- POST DEL 4/11/2014 AGGIORNATO AL 12/10/2018
- Dal 1987, la Madonna appare ad Anguera (Brasile) al veggente Pedro Régis, dettandogli messaggi per tutta l'umanità.
- I messaggi vengono trasmessi 3 volte a settimana: ogni martedì e sabato, più un altro giorno variabile.
ULTIMO MESSAGGIO IN ITALIANO DAL SITO WEB UFFICIALE BRASILIANOGli articoli e le informazioni contenute nei siti Web "linkati" sono di proprietà degli autori dei siti medesimi. Pertanto tutti i diritti nonché la responsabilità di quanto riportato in questi siti sono riservati esclusivamente ai loro autori.Questo post presente sul blog: https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/e Twitter: https://twitter.com/angueramessaggi è un interpretazione personale e non corrisponde necessariamente al vero significato dei messaggi, degli avvertimenti della Madonna al mondo e delle profezie annunciate da Nostra Signora ad Anguera.Si consiglia di visitare il sito web ufficiale brasiliano del veggente Pedro Regis:http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/ e la pagina dedicata al commento delle profezie: http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/cms/list/not%C3%ADcias(Gestore sito web: ANSA - Associacao Nossa Senhora de Anguera).
3.243 - 21 novembre 2009
Cari figli, l’umanità berrà il calice amaro della
sofferenza a causa degli inspiegabili fenomeni naturali che si verificheranno. Inginocchiatevi e pregate per sopportare il peso della
croce. La cordigliera delle Ande si abbasserà
e molte nazioni porteranno una croce pesante. La
terra subirà grandi trasformazioni, ma alla fine la vittoria sarà degli uomini e delle donne
di fede. Io sono vostra Madre e ben sapete quanto vi amo. Vi chiedo di fare del
bene a tutti. Riempitevi dell’amore di Dio e ovunque testimoniate che siete di
mio Figlio Gesù. Coraggio. Io intercederò presso il mio Gesù per voi. Avanti
senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della
Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una
volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Rimanete nella pace.
2.670 - 20/04/2006
Cari figli, il Signore vi chiama. Rispondete gioiosamente
alla sua chiamata di amore e sarete salvi. Sappiate che il Giardino non sarà più un posto sicuro, perché il pericolo verrà dai terreni del grande campo
vicino alla rupe del fiume nero. Inginocchiatevi in preghiera. Confidate nel potere di Dio
e allontanatevi da ogni male. Salta* sarà colpita e i miei poveri figli porteranno una croce
pesante. Convertitevi.
Dalla vostra conversione dipendono molte cose. L’idolatria dell’Egitto sarà sconfitta.
Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità.
Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
*provincia del nordest argentino (nota del redattore
brasiliano)
Salta è una città situata nel nord-ovest dell'Argentina
ai piedi della cordigliera delle Ande, capitale dell'omonima provincia
Al di là del fiume Nero , a ovest, si trova l'altopiano di Tug Hill , e a
nord il fiume San Lorenzo . Gli Adirondack
rappresentano un ...
La Ufa (anche Karaidel', dal baschiro Ҡариҙел, fiume nero) è un fiume della Russia europea orientale (Oblast' di
Čeljabinsk e .
Il fiume Nero è un corso d'acqua della provincia di Bergamo .
Nasce dal monte Cima Soliva , nelle Alpi Orobie e confluisce dopo 6 km da ..
Al di là del fiume Nero , a ovest, si trova l'altopiano di Tug Hill , e a
nord il fiume San Lorenzo . Gli Adirondack
rappresentano un ...
IPOTESI
La cordigliera delle Ande subirà il fenomeno naturale in tre momenti consequenziali:
a) sollevamento delle Ande causato dalla pressione del magma;
b) fenditure, spaccature nel terreno causate dalla energia, potenza, forza dirompente del magma;
c) abbassamento della cordigliera per scioglimento della base delle montagne causato dall' azione congiunta dal magma e delle fenditure nel terreno.
Massimiliano Bruno
IPOTESI
La cordigliera delle Ande subirà il fenomeno naturale in tre momenti consequenziali:
a) sollevamento delle Ande causato dalla pressione del magma;
b) fenditure, spaccature nel terreno causate dalla energia, potenza, forza dirompente del magma;
c) abbassamento della cordigliera per scioglimento della base delle montagne causato dall' azione congiunta dal magma e delle fenditure nel terreno.
Massimiliano Bruno
Le Ande si stanno sollevando ad un ritmo elevato secondo gli esperti
Le Ande si stanno sollevando ad un ritmo molto elevato secondo gli esperti, si è formato il più grande corpo di magma attivo della crosta terrestre
Una enorme frattura del terreno lunga
3 chilometri si apre sul Perù meridionale, sconosciute le cause (forse non
sismiche)
Peru': la Cordigliera delle Ande si sta frantumando!
Ande
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Ande
La cordigliera delle Ande (in spagnolo Cordillera de los Andes) è
un'importante catena montuosa dell'America meridionale,
situata nella parte più occidentale del continente.
Con i suoi 7 200 km di lunghezza (dall'istmo di Panama, a nord, fino a Capo Horn, a sud) è considerata la catena montuosa
più lunga del mondo. La sua larghezza media è di 240
km, toccando nel punto più esteso i 500 km (fra
il 18º e il 20º parallelo sud),
mentre l'altezza media è di circa 4 000 m.
Le Ande attraversano sette stati dell'America meridionale: Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela, alcuni dei quali sono noti come Paesi andini.
La catena delle Ande è formata principalmente da due grandi
settori: la Cordillera Oriental e la Cordillera Occidental in
gran parte separati da una profonda depressione intermedia, in cui sorgono
altre catene di importanza minore, la principale delle quali è Cordillera
de la Costa cilena. Altre piccole catene sorgono ai lati
delle grandi catene.
La cordigliera delle Ande è la più alta catena montuosa al di
fuori del continente asiatico. La cima più alta, l'Aconcagua, tocca i 6 962 m sopra
il livello del mare.
La vetta del vulcano Chimborazo,
nelle Ande ecuadoriane, è il punto della superficie terrestre più lontano dal
centro della Terra a causa del rigonfiamento equatoriale.
Etimologia
Ci sono varie teorie circa l'etimologia del nome
"Ande". Alcuni ritengono che derivi dalla parola quechua anti, che significa "alta
cresta". Altri ritengono che il nome derivi da una delle regioni (suyo)
dell'impero Inca (o Tahuantinsuyo) detta Antisuyu, i cui abitanti erano chiamati Anti.
Altri ancora ritengono che Ande derivi dalla parola spagnola andén che significa terrazzamento, in riferimento alla tipologia di
coltivazione utilizzata nella regione andina.
Origine geologica[modifica | modifica
wikitesto]
L'origine della catena andina si fa risalire alla dinamica delle
placche terrestri ovvero alla tettonica delle placche.
La collisione fra due porzioni di crosta, in particolare la placca oceanica
nota come placca di Nazca (composta
da crosta oceanica) con la placca sudamericana (formata
da crosta continentale) è la causa dell'orogenesi della catena delle Ande.
Nel Paleozoico, 250
milioni di anni fa, il margine continentale del Sud America era ancora passivo,
quindi non avveniva alcuna subduzione. 200 milioni di anni fa questo processo
di subduzione della placca di Nazca ebbe inizio ed essa iniziò ad
inabissarsi sotto la placca sudamericana.
La pressione esercitata durante questo evento fece innalzare la cordigliera orientale; i magmi andesitici formati dalla fusione della placca
oceanica in subduzione lungo il piano di Benjoff fecero
sorgere un arco vulcano, ossia una serie di rilievi vulcanici. Tra 100 e 60 milioni di anni fa
avvenne uno spostamento della litosfera in subduzione verso est e questo
provocò la formazione del secondo arco vulcano: ecco spiegata la nascita della
cordigliera occidentale. Nel frattempo il braccio di mare presente tra le due
cordigliere iniziò a riempirsi di sedimenti derivanti
dall'erosione dell'oceano sulla crosta, permettendo così l'avvio della
formazione dell'altipiano andino. Infine tra i 15 e i 2 milioni di anni fa si
formarono gli stratovulcani, vulcani a cono ripido in cui le eruzioni sono
caratterizzate da alternanza fra colate
laviche con ceneri e lapilli (tipiche eruzioni vulcaniane).
Suddivisione
Il pico Bolívar, Ande venezuelane.
Il monte Aconcagua, Ande argentine, la cima più alta
della catena.
La suddivisione delle diverse zone della catena ha subito
modifiche nel corso del tempo, assumendo una nomenclatura associata alle
divisioni politico-amministrative. Così, a seconda del territorio attraversato,
si possono definire Ande venezuelane, colombiane, ecuadoriane, ecc. Nel 1973,
il geologoAugusto Gansser[1] propose
una suddivisione basata sull'osservazione scientifica delle caratteristiche
morfologiche della catena montuosa:
·
Ande
settentrionali: a nord
del golfo di Guayaquil (4° S), Ecuador, con le Ande
venezuelane, Ande colombiane e Ande ecuadoriane;
·
Ande
centrali: tra
il golfo di Guayaquil ed
il golfo di Penas (46° 30´ S), Cile,
con le Ande peruviane, boliviane, ed argentino-cilene;
·
Ande
meridionali o australi: a sud
del golfo di Penas,
con le Ande patagoniche e le Ande fueguine (Isola
Grande della Terra del Fuoco).
Le Ande settentrionali ed australi sono chiamate Ande di
Tipo Collisionale, per essersi formate dall'obduzione della crosta oceanica. Le Ande
centrali corrispondono a quelle definite Ande di Tipo Andino,
sviluppatesi dalla subduzione della
crosta marina.[2]
Sub-regioni
La geologia ha
proposto un'altra classificazione, più dettagliata, delle zone andine:
Ande settentrionali
·
Ande
Caraibiche: lungo
la costa del mare Caraibico,
soprattutto ad est del lago di Maracaibo.
·
Zona di
subduzione orizzontale di Bucaramanga: a nord della latitudine di Bogotà, escludendo l'area anteriore.
·
Zona
vulcanica nord (ZVN):
dalla latitudine di Bogotà al golfo di Guayaquil.
Ande centrali
·
Zona di
subduzione del Perù:
dalla latitudine del golfo di Guayaquil a
quella del lago Titicaca.
·
Zona
vulcanica centrale (ZVC):
dalla latitudine del lago Titicaca al limite sud del deserto di Atacama.
·
Zona di
subduzione orizzontale Pampeana: dal limite sud del deserto di Atacama all'area
dell'Aconcagua. In questa sezione si trovano le
cime più alte del Sudamerica.
·
Zona
vulcanica sud (ZVS): fino
alla latitudine del golfo di Penas.
Ande australi
·
Zona
vulcanica australe (ZVA): dalla
latitudine del golfo di Penas fino
ai confini dell'Isola
Grande della Terra del Fuoco e le altre isole adiacenti.
·
Ande
patagoniche:
corrisponde alla zona a sud del vulcano Tronador, in Cile ed Argentina, fino allo Stretto di Magellano,
dove la catena si interrompe. Le altitudini medie oscillano tra i 1 500 e 2 000 m,
anche se alcuni punti raggiungono quote di 3 500 m .
In questa sezione della catena si trova il massiccio del Paine,
un gruppo di cime granitiche di oltre 3 000 m ,
che si elevano sui laghi ed i ghiacciai della Patagonia cilena. Questa parte delle Ande
è dominata dai giganteschi Hielos Continentales che
costituiscono la riserva idrica più grande del mondo, escludendo l'Antartide e la Groenlandia.
·
Ande
fueguine o cordigliera di Darwin: immediatamente a sud dello Stretto di Magellano le
Ande raggiungono nuovamente altezze superiori ai 2 000
mfino al canale di Beagle.
Descrizione delle zone
principali
Ande settentrionali
A sud
della Colombia, alla frontiera con l'Ecuador, le Ande costituiscono la sola catena
montuosa con cime vulcaniche alte oltre 5 000 m .
Più a nord, nel Nudo de
los Pastos, si suddivide in due catene chiamate
rispettivamente Cordillera
Occidental e Cordillera
Central; da quest'ultima si origina la Cordillera
Oriental.
La Cordillera Central è separata dalla Cordillera
Occidental, per una distanza di circa 400 km, da una faglia entro la quale scorre il río Patía a
sud ed il río Cauca a
nord.
La Cordillera Oriental si separa gradualmente
verso est creando la conca del fiume più importante della Colombia, il Río Magdalena. Questa catena montuosa si estende
verso nord e nel Dipartimento
di Norte de Santander si suddivide in due rami; il ramo
orientale entra nel territorio venezuelano, dove prende il nome di Cordillera
de Mérida, le cui naturali estensioni formano Lara-Falcón ed hanno
una stretta relazione con il Litoral Central (Caracas, Valencia, Maracay) ed il Litoral Oriental (Puerto La Cruz, Barcelona).
Il ramo occidentale, chiamato Sierra de Perijá,
si estende da est verso nord, formando la frontiera naturale tra Colombia e Venezuela, degradando gradualmente verso i Caraibi fino a punta
Gallinas, nella penisola della Guajira,
nell'estremo nord della Colombia. Si
ricongiunge con la Sierra Nevada de Santa Marta formando una
valle nella quale scorre il Río Cesar. La Sierra Nevada de Santa
Marta è il gruppo montuoso più elevato della Colombia (5 775 m)ed è
la montagna costiera più alta del mondo.
Le tre catene hanno cime di formazione principalmente vulcanica
che raggiungono oltre 4 000 m di quota.
La Cordillera Central e la Cordillera Orientalraggiungono
altezze di oltre 5 000 m , coperte dalle
nevi perenni. Molti di questi vulcani sono attivi e, nel passato, hanno causato
morte e distruzione per via delle esplosioni di gas e dei lahar.
Le città più importanti delle Ande
settentrionali sono Bogotà, Cali e Medellín in Colombia, Quito e Riobamba in Ecuador e San Cristóbal e Mérida in Venezuela.
Ande centrali
Sierra Velluda, ande
cilene, Regione del Biobío,
Cile.
Le Ande centrali si estendono dal nudo de
Pasto al Nevado Tres Cruces, in Cile.
Comprendono gran parte di quello che attualmente è il Perù e sono considerate la zona centrale delle
Ande dove si sono avuti i più elevati livelli di sviluppo economico e sociale.
Le montagne sono disposte in due catene separate dall'altopiano
andino. La vetta più alta della regione è il Monte Huascarán (6 768 m) e,
nella zona cilena, il nevado Ojos del Salado (6 891
m). Si formano due grandi laghi, il Titicaca ed il Poopó. Le mesetas interne formano le pianure boliviane.
Il clima è caldo arido ed il bioma dominante
è il deserto. La popolazione è concentrata soprattutto
nell'altopiano e lungo le coste.
Ande australi
Le Ande
australi si estendono fino all'estremità dell'America meridionale.
In questa regione si possono ritrovare quasi tutti i tipi climatici:
·
Ande di
transizione: qui si
trovano le cime più elevate anche se l'altezza media diminuisce. I passi sono
difficili e ripidi. Sono costituite da due catene separate da una valle
longitudinale larga da 10 a 40 km. Ad ovest si trova la
Cordigliera della Costa, che raggiunge i 2 000 m di
altitudine. Ad est si sviluppa la catena principale, con alcune delle cime più
elevate: l'Aconcagua (6 962 m), il
vulcano Tupungato (6 635 m) e
il monte Mercedario (6 770 m).
·
Ande
patagoniche: in
questa sezione le altezze diminuiscono drasticamente, in parte per via dell'erosione glaciale, che ha creato
arcipelaghi e fiordi. Le vette più alte sono il Tronador (3 478 m), il Monte San Valentin (4 058 m), il Monte Fitz Roy (3 405
m), il Cerro Torre (3 150 m), il cerro
Paine Grande(3 240 m) e le maestose
montagne della Cordigliera del Paine (3 000 m). La Cordillera Darwin e la porzione cilena
dell'Isola
Grande della Terra del Fuocopresentano le ultime grandi altezze
prima che le Ande si immergano nel mare; il monte Darwin (2 488 m) ed
il Monte Sarmiento (2 350 m).
Ande antartiche
Cile. ,
Le Ande si estendono fino alla Tierra del Fuego e,
immergendosi in mare, le cime più alte formano delle isole quali la Georgia
del Sud e isole Sandwich meridionali, le Isole Orcadi Meridionali e
le Isole Shetland Meridionali.
Riemergono nuovamente in Antartide.
Clima
Il clima nelle Ande varia
notevolmente a seconda della latitudine, dell'altitudine e quindi della
vicinanza al mare. Il settore meridionale è freddo intensamente nevoso anche a
quote relativamente basse e piovoso, mentre quello centrale è più asciutto e
mite. Il settore nord delle Ande è generalmente piovoso, e relativamente
all'altitudine anche molto caldo, con una temperatura media di 18 °C, in Colombia. Il clima è caratterizzato da
cambiamenti di calore.
Le Ande del Cile e dell'Argentina possono essere suddivise in due zone
climatiche e glacologiche; le Ande secche e le Ande
umide. Le Ande secche si estendono dalla latitudine
del Deserto di Atacama fino
alla zona del fiume Maule; le
precipitazioni sono più sporadiche e si verificano forti oscillazioni delle
temperature. La linea di equilibrio subisce drastici spostamenti su brevi
periodi di tempo, lasciando i ghiacciai in ablazione o in accumulo.
Montagne
Usando un criterio di prominenza topografica di
400m, un centinaio di montagne (tra 99 e 117) appartenenti alle Ande hanno
un'altitudine di almeno 6000 metri[3][4].
Attualmente la persona che ha scalato il maggior numero di vette che superano i
6000 metri, ossia le più alte di questa cordigliera, è
l'argentino-brasiliano Maximo Kausch[3]; un progetto che non è mai stato tentato da
nessun altro alpinista prima di lui.[5] La lista seguente riporta le venti
montagne più alte ed una selezione di quelle di altitudine minore.
Vetta (metri)
|
||
6 962
|
||
6 880
|
||
6 795
|
||
6 759
|
||
6 748
|
||
6 746
|
||
6 739
|
||
6 770
|
||
6 665
|
||
6 655
|
||
6 629
|
||
6 621
|
||
6 617
|
||
6 570
|
||
6 542
|
||
6 488
|
||
6 440
|
||
6 438
|
||
6 436
|
||
6 436
|
||
6 427
|
||
6 395
|
||
6 380
|
||
6 372
|
||
6 368
|
||
6 362
|
||
6 323
|
||
6 310
|
||
6 271
|
||
6 240
|
||
6 110
|
||
6 108
|
||
6 088
|
||
6 071
|
||
6 052
|
||
6 019
|
||
6 010
|
||
6 008
|
||
5 999
|
||
5 982
|
||
5 920
|
||
5 912
|
||
5 897
|
||
5 897
|
||
5 856
|
||
5 833
|
||
5 822
|
||
5 790
|
||
5 775
|
||
5 775
|
||
5 697
|
||
5 653
|
||
5 530
|
||
5 447
|
||
5 424
|
||
5 401
|
||
5 253
|
||
5 230
|
||
5 023
|
||
4 981
|
||
4 609
|
||
4 600
|
||
4 058
|
Sport e tempo libero
Le bellezze naturali della regione, le rovine dell'Impero Inca in Bolivia e Perù e la possibilità di accedere facilmente
ai ghiacciai nel sud di Argentinae Cile favoriscono
il turismo su grande scala.
Le Ande presentano condizioni ottime per sport quali
l'alpinismo ed il rafting. Lo sci,
lo snowboard ed altri sport invernali si sono fortemente sviluppati in
Argentina e Cile. Nelle Ande di Transizione si incontra la più elevata
concentrazione di centri sciistici dell'emisfero sud, dopo la Nuova Zelanda.
Stazioni sciistiche
·
In Argentina: Altos
del Valle, Batea
Mahuida, Caviahue, Cerro Bayo, Cerro
Castor, Cerro Catedral, Cerro
Wayle, Chapelco, Glaciar
Martial, La Hoya, Las
Cotorras, Las Leñas, Llanos
del Castor, Los
Penitentes, Nunatak, Primeros
Pinos, Solar
del Bosque, Tierra
Mayor, Valdelén, Vallecitos, Valle
de los Huskies.
·
In Bolivia: Chacaltaya.
·
In Cile: Antillanca, Antuco, Cerro
El Fraile, Cerro
Mirador, Chapa
Verde, Corralco, Farellones, Lagunillas, La Parva, Las
Araucarias, Los
Arenales, Portillo, Villarrica, Termas
de Chillán, Valle
Nevado, Valle Hermoso (Cile).
Note
1. ^ (EN)
Augusto Gansser, Facts and theories on the Andes, in Journal of the Geological Society, vol. 129,
nº 2, 1973, pp. 93-131, DOI:10.1144/gsjgs.129.2.0093. URL consultato
l'8 ottobre 2009.
2. ^ (EN)
V. A. Ramos, Plata
tectonic setting of the Andean Cordillera, in Episodes, vol. 22,
nº 3, 1999, pp. 183-190.
3. ^ a b (EN) Most 6000-m Andes mountains climbed,
in Guinness
World Records. URL consultato il 27 novembre 2017.
4. ^ (PT) BBC Brasil - Notícias - Alpinista quer completar maratona
de 117 picos mais altos dos Andes, su www.bbc.com. URL consultato
il 18 aprile 2018.
5. ^ Everest K2 News ExplorersWeb - Maximo Kausch going for
all 6000ers in the Andes, su www.explorersweb.com. URL consultato
il 27 novembre 2017.
Bibliografia
·
Alberto Maria De Agostini, Ande patagoniche. Viaggi di esplorazione alla
cordigliera patagonica australe, Milano, CDA & Vivalda, 1999-22-11, ISBN 978-88-7808-142-0.
Voci correlate
Altri progetti
·
Wikimedia
Commons contiene immagini o altri file su Ande
Collegamenti esterni
·
Geografia e vulcani della Colombia,
su ingeominas.gov.co. URL consultato il 26
giugno 2007 (archiviato dall'url
originale il 26 giugno 2007).
·
Montagne più alte delle Ande, su montipedia.com.
·
Guida topografica interattiva di ascensione delle Ande,
su camptocamp.org.
·
Ande Argentine, su andesargentinos.com.ar. URL consultato il 31
maggio 2011 (archiviato dall'url
originale il 31 maggio 2011).
·
Foto del Paso de los Caracoles, su elarq.com.
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