sabato 24 dicembre 2011

PANDEMIA INFLUENZALE DEL 2009 - INFLUENZA A/HIN1 O FEBBRE SUINA. Previsto nei messaggi 2.602 del 14/11/2005 "L’umanità porterà una croce pesante a causa di un’epidemia." e 2.626 del 10/01/2006. "Un’epidemia si diffonderà in varie nazioni e i miei poveri figli conosceranno una croce pesante."Profezie concluse della Madonna di Anguera.


PANDEMIA INFLUENZALE DEL 2009 – INFLUENZA A/H1N1 O FEBBRE SUINA


Previsto: messaggio  2.602 del 14/11/2005 e messaggio 2.626 del 10/01/2006
Morti: 6.000
Feriti: N.D.
Scomparsi: N.D.
Colpiti: 482.300

Area: Africa, America meridionale, settentrionale e centrale, Asia, Cina, Giappone, Europa
Descrizione evento:  pandemia influenzale del 2009, (influenza A/H1N1 o febbre suina)
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Pandemia_influenzale_del_2009




2.559 - 09.08.2005
Cari figli, abbiate cura della vostra vita spirituale e sarete grandi agli occhi del Signore. Siate forti e non tiratevi indietro davanti alle vostre difficoltà. Non dimenticate: Dio è con voi. Vi chiedo di intensificare le vostre preghiere in questi tempi difficili. Io sono vostra Madre e sono sempre vicino a voi.Sappiate che una famosa città resterà deserta. Un’epidemia allontanerà da essa molti dei suoi abitanti e gli altri moriranno. Pregate. Sono giunti i tempi delle tribolazioni. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome  del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.602 - 14.11.2005

Cari figli, abbracciate l’amore e difendete la verità. Siate fedeli alla missione che il Signore vi ha affidato. Dio ha molto bisogno di voi. L’umanità porterà una croce pesante a causa di un’epidemia. Soffro per ciò che vi attende. Pregate. Solo per mezzo della preghiera potete trovare la pace. Da Karachi* verrà una grande sofferenza. La Colombia inciamperà e berrà il calice del dolore. Le acque del fiume perderanno la loro brillantezza. Sarà simile a un sepolcro. Non tiratevi indietro. Non perdetevi d’animo. Chi sta con il Signore vincerà. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità.  Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
*in Pakistan

2.626 - 10/01/2006

Cari figli, non temete. Dio è al vostro fianco. Voi che state ad ascoltarmi, restate saldi sul cammino che vi ho indicato. Ecco i tempi delle grandi tribolazioni. Un’epidemia si diffonderà in varie nazioni e i miei poveri figli conosceranno una croce pesante. Inginocchiatevi in preghiera. Io sono vostra Madre e cammino con voi. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

Fonte traduzione messaggi: http://www.messaggidianguera.net/


 

Pandemia influenzale del 2009 (Influenza A/H1N1 o febbre suina)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Pandemia_influenzale_del_2009

Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non costituiscono e non provengono da prescrizione né da consiglio medico. Wikipedia non dà consigli medici: leggi le avvertenze.
La pandemia influenzale del 2009 (chiamata anche influenza A/H1N1 o febbre suina), causata da una variante finora sconosciuta del virus H1N1, è una pandemia che ha già causato centinaia di morti e decine di migliaia di contagi nel mondo, concentrati per la maggior parte nel continente americano. Nell'aprile 2009 l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e il Centers for Disease Control and Prevention hanno lanciato l'allarme, sostenendo come il virus ora si trasmetta direttamente tra uomini (senza quindi che sia necessario il contatto con l'animale infetto), arrivando a definire possibile una pandemia influenzale[1][2].
Alla notevole contagiosità si contrappone una pericolosità decisamente bassa. In Centro-America molti ospedali sono utilizzati per la quarantena dei potenziali contagiati.

 Casi confermati

I casi totali, erano 482.300 di cui oltre 6.000 mortali. La grande maggioranza dei casi e dei decessi sono registrati nel continente americano, in particolare negli Stati Unitie in Messico. Nel resto del mondo le zone più colpite sono l'Australia e l'Europa, in particolare Regno Unito, Spagna e Ucraina.
Pare che tutto abbia avuto inizio nel febbraio 2009 quando si ammala Edgar Hernandez, 4 anni, di La Gloria (Municipalità di Perote, Veracruz), villaggio messicano caratterizzato dalla presenza di un gigantesco allevamento di maiali. Da lì l'inizio di una crisi che sarebbe diventata internazionale solo il successivo 24 aprile[3].

 Africa

Nel continente africano, fino ad oggi], 6 novembre 2009,ci sono stati 14.580 casi confermati 76 decessi. I seguenti Stati sono i più colpiti dalla nuova influenza: Kenya, Algeria, Marocco, Kenya, Tanzania, Uganda, Zambia. Il paese maggiormente colpito tra questi è indubbiamente il Sudafrica, il quale, nonostante misure restrittive criticate fortemente dall'OMS[4], conta attualmente 12378 casi confermati e 64 decessi.

 America meridionale

In tutti i paesi sudamericani, tranne la Guyana francese, si sono registrati casi certi di febbre suina. I paesi con il maggior numero di infetti sono Cile e Argentina, mentre la maggioranza dei decessi è localizzata nel secondo paese. Ad oggi l'America meridionale conta oltre 16.000 casi confermati e più di cento morti.

 Argentina

L'Argentina è il secondo paese sudamericano per numero di casi confermati ed è in assoluto il paese sudamericano con il maggior numero di decessi (nonché il terzo in tutto il mondo). Attualmente i casi certi sono quasi 3.000, il primo dei quali è stato confermato dalle autorità di Buenos Aires il 7 maggio 2009[5], mentre i morti sono 94.
Tra il 28 aprile ed il 15 maggio le autorità argentine hanno vietato ogni aereo da e per il Messico a scopo precauzionale[6].

 Brasile

Ad oggi il Brasile presenta oltre mille casi confermati di influenza A e due decessi. I primi quattro casi sono stati confermati il 7 maggio: due a San Paolo, uno a Rio de Janeiro ed uno a Minas Gerais[7]. Il primo caso di morte è stato confermato dal ministro della salute brasiliano, José Gomes Temporão, il 28 giugno[8].

 Cile

Il Cile è il paese sudamericano più colpito dal punto di vista dei casi clinici. Al 13 luglio 2009 sono confermati oltre 9.000 casi e 19 decessi. Il primo case risale al 17 maggio ed è stato confermato dallo stesso Ministro della sanità cileno[9]. Il primo caso di morte riguarda un 37enne di Puerto Montt ed è datato 3 giugno[10], mentre il secondo caso di morte viene annunciato il 12 giugno[11].

 Perù

Il Perù è il terzo paese dell'America Latina per numero di casi, mentre è quinto per il numero di decessi. Al 13 luglio presenta più di 1.700 casi confermati e cinque decessi. Il primo caso confermato risale al 27 aprile 2009 e riguardava una donna peruviana di ritorno dal Messico[12].

 Altri stati

Al 13 luglio 2009 altri Stati non sopra citati presentano in totale quasi 2.000 casi confermati e 18 decessi. Tra questi paesi il più colpito è l'Uruguay, il quale conta oltre 500 casi e ben 9 morti, il primo dei quali risale al 29 giugno[13].

 America settentrionale e centrale

L'America settentrionale e centrale è la parte del mondo maggiormente colpita dalla pandemia, con oltre 60.000 casi confermati e quasi 400 morti concentrati principalmente in tre paesi: Canada, Stati Uniti e Messico.

 Canada

Il Canada, al 13 luglio, conta quasi 10.000 infezioni confermate e 39 decessi. Il primo caso di infezione risale al 30 aprile ed è legato, come in molti casi, ad un turista appena rientrato dal Messico[14]. I casi di decessi si concentrano nelle seguenti regioni canadesi: Québec, Ontario, Manitoba, Alberta e Saskatchewan.

 Messico

Il Messico è il paese dal quale sembra essere partita l'epidemia. Alla data del 2 settembre 2009 risulta tra i paesi maggiormente colpiti di tutto il mondo, con 21.857 infezioni accertate e 195 decessi[15].
Il primo caso accertato risale al 2 aprile 2009 mentre il primo decesso è datato 13 aprile, nello Stato di Oaxaca. Ad oggi una buona parte dei casi è presente in Città del Messico, dove, d'altronde, risiede un decimo della popolazione messicana.
La gravità della situazione ha fatto si che le autorità messicane abbiano chiuse tutte le scuole e in generale ogni edificio pubblico della capitale, Città del Messico. Oltre a ciò sono state anche distribuite mascherine e sospesi tutti gli eventi pubblici organizzati[16]. Le autorità statunitensi hanno per ora escluso la chiusura della frontiera messicana.
La pandemia ha avuto anche un forte impatto sull'economia messicana, già colpita dalla crisi finanziaria ed economica mondiale. La Banca Mondiale ha stanziato a favore della popolazione messicana 25 milioni di dollari per l'assistenza nel breve termine e 180 milioni per l'assistenza di lungo termine[17]. La stessa politica è stata adottata dal Fondo Monetario Internazionale.

 Stati Uniti

Gli Stati Uniti sono il paese più colpito dall'influenza A di tutto il mondo. I casi confermati sono 66.216 e le morti sono 1519.[senza fonte] I primi casi apparvero nel marzo 2009 in California, per poi allargarsi progressivamente a Texas, Arizona, New York ed il resto degli stati (a fine maggio furono contagiati abitanti di tutti e cinquanta gli stati).
Il 28 aprile 2009 il direttore del Centers for Disease Control and Prevention ha annunciato il primo decesso per febbre suina sul suolo americano: si tratta di un bambino di ventitré mesi appena rientrato dal Messico[18]. Lo stato maggiormente colpito tra i cinquanta è quello di New York, dove si registrano ad oggi 2.500 casi e oltre 60 morti.
Il governo degli Stati Uniti, di comune accordo con il CDC e la Food and Drug Administration, ha dichiarato l'emergenza sanitaria[19], chiarendo tuttavia che, allo stato attuale, non verranno chiuse le frontiere con lo stato messicano.

 Asia

Il continente asiatico, nonostante quasi 12.000 contagiati, ha registrato "solo" undici decessi. Il maggior numero di casi si registra nel parte sudorientale del continente (Cina, Hong Kong e Giappone), mentre nove morti sono nella sola Thailandia.

 Cina

La Repubblica Popolare Cinese ha, fino ad oggi, quasi 2.500 casi confermati e nessun decesso. Il primo caso risale al 10 maggio[20]. Il General Administration of Quality Supervision, Inspection and Quarantine, l'organo del Ministero della sanità cinese che si occupa di terrorismo chimico, quarantene ed epidemie, sin dalla notte del 26 aprile aveva annunciato i primi pazienti con sintomi adatti alla febbre suina.
Il 2 maggio il governo cinese ha deciso di vietare ogni volo da e per il Messico[21].

 Giappone

Il giappone ha registrato, sino al 13 luglio, 2.273 casi di influenza suina e nessun decesso. I primi tre casi di influenza A nel paese nipponico risalgono all'8 maggio e riguardano tre giapponesi di rientro da Oakville[22].

 Thailandia

La Thailandia, al 13 luglio, presenta poco più di 2.400 casi confermati e nove decessi (su undici totali del continente asiatico). La maggior parte dei casi sono concentrati nella metropoli di Bangkok.

 Altri stati

Altri Stati asiatici particolarmente colpiti sono le Filippine, Singapore e la Malesia. In particolare i primi due registrano, rispettivamente, 1.700 (con un decesso) e 1.200 casi confermati. Un altro decesso è segnalato nel Sultanato del Brunei.

 Europa

Il continente europeo, al 13 luglio, ha circa 14.000 casi confermati e 16 decessi. Il paese in assoluto più colpito è, attualmente, il Regno Unito.

 Italia

A fine aprile 2009 una donna proveniente da San Diego è stata ricoverata a Venezia come caso sospetto[23]. Al 30 aprile 2009 nella penisola si contavano circa venti casi sospetti, ma nessuno di questo è stato confermato.
Il 2 maggio viene riscontrato il primo caso positivo di questa influenza. Il paziente è stato ricoverato nell'ospedale di Massa il 23 aprile 2009 dove è stato prontamente accolto e guarito[24]. Il secondo caso si registra il giorno dopo. Il paziente affetto era ritornato dal Messico e viene ricoverato a Roma, dove guarisce[25].
La Coldiretti, la più grande associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana, ha invitato la popolazione ad acquistare carne di maiale e salumi, evitando il panico[26].
Il 18 luglio sono 258 gli italiani colpiti dal virus H1N1, fortunatamente tutti guariti o comunque in buone condizioni di salute.
Il 26 luglio è morto il primo italiano, residente in Argentina.
Sabato 29 agosto viene ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Monza un uomo di 24 anni, di Parma, che ha contratto il virus. Si tratta del primo grave caso sulla penisola[27] il 3 settembre i medici hanno dichiarato che il paziente ha battuto il virus; ciononostante egli rimane in coma e in prognosi riservata per le complicanze sopraggiunte; lascerà l'ospedale di Monza solo in ottobre.
Il 4 settembre si è verificata la prima vittima in Italia: un napoletano di 51 anni, colpito dal virus è deceduto dopo essere stato ricoverato in gravi condizioni. La morte è sopravvenuta non per gli effetti del virus, ma per il complicarsi delle importanti patologie da cui era già da tempo affetto il paziente.
Il 19 settembre una donna di 46 anni ricoverata dal 30 agosto all'ospedale Papardo di Messina. La donna, che aveva contratto il virus da alcuni familiari di ritorno da una vacanza in Inghilterra, non soffriva di patologie pregresse[28]. Si tratta perciò del primo decesso in Italia causato dal solo virus H1N1[29].
L'ultimo comunicato emesso dal Ministero della Salute[30] fissa a 229 il numero di «vittime collegate alla nuova influenza» che, in rapporto al numero stimato dei casi (4.391.000) corrisponde a una letalità di circa lo 0,005 per cento, quasi cento volte meno rispetto a quella della passata influenza H3N2.

 Regno Unito

Il Regno Unito è tra i paesi europei quello maggiormente colpito. Al 13 luglio conta quasi 10.000 casi confermati (il primo dei quali è datato 27 aprile) e 14 decessi, il primo dei quali è avvenuto il 12 giugno: La persona deceduta è una donna scozzese di 38 anni che all'inizio di giugno aveva dato alla luce il suo bimbo mentre era ricoverata al Royal Alexandra Hospital di Paisley, vicino a Glasgow, per l'infezione. Il neonato, venuto al mondo dopo 29 settimane di gravidanza, è risultato negativo ai test per il virus[31]. Queste decesso è il primo in assoluto per il territorio europeo.
Il 2 luglio Andy Burnham, ministro della salute britannico, ha dichiarato che la pandemia è ormai fuori controllo e che si prevedono 100.000 casi di contagio al giorno entro la fine di agosto[32].

 Spagna

Il 27 aprile il ministro spagnolo della salute annuncia che un cittadino spagnolo di 23 anni, di rientro dal Messico, ha contratto il virus.[33]. Questo è il primo caso confermato in Europa.
Al 13 luglio la Spagna conta oltre 1.000 casi confermati di infezione e due decessi. Il primo di questi decessi è datato 30 giugno e riguarda una diciannovenne di Madrid[34]. È il primo decesso nell'Europa continentale. La seconda morte viene confermata il 9 luglio: si tratta di un uomo di 41 anni residente delle isole Canarie[35].

 Oceania

Al 13 luglio l'Oceania presenta quasi 10.000 casi confermati e 24 decessi. I paesi più colpiti sono due dei più popolosi, ovvero Australia e Nuova Zelanda.

 Australia

Lo Stato australiano è uno dei paesi più colpiti al mondo. Al 13 luglio presenta quasi 9.000 casi confermati e 18 decessi, il che lo rende il sesto paese per numero di morti. Il primo decesso risale al 19 giugno e riguarda un aborigeno di 26 anni proveniente da Kiwirrkurra, una comunità localizzata nel deserto di Gibson[36].

 Altri stati

Negli altri paesi oceanici i casi confermati sono pochi, senza alcun decesso. Il paese tra questi maggiormente colpito è la Repubblica delle Isole Figi, con 19 casi confermati.

La dichiarazione di pandemia

Nel giugno 2009 l'OMS ha dichiarato l'allarme pandemia per l'influenza suina, a seguito degli sviluppi nella diffusione del virus A-H1N1. Il livello d'allerta è stato elevato a 6, pari al massimo dell'emergenza. È la prima pandemia del XXI secolo. La decisione dell'organismo internazionale ha comportato il rafforzamento delle misure di sicurezza nei 193 Stati membri[37].
L'OMS dopo una riunione d'emergenza tenuta il 27 aprile aveva deciso di portare il livello di rischio pandemico da 3 a 4 (su una scala che va da 0 a 6)[38], per poi passarlo al quinto il 29 aprile[39]. Nel caso di pandemia si valuta la percentuale di persone contagiabili a livello molto elevato. Gli Stati Uniti hanno dichiarato l'emergenza sanitaria[19]. Il 3 giugno l'OMS ha comunicato di aver alzato il livello d'allerta a 6, ovvero al massimo della scala pandemica[40]. Il 14 luglio la stessa OMS dichiara inarrestabile l'influenza A/H1N1, avvertendo che tutti i paesi dovranno rifornirsi del vaccino[41].
Nel febbraio 2010 l'OMS ha ammesso davanti all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (Apce) di essere stata influenzata dai laboratori farmaceutici quando ha dichiarato lo stato di pandemia per il virus dell'H1N1[42], dopo che un'inchiesta del quotidiano francese Le Parisien aveva parlato di "relazioni di interesse tra sei esperti dell'OMS e alcune case farmaceutiche".
L'eurodeputata verde di Europe Ecologie, Michele Rivasi, ha chiesto che venga istituita una commissione d'inchiesta parlamentare sulla gestione da parte dell'Unione europea della pandemia dell'influenza A[42].
Wolfang Wodarg, presidente tedesco della commissione Sanità del Consiglio d'Europa, ha parlato di una "falsa pandemia", accusando esplicitamente le industrie farmaceutiche di aver influenzato la decisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di dichiarare la pandemia: "Per promuovere i loro farmaci brevettati e i vaccini contro l'influenza, le case farmaceutiche hanno influenzato scienziati e organismi ufficiali, competenti in materia sanitaria, e così allarmato i governi di tutto il mondo: li hanno spinti a sperperare le ristrette risorse finanziari per strategie di vaccinazione inefficaci e hanno esposto inutilmente milioni di persone al rischio di effetti collaterali sconosciuti per vaccini non sufficientemente testati"[42].

 I vaccini

Quattro sono i vaccini mock-up a cui la Commissione europea ha rilasciato l'autorizzazione al commercio:[43][44]
In realtà gli ultimi due sono stati autorizzati con riserva in caso di emergenza, in quanto non ancora approvati per questa fase pandemica.
Ewa Kopacz, ministro della salute polacco, ha sollevato molti dubbi sull'efficacia del vaccino oltre che sull'eccessiva importanza data a questa pandemia, considerando che in Europa il tasso di mortalità é decisamente inferiore rispetto a quello della normale influenza stagionale.[45]

 Campagna vaccinale

Molteplici governi hanno intrapreso una campagna vaccinale nell'inverno 2008-09, stabilendo contratti con industrie farmaceutiche per la produzione su scala industriale del vaccino. Tuttavia l'impatto del virus si è dimostrato molto minore di quanto previsto o comunicato.

 Francia

Il governo francese ha deciso di disdire 7 milioni di dosi di vaccino già ordinate. Daniel Vasella, l'amministratore delegato di Novartis, ha dichiarato che "il governo francese non ha rispettato i propri impegni", minacciando "Alla prossima pandemia - perché ci sarà una nuova pandemia - serviremo prioritariamente gli Stati 'affidabili'"[42].

 Italia

Il governo Berlusconi IV ha deciso di fornire la co-somministrazione del vaccino contro l’influenza da virus A/H1N1 assieme al vaccino dell’influenza stagionale[46].
A tal fine ha concluso un contratto di produzione con la Novartis[47], inizialmente tenuto segreto. Il contratto è stato firmato il 21 agosto 2009 tra il direttore generale del ministero della Salute, Fabrizio Oleari, e l'amministratore delegato di Novartis Vaccines, Francesco Gulli. Il testo prevede la fornitura di 24 milioni di dosi di vaccino, al costo di 184 milioni di euro, IVA inclusa[48].
Il contratto è stato giudicato penalizzante dalla Corte dei Conti, che ha accusato il governo di aver accettato clausole troppo favorevoli all'azienda, quali l'assenza di penali, l'acquisizione da parte del ministero dei rischi e il risarcimento alla multinazionale per eventuali perdite. Tra le clausole capestro accettate dal Ministero della Salute[48]:
  • Novartis è obbligata a produrre le dosi di vaccino e a rispettare l’accordo con il ministero della Salute. Ma solo fino a quando ciò sia ritenuto "ragionevole";
  • il governo si impegna a risarcire eventuali danni alla salute prodotti dall'uso del vaccino, tenendo indenne Novartis. La multinazionale risponde soltanto dei difetti di fabbricazione;
  • se il prodotto non viene consegnato per mancato ottenimento dell'autorizzazione all'immissione al commercio e di prove cliniche positive, il Ministero dovrà risarcire l'azienda con 24 milioni di euro netti a forfait;
  • la confezione è decisa da Novartis, e il Ministero non è autorizzato ad apportare modifiche alla confezione né ad alterare, oscurare, rimuovere o manomettere il marchio commerciale;
  • Novartis si impegna a consegnare entro una data concordata il vaccino, ma qualora non sia in grado di consegnare il prodotto basta una comunicazione al Ministero sette giorni prima della scadenza, per ottenere un rinvio concordato tra le parti. E se il ministero si dovesse trovare impossibilitato a ritirare il prodotto, Novartis potrà rivenderlo ad altri clienti o fatturare al ministero quanto non ritirato, con la possibilità di rivenderlo comunque dopo 90 giorni;
  • le parti si impegnano a mantenere assoluto riserbo sulle informazioni riservate.
Le dosi effettivamente prodotte e consegnate da Novartis ammontano a 10 milioni, quelle utilizzate a 900.000[48]. Ancora a marzo 2010, diverse ASL hanno segnalato la disponibilità in stock di più della metà dei vaccini consegnati[49]In Lombardia, solo il 10% delle dosi sono state somministrate. Il Ministero ha iniziato a pianificare il ritiro delle dosi inutilizzate, che secondo indicazione dell'OMS scadranno in estate[50].
Il ministro Ferruccio Fazio ha annunciato di voler aprire una trattativa con la Novartis per i vaccini ordinati ma non ancora prodotti, e di considerare la possibilità di cedere all'Organizzazione mondiale della sanità 2,5 milioni di vaccini all'OMS, il 10% della fornitura italiana, più una eventuale ulteriore fornitura risultante dai vaccini non utilizzati dalle regioni[51].
In Italia, entro metà novembre, risultavano colpite dal virus circa 1,5 milioni di persone, con 70 decessi e 160.000 vaccinati.

 Regno Unito

Il governo britannico ha ordinato 132 milioni di dosi di vaccino (due per ogni cittadino). I vaccinati sarebbero 4,25 milioni, tra i 17 milioni dei gruppi più a rischio. Solo 13 milioni di dosi sarebbero state consegnate, mentre le restanti 119 milioni sarebbero ancora in stoccaggio o in produzione. Il governo starebbe negoziando con GlaxoSmithKline e Baxter International per ridurre l'ordine, mentre l'allerta è cessata. Tuttavia sono iniziate le polemiche riguardo allo spreco di denaro pubblico[51].

 Note

  1. ^ Pasini (Oms): "Arriverà in un lampo in Italia, si rischia la pandemia"
  2. ^ Come è nata l'infezione: la cronologia degli avvenimenti
  3. ^^ ANSA - 2 settembre 2009
  4. ^ Messico, scuole ed edifici pubblici chiusi per epidemia
  5. ^ ^ Febbre suina: bambino di 23 mesi muore in Texas
  6. ^ a b Febbre suina, è emergenza sanitaria negli USA
  7. ^ Febbre suina, primo caso in Cina
  8. ^ ^ Febbre suina, 31enne ricoverata a Venezia
  9. ^ Nuova influenza: a Massa il primo caso, già guarito
  10. ^ Febbre suina, secondo caso in Italia. È un 25enne rientrato dal Messico
  11. ^ Coldiretti: Comprate carne di maiale
  12. ^ http://salute.agi.it/bollettini/attualita/200908291339-att-rsa0010-influenza_a_ministero_grave_24enne_ricoverato_a_monza
  13. ^ Nuova influenza, la donna di Messina morta esclusivamente a causa del virus. Repubblica.it, 20-09-2009. URL consultato il 20-09-2009.
  14. ^ Influenza A, morta la paziente di Cesena A Messina venti avvisi di garanzia. Repubblica.it, 22-09-2009. URL consultato il 23-09-2009.
  15. ^ http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_comunicati_2711_testo.rtf
  16. ^ H1N1, donna muore in Scozia. È la prima vittima in Europa
  17. ^ Influenza A, Gb: "100.000 casi al giorno ad agosto, impossibile frenare diffusione"
  18. ^ Febbre suina, Spagna conferma caso di contagio
  19. ^ ^ Nuova influenza, l'Oms: è pandemia "Indica la diffusione, non la gravità", Repubblica, 11 giugno 2009
  20. ^ Pandemia, Oms alzerà livello di allerta a 4
  21. ^ Influenza Suina: Oms, Rischio Pandemia Imminente
  22. ^ Nuova influenza, l'Oms alza l'allerta a livello 6
  23. ^ Influenza A, OMS: Pandemia inarrestabile
  24. ^ a b c d Vaccino influenza A/H1N1: Novartis minaccia la Francia
  25. ^ AIFA
  26. ^ milanoweb.com
  27. ^ denuncia del ministro polacco
  28. ^ Governo.it Influenza A/H1N1 - Ordinanza sulla profilassi vaccinale
  29. ^ Il contratto Novartis-Governo italiano, pubblicato da Altromercato
  30. ^ a b c Vaccino per il virus H1N1, Novartis-Governo Ecco il contratto segreto, Repubblica, 15 gennaio 2010
  31. ^ Influenza A: nella ASL/Bat metà dei vaccini ancora nei frigoriferi, 01.03.2010
  32. ^ Un milione di dosi da buttare, Giornale di Bergamo, 03.03.10
  33. ^ a b Influenza e vaccini non prodotti: governo vuole trattare con Novartis, Il Messaggero

Voci correlate

 Collegamenti esterni


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