- POST DEL 3/11/2014 AGGIORNATO AL 28/05/2018
- Dal 1987, la Madonna appare ad Anguera (Brasile) al veggente Pedro Régis, dettandogli messaggi per tutta l'umanità.
- I messaggi vengono trasmessi 3 volte a settimana: ogni martedì e sabato, più un altro giorno variabile.
ULTIMO MESSAGGIO IN ITALIANO DAL SITO WEB UFFICIALE BRASILIANOGli articoli e le informazioni contenute nei siti Web "linkati" sono di proprietà degli autori dei siti medesimi. Pertanto tutti i diritti nonché la responsabilità di quanto riportato in questi siti sono riservati esclusivamente ai loro autori.Questo post presente sul blog: https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/e Twitter: https://twitter.com/angueramessaggi è un interpretazione personale e non corrisponde necessariamente al vero significato dei messaggi, degli avvertimenti della Madonna al mondo e delle profezie annunciate da Nostra Signora ad Anguera.Si consiglia di visitare il sito web ufficiale brasiliano del veggente Pedro Regis:http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/ e la pagina dedicata al commento delle profezie: http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/cms/list/not%C3%ADcias(Gestore sito web: ANSA - Associacao Nossa Senhora de Anguera).
Previsto: il 13/07/1991 messaggio n. 425
Morti: di tipo spirituale – N.D
Colpiti: persone di ogni età e classe sociale
Area: multi-nazione
Fase: fruizione dei mass-media digitali – intensificazione uso personale
Descrizione evento: utilizzo della televisione, da parte di gruppi di potere politico/economico, come meccanismo sociale di controllo delle masse.
Fonte : diverse
·
Levitico capitolo 26, versetto 1
«Non vi farete idoli, né vi erigerete immagini scolpite o stele, né permetterete che nel vostro paese vi sia pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono il Signore vostro Dio.
AIUTO! NON HO TEMPO DI PREGARE. COMMENTI DI MASSIMILIANO BRUNO
Lc 1:37 nulla è impossibile a Dio».
Lc 21:34 State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in
dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi
addosso improvviso; 35 come un laccio esso si abbatterà sopra tutti
coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36 Vegliate e pregate
in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve
accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
Per
sfuggire a tutto ciò che dovrà accadere e comparire giusti davanti al Figlio
dell’ uomo, santificati dallo Spirito Santo che agisce in noi, dobbiamo
prendere l’abitudine di pregare sempre. Ogni volta che volgi il tuo sguardo al
cellulare termina con un Ave Maria. Limita il tempo ad internet, social media e
pc rinuncia a qualche programma tv.
Massimiliano Bruno
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Sapete quante volte guardiamo lo
smartphone? Un documentario le ha contate la risposta è: 150. All'incirca ogni
7 minuti.
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Aiuto! Non ho tempo per
pregare!
https://it.aleteia.org/…/06/09/aiuto-non-ho-tempo-per-preg…/
https://it.aleteia.org/…/06/09/aiuto-non-ho-tempo-per-preg…/
Prega in macchina, ascolta podcast o
radio cattolici, recita il Rosario mentre sei seduta nel traffico, leggi la
Bibbia o materiale religioso durante la pausa pranzo, recita il Rosario quando
vai a passeggiare o a corrrere, ascolta un artista cattolico come Audrey Assad
mentre pulisci casa, entra in chiesa per l’adorazione – anche solo per cinque
minuti. Se c’è mai stata una devozione particolarmente
adatta alle persone e alle mamme impegnate, è proprio l’Angelus. l
ringraziamento al momento dei pasti, l’offerta mattutina che puoi fare anche
sotto la doccia.
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Gli italiani passano 2 ore al giorno sui social media (e 4 davanti al pc)
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Italiani
teledipendenti, più di 4 ore al giorno davanti alla Tv
SEGNI DEI TEMPI
TELEVISIONE
La Madonna tocca questo tema in diversi messaggi, mostrandoci il pericolo dei vizi e annoverando la televisione tra i vizi moderni, forse come il principale: infatti, come Lei ci dice, la televisione toglie spazio al dialogo nelle famiglie e ruba tempo prezioso per la preghiera, allontanandoci da Dio.
Massimiliano Bruno
MESSAGGI DI ANGUERA CORRELATI ALLA PAROLA TELEVISIONE
161 – 15 aprile 1989
Cari figli, questo è ciò che vengo a
supplicare oggi: rinunciate
a fumare e, in particolare, ai programmi televisivi. Miei cari figli, la TELEVISIONE vi ha completamente distrutto. Dopo aver assistito ai programmi
televisivi non siete più in grado di concentrarvi e così non siete più in grado
di pregare. Non
perdete il vostro tempo guardando la TELEVISIONE,
rubando così momenti preziosi alla preghiera e all’ascolto delle mie parole. Attraverso la TELEVISIONE, l’intera FAMIGLIA è penetrata da una
sottile e diabolica tattica di divisione e corruzione. I più indifesi sono i
bambini e i giovani, che contemplo con la preoccupata tenerezza di una madre. La TELEVISIONE è una delle principali vie usate da satana per estendere il
suo regno. Molti addetti
alla produzione di programmi televisivi sono spiritualmente morti, perché si
dedicano completamente a satana. Satana, con le sue tattiche ingannevoli, porta
i miei poveri figli sulla strada che conduce alla perdizione. Vi chiedo, cari
figli del mio Cuore Immacolato, di non partecipare mai a spettacoli profani.
Chiudete i vostri occhi davanti alle facili seduzioni del mondo. Fuggite da
tutti quei luoghi dove la sacra dignità di Cristo è profanata. Mettete in
pratica quello che dico e sarete veri imitatori di mio Figlio Gesù. Grazie per
avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Continuate, continuate,
continuate a pregare. Pregate per i sacerdoti. Pregate per le vocazioni al
sacerdozio. Pregate per voi stessi. Pregate per le anime del purgatorio.
Pregate per il Santo Padre. Pregate che satana non riesca a distruggere i miei
progetti. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen. Rimanete nella pace.
163 – 22 aprile 1989
Cari figli, camminate sul sentiero che vi
ho mostrato. Se farete ciò aiuterete voi stessi e crescerete nella vita
spirituale. Ancora una volta vi chiedo di stare lontani dalla TELEVISIONE, perché possiate perseverare nella luce della purezza e
della Grazia. Non nutritevi di cibo avvelenato dall’impurità, dalle droghe,
dall’ immoralità e dall’infedeltà. Nutritevi piuttosto della Parola di Dio,
rafforzandovi spiritualmente e fortificando la vostra vita nella Grazia.
Fuggite
da ogni peccato, per quanto leggero esso possa essere. Date a ciascuno un buon
esempio di purezza, sobrietà e modestia. Date un buon esempio specialmente con un modo di vivere austero,
rifiutando gli stili sempre più provocatori e osceni. Non offendete più il mio
Gesù, perché Egli è già così offeso. Lo ripeto: nutritevi del cibo prezioso
della divina Eucaristia e, soprattutto, del Vangelo di Gesù. Accettate,
meditate e vivete i messaggi che la vostra Madre Celeste dona oggi in così
tanti modi. Lasciatevi guidare da me come bambini e io vi condurrò a Gesù. Tornate
a pregare di più, dedicatevi di più a Dio e adoratelo di più nel mistero
eucaristico, di modo che Lui diventi il sole
che illumina tutta la vostra vita. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi
benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete
nella pace.
168 – 9 maggio 1989
425 – 13 luglio 1991
Cari figli. Rivolgo questo invito a tutti
voi qui riuniti: convertitevi senza attendere. Rinunciate alle sigarette,
all’alcol e, in particolare, ai programmi televisivi. Tramite queste rinunce
potete aprire, nella vostra vita, uno spazio ancora maggiore per la preghiera e
l’ascolto dei miei santi messaggi. Sappiate, voi tutti, che la TELEVISIONE è lo strumento più forte e dannoso utilizzato dal mio avversario per portarvi al peccato e all’impurità. La TELEVISIONE è diventata, oggi, un idolo adorato da tutte le nazioni
della Terra, che entra nelle vostre case con un messaggio falso, nocivo a voi e
alla vostra anima. In questo modo, la TELEVISIONE
corrompe la vostra vita, depositando nei vostri cuori il seme del male. Non
assistete ai programmi televisivi, perché solo così diventerete grandi ai miei
occhi. Vi ripeto: non sono venuta per obbligarvi ma, come Madre, desidero
condurvi docilmente al PARADISO. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto
nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui
ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen. Rimanete nella pace.
587 – 16 gennaio 1993
Cari figli, cambiate le vostre vite,
poiché è l’unico modo in cui potete incontrare Gesù. Vengo dal cielo per
aiutarvi nel lungo sentiero della conversione e per donarvi gioia. Oggi il
vostro Brasile si è trasformato in una nazione infedele a Dio e, se non ci sarà
conversione, una grande
punizione si abbatterà sulla
vostra nazione. Quindi è giunto il momento nel quale dovreste cercare Gesù
attraverso il Vangelo e vivere fedelmente i suoi insegnamenti. Non siate
infedeli. Tornate, tornate, tornate. Fuggite dall’immoralità. Rinunciate alla TELEVISIONE se volete essere grandi agli occhi di Dio. L’immoralità
aumenta ogni giorno attraverso la TELEVISIONE e l’IRA DI DIO colpirà senza indugio. Ve lo ripeto: convertitevi. Questo è il
messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per
avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
600 - 16 febbraio 1993
Cari figli, sono vostra Madre e vengo dal
cielo per dirvi che siete il popolo di Dio, e che per questo dovreste fuggire
da ogni male. Chiudete i vostri occhi alle facili seduzioni del mondo,
rinunciate alla TELEVISIONE, fuggite dal carnevale, perché il carnevale è una festa satanica e, come figli di
Dio, dovreste stare lontani da queste feste che offendono il Signore e attirano
la Sua ira su di voi; Egli potrebbe anche abbandonarvi. State attenti.
Ascoltatemi. Questo è il messaggio che vi trasmetto oggi nel nome della
Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una
volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Rimanete nella pace.
746 - 18
gennaio 1994 (Penedo,
nello stato dell’Alagoas)
Cari figli, sono la Madre e la Regina del Brasile.
Sono anche, in modo speciale, Regina del vostro stato. Oggi vengo dal cielo per
chiedervi di tornare al Signore il più presto possibile. La vostra conversione
dovrebbe avvenire subito! Non state con le mani in mano. Avanti con me. Siate
tutti del Signore. Siate fedeli alla vostra Chiesa. Obbedite a Papa Giovanni Paolo II. Il mondo sarà coinvolto in un
grande scandalo e coloro che non obbediscono al Papa non lo sosterranno.
Pertanto, ascoltate quello che vi dicono i vostri superiori ecclesiastici.
Partecipate alla Santa Messa con gioia e devozione. Confessatevi sempre quando
sentite la necessità di purificare la vostra anima. Trovate il tempo per
pregare. Il mondo
va male perché sono pochi quelli che pregano. Un grande
castigo sta per abbattersi sull’umanità. Pregate e convertitevi. Tutto
dipende dalla vostra conversione. Non è un caso che io venga dal cielo. Vi amo tanto e
voglio aiutarvi. Aprite i vostri cuori a me. Datemi la vostra stessa esistenza
e non dimenticate di pregare il Santo ROSARIO. Fuggite dai luoghi dove viene
profanata la dignità dei cristiani. Rinunciate al FUMO, all’alcool e ai
programmi televisivi. La TELEVISIONE sta
distruggendo le famiglie. Abbiate il coraggio di rinunciare al peccato. Abbracciate
la grazia di Dio. Voglio che restiate sempre al mio fianco. Lasciate che io vi
guidi. Questo
è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie
per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
878
- 22 novembre 1994
Cari figli, vivete con semplicità e
cercate sempre di imitare il mio Gesù! Questa sera vengo dal cielo con il cuore
pieno di gioia per chiedervi di ritornare al Signore quanto prima possibile. Vi
invito a pregare, poiché senza preghiera è impossibile essere buoni cattolici.
Pregate tutti i giorni e vedrete quante grazie il Signore vi donerà. Rinunciate
al FUMO, agli alcolici e ai programmi televisivi, poiché la TELEVISIONE contribuisce alla distruzione di molte
famiglie. È giunta l’ora nella quale dovete essere interamente di Gesù.
Rifiutate la violenza e accettate la pace. Mostrate che tutti voi siete di
Cristo. Che le vostre azioni parlino del Signore più che le vostre parole.
Abbiate coraggio, fede e speranza. Non voglio obbligarvi, ma quello che dico deve
essere preso seriamente. Ascoltate quello che sto dicendo! Tramite questi
messaggi voglio portarvi a un ardente e continuo desiderio di Dio. Se volete
aiutarmi, ascoltatemi! Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome
della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una
volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Rimanete nella pace.
933 – 30 marzo 1995
Cari
figli, vi amo immensamente e desidero condurvi a Colui che è il vostro tutto.
Desidero dirvi che siete importanti per il Signore, e che Egli vi ama e vi
chiama alla sua Grazia. Non tiratevi indietro! Vivete in un tempo peggiore di
quello del diluvio. Fate attenzione!
Non allontanatevi dal Signore! Pregate, poiché solo pregando sarete in grado di
accettare ciò che sto dicendo. Non voglio obbligarvi, ma ciò che sto dicendo è
serio. Testimoniate che siete interamente di Cristo. Lavorate alla vostra
conversione! Allontanatevi dal peccato e da ogni tipo di immoralità! Rinunciate
alla TELEVISIONE, poiché la TELEVISIONE vi sta completamente distruggendo!
Desidero vedervi FELICI qui sulla terra e che ciascuno di voi sia con me in
cielo. Pentitevi! Convertitevi e assumete il vostro vero ruolo di cristiani!
Accompagnatemi sul sentiero della preghiera, dell’obbedienza, del dono di sé
nelle mani del Signore! Non tiratevi indietro! Avanti con gioia! Sono FELICE
per la vostra presenza. Che Dio vi benedica e vi doni la sua pace! Questo è il
messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per
avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
944 – 24 aprile 1995
Cari
figli, accogliete i miei appelli, poiché desidero condurvi al mio Gesù.
Ascoltate la voce della Chiesa. Ascoltate il mio amato figlio, Papa Giovanni Paolo II. Soffro a causa di coloro che
vivono nelle tenebre del peccato e di coloro che non obbediscono al vicario di
mio Figlio, Papa Giovanni Paolo II. Siate fedeli
ai comandamenti del Signore e della sua Chiesa! Amate la verità! Chi ama il
Signore ama la verità, poiché Egli è la Verità. Dite no al peccato e accettate
la proposta di pace che mio Figlio vi ha lasciato. Non vengo per obbligarvi, ma
ciò che dico è serio. Sappiate, voi tutti, che il tempo è breve e non c’è più
tempo da perdere. Non state con le mani in mano! Avanti! Seguite la via che vi
ho indicato. Pregate! Allontanatevi dai programmi televisivi. La TELEVISIONE sta distruggendo le famiglie. Rinunciate
anche al tabacco e all’alcool per poter vivere nella grazia del Signore. Sono
triste per coloro che si rendono schiavi del vizio e di ogni tipo di peccato. È
arrivata l’ora del vostro sì. Non tiratevi indietro! Vi amo e desidero
aiutarvi. Ascoltatemi! Vi invito anche e in modo speciale alla CONFESSIONE SETTIMANALE. Se i cristiani si
riconciliassero con Dio mediante la confessione, il mondo intero sarebbe curato
spiritualmente. Siete preziosi per il Signore, pertanto convertitevi. Questo è
il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie
per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Fonte traduzione messaggi: http://www.messaggidianguera.net/
LETTERA APOSTOLICA
IL RAPIDO SVILUPPO
DEL SOMMO PONTEFICE
GIOVANNI PAOLO II
AI RESPONSABILI
DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI
https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_letters/2005/documents/hf_jp-ii_apl_20050124_il-rapido-sviluppo.html
IL RAPIDO SVILUPPO
DEL SOMMO PONTEFICE
GIOVANNI PAOLO II
AI RESPONSABILI
DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI
https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_letters/2005/documents/hf_jp-ii_apl_20050124_il-rapido-sviluppo.html
1. Il rapido sviluppo delle tecnologie nel campo dei media è sicuramente uno dei segni del progresso dell'odierna società. Guardando a queste novità in continua evoluzione, appare ancor più attuale quanto si legge nel Decreto del Concilio Ecumenico Vaticano II Inter mirifica, promulgato dal mio venerato predecessore, il servo di Dio Paolo VI, il 4 dicembre 1963: «Tra le meravigliose invenzioni tecniche che, soprattutto ai nostri giorni, l'ingegno umano, con l'aiuto di Dio, ha tratto dal creato, la Madre Chiesa accoglie e segue con speciale cura quelle che più direttamente riguardano lo spirito dell'uomo e che hanno aperto nuove vie per comunicare, con massima facilità, notizie, idee e insegnamenti d'ogni genere».[1]
I. Un fecondo cammino sulla scia del Decreto Inter mirifica
2. Ad oltre quarant'anni dalla pubblicazione di quel documento appare quanto mai opportuno tornare a riflettere sulle «sfide» che le comunicazioni sociali costituiscono per la Chiesa, la quale, come fece notare Paolo VI, «si sentirebbe colpevole di fronte al suo Signore se non adoperasse questi potenti mezzi».[2] La Chiesa, infatti, non è chiamata soltanto ad usare i media per diffondere il Vangelo ma, oggi più che mai, ad integrare il messaggio salvifico nella 'nuova cultura' che i potenti strumenti della comunicazione creano ed amplificano. Essa avverte che l'uso delle tecniche e delle tecnologie della comunicazione contemporanea fa parte integrante della propria missione nel terzo millennio.
Mossa da questa consapevolezza, la comunità cristiana ha compiuto passi significativi nell'uso degli strumenti della comunicazione per l'informazione religiosa, per l'evangelizzazione e la catechesi, per la formazione degli operatori pastorali del settore e per l'educazione ad una matura responsabilità degli utenti e destinatari dei vari strumenti della comunicazione.
3. Molteplici sono le sfide per la nuova evangelizzazione in un mondo ricco di potenzialità comunicative come il nostro. In considerazione di ciò nella Lettera enciclicaRedemptoris missioho voluto sottolineare che il primo areopago del tempo moderno è ilmondo della comunicazione, capace di unificare l'umanità rendendola — come si suol dire — «un villaggio globale». I mezzi di comunicazione sociale hanno raggiunto una tale importanza da essere per molti il principale strumento di guida e di ispirazione per i comportamenti individuali, familiari, sociali. Si tratta di un problema complesso, poiché tale cultura, prima ancora che dai contenuti, nasce dal fatto stesso che esistono nuovi modi di comunicare con tecniche e linguaggi inediti.
La nostra è un'epoca di comunicazione globale, dove tanti momenti dell'esistenza umana si snodano attraverso processi mediatici, o perlomeno con essi devono confrontarsi. Mi limito a ricordare la formazione della personalità e della coscienza, l'interpretazione e la strutturazione dei legami affettivi, l'articolazione delle fasi educative e formative, l'elaborazione e la diffusione di fenomeni culturali, lo sviluppo della vita sociale, politica ed economica.
In una visione organica e corretta dello sviluppo dell'essere umano, i media possono e devono promuovere la giustizia e la solidarietà, riportando in modo accurato e veritiero gli eventi, analizzando compiutamente le situazioni e i problemi, dando voce alle diverse opinioni. I criteri supremi della verità e della giustizia, nell'esercizio maturo della libertà e della responsabilità, costituiscono l'orizzonte entro cui si situa un'autentica deontologia nella fruizione dei moderni potenti mezzi di comunicazione sociale.
II.Discernimento evangelico e impegno missionario
4. Anche il mondo dei media abbisogna della redenzione di Cristo. Per analizzare con gli occhi della fede i processi e il valore delle comunicazioni sociali può essere di indubbio aiuto l'approfondimento della Sacra Scrittura, la quale si presenta come un «grande codice» di comunicazione di un messaggio non effimero ed occasionale, ma fondamentale per la sua valenza salvifica.
La storia della salvezza racconta e documenta la comunicazione di Dio con l'uomo, comunicazione che utilizza tutte le forme e le modulazioni del comunicare. L'essere umano è stato creato a immagine e somiglianza di Dio, per accogliere la rivelazione divina e per intessere un dialogo d'amore con Lui. A causa del peccato, questa capacità di dialogo a livello sia personale che sociale si è alterata, e gli uomini hanno fatto e continuano a fare l'amara esperienza dell'incomprensione e della lontananza. Dio però non li ha abbandonati e ha inviato loro il suo stesso Figlio (cfrMc 12, 1-11). Nel Verbo fatto carne l'evento comunicativo assume il suo massimo spessore salvifico: è così donata all'uomo, nello Spirito Santo, la capacità di ricevere la salvezza e di annunciarla e testimoniarla ai fratelli.
5. La comunicazione tra Dio e l'umanità ha raggiunto dunque la sua perfezione nel Verbo fatto carne. L'atto d'amore attraverso il quale Dio si rivela, unito alla risposta di fede dell'umanità, genera un dialogo fecondo. Proprio per questo, facendo nostra, in un certo modo, la richiesta dei discepoli «insegnaci a pregare» (Lc 11,1), possiamo domandare al Signore di guidarci a capire come comunicare con Dio e con gli uomini attraverso i meravigliosi strumenti della comunicazione sociale. Ricondotti nell'orizzonte di tale comunicazione ultima e decisiva, i media si rivelano una provvidenziale opportunità per raggiungere gli uomini in ogni latitudine, superando barriere di tempo, di spazio e di lingua, formulando nelle modalità più diverse i contenuti della fede ed offrendo a chiunque è in ricerca approdi sicuri che permettano di entrare in dialogo con il mistero di Dio rivelato pienamente in Cristo Gesù.
Il Verbo incarnato ci ha lasciato l'esempio di come comunicare con il Padre e con gli uomini, sia vivendo momenti di silenzio e di raccoglimento, sia predicando in ogni luogo e con i vari linguaggi possibili. Egli spiega le Scritture, si esprime in parabole, dialoga nell'intimità delle case, parla nelle piazze, lungo le strade, sulle sponde del lago, sulle sommità dei monti. L'incontro personale con Lui non lascia indifferenti, anzi stimola ad imitarlo: «Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti» (Mt 10,27).
Vi è poi un momento culminante in cui la comunicazione si fa comunione piena: è l'incontro eucaristico. Riconoscendo Gesù nella «frazione del pane» (cfr Lc 24,30-31), i credenti si sentono spinti ad annunciare la sua morte e risurrezione e a diventare coraggiosi e gioiosi testimoni del suo Regno (cfrLc 24,35).
6. Grazie alla Redenzione, la capacità comunicativa dei credenti è sanata e rinnovata. L'incontro con Cristo li costituisce nuove creature, permette loro di entrare a far parte di quel popolo che Egli si è conquistato con il suo sangue morendo sulla Croce, e li introduce nella vita intima della Trinità, che è comunicazione continua e circolare di amore perfetto e infinito tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
La comunicazione permea le dimensioni essenziali della Chiesa, chiamata ad annunciare a tutti il lieto messaggio della salvezza. Per questo essa assume le opportunità offerte dagli strumenti della comunicazione sociale come percorsi dati provvidenzialmente da Dio ai nostri giorni per accrescere la comunione e rendere più incisivo l'annuncio.[3] I media permettono di manifestare il carattere universale del Popolo di Dio, favorendo uno scambio più intenso e immediato tra le Chiese locali, alimentando la reciproca conoscenza e la collaborazione.
Rendiamo grazie a Dio per la presenza di questi potenti mezzi che, se usati dai credenti con il genio della fede e nella docilità alla luce dello Spirito Santo, possono contribuire a facilitare la diffusione del Vangelo e a rendere più efficaci i vincoli di comunione tra le comunità ecclesiali.
III. Cambiamento di mentalità e rinnovamento pastorale
7. Nei mezzi della comunicazione la Chiesa trova un sostegno prezioso per diffondere il Vangelo e i valori religiosi, per promuovere il dialogo e la cooperazione ecumenica e interreligiosa, come pure per difendere quei solidi principi che sono indispensabili per costruire una società rispettosa della dignità della persona umana e attenta al bene comune. Essa li impiega volentieri per fornire informazioni su se stessa e dilatare i confini dell'evangelizzazione, della catechesi e della formazione e ne considera l'utilizzo come una risposta al comando del Signore: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura» (Mc 16,15).
Missione certamente non facile in questa nostra epoca, in cui va diffondendosi la convinzione che il tempo delle certezze sia irrimediabilmente passato: per molti l'uomo dovrebbe imparare a vivere in un orizzonte di totale assenza di senso, all'insegna del provvisorio e del fuggevole.[4] In questo contesto, gli strumenti di comunicazione possono essere usati «per proclamare il Vangelo o per ridurlo al silenzio nei cuori degli uomini».[5] Ciò rappresenta una sfida seria per i credenti, soprattutto genitori, famiglie e quanti sono responsabili della formazione dell'infanzia e della gioventù. Con prudenza e saggezza pastorale vanno incoraggiati nella comunità ecclesiale coloro che hanno particolari doti per operare nel mondo dei media, perché diventino professionisti capaci di dialogare con il vasto mondo mass-mediale.
8. Valorizzare i media non tocca però solamente agli «addetti» del settore, bensì a tutta la Comunità ecclesiale. Se, come è stato già rilevato, le comunicazioni sociali interessano diversi ambiti dell'espressione della fede, i cristiani devono tenere conto della cultura mediatica in cui vivono: dalla liturgia, somma e fondamentale espressione della comunicazione con Dio e con i fratelli, alla catechesi che non può prescindere dal fatto di rivolgersi a soggetti che risentono dei linguaggi e della cultura contemporanei.
Il fenomeno attuale delle comunicazioni sociali spinge la Chiesa ad una sorta di revisione pastorale e culturale così da essere in grado di affrontare in modo adeguato il passaggio epocale che stiamo vivendo. Di questa esigenza devono farsi interpreti anzitutto i Pastori: è infatti importante adoperarsi perché l'annuncio del Vangelo avvenga in modo incisivo, che ne stimoli l'ascolto e ne favorisca l'accoglimento.[6] Una particolare responsabilità, in questo campo, è riservata alle persone consacrate, che dal proprio carisma istituzionale sono orientate all'impegno nel campo delle comunicazioni sociali. Formate spiritualmente e professionalmente, esse «prestino volentieri il loro servizio, secondo le opportunità pastorali [...] affinché da una parte siano scongiurati i danni provocati dall'uso viziato dei mezzi e dall'altra venga promossa una superiore qualità delle trasmissioni, con messaggi rispettosi della legge morale e ricchi di valori umani e cristiani».[7]
9. È proprio in considerazione dell'importanza dei media che già quindici anni or sono giudicavo inopportuno lasciarli all'iniziativa di singoli o di piccoli gruppi, e suggerivo di inserirli con evidenza nella programmazione pastorale.[8] Le nuove tecnologie, in particolare, creano ulteriori opportunità per una comunicazione intesa come servizio al governo pastorale e all'organizzazione dei molteplici compiti della comunità cristiana. Si pensi, ad esempio, a come internet non solo fornisca risorse per una maggiore informazione, ma abitui le persone ad una comunicazione interattiva.[9] Molti cristiani stanno già utilizzando in modo creativo questo nuovo strumento, esplorandone le potenzialità nell'evangelizzazione, nell'educazione, nella comunicazione interna, nell'amministrazione e nel governo. Ma a fianco di internet vanno utilizzati altri nuovi media e verificate tutte le possibili valorizzazioni di strumenti tradizionali. Quotidiani e giornali, pubblicazioni di varia natura, televisioni e radio cattoliche rimangono molto utili in un panorama completo della comunicazione ecclesiale.
Mentre i contenuti vanno naturalmente adattati alle necessità dei differenti gruppi, il loro scopo dovrebbe sempre essere quello di rendere le persone consapevoli della dimensione etica e morale dell'informazione.[10] Allo stesso modo, è importante garantire formazione ed attenzione pastorale ai professionisti della comunicazione. Spesso questi uomini e queste donne si trovano di fronte a pressioni particolari e a dilemmi etici che emergono dal lavoro quotidiano; molti di loro «sono sinceramente desiderosi di sapere e di praticare ciò che è giusto in campo etico e morale», e attendono dalla Chiesa orientamento e sostegno.[11]
IV.I media, crocevia delle grandi questioni sociali
10. La Chiesa, che in forza del messaggio di salvezza affidatole dal suo Signore è anche maestra di umanità, avverte il dovere di offrire il proprio contributo per una migliore comprensione delle prospettive e delle responsabilità connesse con gli attuali sviluppi delle comunicazioni sociali. Proprio perché influiscono sulla coscienza dei singoli, ne formano la mentalità e ne determinano la visione delle cose, occorre ribadire in modo forte e chiaro che gli strumenti della comunicazione sociale costituiscono un patrimonio da tutelare e promuovere. È necessario che anche le comunicazioni sociali entrino in un quadro di diritti e doveri organicamente strutturati, dal punto di vista sia della formazione e della responsabilità etica che del riferimento alle leggi ed alle competenze istituzionali.
Il positivo sviluppo dei media a servizio del bene comune è una responsabilità di tutti e di ciascuno.[12] Per i forti legami che i media hanno con l'economia, la politica e la cultura, è necessario un sistema di gestione che sia in grado di salvaguardare la centralità e la dignità della persona, il primato della famiglia, cellula fondamentale della società, ed il corretto rapporto tra i diversi soggetti.
11. S'impongono alcune scelte riconducibili a tre fondamentali opzioni:formazione,partecipazione,dialogo.
In primo luogo occorre una vasta opera formativa per far sì che i media siano conosciuti e usati in modo consapevole e appropriato. I nuovi linguaggi da loro introdotti modificano i processi di apprendimento e la qualità delle relazioni umane, per cui senza un'adeguata formazione si corre il rischio che essi, anziché essere al servizio delle persone, giungano a strumentalizzarle e condizionarle pesantemente. Questo vale, in modo speciale, per i giovani che manifestano una naturale propensione alle innovazioni tecnologiche, ed anche per questo hanno ancor più bisogno di essere educati all'utilizzo responsabile e critico dei media.
In secondo luogo, vorrei richiamare l'attenzione sull'accesso ai media e sullapartecipazione corresponsabile alla loro gestione. Se le comunicazioni sociali sono un bene destinato all'intera umanità, vanno trovate forme sempre aggiornate per rendere possibile un'ampia partecipazione alla loro gestione, anche attraverso opportuni provvedimenti legislativi. Occorre far crescere la cultura della corresponsabilità.
Da ultimo, non vanno dimenticate le grandi potenzialità che i media hanno nel favorire ildialogo, divenendo veicoli di reciproca conoscenza, di solidarietà e di pace. Essi costituiscono una risorsa positiva potente, se messi a servizio della comprensione tra i popoli; un'«arma» distruttiva, se usati per alimentare ingiustizie e conflitti. In maniera profetica il mio venerato predecessore, il Beato Giovanni XXIII, nell'Enciclica Pacem in terris, aveva già messo in guardia l'umanità da tali potenziali rischi.[13]
12. Grande interesse desta la riflessione sul ruolo «dell'opinione pubblica nella Chiesa» e «della Chiesa nell'opinione pubblica». Incontrando gli editori dei periodici cattolici, il mio venerato predecessore Pio XII ebbe a dire che qualcosa mancherebbe nella vita della Chiesa se non vi fosse l'opinione pubblica. Questo stesso concetto è stato ribadito in altre circostanze,[14] e nel Codice di Diritto Canonico è riconosciuto, a determinate condizioni, il diritto all'espressione della propria opinione.[15] Se è vero che le verità di fede non sono aperte ad interpretazioni arbitrarie e il rispetto per i diritti degli altri crea limiti intrinseci all'espressione delle proprie valutazioni, non è meno vero che in altri campi esiste tra i cattolici uno spazio per lo scambio di opinioni, in un dialogo rispettoso della giustizia e della prudenza.
Sia la comunicazione all'interno della comunità ecclesiale che quella della Chiesa con il mondo richiedono trasparenza e un modo nuovo di affrontare le questioni connesse con l'universo dei media. Tale comunicazione deve tendere a un dialogo costruttivo per promuovere nella comunità cristiana un'opinione pubblica rettamente informata e capace di discernimento. La Chiesa ha la necessità e il diritto di far conoscere le proprie attività, come altre istituzioni e gruppi, ma al tempo stesso, quando necessario, deve potersi garantire un'adeguata riservatezza, senza che ciò pregiudichi una comunicazione puntuale e sufficiente sui fatti ecclesiali. È questo uno dei campi dove maggiormente è richiesta la collaborazione tra fedeli laici e Pastori, giacché, come opportunamente sottolinea il Concilio, «da questi familiari rapporti tra i laici e i Pastori si devono attendere molti vantaggi per la Chiesa: in questo modo infatti si è fortificato nei laici il senso della loro responsabilità, ne è favorito lo slancio e le loro forze più facilmente vengono associate all'opera dei Pastori. E questi, aiutati dall'esperienza dei laici, possono giudicare con più chiarezza e più giustamente sia in materia spirituale che temporale, così che tutta la Chiesa, sostenuta da tutti i suoi membri, possa compiere con maggiore efficacia la sua missione per la vita del mondo».[16]
V.Comunicare con la forza dello Spirito Santo
13. Per i credenti e per le persone di buona volontà la grande sfida in questo nostro tempo è sostenere una comunicazione veritiera e libera, che contribuisca a consolidare il progresso integrale del mondo. A tutti è chiesto di saper coltivare un attento discernimento e una costante vigilanza, maturando una sana capacità critica di fronte alla forza persuasiva dei mezzi di comunicazione.
Anche in questo campo i credenti in Cristo sanno di poter contare sull'aiuto dello Spirito Santo. Aiuto ancor più necessario se si considera quanto amplificate possano risultare le difficoltà intrinseche della comunicazione a causa delle ideologie, del desiderio di guadagno e di potere, delle rivalità e dei conflitti tra individui e gruppi, come pure a motivo delle umane fragilità e dei mali sociali. Le moderne tecnologie aumentano in maniera impressionante la velocità, la quantità e la portata della comunicazione, ma non favoriscono altrettanto quel fragile scambio tra mente e mente, tra cuore e cuore, che deve caratterizzare ogni comunicazione al servizio della solidarietà e dell'amore.
Nella storia della salvezza Cristo si è presentato a noi come «comunicatore» del Padre: «Dio, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio» (Eb 1,2). Parola eterna fatta carne, Egli, nel comunicarsi, manifesta sempre rispetto per coloro che ascoltano, insegna la comprensione della loro situazione e dei loro bisogni, spinge alla compassione per la loro sofferenza e alla risoluta determinazione nel dire loro quello che hanno bisogno di sentire, senza imposizioni o compromessi, inganno o manipolazione. Gesù insegna che la comunicazione è un atto morale: «L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive. Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio, poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato» (Mt 12,35-37).
14. L'apostolo Paolo ha un chiaro messaggio per quanti sono impegnati nella comunicazione sociale — politici, comunicatori professionisti, spettatori: «Bando alla menzogna: dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri [...]Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano» (Ef 4,25.29).
Agli operatori della comunicazione, e specialmente ai credenti che operano in questo importante ambito della società, applico l'invito che fin dall'inizio del mio ministero di Pastore della Chiesa universale ho voluto lanciare al mondo intero: «Non abbiate paura!».
Non abbiate paura delle nuove tecnologie!Esse sono «tra le cose meravigliose» — «inter mirifica» — che Dio ci ha messo a disposizione per scoprire, usare, far conoscere la verità, anche la verità sulla nostra dignità e sul nostro destino di figli suoi, eredi del suo Regno eterno.
Non abbiate paura dell'opposizione del mondo!Gesù ci ha assicurato «Io ho vinto il mondo!» (Gv 16,33).
Non abbiate paura nemmeno della vostra debolezza e della vostra inadeguatezza!Il divino Maestro ha detto: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20). Comunicate il messaggio di speranza, di grazia e di amore di Cristo, mantenendo sempre viva, in questo mondo che passa, l'eterna prospettiva del Cielo, prospettiva che nessun mezzo di comunicazione potrà mai direttamente raggiungere: «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo: queste ha preparato Dio per coloro che lo amano» (1Cor 2,9).
A Maria, che ci ha donato il Verbo della vita e di Lui ha serbato nel cuore le imperiture parole, affido il cammino della Chiesa nel mondo d'oggi. Ci aiuti la Vergine Santa a comunicare con ogni mezzo la bellezza e la gioia della vita in Cristo nostro Salvatore.
A tutti la mia Benedizione!
Dal Vaticano, 24 gennaio 2005, memoria di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
IOANNES PAULUS II
Messaggio, 13 febbraio 1986 Medjugorje
"Cari figli, questa Quaresima è per voi uno speciale stimolo al cambiamento di vita. Cominciate fin da questo momento! Spegnete il televisoree lasciate in disparte le varie cose che non sono utili per voi. Cari figli, vi invito alla conversione individuale. Questo tempo è per voi! Grazie per aver risposto alla mia chiamata! "
Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l'anima del popolo italiano: il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto, la televisione), non solo l'ha scalfita, ma l'ha lacerata, violata, bruttata per sempre.
(Pierpaolo Pasolini, "Corriere della Sera", 9 dicembre 1973)
Due ricerche effettuate in Australia e a Taiwan
Meno tv e più sport,
l'elisir di lunga vita
Link diretto: http://www.corriere.it/salute/11_agosto_16/meno-tv-piu-sport_3d352524-c803-11e0-9dd1-bf930586114f.shtml
Un'ora di televisione ha lo stesso effetto di due sigarette: la vita si accorcia di 22 minuti
SALUTE: ESPERTI LANCIANO ALLARME, TROPPA TV 'ACCORCIA' VITA DI 5 ANNITroppa tv uccide, studio rivela: 1 ora di visione accorcia la vita ... |
Il Papa ammonisce: troppa tv fa male ai ragazzi
Fonte: http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/21/Papa_ammonisce_troppa_male_ragazzi_co_9_020421083.shtml
PASOLINI, CONTRO LA TELEVISIONE
Fonte: http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaP/Pasolini_01.htm
Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi.
(Pierpaolo Pasolini, "Corriere della Sera", 9 dicembre 1973)
Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi.
(Pierpaolo Pasolini, "Corriere della Sera", 9 dicembre 1973)
La tv? Fa male ai giovani
Fonte: http://punto-informatico.it/2059319/PI/News/tv-fa-male-ai-giovani.aspx
Uno studio neozelandese indica che che molte ore di televisione possono danneggiare i bambini che, da adolescenti, rischiano di soffrire di disturbi dell'attenzione
Dario d'Elia
venerdì 7 settembre 2007
Uno studio neozelandese indica che che molte ore di televisione possono danneggiare i bambini che, da adolescenti, rischiano di soffrire di disturbi dell'attenzione
Dario d'Elia
venerdì 7 settembre 2007
"Mai soli davanti al piccolo schermo"
Fonte: articolo tratto dal sito ELETTROSMOG.COM
Fonte: http://www.chiesacattolica.it/comunicazione/ucs___ufficio_nazionale_per_le_comunicazioni_sociali/area_stampa/00010439_Mai_soli_davanti_al_piccolo_schermo.html
La fascia protetta non è un’area in cui un genitore si può fidare di lasciare i bambini davanti alla tv e non è più accettabile che le emittenti, per paura di perdere l’audience degli adulti, sottovalutino questa situazione.
Televisione e violenza
Fonte: http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:ezY7ImklofYJ:it.wikipedia.org/wiki/Psicologia_sociale+contro+la+televisione+studio+psicologico&cd=1&hl=en&ct=clnk&client=firefox-a&source=www.google.comù
continua su: http://tv.fanpage.it/la-tv-uccide-come-le-sigarette-ecco-i-risultati-choc-di-una-ricerca/#ixzz1VP1JxqcE
http://tv.fanpage.it
La tivù somministrata ai bambini è strettamente collegata a malattie come il cancro, l’autismo e la demenza
Tratto dalla rivista on line The Scotsman.com
Articolo di Fergus Sheppard - Lunedì 19 Febbraio 2007
Traduzione per www.disinformazione.ita cura di Lorenza Veronese
Fonte: http://www.disinformazione.it/danni_televisione.htm
Affermazione del dott. Aric Sigman «
Dannosa e intollerabile la violenza in televisione
Fonte: http://www.aiart.org/ita/web/item.asp?nav=268
ASSOCIAZIONE SPETTATORI ONLUS
Sono scientificamente provati i danni psichici e fisici procurati dalla violenza in Tv.
Di Claudia Di Lorenzi
Dannosa e intollerabile la violenza in televisione di Claudia Di Lorenzi
Elettrosmog
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Elettrosmog
Con il termine elettrosmog si designa l'inquinamentoelettromagnetico da radiazioninon ionizzanti, quali quelle prodotte da emittenti radiofoniche, cavi elettrici percorsi da correnti alternatedi forte intensità (come gli elettrodottidella rete di distribuzione), reti per telefonia cellulare, e dagli stessi telefoni cellularied apparati wirelessutilizzati in ambito soprattutto informatico.
L'opinione pubblicaha recentemente concentrato la sua attenzione su questo tema a causa delle campagne di sensibilizzazione promosse da comitati di cittadini, associazioni e partitidi ispirazione ambientalista, che hanno espresso preoccupazione per la salute dei cittadini. L'esistenza di un rischio rilevante per la salute è però a tutt'oggi controversa, al punto che da alcuni l'intera questione viene considerata il frutto di un allarmismo ingiustificato.
Con il termine elettrosmog si designa l'inquinamentoelettromagnetico da radiazioninon ionizzanti, quali quelle prodotte da emittenti radiofoniche, cavi elettrici percorsi da correnti alternatedi forte intensità (come gli elettrodottidella rete di distribuzione), reti per telefonia cellulare, e dagli stessi telefoni cellularied apparati wirelessutilizzati in ambito soprattutto informatico.
L'opinione pubblicaha recentemente concentrato la sua attenzione su questo tema a causa delle campagne di sensibilizzazione promosse da comitati di cittadini, associazioni e partitidi ispirazione ambientalista, che hanno espresso preoccupazione per la salute dei cittadini. L'esistenza di un rischio rilevante per la salute è però a tutt'oggi controversa, al punto che da alcuni l'intera questione viene considerata il frutto di un allarmismo ingiustificato.
Studi epidemiologici
Uno studio epidemiologico serio richiede tempi di molti anni, un campione scelto con attenzione per essere rappresentativo della popolazione da cui è estratto e ingenti investimenti; la ricerca finanziata da privati è guardata con scetticismo da alcuni, poiché un privato in genere è restio a sostenere risultati sfavorevoli ai propri interessi economici. Gli studi che sostengono di aver trovato correlazioni significative tra l'esposizione a radiazione elettromagnetica a bassa frequenzae l'insorgenza di effetti a lungo termine (quali leucemiae vari tipi tumore) sono spesso contestati sulla base della presunta non significatività statistica del risultato, dovuta principalmente alla ristrettezza del campione. Uno studio comparato che ha analizzato gli studi compiuti negli ultimi 6 anni sull elettrosmog non ha trovato correlazione tra l'insorgenza di tumori al cervello e un utilizzo medio del telefono cellulare per un periodo inferiore ai 10 anni.[1]
Effetti accertati
Un effetto accertato delle onde elettromagnetiche cosiddette ad alta frequenza (anche se non ionizzanti) è l'innalzamento della temperaturadei tessuti biologici attraversati, soprattutto quelli più ricchi di acqua. Nel caso dei telefoni cellulari, la potenza irradiata è bassa (solitamente minore di 1 watt) così che il riscaldamento prodotto è dell'ordine di poche frazioni di grado, quasi interamente localizzato nella testa dell'utente, inferiore comunque all'effetto di una esposizione di pari durata alla radiazione solare.
I soggetti portatori di pacemakerdovrebbero rispettare una distanza maggiore di 1 metro fra il telefono e il dispositivo medico, poiché le onde E.M. prodotte possono creare dei falsi impulsi nei circuiti che potrebbero scoordinare il ritmo.
Esistono studi che documentano svariati effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana.
I limiti imposti dall'ente americano tengono finora esclusivamente in considerazione gli effetti termici, di riscaldamento cutaneo causato dalle microonde.
I soggetti portatori di pacemakerdovrebbero rispettare una distanza maggiore di 1 metro fra il telefono e il dispositivo medico, poiché le onde E.M. prodotte possono creare dei falsi impulsi nei circuiti che potrebbero scoordinare il ritmo.
Esistono studi che documentano svariati effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana.
I limiti imposti dall'ente americano tengono finora esclusivamente in considerazione gli effetti termici, di riscaldamento cutaneo causato dalle microonde.
- Le radiazioni di microonde causano almeno due meccanismi che sono alla base dello sviluppo di un cancro: micronuclei e shock termico delle proteine.
- Shock termico delle proteine: Quando avviene il surriscaldamento di punti nei tessuti umani, il corpo produce proteine per far fronte allo shock termico nel tentativo di proteggere e riparare le cellule surriscaldate[2]. Queste proteine proteggono anche le cellule cancerose rendendole resistenti alle terapie[3]. In molti tumori il numero di queste proteine risulta altissimo.
- Formazione di micronuclei: I micronuclei sono filamenti spezzati del DNA ed indicano che le cellule non sono più in grado di ripararsi correttamente. Gli studi condotti dall'industria delle telecomunicazioni confermano che le radiazioni dei cellulari producono micronuclei nelle cellule ematiche umane a livelli ben più bassi rispetto a quelli previsti dalle normative in materia di esposizione del governo statunitense[4]. Tutti i tumori sono causati da un danno genetico e la presenza di micronuclei nelle cellule è il primo segnale d'allarme del cancro. I medici che curavano le vittime del disastro nucleare di Chernobyl del 1986 usavano l'esame dei micronuclei per determinare l'estensione del danno causato dalle radiazioni. A proposito, David de Pomerai, tossicologo molecolare britannico, ha confermato che le cellule con danni genetici non risanati possono diventare cancerogene in maniera molto più aggressiva[5]. Il ricercatore britannico Alisdair Phillips ha effettuato un'analisi più quantitativa che dà un'idea di questo aumento di aggressività delle cellule cancerogene con danni genetici, ed ha scoperto che pochi minuti di esposizione a radiazioni simili a quelle emesse dei cellulari possono trasformare un cancro attivo al 5% in uno attivo al 95%, il tutto durante l'esposizione e per un po' di tempo dopo[6]. Sommando i risultati di questi studi, alcune ore di esposizione a microonde molto basse rispetto ai limiti di legge attuali causerebbero un forte aumento dell'attività delle cellule tumorali, e danni genetici a queste non più sanabili, e trasmessi alle generazioni di cellule successive. Infatti, nel 2004, una serie di studi commissionati dall'Unione Europea ha confermato che i danni causati dalle onde emesse dai cellulari vengono trasmessi alla generazione successiva di cellule[7].
- Effetti sulla tiroide: le radiazioni di microonde producono sul cervello effetti quali il rallentamento o l'arresto della produzione da parte della ghiandola pituitaria, detta anche ipofisi, dell'ormone stimolante tiroideo (TSH), determinando così una drastica riduzione degli ormoni tiroidei T4 e T3[8]
- Differenza fra radiazioni ionizzanti e radiazioni non ionizzanti: Spesso viene operata una distinzione fra gli effetti di queste due categorie. Gli effetti dei cellulari sarebbero più contenuti, dipendendo da radiazioni non ionizzanti. Riguardo agli effetti delle radiazioni ionizzanti c'è un sostanziale accordo (un esempio di studio documentato[9], dell'Accademia Nazionale delle Scienze, il quale ha confermato che anche dosi molto basse di radiazioni ionizzanti, dai raggi X ai raggi gamma, nel corso di tutta la vita, causano il cancro).
- Effetti maggiori nei bambini. Gli effetti delle radiazioni elettromagnetiche sono più gravi se si accumulano nel tempo, ma esistono delle età più sensibili di altre. In altre parole, avere un'esposizione dai 30 ai 40 anni, ha un effetto minore di una subita dai 20 ai 30 anni, sebbene la durata sia la stessa. I bambini assorbono molte più radiazioni degli adulti[10].
La distruzione fin dalla giovane età di cellule neuronali annulla una "riserva cerebrale" che nella vecchiaia potrebbe compensare la morte di neuroni causata da Alzheimer o da altre malattie degenerative. Se il cervello ha un eccesso di neuroni utilizzati poco o nulla, questi possono tornare utili per sostituire quelli morti a causa di malattia della tarda età[11]. I ricercatori dell'Università dello Utah hanno scoperto che il cervello di un bambino di 5 anni assorbe una quantità di radiazioni quattro volte maggiore rispetto al cervello di un adulto, ed il fluido oculare di un bambino di 5 anni assorbe una quantità di radiazioni oltre 10 volte maggiore rispetto all'occhio di un adulto[12]
Legislazione
Varie leggi specificano i limiti per i campi elettromagnetici, vedi per esempio: [1].
La legge quadro 36/01 [2]prevede per le intensità dei campi:
La legge quadro 36/01 [2]prevede per le intensità dei campi:
- (1) un limite di esposizione;
- (2) un valore di attenzione;
- (3) un obiettivo di qualità.
Il limite di esposizione è il valore che non deve mai essere superato per le persone non professionalmente esposte (quindi il pubblico).
Il valore di attenzione si applica, in pratica, agli ambienti residenziali e lavorativi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, e loro pertinenze esterne, che siano fruibili come ambienti abitativi quali balconi, terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari. Sono quindi escluse, ad esempio, strade e piazze, per le quali si applica il limite di esposizione. L'obbiettivo di qualità è un valore che dovrebbe essere raggiunto nel caso di nuove costruzioni.
Per i campi ad alta frequenza (da 0,1 MHz a 300 GHz) il limite di esposizione previsto dal DPCM 199/2003 è compreso fra 20 V/m e 60 V/m a seconda della frequenza. Il valore di attenzione e l'obbiettivo di qualità sono invece di soli 6 V/m, valori molto più bassi di quelli previsti in altre nazioni fuori dalla UE. Trattandosi di campi ad alta frequenza non è necessario specificare a parte il valore del campo magnetico, essendo questo semplicemente proporzionale a quello elettrico. Da notare che questi valori si applicano alle stazioni radio base e non ai dispositivi mobili come i cellulari, per i quali non esiste una normativa. A titolo di esempio, un cellulare con una potenza tipica di 1 W crea un campo di circa 6 V/m a un metro di distanza e di 60 V/m a 10 cm.
Per la tabella con i valori si veda [3]
Esistono sia limiti da misurare sul singolo impianto sia limiti puntuali che riguardano il campo totale, generato da più impianti. Tuttavia, non sono previste sanzioni per gli impianti che superano i limiti di legge, ma che contribuiscono a generare una somma di campi magnetici superiori al limite per un'area abitata. L'adeguamento degli impianti è imposto da province e regioni ed è a carico del titolare dell'impianto.
Per i campi a frequenza industriale (50 Hz) ossia quelli generati dalle linee elettriche e cabine di trasformazione, il DPCM 8 luglio 2003 n° 200 prevede un limite di esposizione di 100 µT per l'induzione magnetica e 5000 V/m per il campo elettrico; lo stesso DPCM fissa un valore di attenzione per l'induzione magnetica a 10 µT e per l'obbiettivo di qualità a 3 µT. Questi limiti vanno applicati, come per le alte frequenze, a tutti i luoghi ad alta frequentazione e dove si prevede una permanenza non inferiore alle quattro ore giornaliere ma, rispettivamente, per le condizioni preesistenti alla data di emanazione del DPCM e, relativamente all'obbiettivo di qualità, ai nuovi progetti successivi a tale data.
Il valore di attenzione si applica, in pratica, agli ambienti residenziali e lavorativi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, e loro pertinenze esterne, che siano fruibili come ambienti abitativi quali balconi, terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari. Sono quindi escluse, ad esempio, strade e piazze, per le quali si applica il limite di esposizione. L'obbiettivo di qualità è un valore che dovrebbe essere raggiunto nel caso di nuove costruzioni.
Per i campi ad alta frequenza (da 0,1 MHz a 300 GHz) il limite di esposizione previsto dal DPCM 199/2003 è compreso fra 20 V/m e 60 V/m a seconda della frequenza. Il valore di attenzione e l'obbiettivo di qualità sono invece di soli 6 V/m, valori molto più bassi di quelli previsti in altre nazioni fuori dalla UE. Trattandosi di campi ad alta frequenza non è necessario specificare a parte il valore del campo magnetico, essendo questo semplicemente proporzionale a quello elettrico. Da notare che questi valori si applicano alle stazioni radio base e non ai dispositivi mobili come i cellulari, per i quali non esiste una normativa. A titolo di esempio, un cellulare con una potenza tipica di 1 W crea un campo di circa 6 V/m a un metro di distanza e di 60 V/m a 10 cm.
Per la tabella con i valori si veda [3]
Esistono sia limiti da misurare sul singolo impianto sia limiti puntuali che riguardano il campo totale, generato da più impianti. Tuttavia, non sono previste sanzioni per gli impianti che superano i limiti di legge, ma che contribuiscono a generare una somma di campi magnetici superiori al limite per un'area abitata. L'adeguamento degli impianti è imposto da province e regioni ed è a carico del titolare dell'impianto.
Per i campi a frequenza industriale (50 Hz) ossia quelli generati dalle linee elettriche e cabine di trasformazione, il DPCM 8 luglio 2003 n° 200 prevede un limite di esposizione di 100 µT per l'induzione magnetica e 5000 V/m per il campo elettrico; lo stesso DPCM fissa un valore di attenzione per l'induzione magnetica a 10 µT e per l'obbiettivo di qualità a 3 µT. Questi limiti vanno applicati, come per le alte frequenze, a tutti i luoghi ad alta frequentazione e dove si prevede una permanenza non inferiore alle quattro ore giornaliere ma, rispettivamente, per le condizioni preesistenti alla data di emanazione del DPCM e, relativamente all'obbiettivo di qualità, ai nuovi progetti successivi a tale data.
Legislazioni estere
Stati Uniti
Il Telecommunications Act, approvato dal Congresso nel 1996, è la legge quadro vigente negli Stati Uniti per le tecnologie wireless. La legge, proposta dal senatore John McCain, alla sezione 704 (II) (B) (iv) della legge precisa che: “Nessun governo statale o locale può regolare il posizionamento, la costruzione e la modifica di servizi wireless privati sulla base degli effetti che le emissioni di radio frequenze possono avere sull'ambiente, nella misura in cui tali servizi sono conformi alle norme previste dalla Commissione in materia di emissioni”.
In questo modo, cittadini e governi locali sono stati privati della possibilità di bloccare la collocazione di ripetitori.
La Federal Communications Commission(FCC), ha il compito di fissare le norme per la riduzione del livello di disturbo di energia elettrostatica emessa da strumenti elettrici.
In questo modo, cittadini e governi locali sono stati privati della possibilità di bloccare la collocazione di ripetitori.
La Federal Communications Commission(FCC), ha il compito di fissare le norme per la riduzione del livello di disturbo di energia elettrostatica emessa da strumenti elettrici.
Situazione in Europa
Nello specifico panorama europeo, le attuali leggi vigenti adottate nei singoli paesi comunitari con specifiche direttive, sono particolarmente severe a vantaggio della popolazione esposta. Nel caso specifico delle onde non ionizzanti, emesse ad esempio da antenneradio-televisive o da antenne di stazioni radio basedi operatori telefonici, il valore di attenzione, pari a 6 V/m, è notevolmente più basso rispetto ad altri paesi europei.
Ad ulteriore garanzia dei cittadini, l'ente ARPA(Agenzia Regionale Protezione Ambiente) coordina campagne di misura di elettrosmog a campione in diverse località italiane o su richiesta delle autorità locali o della popolazione. Lo stesso ente ARPA è responsabile della autorizzazione riguardo l'installazione e la modifica degli impianti Radio-TV-Cellulariin coerenza con gli attuali standard di campo elettromagneticoprevisto.
Un ulteriore stimolo alla ricerca ed al controllo dell'elettrosmog è costituito dalla Fondazione Ugo Bordoni che ha promosso da diversi anni delle misure di fondo elettromagnetico presso impianti televisivie di operatori mobili in tutto il territorio italiano, pubblicando in chiaro i risultati sulle misure rilevate in un database pubblico.
Ad ulteriore garanzia dei cittadini, l'ente ARPA(Agenzia Regionale Protezione Ambiente) coordina campagne di misura di elettrosmog a campione in diverse località italiane o su richiesta delle autorità locali o della popolazione. Lo stesso ente ARPA è responsabile della autorizzazione riguardo l'installazione e la modifica degli impianti Radio-TV-Cellulariin coerenza con gli attuali standard di campo elettromagneticoprevisto.
Un ulteriore stimolo alla ricerca ed al controllo dell'elettrosmog è costituito dalla Fondazione Ugo Bordoni che ha promosso da diversi anni delle misure di fondo elettromagnetico presso impianti televisivie di operatori mobili in tutto il territorio italiano, pubblicando in chiaro i risultati sulle misure rilevate in un database pubblico.
Conseguenze economiche
L'elettrosmog comporta una svalutazionedegli immobili e un calo degli affittinelle zone interessate, per via della minore domanda abitativa e dei possibili effetti sulla salute.
Inefficienze del libero mercato nelle tlc
La competizione fra operatori nel mercato delle telecomunicazioni ha portato in molti Paesi all'esistenza di molte reti concorrenti, e a una proliferazione del numero di antennee dell'impatto in termini di elettrosmog.
Tale modello risulta meno efficientedella costruzione di pochi impianti e infrastrutture condivise dai vari operatori, in termini di costi che ricadono sui consumatori, di impatto ambientale e paesaggistico, di effetti sulla salute, e di copertura della banda larga. A causa di questa "concorrenza" troviamo molte reti delle quali nemmeno una copre interamente il territorio italiano.
Segnali provenienti da impianti di eguale potenzae frequenzae ravvicinati nel territorio rischiano di creare interferenze, oscurarsi a vicenda e portare all'uso di potenze trasmissive crescenti. Simile problema si è incontrato negli anni '80 in Italia con la diffusione senza regole di radio, TV locali e stazioni radio ricetrasmittenti operate più o meno illegalmente da privati cittadini.
Tale modello risulta meno efficientedella costruzione di pochi impianti e infrastrutture condivise dai vari operatori, in termini di costi che ricadono sui consumatori, di impatto ambientale e paesaggistico, di effetti sulla salute, e di copertura della banda larga. A causa di questa "concorrenza" troviamo molte reti delle quali nemmeno una copre interamente il territorio italiano.
Segnali provenienti da impianti di eguale potenzae frequenzae ravvicinati nel territorio rischiano di creare interferenze, oscurarsi a vicenda e portare all'uso di potenze trasmissive crescenti. Simile problema si è incontrato negli anni '80 in Italia con la diffusione senza regole di radio, TV locali e stazioni radio ricetrasmittenti operate più o meno illegalmente da privati cittadini.
Libertà di antenna ed enti locali
Le normative in tema di elettrosmog tentano una conciliazione fra il diritto a costruire infrastrutturedi questo tipo e la salute delle persone. Nel primo caso è garantita la libertà di iniziativa economica degli operatori e la "libertà di antenna".
La Costituzione italiana e quelle di altri Paesi affidano la gestione del territorio alle amministrazione locali. L'installazione di apparati di radio-telecomunicazioni è parte di queste scelte di gestione.
Un insieme di veti incrociati o il singolo divieto di un'amministrazionedi attraversare il suo territorio rischia di bloccare la costruzione di importanti infrastrutture. Le scelte in alcuni casi sono dettate più dal parere degli abitanti-elettori del luogo che dall'interesse generale. A questi si contrappone la critica per cui da un lato si desidera un servizio, ma dall'altro nessuno vuole le strutture che lo rendono possibile.
A un modello che rispetta la responsabilità degli enti locali si contrappone un altro in cui il Governo àvoca completamente le scelte di sviluppo. Ciò è accaduto per la rete UMTSe negli Stati Uniti, dove le amministrazioni locali non possono opporsi all'installazione di antenne in luoghi di proprietà del demanio, anche se vicini ai centri abitati.
La scelta di una completa deregulationpuò dipendere da operazioni di lobbyingdell'industria e da atti degli enti locali.
Un modello intermedio è quello in cui i governi fissano comunque dei limiti validi a livello nazionale.
La Costituzione italiana e quelle di altri Paesi affidano la gestione del territorio alle amministrazione locali. L'installazione di apparati di radio-telecomunicazioni è parte di queste scelte di gestione.
Un insieme di veti incrociati o il singolo divieto di un'amministrazionedi attraversare il suo territorio rischia di bloccare la costruzione di importanti infrastrutture. Le scelte in alcuni casi sono dettate più dal parere degli abitanti-elettori del luogo che dall'interesse generale. A questi si contrappone la critica per cui da un lato si desidera un servizio, ma dall'altro nessuno vuole le strutture che lo rendono possibile.
A un modello che rispetta la responsabilità degli enti locali si contrappone un altro in cui il Governo àvoca completamente le scelte di sviluppo. Ciò è accaduto per la rete UMTSe negli Stati Uniti, dove le amministrazioni locali non possono opporsi all'installazione di antenne in luoghi di proprietà del demanio, anche se vicini ai centri abitati.
La scelta di una completa deregulationpuò dipendere da operazioni di lobbyingdell'industria e da atti degli enti locali.
Un modello intermedio è quello in cui i governi fissano comunque dei limiti validi a livello nazionale.
Collegamenti esterni
- CNR-IFAC
- Coordinamento di comitati spontanei di cittadini contro l'elettrosmog (archiviato dall'url originale)
- Sito informativo in materia di elettrosmog
- ARPA
- Fondazione Ugo Bordoni
- Articolo sull'elettrosmogdi Franco Battaglia
- Associazione delle persone elettrosensibili
Lo studio del Parlamento europeo sui danni alla salute
Elettrosmog, tutti i rischi secondo la Ue
(Nota STOA 05/2001)
http://www.codacons.it/esmog/testivari/studioprlamentoeuropeo.html
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Ricordando padre Roberto Busa, il gesuita pioniere dell’ipertesto
Pubblicato il 18 agosto 2011 da antoniospadaro
Fonte: http://www.cyberteologia.it/2011/08/ricordando-padre-roberto-busa-il-gesuita-grande-pioniere-dellipertesto/#more-831
Fonte: http://www.cyberteologia.it/2011/08/ricordando-padre-roberto-busa-il-gesuita-grande-pioniere-dellipertesto/#more-831
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