martedì 4 novembre 2014

BRASILE - Inizio commento: deforestazione minaccia conflitti tra popoli indigeni. Il nuovo codice forestale colpisce al cuore l’Amazzonia. Sud-est asiatico è possibile uno sviluppo senza deforestazione. fine commento - Profezie in fase di svolgimento della Madonna di Anguera - “Il Brasile sarà in guerra. La bandiera: ecco in essa vi è la causa della guerra”. Messaggio della Madonna di Anguera n. 2.513 del 23.04.2005. “La Foresta perderà i suoi alberi. Che il Signore vi dia forza per sopportare la vostra croce”. Messaggio n. 2.642 del 16/02/2006. “La scure violenta taglierà il legno e distruggerà la sua corteccia. La foresta soffrirà una grande distruzione”. Messaggio n. 2.678 del 09/05/2006.









DEFORESTAZIONE AMAZZONIA - GOOGLE NEWS

2.513 - 23.04.2005
Cari figli, inginocchiatevi in preghiera supplicando la misericordia di Dio per la vostra nazione. Il fumo del demonio si è diffuso in Brasile, causando cecità spirituale in molte anime. Ritornate in fretta. Pentitevi dei vostri peccati. La vostra nazione inciamperà e lungo le strade ci saranno conflitti e spargimento di sangue. Il Brasile sarà in guerra. La bandiera: ecco che in essa vi è la causa della guerra. Pregate molto. Non restate stazionari. Ciò che dovete fare non rimandatelo a domani. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Si è spesso detto che i colori nazionali del Brasile (verde e giallo), sono una rappresentazione delle ricchezze naturali della nazione. Il verde rappresenterebbe l'esuberanza della Foresta Amazzonica, mentre il rombo giallo rappresenta le riserve d'oro del paese (il Brasile aveva un tempo le più grosse miniere d'oro del mondo, specie nello stato di Minas Gerais). Dal 1500 al 1900, dal territorio brasiliano venne estratto più oro di quanto non ne esistesse nel resto del mondo.
In realtà, l'attuale bandiera brasiliana è ispirata alla vecchia Bandiera Imperiale Brasiliana. Le due bandiere sono quasi identiche, e il verde rappresenta la famiglia reale Bragança di Pedro I, il primo imperatore del Brasile; il giallo invece rappresenta la famiglia reale Castela e Lorena della moglie di Pedro I, Leopoldina.
La differenza tra la vecchia bandiera imperiale e l'attuale bandiera repubblicana sta nello stemma reale, che venne sostituito da un cerchio blu che riproduce il cielo sopra Rio de Janeiro il mattino del 15 novembre 1889, il giorno della Dichiarazione della Repubblica. Ognuna delle 27 stelle rappresenta uno stato differente e il Distretto Federale. Il numero di stelle cambia con la creazione di nuovi stati, originariamente erano 21.
La stella che rappresenta il Distretto Federale è la Polaris Australis, e la sua posizione vicino al polo sud celeste la rende visibile attraverso tutta la nazione, in ogni giorno e ad ogni ora. Inoltre tutte le altre stelle circondano Polaris Australis. Questo fatto dà alla stella, che è intesa rappresentare la capitale brasiliana, un significato speciale.
Il motto "Ordem e Progresso" (Ordine e Progresso) è ispirato al motto del positivismo di Auguste Comte: "L'Amour pour principe et l'Ordre pour base; le Progrès pour but" ("L'amore come principio e l'ordine come base; il progresso è lo scopo").
Le attuali bandiera e insegna nazionali del Brasile, vennero adottate il 11 maggio 1992.

2.642 - 16/02/2006
Cari figli, Io vi amo e desidero la vostra conversione. Allontanatevi definitivamente dal peccato e tornate a Colui che vede nel segreto e vi conosce per nome. Conosco le vostre difficoltà e desidero aiutarvi. Confidate pienamente nel Potere di Dio e tutto finirà bene per voi. Pregate. L’umanità si trova nell’abisso del peccato ed è giunto il momento del grande ritorno. Porto de Galinhas e Bali vivranno momenti di grande afflizione. Fuggite da tutto ciò che paralizza il vero amore. Dio vuole salvarvi. Non restate con le mani in mano. La Foresta perderà i suoi alberi. Che il Signore vi dia forza per sopportare la vostra croce. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Porto de Galinhas è una spiaggia che si trova nel territorio della municipalità di Ipojuca, Pernambuco, Brasile.

Toponimi

2.678 - 09/05/2006
Cari figli, camminate incontro al Signore. Lui vi attende a braccia aperte. Non restate con le mani in mano. Dio ha fretta. Ciò che dovete fare, non rimandatelo a domani. La scure violenta taglierà il legno e distruggerà la sua corteccia. La foresta soffrirà una grande distruzione. Pregate. Solo con la forza della preghiera potete sopportare il peso delle prove. Ica e Arica: la morte verrà e grande sarà la distruzione. Io sono vostra Madre e soffro per ciò che vi attende. Conosco le vostre difficoltà e intercederò presso il mio Gesù per voi. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.705 - 11/07/2006
Cari figli, gli abitanti della Terra del Sol Levante vivranno momenti di angoscia e una sofferenza simile si verificherà nella terra della grande foresta. Ascoltate la chiamata del Signore e restate saldi nella preghiera. Solo pregando potete sopportare il peso delle prove che verranno per il vostro Brasile. La casa degli uomini riuniti sarà sorpresa e gli uomini temeranno i grandi eventi. Tornate, o figli, perché Dio vi attende a braccia aperte. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Il Giappone (日本 Nihon o Nippon?, ufficialmente 日本国 Nihon-koku o Nippon-koku)[2] è uno Stato insulare dell'Asia orientale.
Situato nell'Oceano Pacifico, si trova ad est di Mar del Giappone, Cina, Corea del Nord, Corea del Sud e Russia; e si snoda dal Mare di Ohotsk nel nord, fino al Mar Cinese orientale e Taiwan nel sud. I caratteri che compongono il nome del Giappone significano "origine del sole", ed è questo il motivo per cui è spesso identificato come la terra del Sole nascente o il Paese del Sol levante.
Le foreste pluviali tropicali si localizzano nella fascia equatoriale. Sono comuni in Asia, Australia, Africa, Sud America, America Centrale, Messico meridionale e in numerose isole del Pacifico. [1] Rappresentano il bioma terrestre con la massima biodiversità, dato che ospitano da sole circa una metà delle specie viventi animali e vegetali terrestri.[2]

3.360 - 17 agosto 2010
Cari figli, il Cacciatore fuggirà spaventato dalla Foresta in fiamme, ma arrivando a Porto Belo piangerà davanti alla distruzione. Tempi difficili verranno per i miei poveri figli. Pregate. Solo per mezzo della preghiera potete trovare la pace. Tornate a mio Figlio Gesù. Non vivete lontani dalla verità. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Porto Belo é una città brasiliana dello Stato di Santa Caterina.. Fonte:

Fonte traduzione messaggi in italiano: http://www.messaggidianguera.net/


Brasile: deforestazione minaccia conflitti tra popoli indigeni

Giovedì, 22 Febbraio 2007


Brasile: Il nuovo codice forestale colpisce al cuore l'Amazzonia

Mercoledì, 21 Dicembre 2011

(inviato di Unimondo)

L'Amazzonia si è “seccata”

Domenica, 27 Febbraio 2011


Non possiamo perdere tempo. ogni albero in più è una risorsa per tutti.

Sud-est asiatico: possibile uno sviluppo senza deforestazione?

Fonte: Domenica, 23 Ottobre 2011

Alessandro Graziadei


Deforestazione della foresta Amazzonica
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
·        Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 24 lug 2019 alle 05:24.

Per deforestazione della foresta Amazzonica si intende il progressivo processo di disboscamento, avviato a partire dagli anni '40 delle aree forestali presenti nel bacino Amazzonico in Brasile. Nel 2017 risultava che più del 20% dell'intera superficie forestale fosse stato disboscato, con 783,828 km2(più del doppio della superficie dell'Italia) di aree boschive in meno rispetto al 1970. Il settore dell'allevamento è responsabile da solo di circa l'80% di tutte le deforestazioni nella regione mentre la restante parte è legata allo sfruttamento del territorio per fini agricoli (principalmente soia e olio di palma), minerari o legato al mercato del legname.
Storia
Mappa deforestazione foresta Amazzonica
Prima del 1970, l'accesso a gran parte della foresta pluviale era reso difficoltoso a causa della mancanza di collegamenti stradali e le attività di disboscamento erano limitate principalmente nelle sole aree raggiungibili attraverso le vie fluviali navigabili. L'avvio del vero fenomeno di deforestazione accelerò notevolmente dopo l'apertura delle prime autostrade che attraversavano la foresta pluviale, come l'autostrada Trans-Amazzonica del 1972 che non solo sono state fonti primarie di deforestazione ma hanno anche incoraggiato le costruzioni di nuovi villaggi lungo di esse, peggiorando il problema..
In numerose zone dell'Amazzonia, la deforestazione provocò un rapido impoverimento del terreno che limitò la redditività delle piantagioni agricole portando in breve tempo i coloni a riconvertire i campi agricoli in pascoli per l'allevamento. Se da un lato, gli incentivi statali e la minore manodopera necessaria per l'allevamento permettevano maggiori guadagni per i coloni rispetto all'agricoltura, a livello ambientale ciò rappresentò l'inizio dello sfruttamento intensivo della foresta Amazzonica. La crescente necessità di spazi per l'allevamento portò infatti spesso ad applicare da parte dei coloni il metodo "taglia e brucia", che attraverso l'appicagione di incendi (anche incontrollati) permettevano di ricavare ampie aree di foresta per il pascolo.
Fortunatamente, dall'inizio del XXI secolo la deforestazione si è ridotta del 70%. Per uno studio di Dan Nepstad, Earth Innovation Institute (Stati Uniti), è il risultato di un processo composto da tre fasi.
·        Nella prima (fino al 2004), una legge provò a imporre ad agricoltori e allevatori di considerare riserva l'80% delle loro proprietà, ma non fu rispettata.
·        Nella seconda fase (2005-2009) ci furono vari fattori: più controlli della polizia; calo dei guadagni della soia (coltivata in Amazzonia); campagne ambientaliste e boicottaggio di aziende responsabili della deforestazione.
·        La terza fase (dal 2009) è stata decisiva. Anche se i guadagni della soia sono ripresi, il governo ha stabilito una politica del credito per l'Amazzonia: coltivatori e allevatori delle aree più rovinate sono stati esclusi dal credito a basso costo finché la deforestazione non è calata.
Nel 2015 la deforestazione illegale dell'Amazzonia è stata di nuovo in aumento per la prima volta da decenni, in gran parte a causa della domanda dei consumatori di prodotti come l'olio di palma. Con l'aumentare della pressione dei consumatori, gli agricoltori brasiliani liberano le loro terre per creare più spazio per colture come l'olio di palma e la soia.
Utilizzando i tassi di deforestazione del 2005, è stato stimato che la foresta pluviale amazzonica sarebbe stata ridotta del 40% in due decenni. Il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg ha annunciato, il 16 settembre 2008, che il governo norvegese avrebbe donato 1 miliardo di dollari USA al nuovo fondo Amazon. I fondi di questo fondo andrebbero a progetti volti a rallentare la deforestazione della foresta pluviale amazzonica.
Nel settembre 2015, la presidente brasiliana Dilma Rousseff ha dichiarato alle Nazioni Unite che il Brasile aveva effettivamente ridotto del 82% il tasso di deforestazione in Amazzonia. Ha anche annunciato che nei prossimi 15 anni, il Brasile mirava a eliminare la deforestazione illegale, ripristinare e riforestare 120.000 km2 (46.000 sq mi), e recuperare 150.000 km2 (58.000 sq mi) di pascoli degradati. [40]
Nell'agosto 2017, il presidente brasiliano Michel Temer ha abolito una riserva naturale amazzonica delle dimensioni della Danimarca negli stati settentrionali del Brasile, Pará e Amapá. Sotto il presidente Jair Bolsonaro la deforestazione in Brasile è aumentata in modo significativo.[1]
Ritmo di disboscamento
Il tasso annuale di deforestazione nella regione amazzonica è aumentato drammaticamente tra il 1991 ed il 2000. In questi 9 anni l'area totale della foresta pluviale amazzonica disboscata rispetto al 1970 è passata da 419.010 a 575.903 km2. La maggior parte di questa foresta perduta è stata sostituita da pascoli per il bestiame. La deforestazione della foresta pluviale amazzonica ha continuato ad accelerare nei primi anni del 2000, raggiungendo un tasso annuo di 27.423 km² (maggiore della superficie della regione Lombardia) di perdita di foreste nel 2004. Oggi la copertura forestale rimanente continua a diminuire, sebbene il tasso annuale di perdita di foreste sia in generale rallentato dal 2004.
Periodo[2]
Superficie della foresta pluviale
rimanente (km²)
Disboscamento annuale
(km²)
% di foresta rimanente
rispetto al 1970
Foresta persa rispetto al
1970 (km²)
Pre–1970
4,100,000
1977
3,955,870
21,130
96.5%
144,130
1978–1987
3,744,570
21,130
91.3%
355,430
1988
3,723,520
21,050
90.8%
376,480
1989
3,705,750
17,770
90.4%
394,250
1990
3,692,020
13,730
90.0%
407,980
1991
3,680,990
11,030
89.8%
419,010
1992
3,667,204
13,786
89.4%
432,796
1993
3,652,308
14,896
89.1%
447,692
1994
3,637,412
14,896
88.7%
462,588
1995
3,608,353
29,059
88.0%
491,647
1996
3,590,192
18,161
87.6%
509,808
1997
3,576,965
13,227
87.2%
523,035
1998
3,559,582
17,383
86.8%
540,418
1999
3,542,323
17,259
86.4%
557,677
2000
3,524,097
18,226
86.0%
575,903
2001
3,505,932
18,165
85.5%
594,068
2002
3,484,538
21,394
85.0%
615,462
2003
3,459,291
25,247
84.4%
640,709
2004
3,431,868
27,423
83.7%
668,132
2005
3,413,022
18,846
83.2%
686,978
2006
3,398,913
14,109
82.9%
701,087
2007
3,387,381
11,532
82.6%
712,619
2008
3,375,413
11,968
82.3%
724,587
2009
3,367,949
7,464
82.2%
732,051
2010
3,360,949
7,000
82.0%
739,051
2011
3,354,711
6,238
81.8%
745,289
2012
3,350,140
4,571
81.7%
749,860
2013
3,344,297
5,843
81.6%
755,703
2014
3,339,449
4,848
81,4%
760,551
2015
3,331,065
5,831
81.2%
768,935
2016
3,322,796
7,893
81.0%
777,204
2017
3,316,172
6,624
80.9%
783,828
Note
1.     ^ (EN) Reuters, Brazil: huge rise in Amazon destruction under Bolsonaro, figures show, in The Guardian, 3 luglio 2019. URL consultato il 4 luglio 2019.
2.     ^ (ENCalculating Deforestation Figures for the Amazon, su rainforests.mongabay.comURL consultato l'8 gennaio 2019.



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