lunedì 19 settembre 2016

APPARIZIONI A MEDJUGORJE (i 10 segreti arrivano piano piano)- Profezie di Anguera: concordanze con altri messaggi della Madonna nel mondo. Messaggi nn. 86 del 27/9/88 “Cari figli, è vicina l’ora nella quale un fratello ucciderà l’altro, e un padre ucciderà il suo stesso figlio. Molti si pentiranno di una vita vissuta senza Dio, ma sarà troppo tardi. Siate pronti, poiché sta arrivando l’ora dei grandi eventi, l’ora nella quale si realizzeranno grandi segreti da me rivelati in varie apparizioni nel mondo.” e 1.511 del 5/12/98. 1.511 - 5 dicembre 1998 "È necessario che tutte le profezie si compiano, ma alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà." - Atti 5, 38-39 "Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!"


POST DEL 25/3/2012 - AGGIORNAMENTO DEL 15/8/2016 NUOVO AGGIORNAMENTO IL 2/01/2019




Link: https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2011/11/profezie-di-anguera-concordanze-con_9472.html

Data iniziale disvelamento dei segreti
Apparizione annuale  che dal 1983 riceve ogni 18 marzo la veggente Mirjana. (nata il 18 marzo 1965). Un prossimo 18 marzo potrebbe iniziare l' avvio dei 7 giorni di preghiera e digiuno con padre Petar.  Il 25 marzo, festa dell'Annunciazione da parte dell'arcangelo Gabriele, quando il segreto verrebbe annunciato al mondo.
Massimiliano Bruno

2.942 - 12/01/2008
CARI FIGLI, A CAUSA DI COLUI CHE HA BISOGNO DI UN MIRACOLO, VERRANNO GRANDI SOFFERENZE PER LA CHIESA. Colui che si oppone a Cristo guadagnerà un alleato e insieme causeranno gravi conflitti nella Chiesa del mio Gesù. INGINOCCHIATEVI in preghiera. Sono vostra Madre e soffro per ciò che vi attende. Vi chiedo di essere fedeli a Cristo. Accogliete il suo Vangelo e restate saldi nella verità. Non perdetevi d’animo. Il Signore vi ama ed è molto vicino a voi. Coraggio. Io intercederò presso il mio Gesù per voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.


Il 3° segreto di Medjugorje



Medjugorje: Padre Petar io Annuncierò al Mondo i 10 segreti. 

Padre Petar Ljubicic, è nato nel 1946 a Prisoje, Tomislavgrad. Ma sapendo che P. Petar è del 1946 significa che oggi, nel 2016, ha 70 anni. Questo fa pensare che insomma, pur augurando lunga vita a P. Petar, il tempo dei segreti cada nei prossimi…20 anni?
Fonte: http://www.lalucedimaria.it/medjugorje-padre-petar-io-annunciero-al-mondo-i-10-segreti-video-eccezionale/
Commento

Quasi tutti i veggenti sono depositari dei 10 segreti: pregheranno dieci giorni prima il loro verificarsi con un frate francescano loro padre spirituale, e tre giorni prima che accada l' evento profetizzato lo proclameranno al mondo intero; per evitare il panico e per "santa prudenza" la Santa Sede obbligherà il padre francescano ad annunciarlo il giorno dopo il verificarsi degli eventi profetizzati dalla Madonna, svuotando di fatto, la potenza profetica della parola annunciata e creando confusione e dubbi nei fedeli.

Dopo il compiersi del terzo segreto di Medjugorje (un segno indistruttibile) e' 'probabile che i frati francescani verranno tacitati dal Vaticano per "santa prudenza" e i 7 segreti rimanenti non verranno enunciati 3 giorni prima il loro accadere, come voluti da Maria, ma verranno proclamati al mondo intero il giorno successivo il loro verificarsi, vanificando e svuotando di potere la funzione profetica del segreto e innescando dubbi e confusioni nei credenti cattolici.

Massimiliano Bruno


ESISTE UN' ULTERIORE INTERPRETAZIONE CHE COLLEGHEREBBE IL TERZO SEGRETO DI FATIMA CON IL TERZO SEGRETO DI MEDJUGORJE.


Esiste un'ulteriore interpretazione che collegherebbe il terzo segreto di Fatima con il terzo segreto di Medjugorje. Tale ipotesi partirebbe da quelle di molti altri studiosi che non sono convinti nel vedere nel terzo segreto una semplice rappresentazione allegorica di un attentato al Papa, ma una descrizione precisa di una serie di eventi collocati nel futuro. In tal caso, lo scenario che viene descritto nel terzo segreto di Fatima, non è compatibile con lo scenario dell'attentato di Piazza San Pietro contro Giovanni Paolo II. Il pontefice si trovava a Roma, nella piazza antistante la Basilica di San Pietro e non su una montagna sormontata da una croce. Wojtyla non morì in quell'attentato, cosa che invece accadde nella visione dei veggenti di Fatima. Ultima cosa, solo il Papa venne colpito in quell'attentato, mentre gli altri membri del clero non vennero toccati, mentre nel testo del terzo segreto si legge chiaramente che anche i membri della Chiesa furono colpiti. Invece il terzo segreto Fatima sarebbe molto più compatibile con lo scenario che si verrebbe a creare nel caso in cui si realizzasse il terzo segreto di Medjugorje. Da alcuni cenni infatti è risaputo che il terzo segreto di Medjugorje, dovrebbe essere un segno prodigioso che dovrebbe comparire sulla collina di Medjugorje dove sono cominciate le apparizioni mariane; tale collina è proprio sormontata da una croce. Se il terzo segreto di Medjugorje si realizzerà su quella collina come descritto dai veggenti, allora è plausibile che potrebbe attirare molti più pellegrini del normale e addirittura la visita apostolica del Pontefice con al seguito cardinali, vescovi e sacerdoti. In quel caso si realizzerebbe lo scenario descritto nella visione di Lucia, dove un Vescovo vestito di bianco sale una montagna sormontata da una croce e lì verrebbe colpito a morte insieme agli altri membri del clero che lo accompagnerebbero. In tal caso appare evidente che il terzo segreto di Fatima si completerebbe solo dopo il terzo segreto di Medjugorje. Tale ipotesi inoltre sarebbe compatibile con il sogno di Don Bosco, quello delle due colonne, dove il Papa viene ferito gravemente dai suoi nemici, ma poi si riprende. Successivamente verrebbe ferito una seconda volta ma questa volta muore. Questa sogno sembra descrivere un Papa che subisce un grave attentato e poi sopravvive e poi un altro che invece resta ucciso, come accade nella visione di Lucia.[senza fonte]


Commento alla Fonte senza Nome


Se accadrà come ipotizzato, ci sarà un cordone di sicurezza militare, con metal-detector per individuare armi ed esplosivo, per tutti i fedeli e religiosi al seguito del papa in pellegrinaggio sulla montagna dove apparirà il segno (potrebbe essere tipo roveto ardente di Mosè che brucia e non si consuma), dove esiste già una croce o potrebbe venire eretta una croce di sughero a simboleggiare il mondo intero, di sughero perchè semplice da costruire, trasportare a spalla, e di misure notevoli visibile a notevole distanza). Non verrebbero individuate armi in legno, piccole balestre con frecce da smontare e rimontare o cerbottane. Solo in questo modo si spiegherebbe l' uso arcaico per i nostri tempi di frecce che uccideranno il Vescovo vestito di bianco e tutto il suo seguito, indicato nel terzo segreto di Fatima.

Altra ipotesi improbabile: l' Occidente non venderà più armi ai fanatici religiosi e questi ultimi saranno costretti a costruirne di rudimentali.

Massimiliano Bruno


Da Medjougorje due avvertimenti per tutto il mondo: Quando avverranno?


COMPLEANNO DELLA MADONNA 5 AGOSTO

VENERDI' 5 AGOSTO 2016

SABATO 5 AGOSTO 2017
DOMENICA 5 AGOSTO 2018
LUNEDI' 5 AGOSTO 2019
MERCOLEDI' 5 AGOSTO 2020
GIOVEDI 5 AGOSTO 2021
VENERDI 5 AGOSTO 2022


5 Agosto: Il Compleanno della Madonna
( Medjugorje)




“Per quanto la Vergine abbia messo il sigillo della segretezza sulla sua vita che ha raccontato ai veggenti, tuttavia qualcosa ha rivelato attraverso i messaggi. Si tratta di particolari tutt’altro che trascurabili. Quello più rilevante riguarda la questione se la Madonna sia morta prima di essere stata assunta in cielo. Al riguardo la “Gospa” è categorica. Proprio nel giorno dell’Assunta così risponde: “ Mi chiedete della mia assunzione. Sappiate che io sono salita al cielo prima della morte”( 15 – 08 - 1981). L’affermazione della Madonna si pone così nel solco della tradizione più antica che  parla della “Dormizione” della Beata Vergine Maria, intesa come momento di grazia nel quale la Madre di Dio “ è stata pienamente conformata al Figlio suo Risorto, il vincitore del peccato e della morte”ì ( cfr Catechismo C. C. 966). “Nella tua maternità hai conservato la verginità, nella tua dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio; hai raggiunto la sorgente della Vita, tu che hai concepito il Dio vivente e che, con le tue preghiere, liberi le nostra anime dalla morte”  (Liturgia bizantina). 
L’altro particolare che la Regina della pace ha rivelato, chiedendo il coinvolgimento dei fedeli, riguarda il giorno della sua natività, la cui festa liturgica è celebrata dalla Chiesa l’8 Settembre. La Madonna ha voluto dare molta enfasi a questa rivelazione con un messaggio commuovente: “ il 5 Agosto prossimo si celebri il secondo millennio della mia nascita. Per quel giorno Dio mi permette di donarvi grazie particolari e di dare al mondo una speciale benedizione. Vi chiedo di prepararvi intensamente con tre giorni da dedicare esclusivamente a me. In quei giorni non lavorate. Prendete la corona del rosario e pregate, digiunate a pane e acqua. Nel corso di tutti questi secoli mi sono dedicata completamente a voi: è troppo se adesso vi chiedo di dedicare tre giorni a me?” ( 01-08-1984). La precisazione della Madonna può essere un prezioso punto di riferimento per gli storici e gli esegeti, sempre che la vogliano accogliere. L’intenzione della Madre di Dio è però un’altra. Vuole che i suoi figli si rendano conto del suo amore inesauribile e universale, che abbraccia l’intero cammino dell’umanità e di ogni persona in particolare. Anche quello che ci chiede per festeggiare il suo compleanno è a nostro completo vantaggio. Quel giorno i veggenti e i giovani del villaggio hanno preparato per l’incontro con la Madonna una torta enorme con gli auguri di rito. Non era però possibile sistemarvi sopra tutte le candeline necessarie.” 
( Padre Livio – Medjugorje: Il cielo sulla terra – Ed Piemme”)
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(Nella foto: I libanesi festeggiano il compleanno della Gospa sul Podbrdo - di Laura M.) Agosto: Il Compleanno della Madonna
( Medjugorje)

La Chiesa oggi: da Medjugorje alle terre di confine

Dai pendii scoscesi e petrosi del Podbrdo alla Chiesa lontano da Roma VIDEO DOCUMENTARIO - RAI :http://www.aleteia.org/it/religione/video/chiesa-medjugorie-terre-confine-rai-5857126316507136

MEDJUGORJE ED ANGUERA COMPIMENTO DI FATIMA?

Previsto il: 02/11/1991 messaggio 458
Coinvolti: intera popolazione mondiale

Responsabile : Madonna della Pace
Obiettivo: Trionfo definitivo del Cuore Immacolato di Maria attraverso la Consacrazioni di singoli e nazioni
Motivazione: salvare il maggior numero di figli creati ad immagine e somiglianza di Dio

I sette tuoni messi sotto sigillo e non rivelati potrebbero essere gli ultimi sette segreti di Medjugorie, i primi tre come sappiamo sono avvertimenti. (Apocalisse 10).
   Apocalisse capitolo 10:

1 Vidi poi un altro angelo, possente, discendere dal cielo, avvolto in una nube, la fronte cinta di un arcobaleno; aveva la faccia come il sole e le gambe come colonne di fuoco. 
2 Nella mano teneva un piccolo libro aperto. Avendo posto il piede destro sul mare e il sinistro sulla terra, 3 gridò a gran voce come leone che ruggisce. E quando ebbe gridato, i sette tuoni fecero udire la loro voce. 
4 Dopoché i sette tuoni ebbero fatto udire la loro voce, io ero pronto a scrivere quando udii una voce dal cielo che mi disse: «Metti sotto sigillo quello che hanno detto i sette tuoni e non scriverlo».
5 Allora l'angelo che avevo visto con un piede sul mare e un piede sulla terra,
alzò la destra verso il cielo5 Allora l'angelo che avevo visto con un piede sul mare e un piede sulla terra,
alzò la destra verso il cielo
6 e giurò per Colui che vive nei secoli dei secoli;
che ha creato cielo, terra, mare, e quanto è in essi: «Non vi sarà più indugio! 
7 Nei giorni in cui il settimo angelo farà udire la sua voce e suonerà la tromba, allora si compirà il mistero di Dio come egli ha annunziato ai suoi servi, i profeti».


Messaggi di Medjugorje contenenti 'segreti'

Totale trovati: 13

Messaggio di Medjugorje, 7 maggio 1985 [O] - L'apparizione annuale a Ivanka

Ivanka Ivankovic-Elez ha avuto apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981. al 7 maggio 1985. Quel giorno, la Vergine le disse:
"Cara figlia mia, oggi è il nostro ultimo incontro! Non essere triste, perchè io verrò a farti visita in occasione di tutti gli anniversari tranne il prossimo. Figlia mia, non pensare di aver commesso qualche errore e che per questo motivo non verrò più a farti visita. Non hai fatto nulla! Tu hai accolto con tutto il cuore e realizzato i piani che mio Figlio ed io avevamo. Sii felice, perchè io sono tua Madre che ti ama con tutto il cuore. Ivanka, grazie per aver risposto alla chiamata dal mio Figlio e per essere stata così perseverante come Lui si aspettava. Figlia, di ai tuoi amici che mio Figlio ed io saremo sempre con loro quando ci cercheranno ed invocheranno. Quello che ti ho detto in questi anni a proposito dei SEGRETI non riverlarlo a nessuno, fino a quando io non te lo dirò. Ivanka, la grazia che tu ed i tuoi fratelli avete ricevuto non l'ha ricevuta nessuno fino ad ora in terra! "
Affidandole il decimo segreto, la Vergine le disse che per tutta la sua vita avrebbe avuto un'apparizione all'anno in occasione dell'anniversario delle apparizioni, il 25 giugno.

Messaggio di Medjugorje, 28 gennaio 1987 [O] - Messaggio della Madonna affidato alla veggente Mirjana Dragićević, nell'apparizione straordinaria

"Miei cari figli, sono venuta da voi per condurvi alla purezza dell'anima e dunque verso Dio. Come mi avete accolto? All'inizio senza credere, con paura e sfiducia verso i ragazzi che ho scelto. Poi una maggioranza mi ha accolto nel suo cuore e ha incominciato a mettere in pratica le mie richieste materne. Ma purtroppo questo non è durato a lungo. In qualunque luogo io vada, ed è con me pure mio Figlio, là mi raggiunge anche satana. Voi avete permesso, senza accorgervene, che prendesse il sopravvento in voi, che vi dominasse. Alcune volte capite che qualche vostro gesto non è permesso da Dio, ma rapidamente soffocate questo sentimento. Non cedete, figli miei! Asciugate dal mio volto le lacrime che verso osservando quello che fate. Guardatevi intorno! Trovate il tempo per accostarvi a Dio in Chiesa. Venite nella casa del Padre vostro. Trovate il tempo per riunirvi in famiglia e supplicare la grazia da Dio. Ricordatevi dei vostri morti, date loro gioia con la celebrazione della Messa. Non guardate con disprezzo il povero che vi supplica per una crosta di pane. Non cacciatelo dalla vostra mensa piena. Aiutatelo! E anche Dio aiuterà voi. Forse la benedizione che vi dà invece del ringraziamento, si realizza: forse Dio lo ascolta. Voi,figli miei, avete dimenticato tutto questo. In ciò ha contribuito anche satana. Non cedete! Pregate con me! Non ingannatevi pensando: 'lo sono buono, ma il mio fratello che mi sta accanto non vale nulla', non sareste nel giusto. Io, come vostra madre, vi amo e perciò vi ammonisco. Qui ci sono dei segreti, figli miei! Non si sa di che si tratta; ma quando lo si verrà a sapere, sarà tardi! Ritornate alla preghiera! Nulla è più importante di essa. Vorrei che il Signore mi permettesse di chiarirvi almeno in parte i segreti; ma sono già troppe le grazie che vi offre. Pensate a quanto voi offrite a Lui. Quando avete rinunciato, l'ultima volta, a qualche cosa per il Signore? Non voglio rimproverarvi ulteriormente; voglio invece invitarvi ancora una volta alla preghiera, al digiuno, alla penitenza. Se col digiuno desiderate ottenere grazia presso Dio, che nessuno sappia che digiunate. Se, con un dono ad un povero, desiderate ottenere grazia presso Dio, che nessuno lo sappia all'infuori di voi e del Signore. Ascoltatemi, figli miei... riflettete in preghiera su questi miei messaggi! "

Messaggio di Medjugorje, 25 agosto 1991 [O]

"Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera, adesso come mai prima, quando il mio piano ha cominciato a realizzarsi. Satana è forte e desidera bloccare i progetti della pace e della gioia e farvi pensare che mio Figlio non sia forte nelle sue decisioni. Perciò vi invito, cari figli, a pregare e digiunare ancora più fortemente. Vi invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima. Vi invito, cari figli, a comprendere l'importanza della mia venuta e la serietà della situazione. Desidero salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Perciò preghiamo affinché tutto quello che ho cominciato sia realizzato completamente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! "

Messaggio di Medjugorje, 18 marzo 1995 [O] - L'apparizione annuale a Mirjana

L'apparizione è durata dieci minuti e dopo Mirjana si è ritirata piangendo nella sua camera. Ecco cosa ha detto del suo incontro con la Madonna:
"Ho pregato con la Madonna tre Padre Nostro e tre Gloria al Padre; il primo per i non credenti, cioè per coloro che non hanno conosciuto l'amore di Dio; il secondo per le anime del Purgatorio ed il terzo per le intenzioni di coloro che erano presenti all'apparizione. La Madonna ha benedetto tutti i presenti ed anche gli oggetti sacri. Durante l'apparizione la Madonna non era allegra come nelle altre apparizioni per il mio compleanno. Mi ha parlato dei segreti ma non posso dire nulla a proposito."
Alla domanda perché la veggente ha pianto e se la Madonna ha dato qualche messaggio, Mirjana ha risposto:
"E' così difficcile quando la Madonna se ne va. L'incontro con Lei significa essere riempiti di tutto ed io mi sento completa. Ma quando se ne va, capisco che sono qui sulla terra, che devo continuare senza di Lei come se fossi sola, anche se sono ben cosciente di non esserlo. E' verramente difficile, difficile...
Nel messaggio la Madonna ha parlato dell' amore di cui abbiamo bisogno. Il Suo desiderio è che gli uomini si amino perché Dio è amore e se Lo amiamo, ci ameremo reciprocamente. Ho compreso questo è un messaggio di consolazione e che se abbiamo l'amore non dobbiamo temere nulla."
Ecco il messaggio della Madonna:
"Cari figli! Da tanti anni come Madre vi insegno la fede e l'amore di Dio. Non avete dimostrato gratitudine e non avete dato gloria al Padre caro. Siete diventati vuoti ed il vostro cuore è diventato duro e senza amore per le sofferenze del vostro prossimo. Io vi insegno l'amore e vi mostro che il Padre caro ha amato voi, e non voi Lui. Ha sacrificato il proprio Figlio per la vostra salvezza, figli miei. Finché non amate, non conoscerete l'amore del Padre vostro. Non Lo conoscerete, perché Dio è amore. Amate e non abbiate paura, perché, figli miei, nell'amore non c'è paura. Se i vostri cuori sono aperti al Padre e sono pieni d'amore per Lui, perché allora avere paura di ciò che arriva? Hanno paura coloro che non amano perché aspettano le punizioni e perché sanno quanto sono vuoti e duri. Figli, io vi guido verso l'amore, verso il Padre caro. Vi guido verso la vita eterna. La vita eterna è mio Figlio. Ricevetelo ed avete ricevuto l'amore. "

Messaggio di Medjugorje, 25 giugno 1995 [O] - L'apparizione annuale a Ivanka

Ivanka ha avuto l'apparizione, durata sei minuti, nella sua casa, dopodiche ha trasmesso il messaggio della Madonna ai presenti.
"La Madonna ha benedetto tutti i presenti all'apparizione. Mi ha parlato deisegreti. Mi ha invitato a pregare per le famiglie perché satana le vuole distruggere e ha invitato tutti gli uomini ad essere portavoce del pace."
Alla fine Ivanka ha aggiunto: "Ora dovrò aspettare un'altro anno fino al prossimo incontro".

Messaggio di Medjugorje, 18 marzo 1997 [O] - L'apparizione annuale a Mirjana

L'apparizione è avvenuta alle 13,50 ed è durata sei minuti. La Vergine non ha parlato di segreti ed ha consegnato il seguente messaggio:
"Cari figli! In quanto madre vi prego: non seguite la strada che avete intrapeso. E' una strada senza amore verso il prossimo, verso il mio Figlio. Lungo questa strada troverete solo la durezza ed il vuoto del cuore e non la pace che tutti desiderate. Avrà la pace vera solo chi, nel suo prossimo, vede ed ama il mio Figlio. Solo se in questo cuore domina il mio Figlio, esso conosce la pace e la tranquillità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. "

Messaggio di Medjugorje, 18 marzo 1998 [O] - L'apparizione annuale a Mirjana

L'apparizione è durata 4-5 minuti. La Vergine le ha parlato dei segreti, ha benedetto tutti i presenti ed ha dato il seguente messaggio:
"Cari figli! Vi invito ad essere la mia luce, a rischiarare tutti coloro che vivono ancora nelle tenebre ed a colmare i loro cuori con la Pace, con il mio Figlio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! "

Messaggio di Medjugorje, 25 giugno 1998 [O] - L'apparizione annuale a Ivanka

Ivanka ha avuto la sua apparizione, durata sei minuti, nella sua casa. Dopo l'apparizione Ivanka ha detto:
"La Vergine era felice. Le ho raccomandato tutti gli uomini e Lei ha impartito a tutti la sua benedizione. La Vergine mi ha parlato di tutti i segreti. Ci ha invitato a pregare in questo momento per la famiglia, ed in modo particolare per quelle famiglie che hanno dei malati. La Vergine ci ha invitati ad aprire il nostro cuore ed a ringraziare il Suo Figlio che ci ha donato una tale grazia. Alla fine la Madonna ci ha ringraziati per le preghiere e per l'amore."

Messaggio di Medjugorje, 25 dicembre 1998 [O] - L'apparizione annuale a Jakov

Dopo l'apparizione, che è iniziata alle 11.50 ed è durata 12 minuti, Jakov ha scritto: "La Madonna è venuta gioiosa. Mi ha salutato come sempre con il saluto: 'Sia lodato Gesù Cristo'. Mi ha parlato dei segreti e dopo ciò mi ha dato questo messaggio:"
"Cari figli! Oggi, nel giorno della nascita di mio Figlio, il mio cuore è pieno di infinita gioia, amore e pace. E come vostra madre desidero che ognuno di voi senta nel cuore questa stessa gioia, pace e amore. Per questo, non abbiate paura di aprire il vostro cuore e donarvi completamente a Gesù, perché solo così Lui può entrare nel vostro cuore e riempirlo di amore, pace e gioia. Io vi benedico con la mia benedizione materna. "
Jakov ha pregato con la sua famiglia. Per l'apparizione si è preparato con la S. confessione e la S. messa. Dopo l'apparizione ho pianto un certo tempo.

Messaggio di Medjugorje, 18 marzo 1999 [O] - L'apparizione annuale a Mirjana

L'apparizione è durata 6 minuti dalle 10:14 alle 10:20 am. La Madonna ha parlato dei segreti. Ha benedetto tutti.
"Cari figli! Io desidero che voi affidiate a me i vostri cuori, così che possa condurvi nella strada che porta alla luce e alla vita eterna. Non voglio che i vostri cuori errino nelle tenebre di oggi. Io vi aiuterò. Io sarò con voi in questa strada in cui si scopre l'amore e la misericordia di Dio. Come madre, vi chiedo di permettermi di farlo. Grazie per avere risposto alla mia chiamata. "

Messaggio di Medjugorje, 25 dicembre 1999 [O] - L'apparizione annuale a Jakov

L'apparizione è incominciata alle 15 ed è durata 10 min. La Vergine è venuta gioiosa e con un vestito dorato, con il bambino Gesù fra le braccia. Ha parlato deisegreti e ha benedetto tutti. Ha dato un messaggio:
"Cari figli, oggi nel giorno della nascita di mio Figlio, nel quale il mio Cuore è pieno di un'incommensurabile gioia e amore, vi invito ad un'apertura completa e un abbandono completo a Dio. Gettate fuori dal vostro cuore tutte le tenebre e permettete alla luce di Dio e all'amore di Dio di entrare nel vostro cuore e di dimorarvi per sempre. Siate portatori della luce e dell'amore di Dio a tutti gli uomini così che tutti possano sentire e sperimentare in voi e attraverso voi la vera luce e l'amore che solo Dio vi può dare. Vi benedico con la mia benedizione materna. "

Messaggio di Medjugorje, 18 marzo 2000 [O] - L'apparizione annuale a Mirjana

L'apparizione è durata circa 5 minuti è iniziata alle 9.55. La Madonna ha pregato su tutti e ha benedetto tutti. Mirjana ha raccomandato specialmente i malati. Questa volta la Madonna non ha parlato dei segreti.
"Cari figli! Non cercate la pace e il benessere invano nei luoghi sbagliati e nelle cose sbagliate. Non permettete ai vostri cuori di diventare duri amando la vanità. Invocate il nome di mio Figlio. Ricevete Lo nel vostro cuore. Solo nel nome di mio Figlio sperimenterete il vero benessere e la vera pace nel vostro cuore. Solo così conoscerete l'amore di Dio e lo diffonderete. Vi invito a diventare i miei apostoli. "

Messaggio di Medjugorje, 25 dicembre 2010 [O] - Apparizione annuale a Jakov Colo


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Nell'ultima apparizione quotidiana del 12 Settembre 1998 la Madonna ha detto a Jakov Colo che avrebbe avuto l'apparizione una volta all'anno, il 25 Dicembre, a Natale. Così è avvenuto anche quest'anno. La Madonna e venuta con il Bambino Gesu tra le braccia. L'apparizione è iniziata alle 14 e 25 ed è durata 7 minuti.
Jakov ha detto: “La Madonna mi ha parlato dei segreti e alla fine ha detto: pregate, pregate, pregate.”


Messaggi di Medjugorje contenenti 'segreto'

Totale trovati: 17

Messaggio di Medjugorje, 25 dicembre 1982 [O] - L'apparizione annuale a Mirjana

Mirjana Dragicevic-Soldo ha avuto apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981. al 25 dicembre 1982. Quel giorno, la Vergine le disse:
"Mirjana, ti ho scelta e ti ho detto quanto era necessario. Ti ho anche rivelato molte cose terribili che dovrai portare con te. Pensa a queste lacrime che anch'io verso. Dovrai essere sempre coraggiosa. Hai compreso rapidamente i miei messaggi e quindi ora devi anche comprendere che io devo andare. Sii coraggiosa...! "
Affidandole il decimo segreto, la Vergine le disse che per tutta la sua vita avrebbe avuto un'apparizione all'anno il 18 marzo.

Messaggio di Medjugorje, 7 maggio 1985 [O] - L'apparizione annuale a Ivanka

Ivanka Ivankovic-Elez ha avuto apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981. al 7 maggio 1985. Quel giorno, la Vergine le disse:
"Cara figlia mia, oggi è il nostro ultimo incontro! Non essere triste, perchè io verrò a farti visita in occasione di tutti gli anniversari tranne il prossimo. Figlia mia, non pensare di aver commesso qualche errore e che per questo motivo non verrò più a farti visita. Non hai fatto nulla! Tu hai accolto con tutto il cuore e realizzato i piani che mio Figlio ed io avevamo. Sii felice, perchè io sono tua Madre che ti ama con tutto il cuore. Ivanka, grazie per aver risposto alla chiamata dal mio Figlio e per essere stata così perseverante come Lui si aspettava. Figlia, di ai tuoi amici che mio Figlio ed io saremo sempre con loro quando ci cercheranno ed invocheranno. Quello che ti ho detto in questi anni a proposito dei SEGRETI non riverlarlo a nessuno, fino a quando io non te lo dirò. Ivanka, la grazia che tu ed i tuoi fratelli avete ricevuto non l'ha ricevuta nessuno fino ad ora in terra! "
Affidandole il decimo segreto, la Vergine le disse che per tutta la sua vita avrebbe avuto un'apparizione all'anno in occasione dell'anniversario delle apparizioni, il 25 giugno.

Messaggio di Medjugorje, 25 giugno 1997 [O] - L'apparizione annuale a Ivanka

Ivanka ha avuto l'apparizione, durata sei minuti, nella sua casa. Dopo l'apparizione Ivanka ha detto: "La Vergine mi ha parlato del quinto segreto ed ha pronunciato il seguente messaggio:"
"Cari figli, pregate col cuore affinchè sappiate perdonare ed essere perdonati. Vi ringrazio per le preghiere e l'amore che mi donate.’ "

Messaggio di Medjugorje, 12 settembre 1998 [O] - L'apparizione annuale a Jakov

Jakov Colo ha avuto apparizioni quotidiane dal 25 giugno 1981 al 12 settembre 1998. Quel giorno, la Vergine gli disse:
"Caro figlio! Io sono tua Madre e ti amo incodizionamente. Da oggi non ti apparirò più ogni giorno, ma soltanto il giorno di Natale, il giorno di nascità di mio Figlio. Non essere triste perché io sarò sempre con te come madre e come ogni vera madre non ti abbandonerò mai. Tu continua a seguire la via di mio Figlio, via di pace e di amore e cerca di perseverare nella missione che ti ho affidato. Sii esempio di un uomo che ha conosciuto Dio e l'amore di Dio. Gli uomini vedano sempre in te esempio di come Dio opera negli uomini e di come opera attraveso di loro. Io ti benedico con la mia benedizione materna e ti ringrazio di aver risposto alla mia chiamata."
Affidandole il decimo segreto, la Vergine gli disse che per tutta la sua vita avrebbe avuto un'apparizione all'anno, il giorno di Natale, 25 dicembre.

Messaggio di Medjugorje, 25 giugno 2000 [O] - L'apparizione annuale a Ivanka

Ivanka ha avuto l’apparizione, durata 7 minuti, nella sua casa. All’apparizione di Ivanka erano presenti solo i suoi familiari, suo marito ed i suoi tre figli. La vergine ha dato il seguente messaggio:
"Io mi sono presentatata come la "Regina della Pace". Vi invito nuovamente alla pace, al digiuno, alla preghiera. Rinnovate la preghiera in famiglia e ricevete la mia benedizione"."
Ivanka ci ha detto che la Madonna era gioiosa e che le ha parlato del sestosegreto.

Messaggio di Medjugorje, 25 giugno 2005 [O] - L'apparizione annuale a Ivanka

Ivanka ha avuto l’apparizione, durata 10 minuti, nella casa della sua famiglia. All’apparizione era presente soltanto la famiglia di Ivanka, suo marito ed i suoi tre figli.
La Madonna le ha affidato il seguente messaggio:
"Cari figli, amatevi gli uni gli altri con l’amore di mio Figlio. Pace, pace, pace. "
La Madonna era gioiosa e ha parlato a Ivanka del sesto segreto.

Messaggio di Medjugorje, 25 giugno 2006 [O] - L'apparizione annuale a Ivanka

Ivanka^
Ivanka ha avuto l’apparizione, durata 7 minuti, nella casa della sua famiglia. All’apparizione era presente soltanto la famiglia di Ivanka, suo marito ed i suoi tre figli.
La Madonna le ha affidato il seguente messaggio:
"Cari figli, grazie per aver risposto alla mia chiamata. Pregate, pregate, pregate. "
La Madonna era gioiosa e ha parlato del settimo segreto.

Messaggio di Medjugorje, 18 marzo 2008 [O] - L’apparizione annuale a Mirjana Dragićević-Soldo

Mirjana during her annual Apparition, 2008^
La veggente Mirjana Dragićević-Soldo ha avuto apparizioni giornaliere dal 24 giugno 1981 fino al 25 dicembre 1982. In occasione della sua ultima apparizione quotidiana, rivelandole il decimo segreto, la Vergine le rivelò che avrebbe avuto apparizioni annuali il 18 marzo e così è stato in tutti questi anni.
Più di mille pellegrini si sono radunati per recitare il Rosario presso la comunità „Cenacolo”. L’apparizione è iniziata alle 14:01 ed è durata fino alle 14:08.
Mirjana ha riferito le seguenti parole: Non ho mai visto la Madonna rivolgersi a noi in questo modo. Ha steso le sue braccia verso di noi e con le braccia così distese ha detto:
"Cari figli, oggi tendo le mie braccia verso di voi. Non abbiate paura di accoglierle. Esse vi vogliono dare amore, pace e aiutarvi nella salvezza. E per questo, figli miei, accoglietele. Riempite il mio cuore di felicità e io vi guiderò verso la santità. La strada sulla quale io vi guido è difficile, piena di prove e di cadute. Io sarò con voi e le mie braccia vi sosterranno. Siate perseveranti affinché alla fine del cammino tutti insieme, nella gioia e nell’amore, potremo tenerci per le mani di mio Figlio. Venite con me, non abbiate paura. Vi ringrazio. "

Messaggio di Medjugorje, 18 marzo 2009 [O] - L’apparizione annuale a Mirjana Dragićević-Soldo

Mirjana during her annual Apparition, 2009^
La veggente Mirjana Dragićević-Soldo ha avuto apparizioni giornaliere dal 24 giugno 1981 fino al 25 dicembre 1982. In occasione della sua ultima apparizione quotidiana, rivelandole il decimo segreto, la Vergine le rivelò che avrebbe avuto apparizioni annuali il 18 marzo e così è stato in tutti questi anni. Più di mille pellegrini si sono riuniti per la preghiera del rosario alla Croce Blu. L’apparizione è iniziata alle 13:52 ed è durata fino alle 13:58.
"Cari figli! Oggi vi invito a guardare in modo sincero e a lungo nei vostri cuori. Che cosa vedrete in essi? Dov'è in essi mio figlio e il desiderio di seguirmi verso Lui? Figli miei, questo tempo di rinuncia sia un tempo nel quale domandarvi: che cosa vuole Dio da me personalmente? Che cosa devo fare? Pregate, digiunate e abbiate il cuore pieno di misericordia. Non dimenticate i vostri pastori. Pregate che non si perdano e che restino in mio figlio, affinchè siano buoni pastori per il loro gregge. "
La Madonna ha guardato tutti i presenti e ha contiunato:
"Di nuovo vi dico: Se sapeste quanto vi amo piangereste di felicità. Grazie. "

Messaggio di Medjugorje, 25 giugno 2009 [O] - L’apparizione annuale della Vergine alla veggente Ivanka

Ivanka^
Ivanka ha avuto l’apparizione, durata 10 minuti, nella casa della sua famiglia. All’apparizione era presente soltanto la famiglia di Ivanka, suo marito ed i suoi tre figli. Dopo l'apparizione la veggente Ivanka ha detto:
'La Madonna è rimasta con me 10 minuti, mi ha parlato del decimo segreto. La Madonna ha detto:'
"Cari figli, vi invito ad essere apostoli della pace. Pace, pace, pace. "

Messaggio di Medjugorje, 18 marzo 2010 [O] - L’apparizione annuale a Mirjana Dragićević-Soldo

Mirjana during her annual Apparition, 2010^
La veggente Mirjana Dragićević-Soldo ha avuto apparizioni giornaliere dal 24 giugno 1981 fino al 25 dicembre 1982. In occasione della sua ultima apparizione quotidiana, rivelandole il decimo segreto, la Vergine le rivelò che avrebbe avuto apparizioni annuali il 18 marzo e così è stato in tutti questi anni. Più di mille pellegrini si sono riuniti per la preghiera del rosario alla Croce Blu. L’apparizione è iniziata alle 13:50 ed è durata fino alle 13:54.
"Cari figli, oggi vi invito ad amare con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima. Pregate per il dono dell'amore perchè quando l'anima ama chiama a se mio Figlio. Mio Figlio non rifiuta coloro che Lo chiamano e che desiderano vivere secondo Lui. Pregate per coloro che non comprendono l'amore, che non comprendono cosa significa amare. Pregate perchè Dio sia per loro padre e non giudice. Figli miei, siate voi i miei apostoli, siate il mio fiume d'amore. Io ho bisogno di voi. Grazie. "

Messaggio di Medjugorje, 25 giugno 2010 [O] - L’Apparizione Annuale della Vergine alla veggente Ivanka

100625a^
La veggente Ivanka Ivanković Elez ha avuto la sua consueta apparizione annuale il 25 giugno 2010.
In occasione dell’ultima apparizione quotidiana del 7 maggio 1985 la Madonna, rivelandole il decimo ed ultimosegreto, disse a Ivanka che per tutto il resto della sua vita avrebbe avuto un’apparizione all’anno nel giorno dell’Anniversario delle apparizioni. Così è avvenuto anche quest’anno.
Ivanka ha avuto l’apparizione, durata 6 minuti, nella sua casa. All’apparizione era presente soltanto la famiglia di Ivanka. Dopo l'apparizione la veggente Ivanka ha detto:
'La Madonna mi ha parlato del quinto segreto ed alla fine ha detto:'
"Cari figli, ricevete la mia benedizione materna. "

Messaggio di Medjugorje, 18 marzo 2011 [O] - L’apparizione annuale a Mirjana Dragićević-Soldo

110318a^
La veggente Mirjana Dragićević-Soldo ha avuto apparizioni giornaliere dal 24 giugno 1981 fino al 25 dicembre 1982. In occasione della sua ultima apparizione quotidiana, rivelandole il decimo segreto, la Vergine le rivelò che avrebbe avuto apparizioni annuali il 18 marzo e così è stato in tutti questi anni. Più di mille pellegrini si sono riuniti per la preghiera del rosario alla Croce Blu. L’apparizione è iniziata alle 13:46 ed è durata fino alle 13:50.
"Cari figli! Io sono con voi nel nome dell’Amore più grande, nel nome del buon Dio che si è avvicinato a voi attraverso mio Figlio e vi ha dimostrato il vero amore. Io desidero guidarvi sulla via di Dio. Desidero insegnarvi il vero amore, che gli altri lo vedano in voi, che voi lo vediate negli altri, che siate fratelli a loro e che gli altri vedano in voi il fratello misericordioso. Figli miei, non abbiate paura ad aprirmi i vostri cuori. Io con amore materno vi dimostrerò che cosa aspetto da ciascuno di voi, che cosa aspetto dai miei apostoli. Incamminatevi con Me. Vi ringrazio. "

Messaggio di Medjugorje, 18 marzo 2012 [O] - L’apparizione annuale a Mirjana Dragićević-Soldo

120318a^
La veggente Mirjana Dragićević-Soldo ha avuto apparizioni giornaliere dal 24 giugno 1981 fino al 25 dicembre 1982. In occasione della sua ultima apparizione quotidiana, rivelandole il decimo segreto, la Vergine le rivelò che avrebbe avuto apparizioni annuali il 18 marzo e così è stato in tutti questi anni. Più di mille pellegrini si sono riuniti per la preghiera del rosario alla Croce Blu. L’apparizione è iniziata alle 14:00 ed è durata fino alle 14:05.
"Cari figli! Vengo tra di voi perché desidero essere la vostra madre, la vostra interceditrice. Desidero essere il legame tra voi e il Padre celeste, la vostra mediatrice. Desidero prendervi per le mani e camminare con voi nella lotta contro lo spirito impuro. Figli miei consacratevi a Me completamente. Io prenderò le vostre vite nelle mie mani materne e vi insegnerò la pace e l’amore affidandole allora a mio Figlio. Vi chiedo di pregare e digiunare perché soltanto così saprete testimoniare il mio Figlio per mezzo del mio cuore materno in modo giusto. Pregate per i vostri pastori perché in mio Figlio possano sempre annunciare gioiosamente la Parola di Dio. Vi ringrazio. "

Messaggio di Medjugorje, 25 giugno 2012 [O] - L’Apparizione Annuale della Vergine alla veggente Ivanka

120625a^
La veggente Ivanka Ivanković Elez ha avuto la sua consueta apparizione annuale il 25 giugno 2012. In occasione dell’ultima apparizione quotidiana del 7 maggio 1985 la Madonna, rivelandole il decimo ed ultimo segreto, disse a Ivanka che per tutto il resto della sua vita avrebbe avuto un’apparizione all’anno nel giorno dell’Anniversario delle apparizioni. Così è avvenuto anche quest’anno. Ivanka ha avuto l’apparizione, durata 7 minuti, nella sua casa. All’apparizione era presente soltanto la famiglia di Ivanka. Dopo l'apparizione la veggente Ivanka ha detto: La Madonna mi ha parlato del quinto segreto ed alla fine ha detto:
"Vi do la mia benedizione materna. Pregate per le pace, la pace, la pace. "

Messaggio di Medjugorje, 18 marzo 2013 [O] - L’apparizione annuale a Mirjana Dragićević-Soldo

130318a^
La veggente Mirjana Dragićević-Soldo ha avuto apparizioni giornaliere dal 24 giugno 1981 fino al 25 dicembre 1982. In occasione della sua ultima apparizione quotidiana, rivelandole il decimo segreto, la Vergine le rivelò che avrebbe avuto apparizioni annuali il 18 marzo e così è stato in tutti questi anni. Più di mille pellegrini si sono riuniti per la preghiera del rosario. L’apparizione è iniziata alle 13:52 ed è durata fino alle 13:58.
"Cari figli! Vi invito a benedire il nome del Signore con fiducia totale e gioia e a ringraziarLo col cuore di giorno in giorno per il grande amore. Mio Figlio, attraverso questo amore dimostrato con la croce, vi ha dato la possibilità che tutto vi sia perdonato, cosicché non abbiate a vergognarvi, a nascondervi e per paura a non aprire la porta del proprio cuore a mio Figlio. Al contrario, figli miei, riconciliatevi con il Padre celeste perché possiate amare voi stessi come vi ama mio Figlio. Quando comincerete ad amare voi stessi, amerete anche gli altri uomini e in loro vedrete mio Figlio e riconoscerete la grandezza del suo amore. Vivete nella fede! Mio Figlio tramite Me vi prepara per le opere che desidera fare tramite voi, attraverso le quali desidera glorificarsi. RingraziateLo. In modo particolare ringraziateLo per i pastori, vostri intermediari nella riconciliazione con il Padre Celeste. Io ringrazio voi, i miei figli. Vi ringrazio. "

Ultimo Messaggio di Medjugorje, 18 marzo 2014 [O] - L’apparizione annuale a Mirjana Dragićević-Soldo

140318a^
La veggente Mirjana Dragićević-Soldo ha avuto apparizioni giornaliere dal 24 giugno 1981 fino al 25 dicembre 1982. In occasione della sua ultima apparizione quotidiana, rivelandole il decimo segreto, la Vergine le rivelò che avrebbe avuto apparizioni annuali il 18 marzo e così è stato in tutti questi anni. Più di mille pellegrini si sono riuniti per la preghiera del rosario. L’apparizione è iniziata alle 13:46 ed è durata fino alle 13:51.
"Cari figli! Come madre desidero esservi d’aiuto. Con il mio amore materno desidero aiutarvi ad aprire il vostro cuore perché in esso mettiate il mio Figlio al primo posto. Desidero che, attraverso il vostro amore per mio Figlio ed attraverso la vostra preghiera, vi illumini la luce di Dio e vi riempia la misericordia di Dio. Desidero che in questo modo si allontani la tenebra e l’ombra di morte che vuole circondarvi e sedurvi. Desidero che sentiate la gioia della benedizione della promessa di Dio. Voi, figli dell’uomo, voi siete i figli di Dio, voi siete i miei figli. Perciò, figli miei, camminate per le vie sulle quali vi guida il mio amore, vi insegna l’umiltà, la sapienza e trova la via verso il Padre Celeste. Pregate con me per coloro che non mi accettano e non mi seguono, per coloro che, a causa della durezza del loro cuore, non possono sentire la gioia dell’umiltà, della devozione, della pace e dell’amore – la gioia del mio Figlio. Pregate perché i vostri pastori con le loro mani benedette vi diano sempre la gioia della benedizione di Dio. Vi ringrazio. "

MEDJUGORIE, L'ATTO D'ACCUSA DEL VESCOVO-ESORCISTA ANDREA GEMMA

…..Ma le farà una confidenza. Vedrà che tra poco il Vaticano interverrà con qualcosa di esplosivo per smascherare una volta per tutte chi c’è dietro questo raggiro”…….
Fonte:
http://www.papanews/dettaglio_interviste.asp?IdNews=7499
L'intervista è stata eliminata dal sito cattolico "papanews" evidentemente dava fastidio a qualcuno.

 “COMMISSIONE  MEDJUGORJE” e COMMENTI RECENTI DI ALCUNI RELIGIOSI.
2.952 - 05/02/2008 – Messaggio della Madonna di Anguera
“Cari figli, un ordine sarà dato da un Ordine. Nella sua promessa ci sarà falsità e il trono di Pietro sarà scosso.”
66 – 13 agosto 1988 - Messaggio della Madonna di Anguera
“ La Chiesa di Cristo è oscurata dal fumo di satana, che oscura i pensieri e l’intelligenza di molti di voi, miei cari figli, conducendovi alla falsità, alla sfiducia, all’orgoglio e all’apatia, e tramite queste cose oscura la Santa Chiesa di Dio.”
176 – 3 giugno 1989 Messaggi della Madonna di Anguera

“Molti dei miei figli sacerdoti negano l’autenticità delle mie varie manifestazioni in molti luoghi della terra. Nessuno dovrebbe dare giudizi affrettati riguardo la verità delle mie apparizioni. Come ho già detto, deve esserci cautela, ma il modo in cui molti lo fanno non è più cautela, quanto piuttosto interferenza del mio avversario. Vengo in questo mondo non per essere interrogata, ma per essere ascoltata. Vengo in questo luogo per chiedervi di ritornare a Dio, poiché solo in questo modo potete essere salvati.”

COMMENTO 
I veggenti  laici non sono legati alle apparizioni mariane da voti di povertà, castità, obbedienza, né Maria o la Chiesa obbliga alcuna persona laica ad assumersi voti di qualsivoglia genere. I segreti di Medjugorje sono custoditi nel cuore e nella mente dei veggenti. La chiesa gerarchica, non possiede alcuna conoscenza dei 10 segreti, se non qualche anticipazione di scarso rilievo nelle interviste rilasciate dai veggenti a Radio Maria di dominio pubblico e riportata dai mass media.
La Madonna  “parla dal Cielo” con diritto perchè madre di Cristo e della Chiesa (leggi  il brano sul Calvario il dialogo tra Gasù,  Maria: Gv 19:25 Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. 26 Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». 27 Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.)
In oltre 276 apparizioni in 2000 anni (vedi http://www.mariadinazareth.it/apparizioni%20mariane%20cronologia.htm)
 la Madonna ha sempre consegnato eventuali segreti al papa per mezzo del veggente. Considerato la manipolazione della quarta parte del terzo segreto di Fatima, Maria, ripone ancora fiducia nella Santa Madre Chiesa, ma giudica la sua capacità di intendere e volere il bene della chiesa nel suo complesso  gravemente compromessa dal fumo di Satana. Pertanto, i 10 segreti sono e rimarranno segreti fino al terzo giorno precedente al loro esatto compimento, quando verranno proclamanti al mondo intero da Mirjana.
Sulla questione della veridicità delle apparizioni a  Medjugorje, la decisione è stata già presa dalla Santa Sede, rimane il problema di quando operare…Decideranno di proibire i pellegrinaggi e  dall’ Ordine dei Francescani a Roma partirà  l’ ordine ai francescani di Medjugorje di  chiudere, sigillare  le porte della chiesa.
Vi avviso la parola di Dio vi ha già giudicato:
At 5:35 disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare contro questi uomini. 36 Qualche tempo fa venne Tèuda, dicendo di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quanti s'erano lasciati persuadere da lui si dispersero e finirono nel nulla. 37 Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse molta gente a seguirlo, ma anch'egli perì e quanti s'erano lasciati persuadere da lui furono dispersi. 38 Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; 39 ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!».


MEDJUGORIE, L'ATTO D'ACCUSA DEL VESCOVO-ESORCISTA ANDREA GEMMA

…..Ma le farà una confidenza. Vedrà che tra poco il Vaticano interverrà con qualcosa di esplosivo per smascherare una volta per tutte chi c’è dietro questo raggiro”…….
Fonte:
http://www.papanews/dettaglio_interviste.asp?IdNews=7499
L'intervista è stata eliminata dal sito cattolico "papanews" evidentemente dava fastidio a qualcuno.
Chiusa la commissione Medjugorje: ora si aspetta la decisione del Papa
Il Pontefice dovrà esprimersi sulla veridicità delle apparizioni, mai riconosciute ufficialmente dalla Chiesa
Ivan Francese - Gio, 30/01/2014 - 16:57

... E LIBERACI DAL MALIGNO». Intervista con padre Gabriele Amorth

Il fumo di Satana nella casa del Signore



Sono trascorsi 29 anni da quel 29 giugno del 1972, festa degli apostoli Pietro e Paolo, quando papa Montini parlò del nemico di Dio per antonomasia: «Attraverso qualche fessura il fumo di Satana è entrato nella Chiesa». E oggi? Beh, quel fumo si diffonde in stanze insospettate…


66 – 13 agosto 1988 - Messaggio della Madonna di Anguera

Amati figli miei, la mia Chiesa è nell’oscurità. Il mio avversario sta lavorando in modo sempre più chiaro contro la Santa CHIESA CATTOLICA. Oggi un gran numero di sacerdoti che celebrano l’Eucarestia non credono più. Molti negano la reale presenza di mio Figlio Gesù, altri la restringono al momento della celebrazione della Santa Messa o la riducono a una presenza spirituale o simbolica. La Chiesa di Cristo è oscurata dal fumo di satana, che oscura i pensieri e l’intelligenza di molti di voi, miei cari figli, conducendovi alla falsità, alla sfiducia, all’orgoglio e all’apatia, e tramite queste cose oscura la Santa Chiesa di Dio. Voi tutti dovete sapere che ogni chiesa è un luogo di grande rispetto per Dio, che si è fatto uomo, e vi dimora notte e giorno. Vescovi e sacerdoti della Santa Chiesa di Dio, aiutate tutti i miei poveri figli a fuggire dal peccato e vivere nella grazia e nell’amore di Dio. Vi incoraggio e vi benedico tutti nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.952 - 05/02/2008 - Messaggio della Madonna di Anguera
Cari figli, un ordine sarà dato da un Ordine. Nella sua promessa ci sarà falsità e il trono di Pietro sarà scosso. Vivete ora i tempi delle grandi confusioni spirituali. Siate forti. Avvicinatevi al confessionale, all’Eucarestia e alla Parola di Dio, perché solo così troverete forza per le vostre vite. Io sono vostra Madre e so di cosa avete bisogno. Non tiratevi indietro. Dio ha bisogno di voi. Siate docili alla sua chiamata. Amate, difendete la verità e sarete vittoriosi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Italia


2.991 - 01/05/2008 - Messaggio della Madonna di Anguera
Cari figli, rifiutate le glorie di questo mondo e cercate le cose del Signore. Le glorie di questo mondo passano, ma quelle del Signore saranno eterne. Voi state nel mondo, ma non siete del mondo. Non permettete che il demonio vi renda schiavi. Fuggite dalla vanità e da tutto ciò che paralizza il vero amore di Dio in voi. Amate e difendete la verità. Testimoniate i miei appelli. A tutti coloro che avranno fatto conoscere i miei messaggi, prometto di soccorrerli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza. Sono venuta dal cielo per condurvi al cielo. Camminate con la Chiesa. Dopo tutta la tribolazione che il Signore permetterà alla sua Chiesa, essa sarà vittoriosa. Un grande uomo di fede condurrà la Chiesa al grande trionfo. Siate fedeli. Non allontanatevi dalla verità. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.



3.328 - 5 giugno 2010


“Non ci sarà condanna eterna per coloro che accolgono i miei appelli. Annunciate a tutti che Dio ha fretta e che questo è il tempo della grazia.Ciò che vi ho rivelato qui non l’ho mai rivelato prima in nessuna delle mie apparizioni nel mondo. Solo in questa terra Dio Mi ha permesso di parlarvi degli avvenimenti futuri. Quello che vi trasmetto qui non sarà mai rivelato in nessun altro luogo del mondo.“


59 – 23 luglio 1988


“Non preoccupatevi se così tanti non credono nelle mie apparizioni. Io preferisco i cuori di coloro che credono senza vedere.”


82 – 17 settembre 1988


“La mia presenza tra di voi è contrassegnata dalle mie immagini che, in varie parti del mondo, piangono spargendo molte lacrime, persino lacrime di sangue. Anche le mie apparizioni in molti luoghi della terra sono un segno della mia presenza materna. È la realizzazione della promessa che feci ai tre pastorelli durante la quarta apparizione di Fatima. Un altro segno che vi do sono le innumerevoli conversioni che avvengono ovunque io appaio.”


86 – 27 settembre 1988
“Cari figli, è vicina l’ora nella quale un fratello ucciderà l’altro, e un padre ucciderà il suo stesso figlio. Molti si pentiranno di una vita vissuta senza Dio, ma sarà troppo tardi. Siate pronti, poiché sta arrivando l’ora dei grandi eventi, l’ora nella quale si realizzeranno grandi segreti da me rivelati in varie apparizioni nel mondo.”

1.511 - 5 dicembre 1998
"È necessario che tutte le profezie si compiano, ma alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà."

.
108 – 26 novembre 1988


“Amati figli, le mie apparizioni in molte regioni del mondo sono l’ultima possibilità che Dio dona al genere umano per convertirsi. Se non ascoltate i miei appelli, vi pentirete e potrebbe essere troppo tardi. Ritornate a Dio il prima possibile. L’umanità è alla vigilia dei più terribili flagelli e punizioni. La vostra Madre Celeste è molto preoccupata per il destino dell’umanità e per questo vi chiede: pregate, pregate, pregate. Desidero aiutarvi, figli miei. Fate ciò che dico e sarete felici.”


165 – 29 aprile 1989


“Ascoltate ciò che la vostra Madre celeste sta dicendo, quando ella dolcemente vi ricorda come dovete prepararvi ai gravi avvenimenti che stanno per colpire il mondo. Lasciate che io vi guidi. Molti di voi sono vittime di tentazioni, dubbi e critiche riguardo alle mieapparizioni. Non amareggiate il mio Cuore con le vostre critiche e la vostra mancanza di fede“


169 – 13 maggio 1989


“È giunto il momento nel quale desidero manifestarmi alla chiesa intera tramite voi, poiché è giunto il tempo del trionfo del mio Cuore Immacolato. Come una madre piena d’amore, io dono la consacrazione al mio Cuore come un vaccino per preservarvi dalle epidemie dell’ateismo che stanno contaminando così tanti miei figli, portandoli a una vera morte spirituale. Vi chiedo anche di pregare il Santo Rosario. Il Rosario è la mia preghiera preferita e pertanto, nelle mie numerose apparizioni, vi invito sempre a pregarlo. Sono sempre accanto a tutti coloro che pregano e lo chiedo con crescente preoccupazione materna.”


176 – 3 giugno 1989


“Molti dei miei figli sacerdoti negano l’autenticità delle mie varie manifestazioni in molti luoghi della terra. Nessuno dovrebbe dare giudizi affrettati riguardo la verità delle mie apparizioni. Come ho già detto, deve esserci cautela, ma il modo in cui molti lo fanno non è più cautela, quanto piuttosto interferenza del mio avversario. Vengo in questo mondo non per essere interrogata, ma per essere ascoltata. Vengo in questo luogo per chiedervi di ritornare a Dio, poiché solo in questo modo potete essere salvati.”


458 – 2 novembre 1991


(È il messaggio più lungo dato dalla Madonna a Pedro Régis, è salvato a parte)
IL MESSAGGIO 458 (2 novembre 1991)
15. I SEGNI CHE VI OFFRO


“La mia presenza nel mondo intero e tra di voi è segno della mia preoccupata tenerezza di Madre. Da secoli vengo nel mondo, per mezzo di innumerevoli apparizioni, per chiedervi la conversione e la consacrazione al mio Cuore Immacolato. Mi rendo presente anche nelle statue che mi raffigurano con lacrimazioni, anche di sangue, allo scopo di chiamarvi al grande ritorno al Dio della Salvezza. Vengo come umile serva del Signore, in completa obbedienza al suo Vangelo e alla sua Chiesa, al Papa e ai vescovi e sacerdoti a lui uniti. Non sono venuta per obbligarvi, ma quello che dico dev’essere preso sul serio. Ascoltate con umiltà ciò che vi dico, perché è con amore che sto in mezzo a voi. In cielo intercedo presso mio Figlio per voi e per i vostri fratelli sofferenti.”


953 – 13 maggio 1995 (a Firenze)


“Cari figli, sono la Regina della Pace. Oggi ricordate la mia venuta sulla terra nella povera Cova de Iria, dove ho chiamato gli uomini alla conversione, ma dove pochi mi hanno prestato attenzione. Oggi, ancora una volta, vengo a voi in numerose apparizioni per implorarvi di ritornare al Dio della salvezza e della pace. È giunto il momento del vostro sì. Se non vi convertite, cadrà fuoco dal cielo e buona parte dell’umanità verrà distrutta. Non state con le mani in mano. Quello che dico è serio. Non sono qui per scherzo. Molti dovranno pentirsi per non aver ascoltato gli appelli del cielo, ma sarà tardi. Pentitevi dei vostri peccati e cercate di essere come Gesù in tutto! Pregate! Solo mediante la preghiera la vostra vita sarà trasformata. Soffro per le anime che ogni giorno si gettano nell’inferno. Fate attenzione! Siete preziosi per il Signore. Convertitevi adesso.”


1.326 - 29 settembre 1997 (10° anniversario delle apparizioni)


“Ho ancora un lungo tempo per stare con voi. Se qualcuno vi chiede: perché tante apparizioni? Dite con coraggio: è a causa dei nostri peccati. Dite sempre la verità. Non state zitti davanti all’errore. Avanti con coraggio ed entusiasmo. Vi ringrazio per tutte le vostre risposte ai miei messaggi-“


1.824 - 28 novembre 2000


“Da molto tempo vengo dal Cielo per chiamarvi alla conversione. Vi chiedo di essere fedeli ai miei appelli. State attenti per non essere ingannati. Il demonio vuole sedurvi con falsi segni per allontanarvi dall’amore e dalla verità. Non voglio obbligarvi, mai state attenti. Pregate. Se aprite i vostri cuori con sincerità e accogliete i miei appelli con fede, non sarete ingannati. Il vostro cambiamento di vita dev’essere vero. Convertitevi in fretta. Vivete ora nel tempo delle grandi confusioni spirituali. Sono venuta dal cielo per mostrarvi il cammino. Seguitemi e troverete la Luce. Coraggio. Avanti.”


1.902 - 31 maggio 2001


“Cari figli, non spaventatevi per gli attacchi del demonio. Pregate. La vostra vittoria è nella forza della preghiera. Il demonio desidera distruggere i miei piani con falsi segni e false apparizioni, ma non riuscirà perché grande è il potere del Signore. Il demonio tenterà, ma non potrà nulla contro i progetti di Dio.”


2.564 - 20.08.2005


“Una città, famosa per la mia presenza (apparizioni), vivrà momenti di angoscia.”


3.321 - 18 maggio 2010


“Cari figli, state attenti. Inginocchiatevi e pregate per non essere ingannati. Il demonio desidera causare confusione nella Chiesa nella vostra nazione e continuerà a seminare discordia tra i figli di Dio, ingannando con scandali, falsi segni e false apparizioni. Grande sarà il numero dei miei poveri figli che saranno vittime delle trappole del demonio. Convertitevi e vivete il Vangelo del mio Gesù. Restate con la Chiesa. Cercate la vostra conversione per mezzo della vera dottrina della Chiesa. Ecco il tempo delle grandi confusioni spirituali. Non allontanatevi dalla verità. Io sono vostra Madre e sono venuta dal cielo per annunciarvi la verità. Solo la verità del mio Gesù vi santificherà e vi darà la forza per restare saldi nella verità. Il demonio continuerà a fare falsi segni nel vostro Brasile, con false stimmate e lacrimazioni di immagini. Io sono vostra Madre Addolorata e soffro a causa di coloro che si sono consegnati al demonio e hanno causato confusione tra i miei poveri figli. Dio chiederà conto a coloro che hanno ingannato e hanno contribuito all’allontanamento di molti dei miei poveri figli dal cammino della verità.”. 


IL MESSAGGIO 458 (2 novembre 1991)

17. CHIEDO LA VOSTRA CONSACRAZIONE
Quando chiedo la vostra consacrazione a me, dovete capire che desidero la vostra esistenza. Quando vi consacrate a me, sento questo affidamento sincero e totale. Allora inizio a far parte della vostra vita e a prendermi cura di voi come figli molto amati . La vostra consacrazione è il più grande dono che potete offrirmi. Il mio Cuore esulta di gioia quando ponete tutta la vostra fiducia in me. A partire da Fatima, quando apparsi ai tre pastorelli, sono venuta nel mondo a chiedere la consacrazione al mio Cuore Immacolato. Se aveste messo in pratica ciò che lì chiesi, la pace sarebbe venuta nel mondo. Tuttavia, non sono stata ascoltata. Desidero che la vostra consacrazione sia sincera e cosciente. Non dimenticate mai di pregare per coloro che soffrono nel corpo e nell’anima, per quelli che sono colpiti da malattie o deficienze, per quelli che portano il peso della solitudine e della povertà. A tutti loro desidero dire: mio Figlio è molto vicino a voi. Fratello di tutti gli uomini, egli è in primo luogo fratello dei più sfavoriti tra voi. Tutte le volte che farete la vostra consacrazione a me, ditemi queste parole:

Maria, Regina della Pace e consolatrice degli afflitti, siamo qui ai tuoi piedi con il cuore pieno di gioia come te, per consacrarci al tuo Cuore Immacolato, sii sempre la nostra costante Compagna e proteggici dai pericoli che ci circondano. Benedici le nostre famiglie e proteggi la nostro Italia**, che appartiene a te. Dacci la tua pace, perché sei la nostra Regina della Pace. Aiutaci a vivere il Vangelo di tuo Figlio e a essere miti e umili di cuore. Con questo sincero atto di consacrazione desideriamo, come te, fare la volontà del Padre. Vediamo il pericolo in cui si trova il mondo e, con il tuo aiuto e la tua grazia, vogliamo salvarlo. Ti promettiamo più fervore nella preghiera, nella partecipazione alla Santa Messa e, soprattutto, ti promettiamo di essere fedeli alla Chiesa di tuo Figlio e al successore di Pietro, Papa Benedetto XVI*. Ti promettiamo, inoltre, di vivere la nostra consacrazione e portare il maggior numero possibile di anime al tuo Diletto Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo. Chiediamo la tua benedizione e protezione per la nostra amata Italia. Amen.

*nell'originale: “Papa Giovanni Paolo II”
** nell’ originale: “il nostro Brasile”
***nell’ originale “il nostro amato Brasile”

Madonna di Medjugorje Messaggio, 25 agosto 1991

"Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera, adesso come mai prima, quando il mio piano ha cominciato a realizzarsi. Satana è forte e desidera bloccare i progetti della pace e della gioia e farvi pensare che mio Figlio non sia forte nelle sue decisioni. Perciò vi invito, cari figli, a pregare e digiunare ancora più fortemente. Vi invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima. Vi invito, cari figli, a comprendere l'importanza della mia venuta e la serietà della situazione. Desidero salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Perciò preghiamo affinché tutto quello che ho cominciato sia realizzato completamente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! "

Regina della Pace a Medjugorje
Messaggio: I dieci segreti
Fase: i segreti arrivano piano piano
Luogo: Medjugorje
Data: Dal 24/06/1981 ad oggi
Veggenti: Jakov, Vicka, Marja, Ivan, Ivanka, Mirjana
Paese: Bosnia- Erzegovina (ex Jugoslavia)
Titolo: Regina della Pace
Fonte http://www.mariadinazareth.it/medjugorje%20storia%20apparizioni.htm




Sito-udfficiale-web: http://www.medjugorje.hr/it
Altri siti http://www.medjugorje.ws/it/

medjugorje ed anguera compimento



Messaggio di Anguera n. 86  del  27 settembre 1988
Cari figli, è vicina l’ora nella quale un fratello ucciderà l’altro, e un padre ucciderà il suo stesso figlio. Molti si pentiranno di una vita vissuta senza Dio, ma sarà troppo tardi. Siate pronti, poiché sta arrivando l’ora dei grandi eventi, l’ora nella quale si realizzeranno grandi segreti da me rivelati in varie apparizioni nel mondo. Pregate, miei amati: la carne morirà, ma lo spirito vivrà per sempre. Fate attenzione, aprite i vostri cuori a Dio quanto prima possibile. I grandi avvenimenti non avranno un orario. Continuate a pregare per i sacerdoti. Pregate per le vocazioni sacerdotali. Pregate che i miei piani si realizzino. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.



Messaggio di Anguera n.  108 – 26 novembre 1988

  "Amati figli, le mie apparizioni in molte regioni del mondo sono l’ultima possibilità che Dio dona al genere umano per convertirsi. Se non ascoltate i miei appelli, vi pentirete e potrebbe essere troppo tardi. Ritornate a Dio il prima possibile. L’umanità è alla vigilia dei più terribili flagelli e punizioni."

1.511 - 5 dicembre 1998

“Cari figli, sono felice che siate qui. Dio vi benedica e vi ricolmi di molte grazie. Sono venuta dal cielo sulla terra per chiamarvi alla conversione sincera e per dirvi che vivete il tempo delle grandi tribolazioni. Non perdetevi d’animo davanti alle difficoltà. La lotta sarà dolorosa per molti, ma la vittoria sarà del Signore e di coloro che appartengono a Lui. È necessario che tutte le profezie si compiano, ma alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà. Rallegratevi. Siate saldi nella vostra fede. Non permettete che niente e nessuno vi allontani dalla mia grazia. Sono vostra Madre. Pregate. Siate coraggiosi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.”


Messaggio di Anguera n. 2.544 - 03.07.2005.

"Non voglio obbligarvi, ma ascoltatemi con attenzione. Coraggio. Non perdetevi d’animo. Io intercederò presso il mio Gesù per voi"

Messaggio di Anguera n. 3.328 - 5 giugno 2010

 "Ciò che vi ho rivelato qui non l’ho mai rivelato prima in nessuna delle mie apparizioni nel mondo. Solo in questa terra Dio Mi ha permesso di parlarvi degli avvenimenti futuri. Quello che vi trasmetto qui non sarà mai rivelato in nessun altro luogo del mondo."


Messaggio del 14 aprile 1982

Dovete sapere che Satana esiste. Egli un giorno si e' presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo con l'intenzione di distruggerla. Dio ha permesso a Satana di mettere la Chiesa alla prova per un secolo ma ha aggiunto: Non la distruggerai!: Questo secolo in cui vivete e' sotto il potere di Satana ma, quando saranno realizzati i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verra' distrutto. Gia ora egli comincia a perdere il suo potere e percio' e' diventato ancora più' aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie anche tra le anime consacrate, causa ossessioni, provoca omicidi. Proteggetevi dunque con il digiuno e la preghiera, soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate addosso oggetti benedetti e poneteli anche nelle vostre case. E riprendete l'uso dell'acqua benedetta!

Messaggio del 23 dicembre 1982

Tutti i segreti che ho confidato si realizzeranno e anche il segno visibile si manifestera' Ma non aspettate questo segno per soddisfare la vostra curiosita'. Questo, prima del segno visibile, e' un tempo di grazia per i credenti. Percio' convertitevi e approfondite la vostra fede! Quando verra' il segno visibile, per molti sara' gia' troppo tardi.

Messaggio del 7 maggio 1985

«Cara figlia mia (Ivanka), oggi è il nostro ultimo incontro. Non essere triste, perché io verrò a farti visita in occasione di tutti gli anniversari, tranne il prossimo. Figlia mia, non pensare di aver commesso qualche errore e che per questo motivo non verrò più a farti visita. Non hai fatto nulla. Tu hai accolto con tutto il cuore e realizzato i piani che mio Figlio e io avevamo. Sii felice, perché io sono tua Madre, che ti ama con tutto il cuore. Ivanka, grazie per aver risposto alla chiamata di mio Figlio e per essere stata così perseverante come Lui si aspettava. Figlia, di’ ai tuoi amici che mio Figlio e io saremo sempre con loro quando ci cercheranno e invocheranno. Quello che ti ho detto in questi anni a proposito dei segreti non rivelarlo a nessuno, fino a quando io non te lo dirò. Ivanka, la grazia che tu e i tuoi fratelli avete ricevuto non l’ha ricevuta nessuno fino a ora in terra».

Messaggio del 28 gennaio 1987

Miei cari figli! Sono venuta da voi per condurvi alla purezza dell’anima e, quindi, verso Dio. Ma come mi avete accolto? All’inizio senza credere, con paura e sfiducia verso i ragazzi che ho scelto. Poi una maggioranza di voi mi ha accolto nel suo cuore e ha incominciato a mettere in pratica le mie richieste materne. Ma purtroppo questo non è durato a lungo. In qualunque luogo io vada, e con me mio Figlio, là mi raggiunge anche Satana. Voi avete permesso, senza accorgervene, che prendesse il sopravvento in voi, che vi dominasse. Alcune volte capite che qualche vostro gesto non è permesso da Dio, ma rapidamente soffocate questo sentimento. Non cedete, figli miei! Asciugate dal mio volto le lacrime che verso osservando quello che fate. Guardatevi intorno! Trovate il tempo per accostarvi a Dio in chiesa. Venite nella casa del Padre vostro. Trovate il tempo per riunirvi in famiglia e supplicare grazia da Dio. Ricordatevi dei vostri morti, date loro gioia con la celebrazione della Messa. Non guardate con disprezzo il povero che vi supplica per una crosta di pane. Non cacciatelo dalla vostra mensa piena. Aiutatelo, ed anche Dio aiuterà voi. Forse la benedizione che il povero vi dà come ringraziamento, si realizza, forse Dio lo ascolta. Voi, figli miei, avete dimenticato tutto questo. E in ciò ha contribuito anche Satana. Non cedete! Pregate con me! Non ingannatevi pensando: “Io sono buono, ma il fratello che mi sta accanto non vale nulla”. Non sareste nel giusto. Io, come vostra madre, vi amo e perciò vi ammonisco. Qui ci sono dei segreti, figli miei! Non si sa di che si tratta, ma quando lo si verrà a sapere, sarà tardi! Ritornate alla preghiera! Nulla è più importante di essa. Vorrei che il Signore mi permettesse di chiarirvi almeno in parte i segreti; ma sono già troppe le grazie che vi offre. Pensate a quanto voi offrite a Lui. Quando avete rinunciato l’ultima volta a qualche cosa per il Signore? Non voglio rimproverarvi ulteriormente. Desidero invece invitarvi ancora una volta alla preghiera, al digiuno, alla penitenza. Se col digiuno desiderate ottenere una grazia da Dio, che nessuno sappia che digiunate. Se con un dono ad un povero, desiderate ottenere una grazia da Dio, che nessuno lo sappia all’infuori di voi e del Signore. Ascoltatemi, figli miei e riflettete in preghiera su questi miei richiami!

Messaggio del 25 agosto 1991

Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera, adesso come mai prima, quando il mio piano ha cominciato a realizzarsi. Satana è forte e desidera bloccare i progetti della pace e della gioia e farvi pensare che mio Figlio non sia forte nelle sue decisioni. Perciò vi invito, cari figli, a pregare e digiunare ancora più fortemente. Vi invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima. Vi invito, cari figli, a comprendere l'importanza della mia venuta e la serietà della situazione. Desidero salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Perciò preghiamo affinché tutto quello che ho cominciato sia realizzato completamente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggio del 25 dicembre 2010

Jakov ha detto: La Madonna mi ha parlato dei segreti e alla fine ha detto: pregate, pregate, pregate
I dieci segreti di Medjugorje
Fonte: http://medjugorje.altervista.org/doc/10segreti/index.php

·Padre Livio Fanzaga: Le coppe dell'ira divina
·Vicka e i 10 segreti
·Marija e i 10 segreti di Medjugorje
·Mirjana e i 10 segreti di Medjugorje
·Jacov e i 10 segreti di Medjugorje
·I messaggi che parlano dei 10 segreti di Medjugorje
·Lettera inviata dal parroco di Medjugorje al Santo Padre
·Padre Rene Laurentin e i 10 segreti
·Testimonianza di Mirjana del 1985 sui 10 segreti
·Così ha detto Mirjana sui 10 segreti
·“Ho parlato con Mirjana dei sereti di P. Barnaba Hechich
·Temere i segreti?
·“Aiutatemi con le vostre preghiere!”
·Padre Slavko: riflessioni sul senso dei segreti
·I segreti di Medjugorje - Intervista a Padre Petar Ljubicic
·Messaggi e segreti di Medjugorje
·Vicka: Una pace che disarma "I segreti arrivano piano piano"
·Mirjana a Merano: “La guerra in Jugoslavia non fa parte dei segreti”

Messaggio del 5 aprile 1985:Voi parrocchiani avete una croce grande e pesante da portare, ma non abbiate paura di farlo. È con voi mio figlio Gesù che vi aiuterà

LE COPPE DELL'IRA DIVINA - tratto dal libro "La donna e il drago" di Padre Livio Fanzaga

I dieci segreti di Medjugorje

Il grande interesse delle apparizioni di Medjugorje non riguarda soltanto lo straordinario evento che si è andato manifestando a partire dal lontano 1981, ma anche, e in misura crescente, il futuro immediato dell'intera umanità. La lunga permanenza della Regina della pace è in vista di un passaggio storico denso di pericoli mortali. I segreti che la Madonna ha rivelato ai veggenti riguardano avvenimenti prossimi di cui la nostra generazione sarà testimone. Si tratta di una prospettiva sul l'avvenire che, come non di rado accade nelle profezie, rischia di sollevare ansie e perplessità. La stessa Regina della pace è bene attenta a sollecitare le nostre energie sul cammino di conversione, senza nulla concedere all'umano desiderio di conoscere il futuro. Tuttavia comprendere il messaggio che la santa Vergine ci vuole trasmettere con la pedagogia dei segreti è fondamenta le La loro rivelazione infatti rappresenta in ultima istanza un grande dono della divina misericordia.
Va innanzi tutto detto che i segreti, nel significato di avvenimenti che riguardano il futuro della Chiesa e del mondo, non sono una novità delle apparizioni di Medjugorje, ma hanno un loro precedente di straordinario impatto storico nel segreto di Fatima. Il13 luglio del 1917 la Madonna ai tre bambini di Fatima aveva rivelato a grandi linee la drammatica Via Crucis della Chiesa e dell'umanità lungo il secolo ventesimo. Tutto ciò che aveva preannunciato si è poi puntualmente realizzato. I segreti di Medjugorje si collocano in questa luce, anche se la grande diversità in rapporto al segreto di Fatima sta nel fatto che ognuno li essi verrà rivelato prima che accada. La pedagogia mariana del segreto fa quindi parte di quel piano divino di salvezza che è incominciato a Fatima e che, attraverso Medjugorje, abbraccia l'immediato futuro.
Va inoltre sottolineato il fatto che l'anticipazione dell'avvenire, che è la sostanza dei segreti, fa parte del modo col quale Dio si rivela nella storia. Tutta la Sacra Scrittura è, a ben guardare, una grande profezia e lo è in modo speciale il suo libro conclusivo, l'Apocalisse, che getta la luce divina sull'ultima tappa della storia della salvezza, quella che va dalla prima alla seconda venuta di Gesù Cristo. Nel rivelare il futuro Dio manifesta la sua signoria sulla storia. Lui soltanto infatti può conoscere con certezza ciò che accadrà. La realizzazione dei segreti è un forte argomento di credibilità della fede, oltre che un aiuto che Dio offre in situazioni di grande difficoltà. In particolare i segreti di Medjugorje saranno una prova per la verità delle apparizioni e una manifestazione grandiosa della divina misericordia in vista dell'avvento del mondo nuovo della pace.
Il numero dei segreti dati dalla Regina della pace è rilevante. Dieci è un numero biblico, che richiama alla memoria le dieci piaghe d'Egitto. Si tratta però di un accostamento rischioso perché almeno uno di essi, il terzo, non è un «castigo », ma un segno divino di salvezza. Nel momento in cui viene scritto questo libro (maggio 2002) tre dei veggenti, quelli che non hanno più le apparizioni quotidiane ma annuali, affermano di aver già ricevuto dieci segreti. Gli altri tre invece, quelli che hanno ancora le apparizioni di ogni giorno, ne hanno ricevuto nove. Nessuno dei veggenti conosce i segreti degli altri e fra loro non ne parlano. Si suppone tuttavia che i segreti siano uguali per tutti. Ma uno solo dei veggenti, Mirjana, ha ricevuto il compito dalla Madonna di rivelarli al mondo prima che accadano.
Si può dunque parlare di dieci segreti di Medjugorje. Essi riguardano un futuro non molto lontano, in quanto sarà Mirjana e un sacerdote da lei scelto a rivelarli. Si può ragionevolmente arguire che essi non incominceranno a realizzarsi se non dopo che saranno stati rivelati a tutti e sei i veggenti. Ciò che dei segreti si può sapere è così sintetizzato dalla veggente Mirjana: «Io ho dovuto scegliere un sacerdote a cui dire i dieci segreti e ho scelto il padre francescano Petar Ljubicic. Io devo dire a lui dieci giorni prima che cosa succede e dove. Dobbiamo trascorrere sette giorni nel digiuno e nella preghiera e tre giorni prima lui dovrà dirlo a tutti. Lui non ha il diritto di scegliere: di dire o di non dire. Lui ha accettato che dirà tutto a tutti tre giorni prima, così si vedrà che è una cosa del Signore. La Madonna dice sempre: “Non parlate dei segreti, ma pregate e chi sente me come Madre e Dio come Padre, non abbia paura di niente” ».
Alla domanda se i segreti riguardino la Chiesa o il mondo, Mirjana risponde: «Io non voglio essere così precisa, perché i segreti sono segreti. Dico solo che i segreti riguardano tutto il mondo ». Per quanto riguarda il terzo segreto tutti i veggenti lo conoscono e sono concordi nel descriverlo: «Ci sarà un segno sulla collina delle apparizioni — afferma Mirjana — come un dono per tutti noi, perché si veda che la Madonna è presente qui come nostra mamma. Sarà un segno bellissimo, che non si può fare con mani umane. E una realtà che rimane e che viene dal Signore».
Per quanto riguarda il settimo segreto Mirjana afferma: «Io ho pregato la Madonna se fosse possibile che almeno una parte di quel segreto si cambiasse. Lei ha risposto che dovevamo pregare. Abbiamo pregato moltissimo e lei ha detto che è stata modificata una parte, ma che ora non si può più cambiare, perché è la volontà del Signore che si debba realizzare ». Mirjana sostiene con molta convinzione che ormai nessuno dei dieci segreti può essere mutato. Essi verranno annunciati al mondo tre giorni prima, quando il sacerdote dirà che cosa accadrà e dove si verificherà l'avvenimento. In Mirjana (come negli altri veggenti) c'è l'intima sicurezza, non sfiorata da nessun dubbio, che quanto la Madonna ha rivelato nei dieci segreti necessariamente si realizzerà.
A parte il terzo segreto che è un «segno » di straordinaria bellezza e il settimo, che in termini apocalittici si potrebbe chiamare «flagello» (Apocalisse 15, 1), non si conosce il contenuto degli altri segreti. Ipotizzarlo è sempre rischioso, come d'altra parte dimostrano le più disparate interpretazioni della terza parte del segreto di Fatima, prima che fosse resa nota. Alla domanda se gli altri segreti siano «negativi » Mirjana ha risposto: «Non posso dire nulla ». E tuttavia possibile, con una riflessione complessiva sulla presenza della Regina della pace e sull'insieme dei suoi messaggi, arrivare alla conclusione che l'insieme dei segreti riguardi proprio quel bene supremo della pace che oggi è a rischio, con grande pericolo per il futuro del mondo.
Colpisce nei veggenti di Medjugorje e in particolare in Mirjana, alla quale la Madonna ha affidato la grave responsabilità di rendere noti i segreti al mondo, l'atteggiamento di grande serenità. Siamo ben lontani da un certo clima di angoscia e di oppressione che caratterizza non poche supposte rivelazioni che prolificano nel sottobosco religioso. Infatti lo sbocco finale è pieno di luce e di speranza. Si tratta in ultima analisi di un passaggio di estremo pericolo del cammino umano, ma che condurrà al golfo di luce di un mondo abitato dalla pace. La Madonna stessa, nei suoi messaggi pubblici, non fa accenno ai segreti, anche se non tace i pericoli che ci stanno davanti, ma preferisce volgere lo sguardo oltre, al tempo di primavera verso il quale vuole condurre l'umanità.
Indubbiamente la Madre di Dio « non è venuta per farci paura>', come amano ripetere i veggenti. Lei ci sollecita alla conversione non con le minacce, ma con un appello di amore. Tuttavia il suo grido: «Vi supplico, convertitevi! », sta a indicare la serietà della situazione. L'ultimo decennio del secolo ha mostrato quanto proprio nei Balcani, dove la Madonna appare, la pace fosse in pericolo. All'inizio del nuovo millennio nuvole minacciose si sono addensate all'orizzonte. I mezzi di distruzione di massa rischiano di diventare protagonisti in un mondo attraversato dall'incredulità, dall'odio e dalla paura. Siamo forse giunti al momento drammatico in cui verranno versate sulla terra le sette coppe dell'ira di Dio (cfr. Apocalisse 16, 1)? Potrebbe infatti esserci un flagello più terribile e più pericoloso per l'avvenire del mondo di una guerra nucleare? E corretto leggere nei segreti di Medjugorje un segno estremo della divina misericordia nella fa se più drammatica della storia dell'umanità?
Analogia col segreto di Fatima
È stata la stessa Regina della pace ad affermare di essere venuta a Medjugorje per realizzare ciò che aveva incominciato a Fatima. Si tratta quindi di un unico piano di salvezza che va considerato nel suo svolgimento unitario. In questa prospettiva aiuterà certamente a comprendere i dieci segreti di Medjugorje un accostamento col segreto dì Fatima. Si tratta di cogliere delle analogie che aiutino ad afferrare in profondità quanto la Madonna vuole insegnarci con la pedagogia dei segreti. E infatti è possibile cogliere somiglianze e differenze che si illuminano e si sostengono a vicenda.
Innanzi tutto bisogna dare una risposta agli interrogativi di chi si è chiesto che significato avesse rivelare la terza parte del segreto di Fatima dopo che si era già adempiuto. La profezia ha un grande valore apologetico e salvifico se viene rivelata prima e non dopo. Il 13 maggio del 2000, quando a Fatima è stato reso noto il terzo segreto, un certo senso di delusione si è diffuso nell'opinione pubblica, che si attendeva rivelazioni riguardanti il fu turo e non il passato dell'umanità.
Indubbiamente il fatto di trovare indicata in una rivelazione del 1917 la tragica Via Crucis del mondo e in particolare la sanguinosa persecuzione della Chiesa, fino all'attentato a Giovanni Paolo II, ha contribuito non poco a dare ulteriore prestigio al messaggio di Fatima. Tuttavia è lecito chiedersi perché mai Dio abbia permesso che la terza parte del segreto fosse conosciuta solo alla conclusione del secolo, quando ormai la Chiesa, nell'anno di grazia del Giubileo, volgeva il suo sguardo verso il terzo millennio.
A questo riguardo è ragionevole pensare che la divina Sapienza abbia permesso che fosse conosciuta soltanto ora la profezia del 1917, perché voleva in questo modo preparare la nostra generazione all'imminente futuro, segnato dai segreti della Regina della pace. Guardando al segreto di Fatima, al suo contenuto e alla sua straordinaria realizzazione, noi siamo in grado di prendere sul serio i segreti di Medjugorje. Ci troviamo di fronte a una mirabile pedagogia divina che vuole preparare spiritualmente gli uomini del nostro tempo ad affrontare la più grave crisi del la storia, la quale non sta dietro le nostre spalle ma davanti ai nostri occhi. Coloro che hanno ascoltato la rivelazione del segreto,fatta il 13 maggio 2000 nella grande spianata della Cova da Iria, saranno i medesimi che ascolteranno la rivelazione dei segreti della Regina della pace tre giorni prima che si realizzino.
Ma è soprattutto per quanto riguarda i contenuti che è possibile trarre insegnamenti utili dal segreto di Fatima. Infatti, se lo analizziamo in tutte le sue parti, non riguarda gli sconvolgimenti nel cosmo, come avviene solitamente negli scenari apocalittici, ma i sovvertimenti nella storia umana, attraversata dalle ventate sataniche della negazione di Dio, dell'odio, della violenza e della guerra. Il segreto di Fatima è una profezia sul dilagare dell'incredulità e del peccato nel mondo, con le nefaste conseguenze di distruzione e di morte e con l'inevitabile tentativo di annientare la Chiesa. Protagonista negativo è il grande drago rosso che seduce il mondo e lo aizza contro Dio, cercando di portarlo alla rovina. Non per nulla lo scenario si apre con la visione dell'inferno e termina con quella della croce. E il tentativo di satana di portare alla rovina il maggior numero di anime e nel medesimo tempo è l'intervento di Maria per salvarle col sangue e le preghiere dei martiri.
E ragionevole pensare che i segreti di Medjugorje riecheggino, nella sostanza, tematiche di questo tipo. D'altra parte gli uomini non hanno certo cessato di offendere Dio come si è lamentata la Madonna a Fatima. Anzi, possiamo dire che l'onda limacciosa del male non ha fatto che crescere. E scomparso in molti paesi l'ateismo di Stato, ma ha progredito ovunque nel mondo una visione atea e materialistica della vita. L'umanità, in questo inizio del terzo millennio, è ben lontana dal riconoscere e dall'accettare Gesù Cristo, il Re della pace. Al contrario dilagano l'incredulità e l'immoralità, l'egoismo e l'odio. Siamo entrati in una fase della storia nella quale gli uomini, sobillati da satana, non esiteranno a tirare fuori dai loro arsenali i più tremendi strumenti di distruzione e di morte.
Affermare che alcuni aspetti dei segreti di Medjugorje possano riguardare guerre catastrofiche, nelle quali vengano usate le armi di distruzione di massa, come quelle nucleari, chimiche e batteriologiche, significa in fondo fare previsioni umanamente fondate e ragionevoli. D'altra parte non bisogna dimenticare che la Madonna si è presentata nel piccolo villaggio dell'Erzegovina come la Regina della pace. Lei ha affermato che con la preghiera e il digiuno si possono fermare anche le guerre, per quanto violente esse siano. L'ultimo decennio del secolo, con le guerre di Bosnia e del Kossovo, è stata una prova generale, una profezia di quanto potrebbe accadere a questa umanità così lontana dal Dio dell'amore.
«Sull'orizzonte della civiltà contemporanea — afferma Giovanni Paolo II —, specialmente di quella più sviluppata in senso tecnico-scientifico, i segni e i segnali di morte sono diventati particolarmente presenti e frequenti. Basti pensare alla corsa agli armamenti e al pericolo, in essa insito, di un'autodistruzione nucleare» (Dominum et viv 57). «La seconda metà del nostro secolo — quasi in proporzione agli errori e alle trasgressioni della nostra civiltà contemporanea — porta in sé una minaccia così orribile di guerra nucleare che non possiamo pensa re a questo periodo se non in termini di accumulo incomparabile di sofferenze, fino alla possibile autodistruzione dell'umanità» (Salv doloris, 8).
Tuttavia la terza parte del segreto di Fatima, più che la guerra, intende evidenziare con tinte drammatiche la feroce persecuzione della Chiesa, rappresentata dal Vescovo vestito di bianco che sale il Calvario accompagnato dal popolo di Dio. E lecito interrogarsi se una persecuzione ancora più efferata non attenda la Chiesa nel prossimo futuro? Una risposta affermativa in questo momento potrebbe apparire esagerata, perché oggi il maligno ottiene le sue più vistose vittorie con l'arma della seduzione, grazie alla quale spegne la fede, raffredda la carità e svuota le chiese. Tuttavia segnali crescenti di odio anticristiano, accompagnati da esecuzioni sommarie, si diffondono nel mondo. C'è da aspettarsi che il drago «vomiterà» (Apocalisse 12, 15) tutto il suo furore per perseguitare coloro che avranno perseverato, in mo do particolare cercherà di annientare le schiere di Maria, che lei si è preparata in questo tempo di grazia che stiamo vivendo.
« Dopo ciò vidi aprirsi nel cielo il tempio che contiene la Tenda della Testimonianza; dal tempio uscirono i sette angeli che avevano i sette flagelli, vestiti di lino puro, splendente, e cinti al petto di cinture d'oro. Uno dei quattro esseri viventi diede ai set te angeli sette coppe d'oro colme dell'ira di Dio che vive nei secoli dei secoli. Il tempio si riempì del fumo che usciva dalla gloria di Dio e dalla sua potenza: nessuno poteva entrare nel tempio finché non avessero termine i sette flagelli dei sette angeli» (Apocalisse 15, 5-8).
Trascorso il tempo di grazia, durante il quale la Regina della pace ha radunato i suoi nella « Tenda della Testimonianza », in comincerà il periodo dei sette flagelli, quando gli angeli verseranno le coppe dell'ira divina sulla terra? Prima di dare una risposta a questo interrogativo, è necessario comprendere il vero significato di «ira divina» e di «flagello ». Infatti il volto di Dio è sempre quello dell'amore, anche in quei momenti in cui gli uomini non riescono più a vederlo.
« Satana vuole l'odio e la guerra »
Non c'è dubbio che nella Sacra Scrittura ricorra spesso l'immagine di Dio che castiga a causa dei peccati. La troviamo sia nell'Antico come nel Nuovo Testamento. A questo riguardo impressiona l'ammonimento di Gesù al paralitico che aveva guarito alla piscina di Betzata: « Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio» (Giovanni 5, 14). Si tratta di un modo di esprimersi che troviamo anche nel le rivelazioni private. Basti a questo riguardo fare riferimento al le parole accorate della Madonna a La Salette: «Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo, e non me lo si vuole concedere. E questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio. Coloro che conducono i carri non sanno imprecare senza mescolarvi il nome di mio Figlio. Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio di mio Figlio ».
Il braccio di Gesù, pronto a colpire questo mondo immerso nel peccato, come deve essere inteso perché non venga offuscato il volto del Dio della rivelazione che, come sappiamo, è amore prodigo e senza confini? Il Dio che punisce i peccati è forse diverso dal Crocifisso che, nel momento solenne della morte, si rivolge al Padre dicendo: « Padre, perdona loro perché non san no quello che fanno» (Luca 23, 33)? Si tratta di un interrogativo che trova la soluzione nella stessa Sacra Scrittura. Dio castiga non per distruggere, ma per correggere. Finché siamo nel corso di questa vita tutte le croci e le afflizioni di vario genere sono orientate alla nostra purificazione e alla nostra santificazione. In ultima istanza anche il castigo di Dio, che ha come fine ultimo la nostra conversione, è un atto della sua misericordia. Quando l'uomo non risponde al linguaggio dell'amore, Dio, al fine di salvarlo, usa il linguaggio del dolore.
D'altra parte la radice etimologica di «castigo» è la stessa di «casto ». Dio «castiga» non per vendicare il male che abbiamo commesso, ma per renderci «casti », cioè puri, attraverso la grande scuola della sofferenza. Non è forse vero che una malattia, un rovescio economico, una disgrazia o la morte di una persona cara sono esperienze della vita attraverso le quali avvertiamo la precarietà di tutto ciò che è effimero e rivolgiamo l'animo a ciò che è veramente importante ed essenziale? Il castigo fa parte della pedagogia divina e Dio, che ci conosce bene, sa quanto ne abbiamo bisogno a causa della nostra «dura cervice >‘. Quale padre o quale madre infatti non usa la mano ferma per evitare che i figli imprudenti e sbadati imbocchino una via pericolosa?
Non bisogna tuttavia pensare che, sia pure per ragioni pedagogiche, sia sempre Dio a mandarci «i castighi» con i quali correggerci. Questo potrebbe essere anche possibile, specialmente per quanto riguarda gli sconvolgimenti della natura. Non fu forse attraverso il diluvio che Dio punì l'umanità a causa dell'universale perversione (cfr. Genesi 6, 5)? Anche la Madonna a La Salette si colloca in questa prospettiva quando afferma: «Se il raccolto va male, è soltanto per colpa vostra. Ve l'ho fatto vedere l'anno scorso con le patate; voi non ne avete fatto caso. Anzi, quando ne avete trovato guaste, voi imprecavate e intercalavate il nome di mio Figlio. Esse continueranno a marcire, e quest'anno a Natale non ve ne saranno più ». Dio governa il mondo naturale ed è il Padre celeste che fa piovere sopra i buoni come sopra i cattivi. Attraverso la natura Dio dà la sua benedizione agli uomini, ma nel medesimo tempo rivolge anche i suoi richiami pedagogici.
Tuttavia vi sono dei castighi che sono causati direttamente dal peccato degli uomini. Pensiamo ad esempio al flagello della fa me, che ha all'origine l'egoismo e l'avidità di chi, avendo il superfluo, non vuole tendere la mano al fratello indigente. Pensiamo anche al flagello di molte malattie, che persistono e si diffondono a causa dall'egoismo di un mondo che investe le risorse nelle armi invece che nella salute. Ma è soprattutto il più tremendo di tutti i flagelli, la guerra, ad essere direttamente provocata dagli uomini. La guerra è la causa di innumerevoli mali e, per quanto riguarda il nostro particolare passaggio storico, rappresenta il più grande pericolo a cui l'umanità abbia mai dovuto far fronte. Infatti oggi una guerra che sfuggisse di mano, come è possibile che accada, potrebbe provocare la fine del mondo.
Per quanto riguarda il flagello immane della guerra dobbiamo quindi dire che esso viene esclusivamente dagli uomini e, in ultima istanza, dal maligno che inietta il veleno dell'odio nel loro cuore. La guerra è il frutto primo del peccato. La sua radice è il rifiuto dell'amore di Dio e del prossimo. Mediante la guerra sa tana attira gli uomini a sé, li rende partecipi del suo odio e della sua ferocia, si impadronisce delle loro anime e li usa per di struggere i progetti di misericordia di Dio nei loro confronti. « Satana vuole la guerra e l'odio », ammonisce la Regina della pace all'indomani della tragedia delle due torri. Dietro la malvagità umana c'è colui che è stato omicida fin dall'inizio. In che senso quindi si può dire, come ha affermato la Madonna a Fatima, che «Dio sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo del la guerra... »?
Questa espressione, nonostante l'apparente significato puniti vo, in realtà ha ancora, nel suo significato profondo, un valore salvifico ed è riconducibile a un disegno della divina misericordia. Infatti la guerra è un male causato dal peccato che si è impossessato del cuore dell'uomo e come tale è uno strumento di satana per portare l'umanità alla rovina. La Madonna a Fatima è venuta per offrici la possibilità di evitare un'esperienza infernale come quella della seconda guerra mondiale, che è stata indubbiamente uno dei flagelli più spaventosi che abbia mai colpito l'umanità. Non essendo stata ascoltata e non avendo gli uomini cessato di offendere Dio, essi sono precipitati in un abisso di odio e di violenza che avrebbe potuto essere fatale. Non è stato un caso che la guerra si sia fermata proprio quando erano state messe a punto le armi nucleari, capaci di causare distruzioni irreparabili.
Da questa tremenda esperienza, provocata dalla durezza di cuore e dal rifiuto di convertirsi, Dio ha tratto quel bene che so lo la sua infinita misericordia poteva ottenere. Innanzi tutto il sangue dei martiri, che con la loro carità, le loro preghiere e l'offerta della loro vita hanno ottenuto la benedizione divina sul mondo e hanno salvato l'onore del genere umano. Inoltre la mirabile testimonianza di fede, di generosità e di coraggio di innumerevoli persone, che hanno arginato con le dighe delle buone opere la marea travolgente del male. Durante la guerra i giusti hanno brillato nel cielo come stelle di incomparabile fulgore, mentre la collera di Dio si è riversata sugli impenitenti, che si so no ostinati fino alla fine sulla via dell'iniquità. Tuttavia per molti lo stesso flagello della guerra è stato un appello alla conversione, perché è tipico dell'uomo, eterno bambino, rendersi conto dell'inganno satanico solo quando ne prova sulla pelle le terribili conseguenze.
Le coppe dell'ira divina che Dio sparge sul mondo (cfr. Apocalisse 16, 1) sono certamente delle piaghe con le quali, diretta mente o indirettamente, punisce l'umanità a causa dei suoi peccati. Ma esse sono finalizzate alla conversione e alla salvezza eterna delle anime. Inoltre la divina misericordia le mitiga a causa delle preghiere dei giusti. Infatti le coppe d'oro sono anche il simbolo della preghiera dei santi (cfr. Apocalisse 5, 8) che sollecitano l'intervento divino e gli effetti che ne scaturiscono: la vitto ria del bene e la punizione delle potenze del male. Infatti nessun flagello, per quanto provocato dall'odio satanico, può raggiungere il suo fine di portare l'umanità alla rovina totale. Neppure l'attuale passaggio critico della storia, che vede le potenze del male «sciolte dalle catene », può essere considerato senza speranza. I dieci segreti di Medjugorje vanno quindi visti nella prospettiva classica della fede. Essi, quand'anche alludessero ad eventi spaventosi e fatali per la stessa sopravvivenza dell'umanità (come ad esempio catastrofiche guerre con armi di distruzione di massa), rimangono sotto il governo dell'amore misericordioso che, col nostro aiuto, può trarre il bene anche dal più grande male.

I segreti di Medjugorje, profezie di matrice biblica

La rivelazione del futuro, che ci viene dal cielo, va sempre interpretata come un atto dell'amore paterno di Dio, anche se si tratta di eventi drammatici. Infatti in questo modo la divina Sapienza ci vuole indicare a quali conseguenze porti il peccato e il rifiuto di convertirsi. Inoltre offre la possibilità ai buoni di intercedere e di mutare con le loro preghiere il corso degli avvenimenti. Infine, nel caso di impenitenza e di durezza di cuore, Dio dona ai giusti una via di salvezza o, dono ancora più grande, la grazia del martirio.
I dieci segreti di Medjugorje sono una rivelazione riguardo al futuro che rispecchia perfettamente la pedagogia divina. Essi non hanno lo scopo di impaurire, ma di salvare. A mano a mano che i tempi si avvicinano la Regina della pace non si stanca di ripetere che non dobbiamo avere paura. Infatti chi si trova nella scia della sua luce è consapevole che lei sta preparando una via di uscita alla trappola infernale che il maligno ha architettato per trascinare l'umanità negli abissi tenebrosi della disperazione.
Per comprendere la serietà e la credibilità del segreto di Fatima come di quelli di Medjugorje occorre tenere presente che essi riflettono la struttura fondamentale delle profezie della Sacra Scrittura. In esse Dio, attraverso i suoi profeti, preannuncia un evento che si realizzerà nel caso che cada nel vuoto l'appello al la conversione. A questo riguardo è molto istruttiva la profezia di Gesù sulla distruzione del tempio di Gerusalemme. Di questo grandioso edificio egli dice che non rimarrà pietra su pietra, per ché non è stato accolto il momento in cui è passata la grazia del la salvezza.
«Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!» (Matteo 23, 37). Qui Gesù indica la radice dei ma li che affliggono l'umanità nel corso della sua storia. Si tratta dell'incredulità e della durezza di cuore di fronte ai richiami del cielo. Le conseguenze che ne derivano non sono attribuibili a Dio, ma agli uomini stessi. Ai discepoli che gli si avvicinavano per far gli osservare le costruzioni del tempio, Gesù risponde: «Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata» (Matteo 24, 1). Avendo rifiutato il Messia spirituale, i giudei hanno percorso fino in fondo la via del messianismo politico, venendo così annientati dalle legioni romane.
Ci troviamo qui di fronte allo schema essenziale della profezia biblica. Non si tratta di una speculazione astratta sul futuro, al fine di soddisfare curiosità morbose o per coltivare l'illusione di dominare il tempo e gli eventi della storia, di cui soltanto Dio è il Signore. Essa al contrario ci responsabilizza rispetto a vicende la cui realizzazione dipende dalle nostre libere scelte. Il contesto è sempre quello di un invito alla conversione, per evitare le inevitabili conseguenze catastrofiche del male. A Fatima la Madonna aveva preannunciato una guerra «ancora peggiore» se gli uomini non avessero cessato di offendere Dio. Non vi è dubbio che, se fosse stato accolto l'invito alla penitenza, l'avvenire sarebbe stato diverso. Il quadro complessivo in cui collocare i segreti di Medjugorje è il medesimo. La Regina della pace ha rivolto il più pressante appello alla conversione che mai si sia verificato dagli albori della redenzione. Gli avvenimenti futuri sono caratterizzati dalla risposta che gli uomini stanno dando ai messaggi che lei ci dona.

I segreti di Medjugorje, dono della divina misericordia

La prospettiva biblica in cui collocare i dieci segreti di Medjugorje ci aiuta a liberarci da un clima psicologico di angoscia e di paura e a guardare al futuro con la serenità della fede. La Regina della pace sta mettendo mano a un piano mirabile di salvezza, il cui inizio risale a Fatima e che oggi è nel suo pieno svolgimento. Sappiamo anche che vi è un punto di arrivo che la Madonna descrive come il fiorire di un tempo di primavera. Questo significa che il mondo dovrà prima attraversare un periodo di gelo invernale, ma non sarà tale da compromettere l'avvenire dell'umanità. Questa luce di speranza che illumina il futuro è certo il primo e più grande dono della divina misericordia. Infatti gli uomini sopportano anche le prove più difficili se hanno la certezza che alla fine avranno uno sbocco positivo. Il naufrago raddoppia le energie se intravede all'orizzonte il sospirato golfo di luce. Senza prospettive di vita e di speranza gli uomini gettano la spugna senza più combattere e resistere.
Non si può dimenticare che, anche se ora i segreti rivelati si realizzeranno necessariamente, tuttavia uno di essi, presumibilmente il più impressionante, è stato mitigato. Il settimo segreto ha creato una forte emozione nella veggente Mirjana che ha chiesto alla Madonna che fosse cancellato. La Madre di Dio ha chiesto preghiere per questa intenzione e il segreto è stato attenuato. In questo caso non si è realizzato quanto la Bibbia racconta riguardo alla predicazione del profeta Giona presso la grande città di Ninive, la quale ha evitato completamente il castigo preannunciato dal cielo accogliendo l'appello alla conversione.
Tuttavia come non vedere in questa mitigazione del settimo segreto il tocco materno di Maria che mostra in visione «una catastrofe» futura, perché la preghiera dei buoni possa almeno parzialmente allontanarla? Alcuni potrebbero obiettare: «Perché mai il Signore non ha fatto sì che la potenza dell'intercessione e del sacrificio potessero cancellarla del tutto? ». Forse un giorno ci renderemo conto che, quanto Dio ha deciso che accadesse, è stato necessario per il nostro vero bene.
In modo particolare appare come un segno mirabile della divina misericordia il modo col quale la Madonna ha voluto che i dieci segreti fossero rivelati. La manifestazione al mondo tre giorni prima che ogni avvenimento si realizzi è un dono straordinario di cui forse soltanto in quel momento sapremo apprezzarne l'inestimabile valore. Non dimentichiamo che la realizzazione del primo segreto sarà un ammonimento per tutti riguardo alla serietà delle profezie di Medjugorje. Quelli successivi saranno indubbiamente guardati con crescente attenzione e apertura di cuore. L'immediata rivelazione pubblica di ogni segreto e la successiva attualizzazione avrà l'effetto di rafforzare la fede e il valore di credibilità. Inoltre preparerà gli animi che sono aperti alla grazia ad affrontare senza paura ciò che deve accadere (cfr. Luca 21, 26).
Va anche sottolineato che svelare tre giorni prima ciò che sta per succedere e in quale luogo si verificherà, significa inoltre offrire delle possibilità insperate di salvezza. Non siamo in grado di comprendere ora in tutta la sua straordinaria grandezza e nelle sue concrete implicazioni questo dono della divina misericordia,ma verrà il tempo in cui gli uomini se ne renderanno conto. A questo riguardo giova sottolineare che non mancano precedenti biblici molto eloquenti, dove Dio rivela anzitempo una catastrofe, perché i buoni possano mettersi in salvo. Non fu così forse in occasione della distruzione di Sodoma e Gomorra, quando Dio volle salvare Lot e la sua famiglia che vi abitavano?
«Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: “Su, prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per non essere travolto nel castigo della città”. Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città... Quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sodoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo» (Genesi 19, 15-16. 24-25).
La premura di dare una possibilità di salvezza per i giusti che credono la troviamo anche nella profezia di Gesù sulla distruzione di Gerusalemme che, come sappiamo dalla storia, si è realizzata fra crudeltà indicibili. A questo riguardo il Signore così si esprime: «Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro le città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città; saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia» (Luca 21, 20-22).
Come appare chiaro, rientra nella pedagogia divina delle profezie offrire delle possibilità di salvezza a coloro che crederanno. Per quanto riguarda i dieci segreti di Medjugorje il dono di misericordia risiede proprio in questo anticipo di tre giorni. Non fa dunque meraviglia che la veggente Mirjana abbia sottolineato la necessità di far conoscere al mondo quanto verrà rivelato. Si tratterà di un vero e proprio giudizio di Dio che passerà attraverso la risposta delle persone. Siamo di fronte a un fatto insolito nel la storia cristiana, ma con radici che affondano nella Scrittura. Anche questo dà la dimensione del momento eccezionale che si profila all'orizzonte dell'umanità.
Si è giustamente sottolineato come il terzo segreto, riguardante il segno visibile, indistruttibile e bellissimo, che la Madonna lascerà sulla montagna delle prime apparizioni sia un dono di grazia che illumminerà un panorama dove non mancheranno le scene drammatiche e già questa è una prova visibile dell'amore misericordioso. Tuttavia è utile osservare che il terzo segreto precederà il settimo e altri di cui non conosciamo il contenuto. Anche questo è un grande dono da parte della Madonna. Infatti il terzo segreto rafforzerà la fede dei più deboli e soprattutto sosterrà la speranza nel momento della prova, trattandosi di un segno durevole, «che viene dal Signore ». La sua luce risplenderà nel buio del tempo di afflizione e darà ai buoni la forza di perseverare e di testimoniare fino alla fine.
Il quadro di insieme che esce dalla descrizione dei segreti, per quello che ci è dato di sapere, è tale da rasserenare gli animi che si lasciano illuminare dalla fede. A un mondo che scivola sul pia no inclinato che porta alla rovina, Dio offre rimedi estremi di salvezza. Certo, se l'umanità avesse risposto ai messaggi di Medjugorje e prima ancora agli appelli di Fatima, le sarebbe stato evitato il passaggio attraverso la grande tribolazione. Tuttavia anche ora un esito positivo è possibile, anzi è certo.
La Madonna a Medjugorje è venuta come Regina della pace e alla fine schiaccerà la testa al drago dell'odio e dell'inimicizia che vuole distruggere il mondo. Quanto accadrà nel futuro è presumibilmente opera degli uomini, sempre più in balia dello spirito del male a causa del loro orgoglio, dell'incredulità al vangelo e dell'immoralità sfrenata. Tuttavia il Signore Gesù, nella sua infinita bontà, ha deciso di salvare il mondo dalle conseguenze delle sue iniquità, anche a motivo della corrispondenza dei buoni. I segreti sono senza dubbio un dono del suo Cuore misericordioso il quale, anche dai più grandi mali, sa trarre un bene insperato oltre che immeritato.

I segreti di Medjugorje, prova della fede

Non coglieremmo la ricchezza della pedagogia divina che si esprime attraverso i segreti di Medjugorje se non mettessimo in evidenza che essi costituiscono una grande prova della fede. Anche a loro riguardo vale la parola di Gesù secondo la quale la salvezza viene sempre dalla fede. Dio infatti è pronto ad aprire le cataratte dell'amore misericordioso, purché vi sia chi crede, intercede e accoglie nella fiducia e nell'abbandono. Il popolo ebraico davanti al Mar Rosso come avrebbe potuto salvarsi se non avesse creduto nella potenza di Dio e se, una volta aperte le acque, non avesse avuto il coraggio di attraversarle con totale fiducia nell'onnipotenza divina? Tuttavia il primo a credere fu Mosè e la sua fede risvegliò e sostenne quella di tutto il popolo.
Il tempo contrassegnato dai segreti della Regina della pace avrà bisogno di una fede incrollabile, innanzitutto da parte di coloro che la Madonna ha scelto come suoi testimoni. Non a caso la Madonna invita spesso i suoi seguaci a essere « testimoni della fede ». Nel loro piccolo la veggente Mirjana in primo luogo, quindi anche il sacerdote da lei scelto per rivelare i segreti al mondo, dovranno essere gli araldi della fede in quel momento in cui le tenebre dell'incredulità avvolgeranno la terra. Non possiamo sottovalutare il compito che la Madonna ha assegnato a questa giovane donna, sposata e madre di due figli, nell'indicare al mondo eventi che non è esagerazione ritenere decisivi.
Al riguardo è istruttivo un riferimento all'esperienza dei pastorelli di Fatima. La Madonna aveva preannunciato per l'ultima apparizione del 13 ottobre un segno e grande era l'aspettativa della gente che si era precipitata a Fatima per assistere all'evento. La mamma di Lucia, che non credeva alle apparizioni, a causa della folla temeva per la vita stessa della figlia nel caso che non fosse accaduto nulla. Essendo una fervente cristiana, voleva che la figlia andasse a confessarsi, in modo tale da essere preparata a ogni evenienza. Lucia però, come anche i due cuginetti Francesco e Giacinta, erano fermissimi nel credere che quanto pro messo dalla Madonna si sarebbe realizzato. Lei accettava di andare a confessarsi, ma non perché avesse dei dubbi riguardo al le parole della Madonna.
Allo stesso modo la veggente Mirjana (non sappiamo quale ruolo la Madonna assegnerà agli altri cinque veggenti, ma dovranno anch'essi tutti insieme farle da sostegno) dovrà essere ferma e incrollabile nella fede, rivelando nel momento stabilito dalla Madonna il contenuto di ogni segreto. La stessa fede, lo stesso coraggio e la stessa fiducia dovrà avere il sacerdote da lei già prescelto (si tratta del frate francescano Petar Ljubicic), il quale avrà il non facile compito di annunciare ogni segreto al mondo con precisione, con chiarezza e senza tentennamenti. La saldezza d'animo che questo compito richiede spiegano per qua le motivo la Madonna ha chiesto loro una settimana di preghiera e di digiuno a pane e acqua, prima che i segreti vengano resi pubblici.
Ma a questo punto, accanto alla fede dei protagonisti, dovrà risplendere la fede dei seguaci della «Gospa », cioè di coloro che lei ha preparato per questo tempo, avendo accolto la sua chiamata. Sarà di estrema importanza, per il mondo distratto e incredulo nel quale viviamo, la loro limpida e ferma testimonìanza. Non potranno limitarsi a stare alla finestra e a fare da spetta tori, per vedere come andranno a finire le cose. Non potranno stare diplomaticamente defilati, per paura di compromettersi. Dovranno testimoniare di credere alla Madonna e di prendere sul serio i suoi ammonimenti. Dovranno scuotere dal torpore questo mondo e disporlo a capire il passaggio di Dio.
Ogni segreto, grazie alla serena mobilitazione dell'esercito di Maria, dovrà essere per l'intera umanità un segno e un richiamo, oltre che un evento di salvezza. Come sperare che il mondo colga la grazia della rivelazione dei segreti se i testimoni di Maria si lasceranno paralizzare dal dubbio e dalla paura? Chi se non essi aiuteranno gli indifferenti, gli increduli e i nemici di Cristo a salvarsi dalla marea montante dell'angoscia e della disperazione? Chi, se non i seguaci della «Gospa », ormai diffusi in tutto il mondo, potranno aiutare la Chiesa a vivere nella fede e nella speranza i tempi più difficili della storia dell'umanità? La Madonna si aspetta molto da coloro che lei ha preparato per i mo menti della prova. La loro fede dovrà risplendere davanti agli occhi di tutti gli uomini. Il loro coraggio dovrà sostenere i più deboli e la loro speranza dovrà infondere fiducia durante la tempestosa navigazione, fino a che non sia raggiunta la riva.
A coloro che, all'interno della Chiesa, amano discutere e polemizzare riguardo all'approvazione ecclesiastica delle apparizioni di Medjugorje, si deve rispondere con una affermazione che ha fatto la Madonna fin dai primi tempi. Ella ha detto che al riguardo noi non dovevamo preoccuparci, perché se ne sarebbe occupata lei personalmente. Il nostro impegno si sarebbe invece dovuto concentrare sul cammino di conversione. Ebbene, sarà proprio il tempo dei dieci segreti quello in cui verrà dimostrata la verità delle apparizioni.
Il segno sulla montagna, preannunciato dal terzo segreto, sarà un richiamo per tutti, oltre che un motivo di riflessione e di con vincimento per la Chiesa. Ma saranno gli eventi successivi a manifestare agli uomini l'amore materno di Maria e la sua solleci udine per la nostra salvezza. Nel tempo della prova, in cui la Madre di Gesù interverrà nel nome del Figlio suo per indicare una via di speranza, l'umanità intera scoprirà la regalità di Cristo e la sua signoria sul mondo. Sarà Maria, operante attraverso la testimonianza dei suoi figli, a manifestare agli uomini qual è la fede autentica, nella quale essi potranno trovare la salvezza e la speranza di un avvenire di pace.
Messaggio del 1 febbraio 1984:«Ora piove e voi dite: “Perché piove tanto? Perché non smette di piovere? Non si può andare in chiesa con tutto questo fango per la strada”. Non dite mai più così. Avete pregato tanto Dio che vi mandasse la pioggia che feconda la terra. Ora non dovete rivoltarvi contro la benedizione di Dio. Dovete piuttosto ringraziarlo con la preghiera e il digiuno».

Vicka e i 10 segreti di Medjugorje - Intervista del 01/04/1984

Janko: Vicka, ti ho già detto che non riesco a capire come mai tra di voi abbiate una discrezione incomprensibile quando si parla del Segno della Madonna o dei suoi segreti; eppure sono cose di cui con voi ha parlato diffusamente.
Vicka: Cosa ci trovi di strano in questo?
Janko: Non mi meraviglia il fatto che voi conserviate segrete queste cose nei nostri riguardi, ma mi meraviglio che non ne parliate tra di voi. Anzi, ciascuno di voi mi ha confidato che non avete neppure la più piccola tentazione di parlarne tra voi, sebbene riguardo a questo non sappiate tutti le cose in uguale misura. Guarda, ad esempio, il caso di Maria.
Vicka: Quale caso?
Janko: Questo. Per quanto ne so io, lei è la sola a non sapere quando la Madonna lascerà il suo Segno promesso, ma conosce solo di che natura è quel Segno. Eppure m'ha detto che non ha mai sentito il desiderio di domandarlo a qualcuno di voi; e neppure voi sentite il desiderio di confidarglielo.
Vicka: Secondo me in questo non c'è niente di strano.
Janko: Ma come no? Secondo me, non è strano che tu non parli di queste cose; ma che non ti venga neppure la voglia di farlo, non lo capisco.
Vicka: E tu come li conservi i segreti di confessione?
Janko: Scusami, Vicka, ma penso che la cosa sia un po' diversa.
Vicka: Forse è diversa per voi, ma per noi no.
Janko: Va bene. Allora possiamo finire affermando che a te non viene mai neppure la tentazione di raccontare a qualcuno qualche cosa al riguardo?
Vicka: No, mai. Come poi sia così, non te lo so spiegare. La Madonna ci assiste ed è lei che conserva i suoi segreti.
Janko: Fino a quando li conserverà?
Vicka: Fino a che lo vorrà lei. Questo lo vedremo.
Janko: Qualcuno lo vedrà, ma qualcuno no. Intanto io sono rimasto sempre al punto di partenza...
Janko: Vicka, ogni volta che si parla delle apparizioni della Madonna, di solito si parla anche di alcuni suoi segreti. Così è stato anche a Medjugorje.
Vicka: Di questo non sapevo niente. Non so se puoi credermi, che non sapevo niente delle apparizioni della Madonna a Lourdes, mentre mi incontravo con lei già da più di un anno, a Podbrdo e a Medjugorje. Io sapevo cantare e cantavo «È l'ora che pia» [il canto di Lourdes], ma non avevo la minima idea di che cosa si trattava. E per essere sincera, non voglio sentire nemmeno una parola riguardo ai segreti della Madonna, tranne di quelli di Medjugorje, se a te interessa qualcosa.
Janko: Certo che mi interessa. Ho cercato tante volte di penetrarne il significato, ma con tutto questo è rimasto per me ancora tutto un mistero.
Vicka: Che ci posso fare io? I misteri sono misteri.
Janko: Penso che voi siate fin troppo chiusi riguardo a questo.
Vicka: Puoi pensare quello che vuoi. Io so quello che mi è permesso dire e quello che non mi è permesso.
Janko: Va bene. Per quanto sono riuscito a capire, non parlate nemmeno tra di voi nè del Segno nè dei segreti.
Vicka: Poco o niente.
Janko: Perché? Quando vi chiedo qualcosa, per esempio se è la Madonna che ve lo ha proibito, voi fate semplicemente finta di non sentire quello che vi domando.
Vicka: Non lo sentiamo veramente! Poi non vogliamo parlare di questo e basta.
Janko: Perché?
Vicka: Vai avanti se hai ancora qualcosa.
Janko: Dimmi prima di tutto quanti segreti la Madonna ha promesso di confidarvi.
Vicka: Questo tu lo sai di sicuro. Però te lo ripeto: ci ha detto che ci avrebbe rivelato dieci segreti.
Janko: Ad ognuno di voi sei?
Vicka: Per quanto ne so io, ad ognuno.
Janko: Questi segreti sono uguali per tutti?
Vicka: Sì e no.
Janko: In che senso?
Vicka: È così: i segreti principali sono gli stessi. Ma può darsi che qualcuno abbia qualche segreto che lo riguarda personalmente.
Janko: Tu ce l'hai uno di questi segreti?
Vicka: Sì, uno. Questo riguarda soltanto me.
Janko: Anche gli altri hanno dei segreti così?
Vicka: Questo non lo so. Mi sembra che ce ne abbia Ivan.
Janko: Io so, perché me Io hanno detto, che Mirjana, Ivanka e Maria non ne hanno. Non so per il piccolo Jakov; lui non ha voluto rispondermi a questa domanda. Ivan invece una volta mi ha detto che ne ha tre che riguardano solo lui.
Vicka: Io ti ho detto quello che so.
Janko: Dimmi ancora: secondo l'ordine numerico, quale è il segreto che riguarda soltanto te?
Vicka: Lasciami in pace! Questo riguarda me soltanto!
Janko: Ma almeno questo potresti dirmelo, senza svelare il segreto.
Vicka: Se proprio vuoi saperlo, è il quarto. Adesso sta' zitto.
Janko: Allora non mi puoi dire nessun'altra cosa al riguardo?
Vicka: Passa oltre. Quello che potevo dire te l'ho detto.
Janko: Nient'altro?
Vicka: No. Altrimenti il segreto non sarebbe più segreto.
Janko: Vicka, mi puoi dire quanti segreti tu hai ricevuto finora?
Vicka: Otto, per adesso. [Ha ricevuto il nono il 22 aprile 1986].
Janko: Si sa, generalmente, che la Madonna, nell'ultimo segreto che ti ha rivelato, ha annunciato qualcosa di terribile per l'uomo. È veramente così?
Vicka: Se tu dici che lo si sa, che cosa vuoi ancora?
Janko: Ma non puoi dirmi proprio niente di più?
Vicka: Proprio no. Questo e basta.
Janko: Nel nono e nel decimo segreto Mirjana ci ha detto che c'è qualcosa di più grave ancora.
Vicka: D'accordo, l'abbiamo sentito. È bene che si rifletta su questo.
Janko: Ma tu non dici proprio niente di più?
Vicka: Che cosa posso dire? Su questi due segreti io ne so quanto te.
Janko: Puoi dirmi almeno questo: tu sai proprio che cosa succederà, in base ad ogni segreto?
Vicka: Lo so soltanto per quelli che ho ricevuto io.
Janko: Sai anche quando si avvereranno?
Vicka: Non lo so, fino a quando la Madonna non me lo rivelerà.
Janko: Mirjana invece dice che lei sa esattamente sia che cosa accadrà sia quando.
Vicka: Lei lo sa perché la Madonna glielo ha rivelato, dato che a lei non appare più.
Janko: VuoI dire che tu non potresti dire e non lo sai, se si realizzerà qualcuno dei segreti nel mondo, prima della manifestazione del Segno promesso dalla Madonna.
Vicka: Ti ho detto che non lo so. Quello che non so, non so.
Janko: Secondo te, Jvanka e Maria lo sanno?
Vicka: Non ne sono sicura, ma penso che lo sappiano.
Janko: Va bene. Sai se ogni segreto si realizzerà proprio?
Vicka: Non necessariamente. Perciò la Madonna ha detto che dobbiamo pregare e digiunare per mitigare l'ira di Dio.
Janko: Qui te la sei cavata bene. Ma conosci un segreto che Dio ha mitigato perché si è pregato e digiunato? Anzi, che ha del tutto ritirato?
Vicka: Non lo so.
Janko: Sì, sì. Secondo Mirjana è successo con il settimo segreto. Ti ricordi di che cosa si tratta?
Vicka: Aspetta un po'. Sì, sì, me ne ricordo anch'io.
Janko: Ma per noi, questo averlo ritirato è un bene?
Vicka: Sì. Ma a qualcuno avrebbe fatto bene per fargli mettere la testa a posto.
Janko: Grazie, Vicka. Credo di averti fin troppo spremuta. Ma dimmi ancora una cosa: dimmi se ti è difficile conservare questi segreti.
Vicka: Per niente!
Janko: Faccio fatica a crederlo.
Vicka: Che posso farci io?
Janko: Non ti è venuta mai la tentazione di svelare a qualcuno qualche segreto, per esempio alla tua mamma, a tua sorella, a qualche amico?
Vicka: No, mai.
Janko: Come mai?
Vicka: Non lo so. Lo si dovrebbe chiedere probabilmente alla Madonna. Questa è opera sua.
Janko: D'accordo. Il piccolo Jakov sa tutto ciò che riguarda i segreti della Madonna?
Vicka: Sì, conosce tutto! Anzi, meglio di me.
Janko: E come riesce a conservare il segreto?
Vicka: Anche questo, meglio di me!
Janko: Vicka, vedo che qui sei troppo avara di parole e vedo che i segreti, dopo tutto quello che abbiamo detto, rimangono ancora più segreti. Perciò penso che è meglio finire.
Vicka: Probabilmente è la cosa migliore.
Janko: Va bene e tante grazie.


Janko: In verità, abbiamo parlato già abbastanza dei segreti della Madonna, ma ti pregherei,
Vicka, di dirci qualcosa riguardo al suo segreto particolare, cioè riguardo al suo Segno promesso.
Vicka: Per ciò che riguarda il Segno, ti ho già parlato abbastanza. Scusami, ma riguardo a questo mi hai anche stufato con le tue domande. Non ti bastava mai quello che ti dicevo.
Janko: Hai ragione; ma che cosa posso farci se molti sono interessati, e lo sono anch'io, e vogliono sapere tante cose riguardo a questo?
Vicka: E va bene. Tu chiedimi e io ti risponderò quello che so.
Janko: Oppure quello che ti è permesso.
Vicka: Anche questo. Su, incomincia.
Janko: Va bene; incomincio così. Adesso si vede chiaramente, sia dalle vostre dichiarazioni sia dalle cassette registrate, che fin dall'inizio voi avete importunato la Madonna perché lasciasse un segno della sua presenza, affinché il popolo creda e non dubiti di voi.
Vicka: È vero.
Janko: E la Madonna?
Vicka: All'inizio, ogni volta che noi le chiedevamo tale segno, scompariva subito, oppure incominciava a pregare o a cantare.
Janko: Vuol dire che non voleva rispondervi?
Vicka: Sì, in qualche modo.
Janko: E allora?
Vicka: Noi abbiamo continuato a importunarla. E lei abbastanza presto, assentendo con la testa, ha incominciato a promettere che avrebbe lasciato un segno.
Janko: Non lo ha mai promesso con le parole?
Vicka: Come no! Soltanto non subito. Occorrevano le prove [ossia che i veggenti fossero messi alla prova] e la pazienza. Voi pensate che noi con la Madonna possiamo fare quello che vogliamo! Eh, padre mio...
Janko: Secondo te, quanto tempo c'è voluto perché la Madonna vi promettesse veramente di lasciare un segno?
Vicka: Non lo so. Non posso dire di saperlo se non lo so.
Janko: Ma all'incirca?
Vicka: Press'a poco un mese. Non so; può darsi anche di più.
Janko: Sì, sì; anche di più. Nel tuo quaderno sta scritto che il 26 ottobre 1981 la Madonna, sorridendo, ha detto che si meravigliava perché non le chiedevate più nulla riguardo al Segno; ma ha detto che ve lo lascerà sicuramente e che non dovete aver paura perché lei attuerà la sua promessa.
Vicka: Va bene, ma penso che quella non sia stata la prima volta che ci ha fatto la promessa di lasciarci veramente il Segno.
Janko: Capisco. Vi ha detto subito di che cosa si tratta?
Vicka: No, no. Sono passati forse anche due mesi prima di dircelo.
Janko: Vi ha parlato a tutti insieme?
Vicka: A tutti insieme, per quanto mi ricordo io.
Janko: Allora vi sarete sentiti subito alleggeriti?
Vicka: Eccome! Prova a pensare: allora ci assalivano da tutte le parti: giornali, maldicenze, provocazioni di ogni genere... E noi non potevamo dire niente.
Janko: Lo so; mi ricordo di questo. Ma adesso dimmi qualche cosa riguardo a questo Segno.
Vicka: Posso dirtelo, ma tu sai già tutto quello che si può conoscere al riguardo. Una volta mi hai quasi ingannato, ma la Madonna non lo ha permesso.
Janko: In che modo ti ho ingannato?
Vicka: Niente, lascia perdere. Andiamo avanti.
Janko: Dimmi, per favore, qualcosa riguardo al Segno.
Vicka: Ti ho già detto che sai tutto quello che si può sapere.
Janko: Vicka, vedo che ti ho scocciato. Dove la Madonna lascerà questo Segno?
Vicka: A Podbrdo, sul posto delle prime apparizioni.
Janko: Dove sarà questo Segno? In cielo o sulla terra?
Vicka: Sulla terra.
Janko: Apparirà, sorgerà tutt'a un tratto oppure pian piano?
Vicka: Tutto a un tratto.
Janko: Lo potrà vedere chiunque?
Vicka: Sì, chiunque verrà qui.
Janko: Questo Segno, sarà passeggero o permanente?
Vicka: Permanente.
Janko: Sei un po' parca nel rispondere, però...
Vicka: Vai avanti, se hai ancora qualcosa da chiedere.
Janko: Qualcuno potrà distruggere questo Segno?
Vicka: Nessuno potrà distruggerlo.
Janko: Questa cosa la pensi tu?
Vicka: Ce l'ha detta la Madonna.
Janko: Tu conosci con precisione come sarà questo Segno?
Vicka: Con precisione.
Janko: Sai anche quando la Madonna lo manifesterà a noi altri?
Vicka: So anche questo.
Janko: Lo sanno anche tutti gli altri veggenti?
Vicka: Questo non lo so, ma penso che ancora non lo sappiamo tutti.
Janko: Maria mi ha detto che non lo sa ancora.
Vicka: Ecco, lo vedi!
Janko: E il piccolo Jakov? Lui non mi ha voluto rispondere a questa domanda.
Vicka: Penso che lui lo sappia, ma non ne sono sicura.
Janko: Non ti ho ancora chiesto se questo Segno è un segreto speciale o no.
Vicka: Sì, è un segreto speciale. Ma nello stesso tempo fa parte dei dieci segreti.
Janko: Ne sei sicura?
Vicka: Certo che ne sono sicura!
Janko: Va bene. Ma perché la Madonna lascia qui questo Segno?
Vicka: Per mostrare al popolo che lei è presente qui tra noi.
Janko: D'accordo. Dimmi, se credi: io arriverò a vedere questo Segno?
Vicka: Vai avanti. Una volta te l'ho detto, molto tempo fa. Per adesso basta così.
Janko: Vicka, vorrei chiederti ancora una cosa, ma sei troppo dura e spiccia, perciò ho paura.
Vicka: Se hai paura, allora lascia stare.
Janko: Ancora solo questo!
Vicka: Mi sembra di non essere tanto cattiva. Chiedi pure.
Janko: Così va bene. Secondo te, che cosa succederebbe a qualcuno di voi, se manifestasse il segreto del Segno?
Vicka: Non ci penso neppure, perché so che questo non può accadere.
Janko: Però una volta i membri della commissione episcopale hanno chiesto a voi, e
precisamente a te, che descriviate per scritto tale Segno, come sarà e quando avverrà, perché
poi lo scritto venisse chiuso e sigillato davanti a voi, e venisse conservato fino a quando il Segno apparirà.
Vicka: Questo è esatto.
Janko: Ma voi non avete accettato. Perché? Neppure a me questo è chiaro.
Vicka: Non posso farci niente. Padre mio, chi non crede senza questo, non crederà neppure.
allora. Però ti dico anche questo: guai a chi aspetterà il Segno per convertirsi! Mi sembra di avertelo detto una volta: che molti verranno, può darsi che si inchineranno davanti al Segno, ma malgrado tutto non crederanno. Sii felice di non essere tra di loro.
Janko: Davvero ne ringrazio il Signore. Questo è tutto quello che puoi dirmi fino adesso?
Vicka: Sì. Per adesso ti basti.
Janko: Va bene. Grazie.

Intervista del 1/6/1996

Padre Slavko:Sin dall'inizio delle apparizioni i veggenti, per noi normali credenti, si sono trovati in una posizione privilegiata. Voi siete a conoscenza di molti segreti, avete visto il Paradiso, l'Inferno e il Purgatorio. Vicka, cosa si prova a vivere con i segreti rivelati dalla Madre di Dio?

Vicka: Fino ad ora la Madonna mi ha rivelato nove segreti dei dieci possibili. Per me non è assolutamente un peso, perché quando me li ha rivelati, Ella mi ha donato anche la forza per sopportarli. Io vivo come se neppure ne fossi a conoscenza.

Padre Slavko: Sai quando ti rivelerà il decimo segreto?

Vicka: Non lo so.

Padre Slavko: Pensi ai segreti? Ti è difficile portarli? Ti opprimono?

Vicka: Certamente ci penso, perché in questi misteri è contenuto il futuro, ma non mi opprimono.

Padre Slavko: Sai quando verranno rivelati agli uomini questi segreti?

Vicka: No, non lo so.

Intervista del 3/8/2000

Padre Livio:Ora che ci è stato svelato il terzo segreto di Fatima, sappiamo che riguardava un tempo difficile, di guerre e di persecuzioni, per il mondo e per la Chiesa, in particolare per il Santo Padre. Dobbiamo aspettare qualcosa del genere anche per i dieci segreti di Medjugorje?

Vicka: Per quanto riguarda i segreti non ho molto da dire. Per ora ne ho nove e aspetto il decimo. Se e quando la Madonna li vorrà spiegare, allora ne sapremo di più.

Padre Livio: Tuttavia, anche se i segreti sono veramente segreti, resta il fatto che riguardano il futuro e che quindi le apparizioni di Medjugoije hanno ancora molto da riservarci.

Vicka: Certo, sicuro.

Padre Livio: La partita non è ancora finita.

Vicka: No, no.

Padre Livio: Siamo ancora al primo tempo.

Vicka: E’ appena incominciata.

Padre Livio: Fra le analogie che vi sono tra Fatima e Medjugorje vi è anche il segno. A Fatima la Madonna lo aveva promesso per l'ultima apparizione, quella dell'Ottobre 1917. Anche a Medjugorje si parla di un segno. I veggenti di Fatima erano sicurissimi che la Madonna lo avrebbe dato. Anche voi ne siete così sicuri?

Vicka: Vedi, Padre Livio, la Madonna ha dato una grande possibilità, un grande dono di vedere questo segno.

Padre Livio: Voi l'avete già visto?

Vicka: Noi l'abbiamo già visto e quando verrà il momento di sicuro ci sarà il segno sul monte dell'apparizione.

Padre Livio: Tutti lo potranno vedere?

Vicka: Tutti e rimane per sempre.

Padre Livio: Rimane per sempre?

Vicka: Si, rimane per sempre come prova che la Madonna è stata qui in mezzo a noi.

Padre Livio: Bisogna venire fino a Medjugorje per poterlo vedere?

Vicka: Bisogna venire qui da noi, qui sul monte.

Padre Livio: Bisogna salire sul monte o lo si può vedere anche da lontano?

Vicka: Ma, padre Livio, tu vuoi che pian piano ti dica tutto...

Padre Livio: Te lo chiedo perché Jakov ha detto che per vederlo dobbiamo venire a Medjugorje. Non è difficile immaginare per quel momento un grande concorso di gente....

Vicka: Sì, per vederlo bisogna venire a Medjugorje.

Padre Livio: Tu sarai ancora viva quando ci sarà il segno?

Vicka: Non lo so. Ma spero di si.

Padre Livio: E io sarò vivo?

Vicka: Ma, padre, non sei ancora troppo vecchio. Ma io penso di sì e poi ci sono ancora tante cose a fare.

Padre Livio: Effettivamente Radio Maria è impiantata nelle varie lingue in solo trenta nazioni del mondo e noi vorremmo arrivare in tutte.

Vicka: Hai ancora tante cose da fare.

Padre Livio: Ho capito. La pensione è lontana. Sarà un segno di speranza?

Vicka: Sì, di speranza.

Padre Livio: Di gioia?

Vicka: Di gioia, ma una cosa bella, capito?

Padre Livio: Ho voluto insistere sul segno perché la Chiesa, per valutare la fondatezza di una apparizione, verifica se si sono realizzate le profezie.

Vicka: E’ normale.

Padre Livio: L’atteggiamento della Chiesa è sapiente. Il segno potrà essere quindi una conferma per la Chiesa che le apparizioni sono vere?

Vicka: Ma sicuro. La Madonna già una volta ha detto che noi non ci dobbiamo preoccupare di queste cose, ma piuttosto di accogliere i messaggi e di viverli. Tutto il resto dobbiamo lasciarlo
Messaggio del 20 luglio 2007:Cari figli, oggi vi invito a riportare la preghiera nelle famiglie. Cari figli, pregate e crescete nella santità nelle famiglie. Pregate, figlioli, insieme con la Madre per le famiglie, pregate per i giovani. Grazie, cari figli, per aver risposto alla mia chiamata!

Marija e i 10 segreti di Medjugorje - Intervista del 27/2/1998

Padre Livio:E per concludere, dicci che cosa ci aspetta per il futuro. Che cosa riguardano questi segreti che la Madonna vi ha dato?
Marija:I segreti sono segreti per adesso, finchè la Madonna non ci dirà... A Marijana e a Ivanka la Madonna ha già dato tutti i segreti che sono dieci e a noi non ancora tutti. La Madonna attraverso Mirijana ha chiesto di scegliere un sacerdote come guida spiriniale, ma poi ognuno di noi durante questi anni ha un padre spirituale...
Padre Livio: Allora i segreti non li sa nessuno, eccetto voi?
Marija:Attraverso Mirijana la Madonna ha chiesto di scegliere un sacerdote come guida, e un domani può arrivare il momento che li potrà trasmettere
Padre Livio:Però Mirijana non glieli ha detti?
Marija:Per adesso niente.
Padre Livio: Quindi nessuno sa questi segreti?
Marija:No, solo noi.
Padre Livio: Secondo te, c'è da avere paura per questi segreti?
Marija:Noi diciamo sempre che i segreti sono segreti e non vogliamo esprimere nessuna opinione. Qualcuno è gioioso e qualche altro triste. Possiamo dire che per quanto riguarda il settimo segreto che la Madonna ha chiesto attraverso Mirijana preghiere e digiuno ed è stato attenuato.
Padre Livio: Vedo che tu hai tre figli e quindi non hai paura del futuro.
Messaggio del 2 dicembre 2008:Cari figli, in questo santo tempo di lieta attesa Dio ha scelto voi piccoli per realizzare i suoi grandi progetti. Figli miei, siate umili. Dio attraverso la vostra umiltà con la sua sapienza, delle vostre anime farà la sua dimora scelta. La illuminerete con le opere buone e così con il cuore aperto aspetterete la nascita di mio Figlio in tutto il suo amore generoso. Vi ringrazio cari figli.

Mirjana e i 10 segreti di Medjugorje

PADRE LIVIO:Ecco Mirjana, passiamo al capitolo riguardante i dieci segreti. Ti dico con sincerità che non sono una persona curiosa, ma vorrei sapere tutto quello che è lecito sapere e che la Madonna vuole che si sappia. Essendo Direttore di Radio Maria sento al riguardo una precisa responsabilità.

MIRJANA: Padre Livio, dimmi la verità, da quando abbiamo cominciato questo nostro colloquio, tu aspetti questo momento. Hai già detto dall'inizio che questa è la cosa che ti interessa di più.

PADRE LIVIO: C'è un motivo personale che mi spinge ad avere al riguardo delle informazioni molto esatte. Da quanto ho letto, mi pare che questi segreti verranno resi noti al mondo mediante un sacerdote che tu hai scelto tre giorni prima che si realizzino. Allora, mi sono posto questo problema: se al tempo della rivelazione dei segreti io sarò ancora Direttore di Radio Maria, dovrò ogni volta informare la gente di quanto svelerà il sacerdote che tu hai scelto? Eccoti dunque messe con molta chiarezza le carte in tavola.

MIRJANA: Anche a me piace mettere le carte in tavola e ti dico subito che potrai informare tutti gli ascoltatori di Radio Maria. Non ci sono problemi per questo.

PADRE LIVIO: Va benissimo. Allora, Mirjana, tu hai avuto i dieci segreti già dal Natale 1982, quando sono terminate le apparizioni?.

MIRJANA: Forse è meglio che ti dica subito tutto quello che posso dire.

PADRE LIVIO: Dì pure tutto quello che puoi dire e poi io ti chiederò alcuni chiarimenti.

MIRJANA: Ecco io ho dovuto scegliere un sacerdote a cui dire i dieci segreti e ho scelto il padre francescano Petar Ljubicié. Devo dire che cosa succederà e dove dieci giorni prima che accada. Dobbiamo trascorrere sette giorni nel digiuno e nella preghiera e tre giorni prima egli dovrà dirlo a tutti e non potrà scegliere se dire o non dire. Egli ha accettato che dirà tutto a tutti tre giorni prima, così si vedrà che è una cosa del Signore. La Madonna dice sempre: "Non parlate dei segreti, ma pregate e chi sente me come Madre e Dio come Padre, non abbia paura di niente".
Tutti noi parliamo sempre di che cosa succederà nel futuro, ma chi di noi potrà dire se sarà vivo domani? Nessuno! Quello che la Madonna ci insegna è di non preoccuparci del futuro, ma di essere pronti in quel momento ad andare incontro al Signore e non invece perdere tempo a parlare dei segreti e di cose di questo genere.
Padre Petar, che adesso si trova in Germania, quando viene a Medjugorje, scherza con me e dice: "Vieni a confessarti e dimmi almeno un segreto adesso..."
Perché tutti sono curiosi, ma si deve capire che cosa è veramente importante. L’importante è che noi in ogni momento siamo pronti ad andare dal Signore e tutto quello che succede, se succede, sarà la volontà del Signore, che noi non possiamo cambiare. Possiamo cambiare solo noi stessi!

PADRE LIVIO: Anche la Madonna insiste sul fatto che chi prega non ha paura del futuro. Il vero problema è quando ci allontaniamo dal suo cuore e da quello di Gesù.

MIRJANA: Certo, perché tuo padre e tua madre non ti possono fare nulla di male. Vicini a loro siamo al sicuro.

PADRE LIVIO: Ho letto un articolo recente su una rivista cattolica italiana che irrideva i segreti dicendo che, sommando tutti quelli dei sei veggenti, sarebbero cinquantasette e la buttava nel ridicolo. Che cosa puoi rispondere?

MIRJANA: Anche noi sappiamo la matematica, ma dei segreti non parliamo perché sono segreti.

PADRE LIVIO: Nessuno sa i segreti degli altri veggenti?

MIRJANA: Non parliamo di quello.

PADRE LIVIO: Non ne avete parlato fra di voi?

MIRJANA: Mai ne parliamo. Noi diffondiamo i messaggi della Madonna e quello he il Signore vuole che diciamo alla gente. Ma i segreti sono segreti e noi veggenti tra di noi non parliamo dei segreti.

PADRE LIVIO: Quindi tu non sai quali sono i nove segreti di Vicka e Vicka non sa quali siano i tuoi dieci segreti?

MIRJANA: Ecco non parliamo di questo. Questa è una cosa che è come se fosse dentro di me e so che di questa cosa non si parla.

PADRE LIVIO: Vicka è qui presente. Tu Vicka puoi confermare che non conosci i dieci segreti di Mirjana?

VICKA: Non ho mai avuto nessun bisogno di sapere quello che la Madonna ha detto a Mirjana. Credo che lo stesso lo ha detto anche a me e che i segreti sono uguali.

PADRE LIVIO: Adesso vediamo che cosa si può dire quanto al contenuto almeno di alcuni segreti. Mi pare che si possa dire qualcosa del terzo e del settimo segreto. Del terzo segreto che cosa ci puoi dire?

MIRJANA: Ci sarà un segno sulla collina delle apparizioni, come un dono per tutti noi, perché si veda che la Madonna è qui presente come nostra mamma.

PADRE LIVIO: Come sarà questo segno?

MIRJANA: Bellissimo!

PADRE LIVIO: Senti Mirjana, non voglio apparirti curioso e tanto meno indurti a dire qualcosa che non vorresti. Però, mi pare giusto che gli ascoltatori di Radio Maria possano sapere quello che la Madonna desidera o permette che si sappia. Per quanto riguarda il segno ti faccio una domanda precisa, però, se vuoi, evita pure di rispondere. Sarà un segno che ha un significato spirituale?
MIRJANA: Sarà un segno ben visibile, che non si poteva essere fatto con mani umane; una cosa del Signore che rimane.

PADRE LIVIO: È una cosa del Signore. Mi pare una affermazione piena di significato. Ma è una cosa che viene dal Signore, perché solo il Signore è onnipotente e la può fare, o perché il segno ha un significato spirituale e trascendente? Se il segno è una rosa, a me non dice niente. Se, invece, è una croce, allora mi dice molto.

MIRJANA: Non posso dire niente di più. Ho detto tutto quello che si poteva dire. PADRE LIVIO: Comunque, hai detto tante belle cose.

MIRJANA: Sarà un dono per tutti noi, che non si può fare con mani umane e che è una cosa del Signore.

PADRE LIVIO: Ho chiesto a Vicka se io vedrò questo segno. Lei mi ha risposto che non sono così tanto vecchio. Allora voi sapete la data del segno?

MIRJANA: Sì, so la data.

PADRE LIVIO: Dunque sai, esattamente la data e in che cosa consiste. Tu, Vicka, sai la data?

VICKA: Sì, anch'io so la data

PADRE LIVIO: Adesso passiamo al settimo segreto. Che cosa è lecito sapere del settimo segreto?

MIRJANA: Ho pregato la Madonna se fosse possibile che almeno una parte di quel segreto si cambiasse. Lei ha risposto che dovevamo pregare. Abbiamo pregato moltissimo e lei ha detto che è stata modificata una parte, ma che ora non si può più cambiare, perché è la volontà del Signore che si debba realizzare.

PADRE LIVIO: Allora, se il settimo segreto è stato mitigato, significa che è un castigo.

MIRJANA: Non posso dire nulla.

PADRE LIVIO: Non potrà né essere ulteriormente mitigato e neppure abolito?

MIRJANA: No.

PADRE LIVIO: Tu, Vicka, sei d'accordo?

VICKA: La Madonna ha detto che il settimo segreto, come ha già detto Mirjana, è stato in parte cancellato con le nostre preghiere. Ma, siccome Mirjana sa più di me di queste cose, lei adesso risponde direttamente.

PADRE LIVIO: Insisto su questo punto perché qualcuno dice in giro che, se si prega, si può...

MIRJANA: Non è possibile che venga abolito del tutto. E’ stata tolta una parte e basta.

PADRE LIVIO: Insomma, è stato mitigato e ora si realizzerà necessariamente.

MIRJANA: Questo è quello che la Madonna ha detto a me. Non chiedo più queste cose perché non è possibile. Questa è la volontà del Signore e si deve fare.

PADRE LIVIO: Di questi dieci segreti c'è qualcuno che riguarda te personalmente o riguardano tutto il mondo?

MIRJANA: Io non ho segreti che riguardano me personalmente.

PADRE LIVIO: Quindi riguardano...

MIRJANA: Tutto il mondo.

PADRE LIVIO: Il mondo o la Chiesa?

MIRJANA: Io non voglio essere così precisa, perché i segreti sono segreti. Dico solo che i segreti riguardano il mondo.

PADRE LIVIO: Ti faccio questa domanda per analogia col terzo segreto di Fatima. Esso riguardava certamente i disastri della guerra che sarebbe venuta, ma anche la persecuzione alla Chiesa e infine l'attentato al Santo Padre.

MIRJANA: Non voglio essere precisa. Quando la Madonna lo vuole, dirò tutto. Adesso sto zitta.

PADRE LIVIO: Dobbiamo però dire che, nonostante i vent'anni che abbiamo alle spalle, il più deve ancora venire per quanto riguarda Medjugorje. Si direbbe che la Madonna ci ha preparato per momenti particolarmente impegnativi. Infatti i segreti riguardano il mondo in generale.

MIRJANA: Sì.

PADRE LIVIO: Tuttavia siamo certi che almeno il terzo è positivo.

MIRJANA: Sì.

PADRE LIVIO: Tutti gli altri sono negativi?

MIRJANA: Non posso dire nulla. Lei ha detto quello. Io sto zitta.

PADRE LIVIO: D'accordo, l'ho detto io, non tu.

MIRJANA: Come dice Gesù: "Tu hai detto questo". Lo dico anch' io: "Tu hai detto questo". Quello che potevo dire dei segreti, io l'ho detto.

PADRE LIVIO: Sì, ma bisogna che abbiamo le idee chiare e ordinate su quelle cose che è lecito sapere. Abbi un po' di pazienza se ti chiedo ancora qualche chiarimento. Tu di ogni segreto sai quando accadrà?

MIRJANA: Sì, ma veramente non voglio parlare dei segreti perché è la volontà della Madonna di non parlare.

PADRE LIVIO: Tu non dire quello che non si può, ma almeno dì qualcosa su quello che si può. Sai di ognuno quando accadrà. Sai anche dove?

MIRIANA: Anche dove.

PADRE LIVIO: Ho capito: sai dove e quando.

MIRJANA: Sì.

PADRE LIVIO: Queste due parole, dove e quando, sono molto importanti. Adesso vediamo come avviene il procedimento attraverso il quale i segreti vengono resi noti. La Madonna ti dirà qualcosa al momento debito? I dieci segreti verranno rivelati secondo l'ordine progressivo, cioè il primo, il secondo, il terzo e così via?

MIRJANA: Non posso dire nulla di più.

PADRE LIVIO: Non insisto. Che cosa puoi dire su una diceria che circola, secondo la quale tu avresti scritto i dieci segreti?

MIRJANA: Guarda, Padre, se noi vogliamo proseguire l'intervista su cose importanti, cioè sulla Madonna e i suoi messaggi, io rispondo volentieri, ma dei segreti non parlo, perché sono segreti. Ci hanno provato tutti, dai sacerdoti ai comunisti, soprattutto con Jakov che aveva solo nove anni e mezzo, ma non sono mai riusciti a capire o a sapere qualche cosa. Lasciamo perciò questo argomento. Se succederà, sarà la volontà del Signore e questo l'abbiamo chiarito. L'importante è che la nostra anima sia pronta e preparata per trovare il Signore allora non dovremo preoccuparci né per il futuro e né per null'altro.

PADRE LIVIO: Quindi dobbiamo rimanere su quelle informazioni che tu ci hai dato all'inizio?

MIRJANA: Ecco, e basta

PADRE LIVIO: Sinceramente c'è quanto basta per meditare a lungo.

MIRJANA: Quello è quanto la Madonna vuole che sappiamo.

PADRE LIVIO: Per quanto mi riguarda, obbedisco più che volentieri. L'ultima cosa che non ho ancora chiarito e alla quale neppure Vicka ha saputo rispondermi, e che perciò devo chiedere a te, è questa: la rivelazione dei dieci segreti, per bocca di Padre Petar, avverrà rendendo noto un segreto per volta, o tutti insieme in una sola volta? Non è una cosa da poco, perché se avverrà per dieci volte successive, rischieremo un infarto. Neanche questo ci puoi dire?

MIRJANA: Non posso.

PADRE LIVIO: Però tu lo sai?

MIRJANA: Si.

PADRE LIVIO: Benissimo. Ecco, lasciamo dunque questo argomento e chiudiamo la parentesi. Credo che sappiamo tutto quello che è necessario sapere.

MIRJANA: Che possiamo sapere!

PADRE LIVIO: Per quanto mi riguarda non voglio saperne di più, neanche mi fosse concesso. Preferisco aspettare con fiducia le sorprese di Dio. Non voglio neppure sapere se sarò vivo io. Mi basta sapere che lo sappia Dio. Ma ora vorrei cercare di capire il significato teologico e spirituale di tutto questo. Se colloco i dieci segreti nel contesto dei messaggi della Madonna, mi pare di poter dire che essi, anche se a prima vista possono costituire per noi un motivo di preoccupazione, in realtà sono una manifestazione della divina misericordia. Infatti, la Madonna in molti messaggi dice di essere venuta per costruire con noi il nuovo mondo della pace. Quindi l'approdo finale, cioè il punto di arrivo di tutto il piano della Regina della pace, è un golfo di luce, cioè un mondo migliore, più fraterno e più vicino a Dio.

MIRJANA: Sì, si. Sono sicura che alla fine vedremo questa luce. Vedremo il trionfo del cuore della Madonna e di Gesù.
Messaggio del 25 maggio 1987:Cari figli! Invito ognuno di voi a cominciare a vivere nell' amore di Dio. Cari figli, voi siete pronti a commettere il peccato e a mettervi nelle mani di Satana, senza riflettere. Io invito ciascuno di voi a decidersi coscientemente per Dio e contro Satana. Io sono vostra Madre; perciò desidero condurvi tutti alla santità completa. Desidero che ognuno di voi sia felice qui sulla terra e che ognuno di voi sia con me in cielo. Questo è, cari figli, lo scopo della mia venuta qui e il mio desiderio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Jacov e i 10 segreti di Medjugorje - Dall'intervista di Padre Livio a Jacov del 24/09/1999

PADRE LIVIO:Volevo ritornare su un argomento che forse voi veggenti non gradite molto, ma alla gente interessa e non solo per vana curiosità: quello dei segreti. Mi pare che di essi qualcosa si sappia. Per esempio per quanto riguarda il terzo segreto.
JAKOV: Adesso, ti dico tutto quello che posso dirti e poi basta.
PADRE LIVIO: Ci è sufficiente sapere ciò che la Madonna vuole che si sappia.
JAKOV: Come molti sanno, la Madonna fin dall'inizio ci ha detto che avrebbe dato dieci segreti a tutti (i sei veggenti).
PADRE LIVIO: È qualcosa di molto più impegnativo di Fatima, almeno per quanto concerne il numero.
JAKOV: Fino a questo momento siamo in tre che abbiamo ricevuto i dieci segreti (Mirjana, Ivanka, Jakov) e non riceviamo più le apparizioni quotidiane. Questi segreti che la Madonna ci ha rivelato non sappiamo se sono uguali gli uni con gli altri, perché fra noi non ne abbiamo mai parlato.
PADRE LIVIO: Niente?
JAKOV: Niente. Noi li possiamo rivelare solo quando la Madonna ci dà il permesso.
PADRE LIVIO: Anche tu?
JAKOV: Anch'io. Quando la Madonna mi dà il permesso, li posso dire agli altri. Non penso a questi segreti e non ho paura. Non mi pesa di portali. Questo è tutto quello che posso dire.
PADRE LIVIO: E per quanto riguarda il terzo segreto? Gli altri veggenti hanno potuto rivelare qualcosa, parlando di un segno che la Madonna lascerà sulla montagna delle apparizioni.
JAKOV: Sì, posso dire che la Madonna ha promesso di lasciare un segno sulla montagna delle apparizioni, che sarà permanente e visibile a tutti.
PADRE LIVIO: E sarà bello?
JAKOV: Bellissimo.
PADRE LIVIO: Bellissimo? Ah, caspita! E potremo vederlo da qui?
JAKOV: No, no. Dovete venire a Medjugorje.
PADRE LIVIO: Sarà probabilmente un segno biblico. Una nube luminosa, ad esempio. La Madonna ama i riferimenti biblici. Ma lasciamo perdere. Ho sentito dire che i segreti, almeno alcuni, che ha Mirjana, riguarderebbero il futuro del mondo. Si tratterebbe di avvenimenti che accadranno necessariamente. Tu ne sai qualcosa?
JAKOV: Non so. Non posso dire niente.
PADRE LIVIO: Tu sai solo ciò che la Madonna ha detto a te.
JAKOV: Non posso dire se è vero o non è vero quello che Mirjana ha detto. Non posso dire niente di questo.
PADRE LIVIO: Potresti dire se alcuni dei tuoi segreti riguardano te personalmente?
JAKOV: Non posso dire neanche questo.
PADRE LIVIO: Neanche questo? Sei più ermetico di Bernadette. Lei almeno rivelò che la Madonna le aveva dato tre segreti personali, che tuttavia non rivelò mai a nessuno. Un Vescovo una volta cercava di carpirle qualche cosa al riguardo, ma Bernadette lo redarguì dicendo: "Ma Eccellenza!" Come dire: "Lei che è Vescovo, non sa che i segreti di Dio vanno mantenuti?".
Messaggio del 25 aprile 1991:Cari figli, oggi vi invito tutti affinché la vostra preghiera sia preghiera del cuore. Ognuno di voi trovi il tempo per la preghiera per poter scoprire Dio nella preghiera. Non desidero che parliate della preghiera, ma desidero che preghiate. Che ogni giorno per voi sia riempito della preghiera di ringraziamento a Dio per la vita e per tutto quello che avete. Non desidero che la vostra vita trascorra nelle parole, ma glorificate Dio con le opere. Io sono con voi e ringrazio Dio per ogni momento speso con voi Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi sui 10 segreti

Messaggio del 14 aprile 1982
Dovete sapere che Satana esiste. Egli un giorno si e' presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo con l'intenzione di distruggerla. Dio ha permesso a Satana di mettere la Chiesa alla prova per un secolo ma ha aggiunto: Non la distruggerai!: Questo secolo in cui vivete e' sotto il potere di Satana ma, quando saranno realizzati i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verra' distrutto. Gia ora egli comincia a perdere il suo potere e percio' e' diventato ancora più' aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie anche tra le anime consacrate, causa ossessioni, provoca omicidi. Proteggetevi dunque con il digiuno e la preghiera, soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate addosso oggetti benedetti e poneteli anche nelle vostre case. E riprendete l'uso dell'acqua benedetta!

Messaggio del 23 dicembre 1982

Tutti i segreti che ho confidato si realizzeranno e anche il segno visibile si manifestera' Ma non aspettate questo segno per soddisfare la vostra curiosita'. Questo, prima del segno visibile, e' un tempo di grazia per i credenti. Percio' convertitevi e approfondite la vostra fede! Quando verra' il segno visibile, per molti sara' gia' troppo tardi.

Messaggio del 7 maggio 1985

«Cara figlia mia (Ivanka), oggi è il nostro ultimo incontro. Non essere triste, perché io verrò a farti visita in occasione di tutti gli anniversari, tranne il prossimo. Figlia mia, non pensare di aver commesso qualche errore e che per questo motivo non verrò più a farti visita. Non hai fatto nulla. Tu hai accolto con tutto il cuore e realizzato i piani che mio Figlio e io avevamo. Sii felice, perché io sono tua Madre, che ti ama con tutto il cuore. Ivanka, grazie per aver risposto alla chiamata di mio Figlio e per essere stata così perseverante come Lui si aspettava. Figlia, di’ ai tuoi amici che mio Figlio e io saremo sempre con loro quando ci cercheranno e invocheranno. Quello che ti ho detto in questi anni a proposito dei segreti non rivelarlo a nessuno, fino a quando io non te lo dirò. Ivanka, la grazia che tu e i tuoi fratelli avete ricevuto non l’ha ricevuta nessuno fino a ora in terra».

Messaggio del 28 gennaio 1987

Miei cari figli! Sono venuta da voi per condurvi alla purezza dell’anima e, quindi, verso Dio. Ma come mi avete accolto? All’inizio senza credere, con paura e sfiducia verso i ragazzi che ho scelto. Poi una maggioranza di voi mi ha accolto nel suo cuore e ha incominciato a mettere in pratica le mie richieste materne. Ma purtroppo questo non è durato a lungo. In qualunque luogo io vada, e con me mio Figlio, là mi raggiunge anche Satana. Voi avete permesso, senza accorgervene, che prendesse il sopravvento in voi, che vi dominasse. Alcune volte capite che qualche vostro gesto non è permesso da Dio, ma rapidamente soffocate questo sentimento. Non cedete, figli miei! Asciugate dal mio volto le lacrime che verso osservando quello che fate. Guardatevi intorno! Trovate il tempo per accostarvi a Dio in chiesa. Venite nella casa del Padre vostro. Trovate il tempo per riunirvi in famiglia e supplicare grazia da Dio. Ricordatevi dei vostri morti, date loro gioia con la celebrazione della Messa. Non guardate con disprezzo il povero che vi supplica per una crosta di pane. Non cacciatelo dalla vostra mensa piena. Aiutatelo, ed anche Dio aiuterà voi. Forse la benedizione che il povero vi dà come ringraziamento, si realizza, forse Dio lo ascolta. Voi, figli miei, avete dimenticato tutto questo. E in ciò ha contribuito anche Satana. Non cedete! Pregate con me! Non ingannatevi pensando: “Io sono buono, ma il fratello che mi sta accanto non vale nulla”. Non sareste nel giusto. Io, come vostra madre, vi amo e perciò vi ammonisco. Qui ci sono dei segreti, figli miei! Non si sa di che si tratta, ma quando lo si verrà a sapere, sarà tardi! Ritornate alla preghiera! Nulla è più importante di essa. Vorrei che il Signore mi permettesse di chiarirvi almeno in parte i segreti; ma sono già troppe le grazie che vi offre. Pensate a quanto voi offrite a Lui. Quando avete rinunciato l’ultima volta a qualche cosa per il Signore? Non voglio rimproverarvi ulteriormente. Desidero invece invitarvi ancora una volta alla preghiera, al digiuno, alla penitenza. Se col digiuno desiderate ottenere una grazia da Dio, che nessuno sappia che digiunate. Se con un dono ad un povero, desiderate ottenere una grazia da Dio, che nessuno lo sappia all’infuori di voi e del Signore. Ascoltatemi, figli miei e riflettete in preghiera su questi miei richiami!

Messaggio del 25 agosto 1991

Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera, adesso come mai prima, quando il mio piano ha cominciato a realizzarsi. Satana è forte e desidera bloccare i progetti della pace e della gioia e farvi pensare che mio Figlio non sia forte nelle sue decisioni. Perciò vi invito, cari figli, a pregare e digiunare ancora più fortemente. Vi invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima. Vi invito, cari figli, a comprendere l'importanza della mia venuta e la serietà della situazione. Desidero salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Perciò preghiamo affinché tutto quello che ho cominciato sia realizzato completamente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggio del 25 dicembre 2010

Jakov ha detto: La Madonna mi ha parlato dei segreti e alla fine ha detto: pregate, pregate, pregate.

Messaggio del 2 giugno 2011:Cari figli, mentre vi invito alla preghiera per coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio, se guardaste nei vostri cuori capireste che parlo di molti di voi. Con cuore aperto domandatevi sinceramente se desiderate il Dio Vivente o volete metterlo da parte e vivere secondo il vostro volere. Guardatevi intorno, figli miei, e osservate dove va il mondo che pensa di fare tutto senza il Padre e che vaga nella tenebra della prova. Io vi offro la luce della Verità e lo Spirito Santo. Sono con voi secondo il piano di Dio per aiutarvi affinché nei vostri cuori vinca mio Figlio, la Sua Croce e Risurrezione. Come Madre desidero e prego per la vostra unione con mio Figlio e con la sua opera. Io sono qui, decidetevi! Vi ringrazio!

Lettera inviata dal parroco di Medjugorje al Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II

Dopo l’apparizione della Vergine, in data 30 novembre 1983, la veggente Marija Pavlovic è venuta a dirmi: «La Madonna dice che si deve avvisare subito il Sovrano Pontefice ed il Vescovo sulla urgenza e la grande importanza del messaggio di Medjugorje».
Questa lettera vuole adempiere a questo dovere.

1. Cinque veggenti (Vicka Ivankovic, Marija Pavlovic, Ivanka Ivankovic, Ivan Dragicevic e Jakov Colo) hanno ogni giorno un’apparizione della Vergine. L’esperienza tramite la quale essi la vedono è un fatto controllabile con osservazioni dirette; è stata anche filmata. Durante le apparizioni, i veggenti non reagiscono alla luce, non sentono i rumori, non reagiscono se qualcuno li tocca, si sentono al di fuori del tempo e dello spazio.
Tutti i veggenti dichiarano in sostanza:
— Noi vediamo la Madonna come le altre persone. Con lei preghiamo, parliamo e possiamo toccarla.
— La Vergine dice che la pace del mondo è in crisi. Essa invita continuamente alla riconciliazione e alla conversione.
— Ci ha promesso di lasciare un segno visibile sui luogo delle apparizioni, a Medjugorje, per tutta l’umanità.
— Il tempo che precede questo segno visibile è un periodo di grazia per la conversione e l’approfondimento della fede.
— La Vergine ha promesso di confidarci dieci segreti. Finora, 8 sono stati svelati a Vicka Ivankovic e Marija Pavlovic (che ha ricevuto il nono l’8 dicembre 1983), 9 a Jakov Colo, Ivan Dragicevic e Ivanka Ivankovic, 10 segreti solo a Mirjana Dragicevic.
— Queste apparizioni sono le ultime apparizioni della Vergine sulla terra. Per questo sono così lunghe e frequenti.

2. La Vergine non appare più a Mirjana Dragicevic. La sua ultima apparizione quotidiana fu quella del giorno di Natale 1982. Dopo, per Mirjana, le apparizioni sono cessate, eccetto nel giorno del compleanno (18 marzo 1983), come Mirjana aveva presagito in base alla promessa della Vergine.
Durante l’apparizione del 25 dicembre 1982, secondo Mirjana, la Madonna le confidò il decimo e ultimo segreto e le svelò le date nelle quali i diversi segreti si sarebbero verificati. La Vergine ha svelato a Mirjana molti aspetti dell’avvenire, finora più di quelli detti agli altri veggenti. Per questo riporto qui ciò che Mirjana mi ha detto nel colloquio del 5 novembre 1983. Riassumo gli aspetti essenziali del suo racconto, senza citare alla lettera. Mirjana dice:

— Prima del segno visibile che sarà dato all’umanità, ci saranno tre avvertimenti al mondo. Gli avvertimenti saranno avvenimenti che succedono sulla terra. Mirjana ne sarà testimone. Tre giorni prima di uno degli avvertimenti essa informerà un sacerdote di sua scelta. La testimonianza di Mirjana sarà una conferma delle apparizioni e un incitamento alla conversione del mondo. Dopo le amlnonizioni, verrà il segno visibile sul luogo delle apparizioni a Medjugorje per tutta l’umanità. Il segno sarà dato come testimonianza delle apparizioni e un invito alla fede.

— il nono e il decimo segreto sono gravi. Sono un castigo per i peccati del mondo. La punizione è inevitabile, perché non bisogna aspettarsi la conversione del mondo intero. Il castigo può essere diminuito dalle preghiere e dalla penitenza, ma non può essere evitato. Un male che minacciava il mondo, secondo il settimo segreto, è stato cancellato grazie alla preghiera e ai digiuni, dice Mirjana. Per questo, la Vergine continua a invitare alla preghiera e al digiuno:
«Avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno, potete allontanare la guerra, sospendere le leggi naturali».

— Dopo il primo avvertimento, gli altri seguiranno entro breve tempo. Gli uomini così avranno del tempo per convertirsi.

— Questo tempo è il periodo di grazia e di conversione. Dopo il segno visibile, coloro che resteranno in vita avranno poco tempo per la conversione. Per questo la Vergine invita alla conversione urgente e alla riconciliazione.

— L’invito alla preghiera e alla penitenza è destinato ad allontanare i mali e la guerra e soprattutto a salvare le anime.

— Secondo Mirjana ci troviamo vicini agli avvenimenti predetti dalla Vergine. In nome di questa esperienza, Mirjana dice all’umanità: «Convertitevi presto, aprite i vostri cuori a Dio».

Oltre a questo messaggio essenziale, Mirjana dice di aver avuto, nel 1982, un’apparizione che getta, secondo noi, raggi di luce sulla storia della Chiesa. Essa racconta un’apparizione nella quale Satana le si è presentato con le apparenze della Vergine; Satana chiese a Mirjana di rinunciare alla Madonna e di seguirlo, perché l’avrebbe resa felice, nell’amore e nella vita; mentre, con la Vergine, essa doveva soffrire, diceva lui, Mirjana lo respinse. E subito apparve la Vergine e Satana scomparve. La Vergine le disse, sostanzialmente, quanto segue: «Scusami per questo, ma devi sapere che Satana esiste. Un giorno si è presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo. Dio gli ha permesso di metterla alla prova per un secolo. Questo secolo è sotto il potere del demonio, ma quando saranno compiuti i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verrà distrutto. Già ora egli comincia a perdere il suo potere ed è diventato aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie tra preti, crea ossessioni, assassinii. Dovete proteggervi con la preghiera e il digiuno: soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate con voi dei simboli benedetti. Metteteli nelle vostre case, riprendete l’uso dell’acqua benedetta».
Secondo alcuni esperti cattolici che hanno studiato le apparizioni questo messaggio di Mirjana chiarirebbe la visione che ebbe il sommo pontefice Leone XIII. Secondo loro, dopo aver avuto una visione apocalittica dell’avvenire della Chiesa, Leone XIII introdusse la preghiera a San Michele Arcangelo che i sacerdoti recitavano dopo la messa fino al Concilio. Questi esperti dicono che sta per finire il secolo di prova intravisto dal sommo pontefice Leone XIII’.
Santissimo Padre, io non voglio essere responsabile della perdizione di nessuno... Io faccio del mio meglio, il mondo è invitato alla conversione e alla riconciliazione. Scrivendovi, Santissimo Padre, faccio solo il mio dovere; dopo aver scritto questa lettera, l’ho data ai veggenti perché chiedessero alla Vergine se il suo contenuto era esatto. Ivan Dragicevic mi ha portato questa risposta: Sì, il contenuto della lettera è vero; bisogna avvisare prima il sommo pontefice e poi il vescovo.
Questa lettera sarà accompagnata da preghiere e digiuni, perché lo Spirito Santo guidi il vostro spirito e il vostro cuore in questo periodo importante della storia. Accettate i nostri omaggi, nei Sacri Cuori di Gesù e di Maria.
Messaggio del 4 marzo 1982:Angeli miei, non abbiate paura di nulla perche' io vi sono vicina e vi proteggo. Qualunque problema abbiate, chiamatemi ed io verro' subito da voi e vi aiutero' a risolvere le difficolta' nel miglior modo possibile.

Rene Laurentin e i 10 segreti di Medjugorje

(...) Sono passati anni da quando Mirjana prepara la rivelazione che essa dice prossima. La rivelazione dei segreti però non è ancora cominciata. Perché? Mirjana mi ha risposto:
- E' una proroga di misericordia.
In altre parole, preghiera e digiuno hanno compensato o rallentato l'autodistruzione che il peccato del mondo sta preparando, perché la maggior parte dei segreti riguardano queste minacce incombenti che solo il ritorno a Dio può temperare.
I veggenti custodiscono gelosamente questi segreti, ma ne rivelano il senso globale (secondo la duplice accezione del termine, di significato e di direzione da prendere).
- Dieci giorni prima della realizzazione di ogni segreto, Mirjana avviserà padre Pèro, incaricato di rivelarli.
- Egli dovrà digiunare per sette giorni e avrà il compito di rivelarli tre giorni prima della loro realizzazione. E' arbitro della sua missione e potrebbe tenerli per sé, come fece Giovanni XXIII per il segreto di Fatima, la cui rivelazione era autorizzata per il 1960. Padre Pèro è fermamente intenzionato a rivelarli.
I primi tre segreti sono tre avvertimenti estremi dati al mondo come ultima possibilità di convertirsi. Il terzo segreto (che è anche il terzo avvertimento) sarà un segno visibile dato sulla collina delle apparizioni per convertire coloro che non credono.
Seguirà poi la rivelazione degli ultimi sette segreti, più gravi, soprattutto gli ultimi quattro. Vicka ha pianto ricevendo il nono e Mirjana ricevendo il decimo. Il settimo però è stato addolcito dal fervore delle preghiere e dei digiuni.
Sono prospettive che lasciano perplessi, perché i segreti, sempre affascinanti, generalmente perdono il loro prestigio quando vengono rivelati, come è successo per Fatima; inoltre le predizioni sul futuro vanno soggette all'illusione ottica. I primi cristiani credevano imminente la fine del mondo; l'apostolo Paolo stesso pensava di vederla prima della sua morte (l Tm 4,13-17; Eb 10,25.35; Ap 22,20). Le anticipazioni della speranza e del profetismo avevano scavalcato gli avvenimenti. Infine, questa ambientazione circostanziata può sembrare più vicina alla magia che al mistero di Dio.
Ci saranno delusioni al momento della rivelazione dei dieci segreti? Il loro ritardo non è forse già un segno premonitore?
Interrogativi che si presentano. Si impongono quindi, a questo riguardo, la prudenza e la vigilanza raccomandate dalla Chiesa.
La fede è certa, garantita personalmente da Dio. I carismi sono fallibili perché sono il dono di Dio nella fragilità umana.
Non ho dubbi sull'autenticità della grazia ricevuta a Medjugorje dai veggenti, dalla parrocchia e da alcune migliaia di pellegrini che si sono convertiti profondamente. Questo però non garantisce tutti i dettagli delle predizioni e delle premonizioni, sui quali i veggenti si sono già sbagliati per qualche particolare, come del resto è successo ad alcuni santi, anche canonizzati. Ci potremmo quindi sbagliare se ci polarizzassimo su questi segreti e sul 'segno' annunciato, invece di basarci sulla grazia che si sviluppa con una coerenza e una profondità superiori, fino ad ora, a tutte le contrarietà (...)
Messaggio del 26 ottobre 1985:Figli cari! Desidero prendervi tra le mie braccia dove vi trovereste molto bene. Se solo immaginaste cosa vuol dire essere in braccio a me! Se sapeste quanto il mondo vi minaccia, non vi rivolgereste mai verso di lui.

Testimonianza di Mirjana (1985) sui 10 segreti - Tratto dall'Eco di Medjugorje 15/16

Mirjana universitaria a Sarajevo, era in questi giorni a Medjugorje, nella casa dei parenti di fronte a Vicka. Ha sentito per cinque minuti la voce della Madonna senza vederla. Secondo lei la Madonna apparirà ancora per poco.
Alla domanda: quando si realizzeranno i segreti? risponde: nell’arco della nostra generazione. “Allora entro il secolo?” le é stato chiesto. “Non lo posso dire, ma tutto si avvicina, pregare per gli atei, non sanno quello che li aspetta”. Ha già indicato il sacerdote (P.Peter a cui darà gli avvertimenti tre giorni prima che si avverino i segreti singoli. Alla fine delle apparizioni la Madonna lascerà un segno molto bello. Gli altri segreti sono molto gravi, ma se pregheremo e ci convertiremo, qualcosa potrà essere evitato. Il 7° segreto è stato attenuato, non cancellato; il 10° si compirà comunque.
“Non ti spaventa il fatto che devono accadere queste cose?”Risponde: “Quando ci penso piango moltissimo. P.Peter ed io abbiamo appena finito di piangere 5 minuti fà nel colloquio.’Mai come ora il mondo e a chiesa hanno vissuto una tale crisi a tutti i livelli. Ma sono tempi anche belli perchè mai la Madonna è stata così vicina a noi. Ma sono pochi a convertirsi e a salvarsi.”. Anche Vicka, nell’ultima apparizione in casa, ha avuto un dialogo molto intenso con Maria, che, a quanto sembra, le diceva cose molto serie. La ragazze continuava a rispondere:”sì,sì” ed era spaventata. L’intervista con Mirjana è stata raccolta da persone amiche, che me l’hanno trasmessa. ...

Dall'Eco di Medjugorje nr.16

... Aggiungiamo qualcosa sull’intervista di Mirjana, riassunta nel numero scorso. Interrogata sulla confessione arferma che “non vi si vada in fretta, che non bastano cinque minuti di preparazione, ma che conviene prepararvisi per una giornata intera" Ha già scelto il sacerdote a cui rivelerà i segreti dieci giorni prima ( e non tre): è P.Peter. “La Madonna mi ha consegnato un foglio speciale su cui sono scritti i dieci segreti. Il foglio è di una materia che non si può descrivere: sembra carta, ma non è carta; sembra stoffa, ma non è stoffa. E’ visibile, si può toccare, ma la scrittura non si vede. Il sacerdote cui dovrò consegnare il foglio, avrà la grazia di leggere soltanto ii primo segreto, non gli altri. Il foglio proviene dal cielo. Mio cognato, ingegnere in Svizzera, ha esaminato il foglio, ma ha detto che la materia di cui e fatto non si trova sulla terra. Un foglio simile ha ricevuto anche Ivanka. P.Peter ha smentito che siano state comunicate delle date. “Quale dei quattro veggenti rimasti riceverà la rivelazione di tutti i segreti e quindi resterà esccluso dalle apparizioni?”le è stato chiesto. “Chi per primo diverrà abbastanza” maturo per poter ricevere tutti i segreti’
Messaggio del 25 aprile 1988:Cari figli, Dio desidera farvi santi, perciò attraverso me vi invita all'abbandono totale. La santa Messa sia per voi vita! Cercate di comprendere che la Chiesa è la casa di Dio, il luogo dove io vi riunisco e desidero mostrarvi la strada che conduce a Dio. Venite e pregate! Non osservate gli altri e non criticateli. La vostra vita sia invece una testimonianza sulla strada della santità. Le Chiese sono degne di rispetto e consacrate, perché Dio - che si è fatto uomo - sta dentro di esse giorno e notte. Perciò figlioli, credete, e pregate che il Padre vi accresca la fede, e poi chiedete ciò che vi è necessario. Sono con voi e gioisco per la vostra conversione. Vi proteggo con il mio manto materno. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!
Così ha detto Mirjana sui 10 segreti di Medjugorje - Art. tratto dall'Eco di Medjugorje
Ognuno del 10 segreti sarà confidato al sacerdote dieci giorni prima e comunicato al mondo tre giorni prlma che si realizzi. (Intervista di Pietro Zarza il 16.04.90)
DP: (....) Quando è stata l’ultima volta che ti sei incontrata con la Madonna?
M: Il 2 aprile. il 18 marzo (apparizioni) abbiamo parlato della S.Messa e il 2 aprile (locuzione) dei non credenti.
DP: Lei ha in consegna i dieci segreti come Ivanka e pero a lei la Madonna ha detto: i segreti li rivelerai tu attraverso un sacerdote. Come dobbiamo comportarci di fronte a questi segreti?
M: Anche parlando di questi segreti posso dire che la Madonna è molto preoccupata per i non credenti, perchè dice che loro non sanno cosa aspetta loro dopo la morte. Lei dice a noi che crediamo, dice a tutto il mondo, di sentire Dio come nostro Papà e Lei come nostre Mamma; e di non aver paura di niente di male. E per questo Lei sempre raccomanda di pregare per i non credenti: questo è tutto quello che io posso dire sui segreti. Solo che io devo dire dieci giorni prima ad un prete il primo segreto; dopo noi due faremo digiuno sette giorni pane e acqua e tre giorni prima che cominci il segreto lui dirà a tutto il mondo cosa succederà e dove. E così con tutti i segreti.
DP: Ne dici uno alla volta, non tutti in una volta?
M: Sì, uno per volta.
DP: Mi pare che P.Tomislav abbia detto che i segreti sono legati come in una catena...
M: No, no, di questo parlano i sacerdoti e altri, ma io non posso dire niente. Sì o no, o come.. Solo posso dire che bisogna pregare, niente altro. Solo pregare col cuore è importante. Pregare in famiglia.
DP: Cosa intendi pregare? Tu lo dici con una dolcezza straordinaria...
M: La Madonna non chiede tanto. Lei dice solo che tutto quello che preghi, lo preghi con il cuore e solo questo è importante. In questo tempo Lei chiede preghiere in famiglia, perchò molti giovani non vanno in chiesa, non vogliono sentire niente di Dio, ma Lei pensa che sia un peccato dei genitori, perchè bisogna che i bambini crescano nella fede. Perchè i bambini fanno quello che vedono fare dai loro genitori e per questo bisogna che genitori preghino con i loro bambini; che comincino quando sono piccoli, non quando hanno 20 o 30 anni. E’ troppo tardi. Dopo, quando hanno 30 anni, bisogna solo pregare per loro.
DP: Ecco, qui abbiamo dei giovani, Ci sono anche dei seminaristi, che stanno diventando sacerdoti, missionari...
M: La Madonna chiede che si preghi tutti i giorni il Rosario. Lei dice che non è molto difficile credere, che Dio non chiede tanto: che si preghi il Rosario, che si vada in chiesa, che si regali un giorno per Dio e che si faccia digiuno. Per la Madonna il digiuno è solo pane e acqua, niente altro. Questo è ciò che chiede Dio.
DP: E con questa preghiera e digiuno noi possiamo fermare anche i disastri naturali e le guerre... Per i veggenti non sono eguali. Quelli di Mirjana non possono essere cambiati.
M: Per noi sei (veggenti) i segreti non sono uguali perchè noi non parliamo tra noi dei segreti, ma abbiamo capito che i nostri segreti non sono uguali. Per questo per esempio Vicka dice che si possono cambiare i segreti con le preghiere e con i digiuni, ma i miei non si possono cambiare.
DP: I segreti affidati a te non si possono cambiare?
M: No, solo quando la Madonna mi ha dato il settimo segreto, a me ha impressionato molto una parte di questo settimo segreto. Per questo Lei ha detto che provava a cambiarla, ma bisognava pregare Gesù, Dio, che anche Lei pregava ma occorreva che anche noi pregassimo. Noi abbiamo pregato tanto e dopo, una volta, quando Lei è venuta, mi ha detto che questa parte è cambiata ma che non è più possibile cambiare i segreti, almeno quelli che ho io.
DP: In pratica i segreti o alcuni di essi, come un po’ quelli di Fatima, non sono cose belle. Ecco, però tu ti sei sposata, anche Ivanka si è sposata. Per noi è motivo di speranza: se vi siete sposate c’è una speranza in voi. Se alcuni segreti sono brutti, vuoi dire che ci sarà della sofferenza in mezzo al mondo. però...
M: Guarda, io e Ivanka crediamo tanto in Dio e noi siamo sicure che Dio non fa niente dl brutto. Capisci, noi abbiamo messo tutto in mano a Dio. E’ tutto, non posso dire niente d’altro.
DP: Neanche la morte ci fa paura, se andiamo in Paradiso...
M: Sì, guarda che per un credente non è tanto difficile morire, perchè vai da Dio, dove si sta più bene.
DP: Tu hai visto, il Paradiso?
M: Io ho visto solo due-tre secondi solo il Paradiso e il Purgatorio.
DP: (....) Che impressione hai avuto del Paradiso?
M: Ci sono i visi delle persone, si vede che hanno tutto, una luce, una contentezza. A me questo ha toccato molto. Quando chiudo gli occhi io vedo sempre come sono contenti. Non vede questo sulla terra... hanno un altro viso. In Purgatorio ho visto tutto bianco, come in Arabia.
DP: Come nel deserto?
M: Sì, ho visto che le persone soffrono per qualche cosa, fisicamente. Ho visto che soffrono, ma non ho visto per che cosa soffrono.
DP:Le persone in Paradiso sono giovani, oppure vecchi, bambini?
M: Io ho detto che ho visto solo due-tre secondi, ma ho visto che le persone hanno circa 30-35 anni. Non ho visto tanti, pochi. Ma io penso che hanno 30-35 anni.
DP: (....) Parlaci dell’incontro del 2 aprile con la Madonna
M: Abbiamo pregato diverse ore insieme per i non credenti.
DP: A che ora è venuta?
M: Prima, ogni due del mese è sempre venuta alle 11 di sera, fino alle 3-4 del mattino. Invece il 2 aprile è venuta alle 14:45 del pomeriggio. E’ durato circa fino alle 18 e 15. E’ la prima volta che viene di pomeriggio. Io ero sola in casa e ho sentito gli stessi sintomi come alla sera quando Lei sta per venire. Ho sentito che cominciavo a sudare, ad essere nervosa, a pregare. E quando ho incominciato a pregare, ho sentito che anche Lei subito pregava con me. Non abbiamo parlato di niente, abbiamo solo pregato per i non credenti.
DP:L’hai vista?
Questa volta l’ho solo sentita.
DP:Una volta, mi dicesti: la Madonna mi ha detto di dire a voi qualcosa.
M: Sì, riguardo ai non credenti. Quando noi parliamo con i non credenti non è giusto dire: perche non vai in chiesa? Bisogna che tu vada in chiesa, bisogna che tu preghi... E’ necessario invece che loro vedano attraverso la nostra vita che c’è Dio, che c’è la Madonna, che bisogna pregare. Noi dobbiamo dare un esempio, non che sempre parliamo.
DP: Quindi le discussioni non servono, serve l’esempio?
M: Solo l’esempio.
DP: La preghiera e il sacrificio, la preghiera e il digiuno sono i due strumenti più forti per aiutare o basta la preghiera?
M: Tutti e due, vanno insieme per me, perchè la preghiera è una bella cosa, ma il digiuno è una piccola cosa che noi possiamo dare a Dio, è una piccola croce che il nostro corpo fa per Dio. (Dopo che Mirjana ha raccomandato la preghiera per le anime del Purgatorio...)
DP: Tu adesso hai formato una famiglia ti sei sposata. La Madonna dice: questo è l’anno della famig1ia. Come vi state trasformando tu e tuo marito?
M: Adesso preghiamo insieme. In Quaresima abbiamo pregato un po’di più, nei giorni normali preghiamo un Rosario e sette Ave, Gloria, perchè la Madonna ha detto che questa preghiera le piace molto. Tutti i giorni preghiamo questo; mercoledì e venerdì facciamo digiuno, dome tutti i cristiani che credono in Dio.

(Registrazione di Maria Rosa Birelli - Trascrizione a cura di Bonifacio-Gruppo Medjugorje Lecco).
Messaggio del 9 settembre 2005:Cari figli anche stasera vi invito alla preghiera. Cari figli stasera vi invito alla santità nella famiglia, pregate nella famiglia, apritevi alla grazia allo Spirito Santo. Io intercedo presso mio Figlio per ciascuno di voi. Cari figli pregate, pregate pregate! Grazie per aver risposto alla mia chiamata!
“Ho parlato con Mirjana dei segreti” di P. Barnaba Hechich ofm - Eco di Medjugorje nr.55
“Sui segreti ho parlato almeno novanta minuti con Mirjana. Mi ha confermato: i segreti che lei conosce sono dieci, i primi due sono ammonimenti. Nella Bibbia è scritto: Coloro che Dio ama li ammonisce una prima volta, la seconda li corregge, la terza li castiga. Il terzo segreto e il Segno che la Madonna ha promesso di lasciare sulla collina delle apparizioni.
Io ho domandato: “Gli ammonimenti hanno carattere di catastrofe?” No mi è stato risposto.
Hanno carattere di castigo?” — Si —.
Avranno estensione universale?” - No, locale- . “In quale nazione?” — Ho già detto troppo!”
Senti —ho continuato — sei stata vista a piangere alla rivelazione di qualche segreto. Allora sono cose dolorose?
—Sì— “Se tu conoscessi il segreto degli eventi che verranno per noi se non ci convertiremo, ma se non avessi fede, come vivresti l’attesa?Impazzirei!
E invece con la fede?” —Sto serena. Quando siamo nelle mani di Dio niente deve spaventarci—.
Messaggio del 25 agosto 2003:Anche oggi con gioia vi invito: io oggi vi ho dato un messaggio, iniziate a viverlo con gioia. Grazie, cari figli, per aver risposto alla mia chiamata!
Temere i segreti? - Eco di Medjugorje nr.59
Dalle Alpi Carniche scrive ancora la sedicenne di Eco 57 Che cosa chiede?
“Ho letto che la Madonna ha comunicato 10 segreti e saranno puniti gli atei e i cristiani che non credono più. Mi sono spaventata, ma anche incuriosita: quando si realizzeranno questi segreti cosa avverà successivamente nel mondo? Dopo di questi il mondo sarà ancora pieno di male o no?”

Risposta. Io non ne so molto più di te, cara Susi. Sembra però che alcuni avvenimenti siano stati rinviati o cancellati per tutte le preghiere che sono state fatte, (vedi Eco 54 p.2,3). Quello che dice Mirijana ti ha spaventata? (Eco 55 p.6) Ci sarà un necessario travaglio per le purificazione dell’umanità, perchò venga una terra nuova dove ci sarà solo giustizia e santità e Gesù regnerà pienamente e “Dio mostrerà lo splendore della Chiesa ad ognicreatura sotto il cielo” (Baruc 5) e “Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio” (Lc 3,6).
I guai che verranno a causa dei peccati saranno un nulla a confronto di “quello che Dio ha preparato per quelli che lo amano”. Tutti i profeti hanno previsto questi giorni, che non sono ancora venuti perchè siamo ancora agli inizi... “Tutta la creazione geme nell’attesa della rivelazione dei figli di Dio” (Rom 8). Spaventarsi? Ma ”se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?” Se siamo figli suoi che dobbiamo temere? In quei momenti saremo presi e salvati, mentre chi non si è convertito in tempo, sarà lasciato come al tempo di Noè a subire la rovina: proprio così “l’uno sarà preso e l’altro lasciato”.
Ma quanti fratelli potremo salvare se ci convertiremo e ci impegneremo per loro? La tua risposta a Maria mi fa pensare ai tanti ragazzi e ragazze che la Madonna scieglie e plasma per gli ultimi tempi.
Non amo il Dio terribile dell’Antico Testamento!

Un’altra domanda: “Nell’antico Testamento si parla di un Dio crudele e terribile, che punisce e si fa obbedire... io sono sincera, non amo il Dio ebraico, perché mi fa paura, mentre amo il Padre buono che trovo nel Vangelo. Mi risponda perchè possa anch’io amarlo.”
Risposta. E non è lo stesso Padre quello dell’Antico Testamento e quello di Gesù? Dio è immutabile. E’ vero che si è manifestato gradualmente e a noi; nell’AT è apparso più giusto che buono, ma è lo stesso che “ha fatto bene ogni cosa” e che già nell’AT si è definito “Dio pietoso e misericordioso, lento all’ira e ricco di grazia e di fedeltà, che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa ma che non lascia senza punizione” (Es 34).
Dio despota e crudele quello ebraico? Sono fandonie, per non dir bestemmie, suggerite da satana e accettate da uomini che non conoscono la parola di Dio. “Dio ci pone davanti la benedizione e la maledizione” (Dt 11) a seconda che viviamo il suo ordine o meno: se l’uomo gli obbedisce “diventa come un fiume la sua pace” (Is 48,18). Se Dio si mostra severo nell’AT è per far capire a un popolo bambino la gravità del male che fa a se stesso quando non imbocca la strada dell’amore e non obbedisce a Lui, che vuole solo il suo bene.
Anche i castighi a volte sono dimostrativi per convincere il popolo ad accogliere nella docilità il Suo Amore.
Il Nuovo Testamento poi manifesta tutta la bontà di Dio che manda il suo unico Figlio, Vittima per noi: “Così Dio ha amato il mondo da mandare il suo Figlio”. Così ha rimediato al fallimento dell’antica alleanza, facendone una nuova nel suo Sangue versato per noi, che noi beviamo nell’Eucaristia per confermarla e realizzarla.
- “Dio è Amore”, proclama S. Giovanni! Bisogna però che il tuo cuore così aperto possa entrare in tutta la miniera della parola di Dio per saziarsi.
Messaggio del 8 agosto 1981:Fate penitenza! Rafforzate la vostra fede con la preghiera e i sacramenti!
La Madonna a Mirjana:“Aiutatemi con le vostre preghiere!” - Eco di Medjugorje nr.62
Così racconta Mirijana a P. Luciano,: “La Madonna ha mantenuto anche quest’anno la promessa di apparirmi ad oni mio compleanno. Pure il giorno 2 di ogni mese, durante il tempo della preghiera, sento la voce della Madonna nel mio cuore e preghiamo regolarmente assieme per gli increduli.
L’apparizione del 18 marzo è durata circa 20 minuti. Durante questo tempo abbiamo pregato un Padre nostro e un Gloria per i fratelli e le sorelle che non hanno l’esperienza del nostro caro Dio (cioè che non lo sentono).
La Madonna era triste, molto triste. Ancora un volta ci ha supplicato tutti di pregare di aiutarLa con le nostre preghiere per gli increduli, cioe per quelli, come Lei dice, che non hanno queste grazie di fare l’esperienza di Dio nel loro cuore con una fede viva.. Lei dice che non desidera minacciarci ancora una volta. Il suo desiderio come Madre è di prevenirci tutti, di supplicarci perchè loro non sanno niente dei segreti... Ha parlato di quanto soffre per questi motivi, perche Lei è la Madre di tutti. Il resto del tempo è passato nella conversazione sui segreti. Alla fine le ho chiesto di dire l’Ave Maria per Lei e Lei ha acconsentito”.
(Alberto Bonifacio)

Messaggio del 25 aprile 2003:Cari figli, anche oggi vi invito ad aprirvi alla preghiera. Nel tempo di quaresima passato avete capito quanto siete piccoli e quanto piccola è la vostra fede. Figlioli, decidetevi anche oggi per Dio, affinchè Lui in voi e attraverso di voi cambi i cuori degli uomini e anche i vostri cuori. Siate gioiosi portatori del Gesù risorto in questo mondo inquieto, che anela a Dio e a tutto ciò che è da Dio. Io sono con voi, figlioli, e vi amo con un amore particolare. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 25 aprile 2003:Cari figli, anche oggi vi invito ad aprirvi alla preghiera. Nel tempo di quaresima passato avete capito quanto siete piccoli e quanto piccola è la vostra fede. Figlioli, decidetevi anche oggi per Dio, affinchè Lui in voi e attraverso di voi cambi i cuori degli uomini e anche i vostri cuori. Siate gioiosi portatori del Gesù risorto in questo mondo inquieto, che anela a Dio e a tutto ciò che è da Dio. Io sono con voi, figlioli, e vi amo con un amore particolare. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 7 febbraio 1985:Cari figli, in questi giorni satana si manifesta intensamente in questa parrocchia. Pregate, cari figli, perché si adempia il progetto di Dio e che ogni opera di satana finisca a gloria di Dio. Io sono rimasta così a lungo tra voi per aiutarvi nelle prove. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

I SEGRETI DI MEDJUGORJE - Intervista a Padre Petar Ljubicic

(Intervista tratta dalla "Rivista Medjugorje", N° 70, II trim. 2007)
• Padre Petar, la veggente Mirjana ha scelto Lei per rivelare i segreti che la Madonna le ha affidato. Se ne sente onorato o ne ha paura?
Quando una sera di circa 25 anni fa, a Medjugorje, ho sentito che Mirjana mi aveva scelto per rivelare i segreti, all'inizio ho creduto ad uno scherzo. Dissi che era una cosa molto seria su cui non si è soliti scherzare. Ma poi ho continuato a pensarci. Mi chiedevo: Può essere realmente vero? Tutto questo non mi lasciava indifferente. Per me era strano immaginare il motivo per cui Mirjana dovesse scegliere proprio me. Lo consideravo un grande onore, ma anche una grande responsabilità Non riesco a spiegare perché, ma non avevo paura. Quando poi ho incontrato Mirjana, lei mi ha chiesto: "Sai che quando verrà il momento sarai tu a rivelare i segreti?". Un pensiero mi attraversò la mente: "Ma ti sembra possibile?". Mi riesce difficile trovare le parole adatte per esprimere le mie sensazioni in quel momento. So solo che fui attraversato da una sensazione di felicita e di sicurezza.
• Che cosa ci può dire dei segreti e del loro contenuto? Che messaggio racchiudono? Quando saranno svelati?
I segreti, come dice la parola, sono segreti. Non sappiamo nulla del loro contenuto. Si può solo dire che i segreti riguardano avvenimenti che accadranno in un determinato luogo e in un determinato tempo. Ma che cosa succederà, non lo sappiamo. Quindi non dovremmo neanche almanaccare su questo. Dovremmo considerare l'esistenza di questi segreti come un aiuto per noi, affinché prendiamo seriamente la vita che Dio ci ha donato e sfruttiamo il tempo per la nostra salvezza e per la salvezza della nostra anima. Questo significa per noi vivere in modo tale da poterne rendere conto davanti a Dio in qualsiasi momento. Se viviamo così, siamo sempre pronti ad incontrare Dio e ad andare dinanzi a Lui. Per questo non dobbiamo neanche avere paura della rivelazione dei segreti e non è necessario interrogarsi sul "quando".
• Lei rivelerà tutti e dieci i segreti. Ci può dire come lo farà? La Madonna ha promesso di lasciare un segno visibile e duraturo. Quale segreto sarà?
Quando verrà il momento di rivelare il primo segreto, dieci giorni prima Mirjana mi consegnerà una specie di pergamena, di dimensioni di un A4, sulla quale saranno elencati in dettaglio tutti segreti. Quindi leggerò il primo segreto e scoprirò che cosa accadrà dopo 10 giorni. Ora il mio compito sarà di pregare e digiunare per sette giorni. Dopo questi sette giorni mi sarà possibile divulgare tale informazione. Dovrò annunciare di che si tratta e quando e dove accadrà. Parlando con me, Mirjana ha messo in evidenza che i primi due segreti riguardano Medjugorje. Contengono un'ammonizione e un importante avvertimento destinati ai fedeli della parrocchia di Medjugorje. Se questi due segreti si avvereranno, ognuno saprà che i veggenti hanno detto la verità e dovremo qualificare le apparizioni come autentiche. Il terzo segreto sarà un segno visibile sulla collina delle apparizioni, il Podbrdo. Tutti coloro che hanno creduto nelle apparizioni e su di esse hanno orientato la loro vita, ne gioiranno molto. Ma per tutti gli uomini sarà un segno di conversione. Non dobbiamo dimenticare che questo tempo è un tempo di conversione e di preghiera. È un tempo di purificazione spirituale e un tempo di scelta gioiosa di Dio. Perciò vorrei sottolineare ancora una volta che non dobbiamo aspettare a convertirci. Se per esempio aspettiamo prima il segno, per noi potrebbe essere troppo tardi.
• Che cosa accadrà, secondo Lei, dopo la rivelazione dei primi tre segreti? Che cosa ne scaturirà per Medjugorje?
Come ho già detto, queste apparizioni ci aiutano a capire che ogni momento della nostra vita è importante. Lo dobbiamo vivere in totale dedizione a Dio e benedirlo con la nostra preghiera. Questo significa scegliere sempre Dio. Così porteremo più facilmente il peso della vita. Penso che la rivelazione dei segreti ci aiuterà tutti a diventare più seri e più consapevoli delle nostre responsabilità. Sicuramente ci saranno segni eccezionali, straordinari, e grandi conversioni. Tutte le conversioni e tutte le guarigioni corporee e spirituali che si sono verificate tino ad oggi sono la dimostrazione che il Cielo si è aperto su Medjugorje e la Regina della Pace è venuta da noi. La rivelazione dei segreti sarà per lutti un grande conforto e una grande gioia. Soprattutto saranno felici quelli che hanno creduto e si sono sforzati di vivere secondo il Vangelo di Gesù Cristo. È un dato di fatto che ogni anno migliaia e migliaia di pellegrini vengono a Medjugorje. Quando inizierà la divulgazione dei segreti, sicuramente verranno ancora più persone; probabilmente anche quelle che finora non hanno dimostrato alcun interesse. In ogni caso il futuro di Medjugorje sarà positivo. Diventerà ancora di più una calamita spirituale.
• Sconvolgenti conversioni e straordinaria guarigioni sono la dimostrazione che le apparizioni sano autentiche. La rivelazione dei segreti sarà determinante per il riconoscimento ecclesiastico?
Secondo la mia più profonda convinzione, a Medjugorje ci sono prove sufficienti e valide per l'autenticità delle apparizioni. Lei ha appena parlato di conversioni e guarigioni. Per un riconoscimento, oltre a diverse altre circostanze, sono sufficienti già due guarigioni straordinarie che siano scientificamente documentate. Finora a Medjugorje possiamo enumerare centinaia di guarigioni. Un medico di Milano ha già pubblicato tre libri su queste guarigioni.
Ho descritto le mie esperienze personali con i tanti pellegrini di Medjugorje nei libri “La chiamata della Regina della Pace” e “Questo è il tempo della grazia”. Intanto, da oltre dieci anni, vivo all'estero e incontro persone che mi testimoniano come non potrebbero più immaginare la loro vita senza la Regina della Pace. Parlano di indescrivibili giorni di grazia a Medjugorje. Alcuni, che sortivano di malattie inguaribili, sono stati guariti. Questa è una prova che a Medjugorje Dio è all'opera con l'intercessione della Madonna.
Sicuramente Lei ha ragione quando suppone che la rivelazione dei segreti avrà un'importanza determinante per il riconoscimento ecclesiastico.
• Pensa che ci sia un nesso spaziale e temporale tra le apparizioni della Madonna a Medjugorje e gli avvenimenti nella ex Jugoslavia e in Europa?
Sono dell'idea che esista una tale relazione. La Madonna non è venuta a Medjugorje per caso. Il 19.1.1982 una veggente mi ha confidato che la Madonna le aveva detto che il totalitarismo comunista (la dittatura) sarebbe crollato. Ci sarebbe stata una guerra, ma la Croazia sarebbe stata libera.
La Madonna ci aveva invitato a pregare affinché questa tragedia non diventasse così grave. Ma purtroppo non abbiamo seguito questo invito alla preghiera e alla conversione. Perciò abbiamo dovuto piangere molte vittime prima di raggiungere la libertà. Secondo me, tutto si sarebbe svolto in modo molto diverso se avessimo risposto alle preghiere della Madonna.
Ci sono state e ci sono persone che addirittura combattono contro queste apparizioni con tutti i mezzi a loro disposizione. Io mi chiedo: perché? Dovremmo rallegrarci di ogni conversione e di ogni intervento divino. Come si possono ignorare segni così positivi come le guarigioni e le conversioni?
La storia delle apparizioni della Madonna dimostra che Ella viene sempre da noi quando insorgono grandi pericoli. Solo osservando gli ultimi 150 anni, vediamo che proprio nel Suo apparire si manifestano il Suo amore materno e la Sua preoccupazione per i nostri bisogni. Con le apparizioni la Madonna vuole evitare il peggio. (...)
Messaggio del 25 dicembre 1999: Cari figli, Questo è tempo di grazia. Figlioli oggi, in modo speciale assieme a Gesù Bambino che tengo fra le braccia, vi do la possibilità di decidervi per la pace. Attraverso il vostro "si" alla pace e la vostra decisione per Dio vi si apre una nuova possibilità per la pace. Solo cosi figlioli il tempo di questo secolo sarà per voi un tempo di pace e di prosperità. Perciò mettete il neonato Gesù bambino al primo posto nella vostra vita ed egli vi condurrà sulla via della salvezza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi e segreti di Medjugorje

In 26 anni, 50 milioni di persone, spinti da fede e curiosità, sono saliti sul monte dove è apparsa la Madonna

Dal 1981, incurante degli scettici e degli ostili, la Madonna di Medjugorje continua ad apparire, il venticinque di ogni mese, ai suoi veggenti, oggi quarantenni, che si scelse per trasmettere i suoi messaggi al mondo. Vicka, Ivan, Mirjana, Ivanka, Jakov e Marija non erano dei guru della comunicazione, ma dei poveri adolescenti che pascolavano delle smunte pecore sulle pietraie della Bosnia, allora Yugoslavia, oppressa da una traballante dittatura comunista. In questi ventisei anni, i messaggi sono stati circa millecinquecento ed hanno attirato nel villaggio di Medjugorje almeno cinquanta milioni di pellegrini.

Cominciano tutti con un “Cari figli …” e terminano con un immancabile: “Grazie per aver risposto alla mia chiamata”. Un fenomeno mai accaduto prima, quasi del tutto ignorato dai mass media, se non addirittura travisato o sbeffeggiato. Il Vaticano non si è mai pronunciato sulle apparizioni, in attesa forse della loro fine, per emettere un definitivo ed inappellabile giudizio. La Madre di Gesù, (o Gospa, come la chiamano da quelle parti) attraverso i suoi messaggi, vuole salvare l’umanità dalla catastrofe, ma per fare ciò, le serve la collaborazione degli uomini che devono tornare a Dio e tramutare i loro cuori di pietra, induriti dall’odio e dai vizi, in cuori di carne, aperti all’amore e al perdono. Nei suoi messaggi non parla mai della fine del mondo, ma cita spesso satana, come avversario di Dio ed oppositore dei suoi disegni di salvezza. Dice che satana, oggi, è scatenato – cioè sciolto dalle catene – e questo lo vediamo anche dalle tragiche notizie che scorrono sui nostri telegiornali. Lei è però decisa a sconfiggere il principe delle tenebre e ci indica cinque pietre con le quali vincerlo ed allontanarlo dal mondo. Le cinque armi che ci propone non sono né distruttive né sofisticate, ma semplici come i petali di un bel fiore. Sono il rosario, la lettura quotidiana della Bibbia, la confessione mensile, il digiuno (mercoledì e venerdì solo pane e acqua) e l’Eucaristia. Per sconfiggere il male non ci vuole poi molto. Ma in pochi ci credono. Non ci credevano neppure i governanti comunisti dell’allora Yugoslavia, che mobilitarono la loro efficiente polizia per soffocare sul nascere quell’oltraggioso fenomeno. A nulla servì rinchiudere i ragazzi nell’ospedale psichiatrico di Mostar o imprigionare e riempire di botte padre Jozo, primo parroco di Medjugorje. A sparire fu l’ateo regime comunista che, con la sua pretesa d’eliminare Dio dal cuore degli uomini, fu travolto dalla storia e dalle sue stesse contraddizioni.

Ma non è tutto. Ciò che più affascina e turba sono i dieci segreti che la Madonna ha affidato ai suoi veggenti. Misteri futuribili dei quali non si sa nulla, anche se, dalle bocche cucite dei ragazzi, qualcosa è trapelato. Alcuni dei dieci segreti sembra riguardino delle prove terribili che s’abbatteranno sulla terra, a causa della crudeltà e della corruzione degli uomini. Il terzo sarà un segno visibile, durevole, bellissimo ed indistruttibile sul monte Podbrdo. E su questo segreto, nel messaggio del 19 luglio 1981, la Madonna ha detto: “Anche quando sulla collina lascerò il segno che vi ho promesso, molti non crederanno”.
Il settimo segreto sembra essere il più terrificante per l’umanità, ma dicono essere stato molto mitigato dalle preghiere dei fedeli.

Nelle parole della Madonna, l’aspetto angosciante lascia il posto alla speranza. Essa infatti, assicura, che nello spazio temporale, non sappiamo se anni, decenni o secoli, in cui si verificheranno i dieci segreti, il potere di satana verrà distrutto. E se il potere di satana sarà distrutto, significa che sul nostro turbolento pianeta, regnerà finalmente la pace. Cosa c’è di più inquietante e, al tempo stesso, di più rassicurante? Niente. Non ne restano scettici nemmeno i non credenti.

Giancarlo Giannotti Tratto da http://www.ilmeridiano.info/articolo.php?Rif=6454
Messaggio del 21 aprile 1984:Aprite i vostri cuori a Gesù che nella sua resurrezione vuole colmarvi delle sue grazie. Siate nella gioia! Il cielo e la terra lodano il Risorto! Noi tutti in Cielo siamo felici, ma abbiamo bisogno anche della gioia dei vostri cuori. Il dono particolare che mio figlio Gesù ed io desideriamo farvi in questo tempo consiste nel darvi la forza di superare con molta facilità le prove cui sarete sottoposti perché noi vi saremo vicini. Se ci ascoltate vi mostreremo come superarle. Pregate molto domani, giorno di Pasqua, perché Gesù risorto regni nel vostro cuore e nelle vostre famiglie. Dove ci sono litigi si ristabilisca la pace. Desidero che qualcosa di nuovo nasca nei vostri cuori e che suscitiate la resurrezione di Gesù anche nei cuori di coloro che incontrate. Non dite che l’anno santo della redenzione è terminato e quindi che non c’è più bisogno di tante preghiere. Anzi, dovete aumentare le vostre preghiere perché l’anno santo ha significato un passo avanti nella vita spirituale.

Vicka: Una pace che disarma "I segreti arrivano piano piano" - Eco di Medjugorje nr.87

P. Livio di Radio Maria ha interrogato Vicka il 2 settembre, al termine della novena di rinuncia che la Madonna aveva chiesto il 25 agosto. Ecco alcune risposte, con adattamenti liguistici e necessariamente abbreviate per ragioni di spazio.
La Pace è un dona per chi prega e ha il cuore pulito. Così pure la gioia vera che è anticipo del Paradiso. "Madonna ripete tante volte che dobbiamo pregare pace per il mondo, ma se non c'è pace dentro il nostro cuore, questa preghiera non può essere ascoltata..."
D. Ecco, se molti sono inquieti come si può avere la pace nel cuore?
R. Noi tutti abbiamo dentro qualcosa che disturba o altro. Bisogna pregare con molta volontà e dire: — Gesù io ti arno e voglio che Tu distacchi tutto questo dal mio cuore.— Non posso dire solo: io voglio pace dentro il cuore e non fare niente perchè venga; così che non arriva mai. Non bisogna pregare per questo dono, ma quando tu hai questa voglia di pregare, questo dono viene da solo.
D. Nel primo anniversario una persona ti ha chiesto che regalo facevi alla Madonna e tu hai detto: “Le porto un cuore pulito”. Ecco che rapporto c'è tra pace e cuore pulito?
R. Sono due cose uguali: quando hai un cuore pulito hai una pace in cuore.
D. La Madonna ha parlato di “Suoi progetti per la pace e per la gioia, che satana vuole impedire” (25 agosto). Dicci alcune parole sulla gioia.
R. No, questa parola non si può descrivere: bisogna vivere questa parola di gioia, dice la Madonna. Ella non ha detto: “Pregate per questa gioia” senza motivo. La gioia è un gran dono come nostra fede, come pace: noi possiamo vivere questa gioia dentro il nostro cuore, capito? Non è gioia che è solo di fuori (superficiale), come qui noi adesso scherziamo, ma non si sente dentro. Questa gioia di fuori non importa. E' più bello se si sente questa gioia dentro: questa gioia non passa mai, sempre cresce ogni giorno di più e questa gioia poi esce fuori.
D. Ma tu ce l'hai questa gioia, mi pare!
R. Sicuro.
D. Ma perchè c'è l'hai questa gioia?
R. Io non ho mai chiesto nè pregato Dio di darmi questa gioia perchè Lui e la Madonna non dicono: “Pregate per avere questa gioia”. Io non ho chiesto alla Madonna: “Tu mi dai questa gioia perchè sono Vicka.” Così no. La Madonna mi ha dato questa possibilità. Mi ha detto di cercare Dio e dopo avrai questa gioia...
D. La Madonna ha detto in un messaggio che nel cielo c'è la gioia. Che differenza c'è tra la gioia del cielo e quella della terra?
R. La Madonna dice che noi possiamo vivere il cielo qui in terra. Per me non c'è nesuna differenza tra qui e là (vedi messaggio 25 maggio).
D. Il cielo già incomincia su questa terra...
R. Comincia qui in terra e dopo solo continua. Anche la malattia è un dono di Dio. Sono pronta a morire anche subito.
D. Senti, tutti sanno che sei stata ammalata ultimamente.
R. Adesso sto bene.
D. Ma è stata certamente una prova importante per te! Secondo te perchè Dio ti manda tante prove?
R. Io non ho mai chiesto perchè: Io dico sempre benvenute queste malattie. Lui sa il perchè. Io cerco accettare con amore e sono contenta. Fa ridere quando sento dire da uno che aspetta una croce, una malattia... Io metto sempre volontà di Dio per prima, dopo volontà mia, hai capito? Così, che Dio mandi cosa buona o non buona io prendo uguale e non c'è problema. Dico sempre: “Dio, ti ringrazio per questo dono; Tu hai ancora qualcosa da darmi? lo sono sempre pronta a prendere quello che vuoi col Tuo aiuto...
D. Ho sentito dire che eri contenta anche se si trattava di fare le valigie e andare in Paradiso. Ma sei proprio così indifferente a questo?
R. Non c'è differenza per me. Se Dio domani chiama: “Vicka, parti” io parto, sono pronta subito.
D. Anche se sei giovane?
R. No, no, per Dio non c'è vecchio, non c'è giovane. (...) Non incolpare i comunisti, non aver paura della guerra.
D. Abbiamo visto morire d'infarto in due o tre giorni il più grande partito comunista del mondo C'è una connessione tra la venuta della Regina della Pace e la conversone della Russia?
R. No, non possiamo guardare a chi è arrivato l'infarto o altro. Questo lasciamolo solo a Dio e alla Madonna. Lei è Regina della Pace. Lei ama ogni suo figlio, Lei ama anche chi è stato con l'infarto... solo che lui è stato un pò lontano dalla Madonna, da Gesù, ma non possiamo pensare male.
D. Ma c'è un legame tra Medjugorje e Fatima: questo è sicuro ormai dall'ultimo messaggio. E la Madonna a Fatiina ha detto: “La Russia si convertirà e ci sarà un periodo di pace”. Ora vediamo che la Russia si sta convertendo, quindi speriamo che ci sia un periodo di pace. Allora i vostri segreti a che cosa servono?
R. Va bene, la Russia di sicuro si convertirà, ma noi adesso possiamo guardare alle persone! Anche la nostra situazione qui è grave e noi pensiamo sempre che è colpa di questa persona o di altra che guida male e pace non viene. A me non interessa chi comanda. Io prego per tutti. Dio sa quando viene questa pace, e noi non parliamo troppo, ma preghiamo e aiutiamo la Madonna...
D. Dio sa quando viene la pace...
R. Dio lo sa e anche questi nostri segreti arrivano piano piano quando la Madonna dice.
D... Ma se la Russia si sta convertendo e avremo un periodo di pace vi saluto segreti di Medjugorje, e invece ci sono ancora!
R. Aspettiamo, aspettiamo ancora.
D. Questi segreti sono un pò paurosi?
R. No, per me no. Per chi prega non c'è nessuna paura. Vedi, quando è venuta guerra nella nostra terra, tutti si sono preoccupati, tutti parlando “Guarda, viene guerra anche da noi”. Ma io dico tante volte: “Non parlate così” Guerra è nelle mani di Dio! Non stiamo qui a parlare che guerra è a pochi chilometri, forse domani è qui e pregare con questa paura, perchè questa paura resta sempre. Stiamo tranquilli e questo è anche quello che Dio manda per vedere così nostra fede, nostra pace. Noi crediamo — alla paura che credere a Dio. Per noi come figli di Dio, non esiste: - Se c'è questa paura, c'è qualcosa dentro che non va. (...)
Messaggio del 25 gennaio 1989:Cari figli, anche oggi vi chiamo sulla strada della santità. Pregate per conoscere la bellezza e la grandezza di questo cammino dove Dio si manifesta a voi in modo particolare. Pregate per poter essere aperti a tutto ciò che Dio opera attraverso di voi e per poter, nella vostra vita, ringraziare Dio e rallegrarvi per tutto ciò che Egli fa mediante ciascuno di voi. Io vi benedico. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!
Mirjana a Merano: “La guerra in Jugoslavia non fa parte dei segreti” - Eco di Medjugorje nr.89
Un incontro inatteso quello di Mirjana Dragicevic a Merano il 27 novembre. La Chiesa dei Padri Eucaristini di via Winkel, stracolma di italiani e tedeschi accorsi dalle valli, da Bolzano e da Trento ha rivissuto lo spettacolo serale di Medjugorje, lo stesso clima e la stessa intensità di preghiera. La preghiera per la pace era tanto più convinta in quanto fatta da tre gruppi linguistici diversi che la Madonna ha unito intimamente, facendo loro superare ogni difficoltà di convivenza, e dimostrando che la vera soluzione dei contrasti sta solo nella conversione dei cuori e nella ricristianizzazione di questa terra: nei gruppi di preghiera dell’Alto Adige questa arnonia c’è da anni e la stessa edizione tedesca di Eco è frutto di essa. Dopo la S. Messa Mirjana ha risposto con semplicità ad alcune domande. (...).

D. Lo scorso anno, durante un ‘apparizione, ti era messa a piangere: la Madonna ti aveva forse detto della guerra?
R. No, questa guerra non fa parte dei segreti... io piango sempre alle apparizioni, a volte di gioia e a volte di dolore. Come ho detto spesso, quando si tratterà dei segreti, ne riceverò la comunicazione 10 giorni prima, dirò a un sacerdote cosa succederà e dove succederà, faremo poi insieme sette giorni di digiuno a pane e acqua. Tre giorni prima dei fatti lui potrà rivelare la cosa al mondo. Solo così si vedrà che era uno dei segreti promessi, solo così tutti vedranno che ciò viene da Dio” (...).
I veggenti di Medjugorje
 
·I veggenti di Medjugorje
·Studio sui veggenti
·La descrizione della Madonna fatta dai veggenti
·I segreti delle apparizioni di Medjugorje (Antonio Socci)
·Perchè appare la Madonna
·Alcune interviste
·Le estasi dei veggenti sono autentiche
·Medjugorje, viaggio alla ricerca di Maria - di Antonio Socci
·Come dei giovani testimoniano la fede
·Che cosa hanno detto i veggenti ai sacerdoti
·Don Gabriele Amorth: Che cosa dire dei veggenti?
Il gruppo di preghiera

·I gruppi di preghiera (Padre Slavko)
·Nedjo
·Marijana: il gruppo di preghiera vive nel mio cuore
·Medjugorje: la necessita' dei gruppi di preghiera
·Ritorniamo al primitivo fervore - Modello di vita tracciato dalla Madonna per il primo gruppo di preghiera
·Marija Dugandzic ci spiega il cammino del gruppo grande di preghiera
Marija Pavlovic Lunetti

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·Intervista del 27/02/1998 di Padre Livio - parte 1
·Intervista del 27/02/1998 di Padre Livio - parte 2
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·Vedo la Madonna, ma non sono santa!
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Vicka Ivankovic
 
·Intervista del 01/04/1984 di Fra Janko Bubalo - 1
·Intervista del 01/04/1984 di Fra Janko Bubalo - 2
·Intervista del 01/04/1984 di Fra Janko Bubalo - 3
·Intervista del 01/04/1984 di Fra Janko Bubalo - 4
·Intervista del 01/04/1984 di Fra Janko Bubalo - 5
·Intervista del 01/04/1984 di Fra Janko Bubalo - 6
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·Intervista a Vicka Ivankovic
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Mirjana Dragicevic Soldo
 
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·Le ultime apparizioni (intervista del 7 ottobre 1996)
·Intervista del 8 agosto 2001 di Padre Livio a Radio Maria - parte 1
·Intervista del 8 agosto 2001 di Padre Livio a Radio Maria - parte 2
·Intervista del 8 agosto 2001 di Padre Livio a Radio Maria - parte 3
·Intervista del 8 agosto 2001 di Padre Livio a Radio Maria - parte 4
·Ciò che chiede la Madonna
·Quando vedi la Madonna, vedi il paradiso
·Testimonianza di Mirjana al festival dei giovani
·Testimonianza di Mirjana del 3 ottobre 2003
·Ama non chiedere "perchè?"
·Satana appare a Mirjana di Medjugorje
·2 agosto 2005 - Mirjana Dragicevic soldo parla ai giovani riuniti per il loro 16° incontro internazionale
·Testimonianza di Mirjana del 1985 sui 10 segreti
·Così ha detto Mirjana sui 10 segreti
·Mirjana Dragicevic soldo parla ai giovani riuniti per il loro 16° incontro internazionale
·Conversazione con Mirjana
·Testimonianza di Mirjana il 3.8.2006 al festival dei giovani di Medjugorje
·Seguiamo la via che la Madonna ci propone
·“Aiutatemi con le vostre preghiere!”
·La bellezza della Madonna
·Conversazione con Mirjana Soldo-Dragicevic del 17.3.2008
·Mirjana a Merano: “La guerra in Jugoslavia non fa parte dei segreti”
Jacov Colo

·I messaggi dettati a Jacov
·Intervista ad Jacov - parte 1
·Intervista ad Jacov - parte 2
·Intervista ad Jacov - parte 3
·Intervista ad Jacov - parte 4
·Intervista ad Jacov - parte 5
·Intervista ad Jacov - parte 6
·La mia vita con la Madonna: un veggente si confessa e ci ricorda...
·Consegnate la vostra vita nelle mani di Maria!
·Testimonianza del festival dei giovani 2003
·Testimonianza di Jakov Colo al festival dei giovani 2006
·Testimonianza di Jacov
·Conversazione con Jakov Colo del 20/03/2006
Ivanka Ivankovic-Elez

·I messaggi dettati ad Ivanka
·Ivanka parla ai giovani
·"Vi porto il messaggio della Madonna di Medjugorje".
Ivan Dragicevic

·I messaggi dettati a Ivan
·Intervista ad Ivan
·Madre perchè proprio io?
·Riflessioni sul gruppo di preghiera
·Ivan parla ai pellegrini
·La conferenza di Ivan Dragicevic
·Tutto quello che la Madonna progetta, lo realizzerà
·Testimonianza di Ivan Dragicevic al Mazdapalace 2006
·Testimonianza di Ivan Dragicevic al Festival dei Giovani 2007
·Ivan parla del suo piccolo gruppo
·Ivan parla della famiglia e di Medjugorje
·“Formare gruppi di preghiera per i giovani”
·Incontro con Ivan
·Apritevi alla grazia di Dio! - Intervista con Ivan Dragicevic del 26.06.2007 a Medjugorje
·Ivan Dragicevic nella Cattedrale di Santo Stefano a Vienna
·Storia del gruppo di preghiera di Ivan
Jelena Vasilj

·Intervista sulla preghiera e sul digiuno
·Come la Madonna ci ha insegnato a pregare
·Cercare il volto del Signore
·Come la Madonna ha insegnato a pregare col cuore
·Una morte feconda
·La vera essenza dell'amore
·Vergine, madre e donna feconda
·Beati gli afflitti
·Da bambina ho pregato tanto
·La pace, frutto di amore e di preghiera
·In cammino verso il Signore
·La vita dell'anima e' la Carita'
·La forza della benedizione
·Cor Iesu
·Il valore dell'attesa
·Il Rosario, un cammino di conversione
·Maria, modello della nostra vita matrimoniale
·La storia di Jelena
·Il dono dell'ascolto
·In mio figlio contemplo Gesu'
·Esperienze profetiche con il demonio
·La bellezza nasce dalla croce
·Una testimonianza di Jelena del 1985
·Testimonianza di Jelena sulla preghiera
·Conversazione con Jelena Vasilj del 1-1—1986
·Jelena: una voce della Madonna per i giovani
·Intervista a Jelena del 8.12.1986
·Incontro con Jelena e Marjana Vassily a Tocco da Casauria (Pescara)
·Jelena: 15 anni - risposte da grande
·Intervista di Suor Emmanuel a Jelena sul suo matrimonio
·Jelena:si dà più importanza al fare che al pregare
·Studenti pendolari: non si ha voglia, non si riesce, come si fa a pregare?
Marijana Vasilj
 
·Intervista a Marijana
·Testimonianza
Padre Slavko Barbaric
 
·I gruppo di preghiera
·Meditazione
·Come Padre Slavko spiega il segno di Medjugorje
·Perdonare per avere la pace
·Interrogativi sulla preghiera
·Padre Slavko spiega il fenomeno di Medjugorje
·Il digiuno
·Riflessioni sul senso dei segreti
·« Apritevi a Dio e Dio potrà agire tramite voi »
·Continuate a crescere nella pace, nella riconciliazione, nell'amore
·« Al Signore di tutti i cuori »
·« Vi proteggo col mio mantello »
·Sconfiggete Satana con il Rosario in mano
·« Sono quattro anni che vi invito alla conversione »
·La Madonna ci fa responsabili per la pace in questo mondo
·Qui parla il cielo
·« Pregate per la realizzazione di tutto ciò che Dio sta programmando in questa Parrocchia »
·Siamo tutti invitati alla pace e alla riconciliazione
·La fede che la Madonna vuole che impariamo è un abbandono al Signore
·« Io ti do il mio amore, perché tu lo dia agli altri »
·«Tutto ha il suo tempo»
·La Madonna fa nuovi passi da per tutto
·Credo, significa decidersi per Dio
·«Io sono vostra Madre, vi amo e desidero incitarvi continuamente alla preghiera»
·Tutti coloro che ascoltano i messaggi della Madonna appartengono alla sua Parrocchia
·« Preparatevi per il Natale con la preghiera, la penitenza ed opere di amore »
·« Abbandonate i vostri cuori a me »
·Quando ritorni a casa
·Padre Slavko ... un profeta del nostro tempo
·Il Rosario mi è particolarmente caro
·Figlioli, preparatevi per la Messa!
·Messaggio antico e nuovo
·La Parola Divina metta radici dentro di voi
·Il messaggio principale è questo: la presenza della Madonna.
·« Si deve pregare nelle famiglie e leggere la Bibbia »
·« Abbandonate i vostri cuori a me »
·Digiunare significa aprirsi al Signore
·Il nostro cuore è come un fiore
·« Io sono con voi e sono la vostra Madre »
·Questo è il tempo della decisione
·La Messa sia per voi il regalo della giornata
·Primo incontro dei responsabili CON Padre SLAVKO
·« Pregate perché tutte le prove che vengono da Satana finiscano alla gloria del Signore »
·« Riconciliatevi con il Signore »
·« Pregate col cuore »
·« Io busso, ma ancora tanti cuori non si aprono »
·Si deve morire per poter risorgere.
·« Io vi invito alla luce che dovete portare a tutti gli uomini che si trovano nelle tenebre ».
·La prima cosa che si deve capire è la volontà del Signore anche nella sofferenza.
·La prima cosa che si deve capire è la volontà del Signore anche nella sofferenza.
·« Pregate per l'apertura dei cuori presi dal peccato. Io desidero questo. Dio lo vuole tramite me ».
·Pregate per l'illuminazione dello Spirito Santo.
·« Voi mi pregate sempre che io sia con voi, che non vi lasci, ma io vi prego adesso di non lasciare me ».
·« Vi invito alla preghiera più attiva e alla partecipazione alla S. Messa. Desidero che ogni Messa per voi diventi un'esperienza di Dio ».
·La vostra preghiera
·«Abbandonatevi totalmente a me ».
·Non c'è pace, figlioli, dove non si prega
·Preparatevi alla venuta dello Spirito Santo
·Gesù vuol rinnovare la sua nascita nei vostri cuori!
·Vi chiedo solo preghiera e digiuno!
·Ultima trasmissione registrata di fra Slavko Barbaric a Radio Mir Medjugorje
·Siete troppo preoccupati delle cose materiali
·Sul digiuno si è detto anche questo a Medjugorje nel ritiro del sacerdoti
·Il piano del Signore non è universale, è individuale
·«Tutti coloro che ascoltano e vivono i miei messaggi sono la mia Parrocchia»
·« Eccomi, sono la serva del Signore »
·« Cari figli, voi dimenticate che siete tutti importanti »
·«Ogni famiglia sia attiva nella preghiera»
·P.Slavko a Pescara: Maria ci guida all’Eucaristia
·« Vi invito perché mi offriate i vostri cuori, affinché io possa cambiarli e farli simili al mio Cuore »
·Riflessioni sul senso dei segreti
·« Cari figli, oggi vi invito a vivere l'amore con Dio e con il prossimo nella vostra vita »
·« Siate luce a tutti e testimoniate nella luce »
·Un mese con padre Slavko in Brasile - seconda parte
·« Con queste grazie, cari figli, desidero che le vostre sofferenze diventino la gioia »
·Cosa significa pregare il Rosario?
·«Senza preghiera, cari figli, non potete sentire né Dio, né me, né la grazia che vi sto dando»
·Siate come Maria figli vestiti di sole!
·« Impegnatevi con l'amore dove siete »
·Che cosa attende la commissione prima di decidere
·Per Medjugorje la Chiesa accetta un culto di fatto
·« Desidero che anche per voi la croce sia gioia »
·« Pregate per poter accettare la croce »
·« Pregate, cari figli, solo così potrete conoscere tutto il male che sta in voi ed offrirlo al Signore, in modo che il Signore possa purificare del tutto i vostri cuori »
·Siamo invitati di nuovo a dire il nostro « si »
·« Il mio cuore segue attentamente i vostri passi »
·« Io invito le famiglie alla santità. Che le famiglie siano un luogo dove nasce o sta nascendo la santità »
·« Cari figli... »
·Chiedete a Gesù di guarire le vostre ferite
·La Madonna vede il positivo
·« Da oggi darò meno messaggi, ma sono con voi »
·P. Slavko parla del suo viaggio in Sardegna e Sicilia
·Lo scultore del grande crocefisso:“Medjugorje è una grande medicina che Dio dà al mondo”
·Meditate la passione e la morte di Gesù
·Fate ciò che lo Spirito Santo vi ispira
·La Madonna vuole che cominciamo a vivere radicalmente la nostra vocazione
·In modo speciale vi porto il piccolo Gesù
·Desidero guidarvi verso la preghiera del cuore
·Cari figli! Oggi vi invito a prepararvi alla venuta di Gesù
·Nei tempi dichiarati “mariani” Maria viene ad educarci come può fare una mamma
Padre Jozo Zovko
 
·Maria è qui e ha bisogno di noi
·Padre Jozo
·Catechesi di Padre Jozo
·Catechesi di Padre Jozo del 15/12/2002
·Mistero della fede
·La croce
·Ecco tua madre
·La Bibbia
·Il digiuno
·La conversione
·La preghiera
·L'eucaristia
·Pregare uniti
·Testimonianza ai pellegrini italiani
·Preghiera della sera
·La scuola della croce
·Ritorniamo al primitivo fervore
·Il Digiuno contro le schiavitù
·La Madonna desidera oggi che tutti siano salvati
·Catechesi di Padre Jozo del 5 agosto 1993
·Omelia di fra Jozo Zovko
·Viviamo i messaggi con umiltà!
·Considerazioni sulla Croce
·Medjugorje chiama la chiesa a rinnovarsi
·Padre Jozo: a Tihaljina abbiamo gustato un pezzo di cielo
·Perche’ la Madonna ha pianto?
·La Madonna insegna
·Il Podbrdo non è vuoto!
·Col matrimonio non si scherza!
·P. JOZO: Avete dimenticato la BIBBIA, la lettera del Padre ai suoi figli
·Avete perso il segno:Gesù
·Padre Jozo: Osservate le sue piaghe, per imparare ad amare
·La famiglia: Bene perduto?
·Accettare la Croce
·Medjugorje è il segno della Croce
·Catechesi di padre Jozo al MazdaPalace 2006
·non temere! io sono con te
·Una riflessione di Padre Jozo Zovko sull'8 dicembre
·Che cosa è la preghiera?
·Per mezzo di Medjugorje usciamo dalle tenebre
·La guarigione del cieco
·Porta il dono a quelli che ami
·Medjugorje sia segno di conversione per tutta la Chiesa!
·Cari figli, pregate insieme, pregate il Rosario ogni giorno
·Da noi gli sposi baciano la croce e la portano con sè
·Tu sei il mio Dio, il mio Tutto
·P. Jozo: Una Mamma ti dice: “convertiti e diciditi subito a pregare”
·8 Dicembre - Festa dell'Immacolata Concezione: Una riflessione di Padre Jozo Zovko
·I poteri dati da Gesu' ai sacerdoti: “Come il Padre ha mandato Me, così anch'Io mando voi”
·Padre Jozo: Europa, non cancellare le tue radici cristiane
·Messaggio di Padre Jozo per l’Avvento del 26 dicembre 2005
·Dal luogo dei martiri: questa terra grida pace!
Padre Ljubo Kurtovic
 
·Oggi la madre viene a noi
·Intervento sul Santo Rosario di Padre Ljubo, durante il 14 seminario delle guide
·Meditazione su Medjugorje di Padre Ljubo
·Intervista a p. Ljubo Kurtovic: “Io non lascerò qui la Madonna !”
·Col Rosario salveremo le nostre famiglia
Padre Petar Ljubicic

·“Per poco che mi date Io vi do tutto”
·Domande a padre Petar Ljubicic
·I segreti di Medjugorje - Intervista a Padre Petar Ljubicic
·Convertitevi tutti i giorni
·Pregare con il cuore
Padre Livio Fanzaga

·Sguardo sull'eternità
·Sono arrivati i tempi della fine?
·Pace, pace, pace: un mondo senza pace
·I veggenti sono credibili?
·Perché Medjugorje?
·Le coppe dell'ira divina
·Da Fatima a Medjugorje il piano della Madonna per salvare i fratelli dalla dannazione
·Incontro con Padre Livio Fanzaga
·Considerazioni di padre Livio Fanzaga sulla morte di fra Slavko
·Intervista di Radio Vaticana a Padre Livio
·Storia del dogma della Immacolata Concezione
·Ma quando il Signore verrà, troverà la fede sulla terra? - Intervista di Padre Livio Fanzaga a Monsignor Alessandro Maggiolini
·Pellegrinaggio a Medjugorje
·Padre Livio, la voce di Radio Maria: «Ci sono infiniti motivi per credere» Di Andrea Tornielli
·Il caso Medjugorje visto da padre Livio Fanzaga
·Intervista con Padre Livio Fanzaga
·Intervista a Padre Livio pubblicata su “Il Venerdì”
·Padre Francesco Rizzi: “Medjugorje. Il nuovo mondo della pace”
·Intervista a Padre Livio Fanzaga:Prego anche per Scalfari: e così lo strapperò all’inferno
Don Gabriele Amorth

·Vent'anni di Medjugorje
·Intervista del luglio 2002
·E' gia incominciato il grande castigo per l'umanità?
·Anche il demonio organizza la sua "chiesa"
·Alcune domande
·Le malefatte di satana
·Il fumo di satana nella casa del Signore
·Catastrofi apocalittiche o trionfo di Maria?
·New age e reincarnazione
·Il diavolo dimenticato
·Le domande dei psichiatri
·Una liberazione a Medjugorje
·La donna nemica di satana
·Esorcismo: domande e risposte
·Esorcismo e discernimento
·Sia fatta la tua volontà
·Le porte dell'inferno non prevarranno
·I media e la magia
·Il Rosario, potente arma contro il Maligno
·Nel mio nome scacceranno i demoni
·Santi e diavoli
·Le ragioni che convincono su Medjugorje
·Apparizioni vere o false, come distinguerle?
·C'è bisogno di riconoscimento ufficiale?
·Può satana impedire i piani di Dio?
·La Donna dell'Apocalisse e il Drago
·Santità personale e una laboriosa attività dietro le quinte
·Il Drago apologeta della Donna dell'Apocalisse
·I Santuari mariani luoghi di liberazione da Satana
·Evviva la Madonna! Sono liberata
·Il miraggio di false religiosità
·Padre Amorth: Troppi non credono alla lotta contro il maligno
·Cosa teme satana
·Allontànati, spirito immondo,dalla vista dell’Immacolata!
·Le Apparizioni mariane e la lotta contro Satana
·La credenza in Satana è molto in ribasso
·Intervista a Padre Amorth
·Se nel diavolo non si crede più, lui è contentissimo
·Padre Pio e la preghiera
·Maria, Assunta in Cielo per restarci sempre accanto
·Il nuovo rito degli Esorcismi per un ministero trascurato
·Padre Pio e barbablù
·Una catena di Ave Maria
·Halloween è un osanna al diavolo
·Apparve nel cielo un segno grandioso
·Tuttasanta sei, Maria!
·L’angoscia di una madre
·Renzo Allegri: Padre Gabriele Amorth apostolo mariano - il volto sconosciuto del grande esorcista
·Maria offre Gesù al Padre
·Donna, ecco tuo figlio!
·Cosa significa
·Fuoco dal Cielo sulla Chiesa nascente
·O Dio o i maghi
·Maria, Madre e Mediatrice di Grazia
·Interamente glorificata
·Una catena di Ave, Maria
·La verginità di Maria
·Betlemme, la casa del pane
·La Madonna e la lotta contro satana
·La Donna nemica di satana “Devi saperlo: Satana c’è”
·La donna nemica di Satana - Richiami incalzanti
·Amore e preghiera
·Esorcismi e preghiere di liberazione
·Una lettera ai Vescovi
·A chi il primo posto?
·Una consacrazione venuta tardi
·Desidero condurvi alla santita
·Don Amorth: Un rivale forte per colpa nostra
·Siate forti in Dio
·“Non si puo' servire a due padroni”
·Parla Padre Amorth, l'anti-satana
·Miracoli, segni e carismi,promessi da Gesù, traboccano anche oggi dove c'è la fede. E la risposta al naturalismo imperante.
·La crisi economica mondiale? Colpa di Satana.
·Il preservativo è un’invenzione del demonio, perché in violazione della Legge di Dio
·Satana si', satana no
·Come vincere il maligno
·I poteri di satana
·Che cosa dire dei veggenti?
·Inesorabile il castigo per chi rifiuta i continui richiami di Dio
·Don Gabriele Amorth: E' imminente una venuta del signore?
Padre Rene' Laurentin
 
·Intervista
·Bastano le commissioni per definire i fatti soprannaturali?
·Breve intervista a Renè Laurentin
·A Medjugorje la Madonna l'hanno toccata
·Breve storia delle apparizioni di Medjugorje
·Laurentin sulle odierne apparizioni
·Perche porre freni a Maria?
·Medjugorje: obiezioni circa l'ecumenismo
·Perchè meravigliarsi che i figli, resi orfani della Madre, accorrano a Maria quando lei viene loro incontro?
·Quali rischi per i veggenti!
·Medjugorje: obiezioni circa l'ecumenismo
Santo Padre
 
·Le dichiarazioni di Papa Giovanni Paolo II su Medjugorje
·Quando a parlare è il Papa
·Lettera inviata dal parroco di Medjugorje al Santo Padre
·Medjugorje vista dal Papa - Intervista al Vescovo Pavel Hnilica
·15 Vescovi a Medjugorje - Che cosa dice il Papa a un Vescovo
·Il Santo Padre a un Vescovo brasiliano: “Medjugorje è un centro mondiale di spiritualità”
·Il Santo Padre:Prego ogni giorno per Medjugorje
Antonio Socci

·I segreti delle apparizioni di Medjugorje
·Medjugorje, viaggio alla ricerca di Maria
·Divine lacrime di donna
·Il Papa è con la Madonna di Medjugorje
·Mistero Medjugorje
·Padre Livio Fanzaga presenta il libro di Antonio Socci 'Mistero Medjugorje'
·Conversione contro la catastrofe
·Fatima
·Intervista di Antonio Socci a Joseph Ratzinger
·“Se non vi convertirete perirete tutti”
·Mistero Medjugorje: intervista ad Antonio Socci
·Antonio Socci: Un consiglio ai giornali: se volete capire i cattolici e la chiesa, ascoltate Maria, non gli “intellettuali cattoprogressisti”
·Il segreto di Wojtyla
·Una storia emblematica. Come Paolo Brosio è andato a Medjugorje…
·Di Maria non siamo mai sazi. E’ la creatura più dolce, la via privilegiata per arrivare a Dio.
Medjugorje e la chiesa
 
·L'attuale posizione della Chiesa
·Alcune domande
·La verità su Medjugorje è questa!
·Perchè bombardare così l'oasi della pace?
·Medjugorje è un dono
·MEDJUGORJE NELLA CHIESA : I Vescovi a Medjugorje e a proposito di Medjugorje nel 2001
·Cosa pensare delle apparizioni di Medjugorje?
Dossier scientifici su Medjugorje
 
·Presentazione di Flaminio Piccoli
·Premessa
·Il caso di Rosy
·Fenomeni mistici della Chiesa - criteri medici e scientifici
·Fenomeni mistici della Chiesa - criteri teologici
·Primi studi medici
·Gli studi medici d'equipe francese
·Viaggio scientifico del 8-9-10 marzo 1985
·La nascita dell'A.R.P.A.
·Studi del settembre '85
·Un sistema di elaborazione del segnale neurologico
·Convegno scientifico internazionale
·Sintesi scientifica delle ricerche eseguite a Medjugorje nei giorni 7-8-9 settembre 1985
·Considerazioni di psicologia pastorale
·Valutazione neuro-psichiatrica
·Testimonianza critica sui «veggenti» DI Medjugorje
·Guarigioni straordinarie e testimonianze
·Considerazioni teologiche - la presenza di Maria nel cammino della chiesa
·Bibliografia
·Appendice
·I nuovi esami scientifici (giugno 2005)
Altri documenti su Medjugorje
 
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QUESTA RAGAZZA HA DUEMILA ANNI

”La Gospa ci appare”, dicono, ormai da più di venti anni, sei giovani di Medjugorje. In croato, Gospa significa Madonna, come a Lourdes, nel 1858, si diceva Notre-Dame. Che alcuni ‘veggenti’ affermino di vedere una persona invisibile è una sfida al buon senso. E una follia che suscita la derisione dei saggi e le calunnie degli oppositori. Spesso i mezzi di comunicazione sociale cattolici di destra e di sinistra si sono coalizzati contro queste apparizioni, a dispetto delle opposte ideologie. Il limpido messaggio che invita alla preghiera e al digiuno, alla pace e alla riconciliazione, sorprende e disturba. Tuttavia esso convince e converte ogni giorno numerosi non credenti sinceri, felici di ritrovare la Vita. Che la Madonna visiti il nostro mondo, come dicono ‘i veggenti’, è una buona notizia. Ma è una notizia che urta contro la ragione dei saggi. Questi giovani, simili a tanti altri, “né migliori né peggiori di altri”, come essi stessi dicono, convalidano le loro affermazioni con tutta la loro vita, perché le loro doti umane e spirituali non hanno cessato di crescere; vertiginosamente in alcuni di loro, proprio quelli più semplici e più spontanei, meglio adattati a una difficile comunicazione sociale. Senza perdere la loro calma e il loro realismo di prima, questi giovani contadini non cessano di stupire.
- Ora, non avrei più paura di morire - diceva il piccolo Jakov (10 anni) fin dal primo giorno. Si sentono colmi più che dalla bellezza, dall’amore diretto, semplice e familiare dell’apparizione.
- Dopo oltre 1.000 apparizioni mi sentirei stanco
- diceva un giovane teologo di Zagabria ai veggenti.
- Anch’io - rispose Vicka - se non ci fosse l’amore. Non ci si stanca di amare.
Anche la giovane Jelena, che ha ricevuto la grazia di vedere la Madonna ‘con il cuore’, le chiedeva:
- Perché sei così bella?
- Perché amo. Ama e sarai bella.
La sua familiarità è, nello stesso tempo, familiarità di sorella e di madre, perché il suo vertiginoso rapporto con il Figlio di Dio, creatore del mondo l’ha trasfigurata senza sfigurarla né complicarla. Così, questa ragazza di venti secoli fa si trova benissimo con questi giovani paesani: più vicina alla loro spontaneità che alle nostre speculazioni su un Dio che non sarebbe altro che un ‘significato’ o il prodotto del nostro linguaggio. Mentre, ‘il significato’, per loro, si iscrive con evidenza in questo rapporto. Alcune teologie asfissiano la fede.
Con i veggenti di Medjugorje essa respira. Secondo i nostri calcoli, l’eterna ragazza che questi giovani dicono di vedere, ha 2.000 anni. Nel 1984, Jelena credette di capire che “il 6 agosto era l’anniversario della sua nascita” e quel bimillenario fu celebrato con fervore con una giornata di preghiera, preceduta da tre giorni di digiuno, senza con questo attentare alla festa liturgica della Natività, che fu regolarmente celebrata l’8 settembre.
La Madonna, però, va oltre il tempo. Nell’eterna giovinezza di Dio, essa rimane la giovane ragazza ebrea di allora, che visse un’esistenza dura e avventurosa nel disprezzato paesino di Nazareth, in Galilea. Essa provò la dura fatica delle donne del suo tempo. Mancando l’acqua corrente, bisognava attingerla dai pozzi e portarla fino a casa. Non c’erano cucine elettriche e bisognava andare a far legna. Non c’erano fiammiferi ed era necessario aver molta cura del fuoco. Non c’era fornaio e occorreva macinare il grano, impastare la farina e cuocere il pane. Non c’erano abiti confezionati e le donne dovevano filare, tessere e cucire i vestiti.
Essa diede alla luce il Figlio di Dio, Salvatore del mondo, con il miracolo inaudito di una nascita verginale.
Perché questa follia? Non per disprezzo del matrimonio, ma perché si tratta di una nascita fuori serie.
Secondo il mirabile piano di Dio, ogni nuova persona umana, nasce dall’amore di due persone e questo mistero è grande. Ma l’uomo al quale Maria ha dato umile nascita sulla terra esisteva già. Era una persona divina preesistente. Da sempre, egli era il Figlio di Dio, prima di diventare il figlio di Maria e della specie umana. Non si tratta quindi della nascita di un nuovo essere, ma della manifestazione di Colui che E’.

Come osava dire il teologo protestante Karl Barth: Per significare questo mistero era necessario un segno ben diverso dalla sessualità (dall’orgoglio del maschio, precisava lui da intenditore).
Ecco perché Maria, totalmente presa da Dio, data interamente a Dio, fin dal primo istante della sua esistenza aveva concepito nel suo cuore il proposito di appartenere solo a Dio, di “non conoscere uomo” (Lc 1,34).

Un proposito che la preparava alla sua missione.
Essa generò quindi il più divino dei figli, ma nella povertà di una stalla e per la più vergognosa e dolorosa delle morti. La missione di Maria consistette nel dare a Dio ciò che non aveva: quella piccolezza, quell’umiltà e quella capacità di soffrire e di morire che egli condivise con lei. Ci voleva quell’umile donna per dare a Dio la solidarietà vulnerabile, necessaria per la salvezza degli uomini. Questo mistero di amore si è compiuto attraverso un cammino di gioia e di dolore, al termine del quale né Lui né Lei si disinteressano del nostro destino. Per questo essa non resiste più. Vedendo che gli uomini scivolano verso la loro auto distruzione lungo il pendio comodo del peccato, essa viene a visitare il suo popolo in pericolo di morte. Essa viene per fermare lo sfacelo al quale si abbandonano tranquillamente i suoi figli per loro rovina. E l’ultima immagine che la Bibbia ci lascia di lei: nel cielo, una donna vestita di sole, coronata di dodici stelle (a Medjugorje ne ha proprio dodici); ma essa ritorna a visitare la terra, come appare da questa descrizione: la luce del sole di giustizia precede, avvolge e segue la sua apparizione.
- Nel 1531, a Guadalupe, in Messico, essa apparve non nella colonia dei conquistatori, ma presso gli indigeni oppressi.

Nacque così la Chiesa autoctona del Nuovo Mondo.
- Nel 1830, essa venne in Rue du Bac, per rimettere in piedi la Chiesa ferita dopo la Rivoluzione. Nel 1858, a Lourdes, per far rifiorire il vangelo in mezzo ai poveri, di fronte alla legge ferrea del XIX sec.: “Arricchitevi!”.

- Nel 1917, a Fatima, è venuta d’urgenza per soccorrere un mondo che correva verso la rovina: questo mondo moderno aveva creduto di trovare la sua libertà proclamando la morte di Dio e il miracolo del progresso e invece partoriva la Prima Guerra mondiale e la morte dell’uomo.
- Dopo la Seconda Guerra mondiale, in un mondo che ne prepara irresistibilmente un’altra, più apocalittica, con un arsenale di armi senza precedenti, Medjugorje riprende il messaggio di Fatima, in tutta la sua purezza, al di là di politicizzazioni contro le quali il papa e i pastori hanno instancabilmente messo in guardia. Entrambi i messaggi prevedono la conversione della Russia. Alla storia che Dio sta scrivendo nei cuori semplici a Medjugorje potremmo applicare questa affermazione del poeta: “Ho scritto questa storia semplice, semplice, semplice per far arrabbiare le persone sagge, sagge, sagge e per interessare i bambini piccoli, piccoli, piccoli”.
”Se non diventerete come uno di questi piccoli, non entrerete nel regno dei cieli”, diceva Gesù.



BREVE STORIA DELLE APPARIZIONI


1. Prima fase: sulla collina

Mercoledì 24 giugno 1981: I° giorno ai piedi della collina
Le apparizioni di Medjugorje iniziarono nel pomeriggio del 24 giugno 1981, nella frazione di Biakovici, una delle quattro che formano il villaggio di Medjugorje. Due giovani ragazze, la bruna Ivanka (15 anni) e la bionda Mirjana (16 anni), venute dalla città per passare le vacanze nella frazione dove le loro famiglie possiedono una casa, passeggiano ai piedi della collina, sotto un cielo carico di nubi. Ivanka è rimasta orfana di madre, due mesi prima. Ha già un fidanzato serio, che sogna di sposare presto. Gli studi non la interessano più.
Di ritorno, poco prima di arrivare al villaggio, all’incrocio con una stradina, essa vede, lassù sulla collina, a circa 200 metri, una silhouette luminosa, su una piccola nube. Mormora: - E la Gospa! (la Madonna).
Mirjana, più positiva, decisa a intraprendere gli studi di agraria a Sarajevo, non volge nemmeno lo sguardo e dice: - Non può essere la Gospa! Poi entrambe sono prese dalla paura e rientrano di corsa al villaggio. Le prendono in giro. Ma qualcosa le attira. E così quello stesso pomeriggio, verso le diciotto e trenta, ritornano da quelle parti, con Milka, la pastorella di 14 anni, la figlia minore dei Pavlovic: - Venite ad aiutarmi a far rientrare i montoni - chiede loro. Si trovano in uno spiazzo aperto a 500 metri dal villaggio, sulla strada dell’apparizione, Podbrdo, cosiddetta perché corre ai piedi della collina. All’andata, le tre ragazze non vedono nulla; ma, al ritorno, vicino a un alberello, a 100 metri dall’incrocio, Ivanka vede, di nuovo, e poi anche le altre vedono come lei, mentre i montoni tornano da soli all’ovile.
A questo punto arriva Vicka (16 anni), vicina e inseparabile compagna di Ivanka e di Mirjana durante le vacanze. Le tre ragazze si erano date appuntamento per la passeggiata di poco prima ma, quella mattina, Vicka era stata convocata a Mostar per un esame di ricupero. Sfinita dallo stress per l’esame di matematica e per il viaggio in autobus, si era addormentata e non era andata alla passeggiata. Le altre le fanno un cenno:
- Vicka, guarda lassù... La Gospa!

Vicka si sente attratta e irritata nello stesso tempo. Si toglie i sandali e scappa a gambe levate.
Lungo la strada incontra due compagni: - Ivan Dragicevic (16 anni) e - Ivan Ivankovic (20 anni).
Insieme raggiungono le tre ragazze che stanno ancora vedendo la figura luminosa, lassù. Appena arrivato, il primo Ivan è colto da paura e scappa scavalcando una siepe e perdendo il suo sacco di mele. L’altro Ivan è turbato e non rimarrà. Non è un’apparizione che si impone perché ci caschi dentro. Si accede ad essa solo senza riflessi di difesa. Ora Vicka supera i suoi. Rimane e contempla la figura lontana. E una donna. Sembra che abbia un bambino sul braccio destro e che si curi di lui. Fa segno di avvicinarsi, ma nessuna delle quattro ragazze osa farlo. Quando tornano vengono prese in giro. - Avete visto un disco volante!

Ivan Ivankovic, il maggiore dei sei (20 anni), il giorno dopo non va all’appuntamento. Il paesaggio campestre di Biakovici, tra i campi verdeggianti di vigne o di tabacco e la sua collina rocciosa, contro la quale si addossano le case, si apre al mistero.

Giovedì 25 giugno, II° giorno -
Lassù, così vicino

- Se è la Gospa, può darsi che torni - si son detti i veggenti di ieri. Marija, sorella di Milka la pastorella, l’ha presa in giro come tutti gli altri, ma ha detto a Vicka, sua amica: - Se ci vai, chiamami.
E così, le tre inseparabili, Ivanka, Mirjana e Vicka ripartono. Ed ecco di nuovo la Gospa: luminosa su una nuvola e coronata di uno scintillio di stelle. Oggi non la temono più. Sono attirate come se non avessero provato mai tanto amore. Allora Vicka, fedele alla promessa, corre a chiamare Marija. Anche Milka, la sorellina, la veggente di ieri, andrebbe volentieri, ma la madre la ferma: - Oggi tu hai da fare, Marija invece può andare. Marija, incaricata della cucina, ha ancora tempo per preparare la cena e può quindi lasciare i suoi fornelli che non ha ancora messo in opera. Il piccolo Jakov Colo (10 anni) che si trova lì presente, va con loro. Appena riuniti, salgono la collina a velocità impressionante; vi trovano Ivan che è salito con le altre compagne, per un altro sentiero; è l’attrazione di quell’apparizione che li ha fatti incontrare. E per la prima volta, lui e i cinque che sono saliti da Podbrdo, vedono la Madonna da vicino: amorosa e semplice, indescrivibile: con il suo vestito luminoso, di un grigio argentato, i capelli neri e ondulati, sotto il velo bianco, quella corona di 12 stelle che niente tiene e collega tra loro e i suoi occhi azzurri che li guardano con affetto. Ivanka ha il coraggio di chiederle:
- Dove si trova la mamma?. - E felice, è con me. Ha una voce dolce ‘come musica’, come ‘campane che suonano’ . - Dacci un segno, altrimenti ci prendono per matti - chiede Mirjana.

I suoi occhi azzurri, splendenti d’amore, hanno definitivamente riunito il gruppo dei veggenti, che sono quantomai diversi tra loro: ragazzi e ragazze di età diversa, estroversi come Vicka o introversi come Ivan. Quello sguardo e quella preghiera li fondono per una missione comune: Ivanka e Mirjana, Vicka (la maggiore: diciassette anni il prossimo mese), Marija e poi i due ragazzi, Ivan (16 anni) e il piccolo Jakov (10 anni), unico bambino tra quegli adolescenti. Tutto sembra congiurare per separarli. Le contrarietà esteriori che non hanno cessato di moltiplicarsi (da parte della famiglia, della Chiesa, della polizia) e le profonde differenze dei loro temperamenti. Ma la Madonna li tiene uniti in uno slancio e in una missione comune, nell’abbraccio di un unico amore. L’incontro quotidiano approfondisce la loro unione a dispetto di tutto ciò che potrebbe dividerli nella vita quotidiana, dall’interno e dall’esterno. A loro sembra che sia contenta soprattutto di vederli tutti insieme davanti a lei; ma questo è possibile solo durante le vacanze perché l’anno scolastico li tiene lontani gli uni dagli altri.

Venerdì 26 giugno: III° giorno -
La fede e la riconciliazione

Il terzo giorno (venerdì 26 giugno), sempre alle sei e un quarto del pomeriggio, una luce insolita attira sulla collina una folla vera e propria: sono circa due o tremila persone. I veggenti, invece, aspettano in basso, dove hanno visto la prima volta. Sono accompagnati da Marinko, un meccanico, loro vicino, che si è offerto di accompagnarli sulla collina. La Madonna fa loro cenno. Essi salgono la collina a velocità sorprendente.
Non hanno bisogno di altra guida che l’apparizione che li attira. Vicka, come un tempo Bernadette, ha portato un po’ d’acqua benedetta, per provare l’autenticità dell’apparizione. - Se sei la Madonna, resta con noi, altrimenti vattene!. Essa continua a sorridere, sotto quella pioggia di acqua benedetta con cui Vicka la irrora con forza e generosità, fino a svuotare la bottiglia. - Perché sei venuta e cosa vuoi da noi? - chiede Ivanka.
- Perché qui ci sono buoni credenti. E anche perché vi convertiate e mettiate pace in questo popolo.
Medjugorje è un villaggio diviso; ci sono stati dei feriti e anche tre morti, subito prima della guerra, proprio dove in seguito è stata costruita la chiesa, in aperta campagna, al confine tra Biakovici (la frazione dei veggenti) e Medjugorje (il villaggio principale).

La Gospa aggiunge:
- Vengo a convertire e riconciliare tutto il mondo.
- Chiedetele di dare un segno della sua presenza - suggerisce un vicino.
- Beati coloro che non hanno visto e credono! - risponde la Gospa.
- Come ti chiami? - chiede Mirjana.
- Io sono la Beata Vergine Maria.
E ripete con insistenza la parola chiave del messaggio:
- Pace, pace, pace! Riconciliatevi.
Pace, riconciliazione: sono le parole fondamentali del messaggio.

Sabato 27 giugno, IV° giorno -
Credete come “coloro che vedono”

Il 27 giugno, la polizia porta i giovani a Citluk: interrogatori ed esame psichiatrico. Ma la dottoressa Ante Vujevic li dichiara sani di mente. Essi ripartono in fretta per arrivare sulla collina alle diciotto e trenta (eccetto Ivan). Su richiesta di due francescani, presenti a questa apparizione, Vicka interroga la Gospa:
- Cosa ti aspetti dai sacerdoti?. - Che siano fermi nella fede, che vi aiutino.
- Perché non appari a tutti, in chiesa?. - Beati quelli che credono senza aver visto!
Poi scompare. E i veggenti pregano. Essa riappare, accolta dal loro canto: Tutta bella sei. Vicka chiede con insistenza: - O Vergine, cosa vuoi da questo popolo? Per la terza volta, la Gospa risponde: - Che coloro che non vedono credano come quelli che vedono. Marinko che aiuta e protegge i veggenti, schiacciati dalla folla, si fa indicare il luogo esatto dell’apparizione e vi mette una pietra segnata con una croce bianca.

Domenica 28 giugno, V°  giorno -
Diecimila persone sulla collina

Il parroco, fra’ Jozo Zovko, rientrato da una serie di prediche nei pressi di Zagabria, è piombato ieri nel bel mezzo dell’effervescenza di questa parrocchia che prima riteneva sonnacchiosa. Ha interrogato i giovani, ed è molto indeciso. La sua predicazione è un invito alla prudenza: - La Chiesa è severa in questa materia. Bisogna evitare qualsiasi precipitazione. Non appoggiamo ciecamente questi giovani.
La sera, verso le sei, dieci o quindicimila persone hanno invaso la collina; c’è un registratore acceso. I veggenti, durante l’apparizione stessa, trasmettono le risposte della Madonna alle domande poste:
- Che il popolo creda e perseveri nella fede. - I preti siano fermi nella fede e vi aiutino. - Beati coloro che credono senza aver visto. E dopo un’interruzione dell’apparizione: - Coloro che non vedono credano come quelli che vedono. Poi alzano la testa e lo sguardo. Essa è scomparsa verso l’alto. - Ode! Se n’è andata - mormora uno dei veggenti. La sua luce è svanita. Essa ha detto: - Andate nella pace di Dio.
Due francescani sono presenti, in borghese, per assistere al fatto, contro il parere del parroco, fra’ Jozo Zovko, che ha suonato per il rosario in chiesa, per distogliere la gente dalla collina. Anche lui ha avuto folla.

Lunedì 29 giugno, VI° giorno - Obitorio e psichiatria

Lunedì 29, la polizia preleva nuovamente i veggenti per un esame psichiatrico presso l’ospedale di Mostar (la sede vescovile). Vengono fatti aspettare in un corridoio: da una parte i matti che passeggiano nel cortile, dall’altra, l’obitorio aperto, con i suoi cadaveri. Mirjana è molto impressionata, ma Vicka motteggia: - Sappiamo bene che si deve morire! Il dottor Dzuda conferma il loro sano equilibrio psichico. Ritornati per l’apparizione, ricevono questo messaggio: - C’è un solo Dio e una sola fede. Credete fermamente, e con fiducia.
C’è lì un bambino di tre anni. La sua debole testa è poggiata sulla spalla del padre. Soffre di setticemia fin dai primi giorni di vita. I suoi genitori supplicano. I veggenti intercedono. La Madonna incoraggia a pregare per la sua guarigione. Il suo stato migliorerà. Durante l’estate ritornerà, camminando e parlando. E la prima di una serie di guarigioni e di miglioramenti che si moltiplicheranno. I registri parrocchiali, fino al 19 ottobre 1986, ne riportano 291; oggi (1988) sono già più di trecento. 2. Seconda fase: la collina interdetta

Martedì 30 giugno, VII° giorno - Lontano, a Cerno

Il martedì 30, la folla attende invano i veggenti. Nel primo pomeriggio, due giovani donne, Ljubica e Mirjana, contattate dalla polizia, li hanno portati a fare una passeggiata, per tenerli lontani dalla collina dove l’afflusso della gente preoccupa la polizia: a Sarajevo sospettano che si tratti di un complotto clerico-nazionalista. Essi si sentono stanchi e sfiniti per questa esperienza nuova che ridimensiona le loro persone e per i continui interrogatori. Accettano quindi con gioia quell’evasione. Si stipano in sette dentro un’auto, le due donne e i cinque veggenti, perché Ivan non è voluto andare. Vanno a vedere le cascate di Kravica, la piccola Niagara jugoslava e Capljina, dove le due donne offrono dolci e succhi di frutta...
All’ora dell’apparizione, sono ancora in viaggio da Ljubuski a Citluk. A destra il piccolo Jakov guarda all’orizzonte la linea blu delle colline. Fa fermare improvvisamente la macchina all’imbocco di un sentiero e si slancia verso il pendio. Al di sopra della collina, sull’orizzonte blu, ora emerge una luce: la Gospa avanza sulla sua nuvola verso di loro, fino a giungere molto vicina. - Ti dispiacerebbe se ti aspettiamo in chiesa? - chiede Mirjana, perché la polizia ora proibisce l’accesso alla collina e minaccia le loro famiglie. La Gospa sembra esitare: - Sì, alla stessa ora. Di ritorno, il parroco li interroga a lungo, in canonica, di fronte a un registratore. Anche Ljubica e Mirjana sono presenti e si sentono turbate, perché hanno visto quei fenomeni luminosi. Non collaboreranno più con la polizia.

Mercoledì 1 luglio: VIII° giorno - L’apparizione nel furgone

L’indomani, 1 luglio, nel pomeriggio, poco prima dell’apparizione la polizia torna nuovamente a Biakovici. Tre ragazze, Ivanka, Mirjana e Vicka vengono fatte salire sul furgone della polizia. Ma d’improvviso il furgone scompare ai loro occhi e vedono solo l’apparizione, inattesa e breve.

Giovedì 2 luglio: IX° giorno - Prima apparizione in canonica

A Biakovici, il villaggio dei veggenti, la tensione cresce. La polizia controlla i loro movimenti ed essi si sentono spiati. Ruzika, sorella di Marija, va a chiedere consiglio a fra’ Jozo: - Cosa dobbiamo fare? Quando torna a casa attua una manovra diversiva e verso le diciassette e trenta fa portare i veggenti, in auto, verso la canonica, dove hanno l’apparizione nella terza stanza a sinistra entrando. Sono soli, perché il parroco è andato in chiesa, invasa dalla folla, molto prima della messa delle diciotto. Anche i veggenti vanno in chiesa. C’è grande fervore. Jozo Zovko, che fino a quel momento ha predicato nel deserto (ai soli terziari) il ripristino di alcuni digiuni a pane e acqua, propone di farne uno... - ... per tre giorni, per essere illuminati. - Lo vogliamo fare - risponde la folla dei parrocchiani entusiasti. Prima dell’Ite missa est, dà la parola a Vicka e a Jakov. E stata conservata la registrazione. - Ora vi parlerà un bambino. Non lo vedete perché è troppo piccolo. La sua testa non sporge al di sopra dell’altare, ma la sua voce e ferma: - Oggi ho chiesto alla Madonna di lasciarci un segno. Essa ha solo mosso la testa, così (gesto di affermazione) e poi è scomparsa. Prima di andarsene ci ha detto: “Arrivederci, angeli miei”. E un vezzeggiativo che in Croazia le nonne usano per i loro nipotini.

Venerdì 3 luglio: X° giorno - Esci e proteggi i veggenti

Il venerdì, il parroco, Jozo Zovko, sta pregando in chiesa per implorare luce: - Signore, che hai parlato ad Abramo e a Mosè; sento il peso di tutta questa folla. Illuminami! D’un tratto (racconta egli stesso), sentii una voce che mi diceva: - Esci e proteggi i bambini. Lasciai la Bibbia e il breviario, feci la genuflessione e aprii la porta. Avevo ancora la mano sulla maniglia, quando vidi i ragazzi correre verso di me: - La polizia ci cerca, nascondeteci! Piangevano. Con loro c’era Anna, una sorella maggiore di Vicka. Li condussi in canonica in una stanza inutilizzata (la terza a sinistra) poi uscii dalla canonica e chiusi la porta a chiave. Poi si reca in chiesa ed ecco irrompere la polizia: - Hai visto i veggenti? Come s. Martino che incontra i suoi persecutori, indica la direzione da dove vengono loro: - Sì, da quella parte! E la polizia riparte precipitosamente. Nel frattempo la stanza della canonica scompare davanti agli occhi dei veggenti. La Madonna è lì, tutta gioiosa, mentre loro sono pieni di paure. Li rincuora. Essi pregano e cantano con lei: - Non abbiate paura, avrete la forza di sopportare tutto questo!

Sabato 4 luglio: XI° giorno - Ognuno a casa sua

Il sabato 4 luglio è un giorno di incertezza e di smarrimento. In seguito alle minacce, agli interrogatori, agli esami medici, ecc. i veggenti, sopraffatti dagli avvenimenti, hanno pensato che l’apparizione di venerdì 3 fosse l’ultima. Ed ecco che oggi la Madonna fa una sorpresa a tutti loro, a ciascuno dove si trova. Le apparizioni quindi non sono finite. Si mettono nuovamente d’accordo: - Dove ci troviamo domani?



Quando il parroco diventa veggente

Ogni giorno, secondo le circostanze, verso le diciotto, in casa di uno o dell’altro, in campagna, in canonica. L’apparizione a volte si verifica in chiesa, durante la liturgia. Fra’ Jozo Zovko, responsabile di fronte al popolo, al vescovo, alla polizia e a Dio, è perplesso. Ma un giorno, in chiesa, verso la fine del rosario, vede l’apparizione insieme ai veggenti, nello stesso posto, accanto alla tribuna. La sua predicazione diventa improvvisamente più forte e tonificante. La polizia che aveva approvato la discrezione delle sue precedenti omelie, ora è preoccupata.

Arresto


I suoi sermoni sono irreprensibili. Tuttavia, il 12 agosto, la morsa si stringe e la polizia scova in una predica dell’11 luglio, dovutamente registrata, un capo d’accusa: - Ha detto, “quarant’anni di deserto!”.
E sono esattamente quarant’anni che Tito ha preso il potere. La rivoluzione, quindi, sarebbe il deserto! E una predica sovversiva! Il 17 agosto la polizia si reca in canonica. Le suore vengono sequestrate per qualche tempo. Le elemosine confiscate e il parroco arrestato. Inizia un lungo processo. L’avvocato giustifica fra’ Jozo, per quei ‘quarant’anni di deserto’, dicendo che parlava degli ebrei, guidati da Mosè verso la terra promessa, più di 3.000 anni fa, come racconta la Bibbia. Vengono però trovate altre imputazioni per giustificare il processo; il 22 ottobre, è condannato a tre anni e mezzo di carcere. Verrà liberato, dopo un anno e mezzo, grazie alle 40.000 lettere scritte al presidente della repubblica dai lettori del settimanale Il Sabato. Al momento dell’arresto, Tomislav Vlasic’ accorre in aiuto della canonica rimasta senza guida. Ritiene che la situazione sia poco chiara e parte per Mostar, dove mette al corrente il provinciale francescano, fra’ Jozo Pejic: - Prenda il posto del parroco, la nomino a Medjugorje - conclude quell’uomo esperto. Da quel momento Tomislav diventa la mirabile guida spirituale dei veggenti e della parrocchia.

3. Terza fase: la cappella delle apparizioni (febbraio 1982 - aprile 1985)

Dal gennaio 1982, le apparizioni avvengono regolarmente nel piccolo locale a destra del presbiterio, simmetrico alla sacrestia; finora è servito da ripostiglio, ma ora diventa ‘la cappella delle apparizioni’, tutt’oggi venerato come tale. Lì la Gospa è apparsa fino al marzo del 1985, quando il vescovo lo proibì: - I veggenti vedano dove vogliono, a casa loro o altrove, ma non nell’edificio della chiesa. Questo creava un grave caso di coscienza per fra’ Tomislav Vlasic, perché lasciare i veggenti a casa loro significava lasciarli in balia della folla, soprattutto dei meno equilibrati. Ma significava anche lasciarli in mano alla polizia, perché quelle manifestazioni religiose fuori della chiesa avrebbero costituito una sfida. Si sarebbe ripresentata la situazione dei primi giorni, risolta pacificamente con il trasferimento in chiesa, con il tacito accordo della polizia.

4. Quarta fase: in canonica; dall’aprile 1985

E stato mons. Franic, arcivescovo di Spalato, in visita a Medjugorje, a trovare la soluzione: - Perché non accogliere le apparizioni in canonica?. Lì avvengono da allora in poi. Esse continuano a formare i veggenti e a catalizzare la preghiera dei pellegrini. I pellegrini accettano, bene o male, la dissociazione tra queste apparizioni e la liturgia nella quale esse si integrano così armoniosamente: posta tra il rosario e la messa, la visita discreta della Madonna introduce l’assemblea orante all’eucaristia, in unione con i veggenti che pregano per qualche istante con la folla. Sembra quasi di risentire la parola di sempre, riferita al solo Cristo: - Fate quello che lui vi dirà (Gv 2,5).

5. Verso quale futuro?
Nel corso delle apparizioni, i veggenti hanno ricevuto progressivamente dei segreti che riguardano il futuro della salvezza e le minacce che incombono oggi sul mondo. Mirjana ha ricevuto, per prima, il decimo e ultimo segreto nel Natale del 1982, con questo avvertimento: - Non mi vedrai più d’ora in poi, eccetto il giorno del tuo compleanno e nelle circostanze gravi che lo richiederanno. Ritorna alla fede, come tutti. Per lei è stato molto duro: - Credetti di precipitare nella depressione - mi disse a Sarajevo il 24 marzo 1984. Invece si adattò presto alla sua notte, nella preghiera. La sua vita era difficile. Controllata dalla polizia, guardata con sospetto nella scuola, immersa nel mondo secolarizzato, spesso ateo, di Sarajevo, attraversava anche difficoltà di ordine familiare. Per circa due anni perse contatto con Medjugorje, dove temevano che andasse alla deriva. Ma perseverò nella preghiera, con la discrezione richiesta dalla sua nuova situazione.
Dal 26 agosto 1984, quasi ogni mese, ha nuove apparizioni o locuzioni (parole interiori) per preparare la rivelazione pubblica dei dieci segreti, che segneranno la fine delle apparizioni. Ha già scelto il sacerdote che li dovrà rivelare: padre Peter Ljubicic, il più giovane dei tre sacerdoti francescani della parrocchia.
Il 6 maggio 1985, Ivanka, unica compagna di Mirjana alla primissima apparizione del 24 giugno 1981, ha ricevuto a sua volta il decimo segreto, con la promessa di un’apparizione annuale, non per il giorno del suo compleanno, come Mirjana, ma nell’anniversario della prima apparizione, cioè il 25 giugno (perché il 24 era stato solo una presa di contatto a distanza, e il gruppo dei sei non si era ancora costituito). Il 25 giugno 1986, Ivanka si preparò lungamente all’apparizione promessa, nella preghiera e senza ansia. L’ebbe in casa sua, alla solita ora. Dopo quattordici mesi di assenza, vide la Gospa per quattordici minuti. La Madonna pregò due volte con lei, recitando il Pater e il Gloria. Il colloquio con la Gospa mise fine alla lunga attesa del suo fidanzamento con Branco. Fu sicuramente dopo aver sottoposto la sua libera scelta alla Madonna che essa lo sposò, il 6 gennaio seguente.

Cosa avverrà in seguito?
Sono passati due anni da quando Mirjana prepara la rivelazione che essa dice prossima. La rivelazione dei segreti però non è ancora cominciata. Perché? Mirjana mi ha risposto: - E una proroga di misericordia.
In altre parole, preghiera e digiuno hanno compensato o rallentato l’autodistruzione che il peccato del mondo sta preparando, perché la maggior parte dei segreti riguardano queste minacce incombenti che solo il ritorno a Dio può temperare. I veggenti custodiscono gelosamente questi segreti, ma ne rivelano il senso globale (secondo la duplice accezione del termine, di significato e di direzione da prendere).
- Dieci giorni prima della realizzazione di ogni segreto, Mirjana avviserà padre Peter, incaricato di rivelarli.
- Egli dovrà digiunare per sette giorni e avrà il compito di rivelarli tre giorni prima della loro realizzazione. E’ arbitro della sua missione e potrebbe tenerli per sé, come fece Giovanni XXIII per il segreto di Fatima, la cui rivelazione era autorizzata per il 1960. Padre Peter è fermamente intenzionato a rivelarli.
I primi tre segreti sono tre avvertimenti estremi dati al mondo come ultima possibilità di convertirsi. Il terzo segreto (che è anche il terzo avvertimento) sarà un segno visibile dato sulla collina delle apparizioni per convertire coloro che non credono. Seguirà poi la rivelazione degli ultimi sette segreti, più gravi, soprattutto gli ultimi quattro. Vicka ha pianto ricevendo il nono e Mirjana ricevendo il decimo. Il settimo però è stato addolcito dal fervore delle preghiere e dei digiuni. 
Sono prospettive che lasciano perplessi, perché i segreti, sempre affascinanti, generalmente perdono il loro prestigio quando vengono rivelati, come è successo per Fatima; inoltre le predizioni sul futuro vanno soggette all’illusione ottica. I primi cristiani credevano imminente la fine del mondo; l’apostolo Paolo stesso pensava di vederla prima della sua morte (l Tm 4,13-17; Eb 10,25.35; Ap 22,20). Le anticipazioni della speranza e del profetismo avevano scavalcato gli avvenimenti. Infine, questa ambientazione circostanziata può sembrare più vicina alla magia che al mistero di Dio. Ci saranno delusioni al momento della rivelazione dei dieci segreti? Il loro ritardo non è forse già un segno premonitore? Interrogativi che si presentano. Si impongono quindi, a questo riguardo, la prudenza e la vigilanza raccomandate dalla Chiesa. La fede è certa, garantita personalmente da Dio. I carismi sono fallibili perché sono il dono di Dio nella fragilità umana.

Non ho dubbi sull’autenticità della grazia ricevuta a Medjugorje dai veggenti, dalla parrocchia e da alcune migliaia di pellegrini che si sono convertiti profondamente. Questo però non garantisce tutti i dettagli delle predizioni e delle premonizioni, sui quali i veggenti si sono già sbagliati per qualche particolare, come del resto è successo ad alcuni santi, anche canonizzati. Ci potremmo quindi sbagliare se ci polarizzassimo su questi segreti e sul ‘segno’ annunciato, invece di basarci sulla grazia che si sviluppa con una coerenza e una profondità superiori, fino ad ora, a tutte le contrarietà (...) 
IL MESSAGGIO

Il messaggio di Medjugorje è solo un eco del vangelo, attualizzato in funzione di una situazione grave, che giustifica queste visite della Madonna.

1. UNA DIAGNOSI SUL MONDO

Questo messaggio si riferisce ad alcune minacce che verrebbero rivelate con maggior precisione quando si compiranno i dieci segreti. La diagnosi è sostanzialmente questa: Questo mondo si è tranquillamente abbandonato al peccato. E prepara la sua distruzione: questo è l’oggetto della maggior parte dei segreti.
Tutti allora pensano alla minaccia atomica. E' possibile. Ma il messaggio non l’ha precisato, perché essa è solo una delle conseguenze particolari del malessere interno che lacera l’umanità. La nostra era, inebriata dal suo slancio scientifico e tecnico, credeva nella propria infallibilità, capace di risolvere tutti i suoi problemi e di vincere anche la morte. Aveva addirittura pensato che ‘la morte di Dio’ (negato dall’ateismo) avrebbe liberato l’uomo e accelerato il progresso. Ma la padronanza tecnica della materia risolve solo i problemi di superficie e non il problema fondamentale dell’uomo; problema di amore, perché l’uomo è stato creato dall’amore e solo l’amore può costruire e organizzare l’interiorità dell’uomo e dell’umanità. Ma l’amore umano può vivere solo tramite l’Amore di Dio creatore. E un’analisi che non ha niente di ridicolo. Essa conferma e interpreta in profondità ciò che i maggiori esperti internazionali vanno osservando sul nostro pianeta.
I pericoli sono quelli di un mondo dove Dio ha perso il suo posto. C’è, quindi, sempre più scienza e sempre meno amore; più istruzione e meno educazione; più eros e meno agápe; più intensità e meno ordine; più frenesia e meno pace. Corriamo sempre più in fretta, ma verso il vuoto e la morte. Il tasso dei suicidi e delle violenze omicide aumenta. L’aspetto più evidente, è proprio il pericolo della corsa agli armamenti. Gli esperti militari delle due superpotenze non hanno trovato altra formula per garantire la pace che quella dell’equilibrio del terrore’. Ognuno dei due ragiona così: “Se voglio salvare la pace, devo essere il più forte”. Ognuno quindi è condannato a superare l’altro. E una corsa che non può fermarsi. Una corsa folle che moltiplica sul pianeta armi atomiche, batteriologiche, chimiche, che sono ormai sufficienti per distruggere più volte l’intera umanità. Da oltre vent’anni si constata un’incredibile incapacità di realizzare una dinamica di pace e di disarmo basata su altri valori.
La Madonna però parla più della disintegrazione morale che di queste drammatiche evidenze materiali: l’amore, nel senso forte del termine, si indebolisce. Il desiderio sopraffà il dono di sé. Il desiderio di autenticità dispensa dalla fedeltà; la famiglia ne risulta lacerata, e tende a scomparire a vantaggio delle unioni libere, irresponsabili e sterili, il cui numero è triplicato in meno di 30 anni: da 95.000 a 295.000 tra il 1972 e il 1984. Il numero dei matrimoni diminuisce a vista d’occhio. In Francia, 311.701 ricevettero questo sacramento nel 1971. Nel 1983, tale cifra era precipitata a 187.752: circa la metà di meno. Anche il numero dei matrimoni civili è diminuito in modo analogo: da 416.500 a 285.000 tra il 1972 e il 1984. I divorzi invece si sono moltiplicati ancor più rapidamente: dai 30.000 del 1960 si è passati ai 103.000 del 1984. Siamo a circa un divorzio ogni tre matrimoni. ‘Maremoto’, scriveva Marlène Tuininga, in La Vie (28 ottobre 1986, p. 57). Ogni donna francese, nel 1955, aveva in media 2,8 figli e 1,8 nel 1984, mentre il numero dei cani e dei gatti domestici aumenta a milioni, fino a creare seri problemi nelle città. Le vittime sono i figli dei divorziati. Gli uomini, sempre avidi di amare, non sanno più amare. I ‘cattivi amanti’ fanno i cattivi amati. L’autenticità dell’istante prevale sulla fedeltà; le buone intenzioni prevalgono sul desideri di coerenza che costruisce l’avvenire. Tutto questo crea un diffuso senso di malessere, rilevato dalla sociologia. Un recente sondaggio di stampa condotto ‘presso le donne francesi’ ha fornito dati sorprendenti: nella scala dei valori proposti, ciò che è stato messo al vertice dalla stragrande maggioranza non era, come si sarebbe potuto pensare, l’armonia sessuale od altri valori appetibili, ma la fedeltà.

In breve, il progresso sviluppa prodigiosamente conoscenze, tecniche, efficacia materiale, ma trascura l’aspetto umano e soprattutto quello divino, che è la radice profonda dell’autenticità umana. Nonostante la reazione ecologica, esso trascura l’equilibrio, soprattutto quando si tratta dell’ordine morale. E quest’ordine essenziale crolla, più dall’interno che a causa dei molteplici colpi di un’evoluzione accelerata. Il progresso ha dimenticato troppo di mettersi al servizio dell’uomo e di Dio, di edificare il vero ordine umano identificato con l’ordine divino e programmato da Dio, perché l’uomo è a immagine di Dio.
Questo mondo è diventato, quindi, con mezzi terribili, un brodo di coltura dove germogliano disperazione ed esasperazione e, come conseguenza, uno scatenamento di violenza che crea insicurezza. ‘Il progresso’, come si diceva all’inizio del secolo, ha portato in prima pagina fatti nuovi come la droga, il ricatto che paga, i dirottamenti di aerei e la cattura di ostaggi. Le grandi città diventano pericolose. Questo che era un privilegio di New York, ora si generalizza. Molti oggi evitano di uscire di sera e molte vicinanze etniche, a lungo accettate, si trasformano in massacri e guerre sanguinose, in Africa e altrove. Il mondo non sa più da dove viene e dove va'. Avendo perso il senso delle sue finalità, oscilla tra la depressione e la violenza.

2. IL MESSAGGIO

Il rimedio proposto dalla Madonna non è un miracolo che dovrebbe piovere dal cielo, perché Dio ha affidato questo mondo agli uomini irreversibilmente. Per questo l’ha creato libero, quindi responsabile. Le soluzioni restano affidate a lui. Creato da Dio per trovare in Dio una pienezza d’amore e, quindi, la sua realizzazione, deve ritrovare questa soluzione fondamentale, l’unica in grado di ispirare e di mettere tutte le altre al loro giusto posto: ritorno a Dio, fede, conversione, preghiera, digiuno, riconciliazione e pace. Queste parole chiave del messaggio di Medjugorje ricordano il contenuto essenziale del Vangelo. Le avevamo dimenticate. Bisogna ritrovarne l’attualità luminosa e incandescente nelle nostre vite stesse. Disponiamo dunque il nostro cuore all’ascolto.
Dio

La parte essenziale del messaggio della Madonna, è anzitutto il ritorno a Dio. ”C’E’ UN SOLO DIO” ha ripetuto fin dal 29 giugno 1981. Questa verità trascurata è la chiave di tutto il resto. E la più dimenticata: Dio è il nostro creatore. Egli ci dona l’esistenza stessa. Il Creatore infatti non è colui che una volta ha creato. Egli continua a creare (con lo stesso amore). Se Dio non ci creasse, in questo momento cesseremmo di esistere, come la luce quando viene interrotta la corrente elettrica. Dio ci è più intimo di quanto non lo siamo noi a noi stessi. Ma ci ha creato liberi, pienamente liberi. Possiamo dimenticarlo, opporci a lui. Ma l’uomo che crede di potersi così liberare è come il ramo che volesse separarsi dalla pianta da cui spunta per vivere meglio. Così facendo secca e muore. Dio ci ha creato per amarlo. Ci fa esistere con l’amore. Ci chiama all’amore che non tramonta e che la Madonna ha acceso così bene nel cuore dei veggenti di Medjugorje. Questo spiega la loro gioia armoniosa e la cura che si prendono degli altri, in una vita difficile. Il XX secolo ha visto sparire la direzione spirituale e ha visto prosperare la psicanalisi, fondata sull’appagamento del desiderio elementare. Sogno una psicanalisi fondata sul ritorno a Dio in profondità. E quella che fa i santi, l’autentica profondità e la felicità. Spesso abbiamo paura di Dio, lo fuggiamo, perché non siamo in regola con lui. Senza voler affrettare niente, osiamo preparare questo incontro: - Signore, abbi pietà di questo povero peccatore che sono io. Aiutami a cambiare vita, perché oggi non ho il coraggio di cambiare. All’inizio di questo secolo, un medico che la grazia aveva preavvisato, nei suoi ultimi giorni, entrava talvolta in una chiesa e diceva: - Signore, se esisti, abbi pietà di questo pover’uomo che sono io. E la luce venne.
Conversione

L’invito alla conversione (annunciato fin dall’apparizione del 26 giugno) indica l’atto personale con il quale ci volgiamo a Dio distogliendoci dall’egoismo e dal peccato. Il termine conversione (in greco: metánoia) ritrova il suo significato concreto nel linguaggio sciistico: viene chiamata così una curva che tagli un pendio a 180°. E un dietro front dalla direzione sbagliata verso quella giusta.
Fede

Il ritorno a Dio avviene attraverso la fede. Su questo insistono i messaggi dei primi giorni:
- Sono venuta perché qui ci sono buoni credenti (26 giugno ‘81).
- Beati coloro che non hanno visto e credono (26 giugno).
- Il popolo creda e perseveri nella fede (27 giugno), ecc.

Attraverso la fede, noi aderiamo a Dio, alla sua parola, alla verità. La nostra vita riacquista significato e consistenza; certamente nella notte, ma una notte trapunta di stelle, perché Dio non lascia senza alcun segno chi si fida pienamente di lui. La fede non si riduce a un semplice a tu per tu con Dio, perché Dio è nostro Padre: il Padre di tutti gli uomini. E il nostro Padre ci invita all’incontro con i nostri fratelli, al servizio dei nostri fratelli: quelli che sono lontani; e quelli che sono vicini e hanno fame. Il digiuno, di cui parleremo più avanti, può essere di aiuto. Evitiamo però un’illusione di questi ultimi anni: “Anzitutto la carità, e Dio verrà in soprappiù”. Questa può essere una via eccezionale. Ma la via normale, la via regale è quella di andare a Dio come alla sorgente, perché solo lui può ispirare e creare l’uomo in noi, mentre una carità senza Dio deperisce e si esaurisce. Quando Madre Teresa e le sue suore si sentono al limite delle forze e del coraggio, nel loro continuo ricominciare con i lebbrosi e i moribondi, fanno un’ora di adorazione davanti al SS. Sacramento. Così in essi si rinnova la pienezza della carità che è in Dio. Grazie, Madre Teresa, per averlo ricordato a questo tempo che l’aveva dimenticato.

Preghiera

La preghiera è il linguaggio normale della fede, l’espressione della vita comune con Dio.   Essa forma la trama stessa delle apparizioni. I veggenti compresero subito che dovevano pregare per accoglierla o per farla ritornare quando scompariva. Durante ogni apparizione, essi recitano con lei il Pater e il Gloria, che essa intona e loro continuano. Le loro voci che svaniscono durante l’estasi, in quel momento riappaiono, per sottolineare il valore della preghiera con la Madonna. E il punto centrale di ogni apparizione e tutti noi possiamo pregare con la Madonna. A Medjugorje, tutto è cominciato con una preghiera vocale tradizionale: sette Pater, Ave, Gloria e canti conosciuti che la Madonna cantava con i veggenti. La preghiera delle apparizioni sfocia molto rapidamente nella messa che la segue e la completa ogni giorno. La Madonna invita a ritrovare la vera preghiera: la ‘preghiera del cuore’. Jelena ed Ivan hanno ricevuto questa consegna dalla Madonna per il loro gruppo e, più ampiamente, per tutti. La preghiera non è soltanto richiesta, ma scambio con Dio, partendo anche dal silenzio, nel quale ci disponiamo a ricevere Dio nell’intimo, dove egli ci abita e non è un dialogo monotono, ma variato. Negli anni in cui si educava metodicamente alla preghiera, si riassumevano gli atteggiamenti fondamentali nella parola latina ARDOR che caratterizza lo slancio della preghiera:
- Adorare.
- Ringraziare.
- Domandare.
- Offrire.
- Risoluzione.



E importante comprendere bene e fare propri questi atteggiamenti fondamentali.

1. Adorazione del Creatore. E l’atteggiamento primordiale e capitale: inginocchiarsi, prostrarsi, con le braccia in croce o con altri gesti che possono aiutare, perché anche il corpo deve umilmente prendere parte a questa comunicazione trascendente.

2. Ringraziamento. Indica un sentimento assai raro quaggiù: la riconoscenza. Il rendimento di grazie deve salire verso Dio, anzitutto per ciò che egli è, e poi per ciò che ci dona. E la grazia che rendiamo a Dio non ci è tolta, ma viene moltiplicata, proprio in forza di questa nuova comunicazione con Dio stesso.
3. Domandare. E la cosa che ci viene subito in mente quando si parla di preghiera. Ma si tratta più di accogliere il dono di Dio che di chiedere. Bisogna imparare a dirgli: “Signore, cosa vuoi che io faccia? Che mi dici oggi?”, perché lui ha sempre qualcosa da dirci. E il nostro ascolto che manca. La preghiera trova la sua armonia e la sua efficacia quando abbiamo compreso i disegni di Dio sul mondo e su di noi, per quanto grandi siano. In questa illuminazione profonda la speranza non delude.
4. La preghiera è offerta, dono di sé, disponibilità: la nostra vita, la nostra morte, sono sacrifici insostituibili che nessuno può fare al nostro posto. Tale è il sacerdozio di tutti i fedeli, sia preti che laici. Questa consacrazione termina per ciascuno di noi con l’olocausto della morte, l’ultimo atto, l’atto più prezioso di tutta la nostra vita, perché ci identifica profondamente alla croce di Cristo, e sfocia nel compimento del suo Amore.
5. Infine,risoluzione; la preghiera non è apparenza, poesia o effervescenza immaginativa su Dio e sull’aldilà. E impegno della volontà radicata in Dio, programmazione illuminata dallo Spirito santo, innesto nelle realtà del nostro mondo.

Il digiuno

E il digiuno? La Madonna ne ha parlato ai veggenti. La parrocchia ha ripreso questa antica tradizione francescana caduta in disuso. Ancora prima che la Madonna ne parlasse, sembra il 3 luglio 1981, Jozo Zovko invitò la parrocchia al digiuno, per vedere chiaro in quegli avvenimenti inattesi. Riferiamo dettagliatamente i messaggi della Madonna su questo punto in Studi medici e scientifici sulle apparizioni di Medjugorje, Queriniana, Brescia 1985, pp. 121-153. In breve: Il 21 luglio 1982, padre Tomislav Vlasic interrogò i veggenti su questo messaggio e annotò così le risposte della Madonna:
1. Il digiuno migliore è quello a pane e acqua.
2. Il digiuno può allontanare la guerra.
3. Può arrestare il corso delle leggi naturali.

Queste due ultime affermazioni possono sorprendere. Richiamano quelle del vangelo sulla fede “capace di trasportare le montagne” (Mt 17,20) e sui demoni che possono essere allontanati solo “con il digiuno e la preghiera” (Mc 9,29). Digiunare! Questa prospettiva spaventa, ma è anche un lieto annuncio. Quando siamo invitati a un pranzo festivo, è una buona notizia, anche se gli eccessi alimentari possono appesantirci. Nel periodo di Natale e di Capodanno ho sentito persone che dicevano: “Meno male che tutti questi pranzi stanno per finire”. Il loro stomaco e il loro fegato non vedevano l’ora di riposarsi. Essere invitati a digiunare è un lieto annuncio e un regalo per molti motivi. E una cosa ottima per la salute. Il digiuno elimina le tossine, brucia le riserve che ci appesantiscono. Coloro che lo praticano regolarmente ne apprezzano i benefici. Si allungano la vita. Ma digiunare a pane e acqua, due volte alla settimana! Non dobbiamo fare niente con precipitazione. Bisogna adattarsi al digiuno e può essere cosa saggia intraprenderlo gradualmente. Può essere ragionevole limitarsi a una volta per settimana, almeno per cominciare. Può essere anche un’esigenza della vita frenetica di oggi, perché il digiuno non si accorda con il forcing, la tensione e l’eccessivo affaticamento. Secondo alcuni sondaggi, fatti in occasione di conferenze, coloro che digiunano una volta per settimana (oltre 100.000, credo) sono nettamente più numerosi di coloro che digiunano 2 volte, e Marija (la veggente), che si era spinta fino a tre volte, oltre a lunghi digiuni prima delle grandi feste, ha avuto difficoltà di salute. Il suo medico e il suo direttore le hanno chiesto di limitare i digiuni. 
Il digiuno richiede pace, rilassamento (il che non vuol dire inattività). Spesso è difficile trovare giorni adatti. Inoltre, l’organismo deve adattarsi al digiuno gradualmente e ognuno deve trovare il digiuno che gli consente di essere più efficace nella preghiera, nel lavoro, nei rapporti sociali e nel resto. Il digiuno non deve essere masochismo. Normalmente, non è un giorno di malinconia, né di attività mediocre. L’attività può diventare più calma, un po’ rallentata, talvolta, un po’ disturbata da fenomeni secondari, ma generalmente diventa più efficace.

Possono esistere controindicazioni mediche al digiuno; il prof. Joyeux lo ‘sconsiglia formalmente’ a una madre durante la gestazione o l’allattamento, a un “operaio di fatica in piena attività, a un autista di mezzi pesanti”. In quest’ultimo caso, però, dipende dall’adattamento del soggetto. Il signor Karminsky e sua moglie mi hanno fatto viaggiare per 24 ore in uno dei giorni del loro digiuno, che essi fanno molto radicalmente e godevano di perfetto equilibrio e di padronanza di sé. Ma essi hanno molti anni di esperienza e conoscono le loro possibilità.

Ci possono essere motivi psicologici per non digiunare. Un carattere ansioso si lascia facilmente prendere dall’ossessione di aver fame e non riesce a vincersi. Non avrà benefici dal digiuno e il suo carattere può diventare spigoloso. Non deve provocare tensioni psicologiche, ma prepararsi ad accettare il digiuno, cominciando con tentativi ridotti, cercando di sfruttare tutte le sue possibilità. Chi digiuna regolarmente infatti, non ha fame. Al massimo, a momenti, può provare lievi crampi allo stomaco, ma si tratta di stimoli illusori che spariscono nel giro di pochi secondi, se uno non si fissa su questo incidente di percorso, perché questo fenomeno di natura psicologica si esaspera quando uno ci pensa, e cessa appena il nostro pensiero è occupato altrove.
Per i soggetti fragili e per ragioni particolari il digiuno può subire adattamenti. Ma come? Ad alcuni, il digiuno procura un mal di testa depressivo, dovuto a un fenomeno di ipoglicemia (mancanza di zucchero). In questo caso, bisogna sconsigliare le zollette di zucchero e le bevande zuccherate diventate di moda tra gli pseudo giovani del maggio 1968. Lo stesso vale per l’alcool e per tutti gli altri alimenti artificiali che sono contrari allo spirito del digiuno. Per lo stesso motivo, dobbiamo sconsigliare il caffè, sebbene persone molto stimabili ricorrano a questo integrativo stimolante per riconciliare il digiuno con una vita irrimediabilmente tesa e affannosa. Si tratta però di un caso limite che è meglio scusare che imitare. I più indicati sono i frutti di stagione: nutrimento naturale, povero, economico (come il pane e l’acqua). E un buon mezzo per rimediare al mal di testa dovuto a ipoglicemia e può giovare anche ai digiunatori soggetti a stipsi. In questo spirito, nella canonica di Medjugorje, le suore preparano legumi cotti per coloro che ne avessero bisogno. Non certamente carne, però. Tali adattamenti possono essere una tappa intermedia. 
Alcuni compensano queste facilitazioni, per esempio una volta al mese, con un digiuno più radicale, a base di sola acqua. E un digiuno dagli ottimi effetti purificatori per il corpo e per l’anima e alcune persone lo sopportano bene come il digiuno a pane e acqua. E un’esperienza che vale la pena fare una volta o l’altra, se non altro il venerdì santo. Anche questo è un adattamento, ma nel senso del radicalismo. Coloro che provano difficoltà troppo gravi, dal punto di vista psicologico, sociale o altro, per intraprendere il digiuno a pane e acqua, possono fare almeno un digiuno senza carne e seguire con frutto il consiglio di Jelena “per ogni giovedì”: Colui che fuma, non fumi. Colui che beve alcool, quel giorno non lo beva. Gli altri, rinuncino a qualcosa che sta loro a cuore (1° marzo 1984). Digiunare anche di televisione, aggiunge. E una catena che rende incapaci di pregare.
Digiunare è anche astenersi dal cattivo umore e dall’aggressività, è rendersi disponibile per il servizio degli altri. Significa risparmiare risorse per aiutare i poveri e coloro che hanno fame. E stata una delle ragioni determinanti dei grandi digiuni popolari intrapresi due anni fa nelle Filippine.

Ma la funzione primordiale del digiuno è un’altra. Questo vuoto di stomaco apre a Dio, rende più disponibili alla preghiera e procura tempo libero. Nelle famiglie dove tutti digiunano, è un giorno di libertà per la casalinga, che non deve occuparsi di cucinare e di rigovernare. E lo spirito che conta, ma non diciamo, è solo lo spirito che conta, perché la nostra preghiera e la nostra esperienza spirituale abitano un corpo. Ne seguono il ritmo e da esso dipendono. La privazione del corpo può risvegliare la fame dell’anima, come diceva brillantemente Lanza del Vasto nei giorni in cui digiunava a solo acqua: Signore oggi sarai tu il mio solo pane. Il digiuno può essere un buon trampolino per la preghiera e la carità, per la pace e la riconciliazione, perché un digiuno ben compreso è pacificante. Nel corso dei secoli, coloro che hanno praticato un digiuno autentico ne hanno sperimentato i benefici. Esso procura la salute nella libertà e la libertà nella salute, perché la carne è guidata dallo spirito e lo spirito dal soccorso di Dio, dice s. Leone (sermone 1,2). Esso fa nascere i pensieri puri, voglie razionali, consigli salutari (sermone 13,1 ). 

Ma più che su questa igiene insiste sull’apertura a Dio e agli altri: Ciascuno riconosca in sé questa condizione di mortale che cambia e perisce e, per questa comunanza di condizione, testimoni al suo prossimo un amore di fratello (sermone 11,1). L’astinenza di colui che digiuna diventa cibo per il povero (sermone 13 ,1 ).
Dal punto di vista pratico e medico, il digiuno a pane e acqua non presenta quasi alcun problema. Ordinariamente non c’è bisogno di farlo sotto controllo medico, come i digiuni totali e prolungati. Ma alcune precauzioni sono necessarie. Il dr. Joyeux le ha indicate in Studi medici e scientifici sulle apparizioni di Medjugorje, Editrice Queriniana, Brescia 1985 (p. 152). Le principali sono le seguenti: - Non dimenticare di bere almeno un litro e mezzo di acqua nel corso della giornata. E’ necessario per l’equilibrio e per una buona eliminazione. - Preferire pane integrale. Io aggiungerei: non vi rimpinzate di pane. Vi privereste di buona parte dei benefici del digiuno: purificazione del corpo e dello spirito, eliminazione delle tossine e di altri surplus; perdereste infine l’aspetto alato del digiuno che alleggerisce il corpo e l’anima. Ognuno scoprirà il modo di risolvere i piccoli problemi secondari posti dal digiuno. Abbiamo consigliato la frutta per quelli che soffrono di mal di testa dovuto a ipoglicemia. Ma dopo un certo tempo, il corpo, abituato al digiuno, non ne avrà più bisogno. Il digiuno può comportare momenti di depressione passeggera, che fanno provare il bisogno di una siesta riparatrice. A volte è un avvertimento che stiamo vivendo sempre tesi, con il sonno arretrato e ci invita a un supplemento compensatore attraverso il quale si può ricuperare uno stato tonico. Per la maggior parte delle persone, il giorno che segue quello del digiuno è un giorno supertonico; il corpo purificato, riposato e ristorato da questa calma diffusa, riparte in scioltezza a pieno regime... Tocca quindi a voi trovare il modo per fare questa esperienza che migliaia di cristiani hanno scoperto. Non è solo un’esperienza fisiologicamente salutare. Il digiuno ha soprattutto una funzione spirituale, che poggia su basi fisiologiche. Questa privazione scava e risveglia un certo appetito che può essere orientato verso la fame e la sete di Dio stesso. Fa trovare tempo e disponibilità per la preghiera e la carità.

Pace, riconciliazione

Questo insieme ben coordinato, ritorno a Dio attraverso la fede, conversione, preghiera e digiuno porta alla riconciliazione e alla pace: parole chiave del messaggio di Medjugorje. - Pace, pace, pace! Solo la pace! - ripete la Madonna a Marija, quello stesso giorno, mostrandole la croce di Cristo. Ed essa precisa:
 Fate la pace con Dio e tra di voi. Ogni apparizione termina con quest’addio pieno di significato: - Andate nella pace di Dio. La radice di tutte le divisioni è la rottura con Dio. E’ la ragione per cui siamo spesso lacerati in noi stessi e divisi con gli altri. Ritornare a Dio nostro Creatore e nostro Salvatore, significa ritrovare la nostra unità interiore e la nostra capacità di riconciliare gli altri. Questo può essere un affare di ampio respiro. Spesso si annidano in noi rancori tenaci. Dobbiamo chiedere a Dio, nella preghiera, la guarigione della nostra memoria. E un grande dono spirituale e una liberazione, che ci permette di pregare volentieri per coloro che ci vogliono male, di “amare i nostri nemici”, come dice il Vangelo. Bisogna anche imparare a vedere il bene e scusare il male, in coloro che lo commettono. Secondo il Vangelo, questa è giustizia: la pagliuzza e la trave. E anche un segreto di efficacia spirituale, perché il male si rimedia solo con il bene. Solo facendo leva sui suoi doni e sulle sue qualità ognuno può superare i suoi difetti, che sono anzitutto mancanze e cedimenti. Non mettiamo il carro davanti ai buoi: per essere capaci di riconciliare gli altri, dobbiamo anzitutto essere riconciliati con noi stessi; e per essere riconciliati con se stessi, bisogna essere riconciliati con Dio che fa rinascere le nostre forze e la nostra unità dall’unica sorgente, creatrice della nostra stessa libertà. Questa è l’esperienza vissuta a Medjugorje.
Tutto ciò è solo un richiamo dal Vangelo. La Madonna è venuta per ricordarlo alle nostre orecchie di sordi. E’ un segreto di bene e di felicità. E’ il segreto di ogni guarigione ed è un’urgenza, in un’epoca nella quale il peccato - questa malattia - moltiplica le morti spirituali e corporali. Questa via di verità è profondamente efficace. Il ritorno di tanti cristiani alla preghiera, alla conversione, al digiuno, ha ritardato le sciagure che minacciano il mondo, ha mitigato il settimo segreto che parlava di un cataclisma non ancora svelato, come affermano i veggenti. Per questo il grave messaggio di Medjugorje non è affatto drammatico. I veggenti sono incerti tra due affermazioni, forse complementari tra loro: - I castighi sono (in parte) inevitabili. - Il digiuno e la preghiera possono allontanare la guerra e la sciagura.

L’importante è al di là di questa ambiguità. Per coloro che entrano nelle vie dell’amore di Dio, tutto concorre al bene (Rm 8,28) e tutto finirà bene. I veggenti hanno capito che non c’è più nulla da temere. Maria ricorda queste urgenze al nostro mondo in pericolo. Da lei abbiamo avuto il lieto annuncio della nascita di Gesù: il Figlio di Dio diventato suo Figlio (Lc 1,28-35) e quindi uno di noi, nostro fratello. Attraverso questa Madre - la Madre di Dio e nostra Madre - l’Amore divino è entrato nel nostro mondo, nella razza umana. Attraverso questa nascita, l’umanità è diventata virtualmente il corpo di Cristo e un’estensione della Trinità. Eterna società d’amore. Con la sua fede, la Vergine Maria ha teneramente formato il corpo fisico di Cristo e nello stesso tempo ha fondato il suo corpo mistico, di cui è diventata il primo membro. Oggi essa viene a ricordare questo lieto annuncio per un’ora grave: prima che essa venga e perché non diventi un’ora di disgrazia. Il suo appello è stato ascoltato in Iugoslavia, in Italia, in Austria, ecc. Meno bene in Francia, dove la congiura del silenzio e di numerose calunnie si è fortemente radicata. Tuttavia, in Francia, come altrove, l’albero produce solo frutti buoni, che scongiurano le minacce di morte di cui siamo stati avvertiti. Il futuro dipende da noi; tocca a noi agire, tocca a noi scegliere tra le vanità disordinate che ci seducono e Dio; tra l’egoismo e l’amore; tra le nostre preoccupazioni minuscole e l’avvenire dell’umanità; tra le nostre illusioni elementari e l’eterno avvenire di Dio.

Così la verità, morta in molti cuori, diventerà una verità vivente: la verità che salva.
Descrizione dettagliata di come appare la Regina della Pace a Medjugorje
Fonte: http://www.medjugorje.hr/it/fenomeno-di-medjugorje/descrizione-dettagliata/

In molti, ed in molti modi, hanno interrogato i veggenti sull'aspetto della Vergine e su quanto in generale accade nella parrocchia di Medjugorje. In tutto questo è riuscito particolarmente bene Fra Janko Bubalo appartenente ai francescani dell'Erzegovina e letterato. Ha seguito fin dall'inizio le apparizioni a Medjugorje. Per anni è venuto a Medjugorje a confessare ed ha quindi acquisito esperienza sulla spiritualità di Medjugorje, come testimonia la pubblicazione del suo libro "Mille incontri con la Vergine a Medjugorje" (1985). Ha riscosso successi e premi a livello mondiale. Nel libro la veggente Vicka parla delle sue esperienze. In aggiunta a questa conversazione, Fra Janko ha parlato degli stessi argomenti anche con gli altri veggenti. Alla fine ha pubblicato solo il colloquio con Vicka poichè gli è sembrato che lei avesse risposto in maniera più esauriente alle sue domande. Le opinioni di tutti gli altri veggenti non si discostavano dalle sue. Come già detto, ha parlato più volte con i veggenti dell'aspetto della Madonna e nulla è stato pubblicato che essi non avessero preventivamente approvato.
E' trascorso del tempo e si sono moltiplicati i tentativi di rappresentare l'immagine della Vergine. Numerosi tentativi sono risultati in contrasto con quello che i veggenti avevano detto. Per far ordine in tutto questo Fra Janko, nonostante la sua età (è nato nel 1913), ha deciso di fare un altro tentativo. Ha consegnato a tutti i veggenti un elenco di domande che riguardano l'immagine della Vergine. La maggior parte dei veggenti ha accettato il tentativo di Fra Janko (Ivan Dragićević, Vicka Ivanković, Marija Pavlović, Ivanka Ivanković e Mirjana Dragićević). Tutti hanno controfirmato le proprie risposte il 23 luglio 1992. Jakov Čolo non ha risposto al questionario per giustificati motivi, ma è d'accordo con quello che hanno detto gli altri veggenti e non ha nulla da aggiungere.

Riportiamo di seguito l'elenco di domande ed in breve le risposte dei veggenti.

1. Innanzitutto ditemi: Voi che La vedete di persona quanto ritenete che sia alta la Vergine?
Circa 165 cm - tanto quanto me. (Vicka)
2. Vi sembra slanciata o...?
Sembra slanciata.
3. Quanto potrebbe pesare?
Circa 60 kg.
4. Quanti anni Le dareste?
Da 18 a 20.
5. Quando è insieme al Bambin Gesù sembra più vecchia?
Sembra sempre la stessa, uguale.
6. Quando la Vergine è con voi è sempre presente o ...
E' sempre presente!
7. Dove si trova?
Su una piccola nube.
8. Di che colore è questa nube?
La nube è biancastra.
9. L'avete mai vista in ginocchio?
Mai! (Vicka, Ivan, Ivanka...)
10. Naturalmente la vostra Madonna ha un viso. Com'è? Tondo o allungato - ovale?
E' piuttosto allungato - ovale - normale.
11. Di che colore è il Suo viso?
Normale - è bianco e roseo sulle gote.
12. Di che colore è la Sua fronte?
Normale - bianca come il Suo viso.
13. Come sono le labbra della Vergine - carnose o sottili?
Normali - belle - piuttosto sottili.
14. Di che colore?
Rosate - un colore naturale.
15. La Vergine ha delle fossette in viso, così come tutti gli altri uomini?
Solitamente non ne ha - forse un po' quando sorride. (Mirjana)
16. Normalmente si nota un sorriso sul Suo viso?
Forse - si tratta piuttosto di una beatitudine indescrivibile - il sorriso sembra come un qualcosa sotto pelle. (Vicka)
17. Di che colore sono gli occhi della Madonna?
Sono meravigliosi! Spiccatamente azzurri. (tutti)
18. Normali o...?
Normali - forse un po' più grandi. (Marija)
19. Come sono le Sue ciglia?
Delicate - normali.
20. Di che colore sono le sue ciglia?
Normali - non sono di un colore particolare.
21. Sottili o...
Regolari - normali.
22. Naturalmente la Madonna ha anche un naso. Com'è? Appuntito o ...?
Bello, piccolo (Mirjana) - normale, proporzionato al viso. (Marija)
23. E le sopraciglia della Madonna?
Le sopraciglia sono delicate - normali - nere.
24. Com'è vestita la vostra Madonna?
Indossa un semplice abito da donna.
25. Di che colore è il Suo abito?
L'abito è grigio - forse un po' grigio-azzurro. (Mirjana)
26. L'abito è stretto intorno al corpo o cade liberamente?
Cade liberamente.
27. Fin dove arriva il Suo abito?
Arriva fino alla nuvola su cui si trova - si perde nella nuvola.
28. E fino a che punto attorno al collo?
Normale- fino all'inizio del collo.
29. Si vede una parte del collo della Vergine?
Si vede il collo, ma non si vede nulla del suo busto.
30. Fin dove arrivano le maniche?
Fino alle mani.
31. L'abito della Vergine è orlato?
Non, non lo è.
32. La vita della Madonna è cinta da qualcosa?
No, nulla.
33. Per quello che voi potete vedere, sul corpo della Vergine si scorge la femminilità del Suo corpo?
Naturalmente sì! Ma nulla di particolare. (Vicka)
34. La Vergina ha qualcos'altro oltre all'abito appena descritto?
Ha un velo sul capo.
35. Di che colore è questo velo?
Il velo è bianco.
36. Tutto bianco o....?
Tutto bianco.
37. Cosa le copre il velo?
Il velo Le copre il capo, le spalle e tutto il corpo, la schiena ed i fianchi.
38. Fin dove Le arriva?
Fino alla nuovola, come l'abito.
39. E davanti fin dove La copre?
Le copre la schiena ed i fianchi.
40. Il velo sembra più consistente dell'abito della Vergine?
No - è simile all'abito.
41. Su di esso ci sono gioielli?
No, nessun gioiello.
42. E' bordato?
Non, non lo è.
43. La Vergine indossa gioielli in generale?
Nessun gioiello.
44. Ad esempio sul capo o attorno al capo?
Sì, sul capo ha una corona di stelle.
45. Ha sempre le stelle attorno al capo?
Normalmente le ha - le ha sempre. (Vicka)
46. Anche quando appare con Gesù?
Anche allora.
47. Quante stelle la circondano?
Dodici.
48. Di che colore sono?
D'oro - dorate.
49. Sono unite tra loro?
Sono unite in qualche modo - come se fossero ferme. (Vicka)
50. Si vedono i capelli della Vergine?
Si vedono un po' di capelli.
51. Dove si vedono?
Un po' sopra la fronte - sotto il velo - sul lato sinistro.
52. Di che colore sono?
Neri.
53. Si vedono le Sue orecchie?
No- non si vedono mai.
54. Come mai?
Il velo Le copre le orecchie.
55. Cosa guarda di solito la Madonna durante le apparizioni?
Solitamente guarda noi - talvolta qualcos'altro, quello che indica.
56. Come tiene le mani?
Sono libere, liberamente aperte.
57. Quando tiene le mani giunte?
Quasi mai - forse qualche volta durante il "Gloria al Padre".
58. Le muove o gesticola durante le apparizioni?
Non gesticola, a meno che non indichi qualcosa.
59. Quando le Sue mani sono aperte, com'è rivolto il palmo?
I palmi solitamente sono rivolti verso l'alto - anche le dita sono distese.
60. Si vedono anche le unghia?
Si vedono in parte.
61. Come sono - di che colore?
Un colore naturale - bianche candide.
62. Avete mai visto i piedi della Madonna?
No - mai - sono nascosti dall'abito.
63. Ed infine, la Vergine è davvero bella come dite?
In realtà non ti abbiamo detto niente a riguardo- la Sua bellezza è indescrivibile - non è una bellezza come la nostra - è qualcosa di paradisiaco - qualcosa di celeste - qualcosa che vedremo solo in Paradiso - e questa è una descrizione molto limitata.

LE APPARIZIONI OGGI

Il 24.6.1981 verso le ore 18, sei giovani della parrocchia di Medjugorje, Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic, Ivan Dragicevic, Ivan Ivankovic e Milka Pavlovic, hanno visto sulla collina Crnica, nel luogo chiamato Podbrdo, un’apparizione, una figura bianca con un bambino nelle braccia. Sorpresi e spaventati, non si sono avvicinati ad essa.
Il giorno dopo alla stessa ora, il 25.6.1981, quattro di loro, Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic ed Ivan Dragicevic, si sono sentiti fortemente attirati verso il posto dove, il giorno precedente, hanno visto quella che hanno riconosciuto come la Madonna. Marija Pavlovic e Jakov Colo li hanno raggiunti. Il gruppo dei veggenti di Medjugorje fu così formato. Hanno pregato con la Madonna ed hanno parlato con essa. Da questo giorno, avevano le apparizioni quotidiane, insieme o separatamente. Milka Pavlovic ed Ivan Ivankovic non hanno mai più visto la Vergine.








Mirjana Dragicevic-Soldoè nata il 18.3.1965 a Sarajevo. Ha avuto apparizioni quotidiane dal 24.6.1981. al 25.12.1982. Quel giorno, affidandole il decimo segreto, la Vergine le disse che per tutta la sua vita avrebbe avuto un'apparizione all'anno il 18 marzo. Dal 2 agosto 1987, secondo la sua testimonianza, ogni secondo giorno del mese Mirjana sente la voce della Vergine e qualche volta La vede ed insieme a Lei prega per i non credenti. Mirjana è sposata, ha due bambini, vive con la sua famiglia a Medjugorje. L’intenzione di preghiera affidata a lei dalla Vergine: per i non credenti, quelli che non conoscono l’amore di Dio.
Ivanka Ivankovic-Elezè nata il 21.6.1966 a Bijakovici, parrocchia Medjugorje. E stata la prima a vedere la Gospa. Fino al 7 maggio 1985 ha avuto apparizioni quotidiane. Quel giorno, affidandole il decimo segreto, la Vergine le disse che per tutta la sua vita avrebbe avuto un'apparizione all'anno in occasione dell'anniversario delle apparizioni, il 25 giugno. Ivanka è sposata, ha tre bambini, vive con la sua famiglia a Medjugorje. L’intenzione di preghiera affidata a lei dalla Vergine: per le famiglie.
Jakov Coloè nato il 6.3.1971 a Sarajevo. Ha avuto apparizioni quotidiane dal 25.6.1981. al 12.9.1998. Quel giorno, affidandole il decimo segreto, la Vergine gli disse che per tutta la sua vita avrebbe avuto un'apparizione all'anno, il giorno di Natale, 25 dicembre. Jakov è sposato, ha tre bambini, vive con la sua famiglia a Medjugorje. L’intenzione di preghiera affidata a lui dalla Vergine: per i malati.
Ivan Dragicevicè nato il 25.5.1965 a Bijakovici, parrocchia Medjugorje. Continua tuttora ad avere apparizioni quotidiane. La Vergine gli ha rivelato nove segreti. Ivan è sposato, ha tre bambini, vive con la sua famiglia negli Stati Uniti e a Medjugorje. L’intenzione di preghiera affidata a lui dalla Vergine: per i giovani e per i sacerdoti.
Vicka Ivankovic-Mijatovicè nata il 3.9.1964 a Bijakovici, parrocchia Medjugorje. Continua tuttora ad avere apparizioni quotidiane. La Vergine gli ha rivelato nove segreti. Vicka è sposata, ha una bambina e vive a Krehin Grac presso Medjugorje. L’intenzione di preghiera affidata a lei dalla Vergine: per i malati.
Marija Pavlovic-Lunettiè nata il 1.4.1965 a Bijakovici, parrocchia Medjugorje. Continua tuttora ad avere apparizioni quotidiane. La Vergine gli ha rivelato nove segreti. Grazie a lei, la Vergine invia il suo messaggio alla parrocchia ed al mondo. Dal 1.03.1984 al 8.1.1987 il messagio era dato ogni giovedi, e dal 25 gennaio 1987, il 25 di ogni mese. La Vergine gli ha rivelato nove segreti. Marija è sposata, ha quattro bambini, vive con la sua famiglia in Italia e a Medjugorje. L’intenzione di preghiera affidata a lei dalla Vergine: per le anime del purgatorio.

Introduzione

LE APPARIZIONI DELLA VERGINE A MEDJUGORJE - UNA BREVE STORIA

A Medjugorje (Čitluk, Bosnia-Erzegovina) già da tempo sei testimoni affidabili, sotto giuramento, hanno continuato caparbiamente a testimoniare che dal 24 giugno 1981 fino ad oggi la Beata Vergine Maria o, come la chiama qui la gente, Gospa, la Madonna, appare loro quasi quotidianamente.

Il primo giorno

Nel giorno menzionato alle 18.00 circa i seguenti ragazzi: Ivanka Ivanković, Mirjana Dragićević, Vicka Ivanković, Ivan Dragićević, Ivan Ivanković e Milka Pavlović videro, in una zona detta Podbrdo (sul monte Crnica), una donna giovane e bellissima con un bimbo tra le braccia. Quella volta non disse loro nulla, ma fece solo loro cenno con la mano di avvicinarsi. Ma questi, stupiti e spaventati, non si avvicinarono affatto, sebbene avessero immediatamente pensato che si trattasse della Madonna.

Il secondo giorno

Il secondo giorno, il 25 giugno 1981, i ragazzi, tutti d'accordo, alla stessa ora si recarono nuovamente sul luogo in cui il giorno prima era loro apparsa la Madonna, nella speranza di vederLa nuovamente. All'improvviso balenò una luce. Insieme ad essa i ragazzi videro anche la Madonna, ma senza il bambino tra le braccia. Era indescrivibilmente bella, radiosa e sorridente. Con le mani faceva loro segno di avvicinarsi. I ragazzi si fecero coraggio e si accostarono a Lei. Immediatamente caddero in ginocchio ed iniziarono a recitare il Padre Nostro, l'Ave Maria ed il Gloria al Padre e la Madonna pregava insieme a loro, ad eccezione dell'"Ave Maria". Dopo la preghiera, iniziò a parlare con i ragazzi. Ivanka le chiese subito di sua madre che era morta due mesi prima. Mirjana chiese alla Vergine un segno per far capire che i ragazzi non mentivano e non erano matti, come alcuni sostenevano.
Alla fine la Madonna si congedò dai ragazzi con le parole: "Addio, angeli miei!". Alla domanda dei fanciulli, se cioè sarebbe nuovamente apparsa loro il giorno seguente, rispose con un cenno affermativo del capo.
Secondo la testimonianza dei ragazzi tutta la scena era stata indescrivibile. Quel giorno sul luogo in cui i ragazzi avevano visto la Vergine il giorno precedente non erano presenti Ivan Ivanković e Milka Pavlović. Al loro posto c'erano Marija Pavlović e Jakov Čolo. Da allora ai sei ragazzi, in base alla loro testimonianza, la Vergine appare regolarmente. Milka Pavlović e Ivan Ivanković che erano insieme agli altri veggenti il primo giorno, non l'hanno più vista sebbene successivamente si siano uniti agli altri nella speranza di vederLa di nuovo.

Il terzo giorno

Il 26 giugno 1981 i ragazzi riuscirono a stento ad attendere le 18.00, l'ora in cui la Vergine era loro precedentemente apparsa. Si recarono di nuovo nello stesso luogo per incontrarLa. Erano molto felici, ma quella felicità era un po' mista alla paura dovuta all'incertezza che ancora regnava su tutto questo. Ma nonostante tutto i ragazzi avvertivano una forza interiore che li attirava verso la Vergine.
Quando i ragazzi erano ancora in cammino una luce balenò rapidamente per tre volte. Per loro e per gli altri che li seguivano fu il segno che fece capire dove la Madonna si trovasse. Questa volta si manifestò qualcosa in più rispetto ai giorni precedenti, ma nel frattempo la Vergine era improvvisamente scomparsa. Ma quando i ragazzi iniziarono a pregare riapparve nuovamente ed era meravigliosa, serena, felice e sorridente.
Uscendo di casa, su consiglio di alcune anziane, un uomo del gruppo che si era recato con i ragazzi sul luogo delle apparizioni aveva portato con sè dell'acqua benedetta così che i fanciulli potessero usarla per aspergere l'apparizione ed in questo modo mettersi al riparo da satana. Una volta in compagnia della Vergine, Vicka prese l'acqua ed iniziò ad aspergere dicendo: "Se sei la Madonna rimani con noi, se non lo sei vattene via!". Udito questo la Vergine sorrise e rimase con i ragazzi.
Allora Mirjana le chiese come si chiamasse e Lei rispose: "Io sono la Beata Vergine Maria."
Quello stesso giorno, una volta che i ragazzi andarono via da Podbrdo, la Vergine apparve di nuovo, ma solo a Marija e disse: "Pace, pace, pace e solo pace!" Dietro di Lei c'era la croce. E con le lacrime agli occhi ripetè per due volte: "La pace deve regnare tra Dio e gli uomini ed in mezzo agli uomini!" Questo punto si trova circa a metà della strada che conduce al luogo delle apparizioni.

Il quarto giorno

Il 27 giugno 1981 la Vergine apparve ai ragazzi tre volte. Le vennero rivolte parecchie domande alle quali Lei rispose. Riguardo ai sacerdoti disse: "Possano i sacerdoti credere saldamente e proteggere la fede del popolo!" Di nuovo Mirjana e Jakov Le chiesero di lasciare un segno poichè si era cominciato ad insinuare che i ragazzi fossero matti o drogati. La Vergine rispose loro: "Non abbiate timore di nulla!"
Prima di congedarsi, alla domanda se sarebbe venuta di nuovo, la Vergine con un cenno del capo rispose affermativamente. Mentre scendevano da Podbrdo, la Vergine apparve loro di nuovo e si congedò dai ragazzi con le parole: "Addio, angeli miei! Andate in pace!"

Il quinto giorno

Il 28 giugno 1981 già sul presto iniziò ad arrivare un'infinità di gente proveniente da tutte le parti. A mezzogiorno c'erano quindicimila persone. Quello stesso giorno il parroco Fra Jozo Zovko interrogò i ragazzi su quello che avevano visto nei giorni precedenti.
Alla solita ora la Vergine apparve di nuovo. I ragazzi pregarono con Lei e di nuovo Le chiesero alcune cose. Ad esempio Vicka Le chiese: "Madonna mia, cosa desideri da noi?" ed ancora "Madonna mia, cosa desideri dai nostri sacerdoti?" ed Ella rispose "Che il popolo preghi e creda veramente!" e, in merito ai sacerdoti, rispose che essi dovevano credere realmente ed aiutare anche gli altri in tal senso.
Quel giorno la Vergine venne ed andò via più volte. In una occasione i ragazzi Le chiesero perchè non si manifestasse nella chiesa parrocchiale dove tutti avrebbero potuto vederla, ma Lei rispose: "Beati coloro che senza vedere crederanno".
Sebbene la giornata fosse afosa e la gente facesse molte domande i ragazzi si sentivano come in paradiso.

Il sesto giorno

Il 29 giugno 1981 i ragazzi furono condotti a Mostar per una visita medica e dopo gli esami vennero dichiarati sani. La dottoressa responsabile dichiarò quanto segue: "I matti non sono i ragazzi, ma chi li ha portati qui".
Quel giorno sul monte delle apparizioni la folla era più numerosa che mai. Quando i ragazzi giunsero al solito luogo ed iniziarono a pregare la Vergine apparve loro immediatamente. In quella occasione Ella invitò tutti a credere: "Possa il popolo credere veramente e non temere nulla!"
Quello stesso giorno anche la dottoressa che aveva seguito i ragazzi e li aveva osservati al momento dell'apparizione sentì il desiderio di toccare la Madonna e quando, su richiesta dei ragazzi, con la mano toccò le sue spalle avvertì come un brivido che l'attraversava. E lei che non era credente riconobbe successivamente ed affermò: "Qui c'è qualcosa di miracoloso!"
Quello stesso giorno la Madonna guarì prodigiosamente un bambino, Danijel Šetka, che i suoi genitori avevano condotto lì chiedendo che venisse guarito. Lei promise, a condizione che i genitori pregassero, digiunassero e credessero realmente. A quel punto, il bimbo guarì.

Il settimo giorno

Il 30 giugno 1981 due ragazze proposero ai ragazzi di andare con la macchina a fare una passeggiata; in realtà il loro obiettivo era quello di andare lontano dal luogo delle apparizioni e di trattenerli fino a quando non sarebbe trascorso l'orario delle apparizioni. Tuttavia, sebbene i ragazzi fossero lontani da Podbrdo, all'ora solita delle apparizioni, come avvertendo una spinta interiore, chiesero di scendere dall'auto. Scesero e pregarono e la Vergine dalla Collina delle apparizioni, lontano molti chilometri, venne ad incontrarli e recitò con loro sette Padre Nostro... Così l'inganno di quelle ragazze non ebbe successo. Subito dopo la polizia iniziò a proibire l'accesso dei ragazzi e della folla a Podbrdo, il luogo delle apparizioni. Ai ragazzi, e successivamente neanche alla folla, fu più consentito di recarsi in quel luogo. Ma la Vergine continuava ad apparire loro in posti segreti, nelle loro case, in campagna. I ragazzi rinfrancati parlavano apertamente con la Vergine ed ascoltavano volentieri i Suoi consigli, ammonimenti e messaggi. Tutto questo proseguì fino al 15 gennaio 1982.
Nel frattempo il parroco aveva iniziato a richiamare i pellegrini in chiesa perchè partecipassero al Rosario ed alla celebrazione dell'Eucarestia. Anche i ragazzi venivano e recitavano il Rosario. Anche qui qualche volta la Madonna apparve loro. Lo stesso parroco Fra Jozo Zovko una volta, mentre si recitava il Rosario, vide la Vergine ed interruppe la preghiera e spontaneamente iniziò a cantare "Bella sei, bella, Vergine Maria". Tutta la chiesa capì che stava accadendo qualcosa di insolito. In seguito egli stesso ha dichiarato che in quella occasione aveva davvero visto la Madonna. E lui che fino ad allora non solo aveva avuto dei dubbi, ma era stato contrario alle voci sulle apparizioni, divenne il loro fautore e continuò a renderne testimonianza al punto da venire rinchiuso in prigione.
Dal 15 gennaio 1982 i ragazzi videro la Madonna in una zona vicina alla chiesa e questo fu concesso loro dal parroco a causa delle recenti difficoltà e pericoli e la Vergine aveva già precedentemente acconsentito. Dal mese di aprile 1985, su richiesta del vescovo diocesano, i ragazzi abbandonarono questo spazio che era il luogo delle apparizioni ed ebbero in cambio una stanzetta nella casa parrocchiale.
Per tutto questo periodo di tempo, dall'inizio delle apparizioni fino ad oggi, solo cinque giorni i ragazzi non hanno visto la Madonna.
La Vergine non è sempre apparsa nello stesso luogo, alle stesse persone o agli stessi gruppi, e le Sue apparizioni non hanno sempre avuto la stessa durata. A volte sono durate solo un paio di minuti, a volte ore. Inoltre la Vergine non è sempre apparsa quando i ragazzi lo desideravano. Una volta i ragazzi pregarono ed attesero, ma la Vergine non apparve nè a quell'ora, nè dopo, in modo inaspettato. Talvolta è apparsa ad alcuni e non ad altri. Se non aveva precedentemente promesso di apparire ad una certa ora, nessuno era in grado di prevedere se o quando sarebbe apparsa. Non si è manifestata solo ai veggenti, ma anche ad altre persone di qualsiasi età, cultura, razza o interesse. Tutto questo ci fa capire che le apparizioni non sono controllate dall'uomo, che non dipendono dal tempo, dal luogo, dal desiderio o dalle preghiere dei veggenti e del popolo, ma solo dalla volontà di Colei che appare.

I MESSAGGI

Secondo l'unanime testimonianza dei veggenti, la Vergine durante le Sue apparizioni, ha dato determinati messaggi affinchè essi li riferissero all'umanità. Sebbene i messaggi siano stati molti, è possibile ricondurli a cinque messaggi fondamentali poichè tutti gli altri rappresentano o fanno da supporto a questi cinque.

Messaggi generici

PACE
Già il terzo giorno la Madonna ha esposto come primo dei suoi messaggi: "Pace, pace, pace e solo pace!" ed ha ripetuto due volte: "La pace deve regnare tra Dio e gli uomini ed in mezzo agli uomini!" Considerando il fatto che la veggente Marija ha visto la croce dietro la Madonna mentre esprimeva questo messaggio, ciò vuol dire chiaramente che questa pace può venire solo da Dio che per mezzo della Vergine in Cristo è divenuto "nostra pace" (Efesini 2,14), "La pace non come la dà il mondo" (Giovanni 14,27) e per questo Cristo ha comandato ai Suoi apostoli di portarla al mondo (Matteo 10,11 ) così che tutti gli uomini possano diventare "figli della pace" (Luca 10,6). Quindi anche la Vergine, in quanto "Regina degli Apostoli" , viene presentata a Medjugorje come la vera "Regina della Pace". Nessun'altro sa, come Lei o meglio di Lei, convincere il mondo attuale che si trova ad affrontare problemi di distruzione del fatto che la pace sia il bene più grande e più prezioso.
FEDE
Il secondo messaggio della Vergine è quello della fede. La Vergine ne ha parlato già al quarto, quinto e sesto giorno delle apparizioni e questo è comprensibile. Cioè senza la fede non è possibile trovare la pace. Pertanto la fede è la risposta alla parola di Dio nella quale Egli non solo si manifesta, ma si dona agli uomini. Nella fede l'uomo riceve la parola di Dio che in Cristo è divenuto "nostra pace" (Efesini 2,14). Accogliendola l'uomo diventa un uomo nuovo, con una vita nuova in Cristo e partecipe della natura di Dio (Efesini 2,18). Così l'uomo ottiene la pace, sia verso Dio, sia verso gli uomini.
Nessuno quindi conosce come la Madonna il valore della fede e quanto essa sia importante per l'uomo di oggi. Per questo motivo Ella la mette sempre in evidenza ai veggenti e chiede loro di donarla agli altri. Lei la antepone a tutto quello che gli uomini cercano e la considera la condizione primaria per poter soddisfare tutte le richieste, desideri e preghiere che si riferiscono alla salute ed a qualsiasi altro bisogno umano.
CONVERSIONE
Anche la conversione è uno dei messaggi più frequenti della Vergine poichè nell'uomo di oggi la fede è debole o del tutto assente e senza la conversione non è possibile ottenere la pace. La vera conversione vuol dire "lavare il cuore" (Geremia 4,14) poichè un cuore corrotto crea e favorisce una struttura e dei rapporti sociali insoddisfacenti, leggi ingiuste e organizzazioni servili. Senza una radicale trasformazione nel cuore ed una sua conversione, la pace non è possibile. Ecco perchè la Madonna raccomanda una frequente confessione. Questa richiesta è rivolta indistintamente a tutti gli uomini poichè "non esiste giusto, neppure uno...tutti furono fuorviati, tutti si sono corrotti" (Romani 3,11-12).
PREGHIERA
A partire dal quinto giorno delle apparizioni e quasi quotidianamente la Vergine raccomanda la preghiera. Ella chiede a tutti gli uomini di pregare incessantemente, proprio come Cristo aveva chiesto (Marco 9,29; Matteo 8,38; Luca 11,5-13...). La preghiera quindi sprona e rafforza la fede dell'uomo, senza la quale non vi sono dei rapporti regolari nè con Dio, nè con gli altri. Inoltre con la preghiera l'uomo manifesta il suo legame vitale con Dio: Lo riconosce, Lo ringrazia per i doni ricevuti e con fiducia si aspetta tutte le altre cose di cui ha bisogno, in modo particolare la salvezza. La preghiera rinsalda questo atteggiamento dell'uomo e lo aiuta ad instaurare un rapporto regolare con Dio poichè senza questo rapporto non è possibile conservare e promuovere la pace con se stessi e con gli altri.
La fondatezza della preghiera è particolarmente evidente poichè la Parola di Dio è rivolta all'uomo e l'uomo risponde ad essa con le parole. La risposta è una fede espressa o appunto una preghiera che rinsalda, rinnova, promuove e sostiene la preghiera stessa. Inoltre con la preghiera l'uomo annuncia Dio ed il Vangelo ed accende la fede negli altri.
DIGIUNO
Già dal sesto giorno delle apparizioni la Vergine ha frequentemente raccomandato il digiuno che è al servizio della fede. In questo modo l'uomo verifica, rinsalda ed assicura il proprio controllo di sè. Solo l'uomo che riesce a dominarsi può essere libero e pronto a mettersi al servizio di Dio e del prossimo, come la fede vuole. Il digiuno garantisce all'uomo che il suo abbandonarsi alla fede sia sincero e sicuro. Il digiuno aiuta l'uomo a liberarsi da qualunque schiavitù ed innanzitutto dal peccato. Chi non appartiene a se stesso è uno schiavo. Quindi il digiuno aiuta l'uomo a frenare i suoi desideri che facilmente lo condurrebbero a sprecare in modo avventato dei beni di cui altri avrebbero bisogno per la mera sopravvivenza.
Con il digiuno è possibile ottenere dei beni che consentono di dimostrare il proprio amore ai poveri e ai miseri ed almeno in parte colmare le differenze esistenti tra loro ed i ricchi. Il digiuno cura la povertà degli uni con l'abbondanza e quella degli altri con la povertà stessa. In questo modo si crea quella pace che oggi è in particolar modo minacciata dalle enormi differenze tra ricchi e poveri (nord e sud).
Dai messaggi della Vergine si evince chiaramente che la pace è il bene più prezioso e che la fede, la conversione, la preghiera ed il digiuno sono le uniche condizioni per poterla ottenere.

Messaggi speciali

Abbiamo detto che, oltre ai cinque messaggi che sin dall'inizio la Vergine ha consegnato a tutto il mondo, Ella ha iniziato, dall'1 marzo 1984, ogni mercoledi e tramite Marija Pavlović, a consegnare altri messaggi per la parrocchia di Medjugorje e per i pellegrini che si recano a Medjugorje. La Madonna quindi ha scelto non solo i veggenti, ma anche tutta la parrocchia ed i pellegrini come Suoi testimoni e collaboratori. Tutto questo è evidente nel Suo primo messaggio, in cui dice: "Io ho appositamente scelto questa parrocchia ed intendo guidarla". Ha confermato tutto questo in un'altra occasione dicendo: " Ho scelto in modo particolare questa parrocchia che mi è più cara delle altre e vi ho dimorato con piacere quando l'Altissimo mi ha mandata" (21 marzo 1985). La Madonna ha fornito anche una motivazione per questa scelta: "Tornate alla parrocchia, questo è il mio desiderio. Così che possano farlo anche tutti coloro che vengono qui" (8 marzo 1984). "Vi prego, tutti voi che appartenente a questa parrocchia, vivete i miei messaggi" (16 agosto 1984) . E' necessario che innanzitutto i parrocchiani ed i pellegrini divengano testimoni delle Sue apparizioni e dei Suoi messaggi così che poi, insieme ai veggenti, possano realizzare i Suoi piani di conversione del mondo e riconciliazione con Dio.
La Vergine conosce bene la natura e la debolezza dei parrocchiani e dei pellegrini con i quali intende collaborare per la redenzione del mondo ed è certa che tutto questo richieda una forza soprannaturale. Ed è per questo motivo che li rivolge e li conduce alla sorgente di questa forza. La prima sorgente è la preghiera. In quasi tutti i suoi moniti, Ella la raccomanda vivamente. Tra le preghiere mette particolarmente in evidenza la S. Messa (7 marzo 1985, 16 maggio 1985), una costante devozione al Santissimo Sacramento dell'Altare (15 marzo 1984), allo Spirito Santo (2 giugno 1984, 9 giugno 1984, 11 aprile 1985, 9 maggio 1985, 16 maggio 1985, 23 maggio 1985...) e la lettura delle Sacre Scritture (8 ottobre 1984, 14 febbraio 1985).
Con questi messaggi speciali rivolti alla parrocchia di Medjugorje ed ai pellegrini la Vergine desidera approfondire e rendere più comprensibili per tutti i primi messaggi che ha inviato al mondo.
Dal 25 gennaio 1987 la Vergine invia i Suoi messaggi il 25 di ogni mese tramite la veggente Marija Pavlović. Tutto questo continua ancora oggi.
Dr. Fra Ljudevit Rupčić
(Professore di teologia. Traduttore delle Sacre Scritture in croato.)

L'ultimo degli incontri regolari dei veggenti Mirjana, Ivanka e Jakov con la Regina della Pace

L'ULTIMO DEGLI INCONTRI GIORNALIERI DELLA VEGGENTE MIRJANA DRAGICEVIC CON LA REGINA DELLA PACE, IL GIORNO DI NATALE 1982

“Il mio ultimo incontro regolare con la Madonna è avvenuto il giorno di Natale, il 25 dicembre del 1982. In quella occasione la Vergine rimase con me 45 minuti. Per un mese la Vergine mi aveva preparata a questo incontro. Mi aveva spiegato tutto maternamente.
Mi disse che aveva portato a termine ciò per cui aveva avuto bisogno di me. Disse che ero abbastanza consapevole e che dovevo tornare alla normale vita di tutti i giorni, come tutti I miei coetanei. Dovevo continuare a vivere senza i suoi consigli materni e senza i colloqui tanto utili con Lei. Mi ha promesso che sarà sempre con me e che mi aiuterà nei momenti più difficili della mia vita. Fino a quando vivrò con Dio, Lei mi aiuterà.
Mi ha detto che quello sarebbe stato il nostro ultimo incontro regolare, ma che mi avrebbe fatto un regalo: l'avrei vista il giorno del mio compleanno fino alla fine della mia vita.
Questo ultimo incontro con la Vergine per me è stato difficile. E' complesso descrivere con le parole il dolore che ho avvertito nell'animo sapendo che non avrei avuto più delle apparizioni giornalieri. E' come quando nella vita hai avuto qualcosa di meraviglioso e poi lo perdi. La Vergine era consapevole del mio dolore e della mia sofferenza e per rallegrarmi ha pregato con me e mi ha chiesto di cantare e osannare Dio insieme. Ho recitato la preghiera che Le avevo sempre recitato quando ero sola con Lei, il “Salve Regina”.
Ho sempre in mente le parole della Madonna:
“Mirjana, ti ho scelta e ti ho detto quanto era necessario. Ti ho anche rivelato molte cose terribili che dovrai portare con te. Pensa a queste lacrime che anch'io verso. Dovrai essere sempre coraggiosa. Hai compreso rapidamente i miei messaggi e quindi ora devi anche comprendere che io devo andare. Sii coraggiosa...!”
Tutto quello che mi ha detto dopo mi riguarda personalmente.
P.S. Il primo mese è stato davvero duro per me, ma la Vergine me lo aveva detto. Sono caduta in uno stato di profonda depressione. Evitavo tutti, mi chiudevo nella mia stanza nella quale continuavo sempre ad aspettare la Madonna. Ho pianto e l'ho invocata. Ho sentito il Suo aiuto e aspettavo il giorno del mio compleanno...
Dal 2 agosto 1987 ogni due del mese sento in me la voce della Vergine e qualche volta La vedo e prego insieme a Lei per quanti non credono.
Mirjana Dragicevic-Soldo

L'ULTIMO DEGLI INCONTRI GIORNALIERI DELLA VEGGENTE IVANKA IVANKOVIC CON LA REGINA DELLA PACE, IL 7 MAGGIO 1985

La sera del 6 maggio 1985 ebbero l'apparizione Ivan, Jakov e Ivanka. L'apparizione di Ivanka durò circa 8 minuti, sei minuti in più degli altri. Durante questa apparizione, la Gospa affidò a Ivanka il decimo segreto, e fini di parlarle del futuro del mondo. La Vergine le disse che il giorno successivo l'aspettava sola, senza gli altri veggenti.
Il giorno 7 maggio 1985 Ivanka ebbe l'apparizione a casa. A Padre Slavko Barbaric ha consegno un foglio di carta sul quale aveva scritto:
“Come tutti i giorni la Vergine arrivò e mi salutò con "Sia lodato Gesù Cristo!" ed io Le risposi dicendo "Sempre siano lodati Gesù e Maria". Non avevo mai visto la Beata Vergine Maria bella come quella sera. Era così eterea e soave! Indossava il vestito più bello che io avessi mai visto in tutta la mia vita. Quest'abito scintillava d'oro e d'argento. Il suo velo e la sua corona lo stesso. Insieme a Lei c'erano due angeli. Erano vestiti come la Madonna. Era così bella, come pure gli angeli, che le parole non sono sufficienti a descriverLa. Bisogna solo viverlo. La Vergine mi chiese cosa desiderassi. Io la pregai di farmi vedere mia madre terrena. La Vergine sorrise e fece un cenno col capo. All'improvviso apparve la mia mamma, sorrideva. La Vergine mi disse di alzarmi ed io le ubbidii. La mamma mi abbracciò, mi baciò e mi disse: "Figlia mia, sono così orgogliosa di te!" Mi baciò e scomparve.
Poi la Beata Vergine Maria mi disse:
"Cara figlia mia, oggi è il nostro ultimo incontro! Non essere triste, perchè io verrò a farti visita in occasione di tutti gli anniversari tranne il prossimo. Figlia mia, non pensare di aver commesso qualche errore e che per questo motivo non verrò più a farti visita. Non hai fatto nulla! Tu hai accolto con tutto il cuore e realizzato i piani che mio Figlio ed io avevamo. Sii felice, perchè io sono tua Madre che ti ama con tutto il cuore. Ivanka, grazie per aver risposto alla chiamata dal mio Figlio e per essere stata così perseverante come Lui si aspettava. Figlia, di ai tuoi amici che mio Figlio ed io saremo sempre con loro quando ci cercheranno ed invocheranno. Quello che ti ho detto in questi anni a proposito dei SEGRETI non riverlarlo a nessuno, fino a quando io non te lo dirò. Ivanka, la grazia che tu ed i tuoi fratelli avete ricevuto non l'ha ricevuta nessuno fino ad ora in terra!"
Dopo queste parole chiesi alla Vergine se potevo baciarLa. Ella fece un semplice cenno col capo ed io La baciai. Le chiesi la Sua benedizione. Mi benedì, sorrise e mi disse: "Va' nella pace di Dio!"
Si allontanò lentamente e con Lei anche i due angeli. La Beata Vergine Maria era così serena. Rimase con me un'ora.
Ivanka Ivankovic-Elez

L'ULTIMO DEGLI INCONTRI GIORNALIERI DEL’ VEGGENTE JAKOV COLO CON LA REGINA DELLA PACE, IL 12 SETTEMBRE 1998

Durante il suo viaggio in America, da Miami, Jakov ci ha mandato il seguente testo:
“Venerdì, 11 settembre, durante l'apparizione quotidiana, la Madonna mi ha detto di preparami in preghiera in modo particolare per l'apparizione del giorno successivo, perché mi avrebbe affidato il decimo segreto. Sabato, 12 settembre la Madonna è venuta alle 11,15 (ora locale). Quando è venuta mi ha salutato come sempre col saluto: "Sia lodato Gesù Cristo". Mentre mi affidava il decimo segreto era triste.
Dopo, con un dolce sorriso, mi ha detto:
“Caro figlio! Io sono tua Madre e ti amo incondizionatamente. Da oggi non ti apparirò più ogni giorno, ma soltanto il giorno di Natale, il giorno della nascita di mio Figlio. Non essere triste perché io sarò sempre con te come madre e come ogni vera madre non ti abbandonerò mai. Tu continua a seguire la via di mio Figlio, via di pace e di amore e cerca di perseverare nella missione che ti ho affidato. Sii esempio di un uomo che ha conosciuto Dio l'amore di Dio. Gli uomini vedano sempre in te l’esempio di come Dio opera negli uomini e di come opera attraveso di loro. Io ti benedico con la mia benedizione materna e ti ringrazio per aver risposto alla mia chiamata.”
L’apparizione è terminata alle 11,45.”
N.B. In una breve telefonata con p. Slavko Barbaric, Jakov disse di aver pianto a lungo e che era molto triste.

IL MOVIMENTO DI PELLEGRINI A MEDJUGORJE

P. Leonard Orec, OFM, 1996

1. Il luogo degli incontri

Sono tre i luoghi di incontro preferiti a Medjugorje:

La collina delle apparizioni



La collina delle apparizioni: viene cos chiamato il luogo situato sopra al villaggio di Podbrdo a Bijakovic nel quale i veggenti per la prima volta videro la Vergine. Tutto questo avvenne alla fine di giugno del 1981. Da allora in questo luogo i pellegrini si radunano per recitare il Rosario. Sia di giorno che di notte possibile imbattersi in gruppi di pellegrini che salgono verso il luogo della prima apparizione. Questo luogo segnato anche da un mucchio di sassi in cui conficcata una semplice croce. Lungo il sentiero in salita nel 1989 sono stati collocati dei rilievi illustranti i misteri gaudiosi e dolorosi del Rosario, opera del Prof. Carmelo Puzzolo di Firenze.

Krizevac


Krizevac il monte sopra Medjugorje. Qui nel 1934 gli abitanti del villaggio di Medjugorje in ricordo del 1900esimo anniversario della morte di Ges hanno eretto una croce in cemento alta otto metri. I gruppi di credenti, come pure i singoli, esprimono la propria devozione alla via crucis andando di stazione in stazione. I primi anni le stazioni erano indicate da croci di legno. Nel 1988 oltre alle croci sono stati posizionati dei rilievi in bronzo - le stazioni della via crucis- opera dello scultore italiano Carmelo Puzzolo. Krizevac divenuto uno dei luoghi preferiti per l'adorazione della sofferenza di Cristo ed divenuto il Calvario del santuario di Medjugorje.

La chiesa parrocchiale



La chiesa parrocchiale e l'area attorno alla chiesa: il luogo della celebrazione dell'eucarestia e della vita sacramentale. Un terremoto distrusse la vecchia chiesa parrocchiale, costruita alla fine del secolo scorso. La nuova chiesa venne ultimata nel 1969. La chiesa, come pure la parrocchia, vennero consacrate a S. Giacomo, apostolo e protettore dei pellegrini. Insieme alla chiesa nel 1991 vennero eretti un altare per poter celebrare all'esterno e venti confessionali. Venne costruita anche una piccola cappella per l'adorazione del Santissimo con degli spazi per lezioni e colloqui spirituali. Sono stati costruiti anche due padiglioni per celebrazioni speciali. Si sente fortemente il bisogno di nuovi locali da adibire ad usi sacri.

2. Orari degli incontri

E' possibile parlare di incontri quotidiani (a), settimanali (b) ed annuali (c) dei pellegrini.
  1. a) Quotidianamanete i pellegrini si radunano a Medjugorje, a seconda della loro lingua, per la celebrazione dell'Eucarestia:
    • gruppo di lingua croata 7,30 i giorni feriali, ore 7,30 e 13,00 il sabato, ore 8,00 e 11,00 la domenica
    • paesi dell'est 8,00 i giorni feriali 7,00 la domenica
    • gruppo di lingua tedesca 9,00 i giorni feriali e la domenica
    • gruppo di lingua inglese 10,00 i giorni feriali 12,00 la domenica
    • gruppo di lingua italiana 11,00 i giorni feriali 10,00 la domenica
    • gruppo di lingua francese 12,00 i giorni feriali 13,00 la domenica
Le altre nazionalit celebrano l'Eucarestia previo accordo.
L'adunata collettiva serale dei pellegrini ha inizio d'inverno alle ore 17,00 (in estate alle ore 18,00) recitando i misteri gaudiosi e dolorosi del Rosario in preparazione alla celebrazione eucaristica che ha inizio alle ore 18,00 (19,00) e proseguendo poi con le le lodi ed i misteri gloriosi del Rosario fino alle ore 20,00 (21,00).
La celebrazione della Santa Messa in altri orari possibile previo accordo personale presso l'Ufficio parrocchiale.
  1. b) Per quanto riguarda gli incontri settimanali possiamo citare:
    • la preghiera del Rosario sulla collina delle apparizioni la domenica alle 14,00 (alle 16,00 in estate);
    • la via crucis a Krizevac il venerd alle 14,00 (16,00);
    • l'adorazione di Ges nel Santissimo Sacramento dell'Altare il mercoled ed il sabato alle 21,00 (22,00);
    • l'adorazione di ringraziamento dell'Eucarestia il gioved dopo la Santa Messa serale;
    • l'adorazione di ringraziamento della croce il venerd dopo la Santa Messa serale.
  2. c) Numerosi sono gli incontri annuali dei pellegrini:
    • in occasioni delle principali festivit della Vergine come ad esempio l'Annunciazione, l'Assunzione, la Nativit di Maria Vergine;
    • in occasione delle grandi solennit del Signore come ad esempio Natale, il nuovo anno, Pasqua, Pentecoste;
    • gli incontri sono pi frequenti a maggio e ottobre;
    • il pi importante incontro annuale quello che si tiene in occasione dell'anniversario delle apparizioni (25 giugno) e per l'esaltazione della Croce (prima domenica dopo la Nativit di Maria Vergine).
Tra gli incontri annuali eccezionali possiamo annoverare:
* l'attesa alternativa del Nuovo Anno;
* la marcia internazionale della pace da Human a Medjugorje il 24 giugno;
* l'incontro internazionale giovanile di preghiera dal 31 luglio al 6 agosto.

3. Il contenuto di culto degli incontri

A Medjugorje non avviene nulla di apparentemente insolito. Tutto identico alle altre mete di pellegrinaggio. Si celebra la Santa Messa (a), i pellegrini si accostano al sacramento della penitenza (b), si recita il Rosario (c) e la via crucis (d), si prega per i malati (e). Il modo di celebrare per diverso. L'atmosfera influisce in modo significativo sullo stato d'animo dei pellegrini. Non l'aspetto esteriore della celebrazione quello che conta, bens la spiritualit che la caratterizza.
a) La celebrazione eucaristica serale sta al centro degli incontri quotidiani di tutti i pellegrini di Medjugorje. E' preceduta dalla preghiera comune dei misteri gaudiosi e dolorosi del Rosario e poi di quelli gloriosi. La Messa viene celebrata secondo il calendario liturgico ed il messale romano. I Vangeli vengono letti nelle lingue dei gruppi che partecipano alla celebrazione. L'omelia solitamente un'attualizzazione del vangelo del giorno in lingua croata, seguita da una sintesi in qualche altra lingua. Una parte della preghiera eucaristica viene recitata in latino. Di frequente si esegue la corale in latino. La santa Comunione viene impartita, a seconda del desiderio dei singoli credenti, in bocca o in mano.
Subito dopo la Santa Messa ci si inginocchia per recitare il Credo, i sette Padre Nostro, l'Ave Maria ed il Gloria al Padre; segue quindi la benedizione di oggetti religiosi, la preghiera per i malati ed il mistero glorioso del Rosario. Insieme all'Eucarestia collettiva serale i singoli gruppi di diversa lingua celebrano la Santa Messa con i canti e l'omelia nella lingua del proprio paese.
Di anno in anno prende sempre pi piede l'adorazione individuale, collettiva e di gruppo di Ges nel Santissimo Sacramento dell'Altare. L'adorazione collettiva si tiene tutti i gioved dopo la Santa Messa serale ed il mercoled ed il sabato dalle 21,00 alle 22,00 (22,00-23,00), come forma individuale di raccoglimento. C' anche una piccola cappella per l'adorazione e qui i pellegrini pregano in silenzio dinanzi al Santissimo che viene esposto per l'adorazione anche dalle 13,00 alle 17,00 (18,00) tutti i giorni.
b) Per il sacramento della Santa Confessione Medjugorje divenuta in questo periodo famosa in tutto il mondo. La gente arriva a Medjugorje da ogni parte per riconciliarsi con s, con Dio e con gli uomini nel sacramento della riconciliazione. Qui possibile trovare un certo numero di confessori disponibili a prestare la propria attenzione, ad ascoltare i bisogni della gente e a rivelare loro i tesori della misericordia di Dio. Molti, e non a torto, definiscono Medjugorje il confessionale del mondo. La stessa atmosfera di Medjugorje aiuta molti a vivere la propriaconversione nell'incontro sacramentale ed un reale cambiamento nella propria vita di credenti. Tutto questo viene facilitato dalla preparazione collettiva alla confessione, sotto forma di liturgia penitenziale o in altro modo, ma soprattutto dal colloquio aperto con il confessore.
c) Il Rosario una delle preghiere pi care ai pellegrini di Medjugorje. Nel programma di preghiera serale collettivo si recitano i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi con una breve introduzione ad ogni mistero, se possibile in pi lingue. La preghiera viene interrotta pi volte per cantare semplici inni alla Madonna. Il Rosario, come espressione della devozione del pellegrino, viene recitato collettivamente sulla collina delle apparizioni ogni domenica alle 14,00 (16,00). Inoltre i gruppi di pellegrini recitano il Rosario muovendosi da una stazione all'altra e lo stesso fanno anche le singole persone. In qualsiasi stagione, di giorno o di notte, sar possibile imbattersi in gruppi di pellegrini attorno alla chiesa, nei vari luoghi o sui monti e tutti si fanno scorrere tra le dita i grani del Rosario recitando ad alta voce o sommessamente.
d) Anche la via crucis rientra nel repertorio di preghiera dei pellegrini a Medjugorje. Chi riesce ad inerpicarsi sul ripido monte Krizevac percorre la via crucis fermandosi dinanzi ai rilievi posti ad ogni stazione. Chi non riesce ad arrivare a Krizevac ha la possibilit di immergersi nel mistero della sofferenza di Ges nella chiesa, dinanzi ai lavori di intaglio opera del famoso artista Peppino Sacchi. Meditando sulla sofferenza di Ges il pellegrino si unisce ad essa e unisce la sua sofferenza e le sofferenze di tutti coloro ai quali legato nella vita, come pure quelle che costituiscono la sua croce. Come forma di devozione collettiva dei pellegrini la via crucis si tiene a Krizevac ogni venerd alle 14,00 (16,00) ed i venerd e le domeniche di Quaresima nella chiesa parrocchiale.
e) La preghiera per i malati a Medjugorje rientra nel programma di preghiera serale ed inserita nel ringraziamento per la celebrazione eucaristica. La sua definizione ufficiale preghiera per la guarigione del corpo e dell'anima. L'uomo, ed il pellegrino in modo particolare, cerca la salute nel vero senso della parrola, ovvero quello che si intende col termine latino "salus", che comprende sia la salute fisica che la salvezza dello spirito.

4. Genesi degli incontri dei pellegrini a Medjugorje

Tutto inizi alla fine di giugno del 1981, quando sei ragazzi iniziarono ad affermare che la Vergine era apparsa loro presentandosi come Regina della Pace ed invitando il mondo alla pace ed alla riconciliazione. "Pace, pace, pace con Dio ed in mezzo agli uomini." Tutto questo ha reso non solo Medjugorje famosa in tutto il mondo, ma l'ha anche resa fonte di una grazia straordinaria, punto di incontro di milioni di pellegrini di qualsiasi razza e nazionalit: uomini, donne, bambini, poveri e ricchi, malati e sani, atei e gente semplice, peccatori e persone sante. Il fiume incessante di pellegrini diventa ogni giorno sempre pi grande, l'interesse per Medjugorje diventa sempre maggiore, le reazioni sempre pi intense, pi spirituali e di massa. (Rupcic: Medjugorje nella storia della salvezza, Duvno 1989, pag. 5).
Durante le Sue ultime apparizioni la Vergine ha incessantemente invitato alla conversione, ovvero al cambiamento del nostro rapporto verso Dio in un cuore rafforzato dalla preghiera, ad un mutamento dei rapporti verso se stessi nel digiuno corporale che libera da ogni tipo di dipendenza e ad un cambiamento di rapporti verso la gente intorno a s nel perdono, nella riconciliazione e nel compiere gesti d'amore.
Accantonando le domande sulla sovrannaturalit delle apparizioni della Vergine ed i messaggi di Medjugorje, non si pu negare il fatto che la celebrazione del mistero della salvezza, nella forma in cui oggi questo viene fatto a Medjugorje, andata gradualmente prendendo forma proprio in base ai messaggi della Madonna. Nei messaggi la Vergine chiede una concreta partecipazione alla Santa Messa che deve diventare il centro della vita cristiana sia per il singolo che per l'intera collettivit cristiana. Il desiderio della Vergine che la "Vostra Messa sia esperienza in Dio" (16 maggio 1985), "Voglio invitarvi a vivere la Santa Messa" (3 aprile 1986), "La Santa Messa sia per voi vita" (25 aprile 1988).
La Vergine invita ad adorare Ges nel Santissimo Sacramento dell'Altare: "Adorate incessantamente il Santissimo Sacramento dell'Altare. Io sono sempre presente quando i credenti sono in adorazione. In questo modo essi ottengono grazie speciali" (15 marzo 1984). "Oggi vi invito ad amarvi nel Santissimo Sacramento dell'Altare. Adoratelo, figli, nelle vostre parrocchie e sarete cos uniti in tutto il mondo... Quando adorate siete anche vicini a me" (25 settembre 1995).
Alla vigilia della festa dell'Assunzione del 1984 la Vergine raccomand tramite Ivan Dragicevic: "Vorrei che il mondo pregasse per me in questi giorni. Ed anche pi. Vorrei che digiunasse il mercoled ed il venerd. Che recitasse ogni giorno il Rosario: i misteri gaudiosi, gloriosi e dolorosi" (S. Barbaric, Pregate col cuore, Medjugorje 1994, pagina 41). "Recitate il Rosario tutte le sere" (8 ottobre 1994). "Vi raccomando di invitare tutti a recitare il Rosario! Con il Rosario riuscirete a sconfiggere tutte le sciagure che satana vuole mandare alla Chiesa Cattolica. Recitate il Rosario, tutti i sacerdoti! Dedicate del tempo al Rosario" (25 giugno 1985). "Cari figli! Oggi vi invito come mai prima alla preghiera. Possa la vostra preghiera essere una preghiera di pace... Se volete, prendete la corona! La sola corona pu compiere miracoli nel mondo e nelle vostre vite." (25 gennaio 1991).
La Madonna ha raccomandato di pregare dinanzi alla croce (30 agosto 1984). "Pregate da soli dinanzi alla croce, dalla quale provengono grandi grazie." (12 settembre 1985). "Meditate sulla sofferenza di Ges e vi unirete alla sua vita" (25 gennaio 1986).

5. Analisi teologica degli incontri di culto

La Chiesa, intesa come popolo di Dio formato da genti e lingue diverse, si riunisce a Medjugorje nello Spirito Santo. In ogni celebrazione serale si vive lo spirito cattolico di una chiesa unica, santa ed apostolica "in cui chi vive a Roma si sente Indiano (cfr. LG 13, Ivan Zlatousti, Omelia sul Vangelo di Giovanni: PG 59,361). Qui la Chiesa dei pellegrini, marciando tra le persecuzioni del mondo e la consolazione di Dio, annuncia la croce e la morte del Signore in attesa della Sua venuta (LG8).
La celebrazione del mistero della salvezza al centro degli incontri di culto. Tutte le forme di devozione sono rivolte alla celebrazione dell'Eucarestia che sfocia nell'adorazione eucaristica. Grazie al sacramento della riconciliazione l'individuo entra personalmente nel mistero della riconciliazione e la Chiesa sempre pi libera di celebrare nello Spirito e nella verit.
Maria apparsa a Medjugorje col Bambino tra le braccia, offrendoLo in dono agli uomini. Il Figlio di Dio si incarnato in Maria divenendo uomo nel Suo grembo. "Maria ha nutrito questo esile corpicino col Suo sangue, lo ha riscaldato col tepore del suo corpo innocente ed stata il primo ciborio e vero tabernacolo del nostro Ges Eucaristico. Ella stata il primo altare e la prima chiesa di Ges nel mondo." (T. Sagi-Bunic, La Madre della Santissima Eucarestia, in "Cana" 6/1987, pag. 12). Maria fa parte della celebrazione eucaristica di Medjugorje ed Lei che la prepara e la segue (il Rosario prima e dopo la Messa, dallla collina delle apparizioni si mostra anche a Krizevac ed in chiesa, guida i pellegrini verso la sorgente della grazia).
"L'Eucarestia un vero cardine attorno al quale ruota un mondo nuovo, la sorgente dalla quale sgorga la pace. E' impossibile concepirla senza la Madonna come Lei inconcepibile senza la preparazione della mensa eucaristica nella quale i commensali diventano Suoi figli e "coeredi di Cristo" (Romani 8,17). E' quindi comprensibile che la Madonna a Medjugorje inviti incessantemente gli uomini a celebrare l'Eucarestia (Rupcic, cfr. pag. 113). Essendo Maria la Madre del Signore, i pellegrini si aprono alla grazia della redenzione, la ricevono ed entrano ancor pi nel mistero della salvezza. In questo modo anche la Chiesa cresce nello Spirito Santo.
Nell'enciclica apostolica "Tertio millennio adveniente" Giovanni Paolo II valuta il concilio vaticano secondo come "un avvenimento provvidenziale" incentrato sul mistero di Cristo e della Sua Chiesa e al tempo stesso aperto al mondo (18). Mette in rilievo in modo particolare che il mondo di oggi "ha bisogno pi che mai di purificarsi ed ha bisogno di conversione" (18). Secondo il Papa il concilio "ha dimostrato con un vigore nuovo agli uomini che Cristo l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, il Redentore dell'uomo, il Signore della storia" (19). L'enorme ricchezza di contenuto ed il nuovo tono, prima sconosciuto, all'interno del concilio dimostrano questi contenuti e per cos dire annunciano un tempo nuovo. I padri del concilio hanno parlato con la lingua del Vangelo, con la lingua del discorso sul monte e delle beatitudini (20).
Molti vescovi e teologi vedono negli eventi di Medjugorje e nei suoi semplici messaggi evangelici la realizzazione degli avvenimenti provvidenziali del Concilio, un tono nuovo e l'annuncio di tempi nuovi.

6. Una valutazione pastorale

Uno dei teologi pastorali pi noti dei nostri tempi, il professore di Vienna Paul M. Zulehner, ha esaminato a fondo nell'estate del 1988 il fenomeni di Medjugorje ed ha racchiuso le sue conclusioni nella lezione "Medjugorje eine mystagogische Lektio" (Hrsg. Medjugorje Zentrum, "Medjugorje eine mystagogische Herausforderung?" pag.72.100). Egli parte dalla convinzione che le apparizioni di Maria siano importanti per la nostra epoca e inconfutabili (79). Per quanto riguarda i messaggi della Vergine a Medjugorje dice che sono "un'ottima catechesi" e "un eccellente avviamento al messaggio delle Sacre Scritture" (82). Proprio questo per lui uno dei criteri teologici pi importanti. Medjugorje non allontana dalle Sacre Scritture, ma avvicina ad esse e Maria non la destinazione, ma un'indicazione lungo il cammino (Nicht die Endstation sondern wie ein Wegweiser). L'attivit pastorale a Medjugorje, il modo di predicare e di celebrare l'eucarestia conducono la gente che qui si reca al centro della fede. L'attivit dei pastori di anime rivolta a far vivere alla gente la parola di Dio e le Sacre Scritture e a celebrare l'Eucarestia. Importante anche il legame di questo pastorale col concilio (82). I pellegrini vanno via da Medjugorje portando alle proprie chiese locali una profonda devozione verso le Sacre Scritture e l'Eucarestia. "Mi affascina molto, e lo considero un aspetto decisamente positivo, il fatto che i pastori di anime l non cerchino di allontanare la gente dalla normale Chiesa, ma anzi desiderino realizzare nella vita di ogni giorno una chiesa locale" (82-83). Il Professor Zulehner affascinato dal fatto che a Medjugorje si raccolga una chiesa di piccoli. "Tutti possono venire, non ci sono ostacoli da scavalcare. Questo luogo aperto a tutti. Anche coloro che definirei non proprio come dei virtuosi della religione, ma come una semplice fanteria della chiesa, qui si sentono a casa. Mi rallegro quando vedo che i piccoli vengono a Medjugorje, qui si sollevano. Ritornano a sperare nella vita e tornando a casa rialzano il capo... Questi sono per me i frutti dello spirito che, indipendentemente dalle apparizioni e grazie a Dio, sono presenti ovunque, perch dovunque operi lo Spirito, l presente la Chiesa perch l'intenzione di Dio quella di innalzare l'uomo". (87).
Negli eventi di Medjugorje Zulehner scopre una "mistagogia", il cammino dell'uomo verso il mistero in cui Dio apre il cuore, come alla donna di nome Lidia negli Atti degli Apostoli (cfr. 16,14). Con la Sua grazia Dio precede la nostra opera nella Chiesa. Il vero obiettivo del pastorale, secondo Zulehner, quello di aiutare l'uomo a scoprire il mistero dell'opera divina nella propria esistenza ed in questo mistero lasciarsi andare ad un amore libero. "La mia paura che nella Chiesa di oggi sia andata persa la dimensione mistica della fede. Ecco perch ci minaccia la riduzione del Vangelo a morale. Se scompare il misticismo non rimane nient'altro. Sarebbe dannoso se a Medjugorje rimanessero solo messaggi morali. Non questo l'obiettivo. Il senso dei messaggi va ricercato nel rinnovamento del misticismo, nell'esperienza della comunione tra Dio e l'uomo. E' questo l'evento che precede ogni opera ed ogni morale. Senza questo fondamento mistico nessuno di noi potr agire moralmente." (96-97). I teologi e gli uomini di chiesa sono favorevoli all'interpretazione del mistero. "Io tuttavia nella teologia ho appreso che non esiste mistero della fede da interpretare ma che bisogna convivere con esso. La Chiesa sar salva se ci riabitueremo a convivere col mistero in modo
risoluto e coraggioso". (98-99) Secondo Zulehner Medjugorje sarebbe questo: mistagogia, un guidare la gente normale verso il mistero quotidiano del Vangelo.
Alfons Sarrach dice: "La Chiesa a Medjugorje ha preso coscienza di non essere un'organizzazione, di non essere una creazione completa delle mani dell'uomo o uno strumento della potenza umana o un sacramento di cui servirsi liberamente o un oppio o una droga. Ha compreso di non essere niente di artificioso, ma un "mistero" Quando tutto questo si consolider all'interno della Chiesa, gli uomini ritroveranno la strada che conduce ad essa e al suo interno si sentiranno sicuri e si prostreranno, liberi e sicuri" (I messaggi di Medjugorje su Dio che al servizio, Medjugorje, 1995, pag. 143).

7. Il significato dell'evangelizzazione

La celebrazione del mistero della salvezza l'esperienza pi indimenticabile per i pellegrini di Medjugorje. E' questo il motivo principale della loro presenza nel santuario. L'esperienza dell'incontro col mistero della fede li porter ad essere pi o meno consapevoli del fatto che vale la pena vivere nel grigiore quotidiano.
I principali fattori che li convincono sono la celebrazione eucaristica, i messaggi della Vergine con cui sono venuti a contatto e la religiosit che li ha entusiasmati.
A Medjugorje si predica in modo davvero unico. I Vangeli seguono il calendario liturgico e indicano la strada per la loro realizzazione nella vita dell'uomo contemporaneo. Si pone l'accento sulla conversione come strada verso la pace, sulla preghiera, il digiuno, il perdono e le opere di carit. Questi ed altri messaggi della Vergine si fondano su quanto scritto nel Vangelo di Giovanni: " Fate quello che Lui vi dice" (2,5).
I messaggi sono un invito materno ed una preghiera, essi rispettano la libert dell'uomo e cercano di spingerlo al bene. Il loro obiettivo quello di stimolare l'individuo alla conversione cos che poi ne possano derivare altri effetti.
Le omelie, come pure i messaggi, per forma e contenuto rispecchiano la semplicit di tutti gli eventi religiosi di Medjugorje.
Medjugorje stata immediatamente accolta da un gran numero di persone in tutto il mondo come un fenomeno religioso divenendo poi un movimento religioso di vaste proporzioni, credibile anche per la semplicit dei messaggi.
I pellegrini di Medjugorje tornando nelle proprie comunit non rimangono passivi.
Essi per primi cercano di vivere i messaggi ed il Vangelo e di partecipare attivamente alla vita della chiesa locale. Si creano cos le comunit di preghiera che vivono nello spirito dei messaggi. L'invito di Maria rivolto a tutti affinch come Abramo si incamminino verso l'ignoto, lungo i percorsi inesplorati della fede, guidati dall'invito di Dio alla libert.
E' difficile valutare l'effetto delle apparizioni della Vergine nel mondo di oggi. Una cosa certa: quello che i pastori della Chiesa spesso non osano nominare viene compiuto dallo Spirito Santo per mezzo delle apparizioni di Maria ed i Suoi messaggi al mondo. Il mondo dei piccoli accoglie e comprende la parola di Maria. La fede e l'esperienza delle Sacre Scritture tornano ad essere vive ed attuali. Per mezzo di Maria Dio rinnova la Chiesa ed il mondo.

Conclusioni

Di giorno in giorno a Medjugorje si raccoglie la Chiesa dei pellegrini: una, santa, cattolica ed apostolica che unisce popoli e lingue diverse per celebrare il mistero della salvezza nello Spirito Santo. La celebrazione del mistero della salvezza al centro di tutti gli incontri. Maria, Madre del Signore, elemento unificante di questa celebrazione ed presente come una madre premurosa ed un'esperta educatrice. Ella li esorta e li ringrazia teneramente (Cari figlioli, figliole... Grazie per aver risposto alla mia chiamata!) ma al tempo stesso anche esigente: pregate, digiunate, create e diffondete la pace, celebrate la Messa, vivete il Vangelo... Non siete soli. Tutto potete in Colui che vi allontana dalle tenebre per portarvi nella Sua splendida luce. Lei, madre della Luce, ci offre il Suo Figliolo, Sole di giustizia, Luce che illumina ogi uomo e gli consente di diventare luce del mondo.

Medjugorje

“Noi vescovi, dopo una triennale commissione di studio, accogliamo Medjugorje come luogo di pellegrinaggio e santuario. Questo vuol dire che non abbiamo nulla in contrario se qualcuno onora la Madre di Dio in una maniera che sia conforme all'insegnamento ed alla dottrina della Chiesa... Pertanto proseguiremo gli studi. La Chiesa non ha fretta.”

Medjugorje nella Chiesa

I vescovi a Medjugorje e a proposito di Medjugorje

I Pastori della Chiesa a proposito di Medjugorje

Ricerche scientifiche


Sua Eminenza, CARDINALE Dr. Franjo KUHARIĆ, arcivescovo di Zagabria
(Glas Koncila, 15 agosto 1993)
(Vedere: Dichiarazione di Zara, Commento della dichiarazione, Congregazione per la dottrina della fede;
Dieci anni della Dichiarazione di Zara)

Dichiarazione di Zara

LA DICHIARAZIONE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE DELL'EX JUGOSLAVIA A PROPOSITO DI MEDJUGORJE

Durante la seduta ordinaria della conferenza episcopale italiana svoltasi a Zara dal 9 all'11 aprile 1991 è stata adottata la seguente

DICHIARAZIONE

I vescovi sin dall'inizio seguono le apparizioni di Medjugorje tramite il vescovo della diocesi, la commissione episcopale e la commissione della conferenza episcopale jugoslava per Medjugorje.
Sulla base delle ricerche sin qui compiute non è possibile affermare che si tratta di apparizioni e fenomeni soprannaturali.
Tuttavia, i numerosi credenti che arrivano a Medjugorje provenienti da vali luoghi e spinti da motivi religiosi e di altro genere hanno bisogno dell'attenzione e della cura pastorale innanzitutto del vescovo della diocesi e poi anche di altri vescovi così che a Medjugorje e con Medjugorje si possa promuovere una sana devozione verso la Beata Vergine Maria, in armonia con l'insegnamento della Chiesa.
A tal fine i vescovi forniranno adeguate indicazioni liturgico-pastorali e tramite la commissione continueranno a seguire e a far luce sugli avvenimenti di Medjugorje.
Zara, 10 aprile 1991

I vescovi jugoslavi

DISPOSIZIONI SU MEDJUGORJE

Articolo di fondo apparso su Glas Koncila, Zagabria, 5 maggio 1996
L'ultima dichiarazione dei vescovi cattolici jugoslavi su Medjugorje è il classico esempio della prassi millenaria di provata ragionevolezza della Chiesa. Si dimostra che la Chiesa rispetta i fatti, misura attentamente le proprie competenze e che tiene soprattutto al bene spirituale dei credenti.
E' noto in tutto il mondo il fatto che a Medjugorje, grazie alle voci di apparizioni della Madonna, arrivino già da un decennio credenti e curiosi provenienti da tutti i continenti. E' per il fatto che qui appare e dà i Suoi messaggi la Madre di Dio? I vescovi, prestando grande attenzione ai confini delle proprie competenze, dichiarano che "in base alle ricerche fino ad ora compiute non è possibile dare una conferma".
Il contenuto ed il senso di questa affermazione devono essere analizzati a due livelli. In questo caso il primo livello è che il contenuto di queste possibili rivelazioni private non può essere ricondotto ai contenuti dichiarati ed imprescindibili della fede. Pertanto nè i vescovi, nè lo stesso Papa hanno l'autorità di giungere alla conclusione che qui sia davvero apparsa la Vergine, ma non hanno neppure l'autorità per impedire ai fedeli di crederlo. Il magistero della Chiesa è assolutamente inconfutabile solo quando afferma che qualcosa si trova o non si trova nell'ambito di quella Rivelazione che la Chiesa ha ricevuto fino alla fine dell'epoca degli apostoli, che si trova nella Bibbia e che viene trasmessa. Quanto non è inserito nella Bibbia e negli insegnamenti non può essere proclamato dal magistero della Chiesa dottrina della fede, nè contenuto di una fede obbligatoria. Pertanto solo degli ingenui possono aspettarsi che i vescovi risolvano la questione di Medjugorje in modo da farci sapere esattamente quello in cui dobbiamo o non dobbiamo credere.
Ma allora per quale motivo si eseguono delle indagini tanto accurate? Perchè sono tenuti a dichiarare che quello che lì accade e da lì viene proclamato è in armonia con tutte le verità religiose annunciate e con la dottrina morale. Dichiarando che non vi sono contraddizioni, che questi messaggi e rivelazioni concordano con la dottrina e la morale cristiana essi, essendo i maggiori responsabili all'interno della Chiesa, possono dichiarare che non vi sono ostacoli alla presenza di pellegrini in questo luogo, nè allo sviluppo di una vita spirituale improntata a questi messaggi. Dall'altro lato essi avrebbero anche il dovere di scoprire eventuali inganni e mettere fine agli abusi. L'affermazione in proposito contenuta nella nuova Dichiarazione dimostra che le indagini in questo senso proseguono ancora.
La maggior parte della Dichiarazione dimostra che i nostri vescovi prendono atto innanzitutto del gran numero di pellegrini e curiosi a Medjugorje e ritengono sia proprio dovere fare in modo che queste masse ricevano in quel luogo corretti insegnamenti religiosi, una catechesi contemporanea e ortodossa e che si accostino correttamente e degnamente ai sacramenti ed in particolar modo che la devozione mariana di Medjugorje di sviluppi in armonia con la fede cristiana. Questa posizione è la vera novità del documento. E' necessario attendere, come lo stesso documento dice, adeguate direttive liturgico-pastorali per i grandi pellegrinaggi a Medjugorje. In questo modo si realizza una vecchia proposta, evidenziata anche nella Glas Koncila, che cioè la cura dei vescovi per Medjugorje si realizzi in due commissioni. Una dovrebbe continuare ad analizzare se si tratta o meno di apparizioni e rivelazioni soprannaturali e la seconda si occuperebbe del corretto e sano spirito ecclesiastico dei raduni di Medjugorje. E' realmente possibile che la prima di queste commissioni prosegua a lungo le sue ricerche e che alla fine decida di non rivelare la sua decisione finale, ma la cura dei pellegrini non può essere procrastinata poichè essi continuano ad arrivare.
Per numerose persone devote in tutto il mondo questa dichiarazione potrebbe semplificare le questioni di coscienza. Cioè coloro che, spinti da un impulso religioso, vengono a Medjugorje da questo momento sanno che questi grandi raduni saranno seguiti in modo regolare e responsabile dai discendenti degli apostoli.

DISCORSO SU MEDJUGORJE DURANTE LA VI. SESSIONE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE DELLA BOSNIA ED ERZEGOVINA

Sarajevo, VII (CX), 3, Sarajevo 1996, pag. 171.
Il 2 e 3 luglio 1996 a Sarajevo si è tenuta la VI. sessione della Conferenza Episcopale della Bosnia ed Erzegovina. Vi hanno partecipato tutti i suoi membri: il presidente, Cardinale Vinko Puljic, il vescovo di Banja Luka Franjo Komarica, il vescovo di Mostar Ratko Peric ed il vescovo ausiliario di Sarajevo Pero Sudar. Di questa seduta riportiamo solo il testo relativo all'apparizione della Vergine nella parrocchia di Medjugorje.
"Il Vescovo di Mostar ha informato la conferenza sulle lettere ufficiali della Congregazione per la dottrina della fede inviate a due vescovi francesi in merito ai pellegrinaggi a Medjugorje. Nelle lettere si dice tra le altre cose che i pellegrinaggi ufficiali a Medjugorje, intesa come luogo di autentiche apparizioni della Vergine, non possono essere organizzati nè a livello parrocchiale, nè diocesano, poichè questo sarebbe in contraddizione con quanto affermato dai vescovi della ex-Jugoslavia nella propria dichiarazione del 10 aprile 1991 (cfr. Glas Koncila, 30-6-1996). I vescovi hanno preso atto di questa posizione della Chiesa per la gestione delle proprie diocesi."

IL VESCOVO FRANCESE E LA CONGREGAZIONE DEL VATICANO A PROPOSITO DI MEDJUGORJE

Il vescovo di Langres in Francia, monsignor Léon Taverdet si è rivolto alla sede apostolica il 14 febbraio 1996 per chiedere quale fosse la posizione della Chiesa relativamente alle apparizioni di Medjugorje e se fosse consentito recarsi in pellegrinaggio in quel luogo. La Congregazione della Santa Sede per la dottrina della fede ha dato la propria risposta il 23 marzo 1996 tramite il proprio segretario Tarcisio Bertone. Riportiamo integralmente la sua risposta.
CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
Vaticano, 23 marzo 1996
N. prot. 154/81-01985
Sua Eccellenza,
con la Sua del 14 febbraio 1996 ci ha chiesto quale fosse l'attuale posizione della Chiesa relativamente alle presunte "apparizioni di Medjugorje" e se fosse consentito ai fedeli cristiani recarsi in pellegrinaggio in quel luogo.
A riguardo mi fa piacere informarla che i vescovi della ex Jugoslavia nella propria Dichiarazione di Zara del 10 aprile 1991 hanno stabilito quanto segue relativamente alla veridicità delle apparizioni in oggetto:
"... Sulla base delle ricerche finora compiute, non si può affermare che si tratti di apparizioni o fenomeni soprannaturali.
Tuttavia, i numerosi pellegrini che giungono a Medjugorje spinti dalla fede e da altri motivi richiedono l'attenzione e la cura pastorale del vescovo della diocesi, ma anche di altri vescovi, affinchè a Medjugorje possa essere incoraggiata una devozione verso la Beata Vergine Maria in armonia con l'insegnamento della Chiesa.
A tale scopo i vescovi forniranno anche particolari direttive liturgico-pastorali. Inoltre la Commissione tramite loro continuerà a seguire ed analizzare tutti gli avvenimenti di Medjugorje."
Da quanto appena detto consegue che i pellegrinaggi ufficiali a Medjugorje, intesa come luogo di autentiche apparizioni della Vergine, non possono essere organizzati nè a livello parrocchiale, nè diocesano, poichè questo sarebbe in contraddizione con quanto affermato dai vescovi della ex-Jugoslavia nella suddetta dichiarazione.
Sua Eccellenza, vogliate gradire i miei più cari saluti.
+ Tarcisio Bertone

E' UFFICIALMENTE CONSENTITO AI SINGOLI DI RECARSI IN VISITA A MEDJUGORJE

Catholic News Service
Sebbene il Vaticano non abbia mai detto ai cattolici che non possono recarsi a Medjugorje, ha detto ai vescovi che le loro parrocchie e le loro diocesi non possono organizzare pellegrinaggi ufficiali sul luogo in cui si verificherebbero le apparizioni della Vergine, questo è quanto ha dichiarato il portavoce del Vaticano.
"Non si può dire alla gente di non andare fino a quando non si dimostrerà che le apparizioni sono false. Questo non è ancora stato dimostrato e dunque chiunque voglia andare può farlo - il portavoce Joaquin Navarro-Valls ha dichiarato all'agenzia di stampa cattolica (Catholic News Service) il 21 agosto.
Ha aggiunto che quando un cattolico si reca lì in buona fede ha diritto ad un'assistenza spirituale; la Chiesa dunque non impedisce ai sacerdoti di guidare i viaggi a Medjugorje in Bosnia-Erzegovina organizzati da laici, così come non vieta loro di accompagnare i gruppi di cattolici che desiderano recarsi nella Repubblica Sudafricana.
Navarro-Valls ha ribadito che "nulla è cambiato" nella posizione del Vaticano rispetto a Medjugorje.
Agli inizi di giugno un giornale francese ha riportato degli stralci di una lettera sui pellegrinaggi a Medjugorje scritta dal segretario della congregazione vaticana per la dottrina e la fede in risposta allla domanda di un vescovo francese.
La lettera dell'arcivescovo Tarcisio Bertone della congregazione per la dottrina e la fede riportava una dichiarazione del 1991 dei vescovi dell'ex-Jugoslavia nella quale si dice che dopo le ricerche allora effettuate "non è possibile confermare se si tratti di apparizioni e fenomeni soprannaturali". "Tuttavia - dissero i vescovi e lo ha ripetuto l'arcivescovo Bertone - in base a quello che è stato detto si evince che i pellegrinaggi ufficiali a Medjugorje, il presunto luogo delle apparizioni della Vergine Maria, non possono essere organizzati nè a livello parrocchiale, nè di diocesi, poichè ciò sarebbe in contrasto con quanto dichiarato dai vescovi della ex-Jugoslavia nella citata dichiarazione."
Navarro-Valls ha dichiarato: "Quando si legge quanto scritto dall'arcivescovo Bertone si potrebbe pensare che d'ora in poi tutto è vietato e che i cattolici non hanno la possibilità di recarsi a Medjugorje."
In realtà "non è cambiato nulla e nulla di nuovo è stato detto" - ha dichiarato il portavoce dell'agenzia di stampa cattolica (CNS).
"Il problema sta nel fatto che se si organizzano dei pellegrinaggi, li si organizza con la chiesa e con il vescovo, dando in questo modo un verdetto canonico sugli avvenimenti di Medjugorje - che la Chiesa non ha ancora emesso."
"Questo è diverso dall'andare in gruppo sotto la guida di un sacerdote che potrebbe poi anche eseguire le confessioni" - ha aggiunto il portavoce.
Navarro-Valls ha affermato che tutto questo spiega perchè "purtroppo quello che l'arcivescovo Bertone ha detto potrebbe essere interpretato in senso restrittivo. La Chiesa o il Vaticano hanno detto "no" a Medjugorje? No".

LA DICHIARAZIONE DEL PORTAVOCE DELLA SANTA SEDE DOTT. JOAQUIN NAVARRO-VALLS RELATIVAMENTE AI PELLEGRINAGGI A MEDJUGORJE

“Per quanto riguarda questo argomento, la posizione non è cambiata.
Come è già stato detto precedentemente, in questi casi è necessario rispettare la diretta competenza degli ordinari locali.
In rapporto a questo i vescovi dell'ex Jugoslavia hanno dichiarato il 10 aprile 1991: "... Sulla base delle ricerche fino ad ora compiute non è possibile confermare che si tratti di apparizioni e rivelazioni soprannaturali. Tuttavia, il gran numero di pellegrini provenienti da ogni parte che si recano a Medjugorje spinti da motivi religiosi e di altro tipo richiedono l'attenzione e la cura spirituale innanzitutto del vescovo della diocesi e poi anche degli altri vescovi in modo che a Medjugorje e con Medjugorje si promuova una devozione nei confronti della Beata Vergine Maria in armonia con l'insegnamento della Chiesa...".
Viene quindi ribadita l'assoluta esigenza di approfondire e riflettere, come pure di pregare, per tutto quello che si riferisce al presunto fenomeno soprannaturale in attesa del verdetto definitivo.”
Bolletino, n. 233, 19 giugno 1996.

LA CONGREGAZIONE DELLA DOTTRINA DELLA FEDE SU MEDJUGORJE

La Congregazione della Dottrina della Fede in una lettera a mons. Gilbert Aubry, vescovo di La Rèunion, ha fatto con chiarezza il punto su Medjugorje. Il vescovo l'ha ricevuta il 24 giugno e l'ha resa al clero e ai religiosi della sua diocesi il 25 giugno. Perché vengano a conoscenza dell' ultima posizione di Roma e, se necessario farla conoscere anche ai fedeli (lettera circolare n. C003).
CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDEI
Città del Vaticano, Palazzo del S. Uffizio
Pr. N. 154/81.06419
26 maggio 1998
A Sua Eccellenza Mons. Gilbert Aubry
vescovo di Saint-Denis de la Rèunion
Eccellenza,
Con la lettera del 1 gennaio 1998 voi sottoponete a questo Dicastero diverse questioni concernenti la posizione della Santa Sede e del vescovo di Mostar, in riferimento alle cosidette "apparizioni" di Medjugorje, ai pellegrinaggi privati o alla cura pastoraledei fedeli che si recano in quel luogo. Al riguardo, considerando impossibile rispondere a ciascuna delle domande fatte da vostra Eccellenza, tengo anzitutto a precisare che non è norma della Santa Sede assumere, in prima istanza, una posizione propria diretta su supposti fenomeni sopranaturali.
Questo dicastero perciò che concerne la credibilità delle "apparizioni" in questione, si attiene semplicemente a ciò che è stato stabilito dai vescovi della ex-Jugoslavia nella dichiarazione di Zara del 10.04.1991: "Sulla base delle indagini finora condotto, non è possibile affermare che si tratti di apparizioni o di rivelazioni soprannaturali". Dopo la divisione della Jugoslavia in diverse nazioni indipendenti, spetterebbe ora ai membri della Conferenza Episcopale della Bosnia-Erzegovina riprendere eventualmente in esame la questione ed emettere, se il caso lo richiede, nuove dichiarazioni.
Quello che Mons. Peric' ha affermato in una lettera al Segretario Generale di "Famille Chrètienne", cioè che "La mia convinzione e posizione non è solo Non consta della soprannaturalità ma ugualmente quella di consta della non soprannaturalità delle apparizioni o rivelazioni di Medjugorje" deve essere considerata espressione di una convinzione personale del Vescovo di Mostar, il quale, in quanto ordinario del luogo, ha tuttti i diritti di esprimere ciò che è e rimane un suo parere personale.
In fine, per quanto concerne i pellegrinaggi a Medjugorje che si svolgono in maniera privata, questa Congregazione ritiene che sono permessi a condizione che non siano considerati come una autenticazione degli avvenimenti in corso e che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa.
Mons. Tarcisio Bertone
(Segretario della Congregazione presieduta dal Card. Ratzinger)
Ne consegue dunque che:
1. Le dichiarazioni del vescovo di Mostar riflettono solo la sua oppinione personale. Di conseguenza esse non sono un giudizio definitivo e ufficiale della Chiesa.
2. Tutto è rinviato alla dichiarazione di Zara, che lascia la porta aperta a future indagini. Nel frattempo essa permette i pellegrinaggi privati con accompagnamento pastorale dei fedeli.
3. Una nuova Commissione verrà senza dubbio nominata.
4. Nel frattempo tutti i pellegrini cattolici possono recarsi a Medjugorje.
Non possiamo che rendere grazie per un chiarimento così atteso.

P. Daniel Ange

DIECI ANNI DELLA DICHIARAZIONE DI ZARA

 (1991-2001)

Sono già trascorsi dieci anni da quando la Conferenza episcopale dell'ex-Jugoslavia ha rilasciato la propria dichiarazione sugli avvenimenti di Medjugorje.
La dichiarazione è stata preceduta ed elaborata a seguito di un lungo e faticoso lavoro delle Commissioni. Due commissioni diocesane ed una Commissione della Conferenza Episcopale Jugoslava hanno lavorato per ben sette anni. Sulla base di queste ricerche, la Conferenza episcopale, in occasione della propria sessione di Zara del 10 aprile 1991, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
»I Vescovi fin dall'inizio seguono i fatti di Medjugorje mediante il Vescovo diocesano, la Commissione diocesana e la Commissione della Conferenza Episcopale della Jugoslavia per Medjugorje.
In base alle investigazioni finora condotte non è possibile affermare che si tratti di apparizioni o rivelazioni soprannaturali.
Tuttavia, la numerosa presenza di fedeli che giungono a Medjugorje da varie parti, spinti da motivi di fede che da altri motivi, esige l’attenzione e la cura pastorale, primariamente del Vescovo diocesano, e con lui, anche degli altri Vescovi, cosicché a Medjugorje, e in rapporto con la stessa, venga promossa una sana devozione verso la Beata Vergine Maria, secondo l'insegnamento della Chiesa.
I Vescovi daranno anche delle particolari direttive liturgico-pastorali adeguate a tal scopo. Nello stesso tempo mediante le loro Commissioni essi continueranno a seguire ed esaminare nel loro insieme i fatti di Medjugorje«.
Questa Dichiarazione della Conferenza Episcopale della Jugoslavia rappresenta la posizione ufficiale della Chiesa nei confronti degli avvenimenti di Medjugorje.
Dal testo si deduce quanto segue:
  1. I Vescovi lasciano aperto ad ulteriori approfondimenti il carattere soprannaturale dei fenomeni di Medjugorje, non lo riconoscono, né lo negano.
  2. I Vescovi sottolineano la propria attenzione pastorale per i fedeli che, spinti da vari motivi, vengono a Medjugorje.
  3. Essi intendono promuovere una sana devozione verso la Beata Vergine Maria, conformemente all'insegnamento della Chiesa. A tal fine forniranno specifiche direttive liturgico-pastorali.
  4. Attraverso le proprie Commissioni, essi continueranno a seguire ed esaminare gli avvenimenti di Medjugorje.
In questa dichiarazione i Vescovi hanno di fatto accettato Medjugorje come luogo di pellegrinaggio ed hanno dichiarato che continueranno a seguire gli avvenimenti di Medjugorje con l'aiuto delle proprie Commissioni.
A tal fine il 17 giugno 1991 sono venuti a Medjugorje l'Arcivescovo di Sarajevo Vinko Puljić con l'Ordinario locale di Mostar, monsignor Pavao Žanić, e presidente della Commissione della Conferenza Episcopale Jugoslava per Medjugorje, il Vescovo di Banja Luka Franjo Komarica ed il Vescovo di Hvar Slobodan Štambuk. Insieme con loro erano presenti anche quattro sacerdoti, membri della commissione futura, don Tomo Vukšić, don Ivan Vukšić, fra Marinko Leko e fra Marko Babić. Essi incontrarono il personale della parrocchia di Medjugorje ed insieme celebrarono la Santa Messa, presieduta dal Vescovo locale, mentre l'omelia fu pronunciata dall'Arcivescovo di Sarajevo.
Per il 27 giugno fu annunciato l’incontro della nuova Commissione liturgico-pastorale con il personale della parrocchia di Medjugorje. Il 25 giugno scoppiò la guerra in Jugoslavia. La disgregazione dell’ex Jugoslavia segnò anche la fine della Conferenza Episcopale Jugoslava e quindi anche delle sue Commissioni. Nessuno dei componenti della commissione si fece più vedere a Medjugorje.
Poiché il testo della dichiarazione è il frutto di un compromesso raggiunto all'interno della Conferenza Episcopale Jugoslava, esso lascia adito a diverse interpretazioni. L'Arcivescovo di Zagabria e presidente della Conferenza Episcopale Jugoslava Cardinale Franjo Kuharić nella sua dichiarazione rilasciata alla rivista »Glas Koncila« il 15 agosto 1993 disse: »Noi Vescovi, dopo lo studio triennale condotto dalla Commissione, accettiamo Medjugorje come luogo di pellegrinaggio e santuario. Ciò significa che non abbiamo nulla in contrario se qualcuno rende onore alla Madre di Dio, nel rispetto dell'insegnamento e della dottrina della Chiesa… Perciò lasciamo tutto aperto ad ulteriori approfondimenti. La Chiesa non deve avere fretta«.
Tuttavia, il Vescovo di Mostar Pavao Žanić iniziò ad interpretare la dichiarazione di Zara come se essa negasse la soprannaturalità degli avvenimenti di Medjugorje e vietasse i pellegrinaggi. La Curia diocesana di Mostar sostiene lo stesso modo di pensare: »La Curia vescovile ha più volte sottolineato che non è possibile confermare né parlare pubblicamente in chiesa delle apparizioni soprannaturali, proprio perché non è possibile confermare che la Madonna appaia. Per questo motivo non sono consentiti pellegrinaggi ufficiali a Medjugorje«, scrive il successore del Vescovo Žanić, il Vescovo Ratko Perić (cfr: Prijestolje Mudrosti, Mostar 1995, pag. 282). Ed ancora: »Né il Vescovo della diocesi, come rappresentante della diocesi locale e della Chiesa di Mostar-Duvno, né altra persona competente, ha sinora dichiarato la chiesa parrocchiale di San Giacomo a Medjugorje un santuario mariano, né ha approvato il »culto« della Vergine in base a tali presunte apparizioni. Infatti, a causa di tutte le controversie, ha più volte proibito di parlare della soprannaturalità »delle apparizioni e rivelazioni« dall'altare, in chiesa, e di organizzare pellegrinaggi ufficiali a nome della parrocchia, della diocesi e della Chiesa in generale. Questi ed altri simili moniti della Chiesa sono stati pronunciati anche dalla precedente Conferenza Episcopale e persino dalla Santa Sede. Chi si comporta diversamente, agisce in contrapposizione con le posizioni ufficiali della Chiesa che, anche dopo 14 anni di presunte apparizioni e di diffusa propaganda, sono ancora valide (op. cit. pag. 285-286).
In una lettera alla rivista francese »Famille Chretienne« si richiama il Vescovo Perić a due lettere ufficiali della Congregazione per la dottrina della fede a due Vescovi francesi, in merito ai pellegrinaggi a Medjugorje. »Nelle lettere, tra le altre cose, si afferma che i pellegrinaggi ufficiali a Medjugorje, intesa come luogo d’autentiche apparizioni mariane, non devono essere organizzati, né a livello parrocchiale, né diocesano poiché ciò sarebbe in contrapposizione con quello che i Vescovi dell’ex-Jugoslavia hanno affermato nella propria dichiarazione del 10 aprile 1991.« Inoltre il vescovo Perić afferma: »La mia convinzione e la mia posizione è non soltanto Non constat de supernaturalitate, ma anche Constat de non supernaturalitate in merito alle apparizioni e rivelazioni di Medjugorje«.
Il portavoce della Santa Sede Joaquin Navarro-Valls ha detto in merito alle lettere del Segretario della Congregazione per la dottrina della fede, Mons. Bertone »Il Vaticano non ha mai detto ai cattolici di non andare a Medjugorje, ma ha detto ai Vescovi che le loro parrocchie e diocesi non devono organizzare pellegrinaggi ufficiali nel luogo delle suddette apparizioni mariane.«. Ha inoltre aggiunto che la Chiesa non vieta ai sacerdoti di accompagnare i viaggi organizzati da laici a Medjugorje, in Bosnia ed Erzegovina, e che nella lettera di Mons. Bertone non si dice nulla di nuovo.
Lo stesso Mons. Bertone ha chiarito la propria posizione nella lettera del 26 maggio 1998 al Vescovo di Reunion mons. Aubry: »La disputa sulla veridicità delle apparizioni riguarda semplicemente quanto detto dai Vescovi nella dichiarazione di Zara del 10 aprile 1991 …Dopo la divisione della Jugoslavia in vari stati indipendenti, tocca ora ai membri della Conferenza Episcopale della Bosnia ed Erzegovina valutare nuovamente il caso e rilasciare una nuova dichiarazione.
Per quanto riguarda la dichiarazione di Sua Eccellenza mons. Perić in una lettera al segretario generale di »Famille Chretienne«, essa deve essere considerata una convinzione personale del Vescovo di Mostar che, in qualità di Vescovo locale, ha diritto ad esprimere quella che è e rimane la sua opinione personale.
Infine, per quanto riguarda i pellegrinaggi a Medjugorje, questa Congregazione ritiene che essi siano consentiti a condizione che non siano considerati come un riconoscimento di avvenimenti che sono ancora in corso e che richiedono un approfondimento da parte della Chiesa.«.
In conclusione, dieci anni dopo la dichiarazione di Zara, si può affermare:
  1. La dichiarazione di Zara è e rimane l'unica dichiarazione ufficiale della Chiesa sugli avvenimenti di Medjugorje.
  2. Tutte le successive dichiarazioni della Santa Sede fanno riferimento alla suddetta Dichiarazione.
  3. La posizione del Vescovo di Mostar, monsignor Ratko Perić deve essere considerata un'opinione personale.
  4. Il giudizio definitivo sulla soprannaturalità delle apparizioni e delle rivelazioni è ancora aperto. Gli avvenimenti sono ancora in corso e richiedono un approfondimento da parte della Chiesa.
  5. Le direttive »liturgico - pastorali« previste dalla dichiarazione di Zara non sono state ancora fornite.
  6. Non si sa se esista la prevista »commissione di ricerca degli avvenimenti di Medjugorje«.
  7. I pellegrinaggi a Medjugorje sono consentiti a condizione che non siano considerati come un riconoscimento di avvenimenti che sono ancora in corso e che richiedono un approfondimento da parte della Chiesa. La Chiesa non vieta ai sacerdoti di accompagnarli.

LA POSIZIONE DEI VESCOVI DELLA DIOCESI DI MOSTAR-DUVNO E TREBINJE-MRKANJ A PROPOSITO DI MEDJUGORJE

Quando le apparizioni della Vergine ebbero inizio il 24 coiè il 25 giugno 1981 nella parrocchia di Medjugorje, nella diocesi di Mostar-Duvno-Trebinje-Mrkanj, a cui la parrocchia di Medjugorje appartiene, il vescovo era Pavao Zanic (1971-1993). Egli è stato seguito da Ratko Peric.

1. Il vescovo Pavao Zanic

La sua posizione nei confronti delle apparizioni della Vergine è passata da una calorosa approvazione ad un infuocato rifiuto. Queste sue posizioni hanno fatto sì che la notizia delle apparizioni della Vergine si diffondesse in tutto il mondo.
Durante i primi due mesi delle apparizioni della Vergine il vescovo si recò a Medjugorje cinque volte. Successivamente vi si recò solo per amministrare la cresima ai credenti.
Ha dichiarato pubblicamente: "Sono profondamente convinto che nessun ragazzo, tra quelli che dicono di aver visto la Madonna, nessuno di loro è stato istigato. Se si trattasse di un ragazzo si potrebbe dire: ha la testa dura e neppure la polizia può farci nulla. Sei innocenti, sei semplici ragazzi nel giro di mezz'ora direbbero tutto se qualcuno li avesse convinti. Nessuno dei sacerdoti, lo garantisco personalmente, ha mai avuto intenzione o fatto in modo di convincere i ragazzi... Quindi sono convinto: i ragazzi non mentono! I ragazzi dicono esattamente quello che sentono nei loro cuori... E' sicuro: I ragazzi non mentono." (Omelia a Medjugorje in occasione della festa di S. Giacomo, protettore della parrocchia di Medjugorje, 25 luglio 1981). Al "Glas Koncila" (La Voce del Concilio) il giornale cattolico croato il 16 agosto 1981 dichiarò: "E' sicuro che i ragazzi non siano stati spinti da nessuno, e tanto meno dalla Chiesa, a dire bugie."
In questo periodo il parroco di Medjugorje era fra Jozo Jovko. Insieme a lui in parrocchia lavorava fra Zrinko Cuvalo. All'inizio entrambi erano impetuosamente contrari a tutto quello che veniva definito apparizione o visione della Vergine. Il vescovo Pavao Zanic li invitò ad essere più risoluti e a riconoscere l'operato di Dio in tutto questo. Essi risposero che non bisognava mettere fretta, ma osservare come la situazione si sarebbe evoluta. Tuttavia, la posizione favorevole del vescovo fu molto incoraggiante e stimolante sia per loro, sia per tutti coloro che per vari motivi non avevano assunto un atteggiamento favorevole nei confronti delle apparizioni di Medjugorje.
Il potere comunista di allora non aveva mostrato benevolenza nei confronti di quanto accadeva a Medjugorje e parlò di controrivoluzione (4 luglio 1981). Il servizio segreto di polizia convocò in giudizio il vescovo di allora Pavao Zanic ed anche fra Jozo Zovko a Sarajevo. Gli avvenimenti seguirono il loro corso. Il vescovo Pavao Zanic iniziò a parlare sempre meno delle apparizioni della Vergine e fra Jozo Zovko, in quanto parroco, iniziò a credere sempre più nella soprannaturalità delle apparizioni della Madonna. Per questo suo atteggiamento, fra Jozo venne arrestato il 17 agosto 1981 e poco dopo condannato a tre anni e mezzo di reclusione. Insieme a lui venne mandato in prigione anche fra Ferdo Vlasic e dopo un po' fra Jozo Krizic. La situazione era molto tesa. Era pericoloso dire in pubblico qualsiasi cosa riguardante Medjugorje. Alcuni paesani e pellegrini finirono in prigione.
Dopo un periodo di silenzio il vescovo Pavao Zanic si mise in netto contrasto con gli avvenimenti di Medjugorje. Pubblicò anche due scritti rivolti a tutto il mondo: 1) "La posizione attuale (non ufficiale) della curia vescovile di Mostar nei confronti degli eventi di Medjugorje" il 30 ottobre 1984; 2) "Medjugorje", 1990. Con la lettera del Segretario di Stato Vaticano n. 150.458 del 1 aprile 1985, il cardinal Casaroli chiese al cardinale croato Franjo Kuharic che, in seguito all'intervento pubblico del vescovo Zanic con la sua lettera "La posizione attuale...." che - dice Casaroli - "ha avuto profondo eco nella stampa" - chiedesse al vescovo Zanic di evitare qualsiasi dichiarazione personale fino a quando non saranno stati raccolti gli elementi necessari per fare chiarezza sugli avvenimenti ed emettere un giudizio definitivo." Purtroppo, questa richiesta non ha ricevuto grande attenzione da parte del vescovo.

a) La commissione d'inchiesta sugli avvenimenti di Medjugorje

Il vescovo Pavao Zanic per molto tempo non ha ritenuto di aver bisogno di qualcuno che lo aiutasse a valutare gli avvenimenti nella parrocchia di Medjugorje. Poi, in seguito a richieste provenienti da varie parti, nel gennaio 1982 istituì una commissione formata da quattro componenti. Sebbene all'inizio la commissione avesse dichiarato che avrebbe coscienziosamente eseguito il proprio lavoro, questo purtroppo non è avvenuto. Raramente o quasi mai si sono recati a Medjugorje. La conferenza episcopale jugoslava dell'epoca desiderava che la situazione venisse seriamente considerata. Consigliò al vescovo Zanic di nominare una commissione di esperti che facesse luce sugli avvenimenti di Medjugorje. Nel mese di febbraio 1984 il vescovo Zanic ampliò la commissione portandola a quattordici membri. In molti non erano soddisfatti perchè numerosi componenti della commissione erano persone che in passato si erano pronunciate negativamente sulle apparizioni della Vergine. La prima seduta della Commissione ebbe luogo il 23 e 24 marzo 1984. Al termine della seduta venne redatta una dichiarazione per la stampa nella quale si diceva tra le altre cose, che le rare riunioni erano dettate dal fatto che la Santa Sede aveva suggerito di non affrettarsi nell'analisi e nel raggiungimento di un giudizio.
La commissione si riunì la seconda volta nel mese di ottobre 1984. La dichiarazione fu identica a quella della prima volta.
Nel 1987 vi fu un grande cambiamento. Il responsabile della congregazione della dottrina della fede Cardinale Joseph Ratzinger affidò l'esame degli avvenimenti nella parrocchia di Medjugorje alla conferenza episcopale jugoslava.

b) Dichiarazione della Conferenza Episcopale Jugoslava dell'epoca

Dopo un'analisi durata tre anni, la Conferenza Episcopale Jugoslava dell'epoca il 10 aprile 1991 ha reso nota una dichiarazione in cui, tra le altre cose, si afferma: "Sulla base delle ricerche finora compiute non è possibile dichiarare che si tratti di apparizioni e fenomeni soprannaturali." Non si dice quindi che non vi sono apparizioni, ma solo che non sono ancora state confermate. Queste parole sono state in realtà un compromesso tra la posizione del vescovo Zanic ed i buoni frutti che le apparizioni di Medjugorje producono. Rendendosi conto della grandezza degli eventi di Medjugorje, i vescovi hanno deciso di dedicare attenzione allo studio della Beata Vergine Maria nella parrocchia di Medjugorje. Si sono impegnati a fornire adeguate direttive liturgico-pastorali.
I vescovi si sono recati solennemente a Medjugorje il 17 giugno 1991. Il giorno prima a Mostar avevano istituito una commissione per la vita pastorale nella parrocchia di Medjugorje. A capo di questa commissione c'era Franjo Komaric, vescovo della diocesi di Banjaluka, e tra i suoi componenti c'erano Vinko Puljic, arcivescovo di Sarajevo, Slobodan Stambuk, vescovo della diocesi croata e Pavao Zanic, vescovo della diocesi di Mostar-Duvan-Trebinje-Mrkanj nella quale è situata Medjugorje. La commissione comprendeva poi altri quattro consiglieri. Tutti i quattro vescovi, insieme agli altri sacerdoti, hanno celebrato la Santa Messa serale per i pellegrini. La Messa è stata celebrata dal vescovo Pavao Zanic e l'omelia è stata tenuta dall'arcivescovo Vinko Puljic. Con questo atto si è confermato che Medjugorje è un luogo di preghiera, un luogo santo in cui gli uomini si avvicinano a Dio.
La commissione per la vita pastorale nella parrocchia di Medjugorje ha deciso di riunirsi nuovamente il 26 giugno 1991. Tuttavia, con l'assalto serbo alla Slovenia, quello è stato il giorno in cui ha avuto inizio la guerra che ha conficcato l'ultimo chiodo nella bara chiamata Jugoslavia. Con la disintegrazione dello stato jugoslavo, si è sciolta anche la Conferenza Episcopale Jugoslava.

2. Il vescovo dott. Ratko Peric

Pavao Zanic venne sostituito dal vescovo Ratko Peric che, durante il periodo in cui Zanic era in carica, fu docente presso l'Università Gregoriana a Roma e rettore del collegio di San Girolamo a Roma. Aiutò molto il vescovo Pavao Zanic durante le sue visite a Roma.
Divenne vescovo della diocesi di Mostar-Duvno-Trebinje-Mrkanj nel 1993. Seguì le orme del suo predecessore riguardo alle apparizioni della Vergine nella parrocchia di Medjugorje. Egli non si reca in parrocchia, se non quando deve amministrare la santa cresima o durante altre occasioni ufficiali. A testimonianza della falsità delle apparizioni della Vergine egli solitamente cita la "Dichiarazione" dell' ex conferenza dei vescovi jugoslavi. Egli dice che i vescovi di allora hanno detto molto chiaramente che la Vergine non appare a Medjugorje. Per l'opinione pubblica ha riportato la sua più completa opinione nel libro "Il trono della saggezza" (Crkva na Kamenu, Mostar 1995). In un capitolo del libro dal titolo "I criteri per la valutazione delle apparizioni", nel paragrafo dal titolo "A proposito delle apparizioni di Medjugorje" (pagg. 266-286), egli cerca di dimostrare che le apparizioni della Vergine non sono vere. Alla fine del capitolo riassume queste sue opinioni in 10 punti.
Il giorno della festa del Corpo e del Sangue di Cristo, il 14 giugno 2001, Mgr. Ratko Peric ha conferito il sacramento della Confirmazione a 72 candidati nella parrocchia di Medjugorje.
Nella sua omelia, ha ripetuto che non crede al carattere sopranaturale delle apparizioni di Medjugorje, ma ha espresso la sua soddisfazione sul modo in cui il parrocco gestisce questa parrocchia. Ha anche sottolineato l'importanza dell'unità della Chiesa cattolica, che è manifestata dall'unità con il vescovo locale ed il papa, ed anche la necessità che tutti i fedeli di questa diocesi, nella potenza dello Spirito Santo che è stato dato loro, siano fedeli all'insegnamento ed alla pratica della Chiesa Cattolica e Romana.
Dopo la celebrazione solenne dell’Eucarestia, Mgr. Ratko Peric è rimasto nella conversazione amichevole con sacerdoti nella canonica.

Il Papa e Medjugorje

MEDJUGORJE ALLA LUCE DELLA VISITA DEL SANTO PADRE A SARAJEVO

Il Papa è stato a Sarajevo e non è venuto a Medjugorje come molti speravano, nonostante la sua evidente benevolenza verso gli avvenimenti nella parrocchia di Medjugorje. Ricordiamo che anche il Presidente croato Franjo Tudjman, immediatamente prima dell'arrivo del Papa a Sarajevo, aveva dichiarato dinanzi ad un gruppo di politici e sacerdoti che Sua Santità Giovanni Paolo II, in occasione del loro ultimo colloquio, gli aveva detto che in occasione della visita a Sarajevo avrebbe voluto recarsi anche a Medjugorje. A questa testimonianza era presente anche il vescovo locale Ratko Peric, che non ha proferito parola.
Si ignora e presumibilmente si continuerà ad ignorare che il Papa dietro le quinte ha parlato agli alti prelati riuniti a Sarajevo. Si sa invece che ha chiesto chi fosse il provinciale francescano della provincia dell'Erzegovina in cui si trova la parrocchia di Medjugorje. Si sa anche che ha menzionato con un sorriso il nome di Medjugorje al suo arrivo a Sarajevo, in occasione della cena presso il Seminario Cattolico e della sua partenza da Sarajevo. Ma non si è levata molta polvere attorno a tutto questo.
Gli animi si sono invece riscaldati dopo la consueta udienza generale del Papa del mercoledì subito dopo la visita a Sarajevo. Come rivelano i dispacci di agenzia, il Papa in quella occasione ha dichiarato tra le altre cose: "Durante la guerra non si sono arrestati i pellegrinaggi dei credenti ai santuari mariani, nè in Bosnia ed Erzegovina, nè in altre parti del mondo, in modo particolare a Loreto, per chiedere alla Madre dei popoli ed alla Regina della pace di intervenire in questa regione martoriata". Queste parole del Papa sono state intepretate da molti come un suo diretto riconoscimento degli avvenimenti di Medjugorje.
E' difficile dire come agirà la Chiesa a breve ed a lungo termine relativamente agli eventi di Medjugorje. Con lo scioglimento della Conferenza Episcopale Jugoslava non esiste più una commissione che, insieme ad essa, si occupi di seguire gli eventi nella parrocchia di Medjugorje. La Chiesa dovrà fare qualcosa a riguardo. Nel frattempo Medjugorje seguirà il proprio corso e si realizzerà l'affermazione delle Sacre Scritture secondo cui l'albero si riconosce dai suoi frutti.

PAPA, MEDJUGORJE E PROVINCIALE DELL' ERZEGOVINA

In occasione della visita del Santo Padre in Bosnia ed Erzegovina il 12 - 13 aprile 1997 molti speravano in una sua visita a Medjugorje, poichè egli ha più volte manifestato questo desiderio. Purtroppo le cose non sono andate così. Il Papa però non ha dimenticato Medjugorje.
Il 12 aprile presso l' aeroporto di Sarajevo hanno dato per i primi il loro benvenuto al Papa tre vescovi e due provinciali. Quando il provinciale della Bosnia fra Petar Andjelovic, il primo dei provinciali, si è avvicinato al Papa per salutarlo, il Papa gli ha rivolto la domanda: "Medjugorje?". Egli ha fatto cenno a fra Tomislav Pervan, provinciale dell' Erzegovina, il quale ha detto : "Sono di Mostar e Medjugorje". Il Papa ha annuito con soddisfazione ripetendo due volte: "Medjugorje, Medjugorje". La scena è stata vista da tutti coloro che hanno seguito per televisione l' arrivo del Papa.
Mentre pregava con le persone convenute nella cattedrale di Sarajevo il Papa due volte ha pregato la Regina della Pace per la Bosnia ed Erzegovina. Molti dei presenti hanno interpretato questo gesto come rivolto alla Regina della Pace di Medjugorje.
Dopo la cena presso il seminario cattolico di Sarajevo fra Tomislav ha colto l' occasione per consegnare personalmente al Papa l' ultimissima mongrafia fotografica su Medjugorje inviatagli dai francescani che operano nella parrocchia di Medjugorje. Per un po' hanno anche parlato di Medjugorje. Il Papa ha accolto entrambe le cose in silenzio ma, a giudicare dall' espressione del suo viso, con gioia ed interesse.
Al momento della partenza del Papa dall' aeroporto di Sarajevo fra Tomislav Pervan, salutandolo, gli ha detto: "Sua Santità l' attendiamo a Medjugorje". Il Papa con un sorriso, che si è visto anche sui teleschermi, ha risposto: "Medjugorje, Medjugorje".

IL PRESIDENTE CROATO, MEDJUGORJE ED IL PAPA

Secondo l'accordo di Dayton, la Repubblica di Croazia e la Federazione di Bosnia ed Erzegovina dovrebbero oggi instaurare un rapporto confederale. Uno dei motivi principali per il raggiungimento di questo obiettivo è il legame economico. Per questo motivo il Presidente Franjo Tudjman il 15 marzo 1997 ha preso parte all'inaugurazione di una fabbrica di alluminio locale.
Dopo la celebrazione a Mostar, dietro sua esplicita richiesta, il Presidente croato è venuto a far visita al Santuario della Regina della Pace di Medjugorje. Al suo arrivo è stato accolto dal provinciale della provincia francescana dell'Erzegovina, Fra Tomislav Pervan, e dal parroco della parrocchia di Medjugorje, Fra Ivan Landeka. Commosso dall'incontro col santuario e dall'esultanza della folla costituita da più di 30.000 persone provenienti da tutte le parti della Bosnia ed Erzegovina qui convenute per salutarlo, il Presidente ha avuto un colloquio con i sacerdoti presenti. Erano presenti non solo i sacerdoti che operano nella parrocchia, ma anche quelli di parrocchie limitrofe. Come a Mostar, erano presenti il vescovo locale Ratko Peric ed una quindicina dei maggiori funzionari della Repubblica di Croazia e della Federazione della Bosnia ed Erzegovina.
Tra le altre cose Franjo Tudjman ha anche detto: "Vorrei ripetere che, in occasione del nostro ultimo colloquio, Papa Giovanni Paolo II mi ha detto che durante la visita in Bosnia ed Erzegovina vorrebbe visitare anche Medjugorje."
Secondo le ultime notizie, il Papa non visiterà Medjugorje il 13 aprile, ma è bene sapere che lo desidera.

LE DICHIARAZIONI DI PAPA GIOVANNI PAOLO II SU MEDJUGORJE

Queste dichiarazioni non recano il sigillo papale e non sono state firmate, ma sono state riferite da testimoni affidabili. Proprio per questo motivo le inseriamo tra i "Documenti".
  1. Durante un colloquio privato il Papa ha detto a Mirjana Soldo: "Se non fossi il Papa, sarei già a Medjugorje a confessare".
  2. Monsignor Maurillo Krieger, ex vescovo di Florianopolis (Brasile) è stato a Medjugorje quattro volte, la prima nel 1986. Egli scrive: "Nel 1988 insieme a otto altri vescovi e trentatrè sacerdoti sono stato in Vaticano per gli esercizi spirituali. Il Papa sapeva che dopo gli esercizi molti di noi si sarebbero recati a Medjugorje. Prima che lasciassimo Roma, dopo una Santa Messa privata con il Papa, egli ci disse, sebbene nessuno glielo avesse chiesto: "Pregate per me a Medjugorje." In un'altra occasione dissi al Papa: "Vado a Medjugorje per la quarta volta." Il Papa meditò per un po' e poi disse: "Medjugorje, Medjugorje. E' il centro spirituale del mondo." Lo stesso giorno parlai con altri vescovi brasiliani e con il Papa durante il pranzo e gli dissi: "Santità, posso dire ai veggenti di Medjugorje che Lei invia loro la Sua benedizione?" Ed egli rispose: "Sì, sì" e mi abbracciò.
  3. Ad un gruppo di medici che si occupano soprattutto della tutela delle vite non nate l'1 agosto 1989 il Papa disse: "Sì, oggi il mondo ha perso il significato del soprannaturale. A Medjugorje molti hanno cercato e trovato questo senso nella preghiera, nel digiuno e nella confessione."
  4. Il settimanale cattolico coreano "Notizie cattoliche" l'11 novembre 1990 ha pubblicato un articolo scritto dal Presidente della Conferenza Episcopale Coreana, Monsignor Angelo Kim: "Al termine dell'ultimo sinodo dei vescovi a Roma, i vescovi coreani furono invitati a colazione dal Papa. In quella occasione Monsignor Kim si rivolse al Papa con le seguenti parole: "Grazie a Lei la Polonia si è liberata del comunismo." Il Papa replicò dicendo: "Non sono stato io. E' opera della Vergine Maria, come Ella aveva annunciato a Fatima ed a Medjugorje". L'arcivescovo Kwanyj poi disse: "In Corea, nella città di Nadje, c'è una Vergine che piange." Ed il Papa: "...Ci sono dei vescovi, come quelli in Jugoslavia, che sono contrari... ma bisogna anche guardare alla moltitudine di persone che sono sicure di questo, alle numerose conversioni... tutto ciò è conforme al Vangelo; tutti questi fatti devono essere seriamente esaminati." La sopra citata rivista riporta quanto segue: "Questa non è una decisione della Chiesa. Questa è un'indicazione in nome del nostro comune Padre. Senza esagerare, non bisogna trascurare tutto ciò..."
    (Dalla rivista "L'homme nouveau", 3 febbraio 1991).
    (Nasa ognjista, XXI, 3, Tomislavgrad, anno 1991, pag. 11).
  5. L'arcivescovo Kwangju gli disse: "In Corea, nella città di Nadje, la Vergine piange.... Il Papa gli rispose: "Ci sono dei vescovi, come in Jugoslavia, che sono contrari..., ma bisogna guardare il numero delle persone che rispondono all'appello, le numerose conversioni... Tutto questo è nei piani del Vangelo, tutti questi eventi devono essere esaminati seriamente." (L'Homme Nouveau, 3 febbraio 1991).
  6. Il Papa ha detto a Fra Jozo Zovko il 20 luglio 1992: "Occupatevi di Medjugorje, proteggete Medjugorje, non vi stancate, tenete duro. Coraggio, io sono con voi. Difendete, seguite Medjugorje."
  7. L'arcivescovo del Paraguay Monsignor Felipe Santiago Benetez nel novembre 1994 ha chiesto al Santo Padre se era giusto accettare che i credenti si raccogliessero nello spirito di Medjugorje e soprattutto con un sacerdote di Medjugorje. Il Santo Padre gli ha risposto: "Approva tutto quello che riguarda Medjugorje."
  8. Durante la parte non ufficiale dell'incontro tra Papa Giovanni Paolo II ed una delegazione religiosa e statale croata, tenutosi a Roma il 7 aprile 1995, il Santo Padre tra le altre cose ha detto che c'è la possibilità di una sua visita in Croazia. Ha parlato della possibilità di una sua visita a Spalato, al santuario mariano di Marija Bistrica e a Medjugorje (Slobodna Dalmacija, 8 aprile 1995, pagina 3).

LA VERGINE A PROPOSITO DI GIOVANNI PAOLO II

  1. Secondo la testimonianza dei veggenti il 13 maggio 1982, in seguito all'attentato al Papa, la Vergine ha detto: "I suoi nemici hanno cercato di ucciderlo, ma io l'ho difeso."
  2. Per mezzo dei veggenti, la Madonna invia un Suo messaggio al Papa il 26 settembre 1982: "Possa egli considerarsi il padre di tutti gli uomini, e non solo dei cristiani; possa egli annunciare instancabilmente e coraggiosamente il messaggio di pace ed amore tra gli uomini."
  3. Tramite Jelena Vasilj, che ebbe una visione interiore, il 16 settembre 1982 la Vergine parlò del Papa: "Dio gli ha dato il potere di sconfiggere satana!"
    Ella desidera che tutti e soprattutto il Papa: "diffondano il messaggio che ho ricevuto dal mio Figlio. Desidero affidare al Papa la parola con cui sono venuta a Medjugorje: Pace; egli la deve diffondere in tutti gli angoli del mondo, deve unire i cristiani con la sua parola ed i suoi comandamenti. Possa questo messaggio diffondersi soprattutto tra i giovani, che lo hanno ricevuto dal Padre nella preghiera. Dio lo ispirerà."
    Facendo riferimento alle difficoltà della parrocchia legate ai vescovi ed alla commissione d'inchiesta sugli avvenimenti nella parrocchia di Medjugorje, la Vergine ha detto:
    "Bisogna rispettare l'autorità ecclesiastica, tuttavia, prima che essa esprima il suo verdetto, è necessario progredire spiritualmente. Questo verdetto non verrà espresso rapidamente, ma sarà simile alla nascita che viene seguita dal battesimo e dalla cresima. La chiesa confermerà solo quello che è nato da Dio. Dobbiamo progredire ed andare avanti nella vita spirituale spinti da questi messaggi."
  4. In occasione del soggiorno di Papa Giovanni Paolo II in Croazia, la Vergine ha detto:
    "Cari figli,
    Oggi sono vicina a voi in modo speciale, per pregare per il dono della presenza del mio amato figlio nel vostro paese. Pregate figlioli per la salute del mio adorato figlio che soffre e che io ho scelto per questo tempo. Io prego e parlo con mio Figlio Gesù perchè si realizzi il sogno dei vostri padri. Pregate figlioli in modo particolare perchè satana è forte e vuole distruggere la speranza nei vostri cuori. Vi benedico.
    Grazie per aver risposto alla mia chiamata!" (25 agosto 1994)

I cardinali a Medjugorje ed a proposito di Medjugorje

IL CARDINALE ECUADORENO BERNARDINO ECHEVERRIA RUIZ

Medjugorje diventa luogo di incontro anche per i più alti rappresentanti ecclesiastici. Così, dopo il 18° anniversario, è venuto in visita a Medjugorje il cardinale dell’Ecuador Bernardino Echeverria Ruiz, arcivescovo a riposo di Guayaquil. Si è trattenuto per due giorni. Prima di andar via, gli abbiamo chiesto un incontro. Ecco cosa ci ha detto a proposito di sé e delle sue impressioni:
“Sono un arcivescovo in pensione dell’Ecuador. Tra alcuni mesi, quest’anno, celebrerò cinquant’anni di attività come vescovo. Sono stato inizialmente vescovo di Ambata, che è stata totalmente distrutta dal terremoto. Poi sono diventato arcivescovo di Guayauquil, la più grande città dell’Ecuador. Con l’aiuto di Dio sono riuscito a compiere una grande opera. Quando sono arrivato c’erano sessanta comunità parrocchiali e quando sono andato via ce n’erano più di 150, senza contare le cappelle. Quando sono andato in pensione volevo tornare nel convento francescano e lì vivere tranquillo, poiché sono un francescano. Tuttavia il nunzio apostolico mi pregò di diventare amministratore apostolico di un’altra diocesi poiché il vescovo del luogo in quel periodo era in punto di morte, e la città era stata distrutta dal terremoto. Io dissi: non voglio assolutamente andare, perché voglio stare in pensione, ma se mi ci mandano, ci andrò per obbedienza. Accettarono questa condizione e mi mandarono. Così la mia vita è trascorsa nel rinnovamento della Chiesa, così come anche san Francesco aveva sentito le parole provenire dalla croce che gli dicevano di andare e rinnovare la Chiesa.
Ho immediatamente provato il desiderio di venire a Meðugorje, ma non è stato possibile fino ad ora e sono quindi felice di trovarmi qui. Per quanto riguarda i messaggi, noi li conosciamo già molto bene, perché sono totalmente biblici. Quello che mi ha attirato è stato il desiderio di vivere questa comunità parrocchiale ed incontrare i fratelli francescani che qui svolgono un lavoro fantastico. E’ questa la vera evangelizzazione. Quando ieri sera ho partecipato alla Santa Messa serale, per me è stata un’esperienza straordinaria. Qui c’è tempo per la preghiera, per la celebrazione della Messa. Ho provato una forte devozione quando abbiamo recitato il Rosario prima della S. Messa. Tutto ciò mi ha colpito profondamente. Ho capito che, oltre ai messaggi che la Vergine ha dato, qui la sua presenza è molto importante. Qui Dio parla attraverso Maria non solo per voi, ma per tutti i popoli e tutte le culture. Qui non si viene per turismo, ma per confessarsi ed incontrare Dio. Questo è un momento divino per il mondo. Oltre ai messaggi ed alla presenza di Maria, è molto importante tutto il lavoro che qui si fa. Io personalmente qui avverto l’inizio della conversione di tutta l’Europa. Ho visto moltissime persone aspettare per confessarsi. Molti fedeli fanno la comunione e celebrano la Santa Messa. Per tutti noi nel pastorale questa deve essere la cosa essenziale e più importante, essere a disposizione della gente. Qui accade. Sono grato a Dio per avere incontrato qui i miei confratelli francescani ed il popolo croato e per aver sentito la vostra fede.
Voglio darvi questo messaggio: guardiamo avanti. Non dobbiamo aver paura di nulla perché Maria è con noi. Seguendo Lei, arriveremo a Cristo. Il mondo si convertirà se accetterà Maria ed i suoi messaggi. Mi congratulo con i miei fratelli francescani e sono orgoglioso di tutti voi (perché anch’io sono francescano!) perché i miei confratelli qui svolgono la vera missione francescana: rinnovano la Chiesa di cristo, come Cristo ha detto tramite San Damiano al nostro serafico fratello Francesco: rinnova la mia Chiesa. Questo è quello che qui mi entusiasma. Rimango con voi come il vostro fratello più piccolo e prego per voi tutti. Possa Dio benedirvi per intercessione di Francesco e della Regina della Pace. ”

IL CARDINALE TONINI A PROPOSITO DI MEDJUGORJE

La prefazione di un libro di recente pubblicazione dal titolo "Parola di Maria", dell' autore italiano Luciano Moia, è stata scritta dal cardinale Esilio Tonini, arcivescovo emerito di Ravenna. Riportiamo una dichiarazione molto concisa su Medjugorje fornita in risposta ad una domanda formulatagli.
Domanda: In tutti luoghi delle apparizioni, vere o presunte si verificano straordinari fermenti di devozione. Si registrano conversioni, si torna alla preghiera, si riscopre la fede. Chi è stato a Medjugorje racconta che in quel luogo sembra addirittura di respirare la fede, il sopranaturale pare di diventare realtà tangibile. E questo, in una società come la nostra, fredda e indiferente, non potrebbe già essere considerato un piccolo o grande miracolo?
Risposta: Si, so che tutto ciò si verifica. A Medjugorje arrivano migliaia di pellegrini, si prega, si riscopre la fede. E' un grande un dono e ne ringraziamo il Signore. La Chiesa però, prima di pronunciarsi, attende ancora. E' una cautela giusta. Ogni dubio deve essere esaminato, ogni incertezza risolta. Presonalmente ritengo che le perplesità dell' episcopato locale, con tutte le sfumature delle diverse posizioni, debbano essere motivo di riflessione. Sarà indispensabile comunque attendere il pronunciamento ufficiale del Vaticaano. Mi fido della promessa fatta da Cristo agli apostoli e ai loro successori in eterno: il giudizio della Chiesa che sarà pronunciaato in nome di Cristo sarà quello che mi convincerà della credibilità di un' apparizione o di un' evento sopranaturale."
Luciano Moia: "Parola di Maria", (Edizioni Segno, Udine, 1996, pag.13)

IL CARDINALE WAMALA A PROPOSITO DI MEDJUGORJE, giugno 1995.

Il Cardinale Emmanuel Wamala dell'Uganda è venuto in visita a Medjugorje all'inizio di giugno di quest'anno. Al suo ritorno a casa ci ha inviato una lettera nella quale, tra le altre cose, si dice:
"Il ricordo del mio pellegrinaggio a Medjugorje è ancora vivo in me. La mia esperienza di questo luogo santo si potrebbe riassumere in tre punti: preghiera, penitenza e comunione nella fede. Mi sembra che siano queste le tre caratteristiche principali di Medjugorje. Avete davvero motivo di essere grati a Dio.
Partecipiamo la nostra gioia alla vostra comunità."

LA VISITA DI UNA COPPIA DI CARDINALI A MEDJUGORJE, maggio 1995

A maggio si sono recati in visita a Medjugorje due cardinali: il cardinale ugandese Wamala ed il cardinale Margeot delle isole Mauritius.
In occasione di questo soggiorno di una settimana il cardinale Wamala ha dichiarato: "Osservando le difficoltà in cui si trovano il mio ed il vostro paese ed anche tutta l'umanità, come cardinale sento l'esigenza di raccomandare a tutti di continuare a pregare per la pace nel mondo. Medjugorje è davvero un luogo di preghiera per la pace. Bisogna però sapere che la pace non è sufficiente e che bisogna fare anche qualcos'altro affinchè la pace possa regnare, ed in modo particolare voi che vivete qui. Stamattina ho capito in questo luogo che la pace è in noi stessi. A Medjugorje ci si sente bene, il clima è piacevole, la gente affettuosa e devota ed esiste un modo particolare di pregare, parlare ed amare. Questo è davvero un luogo in cui la gente viene per condividere con gli altri i propri affanni."
Il cardinale Jean Margeot, vescovo emerito di Port Louis nelle Mauritius, dopo alcuni giorni trascorsi nel santuario ha detto di andare via soddisfatto della propria esperienza.

IL CARDINALE HANS URS VON BALTHASAR SCRIVE AL VESCOVO ZANIC

E' considerato uno dei più profondi teologi della nostra epoca. E' stato membro ufficiale della commissione teologica papale. Ha scritto numerosi libri e saggi di teologia. E' noto per essere una guida di esercizi spirituali.
"Monsignore!
Come è possibile che Lei abbia mandato un tanto triste documento in tutto il mondo! Mi sono sentito profondamente colpito vedendo la funzione episcopale tanto degradata. Invece di avere pazienza, come Le era stato raccomandato da più persone, Lei tuona e scaglia saette a scapito di persone note ed innocenti, degne del Suo rispetto e della Sua tutela. Ripete delle accuse che sono state confutate cento volte."
(Ljudevit Rupcic, La verità su Medjugorje, Ljubuski-Humac, pag. 134)

LE PAROLE DEL CARDINALE DI PRAGA FRANTISEK TOMASEK

E' noto in tutto il mondo soprattutto per la sua posizione nei confronti del comunismo nell'ex Cecoslovacchia. Ha sofferto molto per la fede cattolica.
"Rintengo che noi qui dobbiamo anche agli eventi di Medjugorje una parte della nostra grande primavera spirituale, che Dio ci ha donato per mezzo di Maria. La preghiera ed il digiuno, la fede e la conversione e l'invito alla pace possono venire solo da Dio. Ho incontrato molte persone che sono state in pellegrinaggio a Medjugorje. Sono pieni di speranza e del desiderio di testimoniare e vivere la propria fede. So di molti gruppi di credenti che mi dicono che pregano e digiunano e che hanno iniziato a farlo a Medjugorje. Il popolo ha fame e sete della parola di Dio, ma quando gli uomini incontrano degli ostacoli Dio si preoccupa di trovare e raccogliere i Suoi figli in altro modo. Io sono profondamente grato a Dio per Medjugorje che ben si inserisce nel settantesimo anniversario delle apparizioni di Fatima ed in questo anno mariano. Per dirla semplicemente, sento parlare molto di Medjugorje, ma vorrei sentire parlarne di più. Come sarebbe bello recarsi in pellegrinaggio a Medjugorje e dissetarsi con questa nuova speranza. Lo desidererebbero anche molti miei credenti.
(Slavko Barbaric, Colloqui, Sveta Bastina, Duvno 1990, pagg. 182-183)

LA DICHIARAZIONE DEL CARDINALE CROATO FRANJO KUHARIC SU MEDJUGORJE

"Noi vescovi, dopo una triennale commissione di studio, accogliamo Medjugorje come luogo di pellegrinaggio e santuario. Questo vuol dire che non abbiamo nulla in contrario se qualcuno onora la Madre di Dio in una maniera che sia conforme all'insegnamento ed alla dottrina della Chiesa... Pertanto proseguiremo gli studi. La Chiesa non ha fretta."
(Glas Koncila, 15 agosto 1993).

I vescovi ed arcivescovi a Medjugorje ed a proposito di Medjugorje

LEVISITE DEI VESCOVI

Dal 12 al 15 ottobre ha soggiornato a Mexugorje Monsignor Joseph Das della diocesi indiana di Berhampur. Domenica 15 ottobre ha celebrato la Santa Messa per i pellegrini di lingua inglese ed ha anche tenuto l’omelia. Questa P stata la sua prima visita a Mexugorje.
Il 26 ottobre, recandosi a Dubrovnik a seguito di don Ante LuburiF, cancelliere della diocesi di Mostar-Duvanj, P venuto in visita a Mexugorje anche il vescovo messicano Monsignor Florencio Olvera Ochoa della diocesi di Tabasco. Ha affermato che era grande il suo desiderio di visitare Mexugorje perché numerosi sono i pellegrini che si recano in questo luogo. Alla fine di ottobre sono venuti a Mexugorje altri quattro vescovi. Grazie all’organizzazione di un’agenzia americana, insieme a circa 700 pellegrini, questi quattro vescovi hanno visitato per varie settimane i santuari mariani di mezza Europa. Mexugorje P stato uno dei luoghi in cui si sono fermati a pregare. I vescovi sono: Monsignor Leo Drona della diocesi di San Jose, Filippine; Monsignor Nestor CariZo, segretario generale della Conferenza Episcopale delle Filippine, Monsignor Cirilo Almario, vescovo a riposo della diocesi di Malolos nelle Filippine e Monsignor Nicodemus Kirima, arcivescovo di Nyeria in Kenia.

LA VISITA DEL VESCOVO ITALIANO

A fine settembre P giunto per una visita di due giorni a Medjugorje il vescovo a riposo Monsignor Janez Moretti. Monsignor Moretti, prima di essere messo a riposo, ha prestato servizio come nunzio apostolico a Bruxelles, in Belgio.

IL VESCOVO DI SAINT VINCENT E GRANADA AI GIOVANI

Di recente si P concluso l’11° incontro internazionale di preghiera dei giovani dedicato al tema: “La parola si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”. Uno dei docenti P stato Monsignor Robert Rivas, vescovo di Kingstown, Saint Vincent e Granada. In questa occasione egli si P rivolto ai giovani presenti con le seguenti parole :
"Cari ragazzi!
Vi scrivo nello spirito del grande anno Giubilare. E’ un grande privilegio essere con voi qui a Mexugorje in occasione dell’Incontro Internazionale di preghiera dei giovani. Grazie per aver ascoltato e risposto all’invito della Vergine di incontrarvi in quest’oasi di pace, devozione e rinnovamento spirituale. Mi colpisce il fatto che veniate da continenti diversi per rendere testimonianza della vostra fede in Gesj Cristo, il Figlio di Maria. Grazie per essere venuti ad incontrare Gesj in quest’anno giubilare.
La nostra grande confessione di fede giubilare si concentra su Cristo, nel mistero della sua Incarnazione. San Giovanni, l’apostolo prediletto, ci invita ad analizzare profondamente il mistero dell’Incarnazione e della Nascita di Cristo, quando scrive nel Vangelo: ‘La parola si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.‘ Queste sono parole di vita. Ci rivelano quanto Dio sia venuto vicino a noi. Il divino ha toccato l’umano. Tutti quelli che aspettavano, tutto il creato, hanno fatto salti di gioia all’annuncio della nascita di Cristo. Si tratta di un grande evento che celebriamo appunto in questo anno giubilare. Ragazzi, possa il vostro cuore saltare di gioia oggi, perché il vostro Dio P in mezzo a voi.
‘ La parola si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi ‘ (Gv 1,4)
Maria P al centro di questo grande mistero della fede. Ella ha detto “ sX ” a Dio e ci ha donati a Cristo. La nascita di Cristo apre le porte al pij grande discorso d’amore che sia mai stato scritto o pronunciato. Ancora una volta San Giovanni ci introduce al centro di questo discorso : ‘Dio infatti ha tanto amato il mondo, che ha dato il Figlio suo Unigenito affinché chiunque creda in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna.‘ (Gv 3,16) Maria porta questo amore incarnato. Il suo messaggio a voi, cari giovani, P quello di essere portatori di questo amore ai vostri amici ed ai giovani della vostra generazione all’inizio del nuovo millennio. Noi tutti siamo partecipi di questo grande discorso d’amore che deve essere vissuto e ripetuto fino alla fine dei tempi. Gesj ha promesso che sarebbe rimasto con noi per sempre. Questo P amore, un amore che dura in eterno. La nostra fede in Gesj Cristo P il “ dono ” pij prezioso che possiamo condividere con gli altri. Ricordatevi sempre delle parole che la Madre vi ha rivolto: ‘Fate tutto quello che Lui vi dirB!‘
‘ La parola si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi ‘ (Gv 1,4)
Gesj ha ‘annichilito se stesso‘ (Fil 2,7) e si P identificato in tutto con noi, ad eccezione del peccato (Eb 4,14-16). Percib Gesj sa in cosa P con noi. E qual P il nostro rapporto con Gesj ? Il nostro Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II, dice che Gesj si aspetta grandi cose dai giovani. Effettivamente, agli inizi di questo nuovo millennio, avete tra le mani una grande responsabilitB : Accogliere la fede, proteggere la fede e consegnarla alla vostra generazione ed a quelle future. Non potete dunque aspettare di vedere quello che faranno gli altri. Voi dovete essere luce ! Voi, giovani cristiani e cristiane, avete una visione di come andare avanti ? Avete un piano per risvegliare e rafforzare il vostro impegno nei confronti di Cristo ? Il rapporto con Gesj P un impegno che richiede l’energia e l’ardore della vostra giovinezza. Donate oggi a Cristo il vostro ardore giovanile ! ‘Annichilite voi stessi‘ nel servizio e nell’amore verso gli altri. Voi potete realizzare grandi cambiamenti nella Chiesa e nella societB.
Non abbiate paura di diventare i santi del nuovo millennio! (15° giornata mondiale dei giovani, messaggio del Santo Padre, N°3), non abbiate paura di essere uomini e donne di speranza. I vostri vescovi contano su di voi ! La Chiesa conta su di voi. Nel suo messaggio in occasione della Giornata Mondiale dei giovani di quest’anno, il Santo Padre vi indica Cristo come colui che P qui per voi ed al quale bisogna andare. Il Papa vi dice : ‘Non andate da altri se non da Cristo. Non cercate nient’altro se non quello che solo Lui pub darvi.‘ (N°3)
Impegnatevi perché ovunque, in tutto ed in tutti troviate il Cristo. Riconoscetelo nei volti deformi dei ragazzi della vostra generazione. Udite il suo grido nelle grida dei poveri, degli emarginati e di coloro che sono piegati dalla sofferenza. Ascoltate l’invito alla giustizia e prendetevi cura degli altri. Incontrate il Cristo ogni giorno nella sua Parola ed amatelo nell’Eucarestia. Possa la vostra preghiera essere nutrita dall’adorazione eucaristica. Le nostre vite sono vuote senza un rapporto personale con Cristo. Possa questa essere una delle vostre prioritB giovanili. Cristo vuole che siate felici. Vivete dunque gioiosamente la vostra vita. Gesj non P venuto per togliervi la gioia per perché in Lui conosciate la vera gioia.
‘ La parola si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi ‘ (Gv 1,4)
Ragazzi, vi invito a scegliere Dio per tutta la vostra vita ; possa questa essere la vostra scelta di vita. Diventate missionari della vita. Sentite, come Maria, lo stimolo dello Spirito Santo ed andate prontamente lX dove Cristo ha bisogno di voi come suoi rappresentanti. Non abbiate paura. Ges j , la Parola che si P fatta carne, il Pane di vita, il vostro fratello, P con voi !
Benedico le vostre famiglie, i vostri sacerdoti, i religiosi ed i vostri amici.
Vergine nostra, Regina della Pace, prega per noi! Meðugorje, 3 agosto 2000"

LA VISITA DEL VESCOVO BELGA

Verso la metB di luglio P venuto in visita a Mexugorje il vescovo della cittB belga di Namour, Monsignor Leonard Andre - Mutien. Egli ha soggiornato a Medjugorje per tre giorni. In questa occasione fra Slavko BarbariF ha intervistato Monsignor Leonardom per “Glas mira”. Riportiamo qui di seguito una parte del loro colloquio
AML: Ho conosciuto Mexugorje attraverso i miei seminaristi. Quando ero rettore del seminario di St-Paul a Louvain-la-Neuve, nel 1982 e 1983, alcuni dei miei seminaristi sono venuti a Mexugorje. Tutto cib avveniva proprio all’inizio delle apparizioni. Non ne avevo mai sentito parlare prima. Alcuni seminaristi vennero da me per chiedere il permesso di recarsi a Medjugorje durante il periodo delle feste. Io non sapevo nulla a riguardo e chiesi quale fosse la posizione della Chiesa nei confronti di Medjugorje. Mi dissero che non c’era, che tutto era iniziato da poco e che sembrava che la Vergine apparisse in quel luogo. Mi fecero leggere un articolo ed io dissi loro: andate a vedere, andate a vedere ! Me ne parlarono pij volte e nel 1984 anch’io decisi di andare a vedere. Noi quattro sacerdoti ed i seminaristi venimmo a Medjugorje nel mese di giugno 1984. Devo dire che tutto quello che vidi nella chiesa parrocchiale nel 1984, la devozione popolare, il modo in cui si recita il Rosario, si celebra l’Eucarestia, l’incontro che ebbi con i veggenti per due volte durante l’ “apparizione” in sacrestia, tutto questo mi P sembrato molto positivo, soprattutto il modo in cui qui si pregava.
GM: Quante volte P giB venuto a Mexugorje?
AML: Questa P la mia seconda volta. La prima fu appunto nel 1984. Mi sono fatto un’impressione molto favorevole di tutto quello che ho visto qui. Successivamente mi sono informato. Ho letto dei libri di Padre Laurentin, non tutti, ma molti. Ho letto alcuni articoli e mi sono interessato. In modo particolare, mentre ero professore a Louvain, tra gli studenti ne ho visti alcuni che erano stati a Medjugorje e qui avevano scoperto la preghiera, la confessione, l’Eucarestia ed il digiuno e ricordo che in seminario ho iniziato regolarmente a digiunare il venerdX, seguendo l’esempio di alcuni miei seminaristi e di altri studenti che avevo incontrato all’universitB e che avevano iniziato a digiunare in seguito al loro pellegrinaggio a Medjugorje. Quando sono diventato vescovo, ho incontrato molti fedeli della mia diocesi che digiunavano il venerdX e che avevano scoperto i sacramenti grazie all’incontro con Medjugorje. Ho potuto constatare che tra i seminaristi ce n’erano alcuni che avevano vissuto la conversione e ricevuto la vocazione grazie a Mexugorje. Ora ho una trentina di seminaristi, tra i quali ce ne sono alcuni che qui hanno vissuto un’esperienza spirituale che ha caratterizzato la loro vocazione. A me interessano questi frutti. La logica mi insegna che da premesse sbagliate possiamo trarre conclusioni corrette. Il fatto che tante manifestazioni positive avvengano proprio grazie a Medjugorje, P una prova a favore di Medjugorje stessa. Io quindi ho continuato ad informarmi e dicevo sempre che un giorno sarei voluto tornare a Medjugorje. Nel 2000 ho pensato che avrei potuto approfittare del Giubileo per fare un breve pellegrinaggio. Il fatto che al momento in Francia ed in Belgio vi sia molta opposizione nei confronti degli avvenimenti di Medjugorje e libri che la criticano, mi ha spinto a venire a vedere con i miei occhi. Non voglio giudicare le cose, le situazioni e le persone da lontano, solo basandomi su libri ; preferisco piuttosto guardare di persona. Dopo aver informato il vescovo di Mostar della mia venuta, mi sono recato qui come un pellegrino, per pregare, ma anche per convincermi e devo dire che tutto quello che vedo nella chiesa parrocchiale, per quanto riguarda il pastorale, P molto positivo: la preghiera del Rosario, l’Eucarestia, l’adorazione, una solida devozione, profondamente ispirata. Per quanto riguarda gli avvenimenti di Medjugorje, non sta a me chiarirli. Questo P di competenza del vescovo locale, dei vescovi della Bosnia-Erzegovina i quali, dopo un’analisi dettagliata della situazione, devono formulare un giudizio sulla veridicitB o meno delle apparizioni. Questa non P una questione che interessa me ! In ogni caso, accetterb il giudizio ufficiale della Chiesa.
GM: Perché nella Chiesa si indugia quando si vedono dei frutti positivi ?
AML: Io penso che la Chiesa, nella sua saggezza, voglia innanzitutto individuare i fatti all’interno di questi fenomeni e poi i frutti. Penso sia questa la regola elaborata giB dal cardinale Šeper quando era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Innanzitutto si accertano i fatti e poi frutti. L’accertamento dei frutti non P sufficiente. E’ necessario valutare i fatti, ma l’abbondanza dei frutti P di per sé un elemento positivo sebbene mi sembri che, come in tutte le questioni umane, vi siano anche frutti cattivi. Laddove ci sono gli uomini, ci sono anche questioni umane, che talvolta vanno anche oltre l’uomo. CosX come avvenne per i 12 apostoli …
GM: Da dove viene l’opposizione ?
AML: Capisco che si pongano domande sui fenomeni di Medjugorje e che vi siano obiezioni nei confronti delle apparizioni che qui avvengono. Comprendo che ad esempio si pongano le seguenti domande: molte apparizioni, il fatto che essere siano in un certo senso prevedibili, si conosce la data. Comprendo che vi sia una certa opposizione. Personalmente non do alcun giudizio aprioristico su quello che la Santissima Vergine dovrebbe o non dovrebbe fare. Io preferisco accettare le cose, anche se non sono in sintonia con le mie idee personali, ma capisco che ci si ponga delle domande e credo, in base a quello che ho potuto vedere, che in questo fenomeno di Medjugorje ci siano cose vere, ma anche dei parassiti. Credo che esistano cose fondamentali, ma anche casuali: le prime sono positive, le seconde negative. A Lourdes sono stato profondamente colpito dalla testimonianza di Bernarda, che considero veritiera al 100%. Mi sembra che qui, attorno all’avvenimento centrale, ci siano stati dei parassiti. Comprendo che ci si possa porre delle domande. Mi sono informato anche sugli interrogativi che si pongono coloro che non sono favorevoli a Mexugorje. Bisogna ascoltarli e per questo ho letto il libro di Joachim Boufflet, dall’inizio fino alla fine. E’ scritto in un tono polemico che mi sembra fuori luogo, ma si pone interrogativi legittimi che un giorno dovranno essere chiariti e ricevere una risposta storicamente confermata. Dunque accetto queste domande, ma voglio rimanere aperto dinanzi agli eventi. Conosco alcuni amici vescovi la cui regola di condotta P la seguente: “Attenzione, se siamo aperti dinanzi agli avvenimenti di Medjugorje forse possiamo incoraggiare un qualcosa che non P affidabile”. Il rischio esiste. Io sono invece sensibile piuttosto al rischio opposto e dico: “E’ anche possibile che il cielo abbia parlato agli uomini in questo luogo e non voglio correre il rischio di precludermi a priori questa grazia”. Esistono due rischi: il rischio che ci sbagliamo su Medjugorje ed il rischio di passare vicino ad un grande dono di grazia.
GM:Il dono del Cielo?
AML: Desidero che coloro che possiedono la grazia e la competenza, il vescovo locale, la conferenza episcopale della Bosnia-Erzegovina, le commissioni teologiche e dottrinali, continuino ad analizzare questo fenomeno, che un giorno formulino il giudizio della Chiesa su quanto P qui accaduto. Sino a quel momento, tra i due rischi, io preferisco correre il rischio di essere aperto, piuttosto che quello di precludersi a priori la grazia di Dio che pub operare in questo luogo. Dunque assumo una posizione di apertura nella ragionevolezza.
GM:Noi francescani, in attesa del giudizio definitivo, ci mettiamo al servizio delle persone che vengono qui. Il vescovo ci considera “disubbidienti” a causa delle “apparizioni”, ma non abbiamo una grande scelta: se le persone vengono qui, noi dobbiamo metterci al loro servizio…
AML: In base a quello che posso vedere, la vostra opera pastorale nella chiesa parrocchiale non si fonda sulle apparizioni in quanto tali. Mi sembra che non si parli delle apparizioni quando si celebrano l’Eucarestia ed i sacramenti. Di tanto in tanto sento dire : “ Tutti i frutti di Medjugorje derivano semplicemente dal fatto che si celebra l’Eucarestia, che si adora l’Eucarestia, che ci si confessa, che si prega. I frutti quindi, se ce ne sono, non derivano dalle apparizioni, ma dai sacramenti della Chiesa ”. Talvolta sento dire tutto questo.
GM:Alcuni dicono: “LX dove c’P la preghiera, ci sono grazie e miracoli”.
AML: Questa logica non mi sembra del tutto esatta. La veritB P che dove c’P la preghiera, l’Eucarestia, la confessione, ci sono anche i frutti. Ma ci sono molti altri posti nel mondo dove si prega, ci si confessa, si celebra l’Eucarestia, ma non vi sono frutti cosX evidenti!
GM: Lei dunque pensa che questa dimensione sia attribuibile alle apparizioni ?
AML: Credo si tratti di un’indicazione che merita un ulteriore approfondimento, un’indicazione che induce alla riflessione. Incontro regolarmente dei giovani che pensano al sacerdozio o che hanno avuto un’esperienza profonda di conversione venendo qui, molto pij che in altri luoghi, e questo mi fa porre delle domande. Non posso accettare senza riserve che i frutti di Medjugorje siano legati soltanto ai sacramenti, poiché questi ultimi vengono vissuti anche altrove. Qui esiste un qualcosa che fa porre delle domande. Non sta a me esprimermi in merito alla veridicitB di questi fondamenti, ma vi sono degli interrogativi ai quali non ci si pub sottrarre.
GM: Al termine di questo colloquio, vuole inviare un suo messaggio al mondo ?
AML: Penso che viviamo in un’epoca che, a livello spirituale, richiede urgenza. Sono convinto, come Papa Giovanni Paolo II, che il momento del Giubileo sia un momento di grazia particolare che prepara, come Giovanni Paolo II ha pij volte ripetuto, ad una nuova effusione dello Spirito Santo sulla Chiesa. Quello che mi attendo da Medjugorje P che contribuisca alla preparazione di questa nuova effusione dello Spirito, della quale la Chiesa ed il mondo hanno bisogno. Pertanto ritengo che sia necessario concentrarsi innanzitutto sulle cose essenziali, cosX come voi fate qui, in questa parrocchia : concentrarsi sull’Eucarestia, che P la sorgente della vita cristiana ; per quanto riguarda tutto il resto, ritengo che sia necessario possedere il dono della grazia e che tutti i chiarimenti su Medjugorje avvengano nel miglior clima possibile, per il bene della Chiesa.
GM:Pregheremo per Lei. Ci benedica! Grazie!”

LA VISITA DEL VESCOVO DEL BRASILE

Dall’1 al 4 giugno a Medjugorje ha soggiornato Monsignor Waldemar Chaves de Araujo con un gruppo di pellegrini brasiliani. Prima del suo arrivo a Medjugorje fra Slavko Barbaric ha parlato con Monsignor de Araujo. Riportiamo integralmente il loro colloquio.
S.B.: Eccellenza, dica ai nostri lettosi qualcosa di sé.
WCH: Sono Monsignor. Waldemar Chaves de Araujo, vescovo della diocesi di Sao Joao del Rei in Brasile. La situazione nella mia diocesi P buona. Ho instaurato buoni rapporti con i miei sacerdoti, religiosi e laici ed abbiamo vari gruppi di persone attive che operano a vari livelli. In questo periodo organizziamo soprattutto incontri nelle comunitB parrocchiali, nella diocesi ed anche a livello regionale. Nella mia diocesi ci sono circa 300.000 fedeli, con 304 comunitB. Sono venuto in pellegrinaggio qui con un piccolo gruppo del Brasile, che P venuto in pellegrinaggio in questo luogo dedicato alla presenza di Maria. Preghiamo insieme, meditiamo e rimaniamo in silenzio. Questa P la prima volta che vengo a Medjugorje.
S.B.: Quando e come ha sentito parlare per la prima volta di Medjugorje e qual P la sua esperienza a riguardo?
WCH: Ho letto relazioni sulle apparizioni di Medjugorje e su tutto quello che qui accade, ho parlato con la gente che P venuta qui in pellegrinaggio. Io credo che la Madonna qui appaia. Ella P la Madre di Gesj e Madre nostra e vuole aiutarci. Ecco perché sono venuto con un gruppo e viviamo questi giorni consapevoli che Ella sia presente in modo speciale come una Madre in mezzo a noi. In base alla mia esperienza posso dire che questo P realmente un luogo di preghiera. Posso dire che ho sempre avuto una speciale devozione per Maria, ma qui l’ho rinnovata ed approfondita. Non ci sono davvero difficoltB a credere che Ella appaia qui. Dio agisce come vuole e quando vuole e cosX ha deciso di operare a Medjugorje.
S.B.: Ha un messaggio particolare per i parrocchiani, i pellegrini e la gente in generale?
WCH: Il mio messaggio da Medjugorje P un messaggio di speranza. Chi sceglie una vera devozione per Maria e fa quello che Lei dice, incontrerB Gesj e GesJ.D.na la speranza. Chi vuole iniziare a vivere i sacramenti, come ho visto che qui vengono vissuti, la celebrazione della Messa, la confessione, l’adorazione e la preghiera, riempirB la propria vita di speranza e pace. Insieme a Maria il nostro cammino P sicuro. Accettate quello che dice, Ella conosce il cammino, conosce il suo Figlio e ci aiuterB lungo la nostra strada fino alla patria celeste. Dio vi benedica ed io pregherb per tutti voi.

LA VISITA DEL VESCOVO TEDESCO

Dal 18 al 23 marzo a Medjugorje ha soggiornato Monsignor Franziskus Eisenbach, vescovo ausiliario di Mainz. Ecco le sue impressioni:
"Sono qui in veste di pellegrino. Voglio conoscere Medjugorje e pregare qui. Già da anni la seguo e la conosco ed avrei voluto venire prima, ma ho atteso un segno certo per decidere di venire a Medjugorje. Questa volta sono stato esplicitamente invitato e per questo sono venuto. La prima impressione è stata quella di una chiesa sempre piena, durante tutte le Messe, e soprattutto durante l'adorazione. E' evidente che molte persone abbiano compreso che questo è soprattutto un luogo di preghiera. Molti riferiscono che qui il loro modo di pregare migliora e che compiono un'esperienza di preghiera comune. Conosco molte persone che a Medjugorje hanno rinnovato la propria fede ed hanno imparato di nuovo a pregare. Ora anch'io ho potuto sperimentare come Medjugorje possa essere di aiuto in questo senso. La seconda esperienza, per me molto importante, è stata che a Medjugorje non ci si occupa soltanto di preghiera e la preghiera porta frutti all'uomo, soprattutto delle persone in difficoltà Vorrei ricordare in modo particolare il "Majèino selo", presso cui trovano rifugio madri con bambini, donne abbandonate ed orfani di guerra ed il tutto è collegato ad un grande asilo dove vi sono incontri tra i bambini di famiglie sane e bambini che, per i motivi più diversi, non hanno più una famiglia normale. Ho visto che qui i bambini abbandonati hanno la possibilità di imparare a vivere e questo è molto importante. Mi ha inoltre colpito in modo particolare la comunità di Suor Elvira dove i tossicodipendenti e coloro che sono dipendenti da altre forme di male trovano un luogo di rifugio e guarigione. Con loro ho celebrato la Santa Messa ed abbiamo pregato insieme al mattino. E' stato molto bello vedere con quanta forza preghino e con quale gioia celebrino la Santa Messa. Ho capito che il metodo migliore per guarire è quello di approfondire la propria fede e vivere la comunità nella preghiera e nel lavoro.
Per me è stato molto importante sentir parlare dell'iniziativa padrini-bambini, ovvero l'azione di sostegno in favore dei figli di difensori della patria morti, a cui partecipano numerose famiglie tedesche, inviando mensilmente un contributo in denaro alle famiglie sofferenti ed ai loro bambini. Questo amore concreto verso i bisognosi mi dimostra che a Medjugorje c'è un vero spirito di preghiera. L'amore verso Dio che si rivela nella preghiera ha portato dei frutti che si manifestano nella cura verso gli uomini.
Volevo inoltre comprendere meglio il fenomeno delle apparizioni e per questo motivo ho cercato di incontrare almeno una delle persone che parlano delle proprie esperienze e sostengono di vedere la Vergine. Ho incontrato una delle veggenti, ho parlato con lei e sono stato presente all'apparizione. Durante il primo incontro con Marija a casa sua, l'ho trovata in giardino a lavorare con gli stivali di gomma. E' una donna perfettamente normale, giovane e con tre figli. Parlando con lei ho compreso che è molto sveglia, sa porre delle domande e parlare delle proprie esperienze; sa distinguere bene le cose e si rende conto di quello che è bene e di quello che non lo è. Mi ha invitato a partecipare alla preghiera a casa sua, quando si prepara all'incontro con la Madonna, che dura ormai da più di 18 anni. Abbiamo pregato nella cappellina della sua casa e qui, per l'occasione, si erano riunite molte persone. Abbiamo recitato il Rosario in varie lingue ed abbiamo atteso il momento dell'apparizione. Marija ci ha avvertiti che il momento si stava avvicinando e dopo la preghiera, da lei guidata, è rimasta in silenzio. Tutti abbiamo capito che in quel momento vedeva la Vergine. Dopo l'apparizione ci ha detto che la Madonna aveva pregato per noi e ci aveva benedetti. Ancora una volta ci ha chiesto di pregare. L'incontro con Marija mi ha fatto capire che è perfettamente normale, una giovane donna, che sta con i piedi sulla terra e che si prende cura dei suoi figli. Ho visto che ha un buon rapporto con la sua famiglia e con i pellegrini. E' semplice e naturale, chiara e comprensibile quando parla delle sue esperienze. In definitiva si può dire che sia una donna alla quale si può credere, degna di fiducia e per questo non ho difficoltà nel credere a quello che dice, soprattutto in quello che vede. Per me è stata un'esperienza molto interessante e sono giunto alla conclusione che questo luogo di preghiera si fonda sull'esperienza che questi giovani hanno ricevuto in dono e che trasferiscono agli altri.
Maria viene venerata a Medjugorje come Regina della Pace. Tale appellativo e quello che Ella chiede avrebbero dovuto preparare il mondo alla spaventosa esperienza della guerra. Dieci anni dopo la prima apparizione in Croazia, Bosnia ed Erzegovina scoppiò la guerra. Medjugorje è un luogo dove si prega continuamente per la pace. Il messaggio di Medjugorje a tutto il mondo è chiaro: bisogna superare le guerre ed i conflitti con la forza dell'amore. Si ha l'impressione che Medjugorje tocchi completamente l'uomo: cuore, anima e corpo. Le preghiere ed il luogo di preghiera catturano l'uomo. Per questo motivo Medjugorje, in questo senso, porta il messaggio a tutta la Chiesa: permettere a Dio ed alla Madonna di toccarci nella nostra realtà umana e permettere a Maria di donarci il suo amore per imparare ad amare con tutto il cuore. Possiamo dunque dire che nessuno deve aver paura di Medjugorje, sebbene non sia stata ancora riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa. Qui si prega davvero in un modo che cambia l'uomo. Per questo motivo qui arriva una moltitudine di fedeli che vuole imparare a pregare. Io desidero portare questo messaggio anche in Germania perché noi tedeschi siamo più inclini al razionalismo che al sentimento. Qui viene inviato un messaggio a tutti gli uomini e di questo abbiamo realmente bisogno.

LA VISITA DEL VESCOVO DEI CARAIBI

Come già preannunciatovi nel Bollettino n. 137, a febbraio è venuto in visita privata a Medjugorje Monsignor Robert Rivas. A Medjugorje arrivano numerosi pellegrini e tra di essi è sempre crescente il numero dei sacerdoti, religiosi e religiose. Naturalmente è in aumento anche il numero dei vescovi. Secondo la dichiarazione di Zara del 1991, i vescovi devono seguire gli avvenimenti di Medjugorje per sapere dove si rechino i loro fedeli. Abbiamo approfittato dell'occasione per parlare con Monsignor Robert Rivas, vescovo di St. Vincent e Grenadines nei Caraibi, che ha soggiornato a Medjugorje per una decina di giorni. Gli siamo grati per la sua disponibilità nel condividere con noi la sua testimonianza. Fra Slavko Barbaric ha parlato con il vescovo Rivas e qui di seguito riportiamo degli stralci della loro conversazione:
SB: Si presenti ai nostri lettori!
RR: Mi chiamo Robert Rivas. Sono nato nel mese di giugno 1946 a Trinidad-Tobago. A 18 anni sono entrato nell'ordine domenicano. Ho portato a termine il noviziato e gli studi teologici in Irlanda. Sono stato ordinato sacerdote nel 1971. Successivamente mi sono recato a Roma e qui ho studiato all'Angelicum, dove ho conseguito il diploma di teologia.
Poiché mi interessava molto il lavoro in radio e televisione, in Irlanda ho studiato comunicazione. Quando, dopo quasi nove anni, sono tornato a Trinidad, i miei superiori mi dissero che mi ero assentato a lungo e che dovevo riacquistare familiarità con i problemi di Trinidad. Ho lavorato per sette anni in tre comunità parrocchiali. Poi sono stato per due anni il responsabile di un servizio di comunicazione. Per dieci anni sono stato insegnante dei novizi. In quel periodo di 10 anni, per sei anni sono stato anche sacerdote degli studenti. In seguito sono stato incaricato di organizzare ed unire varie comunità domenicane nei Caraibi; all'epoca ce n'erano sei, ma non era ancora stata istituita la provincia. Ho lavorato per quattro anni in quel campo e poi sono diventato vescovo di St. Vincent, un'isola nel mar dei Caraibi.
SB: Quando e come ha sentito parlare per la prima volta di Medjugorje?
RR: A Trinidad succedono molte cose che sono legate a Medjugorje, sin dai primi giorni delle apparizioni. Alcuni pellegrini mi avevano chiesto di venire in veste di sacerdote. Nel 1988 risposi a quell'invito. Fui molto felice e soddisfatto della mia prima visita a Medjugorje, perché riscontrai un rinnovamento della fede e della vita nella fede dei pellegrini. La grazia speciale di Medjugorje è che i sacerdoti che vengono con i gruppi hanno la possibilità di operare come sacerdoti, mettendosi a disposizione per la confessione ed i colloqui. La confessione è la grazia più grande di Medjugorje. Venendo a Medjugorje i pellegrini acquisiscono prontezza nelle loro parrocchie, dal punto di vista della preghiera, della vita sacramentale e delle attività parrocchiali in genere. Proprio per tutto quello che ho potuto vedere nella gente devo dire che qui esiste una grazia speciale e che Maria è presente. Io credo davvero che la Vergine parli qui.
SB: Cosa l'ha convinta ed aiutata in modo particolare ad accettare Medjugorje?
RR: Lo ripeto: i pellegrini che qui hanno iniziato a cambiare la propria vita ed hanno scelto una vita di fede.
SB: Questa è la sua seconda volta a Medjugorje, non come sacerdote, ma come vescovo. Cosa può dirci ora?
RR: Questa volta avevo deciso di venire e di rimanere in silenzio, in "incognito". Voglio fare qui i miei esercizi spirituali e rimanere in silenzio. Tuttavia le cose non sono andate così perché i pellegrini mi hanno chiesto di confessarli ed io l'ho fatto. Ho capito che il mio ruolo di sacerdote è cambiato. Mi ha colpito profondamente l'amore dei fedeli nei confronti del vescovo. Chi ama il vescovo, ama la Chiesa. Qui lo Spirito Santo è all'opera. Qui la Vergine è all'opera. Io personalmente desidero essere sempre sotto la sua protezione. SB: Desidera raccomandare qualcosa da Meðugorje?
RR: Quello che cerco di realizzare nella mia vita è la semplicità. Credo di aver appreso la semplicità nella sofferenza del mio sacerdozio ed in me si è sviluppato un amore profondo nei confronti di Dio, della Vergine, della Chiesa ed anche una totale devozione a Cristo. Tutto quello che desidero è compiere la volontà di Dio e agire per Lui. Il mio messaggio alla comunità parrocchiale, ai veggenti, ai sacerdoti della parrocchia ed a tutti i pellegrini è quello di essere pronti a dedicare completamente la propria vita a Dio e a liberarsi per l'amore, per poter vivere il Vangelo in una totale semplicità e bellezza. Voglio che tutti riconoscano che Gesù è il Re della nostra vita. Noi cattolici dobbiamo essere pronti a mostrare al mondo la bellezza della nostra fede con l'aiuto della Madonna. Raccomando a tutti di venire a Medjugorje perché qui riscopriranno la propria fede nella Chiesa e nella Vergine e diventeranno gioiosi testimoni della lieta novella. Ed a Medjugorje la lieta novella è: Pace.
SB: Grazie per l'intervista e le promettiamo le nostre preghiere.

LA VISITA DEL VESCOVO DEL BRASILE

Dal 3 a 5 marzo è venuto in visita privata a Medjugorje Monsignor Joao E. M. Terra, vescovo ausiliario di Brasilia in Brasile. Questa è la sua seconda visita a Medjugorje.

LA VISITA DEL VESCOVO DEI CARAIBI

Come già preannunciatovi nel Bollettino n. 137, a febbraio è venuto in visita privata a Medjugorje Monsignor Robert Rivas. A Medjugorje arrivano numerosi pellegrini e tra di essi è sempre crescente il numero dei sacerdoti, religiosi e religiose. Naturalmente è in aumento anche il numero dei vescovi. Secondo la dichiarazione di Zara del 1991, i vescovi devono seguire gli avvenimenti di Medjugorje per sapere dove si rechino i loro fedeli. Abbiamo approfittato dell'occasione per parlare con Monsignor Robert Rivas, vescovo di St. Vincent e Grenadines nei Caraibi, che ha soggiornato a Medjugorje per una decina di giorni. Gli siamo grati per la sua disponibilità nel condividere con noi la sua testimonianza. Fra Slavko Barbaric ha parlato con il vescovo Rivas e qui di seguito riportiamo degli stralci della loro conversazione:
SB: Si presenti ai nostri lettori!
RR: Mi chiamo Robert Rivas. Sono nato nel mese di giugno 1946 a Trinidad-Tobago. A 18 anni sono entrato nell'ordine domenicano. Ho portato a termine il noviziato e gli studi teologici in Irlanda. Sono stato ordinato sacerdote nel 1971. Successivamente mi sono recato a Roma e qui ho studiato all'Angelicum, dove ho conseguito il diploma di teologia.
Poiché mi interessava molto il lavoro in radio e televisione, in Irlanda ho studiato comunicazione. Quando, dopo quasi nove anni, sono tornato a Trinidad, i miei superiori mi dissero che mi ero assentato a lungo e che dovevo riacquistare familiarità con i problemi di Trinidad. Ho lavorato per sette anni in tre comunità parrocchiali. Poi sono stato per due anni il responsabile di un servizio di comunicazione. Per dieci anni sono stato insegnante dei novizi. In quel periodo di 10 anni, per sei anni sono stato anche sacerdote degli studenti. In seguito sono stato incaricato di organizzare ed unire varie comunità domenicane nei Caraibi; all'epoca ce n'erano sei, ma non era ancora stata istituita la provincia. Ho lavorato per quattro anni in quel campo e poi sono diventato vescovo di St. Vincent, un'isola nel mar dei Caraibi.
SB: Quando e come ha sentito parlare per la prima volta di Medjugorje?
RR: A Trinidad succedono molte cose che sono legate a Medjugorje, sin dai primi giorni delle apparizioni. Alcuni pellegrini mi avevano chiesto di venire in veste di sacerdote. Nel 1988 risposi a quell'invito. Fui molto felice e soddisfatto della mia prima visita a Medjugorje, perché riscontrai un rinnovamento della fede e della vita nella fede dei pellegrini. La grazia speciale di Medjugorje è che i sacerdoti che vengono con i gruppi hanno la possibilità di operare come sacerdoti, mettendosi a disposizione per la confessione ed i colloqui. La confessione è la grazia più grande di Medjugorje. Venendo a Medjugorje i pellegrini acquisiscono prontezza nelle loro parrocchie, dal punto di vista della preghiera, della vita sacramentale e delle attività parrocchiali in genere. Proprio per tutto quello che ho potuto vedere nella gente devo dire che qui esiste una grazia speciale e che Maria è presente. Io credo davvero che la Vergine parli qui.
SB: Cosa l'ha convinta ed aiutata in modo particolare ad accettare Medjugorje?
RR: Lo ripeto: i pellegrini che qui hanno iniziato a cambiare la propria vita ed hanno scelto una vita di fede.
SB: Questa è la sua seconda volta a Medjugorje, non come sacerdote, ma come vescovo. Cosa può dirci ora?
RR: Questa volta avevo deciso di venire e di rimanere in silenzio, in "incognito". Voglio fare qui i miei esercizi spirituali e rimanere in silenzio. Tuttavia le cose non sono andate così perché i pellegrini mi hanno chiesto di confessarli ed io l'ho fatto. Ho capito che il mio ruolo di sacerdote è cambiato. Mi ha colpito profondamente l'amore dei fedeli nei confronti del vescovo. Chi ama il vescovo, ama la Chiesa. Qui lo Spirito Santo è all'opera. Qui la Vergine è all'opera. Io personalmente desidero essere sempre sotto la sua protezione. SB: Desidera raccomandare qualcosa da Meðugorje?
RR: Quello che cerco di realizzare nella mia vita è la semplicità. Credo di aver appreso la semplicità nella sofferenza del mio sacerdozio ed in me si è sviluppato un amore profondo nei confronti di Dio, della Vergine, della Chiesa ed anche una totale devozione a Cristo. Tutto quello che desidero è compiere la volontà di Dio e agire per Lui. Il mio messaggio alla comunità parrocchiale, ai veggenti, ai sacerdoti della parrocchia ed a tutti i pellegrini è quello di essere pronti a dedicare completamente la propria vita a Dio e a liberarsi per l'amore, per poter vivere il Vangelo in una totale semplicità e bellezza. Voglio che tutti riconoscano che Gesù è il Re della nostra vita. Noi cattolici dobbiamo essere pronti a mostrare al mondo la bellezza della nostra fede con l'aiuto della Madonna. Raccomando a tutti di venire a Medjugorje perché qui riscopriranno la propria fede nella Chiesa e nella Vergine e diventeranno gioiosi testimoni della lieta novella. Ed a Medjugorje la lieta novella è: Pace.
SB: Grazie per l'intervista e le promettiamo le nostre preghiere.

LA VISITA DEL VESCOVO DEL BRASILE

Dal 3 a 5 marzo è venuto in visita privata a Medjugorje Monsignor Joao E. M. Terra, vescovo ausiliario di Brasilia in Brasile. Questa è la sua seconda visita a Medjugorje.

VISITE-DICHIARAZIONI DEI VESCOVI

Nel n. 129 del Press Bulletin abbiamo parlato delle visite dei vescovi che hanno soggiornato a Meðugorje alla fine di ottobre. In questo numero riferiamo anche le loro impressioni.
Dopo aver trascorso alcuni giorni a Meðugorje, Monsignor Stanislas Lukumwena del Congo, tra le altre cose, ha dichiarato: "La prima mattina del mio arrivo mi sono recato a pregare sulla Collina delle Apparizioni. Mi ha profondamente colpito perché ho incontrato molta gente che pregava con devozione e raccoglimento. Per me è stata un'esperienza importante anche il programma di preghiera serale al quale partecipa molta gente. Tante persone, provenienti da paesi diversi, che parlano lingue diverse, che pregano insieme, mi hanno fatto provare una gioia profonda ed inesprimibile. Sono venuto qui in visita privata e per questo accolgo ufficialmente la posizione la Chiesa, ma la mia esperienza personale è qualcosa di totalmente diverso. Personalmente posso dire che mi è chiaro che tutto quello che qui avviene, e soprattutto la moltitudine di persone, non possono essere interpretati in altro modo se non come una straordinaria impresa divina. Per quanto riguarda l'autenticità delle apparizioni, dobbiamo lasciare il giudizio a quelle persone che, all'interno della Chiesa, sono state chiamate proprio a questo. Personalmente prego perché il momento del riconoscimento giunga quanto prima. La Madonna ci ha sempre detto di pregare per la pace. Oggi il mondo è diviso e non ci sono né pace, né amore. Raccomando a tutti di pregare in umiltà, con tutte le proprie forze, perché la pace giunga quanto prima in mezzo agli uomini. A tutte le comunità dove non ci sono vocazioni, raccomando di venire qui e, con lo spirito che qui regna e con cui si prega, sicuramente avranno delle vocazioni. A tutti voi che vivete qui voglio dire di continuare a lavorare secondo lo spirito di S. Francesco, come fate già ora. Continuate a sperare perché giungerà il momento del riconoscimento e tutti ne gioiremo.
Msgr. Jose de Jesus Nunez Viloria, vescovo di Gayana in Venezuela è venuto insieme ad un gruppo di pellegrini ed ha soggiornato proprio come un pellegrino a Meðguorje dal 24 al 28 ottobre 1999. Ecco le sue impressioni:
"Dopo questi giorni trascorsi a Medjugorje le mie impressioni sono estremamente favorevoli. Mi è chiaro che in questo luogo c'è qualcosa di molto forte e soprannaturale. Senza questa soprannaturalità, tali avvenimenti non potrebbero avere luogo e diffondersi in tutto il mondo. So che sempre più persone arrivano da tutto il mondo e che qui pregano molto e si convertono. Questa è una grande realtà soprannaturale come i fatti stessi dimostrano. I veggenti riferiscono semplicemente quello che dice la Madonna e si tratta di appelli della Bibbia: pace, conversione, preghiera, digiuno ed i fedeli li accolgono e continuano la propria vita sulla base di tali messaggi. Ascoltando una delle veggenti mi sono reso conto che alcuni pellegrini fanno delle domande spinti dalla curiosità, ma la veggente risponde molto semplicemente: ella può dire soltanto quello che le dice la Vergine; le altre cose bisogna chiederle ai sacerdoti. La mia opinione su tutto quello che qui accade è estremamente positiva. Mi sono piaciuti particolarmente il programma di preghiera, il Rosario, la Santa Messa e l'adorazione.
E' questa la vera via della conversione.
L'unica cosa che posso dire fraternamente è che voi che lavorate qui dovete essere pazienti con le persone che arrivano. Essi giungono da lontano, non sanno molte cose e, per quanto possibile, bisogna ascoltarli ed aiutarli sempre. Ai veggenti, ai sacerdoti e ai pellegrini raccomando di accogliere Maria che oggi ci aiuta in modo particolare a giungere a Cristo, che è l'unico mediatore e Salvatore. Gesù le ha detto dalla croce: Ecco tuo figlio, ma al discepolo ha detto: Ecco tua Madre! Sono convinto che sia questo il motivo delle apparizioni che dà a Maria il diritto ed il dovere di apparire e di aiutarci ed il nostro compito è quello di accoglierla. Quello che qui si annuncia è l'essenza del Vangelo e per questo motivo dobbiamo accettarlo. Si tratta dunque di rinnovare la propria vita sulla base del Vangelo. Lo spirito di devozione e l'ardore che qui si vede servirà davvero ad una nuova evangelizzazione. Mi raccomando in modo particolare alle vostre preghiere, come a quelle dei sacerdoti e di tutto il mondo e prometto di pregare per tutti."
La penultima settimana di ottobre ha soggiornato in visita privata a Medjugorje anche Monsignor Emilio L. Bataclan, vescovo delle Filippine. Prima di partire da Medjugorje ha dichiarato quanto segue:
"Io credo che la Madonna appaia qui. Ella è madre e si preoccupa per noi. Credo che sia sempre con i suoi figli, soprattutto quando soffrono ed hanno molti problemi. Non ho difficoltà a credere che qui ci sia la Madonna perché il "sensum fidelium" (sentimento popolare) mi dice che la Vergine è qui ed anche la mia esperienza venticinquennale, prima come sacerdote e parroco ed ora come vescovo, mi aiuta a riconoscere i segni speciali della presenza di Maria qui, che si prende cura di tutti i suoi figli. Vorrei dire a tutti: Maria è una Madre che ama e vuole davvero venire in questo mondo. Ella viene e ci dice cosa fare perché si preoccupa per noi. Spero che il mondo apra il suo cuore e la sua anima alla buona Madre. Preghiamo per la grazia per tutti gli uomini, affinché il loro cuore si apra. Preghiamo gli uni per gli altri. Che Dio vi benedica."

LA VISITA DEI VESCOVI

Durante il mese di ottobre hanno soggiornato a Medjugorje in forma privata anche quattro vescovi: Monsignor Joseph Mugeny Sabiti e Monsignor. Christopher Kakooza giunti dall'Uganda, Monsignor Stanislas Lukumwena del Congo e Monsignor Emilio L. Bataclan delle Filippine.
In questo numero del Press Bulletin riportiamo le impressioni dei due vescovi ugandesi. Monsignor Joseph Mugeny, tra le varie cose, ha detto:
" Qui nulla è un problema. Quello che realmente accade a Medjugorje è molto significativo. Vediamo persone provenienti da tutto il mondo. L'epoca in cui viviamo è un'epoca speciale. Dio, per mezzo di questo luogo, ci dona grazie particolari. Molti credenti che hanno difficoltà con la propria fede dovrebbero venire qui, a Medjugorje. Medjugorje è un'opportunità, un privilegio, un dono speciale di Dio che, per mezzo della Beata Vergine Maria, ci aiuta. Il mondo attraversa un momento molto difficile ed è un bene che ci siano luoghi come Medjugorje. Le guerre, le lotte tra fratelli, la droga ed altre forme di dipendenza sono tutte cose brutte. Abbiamo bisogno di un luogo nel quale poter conoscere il vero amore, la vera pace e la vera fede. Non vi sono dunque inganni in quello che qui accade. Qui l'esperienza è più forte che altrove. La gente che vive qui possiede lo spirito della preghiera. Penso che chi è a capo della Chiesa debba venire qui a sperimentare questo luogo.
Ciò può aiutarci a vivere meglio ed a guidare gli altri verso il bene e verso Dio.
Ecco le impressioni di Monsignor Christopher Kakooza:
"La Beata Vergine Maria appare in molti luoghi. Sono molto importanti i suoi inviti al confronto, alla preghiera ed alla penitenza. Gli inviti della Vergine alla santità di vita, alla conversione, alla vita con Dio sono inviti con i quali possiamo guadagnarci l'eternità. Penso che la conversione e la preghiera siano messaggi che tutto il mondo deve fare propri per poter tornare a Dio. In tal modo l'uomo si apre la via che conduce all'eternità."

LA VISITA DEL VESCOVO AUSTRIACO

Dopo aver partecipato il 19 settembre all incontro dei fedeli con il Santo Padre a Maribor (Slovenia), Monsignor Georg Eder, arcivescovo di Salisburgo, Austria, il 20 settembre venuto in visita a Medjugorje. In quest occasione, tra le altre cose, egli ha dichiarato quanto segue:
E la mia seconda volta a Medjugorje, ma in modo non ufficiale, poiché un vescovo non può venire in pellegrinaggio in questo luogo in modo ufficiale. Sono venuto a Medjugorje in giornata per motivi personali. Io credo molto in Maria a Medjugorje. In veste di vescovo ho numerosi pesi da portare e per questo motivo ci si reca lì dove si cerca e si trova aiuto. Tutti i bambini intelligenti vanno dalla mamma. Anche un vescovo ha bisogno di aiuto. All inizio di quest anno in questo luogo ho trovato un grande aiuto e spero che neppure questa volta andrò via a mani vuote.
Tutto quello che accade qui non è né sbagliato, né falso, ma è positivo. Quando si riconosce la veridicità di questi avvenimenti, cosa ne sarà di coloro che non hanno creduto. Non ci sono dubbi: quello che qui accade è buono. Qui si verifica quello che dovrebbe avvenire nella Chiesa: la preghiera, la Santa Messa, la confessione, l adorazione, la conversione, i gruppi di preghiera che nascono, le vocazioni che fioriscono. Tutto è alla luce degli avvenimenti che Maria guida e prepara per noi in vista del nuovo millennio. Gran parte di quello che accade è un qualcosa che nella Chiesa abbiamo dimenticato. Maria ci chiama e ci insegna. Della Chiesa in Austria posso dire che abbiamo dimenticato molto di tutto ciò e dobbiamo ricominciare a fare tutto quello di cui Maria parla a Medjugorje.
Dall inizio delle apparizioni sono trascorsi già 19 anni. Qui ci sono 6 veggenti. E interessante come essi siano rimasti saldi in tutto quest arco di tempo e come non si siano mai contraddetti. Questo è un vero miracolo. A Lourdes c era soltanto una veggente, a Fatima tre veggenti ed il tutto ha avuto una breve durata. Qui è completamente diverso. La Vergine non parla di quello che accade ora. Qui c è stata una guerra spaventosa. Ora mi rendo conto del fatto che questo è molto saggio: se iniziasse a parlare di quello che accade nel mondo, si correrebbe il pericolo di complicare tutto. Quando ho chiesto al veggente Ivan perché la Vergine non parli dei problemi del mondo di oggi, egli mi ha risposto semplicemente che la Madonna ci dice quello che dobbiamo fare, ovvero pregare da soli, in famiglia e all interno dei gruppi di preghiera. Anch io vedo che è proprio così. La causa della guerra e di ogni altra calamità va ricercata in noi. Quando gli uomini trovano la pace in Dio allora possono anche essere mediatori. Ecco perché Maria ha ragione. Qui gli uomini sperimentano la gioia, la pace e la serenità. Lo vedo. Sebbene ci siano molte cose negative al mondo, il modo migliore per risolverle è tendere al bene.
All inizio, devo riconoscerlo, i messaggi mi sembravano troppo semplici. Noi teologi siamo fatti così. Vorremmo qualcosa di grandioso. E stato così fino alla mia prima visita. Da allora vivo la cosa in modo diverso. Tutte le sere leggo un messaggio. La prima volta che lo leggo, mi sembra sempre molto semplice, ma quando lo rileggo una seconda volta mi rendo conto che esso ci dice in modo semplice quello di cui abbiamo bisogno. Noi vogliamo sempre i grandi capovolgimenti, cose strabilianti e dimentichiamo che tutto inizia dalle cose semplici, nel cuore di ciascuno di noi: innanzitutto la pace, la via della santità e poi la gioia. Maria è la Madre e parla in modo semplice. Molto spesso ripenso alle parole che diceva mia madre: quante volte ve lo devo dire? Eppure continuava sempre a ripetere le stesse cose per educarci. Così quello che la mamma diceva è entrato nel cuore. Mi ricordo che ci rammentava di pregare e di confessarci. Ad esempio ogni primo venerdì doveva sempre ricordarci di confessarci. Maria a Medjugorje ha scelto il modo giusto per aiutarci ed io Le sono grato di tutto.
Sono venuto molto volentieri a Mešugorje, anche se per un solo giorno, e devo riconoscere che durante questa visita ho pensato anche a me. Vi ringrazio di tutto e possa Dio benedirvi in tutto quello che fate.

IMPRESSIONI DEL PELLEGRINAGGIO A MEDJUGORJE DI MONSIGNOR RADEUSZ WERNO

Medjugorje è visitata da un numero sempre crescente di vescovi provenienti da vari paesi del mondo. Tra questi anche Monsignor Tadeusz Werno, vescovo della città polacca di Koszalina, della cui visita abbiamo dato notizia già nel numero 124 del Press Bulletin. Dopo alcuni giorni trascorsi a Medjugorje, tra le varie cose dette a riguardo, ecco le sue impressioni.
"Quest'anno celebro il venticinquesimo anniversario della mia nomina a vescovo. Si tratta di una data lieta. Sono venuto qui per la prima volta su raccomandazione del parroco di Podstrzela, nella parte settentrionale della Polonia, il quale è stato profondamente colpito dallo spirito di Medjugorje. Quando una volta ne abbiamo parlato, mi ha convinto a venire a Medjugorje, mi ha posto in questo stato d'animo e così sono venuto.
Le esperienze delle persone che vengono a Medjugorje confermano che questo è un luogo di particolare grazia. In molti si convertono e tornano sulla strada della verità. Ammetto che anch'io recito il Rosario ma mi stanco già dopo la prima parte. Qui forse per la prima volta ho recitato tutte le parti che compongono il Rosario. La gente prega in varie lingue, ma ciò non infastidisce ed è anzi bello da ascoltare. Ho visto numerose persone confessarsi, tornare alla Santa Messa, fare la Comunione, essere in comunione con Dio che qui è in mezzo a noi. Sono davvero contento perché vedo che qui a Medjugorje i francescani, nostri fratelli, per mezzo della Vergine conducono la gente a Gesù. Io sono loro molto grato di ciò. Mi ha colpito in modo particolare la devozione della via crucis sul Krizevac. E' qualcosa di stupendo. Ho incontrato anche una delle veggenti ed abbiamo parlato. Mi sono recato nella comunità di suor Elvira, che aiuta tutti i giovani che hanno problemi di tossicodipendenza. Questo è realmente un frutto straordinario degli eventi di Medjugorje. Inoltre ieri ho osservato la gente nel momento della Santa Messa. Ragazzi, ragazze, adulti e bambini pregano, adorano per ore, si confessano. Questo è quello di cui abbiamo bisogno. Io credo in Gesù e non ho bisogno delle apparizioni né a Lourdes, né a Fatima, né a Medjugorje, ma ho bisogno del nutrimento a cui le apparizioni ci chiamano ed a cui ci conducono. In questo luogo si pone in risalto la Santa Messa come fulcro di vita. Bisogna dire quello che ha detto Gesù Cristo: Accogliete lo Spirito Santo, Spirito di Verità, di amore, siate miei testimoni in ogni parte del mondo, in famiglia, per la strada, a scuola ovunque. Abbiate il coraggio di farvi il segno della croce, di gioire e rallegrarvi.
Infine a voi francescani auguro di perseverare in questo mirabile impegno, di continuare ad essere uno strumento nelle mani di Dio. Sono convinto che il Papa benedica il vostro servizio a Medjugorje, che pensi a voi nel suo cuore poiché egli ama moltissimo la Madonna. Dovete perseverare. E' meraviglioso."

L 'ARCIVESCOVO DI SEUL A MEDJUGORJE

L'arcivescovo di Seul Paul Kim Tehang-Ryeol ha visitato Medjugorje dal 6 al 10 agosto in compagnia di tre sacerdoti della sua diocesi (Rhee Dae Won, Chang Dae Ik e Chang Keung Sun). Seguendo le migliaia di coreani che ogni anno vengono in pellegrinaggio a Medjugorje, egli ha avuto l'opportunità di conoscere questo luogo di pellegrinaggio, di preghiera e di vita liturgica dei pellegrini. Da pellegrino, egli ha pregato in modo particolare per la sua Chiesa e perché cessi la tensione tra i coreani, divisi in due stati.

LA VISITA DEL CARDINALE E DEL VESCOVO A MEUGORJE

Come preannunciatovi nello scorso numero del Press-Bulletin, dal 26 al 28 giugno sono giunti in visita privata a Medjugorje il cardinale Bernardino Echeverria Ruiz, arcivescovo in pensione di Guayaquila ed il vescovo Victor Maldonado, entrambi dell' Ecuador.
Dal 27 al 29 giugno, anch'essi in visita privata, hanno qui soggiornato due vescovi dell'Ecuador: Monsignor German Pavon Puente, vescovo di Tulcan, e Monsignor Carlos Altamirano, vescovo ausiliario di Quita.
Queste sono le loro impressioni, manifestate durante il colloquio con fra Slavko Barbaric:

Cardinale Bernardino Echeverria Ruiz:

P.B.: Quando ha sentito parlare per la prima volta di Medjugorje?
B.E.R.: Molto tempo fa. Ho immediatamente provato il grande desiderio di venire qui, ma fino ad ora non mi era stato possibile. Sono quindi felice di essere venuto. Per quanto riguarda i messaggi, ci sono ben noti, perché sono pienamente biblici. La cosa che mi ha attirato è il desiderio di vivere questa comunità parrocchiale e di incontrare i fratelli francescani che qui svolgono un lavoro meraviglioso. Questa è la vera evangelizzazione. Quando ieri ho partecipato alla Santa Messa serale, per me è stata un'esperienza grandiosa. Qui c'è tempo per la preghiera, per la celebrazione della Messa. Ho avvertito una profonda devozione quando abbiamo recitato il Rosario prima della S. Messa. Ciò mi ha colpito profondamente. Ho capito che, oltre ai messaggi che la Vergine ha inviato, qui la sua presenza è molto importante. Qui Dio parla per mezzo d Maria non soltanto a voi, ma a tutti i popoli e le culture. Qui non si viene per fini turistici, ma per la confessione e per incontrare Dio. Questo è un momento divino per il mondo. Oltre ai messaggi ed alla presenza di Maria, è importante tutto il lavoro che qui si svolge. Io personalmente qui colgo l'inizio della conversione di tutta l'Europa. Ho visto molte persone attendere la confessione. Una moltitudine di fedeli prende la comunione e celebra la Santa Messa. Questa deve essere per noi la cosa principale e la più importante nel pastorale, per poter essere a disposizione degli uomini. Ciò è quanto qui accade. Sono grato a Dio per aver qui incontrato i fratelli francescani, il popolo croato e per aver sentito la vostra fede.

Monsignor Victor Maldonaldo:

P.B.: Che impressione si è fatto di Medjugorje?
V.M.: Posso confermare quanto già detto dal cardinale Bernardino Echeverria: Medjugorje è il luogo dell'incontro tra Dio e l'uomo. Qui si trova la vera fonte della salvezza. Quando si arriva qui, si comprende immediatamente che abbiamo tutti bisogno della conversione. In questi giorni abbiamo incontrato la veggente Marija. Abbiamo pregato insieme a lei nel momento dell'apparizione ed abbiamo parlato. Abbiamo realmente bisogno della conversione per poter svolgere il nostro compito ed aiutare gli altri lungo il cammino della conversione. Devo ammettere che la mia venuta qui mi ha aperto gli occhi sotto molti aspetti e molto ha fatto per altri compiti della mia vita.
P.B.: Al suo ritorno, cosa dirà a quanti le sono stati affidati?
V.M.: Qui ho compreso meglio il ruolo di Maria nella vita dei cristiani. Ritengo che questo sia un grande dono ed una grande grazia. Proprio di questo parlerò alla gente.

LA VISITA DELL'ARCIVESCOVO DI PANAMA

Nell'ultimo numero del Press Bulletin abbiamo riportato la notizia del soggiorno a Medjugorje dell'arcivescovo di Panama Jose Dimas Cedeño Delgado di Panama. Riportiamo un estratto della sua conversazione con fra Slavko Barbaric.
S.B. Ci dica brevemente qualcosa di Lei!
J.D. Sono arcivescovo di Panama, in centro America. Sono anche il presidente della conferenza episcopale. La lingua parlata in questa zona è lo spagnolo. Panama ha circa un milione di abitanti ed è interessante far notare che è stata la prima diocesi costituita in America ed ora ce ne sono 8. Io sono il 47. vescovo da quando esiste questa diocesi. La situazione nella nostra Chiesa è buona. Abbiamo abbastanza vocazioni è questo è molto importante perché abbiamo molti movimenti laici e laici attivi che contribuiscono con la propria corretta spiritualità all'attività della Chiesa. Abbiamo motivi per essere speranzosi.
S.B. Cosa può dirci a proposito del suo soggiorno a Medjugorje?
J.D. Questa è la prima volta che vengo a Medjugorje. Sono venuto insieme ad una ventina di pellegrini. In questi giorni ho visto e vissuto una profonda devozione e fervore nella preghiera. Lo si avverte in tutti i gruppi di pellegrini. La disponibilità alla preghiera è incredibile. Lo spirito di fede che si avverte nella preghiera stimola ad un rinnovamento della fede nei cuori di coloro che si recano qui.
S.B.: I frutti di Medjugorje sono evidenti a Panama?
J.D. Certamente sì, grazie a Dio. Abbiamo una comunità parrocchiale guidata da Francesco Verar. Egli viene spesso a Medjugorje ed ha organizzato la Chiesa come quella qui a Medjugorje. Francesco ha costituito anche una comunità che si chiama Sorelle della Regina della Pace. Tutte le sere svolgono lo stesso programma di Medjugorje. Sono molto attivi.
S.B.: Questa comunità è stata già riconosciuta dalla Chiesa?
J. D. Sì. Io l'ho riconosciuta a livello episcopale quando ho visto come vive ed opera, che la loro attività principale è quella di pregare per la pace e quando ho sentito la loro spiritualità.
La comunità esiste già da alcuni anni. Hanno delle valide esperienze. Ho incontrato il parroco, che li conosce bene, e quando egli mi ha dato nuovamente conferma di tutto, il 25 giugno 1998 ho riconosciuto la comunità. Questo è l'anniversario delle apparizioni. Sono perfettamente convinto che si tratti di un frutto di Medjugorje.

L'ARCIVESCOVO IN PENSIONE DI SPALATO - MAKARSKA A MEDJUGORJE

Nella conversazione per l'" Orizzonte Culturale" l'arcivescovo in pensione di Spalato-Makarska, Mons. Frane Franic, ha trattato anche gli avvenimenti di Medjugorje:
Alla domanda: "Per lei la mediazione di Maria è indubbia. Qual è il ruolo di Maria nel mondo contemporaneo? Cosa pensa del suo ruolo a Medjugorje?", Mons. Franic ha risposto:
"E' un dato di fatto che i santuari mariani siano numerosi presso tutti i popoli cattolici. I più famosi e più visitati oggi sono quelli di Lourdes, Fatima e Medjugorje. Nella Chiesa io sono un seguace ed un sostenitore di numerosi carismi che San Paolo cita nelle sue lettere, profezie, guarigioni fisiche miracolose e celebrazione di Dio in altre lingue, come in questi giorni ho letto anche nell' enciclica papale "Fides et Ratio" (fede e ragione) nella sua traduzione italiana. Qui si parla del misticismo e della necessità di un rinnovamento della metafisica in filosofia e teologia. Per me non è stato difficile, dopo le mie esperienze personali, riconoscere la presenza della Madonna a Medjugorje, la quale parla già da diciotto anni per mezzo dei suoi veggenti eletti, e quindi non è stato difficile neppure riconoscere l'autenticità di queste manifestazioni di Maria. Ma bisogna proteggersi anche da false visioni perchè i falsi profeti ci sono sempre stati e sempre ci saranno."
"Vecernji list. 13, n. 250, Zagabria 14-2-1999.

LA VISITA DEL VESCOVO AUSTRIACO

Sempre più spesso a Medjugorje giungono anche alti prelati. All'inizio di dicembre è venuto l'arcivescovo di Salisburgo, Monsignor Georg Eder. La sera prima della sua partenza gli abbiamo chiesto di rilasciare una dichiarazione. A proposito delle sue impressioni tra le varie cose ha detto:
"Ho sentito parlare degli avvenimenti di Medjugorje non molto tempo dopo il loro inizio. Negli ultimi tempi si parla molto di apparizioni e come vescovo quasi ogni settimana sento parlare di apparizioni, visioni e dichiarazioni. Devo dire che durante il periodo del comunismo in Jugoslavia sono spesso venuto in vacanza in Istria, ma non sono mai andato più a sud, sebbene potessi farlo. Non c'era nulla che mi stimolava a farlo. Poi mi sono sempre più spesso posto una domanda: perchè questi messaggi così semplici che continuano a ripetersi? Sempre questo invito alla preghiera, al digiuno, al pentimento, alla preghiera per la pace. Mi sono detto: tutto questo deve avere un senso. Cosa fa una madre, come educa i suoi figli? L'ho vissuto anche a casa: ripete sempre le stesse cose, spesso ha detto io sono con voi! Così come io non posso smettere di dire: pregate o fate questo, anche Maria a Medjugorje si comporta nello stesso modo. Ella parla sempre allo stesso modo ai ragazzi che ora sono diventati persone adulte. E cos'altro dovrebbe fare un parroco nella sua parrocchia? Egli invita sempre alla preghiera. Una volta Giovanni Paolo II ha detto che i sacerdoti devono essere i primi a pregare e ad insegnare a pregare. Maria, come una brava Madre, lo fa. Ella insegna a pregare e lo fa in modo molto semplice. Devo dire che per me vale davvero la parola di Cristo come segno distintivo: Li riconoscerete dai loro frutti!
Le mie impressioni qui non sono sorprendenti. So che i gruppi vengono spesso da Salisburgo a Medjugorje, che continuano a creare gruppi di preghiera e che ci sono sempre più persone che dicono: "A Medjugorje ho avuto la vocazione! Penso: noi dimentichiamo tre cose che si trovano a Medjugorje: pentimento, conversione e vocazione. In Austria attendiamo inutilmente queste cose. Di conversione non si parla neppure più perchè la gente non ne ha bisogno; la confessione da noi si sta spegnendo, fatta eccezione per i santuari e le chiese dove si vive e si cerca questo sacramento; le vocazioni spirituali diminuiscono sempre più. A Medjugorje tutto questo avviene di continuo: confessioni, conversione e vocazione spirituale!
Mi chiedo questo: cosa dobbiamo fare perchè qualcuno si converta? Spesso ho detto ai componenti di associazioni popolari che nei loro programmi manca la conversione. Siamo forse noi quelli che non hanno bisogno della conversione, come dice Gesù nel Vangelo. La conversione viene meno, si perde la confessione, ci sono sempre meno vocazioni spirituali. Ci chiediamo come sia possibile mantenere i seminari. A Medjugorje si trova tutto questo, troviamo proprio quello che da noi manca.
Ho ancora un altro desiderio: che qui ci sia pace tra i francescani ed il vescovo e che Medjugorje possa davvero svilupparsi come Maria desidera. Io credo nella veridicità di Medjugorje. Ci credo già da tempo. Volevo venire a vedere. Quando i pellegrini mi hanno chiesto di venire con loro a Medjugorje ho risposto: Io da tempo sono più vicino spiritualmente a Medjugorje di altri! Le mie impressioni si sono rinsaldate grazie alla semplicità dei veggenti e del programma serale. Tutto è conforme allo spirito della chiesa, molto, molto semplice ed allo stesso tempo c'è tanta devozione, molta fede e, al di sopra di tutto, un forte desiderio di conversione e reale rinnovamento."

LA VISITA DEL VESCOVO AMERICANO

Come avevamo annunciato nel precedente numero del Press Bulletin, il vescovo ausiliario di Portland, nello stato americano dell?Oregon, e parroco di St. Mary?s Corvallis, monsignor Kenneth Steiner, per la prima volta è veuto in visita privata a Medjugorje dal 7 al 12 novembre 1998.
Ecco cosa ha detto a proposito delle sue impressioni su Medjugorje:
?La gente è ansiosa di scoprire una dimensione spirituale nella propria vita che la televisione, il secolarismo ed il materialismo uccidono e molte persone hanno davvero perso questa dimensione. Venendo a Medjugorje i pellegrini scoprono tale dimensione spirituale e tornando a casa aiutano gli altri a prenderne coscienza. E? davvero un miracolo quello che qui la gente vive e porta con sé, nelle proprie famiglie e comunità parrocchiali. Molti non possono venire qui per vari motivi e quindi hanno bisogno di testimoni che li aiutino a scoprire la pace interiore ed a trovare Dio. Parecchie persone tornando a casa prendono coscienza di quello che Dio ha donato loro qui e posso dire la stessa cosa anche a proposito d me stesso. Anch?io ho acquisito maggiore consapevolezza della presenza di Dio nei sacramenti, nella Chiesa, nelle Sacre Scritture e negli uomini in genere.
A Medjugorje ho ricevuto una nuova motivazione spirituale. Qualcuno forse pensa che noi vescovi e sacerdoti non abbiamo bisogno di questo rinnovamento, ma non è vero, perché anche per noi questo rinnovamento èindispensabile. Ho incontrato molti sacerdoti che sono venuti a Medjugorje e qui hanno compreso meglio il significato della propria vocazione. Questo è quanto io ripeterò continuamente a me stesso. Dirò alla gente che Medjugorje è un luogo nel quale recarsi per rinnovare la propria fede. Qui ho incontrato tanta gente con una fede profonda e che prega con fervore. Ho capito che le persone, nonostante le pesanti sofferenze, sono rimaste fedeli a Dio.
Qui ho riscoperto Dio e questa è una prova della presenza della Madonna in tale luogo. E? proprio questo il suo compito. A volte la gente viene qui per cercare Maria ed invece trova Dio. Questo è un suo desiderio poiché Ella non vuole niente per sé, ma fa di tutto perché gli uomini conoscano meglio suo Figlio Gesù. La Madonna vuole diffondere la pace di Dio in mezzo agli uomini, in mezzo ai suoi figli.
Io invito tutte le persone che vengono qui a diventare un esempio per gli altri al loro ritorno a casa. Possano essi diventare un richiamo alla pace, alla preghiera ed alla conversione. Chiunque venga qui ha già incontrato qualche altra persona che gli ha fornito una testimonianza favorevole su Medjugorje e che gli ha dimostrato come la sua vita sia cambiata in meglio. Tutti noi dobbiamo essere testimoni ed evangelizzare gli altri. E? questa la nostra missione: portare agli uomini la lieta novella di Dio che salva. Dobbiamo portare Gesù e la Madonna in questo mondo ed aiutare gli uomini a capire che la vita in Dio è necessaria a questo mondo e ad ognuno di noi. Dobbiamo essere testimoni per coloro che Dio ha mandato nella nostra vita.
Io pregherò per voi tutti. Dio vi benedica.?

LA VISITA DI DUE VESCOVI DI HAITI

Dal 16 al 23 novembre, insieme ad un gruppo di 33 pellegrini, a Medjugorje sono venuti in visita anche 2 vescovi di Haiti: Louis Kebreau, vescovo di Hinche, e Joseph Lafontant, vescovo ausiliario della capitale di Haiti. In occasione di questa visita, monsignor Louis Kebreau ha detto quanto segue a proposito delle sue impressioni:
?Molte persone ci hanno parlato di Medjugorje. Ci hanno inviato libri, foto, medagliette e video. Tutti e due noi abbiamo un amico comune in America che ci ha informato su tutto quello che qui accade. Questo amico ci ha offerto anche questo viaggio. Abbiamo accettato ed eccoci qui a Medjugorje.
Io vivo Medjugorje con fede. Nel Vangelo leggiamo che Gesù si reca a Nazaret e legge nella sinagoga. Molti si stupiscono per le sue parole, alcuni protestano dicendo di conoscere la sua famiglia, sua madre e suo padre. Io credo che sia necessario venire qui, trovare il tempo, vedere, vivere la fede. In tal modo potremo conoscere Medjugorje. Non è facile parlare di Medjugorje. Si tratta di un?esperienza profonda, intima, personale. Qui si sperimenta la pace interiore, la riconciliazione. Si scopre facilmente la vera fede cristiana. Per me questo è un momento di rinnovamento. Per dirla con parole semplici, bisogna venire qui, vedere, incontrare ed ascoltare le persone, bisogna andare sui monti, partecipare al programma serale, trovare il tempo per una preghiera personale in silenzio. Ho esperienze personali di riconciliazione con me stesso. In tutti noi esiste una parte che non conosciamo, una parte pagana. Poiché si tratta di liberazione interiore, di riconciliazione, talvolta è possibile avvertire in modo più forte gli attacchi di satana, ma si trova anche la forza. La Vergine Maria porta con sé una luce che ci aiuta a vedere il suo cammino ed a comprendere meglio il nostro compito. Ella ci segue lungo il nostro cammino e vuole guidarci fino alla vita con Dio. Medjugorje ci apre davvero la strada alla Santissima Trinità. E? questo quello che fa Maria qui ed io le sono grata.?
In occasione della sua prima visita anche Monsignor Joseph Lafontant tra le altre cose ha detto:
Sono quasi dieci anni che sento parlare di Medjugorje. Mi interessava sempre più e così ho accettato di partecipare a questo pellegrinaggio. Soprattutto perchè c'è anche monsignor Louis.
Io mi sono spesso recato in pellegrinaggio a Fatima, a Lourdes ed in altri luoghi. Qui ho notato una grande differenza rispetto a quei luoghi. Non ci sono stereotipi, è tutto diverso rispetto agli altri posti. Ognuno vive le proprie esperienze personali, sebbene si trovi in mezzo a molta gente. La cosa che stupisce è che chiunque viene qui come pellegrino è disposto ad accettare tutto.
L'incentivo principale che mi ha spinto a venire a Medjugorje è stato la visita del veggente Jakov Colo a settembre. Molte persone vi hanno partecipato. Proprio allora ho preso coscienza di quanti fedeli ad Haiti conoscano Medjugorje. Egli si è incontrato con i fedeli in due chiese. Durante la sua permanenza è stato evidente il desiderio di riconciliarsi con se stessi e con gli altri. C'erano molte persone che in quei giorni chiedevano di confessarsi, molte più del solito. Io ho partecipato ad entrambi gli incontri. Durante uno di questi ho celebrato la Messa, mentre l'altra è stata celebrata da monsignor Louis. E' stata una vera esperienza di fede. La venuta qui lo ha confermato. Tutti hanno bisogno di questa esperienza: si tratta di un'esperienza di conversione, di ritorno a se stessi ed a Dio, come esperienza di riconciliazione con gli altri. La Madonna aiuta tutti i suoi figli a trovare loro stessi. La Vergine vuole sentire, toccare e guidare tutti. Nel profondo di se stessi nessuno si sente forzato e la libertà viene profondamente rispettata. Un croato che vive in America all'aeroporto mi ha detto che all'inizio non credeva, ma che venendo qui aveva trovato la pace e da allora crede nella presenza della Madonna. Ora lo capisco. Qui la gente trova la pace e si riconcilia.
Entrambi i vescovi hanno concluso la conversazione con le seguenti parole:
"Che la benedizione di Dio e la protezione della Regina della pace vi accompagnino."

LA VISITA DEI VESCOVI

Nel mese di ottobre 1998 sono venuti in visita a Medjugorje anche due vescovi, uno brasiliano e l'altro polacco. Quest'ultimo è monsignor Albin Malysiak che ha 81 anni, come egli stesso dice, e lavora come fa da 15 anni. Interessante è la sua collaborazione con il Santo Padre Giovanni Paolo II per 20 anni. A proposito di questo periodo della sua vita dice:
"Anche dopo che è diventato Papa siamo rimasti amici e ci incontriamo per quanto possibile. Ad esempio, sarò con il Papa all'inizio di novembre di quest'anno e nuovamente all'inizio di marzo del prossimo anno. Per dieci anni ho collaborato con lui come parroco e professore di teologia e per dieci anni come vescovo ausiliario. Lavorare con lui è stata per me una grande gioia. Si tratta di un grande uomo, onesto e sincero. Ha sempre avuto una grande comprensione per gli altri. E' stato docente presso l'università cattolica di Lublin. Ha insegnato etica sociale e si è occupato della problematica dei poveri e degli abbandonati. Sono sempre stato un suo stretto collaboratore. Insieme abbiamo sofferto a causa del comunismo e questo ci ha uniti in modo particolare.
S.B.ene la visita di Monsignor Malysiaka a Medjugorje sia stata privata, egli ha detto quanto segue in merito alle proprie impressioni:
"Verrò molto volentieri qui, quando la Chiesa riconoscerà Medjugorje, poichè tutti noi aspettiamo la posizione ufficiale del Vaticano. Io personalmente ritengo che i veggenti abbiano apparizioni reali. Ne ho incontrati alcuni. Stamattina ho visto Vicka: è così felice ed ispira pace. Credo che questo sia un luogo di apparizioni, ma innanzitutto si tratta di un posto di grande preghiera. E' questo che mi ha colpito in modo particolare. Sono stato sul Krizevac, ho visto molte persone pregare in modo davvero devoto ed in raccoglimento dinanzi alla croce. Ho contato un gruppo. C'erano 70 persone sedute attorno alla croce sui sassi e pregavano in silenzio. Era pomeriggio e faceva molto caldo, ma il caldo non li infastidiva. Il silenzio e lo spirito della preghiera mi hanno ispirato e tornerò a casa con l'immagine nel cuore di costoro che pregano.
Ammiro i francescani che qui operano, sono sempre con la gente, pregano con loro e sono a disposizione per colloqui e confessioni. Mi chiedo dove trovino tanta forza. In chiesa si sente la preghiera del popolo. Quando abbiamo recitato insieme il Padre Nostro è stato meraviglioso udire tutte quelle lingue pregare all'unisono ed anche la lingua polacca si distingueva in modo spiccato. Mi fa piacere che vengano molti pellegrini con i sacerdoti.
In Polonia parlerò di Medjugorje. Parlerò della devozione e della fede di coloro che ho incontrato. Ne parlerò durante i miei incontri con la gente e nelle omelie. In Polonia si parla già molto di Medjugorje ed è per questo motivo che sono venuto.
Alla fine vorrei dire anche questo: sono ispirato dall'opera dei francescani a Medjugorje. Per quanto riguarda la devozione mariana, mi fa piacere vedere che sono fedeli alla dottrina della Chiesa ed agli inviti del Santo Padre. L'amore verso la Madonna che qui si vede nella gente aiuta quanti vengono a crescere nella fede. Tutti dobbiamo cercare di accogliere e vivere i messaggi che la Vergine ci manda. Si tratta della pace nel mondo e quindi dobbiamo scegliere l'amore degli uni verso gli altri e l'amore genererà pace. Qui si pone l'accento in modo particolare sull'invito, ma anche sulla risposta alla preghiera. Tutto quello che si trova nei messaggi concorda con la dottrina della Chiesa. E' forte l'invito a vivere nella fede e secondo i sacramenti. Spero che questi messaggi si diffondano sempre più e che sempre più persone vengano e recepiscano il messaggio mentre tutti insieme attendiamo che il Vaticano riconosca Medjugorje. Vi benedico e vi auguro la pace."

LA VISITA DELL'ARCIVESCOVO DR. FRANE FRANIC

Venerdì 9 ottobre 1998 fra Ivan Landeka, parroco di Medjugorje, e fra Slavko Barbaric hanno fatto visita al Dott. Frani Franic, arcivesco in pensione di Spalato-Makarska. Ecco quanto si sono detti in quell'incontro:
"L'incontro, il colloquio ed il convivio sono stati davvero cordiali. Nonostante la sua età avanzata, l'arcivescovo trascorre il proprio tempo leggendo o scrivendo e trascorre il pomeriggio in preghiera ed adorazione. Con un sorriso e profonda convinzione riconosce di averlo imparato a Medjugorje e di rimanere fedele agli inviti della Madonna alla preghiera. Si è ricordato anche di quello che ha detto al termine della sua Messa di diamante: che ogni sacerdote deve pregare tre volte, i vescovi quattro e gli arcivescovi in pensione cinque volte. Ha promesso di venire di nuovo a Medjugorje che accetta così come nel 1982, quando in incognito venne a vedere quello che accadeva. Per la prima volta egli visitò Medjugorje sentendosi responsabile della fede del suo popolo e voleva avere un'esperienza personale a Medjugorje per poter assumere una posizione responsabile. Dalla prima esperienza di Medjugorje è divenuto un grande fautore e difensore degli eventi che qui avvengono. Ci ha confidato anche una sua esperienza verificatasi durante un'apparizione. In occasione di una sua visita a Medjugorje fu presente ad un'apparizione dopo la quale la veggente Marija gli affidò il messaggio che la Vergine aveva rivolto. Questo messaggio per l'arcivescovo rappresenta ora una profezia, poichè successivamente si verificò alla lettera. Poichè si tratta di qualcosa che la veggente non poteva sapere, per l'arcivescovo questo è un ulteriore motivo per credere nella veridicità delle apparizioni. Abbiamo ringraziato l'arcivescovo per tutto quello che con la sua posizione ha fatto per Medjugorje auspicando una sua visita a Medjugorje quanto prima."

LA VISITA DEL VESCOVO BRASILIANO

Durante la prima settimana di giugno di quest'anno il vescovo brasiliano in pensione Don Silverio Jarbas Paulo de Albuquerque è venuto in visita a Medjugorje. Appartiene all'ordine dei francescani e dal 1970 al 1995 ha guidato la diocesi di Feira de Santana. Ha trascorso a Medjugorje una settimana a seguito di un sacerdote della sua diocesi.
Ha riferito brevemente le impressioni sul suo soggiorno a Medjugorje: "L'impressione per me più forte è stata la semplicità della preghiera e la forza della fede di coloro che ho incontrato. Qui non c'è alcuna forma di fanatismo. Ho visto davvero molti giovani che qui si radunano. I santuari mariani svolgono un ruolo fondamentale nella vita della Chiesa".

LA VISITA DELL VESCOVO BRASILIANO

Monsignor Tomasin è venuto in visita a Medjugorje ed a proposito di questa esperienza ha detto: "Credo di essere venuto lì per la prima volta nel 1984. Mi spinse un amico il quale mi disse che lì aveva ricevuto una particolare grazia spirituale. Venimmo lì con mezzi propri; mi ricordo ancora delle postazioni di polizia comuniste. Arrivammo a Mostar, dove pernottammo. Il giorno successivo raggiungemmo Medjugorje. Il paesaggio mi colpì moltissimo. Prima di tutto ci recammo in chiesa. Non c'era molta luce. Mi stupì come prima di sera, prima dell'inizio della preghiera serale, la chiesa si fosse riempita. Vidi soprattutto molti giovani. Sentii una profonda devozione, che nulla aveva a che fare col fanatismo. Vidi molte persone confessarsi. Questo fatto attirò la mia attenzione in modo particolare. Durante la Messa non capii nulla, ma vidi che c'era una profonda devozione. Mentre in chiesa molti recitavano il Rosario, fui invitato a recitare il Rosario con i veggenti. Fui presente all'apparizione, rimasi colpito dalla sua semplicità. Il giorno seguente mi alzai presto e mi recai sulla collina delle apparizioni. Pregai per me stesso, per la mia comunità e per tutta la Chiesa. Nel frattempo sulla collina erano giunti parecchi fedeli che pregavano devotamente. Mi recai in chiesa e per quasi tutto il giorno rimasi in preghiera. Trascorsi così le mie giornate a Medjugorje. Non parlai con nessuno dei francescani o dei veggenti. Tornato a casa mi sentii profondamente rinnovato spiritualmente. Capii meglio Maria e la accettai meglio come mia Madre. Capii che grazie a Lei la Chiesa si rinnova.
Quando fui nuovamente eletto all'ordine generale, tornai a Medjugorje. Passai per Ancona e feci il viaggio con il vescovo locale, Monsignor Zanic che, in quella occasione, mi parlò delle sue difficoltà. Lo ascoltai. Ero a conoscenza della situazione legata alla commissione ed ai vari punti di vista. Anche quella volta si ripetè la mia esperienza spirituale. Tornai con la profonda convinzione che lì accadono molte cose che non si possono spiegare nè con la filosofia, nè con la psicologia. Scoprii l'autenticità della fede ed i suoi frutti. La fede e le apparizioni sono due realtà. Nessuno può mettere in discussione i frutti della fede a Medjugorje. La presenza di Dio e la Sua misericordia sono evidenti e davanti agli occhi della Chiesa la Sua grazia giunge per mezzo della misericordia della Madre, Madre dei peccatori, che è stata vicino alla croce. Per me questa autenticità è innegabile. Per quanto riguarda le apparizioni, oltre alla conversione ed ai buoni frutti della fede, ci deve essere qualcosa di più e per questo bisogna attendere."

L'ESPERIENZA DI MEDJUGORJE DEL VESCOVO GERARD DIONN

A Medjugorje giungono continuamente vescovi provenienti da ogni parte del mondo, attirati dalle significative parole della Vergine. Alla fine di aprile è venuto a farci visita Gerard Dionn di Edmonson, New Brunswick, in Canada. In questa occasione ha dichiarato quanto segue:
"Sono in visita a Medjugorje, della quale ho sentito parlare dai francescani che lavorano nella mia diocesi in Ontario, per la prima volta. Negli ultimi diciassette anni ho sentito dire, e non solo da loro, che qui la Vergine appare tutti i giorni. Per me è stata una scoperta incredibile e non sapevo se crederci o meno, poiché questi avvenimenti non sono ancora stati ufficialmente riconosciuti.
Quest'anno celebro il cinquantesimo anniversario della mia ordinazione sacerdotale. Un gruppo di pellegrini che desiderata venire a Medjugorje mi ha pregato di essere la loro guida spirituale durante questo viaggio. Per è stato un dono davvero bello, poiché già da tempo desideravo constatare con i miei occhi quello che qui accade.
Tutto quello che ho visto durante la mia permanenza mi ha colpito profondamente. E' difficile trovare qualcosa di simile da qualche altra parte. Mi ha profondamente toccato la fede della gente del posto, la partecipazione alla Santa Messa e lo spirito di sacrificio. Ho visto moltitudini di persone salire verso il monte al quale non è semplice accedere, confessarsi e pregare. Venivano da ogni parte del mondo. E' difficile quindi giungere alla conclusione che tutto questo sia un caso, che questo sia un luogo normale e che qui non sia accaduto nulla. A mio giudizio solo la fede può condurre qui questa gente, una fede divenuta qualcosa di concreto. Tutto questo può essere paragonato a Lourdes e Fatima. Naturalmente io non posso esprimere un giudizio definito, ciò compete solo al vescovo locale. Tuttavia, in base ai frutti che vedo, posso dire seriamente che qui accade qualcosa di speciale. Non sono i francescani ad attirare la gente. Anche nella mia parrocchia ci sono i francescani, ma non vi accade nulla di speciale. E' Dio ad attirare qui questa gente.
Spesso ho parlato con persone che erano venute a Medjugorje. Alcuni sono venuti più volte, sebbene il viaggio sia lungo e molto costoso. Hanno cercato di rendere testimonianza della propria fede con un nuovo ardore. Dio nei loro cuori e nei cuori degli altri, per mezzo di sua Madre, fa nascere una nuova speranza. Credo che Ella appaia qui. Non saprei spiegare altrimenti il fenomeno che qui si vive. Non è possibile che satana sia in azione perché qui la gente prega. Allo stesso modo non può essere una truffa. Si può ingannare la gente per un po' di tempo, ma non per ben diciassette anni e non milioni di persone. Proprio per i frutti che vedo credo che qui accada qualcosa di speciale. Non ci possono essere frutti così buoni su un albero cattivo.
Osservando la vita liturgica nella parrocchia di Medjugorje, non ho scorto nulla di particolare. Questa è la normale vita di tutti i giorni della Chiesa. Si celebra la Messa come da altre parti. Qui non c'è nulla di speciale. Ieri sera abbiamo avuto l'adorazione dinanzi al Santissimo Sacramento dell'Altare. Tutto è stato molto semplice: alcune parole, alcuni canti, proprio come vuole la Chiesa. Le persone sono così attratte da essere disposte a trascorrere ore in ginocchio. Anche noi facciamo la stessa cosa nelle nostre chiese, ma la gente non accorre così numerosa. Perché? Non posso rispondere in altro modo se non dicendo che qui Dio è presente in modo speciale.
Vorrei che la parrocchia di Medjugorje continuasse ancora a rendere testimonianza della propria fede per mezzo della preghiera e del digiuno. Se essa sarà pronta a rispondere all'invito della Vergine, lo faremo più facilmente anche noi che veniamo da ogni angolo del mondo. La responsabilità che essa ha è davvero grande. Spero che sarà all'altezza e che rimarrà semplice come ora. Molti pellegrini che sono venuti qui portano nel proprio cuore il ricordo della fede e dell'ospitalità che hanno conosciuto nella parrocchia di Medjugorje. E' un grande onore per questa parrocchia che la Vergine le abbia fatto visita in modo speciale e che abbia parlato in lingua croata. Spero che la parrocchia di Medjugorje e tutto il popolo croato non lo dimentichino mai.

LA VISITA DI DUE VESCOVI

Prima di Pasqua sono venuti in visita a Medjugorje anche due vescovi: John Dew, dalla Nuova Zelanda, e Monsignor Donald Montrose, dagli Stati Uniti. Ecco cosa hanno detto in quella occasione sulle proprie impressioni:
" Ho sentito parlare per la prima volta di Medjugorje dai miei parrocchiani. Quelli che sono venuti a Medjugorje sono tornati con buoni frutti: preghiera dello spirito, digiuno, sono tornati alla vita sacramentale e sono divenuti membri attivi della comunità parrocchiale. Hanno costituito molti gruppi di preghiera. Io sono venuto con un gruppo di pellegrini che ha visitato anche la Terra Santa. Questi avvenimenti di Medjugorje hanno lasciato in me un profondo effetto. Tutto mi sembra molto normale e naturale. Non vedo nulla di strano. La gente parla delle apparizioni in modo semplice ed un gran numero di credenti cerca di vivere i messaggi della Vergine. Per me personalmente sono state molto utili le esperienze di digiuno e preghiera. Cercherò soprattutto di trovare il tempo di pregare prima della Santa Messa e cercherò di offrire tutto questo anche alle parrocchie della mia diocesi. Voi qui, nella parrocchia di Medjugorje, pregate, digiunate e siete apostoli dell'amore nella vita di tutti i giorni. Questa è la preparazione di tutti noi alla celebrazione del Grande Giubileo" ha detto Monsignor John Dew, vescovo ausiliario di Wellington in Nuova Zelanda.
" Sono venuto per la prima volta a Medjugorje prima di diventare vescovo ausiliario. Ora sono venuto su invito di un gruppo di pellegrini. Qui avverto in modo particolare la presenza della Vergine. Vedo un gran numero di credenti che sono venuti in visita a Medjugorje e che tornano con una fede rinnovata, una rinnovata esperienza di preghiera, digiuno, confessione, S. Messa ed adorazione. Un popolo che è fedele alla Vergine, è fedele anche alla Chiesa. La devozione alla Madonna è molto importante. Il mio messaggio a voi della parrocchia di Medjugorje è: vivete i messaggi, amate la Madonna, amate l'Eucarestia, non trascurate la confessione, trovate il tempo per la preghiera, recitate tutti i giorni almeno una parte del Rosario. A tutti voi prometto la mia preghiera e benedizione. Desidero pregare in modo particolare per i francescani, perché quanto accade qui è grandioso ed i francescani hanno una grande responsabilità. Sono consapevole di tutte le vostre sofferenze e difficoltà, ma perseverate nel bene" ha detto Monsignor Donald Montrose, vescovo di Stockton, negli Stati Uniti.

LA VISITA DEL VESCOVO AUSTRALIANO

Alla fine del mese di febbraio 1998 è venuto in visita a Medjugorje il vescovo ausiliario di Camberra, Australia, monsignor Patrick Power. Ecco quanto ha dichiarato in quella occasione:
"Sono sacerdote da 33 anni e vescovo da 12. Mia madre era una donna meravigliosa e molto devota alla Vergine Maria. Mio padre venerava in modo particolare la Madonna di Lourdes. Io sono nato l'11 febbraio, proprio nel giorno della festa della Madonna di Lourdes. Sono stato anche a Lourdes, ma qui ho vissuto qualcosa di speciale. Nel gennaio 1993 ho preso parte ad un programma di preghiera a Camberra, al quale parteciparono fra Slavko Barbaric ed il veggente Ivan. Fui profondamente toccato da quanto vidi ed udii. Il messaggio riferito da Ivan ed il modo in cui lo diceva, mi colpirono molto. Parlò della pace, della preghiera, della conversione, della penitenza, del digiuno e di una fede profonda. Questi sono messaggi che avevo ascoltanto tante volte anche prima e dei quali avevo parlato, ma la semplicità con cui tutto questo veniva detto fu per me eccezionalmente importante. Mi ricordo come mia madre visse tutto questo. Per lei fu un episodio unico. Nel maggio 1993 andai a Roma. Successivamente con il vescovo di Dubrovnik Zelimir Puljic venni a Dubrovnik, poichè avevo tre giorni liberi. Siamo amici dal 1972, quando ci incontrammo a Roma per motividi studio (1972-1975). Così nel maggio 1993 sfruttai quei giorni per venire a Medjugorje in "incognito". C'era già la guerra. Non c'erano molti pellegrini, ma molte furono le cose che mi colpirono. Allora ero già vescovo, ma non venni qui come tale, ma come un privato. Celebrai la Messa. Questa è la seconda volta che vengo a Medjugorje e questa volta sono venuto con un gruppo dall'Australia e con mia sorella ed i suoi tre figli. Non sono venuto con particolari aspettative, ma questo è davvero un periodo di grazia. Voglio essere sincero. Questa volta sono venuto per la mia famiglia. Quando tornai a casa dopo la mia prima visita, scrissi anche un articolo sulla mia esperienza. Era stato molto bello. Sebbene ora sia qui per la mia famiglia, devo riconoscere che la Vergine ha concesso anche a me grandi grazie. Ho trovato una pace profonda, soprattutto dopo aver ascoltato la testimonianza di Vicka. Ho avvertito la stessa pace, che ho sentito nel 1993, quando per la prima volta ho sentito parlare dei messaggi. Tutto questo mi aiuta a consolidare la mia missione di sacerdote ed ilmio servizio come vescovo. Medjugorje è PACE. Io ho provato una pace interiore della quale ho reso testimonianza a tutte le persone del gruppo con cui sono venuto. Quando vedo quello che accade nel nostro gruppo, come le persone tornano alla fede, alla preghiera, alla confessione, allora devo raccomandare a molte persone di venire qui. Un'esperienza eccezionalmente importante per me sono state la confessione ed il programma di preghiera serale e gli incontri con i veggenti. Non solo io, ma anche monsignor Kennedy, che è venuto qui alcune volte, raccomandiamo ai fedeli di venire a Medjugorje. Voglio dire: grazie. Grazie ai credenti ed ai sacerdoti che lavorano qui. La vostra testimonianza di fede, amore, preghiera e la vostra accoglienza sono molto importanti per noi pellegrini."

LA VISITA DELL'ARCIVESCOVO BRASILIANO

Dal 25 al 28 febbraio 1998 l'arcivescovo brasiliano Krieger è venuto in visita a Medjugorje. Durante la Santa Messa serale del 27 febbraio ha tenuto l'omelia ai fedeli riuniti. Riportiamo qui integralmente la sua omelia:
"Sono il vescovo Murillo Krieger, arcivescovo della città di Maringa in Brasile. Sono trascorsi già otto anni da quando sono venuto qui a Medjugorje. Per me è una grande gioia essere qui con voi perchè Medjugorje è sempre rimasta nel mio cuore. Poichè sono qui con voi, sicuramente vorrete sapere quello che un arcivescovo pensa di Medjugorje. Io vedo Medjugorje come un dono ed una responsabilità. Medjugorje è dono e grazia. La Vergine dona a tutti coloro che vengono qui la possibilità di trovare quello stesso amore e quella stessa tenerezza da lei messi in evidenza a Cana di Galilea. La Vergine si accosta a noi e ci chiede di fare "... tutto quello che Lui vi dirà...". Anche i servitori a Cana di Galilea fecero tutto quello che era stato loro detto e riempirono gli orci di acqua. Così a Gesù fu possibile compiere il primo miracolo a Cana. Se i nostri cuori fossero pronti ed aperti a seguire il cammino di Cristo, tutto quello che il Signore voleva compiere attraverso Medjugorje si compirebbe sicuramente. E' forse tanto difficile donare il nostro cuore a Gesù Cristo? Medjugorje è una grande responsabilità. L'ho capito subito, sin dal primo momento, mettendo piede sul suolo di Medjugorje. Questo avvenne nel maggio 1985, subito dopo la mia consacrazione alla carica di vescovo. Guardando ed ascoltando i veggenti sono giunto alla conclusione che essi necessitano della nostra preghiera per poter rimanere fedeli alla propria missione. Da quel momento ho deciso di dedicare a loro il primo Rosario della mia giornata. Questo è un mio piccolo dono. In questo modo offro loro supporto ed aiuto, poichè essi hanno una importante missione che consiste nel presentare Medjugorje alla parrocchia, alla Chiesa ed al mondo. Sono grato ai veggenti per la loro disponibilità ed apertura verso la grazia di Dio. Ringrazio anche i francescani per la loro consacrazione e perseveranza in questa attività pastorale. Ringrazio voi della parrocchia di Medjugorje, per aver risposto così numerosi all'invito della Vergine. Non potete neppure immaginare quanto sia importante il vostro ruolo in questa parrocchia per la Chiesa ed il mondo. La Vergine vi benedica tutti. Possa la Vergine, Regina della Pace, accompagnare voi, i vostri amici e fratelli a Medjugorje con la sua intercessione."

LA VISITA DELL'ARCIVESCOVO DELL'ESERCITO

Il 1 marzo 1998 l'arcivescovo dell'esercito statunitense è venuto in visita a Medjugorje. Ecco quanto ha dichiarato in quella occasione:
"Mi chiamo Edwin O'Brien e sono l'arcivescovo responsabile di tutte le forze armate degli Stati Uniti d'America. Questa responsabilità si rivolge a tutti i soldati americani, indipendentemente da dove si trovino, tanto negli ospedali militari, quanto nelle rappresentanze diplomatiche. Ho iniziato quest'attività nel mese di settembre 1997. Di recente sono diventato arcivescovo. Il mio compito è quello di fare visita ai militari americani, ovunque essi si trovino. Sono stato nel Pacifico, ora sono in Europa (Italia, Germania, Inghilterra, Belgio, Bosnia ed Erzegovina). A Natale sono stato a Sarajevo e mi è dispiaciuto molto non poter venire a Medjugorje. In America ho sentito tante volte parlare di Medjugorje. Molte persone mi hanno chiesto se ero stato qui ed io ho dovuto rispondere: No! Non ne ho avuta l'occasione. Sono stato a Roma dal 1985 al 1990, ma non sono venuto qui. Quando sono stato a Sarajevo ho chiesto ai miei superiori di venire a Medjugorje. Oggi sono qui. Il fatto di aver celebrato la S. Messa nella Chiesa parrocchiale di S. Giacomo è per me un grande privilegio. Ho sentito dire cose molto buone su Medjugorje. Molti cuori sono cambiati in meglio. Molti parlano della propria conversione. Sono stato per poco tempo a Medjugorje ed ora già sto programmando una mia seconda visita qui. Vorrei andare a Podbrdo, il luogo delle apparizioni, ma non ho tempo e questo mi dispiace. Sono contento di aver celebrato oggi la S. Messa qui e di aver pregato dinanzi alla statua della Vergine. Spero che la Madonna mi comprenda. Ho deciso che la prossima voltà avrò più tempo per stare qui. Farò tutto quello che fanno gli altri pellegrini. Farò di tutto perchè la mia seconda visita sia già quest'estate. Fino ad allora rimarremo uniti dalla preghiera per la pace nel mondo.

DICHIARAZIONE DEL SANTO PADRE SU MEDJUGORJE AL VESCOVO ROBERTO CAVALLERO

Questa testimonianza ci è stata consegnata per iscritto da Marcello Pierucci, Via Castiglione 154, Bologna, Italia, 9 ottobre 1997.
"Durante il Congresso Eucaristico, tenutosi nei giorni scorsi a Bologna, ho ospitato Monsignor Arcivescovo Mario Ricci, ex nunzio apostolico in Bulgaria ed ora residente a Roma, dove opera per l'annuncio dell'opera divina. Al momento della cena, in presenza di mia moglie Anna e di Monsignor Novello Pedezzini, l'Arcivescovo Rizzi ha detto quanto segue:
- Mi sono trovato nella cappella privata del Santo Padre in occasione della Messa mattutina. Alla fine della Messa, il Santo Padre si è avvicinato a noi ed ha salutato di persona tutti i presenti. Vicino a me c'era Monsignor Roberto Cavallero, del Santuario mariano di Orta di Chiavari. Quando il Papa si è accostato a noi per salutarci, Monsignor Cavallero ha detto: Sua Santità, sono appena tornato da Medjugorje.
Il Papa ha detto: Monsignore, ci credete?
Ed il Monsignore ha risposto: Sì, Santo Padre!
Allora il vescovo Cavallero ha chiesto al Papa: E voi Santo Padre, ci credete?
Dopo questa domanda il Papa è rimasto per un attimo in silenzio e poi ha risposto: Credo... credo ... credo...
La sera seguente, dietro mia richiesta, l'Arcivescovo Rizzi ha ripetuto questa testimonianza in presenza di Monsignor Novello Pedezzini e del vescovo di Prato, Monsignor Gastone Simoni."
Appongo la mia firma a testimonianza della veridicità di questa testimonianza.
Medjugorje, 9 ottobre 1997 Marcello Pierucci - firma

LA VISITA DEL VESCOVO DEL MESSICO

All'inizio del mese di novembre il vescovo Lazaro Perez, della diocesi messicana di De Autlan Jalisco, è venuto in visita a Medjugorje insieme ad un gruppo di pellegrini. In un breve colloquio ci ha parlato delle sue esperienze, in particolar modo del suo paese e delle sue impressioni a proposito di Medjugorje. Riportiamo le sue impressioni sul pellegrinaggio a Medjugorje:
"Medjugorje è molto conosciuta in Messico. Io sono venuto a conoscenza di Medjugorje, per la prima volta, quindici anni fa, quando se ne iniziò a parlare un po'. Devo essere sincero e dire che quando noi vescovi veniamo a conoscenza di notizie relative ad apparizioni e fenomeni simili, siamo generalmente cauti nelle nostre dichiarazioni. Solitamente accade che, in un primo momento, diciamo che non è possibile, vogliamo rifiutarlo subito. Abbiamo sempre timore di confermare le notizie relative alle apparizioni, poichè abbiamo paura che questo credere sia fragile e che potrebbe evolversi in fanatismo. Questa era la mia convinzione personale agli inizi. Successivamente, nel 1985, mi sono recato in Italia. Ho incontrato una coppia di coniugi che era venuta in visita a Medjugorje. Da allora ho iniziato ad interessarmi sempre più. Ero solito dire che nonpoteva essere vero. Sostenevo che, dopo l'apparizione a Guadalupe, non si potesse più parlare di altre apparizioni, poichè Maria di Guadalupe era stata la Regina del Messico. Si iniziava a parlare sempre più della missione di Maria qui e di come Ella parlasse per mezzo di alcuni ragazzi. Temevo che potesse crearsi una sorta di fanatismo religioso. Il mio grande interessamento è iniziato dal momento in cui, del tutto casualmente, mi sono imbattuto nel libro del teologo Rene Laurentin, nel quale egli scrive in merito ad apparizioni in tutto il mondo. Ho letto questo libro con grande interesse, anchè perchè l'autore è un sacerdote ed un mio ex professore a Roma, dove ho frequentato le sue lezioni di dottrina mariana. Pensavo che egli comunque fosse un teologo serio e conosciuto e non un fanatico. Così ho proseguito la lettura anche con maggiore interesse. In questo libro ho trovato una frase toccante nella quale Padre Laurentin dice: "... attraversiamo un'epoca nella quale i giardini della Chiesa non danno più frutto ed è giunto il momento che la Vergine venga a rinnovarli e a dare loro nuova freschezza...." Sono giunto alla conclusione che i problemi che esistono nella Chiesa non siano risolti e che forse ne sono responsabili i pastori della Chiesa. Io mi sono sentito uno di loro. Abbiamo bisogno di più santi sacerdoti e pastori chesi impegnino a vivere secondo Gesù Cristo il Buon Pastore ed il Santissimo Cuore di Gesù. Tutti questi eventi hanno aperto le porte all'ateismo, al secolarismo, ad una società consumistica, che hanno creato una cultura di valori in contrapposizione con l'insegnamento evangelico. Leggendo le esperienze di Padre Laurentin ho detto: "Sicuramente questa non è finzione; egli
dice la verità". In un'occasione ho parlato con un amico teologo. Mi ha consigliato di non andare a Medjugorje dicendo che egli non avrebbe richiato la propria dignità di teologo. Il Prof. Laurentin mi ha detto che tali teologi parlano molto di Medjugorje, ma non dicono la verità. Si servono della dottrina mariana per l'insegnamento, ma non hanno un rapporto sentitonei confronti di Maria. Tutto questo mi ha aiutato a risvegliare in me stesso un grande interesse nei confronti della Vergine, sebbene senta che la Vergine abbia sempre avuto un posto di rilievo in tutta la mia vita. Nello stendardo della nostra diocesi abbiamo una stella che rappresenta la Vergine. Io ho voluto con tutte le mie forze che il simbolo della Vergine fosse presente nello stemma della nostra diocesi. Dopo la lettura del libro di Laurentin l'interesse nei confronti di questi avvenimenti è andato crescendo sempre più. Inoltre ho incontrato molti pellegrini che sono stati a Medjugorje. Al loro ritorno in Messico erano arricchiti religiosamente ed erano pronti a viverne i benefici nello spirito della nuova Evangelizzazione. Tutto ciò evidenzia i frutti di Medjugorje, sebbene la Chiesa ufficiale guardi ancora con cautela questo fenomeno. Io ritengo che bisogna innanzitutto prestare molta attenzione ai frutti di Medjugorje. Ora mi trovo qui con un centinaio di pellegrini del Messico e posso già dire di aver notato molti buoni frutti.
Inviterò i miei fedeli a venire a Medjugorje. Peccato che sia così lontana dal Messico. Noi abbiamo una sentita cultura della fede e la devozione alla Beata Vergine Maria occupa un posto di rilievo. Penso che il fondamento dei mio invito sia quello di risvegliare l'adorazione della Vergine. Ritengo che Maria, come dice il Concilio Vaticano II, preghi ed interceda insieme a Cristo e questo è quello che ho sperimentato qui, a Medjugorje. Stamattina abbiamo parlato con una veggente, Vicka. Ci ha riferito i messaggi della Vergine sulla conversione, il digiuno, la preghiera, il perdono, la santa confessione e tutti quei valori che al giorno d'oggi vanno lentamente smarriti. Personalmente ritengo quanto segue: se la Vergine cerca, per mezzo di Cristo, di far rinascere questi valori, allora questo dovrebbe essere il compito fondamentale di ogni sacerdote, ed in modo particolare di noi vescovi. Bisogna mostrare ai nostri fedeli che c'è una via di salvezza in questo mondo, poichè Cristo è la nostra via. Cristo è il nostro Salvatore e qui vediamo che la Madre del Cristo ci invita a questo: vivere i valori che ci guidano alla salvezza. Si tratta della preghiera, della riconciliazione, della conversione e del digiuno, per poter essere più vicini alla croce di Cristo. Al giorno d'oggi, come anche al tempo di S. Paolo, la croce diviene un simbolo negativo, e non solo per quanti non credono. Tutti vorrebbero una vita semplice, gli uomini hanno paura delle prove e si cerca di eliminare la presenza della croce dall'orizzonte. Perciò ritengo che la Vergine voglia darci un grande consiglio: rinnovate tutti i valori cristiani che sono stati trascurati, la preghiera in modo particolare, e vivrete la conversione. Tutti noi dobbiamo riconciliarci con Dio e con la Chiesa per mezzo del sacramento della santa confessione perchè se ci riconciliamo sinceramente con Dio, potremo più facilmente seguire il cammino di Cristo. Seguire Cristo non in un moodo qualsiasi, ma essere pronti a prendere la Sua croce ed a rendere testimonianza della fede di Cristo.

LA VISITA DEL VESCOVO BRASILIANO

All'inizio del mese di novembre 1997 il vescovo di Brasilia, capitale dello stato sud-americano del Brasile, monsignor Joao Evangelist Martins Terra è venuto in visita al santuario della Regina della Pace a Medjugorje. Durante la sua permanenza ha accettato con piacere di dire qualcosa sulle sue impressioni ed esperienze. Riportiamo integralmente il testo del colloquio.
Press Bulletin: Innanzitutto vorremmo darle il nostro benvenuto a Medjugorje. Ci dica qualcosa sul suo paese, sulla sua città, Brasilia, sulla cultura del suo popolo, la religione, lo standard...
Vescovo Martins: Vorrei innanzitutto porgere il mio saluto a tutti i lettori. Io sono vescovo vicario di Brasilia e mi chiamo Juan Evangelist Martins Terra. Brasilia è una città nuova ed è la capitale del Brasile. Ha solo trenta anni ed ha già tre milioni di abitanti. Brasilia è una città a forte immigrazione. Sebbene il numero delle sette sia in crescita in Brasile, tuttavia Brasilia è la diocesi con il maggior numero di cattolici. Abbiamo un seminario con 206 seminaristi ed abbiamo anche un seminario dell'ordine francescano con una trentina di seminaristi e poi anche un movimento che si sta diffondendo sempre più nel paese e cioè quello dei neocatecumeni. E' grande anche il seminario dei neocatecumeni, dove si trovano 76 seminaristi. L'anno prossimo verranno ordinati sacerdoti anche una ventina di sacerdoti di questo movimento. Inizialmente a Brasilia c'erano sacerdoti di tutti gli ordini, che arrivavano insieme alla gente. Per la sua immensa estensione, il Brasile assomiglia più ad un continente. E' grande tanto quanto gli Stati Uniti e l'Europa messi insieme. Esiste una mescolanza di popoli e razze diverse; la maggior parte sono portoghesi, italiani ed altri popoli europei. Abbiamo anche una popolazione di colore che trae origine dal fenomeno della schiavitù del sedicesimo secolo ed infine abbiamo una popolazione indigena, ovvero quella degli indios. L'80% di questa popolazione mista è di fede cattolica. Negli ultimi tempi hanno iniziato a manifestarsi varie sette. Si tratta di sette non definite, con una discriminazione molto evidente. Non ci sono differenze tra le sette, hanno solo guide diverse. Penso che si tratti di un fenomeno non noto e transitorio. In opposizione a questi fenomeni delle sette abbiamo un eccezionale movimento carismatico che porta il nome di Rinnovamento nello spirito.
Sono venuto qui insieme a 45 componenti di questo movimento. Abbiamo visitato prima la Terra Santa, siamo stati a Gerusalemme, Nazareth, Betlemme ed abbiamo pregato molto in questi luoghi santi. Dopo ogni pellegrinaggio in Terra Santa torniamo a Medjugorje. Qui a Medjugorje si avverte una speciale devozione alla Vergine. I Brasiliani venerano molto la Santissima Vergine, la Madre di Cristo. In Brasile esiste il santuario di Abresida nel quale la Vergine è apparsa e ci sono anche molti altri santuari dedicati alla Vergine.
P.B.: Quando ha sentito parlare per la prima volta di Medjugorje e da chi è venuto a saperlo?
B.M.: Ho sentito parlare di Medjugorje per la prima volta quindici anni fa. All'epoca mi trovavo in Europa. In Brasile abbiamo una cattedrale consacrata alla Regina della Pace. Marija Pavlovic e fra Leonard Orec nel 1991 sono venuti in visita in Brasile. In quella occasione sono stati presenti alla benedizione dlela prima pietra di questa cattedrale. La radio cattolica di Brasilia porta il nome della Regina della Pace ed ha il grande merito di informare molti sugli avvenimenti di Medjugorje.
P.B.: E' la prima volta che viene a Medjugorje?
Sì, sono qui per la prima volta, in modo inaspettato. Per me è un piccolo miracolo il fatto di trovarmi qui. Sapete, io insegno la Bibbia ed ora dovrei trovarmi a fare lezione in Brasile, ma alcune circostanze inspiegabili mi hanno condotto qui. Per me e per tutto il gruppo è stato in un certo senso un pellegrinaggio miracoloso per poter pregare a lungo ed instancabilmente.
P.B.: Quali sono le sue impressioni da credente, vescovo e pastore della Chiesa?
B.M.: Mi sono recato più volte in visita a Fatima e Lourdes. Ho visto che lì è già tutto concluso, mentre qui, siccome ci sono ancora sempre i veggenti, si avverte la forte presenza della Vergine. Sento che tutto il luogo ed il circondario vivono per la Vergine, non è vero? Tutto il posto vive per la Vergine. Mi stupisce che il luogo non sia grande come Fatima, che è divenuta una grande città; qui non è così. Intorno alla chiesa è stata mantenuta la semplicità. Ieri sono stato a pranzo dai frati di Medjugorje e mi ha affascinato la loro semplicità, anche poi durante la preghiera e la confessione. Ho avuto come l'impressione di trovarmi nelle prime chiese di Gerusalemme. Io sono vissuto ed ho lavorato a Gerusalemme per due anni, come archeologo e docente di Sacre Scritture. Ho lavorato nel deserto della Siria come cappellano in una tribù di Leviti. Penso che tutto questo lavoro mi abbia preparato in modo che ora io possa avvertire qui la grande grazia e benedizione della Vergine.
P.B.: Lei in quanto vescovo e pastore della Chiesa sa che il vescovo locale non è favorevole a questi avvenimenti. La infastidisce questo?
B.M.: No, perchè ci sono anche altri vescovi che la pensano diversamente. Potrei citare il Vescovo di Pescara, un mio grande amico, ed ogni anno andiamo a fare degli esercizi spirituali a San Marino insieme a padre Gobbi. Ogni anni si organizzano esercizi spirituali per vescovi e sacerdoti e spesso viene anche l'arcivescovo di Pescara. In un'occasione mi ha detto che ha chiesto al Santo Padre di questi avvenimenti: "Santo Padre, cosa devo fare quando i fedeli della mia diocesi di Pescara vogliono andare in pellegrinaggio a Medjugorje". "Cosa fanno?" - ha chiesto il Santo Padre. "Pregano e si confessano". "E non è forse questo un bene?" ha risposto il Santo Padre. Io ho lavorato per dieci anni con il Santo Padre ed il Cardinale Ratzinger. Il Cardinale Ratzinger è un uomo meraviglioso, pieno di spirito e molto simpatico. Talvolta sento dire che di lui si dice che è molto severo e serio, ma io penso che sia una persona di grande cuore. In un'occasione gli ho chiesto cosa pensasse di questo movimento. Mi ha risposto che l'albero si riconosce dai frutti, perchè i buoni frutti sono segno della presenza di Dio.
P.B.: Glielo ha detto il Cardinale Ratzinger?
B.M.: Sì.
P.B.: A proposito di Medjugorje?
B.M.: A proposito di Medjugorje e di padre Gobbi. Per entrambi i movimenti.
P.B.: Quando tornerà in Brasile cosa dirà ai suoi fedeli in quanto vescovo e pastore della Chiesa?
B.M.: In Brasile abbiamo pellegrinaggi organizzati per Medjugorje e poi abbiamo anche pellegrinaggi ad altri santuari. I più numerosi sono quelli a Medjugorje, che per me è stata molto interessante e per questo ora sono venuto a rendere grazie alla Vergine per questo bel dono. Penso che questa visita abbia rallegrato molti fedeli della nostra diocesi.
P.B.: Darà il suo supporto a chi vuole venire a Medjugorje?
B.M.: Naturalmente. Inoltre in Brasile abbiamo una pubblicazione settimanale nella quale ci sono tutte le ultimissime notizie su Medjugorje. Le pubblicazioni sono gratuite e quindi vengono lette da molte persone.
P.B.: Infine cosa vorrebbe dire a noi che viviamo qui e lavoriamo tutti i giorni con i pellegrini? Un suo messaggio ai parrocchiani di Medjugorje?
B.M.: Solitamente si dice che nessuno è profeta in patria. Molte persone vengono qui a pregare ma mi chiedo se anche le persone del posto si comportino allo stesso modo. Mi domando anche se i giovai di Medjugorje si rendano conto della grazia che hanno qui, se sanno assumersi questa responsabilità e rendere testimonianza della fede che hanno ricevuto da Dio. La responsabilità non è solo dei sacerdoti, ma di tutti i parrocchiani che si sono consacrati alla Vergine. Gli abitanti di Medjugorje dovrebbero tenerlo sempre a mente.
P.B.: Infine vorremmo ringraziarla e cogliamo l'occasione per raccomandarci alla sua preghiera. A nome di tutti i lettori promettiamo le nostre preghiere a lei ed a tutti i pellegrini che verranno.
B.M.: Anche a me ha fatto molto piacere stare con voi ma purtroppo già oggi pomeriggio torneremo in Brasile.

LA VISITA DI UN ARCIVESCOVO AFRICANO

Già da alcuni anni a Medjugorje incontriamo pellegrini provenienti dallo stato africano del Gabon. Nel settembre 1997 un gruppo di pellegrini ha seguito l'arcivescovo della capitale Libervile, monsignor Andre Fernand Anguile. Egli si è trattenuto a Medjugorje per una settimana. Parlando della sua terra e delle sue impressioni a Medjugorje, tra le altre cose ha detto:
"Spesso sono venuti da me dei pellegrini che erano stati a Medjugorje. Mi hanno parlato delle loro esperienze, mi hanno portato libri ed articoli di giornale. L'anno scorso i pellegrini mi hanno chiesto di accompagnarli. Io però non volevo venire poiché mi era stato detto che Medjugorje non era ancora stata riconosciuta. Quest'anno sono venuto con questo gruppo, l'ho fatto in piena consapevolezza, da privato cittadino. Volevo vedere cosa accadesse. Conosco molti frutti buoni di Medjugorje. Chi è venuto qui, una volta tornato a casa, è diventato un credente consapevole e questo è avvenuto a tutti
i livelli. E ciò è quello di cui abbiamo più bisogno in questo momento. La prima cosa che mi ha colpito profondamente è stato lo spirito di preghiera qui a Medjugorje. Vedo pellegrini provenienti da tutto il mondo. Il programma di preghiera serale dimostra quanto e come si preghi qui. Sia coloro che sono in chiesa, sia coloro che non possono entrare e rimangono fuori, pregano devotamente ed ardentemente. Vedo molti sacerdoti che confessano per ore e pregano in modo più devoto del normale. Mi ha rallegrato in modo particolare la moltitudine di giovani che qui pregano e si confessano. Qui non è difficile avvertire la presenza di Dio e l'opera della grazia e perciò si può credere anche alla presenza di Maria. Ho ascoltato la testimonianza dei veggenti e sono stato presente alla preghiera con Ivan al momento delle apparizioni. Essi ispirano pace e felicità. Parlano in modo semplice e mi ha colpito in modo particolare il loro modo di parlare della preghiera. Ci siamo raccomandati alle loro preghiere ed abbiamo chiesto loro di raccomandare il Gabon, tutto il popolo e la Chiesa alla Vergine. La mia impressione personale al momento è davvero favorevole. Qui viene molta gente che prega sul serio. Si respira pace. Qui non ci sono turisti. Si avverte anche la presenza della Vergine.
Alla domanda: "Cosa ha raccomanderebbe ai fedeli, sacerdoti e vescovi" monsignor Anguile ha risposto: "Le apparizioni della Vergine sono un buon segno per i nostri tempi. Tramite noi e per mezzo di Medjugorje Ella desidera prepararci al terzo millennio e bisogna prestare ascolto a quello che ci dice. Se la ascolteremo, tutto andrà bene ed il mondo avrà la speranza. E' bene che la Vergine appaia qui, i sacerdoti, i veggenti e tutta la comunità cerchino di continuare a credere. Siete diventati un esempio per molti. Qui si fa del bene. Mi raccomando alle vostre preghiere e vi prometto che pregherò per tutti voi. Al mio ritorno a casa dirò che sono stato a Medjugorje ed inviterò i fedeli a pregare e digiunare di più, affinché tutti insieme consentiamo a Maria di portarci verso una nuova epoca."

IL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE GIAPPONESE IN VISITA A MEDJUGORJE

Il Presidente della Conferenza Episcopale giapponese monsignor Stephen Fumio Hamao si è recato nella Repubblica di Croazia in visita al cardinale Franjo Kuharic. Durante la sua permanenza in Croazia, il 16 agosto si è recato in visita anche a Medjugorje al seguito del funzionario della Repubblica di Croazia in Giappone Andjelak Simic. Dopo la visita al santuario l'arcivescovo giapponese ha incontrato e parlato degli avvenimenti di Medjugorje con i francescani della parrocchia di Medjugorje ed altri, che attualmente operano a Medjugorje. Monsignor Hamao si è interessato in modo particolare ai pellegrini provenienti dal Giappone e da altre zone dell'asia meridionale che si recano in visita a questo santuario noto in tutto il mondo. Il parroco di Medjugorje fra Ivan Landeka ha fatto dono all'illustre ospite di una monografia fotografica su Medjugorje e di una corona, ed il direttore del Centro Informativo fra Miljenko Stojic ha illustrato all'arcivescovo giapponese i dati piu significativi relativi agli eventi di Medjugorje degli ultimi 16 anni.

LA VISITA DEL VESCOVO DELL'INDIA

All'inizio del mese di agosto 1997 si è recato in visita a Medjugorje il vescovo indiano monsignor Arokiaswamy, che qui si è trattenuto per una settimana. Una sera ha celebrato la Santa Messa nel corso della quale ha tenuto un'omelia per tutti i fedeli presenti. Riportiamo integralmente l'omelia di monsignor Arokiaswamy.
"Io sono il vescovo dell'India. Sono vescovo da 21 anni e sacerdote da 51.
Mi interessa fare visita ai santuari mariani, a tutti i luoghi in qui si è manifestata la nostra Madre Santissima. A Lourdes, il più famoso dei santuari, sono stato 4 o 5 volte. Ho visitato anche la cappella delle medagliette miracolose. L'anno scorso sono stato anche a Montichiari, nell'Italia settentrionale, in cui Nostra Signora è apparsa come Rosa Mistica. L'anno prima ero stato a Fatima in Portogallo e a Garabandal in Spagna.
Quest'anno ho l'onore di visitare questo santuario della Regina della Pace a Medjugorje, grazie al mio amico tedesco Benedict Meier, che ho incontrato a Montichiari lo scorso novembre. Sono felice di aver potuto trascorre qui alcuni giorni in preghiera. Qui si avverte uno stato d'animo di fede, preghiera e profonda devozione alla Santa Madre, la "Gospa", come la chiamate qui.
Il messaggio di Medjugorje è uguale agli altri: preghiera, penitenza e conversione. Il grande numero di personeche si convertono e tornano a Dio è un grande segno di speranza per il futuro della Chiesa.
In passato e nei secoli precedenti, il razionalismo ha pervaso il mondo. La gente aveva iniziato a dire che non esistevano cose che rientravano nel soprannaturale o miracoloso e che quanto veniva definito miracoloso poteva essere spiegato con cause naturali, con la scienza. In un tale contesto la Vergine si è manifestata a Lourdes ed ha compiuto molti miracoli. Quando gli scienziati hanno iniziato a spiegarli con cause naturali, la Vergine ne ha compiuti altri, anche più grandi, come a voler dire loro: "E cosa dite di questo.... e di questo???" Alla fine gli scienziati hanno dovuto ammettere di non poter spiegare tutti quegli avvenimenti sorprendenti con delle cause naturali e ne hanno dovuto ammettere l'origine soprannaturale e miracolosa. Dio ha voluto allontanare gli uomini dal loro narcisismo per portarli verso di Sè.
La stessa cosa accade anche oggi. Il progresso tecnologico ha portato l'uomo sulla Luna e su Marte. Egli è orgoglioso della tecnologia e pensa di non aver bisogno di Dio. Cerca di trovare gioia in una felicità sfrenata, ma trova in sè il vuoto ed i beni materiali e l'aspirazione alla felicità non lo appagano. Si rende conto che solo Dio può colmare il suo vuoto e donargli la vera felicità e la pace dell'animo.
Dio manda sua Madre in vari momenti ed in luoghi diversi affinchè Ella conduca a Lui l'umanità. Ovunque il messaggio è lo stesso: preghiera, ritorno a Lui nella fede, penitenza e conversione. Sono questi i valori evangelici e non possiamo trovarne altri. Ecco perchè i messaggi fondamentali di tutte le apparizioni di Maria sono identici.
A Medjugorje sono avvenuti molti miracoli per intercessione della Madre Santissima, la Madonna: guarigioni fisiche, conversioni da una vita peccaminosa ad una vera vita cristiana. Il fatto che qui arrivino continuamente pellegrini ed in numero sempre crescente è la prova che qui vengono elargiti doni miracolosi. Se così non fosse, il flusso di pellegrini si sarebbe da tempo interrotto.
Penso che Chesterton abbia detto: "Alcune persone possono essere ingannate per tutto il tempo, tutte le persone possono essere ingannate in qualche momento ma non si possono ingannare tutti e sempre".
Qui la gente continua a venire in numero crescente e va via con la pace nel cuore.
Sono convinto che questi avvenimenti abbiano un'origine soprannaturale. Non dobbiamo aspettare il giudizio "ufficiale" della Chiesa, perchè potrebbero volerci degli anni. Per il giudizio ufficiale della Chiesa su Lourdes si è atteso molto, quasi 50 anni. Gli avvenimenti di Medjugorje hanno avuto inizio 16 anni fa. La Chiesa è lenta, ma non ha proibito i pellegrinaggi.
Quello che mi rattrista maggiormente e che mi fa male è la posizione contraria del vescovo locale, di quello attuale e del suo predecessore. Preghiamo affinchè cambi il suo atteggiamento negativo. Il Papa privatamente incoraggia i pellegrinaggi a Medjugorje e privatamente ha dato la sua approvazione. Per il momento questo ci basta.
Rivolgiamoci alla Madre Santissima affinchè ci plasmi ad immagine del Suo Figlio Gesù, per poter vivere secondo i valori evangelici dell'amore, del perdono e della solidarietà e per poter essere testimoni di Gesù in mezzo agli uomini tra cui viviamo.
Oggi è la festa di S. Lorenzo, famoso diacono e martire della Chiesa. Poichè oggi è domenica non si celebra questa festività. Assistette nell'eucarestia Papa Sisto II (la cui solennità è stata celebrata tre giorni fa). A lui vennero anche affidati i beni materiali della Chiesa e la cura dei poveri.
All'imperatore di Roma era stato detto che la Chiesa possedeva un'enorme ricchezza e questi voleva impossessarsene. Mandò uno dei suoi funzionari a dirgli: "Lorenzo, ho sentito che la Chiesa possiede una grande ricchezza e molti beni. Me li puoi mostrare?" Lorenzo gli disse che glieli avrebbe fatti vedere dopo tre giorni. Il funzionario ne fu molto soddisfatto. Il quarto giorno Lorenzo radunò tutti i poveri di Roma, gli storpi, gli zoppi, i ciechi del circondario e li mostrò al funzionario dicendo: "Questo è il tesoro della Chiesa". Il funzionario si arrabbiò perchè Lorenzo lo aveva ingannato ed ordinò che venisse martoriato su una grata di ferro con del fuoco sotto. Si dice che ad un certo punto Lorenzo disse ai suoi aguzzini: "Un lato è ben arrostito; passato all'altro e mangiate". Morì da martire famoso.
Guardiamo i poveri, vediamo in loro Cristo che soffre ed aiutiamoli, come aiuteremmo Cristo. Gesù ha detto: "Quello che avrete fatto ad uno dei più piccoli, lo avrete fatto a me". Questo è quello che fa Madre Teresa a Calcutta. Ricosciamo Gesù nei poveri che soffrono ed aiutiamoli come possiamo.
La Chiesa prega nelle sue preghiere ufficiali affinchè siamo protetti dalla passione e dalla corruzione, così come Lorenzo è stato protetto dal fuoco.
Possa il nostro Signore, per intercessione della Beata Vergine Maria, liberarci dal fuoco della passione ed aiutarci a vivere una buona vita cristiana."

LA VISITA DELL'ARCIVESCOVO COLOMBIANO

In occasione del 16° anniversario delle apparizioni, si è recato in visita a Medjugorje anche un arcivescovo colombiano. Ecco quanto ha dichiarato in quella occasione:
"Sono Fabio Betancourt Tirado, arcivescovo di Manizales in Colombia. Sono venuto con un gruppo di pellegrini costituito da 4 sacerdoti, 52 fedeli ed io. Dopo il pellegrinaggio in Terra Santa abbiamo deciso di visitare queste zone ed in modo particolare questo santuario. Siamo in viaggio verso Roma e qui sarò ordinato arcivescovo il 29 giugno. E' la prima volta che vengo in questo luogo, qui avverto la presenza di Dio. E' la stessa presenza che ho sentito in altri santuari mariani, come ad esempio quelli che si trovano nel mio paese, la Colombia, o quelli di altri posti del mondo come Fatima, Lourdes e Loreto. Sento la grazia che Dio dona ai suoi fedeli per mezzo della Sua Santa Madre, la Vergine Maria. Vedo tanti ragazzi, giovani, adulti ed anziani che vengono a pregare la Vergine Maria. A Lei confidano i propri bisogni ed i propri problemi, certi che grazie alla Sua intercessione, possano giungere al Signore.
Non conoscevo totalmente il messaggio di Medjugorje. E' certo che la Vergine ci inviti ad ascoltare il Signore. Ci parla di pace e di conversione e questo è un qualcosa che Dio ha sempre chiesto all'uomo e che continua a chiedere per mezzo della Chiesa. La Vergine cerca la riconciliazione e sarebbe bene che rispondessimo in modo positivo a questo appello. Per mezzo della Vergine Maria il Signore ci chiede ancora una volta di convertirci e di farci portatori di pace.

IL 16 ANNIVERSARIO DELLE APPARIZIONI DELLA VERGINE NELLA PARROCCHIA DI MEDJUGORJE

In occasione del sedicesimo anniversario delle apparizioni della Vergine a Medjugorje sono giunti anche tre importanti rappresentanti della Chiesa: l'arcivescovo di Spalato in pensione Frane Franic, il vescovo in Italia Paolo Hnilica e l'arcivescovo dell'arcidiocesi di Manizales in Columbia Fabio Betancur Tirado, in viaggio verso Roma dove incontrerà Sua Santità Giovanni Paolo II. Hanno celebrato la S. Messa insieme ai pellegrini e reso testimonianza della propria convinzione della presenza della Vergine nella parrocchia di Medjugorje.

LA VISITA DEL VESCOVO DELLA TANZANIA MONSIGNOR DAMIANO KYARUZI

Alla fine di maggio si è recato in visita a Medjugorje il vescovo neo-eletto della Tanzania, Monsignor Damiano Kyaruzi. Durante il suo viaggio a Roma, dove sarà ordinato vescovo, egli ha fatto visita anche a Medjugorje. Ecco cosa ha dichiarato in questa occasione:
Sono un sacerdote della diocesi di Bukoba in Tanzania. Fino ad ora sono stato vicario generale della mia diocesi ed ora sono stato nominato vescovo della diocesi di Sumbawanga. Sono sacerdote già da 29 anni. Sarò consacrato vescovo in occasione dell'anniversario della mia ordinazione sacerdotale, il 29 luglio 1997. Questa è la prima volta che vengo a Medjugorje. Sono venuto qui per pregare prima di essere ordinato vescovo. Qui ho trovato un luogo e delle persone che pregano molto in chiesa, a Podbrdo e a Krizevac. Ho notato una profonda devozione nei confronti di questi monti. Questa è un'esperienza importante per me poichè mi fa comprendere che la gente è disposta a pregare quando viene loro data l'occasione e quando è ben guidata. Ma questo non è solo un luogo di preghiera, ma un luogo dove si può imparare molto. Ho capito una cosa importante: tutti noi siamo pellegrini. I pellegrini che vengono qui scoprono il dono della vita e Dio qui li cura; essi tornano a Dio, comprendono le leggi della vita e divengono messaggeri di pace. Ho intenzione nella mia opera di parlare alla gente e dire loro di non aver paura di accettare la vita, anche se so che non è facile. Salendo sui monti di Medjugorje possiamo comprendere queste difficoltà. Questa esperienza la si può vivere soprattutto a Krizevac. A Krizevac si impara questa lezione: bisogna accettare tutto quello che nella vita si riceve e portare a compimento il proprio compito. Bisogna solo guardare e seguire la via della croce di Gesù. Mi auguro che tutti i pellegrini qui accolgano il proprio pellegrinaggio di vita con Dio e con Maria."

LA VISITA DEL VESCOVO DEL CAMERUN

Monsignor ADALBERT HDZANA, vescovo della diocesi di Mbalmayo in Camerun è venuto in visita a Medjugorje a metà giugno. Ecco cosa ha dichiarato in quella occasione:
"Faccio visita con piacere agli importanti luoghi mariani di pellegrinaggio. Sono già stato due volte a Lourdes e a Fatima. Sono molto felice e soddisfatto di essere venuto qui. Mi sembra che Medjugorje sia il proseguimento di Fatima. Lo ha già detto qualcuno prima, ma quello che vedo qui è un proseguimento di Fatima perchè vedo una realizzazione del Vangelo confacente all'attuale situazione ed all'uomo di oggi. La Vergine parla in modo molto semplice. Nei messaggi non ci sono minacce nè paure per il cuore dell'uomo. Qui si mette l'accento sulle cose importanti: l'amore e la fiducia in Dio. Però il peccato si oppone alla vita che Dio ci offre qui. Tutto quello che la Vergine ci dice qui è contenuto nel Vangelo ed i metodi ai quali ci invita sono quelli evangelici e della tradizione della Chiesa. Qui si parla di vita mentre nel mondo si vive la morte. I sacramenti sono i canali attraverso i quali ricevere la vita divina. Anche la Vergine ci invita ad accogliere i sacramenti ed a viverli. Si tratta soprattutto del sacramento della riconciliazione e, al centro, si trova l'eucarestia.
Mi sembra che qui tutto accada in modo molto semplice e che si metta l'accento sulle cose più importanti. Credo che la Chiesa debba essere molto ragionevole verso questi avvenimenti. Può prendere tutte le precauzioni poichè gli avvenimenti qui non sono ancora terminati, ma qui accadono cose buone, e già da tempo, e questo deve aiutarci a capire di cosa si tratti. Penso che quello che ho appreso qui mi aiuterà a tornare più al pastorale, come ci ha detto anche il Papa, per poter fare di tutto per prepararci bene al Giubileo del 2000. La cosa che più mi sta a cuore di Medjugorje, che dirò ai miei, è la conversione e la consacrazione. La Vergine ci ripete continuamente di liberarci dal peccato e di aprirci all'amore di Dio. Al mio ritorno metterò di nuovo l'accento sulle cose che qui ho udito e vissuto. E' questa la re-evangelizzazione. Invito tutti ad approfittare di questo tempo di grazia che Dio ci concede per mezzo di Maria. Dio vi benedica. Pregherò per voi tutti e voi pregate per me e per il mio paese.

INCONTRO CON L'ARCIVESCOVO SLOVENO

Su invito dei pellegrini e degli amici di Medjugorje, fra Slavko ha visitato alcune parrocchie in Croazia e Slovenia nel mese di maggio 1997 trasferendo ai fedeli, nelle loro chiese, il messaggio di pace della Vergine e lo spirito del programma di preghiera di Medjugorje. A tutti gli incontri hanno partecipato numerosi fedeli e durante uno di questi in Slovenia, fra Slavko ha incontrato anche l'arcivescovo Franco Rodeo. Durante il loro colloquio molto aperto fra Slavko gli ha chiesto se era a conoscenza del fatto che molti sloveni si recano a Medjugorje e gli ha anche chiesto qual è la sua posizione a riguardo. La risposta è stata: "Una volta il vescovo di Pescara ha chiesto al Papa come comportarsi con i fedeli che vanno a Medjugorje ed il Papa ha replicato: cosa fa lì il popolo? Ed il vescovo gli ha risposto: Prega, si confessa e fa penitenza! Ed il Papa ha replicato: Allora lasciate pure che la gente vada!" Fra Slavko ha chiesto all'arcivescovo se condividesse quest'opinione ed il vescovo con un simpatico sorriso ha detto: "Sì".

L'ARCIVESCO FRANIC ALLA PRESENTAZIONE DELLA MONOGRAFIA FOTOGRAFICA SU MEDJUGORJE

E' stata presentata a Spalato la monografia fotografica su Medjugorje, di cui abbiamo parlato nello scorso numero del bollettino, quello del 3 giugno 1997. Alla presenza di molti fedeli ed esponenti del mondo culturale, religioso e dell'opinione pubblica di questa città, monsignor Frane Franic, arcivescovo in pensione della diocesi di Spalato- Makarska, ha presentato per primo il libro. Ecco quanto ha dichiarato in quell'occasione: "Le apparizioni della Vergine devono essere considerate come un ulteriore intervento nella storia dell'uomo, che potrà essere compreso solo nel lungo periodo. Io ho sentito di persona la voce della Vergine, sebbene non l'abbia mai vista. Nei frutti di Medjugorje, la preghiera, il digiuno e l'amore fraterno, vedo i segni di una preparazione all'incontro con Dio. Con la Dichiarazione del 1991 i nostri vescovi hanno ribadito che Medjugorje è un luogo di pellegrinaggio e di preghiera e tale è diventato per i fedeli di tutto il mondo.

I VESCOVI UGANDESI A PROPOSITO DI MEDJUGORJE

Come comunicato nel Press Bulletin n. 65, dall'8 al 15 maggio 1997 hanno fatto visita al santuario della Regina della Pace a Medjugorje tre vescovi ugandesi: Frederick Drandua, Deogratias Byabazaire e Joseph Oyanga. Nello scorso numero abbiamo riportato integralmente l'interessante omelia di Monsignor Drandua ed in questo numero riportiamo le brevi dichiarazioni dei tre vescovi.
MONSIGNOR DEOGRATIAS BYABAZAIRE, vescovo di Hoima, ordinato sacerdote nel 1969 e vescovo nel 1990. A proposito della sua esperienza di Medjugorje dice: "Ho trascorso a Medjugorje una settimana e mi sono reso conto che c'è un'atmosfera piena di preghiera, pace ed amicizia. Ho incontrato molte persone che davvero pregano e cercano la preghiera. Mi sono recato a Krizevac e a Podbrdo. Ho visto molte persone pregare. Io avevo paura di andare su, ma quando sono arrivato in cima mi sono sentito davvero felice. Entrambi i monti sono stati per me una bella esperienza. Ho pregato molto ed ho visto molte persone che camminavano scalze e pregavano. Sono rimasto profondamente colpito dalla S. Messa serale. La Chiesa era piena tutte le sere e molte persone ascoltavano la Messa fuori. Sebbene non capiscano la lingua, tutti sono raccolti in preghiera. Tuttavia, il momento più bello del programma di preghiera serale è l'adorazione del Santissimo Sacramento dell'Altare. Ho visto tantissimi sacerdoti che confessavano ed una moltitudine di credenti desiderosi di confessarsi.
Sono stato presente anche alle apparizioni. Sono profondamente convinto che sia stato un vero incontro. Parlando con i veggenti ho capito che sono persone mature e sincere.
Quando tornerò a casa dirò che le parole della Vergine sono semplici così come la semplicità con la quale entra nel cuore dei suoi figli."
MONSIGNOR FREDERICK DRANDUA, vescovo di Arua, ordinato sacerdote nel 1970 e vescovo nel 1986.
A proposito della sua esperienza a Medjugorje dice: "Questa è davvero una grande esperienza per me, soprattutto con la preghiera. Non posso dire che la Vergine non appaia. I veggenti continuano a ripeterlo da 15 anni e parlano sempre dello stesso messaggio, senza cambiare nulla. Il messaggio è semplice: pregare, digiunare, credere, confessarsi, adorare. Proprio per questo motivo deve trattarsi di avvenimenti sovrannaturali, poichè essi sono fedeli ad un messaggio. La gente arriva e la loro vita cambia. Molti si confessano. In quanto vescovo, in questi 10 anni non ho confessato quasi mai. Qui la gente mi ha pregato incessantemente di essere confessata ed ho confessato molto. In questi giorni ho confessato più di 100 persone. Sono sicuro che il Signore si serva di questo luogo per la conversione dei popoli. Quando farò ritorno a casa dirò di recitare il Rosario e raccomanderò ai sacerdoti di riservare un giorno della settimana all'adorazione."
In occasione della propria visita a Medjugorje i tre vescovi ugandesi hanno incontrato anche Monsignor Ratko Peric, il vescovo del posto. Ecco quanto ha dichiarato Monsignor Drandua a proposito di questo incontro: "Il vescovo Peric mi ha detto che per lui Medjugorje non è un problema, poichè qui la gente prega. Il problema per lui sono i francescani che, a suo avviso, vogliono essere indipendenti. Io gli ho detto: Medjugorje parla costantemente di pace. La Vergine invita a cambiare il proprio cuore ed alla pace nel cuore. Non può dire che i francescani siano cattivi. Deve accettare il fatto che anche lei deve cambiare. Allora anche i francescani cambieranno e la pace sarà possibile. Il messaggio di pace si manifesta all'interno della sua parrocchia ed ha cambiato sia lei, sia i francescani. Abbia la forza di umiliarsi dinanzi al Signore e di iniziare a pregare per la pace. La prego, caro fratello, si impegni per la pace. Chiami i francescani! Forse ne verranno solo alcuni. Non tutto può avvenire in un giorno. Lei deve andare da loro, perchè Lei è il pastore. Dica loro: Caro figlio, vieni, ti prego: vieni. Se lo farà, sono sicuro che ci riuscirà". Ed egli ha risposto: "Ci proverò!" Mi ha detto che i francescani non accettano nè il generale, nè Roma. Ed io ho detto: "No, Roma vuole che ci sia la pace e Lei qui si deve impegnare concretamente."

MONSIGNOR JOSEPH OYANGA, vescovo di Lira, sacerdote già da 33 anni e vescovo da otto.

A proposito della sua esperienza al Santuario della Regina della Pace dice: " Questo è un luogo di meditazione, di preghiera. Tutte le persone che vengono qui realizzano una comunione reciproca. Ho visto gente proveniente dall'Europa, dall'America, dal Giappone, dall'Australia. Tutti si sentono simili e questo mi ha colpito profondamente. Qui si prega davvero. Io non ho avuto la possibilità di recarmi sui monti, ma mi ha colpito molto quando una pellegrina mi ha portato una pietra presa lì. L'adorazione è un'esperienza speciale, qualcosa di unico. Ho visto la gente digiunare. Nella casa in cui ho alloggiato i pellegrini non mangiavano niente a cena, solo un po' di insalata e di pane. Questo è uno spirito di penitenza, di sacrificio che non vedevo da tempo. Questa esperienza mi darà la forza di parlare della Vergine alla gente. Ora mi sembra di non averLe prestato sufficiente attenzione. Lei ci è vicina. E' questo il messaggio principale di questo luogo."

TRE VESCOVI UGANDESI A MEDJUGORJE

Vescovi provenienti da varie parti del mondo continuano ad arrivare al Santuario della Regina della Pace a Medjugorje. Dall'8 al 15 maggio 1997 sono venuti in visita i vescovi dell'Uganda Frederick Drandua, Deogratias Byabazaire e Joseph Oyanga. Hanno dichiarato che, prima di partire, avevano chiesto al nunzio papale in Uganda Luis Robles Diaz, cosa pensasse di questo viaggio. Egli aveva loro detto: "Il Papa non parla pubblicamente di Medjugorje, ma è favorevole. Andate!"
Sperimentando la spiritualità di Medjugorje essi hanno deciso insieme ai pellegrini di celebrare la S. Messa serale del 12 maggio. Uno di loro, Frederick Drandua, durante la Messa ha anche tenuto l'omelia. La riportiamo qui integralmente poichè è stata molto interessante.
"Cari fratelli e sorelle!
Mi fa molto piacere celebrare insieme a voi questa S. Messa stasera. In una delle sue lettere S. Paolo chiedeva alla comunità se avesse accolto lo Spirito Santo. Stasera anch'io vi chiedo: avete accolto lo Spirito Santo? Ve lo chiedo perchè in questo momento io sto parlando in inglese. Mi comprendete quando parlo? Se dite di sì, allora capite il mio inglese. Io vi garantisco che ho lo Spirito Santo e lo Spirito Santo ha solo una lingua che tutti noi possiamo comprendere. Volete naturalmente sapere quale sia questa lingua. Ve lo dirò subito: è la lingua della preghiera. Comprendete la preghiera? Dio ha la sua lingua. Non ci sono altre lingue, ad eccezione di quella della preghiera. Sia che preghiate in croato, o nella mia lingua madre, l'inglese, o in qualsiasi altra lingua, questa è la lingua della preghiera. Tutti siamo venuti qui per pregare ed abbiamo lo Spirito Santo, lo spirito della preghiera. Tutti siamo riuniti attorno all'altare per pregare. Tutti parliamo la stessa lingua, tutti ci capiamo a vicenda perchè tutti insieme parliamo al Padre Nostro celeste. Non è meraviglioso?
Vengo da un paese lontano, l'Uganda, e molti di voi probabilmente non sanno neppure dove si trovi, ma sono venuto qui per pregare e parlare a voi tutti e tutti mi comprenderete. Sono quindi felice di essere venuto qui, in questa scuola della preghiera. E' stata fondata dalla nostra adorata madre, la nostra Vergine e Lei ha voluto che frequentassimo la scuola della preghiera.
E' interessante che Lei abbia fondato questa scuola proprio qui, in territorio croato. Da tutto il mondo veniamo a questa scuola della preghiera. Quello che qui accade è importante anche per voi croati che avete la scuola qui. Non dimenticate che proprio i bambini che vivono vicino a scuola vengono poi bocciati. Essi infatti prendono questo impegno alla leggera pensando che non sia necessario studiare visto che la scuola è così vicina e che avranno sempre tempo. Coloro che vengono da lontano e che forse devono stabilirsi vicino alla scuola vanno meglio e riescono a conseguire il diploma.
Forse potrei dirvi che ho conseguito il diploma prima di voi ed il veggente Ivan l'altra sera me ne ha dato conferma. Mi ha detto che la Vergine ha detto di essere molto felice perchè noi vescovi siamo qui. Ci ha benedetti, come ha fatto con tutta la nostra diocesi, ed ha aggiunto che ci sono grandi speranze per tutta la nostra diocesi. Io definisco tutto questo come un diploma o un certificato che ho ricevuto dalla Vergine. Devo complimentarmi con me stesso per essere stato un bravo studente, visto che ho già conseguito il diploma. Voi croati, e voi altri pellegrini, avete conseguito questo diploma? Se non lo avete ricevuto vi dovete impegnare un po' di più.
Voi pellegrini giunti fin qui da lontano e che siete arrivati qui per impegnarvi duramente ed imparare, avete ricevuto un qualche certificato della vostra scuola? I vostri sforzi sono tali che dovreste ottenere un attestatodella vostra presenza a scuola. Possono ottenere questo certificato tutti coloro che vengono a lezione, ovvero tutti coloro che vengono qui a pregare, che salgono sul monte e che ascoltano i messaggi della Vergine. Se non lo avete ancora fatto e siete venuti fin qui, temo che non otterrete l'attestato di frequenza. Siete sicuri di voler tornare a casa senza questo attestato? Credo sarebbe un vero peccato se voi non conseguiste questo certificato.
E voi figli che vivete in questa zona: vi esorto ad emulare tutti coloro che vengono da lontano, affinchè possiate dimostrare che anche voi siete bravi studenti, che venite regolarmente a lezione in questa scuola della preghiera. Se non lo farete sarà una catastrofe. Sarebbe sbagliato non accogliere la grazia che Dio concede a questa scuola della preghiera e la grazia di colei che ha fondato questa scuola. Pensate: cosa accadrebbe se non superaste l'esame? Voi che abitate qui vi dovete impegnare per superare l'esame alla scuola della Vergine insieme a noi che veniamo da lontano.
Io che vengono dall'Uganda ho ancora bisogno di impegnarmi molto. Devo andare a parlare di questa scuola, la scuola della preghiera. Questa è la scuola di tutti i cristiani. Chi vuole vivere la propria cristianità deve iscriversi a questa scuola. Qui si trova l'amore della madre verso i figli. Questo è un grande amore ed una madre non farà mai nulla di sbagliato per i propri figli. Ricordate le parole di Gesù: quando un bambino vi chiede del pane, gli dareste una pietra e se vi chiede del pesce, perchè dargli un serpente? Gesù in modo molto sarcastico poi aggiunge: se voi peccatori sapete scegliere i doni per i vostri figli, quali doni pensate che concederà Dio stesso? Pensiamo quindi ai doni che potrebbe offrire la Vergine, che ha fondato questa scuola.
Vi prego quindi: quando farete ritorno alle vostre case cercate altri studenti che vogliano studiare alla scuola della Vergine. Quando io tornerò a casa so che molti cristiani e molti sacerdoti verranno da me. Mi chiederanno cosa ho di buono da dire o da offrire loro. Ed io dirò loro che qui si possono ottenere due cose buone: se ne può accettare una, o l'altra o entrambe. Sapete quali sono queste cose? La cosa più importante è la preghiera e la seconda l'amicizia dei croati, la loro ospitalità. Io penso che le prenderò entrambe: la preghiera e l'ospitalità. Qualcuno forse è venuto qui solo per la preghiera o solo per l'ospitalità, il divertimento. Cari pellegrini, vi esorto a prendere entrambe le cose e non solo una.
Vorrei ringraziare voi, parrocchiani croati, per la vostra amicizia ed ospitalità, ma anche per la preghiera. Vi siete impegnati perchè noi potessimo cogliere sia l'una, sia l'altra cosa. Incessantemente ci invitate a venire qui da lontano affinchè tutti possiamo portare a termine la scuola della preghiera e conseguire il diploma.
Se qualcuno non riesce a diplomarsi, io lo pregherei di prendere almeno l'attestato di frequenza a questa scuola. Non è importante se siete del posto o se venite da lontano. Possano Dio e la Madonna benedirvi copiosamente.

PROPOSTA DELL'ARCIVESCOVO FRANE FRANIC

Gli avvenimenti nella parrocchia di Medjugorje sono entrati attraverso tutti i pori nella vita della Chiesa. Una delle persone che all'inizio erano contrarie, e che dopo aver fatto visita si è convinto con tutto il cuore di quanto accadesse ed ha iniziato a fare propaganda, è l'arcivescovo di Spalato (attualmente in pensione) Frane Franic. Egli è stato una delle più eminenti personalità del Concilio Vaticano II. Insieme ad altri 500 vescovi si è impegnato per la condanna dell'ateismo marxista, sebbene il Concilio si sia schierato non su una posizione di aperta condanna, ma solo di una presentazione positiva della dottrina cristiana. Questo suo impegno è stato un atto di grande coraggio personale, poichè partiva dalla Croazia, occupata dalla Jugoslavia comunista. Il Concilio al termine della seduta nella propria costituzione pastorale "La Chiesa nel mondo contamporaneo", al punto 21 ha dichiarato, condannandolo, che l'ateismo marxista è la forma di ateismo più radicale che si sia mai manifestata nella storia dell'umanità.
Per tutti i suoi meriti gli è stato conferito un premio dalla parrocchia della zona di Spalato-dalmata per le opere compiute. In questa occasione il quotidiano croato "Slobodna Dalmacija" ha pubblicato il grande discorso dal titolo "Il comunismo distrugge tutto quello che è buono" (19 aprile 1997). Egli ha risposto anche alla seguente domanda: "Sebbene abbia ricevuto un premio per le sue opere, le sue idee ancora oggi richiamano abbastanza l'attenzione dell'opinione pubblica civile ed ecclesiastica. Una delle proposte è che anche la nostra chiesa celebri le solennità dell'Anno Santo (Giubileo 2000) organizzandole nel Santuario della Regina della Pace a Medjugorje." La risposta è stata: "Sì. Ho scritto in "Chiesa nel mondo" (rivista telogica croata) che nel 2001 i nostri vescovi, con l'approvazione della Santa Sede, e papa Giovanni Paolo II è a favore, potrebbero organizzare una cerimonia di ringraziamento alla Vergine di Medjugorje per tutti i doni che abbiamo ricevuto, ed in modo particolare per il dono della libertà che può essere solamente opera di Dio per intercessione della Vergine."
I vescovi croati non hanno ancora risposto pubblicamente alla suddetta proposta. Sicuramente questo sarebbe un grande evento non solo per la Chiesa croata, ma per la Chiesa tutta.

I VESCOVI MOGED ELHACHEM E FRANCO HILLARY A MEDJUGORJE

Papa Giovanni Paolo II nel suo viaggio a Sarajevo, che fino all' occupazione turca del 1463 veniva chiamata col nome croato Vrhbosna, è stato accompagnato da 11 alti funzionari accreditati presso la Santa Sede, giornalisti vaticani, rappresentati della segreteria di stato e dai vescovi Moged Elhachim e Franco Hillary. Questa delegazione composta da una trentina di persone durante il viaggio si è recata in visita anche al Santuario della Regina della Pace a Medjugorje.
La Santa Messa è stata celebrata dal vescovo Moged Elhachim il quale ha anche fatto l' omelia. Nel corso di questa ha detto che erano venuti tutti a Sarajevo per incoraggiare il Santo Padre e per dare con le proprie preghiere un modesto contributo alla pace a Sarajevo, in Bosnia ed Erzegovina ed in questi territori.
Dopo la celebrazione della Santa Messa fra Ivan Bradvica li ha condotti sulla Collina delle apparizioni. Qui tutti insieme hanno pregato e parlato degli avvenimenti nella parrocchia di Medjugorje.
Al momento della partenza il vescovo Elachem ha detto che era venuto per pregare per la pace nella sua patria tormentata, il Libano. Il vescovo Franco Hillary di New York ha detto che quella era la sua seconda visita a Medjugorje e che vi si reca sempre con piacere, poichè sente la presenza della Vergine nella sua esistenza e nella sua opera. L' ambasciatore croato presso la Santa Sede sig. Ivo Livljanic, al tempo stesso anche a capo della visita, ha dichiarato che in questi nostri tempi è già un grande miracolo che tante persone vengano a Medjugorje per pregare. Ha aggiunto anche che gli ambasciatori sono stati i principali fautori e promotori del viaggio a Medjugorje.

LA VISITA DEL VESCOVO MILITARE TEDESCO, aprile 1997

Nei giorni scorsi ha fatto visita a Medjugorje anche un vescovo militare tedesco, monsignor Johanes Dyba, vescovo della città tedesca di Fulda. E' venuto a fare visita ai reparti tedeschi del SFOR che si trovano in Bosnia ed Erzegovina. "In questo viaggio non potevo non venire a Medjugorje" ha dichiarato monsignor Dyba, il quale ha visitato il Santuario della Regina della Pace con un gruppo di ufficiali e soldati tedeschi. Dopo la visita al Santuario si è trattenuto per un lungo e cordiale colloquio con i francescani di Medjugorje che lo hanno messo al corrente degli avvenimenti legati all' apparizione della Madonna in questa parrocchia.

SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DEL SACERDOZIO DELL' ARCIVESCOVO EMERITO MONS. FRANE FRANIC

Nel dicembre dall' anno scorso l' Arcivescovo emerito di Spalato msgr. Frane Franic ha celebrato i sessant' anni di sacerdozio. Nella concattedrale di Spalato colma di fedeli, erano presenti: il nunzio apostolico Giulio Einaudi, il cardinale Franjo Kuharic, l' attuale Arcivescovo di Spalato msgr. Ante Juric, delegato dal Presidente della Repubblica, alcuni vescovi croati e numerosi sacerdoti e suore.
Persone importanti della Chiesa e della società hanno parlato della vita e dell' opera di questo coraggioso testimone della fede nei giorni delle pressioni e persecuzioni più forti dei comunisti. Il Dott. Jure Radic, vicepresidente del governo croato ed emissario del Presidente della Repubblica, don Dante - sacerdote italiano e il dott. fra LJ.D.vit Rupcic hanno sottolineato: "... i meriti partcolari di msgr. Franic, testimone corraggioso che ha riconosciuto gli avvenimenti di Medjugorje come un segno di Dio e li ha sempre proteTti. Il suo coraggio è stato a volte la ragione per cui è stato anche attaccato, ma msgr. Franic, come ha sempre fatto anche in altre situazioni, ha seguito la voce della propria coscienza e della propria convinzione..."
La sua coraggiosa testimonianza ha aiutato molti ad accettare gli eventi di Medjugorje, che gli hannoaperto il cammino verso la conversione e verso la pace.
L' Arcivescovo stesso, ringraziando tutti , anche in quell' occasione ha dato una forte testimonianza della sua fede nella Regina della Pace di Medjugorje. I presenti, entusiasti delle sue parole l' hanno sostenuto con un forte applauso. Tra l' altro msgr. Franic ha detto anche questo: "... ogni sacerdote deve pregare tre ore, ogni vescovo quattro e i vescovi emeriti cinque ore. Io ho imparato a pregare a Medjugorje con la Regina della Pace... Ringrazio Dio perchè ho potuto seguire lo sviluppo della teologia mistica ed gli eventi mistici, sopratutto a Medjugorje. Accetto l' autenticità dei messaggi della Madonna a Medjugorje ."

VISITA DEL VESCOVO DELL` UGANDA

A Medjugorje, sempre più spesso si incontrano vescovi che visitano questo santuario come pellegrini. Ultimamente questo santuario marianoè stato visitato dal vescovo John Baptist Odama, ordinato vescovo da pochissimo tempo e amministratore della diocesi più giovane dell` Uganda . Ecco cosa ci ha detto in occasione:
"Ho sentito di questi avvenimenti per la prima volta nel 1990. Ero in California, in USA. Un amico mi ha parlato di Medjugorje, mi ha fatto vedere fotografie, libri, film. Tutta la famiglia era molto entusiasta di Medjugorje. Recentemente ho ricevuto la lettera del cardinale di Campala cheè stato a Medjugorje. Mi ha proposto il pellegrinaggio di ottobre dicendomi che qualcuno avrebbe sostenuto tutte le spese. Adesso so che questoè il pilota Joe Roy il quale ha portato per primo la notizia di Medjugorje in Uganda e fin` ora ha accompagnato qui alcuni vescovi e sacerdoti. Ho risposto subito che desideravo andarci, dopodicchè ho cominciato a preparami per venire qui. A casa di Joe Roy a Londra ho letto diversi libri e film su Medjugorje. La prima cosa che mi ha colpito dopo l`arrivo a Medjugorjeè stato il benvenuto della famiglia che ci ha ospitato. Sono contento che non ci sono grandi alberghi dove si può rimanere completamente anonimi. Nelle famiglieè diverso. É possibile incontrare le persone, parlarci insieme, pregare, condividere la mensa e capire così il vero spirito di Medjugorje. Inoltre, mi ha impressionato molto il fatto che i pellegrini che ho incontrato qui sono particolarmente coscienti dell`importanza degli avvenimenti che accadono. La gente veramente ascolta edè disponibile sempre ad ascoltare. Ognunoè aperto a qualcosa di più grande, che qui ti si offre davvero. Ho visto un grande interesse per la realtà spirituale. Ho notato una grande devozione per l`Eucaristia.
Quando ci siamo incamminati verso il Krizevac ha cominciato a piovere. Dopoè venuta la grandine. Per un attimo ho penstao che bisognava tornare indietro perchè sembrava non avere nessun senso prosegurici. Qualcosa mi spingeva ad andare avanti. Non volevamo tornare in dietro e andare avanti era molto difficile. Ad un certo punto ho cominciato pregare per avere forza, non volevo fermarvi. Devo confessare che arrivati in cima, eravamo completamente bagnati. Però ogni stanchezzaè sparita. Mi sono sentito leggero più di un uccello. Questa esperienza per meè stata molto importante. Cosìè anche nella vita. Spesso sembra che non possiamo continuare, cheè troppo difficile, ma se cominciamo ad abbandonarci alla volontà di Dio, tutto procede bene.
Mi ha impressionato molto la preghiera del Rosario sulla Collina delle apparizioni, il Podbrdo. Mi sembra che quella molitutidine di gente che pregava con noi mi abbia ispirato dei buoni pensieri. Bisogna guidarlo il popolo. Se il sacerdote prega, anche il popolo prega. E' stato bellissimo quando, dopo la preghiera del Rosario, ci siamo inginocchiati nel luogo delle apparizioni per pregare insieme il Credo e i 7 Pater, Ave, Gloria. Mi sono sentito unito alla Chiesa universale che prega con Maria e cerca di vivere come Maria.
Penso che qui il popolo ha risposto veramente. Ovunque si va si vedono persone sole e gruppi pregare, leggere la Sacra Scrittura, riflettere. Quiè così naturale vedere le persone pregare chè coloro che non pregano sembrano strani. In altri luoghiè proprio il contrario. Colgo l`occasione per ringraziare il popolo croato perchè ha risposto per primo aiutando così tutti noi che veniamo qui. Sono orgoglioso di poter dire che pregavo continuamente per il popolo croato e invitavo i miei fedeli a fare altrettanto. D`ora in poi lo farò molto di più.
Penso che la prima cosa che dirò ai vescovi sarà che Medjugorje nonè in contrasto con l`insegnamento del Signore e di ciò che Lui vuole da noi. Gli dirò di non aver paura a venire qui. Per quanto riguarda le apparizioni, sono un dono di Dio. Ero presente all`apparizione con Maria la veggente. Abbiamo pregato il Rosario insieme. All`improviso non si sentiva più niente. Credo che era venuta la Madonna. Io non ho visto nulla ma ho sentito la presenza della Madonna e attraverso la Sua presenza quella di Dio. Mariaè soltanto uno strumento. Attraverso Maria Dio ci avvicina a Lui. E` il compito di Maria dato Leiè la Madre di Cristo. Quello che ho visto deve essere vero. Sarebbe bene che ogni vescovo venisse qui a vedere ciò che Maria fa qui insegnandoci quello che dobbiamo fare. Inoltre, confesserò a tutti i vescovi che appena adesso ho capito che cosa possiamo fare e che la cosa più importanteè che noi preghiamo. Ho pregato veramente col cuore affinchè il Signore renda capace noi sacerdoti di annunziare la Sua Parola ad ogni uomo.

LA VISITA DEL VESCOVO INGLESE

Monsignor Augustine Harris, vescovo della città inglese di Liverpool ha soggiornato a Medjugorje per due settimane. E' stato la guida spirituale di due gruppi di pellegrini. Ha confessato e celebrato la Santa Messa senza stancarsi mai.
Ecco cosa ha detto prima di lasciare Medjugorje: "Vorrei dire questo: sono nato nel 1917 quando imperversava la guerra ed anche quando nel 1942 sono stato ordinato sacerdote c'era la guerra. Ora mi trovo a Medjugorje e si parla tanto di pace dopo una guerra spaventosa che ha imperversato nel vostro paese. Mi sembra che della pace si parli un po' troppo superficialmente. Se vogliamo una pace vera abbiamo bisogno di qualcosa di più profondo. Quello che la Vergine vuole dirci è questo: non commettete sempre lo stesso errore, quello di parlare della pace senza andare nel profondo del cuore e dell'anima, dove nasce la pace vera. Maria qui ci educa alla vera pace. Sono venuto a sapere di Medjugorje da alcuni amici e da vari scritti. A Medjugorje si prega molto, ma bisogna fare attenzione perchè questa preghiera deve entrare nei nostri cuori e cambiarli. I miei amici sono venuti a Medjugorje e questa volta li ho seguiti. Sono venuto privatamente. I miei amici hanno organizzato dei pellegrinaggi a Medjugorje e mi hanno chiesto di guidarli. Ho accettato. E' chiaro che bisogna parlare incessantemente ai pellegrini della profondità della preghiera: bisogna meditare e vivere quello che diciamo. Ma la cosa che qui davvero conta è la confessione. La gente è davvero disposta ad incontrarsi con il proprio io, faccia a faccia. La gente è pronta a pentirsi e sono convinto che sia questa la principale esperienza di Medjugorje: rinnovarsi e convertirsi. Ma bisogna ripetere incessantemente alla genteche questo è solo l'inizio e non la fine di un processo spirituale. Essi devono andare via da qui con la profonda convinzione di pregare a casa da soli, in famiglia e nei gruppi di preghiera".
Alla domanda: "La infastidisce il fatto che il vescovo di qui non riconosca le apparizioni?", Monsignor Harris ha risposto: "Non intendo giudicare il vescovo locale. Quello che voglio dire è questo: se una persona viene qui per pregare, confessarsi, cambiare la propria vita, non si può dire: no!. Molte persone vivono nella paura, molti sono confusi e non sanno cosa fare. Io direi che è un bene venire a Medjugorje. Qui l'animo si purifica e si supera la confusione. E' una cosa che riscontro in molte persone qui. Per quanto riguarda le apparizioni, forse ci sono, o forse no. Personalmente non ho dei motivi per non credere alle apparizioni. Ho incontrato un veggente e posso dire che è una brava persona. Non posso credere che per anni abbia detto delle bugie.
E se qualcuno mi chiedesse: "posso andare a Medjugorje? " la mia risposta sarebbe: "se vuoi purificare la tua anima e se ti senti confuso, va'!"
Il giorno della festa dell'esaltazione della Croce ho visto più di 50 frati francescani confessare. Questa è davvero una cosa straordinaria. Dopo la S. Messa che quel giorno ho celebrato nella chiesa di Medjugorje una pellegrina mi ha fermato chiedendomi di essere confessata. Avrei potuto dire di no?!
Servite il popolo, insegnate loro a pregare, siate pronti a confessare. Tutto il resto andrà bene!"

IL VESCOVO DI VIENNA A MEDJUGORJE

Durante la sua recente visita ai militari austriaci in Bosnia ed Erzegovina il vescovo Christian Werner di Vienna si è recato anche a Medjugorje. Monsignor Werner dopo la visita ha espresso le sue impressioni su Medjugorje ad un giornalista di una rivista austriaca:
"Il giorno che mi sono recato in visita a Medjugorje era eccezionalmente calmo e quindi anche il mio incontro con piccoli gruppi è stato molto intenso. E' stato interessante vedere come i militari che erano con me, circa 50, non abbiano comperato cartoline, ma corone. A Medjugorje ho potuto sperimentare il silenzio. Ci siamo fermati vicino alla chiesa che domina la piazza e semplicemente siamo rimasti in silenzio. Sebbene purtroppo siamo rimasti solo poche ore, abbiamo potuto avvertire come questo luogo ispiri qualcosa di davvero speciale. Sia per me, sia per i militari, è stato un qualcosa di straordinario. Dopo aver pregato ci siamo recati in un ristorantino dove abbiamo incontrato della gente molto cordiale. Parlavano molte lingue e ci hanno subito accolti. Ho raccontato ai militari di quante conversioni si siano verificate in questo luogo. Si possono avere opinioni diverse sulla veridicità o meno delle apparizioni, ma la cosa importante è che qui migliaia di persone si confessano e vengono per purificarsi e per pregare sui monti. Ed un'altra cosa fondamentale è che qui vengono molti giovani. Quello che noi abbiamo vissuto dà solo una vaga idea di quello che avviene durante i giorni festivi. Questo è realmente un luogo di grazia e di vita..." "Oase des Friedens", Vienna, 7/1996.

LA VISITA DEL VESCOVO URUGUAIANO, luglio 1996

All'inizio di luglio si è recato in visita a Medjugorje il vescovo dell'Uruguay, Monsignor Raul Scarone. Durante la sua permanenza di due giorni a Medjugorje ha preso parte a varie Messe celebrate nelle lingue dei diversi gruppi ed anche alla celebrazione eucaristica serale in lingua croata, durante la quale ha impartito la sua benedizione ai credenti presenti. Ecco quanto ha detto in quella occasione:
"Questa è la mia prima visita a Medjugorje. Per me è una grazia trovarmi qui per due giorni. E' stata la provvidenza a condurmi qui. Sono felice e non sapevo che qui ci fosse una dimensione tale. Le apparizioni di Medjugorje sono note in tutto il mondo. La religiosità della gente deve essere affinata ed io penso che si tratti di una motivazione di fede. Questo vale per tutti noi. Per poter camminare fermamente sulla strada della santità dobbiamo affinare la nostra motivazione. Quando penso a me stesso, alla mia confessione personale, mi chiedo se sono vescovo per servire la Chiesa o solo per avere potere.
Nella vostra parrocchia voi avete un grande dono che si chiama Maria. Ella può aiutarci tutti nell'evangelizzazione poichè ci guida sempre verso Gesù. Ella ci apre le porte del cuore e del regno. L'ho notato anche nel mio popolo che è tanto secolarizzato ed ha tante sette. Laddove Maria è presente, il cuore è aperto. Quello che bisogna fare è quindi evangelizzare con l'aiuto di Maria."

UN ARCIVESCOVO AMERICANO IN VISITA A MEDJUGORJE, febbraio 1996

Di recente abbiamo anche avuto la visita di un arcivescovo, Monsignor Philip Hannan, arcivescovo emerito di New Orleans. Monsignor Hannan, quando era ancora in carica, promosse l'attività di una rete radio-televisiva il cui obiettivo è quello di accostarsi agli spettatori ed agli ascoltatori che si sentono affaticati in tutto il mondo e quello di fornire un aiuto ad un grande numero di brave persone che in tutto il mondo si preoccupano per le proprie sofferenze. Si desidera in questo modo esortare tutti gli appartenenti al mondo cristiano, ma anche coloro che non ne fanno parte, a riconoscere nel prossimo il Cristo che soffre ed attende l'aiuto dei propri fratelli e sorelle. L'arcivescovo Hannan nei giorni scorsi ha visitato insieme alla sua equipe televisiva anche la Bosnia ed Erzegovina: Tuzla e Sarajevo, dove ha incontrato il cardinale Vinko Puljic. Lo scopo di questa tournee è quello di girare un reportage grazie al quale mettere a conoscenza l'opinione pubblica americana delle azioni umanitarie che tengono impegnate numerose organizzazioni umanitarie degli Stati Uniti e dell'operato della formazione americana dell'IFOR il cui obiettivo è quello di instaurare una pace duratura in questi territori. Al termine della tournee si sono recati in visita anche a Medjugorje ed al santuario della Regina della Pace. L'arcivescovo si è trattenuto a Medjugorje per alcuni giorni. Durante il suo soggiorno Monsignor Hannan ha visitato anche il Villaggio del fanciullo. Il dolore e la sofferenza di questi bambini hanno profondamente colpito l'arcivescovo americano che, in lacrime, ha dichiarato: "Solo Dio può aver ispirato chi ha costruito tutto questo". Poi l'arcivescovo si è recato in visita anche alla comunità "Cenacolo" nella quale sono in cura giovani tossicodipendenti.

IL VESCOVO BELGA A MEDJUGORJE, novembre 1995

I pellegrini e gli amici di Medjugorje hanno di recente tenuto un incontro di preghiera nella città belga di Baeuring. In questa occasione la celebrazione eucaristica è stata presieduta dal vescovo Monsignor Leonard. Nella sua omelia, tra le altre cose, egli ha detto quanto segue:
"La Chiesa non ha ancora espresso la sua posizione ufficiale in merito alle apparizioni di Medjugorje e noi l'attendiamo nella preghiera e con fiducia. Io mi sono recato in visita a Medjugorje. Ci sono stato, ho visto ed ho creduto a quanto lì accade. Ogni apparizione della Vergine è un'apertura del cielo verso la terra che le dà la possibilità di gioire per l'amore che le viene donato. Personalmente sono stato profondamente colpito dalla perseveranza con cui Maria parla a questo nostro tempo. Talvolta qualcuno mi dice: "Com'è possibile che queste apparizioni durino tanto a lungo?" oppure "Ma quanto parla Maria". Io personalmente non ho un'dea di quanto o come dovrebbe parlare Maria. Mi dico che forse Maria bussa alla nostra porta con tanta perseveranza proprio perchè nel nostro tempo ci sono tanti bisogni urgenti. Io intepreto la Sua perseveranza come uno stimolo alla nostra conversione. I frutti di Medjugorje sono frutti benedetti. Spesso le persone mi confidano le proprie esperienze e per questo posso dire che le esperienze sono ricche di frutti: la conversione, la riscoperta della preghiera, l'amore, la pace, la penitenza ed il digiuno ed il ritorno alla vita sacramentale ed all'Eucarestia...
Per poter ottenere la pace nel mondo, la pace nelle famiglie e nei nostri cuori, desidero invitare voi ed anche me stesso ad accogliere nella nostra esistenza tutti questi incessanti inviti ed in modo particolare ad accettare l'invito alla preghiera ed al digiuno."

IL CARDINALE WAMALA A PROPOSITO DI MEDJUGORJE, giugno 1995

Il cardinale dell'Uganda Emmanuel Wamala si è recato in visita a Medjugorje all'inizio di giugno di quest'anno. Al suo ritorno in patria ci ha mandato questa lettera in cui dice, tra le altre cose:
".... Il ricordo del mio pellegrinaggio a Medjugorje è ancora vivo in me. La mia esperienza in questo luogo santo potrebbe riassumersi in tre punti: preghiera, pentimento e comunione nella fede. Mi sembra che questi siano anche i principali punti di Medjugorje. Avete davvero dei buoni motivi per essere grati a Dio e condividiamo la vostra gioia."

LA VISITA DEL VESCOVO AUSTRALIANO A MEDJUGORJE, giugno 1995

Gli sguardi curiosi di molti pellegrini e degli altri presenti a Medjugorje in occasione del quindicesimo anniversario delle apparizioni della Vergine sono stati attirati dal vescovo Henry Kennedy, di origine australiana. E' venuto a Medjugorje per la terza volta e nei suoi spostamenti ha sempre indossato quelli che sono i simboli vescovili. Ha dichiarato che nel cuore sentiva di dover fare così. Vuole che la Chiesa riconosca quanto prima Medjugorje, così come Lourdes e Fatima. A Medjugorje si avvertono una pace ed un meraviglioso senso di amicizia tra la gente che egli vorrebbe esistessero anche tra la gente in Australia. Non ha paura della guerra perchè a Medjugorje non c'è. Gli dispiace che siano circolate delle menzogne su questa guerra e desidera che il popolo croato sia vittorioso nella sua giusta lotta.

LA VISITA DI UN VESCOVO FRANCESE A MEDJUGORJE, maggio 1995

In visita a Medjugorje è giunto anche il vescovo francese Georges Lagranges della città francese di Gap. Monsignor Lagranges è rimasto a Medjugorje per una settimana. Durante il suo incontro con i francescani di Medjugorje ha detto:
" Vengo dalla città francese di Gap. La mia diocesi confina con l'Italia. Questa è la mia prima visita a Medjugorje e per quello che so solo altri due vescovi francesi sono venuti a Medjugorje."
Alla domanda: "Cosa ne pensa del fatto che le apparizioni durino tanto a lungo e questo non la stupisce?", il vescovo ha risposto "No, perchè questo è accaduto da noi 300 anni fa. Nella mia diocesi la Beata Vergine è apparsa ad una ragazza che aveva solo dieci anni e queste apparizioni sono durate per tutto il resto della sua vita. La donna morì di vecchiaia a 72 anni. Non è possibile contare quante volte abbia visto la Madre di Dio! La Madonna ha iniziato il Suo discorso insegnandole ad essere una pastorella paziente ed ha proseguito e terminato con le visioni mistiche di Cristo Crocifisso e della Sua passione delle quali faceva parte anche la veggente. E' interessante dire che la Vergine condusse la pastorella in un luogo ricco di acqua. Disse alla fanciulla di costruire qui una casa per i sacerdoti dove sarebbero stati accolti i pellegrini che qui venivano a riconciliarsi con Dio nel sacramento della riconciliazione. E così qui è sorto il santuario mariano della "Madonna dell'acqua". Vorrei dire che oggi nel mondo ci sono numerosi contrasti tra religione e popolo e sono emersi soprattutto in questi luoghi. Penso che proprio per questo motivo la Beata Vergine abbia scelto Medjugorje come luogo di totale e sincera riconciliazione."

LA VISITA DELL'ARCIVESCOVO NIGERIANO A MEDJUGORJE, marzo 1995

L'arcivescovo nigeriano Gabriel Gonsum Ganaka si è recato in visita a Medjugorje per tre volte. E' venuto in pellegrinaggio privatamente ed in questa occasione ha dichiarato:
"Da quando i miei fedeli vengono a Medjugorje anch'io in quanto arcivescovo sento il dovere di venire a vedere quello che accade e di vivere questa atmosfera di preghiera. Mi ricordo ancora le prime visite a Medjugorje che mi impressionarono molto. I messaggi della Vergine sono semplici, pratici e cambiano la vita. So che le apparizioni non sono state ancora riconosciute dalla Chiesa ed io mi attengo al loro giudizio. Papa Urbano VII disse che è meglio credere ad un'apparizione privata che non credere. Quando la Chiesa le riconoscerà voi avrete vinto. E mentre aspettiamo la decisione di Roma, io sono venuto di nuovo a parlare con i molti sacerdoti, sorelle e laici delle apparizioni di Medjugorje. Sono stato in 12 diocesi ed ho sempre parlato di Medjugorje. Ho comperato molti libri e film in modo che la gente possa capire di più questi avvenimenti. E' qualcosa di realmente interessante. I messaggi sono stati diffusi in mezzo mondo e c'è qualcosa che attira qui la gente. Ho incontrato molte persone che tutti i giorni recitano tutto il Rosario. Conosco una persona che prega costantemente per i sacerdoti da quando ha conosciuto Medjugorje...
Nella mia diocesi il messaggio di Medjugorje ha cambiato molte persone ed anche nei conventi la vita è cambiata dopo aver ascoltato il messaggio. Ma dobbiamo diffonderlo
ancora di più ed è per questo motivo che voglio capire meglio tali avvenimenti. Si costituiscono dei gruppi che pregano per la pace, secondo le intenzioni della Vergine. Se si pensa ai messaggi di Lourdes, Fatima ed a quelli di Medjugorje, si vedrà che sono identici: pace, conversione, penitenza. Sono tutti messaggi molti importanti e biblici. Non c'è nulla in essi che sia contrario alla Bibbia. Ai sacerdoti della mia diocesi raccomanderei volentieri di venire a Medjugorje, ma questo non è sempre semplice. Eppure sarebbe molto importante per loro venire, vedere e sperimentare.
Non concedo a nessuno e nemmeno a me stesso di avere pregiudizi perchè questo vorrebbe dire giudicare e non vedere. Infine, come arcivescovo, vorrei dire a tutti coloro che non sono ancora venuti a Medjugorje che devono farlo e convincersi e non ascoltare i discorsi altrui o avere dei pregiudizi su qualcosa che non conoscono. Solo allora potranno farsi una propria opinione. Incontrando i veggenti ed i sacerdoti che qui operano vedo dei frutti che apprezzo molto e che mi fanno ben sperare. Sono molto grato di essere potuto venire. Parlerò di Medjugorje. E' importante che tutti rispondiamo e tutti avremo la pace. Prometto a tutti i pellegrini ed amici di Medjugorje le mie preghiere e la mia benedizione e li invito tutti alla preghiera."

LA VISITA DEL VESCOVO ARGENTINO A MEDJUGORJE

In occasione di questa visita a Medjugorje, nel febbraio 1995, il vescovo argentino Rubeiro H. di Monteo ha detto:
"Sono venuto a conoscenza di Medjugorje leggendo i messaggi della Vergine. Sono arrivato alla conclusione che questo è il modo di parlare della Madonna. Il motivo immediato della mia venuta a Medjugorje è la conversione di due miei parenti avvenuta in occasione del loro pellegrinaggio a Medjugorje. Uno di loro era un comunista e l'altro era fascista. Proprio questi frutti mi hanno spinto a venire a Medjugorje, per vedere che quello che qui realmente accade.
L'aspetto teologico dei discorsi della Madonna a Medjugorje mi sembra corretto e io ritengo che si tratti di un proseguimento di Fatima. Già dal secolo scorso esiste un corso di opere della Vergine: Rue de Bac, Lourdes, Fatima e, a mio avviso, Medjugorje è il punto focale dell'operato della Madonna che continua quello che ha iniziato a Rue de Bac. Ella ci invita ad una conversione del cuore. Qui, dove oggi si soffre tanto, dove ci sono tante preghiere e tanti riavvicinamenti al sacramento della Confessione, viene offerta questa possibilità. A Medjugorje vedo un profondo spirito di conversione, di preghiere e di penitenza. I messaggi della Vergine sono evangelici: preghiera, digiuno, conversione. Vivendo questi messaggi di Cristo la pace diventa possibile e la trasformazione del cuore attraverso la preghiera e la conversione mitigano la giustizia divina.
I messaggi che arrivano da Medjugorje sono messaggi di speranza. Molti avvenimenti mondiali rendono le circostanze difficili. Io faccio affidamento su una speranza soprannaturale, perchè la sola speranza umana non è sufficiente."

LA POSIZIONE DELL'ARCIVESCOVO FRANE FRANIC IN MERITO ALLE APPARIZIONI DELLA VERGINE

Frane Franic è una personalità nota della vita della Chiesa in Croazia. La sua voce è sempre stata ascoltata con interesse.
Divenne vescovo nel 1950. Prese parte al concilio vaticano II. Diventato arcivescovo, operò nella zona di Spalato-Makarska (fino al 1988). Questa diocesi è quella che confina con quella di Medjugorje.
Nel bollettino ufficiale della sua diocesi, "Il messaggero della diocesi di Spalato-Makarska" nel 1985 riassume la sua posizione in merito a Medjugorje. Ricorda come prima del Natale del 1981 si recò per la prima volta a Medjugorje. Voleva vedere con i suoi occhi quello che aveva letto e sentito dire. Si convinse della soprannaturalità delle apparizioni della Vergine nella parrocchia di Medjugorje e iniziò a confrontarle con quelle di Fatima. Egli dice che Medjugorje getta una nuova, grande luce sulle profezie di Fatima. Lo conferma anche quanto detto dal concilio vaticano II sull'ecumenismo.

Il Movimento spirituale della Regina della Pace

Carissimi amici dei gruppi di preghiera di Medjugorie,
questa lettera esprime il profondo affetto che ci lega al messaggio di Medjugorie e sapendo che molti altri (vescovi, sacerdoti, religiosi e laici) hanno testimoniato più volte la loro gratitudine per i molteplici frutti spirituali scaturiti da questo messaggio, noi attraverso questo scritto volevamo farvi partecipi di una testimonianza comune che vuole anche essere un contributo per la difesa di questa opera di Maria che si è diffusa nel mondo intero e che da più parti continua ad essere minacciata.
Nessuno può negare - anche se di fatto c'è chi cerca di farlo - che il Movimento spirituale della Regina della Pace è una realtà viva nella Chiesa, suscitata da uno spirito di preghiera e non da iniziative umane. Questo fiume di luce, di vita, di pace e di amore per la Madre di Dio, ha generato gruppi di preghiera ovunque, ha ispirato conversioni, continua a guarire e consolare i cuori di tutti quei fedeli che hanno trovato nella semplicità del messaggio della Regina della Pace una direzione autentica per riscoprire il Vangelo e per ritornare nel cuore della Chiesa. Non si contano più oramai le conversioni avvenute a Medjugorie e grazie a quel messaggio tanti che avevano lasciato la Chiesa sono ritornati e tanti altri hanno imparato ad amarla di più.
Un giudizio definitivo non è stato ancora dato da parte delle competenti Autorità ecclesiastiche su queste apparizioni iniziate nel 1981 e che ancora continuano. E' un fatto però innegabile che questo Movimento spirituale della Regina della Pace sorto intorno ai Suoi messaggi è uno dei più grandi e autentici movimenti di preghiera di questo ventesimo secolo. Un Movimento che vive nella Chiesa e per la Chiesa poiché coinvolge i fedeli, il clero, i religiosi e i vescovi, che hanno dato e continuano a dare in vari modi, una pubblica testimonianza sui molteplici benefici spirituali che Medjugorie ha portato nella vita di tanti fedeli, non ultimo quello del ritorno alla vita di preghiera.
Decine di milioni sono i pellegrini che si sono recati a Medjugorie per pregare. Migliaia sono i sacerdoti e centinaia i vescovi che hanno lì celebrato la Santa Messa e ascoltato a lungo confessioni di penitenti come trasformati dalla grazia materna di Maria Santissima. Molti di loro sono ritornati nelle loro diocesi dando un'unanime testimonianza: "a Medjugorie la gente si converte." Conversioni che colpiscono l'attenzione dei Pastori perché sono "conversioni durature". La gente che ha sperimentato lì la presenza di Maria non si conta più, come non si contano più le storie delle personali conversioni, delle guarigioni spirituali e anche corporali, delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata nate dalla grazia di Medjugorie. Questi sono alcuni tra i principali frutti spirituali che hanno portato molti a concludere che la Regina della Pace è veramente presente a Medjugorie e che questa Sua presenza spiega la diffusione così rapida del Movimento di preghiera a Lei legato in tutto il mondo.
In ogni continente sono oggi tanti i gruppi di preghiera che hanno trovato nel messaggio della Regina della Pace una luce di speranza e di consolazione. Essi sono una presenza cristiana viva ed operante nella Chiesa. Si pensi ad esempio a tutti gli aiuti di carità che tanti gruppi di preghiera di Medjugorie hanno mandato dal mondo intero nella Bosnia-Erzegovina e in altri paesi, durante e dopo la guerra. Nessun'altra organizzazione umanitaria ha fatto così tanto per aiutare i tribolati della guerra come il volontariato della Regina della Pace. E questo lo diciamo per rendere gloria a Dio.
Diocesi, parrocchie, istituti e ordini religiosi, seminari e conventi, scuole e ambienti di lavoro, focolari domestici e numerosi altri luoghi nella Chiesa e nel mondo sono stati toccati dalla grazia di Medjugorie, dalla presenza - noi lo crediamo insieme a tanti altri - della Regina della Pace, che in quel luogo si è manifestata la prima volta il 24 giugno del 1981 e continua a farlo ai nostri giorni. Questa presenza materna ci fa ricordare quello che è avvenuto a Guadalupe, a Lourdes, a Fatima e in altri luoghi di apparizioni mariani: dove prima c'era come un deserto spirituale, dopo la visita materna di Maria è fiorita la vita, è ritornata la speranza, si è chiesto perdono ed è tornata la pace.
Per svalutare la realtà spirituale di Medjugorie non manca chi affermi: "in ogni luogo dove si prega ci sono conversioni." Ci sia però permesso di obbiettare: perché allora sempre di meno si prega oggi nelle parrocchie, nei seminari, nelle scuole, nelle fabbriche, nelle famiglie...? Perché a Medjugorie si prega così tanto? Come è possibile che la parrocchia francescana di un piccolo villaggio sia diventata per il mondo intero un così grande ed efficace richiamo alla preghiera?
Secondo la convinzione di molti, quell'oasi di pace è diventata per grazia di Dio uno dei luoghi di culto mariano nella Chiesa dove più si prega e ci si converte. Certamente nel dire questo non si pretende di imporre una fede nelle apparizioni di Medjugorie, ma si vuole semplicemente dare una serena testimonianza nel pieno rispetto di chi la pensa diversamente. Sull'albero di Medjugorie non è cresciuta nessuna eresia, ne ai pellegrini sono stati imposti modi di pensare o di agire contro la morale o la liturgia cattolica, o contro i sacramenti, ne sono stati trasmessi insegnamenti che hanno scandalizzato i credenti, come invece purtroppo avviene da altre parti.
Ci dispiace dirlo ma fa soffrire molto l'atteggiamento di coloro che si abbandonano a giudizi di condanna contro Medjugorie, lasciando tanti fedeli perplessi e disorientati. Anche lo scorso anno affermazioni ambigue, diffuse in modo a volte distorto da una certa stampa, hanno voluto far credere che ci sia stata una condanna ufficiale da parte della Chiesa sulle apparizioni, o che almeno esistano gravi sospetti nei loro confronti.
Per questo, nell'agosto del 1996, è dovuto intervenire il portavoce ufficiale del Santo Padre, Dr. Navarro Valls, per ribadire che "riguardo a Medjugorie non è intervenuto nessun fatto nuovo". Tale pronunciamento ufficiale era stato reso necessario dal momento che si erano diffuse notizie sulla stampa di tutto il mondo che il Vaticano vietava i pellegrinaggi a Medjugorie. Invece proprio quel provvidenziale comunicato del Vaticano riaffermava che tutti potevano recarsi in pellegrinaggio privato a Medjugorie, cioé che i laici possono continuare a organizzare i loro pellegrinaggi in quel luogo di preghiera.
La Regina della Pace è venuta in Bosnia-Erzegovina non per seminare zizzania o generare contese all'interno della Chiesa ma per proporre un messaggio di pace e di riconciliazione a dei popoli che qualche anno dopo venivano gettati nell'inferno di una guerra che in poco tempo avrebbe massacrato quelle terre. La Sua voce aveva gridato come in un deserto. Ella veniva per avvertire, ammonire e supplicare i suoi figli che senza la conversione del cuore non ci sarebbe stata la pace vera. La pace che c'era nel 1981 era solo apparente: dieci anni dopo infatti scoppiava la guerra. Ma questo nessuno quaggiù lo sapeva. Al tempo delle prime apparizioni non si capiva perché in un paese dove c'era la convivenza pacifica, la Signora dell'apparizione parlava della necessità di un urgente ritorno a Dio per aver la vera pace. Il 26 giugno del 1981 Lei si mostrava piangente dinanzi ad una grande croce. Il 26 giugno del 1991 cadevano le prime bombe sull'aeroporto di Ljubljana in Slovenia.
La Vergine Maria è venuta proprio per aprire i cuori alla pace, per formare le coscienze a dare e a ricevere il perdono. Riferendosi a questa straordinaria opera mariana di riconciliazione, l'allora Arcivescovo di Spalato, Monsignor Frane Franic, disse: "la Regina della Pace ha fatto più Lei in 6 anni di apparizioni a Medjugorie che tutti noi vescovi in quarant'anni di pastorale nelle nostre diocesi". Nessuno infatti come la Regina della Pace aveva tanto operato per la pace in Bosnia-Erzegovina. Quando è scoppiata la guerra, quella frase di Mons. Frane Franic è risultata più vera che mai. Con le bombe che cadevano tutto intorno a Medjugorie senza mai colpire quel villaggio debole e disarmato, la portata profetica del messaggio della Regina della Pace risuonava più potente che mai. E improvvisamente ci si rendeva drammaticamente conto che quel messaggio mariano non era stato sufficientemente creduto e accolto.
Medjugorie come Kibeho, in Ruanda (Africa). Anche qui la Vergine si manifestava nel 1981 per ammonire e richiamare i cuori dei suoi figli alla conversione prima che fosse troppo tardi. Qualche anno dopo venne una tremenda guerra civile che colpì come un flagello apocalittico quelle popolazioni africane. Medjugorie come Fatima, dove ai tre pastorelli, - oggi tanto lodati ma a quel tempo anche tanto ostacolati - la Regina del Rosario già nel 1917 parlò dell'avvento di una guerra più grande della prima e del castigo che dalla Russia si sarebbe abbattuto sul mondo intero se l'umanità non si fosse convertita consacrandosi al suo Cuore Immacolato. Purtroppo anche per il messaggio di Medjugorie, che come quello di Fatima parla di pace e di conversione, il cammino nella Chiesa non è facile, ha lo stesso destino di quello dei profeti: tante conversioni ma anche tante persecuzioni, tanta grazia ma anche tanta lotta, e come per i profeti solo dopo tante sofferenze e tribolazioni, gli uomini arriveranno a capirne veramente l'importanza.
Sono in tanti in effetti coloro che tra i vescovi, il clero e i fedeli del mondo intero hanno già riconosciuto in questo messaggio mariano proveniente dall'est, un'autentica ammonizione materna alla conversione tra le più efficaci per la Chiesa del ventesimo secolo. Un messaggio profetico di speranza e di pace che oggi alla luce del recente passato di guerra e di disperazione non può che commuovere tutti noi. Non è forse evidente il legame tra la guerra devastante scoppiata in Bosnia-Erzegovina e il messaggio edificante di Medjugorie? La guerra distruttrice non ha neanche scalfito il luogo che Dio ha scelto per diffondere questo straordinario messaggio di pace e di conversione. Medjugorie per grazia di Dio risplende oggi ancor più bella e grande che mai! Un messaggio che ha valicato i confini dell'est - a quel tempo ancora separato dall'ovest -, per colmare di speranza cuori dei fedeli di ogni nazione con il dono pasquale della Pace. "Mir, Mir, Mir", quelle parole della Regina della Pace sono anche oggi più attuali che mai.
Medjugorie, testimonia nella Chiesa, ancora una volta, il ruolo di Mediatrice e Avvocata che la "Donna vestita di Sole" ha per Volere di Dio nella Storia della Salvezza. Ella è riuscita ad avvicinare l'Est all'Ovest, non con la diplomazia, ma con la preghiera e la riconciliazione, con il potente annuncio evangelico che ci viene ricordato da Medjugorie: l'amore alla Croce di Cristo è l'unica strada per vincere il Male.
Aver fatto memoria di questi eventi era un dovere di onestà nei riguardi del messaggio di Medjugorie. E proprio alla luce di questi "segni dei tempi" ci sembra così urgente di ritornare a meditare e a vivere con un nuovo entusiasmo i messaggi della Regina della Pace. Messaggi semplici, e apparentemente ripetitivi, ma che contengono l'accorato appello di una Madre che non ha mai mancato di far sentire la Sua voce nel corso dei secoli. Una voce e una presenza materna che ha ammonito i popoli, li ha richiamati alle verità essenziali proclamate dalla Chiesa ed infine li ha ricondotti nel suo grembo come nazioni riconciliate al loro Padre e Creatore.
L'evento Medjugorie si colloca in un periodo della storia dell'umanità particolarmente minacciato dalle forze del Maligno. Basti pensare che le apparizioni di Medjugorie seguono di un mese circa l'attentato del Papa. Come avrebbe potuto la Regina della Pace rimanere indifferente dinanzi all'odio e alla violenza devastante di Satana, che preparava nell'oscurità uno degli attacchi più violenti che la storia conosca e di cui Sarajevo è oggi città simbolo? Se il messaggio di Medjugorie non ci fosse stato ci dovremmo meravigliare, non c'è ragione di turbarsi per il fatto che esiste Medjugorie! Non c'è ragione di scandalizzarsi se, grazie a Dio, come a Fatima anche a Medjugorie ha brillato la luce di Dio in mezzo alle tenebre di questo fine secolo. Questo messaggio di luce i sei veggenti di Medjugorie, in tutti questi anni, lo hanno concordemente testimoniato e trasmesso senza mai contraddirsi, malgrado tutti gli ostacoli, le sofferenze che i comunisti, e non solo i comunisti, hanno loro causato. Come avrebbero potuto resistere senza una speciale grazia da Dio?
"Medjugorie è la continuazione di Fatima" questo disse il Santo Padre Giovanni Paolo II al vescovo Paolo Maria Hnilica SJ, nel 1984. Quante volte il Papa ha parlato favorevolmente di Medjugorie con cardinali, vescovi, sacerdoti, gruppi di fedeli, che si sono recati a renderGli visita e lo hanno informato su Medjugorie. Il Vicario di Cristo così attento al corso della storia, non ha mai esitato a manifestare il suo amore e la sua gratitudine per il messaggio di Medjugorie. "Proteggete Medjugorie", il Papa lo disse anche al francescano Padre Jozo Zovko che aveva pagato con il carcere la sua fedeltà alle apparizioni di Medjugorie quando vi era parroco nel 1981. Non solo Giovanni Paolo II ha manifestato la sua benevolenza verso Medjugorie ma ha anche espresso più di una volta (come recentemente ha testimoniato il Presidente croato) il suo desiderio di recarsi in visita a Medjugorie.
La presenza della Madre di Dio a Medjugorie in questo anno consacrato al Suo Figlio, unico Salvatore del mondo, continua a incoraggiarci a seguire il Papa, il Vicario di Cristo, ovunque egli vada. Medjugorie è diventato come Fatima un centro internazionale di preghiera e di sostegno spirituale per la Chiesa universale e in modo particolare per il ministero di Giovanni Paolo II. La Regina della Pace è scesa in campo a Medjugorie anche per confermare il "Totus tuus" del Santo Padre e aiutarlo così a portare a termine l'immenso compito che il Signore gli ha affidato, che come lui più volte ha ricordato é quello di introdurre la Chiesa nel Terzo Millennio. Chi più di Lui infatti è stato preparato dalla sofferenza ad aprire la Porta Santa nel Natale del 1999 e spalancare così le porte della Misericordia infinita di Dio per introdurvi la Chiesa intera?
Cari fratelli e sorelle dei gruppi di preghiera di Medjugorie, noi anche siamo chiamati a fare quello che il Papa ha chiesto nel suo ultimo viaggio in Polonia: metterci in ginocchio per implorare da Dio la grazia che Giovanni Paolo II possa guidare la Chiesa nel Terzo Millennio. Fatima agli inizi del secolo e Medjugorie alla fine del Millennio manifestano quella speciale presenza materna che viene in aiuto alla Chiesa, al Santo Padre, ai popoli di tutto il mondo in particolari momenti di bisogno.
Il Movimento spirituale di Medjugorie, che vive nella Chiesa di questo fine Millennio, sta sperimentando da anni una vita spirituale che scaturisce dall'incontro con il Cuore Immacolato di Maria. Come Elisabetta anche noi abbiamo risentito la gioia che la presenza della Vergine infonde nei cuori dei semplici che ricorrono alla Sua intercessione materna. Lei viene per rivelarci tutta la bellezza di appartenere a Cristo: Via, Verità e Vita! E questa vita nuova Lei l'ha portata anche a Medjugorie per risanare le ferite di tanti all'interno della Chiesa che si trova oggi in un particolare bisogno di rinnovamento nello Spirito Santo. Senza l'incontro con la Madre di Gesù non c'è vita soprannaturale e questa vita è sempre minacciata, c'è sempre Erode che cerca di sopprimerla.
Noi tutti pellegrini di Medjugorie abbiamo quindi la grande responsabilità di far fruttificare il dono della preghiera che la Regina della Pace è venuta a portare a Medjugorie. L'arma per combattere Satana e i suoi seguaci è la preghiera del cuore e la penitenza che ci fanno camminare nella Verità del Vangelo. I messaggi di Medjugorie, senza alcuna imposizione hanno suscitato un Movimento di preghiera che spontaneamente si è diffuso in tutto il mondo per aiutare ogni uomo di buona volontà a camminare nella Verità! Oggi nella Chiesa è purtroppo tanto diffusa la frenesia dell'azione. Medjugorie ci ricorda che la Chiesa è più che mai attiva nel Cenacolo, perché lì gli apostoli sono "assidui e concordi nella preghiera con Maria, la Madre di Gesù" (Atti 1,14).
Non dobbiamo permettere che questo spirito di comunione e di preghiera che anima da anni il Movimento di Medjugorie venga soffocato da polemiche, disaccordi, divisioni e condanne gratuite. Bisogna ritornare a vivere i messaggi e il loro più urgente appello continua ad essere quello di sempre: "pregate, pregate, pregate". Il Movimento spirituale di Medjugorie è nato per restare fedele a questo appello della Regina della Pace. Questo messaggio ci ha condotto ad adorare Gesù realmente presente nella Santissima Eucarestia, ad attingere da Lui la Luce dello Spirito Santo per comprendere e amare la Parola di Dio e per avere così la forza e il coraggio di vivere la Verità del Vangelo, di perdonare e trovare la pace.
E' solo la nostra conversione che decide le sorti dell'umanità futura. Non sono i programmi, i convegni, le parole che alla fine cambieranno il mondo. La Regina della Pace ci ha indicato la Via Maestra perarrivare alla conversione del cuore. E' la Via che conduce al Cenacolo dove per mezzo della preghiera in comunione con Maria, la Sposa dello Spirito Santo, noi riconoscendo i nostri peccati facciamo penitenza e ci convertiamo. Ecco perché Medjugorie non ci chiede grandi programmi, ma le cose semplici che troviamo nei suoi messaggi, esse sono come cinque sassolini: "l'Eucarestia, la Parola di Dio, la Confessione mensile, il rosario, il digiuno". E anche a noi come a Davide ci viene promessa così la vittoria su Golia.
Non dobbiamo stupirci se Satana tenta molte strade per distruggere i frutti soprannaturali maturati all'interno del Movimento spirituale di Medjugorie. Noi per difenderci dobbiamo autenticamente amare, servire e imitare la nostra Regina e Madre della Pace, vivendo i Suoi messaggi che ci invitano alla conversione attraverso la preghiera, il digiuno, l'abbandono in Dio per aver la pace. Non dobbiamo avere paura delle menzogne che vengono diffuse su Medjugorie, noi dobbiamo rispondere con la verità della nostra vita cristiana. La nostra devozione mariana deve diventare sempre di più vera imitazione mariana. Lei vivrà così la Sua vita in noi. Se vogliamo conoscere il Figlio di Dio andiamo dalla Madre! Giovanni Paolo II ci da l'esempio. Lui, il Papa, va da Maria, per conoscere Gesù, Le dice : "Totus tuus".
Il Movimento di Medjugorie è un camminare incontro a Maria e insieme a Lei scoprire il Figlio Suo. Questo cammino spirituale, considerato da moltissimi una grande benedizione per la Chiesa, non crea confusione. La confusione è opera del Maligno. La Regina della Pace nei suoi messaggi non disorienta ma orienta alla Verità evangelica e Medjugorie stesso è diventato per innumerevoli pellegrini un luogo di riconciliazione con la Chiesa e non di separazione dalla Chiesa. Il Movimento vive nella Chiesa e per questo ama la Chiesa locale dove è presente con i suoi gruppi di preghiera. Quanti Pastori - come il defunto cardinal Siri di Genova - hanno reso grazie a Dio per la presenza rinnovatrice dei gruppi di Medjugorie nelle loro diocesi e nelle loro parrocchie!
Lo sappiamo bene che ci sono anche voci contrarie a Medjugorie ma non è la prima volta che intorno ad un intervento soprannaturale ci siano nella Chiesa pareri discordanti anche tra gli stessi vescovi. Ma innanzitutto noi vogliamo fidarci del discernimento del Supremo Pastore, di Giovanni Paolo II che in merito agli eventi di Medjugorie non ha mai mostrato di avere dei dubbi sulla loro origine soprannaturale.
"Il mondo sta perdendo il soprannaturale, la gente lo trova a Medjugorie attraverso la preghiera, il digiuno e i sacramenti" questo disse il Santo Padre alcuni anni fa dopo l'incontro con una commissione di medici dell'associazione Arpa, che insieme al vescovo Hnilica riferivano al Papa dei risultati scientifici a cui la stessa commissione era pervenuta dopo aver esaminato le estasi dei sei veggenti. Essi conclusero che quei fenomeni erano inspiegabili dal punto di vista naturale. Era la prima volta che strumenti scientifici "misuravano" il fenomeno delle estasi simultanee dei sei veggenti durante le apparizioni a Medjugorie.
Carissimi amici, uniamo i nostri cuori al Cuore Immacolato di Maria. Tanti di noi avvertono chiaramente che questi sono i Suoi tempi, i tempi annunciati a Fatima, confermati dal messaggio di Medjugorie! Sono i tempi del "Totus tuus" universale che attraverso il pontificato di Giovanni Paolo II si sta diffondendo in tutta la Chiesa, ma che trova oggi così forti resistenze.
Ci piace concludere proprio con le parole del nostro amato Santo Padre che nell'Angelus del 7 marzo 1993, riferendosi alla guerra in Bosnia-Erzegovina, diceva:
"Bisogna tornare a Dio: riconoscere e rispettare i diritti di Dio! Chiediamo alla Vergine Santa questa rinnovata consapevolezza. La sua presenza ammonitrice e materna tante volte si è fatta sentire, anche nel nostro secolo: sembra quasi che ella voglia avvertirci dei pericoli che incombono sull'umanità. Alla forza oscura del male, Maria ci chiede di rispondere con le pacifiche armi della preghiera, del digiuno, della carità: ci addita Cristo, ci porta a Cristo. Non deludiamo le attese del suo cuore di Madre."
Non sono queste parole del Papa come una sintesi meravigliosa dei messaggi della Regina della Pace che da Medjugorie si sono diffusi nel mondo intero?
La Regina della Pace ci vuole uniti nella preghiera in fiduciosa attesa di una Nuova Pentecoste che rinnovi la faccia della terra. Così il Papa e la Madre di Dio ci vogliono preparare al Grande Giubileo. In cammino con Lei andiamo incontro al Signore!
Uniti dallo stesso amore per la nostra Madre e Regina della Pace,
Msgr. Frane Franic, Msgr. Paolo Maria Hnilica, SJ, Fra Tomislav Pervan, OFM, Fra Ivan Landeka, OFM, Fra Jozo Zovko, OFM, Fra Slavko Barbaric, OFM, Fra Leonard Orec, OFM
Medjugorie, 25 giugno 1997

Commissioni e gruppi

STUDIO SUI VEGGENTI

Commissone teologica e scientifica italiano-francese "sulla base degli eventi straordinari che si verificano a Medjugorje"

Le apparizioni di Medjugorje sono state esaminate con la più grande competenza e perizia dalla commissone teologica e scientifica italiano-francese "sulla base degli eventi straordinari che si verificano a Medjugorje". I diciassette famosi scienziati, dottori, psichiatri e teologi, il 14 gennaio 1986 a Paina vicina a Milano, nella loro ricerca sono arrivati a una conclusione di 12 punti.
  1. Sulla base di test psicologici, per tutti ed ognuno dei veggenti è possibile con certezza escludere frode e inganno.
  2. Sulla base di esami medici, test e osservazioni cliniche etc, per tutti ed ognuno dei veggenti è possibile escludere allucinazione patologica.
  3. Sulla base dei risultati di ricerche precedenti, per tutti ed ognuno dei veggenti è possibile escludere una interpretazione puramente umana di queste manifestazioni.
  4. Sulla base d'informazioni e documentazione documentabile, per tutti ed ognuno dei veggenti è possibile escludere che queste manifestazione siano di ordine preternaturale, i.e. sotto influenza demoniaca.
  5. Sulla base d'informazioni e osservazioni documentabili, esiste una corrispondenza tra queste manifestazioni e quelle normalmente descritte nella teologia mistica.
  6. Sulla base d'informazioni e osservazioni documentabili, è possibile parlare di progressi spirituali e di progressi nel campo teologico e delle virtù morali dei veggenti, dall'inizio delle apparizione fino ad oggi.
  7. Sulla base d'informazioni e osservazioni documentabili, è possibile escludere insegnamenti e comportamenti dei veggenti che siano in chiara contraddizione con la fede e con la morale Cristiana.
  8. Sulla base d'informazioni e osservazioni documentabili, è possibile parlare di buoni frutti spirituali nelle persone che sono attirate dall'attività supernaturale di queste manifestazioni e nelle persone favorevoli ad esse.
  9. Dopo più di quattro anni, le tendenze e i differenti movimenti che sono nati attraverso Medjugorje, come conseguenza di queste manifestazioni, influenzano il popolo di Dio nella Chiesa in completa armonia con la dottrina e la morale Cattolica.
  10. Dopo più di quattro anni è possibile parlare di frutti spirituali permanenti ed oggettivi dei movimenti generati attraverso Medjugorje.
  11. E' possibile affermare che tutte le buone e spirituali iniziative della Chiesa, che sono in completa armonia con l'autentico magisterium della Chiesa, trovano appoggio negli eventi in Medjugorje.
  12. Consequentemente si può concludere che dopo un più profondo esame dei protagonisti, dei fatti e dei loro effetti, non solo a livello locale ma anche rispetto ai pronti accordi della Chiesa in generale, è bene per la Chiesa riconoscere l'origine supernaturale e quindi, lo scopo degli eventi in Medjugorje.
Fin ad ora è la ricerca sui fenomeni di Medjugorje più coscienziosa e completa e, per questa esatta ragione, è la più positiva a livello scientifico-teologico.

Un gruppo di esperti francesi guidati dal Sig. Henri Joyeux

Un altro serio lavoro di esame dei veggenti è stato fatto da un gruppo di esperti francesi guidati dal Sig. Henri Joyeux. Utilizzando l'equipaggiamento e i macchinari più moderni, ha esaminato le reazioni interne dei veggenti prima, durante e dopo le apparizioni e la sincronizzazione delle loro reazioni oculari, uditive, cardiache e cerebrali. I risultati di questa commissione sono stati molto significativi. Hanno mostrato che l'oggetto d'osservazione è esterno ai veggenti e che è da escludere ogni manipolazione esterna e ogni mutuo accordo tra i veggenti. I risultati degli encefalogrammi individuali e delle altre reazioni sono raccolti e elaborati in un libro speciale (H. Joyeux - R. Laurentin, Etudes médicales et scientifiques sur les apparitions de Medjugorje, Paris 1986).
I risultati di questa commissione appena menzionata, hanno confermato le conclusioni della commissione internazionale e, da parte loro, provano che le apparizioni sono un fenomeno che sorpassa la scienza moderna e che tutto è diretto verso altri livelli di esistenza.

ISTITUTO PER LA SCIENZA DI CONFINE (IGW) – INNSBRUCK

CENTRO PER LO STUDIO E LA VALUTAZIONE DELLO STATO PSICOFISICO DELLA COSCIENZA – MILANO

SCUOLA EUROPEA PER L'IPNOSI PSICOTERAPEUTICA AMISI –MILANO

CENTRO DI PARAPSICOLOGIA – BOLOGNA


Su richiesta dell'ufficio parrocchiale di Medjugorje è stata condotta una ricerca psicofisiologica e psicodiagnostica sui soggetti che dal 1981 sono noti come i veggenti del gruppo di Medjugorje.
La ricerca è stata condotta in quattro fasi:
  • La prima analisi è stata eseguita il 22 e 23 aprile 1998 nella casa per gli incontri cristiani di Capiago Intimiano (Como), gestita dai padri devoniani. In questa occasione sono stati esaminati: Ivan Dragicevic, Marija Pavlovic e Vicka Ivankovic.
  • La seconda analisi è stata condotta il 23 e 24 luglio 1998 a Medjugorje. Sono stati esaminati Mirjana Soldo-Dragicevic, Vicka Ivankovic e Ivanka Elez-Ivankovic.
  • la terza analisi, esclusivamente psicodiagnostica, è stata condotta dalla psicologa canadese Lori Bradvica, in collaborazione con fra Ivan Landeka, su Jakov Colo.
  • La quarta valutazione psicofisiologica è stata eseguita l'11 dicembre 1998 nella stessa casa per gli incontri cristiani a Capiago Intimiano (Como) con Marija Pavlovic.
L'incompletezza delle ricerche psico-fisiologche è stata causata dalla parziale collaborazione di alcuni soggetti, i quali non si sono sottoposti a quanto richiesto dal gruppo di lavoro per motivi familiari o sociali oppure per riservatezza personale, sebbene fra Slavko Barbaric e fra Ivan Landeka li abbiano stimolati, senza esercitare alcuna influenza, ai programmi dei gruppi di lavoro. Il gruppo di lavoro è stato denominato "Medjugorje 3" perchè oltre alle singole ricerche mediche e psicologiche, prima di questo studio hanno lavorato due gruppi di lavoro: un primo gruppo di medici francesi nel 1984 ed un secondo gruppo di medici italiani nel 1985. Inoltre nel 1986 tre psichiatri europei hanno condotto ricerche esclusivamente psichiatrico-diagnostiche.
Al gruppo di lavoro Medjugorje 3 hanno preso parte:
  • Andreas Resch, teologo-psicologo dell'Istituto per la scienza di confine di Innsbruck, in qualità di coordinatore generale;
  • dott. Giorgio Gagliardi, medico, psico-fisiologo del Centro di ricerca sugli stati di coscienza di Milano, membro del consiglio della Scuola Europea Amisi di Milano e del centro di parapsicologia di Bologna;
  • dott. Marco Margnelli, medico psicologo e neurofisiologo del centro di ricerca sugli stati di coscienza, membro del consiglio della Scuola Europea Amisi di Milano e del centro di parapsicologia di Bologna;
  • dott. Mario Cigada, medico, psicoterapeuta ed oculista, membro del consiglio della Scuola Europea Amisi di Milano;
  • dott. Luigi Rovagnati, neurochirurgo, assistente di neurochirurgia, Università di Milano, membro del consiglio della Scuola Europea Amisi di Milano;
  • dott. Marianna Bolko, medico psichiatra e psicoanalista, docente presso la scuola di specializzazione in psicoterapia dell'Università di Bologna;
  • dott. Virginio Nava, psichiatra, primario di psichiatria dell'ospedale di Como;
  • dott. Rosanna Costantini, psicologo, docente presso la facoltà Auxillium di Roma;
  • dott. Fabio Alberghina, medico internista;
  • dott. Giovanni Li Rosi, medico ginecologo presso l'ospedale di Varese e specialista in psicoterapia ipnotica all'Amisi di Milano;
  • dott. Gaetano Perriconi, medico internista dell'ospedale FBF di Erba, Como;
  • prof. Massimo Pagani, medico internista, professore di medicina interna presso l'Università di Milano;
  • dott.ssa Gabriella Raffaelli, segreteria scientifica;
  • Fiorella Gagliardi, segretaria, assistente della comunità.
Grazie ai test di seguto elencati sono state analizzate la situazione psico-fisica e psicologica:
  • anamnesi personale
  • anamnesi medica
  • MMPI, EPI, MHQ, prova dell'albero, test della personalità, matrice di Ravenov, test di Rorschachov, test della mano, test della verità e della bugia secondo Valsecchi;
  • visita neurologica
  • poligrafia computerizzata (attività elettrica della pelle, pletismografia, attività capillare periferica e frequenza cardiaca, pneumografia diaframmatica ed ossea) durante le apparizioni, nel momento del ricordo, nelle apparizioni con l'ipnosi e durante la visualizzazione;
  • registrazione dinamica della pressione arteriosa (Holter)
  • ecg e respirogramma (Holter)
  • riflesso pupillare (fotomotorio)
  • riprese video
  • fotografie.
Durante tutte le prove eseguite i veggenti hanno sempre deciso in piena libertà, prontamente e collaborando.
Da tali ricerche psicologico-diagnostiche emerge quanto segue:
In un arco di tempo di 17 anni, dall'inizio delle loro esperienze di apparizione, i soggetti non hanno mostrato sintomi patologici come ad esempio estasi, disturbi dissociativi o di perdita del contatto con la realtà.
Tutti i soggetti esaminati, tuttavia, hanno mostrato sintomi che sono legati a reazioni di stress giustificato derivante da un grande stimolo emotivo esogeno ed endogeno, conseguenza della vita quotidiana.
In base alle loro testimonianze personali è emerso che l'iniziale e successivo cambiamento dello stato di coscienza è determinato da circostanze insolite che essi solo conoscono e che definiscono come visioni/apparizioni della Madonna.
L'esame psichiatrico e psicologico sulle persone, che aveva come obiettivo quello di definire le caratteristiche personali più significative, non può essere reso noto poichè appartiene alla sfera privata.
La valutazione psico-fisiologica è stata condotta in quattro diversi stati di coscienza:
  • veglia
  • stato di coscienza alterato (ipnosi con provocazione di estasi)
  • visualizzazione di immagini mentali
  • stato di coscienza alterato (definito come estasi delle apparizioni).
L'obiettivo era quello di valutare se la condizione di estasi durante le apparizioni, registrata già nel 1985 dal gruppo di lavoro di medici italiani, fosse ancora presente o se fossero intervenuti dei cambiamenti. Inoltre si sono volute analizzare le possibili coincidenze/divergenze con altri stati di coscienza come ad esempio la visualizzazione indotta o l'ipnosi.
Le ricerche condotte hanno dimostrato che i fenomeni di estasi possono essere associati a quelli del 1985, con un'intensità minore.
L'esame ipnotico dello stato di estasi non ha causato una fenomenologia di esperienze spontanee e pertanto si può concludere che la condizione estatica nelle apparizioni non sia una condizione di sonno ipnotico.
Capiago Intimiano, 12-12-1998
Sottoscritto da
Andreas Resch, Dott. Giorgio Gagliardi, Dott. Marco Margnelli,
Dott.ssa Marianna Bolko e Dott.ssa Gabriela Raffaelli

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