lunedì 3 novembre 2014

SEGNI DEI TEMPI - Spegnere la TELEVISIONE allunga la vita. Previsto il 13/07/1991, messaggio n. 425. Profezia in fase di svolgimento della Madonna di Anguera. - 161 – 15 aprile 1989 Cari figli, questo è ciò che vengo a supplicare oggi: rinunciate a fumare e, in particolare, ai programmi televisivi. Miei cari figli, la TELEVISIONE vi ha completamente distrutto. Dopo aver assistito ai programmi televisivi non siete più in grado di concentrarvi e così non siete più in grado di pregare. Non perdete il vostro tempo guardando la TELEVISIONE, rubando così momenti preziosi alla preghiera e all’ascolto delle mie parole. Attraverso la TELEVISIONE, l’intera FAMIGLIA è penetrata da una sottile e diabolica tattica di divisione e corruzione. I più indifesi sono i bambini e i giovani, che contemplo con la preoccupata tenerezza di una madre. La TELEVISIONE è una delle principali vie usate da satana per estendere il suo regno. Molti addetti alla produzione di programmi televisivi sono spiritualmente morti, perché si dedicano completamente a satana. Satana, con le sue tattiche ingannevoli, porta i miei poveri figli sulla strada che conduce alla perdizione. Vi chiedo, cari figli del mio Cuore Immacolato, di non partecipare mai a spettacoli profani. Chiudete i vostri occhi davanti alle facili seduzioni del mondo. Fuggite da tutti quei luoghi dove la sacra dignità di Cristo è profanata. Mettete in pratica quello che dico e sarete veri imitatori di mio Figlio Gesù. 163 – 22 aprile 1989 Ancora una volta vi chiedo di stare lontani dalla TELEVISIONE, perché possiate perseverare nella luce della purezza e della Grazia. Non nutritevi di cibo avvelenato dall’impurità, dalle droghe, dall’ immoralità e dall’infedeltà. Tornate a pregare di più, dedicatevi di più a Dio e adoratelo di più nel mistero eucaristico, di modo che Lui diventi il sole che illumina tutta la vostra vita. 168 – 9 maggio 1989 Cari figli, il film che molti stanno tentando di fare proiettare a Feira de Santana (L’ultima tentazione di Cristo) è un’opera di satana. Pertanto non dovrebbe essere proiettato né a Feira né in alcuna altra parte del mondo. Gesù è realmente rattristato per essere vittima di così tante blasfemie. Molte persone, anche se dicono di essere cristiane e cattoliche, stanno sostenendo la proiezione di questo film. Cose di questo tipo portano la collera di Dio su di voi, e, in seguito, l’abbandono. La parola del vescovo, assieme ai suoi sacerdoti, è realmente conforme al desiderio di Gesù e mio. A Feira, una grande moltitudine cammina nell’oscurità del diniego di Dio, nella mancanza di fede, nell’ immoralità e nell’empietà. Vi chiedo di stare lontani dalla TELEVISIONE e dai cinema. Satana è libero nel mondo e cerca di portare molte anime alla morte spirituale. State attenti. Siate sempre vigilanti, pregate e fate penitenza. 425 – 13 luglio 1991 Rinunciate alle sigarette, all’alcol e, in particolare, ai programmi televisivi. Tramite queste rinunce potete aprire, nella vostra vita, uno spazio ancora maggiore per la preghiera e l’ascolto dei miei santi messaggi. Sappiate, voi tutti, che la TELEVISIONE è lo strumento più forte e dannoso utilizzato dal mio avversario per portarvi al peccato e all’impurità. La TELEVISIONE è diventata, oggi, un idolo adorato da tutte le nazioni della Terra, che entra nelle vostre case con un messaggio falso, nocivo a voi e alla vostra anima. In questo modo, la TELEVISIONE corrompe la vostra vita, depositando nei vostri cuori il seme del male. Non assistete ai programmi televisivi, perché solo così diventerete grandi ai miei occhi. Vi ripeto: non sono venuta per obbligarvi ma, come Madre, desidero condurvi docilmente al PARADISO 587 – 16 gennaio 1993 Fuggite dall’immoralità. Rinunciate alla TELEVISIONE se volete essere grandi agli occhi di Dio. L’immoralità aumenta ogni giorno attraverso la TELEVISIONE e l’IRA DI DIO colpirà senza indugio. Ve lo ripeto: convertitevi. 600 - 16 febbraio 1993 Chiudete i vostri occhi alle facili seduzioni del mondo, rinunciate alla TELEVISIONE, fuggite dal carnevale, perché il carnevale è una festa satanica e, come figli di Dio, dovreste stare lontani da queste feste che offendono il Signore e attirano la Sua ira su di voi; Egli potrebbe anche abbandonarvi. State attenti. Ascoltatemi. 746 - 18 gennaio 1994 Il mondo va male perché sono pochi quelli che pregano. Un grande castigo sta per abbattersi sull’umanità. Pregate e convertitevi. Tutto dipende dalla vostra conversione. Fuggite dai luoghi dove viene profanata la dignità dei cristiani. Rinunciate al FUMO, all’alcool e ai programmi televisivi. La TELEVISIONE sta distruggendo le famiglie. Abbiate il coraggio di rinunciare al peccato. Abbracciate la grazia di Dio. 878 - 22 novembre 1994 Rinunciate al FUMO, agli alcolici e ai programmi televisivi, poiché la TELEVISIONE contribuisce alla distruzione di molte famiglie. È giunta l’ora nella quale dovete essere interamente di Gesù. Rifiutate la violenza e accettate la pace 933 – 30 marzo 1995 VIVETE IN UN TEMPO PEGGIORE DI QUELLO DEL DILUVIO. Lavorate alla vostra conversione! Allontanatevi dal peccato e da ogni tipo di immoralità! Rinunciate alla TELEVISIONE, poiché la TELEVISIONE vi sta completamente distruggendo! Desidero vedervi FELICI qui sulla terra e che ciascuno di voi sia con me in cielo. Pentitevi! Convertitevi e assumete il vostro vero ruolo di cristiani! 944 – 24 aprile 1995 Allontanatevi dai programmi televisivi. La TELEVISIONE sta distruggendo le famiglie. Rinunciate anche al tabacco e all’alcool per poter vivere nella grazia del Signore. Sono triste per coloro che si rendono schiavi del vizio e di ogni tipo di peccato.


SPEGNERE LA TELEVISIONE ALLUNGA LA VITA
Previsto: il 13/07/1991 messaggio n. 425
Morti: di tipo spirituale – N.D
Colpiti: persone di ogni età e classe sociale

Area: multi-nazione
Fase: fruizione dei mass-media digitali – intensificazione uso personale
Descrizione evento: utilizzo della televisione, da parte di gruppi di potere politico/economico, come meccanismo sociale di controllo delle masse.
Fonte : diverse


 


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Levitico capitolo 26, versetto 1 

«Non vi farete idoli, né vi erigerete immagini scolpite o stele, né permetterete che nel vostro paese vi sia pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono il Signore vostro Dio.

AIUTO! NON HO TEMPO DI PREGARE. COMMENTI DI MASSIMILIANO BRUNO
Lc 1:37 nulla è impossibile a Dio».
Lc 21:34 State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; 35 come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36 Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
Per sfuggire a tutto ciò che dovrà accadere e comparire giusti davanti al Figlio dell’ uomo, santificati dallo Spirito Santo che agisce in noi, dobbiamo prendere l’abitudine di pregare sempre. Ogni volta che volgi il tuo sguardo al cellulare termina con un Ave Maria. Limita il tempo ad internet, social media e pc  rinuncia a qualche programma tv.
Massimiliano Bruno
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Sapete quante volte guardiamo lo smartphone? Un documentario le ha contate la risposta è: 150. All'incirca ogni 7 minuti. 
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Prega in macchina, ascolta podcast o radio cattolici, recita il Rosario mentre sei seduta nel traffico, leggi la Bibbia o materiale religioso durante la pausa pranzo, recita il Rosario quando vai a passeggiare o a corrrere, ascolta un artista cattolico come Audrey Assad mentre pulisci casa, entra in chiesa per l’adorazione – anche solo per cinque minuti. Se c’è mai stata una devozione particolarmente adatta alle persone e alle mamme impegnate, è proprio l’Angelus. l ringraziamento al momento dei pasti, l’offerta mattutina che puoi fare anche sotto la doccia.
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Gli italiani passano 2 ore al giorno sui social media (e 4 davanti al pc)

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Italiani teledipendenti, più di 4 ore al giorno davanti alla Tv





TELEVISIONE


La Madonna tocca questo tema in diversi messaggi, mostrandoci il pericolo dei vizi e annoverando la televisione tra i vizi moderni, forse come il principale: infatti, come Lei ci dice, la televisione toglie spazio al dialogo nelle famiglie e ruba tempo prezioso per la preghiera, allontanandoci da Dio.
Massimiliano Bruno


MESSAGGI DI  ANGUERA CORRELATI ALLA PAROLA TELEVISIONE
161 – 15 aprile 1989
Cari figli, questo è ciò che vengo a supplicare oggi: rinunciate a fumare e, in particolare, ai programmi televisivi. Miei cari figli, la TELEVISIONE vi ha completamente distrutto. Dopo aver assistito ai programmi televisivi non siete più in grado di concentrarvi e così non siete più in grado di pregare. Non perdete il vostro tempo guardando la TELEVISIONE, rubando così momenti preziosi alla preghiera e all’ascolto delle mie parole. Attraverso la TELEVISIONE, l’intera FAMIGLIA è penetrata da una sottile e diabolica tattica di divisione e corruzione. I più indifesi sono i bambini e i giovani, che contemplo con la preoccupata tenerezza di una madre. La TELEVISIONE è una delle principali vie usate da satana per estendere il suo regno. Molti addetti alla produzione di programmi televisivi sono spiritualmente morti, perché si dedicano completamente a satana. Satana, con le sue tattiche ingannevoli, porta i miei poveri figli sulla strada che conduce alla perdizione. Vi chiedo, cari figli del mio Cuore Immacolato, di non partecipare mai a spettacoli profani. Chiudete i vostri occhi davanti alle facili seduzioni del mondo. Fuggite da tutti quei luoghi dove la sacra dignità di Cristo è profanata. Mettete in pratica quello che dico e sarete veri imitatori di mio Figlio Gesù. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Continuate, continuate, continuate a pregare. Pregate per i sacerdoti. Pregate per le vocazioni al sacerdozio. Pregate per voi stessi. Pregate per le anime del purgatorio. Pregate per il Santo Padre. Pregate che satana non riesca a distruggere i miei progetti. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
163 – 22 aprile 1989
Cari figli, camminate sul sentiero che vi ho mostrato. Se farete ciò aiuterete voi stessi e crescerete nella vita spirituale. Ancora una volta vi chiedo di stare lontani dalla TELEVISIONE, perché possiate perseverare nella luce della purezza e della Grazia. Non nutritevi di cibo avvelenato dall’impurità, dalle droghe, dall’ immoralità e dall’infedeltà. Nutritevi piuttosto della Parola di Dio, rafforzandovi spiritualmente e fortificando la vostra vita nella Grazia.
Fuggite da ogni peccato, per quanto leggero esso possa essere. Date a ciascuno un buon esempio di purezza, sobrietà e modestia. Date un buon esempio specialmente con un modo di vivere austero, rifiutando gli stili sempre più provocatori e osceni. Non offendete più il mio Gesù, perché Egli è già così offeso. Lo ripeto: nutritevi del cibo prezioso della divina Eucaristia e, soprattutto, del Vangelo di Gesù. Accettate, meditate e vivete i messaggi che la vostra Madre Celeste dona oggi in così tanti modi. Lasciatevi guidare da me come bambini e io vi condurrò a Gesù. Tornate a pregare di più, dedicatevi di più a Dio e adoratelo di più nel mistero eucaristico, di modo che Lui diventi il sole che illumina tutta la vostra vita. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
168 – 9 maggio 1989
425 – 13 luglio 1991

Cari figli. Rivolgo questo invito a tutti voi qui riuniti: convertitevi senza attendere. Rinunciate alle sigarette, all’alcol e, in particolare, ai programmi televisivi. Tramite queste rinunce potete aprire, nella vostra vita, uno spazio ancora maggiore per la preghiera e l’ascolto dei miei santi messaggi. Sappiate, voi tutti, che la TELEVISIONE è lo strumento più forte e dannoso utilizzato dal mio avversario per portarvi al peccato e all’impurità. La TELEVISIONE è diventata, oggi, un idolo adorato da tutte le nazioni della Terra, che entra nelle vostre case con un messaggio falso, nocivo a voi e alla vostra anima. In questo modo, la TELEVISIONE corrompe la vostra vita, depositando nei vostri cuori il seme del male. Non assistete ai programmi televisivi, perché solo così diventerete grandi ai miei occhi. Vi ripeto: non sono venuta per obbligarvi ma, come Madre, desidero condurvi docilmente al PARADISO. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
587 – 16 gennaio 1993
Cari figli, cambiate le vostre vite, poiché è l’unico modo in cui potete incontrare Gesù. Vengo dal cielo per aiutarvi nel lungo sentiero della conversione e per donarvi gioia. Oggi il vostro Brasile si è trasformato in una nazione infedele a Dio e, se non ci sarà conversione, una grande punizione si abbatterà sulla vostra nazione. Quindi è giunto il momento nel quale dovreste cercare Gesù attraverso il Vangelo e vivere fedelmente i suoi insegnamenti. Non siate infedeli. Tornate, tornate, tornate. Fuggite dall’immoralità. Rinunciate alla TELEVISIONE se volete essere grandi agli occhi di Dio. L’immoralità aumenta ogni giorno attraverso la TELEVISIONE e l’IRA DI DIO colpirà senza indugio. Ve lo ripeto: convertitevi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
600 - 16 febbraio 1993
Cari figli, sono vostra Madre e vengo dal cielo per dirvi che siete il popolo di Dio, e che per questo dovreste fuggire da ogni male. Chiudete i vostri occhi alle facili seduzioni del mondo, rinunciate alla TELEVISIONE, fuggite dal carnevale, perché il carnevale è una festa satanica e, come figli di Dio, dovreste stare lontani da queste feste che offendono il Signore e attirano la Sua ira su di voi; Egli potrebbe anche abbandonarvi. State attenti. Ascoltatemi. Questo è il messaggio che vi trasmetto oggi nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
746 - 18 gennaio 1994 (Penedo, nello stato dell’Alagoas)

Cari figli, sono la Madre e la Regina del Brasile. Sono anche, in modo speciale, Regina del vostro stato. Oggi vengo dal cielo per chiedervi di tornare al Signore il più presto possibile. La vostra conversione dovrebbe avvenire subito! Non state con le mani in mano. Avanti con me. Siate tutti del Signore. Siate fedeli alla vostra Chiesa. Obbedite a Papa Giovanni Paolo II. Il mondo sarà coinvolto in un grande scandalo e coloro che non obbediscono al Papa non lo sosterranno. Pertanto, ascoltate quello che vi dicono i vostri superiori ecclesiastici. Partecipate alla Santa Messa con gioia e devozione. Confessatevi sempre quando sentite la necessità di purificare la vostra anima. Trovate il tempo per pregare. Il mondo va male perché sono pochi quelli che pregano. Un grande castigo sta per abbattersi sull’umanità. Pregate e convertitevi. Tutto dipende dalla vostra conversione. Non è un caso che io venga dal cielo. Vi amo tanto e voglio aiutarvi. Aprite i vostri cuori a me. Datemi la vostra stessa esistenza e non dimenticate di pregare il Santo ROSARIO. Fuggite dai luoghi dove viene profanata la dignità dei cristiani. Rinunciate al FUMO, all’alcool e ai programmi televisivi. La TELEVISIONE sta distruggendo le famiglie. Abbiate il coraggio di rinunciare al peccato. Abbracciate la grazia di Dio. Voglio che restiate sempre al mio fianco. Lasciate che io vi guidi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

878 - 22 novembre 1994

Cari figli, vivete con semplicità e cercate sempre di imitare il mio Gesù! Questa sera vengo dal cielo con il cuore pieno di gioia per chiedervi di ritornare al Signore quanto prima possibile. Vi invito a pregare, poiché senza preghiera è impossibile essere buoni cattolici. Pregate tutti i giorni e vedrete quante grazie il Signore vi donerà. Rinunciate al FUMO, agli alcolici e ai programmi televisivi, poiché la TELEVISIONE contribuisce alla distruzione di molte famiglie. È giunta l’ora nella quale dovete essere interamente di Gesù. Rifiutate la violenza e accettate la pace. Mostrate che tutti voi siete di Cristo. Che le vostre azioni parlino del Signore più che le vostre parole. Abbiate coraggio, fede e speranza. Non voglio obbligarvi, ma quello che dico deve essere preso seriamente. Ascoltate quello che sto dicendo! Tramite questi messaggi voglio portarvi a un ardente e continuo desiderio di Dio. Se volete aiutarmi, ascoltatemi! Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

933 – 30 marzo 1995

Cari figli, vi amo immensamente e desidero condurvi a Colui che è il vostro tutto. Desidero dirvi che siete importanti per il Signore, e che Egli vi ama e vi chiama alla sua Grazia. Non tiratevi indietro! Vivete in un tempo peggiore di quello del diluvio. Fate attenzione! Non allontanatevi dal Signore! Pregate, poiché solo pregando sarete in grado di accettare ciò che sto dicendo. Non voglio obbligarvi, ma ciò che sto dicendo è serio. Testimoniate che siete interamente di Cristo. Lavorate alla vostra conversione! Allontanatevi dal peccato e da ogni tipo di immoralità! Rinunciate alla TELEVISIONE, poiché la TELEVISIONE vi sta completamente distruggendo! Desidero vedervi FELICI qui sulla terra e che ciascuno di voi sia con me in cielo. Pentitevi! Convertitevi e assumete il vostro vero ruolo di cristiani! Accompagnatemi sul sentiero della preghiera, dell’obbedienza, del dono di sé nelle mani del Signore! Non tiratevi indietro! Avanti con gioia! Sono FELICE per la vostra presenza. Che Dio vi benedica e vi doni la sua pace! Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

944 – 24 aprile 1995

Cari figli, accogliete i miei appelli, poiché desidero condurvi al mio Gesù. Ascoltate la voce della Chiesa. Ascoltate il mio amato figlio, Papa Giovanni Paolo II. Soffro a causa di coloro che vivono nelle tenebre del peccato e di coloro che non obbediscono al vicario di mio Figlio, Papa Giovanni Paolo II. Siate fedeli ai comandamenti del Signore e della sua Chiesa! Amate la verità! Chi ama il Signore ama la verità, poiché Egli è la Verità. Dite no al peccato e accettate la proposta di pace che mio Figlio vi ha lasciato. Non vengo per obbligarvi, ma ciò che dico è serio. Sappiate, voi tutti, che il tempo è breve e non c’è più tempo da perdere. Non state con le mani in mano! Avanti! Seguite la via che vi ho indicato. Pregate! Allontanatevi dai programmi televisivi. La TELEVISIONE sta distruggendo le famiglie. Rinunciate anche al tabacco e all’alcool per poter vivere nella grazia del Signore. Sono triste per coloro che si rendono schiavi del vizio e di ogni tipo di peccato. È arrivata l’ora del vostro sì. Non tiratevi indietro! Vi amo e desidero aiutarvi. Ascoltatemi! Vi invito anche e in modo speciale alla CONFESSIONE SETTIMANALE. Se i cristiani si riconciliassero con Dio mediante la confessione, il mondo intero sarebbe curato spiritualmente. Siete preziosi per il Signore, pertanto convertitevi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.



Fonte traduzione messaggihttp://www.messaggidianguera.net/

LETTERA APOSTOLICA
IL RAPIDO SVILUPPO
DEL SOMMO PONTEFICE
GIOVANNI PAOLO II
AI RESPONSABILI
DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI

https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_letters/2005/documents/hf_jp-ii_apl_20050124_il-rapido-sviluppo.html

1. Il rapido sviluppo delle tecnologie nel campo dei media è sicuramente uno dei segni del progresso dell'odierna società. Guardando a queste novità in continua evoluzione, appare ancor più attuale quanto si legge nel Decreto del Concilio Ecumenico Vaticano II Inter mirifica, promulgato dal mio venerato predecessore, il servo di Dio Paolo VI, il 4 dicembre 1963: «Tra le meravigliose invenzioni tecniche che, soprattutto ai nostri giorni, l'ingegno umano, con l'aiuto di Dio, ha tratto dal creato, la Madre Chiesa accoglie e segue con speciale cura quelle che più direttamente riguardano lo spirito dell'uomo e che hanno aperto nuove vie per comunicare, con massima facilità, notizie, idee e insegnamenti d'ogni genere».[1]
I. Un fecondo cammino sulla scia del Decreto Inter mirifica
2. Ad oltre quarant'anni dalla pubblicazione di quel documento appare quanto mai opportuno tornare a riflettere sulle «sfide» che le comunicazioni sociali costituiscono per la Chiesa, la quale, come fece notare Paolo VI, «si sentirebbe colpevole di fronte al suo Signore se non adoperasse questi potenti mezzi».[2] La Chiesa, infatti, non è chiamata soltanto ad usare i media per diffondere il Vangelo ma, oggi più che mai, ad integrare il messaggio salvifico nella 'nuova cultura' che i potenti strumenti della comunicazione creano ed amplificanoEssa avverte che l'uso delle tecniche e delle tecnologie della comunicazione contemporanea fa parte integrante della propria missione nel terzo millennio.
Mossa da questa consapevolezza, la comunità cristiana ha compiuto passi significativi nell'uso degli strumenti della comunicazione per l'informazione religiosa, per l'evangelizzazione e la catechesi, per la formazione degli operatori pastorali del settore e per l'educazione ad una matura responsabilità degli utenti e destinatari dei vari strumenti della comunicazione.
3. Molteplici sono le sfide per la nuova evangelizzazione in un mondo ricco di potenzialità comunicative come il nostro. In considerazione di ciò nella Lettera enciclicaRedemptoris missioho voluto sottolineare che il primo areopago del tempo moderno è ilmondo della comunicazione, capace di unificare l'umanità rendendola — come si suol dire — «un villaggio globale». I mezzi di comunicazione sociale hanno raggiunto una tale importanza da essere per molti il principale strumento di guida e di ispirazione per i comportamenti individuali, familiari, sociali. Si tratta di un problema complesso, poiché tale cultura, prima ancora che dai contenuti, nasce dal fatto stesso che esistono nuovi modi di comunicare con tecniche e linguaggi inediti.
La nostra è un'epoca di comunicazione globale, dove tanti momenti dell'esistenza umana si snodano attraverso processi mediatici, o perlomeno con essi devono confrontarsi. Mi limito a ricordare la formazione della personalità e della coscienza, l'interpretazione e la strutturazione dei legami affettivi, l'articolazione delle fasi educative e formative, l'elaborazione e la diffusione di fenomeni culturali, lo sviluppo della vita sociale, politica ed economica.
In una visione organica e corretta dello sviluppo dell'essere umano, i media possono e devono promuovere la giustizia e la solidarietà, riportando in modo accurato e veritiero gli eventi, analizzando compiutamente le situazioni e i problemi, dando voce alle diverse opinioni. I criteri supremi della verità e della giustizia, nell'esercizio maturo della libertà e della responsabilità, costituiscono l'orizzonte entro cui si situa un'autentica deontologia nella fruizione dei moderni potenti mezzi di comunicazione sociale.
II.Discernimento evangelico e impegno missionario
4. Anche il mondo dei media abbisogna della redenzione di Cristo. Per analizzare con gli occhi della fede i processi e il valore delle comunicazioni sociali può essere di indubbio aiuto l'approfondimento della Sacra Scrittura, la quale si presenta come un «grande codice» di comunicazione di un messaggio non effimero ed occasionale, ma fondamentale per la sua valenza salvifica.
La storia della salvezza racconta e documenta la comunicazione di Dio con l'uomo, comunicazione che utilizza tutte le forme e le modulazioni del comunicare. L'essere umano è stato creato a immagine e somiglianza di Dio, per accogliere la rivelazione divina e per intessere un dialogo d'amore con Lui. A causa del peccato, questa capacità di dialogo a livello sia personale che sociale si è alterata, e gli uomini hanno fatto e continuano a fare l'amara esperienza dell'incomprensione e della lontananza. Dio però non li ha abbandonati e ha inviato loro il suo stesso Figlio (cfrMc 12, 1-11). Nel Verbo fatto carne l'evento comunicativo assume il suo massimo spessore salvifico: è così donata all'uomo, nello Spirito Santo, la capacità di ricevere la salvezza e di annunciarla e testimoniarla ai fratelli.
5. La comunicazione tra Dio e l'umanità ha raggiunto dunque la sua perfezione nel Verbo fatto carne. L'atto d'amore attraverso il quale Dio si rivela, unito alla risposta di fede dell'umanità, genera un dialogo fecondo. Proprio per questo, facendo nostra, in un certo modo, la richiesta dei discepoli «insegnaci a pregare» (Lc 11,1), possiamo domandare al Signore di guidarci a capire come comunicare con Dio e con gli uomini attraverso i meravigliosi strumenti della comunicazione sociale. Ricondotti nell'orizzonte di tale comunicazione ultima e decisiva, i media si  rivelano una provvidenziale opportunità per raggiungere gli uomini in ogni latitudine, superando barriere di tempo, di spazio e di lingua, formulando nelle modalità più diverse i contenuti della fede ed offrendo a chiunque è in ricerca approdi sicuri che permettano di entrare in dialogo con il mistero di Dio rivelato pienamente in Cristo Gesù.
Il Verbo incarnato ci ha lasciato l'esempio di come comunicare con il Padre e con gli uomini, sia vivendo momenti di silenzio e di raccoglimento, sia predicando in ogni luogo e con i vari linguaggi possibili. Egli spiega le Scritture, si esprime in parabole, dialoga nell'intimità delle case, parla nelle piazze, lungo le strade, sulle sponde del lago, sulle sommità dei monti. L'incontro personale con Lui non lascia indifferenti, anzi stimola ad imitarlo: «Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti» (Mt 10,27).
Vi è poi un momento culminante in cui la comunicazione si fa comunione piena: è l'incontro eucaristico. Riconoscendo Gesù nella «frazione del pane» (cfr Lc 24,30-31), i credenti si sentono spinti ad annunciare la sua morte e risurrezione e a diventare coraggiosi e gioiosi testimoni del suo Regno (cfrLc 24,35).
6. Grazie alla Redenzione, la capacità comunicativa dei credenti è sanata e rinnovata. L'incontro con Cristo li costituisce nuove creature,  permette loro di entrare a far parte di quel popolo che Egli si è conquistato con il suo sangue morendo sulla Croce, e li introduce nella vita intima della Trinità, che è comunicazione continua e circolare di amore perfetto e infinito tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
La comunicazione permea le dimensioni essenziali della Chiesa, chiamata ad annunciare a tutti il lieto messaggio della salvezza. Per questo essa assume le opportunità offerte dagli strumenti della comunicazione sociale come percorsi dati provvidenzialmente da Dio ai nostri giorni per accrescere la comunione e rendere più incisivo l'annuncio.[3] I media permettono di manifestare il carattere universale del Popolo di Dio, favorendo uno scambio più intenso e immediato tra le Chiese locali, alimentando la reciproca conoscenza e la collaborazione.
Rendiamo grazie a Dio per la presenza di questi potenti mezzi che, se usati dai credenti con il genio della fede e nella docilità alla luce dello Spirito Santo, possono contribuire a facilitare la diffusione del Vangelo e a rendere più efficaci i vincoli di comunione tra le comunità ecclesiali.
III. Cambiamento di mentalità e rinnovamento pastorale
7. Nei mezzi della comunicazione la Chiesa trova un sostegno prezioso per diffondere il Vangelo e i valori religiosi, per promuovere il dialogo e la cooperazione ecumenica e interreligiosa, come pure per difendere quei solidi principi che sono indispensabili per costruire una società rispettosa della dignità della persona umana e attenta al bene  comune. Essa li impiega volentieri per fornire informazioni su se stessa e dilatare i confini dell'evangelizzazione, della catechesi e della formazione e ne considera l'utilizzo come una risposta al comando del Signore: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura» (Mc 16,15).
Missione certamente non facile in questa nostra epoca, in cui va diffondendosi la convinzione che il tempo delle certezze sia irrimediabilmente passato: per molti l'uomo dovrebbe imparare a vivere in un orizzonte di totale assenza di senso, all'insegna del provvisorio e del fuggevole.[4] In questo contesto, gli strumenti di comunicazione possono essere usati «per proclamare il Vangelo o per ridurlo al silenzio nei cuori degli uomini».[5] Ciò rappresenta una sfida seria per i credenti, soprattutto genitori, famiglie e quanti sono responsabili della formazione dell'infanzia e della gioventù. Con prudenza e saggezza pastorale vanno incoraggiati nella comunità ecclesiale coloro che hanno particolari doti per operare nel mondo dei media, perché diventino professionisti capaci di dialogare con il vasto mondo mass-mediale.
8. Valorizzare i media non tocca però solamente agli «addetti» del settore, bensì a tutta la Comunità ecclesiale. Se, come è stato già rilevato, le comunicazioni sociali interessano diversi ambiti dell'espressione della fede, i cristiani devono tenere conto della cultura mediatica in cui vivono: dalla liturgia, somma e fondamentale espressione della comunicazione con Dio e con i fratelli, alla catechesi che non può prescindere dal fatto di rivolgersi a soggetti che risentono dei linguaggi e della cultura contemporanei.
Il fenomeno attuale delle comunicazioni sociali spinge la Chiesa ad una sorta di revisione pastorale e culturale così da essere in grado di affrontare in modo adeguato il passaggio epocale che stiamo vivendo. Di questa esigenza devono farsi interpreti anzitutto i Pastori: è infatti importante adoperarsi perché l'annuncio del Vangelo avvenga in modo incisivo, che ne stimoli l'ascolto e ne favorisca l'accoglimento.[6] Una particolare responsabilità, in questo campo, è riservata alle persone consacrate, che dal proprio carisma istituzionale sono orientate all'impegno nel campo delle comunicazioni sociali. Formate spiritualmente e professionalmente, esse «prestino volentieri il loro servizio, secondo le opportunità pastorali [...] affinché da una parte siano scongiurati i danni provocati dall'uso viziato dei mezzi e dall'altra venga promossa una superiore qualità delle trasmissioni, con messaggi rispettosi della legge morale e ricchi di valori umani e cristiani».[7]
9. È proprio in considerazione dell'importanza dei media che già quindici anni or sono giudicavo inopportuno lasciarli all'iniziativa di singoli o di piccoli gruppi, e suggerivo di inserirli con evidenza nella programmazione pastorale.[8] Le nuove tecnologie, in particolare, creano ulteriori opportunità per una comunicazione intesa come servizio al governo pastorale e all'organizzazione dei molteplici compiti della comunità cristiana. Si pensi, ad esempio, a come internet non solo fornisca risorse per una maggiore informazione, ma abitui le persone ad una comunicazione interattiva.[9] Molti cristiani stanno già utilizzando in modo creativo questo nuovo strumento, esplorandone le potenzialità nell'evangelizzazione, nell'educazione, nella comunicazione interna, nell'amministrazione e nel governo. Ma a fianco di internet vanno utilizzati altri nuovi media e verificate tutte le possibili valorizzazioni di strumenti tradizionali. Quotidiani e giornali, pubblicazioni di varia natura, televisioni e radio cattoliche rimangono molto utili in un panorama completo della comunicazione ecclesiale.
Mentre i contenuti vanno naturalmente adattati alle necessità dei differenti gruppi, il loro scopo dovrebbe sempre essere quello di rendere le persone consapevoli della dimensione etica e morale dell'informazione.[10] Allo stesso modo, è importante garantire formazione ed attenzione pastorale ai professionisti della comunicazione. Spesso questi uomini e queste donne si trovano di fronte a pressioni particolari e a dilemmi etici che emergono dal lavoro quotidiano; molti di loro «sono sinceramente desiderosi di sapere e di praticare ciò che è giusto in campo etico e morale», e attendono dalla Chiesa orientamento e sostegno.[11]
IV.I media, crocevia delle grandi questioni sociali
10. La Chiesa, che in forza del messaggio di salvezza affidatole dal suo Signore è anche maestra di umanità, avverte il dovere di offrire il proprio contributo per una migliore comprensione delle prospettive e delle responsabilità connesse con gli attuali sviluppi delle comunicazioni sociali. Proprio perché influiscono sulla coscienza dei singoli, ne formano la mentalità e ne determinano la visione delle cose, occorre ribadire in modo forte e chiaro che gli strumenti della comunicazione sociale costituiscono un patrimonio da tutelare e promuovere. È necessario che anche le comunicazioni sociali entrino in un quadro di diritti e doveri organicamente strutturati, dal punto di vista sia della formazione e della responsabilità etica che del riferimento alle leggi ed alle competenze istituzionali.
Il positivo sviluppo dei media a servizio del bene comune è una responsabilità di tutti e di ciascuno.[12] Per i forti legami che i media hanno con l'economia, la politica e la cultura, è necessario un sistema di gestione che sia in grado di salvaguardare la centralità e la dignità della persona, il primato della famiglia, cellula fondamentale della società, ed il corretto rapporto tra i diversi soggetti.
11. S'impongono alcune scelte riconducibili a tre fondamentali opzioni:formazione,partecipazione,dialogo.
In primo luogo occorre una vasta opera formativa per far sì che i media siano conosciuti e usati in modo consapevole e appropriato. I nuovi linguaggi da loro introdotti modificano i processi di apprendimento e la qualità delle relazioni umane, per cui senza un'adeguata formazione si corre il rischio che essi, anziché essere al servizio delle persone, giungano a strumentalizzarle e condizionarle pesantemente. Questo vale, in modo speciale, per i giovani che manifestano una naturale propensione alle innovazioni tecnologiche, ed anche per questo hanno ancor più bisogno di essere educati all'utilizzo responsabile e critico dei media.
In secondo luogo, vorrei richiamare l'attenzione sull'accesso ai media e sullapartecipazione corresponsabile alla loro gestione. Se le comunicazioni sociali sono un bene destinato all'intera umanità, vanno trovate forme sempre aggiornate per rendere possibile un'ampia partecipazione alla loro gestione, anche attraverso opportuni provvedimenti legislativi. Occorre far crescere la cultura della corresponsabilità.
Da ultimo, non vanno dimenticate le grandi potenzialità che i media hanno nel favorire ildialogo, divenendo veicoli di reciproca conoscenza, di solidarietà e di pace. Essi costituiscono una risorsa positiva potente, se messi a servizio della comprensione tra i popoli; un'«arma» distruttiva, se usati per alimentare ingiustizie e conflitti. In maniera profetica il mio venerato predecessore, il Beato Giovanni XXIII, nell'Enciclica Pacem in terris, aveva già messo in guardia l'umanità da tali potenziali rischi.[13]
12. Grande interesse desta la riflessione sul ruolo «dell'opinione pubblica nella Chiesa» e «della Chiesa nell'opinione pubblica». Incontrando gli editori dei periodici cattolici, il mio venerato predecessore Pio XII ebbe a dire che qualcosa mancherebbe nella vita della Chiesa se non vi fosse l'opinione pubblica. Questo stesso concetto è stato ribadito in altre circostanze,[14] e nel Codice di Diritto Canonico è riconosciuto, a determinate condizioni, il diritto all'espressione della propria opinione.[15] Se è vero che le verità di fede non sono aperte ad interpretazioni arbitrarie e il rispetto per i diritti degli altri crea limiti intrinseci all'espressione delle proprie valutazioni, non è meno vero che in altri campi esiste tra i cattolici uno spazio per lo scambio di opinioni, in un dialogo rispettoso della giustizia e della prudenza.
Sia la comunicazione all'interno della comunità ecclesiale che quella della Chiesa con il mondo richiedono trasparenza e un modo nuovo di affrontare le questioni connesse con l'universo dei media. Tale comunicazione deve tendere a un dialogo costruttivo per promuovere nella comunità cristiana un'opinione pubblica rettamente informata e capace di discernimento. La Chiesa ha la necessità e il diritto di far conoscere le proprie attività, come altre istituzioni e gruppi, ma al tempo stesso, quando necessario, deve potersi garantire un'adeguata riservatezza, senza che ciò pregiudichi una comunicazione puntuale e sufficiente sui fatti ecclesiali. È questo uno dei campi dove maggiormente è richiesta la collaborazione tra fedeli laici e Pastori, giacché, come opportunamente sottolinea il Concilio, «da questi familiari rapporti tra i laici e i Pastori si devono attendere molti vantaggi per la Chiesa: in questo modo infatti si è fortificato nei laici il senso della loro responsabilità, ne è favorito lo slancio e le loro forze più facilmente vengono associate all'opera dei Pastori. E questi, aiutati dall'esperienza dei laici, possono giudicare con più  chiarezza e più giustamente sia in materia spirituale che temporale, così che tutta la Chiesa, sostenuta da tutti i suoi membri, possa compiere con maggiore efficacia la sua missione per la vita del mondo».[16]
V.Comunicare con la forza dello Spirito Santo
13. Per i credenti e per le persone di buona volontà la grande sfida in questo nostro tempo è sostenere una comunicazione veritiera e libera, che contribuisca a consolidare il progresso integrale del mondo. A tutti è chiesto di saper coltivare un attento discernimento e una costante vigilanza, maturando una sana capacità critica di fronte alla forza persuasiva dei mezzi di comunicazione.
Anche in questo campo i credenti in Cristo sanno di poter contare sull'aiuto dello Spirito SantoAiuto ancor più necessario se si considera quanto amplificate possano risultare le difficoltà intrinseche della comunicazione a causa delle ideologie, del desiderio di guadagno e di potere, delle rivalità e dei conflitti tra individui e gruppi, come pure a motivo delle umane fragilità e dei mali socialiLe moderne tecnologie aumentano in maniera impressionante la velocità, la quantità e la portata della comunicazione, ma non favoriscono altrettanto quel fragile scambio tra mente e mente, tra cuore e cuore, che deve caratterizzare ogni comunicazione al servizio della solidarietà e dell'amore.
Nella storia della salvezza Cristo si è presentato a noi come «comunicatore» del Padre: «Dio, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio» (Eb 1,2). Parola eterna fatta carne, Egli, nel comunicarsi, manifesta sempre rispetto per coloro che ascoltano, insegna la comprensione della loro situazione e dei loro bisogni, spinge alla compassione per la loro sofferenza e alla risoluta determinazione nel dire loro quello che hanno bisogno di sentire, senza imposizioni o compromessi, inganno o manipolazione. Gesù insegna che la comunicazione è un atto morale: «L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive. Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio, poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato» (Mt 12,35-37).
14. L'apostolo Paolo ha un chiaro messaggio per quanti sono impegnati nella comunicazione sociale — politici, comunicatori professionisti, spettatori: «Bando alla menzogna: dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri [...]Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano» (Ef 4,25.29).
Agli operatori della comunicazione, e specialmente ai credenti che operano in questo importante ambito della società, applico l'invito che fin dall'inizio del mio ministero di Pastore della Chiesa universale ho voluto lanciare al mondo intero: «Non abbiate paura!».
Non abbiate paura delle nuove tecnologie!Esse sono «tra le cose meravigliose» — «inter mirifica» — che Dio ci ha  messo a disposizione per scoprire, usare, far conoscere la verità, anche la verità sulla nostra dignità e sul nostro destino di figli suoi, eredi del suo Regno eterno.
Non abbiate paura dell'opposizione del mondo!Gesù ci ha assicurato «Io ho vinto il mondo!» (Gv 16,33).
Non abbiate paura nemmeno della vostra debolezza e della vostra inadeguatezza!Il divino Maestro ha detto: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20). Comunicate il messaggio di speranza, di grazia e di amore di Cristo, mantenendo sempre viva, in questo mondo che passa, l'eterna prospettiva del Cielo, prospettiva che nessun mezzo di comunicazione potrà mai direttamente raggiungere: «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo: queste ha preparato Dio per coloro che lo amano» (1Cor 2,9).
A Maria, che ci ha donato il Verbo della vita e di Lui ha serbato nel cuore le imperiture parole, affido il cammino della Chiesa nel mondo d'oggi. Ci aiuti la Vergine Santa a comunicare con ogni mezzo la bellezza e la gioia della vita in Cristo nostro Salvatore.
A tutti la mia Benedizione!
Dal Vaticano, 24 gennaio 2005, memoria di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
IOANNES PAULUS II

Messaggio, 13 febbraio 1986 Medjugorje


"Cari figli, questa Quaresima è per voi uno speciale stimolo al cambiamento di vita. Cominciate fin da questo momento! Spegnete il televisoree lasciate in disparte le varie cose che non sono utili per voi. Cari figli, vi invito alla conversione individuale. Questo tempo è per voi! Grazie per aver risposto alla mia chiamata! "


Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l'anima del popolo italiano: il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto, la televisione), non solo l'ha scalfita, ma l'ha lacerata, violata, bruttata per sempre.


(Pierpaolo Pasolini, "Corriere della Sera", 9 dicembre 1973)




Due ricerche effettuate in Australia e a Taiwan
Meno tv e più sport,
l'elisir di lunga vita

Link diretto: http://www.corriere.it/salute/11_agosto_16/meno-tv-piu-sport_3d352524-c803-11e0-9dd1-bf930586114f.shtml
Un'ora di televisione ha lo stesso effetto di due sigarette: la vita si accorcia di 22 minuti

SALUTE: ESPERTI LANCIANO ALLARME, TROPPA TV 'ACCORCIA' VITA DI 5 ANNI

Troppa tv uccide, studio rivela: 1 ora di visione accorcia la vita ...


 


Il Papa ammonisce: troppa tv fa male ai ragazzi

Fonte: http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/21/Papa_ammonisce_troppa_male_ragazzi_co_9_020421083.shtml

PASOLINI, CONTRO LA TELEVISIONE

Fonte: http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaP/Pasolini_01.htm


Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. 
(Pierpaolo Pasolini, "Corriere della Sera", 9 dicembre 1973)

La tv? Fa male ai giovani

Fonte: http://punto-informatico.it/2059319/PI/News/tv-fa-male-ai-giovani.aspx



Uno studio neozelandese indica che che molte ore di televisione possono danneggiare i bambini che, da adolescenti, rischiano di soffrire di disturbi dell'attenzione



Dario d'Elia
venerdì 7 settembre 2007

"Mai soli davanti al piccolo schermo"   

Fonte: articolo tratto dal sito ELETTROSMOG.COM

Fonte: http://www.chiesacattolica.it/comunicazione/ucs___ufficio_nazionale_per_le_comunicazioni_sociali/area_stampa/00010439_Mai_soli_davanti_al_piccolo_schermo.html

 

 La fascia protetta non è un’area in cui un genitore si può fidare di lasciare i bambini davanti alla tv e non è più accettabile che le emittenti, per paura di perdere l’audience degli adulti, sottovalutino questa situazione

Televisione e violenza

Fonte: http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:ezY7ImklofYJ:it.wikipedia.org/wiki/Psicologia_sociale+contro+la+televisione+studio+psicologico&cd=1&hl=en&ct=clnk&client=firefox-a&source=www.google.comù

 



continua su: http://tv.fanpage.it/la-tv-uccide-come-le-sigarette-ecco-i-risultati-choc-di-una-ricerca/#ixzz1VP1JxqcE
http://tv.fanpage.it







La tivù somministrata ai bambini è strettamente collegata a malattie come il cancro, l’autismo e la demenza 



Tratto dalla rivista on line The Scotsman.com


Articolo di Fergus Sheppard - Lunedì 19 Febbraio 2007
Traduzione per www.disinformazione.ita cura di Lorenza Veronese
Fonte: http://www.disinformazione.it/danni_televisione.htm
Affermazione del dott. Aric Sigman «


Dannosa e intollerabile la violenza in televisione
Fonte: http://www.aiart.org/ita/web/item.asp?nav=268
ASSOCIAZIONE SPETTATORI ONLUS
Sono scientificamente provati i danni psichici e fisici procurati dalla violenza in Tv.



Di Claudia Di Lorenzi
  
 Dannosa e intollerabile la violenza in televisione di Claudia Di Lorenzi


Elettrosmog

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Elettrosmog





Con il termine elettrosmog si designa l'inquinamentoelettromagnetico da radiazioninon ionizzanti, quali quelle prodotte da emittenti radiofoniche, cavi elettrici percorsi da correnti alternatedi forte intensità (come gli elettrodottidella rete di distribuzione), reti per telefonia cellulare, e dagli stessi telefoni cellularied apparati wirelessutilizzati in ambito soprattutto informatico.
L'opinione pubblicaha recentemente concentrato la sua attenzione su questo tema a causa delle campagne di sensibilizzazione promosse da comitati di cittadini, associazioni e partitidi ispirazione ambientalista, che hanno espresso preoccupazione per la salute dei cittadini. L'esistenza di un rischio rilevante per la salute è però a tutt'oggi controversa, al punto che da alcuni l'intera questione viene considerata il frutto di un allarmismo ingiustificato.

 Studi epidemiologici

Uno studio epidemiologico serio richiede tempi di molti anni, un campione scelto con attenzione per essere rappresentativo della popolazione da cui è estratto e ingenti investimenti; la ricerca finanziata da privati è guardata con scetticismo da alcuni, poiché un privato in genere è restio a sostenere risultati sfavorevoli ai propri interessi economici. Gli studi che sostengono di aver trovato correlazioni significative tra l'esposizione a radiazione elettromagnetica a bassa frequenzae l'insorgenza di effetti a lungo termine (quali leucemiae vari tipi tumore) sono spesso contestati sulla base della presunta non significatività statistica del risultato, dovuta principalmente alla ristrettezza del campione. Uno studio comparato che ha analizzato gli studi compiuti negli ultimi 6 anni sull elettrosmog non ha trovato correlazione tra l'insorgenza di tumori al cervello e un utilizzo medio del telefono cellulare per un periodo inferiore ai 10 anni.[1]

 Effetti accertati

Un effetto accertato delle onde elettromagnetiche cosiddette ad alta frequenza (anche se non ionizzanti) è l'innalzamento della temperaturadei tessuti biologici attraversati, soprattutto quelli più ricchi di acqua. Nel caso dei telefoni cellulari, la potenza irradiata è bassa (solitamente minore di 1 watt) così che il riscaldamento prodotto è dell'ordine di poche frazioni di grado, quasi interamente localizzato nella testa dell'utente, inferiore comunque all'effetto di una esposizione di pari durata alla radiazione solare.
I soggetti portatori di pacemakerdovrebbero rispettare una distanza maggiore di 1 metro fra il telefono e il dispositivo medico, poiché le onde E.M. prodotte possono creare dei falsi impulsi nei circuiti che potrebbero scoordinare il ritmo.
Esistono studi che documentano svariati effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana.
I limiti imposti dall'ente americano tengono finora esclusivamente in considerazione gli effetti termici, di riscaldamento cutaneo causato dalle microonde.
  1. Le radiazioni di microonde causano almeno due meccanismi che sono alla base dello sviluppo di un cancro: micronuclei e shock termico delle proteine.
    1. Shock termico delle proteine: Quando avviene il surriscaldamento di punti nei tessuti umani, il corpo produce proteine per far fronte allo shock termico nel tentativo di proteggere e riparare le cellule surriscaldate[2]. Queste proteine proteggono anche le cellule cancerose rendendole resistenti alle terapie[3]. In molti tumori il numero di queste proteine risulta altissimo.
    2. Formazione di micronuclei: I micronuclei sono filamenti spezzati del DNA ed indicano che le cellule non sono più in grado di ripararsi correttamente. Gli studi condotti dall'industria delle telecomunicazioni confermano che le radiazioni dei cellulari producono micronuclei nelle cellule ematiche umane a livelli ben più bassi rispetto a quelli previsti dalle normative in materia di esposizione del governo statunitense[4]. Tutti i tumori sono causati da un danno genetico e la presenza di micronuclei nelle cellule è il primo segnale d'allarme del cancro. I medici che curavano le vittime del disastro nucleare di Chernobyl del 1986 usavano l'esame dei micronuclei per determinare l'estensione del danno causato dalle radiazioni. A proposito, David de Pomerai, tossicologo molecolare britannico, ha confermato che le cellule con danni genetici non risanati possono diventare cancerogene in maniera molto più aggressiva[5]. Il ricercatore britannico Alisdair Phillips ha effettuato un'analisi più quantitativa che dà un'idea di questo aumento di aggressività delle cellule cancerogene con danni genetici, ed ha scoperto che pochi minuti di esposizione a radiazioni simili a quelle emesse dei cellulari possono trasformare un cancro attivo al 5% in uno attivo al 95%, il tutto durante l'esposizione e per un po' di tempo dopo[6]. Sommando i risultati di questi studi, alcune ore di esposizione a microonde molto basse rispetto ai limiti di legge attuali causerebbero un forte aumento dell'attività delle cellule tumorali, e danni genetici a queste non più sanabili, e trasmessi alle generazioni di cellule successive. Infatti, nel 2004, una serie di studi commissionati dall'Unione Europea ha confermato che i danni causati dalle onde emesse dai cellulari vengono trasmessi alla generazione successiva di cellule[7].
  2. Effetti sulla tiroide: le radiazioni di microonde producono sul cervello effetti quali il rallentamento o l'arresto della produzione da parte della ghiandola pituitaria, detta anche ipofisi, dell'ormone stimolante tiroideo (TSH), determinando così una drastica riduzione degli ormoni tiroidei T4 e T3[8]
  3. Differenza fra radiazioni ionizzanti e radiazioni non ionizzanti: Spesso viene operata una distinzione fra gli effetti di queste due categorie. Gli effetti dei cellulari sarebbero più contenuti, dipendendo da radiazioni non ionizzanti. Riguardo agli effetti delle radiazioni ionizzanti c'è un sostanziale accordo (un esempio di studio documentato[9], dell'Accademia Nazionale delle Scienze, il quale ha confermato che anche dosi molto basse di radiazioni ionizzanti, dai raggi X ai raggi gamma, nel corso di tutta la vita, causano il cancro).
  4. Effetti maggiori nei bambini. Gli effetti delle radiazioni elettromagnetiche sono più gravi se si accumulano nel tempo, ma esistono delle età più sensibili di altre. In altre parole, avere un'esposizione dai 30 ai 40 anni, ha un effetto minore di una subita dai 20 ai 30 anni, sebbene la durata sia la stessa. I bambini assorbono molte più radiazioni degli adulti[10].
La distruzione fin dalla giovane età di cellule neuronali annulla una "riserva cerebrale" che nella vecchiaia potrebbe compensare la morte di neuroni causata da Alzheimer o da altre malattie degenerative. Se il cervello ha un eccesso di neuroni utilizzati poco o nulla, questi possono tornare utili per sostituire quelli morti a causa di malattia della tarda età[11]. I ricercatori dell'Università dello Utah hanno scoperto che il cervello di un bambino di 5 anni assorbe una quantità di radiazioni quattro volte maggiore rispetto al cervello di un adulto, ed il fluido oculare di un bambino di 5 anni assorbe una quantità di radiazioni oltre 10 volte maggiore rispetto all'occhio di un adulto[12]

 Legislazione

Varie leggi specificano i limiti per i campi elettromagnetici, vedi per esempio: [1].
La legge quadro 36/01 [2]prevede per le intensità dei campi:
  • (1) un limite di esposizione;
  • (2) un valore di attenzione;
  • (3) un obiettivo di qualità.
Il limite di esposizione è il valore che non deve mai essere superato per le persone non professionalmente esposte (quindi il pubblico).
Il valore di attenzione si applica, in pratica, agli ambienti residenziali e lavorativi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, e loro pertinenze esterne, che siano fruibili come ambienti abitativi quali balconi, terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari. Sono quindi escluse, ad esempio, strade e piazze, per le quali si applica il limite di esposizione. L'obbiettivo di qualità è un valore che dovrebbe essere raggiunto nel caso di nuove costruzioni.
Per i campi ad alta frequenza (da 0,1 MHz a 300 GHz) il limite di esposizione previsto dal DPCM 199/2003 è compreso fra 20 V/m e 60 V/m a seconda della frequenza. Il valore di attenzione e l'obbiettivo di qualità sono invece di soli 6 V/m, valori molto più bassi di quelli previsti in altre nazioni fuori dalla UE. Trattandosi di campi ad alta frequenza non è necessario specificare a parte il valore del campo magnetico, essendo questo semplicemente proporzionale a quello elettrico. Da notare che questi valori si applicano alle stazioni radio base e non ai dispositivi mobili come i cellulari, per i quali non esiste una normativa. A titolo di esempio, un cellulare con una potenza tipica di 1 W crea un campo di circa 6 V/m a un metro di distanza e di 60 V/m a 10 cm.
Per la tabella con i valori si veda [3]
Esistono sia limiti da misurare sul singolo impianto sia limiti puntuali che riguardano il campo totale, generato da più impianti. Tuttavia, non sono previste sanzioni per gli impianti che superano i limiti di legge, ma che contribuiscono a generare una somma di campi magnetici superiori al limite per un'area abitata. L'adeguamento degli impianti è imposto da province e regioni ed è a carico del titolare dell'impianto.
Per i campi a frequenza industriale (50 Hz) ossia quelli generati dalle linee elettriche e cabine di trasformazione, il DPCM 8 luglio 2003 n° 200 prevede un limite di esposizione di 100 µT per l'induzione magnetica e 5000 V/m per il campo elettrico; lo stesso DPCM fissa un valore di attenzione per l'induzione magnetica a 10 µT e per l'obbiettivo di qualità a 3 µT. Questi limiti vanno applicati, come per le alte frequenze, a tutti i luoghi ad alta frequentazione e dove si prevede una permanenza non inferiore alle quattro ore giornaliere ma, rispettivamente, per le condizioni preesistenti alla data di emanazione del DPCM e, relativamente all'obbiettivo di qualità, ai nuovi progetti successivi a tale data.

 Legislazioni estere

 Stati Uniti

Il Telecommunications Act, approvato dal Congresso nel 1996, è la legge quadro vigente negli Stati Uniti per le tecnologie wireless. La legge, proposta dal senatore John McCain, alla sezione 704 (II) (B) (iv) della legge precisa che: “Nessun governo statale o locale può regolare il posizionamento, la costruzione e la modifica di servizi wireless privati sulla base degli effetti che le emissioni di radio frequenze possono avere sull'ambiente, nella misura in cui tali servizi sono conformi alle norme previste dalla Commissione in materia di emissioni”.
In questo modo, cittadini e governi locali sono stati privati della possibilità di bloccare la collocazione di ripetitori.
La Federal Communications Commission(FCC), ha il compito di fissare le norme per la riduzione del livello di disturbo di energia elettrostatica emessa da strumenti elettrici.

 Situazione in Europa

Nello specifico panorama europeo, le attuali leggi vigenti adottate nei singoli paesi comunitari con specifiche direttive, sono particolarmente severe a vantaggio della popolazione esposta. Nel caso specifico delle onde non ionizzanti, emesse ad esempio da antenneradio-televisive o da antenne di stazioni radio basedi operatori telefonici, il valore di attenzione, pari a 6 V/m, è notevolmente più basso rispetto ad altri paesi europei.
Ad ulteriore garanzia dei cittadini, l'ente ARPA(Agenzia Regionale Protezione Ambiente) coordina campagne di misura di elettrosmog a campione in diverse località italiane o su richiesta delle autorità locali o della popolazione. Lo stesso ente ARPA è responsabile della autorizzazione riguardo l'installazione e la modifica degli impianti Radio-TV-Cellulariin coerenza con gli attuali standard di campo elettromagneticoprevisto.
Un ulteriore stimolo alla ricerca ed al controllo dell'elettrosmog è costituito dalla Fondazione Ugo Bordoni che ha promosso da diversi anni delle misure di fondo elettromagnetico presso impianti televisivie di operatori mobili in tutto il territorio italiano, pubblicando in chiaro i risultati sulle misure rilevate in un database pubblico.

 Conseguenze economiche

L'elettrosmog comporta una svalutazionedegli immobili e un calo degli affittinelle zone interessate, per via della minore domanda abitativa e dei possibili effetti sulla salute.

Inefficienze del libero mercato nelle tlc

La competizione fra operatori nel mercato delle telecomunicazioni ha portato in molti Paesi all'esistenza di molte reti concorrenti, e a una proliferazione del numero di antennee dell'impatto in termini di elettrosmog.
Tale modello risulta meno efficientedella costruzione di pochi impianti e infrastrutture condivise dai vari operatori, in termini di costi che ricadono sui consumatori, di impatto ambientale e paesaggistico, di effetti sulla salute, e di copertura della banda larga. A causa di questa "concorrenza" troviamo molte reti delle quali nemmeno una copre interamente il territorio italiano.
Segnali provenienti da impianti di eguale potenzae frequenzae ravvicinati nel territorio rischiano di creare interferenze, oscurarsi a vicenda e portare all'uso di potenze trasmissive crescenti. Simile problema si è incontrato negli anni '80 in Italia con la diffusione senza regole di radio, TV locali e stazioni radio ricetrasmittenti operate più o meno illegalmente da privati cittadini.

 Libertà di antenna ed enti locali

Le normative in tema di elettrosmog tentano una conciliazione fra il diritto a costruire infrastrutturedi questo tipo e la salute delle persone. Nel primo caso è garantita la libertà di iniziativa economica degli operatori e la "libertà di antenna".
La Costituzione italiana e quelle di altri Paesi affidano la gestione del territorio alle amministrazione locali. L'installazione di apparati di radio-telecomunicazioni è parte di queste scelte di gestione.
Un insieme di veti incrociati o il singolo divieto di un'amministrazionedi attraversare il suo territorio rischia di bloccare la costruzione di importanti infrastrutture. Le scelte in alcuni casi sono dettate più dal parere degli abitanti-elettori del luogo che dall'interesse generale. A questi si contrappone la critica per cui da un lato si desidera un servizio, ma dall'altro nessuno vuole le strutture che lo rendono possibile.
A un modello che rispetta la responsabilità degli enti locali si contrappone un altro in cui il Governo àvoca completamente le scelte di sviluppo. Ciò è accaduto per la rete UMTSe negli Stati Uniti, dove le amministrazioni locali non possono opporsi all'installazione di antenne in luoghi di proprietà del demanio, anche se vicini ai centri abitati.
La scelta di una completa deregulationpuò dipendere da operazioni di lobbyingdell'industria e da atti degli enti locali.
Un modello intermedio è quello in cui i governi fissano comunque dei limiti validi a livello nazionale.

 Collegamenti esterni



Lo studio del Parlamento europeo sui danni alla salute
Elettrosmog, tutti i rischi secondo la Ue



(Nota STOA 05/2001)
http://www.codacons.it/esmog/testivari/studioprlamentoeuropeo.html
Stabilire gli effetti a lungo termine sul corpo umano dall'esposizione alle radiazioni elettromagnetiche è per il momento impossibile, essendo troppo recenti gli studi effettuati sul cosiddetto elettrosmog. Lo afferma la nota informativa della direzione generale degli Studi del Parlamento europeo (Scientific and Technolical Options Assessment). Questo non vuol dire però che siano scongiurati pericoli o rischi concreti. Secondo gli esperti del centro studi europeo, l'esposizione continuata ai campi elettromagnetici potrebbe provocare danni gravi alla salute. Tutti siamo esposti quotidianamente a questi campi, provocati automaticamente dalla produzione di energia elettrica. Questo riguarda l'uso degli elettrodomestici in casa, il monitor dei computer, telefoni cellulari e le stazioni di base, i cavi dell'alta tensione, i cavi elettrici sotterranei. Ora, mentre è possibile schermare i campi elettrici, dai campi magnetici ci si può difendere solo allontanandosi dalla fonte di produzione. I rischi per la salute sono numerosi, puntualmente elencati nel rapporto. Dalle alterazioni al metabolismo alle conseguenze prodotte dai radicali liberi emessi dai campi elettromagnetici: danneggiamento delle proteine e delle membrane cellulari, modificazione dei geni e del DNA, riduzione degli ormoni antiossidanti, alterazione dei processi enzimatici e biochimici essenziali, alterazione dei livelli di calcio presenti nel sistema nervoso centrale, del cervello e del cuore. Possibili rimedi, secondo lo STOA: lontananza dalle fonti che producono campi elettromagnetici, riduzione dell'uso di cellulari e elettrodomestici, dieta antiossidante ( cavoli, cavoletti di Bruxelles, broccoletti, cavolfiore, crescione, fermenti lattici). (10 aprile 2001)


Nota informativa STOA n. 5/2001

Parlamento Europeo
Direzione generale degli Studi – Direzione A
STOA – Scientific and Technological Options Assessment
I CAMPI ELETTROMAGNETICI E LA SALUTE
In base alPrincipio di precauzione [1], le autorità competenti dovrebbero incentrare la propria azione sulla protezione dei cittadini dai rischi di danni causati dall’esposizione ai CEM [2] . Come dimostrato dalla letteratura scientifica, gli studi condotti in merito sono troppo recenti per poter definire con esattezza gli effetti a lungo termine dell’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche. Sebbene gli effetti sul breve periodo siano stati già identificati, la comunità scientifica è ancora ben lontana dall’individuazione gli effetti a lungo termine. Gli esperimenti condotti nei laboratori specializzati hanno già evidenziato alcune possibili conseguenze di una prolungata esposizione ai CEM, ma è ancora troppo presto perché la questione possa dirsi risolta.
Introduzione
Ogniqualvolta si produce, si trasporta e si consuma energia elettrica si creano campi elettromagnetici (CEM), linee di forza invisibili che circondano tutti gli apparecchi elettrici. Il campo elettromagnetico è una combinazione di due tipi di campi: un campo elettrico e un campo magnetico. Le linee elettriche, gli impianti elettrici e le apparecchiature elettriche producono sia campi elettrici che campi magnetici. I campi elettrici e quelli magnetici hanno proprietà differenti e forse causano anche effetti biologici in modi diversi. Va detto che, mentre si può facilmente schermare o ridurre l’intensità dei campi elettrici tramite oggetti conduttori (per es. gli alberi, gli edifici e la pelle umana), l’intensità dei campi magnetici si riduce soltanto allontanandosi dalla sorgente di emissione. Attorno alle apparecchiature e alle linee elettriche sono presenti sia campi elettrici sia magnetici. L’interesse e la ricerca si sono recentemente incentrati sui potenziali effetti dell’esposizione ai campi magnetici sulla salute. I livelli di esposizione degli esseri umani alle radiazioni elettromagnetiche vengono determinati attraverso la misurazione del tasso specifico di assorbimento, detto SAR (Specific Absorption Rate). Il SAR indica la quantità di energia assorbita dall’organismo, e viene comunemente espresso in watt per chilogrammo (W/kg).
1. – Fonti di esposizione
Le principali fonti di esposizione ai campi elettromagnetici sono elencate di seguito. Occorre tuttavia precisare che qualsiasi apparecchio alimentato ad energia elettrica produce campi elettromagnetici: il rasoio elettrico, l’aspirapolvere, l’asciugacapelli, la radio, il ferro da stiro, la fotocopiatrice, il frigorifero, il registratore, la TV, il forno a microonde, ecc.
1.1. – Telefoni mobili e stazioni base
Le principali sorgenti d’esposizione sono i telefoni mobili e le stazioni base, che emettono radiazioni [3] in radiofrequenza(RF) [4]. In entrambi i casi, i livelli di esposizione generalmente si riducono man mano che aumenta la distanza dalla sorgente. Per quanto concerne i telefoni cellulari, l’esposizione riguarda in particolar modo la parte del capo a cui si accosta l’apparecchio, oppure le varie parti del corpo più vicine al telefono, nel caso si ricorra all’uso del viva voce. Per quanto concerne le radiazioni emesse dalle stazioni base, l’esposizione della popolazione riguarderà tutto il corpo ma, normalmente, con livelli d’intensità notevolmente inferiori a quelli raggiunti dai cellulari.
1.2. – I cavi aerei e gli ioni [5]
Di recente si è sviluppato un certo allarmismo sul ruolo che gli ioni ovvero le particelle cariche possono avere nell’aumentare il rischio di tumori nelle persone che vivono nei pressi di cavi dell’alta tensione. Questo tipo di linee elettriche produce infatti particelle cariche, che si fissano sul particolato e gli agenti inquinanti presenti nell’aria che, a loro volta, si fissano sulle persone. L’agente inquinante si deposita poi sulla pelle o viene inalato, nel qual caso si fissa nei polmoni in virtù della sua carica. I cavi dell’alta tensione non sono quindi pericolosi di per sé, ma perché la loro presenza attira e concentra gli agenti inquinanti emessi dagli scarichi delle macchine, ecc.
1.3. – Stazioni secondarie
I media e la televisione hanno diffuso molte notizie allarmistiche su famiglie residenti in prossimità di stazioni secondarie che hanno contratto malattie. Il dato è sorprendente, in quanto le stazioni secondarie non sono quella grossa sorgente di campi magnetici o elettrici che si potrebbe immaginare: al contrario, vi sono sorgenti di CEM ben più rilevanti all’interno di ogni casa.
1.4. - Cavi
Ovunque vi sia un flusso di corrente elettrica viene generato un campo magnetico; in base a questo principio basilare tutti i cavi in tensione creano campi magnetici. Spesso i cavi elettrici sotterranei destano le maggiori preoccupazioni in quanto sono percorsi da correnti molto intense. Questi cavi sono interrati sotto i marciapiedi o sotto il manto stradale e hanno una tipica corrente d’esercizio che va dai 100 ai 550 A. Le differenze sono legate ai vari tipi di cavi utilizzati; in generale, la tensione di esercizio del cavo è irrilevante in quanto un cavo che lavora a 230 volt può dare origine al medesimo campo magnetico di uno che lavora a 11.000 volt, se la corrente che vi circola è la stessa. A voltaggi ancora più elevati si riscontrano alcune altre differenze. Con i cavi che hanno una tensione d’esercizio di 33.000 volt, come pure con quasi tutti i cavi che lavorano a voltaggi superiori a tale valore, è prassi usuale unire tre 3 cavi singoli in un unico cavo. Di norma, i cavi vengono posati lasciando uno spazio fra l’uno e l’altro, ma questo non fa che aumentare l’intensità dei campi magnetici generati, rispetto a quello che verrebbe generato posando i cavi insieme.
1.5. – I trasporti
I mezzi di trasporto non sono esenti dai campi elettrici e magnetici, in quanto l’elettricità viene utilizzata sia come fonte d’energia che per azionare i meccanismi di comando. I treni e i tram alimentati da cavi sospesi creeranno campi elettrici e magnetici lungo tutta la lunghezza dei cavi. Allo stesso modo, anche laddove l’energia viene fornita a terra, su un tracciato elettrificato, si produrranno campi elettromagnetici per tutta l’estensione della linea.
2. – Quali danni possono essere causati dai CEM?
Nella letteratura relativa ai CEM compaiono sovente termini quali interazione, effetto biologico, rischio, danno. Quando un organismo vivente è esposto a un campo elettromagnetico, si verifica un’interazione fra l’intensità di campo e la corrente e le cariche elettriche presenti nei tessuti, che produce come risultato il cosiddetto effetto biologico. Tuttavia, l’effetto biologico non comporta necessariamente un danno; il danno si verifica quando l’effetto biologico supera la capacità di compensazione biologica dell’organismo. Il rischio è la probabilità intrinseca che un determinato danno si verifichi. Gli effetti provocati dall’esposizione ai campi elettromagnetici possono essere classificati come acuti o cronici: gli effetti acuti sono sempre associati a uno specifico valore di soglia, superato il quale si producono effetti immediati e oggettivi. Non essendo gli effetti cronici né oggettivi né immediati, si può parlare anche di effetti a lungo termine.
2.1. – Il meccanismo d’interazione
I campi elettromagnetici producono coppie nelle molecole, che possono causare la migrazione degli ioni da posizioni non perturbate, vibrazioni in cariche legate, e la rotazione e riorientamento di molecole bipolari come quelle dell’acqua. Questi meccanismi non sono in grado di produrre effetti osservabili in seguito all’esposizione a CEM a bassa frequenza, poiché sono resi inefficaci dall’agitazione termica casuale. Inoltre, il tempo di risposta del sistema dev’essere abbastanza rapido da consentire a quest’ultimo di reagire prima che si concluda l’interazione. Entrambe le considerazioni implicano la presenza di una soglia (al di sotto della quale non si verifica alcuna reazione osservabile) e di una frequenza d’interdizione (al di sopra della quale non viene osservata alcuna reazione). In generale, a seguito dell’esposizione a campi elettromagnetici, l’energia si deposita e si distribuisce in modo estremamente diseguale all’interno dell’organismo. Per ciò che riguarda l’energia assorbita dal corpo umano, si possono distinguere quattro categorie di campi elettromagnetici: __ frequenze da circa 100 kHz a meno di 20 MHz: l’energia assorbita dal tronco diminuisce rapidamente col diminuire della frequenza, mentre si può verificare un assorbimento significativo a carico del collo e degli arti inferiori; __ frequenze nello spettro da circa 20 MHz a 300 MHz: si può registrare un assorbimento relativamente elevato in tutto il corpo, con valori addirittura superiori se si considerano le risonanze corporee parziali; __ frequenze da circa 300 MHz ad alcuni GHz: si verifica un assorbimento significativo e non uniforme a livello locale; __ frequenze al di sopra di circa 10 GHz: l’energia viene assorbita soprattutto dagli strati superficiali dell’organismo.
2.1.1. – Funzione cellulare
Le membrane cellulari degli organismi viventi possiedono una carica elettrica naturale, essenziale per il normale funzionamento dei tessuti umani. Questa carica è estremamente sensibile ai campi magnetici di intensità molto bassa. Le radiazioni provenienti da frequenze non esistenti in natura possono modificare la posizione delle molecole e danneggiarle, alterando il metabolismo. In primo luogo, un processo di reazione a catena provocherà un’alterazione della stabilità elettrica dell’organismo, incidendo sulla polarizzazione cellulare. Il risultante squilibrio potrebbe modificare l’attività ormonale, pregiudicare i processi di sintesi del materiale genetico, interferire con il flusso di sostanze che attraversano le membrane cellulari in entrata e in uscita e modificare il comportamento delle cellule tumorali.
2.1.2. – La formazione di radicali liberi [6]
Il meccanismo alla base dell’insorgenza del danno comporta la formazione di RADICALI LIBERI, che danneggiano le proteine e le membrane cellulari, mutilano i geni e il DNA, riducono i livelli di ormoni antiossidanti, come la melatonina, alterano i processi enzimatici e biochimici essenziali per lo svolgimento delle normali funzioni fisiologiche e disturbano la normale trasmissione di energia elettromagnetica nei muscoli.
2.1.3. – La stimolazione della produzione di istamina I mastociti (le cellule che secernono l’istamina e altre sostanze) vengono destabilizzati dai radicali liberi. Gli studi condotti hanno dimostrato che i mastociti esposti a radiazioni in radio frequenza secernono una quantità doppia di istamina.
2.1.4. – L’alterazione dei livelli di calcio Le onde radio e i loro agenti distruttivi, i radicali liberi, alterano i livelli di calcio nel corpo, soprattutto a carico del sistema nervoso centrale, del cervello e del cuore. Si pensa che il livello di calcio (e forse di magnesio) all’interno delle cellule diminuisca provocando danni allo sviluppo, alla riproduzione e alla divisione cellulare, oltre che allo scambio di segnali fra l’esterno della cellula e il suo nucleo.
3. – Percezione a livello di opinione pubblica dei rischi legati ai CEM Il progresso tecnologico, nel senso più ampio del termine, è sempre stato associato a vari pericoli e rischi, sia presunti che reali; le applicazioni industriali, commerciali e domestiche che comportano la formazione di campi elettromagnetici (CEM) non fanno eccezione. In tutto il mondo l’opinione pubblica guarda con timore agli effetti negativi sulla salute che potrebbero derivare dall’esposizione ai CEM generati da sorgenti quali cavi dell’alta tensione, radar, telefoni cellulari e stazioni base, soprattutto nei bambini. Per questo motivo, in alcuni paesi viene fermamente osteggiata la costruzione di nuovi impianti di distribuzione dell’energia elettrica e di reti per la telefonia mobile. La storia recente ha mostrato che la carenza di dati relativi agli effetti sulla salute delle innovazioni tecnologiche talvolta non è l’unica ragione per cui l’opinione pubblica osteggia tali innovazioni. Anche la scarsa attenzione per le differenze di percezione dei rischi inadeguatamente rappresentata nelle informazioni della comunità scientifica, dei governi e delle industrie all’opinione pubblica.
3.1. – I pericoli e i rischi per la salute Per comprendere la percezione del rischio da parte della popolazione, è importante distinguere fra un pericolo e un rischio per la salute. Un pericolo può essere un oggetto o una serie di circostanze che potrebbero potenzialmente nuocere alla salute di una persona; il rischio è la possibilità (o probabilità) che una persona subisca un danno da un pericolo particolare. I CEM possono essere potenzialmente pericolosi, e il rischio per la salute dell’individuo dipende dai livelli di esposizione.
3.2. – La percezione del rischio Vi sono diversi fattori che influenzano la decisione degli individui di correre o meno un determinato rischio. Di solito, le persone percepiscono i rischi come trascurabili, accettabili, tollerabili o inaccettabili, e li mettono a confronto con i benefici, che dovrebbero essere decisamente superiori ai rischi. Queste percezioni possono dipendere dall’età delle persone, dal sesso, dal bagaglio culturale e dal livello d’istruzione. La natura del rischio può portare a diverse percezioni. Le inchieste condotte hanno individuato una serie di coppie dicotomiche di una determinata situazione, elencate di seguito, che generalmente incidono sulla percezione del rischio. Il primo fattore della coppia tende ad aumentare, l’altro a diminuire, la portata del rischio percepito.
3.2.1. – Esposizione involontaria/esposizione volontaria Questo è un fattore importante nella percezione del rischio, specialmente nel caso di sorgenti di radiazioni elettromagnetiche. Le persone che non usano i telefoni cellulari percepiscono come alto il rischio proveniente dai campi a radiofrequenze (RF) relativamente basse emesse dalle stazioni base dei telefoni cellulari. Tuttavia, coloro che utilizzano un telefono cellulare generalmente percepiscono come basso il rischio rappresentato dai campi a radiofrequenze generati dal telefono cellulare che usano per libera scelta, sebbene questo emetta radiazioni molto più intense.
3.2.2. – Mancanza di controllo personale/ sensazione di avere la situazione sotto controllo Se le persone non possono esprimere il loro parere in merito all’installazione di linee elettriche e stazioni base per i telefoni cellulari, in particolare in prossimità delle loro case, di scuole o campi da gioco, tenderanno a percepire come elevato il rischio connesso con gli impianti che generano CEM.
3.2.3. – Familiare/poco familiare La familiarità con una situazione, o la sensazione di comprendere la tecnologia aiutano a ridurre il livello di percezione del rischio. Questa aumenta quando la situazione o la tecnologia, come quella dei CEM, è nuova, estranea o difficile da comprendere. La percezione del grado di rischio può aumentare significativamente se vi è una comprensione scientifica incompleta riguardo ai potenziali effetti sulla salute causati da una situazione o da una tecnologia particolare.
3.2.4. – Temuto/non temuto Alcune malattie e affezioni, come il cancro, il dolore acuto e persistente e l’invalidità sono temute più di altre. Pertanto, anche una minima possibilità di sviluppare il cancro, soprattutto nei bambini a causa dell’esposizione a onde elettromagnetiche suscita particolare attenzione nell’opinione pubblica.
3.2.5. – Ingiustizia/giustizia Se le persone sono esposte a campi in radiofrequenza generati dalle stazioni base dei cellulari, ma non possiedono un telefonino, o se sono esposte ai campi elettrici e magnetici prodotti da una linea di trasmissione ad alta tensione che non fornisce energia elettrica alla loro comunità, considerano la situazione ingiusta ed è meno probabile che accettino i rischi ad essa associati. Nel caso di persone che non possiedono un telefono cellulare, per esempio, l’esposizione a campi di radiofrequenza delle stazioni base dei cellulari può essere percepita come un rischio elevato per le seguenti ragioni:
  • gli individui subiscono un’esposizione involontaria ai campi RF;
  • è ingiusto perché l’installazione delle stazioni base espone tutta la comunità ai campi RF, mentre ne beneficiano solo i pochi utenti della telefonia cellulare;
  • vi è una mancanza di controllo della diffusione di queste reti nelle comunità;
  • la maggior parte delle persone ha poca familiarità con la tecnologia della telefonia mobile, che trova incomprensibile;
  • l’informazione scientifica è insufficiente per valutare in modo preciso i rischi per la salute; e
  • vi è la probabilità che questa tecnologia possa provocare patologie che suscitano timore come il cancro.
4. – Protezione personale L’esposizione ai campi elettromagnetici è cumulativa. I nostri corpi possono sopportare una certa quantità di radiazioni provenienti dagli impianti elettrici e dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche presenti nelle abitazioni. Un’ulteriore sollecitazione geopatica, come quella proveniente dalle radiofrequenze, dai cavi dell’alta tensione o ancora dallo scorrimento di acque sotterranee può rappresentare la goccia che fa traboccare il vaso. Infatti, qualsiasi altra sorgente nociva andrà ad aggiungersi al carico e destabilizzerà l’organismo. Poiché non si può considerare in isolamento nessuna sorgente singola è necessario fare tutto il possibile per ridurre il carico complessivo, migliorando al contempo la vitalità dell’organismo e l’efficienza del sistema immunitario.
4.1. – Rafforzare le difese dell’organismo tramite l’alimentazione Una dieta antiossidante, disintossicante e povera di grassi è importante, in quanto livelli elevati di grassi saturi aumentano l’attività dei radicali liberi, ragion per cui si dovrebbe evitare di consumare cibi fritti, mentre si consiglia di assumere alimenti contenenti pectina (che si trova nelle mele) e farina di alghe, che contribuiscono entrambe a proteggere l’organismo legandosi con le tossine. si dovrebbero mangiare molti broccoli, cavoletti di Bruxelles, cavolo, cavolfiore e crescione (preferibilmente di agricoltura biologica). Si consiglia inoltre di usare oli come quello di girasole, cartamo, oliva e colza, e di assumere derivati dalla fermentazione del latte come lo yogurt e il latticello, che contengono il lactobacillus e altri batteri che proteggono il tratto gastrointestinale. Si raccomanda inoltre di integrare la dieta con antiossidanti come le vitamine A, C ed E, oltre al calcio e al magnesio, e a microelementi come il selenio, il germanio e il vanadio che inibiscono la formazione dei radicali liberi.
4.2. – Azioni specifiche di protezione personale La cosa più importante è essere coscienti dei rischi e prenderli seriamente, per quanto ciò sia difficile, perché le onde elettromagnetiche sono inodori, insapori, silenziose e incolori, e sembrano non comportare alcun rischio finché non ci si riflette. Possiamo ridurre al minimo l’esposizione:
- limitando l’uso di telefoni senza fili e cellulari.
- Stando lontani dal forno a microonde e avvicinandoci solo quando è strettamente necessario.
- Impedendo ai bambini di stare seduti troppo vicino alla televisione o allo schermo del computer (VDU) [7].
- Dormendo nella zona della casa più lontana dai cavi della luce, sorgenti di onde radio, ecc.
- Evitando di posizionare la televisione o il computer sulla parete confinante con il letto.
- Sedendosi ben lontani dalla TV.
- Evitando apparecchi che richiedono onde radio o emettono radiazioni di qualsiasi tipo.
- Staccando la spina di tutti gli apparecchi elettrici quando non sono in funzione.


5. – I monitor (VDU) e la nostra salute Un VDU non è altro che un monitor, simile allo schermo televisivo, sul quale vengono visualizzate informazioni inviate da un computer invece che i segnali trasmessi da un ripetitore televisivo. Quando furono introdotti per la prima volta nei luoghi di lavoro, i VDU vennero considerati come la causa di molti disturbi della salute, per esempio cefalee, capogiri, affaticamento, cataratte, problemi durante la gravidanza ed eritemi. Sono stati condotti diversi studi scientifici per individuare i possibili effetti sulla salute dei campi elettromagnetici. L’OMS [8] e altre agenzie hanno preso in esame diversi fattori, quali la qualità dell’aria degli ambienti, lo stress da lavoro e le questioni ergonomiche, come la postura e il modo di sedersi davanti al computer. Questi studi (vedi di seguito) hanno avanzato l’ipotesi che l’ambiente di lavoro, e non le emissioni CEM dei VDU, potrebbe costituire un fattore determinante degli eventuali effetti sulla salute associati all’uso del VDU. Segue una breve rassegna delle scoperte scientifiche fatte:
  • Controindicazioni in gravidanza Gli studi non sono riusciti a dimostrare l’esistenza di effetti sui processi riproduttivi a causa delle onde elettromagnetiche emesse da un VDU; tuttavia, hanno suggerito che se vi sono effetti sulla capacità riproduttiva, questi possono essere dovuti ad altri fattori presenti sul luogo di lavoro, come lo stress.
  • Effetti sulla vista. Non si è riscontrata alcuna correlazione fra cataratta e altre patologie oculistiche e il lavoro davanti a un VDU. I riverberi e i riflessi prodotti dagli schermi VDU sono stati identificati come fonte di affaticamento oculare e cefalee in circostanze estreme.
- Effetti sull’epidermide. Sono stati condotti degli studi su casi di persone che manifestavano sintomi abnormi come eritemi o pruriti, ma non si è potuto correlare tali sintomi alle emissioni CEM dei VDU. I test di laboratorio condotti su persone con tali sintomi hanno escluso che fossero il risultato di esposizioni a radiazioni CEM.
5.1. – Misure protettive Il timore che le onde elettromagnetiche irradiate dai VDU provochino effetti nocivi sulla salute ha condotto a una proliferazione di prodotti che dovrebbero offrire protezione dagli effetti nocivi di questi campi e dalle radiazioni, inclusi indumenti protettivi speciali, schermi protettivi o dispositivi "che assorbono le radiazioni" da applicare al VDU. A parte gli schermi che riducono il riverbero (che provoca l’affaticamento della vista), l’OMS non raccomanda l’utilizzo dei dispositivi di protezione, poiché i CEM e le radiazioni costituiscono solo una frazione minima dei limiti di esposizione consentiti in base agli standard internazionali. Tuttavia, sarebbe auspicabile dare qualche utile consiglio per evitare gli effetti temporanei e a lungo termine. Considerato che l’affaticamento oculare aumenta col diminuire della distanza dal monitor, la maggior parte degli esperti consiglia di fare qualche minuto di pausa per ogni ora passata davanti allo schermo. Si dovrebbe inoltre fare particolare attenzione all’illuminazione (sia naturale che artificiale) Quando si usa un monitor, bisognerebbe accertarsi sempre che tutte le fonti di luce siano a 90° rispetto allo schermo, al fine di impedire il crearsi di riflessi fastidiosi su di esso e l’affaticamento oculare che ne deriva.


6. – I telefoni cellulari e la saluteI telefoni cellulari sono apparecchi radio a bassa potenza che trasmettono e ricevono radiazioni MW con frequenze comprese tra 900 MHz e 1800 MHz. Una parte dell’energia delle onde radio emesse dai telefoni cellulari viene assorbita dalla testa dell’utente, soprattutto dai tessuti superficiali. Le linee guida sull’esposizione relativamente ai telefoni cellulari sono pertanto espresse in termini di energia assorbita in una piccola massa di tessuto del capo. La definizione di linee guida SAR è utile per indicare al pubblico quale livello di onde radio o di altre onde elettromagnetiche emesse dagli apparecchi elettrici può essere considerato sicuro. L’Icnirp [9] ha fissato il limite SAR per la popolazione a 2 watt per chilogrammo (W/kg). Di recente è stata condotta una ricerca sul SAR dalla EMC Technologies in Australia, (commissionata da K-Tip Magazine, Zurigo). I risultati della ricerca sono stati riportati dal Sunday lTimes il 3 dicembre 2000. I livelli SAR individuati dalla ricerca della EMC Technologies sono i seguenti:
Telefoni cellulari SAR in W/kg


Benefon Twin Dual 1,01
Bosch GSM 909 0,81
Ericsson A2618s 0,79
Ericsson R310s 0,94
Ericsson R320s 0,94
Ericsson T18s 0,61
Ericsson T28s 1,27
Motorola T2288 0,54
Motorola P7389 0,83
Motorola V3690 1,13
NEC db 4000 1,23
Nokia 3210 0,81
Nokia 3310 0,75
Nokia 6150 0,71
Nokia 6210 1,19
Nokia 7110 0,76
Nokia 8210 0,72
Nokia 8850 0,22
Nokia 8890 0,53
Panasonic EB GD92 1,07
Philips Ozeo 0,61
Samsung GSH 2400 1,17
Siemens S35I 0,99
Siemens M35I 1,14
Siemens C35I 1,19
Sony CMD-Z5 1,06
Swisscom Trend G366 1,05
Trium Aria 0,48.


Il SAR si misura in watt di energia irradiata, dove il limite SAR è una soglia di assorbimento misurata termicamente per ciascun grammo di tessuto cerebrale. Molti scienziati ritengono che gli standard SAR non dovrebbero essere utilizzati, in quanto
  • Il SAR misura solo gli effetti termici (riscaldamento) sui tessuti (simulati).
  • I calcoli SAR possono essere poco accurati.
  • Il SAR viene misurato su modelli sintetici e si basa su simulazioni, non su tessuti reali all’interno del capo.
  • Le procedure di prove di simulazione SAR non illustrano i reali effetti biologici delle radiazioni sull’organismo.
  • Il SAR non ha uno standard comune a livello mondiale. Il SAR viene misurato dai produttori ed è lasciato all’autoregolamentazione.
  • Il SAR viene misurato a livello dell’orecchio, e un SAR più basso non significa necessariamente che un telefono cellulare sia più sicuro di un altro, ma potrebbe dipendere dal fatto che il punto caldo delle radiazioni (il trasmettitore) è leggermente spostato rispetto all’orecchio. Infatti, basta una lieve modifica della distanze per avere una notevole differenza di SAR.
  • Il SAR viene calcolato come media su un dato periodo di tempo. Alcuni telefoni analogici e praticamente tutti i telefoni digitali possono emettere più di 2 watt per chilogrammo nel tessuto del capo, ma vengono considerati conformi agli standard SAR perché i segnali sono calcolati sui valori medi per un dato periodo di tempo. Per i telefoni delle reti GSM (digitali), vi sono centinaia di impulsi di energia irradiata al minuto che penetrano nel capo. E’ stato dimostrato che ciò comporta maggiori effetti biologici rispetto a radiazioni continue di uguale potenza e frequenza.
6.1. – Misure di protezione I sintomi più frequentemente riferiti dagli utenti dei telefoni cellulari sono cefalee senza causa apparente, problemi alla vista e all’udito, sensazioni di nausea o capogiri, pizzicori alla pelle e intorpidimento o arrossamento del viso e della nuca. Sebbene non vi siano prove scientifiche del fatto che le radiazioni emesse dai cellulari possano essere nocive, non è stato provato neanche che esse siano innocue. Se si dovesse scoprire che le emissioni elettromagnetiche della gamma di frequenza del telefonino causano dei problemi, allora l’uso di questi apparecchi tenendoli così vicino al capo farebbe sorgere chiaramente preoccupazioni. Vi è una serie di accorgimenti che gli utenti dei telefoni cellulari possono mettere in pratica se sono preoccupati di eventuali rischi per la loro salute:
  • non usare un telefono cellulare se si ha a portata di mano un telefono normale;
  • estrarre sempre l’antenna;
  • valutare l’ipotesi di installare il sistema viva voce in macchina;
  • se si possiede un telefono digitale, cercare di usarlo quando è possibile in luoghi aperti, in modo che il telefono possa trasmettere a un livello di potenza inferiore;
  • limitare il numero e la durata delle chiamate.
Grande preoccupazione viene inoltre espressa da coloro che portano un pacemaker o un apparecchio acustico. Come dovrebbero comportarsi? Le marche e i modelli di pacemaker presentano notevoli differenze nei livelli di immunità ai segnali GSM. Le persone che portano uno stimolatore cardiaco e desiderano usare un telefono GSM dovrebbero consultare il proprio cardiologo o il medico curante, che potrà quindi:
  • far riferimento alla letteratura sul modello di pacemaker per ottenere informazioni in merito alla questione;
  • - far riferimento alla letteratura sul modello di telefonino che si intende utilizzare per avere informazioni sui suoi parametri tecnici.
Le fonti di interferenza a carico degli apparecchi acustici possono avere svariate origini, come le luci fluorescenti, i computer e altri apparecchi elettronici, inclusi i telefoni cellulari. Il livello di interferenza varia fortemente secondo il tipo di apparecchio acustico. In generale, i modelli più vecchi e più ingombranti subiscono interferenze maggiori, mentre i più recenti apparecchi acustici sul mercato sono già protetti dalle interferenze di telefoni cellulari e si stanno continuamente sviluppando nuovi standard di compatibilità e nuovi prodotti acustici.
Chi porta un apparecchio acustico e teme le conseguenze dell’uso del cellulare, può adottare i seguenti accorgimenti:
  • se possibile, usare il cellulare dalla parte in cui non porta l’apparecchio acustico;
  • scegliere un apparecchio acustico con una maggiore protezione. In generale, gli apparecchi acustici di minori dimensioni, che si portano all’interno dell’orecchio hanno una maggiore protezione dalle interferenze rispetto a quelli esterni. E’ importante che al momento di scegliere un nuovo apparecchio acustico, l’utente ne provi l’uso con un telefono cellulare, per verificarne la compatibilità. E’ inoltre importante ricordare che il livello di potenza del trasmettitore del cellulare cambia a seconda del luogo geografico;
  • utilizzare accessori di viva voce. Vi sono diversi accessori che possono essere collegati all’apparecchio acustico del tipo viva voce o auricolare;
  • consultare il proprio otorinolaringoiatra.
Fintanto che non vi saranno prove certe sui possibili rischi sanitari, si dovranno adottare misure precauzionali per l’utilizzo dei telefoni cellulari.


7. – Il potere dell’informazione
Supponiamo che si dimostri in modo certo che le radiazioni dei telefoni cellulari provocano tumori: ritardare la diffusione della notizia anche di soli sei mesi potrebbe significare moltissimo in termini monetari. Come è stato già dimostrato con i dibattiti sul tabacco, l’ESB e il riscaldamento del pianeta, le grandi industrie sono restie ad accettare passivamente le scoperte scientifiche, quando queste vanno a colpire i loro interessi primari. Ciò che è un bene per il bilancio delle aziende non sempre è un bene per la salute pubblica. Prendiamo l’esempio del lavoro di due scienziati, finanziato da una società europea di telecomunicazioni. Il loro primo esperimento ha prodotto importanti risultati e ha suscitato l’attenzione degli esperti della telefonia senza fili, ma pochi hanno avuto accesso allo studio originale. Il pubblico ne è stato escluso, così come la comunità scientifica in generale. Solo la società di telecomunicazione ha avuto accesso ai dati, che sono stati condivisi con pochi altri. In questo modo si è perso un anno e mezzo, in cui altri ricercatori avrebbero potuto utilizzare queste conoscenze per affinare le loro indagini. Chiaramente, la questione degli effetti sanitari dei CEM è troppo complessa per potersi risolvere in un singolo laboratorio che opera in modo isolato. Ma quando l’industria ottiene conoscenze avanzate sui risultati di una ricerca, ha un maggior potere di influenza sugli sviluppi successivi. Questo a sua volta incide sulle decisioni politiche in merito ai tempi e ai finanziamenti delle ricerche. L’inevitabile conseguenza è che gli organi d’informazione e l’opinione pubblica non hanno la certezza di potersi fidare delle dichiarazioni rilasciate dalle società. Per completare il resoconto dei conflitti d’interesse sorti in questo caso va menzionato il ruolo avuto da un celebre consulente. Il giornale a cui è stato sottoposto lo studio in questione è Radiation Research, una delle principali testate che si occupano di studi sanitari sulle RF/MW, e il consulente è il condirettore, con responsabilità primarie in merito alle radiazioni non ionizzanti; tuttavia egli collabora anche con i produttori di telefonia senza fili di diversi paesi. Questo, ovviamente, porta a un conflitto di interessi: è un fatto piuttosto negativo che il consulente venga remunerato dall’industria dei telefoni cellulari mentre svolge il ruolo di depositario di informazioni scientifiche. Le società produttrici di telefoni cellulari e i loro consulenti non dovrebbero avere conoscenze in anteprima dei risultati delle ricerche. E’ necessario che vi sia una condizione di parità di accesso alle informazioni; fintanto che non si otterrà tale equilibrio, gli interessi privati continueranno a godere di un indebito vantaggio.
Le comunità sentono di avere il diritto di sapere cosa si propone e si progetta rispetto alla costruzione di impianti CEM che potrebbero essere dannosi per la loro salute, e chiedono di avere una certa misura di controllo e di poter prendere parte al processo decisionale. Fino a che non sarà creato un sistema efficace d’informazione pubblica e di comunicazione che coinvolga scienziati, governi, industria e la popolazione, si continuerà a non aver fiducia e a temere le nuove tecnologie CEM.
Autore: Federico BRUCCIANI sotto la supervisione di Graham CHAMBERS, Capo Unità STOA.
Quanto affermato in questa nota informativa STOA non riflette necessariamente la posizione del Parlamento Europeo.
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«Non propaganda ma testimonianza lo stile dei cristiani che vivono la Rete»
Fonte: http://www.aiart.org/ita/web/item.asp?nav=3412




E’ quanto afferma padre Antonio Spadaro, gesuita, redattore de «La Civiltà Catto¬lica ». Il Web non è un mezzo nuovo di annuncio ma un contesto in cui la fede è chiamata ad esprimersi per incontrare la sete di senso e verità che c’è in ogni uomo. Di Stefania Careddu dal sito di Avvenire del 5/6/11.

« La sfida non è quella di usare bene la Rete, ma di vivere bene al tempo della Rete». È questo per padre Antonio Spadaro, gesuita, redattore de «La Civiltà Cattolica » e autore di «Web 2.0. Reti di relazione» (Edizioni Paoline), l’obiettivo da raggiungere, grazie soprattutto al lavoro educativo.


Verità e autenticità sono compatibili con le logiche del Web e le possibilità di mascherare la propria identità?


Il vero nodo oggi è quello della formazione dell’identità personale che investe la vita «online» e «offline». Per questo Benedetto XVI scrive che le nuove tecnologie della comunicazione possono positivamente contribuire a soddisfare il desiderio di senso e di verità che resta l’aspirazione più profonda dell’essere umano. La Rete risponde in modo nuovo a desideri antichi dell’uomo. Cancellati i pregiudizi, la sfida è imparare semplicemente a vivere. E questo nel contesto di oggi, cioè rimanendo connessi in maniera fluida, naturale, etica e perfino spirituale, vivendo la Rete come uno degli ambienti di vita


In che modo i social network rivalutano la categoria della testimonianza e possono essere luoghi di annuncio?


Il Papa nel suo Messaggio ci fa capire come la società digitale non sia più comprensibile solo attraverso i contenuti, ma debba considerare le relazioni: al tempo delle reti partecipative l’uomo è sempre implicato direttamente in ciò che comunica. Quando le persone si scambiano informazioni stanno già condividendo se stesse, la loro visione del mondo, le speranze e gli ideali. I cristiani in Rete sono chiamati dunque non a una emittenza di contenuti religiosi, ma a una testimonianza che tocca scelte, preferenze, giudizi, anche quando non si parla del Vangelo esplicitamente. Quindi testimonianza, non propaganda.


Chiesa e Rete: quale è il terreno di incontro?


La Chiesa ha nell’annuncio e nella comunione due pilastri fondanti del suo essere. Ecco perché la Rete e la Chiesa sono due realtà da sempre destinate ad incontrarsi. Così la Rete non è un nuovo mezzo di evangelizzazione, ma un contesto in cui la fede è chiamata ad esprimersi non per una mera volontà di presenza, ma per una connaturalità del cristianesimo con la vita degli uomini. Le logiche della Rete hanno un impatto sul modo di pensare degli uomini e, dunque, anche sul modo di pensare la fede e la vita della Chiesa: proprio per animare il delicato dibattito sull’intelligenza della fede al tempo della Rete mi occupo di questi temi da oltre dieci anni su «La Civiltà Cattolica» e quest’anno ho creato il blog Cyberteologia.it
.


Generazione 2.0, cultura digitale per tutti: ha ancora senso parlare di alleanza educativa per il Web?


Oggi più che mai. Una delle sfide maggiori, specialmente per chi non è «nativo digitale», è di non vedere nella Rete una realtà parallela, ma uno spazio antropologico interconnesso in radice con gli altri della nostra vita. La Rete tende a diventare invisibile: per essere connessi basta avere uno smartphone in tasca. La Rete è un ambiente di conoscenza e di relazione chiamato a integrarsi sempre meglio e virtuosamente all’interno della nostra esistenza quotidiana.


COLLEGAMENTI ESTERNI

Ricordando padre Roberto Busa, il gesuita pioniere dell’ipertesto






 

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