POST DEL 20/12/2013 AGGIORNAMENTO DEL 27/08/2018
- Dal 1987, la Madonna appare ad Anguera (Brasile) al veggente Pedro Régis, dettandogli messaggi per tutta l'umanità.
- I messaggi vengono trasmessi 3 volte a settimana: ogni martedì e sabato, più un altro giorno variabile.
ULTIMO MESSAGGIO IN ITALIANO DAL SITO WEB UFFICIALE BRASILIANOGli articoli e le informazioni contenute nei siti Web "linkati" sono di proprietà degli autori dei siti medesimi. Pertanto tutti i diritti nonché la responsabilità di quanto riportato in questi siti sono riservati esclusivamente ai loro autori.Questo post presente sul blog: https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/e Twitter: https://twitter.com/angueramessaggi è un interpretazione personale e non corrisponde necessariamente al vero significato dei messaggi, degli avvertimenti della Madonna al mondo e delle profezie annunciate da Nostra Signora ad Anguera.Si consiglia di visitare il sito web ufficiale brasiliano del veggente Pedro Regis:http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/ e la pagina dedicata al commento delle profezie: http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/cms/list/not%C3%ADcias(Gestore sito web: ANSA - Associacao Nossa Senhora de Anguera).
Mt 10:29 Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.
30 Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; 31 non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!
32 Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33 chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
34 Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. 35 Sono venuto infatti a separare
il figlio dal padre, la figlia dalla madre,
la nuora dalla suocera:
36 e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
L' AVVENIMENTO PIU' DOLOROSO DEL XV SECOLO SI RIPETERA' - Messaggio profetico della Madonna di Anguera numero 2.483 del 15.02.2005. (Assedio di Costantinopoli (la nuova Roma) 1453?- Pandemia di peste bubbonica nel 1404? - Ondata di freddo dell'inverno tra il 1407 e il 1408? Scisma d' Occidente? (Tre papi contendenti eletti da cardinali in specifici concili: Benedetto XIII e Gregorio XII eretici e scismatici; Alessandro V, carica valida nella successione apostolica).
L'ex capo dei gesuiti: "Bergoglio ha preso in considerazione le dimissioni"
Padre Adolfo Nicolás svela alla rivista spagnola Mensajero una sua conversazione con Francesco in cui il Papa dice di aver valutato "la sfida di Benedetto". Il tema del passo indietro sempre vivo dopo l'atto senza precedenti di Ratzinger
Tra quello che vorrebbe fare il papa secondo il giornalista Antonio Socci cito:http://www.antoniosocci.com/quello-vuole-papa-gesu-ii-dem…/…" Bergoglio stà facendo studiare nelle pieghe del diritto canonico, l' eccezionalità di situazioni che permetterebbero a lui stesso di nominare il suo successore, esautorando i cardinali..." Una situazione straordinaria, aggiungo io, l' attacco terroristico al Vaticano indicato in alcune profezie di Anguera. Papa Francesco potrebbe dimettersi e nominare un suo diretto successore come papa. Rimarrebbero tre papi: Papa emerito Benedetto XVI, Papa Francesco e un suo diretto successore. Due profezie di Anguera sono legate a questa situazione altamente probabile. Una profezia che indica tre papi (2.483), l' altra profezia che potrebbe indicare l' avvicendamento di due falsi papi (4.421). Sarebbe la prova del nove della falsità del papa lupo travestito da agnello la nomina del papa direttamente dal suo precedessore senza il collegio cardinalizio. Infatti perchè sia una scelta legittima dal Cielo deve essere soddisfatto il seguente comando di Gesù: http://www.lachiesa.it/bibbia.php… Matteo, capitolo 18,19-20 - 19In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. 20Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro». Dal punto di vista spirituale sarebbe una elezione papale NULLA fin dal principio, cioè senza produrre alcun effetto e quindi nemmeno ANNULLABILE nei suoi effetti temporali successivi. Di conseguenza qualsiasi discorso, atto, documento prodotto da questo nuovo papa è nullo dall' origine, senza bisogno di aspettare l' annullabilità da un conclave,o atto scritto da altro papa legittimo. I fedeli possono NON sottostare alla Pastorale prodotta dal nuovo sedicente papa.
Ma fino a prova contraria, Francesco rimane per me il pontefice legittimo. Perchè sono così prudente? Se Bergoglio è legittimo chi è contro si pone fuori dalla chiesa come uno scismatico. Mt 16:18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
Massimiliano Bruno
Ma fino a prova contraria, Francesco rimane per me il pontefice legittimo. Perchè sono così prudente? Se Bergoglio è legittimo chi è contro si pone fuori dalla chiesa come uno scismatico. Mt 16:18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
Massimiliano Bruno
L' AVVENIMENTO PIU' DOLOROSO DEL XV SECOLO SI RIPETERA' -
Messaggio profetico della Madonna di Anguera numero 2.483 del 15.02.2005. (Assedio di Costantinopoli (la nuova Roma) 1453?- Pandemia di peste bubbonica nel 1404? - Ondata di freddo dell'inverno tra il 1407 e il 1408? Scisma d' Occidente? (Tre papi contendenti eletti da cardinali in specifici concili: Benedetto XIII e Gregorio XII eretici e scismatici; Alessandro V, carica valida nella successione apostolica).
Messaggio n. 2.483 - 15.02.2005
Cari figli, Dio ha parlato, ma gli uomini non hanno accolto i suoi messaggi. L’avvenimento più doloroso del XV secolo si ripeterà. L’umanità cammina verso l’autodistruzione che gli uomini hanno preparato con le proprie mani. Pregate. Ascoltate amorevolmente i miei appelli e potrete crescere spiritualmente. Non tiratevi indietro. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Cari figli, Dio ha parlato, ma gli uomini non hanno accolto i suoi messaggi. L’avvenimento più doloroso del XV secolo si ripeterà. L’umanità cammina verso l’autodistruzione che gli uomini hanno preparato con le proprie mani. Pregate. Ascoltate amorevolmente i miei appelli e potrete crescere spiritualmente. Non tiratevi indietro. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
4.421 – 26/01/2017
Cari figli, piegate le vostre ginocchia in preghiera. UN FALSO SI ALZERA’ E L’ALTRO FALSO ARRIVERA’ QUELLO CHE VI DICO ORA LO POTRETE COMPRENDERE IN FUTURO. Ascoltate. Voi appartenete al Signore e solo Lui dovete seguire e servire. Non perdetevi d’animo. La vostra forza è in Gesù. CercateLo sempre nell’ascolto della Parola e nell’Eucaristia. Io sono vostra Madre e sarò sempre con voi. Datemi le vostre mani e io vi condurrò a Mio Figlio Gesù. Abbiate coraggio, fede e speranza. Vivete nel tempo della Grande Battaglia Spirituale. Vi raccomando la preghiera del Rosario come arma efficace per questa Grande Battaglia. Non allontanatevi dalla verità. Avanti. Conosco ognuno di voi per nome e pregherò il Mio Gesù per voi. Ho bisogno di ciascuno di voi. Ascoltatemi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto in nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
ITALIA - STATO DEL VATICANO E LE PROFEZIE DI ANGUERA N. 2.868 - 27/07/2007 Una grande rivolta accadrà in Italia. Gli uomini marceranno in direzione del Vaticano e causeranno dolore e distruzione. 2.503 - 31.03.2005 PREGATE ANCHE PER LA CHIESA DEL MIO GESU’. PER DETERMINAZIONE DI UN UOMO ORGOGLIOSO SARANNO FATTI DEI BUCHI, MA CIO’ CHE VI SI TROVA E’ FRUTTO DI FALSITA’. IL VERO TESORO NON E’ SOTTERRATO. Il demonio farà di tutto per allontanarvi dalla verità, ma state attenti. La verità del mio Gesù è nel Vangelo. 2.553 - 24.07.2005 Gli uomini del terrore raggiungeranno il Vaticano. La piazza sarà piena di cadaveri. L’umanità vedrà l’azione malefica degli uomini dalla grande barba. Il Colosseo crollerà. 2.561 - 13.08.2005 Un fatto spaventoso accadrà in Vaticano. Il Vaticano avrà bisogno di essere ricostruito. 2.580 - 27.09.2005 Il Vaticano sarà in decadenza. 2.941 - 10/01/2008 . Molti consacrati vivranno l’angoscia di un condannato. Il sangue di molti consacrati scorrerà su strade e piazze come acqua piovana. La Chiesa subirà grandi attentati. Del fumo sarà visto in Vaticano. Pregate. Solo con la forza della preghiera potete sopportare il peso delle prove. 2.957 - 16/02/2008 Cari figli, una scoperta in Vaticano causerà grande confusione.
3.098 -
23/12/2008
Cari figli, sono
vostra Madre e sono venuta dal cielo per benedirvi e offrirvi il mio amore.
Siate docili e cercate di imitare in tutto mio Figlio Gesù. Lasciate che la
grazia del Signore vi trasformi. Non tiratevi indietro. Accogliete i miei
appelli e io vi condurrò a un’alta vetta di santità. Fatevi coraggio e
testimoniate ovunque i miei messaggi. Conosco le vostre necessità e intercederò
presso il mio Gesù per voi. RALLEGRATEVI, perché avete un posto speciale nel
mio Cuore Immacolato. INGINOCCHIATEVI in preghiera. L’umanità è malata e ha
bisogno di essere curata. Aprite i vostri cuori e sentirete la presenza del mio
Gesù nelle vostre vite. Non restate stazionari nel peccato. Siete del Signore e
le cose del mondo non sono per voi. La Chiesa del mio Gesù porterà una CROCE
PESANTE. Arriverà il giorno
in cui ci saranno due troni, ma solo su di uno siederà il vero SUCCESSORE DI
PIETRO. Sarà
questo il tempo della GRANDE CONFUSIONE SPIRITUALE per la Chiesa. Restate con la verità. Ascoltate quello
che vi dico e restate saldi nella fede. Questo è il messaggio che oggi vi
trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di
riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Italia
Il soglio è un particolare tipo di trono cerimoniale in uso presso i tardi Imperatori
romani e i Papi. Il termine
deriva dal latino solium col significato di "luogo in cui ci si
siede", cioè "seggio".
Originariamente il termine si riferiva ad una semplice sedia
rettangolare, dotata di un'alta spalliera e di braccioli dai fianchi pieni,
utilizzata tipicamente dai sovrani per la sua forma, a protezione di eventuali
attacchi a tradimento alle spalle o ai lati. Attualmente è utilizzato con
particolare riferimento al trono pontificio e, per estensione, all'ufficio
stesso del papa.
CI SARANNO DUE TRONI, MA SOLO SU DI UNO SIEDERA' IL VERO SUCCESSORE DI PIETRO.
Fonte: http://www.madonnadianguera.it/
NEL VIDEO CHE SEGUE TROVATE TUTTE LE SPIEGAZIONI CHE SONO UTILI PER COMPRENDERE:
https://www.youtube.com/watch?time_continue=85&v=FY3nLJRBl8g
2.505 – 04.04.2005
NEL VIDEO CHE SEGUE TROVATE TUTTE LE SPIEGAZIONI CHE SONO UTILI PER COMPRENDERE:
https://www.youtube.com/watch?time_continue=85&v=FY3nLJRBl8g
2.505 – 04.04.2005
Cari figli, pregate con il cuore e non allontanatevi dalla verità. Arriverà il giorno in cui ci sarà disprezzo nella casa di Dio e ciò che è sacro sarà gettato fuori.
Uno XINO sarà sul trono contrastando molti, ma Dio è il Signore della Verità. Ciò che vi dico adesso non potete comprenderlo, ma un giorno vi sarà rivelato e tutto sarà chiaro per voi. Lo specchio: ecco il mistero.
(XINO ALLO SPECCHIO->ONIX; ONIX=ONICE=PIETRA NERA; PIETRA NERA STA PER PAPA NERO, CHE STA AD INDICARE IL SUPERIORE DEI GESUITI; NE CONSEGUE CHE XINO E’ UN TERMINE PER INDICARE PAPA FRANCESCO, VEDI:
->Catechesi di Pedro Regis in cui parla dello XINO
Come bambini, abbiate fiducia. Come servi, siate fedeli. Dio ha tutto sotto controllo. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.508 – 12.04.2005 (LA MADONNA ANNUNCIA UN PERIODO IN CUI SI DISPREZZERANNO I DOGMI DI FEDE)
Cari figli, soffro a causa dei vostri peccati. Io sono vostra Madre e vengo dal cielo per riempirvi di coraggio. Non scoraggiatevi. Dio è al vostro fianco. Pregate molto. Pregate sempre.
Arriverà il giorno in cui ci sarà disprezzo dei dogmi e la fede di molti uomini sarà scossa.
Fuggite il peccato e tornate a Colui che è la vostra Via, Verità e Vita. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
CONFRONTIAMO I MESSAGGI CHE LA MADONNA HA DATO DOPO L’ELEZIONE DI PAPA BENEDETTO XVI E DOPO L’ELEZIONE DI PAPA FRANCESCO:
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2.512 – 19.04.2005
Cari figli, pregate per il NUOVO SUCCESSORE DI PIETRO. Con lui la Chiesa avanzerà, ma sarà perseguitata dai nemici. Il Santo Padre sperimenterà il calvario, perché molte delle sue posizioni andranno a contrastare i nemici della Chiesa
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2.512 – 19.04.2005
Cari figli, pregate per il NUOVO SUCCESSORE DI PIETRO. Con lui la Chiesa avanzerà, ma sarà perseguitata dai nemici. Il Santo Padre sperimenterà il calvario, perché molte delle sue posizioni andranno a contrastare i nemici della Chiesa
3.790 – 16 marzo 2013
(3 gg dopo l’ elezione di Jorge Mario Bergoglio)
Cari figli, Pietro condurrà la sua barca in mezzo a grandi tempeste. Pregate. IL SUCCESSORE DI PIETRO (non nuovo) avrà bisogno delle vostre preghiere. Egli sperimenterà il calvario (come aveva già detto il 19/4/2005).
Cari figli, Pietro condurrà la sua barca in mezzo a grandi tempeste. Pregate. IL SUCCESSORE DI PIETRO (non nuovo) avrà bisogno delle vostre preghiere. Egli sperimenterà il calvario (come aveva già detto il 19/4/2005).
2.497 – 19.03.2005
Cari figli, una grande imbarcazione sarà in alto mare e tutti i presenti saranno sorpresi al vedere Cristo di fronte a loro.
Un regno diviso e una sedia vuota. L’esistenza di due re (papi) diffonderà grande confusione nel mondo, ma Dio verrà in soccorso del suo popolo.
I suoi eletti non saranno abbandonati. Confidate nel Signore. Senza di Lui nulla siete e nulla potete fare. Avanti con coraggio. Io sono al vostro fianco. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.748 – 20/10/2006
Cari figli, un segreto sarà rivelato e ci sarà grande confusione nel palazzo (apostolico). Non permettete che nulla vi allontani dalla verità.
Pregate. Ascoltate con attenzione la voce del Signore e rispondete con gioia alla sua chiamata. Accogliete i miei appelli, perché desidero condurvi lungo il cammino del bene e della santità. Non tiratevi indietro. Il Signore è con voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.098 – 23/12/2008
Cari figli, sono vostra Madre e sono venuta dal cielo per benedirvi e offrirvi il mio amore. Siate docili e cercate di imitare in tutto mio Figlio Gesù. Lasciate che la grazia del Signore vi trasformi. Non tiratevi indietro. Accogliete i miei appelli e io vi condurrò a un’alta vetta di santità. Fatevi coraggio e testimoniate ovunque i miei messaggi. Conosco le vostre necessità e intercederò presso il mio Gesù per voi. Rallegratevi, perché avete un posto speciale nel mio Cuore Immacolato. Inginocchiatevi in preghiera. L’umanità è malata e ha bisogno di essere curata. Aprite i vostri cuori e sentirete la presenza del mio Gesù nelle vostre vite. Non restate stazionari nel peccato. Siete del Signore e le cose del mondo non sono per voi. La Chiesa del mio Gesù porterà una croce pesante.
Arriverà il giorno in cui ci saranno due troni, ma solo su di uno siederà il vero successore di Pietro (QUINDI, PER LOGICA..)
3.830 – 8 giugno 2013
Cari figli, in ginocchio e in preghiera, adorate mio Figlio Gesù nell’Eucaristia. Nella vostra preghiera con Gesù, ascoltatelo. Egli vuole parlarvi. Prostratevi davanti a lui e adoratelo veramente. La vostra forza e vittoria sono nell’Eucaristia.
Davanti a Gesù, pregate per la Chiesa. Pregate per Papa Francesco.
La Chiesa cammina verso un futuro doloroso. Delle decisioni contrarieranno molti e il cammino del calvario sarà doloroso. Sono vostra Madre e vi amo. Coraggio. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Sarà questo il tempo della grande confusione spirituale per la Chiesa.
Restate con la verità. Ascoltate quello che vi dico e restate saldi nella fede. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Ecco un altro messaggio in cui recentemente Nostra Signora torna a parlare di un uomo che usurpa il Trono che non gli appartiene…https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=2gqTBbLwFPU
4.503 – Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 22/07/2017
Cari figli, la Via del Signore è perfetta. Quelli che il Signore ha scelto per condurre il Suo Popolo saranno sempre fedeli. Gli Eletti del Signore non seminano confusione.
Ricordate Menachem, che divenne infedele a Dio e occupò il trono che non gli apparteneva. Non fu scelto dal Signore e governò perseguitando il Popolo di Dio. Avete ancora lunghi anni di dure prove.
Piegate le vostre ginocchia in preghiera. Quelli che amano la verità berranno il calice amaro della sofferenza; Saranno perseguitati e cacciati fuori. Siate fedeli. La vostra fedeltà al Signore vi farà crescere spiritualmente. Non tiratevi indietro. Voi siete del Signore e solamente Lui dovete seguire e servire. Conosco ciascuno di voi per nome e desidero vedervi felici già qui nella terra e più tardi con Me in Cielo. Coraggio. Il Mio Gesù ha tutto sotto controllo ed è molto vicino a voi. Aprite i vostri cuori e potrete sentire il Suo Amore e la Sua Presenza. Avanti. Qualunque cosa accada, rimanete con il Vero Magistero della Chiesa del Mio Gesù. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Un altro messaggio enigmatico, che comprenderemo meglio più avanti:
UN FALSO SI ALZERA’, L’ALTRO FALSO ARRIVERA’
4.421 – 26/01/2017
Cari figli, piegate le vostre ginocchia in preghiera.
Un falso si alzerà e l’altro falso arriverà. Quello che vi dico ora lo potrete comprendere in futuro. Ascoltate. Voi appartenete al Signore e solo Lui dovete seguire e servire.
Non perdetevi d’animo. La vostra forza è in Gesù. CercateLo sempre nell’ascolto della Parola e nell’Eucaristia. Io sono vostra Madre e sarò sempre con voi. Datemi le vostre mani e io vi condurrò a Mio Figlio Gesù. Abbiate coraggio, fede e speranza. Vivete nel tempo della Grande Battaglia Spirituale. Vi raccomando la preghiera del Rosario come arma efficace per questa Grande Battaglia. Non allontanatevi dalla verità. Avanti. Conosco ognuno di voi per nome e pregherò il Mio Gesù per voi. Ho bisogno di ciascuno di voi. Ascoltatemi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto in nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
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L' AVVENIMENTO PIU' DOLOROSO DEL XV SECOLO SI RIPETERA' - NUOVO SCISMA CON TRE PAPI? -
Messaggio profetico della Madonna di Anguera numero 2.483 del 15.02.2005. (Assedio di Costantinopoli (la nuova Roma) 1453?- Pandemia di peste bubbonica nel 1404? - Ondata di freddo dell'inverno tra il 1407 e il 1408? Scisma d' Occidente? (Tre papi contendenti eletti da cardinali in specifici concili: Benedetto XIII e Gregorio XII eretici e scismatici; Alessandro V, carica valida nella successione apostolica).
COMMENTO
NUOVO SCISMA CON TRE PAPI:
UN REGNO DIVISO CON DUE RE-PAPI: BENEDETTO XVI - PAPA EMERITO LEGITTIMO E FRANCESCO -PAPA REGNANTE LEGITTIMO, ED UN SOLO TRONO LEGITTIMO A ROMA;
SORGERA' UN SECONDO REGNO ILLEGITTIMO E SIEDERA' SUL SECONDO TRONO ILLEGITTIMO FORSE A GERUSALEMME UN TERZO PAPA (ANTIPAPA).
E’ logico dedurre che due troni distinti, sono collegati a due regni distinti sui quali siedono due re distinti, che si proclamano legittimi sovrani e rivendicano l’estensione della regalità sull’ altro regno omologo. Nel caso di un regno diviso corrisponde ad un unico trono legittimo rivendicato da più pretendenti e dal legittimo re usurpato.
L' analisi logica di un sistema coerente di profezie impone di verificare tutte le possibili alternative presenti nel sistema analizzato: una probabile alternativa, accaduta già nel passato, è uno scisma con tre papi. Il terzo re/papa negherà Dio e le sue opere. Accadrà quando il Regno di Dio (cattolico) si dividerà in uno scisma manifesto.
Massimiliano Bruno
NUOVO SCISMA CON TRE PAPI:
UN REGNO DIVISO CON DUE RE-PAPI: BENEDETTO XVI - PAPA EMERITO LEGITTIMO E FRANCESCO -PAPA REGNANTE LEGITTIMO, ED UN SOLO TRONO LEGITTIMO A ROMA;
SORGERA' UN SECONDO REGNO ILLEGITTIMO E SIEDERA' SUL SECONDO TRONO ILLEGITTIMO FORSE A GERUSALEMME UN TERZO PAPA (ANTIPAPA).
E’ logico dedurre che due troni distinti, sono collegati a due regni distinti sui quali siedono due re distinti, che si proclamano legittimi sovrani e rivendicano l’estensione della regalità sull’ altro regno omologo. Nel caso di un regno diviso corrisponde ad un unico trono legittimo rivendicato da più pretendenti e dal legittimo re usurpato.
L' analisi logica di un sistema coerente di profezie impone di verificare tutte le possibili alternative presenti nel sistema analizzato: una probabile alternativa, accaduta già nel passato, è uno scisma con tre papi. Il terzo re/papa negherà Dio e le sue opere. Accadrà quando il Regno di Dio (cattolico) si dividerà in uno scisma manifesto.
Massimiliano Bruno
4.421 – 26/01/2017
Cari figli, piegate le vostre ginocchia in preghiera. UN FALSO SI ALZERA’ E L’ALTRO FALSO ARRIVERA’
QUELLO CHE VI DICO ORA LO POTRETE COMPRENDERE IN FUTURO. Ascoltate.
Voi appartenete al Signore e solo Lui dovete seguire e servire. Non perdetevi
d’animo. La vostra forza è in Gesù. CercateLo sempre nell’ascolto della Parola
e nell’Eucaristia. Io sono vostra Madre e sarò sempre con voi. Datemi le vostre
mani e io vi condurrò a Mio Figlio Gesù. Abbiate coraggio, fede e speranza.
Vivete nel tempo della Grande Battaglia Spirituale. Vi raccomando la preghiera
del Rosario come arma efficace per questa Grande Battaglia. Non allontanatevi
dalla verità. Avanti. Conosco ognuno di voi per nome e pregherò il Mio Gesù per
voi. Ho bisogno di ciascuno di voi. Ascoltatemi. Questo è il messaggio che oggi
vi trasmetto in nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di
riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.951 - 02/02/2008
CARI FIGLI, UN REGNO SI DIVIDERA’ E SORGERA’ UN ALTRO REGNO, CAUSANDO GRANDE CONFUSIONE. UN RE SARA’ TOLTO DAL SUO TRONO E IL POPOLO DI DIO PERDERA’. Io sono vostra Madre e voglio dirvi che questi sono i momenti decisivi per l’umanità. La Chiesa del mio Gesù soffrirà un grande tradimento. State attenti e non allontanatevi dalla preghiera. Aprite i vostri cuori. Accogliete il Signore e cercate forza nell’Eucarestia. Siete importanti per la realizzazione dei miei piani. Siate forti e ferventi nella fede. Dopo tutta la tribolazione, il Signore verrà a voi con grande vittoria. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Messaggio n. 2.483 - 15.02.2005
Cari figli, Dio ha parlato, ma gli uomini non hanno accolto i suoi messaggi. L’avvenimento più doloroso del XV secolo si ripeterà. L’umanità cammina verso l’autodistruzione che gli uomini hanno preparato con le proprie mani. Pregate. Ascoltate amorevolmente i miei appelli e potrete crescere spiritualmente. Non tiratevi indietro. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
CI SARANNO DUE TRONI, MA SOLO SU DI UNO SIEDERA' IL VERO SUCCESSORE DI PIETRO.
2.951 -
02/02/2008
CARI FIGLI, UN REGNO SI DIVIDERA’ E SORGERA’ UN ALTRO REGNO,
CAUSANDO GRANDE CONFUSIONE. UN RE SARA’ TOLTO DAL SUO TRONO E IL POPOLO DI DIO
PERDERA’. Io sono vostra
Madre e voglio dirvi che questi sono i momenti decisivi per l’umanità. La
Chiesa del mio Gesù soffrirà un grande tradimento. State attenti e non
allontanatevi dalla preghiera. Aprite i vostri cuori. Accogliete il Signore e
cercate forza nell’Eucarestia. Siete importanti per la realizzazione dei miei
piani. Siate forti e ferventi nella fede. Dopo tutta la tribolazione, il Signore verrà a voi con grande vittoria. Questo è il
messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per
avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.016 -
28/06/2008
Cari figli, quando il regno si
dividerà, un re si unirà alla scienza e negheranno Dio e le sue opere. Molti uomini di fede diventeranno indifferenti e ci sarà grande
sofferenza per la Chiesa. INGINOCCHIATEVI in preghiera. Ecco i tempi difficili
per l’umanità. Io sono vostra Madre e soffro per ciò che vi attende. Non
allontanatevi dal cammino della verità. Ponete tutta la vostra fiducia in Gesù.
In lui è la vostra vittoria e al di fuori di lui non potrete mai trovare la FELICITA’.
Siate coraggiosi. Non perdetevi d’animo davanti alle vostre difficoltà. Dio è
al vostro fianco. Coraggio. Io sono vostra Madre e vi amo come siete. Avanti.
Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità.
Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome
del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Cari figli, avanti con coraggio. Non perdetevi d’animo davanti alle vostre difficoltà. INGINOCCHIATEVI in preghiera e chiamate Gesù. Egli è la vostra forza e la vostra vittoria. Vi chiedo di continuare saldi sul cammino che vi ho indicato. L’umanità percorre le strade dell’autodistruzione ed è giunto il momento di convertirvi. LA MANCANZA D’INTESA TRA TRE RE PORTERA’ GRANDI SOFFERENZE AI MIEI POVERI FIGLI. TRE TENDE CROLLERANNO. Pregate. Ascoltate con attenzione ciò che vi dico e accogliete i miei messaggi con gioia. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
FONTE: https://it.wikipedia.org/wiki/Tenda
Messaggio n. 2.483 - 15.02.2005FONTE: https://it.wikipedia.org/wiki/Tenda
- tenda, drappo di tessuto per arredamento;
- tenda, tipo di abitazione dalle pareti in stoffa;
- Tenda, comune francese nel dipartimento delle Alpi Marittime;
- Tenda, popolazione africana stanziata nell'alto bacino del fiume Gambia.
- Tenda, lingue dell'africa occidentale
Il termine è inoltre legato a:
- Colle di Tenda, valico alpino tra Italia e Francia;
- Contea di Tenda, antica contea medioevale;
- Caterina Beatrice Lascaris di Ventimiglia e Tenda, detta Beatrice di Tenda;
- Beatrice di Tenda (dramma), melodramma di Vincenzo Bellini del 1833.
3.098 -
23/12/2008
Cari figli, sono
vostra Madre e sono venuta dal cielo per benedirvi e offrirvi il mio amore.
Siate docili e cercate di imitare in tutto mio Figlio Gesù. Lasciate che la
grazia del Signore vi trasformi. Non tiratevi indietro. Accogliete i miei
appelli e io vi condurrò a un’alta vetta di santità. Fatevi coraggio e
testimoniate ovunque i miei messaggi. Conosco le vostre necessità e intercederò
presso il mio Gesù per voi. RALLEGRATEVI, perché avete un posto speciale nel
mio Cuore Immacolato. INGINOCCHIATEVI in preghiera. L’umanità è malata e ha
bisogno di essere curata. Aprite i vostri cuori e sentirete la presenza del mio
Gesù nelle vostre vite. Non restate stazionari nel peccato. Siete del Signore e
le cose del mondo non sono per voi. La Chiesa del mio Gesù porterà una CROCE
PESANTE. Arriverà il giorno
in cui ci saranno due troni, ma solo su di uno siederà il vero SUCCESSORE DI
PIETRO. Sarà
questo il tempo della GRANDE CONFUSIONE SPIRITUALE per la Chiesa. Restate con la verità. Ascoltate quello
che vi dico e restate saldi nella fede. Questo è il messaggio che oggi vi
trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di
riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Italia
Il soglio è un particolare tipo di trono cerimoniale in uso presso i tardi Imperatori
romani e i Papi. Il termine
deriva dal latino solium col significato di "luogo in cui ci si
siede", cioè "seggio".
Originariamente il termine si riferiva ad una semplice sedia
rettangolare, dotata di un'alta spalliera e di braccioli dai fianchi pieni,
utilizzata tipicamente dai sovrani per la sua forma, a protezione di eventuali
attacchi a tradimento alle spalle o ai lati. Attualmente è utilizzato con
particolare riferimento al trono pontificio e, per estensione, all'ufficio
stesso del papa.
Cari figli, Dio ha
parlato, ma gli uomini non hanno accolto i suoi messaggi. L’avvenimento più doloroso del
XV secolo si ripeterà. L’umanità cammina verso l’autodistruzione che gli
uomini hanno preparato con le proprie mani. Pregate. Ascoltate amorevolmente i
miei appelli e potrete crescere spiritualmente. Non tiratevi indietro. Questo è il messaggio che
oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso
di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Da Wikipedia,
l'enciclopedia libera.
Il XV secolo inizia nell'anno 1401 e termina nell'anno 1500 incluso.
Canada e Siberia in disgelo. Clima, è allarme permafrost
Nella Giornata della Terra la minaccia del rapido scioglimento del suolo ghiacciato. E c’è un rischio in più: quello che il terreno scongelato - quasi come in un film di fantascienza - ci possa consegnare qualche malattia infettiva scomparsa o debellata, come il vaiolo. La scorsa estate in Siberia un ragazzo di dodici anni è stato ucciso dal mortale batterio dell’antrace, contenuto in una carcassa di renna scongelata dal suolo.
http://www.lastampa.it/…/canada-e-siberia-in-di…/pagina.html
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
2.497 - 19.03.2005
Cari
figli, una GRANDE IMBARCAZIONE sarà in alto mare e tutti i presenti saranno
sorpresi al vedere Cristo di fronte a loro. Un regno diviso e una sedia vuota. L’ ESISTENZA DI DUE RE
DIFFONDERA’ GRANDE CONFUSIONE NEL MONDO, MA DIO VERRA’ IN SOCCORSO DEL SUO
POPOLO. I suoi ELETTI non saranno
abbandonati. Confidate nel Signore. Senza di Lui nulla siete e nulla potete
fare. Avanti con coraggio. Io sono al vostro fianco. Questo è il messaggio che oggi vi
trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di
riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Benedetto XVI (in latino: Benedictus PP. XVI, in tedesco: Benedikt XVI., nato Joseph Aloisius Ratzinger; Marktl, 16 aprile 1927) è papa emerito della Chiesa cattolica. È stato il 265º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 7º sovrano dello Stato della
Città del Vaticano, primate d'Italia, oltre agli altri titoli propri del
romano pontefice, dal 19 aprile 2005 al 28
febbraio 2013.[1] È stato
il 7º pontefice tedesco nella storia della Chiesa cattolica.
Papa Francesco[N 1] (in latino: Franciscus PP., in spagnolo: Francisco, nato Jorge Mario Bergoglio (pronuncia italiana /beɾˈgɔʎʎo/; pronuncia spagnola [βeɾˈɣoɣljo],
[beɾˈɣoɣljo][N 2]; Buenos Aires, 17 dicembre 1936) è dal 13 marzo 2013[2] il 266º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 8º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, primate d'Italia, oltre agli altri titoli propri del romano pontefice.
3.098 - 23/12/2008
3.098 - 23/12/2008
Cari figli, sono vostra Madre e sono
venuta dal cielo per benedirvi e offrirvi il mio amore. Siate docili e cercate
di imitare in tutto mio Figlio Gesù. Lasciate che la grazia del Signore vi
trasformi. Non tiratevi indietro. Accogliete i miei appelli e io vi condurrò a
un’alta vetta di santità. Fatevi coraggio e testimoniate ovunque i miei
messaggi. Conosco le vostre necessità e intercederò presso il mio Gesù per voi.
RALLEGRATEVI, perché avete un posto speciale nel mio Cuore Immacolato.
INGINOCCHIATEVI in preghiera. L’umanità è malata e ha bisogno di essere curata.
Aprite i vostri cuori e sentirete la presenza del mio Gesù nelle vostre vite.
Non restate stazionari nel peccato. Siete del Signore e le cose del mondo non
sono per voi. La Chiesa del mio Gesù porterà una CROCE PESANTE. Arriverà il giorno in cui ci
saranno due troni, ma solo su di uno siederà il vero SUCCESSORE DI PIETRO. Sarà questo il tempo della GRANDE
CONFUSIONE SPIRITUALE per la Chiesa.
Restate con la verità. Ascoltate quello che vi dico e restate saldi nella fede.
Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità.
Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Italia
Il soglio è un particolare tipo di trono cerimoniale in uso presso i tardi Imperatori
romani e i Papi. Il
termine deriva dal latino solium col significato di "luogo in cui ci si
siede", cioè "seggio".
Originariamente il termine si riferiva ad una semplice sedia
rettangolare, dotata di un'alta spalliera e di braccioli dai fianchi pieni,
utilizzata tipicamente dai sovrani per la sua forma, a protezione di eventuali
attacchi a tradimento alle spalle o ai lati. Attualmente è utilizzato con
particolare riferimento al trono pontificio e, per estensione, all'ufficio
stesso del papa.
UNA PROFEZIA SU TRONI E 19 SU TRONO
234 – 24 ottobre 1989
Cari
figli, con l’immenso desiderio di portarvi tutti in Cielo, lascio il mio TRONO di
Gloria e giungo dal Cielo alla terra per chiedervi di pregare il
ROSARIO e di non offendere più Nostro Signore, il quale è già così offeso. Non c’è problema che non possa essere
risolto pregando il ROSARIO. Pertanto pregatelo sempre. Non cessate
di pregarlo. Prometto a tutti coloro che pregano il ROSARIO
tutti i giorni e diffondono questa devozione, che i loro nomi saranno scritti
nel mio cuore e non saranno mai cancellati. Se non ascoltano i miei appelli,
molte anime getteranno se stesse all’INFERNO per l’eternità. LA
CHIESA SARA’ PERSEGUITATA COME MAI PRIMA E IL SANTO PADRE SOFFRIRA’ MOLTO. Pregate per lui. Il vicario
di Mio Figlio dovrà soffrire molto, perché la Chiesa sarà
vittima di grandi PERSECUZIONI. Questo sarà il tempo delle tenebre, e la Chiesa
attraverserà una crisi orribile. Pregate per la chiesa.
Pregate per il Santo Padre. Pregate per voi stessi. Sono la vostra Madre
Addolorata. Soffro per
ciascuno di voi. Soffro a causa della vostra sofferenza. Non temete. Sarò al vostro fianco per aiutarvi nelle ore più
difficili. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi
benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete
nella pace.
2.467 - 08.01.2005
Cari figli,
quando il re sarà tolto dal suo TRONO inizierà la GRANDE BATTAGLIA e la luce
perderà la sua brillantezza. Vi invito a vivere rivolti verso il Signore che è la vostra unica
speranza in questi tempi di tribolazioni. Io sono vostra Madre addolorata e
soffro per ciò che vi attende. Dite no al peccato e tornate a Gesù. Non
dimenticate: solo in Lui è la vostra salvezza. Avanti con coraggio. Questo è il
messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per
avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.505 - 04.04.2005
Cari figli, pregate con il cuore e non
allontanatevi dalla verità. Arriverà il giorno in cui ci sarà disprezzo nella
casa di Dio e ciò che è sacro sarà gettato fuori. UN
XINO (?)* SARA’ SUL TRONO CONTRASTANDO
MOLTI, MA DIO E’ IL SIGNORE DELLA VERITA’. CIO’ CHE VI DICO ADESSO NON POTETE
COMPRENDERLO, MA UN GIORNO VI SARA’ RIVELATO E TUTTO SARA’ CHIARO PER VOI. LO
SPECCHIO: ECCO IL MISTERO.
Come bambini, abbiate fiducia. Come servi, siate fedeli. Dio ha tutto sotto
controllo. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della
Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una
volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Rimanete nella pace.
*In spagnolo il termine xino, gergale, significa "cinese".
Forse anche in Brasile ha lo stesso significato?
Le apparizioni mariane di Anguera:
intervista a Pedro Regis
INTERVISTA A PEDRO REGIS
di Don Leonardo
Maria Pompei
COLLOQUIO CON PEDRO REGIS, ANGUERA 30 AGOSTO
2014
P in questo messaggio viene profetizzato la
venuta di un papa gesuita perché xino se letto allo specchio, al contrario, si
legge onix che significa pietra nera
DL ho capito benissimo io! Xino è il contrario di onix che è una pietra nera. Il papa nero…
P il superiore dei gesuiti viene chiamato papa nero...
DL certo!
P e si veste di nero. Il messaggio sta profetizzando che verrà un papa gesuita...
DL ed era l’anno 2005, appena eletto… no, non era ancora eletto Benedetto, perché Benedetto è stato eletto il 19 aprile. Questo è prima!!!
P prima dell'elezione di Benedetto ha profetizzato che nel futuro sarà eletto un papa gesuita. Comprendi?
DL benissimo!
P il messaggio dice 'lo specchio è il mistero'
Dl lo specchio è il mistero! Bisogna mettere la parola 'xino' davanti allo specchio e la parola 'xino' davanti allo specchio la LEGGI al contrario!
P onix! Onix, pietra nera. Quando ha dato questo messaggio io pensavo che il prossimo papa sarebbe stato gesuita, ma non è stato così. L’elezione è stata il 19 di aprile, questo messaggio è del 4 di aprile. Quindi quando ha dato il messaggio non sta parlando del papa che veniva ma di quello successivo. All’elezione di Benedetto è stato profetizzato il successore.
DL ho capito benissimo io! Xino è il contrario di onix che è una pietra nera. Il papa nero…
P il superiore dei gesuiti viene chiamato papa nero...
DL certo!
P e si veste di nero. Il messaggio sta profetizzando che verrà un papa gesuita...
DL ed era l’anno 2005, appena eletto… no, non era ancora eletto Benedetto, perché Benedetto è stato eletto il 19 aprile. Questo è prima!!!
P prima dell'elezione di Benedetto ha profetizzato che nel futuro sarà eletto un papa gesuita. Comprendi?
DL benissimo!
P il messaggio dice 'lo specchio è il mistero'
Dl lo specchio è il mistero! Bisogna mettere la parola 'xino' davanti allo specchio e la parola 'xino' davanti allo specchio la LEGGI al contrario!
P onix! Onix, pietra nera. Quando ha dato questo messaggio io pensavo che il prossimo papa sarebbe stato gesuita, ma non è stato così. L’elezione è stata il 19 di aprile, questo messaggio è del 4 di aprile. Quindi quando ha dato il messaggio non sta parlando del papa che veniva ma di quello successivo. All’elezione di Benedetto è stato profetizzato il successore.
2.600 - 10.11.2005
Cari figli, sono vostra Madre Addolorata e
soffro a causa delle vostre sofferenze. INGINOCCHIATEVI e pregate per la pace. Il
TERRORE SI DIFFONDERA’ NEL MONDO CAUSANDO MORTE E DISTRUZIONE. LA VENDETTA
ARRIVERA’ AL TRONO DI PIETRO. L’Afganistan berrà il CALICE AMARO del dolore. In
un’altra forma, il TERRORE arriverà a Fernando de Noronha*. Il Brasile vivrà momenti di angoscia. Tornate a Dio. Lui vi attende a braccia
aperte. Non tiratevi indietro. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel
nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
*arcipelago situato a circa 350 chilometri dalle coste brasiliane, nell’Oceano Atlantico
Italia
2.622 - 31.12.2005
Cari figli, avanti. Io sono al vostro
fianco. Restate saldi sul cammino che vi ho indicato e sarete salvi. Gli
uomini saranno sorpresi da dolorosi avvenimenti. Due passi, esplosioni e morti.
Il Giappone berrà il CALICE AMARO della sofferenza.
ROMA perderà la sua gloria e la sua fama e la sofferenza sarà grande per
i miei poveri figli. IL TRONO DI PIETRO cadrà.
La MORTE arriverà agli ecclesiastici, che soffriranno dolori fisici. Pregate. Coloro che staranno con il Signore vinceranno. Coraggio.
Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità.
Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace
Italia
2.759 - 14/11/2006
Cari figli, il mio Gesù ha affidato alla
sua Chiesa la missione di trasmettere la sua verità a tutti gli uomini, ma molti consacrati si sono tirati
indietro e si sono allontanati dalla luce del Signore. L’umanità vive nelle
tenebre del peccato e i miei poveri figli si perdono nelle tenebre della cecità
spirituale. L’azione del demonio porterà molti a perdere la vera fede. VEDRETE
ANCORA ORRORI SULLA TERRA. La Chiesa sarà perseguitata. IL TRONO DI
PIETRO cadrà, ma alla fine i GIUSTI vinceranno. Ascoltate i miei appelli. Non sono venuta dal cielo per
gioco. Si
solleverà la grande GUERRA religiosa e i fedeli saranno gettati
fuori. Amate la verità e
difendetela. Il Signore sta al fianco dei Suoi. Coraggio. Questo è il messaggio
che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi
permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del
Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Italia
2.937 - 01/01/2008
Cari figli, cercate forza nella preghiera,
nell’Eucarestia e nelle parole del mio Gesù. Dovete affrontare grandi
difficoltà. Siate coraggiosi. Non perdetevi d’animo. Chi sta con il Signore
vincerà sempre. Sappiate che la Terra della Santa Croce (Brasile) conoscerà una
GRANDE DISTRUZIONE. La croce sarà pesante per i miei poveri figli. Piccole e
grandi città cesseranno di esistere. Colui che si oppone a Cristo marcerà con
il suo ESERCITO e arriverà alla GRANDE CITTA’. IL TRONO DI PIETRO tremerà. Soffro per ciò che vi attende. In molti luoghi, gli eretici
occuperanno uno spazio privilegiato. Quando il Signore perderà il suo posto
d’onore, verrà il grande castigo. Pochi
resteranno saldi nella fede. Vi chiedo di vivere i miei appelli. Io vi condurrò
per cammini sicuri. Vi chiedo di far parte del mio ESERCITO
VITTORIOSO. Portate con voi il ROSARIO. È l’arma per il grande combattimento.
Coloro che pregano con fervore non conosceranno mai la sconfitta. Avanti senza
paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima
Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi
benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete
nella pace.
Italia
2.939 - 05/01/2008
Cari
figli, la GUERRA esploderà su ROMA e saranno pochi i
sopravvissuti. Colui che si oppone a Cristo porterà sofferenza e dolore a tutta
l’EUROPA. IL
TRONO DI PIETRO sarà vuoto.
Lacrime di dolore, pianto e lamenti si vedranno nella Chiesa. INGINOCCHIATEVI
in preghiera. L’umanità cammina verso l’autodistruzione preparata dalle mani
stesse degli uomini. Siate fedeli. Non tiratevi indietro. Rinunciate al peccato
e tornate al Signore, che vi ama e vi attende a braccia aperte. Io sono al
vostro fianco. Non perdetevi d’animo. Qualunque cosa accada, non permettete che
la fiamma della fede si spenga dentro di voi. Questo è il messaggio che oggi vi
trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di
riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Italia
2.940 - 08/01/2008
Cari
figli, quando il TRONO cadrà e la permanenza del re non sarà più possibile, ci
sarà grande disprezzo per i dogmi e pochi resteranno saldi nella fede. Io sono vostra Madre e soffro per ciò
che vi attende. VIVETE NEL TEMPO peggiore di quello del diluvio ed è giunto il momento di
pentirvi, perché il Signore vi attende a braccia aperte. Non tiratevi indietro. Ciò che dovete
fare, non rimandatelo a domani. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel
nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.952 - 05/02/2008
CARI
FIGLI, UN ORDINE SARA’ DATO DA UN ORDINE. NELLA SUA PROMESSA CI SARA’ FALSITA’
E IL TRONO DI PIETRO SARA’ SCOSSO. Vivete ora i tempi delle grandi confusioni spirituali. Siate
forti. Avvicinatevi al confessionale, all’Eucarestia e alla Parola di Dio,
perché solo così troverete forza per le vostre vite. Io sono vostra Madre e so
di cosa avete bisogno. Non tiratevi indietro. Dio ha bisogno di voi. Siate
docili alla sua chiamata. Amate, difendete la verità e sarete vittoriosi.
Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità.
Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Italia
2.974 - 22/03/2008
Cari figli, non perdete la vostra
speranza. Dio è al vostro fianco. Credete fermamente nel potere di Dio e sarete
vittoriosi. Non allontanatevi dalla preghiera. Intensificate le vostre
preghiere in favore della Chiesa. Accadrà un FATTO DOLOROSO e IL
TRONO DI PIETRO sarà scosso. I nemici agiranno con grande
furia e la Chiesa del mio Gesù sarà perseguitata come non mai. Siate fedeli. Non allontanatevi dalla verità. Questo è il
messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per
avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Roma, Italia
3.018 - 01/07/2008
Cari figli, una grande moltitudine marcerà e con grande
furia provocherà GRANDE DISTRUZIONE. Distruggeranno
LA CITTA’ DEI SETTE COLLI e occuperanno IL TRONO DI PIETRO. Vi chiedo di intensificare le vostre preghiere per la Chiesa del
mio Gesù. Sappiate che il futuro della Chiesa sarà di grandi dolori. Arriverà
per essa l’angoscia del calvario. Sono venuta dal cielo per indicarvi il
cammino della verità. Non tiratevi indietro. Siate docili. Arriverà il giorno
in cui molti si pentiranno della vita trascorsa senza Dio, ma sarà tardi. Ciò
che dovete fare, non rimandatelo a domani. Cercate forza nell’Eucarestia e
nelle parole del mio Gesù. Accogliete anche gli insegnamenti del VERO
MAGISTERO DELLA CHIESA. Nella
verità non c’è sconfitta. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto
nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Roma – Italia
3.029 - 19/07/2008
Cari figli, i vostri dubbi e incertezze
sono interferenze del mio avversario. State attenti. Allontanatevi dal peccato
e tornate al Signore che vi ama e vi attende a braccia aperte. Sforzatevi di
convertirvi. Il vostro tempo è breve e non potete più vivere lontani dalla
grazia di Dio. Sono vostra Madre e voglio il vostro bene spirituale. Sono
venuta dal cielo per condurvi a colui che vede nel SEGRETO e vi conosce per
nome. Non tiratevi indietro. Siate forti e saldi nella fede.
Difendete la vostra Chiesa. Giungerà per essa il momento della sua maggiore
prova. La
RIVOLTA di molti consacrati scuoterà IL TRONO DI PIETRO. Le prove saranno
frutto di falsità. Restate con la verità. Non allontanatevi
dagli insegnamenti del Papa.
Coraggio. Voi non siete soli. Dio cammina con voi. Avanti. Questo è il
messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per
avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Italia
3.035 - 02/08/2008
Cari figli, ecco i tempi difficili per
l’umanità. Sforzatevi di vivere nella grazia del mio Gesù. Non permettete che
il demonio vi inganni. Siate solamente di Gesù. Confidate in lui e sarete
vittoriosi. Sono venuta dal cielo per condurvi alla conversione. Non tiratevi
indietro. Dio vi chiama. Aprite i vostri cuori e accettate la volontà di Dio
per le vostre vite. INGINOCCHIATEVI in preghiera. Accogliete con gioia il
Vangelo del mio Gesù. Siate fedeli alla Chiesa. La Chiesa porterà una CROCE PESANTE a causa del grande tradimento. Le
porte saranno aperte ai nemici e il dolore sarà grande per i fedeli. IL TRONO
DI PIETRO sarà scosso. Io
sono vostra Madre e soffro per ciò che vi attende. Ritornate in fretta. Il mio
Signore vi attende a braccia aperte. Avanti senza paura. Questo è il messaggio
che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi
permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del
Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Roma – Italia
3.093 - 09/12/2008
Cari figli, consegnatevi con docilità
nelle mani del Signore. Cercatelo sempre per essere grandi nella fede.
L’umanità ha bisogno della vostra coraggiosa testimonianza. Non restate
stazionari nel peccato. Ecco il tempo opportuno per convertirvi. Io sono vostra
Madre e so cosa vi attende. Soffro a causa delle vostre sofferenze. Siate
fedeli ai miei appelli. Accogliete il Vangelo del mio Gesù per essere salvi. Il
FUMO di satana si è diffuso ovunque e i miei poveri figli sono diventati ciechi
spiritualmente. Pochi saranno coloro che resteranno fedeli a Dio. Pregate.
Pregate. Pregate. La Chiesa del mio Gesù berrà il CALICE AMARO del dolore. IL
TRONO DI PIETRO sarà scosso e la confusione sarà presente in ogni luogo. Per la
grazia misericordiosa del Signore, UN UOMO contribuirà al ritorno dei miei
poveri figli lontani e la verità regnerà nella casa di Dio. Non allontanatevi dalla
verità. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto Arriverà il giorno in cui sul TRONO DI
PIETRO
sarà seduto colui che cambierà PER SEMPRE gli orientamenti della Chiesa nel nome della Santissima Trinità. Grazie
per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Italia
3.129 - 03/03/2009
Cari
figli, continuate a pregare per la Chiesa. L’azione del demonio causerà grandi
danni spirituali ai miei poveri figli. Ci sarà grande profanazione e IL TRONO
DI PIETRO verrà scosso. Siate
forti nella fede. Non tiratevi indietro. Confidate in Gesù. Dopo tutta la persecuzione, verrà la vittoria del Signore. Io sono vostra Madre.
Aprite i vostri cuori alla mia chiamata e portate a tutti i miei appelli.
Coraggio. Io intercederò presso il mio Gesù per voi. Avanti. Questo è il
messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per
avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Italia
3.180 - 29/06/2009
3.180 - 29/06/2009
Cari figli, INGINOCCHIATEVI in preghiera
in favore della Chiesa. Arriverà per lei il momento del dolore. Ci sarà grande persecuzione alla casa di Dio e i miei poveri figli piangeranno e si
lamenteranno. Il TRONO DI PIETRO sarà scosso. Un SUCCESSORE DI PIETRO vedrà la
distruzione della sua casa e gli uomini di fede si lamenteranno. Io sono vostra Madre e vi amo. Conosco
le vostre necessità e sono venuta dal cielo per soccorrervi. Restate saldi sul
cammino che vi ho indicato. Voglio condurvi alla vittoria. Siate docili alla
mia chiamata e imitate in tutto mio Figlio Gesù. Coraggio. Qualunque cosa
accada, non scoraggiatevi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome
della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una
volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Rimanete nella pace.
Roma – Italia
3.782 - 28 febbraio 2013
Cari figli, INGINOCCHIATEVI in preghiera.
Camminate verso un futuro di grandi tribolazioni spirituali. La
Barca di PIETRO affronterà grandi tempeste e il TRONO tremerà. PIETRO camminerà
tra le spine. Le direzioni della Chiesa
cambieranno e molti che sono fedeli si laveranno le mani. Sono vostra Madre
Addolorata e soffro per quello che vi aspetta. Ascoltatemi. Pregate. La
GUERRA VERRA’ DA DOVE DOVREBBE VENIRE LA PACE. Quello che vi ho annunciato in passato si realizzerà. Amate la
verità e accogliete il Vangelo del mio Gesù. QUANDO TUTTO SEMBRERA’ PERDUTO,
gli uomini e le donne di fede testimonieranno l’azione potente del Signore. I
GIUSTI non saranno sconfitti. Coraggio. Questo è il messaggio che oggi vi
trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di
riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen.
3.805 - 14 aprile 2013
Cari figli, vi amo come siete. Vi chiedo di
mantenere accesa la fiamma della fede e di cercare di imitare in tutto mio
Figlio Gesù. VIVETE NEL TEMPO DELLE GRANDI TRIBOLAZIONI. Non allontanatevi
dalla preghiera. Voglio vedervi FELICI già qui sulla Terra e più tardi con me
in Cielo. Non dimenticate: in
tutto, Dio al primo posto. Siete importanti per la realizzazione dei miei
piani. Aprite i vostri cuori e ascoltatemi. Sono venuta dal Cielo per condurvi
a Colui che è la vostra Via, Verità e Vita. Conosco le vostre necessità e
supplicherò il mio Gesù per voi. Camminate verso un futuro doloroso. Soffro per
quello che vi aspetta. Pregate, pregate, pregate. Il tradimento arriverà al TRONO DI PIETRO e il dolore sarà grande per gli uomini e le donne di fede.
Quello che vi ho annunciato in passato si realizzerà. Non tiratevi in dietro.
Dio ha tutto sotto controllo. Questo è il messaggio che
oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso
di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.831
- 9 giugno 2013
Cari figli, io vi amo come siete. Conosco le
vostre necessità e sofferenze e supplicherò il mio Gesù per voi. Abbiate
fiducia, fede e speranza. Niente è perduto. Quando sentite il peso della croce,
chiamate Gesù. Egli è il vostro Tutto. In Lui è la vostra vera liberazione e
salvezza. Siete importanti per la realizzazione dei miei piani. Aprite i vostri
cuori e ascoltatemi. Sono venuta dal cielo per portarvi al cielo. Non perdetevi
d’animo. Io sarò sempre al vostro fianco. L’umanità è malata e ha bisogno di essere
curata. Pentitevi, perché il pentimento è il primo passo da fare sul cammino
della conversione. Non permettete che la fiamma della fede si spenga dentro di
voi. Dite il vostro sì alla chiamata del Signore. Voi
state nel mondo, ma non siete del mondo. Vivete rivolti al PARADISO, per il
quale unicamente siete stati creati. RALLEGRATEVI, perché i vostri nomi sono
già scritti in cielo. INGINOCCHIATEVI
in preghiera. La Chiesa del mio Gesù porterà una CROCE
PESANTE. Il tradimento arriverà al TRONO DI PIETRO. Il Santo Padre sperimenterà
il calvario. Pregate, pregate, pregate. Questo è il messaggio che
oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso
di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello
Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Cronaca
QUINTA IPOTESI scartata - non esistono le condizioni storico politiche per un inquisizione cristiana, a meno di ribaltare la situazione: una inquisizione politica (asse Cina/russia), o religiosa (estremismo islamico) contro i professanti cristiani.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Inquisizione
Niente passaporto diplomatico per Bergoglio
Il Pontefice ha rinnovato i documenti argentini seguendo la trafila di un normale cittadino
17 febbraio, 20:13Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2014/02/17/Niente-passaporto-diplomatico-Bergoglio_10093278.htmlQUINTA IPOTESI scartata - non esistono le condizioni storico politiche per un inquisizione cristiana, a meno di ribaltare la situazione: una inquisizione politica (asse Cina/russia), o religiosa (estremismo islamico) contro i professanti cristiani.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Inquisizione
L'Inquisizione spagnola[modifica | modifica wikitesto]
Per approfondire, vedi Inquisizione spagnola. |
L'Inquisizione spagnola venne istituita in Spagna nel 1478, con una bolla di papa Sisto IV, dietro sollecitazione di Ferdinando II d'Aragona e Isabella di Castiglia. A differenza dell'inquisizione medievale, qui gli Inquisitori dipendevano dalla corona spagnola e non dal Papa. Loro compito principale, inizialmente, fu occuparsi degli Ebrei convertiti al cristianesimo, i cosiddetti conversos (appunto convertiti) o marrani, per verificare la genuinità della loro conversione.
Dalla penisola iberica i tribunali dell'Inquisizione passarono ai possedimenti spagnoli nel mondo (Sicilia, Sardegna e poi Messico, Lima, Cartagena des Indias). Dato che gli Inquisitori potevano agire in tutti i territori dell'Impero, mentre i giudici ordinari dipendevano dai singoli stati e non potevano valicarli, i re spagnoli col tempo trasformarono l'apparato dell'Inquisizione in una specie di polizia segreta internazionale col compito di prevenire possibili colpi di stato.
Dalla penisola iberica i tribunali dell'Inquisizione passarono ai possedimenti spagnoli nel mondo (Sicilia, Sardegna e poi Messico, Lima, Cartagena des Indias). Dato che gli Inquisitori potevano agire in tutti i territori dell'Impero, mentre i giudici ordinari dipendevano dai singoli stati e non potevano valicarli, i re spagnoli col tempo trasformarono l'apparato dell'Inquisizione in una specie di polizia segreta internazionale col compito di prevenire possibili colpi di stato.
All'interno di questa Inquisizione gli storici distinguono 4 momenti:
- Nascita (1478-1530): periodo di intensa attività e pene severe; obiettivo principale i conversos (gli ebrei convertiti), gli eretici e i focolai protestanti dell'Università di Alcalá de Henares e di Siviglia.
- Decadenza (1530-1640): eccetto una recrudescenza sotto il regno di Filippo II, questo periodo fu caratterizzato da una notevole diminuzione del numero di processi; obiettivo principale furono i nuovi convertiti al Cristianesimo e la censura dei libri; agli inquisitori fu anche chiesto di sorvegliare l'attività degli stranieri sospettati di crimini ideologici.
- Rinascita (1640-1660): le fonti testimoniano un aumento del numero di processi.
- Dissoluzione (1668-1820): in quest'ultimo periodo il tribunale si limitò a coartare la libertà di espressione e a impedire la propagazione di idee ritenute eccessivamente progressiste.
QUARTA IPOTESI (molto probabile) mia personale interpretazione alla luce di alcune profezie mariane e dei santi:
1) Decisione unilaterale del papa di spostare la sede apostolica da Roma ad altra sede (es: Gerusalemme);
2) IL Camerlengo richiama ufficialmente il papa con un ultimatum ad occupare la sede apostolica a Roma che coincide con l' Ufficio/ruolo papale;
3) Il papa rifiuta di occupare la sede a Roma ed il Camerlengo lo considera una rinuncia ad occupare l' Ufficio/carica di papa;
4) Il Camerlengo dichiara la sede apostolica vacante;
5) Il Camerlengo indice un nuovo conclave per proclamare un nuovo papa;
6) Probabile elezione del nuovo papa lo stesso Camerlengo come simbolo di colui che preserva la tradizione dalla corruzione.
7) Conclusione: scisma tra chiesa istituzionale romana con a capo il papa ex Camerlengo Bertone e l' attuale pontefice Francesco a capo della nuova chiesa povera e non istituzionale di Gerusalemme e il papa emerito Benedetto XVI che risiede a Roma.
Gv 19:25 Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. 26 Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». 27 Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
Maria Madre della Chiesa è preoccupata per la vita eterna, la malattia, la salute e la morte spirituale.
L' umanità è preoccupata per la vita effimera, la malattia, la salute, la morte materiale.
L' umanità è preoccupata per la vita effimera, la malattia, la salute, la morte materiale.
Scisma d'Occidente (Il concilio di Pisa 1409 stabilì la deposizione di
Benedetto XIII e Gregorio XII, dichiarati eretici e scismatici,
e l'elezione di un nuovo pontefice, che salì al trono papale col nome di Alessandro V Benedetto
e Gregorio, supportati da larghi strati del mondo ecclesiastico, dichiararono
illegittimo il concilio e si rifiutarono di deporre la carica, cosicché da
due i papi contendenti divennero tre.)
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Con Scisma d'Occidente o Grande
Scisma si intende la crisi
dell'autorità papale che per quasi quarant'anni, dal 1378 al 1417,
lacerò la Chiesa occidentale sulla
scia dello scontro fra papi e antipapi per
il controllo del soglio pontificio.
Origini
L'origine
dello scisma è da ricercare nel trasferimento della sede apostolica da Avignone a Roma,
voluta da papa Gregorio XI (Pierre Roger de Beaufort) nel 1377 dopo circa settant'anni di permanenza
nella cittadina provenzale. Morto Gregorio l'anno successivo, il
collegio cardinalizio, dominato da prelati francesi, si apprestò ad eleggere un
nuovo papa transalpino. I romani si sollevarono con l'obiettivo di scongiurare
tale evento, poiché temevano che un nuovo papa francese avrebbe potuto disporre
il ritorno ad Avignone. Il popolo reclamò a gran voce la scelta di un papa
gradito, gridando nelle piazze Romano
lo volemo, o almanco italiano ("Romano
lo vogliamo o, almeno, italiano").[1]
L'8
aprile 1378 i cardinali si
riunirono in conclave ed
elessero al Soglio di Pietro il napoletano Bartolomeo Prignano, arcivescovo di Bari,
che assunse il nome di Urbano VI. Già valente e rispettato
amministratore della Cancelleria Apostolica ad Avignone, Urbano, da papa, si
dimostrò severo e esigente.[2] Alcuni
cardinali, in particolare quelli francesi, che si erano riuniti ad Anagni per congiurare contro il papa
(qualcuno di essi propose anche la cattura e sostituzione del nuovo pontefice),[2] abbandonarono Roma e si riunirono in una città situata
oltre il confine dello Stato, Fondi,
sotto la protezione del conte Onorato Caetani. Il 20 settembre di quello stesso
anno, dopo appena cinque mesi, i cardinali "scismatici" elessero papa
il cardinale Roberto di Ginevra, che prese il nome di Clemente VII.
La decisione di eleggere un nuovo papa era motivata dal fatto che taluni
cardinali avrebbero preferito un altro pontefice più vicino alle loro idee
politiche. Tentarono quindi di far passare come invalida l'elezione di Urbano
VI, sostenendo la dipendenza del conclave da pressioni esterne. Dopo qualche
tempo, l'antipapa Clemente VII ristabilì la propria corte ad Avignone, in
opposizione alla sede romana di Urbano VI. Con due pontefici in carica, la
Chiesa occidentale fu spezzata in due corpi autocefali e la stessa comunità dei
fedeli risultò divisa fra "obbedienza romana" e "obbedienza
avignonese".
Rispetto
ai conflitti d'autorità[non chiaro] del
passato, che pure avevano dilaniato più volte la Chiesa, la rottura del 1378 presentava aspetti molto più gravi e
preoccupanti. Non si trattava di papi e antipapi nominati da fazioni rivali, ma
di pontefici eletti in apparente legittimità da coloro che soli ne avevano il
potere: i cardinali.
Quale obbedienza?
Da
questione puramente ecclesiastica, il conflitto si trasformò ben presto in una
crisi politica di dimensioni continentali, tale da orientare
alleanze e scelte diplomatiche in virtù del riconoscimento che i sovrani europei tributarono all'uno o all'altro pontefice.
All'obbedienza avignonese si allinearono i regni di Francia, Aragona, Castiglia, Cipro, Borgogna, Napoli, Scozia,Sicilia e
il Ducato di Savoia; restarono invece fedeli a Roma i
regni d'Inghilterra, Portogallo, Danimarca, Norvegia, Svezia, Polonia, Ungheria, l'Irlanda, gli Stati italiani e le Fiandre. Nei domini imperiali e nei territori dell'Ordine Teutonico, ufficialmente obbedienti a Roma, si
registrarono oscillazioni a livello locale. Il dilemma provocato dallo scisma
coinvolse anche grandi personalità religiose, quali i futuri santi Caterina da Siena - schierata dalla parte di Urbano VI -
e Vicente Ferrer – sostenitore di Clemente VII.
Le curie
papali di Roma e Avignone continuarono ad agire con pretesa di legittimità
anche oltre i pontificati dei due primi contendenti, eleggendone i successori e
perpetuando così lo scisma. Nel 1389,
alla morte di Urbano VI, i cardinali romani elevarono al soglio pontificio
Pietro Tomacelli, che assunse il nome di Bonifacio IX, mentre ad Avignone, scomparso
Clemente, fu eletto nel 1394 Pedro Martìnez de Luna, papa Benedetto XIII.
Uno spiraglio sembrò aprirsi nel 1404,
quando alla morte di Bonifacio IX i cardinali del conclave si
dissero disposti ad astenersi dall'eleggere un successore qualora Benedetto
avesse accettato di dimettersi. Di fronte al rifiuto del papa avignonese, i
cardinali romani procedettero all'elezione e la scelta cadde su Cosimo de'
Migliorati, papa col nome di Innocenzo VII.
Due anni dopo, nel 1406,
gli successe il cardinale Angelo Correr (Gregorio XII).
Nel frattempo,
negli ambienti colti dell'Europa cattolica, teologi ed eruditi cominciarono a
ipotizzare soluzioni adeguate al problema, che rischiava ormai di delegittimare
la funzione stessa del papato e gettare la cristianità occidentale
nel caos. Il rimedio più ovvio apparve la convocazione di un concilio ecumenico che ricomponesse lo scisma e mettesse fine alla
controversia, ma i due rivali si opposero energicamente, non potendo accettare
che si attribuisse a un concilio un potere superiore a quello del papa.
Il Concilio di Pisa (1409)
Per approfondire, vedi Concilio di Pisa.
|
Apparentemente impraticabile per l'opposizione dei
contendenti, la soluzione conciliare fu ripresa nel 1409,
quando la maggior parte dei cardinali di entrambe le parti si riunì a Pisa
per tentare la via del compromesso. Il concilio stabilì la deposizione di
Benedetto XIII e Gregorio XII, dichiarati eretici e scismatici,
e l'elezione di un nuovo pontefice, che salì al trono papale col nome di Alessandro V. Quello
che avrebbe dovuto essere l'atto finale di uno scisma che da trent'anni
lacerava la comunità cattolica finì invece col complicare ulteriormente la
situazione: Benedetto e Gregorio, supportati da
larghi strati del mondo ecclesiastico, dichiararono illegittimo il concilio e
si rifiutarono di deporre la carica, cosicché da due i papi contendenti
divennero tre.
Il Concilio di Costanza (1414 - 1417)
La
soluzione della crisi fu possibile soltanto qualche anno dopo, grazie
all'iniziativa di Sigismondo di Lussemburgo e del nuovo pontefice pisano Giovanni XXIII,
succeduto nel frattempo ad Alessandro V. Convocato a Costanza, in Germania, nel 1414,
il nuovo concilio chiuse i lavori soltanto nel 1417,
quando tutte le questioni che minacciavano la stabilità della Chiesa furono
adeguatamente discusse e superate. Affermata l'autorità del concilio, i padri conciliari
dichiararono antipapi Giovanni XXIII e Benedetto XIII. Il papa
Gregorio XII, accettando l'autorità del concilio e per il bene della Chiesa
preferì dimettersi spontaneamente. Nel corso di un breve conclave i padri
elessero pontefice il cardinale Oddone Colonna, che
assunse il nome di Martino V. Il concilio di Constanza non nega
l'autorità papale ed è profondamente cosciente dell'importanza vitale che il
supremo pontefice ha per la Chiesa "Quanto più il papa rifulge tra tutti i
mortali per la sua altissima potestà" [SESSIONE XXXIX (9 ottobre 1417)].
Fine dello scisma
L'elezione di Martino V rappresentò la definitiva
ricomposizione dello Scisma
d'Occidente: Roma fu ripristinata quale sede naturale della cattedra
apostolica e Avignone chiuse la sua esperienza di centro della Cristianità.
Attualmente, nel novero dei papi ufficiali, la linea di
successione pontificia riconosciuta dalla Chiesa cattolica è quella romana: Urbano VI, Bonifacio IX, Innocenzo VII,
Gregorio XII e Martino V sono considerati papi; Clemente VII, Benedetto XIII,
Alessandro V e Giovanni XXIII sono invece da considerarsi antipapi.
·
Papa Gregorio XI, al secolo Roger
de Beaufort
·
Papa Urbano VI, al secolo
Bartolomeo Prignano
·
Papa Bonifacio IX, al secolo
Pietro Tomacelli
·
Papa Innocenzo VII, al secolo
Cosma Migliorati
·
Papa Gregorio XII, al secolo
Angelo Correr
·
La consacrazione dell'antipapa
Benedetto XIII, al secolo Pietro di Luna
·
L'antipapa Giovanni XXIII, al
secolo Baldassarre Cossa
·
Papa Martino V, al secolo Oddone
Colonna
XV secolo
XV secolo
Lo Scisma nella letteratura d'evasione
Nel
romanzo L'anello del Pescatore di Jean Raspail, l'autore immagina che lo scisma
d'Occidente non si sia mai realmente ricomposto: a Benedetto XIII succedono Benedetto XIV (1430-1437), Benedetto XV (1437-1470), e (l'Antipapa) Benedetto
XVI (1470-1499) e da questi una lunga serie di Benedetto fino all'ultimo
Benedetto che ormai in miseria incontra a Roma papa Wojtyla e muore di lì a poco.
Note
1.
^ John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p. 563
Bibliografia
·
John N.D. Kelly, Gran
Dizionario Illustrato dei Papi, Edizioni Piemme S.p.A., 1989, Casale
Monferrato (AL), ISBN 88-384-1326-6.
in lingua inglese:
·
Marzieh Gail, The
Three Popes: An Account of the Great Schism, edizioni Simon and Schuster,
New York, 1969.
·
John Holland Smith, The
Great Schism: 1378, New York, 1970.
·
Walter Ullmann, The
Origins of the Great Schism: A study in fourteenth century ecclesiastical
history, edizioni Burns Oates & Washbourne, Londra, 1948.
Voci correlate
·
Papato
ANALIZZIAMO TRE IPOTESI
PROBABILI UTILIZZANDO IL CRITERIO ANALOGICO
IPOTESI A – POCO
PROBABILE
LA CITTA’ DI ROMA, CENTRO DELLA CIVILTA’ OCCIDENTALE
COSTRUITA SUI VALORI CRISTIANI VERRA’
CONQUISTATA DA UN ARMATA ISLAMICA ODIERNA
Nessun movimento- politico-culturale- religioso in questi ultimi decenni
porta a questa conclusione. Presumibile
una catena di avvenimenti catastrofici
naturali (meteora, terremoti, eruzioni vulcaniche che produrranno un
cambiamento climatico estremo) che destabilizzeranno alcune superpotenze
mondiali, e come naturale conseguenza
produranno una catestia su un vasto territorio africano che obbligherà la maggior parte delle popolazioni africane
ad emigrare forzatamente in Europa per non morire di stenti.
Altra profezia di Anguera parla di un movimento di truppe che marceranno per distruggere un tempio
santo non specificato (Vaticano?), in un giorno in cui avverrà un eclissi lunare 2.975
- 23/03/2008 Cari figli, gli uomini seguaci del falso profeta marceranno con
grande furia in direzione del tempio santo. Lì ci sarà grande distruzione. La
Chiesa piangerà e si lamenterà. In questo giorno sarà visibile una eclissi lunare. “ In quel giorno sarà visibile una eclissi lunare” preso
alla lettera possiamo trovare la seguente data
: 28/09/2015 (totale) e dovrà essere un notte senza nuvole per poterla
osservare. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Eclissi_lunare
Prossime eclissi lunari:
2011 dic 10 totale
2012 giu 04 parziale
2012 nov 28 penombra
2013 apr 25 parziale
2013 mag 25 penombra
2013 ott 18 penombra
2014 apr 15 totale
2014 ott 08 totale
2015 apr 04 totale
2015 set 28 totale
2016 mar 23 penombra
2016 ago 18 penombra
2016 set 16 penombra
2017 feb 11 penombra
2017 ago 07 parziale
Prossime eclissi lunari:
2011 dic 10 totale
2012 giu 04 parziale
2012 nov 28 penombra
2013 apr 25 parziale
2013 mag 25 penombra
2013 ott 18 penombra
2014 apr 15 totale
2014 ott 08 totale
2015 apr 04 totale
2015 set 28 totale
2016 mar 23 penombra
2016 ago 18 penombra
2016 set 16 penombra
2017 feb 11 penombra
2017 ago 07 parziale
La data più probabile è la seguente: 2014 ott 08 eclissi di luna totale visibile Nel mese del Ramadam per purificarsi e iniziare al meglio una nuova "guerra santa"
Assedio
di Costantinopoli (1453)
Da Wikipedia,
l'enciclopedia libera.
L'ultimo assedio di Costantinopoli,
capitale dell'Impero Romano d'Oriente, avvenne nel 1453. I Turchi Ottomani, guidati dal sultanoMaometto II, conquistarono la città
il 29 maggio, dopo circa tre mesi di combattimenti.
Con la caduta della
capitale e la morte in battaglia dell'imperatore Costantino XI Paleologo (1449-1453), l'Impero Romano d'Oriente, dopo 1058 anni, cessò di esistere.
IPOTESI B – MEDIAMENTE PROBABILE
EPIDEMIA DI PESTE
BUBBONICA AVVENUTA IN EUROPA ANNO 1404 –
ANNO 2013, FOCOLAIO DI PESTE PUBBONICA PRESENTE IN MADAGASCAR: La profilassi
medica odierna riuscirebbe ad arginare
l’ epidemia tanto da non trasformarla in pandemia.
MONITORAGGIO IN TEMPO REALE CON NEWS GOOGLE SU PESTE
Peste
Peste
Da Wikipedia,
l'enciclopedia libera.
Epidemie dal 1400 al 1600 in Europa
Notevoli furono però, in
Italia e nelle regioni limitrofe, le epidemie del 1360 (peste dei bambini,
morirono quasi esclusivamente minori), 1404, 1527-1529 (favorita dalla guerra,
colpì duramente soprattutto Lazio e Lombardia), 1575-1577 (peste di San Carlo Borromeo, colpì con due
versioni diverse del morbo, da Sud, penetrando da Sciacca, una malattia importata
da corsari italiani che avevano saccheggiato la zona di Orano, da Nord, diffusa da mendicanti e girovaghi fiamminghi giunti a
Trento, l'epidemia settentrionale fu più acuta e particolarmente dannosa per le
città del Veneto, della Lombardia e dell'Emilia, meno duramente fu colpita la
Toscana; Napoli riuscì ad evitare questa pestilenza isolandosi dal mondo), 1589
(peste d'Ivrea, si limitò ad alcune zone del Piemonte orientale e delle alpi che
erano state risparmiate dalla peste del 1577), 1598 (peste francese, raggiunse l'Italia orientale, decimando
la popolazione del Piemonte occidentale e della Liguria, risparmiate dalle
pesti precedenti e transitò in alcune aree dell'Italia centrale). Alcuni
aspetti di queste pestilenze medioevali e rinascimentali, così come (anche se
in maniera diversa) secentesche si differenziano dalla normale eziologia della
"Yersinia pestis" contemporanea. In particolare chi si ammalava di peste,
se era così fortunato da sopravvivere, sviluppava poi un'immunità totale, cosa
che con la Yersina non funziona, poiché l'immunità è solo temporanea e limitata
a pochi anni.
Inoltre la malattia si
diffuse in maniera molto rapida in tutti questi casi, mentre le epidemie di
"Y. pestis" note sono piuttosto lente, poiché la malattia deve
transitare dal topo all'uomo. Molti elementi di queste epidemie lasciano invece
supporre che la malattia passasse sempre da persona a persona. Anche la
sintomatologia presenta, accanto a notevoli somiglianze, alcune differenze, in
particolar modo sul numero, localizzazione e dimensione dei bubboni, molto più
notevoli nelle epidemie del '300 e del '600 rispetto a quelle odierne e anche,
ma in maniera meno accentuata, a quelle del '400 e del '500.
Quindi risulta
notevolmente credibile che la peste medioevale e rinascimentale fosse una
malattia diversa, o leggermente diversa dalla Yersinia pestis, è stato
ipotizzato che fosse una variante, più infettiva, della stessa Yersinia, oppure
non appartenga a questo ceppo e sia solo vagamente simile in alcuni sintomi[9].
Le pestilenze del '300 e
del '400 colpirono tutte le classi sociali. Viceversa tra il 1529 e il 1629 la peste divenne una tipica malattia dei poveri: ogni epidemia
ovviamente chiedeva un certo numero di vittime tra le persone più benestanti,
ma erano i mendicanti e il sottoproletariato urbano ad essere più colpiti e ad
avere meno possibilità di sopravvivenza. Dopo il 1629 invece, per circa un
trentennio, le pestilenze tornarono ad essere molto virulente verso tutte le
fasce sociali, coinvolgendo anche le persone meglio nutrite, vestite ed alloggiate.
Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/12/22/madagascar._cinque_milioni_di_persone_esposte_alla_peste_bubbonica,/it1-757676
del sito Radio Vaticana
Madagascar. Cinque milioni di persone esposte alla peste bubbonica, giunta prima del previsto
)
)
Rischio epidemia di peste
bubbonica in Madagascar
Pubblicato il 13 ottobre 2013 05.36
Fonte: http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/rischio-epidemia-di-peste-bubbonica-madagascar-1690673/
IPOTESI C – ALTAMENTE PROBABILE
UN ONDATA DI FREDDO AVVENUTA NELL’ INVERNO TRA IL 1407 E IL
1408. QUEST’ ANNO I METEOROLOGI ASPETTANO UN APOCALISSE BIANCA, L’ INVERNO PIU’
FREDDO DEGLI ULTIMI 100 ANNI. MA NON SI ESCLUDE LA POSSIBILITA' CHE NEI PROSSIMI ANNI GLI INVERNI SARANNO ANCORA PIU' RIGIDI. IPOTESI DUNQUE ALTAMENTE PROBABILE, MA BASSAMENTE DEFINIBILE NEL TEMPO DI COMPIMENTO ESATTO.
ESCLUDIAMO IL VERIFICARSI DI TUTTE E QUATRRO LE IPOTESI
CONTEMPORANEAMENTE IN UN ANNO SPECIFICO, O IN UN LASSO DI TEMPO RAVVICINATO, IN QUANTO LA PROFEZIA DI ANGUERA SPECIFICA:
“L’ AVVENIMENTO PIU’ DOLOROSO DEL XV SECOLO DI RIPETERA". AVRA’ QUINDI UNA
VALENZA CHE COMPRENDERA' TUTTA L’ EUROPA O IL MONDO, NEI SUOI EFFETTI PIU’ DOLOROSI.
Ondata
di freddo dell'inverno tra il 1407 e il 1408
Da
Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'inverno tra il 1407 e
il 1408 per la sua durata e rigidità si ritiene essere stato probabilmente
l'inverno più freddo dell'ultimo millennio insieme al 1709.
Fatti
Dai documenti dell'epoca
si sa che il gelo iniziò in Francia il 10 novembre, e un documento del parlamento francese riferisce
che il giorno di San Martino vi era un "freddo insopportabile" e che
lo scrivano, nonostante tenesse l'inchiostro vicino al fuoco per non farlo
gelare, esso gelava "di tre parole in tre parole". Durò fino a gennaio qui, ma riprese a metà febbraio meno intensamente e finì
definitivamente ad aprile.
Anche nel resto
dell'Europa il gelo fu eccezionale: il Tamigi rimase completamente gelato per la durata record di 14 settimane da dicembre a marzo, i ghiacci polari raggiunsero addirittura laScozia, isolando completamente l'Islanda; la neve a Firenze rimase al suolo per 45 giorni consecutivi, si seccarono gli ulivi,
le viti e gli altri alberi da frutto.[1][2][3]
Note
Il ciclo di 300 anni degli
inverni rigidissimi
Pubblicato
da:
C’è mai stata in Europa un’ondata di gelo simile a quella attesa nel Nord America?
23 02 2014
L’Inverno che si vive negli USA potrebbe avere delle similitudini con quelli che si ebbero in Europa durante la Piccola Era Glaciale.
METEO:
ARRIVA L’INVERNO PIÙ FREDDO DEGLI ULTIMI 100 ANNI?
Meteorologi da diverse parti del mondo ipotizzano che il
prossimo inverno potrebbe essere il più freddo degli ultimi 100 anni, in
particolar modo per l’Europa.
Freddo record in Usa e Canada: 16 morti e migliaia di voli cancellati. In Montana fino a -53 |
Freddo record anche per la Russia, temperatura a -50 gradi
Cina, freddo record: inverno con temperature più basse da 28 anni
XV
secolo
Da Wikipedia,
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Avvenimenti
Secolo di collegamento tra
il Medioevo e il Rinascimento. La caduta dell'Impero
d'Oriente è anticipata dalle crescenti difficoltà commerciali nel passaggio tra
occidente e oriente. Già da due secoli le imprese genovesi cercavano una via
alternativa alla via delle spezie per arrivare alle indie. Il blocco
dell'impero ottomano non dava più scampo alla storica via. La scoperta delle
Americhe diedero così un nuovo slancio al commercio europeo verso il nuovo
continente. La chiesa romana stessa perse interesse nel riconquistare la terra
Santa e si limitò a presidiarla. Un nuovo mondo era pronto per essere scoperto,
invaso dal commercio e dalla religione europea.
Americhe
Europa
Asia
·
La cina viene liberata dai mongoli dal generale e imperatore Hongwu, fondatore della solida e potente dinastia Ming che prende potere e nel 1400 arriva a influire su un vastissimo
territorio
·
Il vietnam del sud viene largamente influenzato dalla cultura
cinese.
Personaggi significativi
·
Costantino XI Paleologo, ultimo imperatore bizantino (1449-1453), morì combattendo i turchi ottomani nell'ultimo atto della caduta di Costantinopoli.
·
Isabella I di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona, re cattolici finanziatori del progetto di Colombo
Invenzioni, scoperte, innovazioni
·
Debutto della stampa in Europa (in realtà, invenzione dei
caratteri mobili in lega di piombo)
·
Scoperta accidentale delle rovine della Domus Aurea a Roma, e dei suoi affreschi. La pittura rinascimentale ne viene
profondamente influenzata
·
Caduta di Costantinopoli e conseguente emigrazione della cultura greca classica.
Inizia l'Umanesimo
·
In Via Bufalini a Firenze c'era un antico cimitero, la cui parete di fronte all'ingresso fu
affrescata nel 1501 da Mariotto Albertinelli e da Fra Bartolomeo (Giudizio Universale)
·
Nel 1492 viene istituita a Roma la Confraternita di Santa Maria dell'Orto - poi Arciconfraternita nel 1588 - ancor oggi esistente: è il più antico Sodalizio del
genere nella Capitale
Altri progetti
Inverni
freddi in Europa dal XV secolo
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|
Questa voce o sezione
sull'argomento meteorologia non
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|
A partire dalla metà del XIV secolo, si è assistito ad un graduale
calo della temperatura media globale (probabilmente particolarmente accentuata
in Europa), con un'espansione notevole deighiacciai alpini (con un culmine nel XIX secolo) e con l'inizio di una serie di
inverni spesso molto rigidi. Tale periodo è soprannominato Piccola era glaciale, ed ebbe una durata di circa cinque secoli (fino a circa la metà
dell'Ottocento), alla fine dei quali è iniziata la risalita termica che ci
accompagna fino ai giorni nostri.
Prima parte della Piccola era glaciale, dal XV al XVII secolo
Sembrerebbe che il periodo in cui si iniziarono a segnare i dati meteorologici con sistematicità è collocabile agli inizi del XVIII secolo, in Europa. Localmente erano già in
uso i primi termometriprima di allora, ma una
diffusione più estesa della misurazione del tempo si ebbe appunto con il
trascorrere dei decenni del XVIII secolo. In realtà le segnalazioni meteorologiche
venivano effettuate già da diversi secoli prima, ma in mancanza di misurazioni
effettive troviamo numerosi scritti antecedenti a tale periodo che ci danno
un'idea complessiva dei periodi più o meno freddi che si sono avuti subito dopo
il periodo caldo medievale in Europa. Di una gran mole di dati che si hanno a
disposizione di diverse zone, ovviamente quelli più dettagliati sono quelli
riferiti agli Inverni degli ultimi tre secoli, ma è probabile che la serie di
Invernate più rigide in assoluto si sia registrata nel 1400; è a questo secolo che
infatti apparterebbe l'Inverno forse più freddo dell'ultimo millennio, insieme
al già noto Inverno 1708-1709, ovvero il 1407-1408.
Si ha notizia che i ghiacci polari abbordarono addirittura il Nord
della Scozia, e che l'inverno fu
particolarmente crudo in Inghilterra, ove il Tamigi a Londra gelò per la durata record di 14 settimane consecutive. Si stima
che durante le fasi più crude di quella tremenda invernata le temperature in
Pianura Padana siano scese sotto i -30 °C con danni ingenti e numerose
vittime che morivano assiderate per strada o nei loro letti.
C'è da considerare che in quegli anni la disposizione delle figure
bariche era una costante di anticicloni termici russi protesi da est verso ovest, per cui il grande gelo arrivava senza
difficoltà in Europa Centro-Occidentale, con ciclogenesi a carattere freddo
centrate sul Mediterraneo Centrale.
Un altro inverno estremamente freddo fu il 1431-1432, in Italia il fiume Po gelò per oltre due mesi,
la Laguna di Venezia faceva da sostegno ai carri che passavano da Mestre fino a Venezia, gelata in profondità. Al
Nord Italia sono documentate ingenti precipitazioni nevose, tanto da superare
in altezza una persona, nell'inverno 1448-1449.
Dal 1455 in poi, troviamo una serie
di inverni freddi, ove sistematicamente gelarono (anche a più riprese) tutti i
fiumi del Nord Italia:
Dopo questa serie, giunsero quattro trimestri quasi consecutivi
consecutivi degni di nota, il 1489/1490 (Laguna
Veneta sempre gelata, così come il Po e l'Arno, nevicò a Venezia per 12 giorni consecutivi), che tra le altre
cose comportò una tardivissima recrudescenza
del freddo a fine maggio, il successivo 1490/1491, che vide un prolungamento del freddo invernale fino ai primi di giugno, quando riuscì a nevicare
a Bologna il 1º giugno con 32 cm di accumulo, così come nevicò (pur con
accumuli inferiori) a Ferrara tre giorni dopo, con conseguenti gelate mattutine fuori stagione,
il 1492/1493, con Firenze paralizzata per settimane dalla neve, e non ultimo, l'inverno
1493-1494, quando il porto di Genova gelò completamente.[1]
Dopo una breve parentesi di inverni miti a cavallo fra XV e XVI secolo, arrivò una nuova serie
di inverni molto freddi:
Da questo momento in poi, si assistette ad una temporanea pausa
del grande freddo, probabilmente in concomitanza con la fine del minimo solare di Spörer, si ebbero infatti invernate parecchio miti e soprattutto
siccitose, specie tra il 1528 ed il 1542.
Vent'anni dopo circa, ricominciò di nuovo un ciclo di trimestri
molto freddi, con il culmine nell'inverno 1564-1565, il più freddo del XVI secolo; è proprio questo il
periodo in cui il celebre pittore Pieter Brueghel il Vecchio trasse ispirazione per il suo dipinto Cacciatori nella neve, che raffigura cacciatori immersi in un
paesaggio fiammingo completamente innevato.
Si assistette, oltre al ritorno di Inverni rigidi, anche ad un
raffreddamento delle altre tre stagioni; in questo modo il pack presente fra Groenlandia e Islanda non faceva in tempo a sciogliersi durante i periodi non invernali,
di conseguenza restava presente tutto l'anno.
Esistono, poi, altri trimestri invernali dell'epoca da citare:
A seguire, si annoverano come decisamente freddi tutti gli inverni
dell'ultimo decennio del Cinquecento.[2]
Il 1600 cominciò con uno degli
inverni più miti in Europa del secondo millennio, il 1606-1607, a cui però fece seguito uno dei più freddi, insieme al 1407-1408
e 1708-1709, il 1607-1608, sicuramente il più
freddo Inverno del XVII secolo; inverno lunghissimo in Italia, in Veneto crollarono parecchi tetti delle case sotto il peso della neve, a
Bologna i carri non potevano circolare poiché le strade e le vie erano immerse
in accumuli di neve. A Venezia crollarono tetti sotto il peso della neve.[3][4][5][6]. La Cronaca del padovano Nicolò De
Rossi è un esempio di quale fosse la portata delle nevicate di quel periodo:
« In quest'anno
molto calamitoso per le continue e grandissime neve che per due mesi e mezzo,
che veramente mostrò un diluvio grande di neve che fu cosa inaudita il vedere
una tanta quantità che per memoria di vecchi non si ricorda mai tanto
naufragio che a pena si potevano vedere li huomini da una parte e l'altra
delle strade, li coperti delle case non erano sicuri perché bisognavano che
con forti travi fossero appuntellati, e continuamente ogni altro giorno farla
gettare giù nelle strade con gran spesa....." »
|
Da questo momento in poi, pare che gli inverni si siano acutizzati
maggiormente in Gran Bretagna, ove ad esempio il Tamigi
gelò quasi tutti gli inverni ormai (basti pensare che se gelasse di questi
tempi sarebbe un evento storico). Da citare i seguenti inverni del periodo:
Gli inverni a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta del XVII secolo furono straordinariamente nevosi sull'Italia settentrionale, tanto
che a Torino nevicò in ben 144 occasioni tra il 1675 e il1681. Citazione a parte, in
ogni caso, merita sicuramente l'inverno 1683-1684: probabilmente si tratta del trimestre invernale più freddo di
tutti i tempi in Inghilterra; il Tamigi rimase completamente gelato per oltre
tre mesi, tutte le attività sportive si svolsero sopra i ghiacci del fiume
londinese, dove si effettuò la più grande fiera mai tenutasi, la cosiddetta
"Fiera sul Ghiaccio". La disposizione barica di quell'Inverno vedeva
un anticiclone termico russo-siberiano disteso enormemente verso Ovest coprendo
l'intera Europa Occidentale, fece così freddissimo anche in Francia e Spagna, mentre l'Italia e il Mar Mediterraneo centrale erano sede di depressioni (da contrasto igrotermico) a
carattere freddo; per questo motivo, nevicò in modo abbondantissimo in molti
luoghi, perfino nella solitamente mite Roma, consecutivamente, per più giorni; pare riuscì a gelare anche
parte del Nord Adriatico, così come tutti i grandi
laghi e fiumi svizzeri.
Anche il successivo 1684-1685 fu molto freddo, anche se in tono minore, poi, dopo una breve
pausa, tutti gli inverni dal 1691 al 1695 risultarono molto rigidi.
Nel corso del XVII secolo, il Tamigi gelò completamente dodici volte fra il 1608 e il 1695, tanto che sul pack ghiacciato si tennero
giochi e sfilate, e furono costruite baracche per piccoli commerci. Ad Amsterdam i canali si trasformarono in piste di ghiaccio.[7]. Nel corso di questo
secolo, i ghiacciai alpini raggiunsero la loro massima estensione. Villaggi della Savoia e del Tirolo furono travolti dall'avanzata delle lingue glaciali, e gli
abitanti di questi territori furono costretti a spostarsi altrove.[8]
Inverni del XVIII secolo, il gelido
gennaio 1709
Finalmente a partire dai primi anni del Settecento possiamo
trovare numerosi dati di prime stazioni amatoriali, diventate col tempo
ufficiali, proprio in concomitanza di quello che, secondo gli studiosi, è
considerato in Europa l'Inverno in assoluto più freddo di tutta l'epoca moderna
e contemporanea, quello in cui probabilmente si raggiunsero i picchi più bassi
in parecchie zone del continente e quello che severamente colpì in particolar
modo l'Europa Centrale, la Francia e l'Italia, il 1708-1709.[9]
Ad onor del vero, gran parte del gelo eccezionale si concentrò nel
solo mese di gennaio, e nemmeno per tutto il mese, ma fu talmente forte ed
esteso da condizionare la media climatica di tutto il trimestre (che non fu
comunque mite, anzi); basti pensare che la media di gennaio a Berlino fu di -13,2 °C, ovvero circa 12 °C sotto la media
mensile e il mese ovviamente più freddo di tutta la sua storia, almeno dal 1700 in poi. La capitale tedesca registrò un minimo di -29,4 °C
quel mese, con svariate minime sotto i -25 °C e massime sotto i
-20 °C.
Il gelo fu più che eccezionale: iniziò la notte dell'Epifania, gelarono in poche ore
tutti i fiumi, laghi, pozzi (gelata completa del lago di Garda, unica volta
nella sua storia), in una situazione barica probabilmente che vedeva un
anticiclone termico russo estesissimo fin verso la Francia e Spagna, con i
nuclei gelidi più intensi in discesa proprio verso la Germania e l'Italia (probabilmente questa volta fu meno colpito il Regno Unito
visto l'asse più meridionale dell'Anticiclone, anche se quasi nessuna zona fu
risparmiata): la cronaca di quei giorni parla di gelo eccezionale a Parigi, col termometro sceso
fino a -23,1 °C, tutti i grandi fiumi dell'Europa Centro-Occidentale
riuscirono a gelare, addirittura riuscì a gelare la foce del fiume Tago a Lisbona; gelarono tutti i grandi
porti come Marsiglia, Genova, Venezia, addirittura il mare riuscì a gelare fino a Livorno, si seccarono tutte le
piante di ulivo, tutti i vigneti e gli agrumi andarono persi.
A Venezia la temperatura scese fino a -17,5 °C (per rendere
l'idea, la successiva temperatura più bassa mai registrata sono i -13,6 °C
del gennaio 1963), in Pianura Padana una dubbia misurazione di -36 °C a Faenza lascia presumere che le temperature minime si siano spinte sotto o
intorno ai -30 °C per svariati giorni; si ebbero numerose nevicate a Roma e Napoli dal 6 fino al 24 gennaio, periodo in cui l'entrata di una
perturbazione atlantica fece cadere oltre un metro e mezzo di neve in Pianura
Padana.
Il freddo tornò a più riprese a febbraio e a marzo (record di
minime sottozero per marzo a Berlino quel mese), nuova neve venne segnalata in pianura ad
aprile[dove?], e addirittura fino ai
primi di luglio in Baviera.
Dopo una relativa pausa degli inverni freddi (con un accenno al 1715-1716, molto freddo, neve nuovamente abbondante a Roma) arrivò un'altra
invernata fra le più terribili del secolo, il 1739-1740: il freddo colpì tutto il continente in varie fasi, anche in
questo caso comunque la situazione barica vedevi Alte in Europa
Centro-Occidentale e Basse sul Mediterraneo Centrale (con neve fin sulle coste
Italiane a più riprese); si dice, in alcuni racconti, che gli uccelli morivano
stecchiti per terra mentre erano in volo; freddo fortissimo in Belgio e di
nuovo in Inghilterra, con le ormai consuete fiere sul Ghiaccio sul Tamigi a
Londra, che fece segnare una temperatura record di -22,0 °C. Berlino
registrò un bimestre gennaio-Febbraio con una temperatura media di
-7,9 °C, fra le più basse di sempre.
Successivamente, si evidenzia il gennaio 1744, che in Sicilia fu uno dei mesi più nevosi degli ultimi secoli (a Palermo quasi mezzo metro di neve, misura mai più solo avvicinata), e una
tripletta consecutiva di inverni molto freddi e nevosi nell'area mediterranea: 1752-1753, 1753-1754, 1754-1755, di cui va segnalato il gennaio 1755, a cui appartengono diversi
record secolari sull'Europa orientale.
Altro inverno freddo il 1766-1767, in particolar modo il
mese di gennaio; da quest'invernata in poi, ricomincia un nuovo periodo di
frequente freddo intenso invernale, che si protrarrà fino alla fine della
Piccola Era Glaciale; dopo una relativa pausa ad inizio Settecento, si segnala
infatti una nuova avanzata dei ghiacciai alpini verso quote più basse di quelle
consuete. Vanno citati i seguenti inverni:
·
1784-1785 (il freddo in Europa
iniziò dai primi di ottobre e si protrasse fino a metà aprile, si trattò quindi
di una delle invernate più lunghe di sempre)
Di quel periodo particolarmente freddo, verrà anche ricordato il
mese di marzo, probabilmente il più freddo dei tempi moderni, del 1785 a Berlino fu di -4,4 °C, fu molto più freddo dei precedenti tre mesi
invernali e addirittura è a questo mese che appartiene il record di freddo
assoluto annuale di Praga, con -27,6 °C.
Pochi anni più tardi, sopraggiunse il mese di dicembre, insieme a
quello del 1879, più freddo dell'ultimo millennio, il dicembre 1788; a Londra la temperatura crollò fino a -21 °C già a fine novembre,
anche a Parigi si misurò lo stesso valore; in Italia il gelo e la neve
arrivarono a raggiungere i massimi effetti alla fine di dicembre, ove nevicò a
Roma per 4 giorni, e a Napoli, fra il 28 e il 30 del mese, si ebbe un'abbondantissima nevicata
(circa 40 cm al porto).
Altro mese da citare sul finire del XVIII secolo, il gennaio 1795, che fu freddissimo in
Italia e nuovamente in Inghilterra (con conseguente ennesima gelata del Tamigi,
iniziata circa nel Natale 1794e protrattasi fino al mese di marzo; forse è stata la gelata più
duratura della storia del fiume londinese).
Freddissimo fu, in Europa Centro-Orientale, anche il 1798-1799 (media di gennaio a Praga di -12,2 °C).
Inverni del XIX secolo e la fine della
Piccola era glaciale
Sono molte le invernate da elencare per quanto riguarda questo
secolo; inoltre, avendo a disposizione dati migliori per quantità e
affidabilità, si può tracciare un resoconto più dettagliato degli episodi più
rilevanti del periodo.
·
1813-1814 (febbraio fra i più freddi della storia in Italia, a gennaio il Tamigi parzialmente gelò; da allora, il Tamigi non è più gelato)
·
1822-1823 (il mese di gennaio è
tremendo in mezza Europa, il secondo mese più freddo in assoluto a Berlino con
una media di -11,6 °C)
Il 1829-1830 è l'inverno più freddo per quanto riguarda questo secolo (sulle Alpi addirittura freddo quanto il 1708/1709) ed è celebre per la neve,
caduta copiosissima in Pianura Padana, specialmente a Bologna, dove si
accumularono complessivamente oltre due metri di manto bianco (ci sono disegni
dell'epoca con la città praticamente sepolta).[10][11]
Successivamente, vanno citati i seguenti anni:
·
1844-1845 (in questo inverno, fu
gelidissimo marzo in Europa, uno dei più freddi della storia. A Modena, inoltre, caddero
209 cm di neve nel solo mese di dicembre)
Particolarmente gelido il 1857-1858, il trimestre in cui
Bologna segnò ben 88 temperature minime consecutive sotto lo zero, e che
appunto risultò freddo praticamente senza sosta, in Italia è stato come media
termica uno dei più freddi di sempre. Da annotare poi il gennaio 1864, che risulterà in Italia
portatore di un freddo non comune, addirittura fra i 5 più intensi e duraturi,
a livello mensile, dal 1800 ad oggi. Un'altra
citazione va al 1879-1880, e principalmente al mese
di dicembre 1879, che è forse stato quello più gelido di tutta la serie europea,
addirittura, in zone come la Francia, il mese più freddo in assoluto, e forse
anche più rigido del gennaio 1709; Parigi ha il suo record di -25,6 °C, stabilito nei primi giorni di
dicembre (la media della capitale francese fu di -7,9 °C quel mese,
praticamente 13 °C sotto media), le temperature scesero fino a
-28 °C/-30 °C nei sobborghi della città; il freddo fu estremo,
comunque, in quasi tutta l'Europa: Roma, in particolare, ebbe una media mensile
di +4,3 °C per quel mese, ovvero oltre 5 °C sotto media, mentre Milano sperimentò circa 6 °C di anomalia negativa.
Freddo in Europa anche il gennaio 1881, poi, dopo una breve
pausa, l'ultimo decennio dell'Ottocento presentò una serie di inverni
freddissimi da zona a zona, come il 1890-1891, che in particolar modo
in Italia fu nevosissimo (uno dei più freddi di sempre al Centro-Sud e nelle
zone balcaniche). Per quanto riguarda il Nord Italia, inoltre, vanno citate le
ingenti nevicate in Piemonte del febbraio1875, gennaio 1876, dell'inverno 1882-1883 e del febbraio 1888.
Solo due anni dopo, si annovera come estremo il gennaio 1893, il quale è stato uno dei
mesi più freddi del secolo non solo in Europa, ma in tutto l'emisfero Nord,
sono centinaia infatti i record assoluti battuti in questo mese in diverse aree
del pianeta; è il mese dove Berlino conserva il suo record di freddo assoluto
annuale, di -31,9 °C. Il gelo fu forte anche in Italia.
L'ultimo evento significativo del secolo riguarda il febbraio 1895 che, oltre ad esser stato come al solito gelido su Europa Centrale
e Orientale (fra i febbraio più freddi del XIX secolo), vanta di nuovo nevicate
eccezionali al Sud Italia, in Sicilia, Roma e Napoli.
I grandi eventi freddi del Novecento
Nonostante la Piccola era glaciale era ormai alle spalle e stava lasciando inesorabilmente il posto
ad un lento aumento delle temperature medie (con conseguente ritiro dei ghiacciai
alpini), il XX secolo riuscì comunque a portare eventi freddi sparsi, anche se
via via sempre più locali, con picchi freddi in certi casi non inferiori a
quelli che ci sono avuti durante i secoli precedenti.
Degni di nota furono il febbraio 1901 (grandi nevicate a Roma) e successivamente l'inverno 1904-1905, che fu uno dei più freddi del secolo al Sud Italia (oltre che
uno dei più nevosi, soprattutto Sicilia).
Da lì in poi sembra esserci una pausa, tuttavia i mesi di gennaio
1907 e febbraio 1909 risultarono molto freddi in Europa Orientale; questa pausa
spalancò però le porte, 20 anni dopo, all'Inverno1928-1929, celebre per il suo mese
di febbraio straordinariamente freddo in gran parte dell'Europa, in particolar
modo in Europa Centrale, Orientale e nel Nordest italiano; basti pensare che è
stato il mese più freddo della
serie[quali annate sono contenute
nella "serie"?] di Praga, con una media di -13,7 °C.
Ad eccezione del gennaio 1935 (mese fra i più freddi di
ogni epoca in Ucraina, Spagna e Nord Africa, in quell'occasione si
registrò l'ancora imbattuto record di freddo per il continente nero,
-23,9 °C ad Ifrane sui monti di Atlante, oltretutto mese notevole per la neve in Sardegna), gli anni Trenta videro
una nuova pausa per quanto riguarda invernate particolarmente rigide, prima che
toccasse ad un decennio in cui forse non si è contato neanche un Inverno che
non sia stato quanto meno rigido, ma che tuttavia manca di alcuni dati di
diverse città, a causa della seconda guerra mondiale che imperversava in quegli anni; nonostante ciò, è stato spesso
raccolto un buon numero di dati significativi:
Il 1939-1940 portò un fine dicembre 1939 freddissimo, con neve storica a Roma e
Napoli (35 cm[a Roma o a Napoli?], treni paralizzati dalla
neve) e un mese di gennaio 1940 che, per quanto riguarda zone come la Germania
e la Russia, appare molto simile alle
invernate in piena Piccola era glaciale: è in questo mese che Mosca segnò il suo record di freddo assoluto, con -42,2 °C.
Il 1940-1941 è ricordato per il mese di dicembre, che fu il più rigido
dicembre, come temperatura media, del XX secolo in molte aree d'Europa (soprattutto in Italia).
Arrivò quindi il 1941-1942, forse a livello europeo
il più freddo del XX secolo, calcolando una media ponderata di diverse città
europee.
Risultarono freddi anche i successivi tre inverni (soprattutto il
gennaio 1945, neve a Roma e Napoli),
per poi arrivare un altro inverno che viene ricordato come fra i più freddi del
secolo al Nord Italia e in Inghilterra, il 1946-1947; molto freddo anche il mese di marzo 1949, con una delle ultime
nevicate serie al piano in Sicilia, eccezionali per il contesto primaverile nel
quale si verificarono.
Durante tutti gli anni Quaranta le estati, in controtendenza,
risultarono molto calde.
Una veloce ondata di gelo colpì il Mediterraneo nel gennaio 1954 (mese eccezionale in Spagna), ultimo episodio ragguardevole prima
dello storico febbraio 1956.
Oltre ad una "banca" dati e di stazioni ormai più che
sufficiente, da questo periodo in poi si ebbero a disposizione anche di mappe
bariche e termiche a tutte le quote; quelle appunto del grande freddo del 1956,
mostrano una severa ondata di gelo che come modalità ed estensione, oltre che
durata, fu la più violenta di tutto il secolo scorso, eccezion fatta per quella
del febbraio 1929: i mesi di dicembre 1955 e gennaio 1956 risultarono
addirittura caldi, ma nei primi giorni di febbraio 1956 tutto cambiò: il gelo
scese dal Nord della Russia, e un bacino gelido con un cuore di -28 °C a
850 hPa (circa 1450 metri) iniziò la sua corsa, raggirando le Alpi, portando una massa di
aria gelida e nevosa su tutto il Mediterraneo di eccezionale intensità.
Nevicò per più giorni a Roma, Napoli, Palermo; quasi ovunque in
Italia; Torino Caselle crollò a -21,8 °C, suo
record mai più raggiunto; record assoluto anche per Milano Linate, con -15,6 °C, eTrieste, con -14,1 °C.
Gli Appennini furono seppelliti da metri di neve, la neve tornò anche nel mese
di marzo (dove nevicò di nuovo a Roma e Napoli in modo abbondante), e nel mese
di giugno, dove si ricorda una nevicata tardiva quasi nel centro di Trento.
Da lì in poi, si registrò un nuovo calo delle temperature medie
globali, con una nuova serie di Inverni freddi ed Estati che tornano ad essere
mediamente miti; gli anni Sessanta video inverni in Europa generalmente freddi,
uno su tutti l'inverno più freddo dal Secondo Dopoguerra, il 1962-1963:
Iniziato a dicembre, proseguì con una singolare successione di
espansioni dell'anticiclone termico siberiano verso l'Europa, alternato a fasi
atlantiche, fino al mese di marzo, che fu in ogni caso rigido; il freddo non
risparmiò nessuna zona del continente; in Inghilterra, nonostante non si ebbero
le gelate del Tamigi come nei secoli precedenti, quest'inverno risultò essere
non solo il più freddo del Novecento, ma fra i più freddi della storia.
Negli anni Sessanta, vanno annoverati anche il febbraio 1965, molto freddo in Italia e
celebre soprattutto per la nevicata più abbondante del secolo a Roma, con
40 cm di neve; molto freddi anche i mesi di gennaio 1966 (record assoluto annuale a Bologna Borgo Panigale, con -18,8 °C, e a Catania Sigonella, con -5,0 °C) e di
gennaio 1968 (record assoluto annuale a Potenza, con -12,2 °C).
Gli anni Settanta videro estati ancora meno calde in Europa, ma
allo stesso tempo inverni leggermente più miti, ma con alcune ondate di gelo
celebri, come quella tardiva del marzo 1971(nuovamente neve a Roma e al Sud Italia) e
quella di fine dicembre 1978-inizio gennaio 1979, che fu eclatante in Russia (infatti nel 1979 si verificò il Capodanno più freddo della storia di Mosca); appartiene a quest'ondata di
gelo la temperatura più bassa mai registrata in Europa, -58,1 °C a Ust'-Ščuger, in Russia; questa ondata di gelo
arrivò in Italia in modo singolarmente repentino, con crolli termici repentini
anche di 15 °C/20 °C in poche ore, in particolare nei luoghi
adiacenti al Mare Adriatico (in quest'occasione si raggiunsero i record assoluti annuali a Lecce Galatina, con -12,0 °C, e a Pescara, con -13,2 °C).
Gli anni Ottanta furono di nuovo caratterizzati da molte estati
molto calde, e tre invernate di fila straordinariamente fredde, prima un
accenno anche al 1980-1981 che al Sud fu freddissimo e nevosissimo, in molte zone come medie
termiche finali e centimetri di neve non inferiori ad altri Inverni memorabili.
I tre inverni celebri di quel decennio partono da quello che fu il
mese più freddo del Dopoguerra al Centronord italiano, fautore di moltissimi
record di freddo nuovi, soprattutto al Centro-Nord: il gennaio 1985. I record che l'ondata di
gelo rase al suolo sono molteplici, spiccano comunque i -23,2 °C di Firenze; notevoli anche, tra gli
altri, i -6,8 °C di Genova, i -19,4 °C a Brescia, i -18,4 °C aVerona, i -22,0 °C a Piacenza, i -19,0 °C a Frosinone, i -11,0 °C a Roma Ciampino, i -15,8 °C a Perugia. Il freddo cominciò il 6
gennaio (con la famosa nevicata dell'Epifania a Roma) e durò per quasi due
settimane, prima che l'entrata di una perturbazione atlantica interessò la
Pianura Padana, portando un manto nevoso alto fra i 50 e i 90 cm, con punte ben più generose sulle
aree pedemontane. Il freddo fu molto intenso e prolungato anche nel resto
d'Europa, dove a differenza dell'Italia ci fu anche un febbraio molto freddo
(soprattutto in Scandinavia).
Appena un anno dopo, va annoverato il febbraio 1986, che portò nuovamente
copiose nevicate in Italia (ancora a Roma il 9 febbraio) e un anno ancora più
tardi, il gennaio 1987: in zone comeScandinavia, Paesi Baltici, Polonia, è stato fra i mesi più
freddi di tutti i tempi, e all'ondata di gelo di inizio gennaio di quell'anno
appartengono più della metà dei record assoluti di quelle zone; l'Italia fu
solo sfiorata dal grosso del gelo, ma al Centro-Nord riuscì comunque a nevicare
copiosamente a metà mese. Freddissimo anche febbraio in Europa, prima che
scoppiasse il mese di marzo più freddo del secolo in Italia e zone come i Balcani: l'ondata di gelo del
marzo 1987 durò oltre 15 giorni, e fu eccezionale in zone come la Puglia; proprio appunto in
Puglia, per durata e picchi, quell'ondata di freddo sarebbe stata eccezionale
anche se fosse capitata a gennaio.
Da quel momento in poi, si assistette ad una nuova pausa del
freddo, e gli episodi veramente gelidi e diffusi sono andati via via
scomparendo in Europa, pur apparendo localmente, lasciando il posto ad
invernate mediamente più calde rispetto a molte di quelle dei decenni
precedenti.
Negli anni Novanta, comunque, vanno citati:
·
il febbraio 1991, soprattutto al Centro-Nord, che ebbe punte di
-15 °C/-18° C in Pianura Padana. Il 6 febbraio di quell'anno, nevicò
a Roma in tutta la zona nord (accumulo approssimativo 3,5 cm) e sul basso
Lazio, e l'evento si ripeté anche il 16/ febbraio.
·
l'inverno 1995-1996, rigido in ambito europeo
ma meno in quello italiano, va citata comunque - per quanto riguarda l'Italia -
la nevicata tardivissima del 15 aprile 1995 alle porte di Roma e inCiociaria, con accumuli anche
significativi; in quell'occasione nevicò anche nel Casertano.
·
la fine del dicembre 1996, con un'espansione molto ampia, seppur fugace, dell'anticiclone
russo-siberiano su gran parte del territorio europeo, che portò effetti
significativi, in termini sia di temperature che di nevosità, anche in Italia.
·
la fine del gennaio 1999, fautore di una storica nevicata sull'Isola di Ponza, e anche con 10 cm
nei quartieri settentrionali di Roma.
Gli eventi freddi principali del Duemila
·
il dicembre 2001, con il famoso Blizzard di Santa Lucia a metà mese, e il gennaio 2002, ultimo inverno in cui siano gelati per più giorni gran parte
della Laguna Veneta, alcuni tratti fluviali
del Nord Italia e laghi a bassa quota come il Trasimeno, interessante nevicata in
tutta la Ciociaria i giorni 15 e 16 gennaio con accumuli di diverse decine di
cm l'ultima occasione in cui si è osservata la durata del manto nevoso di ben 8
giorni in pianura in questa provincia.
·
i mesi di febbraio 2004 e 2005, che come medie termiche
finali, furono fra i più freddi del cinquantennio in alcune aree del Centro-Sud
italiano. Nella notte tra il 27 e il 28 gennaio 2005, una fitta nevicata
notturna ricoprì Roma di 2 cm di neve. Si ebbero grandi nevicate in Friuli-Venezia Giulia.
·
il marzo 2005, con tanti record mensili caduti, soprattutto in
Italia.
·
l'inverno 2005-2006, che limitò il suo
maggiore gelo in Russia (a Mosca si è scesi sotto i -30 °C dopo quasi 20
anni, dal gennaio 1987), ma fu freddo anche in Italia con medie invernali di
molto inferiori a quelle delle annate precedenti e col freddo da fine novembre
a metà marzo. Spiccò una nevicata alla fine di gennaio 2006, foriera di
50-80 cm di manto bianco su gran parte del Nord Italia, specialmente sul
Nord-Ovest.
·
il dicembre 2007, in cui nonostante un inverno in generale non
particolarmente freddo, si registrò un'improvvisa ondata di gelo che interessò
particolarmente la Calabria tirrenica, portando fino a 40 cm di neve a Cosenza.[12]
·
il gennaio 2009, con 40–45 cm di neve a Torino e provincia,
ma molto nevoso anche a Milano (40 cm) e in tutto il Nord Italia, con accumuli
rilevanti in tre giorni di nevicate ininterrotte.
·
il dicembre 2009, dove nella seconda parte di un'ondata di gelo
durata dal 14 al 22 dicembre, e che interessò principalmente il Nord Italia, si
ebbero nevicate anche forti tra il 18 ed il 19 su tutto il Nord (soprattutto il
19 tra Veneto, Friuli, Venezia Giulia - con blizzard a Trieste a causa della Bora, Emilia-Romagna), con temperature
comprese fra -4 °C e -1 °C; sulla Riviera Romagnola durante tutto il
giorno 20 dicembre, la temperatura rimase stabile sui -10 °C, e quel
giorno, un gelo eccezionale fece segnare i record mensili (come a Verona-Villafranca, Venezia-Tessera,Treviso Istrana, Torino-Caselle) o assoluti (come a Udine-Rivoltoe a Ronchi dei Legionari) di diverse stazioni
dell'Aeronautica Militare, con una punta non validata di -19,8 °C a Udine Rivolto
(-18 °C il record validato); il giorno 21 nevicò con accumuli notevoli su
gran parte del Nord Italia; questo evento nevoso fu seguito da un notevole gelicidio tra il giorno 21 ed il giorno 22, causato dal repentino aumento
termico alle quote medio-alte, e da un aumento molto più contenuto delle
temperature al suolo, dovuto all'azione dello scirocco) che colpì soprattutto la
bassa Pianura Padana, ma anche Genova; tranne la costa ligure, quasi tutto il
Nord Italia fece segnare una giornata di ghiaccio (massima giornaliera
inferiore a 0 °C) sia il 19 che il 20 dicembre, e gran parte del Nord
anche il 18 dicembre ed il 21 dicembre, gelo che in alcune località si
protrasse fino al 22 dicembre compreso; a Mosca la punta minima di -29 °C,
con alcune giornate sempre sotto i -20 °C, ha rappresentato l'ondata di
freddo più forte per il mese di dicembre dal 1941; nevicate talvolta
eccezionali e gelo intenso colpirono per alcuni giorni la quasi totalità
d'Europa, lasciando ai margini solo il Sud Italia (soprattutto la Puglia) e i Balcani meridionali.
·
l'inverno 2009-2010, che risulta essere stato, in Inghilterra e Galles, il più freddo inverno
dopo l'annata 1978-1979; in Irlanda e Scozia, addirittura fu il più freddo dal 1962-1963; in Scozia appunto,
esso risulterà appunto alla pari con tale storico inverno come il più freddo
dall'inizio delle misurazioni, risalente al 1914; gelate e nevicate
proseguirono, sempre in area britannica, a marzo ed aprile, e perfino a maggio
in talune aree (neve a Newcastle ed alle Isole Orcadi e Shetland al 10-12 del mese, gelate in tutto il Regno Unito).
·
l'inverno 2009-2010 risulta essere stato, per le basse pianure veneto-friulane
ed emiliane, nonché per il Basso Piemonte, probabilmente uno degli inverni più
nevosi degli ultimi 100 anni, con nevicate da metà dicembre a metà marzo: se a
Treviso con 51 cm si ha l'inverno più nevoso almeno dal 1960, come anche a Venezia - e principalmente nel Veneziano orientale - dove si ebbe
un accumulo complessivo di 60 cm, sulla pianura forlivese accumuli attorno
ai 70-100 cm di neve mentre l'osservatorio civico di Modena registra la stagione con il maggior accumulo nevoso dopo
l'inverno, registrando 114 cm; inoltre a Cuneo, con 277 cm, si deve
risalire addirittura all'inverno 1916-1917 per trovare accumuli maggiori;
appare inoltre verosimile, ma non ufficiale il dato di Urbino, con 205 cm
tra il dicembre 2009 e il febbraio 2010, diversamente dalle alte pianure
veneto-friulane, dove gli accumuli furono in molti casi sotto la norma, in
generale compresi fra i 5 e i 20 cm. L'inverno 2009-2010 è anche ricordato
per la storica nevicata a Roma, Formia e Gaeta e basso Lazio in genere del 12 febbraio 2010, nella quale Roma, così come molte
altre città delCentrosud, fu investita in pieno da
un nucleo di aria di estrazione artica sceso repentinamente dalla Scandinavia;
la capitale italiana, in quest'occasione, fu appunto coperta da 6 cm di
neve.
·
il dicembre 2010 viene ricordato in Italia come uno dei periodi di
inizio inverno più freddi e nevosi di sempre; l'apice del freddo venne toccato
tra il 15 e il 17 dicembre, quando, a causa della morsa del gelo che stringeva
tutta l'Italia, in una sola notte, vennero imbiancate Capri, Ischia e tutte le coste della Campania e della Calabria, nonché l'intera costa adriatica, eccezion fatta
per la Puglia, dove fu imbiancato solo il Gargano. In quell'occasione,
caddero in quelle aree alcune decine di centimetri di neve. Nel primo
pomeriggio del 17 dicembre la neve (con accumulo di 2-3 cm) tornò a
presentarsi a Roma. Così la capitale registrò un record: due nevicate (accumulo
totale che sfiora i 9 cm) alla distanza eccezionalmente ridotta nel tempo
di soli 10 mesi; sempre il 17 dicembre, inoltre, dal primo pomeriggio fino alla
tarda sera, nevicò abbondantemente in Ciociaria. Le temperature record
per quel periodo sono sicuramente i -2 °C a Capri e Ischia e i -6 °C a Roma la notte prima della nevicata. Nevicata
importante anche su gran parte del Friuli-Venezia Giulia (25 cm di manto
bianco a Udine).
·
il febbraio 2012, a seguito di una eccezionale ondata di freddo, è annoverato come eccezionale, in quanto in questo mese si
verificarono abbondanti nevicate in gran parte dell'Europa. A Torinoe Milano, in tre giorni, caddero quasi 40 cm di neve e si verificarono
abbondanti nevicate anche a Firenze. La neve raggiunse Roma
dove ne caddero tra i 15 e i 30 cm a secondo delle zone e Napoli dove invece ne
fece solo una spruzzata. In Romagna caddero 350 cm di neve in collina e, in
pianura, 200 cm di neve a Cesena e 170 cm di neve a Forlì, superando l'inverno
del 1929, con diversi giorni di temperature sotto zero anche in pieno giorno.
Quando le nevicate finirono, le temperature precipitarono rapidamente sotto
zero, in particolare nel nord d'Italia dove nel torinese e nel faentino il
termometro raggiunse i -20 °C, mentre nelle campagne si sfiorarono i
-25 °C. Durante questa ondata di freddo, che in Italia durò una decina di giorni, in molte zone del nord della penisola,
le temperature rimasero abbondantemente sotto lo zero.
Note
3.
^ Vittore Riccardi, Centri e periferie, la
storia di un sistema globale, vol. 2. ed. Zanichelli,
pag. 73
4.
^ Il forum meteo di
MeteoLive.it, il primo creato in Europa, on-line dal 1998 - Leggi argomento -
Meteostranezzestreme
6.
^ La Domenica di Vicenza -
Settimanale di Politica e Attualità - Lettera in dialetto pavano
dedicata a Galileo Galilei
dedicata a Galileo Galilei
7.
^ Vittore Riccardi, Centri e periferie, la
storia di un sistema globale, vol. 2. ed. Zanichelli,
pag. 72
Voci correlate
·
l periodo
caldo medievale (PCM; in inglese Mediaeval Warm Period, MWP) o ottimo climatico medievale fu un periodo di inusuale
clima relativamente caldo, nella regione del nord
Atlantico, durato circa 500 anni dal IX al XIV secolo.
Piccola
era glaciale
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l'enciclopedia libera.
La Piccola era glaciale (PEG), in inglese Little Ice Age (LIA), è un periodo che va
dall'inizio del XIV secolo alla metà del XIX secolo[1][2][3][4] in cui ci fu un brusco abbassamento dellatemperatura terrestre nell'emisfero settentrionale. Questo periodo fu
preceduto da un lungo periodo di temperature relativamente elevate chiamato periodo caldo medievale. Un nome alternativo e più corretto per questo periodo è "Piccola età glaciale", a rimarcare il
fatto che il lungo lasso di tempo di cui stiamo parlando non arriva ad essere
effettivamente un'"era" vera e propria
(ossia centinaia di milioni di anni). La PEG, climatologicamente parlando, è
considerata una fase Stadiale dell'attuale periodo interglaciale.
Dal 1300 si è assistito ad un
graduale avanzamento dei ghiacciai che nel periodo precedente si erano ritirati molto o erano
scomparsi, e si ebbe anche la formazione di nuovi. Tali ghiacciai sono arrivati
al culmine della loro estensione intorno al 1850, quando le temperature ripresero ad aumentare causando una nuova
riduzione della massa dei ghiacci. Questa fase è tuttora in
corso e comporta una conseguente riduzione dell'estensione delle superfici
ghiacciate.
In un primo tempo si
credette che la piccola era glaciale fosse un fenomeno globale, ma attualmente
si tende a dubitarne. Per esempio la ricostruzione delle temperature medie
dell'emisfero nord negli ultimi 1000 anni non mostra un pronunciato
raffreddamento. Dai dati raccolti sembra che in questo periodo le temperature
medie si siano abbassate soltanto di 1 °C circa.[5] Il dibattito sull’entità di tale raffreddamento, così come del
precedente riscaldamento medioevale, rimane tuttavia ancora aperto e non
concluso.[6][7][8]
Descrizione
L'emisfero nord
La piccola era glaciale ha
causato inverni molto freddi in molte parti del mondo, ma la documentazione dettagliata riguarda soltanto l'Europa e l'America del Nord. Nella metà del XVII secolo i ghiacciai delle Alpi svizzere avanzarono gradualmente inglobando alcune fattorie e distruggendo
interi villaggi.[9]
Il fiume Tamigi e i molti canali dei fiumi dei Paesi Bassi si congelarono spesso durante l'inverno, tanto che fu possibile
pattinare e perfino tenere fiere sul ghiaccio.[9] Nell'inverno del 1780 il porto di New York ghiacciò, consentendo di andare a piedi da Manhattan a Staten Island. Il mare ghiacciato
circondante l'Islanda si estese per molti chilometri in tutte le direzioni impedendo
l'accesso navale ai porti dell'isola. Lo stesso avvenne anche in Groenlandia. In entrambe le isole le
navi commerciali provenienti dalla Danimarca non riuscivano più a entrare nei porti. Questo fece sì che la
Danimarca cominciò quasi a dimenticare l'esistenza delle due isole. Si hanno
riferimenti del 1500 di una spedizione danese
che trovò la Groenlandia completamente disabitata. In particolar modo, viene
ricordato l'inverno
1709 che, secondo gli esperti, è considerato il più freddo degli ultimi
500 anni per il continente Europeo.
Gli inverni più rigidi
ebbero effetti sulla vita umana in larga e piccola misura. Le carestie divennero più frequenti (quella del 1315 uccise 1,5 milioni di
persone) e le morti per le malattie aumentarono. La piccola era glaciale è
visibile nelle opere d'arte dell'epoca; la neve domina molti paesaggi del
pittore fiammingo Pieter Brueghel il Vecchio, vissuto tra il 1525 e il 1569.
Fine della piccola era glaciale
La piccola era glaciale si
è conclusa intorno al 1850, quando il clima terrestre ha iniziato gradualmente a
riscaldarsi. Un'evidente testimonianza dell'incremento della temperatura
durante gli ultimi 150 anni è costituito dall'impressionante arretramento delle
lingue glaciali in pressoché tutti i ghiacciai del mondo.
Cause
Gli scienziati hanno
identificato alcune possibili cause predominanti per la piccola era glaciale:
la diminuzione dell'attività solare e l'aumento dell'attività vulcanica e variazioni nella circolazione termoalina. Tuttavia, mancando degli elementi certi e assoluti, vi sono
altre ipotesi che tentano di spiegarne le cause.
Attività solare
Nel periodo compreso tra
il 1645 e il 1715, proprio nell'intervallo centrale della piccola era glaciale, le macchie solari rilevate furono insolitamente poche, con alcuni anni senza la
rilevazione di alcuna macchia (l'osservazione delle macchie solari e la loro
catalogazione iniziò intorno al 1610, qualche anno dopo l'invenzione del telescopio). Questo periodo di
ridotta attività solare è conosciuto come minimo di Maunder e combaciò con il periodo più rigido della piccola era glaciale.
Un altro periodo di ridotta attività solare, noto come minimo di Spörer, corrisponde a un significativo periodo freddo tra il 1460 e il
1550.[10] Bisogna dire che attualmente non è noto nessun collegamento
diretto tra basso numero di macchie solari e basse temperature terrestri,[11][12] ma questa coincidenza suggerisce che tale collegamento ci possa
essere.
Altri indicatori di una
bassa attività solare in questo periodo sono rappresentati dai livelli di carbonio-14 e di berillio-10.[13] Recenti studi effettuati studiando carotaggi di ghiaccio prelevati
in Groenlandia hanno determinato i minimi di attività solare degli ultimi 1000
anni analizzando l'isotopo del berillio-10; questo è creato dall'interazione dei raggi cosmici con il ghiaccio. Questi
studi suggeriscono che le variazioni dell'attività solare influenzino in
qualche modo il clima terrestre provocandone riscaldamenti e raffreddamenti.
Come risultato ulteriore questi dati mostrano che il sole non è mai stato così
attivo nell'ultimo millennio come negli ultimi 60 anni.[senza fonte]
Attività vulcanica
Durante la piccola era
glaciale il mondo ha sperimentato un aumento dell'attività vulcanica.[14] Quando un vulcano erutta, le sue ceneri
raggiungono le parti alte dell'atmosfera e da qui possono espandersi anche su tutta la Terra. Queste nuvole di cenere possono bloccare parte delle radiazioni solari, causando
di conseguenza un raffreddamento del clima che può protrarsi fino a un paio di
anni dall'eruzione. Le eruzioni emettono anche zolfo sotto forma di anidride solforosa (SO2). Quando
questo gas raggiunge la stratosfera si trasforma in particelle di acido solforico che riflettono i raggi solari, riducendo così ulteriormente la
quantità di radiazione solare che raggiunge il suolo terrestre.
L'eruzione nel 1815 del vulcano Tambora in Indonesia ricoprì l'atmosfera di ceneri; l'anno seguente, il 1816, è conosciuto come l'anno senza estate: gelo e neve furono
segnalati in giugno e in luglio sia nella Nuova Inghilterra (la parte nord-est degli Stati Uniti) che nel Nord Europa.[9]Altri vulcani che furono
in eruzione durante la piccola era glaciale e di conseguenza possono aver
contribuito al raffreddamento del clima, includono il Billy Mitchell (Papua Nuova Guinea) nel 1580, il Mount Parker (Filippine) nel 1641, il Long Island (Papua Nuova Guinea) nel 1660 e l' Huaynaputina (Perù) nel 1600.[9]
Circolazione termoalina
La
circolazione termoalina.
Vari indizi affermerebbero
che un'ulteriore causa della piccola era glaciale (e delle ere glaciali in
genere) possa essere rappresentata da un rallentamento della circolazione termoalina, che avrebbe influenzato sia la Corrente del Golfo (contribuisce infatti al
clima temperato dell'emisfero settentrionale) che altre correnti oceaniche.[15][16][17] La circolazione potrebbe essere stata rallentata dall'immissione
di un grande quantitativo di acqua fredda nell'Atlantico settentrionale a causa
dello scioglimento dei ghiacci provocato dal rialzo termico verificatosi nel
precedente periodo noto comePeriodo caldo medievale, con un conseguente temporaneo rallentamento della Corrente del
Golfo,[18][19][20]
C'è anche qualche timore
che un nuovo rallentamento della circolazione termoalina possa avvenire
nuovamente in seguito all'attuale periodo di riscaldamento del clima mondiale.[21][22]
Peste
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libera.
La peste è una malattia infettiva di origine batterica causata dal batterio Yersinia pestis. È una malattia quarantenaria e per il Regolamento Sanitario
Internazionale è assoggettata a denuncia
internazionale all'OMS, sia per i casi accertati che per quelli sospetti.
Storia
Quello della peste è stato
uno dei flagelli più temuti e catastrofici che hanno per millenni colpito
l'umanità in ogni angolo del mondo. Spesso le epidemie hanno avuto dimensioni
tali da stravolgere l'assetto sociale ed economico di intere aree geografiche.
In generale, va rilevato
che solo nel XIX secolo si è arrivati a significative scoperte in campo medico e
scientifico che hanno permesso di comprendere l'origine e le modalità di
diffusione del morbo. Fino ad allora si era quasi sempre perpetuato ovunque
l'equivoco di considerare l'aria come l'elemento di principale diffusione della
peste. Pertanto tutte le misure di profilassi e di difesa dalla malattia si
concentravano su tale elemento, trascurando invece altri fattori decisivi, come
l'igiene nelle case e nelle strade e la qualità dell'acqua. Specie nelle città
la scarsa attenzione alla pulizia dell'acqua e all'igiene personale, la
circolazione spesso a cielo aperto degli scarichi, che andavano a confondersi
con acque utilizzate per gli usi domestici, e favorivano la diffusione di ratti
e di parassiti, era un pericoloso e rapido canale di diffusione della malattia.
I primordi
Alcuni testi egizi del secondo millennio a.C.
descrivono alcune gravi epidemie di quella che convenzionalmente viene chiamata
peste, così come ne parlano gli Ittiti, della Mesopotamia (l'attuale Iraq). Anche nella Bibbia si parla di pestilenze ed epidemie, a testimonianza della
frequenza di questi eventi.
Nel Primo libro di Samuele si racconta di come Dio abbia inviato una
pestilenza ai Filistei, colpevoli di aver rubato
l'Arca dell'Alleanza ebraica. Alcuni studiosi
dicono si tratti di peste bubbonica e datano l'evento al 1030 a.C. o, secondo altre fonti, al 1076 a.C. Il pittore Nicolas Poussin immortala questo passo biblico nel suo dipinto La peste di Ashdod o, secondo altre fonti, Peste di Azoth (1630 circa), conservato al Museo del Louvre a Parigi.
In realtà, come tutte le
pestilenze storiche prima del XIX secolo è stata messa in dubbio la coincidenza
tra queste pestilenze e la peste "Yersinia pestis", potrebbe in
effetti trattarsi di qualsiasi epidemia estremamente contagiosa e con tassi di
mortalità elevate, come tifo o febbri emorragiche.
Roma: ai tempi di Romolo
Plutarco racconta che ai tempi di Romolo, il primo re di Roma, vi fu una grave pestilenza che si abbatté sulla città. Questa
malattia causava agli uomini
una morte repentina, senza che si ammalassero, provocava scarsità di frutti e
sterilità negli animali.[1] La stessa cosa accadde a Laurento,[2] e gli abitanti di queste due città credettero che fosse dovuta ad
una vendetta divina, in seguito alla morte di Tito Tazio.[3] Sulla base del racconto di Plutarco la pestilenza non era ancora cessata una decina di anni più tardi,
come risulta dalla guerra scatenata contro Cameria, sedici anni dopo la fondazione di Roma.[4]
La peste di Atene del 430 a.C.
La storia dell'antichità
riporta numerose descrizioni di epidemie di peste; tuttavia, dato che il
termine veniva usato generalmente per indicare pandemie a letalità elevata non
si può parlare con certezza di pandemie pestose prima di quella cosiddetta di Giustiniano (VI secolo d.C.), che
devastò il bacino del Mediterraneo. Da alcune descrizioni pare che alcuni
focolai fossero già presenti nel Nord Africa intorno al III Secolo dell'era
cristiana. Il greco Tucidide è il primo storico a descrivere accuratamente un'epidemia che si
suppone di peste anche se alcuni moderni epidemiologi ritengono dalla
descrizione che possa essersi trattato anche di vaiolo; Tucidide narra gli eventi di Atene durante la guerra del Peloponneso (431-430 a.C.).
L'epidemia si dice sia
arrivata dall'Etiopia, e che abbia imperversato
in Persia ed in Egitto prima di raggiungere la Grecia. Arriva in un momento critico per la Grecia, in quanto imperversa
la guerra del Peloponneso ed Atene è presa d'assedio, tanto che le proprie
condizioni igienico-sanitarie sono molto scarse. Migliaia sono i morti,
malgrado l'opera di medici e sacerdoti. Fra le prime vittime vi fu lo stesso Pericle, la cui morte avvenuta
nel 429 a.C. privò Atene di una forte guida.
Comunque
gli storici moderni, analizzando la descrizione di Tucidide e dopo attenti studi di
paleopatologia, sono giunti alla conclusione che l'epidemia descritta non fosse
altro che una forma di virus influenzale dall'elevata mortalità per la
sovrainfezione polmonare da uno Staphylococcus aureus particolarmente
aggressivo.[senza fonte]
La Peste in Tucidide
Nella descrizione della
peste di Atene, che colpì gravemente la città nel 430-429 a.C. Tucidide (circa
460 a.C. – dopo il 397 a.C.) mostrò tutta la sua bravura nell'osservazione
acuta e nell'attenta analisi degli eventi. Difatti egli enumerò i sintomi e gli
effetti sul corpo con grande precisione e scrupolosità, per poi allargarsi alle
ripercussioni sull'anima. La solitudine, lo scoraggiamento, la minaccia alle
norme della convivenza umana, la sfrenatezza dei costumi, così come le
descrisse Tucidide, verranno prese ad esempio da vari altri scrittori di epoche
successive. Tucidide non ebbe l'intento di darci quadri generici, ma mirò a
presentarci un fenomeno storico in tutta la sua tragica espressione. Descrisse
le manifestazioni del male e la penetrazione nella folla ammassata, analizzò i
segni clinici sui colpiti e colse gli effetti fisici, le conseguenze morali, lo
scardinamento della società e delle tradizioni. Creò un quadro prettamente
storico in tutte le sue manifestazioni. Egli riteneva infatti che compito dello
storico fosse fornire, a chi partecipa e guida la vita politica della comunità,
gli strumenti per interpretare il presente e prevedere gli sviluppi futuri.
Infatti l'epidemia, che si
dice sia arrivata dall'Etiopia, e che abbia imperversato in Persia ed in Egitto
prima di raggiungere la Grecia, arrivò in un momento critico per il
Peloponneso, in quanto imperversava la guerra ed Atene fu presa d'assedio,
tanto che le proprie condizioni igienico-sanitarie si rivelarono molto scarse.
Migliaia furono quindi i morti, malgrado l'opera di medici e sacerdoti.
Per quanto riguarda la
veridicità dell'opera di Tucidide si sa che la storia dell'antichità riporta
varie descrizioni di epidemie di peste; tuttavia esse non possono sempre essere
collegate alle pandemie pestose come ce le immagineremmo noi, poiché questo
termine veniva generalmente utilizzato per indicare numerose epidemie
contagiose che rivelavano avere un grande tasso di mortalità ed un'elevata
diffusione. Così, grazie alla descrizione più che accurata dello storico greco,
alcuni studiosi moderni hanno supposto che si potesse trattare anche di vaiolo.
D'altro canto si sa che,
qualunque sia stato il genere di morbo di cui si parla nell'opera, grazie a
Tucidide esso entrò come Topos nella letteratura latina, nonché in quella delle
epoche successive come già illustrato negli evidenti riferimenti, inteso spesso
come punizione divina, anche se lo storico greco si attenne strettamente
all'ambito storico senza sfiorare quello teologico come invece avvenne in
seguito.
La peste antonina (166 d.C.)
Al termine delle campagne militari orientali contro i Parti (nel 166), le armate romane vincitrici portarono nei territori dell'Impero Romano un'epidemia di peste che decimò la popolazione
di quel tempo. Si stima che almeno un quarto o un terzo della popolazione cadde
vittima di quella tremenda pestilenza. Lo stesso imperatore Marco Aurelio potrebbe essere morto di questa malattia nel180, quattordici anni dopo l'inizio della diffusione del morbo. Anche
l'appartenenza di questa "peste" alla "peste" modernamente
intesa ("Yersinia pestis") è stata messa in dubbio (si trattava
probabilmente di vaiolo), comunque epidemie ricorrenti di questa malattia imperversarono
in Europa tra il 166 e il 543 (peste di Giustiniano), causando diffusa insicurezza, declino demografico, regressione
dell'urbanizzazione, soprattutto sommate ad altri elementi concomitanti
(economici, politici, militari, socio-culturali, ecc.) che contribuirono a
facilitare la caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Alcune di queste
pestilenze colpirono, secondo i contemporanei, con maggior virulenza fasce
specifiche della popolazione (donne, uomini, bambini, poveri, ricchi,
cittadini, contadini ecc.).
Al tempo della crisi del III secolo
Si racconta che una nuova
forma di peste scoppiò durante il regno di Treboniano Gallo (attorno al 251/253):[5]
« Poiché
Treboniano Gallo amministrava malamente il potere, gli Sciti [si intendono
i Goti, ndr] cominciarono ad invadere le province vicine, ed avanzavano
saccheggiando anche i territori bagnati dal mare [il Mar Nero, ndr], e
così nessuna provincia dei Romani fu risparmiata dalle loro devastazioni.
Furono prese tutte le città prive di fortificazioni e la maggior parte di
quelle fornite di mura. E non meno della guerra scoppiò ovunque anche
un'epidemia di peste, nei villaggi e nelle città, eliminando i barbari
superstiti e procurando così tante morti come mai prima d'ora era
accaduto. »
|
Una nuova pestilenza è
inoltre da attribuirsi al 260, quando colpì inizialmente le armate romane orientali di Valeriano[6] e dopo la sconfitta di Edessa (260) si propagò fino a Roma ed all'Acaia due anni più tardi, tanto
che in un solo giorno morivano anche 5.000 persone per la malattia.[7]
Ricordiamo, infine, che
nel 270, l'Imperatore romano, Claudio II, costretto ad intervenire
con grande prontezza, affidò il comando balcanico ad Aureliano, mentre egli
stesso si dirigeva a Sirmio, suo quartier generale, da dove poteva meglio controllare ed
operare contro i barbari. Poco dopo tuttavia morì, in seguito ad una nuova
epidemia di peste scoppiata tra le file del suo esercito (agosto).[8]
La peste nera del 1347
L'epidemia arriva in Europa dall'Est, attraverso le rotte commerciali, nascendo probabilmente
nel Deserto del Gobi negli anni venti del XIV secolo, colpendo gravemente la
Cina, infuriando nelle pianure del Volga e del Don. Nel 1338 le comunità
nestoriane di Issyk Kul vengono decimate dal morbo. Nel 1347, durante l'assedio di Caffa (l'odierna Feodosia), importante colonia e
scalo commerciale genovese inCrimea, il khan tartaro Ganī Bek, come ha scritto Michel Balard, fa lanciare dei cadaveri infetti all'interno delle mura
cittadine, come antesignano della guerra batteriologica. Le galere genovesi
trasportano così la peste prima a Pera, nel porto di Costantinopoli, poi aMessina. Genova rifiuta di accogliere le proprie navi infette, così che queste
devono ripiegare sul porto di Marsiglia, ma ormai il contagio è sparso per tutti i porti del Mar Mediterraneo.
Le cause della tremenda
diffusione della peste in Europa vanno però anche ricercate in una serie di avvenimenti precedenti
il 1347. L'Europa del XIII secolo era stata caratterizzata da un notevole incremento demografico. Ma
una mutazione climatica nel XIV secolocomportò un abbassamento
della temperatura sia in occidente sia in oriente (questo periodo viene
chiamato la "piccola era glaciale"). Conseguenze di ciò furono l'abbandono della coltivazione
di cereali in Islanda e della coltivazione dell'uva in Inghilterra e, più in generale, una diminuzione della produzione agricola in
tutta Europa. Ci furono numerose carestie e la malnutrizione comportò un indebolimento delle persone, motivo per cui, anche a
causa delle scarse condizioni igieniche, si verificò la diffusione di malattie
come la peste.
Nel 1348 la mortalità fu altissima:
dato che in Europa la peste non compariva dal VII secolo, epoca in cui terminò la
cosiddetta "peste di Giustiniano" descritta da Procopio di Cesarea e iniziata nel 542-543, non esisteva più una
"memoria immunitaria" per questa malattia e quindi la forma più
frequente di manifestazione fu quella polmonare, a contagio interumano (cioè
non mediata dalla pulce), e con una mortalità prossima al 100%. In un secondo
tempo e specialmente nelle epidemie degli anni seguenti la peste si propagò
nella forma bubbonica, sensibilmente meno letale.
Agli inizi del 1348 la
peste raggiunge l'entroterra. Il 20 agosto raggiunge Parigi, il 29 settembre Londra. Dopo una pausa durante l'inverno, il 1349 vede la peste imperversare
in tutta Europa. Fu questo l'anno di maggior contagio, tanto che in Scandinavia questo periodo (1348 - 1350) viene ricordato come "la peste nera". Nel 1350 muore di
peste Alfonso XI il Giustiziere di Castiglia e nello stesso anno la peste raggiunge la Groenlandia dando la
spallata definitiva agli insediamenti del territorio ed inducendo i coloni ad
abbandonarli. Nel 1351 la peste raggiunge la Moscovia uccidendone il Granduca ed il patriarca della Chiesa ortodossa.
Fra alti e bassi, la peste
si presenta ogni 10-12 anni, mietendo innumerevoli vittime e slabbrando il
tessuto sociale. Come Giovanni Boccaccio scrive nel suo Decameron, la peste rende nulle le
leggi umane, come rende vano ogni ordine sociale e civile. « altri
[...] affermavano il bere assai e il godere e l'andar cantando a torno e
sollazzando e il soddisfare d'ogni cosa all'appetito che si potesse e di ciò
che avveniva ridersi e beffarsi esser medicina certissima a tanto male ».
Anche una volta cessata
l'epidemia, le istituzioni civili rimangono profondamente colpite, e le usanze
dei sopravvissuti alle epidemie si fanno meno rigide. Un cronista dell'epoca, Matteo Villani, nella sua Nova Cronica riporta che « trovandosi pochi, e abbondanti per l'eredità
e successioni dei beni terreni, dimenticando le cose passate come se state non
fossero, si diedero alla più sconcia e disonesta vita che prima non avieno
usata ».
La peste, paradossalmente,
crea una forte ricchezza nella gente sopravvissuta: sia perché la crisi del
mercato del lavoro ha fatto aumentare enormemente i salari sia per la questione
dei testamenti: in quanto pochi muoiono lasciando delle volontà testamentarie,
anche perché difficilmente i notai si recano in casa dei moribondi. Dopo la
peste, i tribunali vengono intasati da centinaia di cause legate a dispute
ereditarie.
La morte di massa colpisce
fortemente le industrie inducendo le corporazioni a modificare i propri regolamenti (ad esempio permettendo
l'arruolamento extrafamiliare). La peste porta anche all'abbandono dei
territori anticamente coltivati a cereali con metodo intensivo lasciando spazio
a nuove attività produttive come l'allevamento, la pastorizia e lo sfruttamento
boschivo causando quindi una notevole discesa nei prezzi su prodotti quali la
carne, il cuoio ed il legname. Inoltre la fuga di molti fittavoli verso le
città provoca il crollo in molti paesi del sistema feudale e rende necessaria
l'applicazione di grandi innovazioni in grado di mantenere accettabili i
livelli di produttività.
La peste nera rimane in
Europa per i successivi 200 anni, ma fino al '600 colpì per lo più in forma
attenuata e senza coinvolgere tutto il continente in un'unica epidemia.
Epidemie dal 1400 al 1600 in Europa
Notevoli furono però, in
Italia e nelle regioni limitrofe, le epidemie del 1360 (peste dei bambini,
morirono quasi esclusivamente minori), 1404, 1527-1529 (favorita dalla guerra,
colpì duramente soprattutto Lazio e Lombardia), 1575-1577 (peste di San Carlo Borromeo, colpì con due
versioni diverse del morbo, da Sud, penetrando da Sciacca, una malattia importata
da corsari italiani che avevano saccheggiato la zona di Orano, da Nord, diffusa da mendicanti e girovaghi fiamminghi giunti a
Trento, l'epidemia settentrionale fu più acuta e particolarmente dannosa per le
città del Veneto, della Lombardia e dell'Emilia, meno duramente fu colpita la
Toscana; Napoli riuscì ad evitare questa pestilenza isolandosi dal mondo), 1589
(peste d'Ivrea, si limitò ad alcune zone del Piemonte orientale e delle alpi che
erano state risparmiate dalla peste del 1577), 1598 (peste francese, raggiunse l'Italia orientale, decimando
la popolazione del Piemonte occidentale e della Liguria, risparmiate dalle
pesti precedenti e transitò in alcune aree dell'Italia centrale). Alcuni
aspetti di queste pestilenze medioevali e rinascimentali, così come (anche se
in maniera diversa) secentesche si differenziano dalla normale eziologia della
"Yersinia pestis" contemporanea. In particolare chi si ammalava di
peste, se era così fortunato da sopravvivere, sviluppava poi un'immunità
totale, cosa che con la Yersina non funziona, poiché l'immunità è solo
temporanea e limitata a pochi anni.
Inoltre la malattia si
diffuse in maniera molto rapida in tutti questi casi, mentre le epidemie di
"Y. pestis" note sono piuttosto lente, poiché la malattia deve
transitare dal topo all'uomo. Molti elementi di queste epidemie lasciano invece
supporre che la malattia passasse sempre da persona a persona. Anche la
sintomatologia presenta, accanto a notevoli somiglianze, alcune differenze, in
particolar modo sul numero, localizzazione e dimensione dei bubboni, molto più
notevoli nelle epidemie del '300 e del '600 rispetto a quelle odierne e anche,
ma in maniera meno accentuata, a quelle del '400 e del '500.
Quindi risulta
notevolmente credibile che la peste medioevale e rinascimentale fosse una
malattia diversa, o leggermente diversa dalla Yersinia pestis, è stato
ipotizzato che fosse una variante, più infettiva, della stessa Yersinia, oppure
non appartenga a questo ceppo e sia solo vagamente simile in alcuni sintomi[9].
Le pestilenze del '300 e
del '400 colpirono tutte le classi sociali. Viceversa tra il 1529 e il 1629 la peste divenne una tipica malattia dei poveri: ogni epidemia
ovviamente chiedeva un certo numero di vittime tra le persone più benestanti,
ma erano i mendicanti e il sottoproletariato urbano ad essere più colpiti e ad
avere meno possibilità di sopravvivenza. Dopo il 1629 invece, per circa un
trentennio, le pestilenze tornarono ad essere molto virulente verso tutte le
fasce sociali, coinvolgendo anche le persone meglio nutrite, vestite ed
alloggiate.
La peste del Nord Italia del 1630
Gli anni 1628 e 1629 vedono una terribile
carestia imperversare per il nord Italia. Le città vengono prese
d'assalto da vagabondi e mendicanti, in cerca di condizioni di vita migliori
rispetto alle campagne, scoppiano tumulti ed agitazioni. Per ultimo arriva la
peste, portata dalla discesa deiLanzichenecchi in Italia. L'esercito si era ammassato a Chiavenna e nelle sue valli; da qui, cominciò il contagio in direzione di Milano.
Per evitare che il
contagio dilaghi, le autorità sanitarie impongono l'isolamento dei paesi dove
si hanno i primi casi di peste, mediante la chiusura della strada. Fra alti e
bassi la peste imperversa per tutto il Nord Italia. A fine maggio 1630 sembra che l'epidemia si
sia dissipata, ma a giugno il morbo si ripresenta, mietendo innumerevoli
vittime. La diffusione non è comunque, omogenea: ad esempio, mentre la Romagna ne è, nel suo complesso, devastata, la città di Forlì, pur situata al centro
della regione, ne esce pressoché indenne, tanto che gli abitanti attribuiscono
il fatto a miracolosa protezione della Madonna del Fuoco, patrona cittadina[10].
La peste di questi anni è
descritta anche dal Manzoni nel celebre romanzo I Promessi Sposi e nel suo saggio storico Storia della colonna infame.
Alcuni demografi, come
Guido Alfani, hanno visto in questa pestilenza una sorta di spartiacque
economico nella storia d'Italia, infatti questa peste, dopo molte epidemie che
avevano sostanzialmente risparmiato le campagne e "ripulito" le città
dai più poveri, imperversò in maniera indiscriminata in tutta la società.
Colpite furono così sia le piccole comunità rurali, sia le città, poiché
morirono molti artigiani specializzati, mercanti, tecnici, imprenditori, e
persone dotate di competenze elevate. La ripresa fu lenta e difficoltosa.
Infatti nella tipica peste "dei poveri" del '500 le perdite umane si
concentravano nei lavoratori non specializzati di recente urbanizzazione e nei
salariati poveri urbani, facilmente rimpiazzabili con un'emigrazione dalla
campagna. Questa pestilenza, come la successiva, colpì invece anche gli
artigiani specializzati ed i datori di lavoro, scardinando il sistema
produttivo e impedendo che si riformasse in tempi brevi, aumentando in maniera
artificiale il costo di alcuni lavori rispetto ad altri, privando le campagne
di braccia in eccesso che sarebbero accorse nelle città per ripianare i buchi.
L'intera economia
manifatturiera italiana ne risultò danneggiata, ed impiegò molti anni per
rigenerarsi, proprio in un momento cruciale di competizione con l'Olanda e
l'Europa settentrionale che ne uscì avvantaggiata.
Usi, provvedimenti a Genova nel Seicento
Oltre al sacrificio di
vite umane, ogni epidemia contribuiva a stravolgere e a sovvertire sia il
sistema economico sia quello sociale-familiare, basti pensare nel primo
caso alla evidente difficoltà all'approvvigionamento che aggravava
ulteriormente la condizione della città colpita, e nel secondo caso allo stato
di trascuratezza e di abbandono con il quale venivano trattati i parenti
ammalati e persino i deceduti, per i quali, spesso, si svolgevano frettolosi e
incompletiriti
funebri.
In molte città italiane,
tra le quali Genova, già nel Quattrocento, era stato istituito un
Magistrato di Sanità, il cui compito era quello di gestire l'emergenza.
Durante l'epidemia gli
usi, i costumi e le abitudini consuete subivano pesanti alterazioni, dato che le autorità
vietavano assembramenti, balli, feste, viaggi; per limitare il contagio si erigeva, attorno alla città, il
cordone sanitario che consentiva l'ingresso nei centri solo ai possessori del
certificato di sanità, si formavano ronde nei punti di accesso alla
località sia stradali sia marini, si attrezzavano appositi ospedali di cura
solitamente lontani dalla città, si organizzavano pulizie straordinarie per le strade e nei pozzi neri, era prevista la quarantena o addirittura il rogo per le navi arrivate da luoghi
sospetti.
Alcune città venivano suddivise
in quartieri affidati a commissari, medici, chirurghi e speziali. Tra le misure
precauzionali vigeva l'allontanamento dei mendicanti forestieri e il controllo
delle case insalubri, sporche e dei poveri, considerati possibili veicoli di
contagio. I medici segnalavano ai commissari i nuovi casi sospetti e la casa di
questi ultimi veniva immediatamente sprangata con gli abitanti dentro;
l'isolamento era interrotto solamente da personale autorizzato che prima di
toccare oggetti appartenenti agli infetti, lo immergevano nell'aceto per disinfettarlo. I medici,
durante le loro visite ai malati, indossavano una specie di toga lunga e
incerata, una maschera dotata di occhiali e di un lungo becco con spezie
all'interno che rendeva più difficile il contagio.
Ai ricchi era concesso di
farsi curare a casa, risparmiandosi così il trasferimento e le cure gratuite
nel lazzaretto. Peraltro le famiglie del
malato rimaste isolate, se erano povere, ricevevano gratuitamente il vitto.
Dopo la morte del malato, tutta la sua biancheria veniva bruciata e si punivano
severamente gli atti di sciacallaggio. Inutile dire che a quei tempi
abbondavano i ciarlatani convinti di aver inventato gli antidoti, quali macerazioni nel vino di varie sostanze naturali
(aglio, salvia, ruta, pepe, noce, ecc.), profumi, unguenti, e fumi di mirra,incenso. I medici dell'epoca
consigliavano di consumare pasti leggeri a base di carni magre, verdure, pane ben cotto, certamente
preferibili ai fritti, ai dolci; di dormire in una camera profumata e con le finestre chiuse e di
mantenere pulite le lenzuola, di sottoporsi al salasso e più raramente a interventi chirurgici.
Peste del 1656
La peste del 1656 ebbe
conseguenze e sviluppi molto simili a quella del 1629, anche se colpì il Sud
Italia, mentre la precedente aveva martoriato il Nord (ed in particolare Genova). La città più colpita fu Napoli, seguita da Roma, focolai di infezione si verificarono in varie località del regno di Napoli, risalendo velocemente la
penisola ma senza attecchire, al di là di casi sporadici e di alcune eccezioni,
nelle località colpite un ventennio prima. Ancora una volta si verificò
un'epidemia "complementare", la parte d'Italia meno colpita dalla
precedente grande pestilenza risultò la più colpita, mentre quella risparmiata
in precedenza subì i più duri danni da parte del morbo. Comunque dal regno di
Napoli e dagli stati della Chiesa traboccarono alcuni casi, che colpirono
soprattutto i giovani. Questo dato fa riflettere, perché è in controtendenza
con la moderna Yersinia pestis; infatti i malati di
Yersinia, se riescono a guarire, non sono immunizzati dalla malattia, che, dopo
un ventennio, potrebbe ripresentarsi con la medesima virulenza. Evidentemente
il ceppo di pestilenza del 1656 era di tipo differente da quello odierno,
oppure la malattia stessa era un'altra, simile. Anche in questo caso l'epidemia
fu veloce, e quasi sempre fu possibile identificare in un uomo, un caso zero,
il veicolo di infezione da una località ad un'altra. Questo fa ritenere che
questa pestilenza, ed in generale la peste in età moderna, era contagiosa e
trasmissibile direttamente tra uomo e uomo, senza la mediazione delle pulci,
umane e men che meno dei roditori.
La peste del 1656 causò
anche abbondanti danni economici. Da circa un secolo (ma con maggior rigore nel
XVII secolo) si sterilizzavano tutte le proprietà dei malati di peste
bruciandole o affumicandole. Interi magazzini, anche di seta, navi mercantili,
botteghe, letti, sedie, mobilio delle osterie, utensili da cucina ed altre
"robbe" furono dati alle fiamme o danneggiati, mentre il sistema dei
cordoni sanitari, sperimentato tra il '400 e il '500 in Nord Italia, si diffuse
in tutta l'Europa, portando sia un rallentamento dell'epidemia, sia una totale
paralisi economica nelle zone colpite.
Le ultime epidemie di peste in Europa
L'avvento della Rivoluzione industriale a partire dalla fine del XVIII secolo ha generato nel giro di pochi decenni un notevolissimo
miglioramento delle condizioni socio-economiche e igienico-sanitarie di gran
parte della popolazione dei paesi occidentali, ed ha inoltre assicurato una più
regolare produzione agricola, scongiurando le periodiche carestie sempre
presenti nei secoli precedenti[11]. Tali fattori hanno
quindi determinato a partire dal XIX secolo la scomparsa pressoché totale delle epidemie di peste dallo
scenario europeo. Come si può vedere dall'elenco sotto riportato, infatti,
soltanto due sono gli ultimi episodi verificatisi nel corso dell'Ottocento, e si riferiscono entrambi a realtà che
all'epoca non erano ancora state significativamente interessate dalla
rivoluzione industriale[senza fonte].
·
1720 - Ultima epidemia di peste in Francia; si estese principalmente
a Marsiglia ma non raggiunse Parigi, colpì anche Messina e Tunisi
·
1743 - Ultima epidemia di peste nel Nord Italia (di scarsa entità, gravissima invece nel medesimo periodo quella
di Messina, anche a causa della
durezza del cordone sanitario, che impedì alla malattia di diffondersi al resto della Sicilia, ma causò una carestia
durissima in città)
·
1820 - Ultima epidemia di peste (eccetto casi isolati successivi) in
Spagna, l'epidemia si concentra a Maiorca, che viene efficacemente messa in
isolamento.
·
1844 - Ultima epidemia di peste in Egitto, che pone fine al ciclo
sette-ottocentesco delle epidemie mediterranee, caratterizzate per lo più da
epidemie concentrate in località portuali ed efficacemente contenute da
tempestivi cordoni sanitari.
La
peste nel Novecento[modifica | modifica sorgente]
·
1894-1906 - Terza grande pandemia: coinvolge India, Canton, Hong Kong, Taiwan e Giappone. Solo a Canton le vittime
furono tra 40.000 e 100.000 con un tasso di mortalità stimato dell'80%. In
India le vittime furono 11.000.000. Durante l'epidemia a Taiwan, Alexandre Yersin isola il batterio e crea un siero che si dimostra efficace nel
rallentare in modo decisivo la progressione del morbo.
·
Anni 1960 - Epidemia in Vietnam. Nel solo 1967 si verificarono nel paese
asiatico quasi 6.000 casi.
Le epidemie più recenti si
sono avute in India (ottobre 1994), Uganda (novembre 1998), in Namibia (maggio 1999) e nel Malawi (luglio 1999).
La peste nel XXI secolo
·
2009 - Il 18 giugno almeno 13 casi di peste bubbonica sono registrati
nella Libia orientale. L'epicentro del
fenomeno è un villaggio a 30 chilometri da Tobruk, vicino al confine con l'Egitto[12].
Al giorno d'oggi si
registrano tra i 1.000 e i 3.000 casi annuali di peste nel mondo, specialmente
in Africa e in Asia ed alcuni focolai vengono
saltuariamente segnalati in alcune aree caucasiche enordamericane (Canada sudoccidentale, Stati Uniti occidentali e meridionali, Messico settentrionale).
Eziologia
La Yersinia pestis (della famiglia delle Enterobacteriaceae) è l'agente eziologico della peste. Il batterio infetta i tessuti linfoidi dell'uomo, facendo in modo di annullare la capacità di difesa deilinfociti. Ma per far questo, il
batterio deve evitare di essere ingerito dai macrofagi, le cellule del sistema
immunitario che distruggono gli agenti esterni: Y. pestis risolve questo problema producendo
delle proteine che penetrano nei macrofagi e li disattivano. Alcune di queste
proteine provocano danni diretti alla cellula, altre invece (come YopH) fanno in modo di
annullare la rete di comunicazioni interne dei macrofagi.
Jack E. Dixon, in uno studio portato avanti alla Università Purdue, ha scoperto che YopH fa parte di una classe di enzimi, le tirosin fosfatasi, che rimuovono i gruppi fosfato aggiunti
dai macrofagi ad alcune proteine bersaglio intracellulari, facendo sì che
questi ultimi perdano la loro efficienza e che Y. pestis possa prosperare. Alcune specie di Yersinia, inoltre, usano i
sistemi di comunicazione dei macrofagi per scopi propri: per esempio si fanno
inglobare dai macrofagi per essere trasportate attraverso l'organismo.
La scoperta
Nel 1894 il medico svizzero Alexandre John-Émile Yersin, durante l'epidemia di Hong Kong, isolò il bacillo che da
millenni aveva seminato la morte nel mondo. Lo nominò Pasteurella pestis, in onore di Louis Pasteur, l'uomo che con le sue
teorie dei microrganismi aveva dato inizio alla medicina infettiva in senso
moderno.
Lo stesso anno anche il
medico giapponese Shibasaburo Kitasato, che già nel 1889 aveva isolato il bacillo
del tetano, ottenne indipendentemente gli stessi risultati del
collega svizzero. Ma la Storia ricorda solo Yersin, anche perché in suo onore
il bacillo della peste verrà chiamato anziché Pasteurella, Yersinia pestis.
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