sabato 1 novembre 2014

NORVEGIA - OSLO e UTOYA - Attentati del 22/07/2011. Previsto il 30/08/2005, messaggio n. 2.568. Profezia avverata della Madonna di Anguera. "Oslo sperimenterà una grande sofferenza. Pregate. Pregate. Pregate."


NORVEGIA – ATTENTATI DEL 22/07/2011 AD OSLO E UTOYA


Previsto il: 30/08/2005 messaggio 2.568
Morti: 93 di cui 84 a Utoya (fonte Ansa)
Feriti: 90 (fonte Ansa)
Dispersi in acqua 4 (fonte Ansa)

Colpiti: intera popolazione (4.623.000 ab 10/09/2009)
Responsabile: Anders  Behring  Breivik
 
Obiettivo:messaggio forte al popolo, per fermare i danni del partito laburista" e per fermare "una decostruzione della cultura norvegese per via dell'immigrazione in massa dei musulmani.
Una rivoluzione europea anti-islam ed anti-marxista


Motivazione:Breivik è un anti-multiculturalista, anti-marxista, anti-islamista[20] e fondamentalista cristiano, con ideologie di estrema destra
Voleva essere ricordato come il più grande mostro dopo la seconda guerra mondiale. Gli attentati pianificati da due anni  nel suo  memoriale 2083 “ A European Declaration of Independence “ scaricabile dal seguente link: Il diario del killer


Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Attentati_del_22_luglio_2011_in_Norvegia
Fonte: Ansa


2.568 - 30.08.2005 AVVERATO IL 22/07/2011 ATTENTATI AD OSLO E UTOYA

Cari figli, vi chiedo di mantenere accesa la fiamma della fede. Io sono vostra Madre e so ciò che vi attende. Pregate sempre e non allontanatevi dal cammino che vi ho indicato. L’umanità cammina incontro a grandi sofferenze. Pentitevi e tornate al Signore. State attenti ai segni di Dio. Gli uomini vedranno qualcosa di intensamente luminoso. Accogliete la chiamata del Signore. Oslo sperimenterà una grande sofferenza. Pregate. Pregate. Pregate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace





“Oslo sperimenterà una grande sofferenza”
 

Utøya

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 25 ago 2018 alle 02:23
Utøya (pronuncia norvegese [ˈʉːtœʏɑ]) è un'isola del Tyrifjorden, quinto lago della Norvegia per estensione, sita nel comune di Hole, nella contea di Buskerud, in Norvegia.
Utøya venne donata nel 1950 al Partito Laburista Norvegese ed è ora di proprietà della Lega dei Giovani Lavoratori (Arbeidernes Ungdomsfylking), associazione giovanile affiliata allo stesso Partito Laburista, che nell'isola organizza campi estivi di formazione.

Strage di Utøya

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Lo stesso argomento in dettaglio: Attentati del 22 luglio 2011 in Norvegia.
L'isola è balzata alla notorietà internazionale in occasione degli attentati del 22 luglio 2011, quando un uomo travestito da poliziotto, Anders Breivik, ha aperto il fuoco contro gruppi di giovani che stavano prendendo parte a un campo estivo organizzato dalla Lega dei Giovani Lavoratori. In quell'occasione sull'isola sono morti 69 giovani tra i 14 e i 20 anni[1].

Note

1.  ^ AdnKronos/IGN, Strage in Norvegia, sono oltre 90 i morti. Confessa il 32enne: "Un atto necessario", su AdnKronos.com, 23 luglio 2011. URL consultato il 25 agosto 2018.

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Collegamenti esterni

·        Sito ufficiale per Utøya

Attentati del 22 luglio 2011 in Norvegia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
·        Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 4 set 2018 alle 16:01.
Con la locuzione attentati del 2011 in Norvegia ci si riferisce a due attacchi terroristici coordinati[3] volti ad attaccare il governo della Norvegia, un seminario politico estivo e la popolazione civile avvenuti nella città di Oslo e sull'isola di Utøya il 22 luglio 2011, che causarono in totale settantasette vittime.
ll primo attacco consistette nell'esplosione di un'autobomba col bagagliaio imbottito di ANFO nel centro di Oslo, precisamente nel quartiere Regjeringskvartalet(ove si trovano i palazzi del governo norvegese), avvenuta alle ore 15:25:22 (CEST).[4][5][6][7] L'automobile era stata parcheggiata di fronte al palazzo ospitante l'ufficio del primo ministro norvegese Jens Stoltenberg[8]; nell'esplosione morirono otto persone e 209 rimasero ferite, di cui dodici gravemente.[9][10][11]
Il secondo attacco avvenne meno di due ore dopo sull'isola di Utøya, nel Tyrifjorden, ove era in corso un campus organizzato dalla sezione giovanile del Partito Laburista Norvegese. Un uomo vestito con una strana uniforme simile a quella della polizia e provvisto di documenti falsi[12][13] giunse sull'isola e aprì il fuoco sui partecipanti al campus, uccidendone 69[14][15] e ferendone 110, di cui 55 in maniera grave.[10][11][16][17] Fu l'atto più violento mai avvenuto in Norvegia dalla fine della seconda guerra mondiale[18][19].
Il responsabile degli attentati, Anders Behring Breivik, trentaduenne norvegese simpatizzante dell'estrema destra, fu arrestato in flagranza a Utøya.[20][21][22]Rinviato a giudizio, fu processato tra il 16 aprile e il 22 giugno 2012 a Oslo; in tribunale affermò di avere compiuto gli atti per mandare un "messaggio forte al popolo, per fermare i danni del partito laburista" e per fermare "una decostruzione della cultura norvegese per via dell'immigrazione in massa dei musulmani".[23]Riconosciuto unico responsabile e sostanzialmente sano di mente, il 24 agosto seguente Breivik fu condannato a ventuno anni di carcere (pena massima dell'ordinamento norvegese), prorogabili di altri cinque per un numero indefinito di volte qualora, a pena scontata, fosse ancora ritenuto socialmente pericoloso.

Eventi

Il primo attacco è stato realizzato con l'esplosione di una bomba al Regjeringskvartalet, il quartier generale del governo a Oslo, alle 15:25, al di fuori dell'ufficio del Primo Ministro Jens Stoltenberg e altri edifici governativi.[24] L'esplosione ha ucciso otto persone e ne ha ferite molte altre. Il secondo attentato, il più grave, si è svolto circa due ore più tardi a un campo di giovani organizzato dalla Lega dei Giovani Lavoratori (Arbeidernes Ungdomsfylking, AUF), organizzazione giovanile del Partito Laburista Norvegese, sull'isola di Utøya a TyrifjordenBuskerud. Un uomo armato e vestito da poliziotto ha aperto il fuoco sui giovani, uccidendone 69.[25][26][27] Lo stesso uomo vestito da poliziotto era stato precedentemente filmato dalle telecamere nella zona dove era esplosa l'autobomba.[28]
La polizia ha arrestato il norvegese Anders Breivik,[29] responsabile di entrambi gli attentati.[30]

L'esplosione a Oslo

Mappa dell'area dell'esplosione. Edificio rosso: palazzo del governo; area arancione: posizione dell'auto distrutta, non il sito dell'esplosione; edificio blu: edificio del Ministero del petrolio

Ufficio del Primo ministro con le finestre rotte appena dopo l'esplosione.

Soccorritori civili e militari presso l'edificio del governo il 22 luglio.
Le agenzie di stampa hanno inizialmente sostenuto che le autobombe[31] fossero esplose nello stesso momento in Youngstorget (piazza dei Giovani) a Oslo, fuori dall'ufficio del Primo Ministro Jens Stoltenberg e altri uffici governativi come il Ministero del Petrolio[31] e il Ministero delle Finanze,[31] con lo scoppio di molte finestre; quest'ultima indiscrezione si è rivelata poi errata.[32]Vi sono diversi rapporti su quante esplosioni si siano verificate, e la polizia deve ancora fornire i dati ufficiali.[33] Stoltenberg non è stato ferito dalle esplosioni e il ministro delle finanze norvegese, Sigbjørn Johnsen, era in vacanza in Danimarca in quel momento.[34] L'esplosione si è sentita fino a 7 km di distanza.[31]

Impatto sui trasporti


Il Ministero del Petrolio e dell'Energia subito dopo l'esplosione.
Tutte le strade intorno al centro di Oslo sono state chiuse, e i militari hanno evacuato le persone dall'area, avvisando i residenti di stare lontani dal centro e di limitare l'utilizzo dei telefoni cellulari per evitare il rischio di un altro potenziale attacco terroristico.[35] I trasporti pubblici in ingresso e uscita dalla città sono stati sospesi.[36] Una comunicazione per e-mail con la BBC, inviata da un passeggero, ha indicato che sulle strade per l'Aeroporto di Oslo-Gardermoen erano in vigore controlli della polizia,[37] e l'aeroporto era rimasto aperto mentre la polizia effettuava controlli sulle auto nel sito.[38][39]
La linea Gardermoen tra Lillestrøm e l'aeroporto di Oslo è stata chiusa dopo che un pacco sospetto è stato trovato nei pressi della ferrovia.[40] Lo stesso è avvenuto agli uffici della TV2, evacuati dopo che un pacco sospetto è stato rinvenuto nei pressi dell'edificio.[41]

La strage di Utøya

Dopo aver fatto esplodere l'autobomba nei pressi degli uffici governativi, Anders Breivik si è avviato verso Utøya, vestito da agente della polizia norvegese e fingendo di cercare bombe sull'isola. Arrivato sull'isola con un traghetto, Breivik prima ha ucciso con una pistola Glock i direttori del campo, che insospettiti dalle armi avevano cominciato a fargli domande, quindi si è diretto verso i giovani dai 10 ai 20 anni raccolti in un punto di ristoro, ha estratto il fucile automatico e ha incominciato a sparare sulla folla, arrivando a uccidere 69 giovani tra i 12 e i 20 anni. Dopo un'ora e mezza la DELTA (Unità Norvegese Anti-Terrorismo), un'élite della polizia, ha fatto irruzione sull'isola e l'attentatore si è consegnato senza opporre resistenza. Breivik, secondo alcune prime testimonianze in stato di shock, non avrebbe agito da solo, ma le ricerche e le indagini della polizia norvegese su possibili complici non hanno individuato altre persone. Infatti le testimonianze più attendibili e "a mente fredda" dei sopravvissuti della strage di Utøya hanno descritto il solo Breivik che sparava con freddezza, senza correre e senza urlare (versione dei sopravvissuti tratta dal documentario Massacro in Norvegia, io c'ero).[42] Christian Hatlo, responsabile delle indagini, ha infine stabilito che Breivik ha agito da solo.[43][44]

Anders Breivik

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Lo stesso argomento in dettaglio: Anders Breivik.
Il cittadino norvegese Anders Breivik ha confessato dopo l'arresto di essere il responsabile degli attentati che hanno causato la morte di 77 persone[45]. Breivik è un anti-multiculturalista, anti-marxista, anti-islamico[46] con ideologie di estrema destra, come da lui stesso affermato nel suo memoriale 2083 – Una dichiarazione europea d'indipendenza. Qualche ora prima dell'assalto, Breivik inviò il suo manifesto a quasi tutti i suoi contatti Facebook, rilasciò un video su YouTube che riassumeva il suo manifesto in circa 12 minuti. Il video fu poi tolto dalla rete ma comunque proiettato in aula durante il processo. Breivik fu inquadrato piangere lacrime di commozione durante la proiezione. In esso, con audio tratto dall'OST del videogioco de Conan il Barbaro, compaiono immagini di Breivik stesso con indosso divise dei Cavalieri Templari con appuntate diverse medaglie che non gli sarebbero mai state conferite. In seguito si scoprì che egli stesso aveva ordinato i vari pezzi e riconoscimenti su internet per assemblarli a casa, come aveva fatto per la divisa della polizia usata durante gli attacchi. Inoltre, poco prima di agire, parafrasò l'economista John Stuart Mill sul suo profilo twitter scrivendo "Una persona con un ideale è forte quanto centomila che hanno solo interessi.". Quello fu l'unico tweet che pubblicò con quell'account.
Anders Breivik è stato condannato a 21 anni di carcere, massima condanna prevista in Norvegia. La corte distrettuale di Oslo ha deciso per la "sanità mentale" di Breivik.

Nei media

·        22 luglio (22 July), regia di Paul Greengrass (2018)
1.   

Voci correlate

·        Anders Breivik
·        Utøya

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Anders Breivik

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
·        Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 10 ott 2018 alle 15:21.

Anders Behring Breivik (pronuncia norvegese [ˈandəʂ ˈbeːriŋ ˈbræɪviːk]Oslo13 febbraio 1979) è un terrorista norvegese, conosciuto in quanto autore degli attentati del 22 luglio 2011 in Norvegia,[1] che hanno provocato la morte di settantasette persone.
Dichiaratosi un anti-multiculturalista, anti-marxistaanti-islamista[2] e sionista,[3] è autore del memoriale 2083 – Una dichiarazione europea d'indipendenza.[4] In questo scritto di 1518 pagine Breivik si definisce "salvatore del cristianesimo" e "il più grande difensore della cultura conservatrice in Europa dal 1950".[5]Dichiaratosi cristiano protestante, nello stesso memoriale si definisce antipapista, prendendo forti posizioni contro Benedetto XVI.[6] Massone, membro della loggianorvegese St. Olaus til de tre Søiler, la sua loggia ha affermato di aver avuto solo contatti minimi con lui e il gran maestro l'ha immediatamente espulso dall'ordine dopo il suo arresto.[7] In seguito durante la sua detenzione si identificò come fascista[8] e nazionalsocialista.[9] Nel 2015 si è convertito alla religione odinista, frangia di estrema destra dell'etenismo.[10]
Inizialmente ritenuto essere affetto da schizofrenia paranoide,[11] è stato dichiarato "sano di mente e quindi penalmente responsabile" da una controperizia,[12]venendogli riconosciuto solo un elevato disturbo narcisistico della personalità.[13] Il 24 agosto 2012 è stato condannato a ventuno anni di carcere, pena massima prevista dalla legge norvegese.[14]

Vita

I primi anni

Breivik nacque a Oslo il 13 febbraio 1979, figlio di un'infermiera, Wenche Behring, e di un economista civile, David Breivik, che ha lavorato come diplomaticopresso la Reale ambasciata norvegese a Londra e più tardi a Parigi.[15] Trascorse il primo anno della sua vita a Londra, fino a quando i suoi genitori divorziarono; suo padre, che in seguito si risposò, cercò invano di ottenere la custodia del figlio. Breivik trascorse a Oslo i suoi primi anni, insieme alla madre e alla sorella. In quel periodo fece regolarmente visita al padre e alla matrigna, fino al momento del loro divorzio, che avvenne quando aveva 12 anni. Nel frattempo la madre si risposò con un ufficiale dell'esercito norvegese.[16]
Breivik criticava i suoi genitori per il loro sostegno alle politiche del Partito Laburista Norvegese. Inoltre disapprovava la madre in quanto la riteneva di tendenze moderatamente femministe. Relativamente alla sua educazione scrisse che non approvava la sua "educazione superliberale e matriarcale, poiché completamente priva di disciplina e perché ha contribuito a effeminarmi in una certa misura".[17]
Frequentò la Scuola di commercio di Oslo.[18] Un ex compagno di classe di Breivik ha riportato che quest'ultimo era uno studente intelligente e che spesso si prendeva cura di compagni oggetto di atti di bullismo.[19] Ricevette la cresima della Chiesa protestante norvegese all'età di 15 anni.[20][21]
Nel suo compendio Breivik sostiene di aver causato danni alla proprietà di circa 700.000 €, quando aveva tra i 15 e i 16 anni. Questi danni includono la distruzione di venti sistemi ad alta tecnologia per la convalida dei biglietti nell'ambito di una "guerra" contro la Oslo Sporveier, l'allora compagnia del trasporto pubblico di Oslo.
Il padre interruppe i contatti con il figlio quando questi aveva 16 anni, nel 1995, dopo averne scoperto la passione per i graffiti sui muri.[22] Da allora fra i due non vi fu più alcun contatto.[23]

Età adulta

Essendo esente dal servizio militare, non ebbe alcun addestramento militare ufficiale.[24] In tal senso il Dipartimento di sicurezza della difesa norvegese ha dichiarato che Breivik è stato considerato "non idoneo al servizio" alla valutazione di leva obbligatoria.[25]
Nel 1997 (all'età di 18 anni) perse 2 milioni di corone norvegesi (circa € 256.000 e $ 370.000)[26] in borsa.[27] A 21 anni si sottopose a interventi di chirurgia estetica per rimodellare fronte, naso e mento, secondo la suggestione di qualcuno che egli avesse un "naso da arabo". In seguito Breivik si dichiarò soddisfatto dei risultati.[27] Passati i 21 anni, lavorò nel dipartimento di assistenza clienti di una società. I pareri dei suoi colleghi sono discordanti: alcuni di essi lo descrivono come "gentile con tutti"[28] e "lavoratore eccezionale";[29] un amico intimo ha dichiarato al contrario che Breivik possedeva un grande ego e che risultava irritato dalla presenza di persone di origini mediorientali o dell'Asia del sud.[30] Il Breivik che emerge dalle testimonianze è un individuo narciso e megalomane, rispondente al profilo dell'assassino di massa (che uccide contemporaneamente più persone a lui sconosciute).[31][32]
Avvicinatosi a un gruppo inglese di estrema destra, l'English Defence League (EDL), da lui ammirato "per come era riuscito a provocare reazioni estreme da parte di gruppi musulmani e di estrema sinistra", prospettava di fondare un gruppo simile in Norvegia.[33]

La pianificazione dell'attacco

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Lo stesso argomento in dettaglio: attentati del 22 luglio 2011 in Norvegia.
Breivik affermò di aver pianificato l'attacco per oltre nove anni,[34] quando nel 2002 partecipò a un incontro segreto a Londra per la costituzione di un movimento di resistenza armata alla cosiddetta invasioneislamica[35] e per la difesa del retaggio culturale europeo.
Breivik affermò che il motivo che lo aveva spinto a compiere l'attentato era stato quello di mandare un "messaggio forte al popolo, per fermare i danni del Partito Laburista Norvegese" e per fermare "una decostruzione della cultura norvegese per via dell'immigrazione in massa dei musulmani". Nelle sue dichiarazioni ha affermato sia di non aver agito da solo (due cellule della sua organizzazione lo avrebbero aiutato con la bomba),[36][37] sia di aver compiuto interamente tutte le azioni criminali senza complici.[38] La polizia norvegese, alla luce degli elementi raccolti, escluse che Breivik avesse avuto qualche complice.[39]

Processo e condanna

Il processo contro Breivik ebbe inizio il 16 aprile 2012 presso il palazzo di giustizia di Oslo e sotto la giurisdizione del tribunale distrettuale di Oslo. I procuratori nominati furono Inga Bejer Engh e Svein Holden con Geir Lippestad come consulente legale di Breivik. Il 24 agosto seguente Breivik venne giudicato sano di mente e riconosciuto colpevole di tutti i capi di imputazione a suo carico. Gli fu irrogata una condanna a 21 anni di carcere (avendo la Norvegia da tempo abolito l'ergastolo dal proprio ordinamento), prorogabili di altri cinque per un numero indefinito di volte qualora, a pena scontata, fosse ancora ritenuto socialmente pericoloso. Durante il processo furono smentite molte dichiarazioni fatte da Breivik riguardo alla propria organizzazione e ai suoi successi imprenditoriali.[40] Lo stesso Breivik affermò in seguito di aver scritto meno di metà del suo memoriale 2083: Una dichiarazione europea d'indipendenza, avendo copiato e incollato il resto da scritti e manifesti di altri autori, tra cui quello di Unabomber.[41]L'avvocato di Breivik, Geir Lippestad, rese noto che il suo cliente non avrebbe presentato ricorso d'appello, avendo in precedenza dichiarato di non riconoscere l'autorità della corte: affermò di non "potersi" appellare in quanto ciò non avrebbe fatto altro che "legittimare le decisioni della corte" di Oslo.[42]

Dopo il processo e vita in carcere

Breivik è detenuto nel carcere di massima sicurezza di Skien in qualità di "detenuto speciale". Il 23 marzo 2013 sua madre Wenche Behring morì per complicazioni legate al cancro. Si erano incontrati circa una settimana prima nel carcere di Ila e a Breivik era stato permesso di oltrepassare la schermata divisoria in vetro per darle un "abbraccio d'addio". Dopo la morte della madre domandò di poter presenziare al funerale, ma la richiesta non fu accolta.
Nel luglio 2015 ha iniziato un corso di scienze politiche all'Università di Oslo.[43]

Attività politica e tentativi di corrispondenza

Già nel 2012 Breivik cominciò a progettare la costituzione di un'organizzazione nota come Movimento Conservatore Rivoluzionario che sarebbe stata costituita da una cinquantina di attivisti di estrema destra in tutta Europa, oltre a un'addizionale organizzazione tesa a rappresentare gli attivisti in carcere. Avrebbe anche tentato di instaurare una corrispondenza con il terrorista svedese (incarcerato) Peter Mangs (autore degli attentati terroristici di Malmö) e l'estremista tedesca Beate Zschäpe.[44] Nello stesso anno ha inoltre intensificato l'attività di scrittore,[45] con l'intenzione dichiarata di scrivere tre libri: uno con la sua versione dei fatti riguardo agli attentati, il secondo per discutere e trattare la sua ideologia, e l'ultimo per illustrare le sue visioni e progetti per il futuro.[46].

Processo civile contro la Norvegia

Il 15 marzo 2016 Breivik ha intentato causa contro il sistema carcerario norvegese riguardo a una presunta violazione dei suoi diritti umani,[47] sperando di poter usare il nuovo processo come piattaforma per diffondere le proprie convinzioni politiche.[48] Dopo essersi presentato in aula coi capelli rasati a zero si è prodigato nel saluto nazista e in seguito ha dichiarato la sua conversione a tale movimento.[49] Il 20 aprile venne dichiarato che Breivik aveva vinto la causa e lo Stato norvegese aveva dichiarato l'intenzione di presentare appello per il gennaio 2017.[50] Il 10 gennaio 2017 fu reso noto che Breivik si era presentato in aula con ancora la testa rasata e una folta e curata barba, effettuando nuovamente il saluto nazista. L'attivista avrebbe dichiarato che la permanenza in prigione l'avrebbe estremizzato al punto da essere lui stesso spaventato da ciò che aveva cominciato a scrivere e pensare.[51][52]

Dichiarazioni successive

Breivik ha confessato alla polizia di aver progettato in passato anche l'uccisione del presidente degli Stati Uniti Barack Obama.[53] Durante il processo intentato contro la Norvegia nell'aprile 2016 riguardo alla presunta violazione dei propri diritti umani dichiarò di essersi convertito al nazismo durante la sua permanenza in prigione.[54]

Influenze sulla società e altri attacchi

Le azioni e l'arresto di Breivik hanno influenzato molti attacchi successivi a quelli del 22 luglio, dando il via a svariati fenomeni di imitazione, perpetrati da emulatori e ammiratori.[55] L'autore del massacro alla Sandy Hook Elementary School, Adam Lanza, aveva in precedenza manifestato l'intenzione di superare Breivik.[56] Il 21 novembre 2012 un uomo di nazionalità polacca fu fermato con l'accusa di pianificare un attacco con bombe al parlamento polacco ispirato proprio a quello di Breivik.[57] L'assassino della strage di Monaco di Baviera del 22 luglio 2016, Ali Sonboly, aveva la foto di Breivik come immagine profilo su WhatsApp e aveva scelto la data dell'attacco proprio come "omaggio" a Breivik.[58]
Gli Epica (gruppo musicale symphonic metal olandese) hanno dedicato una canzone alle vittime di Breivik nell'album Requiem for the Indifferent del 2012.

Nei media

·        22 luglio (22 July), regia di Paul Greengrass (2018)

Bibliografia

·        E. Mingione, L'Odio e la Follia - Il caso di Anders B. Breivik, Edizioni Eiffel, 2015.
·        Åsne Seierstad, Uno di noi: la storia di Anders Breivik, Rizzoli, 2016.

Voci correlate

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Attentati di Oslo: perché proprio la Norvegia?

Fonte:http://www.sinistra.ch/?p=1262





2.568 - 30.08.2005 AVVERATO IL 22/07/2011 ATTENTATI AD OSLO E UTOYA


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Fonte: http://www.messaggidianguera.net/


 – ANSA
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