuna (forse laguna?) con il
nome di un grande santo verrà grande devastazione.
Regioni intere scompariranno. Molti luoghi che oggi potete contemplare non
esisteranno più. Io sono vostra Madre e
soffro a causa delle vostre sofferenze. Pentitevi e tornate a Colui che è il
vostro unico e vero Salvatore. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel
nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Fonte traduzione messaggi: Fonte traduzione messaggi in italiano: http://www.messaggidianguera.net/
Fonte traduzione messaggi: Fonte traduzione messaggi in italiano: http://www.messaggidianguera.net/
Il vulcano Santorini si sta "gonfiando" di magma, l'isola si è sollevata di 8-14 centimetri
Un gigantesco “pallone” di magma, grande 15 volte lo stadio olimpico di Londra, si sta progressivamente formando sotto il vulcano greco di Santorini tanto che la superficie dell'isola si è sollevata di 8-14 centimetri in un anno, dal gennaio 2011 ad aprile 2012. Il fenomeno, secondo gli esperti dell'università britannica di Oxford che lo descrivono sulla rivista Nature Geoscience, non è l'annuncio di una nuova eruzione, ma probabilmente un evento transitorio. La spedizione, che ha usato rilievi sul campo basati su rilevatori Gps e immagini radar satellitari, ha scoperto che in un anno la camera magmatica del vulcano si è riempita di 10-20 milioni di metri cubi di magma.
Al momento non esiste uno stato di allerta - La scoperta sta aiutando i ricercatori a comprendere meglio il funzionamento interno di questo vulcano, protagonista di una catastrofica eruzione 3.600 anni fa che ha seppellito l'isola di Santorini sotto metri di pomice. I ricercatori si sono concentrati su questo vulcano dopo che nel gennaio 2011, nell'arcipelago di cui fa parte l'isola di Santorini, è stato avvertito uno sciame di piccoli terremoti, alcuni dei quali così deboli che sono stati rilevati solo dai sismometri ma "si tratta - spiegano gli esperti - del primo segno di attività del vulcano rilevata in 25 anni".
Evidenti cambiamenti sono stati notati anche dai residenti - "Durante le mie visite sul campo a Santorini nel 2011 - osserva Michelle Parks, una delle autrici dello studio - è emerso che molti degli abitanti erano a conoscenza di un cambiamento nel comportamento del vulcano. Le guide turistiche, per esempio, mi aggiornavano sui cambiamenti nella quantità di gas, avvertibile dal forte, odore rilasciata dalla cima, o delle variazioni del colore dell'acqua in alcune delle baie intorno alle isole. Gli abitanti del posto che lavorano nei ristoranti sull'isola di Thera, invece, sono venuti a conoscenza dell'attività sismica dal tintinnio dei bicchieri nei loro bar".
Ricercatori sperano ci comprendere meglio come si comportano i vulcani - La sfida dello studio, secondo il ricercatore David Pyle dell'università di Oxford, è "capire come le informazioni sul modo in cui il vulcano si sta comportando in questo momento si coniugano con le conoscenze del vulcano basate sugli studi di eruzioni antiche". Ci sono davvero pochi vulcani, rileva l'esperto "di cui abbiamo informazioni dettagliate sulla loro storia passata".
10 settembre 2012
Santorini
Santorini (in greco
moderno Σαντορίνη, "Santorini", ma anche Θῆρα,
"Thera" in greco antico) è un'isola meridionale
dell'arcipelago delle Cicladi, la
maggiore, nel mare Egeo. La sua superficie è di 79,194 km². Il
nome Santorino le fu dato dai Veneziani in onore di Santa
Irene. Dal punto di vista amministrativo rappresenta parte del
comune omonimo, nella periferia dell'Egeo
Meridionale.
Geografia
È
un'isola vulcanica, originariamente circolare, con una laguna
marina interna ed un ampio cratere, posto
circa 8 km a nord-est dalla costa interna proprio al centro della laguna. L'acqua
del mare penetrava attraverso l'unica via d'accesso ai porti interni,
delimitata ai lati da due scogliere. Fu sventrata in parte da un'apocalittica eruzione del vulcano avvenuta
intorno al 1627 a.C. (datazione stabilita da Manning, nel2006,
attraverso accurate analisi al C14 e
dendrocronologiche) ed invasa successivamente quasi del tutto dal mare. Fu la
più imponente eruzione avvenuta in Europa in
epoca storica, che ebbe conseguenze devastanti per la civiltà
minoica, e fu la principale causa dell'inizio del suo declino completo,
di cui abbiamo testimonianze a Thera; secondo i più recenti studi, l'eruzione
del vulcano provocò dapprima una pioggia di pomici e ceneri, poi piovvero massi
più grossi ed infine la caratteristica pomice rosa che ha reso celebre l'isola.
Quindi il vulcano esplose: un getto di materiali compressi e di gas
surriscaldati raggiunse la stratosfera ad una velocità di 2000 Km/h facendo
udire i suoi boati dall'Africa alla Scandinavia,
dal Golfo persico a Gibilterra. Le ceneri
furono sparse per molti chilometri e trasformarono il giorno nella notte più
cupa e alterarono, probabilmente, albe, tramonti e condizioni meteorologiche. La
violenta esplosione di magma svuotò il gigantesco bacino magmatico sottostante
l'isola, provocando il crollo dell'edificio vulcanico; miliardi di metri cubi
d'acqua si precipitarono nell'abisso incandescente: la repentina vaporizzazione
dell'acqua scatenò una serie di esplosioni titaniche (fenomeni
piroclastici) che scardinarono ciò che restava dell'isola, sollevando immense
ondate alte fino a 60 metri, originando uno tsunami che
raggiunse la costa settentrionale di Creta con
onde alte fino a 20 m devastando tutti i villaggi di quella zona.
Capoluogo
dell'isola è Fira (Φηρά), scalo portuale di riferimento del turismo insulare
ellenico, particolarmente intenso sulla stessa Santorino. <br/< Il
secondo centro abitato che si trova a nord dell'isola è Oia (si
legge Ia), antico centro rinomato per i suoi mulini a
vento e da cui si possono ammirare i tramonti sul mare
Egeo. Altri centri abitati importanti sono Kamari, Perissa, Akrotiri, Emporio, Pyrgos, Imerovigli e Karterados.
Il punto più
alto dell'isola è il monte Profitis Illas a 567 m. É un
piccolo vulcano con una piccola caldera.
La
principale risorsa economica è data dall'esportazione della pozzolana e
dei vini pregiati. Nell'isola si produce un ottimo vino dal
sapore dolce e molto corposo, il Vin santo, da non confondere con l'omonimo
vino toscano.
L'arcipelago
di Santorino
Oltre che
da Santorini stessa altre isole fanno parte di quel che si può considerare un
piccolo arcipelago:
§ Therasia, un'isola
abitata che faceva parte della grande isola originaria.
§ Aspronisi, un grosso scoglio anch'esso
parte della vecchia Santorino.
§ Palea Kameni, isola
vulcanica che per prima si è formata nelle eruzioni successive alla grande
esplosione.
§ Nea Kameni, l'isola vulcanica più recente che contiene un
vulcano ancora attivo, la cui ultima eruzione avvenne nel 1950
§
Influenza
culturale
È stato
ipotizzato che la particolare conformazione circolare dell'isola, la fiorente
civiltà che la abitava, e l'apocalittica eruzione vulcanica che la spazzò via in
brevissimo tempo, possano essere stati alla base del racconto di Atlantide di Platone. In due
suoi "Dialoghi" (Timeo e Crizia) il filosofo accenna a un'isola,
abitata dalla stirpe di uomini più nobile della terra e governata da una
civiltà utopistica in grado di dominare quasi tutto il Mediterraneo. Secondo
Platone questa civiltà, che si trovava non nell'Egeo ma oltre le colonne di
Ercole (attuale stretto di Gibilterra) fu sconfitta dai greci e l'isola
sprofondò a causa di un violento terremoto.
Platone
narra una favola morale (vera o inventata ancora non si sa) di due grandi città
che entrarono in conflitto tra loro: Atene, l'attuale capitale della Grecia, e
Atlantide, città che si inabissò e sparì dalla faccia della Terra.
Dai
racconti di Platone non è però possibile identificare con certezza il possibile
luogo (se mai sia esistito) di ubicazione di Atlantide, e d'altronde l'Utopia
di Platone sembrerebbe non essere altro che una creazione letteraria a sostegno
degli argomenti che il grande filosofo voleva proporre alla società del suo
tempo.
Molti
studiosi, tra cui esperti vulcanologi e archeologi, hanno evidenziato come
l'eruzione del vulcano di Santorini possa essere in qualche modo ricollegata
alle descrizioni di Platone su Atlantide e come all'eruzione vulcanica possa
ricondursi la distruzione della fiorente colonia cretese di Akrotiri e
probabilmente anche la distruzione della civiltà minoica cretese.
I
riferimenti di Platone al Palazzo dove le acque affluivano rigogliose dalle
vicine colline pare si possano rintracciare nei siti archeologici di Cnosso
(nell’isola di Creta) e Akrotiri, nell’isola di Santorini. Il Palazzo di
Atlantide che viene descritto da Platone come un edificio a più livelli situato
su un grande piano in cima a una collina terrazzata, è simile sia al Palazzo di
Cnosso che a quelli di Akrotiri, così come lo sono la descrizione
architettonica e i materiali usati nella sua costruzione.
Nel 1967
nella località di Akrotiri in Santorini, gli archeologi riportarono alla luce
un'antica città, quasi completamente intatta come Pompei e ricoperta da antiche
ceneri. La scoperta fu catalogata come tra le più importanti nella storia
dell’archeologia. Diverse case furono portate alla luce e presentavano un
sofisticato sistema idraulico, con tanto di bagni e acque correnti che
defluivano in un perfetto sistema fognario. Questo sito testimonia una delle
prime forme di ingegneria urbana mai scoperte nella storia.
Platone
ancora descrive le rocce bianche, scure e rosse estratte dalle cave dell’isola
di Atlantide per costruire i palazzi della ‘grande’ città dell’isola. La
descrizione è simile alle rocce della terra di Santorini.
In ultimo,
Platone si riferisce alla fonte del mito di Atlantide, gli egiziani. Gli
egiziani, secondo Platone, chiamavano Atlantide "Kepchu", nome che
viene storicamente usato per il popolo dell’isola di Creta, culla della civiltà
minoica.
È da
notare infine che nelle rovine della città di Akrotiri, non è stato ritrovato
alcun resto umano (al contrario di Pompei). Si pensa quindi che i suoi abitanti
avessero trovato in qualche modo una via di scampo prima della famosa eruzione
vulcanica, in luoghi ancora oggi sconosciuti.
Le
ricerche storiche e archeologiche a Santorini continuano ininterrottamente, e
chissà se un giorno le fantasie di alcuni si potranno ancorare alle evidenze
storiche.
Fotografia
Il più
noto fotografo greco, George Meis, ha
raggiunto il successo pubblicando una serie di cartoline che ritraevano le
bellezze dell'isola, vendendole in tutta la Grecia. Le cartoline sono state
riprodotte in formato poster ed incorniciate, e in seguito Meis ha prodotto un
celebre libro di foto su Santorini: Thera or
Santorini - born from Tephra (ISBN
960-86736-1-5). Le foto di Meis hanno impiegato metodi innovativi per la fotografia panoramica, ovvero la composizione di un
mosaico di fotografie a formare una foto con angolo di campo sui 200°.
Eruzione minoica
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Immagine satellitare di Thera, 21 novembre del 2000
L'eruzione
minoica di Thera, anche
riferita come eruzione di
Thera o eruzione di Santorini, fu una
vasta e catastrofica eruzione
vulcanica (indice di esplosività vulcanica (VEI)[1]= 6 o 7, Roccia Densa Equivalente (DRE)[2]= 60 km3)[3] la quale si stima sia accaduta nella metà del secondo millennio
a.C.[4] L'eruzione fu uno dei più grandi eventi vulcanici accaduti sulla
Terra, documentata storicamente.[5][6][7] L'eruzione devastò l'isola di Thera (o Santorini),
compreso l'insediamento minoico ad Akrotiri come pure
aree comunitarie e agricole sulle isole vicine e sulle coste di Creta.
L'eruzione
sembra avere ispirato certi miti
greci[8] e può avere causato scompiglio in Egitto.[9][10] In aggiunta, si è congetturato che l'eruzione minoica e la
distruzione della città di Akrotiri avesse fornito la base o altrimenti
l'ispirazione a Platone per la storia riguardo ad Atlantide.[11][12]
Eruzione
L'evidenza
geologica mostra che il vulcano a Thera avesse eruttato numerose volte nel
corso di centinaia di migliaia di anni prima della dell'eruzione minoica. In un
processo che si ripete, il vulcano erutterebbe violentemente, e allora,
eventualmente, collassa in una caldera rozzamente circolare riempita d'acqua marina, con numerose piccole
isole formanti un circolo. La caldera si riempirebbe lentamente di magma,
ricostruendo un nuovo vulcano, eruttato e dunque collassato nuovamente, nel
corso di un processo ciclico continuo.[13] Un altro famoso vulcano che ripete un simile processo è il Krakatoa in Indonesia.
Immediatamente
prima dell'eruzione minoica, le pareti della caldera formavano un anello quasi
continuo di isole con il solo accesso giacente fra Thera e la piccola isola di Aspronisi.[13] Questa eruzione da cataclisma fu incentrata su una piccola isola
proprio a nord dell'attuale isola di Nea
Kameni nel centro
della caldera che allora esisteva. La parte settentrionale della caldera venne
di nuovo riempita da cenere e lava vulcanica, collassando dunque di nuovo.
Su Santorini, c'è uno
spesso strato di 60 m di tefra bianca che copre il suolo delineando distintamente il livello del
terreno prima dell'eruzione. Questo strato ha tre distinte bande le quali
indicano le differenti fasi dell'eruzione.[14] Poiché nessun corpo è stato trovato nel sito di Akrotiri, Floyd W. McCoy, professore di geologia e
oceanografia, Università
di Hawai'i, annota che la popolazione locale abbia, con il pericolo
dell'avanzamento della imminente eruzione, lasciato l'isola prima della sua
distruzione. Tuttavia, la sottigliezza del primo strato di cenere, insieme alla
mancanza di un'erosione rilevante di questo strato da parte delle piogge invernali
prima che il successivo strato fosse depositato, indica che il
vulcano avesse dato alla popolazione locale soltanto pochi mesi di avviso.[15]
Recenti
ricerche fatte da una squadra di scienziati internazionali nel 2006 rivelarono
che l'evento di Santorini fosse stato molto più grande rispetto alla stima
originale di 39 km³ di roccia-densa-equivalente (DRE) (ovverosia volume totale di materiale eruttato dal vulcano);
questo resoconto venne pubblicato nel 1991.[3] Con una DRE stimata dunque in eccesso di 60 km ³,[3][7] il volume di materiali piroclastici sarebbe approssimativamente di 100 km³,[16] posizionando l'indice di esplosività vulcanica dell'eruzione di Thera a 6 o 7, vale a dire quattro volte superiore
al materiale riversato nella stratosfera per il Krakatoa nel 1883, un evento ben documentato. Gli eventi vulcanici di
Thera e la susseguente caduta di ceneri probabilmente sterilizzarono l'isola,
come successe sul Krakatoa. Durante tempi storici, soltanto l'eruzione del Tambora del 1815 rilasciò più materiale nell'atmosfera.[5][6]
Conseguenze fisiche
Vulcanologia
Questa eruzione
pliniana provocò
una piuma estesa
nella stratosfera stimata alta da 30 a 35 km. Inoltre, il magma sottostante al vulcano venne a contatto con l'acqua marina poco
profonda dell'insenatura, provocando una violenta eruzione di vapore.
L'evento
generò anche uno tsunami alto da 35 m a 150 m che devastò la costa nord di Creta, distante
circa 110 km. Lo tsunami ebbe un impatto sulle città costiere quali Amnisos, dove i
muri degli edifici furono deformati nel loro allineamento. Sull'isola di Anafi, 27 km
ad est, sono stati trovati strati di cenere profondi 3 m, come pure strati
di pomice sui pendii a 250 m sopra il livello del mare.
Altrove
nel Mediterraneo si sono trovati depositi di pomice causati probabilmente
dall'eruzione di Thera. Gli strati di cenere nelle carote perforate sul fondale
marino e dei laghi in Turchia,
tuttavia, mostrano che la più abbondante caduta di cenere avvenne a est e a
nord-est di Santorini. Adesso
si sa che la cenere trovata su Creta è stata depositata in una fase
precorritrice all'eruzione vera e propria, alcune settimane e mesi prima delle
principali fasi eruttive, ed avrebbero avuto un leggero impatto sull'isola.[17] Venne affermato inoltre che i depositi di cenere prodotti da
Santorini furono trovati anche nel delta del Nilo,[18] adesso ci è noto però che si tratta di una identificazione errata.[19][20]
Datazione
L'eruzione
minoica fornisce un punto fisso per allineare l'intera cronologia del II
millennio a.C. nell'Egeo, poiché l'evidenza dell'eruzione viene trovata
dovunque nella regione. Nonostante ciò, la data esatta dell'eruzione è stata
difficile da determinare. Le stime attuali basate sulla datazione del radiocarbonio indicano che l'eruzione accadde tra il 1627 a.C. ed il 1600 a.C.[21] Tuttavia, questa gamma di date sono in conflitto con le precedenti
stime, basate su studi archeologici che utilizzano la cronologia
convenzionale egiziana, di circa un secolo posteriore.[21][22][23]
Gli
archeologi svilupparono le cronologie della tarda età del bronzo delle culture
del Mediterraneo orientale analizzando l'origine dei manufatti (per esempio, oggetti
provenienti da Creta, Grecia continentale, Cipro o Cananea) trovati
in ogni strato archeologico.[24] Se l'origine del manufatto può essere accuratamente datata, allora
si può dare una data di riferimento per lo strato in cui esso si trova. Se
l'eruzione di Thera potesse essere associata con un dato strato di cultura
cretese (o altra), i cronologisti potrebbero usare la data di quello strato per
datare l'eruzione stessa. Poiché la cultura di Thera al tempo della distruzione
era simile a quella del tardo
minoico IA (TMIA) su
Creta, il TMIA è la linea di base per stabilire la cronologia altrove.
L'eruzione si allinea anche con le culture del Tardo cicladico I(TCI) e il Tardo
elladico I (TEI), ma
precede il TEI peloponnesiaco.[25] Scavi archeologici ad Akrotiri hanno portato alla luce anche
frammenti di nove vasi di gesso siro-palestinesi del medio
bronze II(MBII).[24]
Un tempo,
si credeva che i dati forniti dalle carote
di ghiaccio della Groenlandia potessero essere utili per accertare la data esatta dell'eruzione.
Una grande eruzione, identificata nelle carote di ghiaccio e datata al 1644
a.C. (+/- 20 anni), venne sospettata essere quella di Santorini. Tuttavia,
la cenere vulcanica rintracciata da una carota di ghiaccio dimostrava che ciò
non era riferibile a Santorini, arrivando alla conclusione che l'eruzione
poteva essere accaduta in altra data.[17] La tarda eruzione dell'Olocene del Monte Aniakchak, un vulcano
in Alaska, viene
proposta come la più probabile fonte dei minuti frammenti di vetro vulcanico
nella carota di ghiaccio della Groenlandia.[26]
Un altro
metodo usato per stabilire la data dell'eruzione è la datazione
degli anelli degli alberi. Questo ripo di datazione ha mostrato che un
grande evento che interferì con la normale crescita degli alberi nel Nord
America accadde nel 1629-1628 a.C.[27] La prova di un evento climatico intorno al 1628 a.C. è stato
trovato negli studi sulla depressione della crescita delle querce
europee in Irlanda
e inSvezia.[28]
Nel 2006
due documenti di ricerca furono pubblicati affermando che la nuova analisi con
il radiocarbonio datava l'eruzione tra il 1627 a.C. e il 1600 a.C. Campioni di
legno, ossa e semi collezionati da varie località dell'Egeo, incluso Santorini,
Creta, Rodi e Turchia, furono
analizzati in tre laboratori separati ad Oxford, Vienna (Austria), e Heidelberg (Germania) in modo da minimizzare i mutamenti di un errore di
datazione al radiocarbonio. I risultati dell'analisi indicarono un'estesa
datazione per l'evento di Thera tra il 1660 a.C. e il 1613 a.C.[29][30] Anche quell'anno la data indicata dal radiocarbonio dell'eruzione
di Thera venne limitata nel lasso di tempo che va dal 1627 al 1600 a.C., con il
95% di probabilità di esattezza, dopo i ricercatori analizzarono il materiale
proveniente dagli alberi di ulivi che furono trovati sepolti sotto la lava del vulcano.[31] Poiché gli alberi crescevano sull'isola, i risultati possono
essere stati affetti da degasamento vulcanico, il quale avrebbe alterata la
precisione degli studi radiometrici.
Sebbene il
radiocarbonio indichi una datazione dell'eruzione nel 1600 a.C., gli archeologi
credono che la data è contraddetta dai ritrovamenti negli scavi effettuati in
Egitto e a Thera. Per esempio, alcuni archeologi hanno trovato sepolta ceramica
egiziana e cipriota su Thera che è datata a un periodo più tardi rispetto alle
date radiometriche per l'eruzione. Poiché la cronologia storica egiziana è
stata stabilita da numerosi studi archeologici, la data esatta dell'eruzione
resta controversa. Se la datazione con il
radiocarbonio è precisa, si dovrebbero avere significativi riallineamenti
cronologici di molte culture del Mediterraneo orientale.[32][33]
Effetti climatici
L'idrologo
Philip LaMoreaux affermò nel 1995 che l'eruzione causò significativi mutamenti
climatici nella regione del Mediterraneo orientale, Mar Egeo e buona parte dell'emisfero
settentrionale,[34] ma questo fu energicamente rigettato dal vulcanologo David Pyle un
anno più tardi.[35]
Riguardo
al lasso di tempo della data dell'eruzione indicata dal radiocarbonio, c'è
l'attestazione di un evento climatico significativo nell'emisfero
settentrionale, che include gli scarsi raccolti in Cina (vedi sotto), come pure l'evidenza fornita dagli anelli
degli alberi, citata sopra: pini
bristlecone della California; querce delle paludi dell'Irlanda, Inghilterra e Germania; e altri
alberi della Svezia. Gli anelli degli alberi datano precisamente
l'evento a 1628 a.C.[27][28]
Impatto storico
Civiltà minoica
Il solo oggetto trovato negli scavi di Akrotiri, una piccola scultura di un ibex che stava nascosta sotto un pavimento; deve essere accaduta una
totale evacuazione della popolazione (prima o) durante l'avanzamento della
catastrofe, poiché pochi manufatti e nessun cadavere rimasero sepolti nella
cenere
L'eruzione
devastò il vicino insediamento minoico ad Akrotiri su
Santorini, il quale fu sepolto sotto uno strato di pomice.[36] Si è creduto che l'eruzione colpisse duramente anche la
popolazione minoica di Creta, sebbene
l'estensione dell'impatto sia dibattuta. Le prime teorie proposero che una
caduta delle ceneri di Thera su metà della parte orientale di Creta soffocasse la vita delle
piante, causando fame nella popolazione locale.[37] Tuttavia, dopo più esami sul campo, questa teoria ha perso
credibilità, poiché si è determinato che non più di 5 mm di cenere caddero
su tutto il territorio di Creta.[38] Altre teorie sono state proposte basate sull'evidenza archeologica
trovata a Creta indicante che uno tsunami,
probabilmente associato all'eruzione, colpì le aree costiere di Creta e può
avere duramente devastato gli insediamenti minoici costieri.[39][40][41] Una più recente teoria ipotizza che molto del danno provocato ai
siti minoici sia dovuto a un grande terremoto che precedette l'eruzione di
Thera.[42]
Resti
significativi minoici sono stati trovati oltre lo strato di cenere a Thera del
periodo del Tardo
Minoico I, implicando che l'eruzione di Thera non avesse causato
l'immediato crollo della civiltà dei minoici. Considerato che questi
costituivano una potenza marinara e dipendevano dalle navi della loro marina
mercantile per la sussistenza, l'eruzione di Thera probabilmente causò una
significativa privazione economica ai minoici—e la probabile perdita del loro
impero millenario.
Se questi
effetti furono sufficienti ad innescare la caduta della civiltà minoica è una
questione ancora dibattuta. La conquista micenea del regno dei minoici accadde nel periodo del Tardo Minoico II
(TMII), non molti anni dopo l'eruzione, e molti archeologi congetturano che
l'eruzione inducesse una crisi nella civiltà minoica, che permise così ai
micenei una facile conquista.[40]
Documenti cinesi
Alcuni
scienziati correlano un inverno vulcanico dovuto all'eruzione minoica con i
documenti cinesi registranti il collasso della XI dinastia in Cina. Secondo
gli Annali di bambù, il collasso della dinastia e il
sorgere della dinastia Shang, datato approssimativamente al
1618 a.C., fu accompagnato da "'nebbia gialla, un fioco sole, dunque tre
soli, ghiaccio a luglio, carestia e l'inaridimento di tutti e cinque i
cereali".[9]
Impatto sulla storia egiziana
Non ci
sono documenti egiziani sopravvissuti riguardo all'eruzione, e l'assenza di
tali documenti è talvolta attribuita al generale disordine che regnava in
Egitto intorno al secondo periodo intermedio.
Tuttavia, ci sono connessioni tra l'eruzione di Thera e le calamità delle Ammonizioni
di Ipuwer, un testo del Basso Egitto durante il Medio
Regno o il secondo periodo intermedio.[43]
Violenti
temporali devastarono l'Egitto, descritti nella cosiddetta Stele della Tempesta di Ahmose I, sono stati
attribuiti ai mutamenti climatici a breve termine causati dall'eruzione di
Thera.[9][10][44]
Mentre si
è argomentato che il danno provocato da questa tempesta possa essere stato
causato da un terremoto successivo all'eruzione di Thera, si è anche suggerito
che esso fosse causato durante una guerra contro gli Hyksos, e il
riferimento alla tempesta è meramente una metafora per caos, sul quale il
faraone era impegnato a ristabilire l'ordine.[45]
C'è
un'opinione prevalente riguardo al fatto che l'Egitto, essendo troppo lontano
da importanti aree di attività sismica, non
sarebbe stato colpito significativamente dal terremoto nell'Egeo. Inoltre,
altri documenti, quali lo Speos
Artemidos di Hatshepsut,
rappresentano tempeste simili, ma sono chiaramente un'espressione figurativa e
non letterale. La ricerca indica che questa stele particolare è proprio un
altro riferimento alla vittoria del faraone sulle forze del caos e
dell'oscurità.[45]
Tradizioni greche
L'eruzione
di Thera e la sua ricaduta vulcanica possono ben avere ispirato i miti della titanomachia nella Teogonia di Esiodo.[8] I precedenti della titanomachia possono derivare dal ciclo di Kumarbi, un poema epico hurrita dell'età del
bronzo proveniente
dalla regione del lago di
Van. senza fonte
Tuttavia,
la titanomachia stessa potrebbe avere preso elementi dalla memoria folclorica
dell'Anatolia occidentale poiché la storia si espanse verso occidente. I versi
di Esiodo sono stati confrontati con l'attività vulcanica, citando il colpo
di fulmine di Zeus come fulmine
vulcanico, la terra bollente e il mare come una frattura della camera
magmatica, il calore e la fiamma immensa come prova di esplosioni freatiche, oltre a molte altre
descrizioni.[46]
Atlantide
Per approfondire, vedi la voce Atlantide.
|
C'è
qualche prova archeologica, sismologica e vulcanologica sul fatto che il mito di Atlantide,
descritto da Platone, sia
basato sull'eruzione di Santorini.[47][48][49]
Note
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Bibliografia
Ulteriori
letture
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§ (EN)Warren PM, Cronologie:
Studi in onore di Manfred Bietak (Orientalia Lovaniensia Analecta 149), Louvain-la-Neuve,
Belgium, Peeters, 2: 305–321.
Collegamenti esterni
§ (EN)Articoli sulla Fondazione di
Thera sull'archeologia,
cronologia, geologia, vulcanologia, ecc.
§ (EN)Santorini
Decade Volcano — Geologia
di Santorini e storia vulcanica, l'eruzione Minoica e la leggenda di Atlantide.
§ (EN)L'eruzione
vulcanic a di Thera (Santorini) e la Cronologia Assoluta dell'età del bronzo
egea - Un sito
WWW compagno a: Sturt W. Manning, Un
esame del tempo: il vulcano di Thera e la cronologia e storia dell'Egeo e del
Mediterraneo orientale nella metà del secondo millennio a.C.
§ (EN)VolcanoWorld
Informazioni riguardo all'eruzione con
fotografie
§ (EN)Spedizione del 2006 a
Thera –
esplorazione dei depositi sottomarini e morfologia del vulcano di Santorini
§ (EN)L'eruzione di Santorini nella
tarda età del bronzo – Tesi
dottorale online sull'eruzione, analisi scientifica e gli effetti ambientali
(di David A. Sewell, 2001)
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