POST DEL 15/09/2018 AGGIORNATO AL 16/09/2018
Dal 1987, la Madonna appare ad Anguera (Brasile) al veggente Pedro Régis, dettandogli messaggi per tutta l'umanità.
· I messaggi vengono trasmessi 3 volte a settimana: ogni martedì e sabato, più un altro giorno variabile.
ULTIMO MESSAGGIO IN ITALIANO DAL SITO WEB UFFICIALE BRASILIANO
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Si consiglia di visitare il sito web ufficiale brasiliano del veggente Pedro Regis:
http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/ e la pagina dedicata al commento delle profezie: http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/cms/list/not%C3%ADcias
(Gestore sito web: ANSA - Associacao Nossa Senhora de Anguera).
- ENTRO QUEST’ANNO ACCADRANNO GRANDI EVENTI DA ME PREDETTI A FATIMA–Profezia Anguera n. 76 -30/8/88- n. 80- 10/9/88 Gorbačëv-Glásnost- libertà di religione-Reagan- soppresse armi medio raggio.
- GRANDE BATTAGLIA - Questa è l’ora della GRANDE BATTAGLIA tra la DONNA VESTITA DI SOLE e il DRAGONE ROSSO. Questi sono i tempi del TRIONFO DEL MIO CUORE IMMACOLATO. - N. 228 del 24/10/89.
- Link: https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2014/01/apocalisse-capitolo-12-grande-battaglia_3.html
- CHIESA - IL DRAGONE ROSSO OVVERO L' ATEISMO MARXISTA Messaggi di Anguera 169-420-3227
- Link: https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2012/08/apocalisse-il-dragone-rosso-ovvero-l.html
- APPARIZIONI A FATIMA – IL MIRACOLO DEL SOLE DI FATIMA SI RIPETERA' - ALTRO SEGNO:LA LUCE OPACA - UN NUOVO PRODIGIO: IL SOLE NERO - DARK STAR - PROFEZIE DI ANGUERA.
- Link: https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/2017/04/apparizioni-fatima-il-miracolo-del-sole.html
- APPARIZIONI A FATIMA – La consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. -APPARIZIONI A MEDJUGORJE - Antidoto alla fine del mondo. ANGUERA - Come prepararci ai gravi avvenimenti 2.578.
- Link: https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/2013/05/apparizioni-fatima-il-segreto-ancora.html
- APPARIZIONI A FATIMA (i messaggi) – Concordanze con le profezie di Anguera: 197 - Quanto vi predissi a Fatima per questo secolo è già iniziato- 76-254-458-531-559-704-1110-1738-1895-3493
- Link: https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/2012/09/apparizioni-fatima-i-messaggi.html
- APPARIZIONI A FATIMA (il terzo segreto) -Profezie di Anguera: - Msg nn. 86 del 27.9.88 - 1.511 del 5.12.98 e 2.996 del 13.5.08
- Link: https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2013/05/x_31.html
Link: https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/2011/11/profezie-di-anguera-concordanze-con_8593.html
“ENTRO QUEST’ ANNO ACCADRANNO GRANDI EVENTI DA ME PREDETTI A FATIMA” Messaggio profetico della Madonna di Anguera n. 76 del 30 agosto 1988 (L'ascesa di Gorbačëv: glasnost' e perestrojka )
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197 – 12 agosto 1989 CARI FIGLI, L’UMANITÀ È SULL’ORLO DELLA DISTRUZIONE, CHE PUÒ PROVOCARE CON LE SUE STESSE MANI. QUANTO VI PREDISSI A FATIMA PER QUESTO SECOLO È GIÀ INIZIATO. C’È IL PERICOLO PER L’UMANITÀ DI UNA NUOVA GUERRA MONDIALE Le Rivoluzioni del 1989, a volte chiamate l'Autunno delle Nazioni, furono un'ondata rivoluzionaria avvenuta nell'Europa Centrale ed Orientale nell'autunno del 1989, quando diversi regimi comunisti furono rovesciati nel giro di pochi mesi Il 3 dicembre 1989 i leader delle due superpotenze mondiali dichiararono la fine della Guerra Fredda a un summit a Malta. Il 9 novembre 1989, caduta del Muro di Berlino
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254 – 1 gennaio 1990 . GRANDI EVENTI CHE HO PREDETTO A FATIMA ACCADRANNO QUEST’ANNO. 7 febbraio – URSS: il partito comunista dell'Unione Sovietica si accorda per rinunciare al potere totale sul territorio. 11 febbraio – Sudafrica: viene liberato Nelson Mandela dopo 28 anni di carcere. Data simbolica per l'abolizione dell'Apartheid. 2 agosto – l'Iraq invade il Kuwait. L'occupazione irachena condurrà alla prima Guerra del Golfo 8 agosto – George H. W. Bush avvia l'operazione Desert Storm. Nella fase culminante del conflitto i soldati della coalizione impegnati saranno 510.000. 2 settembre – Entra in vigore la Convenzione sui diritti dell'infanzia, approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 12 settembre – Mosca: firma del Trattato due più quattro (le due Germanie e i quattro Alleati), che restituisce alla Germania la piena sovranità nazionale 1º ottobre – Ruanda: primi scontri tra le etnie hutu e tutsi 3 ottobre Berlino: cerimonia ufficiale per la riunificazione delle due Germanie. I cinque länder della Germania Orientale vengono annessi alla Repubblica Federale Tedesca. 9 dicembre – Polonia: Lech Wałęsa, leader di Solidarność, viene eletto presidente della Repubblica
-------------------------------------------------------- 458 – 2 novembre 1991 17. CHIEDO LA VOSTRA CONSACRAZIONE . A PARTIRE DA FATIMA, QUANDO APPARSI AI TRE PASTORELLI, SONO VENUTA NEL MONDO A CHIEDERE LA CONSACRAZIONE AL MIO CUORE IMMACOLATO. SE AVESTE MESSO IN PRATICA CIÒ CHE LÌ CHIESI, LA PACE SAREBBE VENUTA NEL MONDO. TUTTAVIA, NON SONO STATA ASCOLTATA. DESIDERO CHE LA VOSTRA CONSACRAZIONE SIA SINCERA E COSCIENTE. Inizia in Jugoslavia una sanguinosa guerra civile che si protrarrà per quattro anni. La Slovenia e la Croazia proclamano la propria indipendenza Nel corso dell'anno Lituania, Lettonia, Estonia, Ucraina, Bielorussia, Armenia, Turkmenistan e Tagikistan proclamano la propria indipendenza. Michail Gorbačëv si dimette il 25 dicembre, e il giorno dopo l'Urss viene ufficialmente sciolta. Il 6 agosto nasce il primo sito sul World Wide Web.
---------------------------------------------------------- 531 – 7 luglio 1992 (Parigi). RINNOVO QUI L’APPELLO CHE HO FATTO A FATIMA AI TRE PASTORELLI E CHIEDO LA CONSACRAZIONE DEL MONDO AL MIO CUORE IMMACOLATO. PROMETTO CHE INTERCEDERÒ PRESSO MIO FIGLIO PER LA SALVEZZA DI CHIUNQUE ASCOLTERÀ LA MIA RICHIESTA 559 – 13 ottobre 1992. OGGI RINNOVO L’INVITO CHE HO FATTO A FATIMA E CHIEDO DI PREGARE IL SANTO ROSARIO TUTTI I GIORNI, POICHÉ QUESTO È L’UNICO MODO IN CUI IL MONDO OTTERRÀ LA PACE. PREGATE, PREGATE. PREGATE SPECIALMENTE CON IL CUORE, COSÌ POTRETE SENTIRE LA PRESENZA DI DIO NELLA VOSTRA VITA La NATO e l'ONU varano misure contro la Serbia visto l'aggravarsi della guerra in Iugoslavia. In Croazia e in Bosnia ed Erzegovina, si verificano scontri violentissimi anche con episodi gravissimi di pulizia etnica, città distrutte, stragi di civili,stupri. Gravi danni anche artistici, con splendide città, patrimonio dell'umanità rase al suolo. In due attentati vengono uccisi a Palermo i giudici italiani antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino In Italia scoppia lo scandalo Mani pulite che provocherà il collasso della classe politica del Paese Il 7 febbraio viene approvato nella cittadina di Maastricht un trattato economico e politico che sancisce la nascita dell'Unione Europea. Le Nazioni Unite varano un piano urgente di aiuti umanitari nei confronti della Somalia, vessata da una lunga guerra civile.
---------------------------------------------------------- 704 – 13 ottobre 1993 STA ORA ARRIVANDO IL MOMENTO DELLA REALIZZAZIONE DEI GRANDI EVENTI DA ME PREDETTI A FATIMA. GUARDATE: È GIUNTA PER VOI L’ORA OPPORTUNA PER INCONTRARE IL SIGNORE. Attraverso un referendum la Cecoslovacchia subisce una secessione pacifica. Nascono la Repubblica Ceca e la Slovacchia. Ad Israele viene raggiunto l'accordo fra Arafat e Rabin. In Sudafrica viene ratificata con un referendum la nuova Costituzione contro l'apartheid. Con la dichiarazione di Washington, fortemente sostenuta da Clinton, Israele e Palestina si riconoscono reciprocamente. I rispettivi leader dei due paesi, Rabin e Arafat ottengono il Premio Nobel per la Pace.
------------------------------------------------------------- 1.110 – 13 maggio 1996 OGGI RICORDATE LA MIA APPARIZIONE A FATIMA NELLA POVERA COVA DA IRIA E APRITE I VOSTRI CUORI ALL’APPELLO DA ME FATTO IN QUEL LUOGO. ANCORA UNA VOLTA VI INVITO A PREGARE IL SANTO ROSARIO E A ESSERE COME GESÙ IN TUTTO. SONO VENUTA DAL CIELO PER GUIDARVI E PER RECLAMARE QUELLO CHE APPARTIENE A DIO. SAPPIATE CHE TUTTI VOI SIETE PREZIOSI PER ME, E PER QUESTO VI VOGLIO NEL MIO CUORE IMMACOLATO. SIATE CORAGGIOSI! CONSACRATEVI TUTTI I GIORNI AL MIO CUORE E TROVERETE LA PACE! SONO TRISTE A CAUSA DEI VOSTRI PECCATI. NON VOGLIO GIUDICARVI, POICHÉ SOLO DIO È IL VOSTRO GIUDICE, MA VI VOGLIO AVVERTIRE, PERCHÉ VI AMO E VOGLIO VEDERVI FELICI GIÀ QUI SULLA TERRA E PIÙ TARDI CON ME IN CIELO. Prosegue in Cecenia una sanguinosa guerra civile fra indipendentisti ceceni e l'esercito federale russo. In Burundi i Tutsi massacrano gli Hutu per vendicare il genocidio ruandese di due anni prima. L'ONU lascia il paese il 20 aprile. Un attentato dell'IRA a Manchester durante i campionati europei di calcio provoca due morti e più di duecento feriti. Si rompe il processo di pace nell'Irlanda del Nord. Numerosi bovini nel Regno Unito sono colpiti dal morbo della "mucca pazza". La Commissione europea vara un embargo sulla carne britannica. Esplode un aereo di linea a pochi chilometri da New York. Muoiono tutti i 230 passeggeri a bordo. Boris Eltsin viene rieletto presidente della Russia. In Cecenia i separatisti avanzano e le condizioni di salute di Eltsin si aggravano a causa di problemi cardiaci. Il ministro della Difesa, Aleksandr Lebed tenta di prendere il potere ma Eltsin superata brillantemente un'operazione al cuore lo estromette dal governo. Le Olimpiadi di Atlanta sono funestate da un attentato terroristico allo Stadio della città durante un concerto rock. Due morti e centocinquanta feriti. Un colpo di Stato riporta la pace in Burundi. Intanto lo Zaire viene dilaniato da una grave guerra civile. In Belgio il caso del "mostro di Marcinelle", con adolescenti rapite, stuprate e assassinate, rivela uno sconvolgente commercio, in tutta Europa, di minorenni destinati alla pornografia e alla prostituzione.
----------------------------------------------------------- 1.738 - 13 maggio 2000 DA TANTI ANNI VENGO NEL MONDO, MA GLI UOMINI NON VOGLIONO ACCOGLIERE I MIEI APPELLI. COSA PENSATE DEL VOSTRO DESTINO FINALE? DITE A TUTTI CHE NON SONO VENUTA DAL CIELO PER SCHERZO. SIATE PERSONE DI PREGHIERA. STATE VIVENDO IL TEMPO DEL GRANDE COMBATTIMENTO. L’ARMA PER LA VOSTRA DIFESA È IL SANTO ROSARIO; PREGATELO CON AMORE E SARETE SALVI. SE L’UMANITÀ AVESSE ACCOLTO L’APPELLO CHE HO FATTO A FATIMA, L’UMANITÀ SAREBBE SPIRITUALMENTE CURATA. SE MOLTI IN PASSATO NON SI SONO APERTI AI MIEI APPELLI, VOI POTETE FARLO. SIATE VOI I MIEI FEDELI. PER LA SICUREZZA SPIRITUALE DI CIASCUNO DI VOI, VI OFFRO IL MIO CUORE IMMACOLATO. CONSACRATEVI A ME E AVRETE SEMPRE LA MIA SPECIALE PROTEZIONE 26 giugno - Viene divulgato il testo del terzo segreto di Fatima. 11-24 luglio - Israele e Autorità Nazionale Palestinese tornano ad incontrarsi in un vertice a Camp David (USA). Sono presenti il premier Ehud Barak e il leader palestinese Yasser Arafat. Nonostante gli sforzi della Casa Bianca non si raggiunge un accordo sulla pace. 12 agosto - Il sottomarino nucleare russo Kursk si inabissa nel mare di Barents. Muoiono tutti i membri dell'equipaggio nonostante i tentativi di salvataggio. Dal 15 al 20 agosto si celebra a Roma la Giornata Mondiale della Gioventù, in occasione del Grande Giubileo del 2000. Nel campus universitario di Tor Vergata si radunano oltre 2 milioni di giovani provenienti da tutto il mondo per la veglia del 19 agosto e la messa di domenica 20 agosto, alla presenza di Papa Giovanni Paolo II. 6 settembre - Si tiene al Palazzo di vetro dell'ONU il "Millennium Summit", il più grande incontro fra capi di stato e di governo (oltre 150) mai realizzato. All'ordine del giorno la ricerca di nuove strategie per le missioni di pace, un miglior coordinamento nella lotta alla povertà e alle malattie. 28 settembre - Gerusalemme: il politico israeliano Ariel Sharon (divenuto nel marzo 2001 primo ministro) entra nella spianata delle Moschee con mille uomini armati, provocando l'accentuazione del conflitto con i palestinesi: comincia la seconda Intifada. 15 dicembre - Viene definitivamente spenta la centrale nucleare di Chernobyl, con la dismissione dell'ultimo reattore ancora attivo (il numero 3).
------------------------------------------------------------ 1.895 - 13 maggio 2001 . VOGLIO DIRVI CHE SIETE IMPORTANTI PER ME E CHE DOVETE TESTIMONIARE OVUNQUE I MIEI MESSAGGI. HO BISOGNO DI CIASCUNO DI VOI PER LA REALIZZAZIONE DEI MIEI PIANI. RICORDATE, OGGI, LA MIA APPARIZIONE NELLA POVERA COVA DA IRIA E IL GRANDE MIRACOLO DI DIO IN FAVORE DEGLI UOMINI. SONO STATA INVIATA DAL SIGNORE ONNIPOTENTE, CHE VI HA CREATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA. HO CHIAMATO GLI UOMINI ALLA FEDE, MA ANCORA CONTINUANO A STARE LONTANI. SE L’UMANITÀ AVESSE ACCOLTO GLI APPELLI CHE HO FATTO A FATIMA, L’UMANITÀ SAREBBE GUARITA SPIRITUALMENTE. VENGO PER PORTARVI PACE E SPERANZA. SOFFRO A CAUSA DEI TANTI FIGLI LONTANI DALLA GRAZIA DEL SIGNORE. L’UMANITÀ SI È CONTAMINATA CON IL PECCATO E CAMMINA VERSO UN GRANDE ABISSO. ACCOGLIETE CON AMORE QUELLO CHE VI DICO. NON VOGLIO OBBLIGARVI. SONO VOSTRA MADRE E DESIDERO AVVERTIRVI RIGUARDO A QUELLO CHE DEVE VENIRE. CONVERTITEVI IN FRETTA. NON RIMANDATE A DOMANI QUELLO CHE DOVETE FARE. PREGATE. SOLO CON LA FORZA DELLA PREGHIERA GLI UOMINI SI APRIRANNO ALLA CHIAMATA DEL SIGNORE. AVANTI CON CORAGGIO E GIOIA. Il 15 gennaio nasce Wikipedia. Si diffonde in tutta Europa la mucca pazza, una malattia che colpisce i bovini alimentati con mangimi contenenti farine animali. Crollano i consumi dicarne bovina in tutto il Vecchio Continente. Proseguono gli scontri fra israeliani e palestinesi. A agosto la formazione estremista Hamas proclama la seconda intifada. Dal 19 al 22 luglio si tiene, a Genova (Italia), il vertice mondiale dei G8, con molti episodi di scontri fra manifestanti e forze dell'ordine e gravi disordini all'interno della città. L'11 settembre terroristi islamici, appartenenti all'organizzazione internazionale al-Qāʿida deviano aerei civili contro le Torri Gemelle del World Trade Center di New York provocandone il crollo. Un altro aereo viene indirizzato contro il Pentagono mentre un quarto che doveva colpire la Casa Bianca, grazie ad una rivolta dei passeggeri non raggiunge il suo obiettivo ma precipita in un prato della Pennsylvania. Si conteranno più di 3.000 morti. L'America e tutto l'Occidente sono sotto shock. La paura del terrorismo si diffonde in tutto il mondo e in molti paesi si realizzano imponenti misure di sicurezza. La Swissair, la compagnia di bandiera svizzera, dichiara la bancarotta per problemi economici. L'evento è conosciuto come Grounding della Swissair. Il 7 ottobre Bush ordina l'attacco al regime Talebano che controlla l'Afghanistan e che secondo la Casa Bianca è responsabile degli attacchi dell'11 settembre.
Michail Gorbačëv
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Guerra fredda
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·
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Il 3 dicembre 1989,
Gorbaciov e il successore di Reagan, George H. W. Bush, in occasione del vertice
di Malta dichiararono la
fine Guerra Fredda.[190] Un anno dopo, i
due ex rivali furono alleati della guerra del Golfo contro l'Iraq (agosto
1990-febbraio 1991).[191]
Dopo la fine della guerra
fredda
Il 28 giugno 1991 viene dichiarato
sciolto il Comecon ed il 1º luglio
il Patto di Varsavia;
questi due eventi sanciscono quantomeno simbolicamente la fine dell'influenza
della Russia sovietica nell'Europa orientale e quindi la fine della guerra
fredda comunemente intesa.
Anni finali (1985-91)
Le riforme di Gorbachev
Lo stesso argomento in dettaglio: Mikhail Gorbachev, Perestroika e Glasnost.
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Muro di Berlino
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·
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Riunificazione tedesca
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·
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Cronologia
della guerra fredda
Da Wikipedia,
l'enciclopedia libera.
Di seguito una cronologia degli avvenimenti principali
della guerra fredda:
·
1984 - In risposta alla reazione
americana di quattro anni prima, l'URSS boicotta le Olimpiadi di Los Angeles.
·
1986 - Il nuovo Segretario del PCUS Michail
Sergeevič Gorbačëv, nel corso del 28º congresso del partito, lancia
la sua politica di riforme basata sulla glasnost. In ottobre incontra Reagan a Reykjavík per discutere sulla
eliminazione delle armi nucleari a raggio intermedio installate in Europa.
·
1987 - Il Trattato INF tra Reagan e Gorbačëv mette
fine all'installazione degli Euromissili.
·
1989 - Cade il Muro di Berlino. Si
gettano le basi per la riunificazione delle
due Germanie, che avverrà l'anno dopo. Cadono (non
ostacolati dall'URSS grazie alla Dottrina Sinatra del segretario Michail
Sergeevič Gorbačëv, che lasciava libertà agli Stati membri dell'URSS,
ai membri del Patto di Varsavia e
agli stati satellite dell'URSS) i regimi comunisti di Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Bulgaria e Romania, che diventano Stati democratici.
·
1991 - Decaduto il Patto di Varsavia, i
presidenti di Russia, Ucraina e Bielorussia firmano a Białowieża la dissoluzione
dello Stato Sovietico. Il 25 dicembre Gorbačëv rassegna le sue
dimissioni da Capo dello Stato, e il giorno successivo l'Unione Sovietica viene
dichiarata ufficialmente sciolta dal suo stesso parlamento, il Soviet Supremo.
Dissoluzione
dell'Unione Sovietica
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2011/12/mercoledi-08-giugno-2011-profezie-di.htmlCHIESA- PAPA GIOVANNI PAOLO II. Messaggi profetici avverati o in
fase di svolgimento della Madonna di Anguera. 292 – 8 maggio 1990 IN FASE DI
SVOLGIMENTO Cari figli, sono vostra Madre Addolorata. Soffro a causa di coloro
che vivono nelle tenebre del paganesimo o appartengono ad altre religioni.
Anche loro sono figli di Dio, hanno bisogno della sua misericordia e del mio
aiuto, ma non lo sanno. Pregate per loro. Dovete sapere che la verità è
mantenuta integra solo nella Chiesa Cattolica, fondata da mio Figlio per
portare il Vangelo della Salvezza a tutti i popoli, di tutti i tempi. Sono
nella Chiesa Cattolica solo coloro che obbediscono al Papa Giovanni Paolo II.
Coloro che non obbediscono, non possono essere considerati cattolici. Mio
Figlio ha fondato la Sua Chiesa su Pietro, la pietra. Chi non accetta questa
verità, è meglio che si converta il più velocemente possibile. Pregate e
convertitevi. Lo ripeto: nulla è perduto. È giunta l’ora. Convertitevi
adesso295 – 19 maggio 1990 IN FASE DI SVOLGIMENTO Dio è il vostro bene
assoluto, e vi chiama a vivere sempre più uniti al Papa e ai vescovi e
sacerdoti in comunione con lui. Sarete in grado di rimanere nella verità solo se
ascolterete con amore e umiltà le parole del mio primo amato figlio, Papa
Giovanni Paolo II
https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2012/08/apocalisse-il-dragone-rosso-ovvero-l.htmlCHIESA – IL DRAGONE ROSSO OVVERO L’ ATEISMO MARXISTA.
Messaggio della Madonna di Anguera n. 169 – 13 maggio 1989 Tutto ciò che avevo
predetto a Fatima alla mia figlia Suor Lucia, sta accadendo oggi. La lotta tra
me, la donna vestita di sole, e il mio avversario, il dragone rosso, sta ora
per entrare nella sua fase decisiva. Così io appaio ancora oggi in un modo
davvero straordinario, per riassicurarvi che sono sempre presente tra di voi.
State ora vivendo i momenti nei quali il dragone rosso, ovvero L’ATEISMO
MARXISTA, si è diffuso in tutto il mondo causando sempre più danni nelle povere
anime. Esso ha realmente sedotto e fatto precipitare un terzo delle stelle nel
cielo. Queste stelle, nel firmamento della chiesa, sono i pastori. Esse siete
voi, miei poveri amati figli. È giunto il momento nel quale desidero
manifestarmi alla chiesa intera tramite voi, poiché è giunto il tempo del
trionfo del mio Cuore Immacolato. COME UNA MADRE PIENA D’AMORE, IO DONO LA
CONSACRAZIONE AL MIO CUORE COME UN VACCINO PER PRESERVARVI DALLE EPIDEMIE
DELL’ATEISMO CHE STANNO CONTAMINANDO COSÌ TANTI MIEI FIGLI, PORTANDOLI A UNA
VERA MORTE SPIRITUALE. Vi chiedo anche di pregare il Santo Rosario. Il Rosario
è la mia preghiera preferita e pertanto, nelle mie numerose apparizioni, vi
invito sempre a pregarlo. 420 – 29 giugno 1991 (Rivolta ai sacerdoti) DOVRESTE
OFFRIRE LA COLLABORAZIONE DELLA VOSTRA SPECIALE MISSIONE PER LA COSTRUZIONE DI
UNA CIVILTÀ DELL’AMORE. IL MONDO DI OGGI HA BISOGNO DELLA VOSTRA TESTIMONIANZA
E DEL VOSTRO AIUTO. DITE A CIASCUNO DEI MIEI POVERI FIGLI CHE DIO È VERITÀ, CHE
DIO ESISTE. TUTTI GLI UOMINI, ANCHE COLORO CHE SEGUONO L’ATEISMO O IDEOLOGIE
ANTICRISTIANE, OPPURE MOSTRANO DISINTERESSE VERSO I VALORI SPIRITUALI, SI
INTERROGANO SU DIO, SENTONO IL DESIDERIO E LA NECESSITÀ DI LUI.. Ovviamente
tale risposta deve essere adeguata, non prefabbricata, un dialogo costruito a partire
dalla coscienza e da domande concrete. La risposta deve essere praticabile
nella vita quotidiana, nella professione, nella vita familiare e comunitaria.
La risposta deve essere accompagnata dalla testimonianza personale, in modo da
diventare credibile e possibile. Io sono vostra Madre Addolorata, la Madre
della Chiesa universale SAPPIATE, VOI TUTTI, CHE LA VERITÀ È MANTENUTA NELLA
SUA INTEREZZA SOLO NELLA CHIESA CATTOLICA, NELLA QUALE LO SPIRITO SANTO
CONTINUA A VIVERE RIVERSANDO LE MERAVIGLIE DEL SUO AMORE. 3.227 - 13 ottobre
2009 . RALLEGRATEVI, PERCHÉ I VOSTRI NOMI SONO GIÀ SCRITTI NEL CIELO. L’UMANITÀ
È LONTANA DA DIO, MA UN GRANDE MIRACOLO DEL SIGNORE ATTIRERÀ MOLTE PERSONE
LONTANE. NAZIONI CONTAMINATE DAL COMUNISMO APRIRANNO LE PORTE AL SIGNORE.
https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2014/01/apocalisse-capitolo-12-grande-battaglia_3.html
GRANDE BATTAGLIA - Profezie in fase di svolgimento della
Madonna di Anguera ”Questa è l’ora della GRANDE BATTAGLIA tra la DONNA VESTITA
DI SOLE e il DRAGONE ROSSO. Questi sono i tempi del TRIONFO DEL MIO CUORE
IMMACOLATO. Pertanto usate tutte le armi che ho preparato per voi, affinché
possiate essere sempre protetti da me. Seguitemi sulla via della sofferenza. La
mia missione di madre consiste nel fare vivere Gesù in ciascuno di voi in
pienezza.”. – 228 – 24 ottobre 1989 e 61 – 30 luglio 1988 “Miei amati figli,
sono qui per un’importante missione. È giunto il tempo della grande e decisiva
battaglia. Questa è la mia ora. Questa è anche la vostra battaglia, poiché
l’azione vittoriosa del celeste condottiero, la DONNA VESTITA DI SOLE, si
manifesterà sempre più. Ma ancora per metà di un tempo devo rimanere ritirata
nel deserto. Qui compio grandi prodigi nel silenzio, nascosta. Il deserto in
cui sono nascosta siete voi, figli miei, consacrati al mio Cuore Immacolato. Il
vostro cuore è diventato arido per le tante ferite, in un mondo dove si sta
diffondendo la ribellione contro Dio e la sua legge. Un mondo segnato da odio e
violenza, che si diffondono in modo spaventoso”. 80 – 10 settembre 1988 “Miei
amati figli, questa è la mia ora, l’ora del grande ritorno. È giunta l’ora
della grande battaglia tra la DONNA VESTITA DI SOLE e il DRAGONE ROSSO. Questa
è l’ora dei grandi eventi. La coppa della giustizia divina è piena, colma,
traboccante. La malvagità ricopre la terra. La Chiesa di Cristo è come oscurata
dalla diffusione dell’apostasia e del peccato. Solo voi, miei amati figli, con
la vostra buona volontà potete salvarla. Il tempo che Gesù ha fissato per la
conversione del genere umano volge al termine.” 82 – 17 settembre 1988 “Miei
amati figli, sono sul fronte di una grande battaglia. La vostra Madre celeste
guida ora il suo immenso esercito in ogni parte del mondo. Miei amati figli, la
presenza della condottiera celeste, la DONNA VESTITA DI SOLE, porterà il più
grande numero possibile dei miei figli innocenti a conoscere la via di Dio.” 87
– 29 settembre 1988 (1° anniversario delle apparizioni) “Cari figli, oggi la
Chiesa celebra la festa degli arcangeli Gabriele, Raffaele e Michele. Nella
lotta tra la DONNA VESTITA DI SOLE e il DRAGONE ROSSO, gli arcangeli svolgono
un ruolo molto importante. Dunque, miei amati, lasciatevi guidare da loro. Gli
angeli, gli arcangeli e tutte le milizie celesti sono unite a noi in un
terribile combattimento contro il dragone e i suoi angeli del male. Io sono la
Regina degli Angeli.” 169 – 13 maggio 1989 “ Tutto ciò che avevo predetto a
Fatima alla mia figlia Suor Lucia, sta accadendo oggi. La lotta tra me, la
DONNA VESTITA DI SOLE, e il mio avversario, il DRAGONE ROSSO, sta ora per
entrare nella sua fase decisiva. Così io appaio ancora oggi in un modo davvero
straordinario, per riassicurarvi che sono sempre presente tra di voi. State ora
vivendo i momenti nei quali il DRAGONE ROSSO, ovvero L’ATEISMO MARXISTA, si è
diffuso in tutto il mondo causando sempre più danni nelle povere anime. Esso ha
realmente sedotto e fatto precipitare un terzo delle stelle nel cielo. Queste
stelle, nel firmamento della chiesa, sono i pastori. Esse siete voi, miei
poveri amati figli. È giunto il momento nel quale desidero manifestarmi alla
chiesa intera tramite voi, poiché è giunto il tempo del TRIONFO DEL MIO CUORE
IMMACOLATO. COME UNA MADRE PIENA D’AMORE, IO DONO LA CONSACRAZIONE AL MIO CUORE
COME UN VACCINO PER PRESERVARVI DALLE EPIDEMIE DELL’ATEISMO CHE STANNO
CONTAMINANDO COSÌ TANTI MIEI FIGLI, PORTANDOLI A UNA VERA MORTE SPIRITUALE. Vi
chiedo anche di pregare il Santo Rosario. Il Rosario è la mia preghiera
preferita e pertanto, nelle mie numerose apparizioni, vi invito sempre a
pregarlo.”
Cari
figli, SONO LA REGINA DELLA PACE. Iniziate questo anno al mio fianco, poiché
solo in questo modo troverete la pace. In questo nuovo anno, permettete a voi
stessi di essere dolcemente condotti da me. Così sarete sempre al sicuro e
protetti. Confidate nel mio Cuore Immacolato. SONO LA REGINA DELLA PACE.
Attraverso la mia mediazione, tutta l’umanità è invitata a ritornare a Dio.
Dite il vostro Sì al Signore che vi chiama a seguire suo Figlio Gesù, che fece
di se stesso un grande esempio di obbedienza per ciascuno di voi. Ritornate,
ritornate, ritornate. Ho fretta e ora mi rivolgo a voi con quest’ultimo
accorato appello: RITORNATE. GRANDI
EVENTI CHE
HO PREDETTO A FATIMA ACCADRANNO QUEST’ANNO. PREGATE E CONVERTITEVI. COME
HO DETTO, MOLTE COSE DIPENDONO DALLA VOSTRA CONVERSIONE.
Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
292
– 8 maggio 1990 IN FASE DI SVOLGIMENTO
Cari figli, sono vostra Madre Addolorata. Soffro a causa di coloro che
vivono nelle tenebre del paganesimo o appartengono ad altre religioni. Anche
loro sono figli di Dio, hanno bisogno della sua misericordia e del mio aiuto,
ma non lo sanno. Pregate per loro. Dovete sapere che la verità è mantenuta
integra solo nella Chiesa Cattolica, fondata da mio Figlio per portare il
Vangelo della Salvezza a tutti i popoli, di tutti i tempi. Sono nella Chiesa
Cattolica solo coloro che obbediscono al Papa Giovanni Paolo II. Coloro che non
obbediscono, non possono essere considerati cattolici. Mio Figlio ha fondato la
Sua Chiesa su Pietro, la pietra. Chi non accetta questa verità, è meglio che si
converta il più velocemente possibile. Pregate e convertitevi. Lo ripeto: nulla
è perduto. È giunta l’ora. Convertitevi adesso. Grazie per avermi permesso di
riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
295 – 19 maggio 1990 IN FASE DI SVOLGIMENTO
295 – 19 maggio 1990 IN FASE DI SVOLGIMENTO
Cari figli, sono la Regina della Pace. Sono la Regina del Cielo. Guardate
al paradiso, l’unico luogo per il quale siete stati creati, e vivete sempre
rivolti alle cose del Cielo. Ricordate che il Signore, con la sua Luce, ha
bandito per sempre le tenebre dello scoraggiamento e della frustrazione,
e sarà sempre vicino per aiutarvi e sostenervi. Dio è il vostro bene assoluto, e vi chiama
a vivere sempre più uniti al Papa e ai vescovi e sacerdoti in comunione con
lui. Sarete in grado di rimanere nella verità solo se ascolterete con amore e
umiltà le parole del mio primo amato figlio, Papa Giovanni Paolo II. Dunque state attenti.
Non lasciate che falsi profeti vi ingannino, usando il nome del Signore per
ingannarvi e condurvi alla perdizione. Lo ripeto: state attenti. Siate
vigilanti. Obbedite solo a coloro che obbediscono al Papa, e non giudicate
coloro che non obbediscono, perché questo non spetta a voi. Ascoltatemi. Non
chiudete i vostri cuori alle mie parole, ma vivetele per il vostro bene e per
il bene dei vostri fratelli e sorelle. Questo è il messaggio che vi trasmetto
oggi nel nome del Signore. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora
una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen. Rimanete nella pace.
Michail Gorbačëv
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alle 21:36. Premio Nobel per
la pace 1990
Michail Sergeevič Gorbačëv,
spesso traslitterato anche
come Mikhail Gorbachev o Gorbaciov (in russo: Михаил Сергеевич Горбачёв? ascolta?info, [mʲixaˈilˠ sʲiᵊrˈgʲejɪvʲiʨ gʌrbəˈʨof]; Privol'noe, 2 marzo 1931), è un politico sovietico, dal
1992 russo.
Ultimo segretario generale del Partito Comunista dell'Unione
Sovietica dal 1985 al 1991, fu propugnatore dei
processi di riforma legati alla perestrojka e
alla glasnost', e protagonista nella
catena di eventi che portarono alla dissoluzione
dell'URSS e alla riunificazione
della Germania. Artefice, con la sua politica,
della fine della guerra fredda, fu
insignito nel 1989 della Medaglia
Otto Hahn per la Pace e, nel 1990, del Nobel per la pace.
Attualmente è l'unico ex-segretario del PCUS ancora
vivente.
Nel 1990
Il 15 marzo del 1990 il Congresso dei
rappresentanti del popolo dell'URSS (il primo parlamento costituito sulla base
di libere elezioni nella storia del Paese) elegge Gorbačëv presidente
dell'Unione Sovietica. Il 15 ottobre dello stesso anno, grazie alla sua fama di
riformatore e leader politico mondiale, nonché al contributo
dato per migliorare le sorti della guerra fredda, gli viene assegnato
il Premio Nobel per
la Pace.
In politica interna si giova di
una dialettica tra conservatori (guidati da Ligacev e Aliev) e
riformatori (rappresentati da Borís Yeltsin e Ševardnadze), da lui
abilmente guidata per mantenersi in equilibrio tra i due schieramenti interni
al PCUS e portare così il Paese a un moderato progresso democratico. Ma nel 1988-89 l'equilibrio del divide et impera vacilla paurosamente: i primi moti
nazionalisti nel Caucaso e nei Paesi baltici sfociano in disordini e crimini (ad
esempio l'eccidio degli armeni nella capitale azera Baku, gli assassinii di persone russe
in Kazakistan e altro)[25].
Di fronte a questi fatti che
minavano l'integrità territoriale e politica del Paese Gorbačëv si comporta in
un modo difficilmente spiegabile. Prima non reagisce affatto[26], mentre
i disordini assumono vaste dimensioni. Poi ordina di usare la forza militare,
il che provoca ulteriori vittime e accresce i sentimenti indipendentisti.
Critiche
La figura di Gorbačëv è
normalmente vista in modo molto positivo in occidente[29], mentre
in Russia la sua immagine è
vista con molto meno favore. Pesa a suo
carico la dissoluzione dello Stato sovietico[30], che ha avuto notevoli ripercussioni, anche economiche, per vasti
strati della popolazione russa. In particolare gli si attribuisce
la responsabilità delle seguenti iniziative:
·
Campagna
anti-alcol: Proclamata
il 17 agosto del 1985,
contemplando l'estirpazione del circa 25% dei vigneti e una forte riduzione
della produzione della vodka, portò a un notevole calo delle entrate
dell'erario dal settore alcolici (dai 60 miliardi di rubli ai 35). La
conseguente carenza di alcolici ebbe come effetto la fioritura della produzione clandestina e del mercato nero contribuendo
alla nascita in URSS della criminalità organizzata.
·
Incoraggiamento
dei moti nazionalistici nel Caucaso: Si
attribuisce a Gorbačëv la mancata reazione ai pogrom contro gli armeni di Baku e di Sumgait i quali durarono l'intera settimana dal 13 fino al 20
gennaio 1990, e provocarono una
sessantina di morti sotto gli occhi delle forze dell'ordine (che peraltro erano
state disarmate per un ordine arrivato da Mosca). Solo a cose fatte, nella
notte dal 19 al 20 gennaio, Gorbačëv proclamò lo stato d'emergenza a Baku e
ordinò l'assalto della città all'esercito regolare sotto comando del
russo Aleksandr Lebed. Ciò
produsse a sua volta quasi 100 vittime di nazionalità azera. Gli eventi
fomentarono i sentimenti indipendentisti, antisovietici e antirussi non solo
in Azerbaigian, ma
anche nell'intera Transcaucasia. Decine
di migliaia di comunisti azeri bruciarono le loro tessere mentre gli
indipendentisti arrestati durante l'assalto (tra cui gli istigatori dei pogrom)
furono presto rimessi in libertà e si adoperarono per staccare la repubblica
dal resto dell'URSS.
·
Accelerazione
dello sgretolamento dell'URSS attraverso l'istituzione della carica del
presidente della repubblica sovietica: Nel marzo del 1990,
quasi contemporaneamente all'assunzione di Gorbačëv della carica di presidente
dell'URSS, con il suo consenso anche nelle singole repubbliche sovietiche
furono istituite cariche analoghe, il che stimolò ulteriormente le già forti
tendenze separatiste. Particolarmente confusa divenne la situazione nella più
grande RSFS Russa, dove il
suo neoeletto presidente Boris Eltsin ingaggiò
un'aperta lotta contro Gorbačëv in quanto capo dell'Urss, proclamando
addirittura la supremazia delle leggi locali russe su quelle sovietiche
(federali). L'istituzione della carica del presidente incoraggiò le forze
secessioniste anche nelle altre repubbliche: infatti già l'11 marzo 1990 proclamava l'indipendenza la Lituania, a cui seguirono la Georgia (26 maggio), l'Uzbekistan (20 giugno),
la Moldavia (23 giugno), l'Ucraina (16 luglio) e via via
tutte le altre.
Guerra fredda
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Anni finali (1985-91)
Le riforme di Gorbachev
Lo stesso argomento in dettaglio: Mikhail Gorbachev, Perestroika e Glasnost.
|
Michail Gorbačëv e Ronald Reagan
firmano il Trattato INF alla Casa Bianca, 8 dicembre 1987
Quando, nel 1985, Mikhail Gorbachev divenne Segretario
Generale del PCUS,[146] l'economia
dell'Unione Sovietica si trovava in una fase stagnante complice anche il forte
calo di introiti in valuta estera dovuto al vistoso calo dei prezzi del
petrolio che si era avuto negli ultimi anni.[175] Questi
problemi spinsero Gorbachev a studiare misure adeguate per rivitalizzare la sua
nazione.[175]
Complice un inizio inefficace, il
Segretario arrivò alla conclusione che fossero necessari cambiamenti
strutturali profondi e, dunque, nel giugno 1987, annunciò un'agenda di riforme
economiche che prese il nome di perestroika, o
ristrutturazione .[176] La perestroika attuò
il rallentamento del sistema delle quote di produzione, permise la proprietà
privata alle imprese e spianò la strada agli investimenti stranieri. Queste
misure ebbero lo scopo di reindirizzare le risorse del paese dai costosi
impegni militari relativi alla guerra fredda a zone più produttive nel settore
civile.[176]
Nonostante lo scetticismo
iniziale riscontrabile in Occidente, il nuovo leader sovietico si rivelò
intenzionato ad invertire il deterioramento della condizione economica
dell'Unione Sovietica piuttosto che continuare con la corsa agli armamenti.[79][177] In
parte anche per contrastare l'opposizione di partito alle sue riforme,
Gorbachev introdusse simultaneamente la glasnost, o
apertura, con cui venne aumentata la libertà di stampa e
la trasparenza delle istituzioni statali.[178] Con
la glasnost si intendeva ridurre la corruzione dei vertici
del Partito comunista e
moderare l'abuso di potere che
caratterizzava il Comitato centrale.[179] Glasnost permise
anche un maggiore contatto tra i cittadini sovietici e il mondo occidentale, in
particolare con gli Stati Uniti, contribuendo ad una accelerazione nella
distensione tra i due paesi.[180]
Miglioramento nelle relazioni
Lo stesso argomento in dettaglio: Vertice di Reykjavík, Trattato INF, START I e Trattato
sullo stato finale della Germania.
|
L'inizio degli anni '90 ha portato un
disgelo nei rapporti tra le superpotenze.
In risposta alle concessioni
militari e politiche del Cremlino, Reagan accettò di riprendere i colloqui
relativi alle questioni economiche e il ridimensionamento della corsa agli
armamenti.[181] Il primo summit si
tenne nel novembre 1985 a Ginevra, in Svizzera.[181] Ad un certo punto i due capi di stato,
accompagnati solo da un interprete, concordarono in linea di principio di
ridurre il proprio arsenale nucleare del 50%.[182] Un
secondo summit, tenutosi nell'ottobre del 1986, Reykjavík,
in Islanda. I colloqui progredirono
positivamente fino a quando l'attenzione non si spostò sulla proposta di
eliminare lo Strategic
Defense Initiative da parte
di Gorbachev a cui Reagan rispose con un netto rifiuto.[183] I
negoziati quindi fallirono, ma il terzo
vertice tenutosi nel 1987 portò ad una svolta con la firma del Trattato INF che eliminò tutti i missili balistici e da crociera lanciati
da terra con armi nucleari con gittate tra i 500 e i 5.500 chilometri e le loro
relative infrastrutture.[184]
Il discorso "Tear down this wall!" di
Reagan che tenne davanti alla Porta di Brandeburgo, il 12
giugno 1987.
Le tensioni tra Est e Ovest si
placarono rapidamente tra la metà e la fine degli anni 1980. Culmine della pacificazione fu il vertice finale
tenutosi a Mosca del 1989, quando Gorbaciov e George H. W. Bush firmarono il trattato di controllo degli
armamenti START I.[185] Nel corso dell'anno successivo divenne
chiaro ai sovietici che i sussidi per il petrolio e il gas, insieme al costo
per il mantenimento di ingenti truppe, rappresentavano un sostanziale
dissanguamento economico.[186] Inoltre, il vantaggio in termini di
sicurezza di una zona cuscinetto venne riconosciuto come irrilevante e così i
rappresentanti dell'Unione Sovietica dichiararono ufficialmente che non sarebbero più intervenuti negli
affari interni degli stati alleati dell'Europa centrale e orientale.[187]
Nel 1989, le forze
sovietiche si
ritirarono dall'Afghanistan[188] e
l'anno successivo Gorbaciov acconsentì alla riunificazione
tedesca.[186] Quando
il muro di Berlino crollò, cominciò a prendere forma il concetto di "casa
comune europea" di Gorbaciov.[189]
Il 3 dicembre 1989,
Gorbaciov e il successore di Reagan, George H. W. Bush, in occasione del vertice
di Malta dichiararono la
fine Guerra Fredda.[190] Un anno dopo, i
due ex rivali furono alleati della guerra del Golfo contro l'Iraq (agosto
1990-febbraio 1991).[191]
L'Europa dell'Est si separa
Lo stesso argomento in dettaglio: Rivoluzioni del 1989.
|
Nel 1989, il sistema di alleanza
dell'Unione Sovietica era sull'orlo del collasso e, privato del sostegno
militare, i leader comunisti degli Stati del Patto di Varsavia accusavano una
perdita di potere.[188]Organizzazioni
popolari, come il movimento polacco Solidarność,
guadagnarono rapidamente un solido consenso tra la popolazione. Nel 1989, i
governi comunisti di Polonia e Ungheria furono
i primi a negoziare l'organizzazione di elezioni libere. In Cecoslovacchia e
nella Germania dell'Est, le
proteste di massa misero in difficoltà i dirigenti comunisti. Anche i regimi
di Bulgaria e Romania si
sgretolarono, in quest'ultimo caso a seguito di una violenta
insurrezione. Gli assetti cambiarono tanto che il segretario di stato americano James Baker affermò
che il governo statunitense non si sarebbe opposto all'intervento sovietico in
Romania, per conto dell'opposizione, per evitare spargimenti di sangue.[192]
Questi sconvolgimenti politici
ebbero il loro culmine con la demolizione del muro di Berlino, evento
accaduto nel novembre 1989 che simboleggiò il crollo dei governi comunisti
europei e la fine della cortina di ferro.
L'ondata rivoluzionaria del 1989 attraversò l'Europa centrale e orientale e
rovesciò pacificamente tutti gli stati comunisti che seguivano il modello
sovietico: Germania dell'Est, Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia e Bulgaria;[193] La
Romania fu l'unico paese del blocco orientale a rovesciare violentemente il suo
regime comunista arrivando a condannare a morte il
suo capo di stato.[194]
Le repubbliche sovietiche si separano
Lo stesso argomento in dettaglio: Economia
dell'Unione Sovietica e Catena baltica.
|
Nella stessa Unione Sovietica,
la glasnost contribuì ad indebolire i legami che tenevano
insieme l'Unione[187] tanto
che nel febbraio 1990, con la dissoluzione dell'URSS incombente, il Partito Comunista fu
costretto a cedere il suo monopolio di 73 anni sul potere statale.[195] Allo
stesso tempo, la libertà di stampa e di dissenso vennero permesse la "questione
delle nazionalità", sempre più radicata, portò le repubbliche componenti
dell'Unione a dichiarare la propria autonomia da Mosca, con gli Stati baltici che
si ritirano interamente dall'Unione.[196]
Dissoluzione sovietica
I leader delle repubbliche sovietiche firmano gli accordi di
Belovezha che dissolvono l'URSS e istituiscono la Comunità
degli Stati Indipendenti, 1991.
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia
dell'Unione Sovietica (1985-1991), Putsch di agosto, Dissoluzione
dell'Unione Sovietica e Comunità
degli Stati Indipendenti.
|
L'atteggiamento permissivo di
Gorbaciov verso l'Europa centrale e orientale non si estese inizialmente al
territorio sovietico; persino Bush, che si sforzò di mantenere relazioni
amichevoli, condannò le uccisioni del gennaio 1991 avvenute in Lettonia e Lituania, avvertendo (in forma
privata) che le relazioni economiche sarebbero state congelate se le violenze
fossero continuate.[197] L'Unione
Sovietica venne, infine, fatalmente indebolita da un fallito colpo di stato e
da un numero crescente di repubbliche
sovietiche che minacciavano di ritirarsi
dall'Unione. La "Comunità
degli Stati Indipendenti", istituita il 21 dicembre
1991, viene vista come un'entità successore all'Unione Sovietica ma, secondo i
dirigenti russi, il suo scopo era quello di "consentire un divorzio
civile" tra le repubbliche sovietiche ed è paragonabile a una dissoluzione
di una confederazione.[198] L'Unione Sovietica fu ufficialmente dichiarata
sciolta il 26 dicembre 1991.[199]
Muro di Berlino
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La caduta del muro
Muro di Berlino (16
novembre 1989)
La Germania fu ufficialmente riunificata il 3
ottobre 1990 (questa è
la data designata per il "Giorno della riunificazione"), quando i
cinque Länder già
esistenti nel territorio della Repubblica democratica tedesca ma aboliti e
trasformati in province (Brandeburgo, Meclemburgo-Pomerania
Occidentale, Sassonia, Sassonia-Anhalt e Turingia) si ricostituirono e
aderirono formalmente alla Repubblica federale tedesca (Germania ovest).
Riunificazione tedesca
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La riunificazione tedesca (Deutsche
Wiedervereinigung) è stato il processo di riconquista dell'unità nazionale da
parte della Germania, che al termine
della Seconda guerra
mondiale, conclusasi con la sconfitta del Terzo Reich, era stata
divisa in due Stati dalle potenze
alleate. Si parla di "riunificazione" in relazione al più
antico processo di Unificazione
della Germania (Deutsche Einigung)
che portò alla costituzione dello Stato tedesco nel 1871.
La riunificazione tedesca avvenne il 3 ottobre 1990, quando
i territori della Repubblica
Democratica Tedesca (RDT, comunemente chiamata
"Germania Est" in italiano; Deutsche Demokratische Republik o DDR in
tedesco) vennero incorporati nell'allora "Germania Ovest"
(in tedesco denominata ufficialmente Bundesrepublik Deutschland o BRD; in
italiano Repubblica Federale Tedesca o RFT), per poi costituirsi in cinque
nuovi Länder ("stati
federati"): Meclemburgo-Pomerania
Anteriore, Brandeburgo, Sassonia, Sassonia-Anhalt e Turingia. Lo stato riunificato
mantenne il nome che era della Germania Ovest ed è ancora oggi la Repubblica
Federale Tedesca.
Passaggi fondamentali in vista
della riunificazione furono la caduta del muro
di Berlino (9 novembre 1989) e l'entrata in vigore, il 1º
luglio 1990, del
Trattato sull'unione monetaria, economica e sociale (Währungs-, Wirtschafts- und Sozialunion) tra i due
Stati, che prevedeva un tasso di conversione tra marco
dell'est e marco dell'ovest di
1 a 1 per le partite correnti e di 2 marchi dell'est per un 1 marco dell'ovest
per patrimoni e debiti.[1]
Dopo le prime elezioni libere nella
Germania Est, tenutesi il 18 marzo 1990, i negoziati tra i due Stati
culminarono in un Trattato di Unificazione, mentre i negoziati tra le due
Germanie e le quattro potenze occupanti (Francia, Regno Unito, Stati Uniti d'America e Unione Sovietica)
produssero il cosiddetto Trattato due più
quattro, che garantiva la piena indipendenza a uno stato tedesco
riunificato.
Legalmente non si trattò di una
riunificazione tra i due stati tedeschi, ma dell'annessione da parte della
Germania Ovest dei cinque Länder della Germania Est e di Berlino Est: tale
scelta velocizzò la riunificazione tra i due stati (evitando così la creazione
di una nuova costituzione e la sottoscrizione di nuovi trattati
internazionali).
La Germania riunificata rimase un
paese membro delle Comunità europee (e
poi dell'Unione europea) e
della NATO. La
stessa riunificazione tedesca appare come un passaggio imprescindibile per la
successiva integrazione europea (a partire dal Trattato di
Maastricht firmato il 7 febbraio 1992 ed entrato in vigore il 1º
novembre 1993) e per
l'adozione dell'euro come
valuta comune a numerosi Paesi del continente[2].
Guerra fredda
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Dopo la fine della guerra
fredda
Il 28 giugno 1991 viene dichiarato
sciolto il Comecon ed il 1º luglio
il Patto di Varsavia;
questi due eventi sanciscono quantomeno simbolicamente la fine dell'influenza
della Russia sovietica nell'Europa orientale e quindi la fine della guerra
fredda comunemente intesa.
·
Cronologia della guerra fredda
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Di seguito una cronologia degli avvenimenti principali
della guerra fredda:
Di seguito una cronologia degli avvenimenti principali
della guerra fredda:
·
1945 (febbraio) - La conferenza di Yalta e
la conferenza di Potsdam vedono
Stati Uniti, Unione Sovietica e Regno Unito, le potenze vincitrici della seconda guerra
mondiale, gettare le basi per il nuovo equilibrio politico e territoriale.
·
1945 (agosto) - L'Unione Sovietica, come da accordi a Yalta,
entra in guerra con l'impero del Giappone occupando la Manciuria (poi ceduta alla Cina comunista
di Mao Zedong) e la parte settentrionale della
penisola di Corea, che diverrà la Corea del Nord sotto regime comunista.
I bombardamenti
atomici di Hiroshima e Nagasaki da parte degli Stati Uniti
segnano l'inizio dell'età atomica e della possibilità di utilizzare armi
nucleari.
·
1947 - In un discorso alle Camere in seduta
congiunta, l'allora Presidente
USA Harry Truman si
propone di combattere l'espansionismo sovietico, offrendo aiuto agli stati
minacciati, tra cui Grecia e Turchia. Il Segretario
di Stato George Marshall elabora
un piano di
aiuti all'Europa occidentale per finanziare la ricostruzione post-bellica (Piano Marshall).
·
1948 - Stalin blocca gli accessi a Berlino Ovest. interrompendo ogni via di
comunicazione stradale, fluviale e ferroviaria. Il blocco sarà revocato dopo
undici mesi, durante i quali un ininterrotto ponte aereo di
rifornimenti fornisce viveri, medicinali e altri beni di prima necessità a due
milioni di berlinesi.
·
1949 - A Washington viene firmato il trattato di
collaborazione della difesa, comunemente conosciuto come Patto
Atlantico NATO. Nello stesso anno partono i primi esperimenti
atomici sovietici.
·
25 giugno 1950 - A seguito
dell'invasione della Corea del Sud da
parte dell'esercito nordcoreano, si
apre la guerra di Corea,
che si concluderà nel 27 luglio 1953.
·
1952 - Attraverso un documento passato
alla storia come Stalin-noten,
Stalin offre alla Germania la possibilità di riunificarsi, a patto che non si
schieri con le potenze occidentali e rimanga neutrale. Le potenze occidentali
appoggiano il governo tedesco-occidentale rifiutando l'accordo.
·
5 marzo 1953 - A Mosca
muore Josif Stalin. Una rivolta
operaia a Berlino Est viene soffocata dai carri armati
sovietici.
·
7 maggio 1954 - La battaglia di
Dien Bien Phu si conclude con la vittoria del Vietminh; la Francia è costretta al termine
della guerra d'Indocina ad
abbandonare i suoi possedimenti coloniali; formazione del Vietnam del Nord comunista e del Vietnam del Sud legato agli Stati Uniti.
·
1955 - La Germania Federale entra nella
NATO e si dota di un proprio esercito nazionale. A Varsavia, sotto la guida di Nikita Khruščёv,
i Paesi dell'Est stipulano un patto di difesa reciproca.
·
1956 - In Ungheria un'insurrezione
popolare viene repressa dall'Armata Rossa, che invade il paese. Nello
stesso periodo, in Egitto, il Canale di Suez viene occupato dalle
truppe francesi, britanniche e israeliane. La crisi minaccia di estendersi quando
l'URSS dichiara di voler intervenire al fianco dell'Egitto. La tensione termina
con il ritiro delle forze d'invasione su pressioni degli Stati Uniti.
·
1957 - Lo Strategic Air Command dà
inizio al programma di allerta a terra dei bombardieri
strategici armati di bombe nucleari
·
4 ottobre 1957 - Il lancio da parte dell'Unione Sovietica del
primo satellite artificiale, lo Sputnik 1, provoca la crisi dello Sputnik,
che amplierà il confronto della guerra fredda nello spazio.
·
1960 (maggio) - Crisi degli U-2 quando un aereo spia
americano Lockheed U-2 viene
abbattuto nei cieli dell'Unione Sovietica.
·
1960 - Viene eletto presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald
Kennedy.
·
1961 - Inizio dell'operazione Chrome
Dome, il programma di allerta in volo dei bombardieri
strategici dello Strategic Air Command
·
1961 (17- 19 aprile) - Invasione
della baia dei Porci.
·
1961 (agosto) - Attorno ai confini di Berlino Ovest inizia la
costruzione del Muro di Berlino.
·
1961 (ottobre) - A Berlino si
rischia lo scontro armato tra carri armati sovietici e
statunitensi schierati al Checkpoint Charlie.
·
1962 (ottobre) - Nuovo rischio di
conflitto militare globale tra le due superpotenze per la crisi dei missili
di Cuba.
·
1963 - USA, Gran Bretagna e URSS
concordano una sospensione dei test nucleari terrestri e subacquei.
·
1963 (novembre) - John Fitzgerald
Kennedy è assassinato a Dallas in Texas.
·
1964 - Incidente
del Golfo del Tonchino; il presidente Lyndon Johnson ottiene i pieni poteri per
intervenire militarmente in Vietnam
·
1965 (marzo) - La prima forza combattente
americana (3500 marines)
sbarca nel Vietnam del Sud.
·
1965 (luglio) - Il presidente Johnson decide di adottare il
programma di escalation del
generale William Westmoreland.
La guerra del Vietnam entra
nella sua fase più cruenta con l'intervento in massa dell'esercito americano.
Il conflitto durerà altri dieci anni e si concluderà nel 1975 con la caduta di
Saigon e la completa sconfitta politico-militare degli Stati Uniti.
·
1968 (gennaio) - fine dell'operazione Chrome
Dome
·
1968 (febbraio) - Offensiva del Têt dei Vietcong in Vietnam del Sud; gli
americani subiscono una sconfitta politica e morale che costringe il presidente
Johnson ad interrompere l'escalation ed iniziare trattative di pace.
·
1968 - L'invasione dei carri armati sovietici in Cecoslovacchia mette fine alla Primavera di Praga.
·
1969 - Inizia il periodo della distensione:
una serie decennale di incontri USA-URSS, durante i quali vengono siglati
numerosi accordi bilaterali per il controllo degli
armamenti, ma la corsa al riarmo continua.
·
1970 - La Ostpolitik del cancelliere Willy Brandt comincia a dare frutti:
Germania Occidentale e URSS firmano il primo di una serie di accordi che
portano a una distensione dei rapporti fra Est e Ovest.
·
1973 - Gli Stati Uniti escono
definitivamente dalla guerra del Vietnam
·
1975 - Fine della guerra del Vietnam con
la caduta di Saigon e la vittoria completa del Vietnam del Nord.
·
1978 - Intervento sovietico-cubano
nel Corno d'Africa in
sostegno dell'Etiopia di Menghistu.
·
1979 - L'Unione Sovietica invade l'Afghanistan intervenendo militarmente
contro il governo di Hafizullah Amin, considerato amico degli
americani.
·
1980 - A seguito dell'invasione in
Afghanistan, gli USA annunciano un embargo e boicottano i giochi olimpici di Mosca.
·
1983 - Al fine di rovesciare la neonata
giunta militare filo sovietico-cubana a Grenada, gli USA invadono e occupano
militarmente l'isola con l'Operazione Urgent
Fury.[1] Nello stesso anno gli Stati
Uniti assieme con i suoi alleati Nato eseguono una serie di esercitazioni dal
nome in codice Operation Able Archer con un tale spostamento
di truppe e mezzi da indurre i russi a credere che si tratti di preparativi per
un attacco reale e quindi a prepararsi per una reazione che potrebbe scatenare
un conflitto nucleare.[2][3]
·
1984 - In risposta alla reazione
americana di quattro anni prima, l'URSS boicotta le Olimpiadi di Los Angeles.
·
1986 - Il nuovo Segretario del PCUS Michail
Sergeevič Gorbačëv, nel corso del 28º congresso del partito, lancia
la sua politica di riforme basata sulla glasnost. In ottobre incontra Reagan a Reykjavík per discutere sulla
eliminazione delle armi nucleari a raggio intermedio installate in Europa.
·
1987 - Il Trattato INF tra Reagan e Gorbačëv mette
fine all'installazione degli Euromissili.
·
1989 - Cade il Muro di Berlino. Si
gettano le basi per la riunificazione delle
due Germanie, che avverrà l'anno dopo. Cadono (non
ostacolati dall'URSS grazie alla Dottrina Sinatra del segretario Michail
Sergeevič Gorbačëv, che lasciava libertà agli Stati membri dell'URSS,
ai membri del Patto di Varsavia e
agli stati satellite dell'URSS) i regimi comunisti di Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Bulgaria e Romania, che diventano Stati democratici.
·
1991 - Decaduto il Patto di Varsavia, i
presidenti di Russia, Ucraina e Bielorussia firmano a Białowieża la dissoluzione
dello Stato Sovietico. Il 25 dicembre Gorbačëv rassegna le sue
dimissioni da Capo dello Stato, e il giorno successivo l'Unione Sovietica viene
dichiarata ufficialmente sciolta dal suo stesso parlamento, il Soviet Supremo.
Note
1.
^ ricerca.repubblica.it - REAGAN ESALTA L'INTERVENTO A
GRENADA, su ricerca.repubblica.it. URL consultato
il 22 gennaio 2014.
2.
^ Nel 1983 il mondo sull'orlo della guerra nucleare,
in ANSA, 5 novembre
2013. URL consultato il 6 novembre 2013.
3.
^ Esplode l'arsenale dei missili in una base Urss
dell'Artico, in la Repubblica, 23 giugno 1984.
Dissoluzione
dell'Unione Sovietica
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La dissoluzione dell'Unione Sovietica fu il processo di
disgregazione che coinvolse il sistema politico, economico e
la struttura sociale sovietica, compreso tra il 19 gennaio 1990 e
il 26 dicembre 1991, portando alla scomparsa dell'Unione Sovietica, all'indipendenza delle repubbliche
sovietiche e
alla restaurazione dell'indipendenza negli Stati baltici, avvenuta il 26 dicembre dello stesso anno,
dando così nascita ai cosiddetti Stati post-sovietici.
Ex repubbliche
sovietiche in ordine alfabetico:
·
1. RSS
Armena
·
2. RSS
Azera
·
3. RSS
Bielorussa
·
4. RSS
Estone
·
5. RSS
Georgiana
|
·
6. RSS
Kazaka
·
7. RSS
Kirghiza
·
8. RSS
Lettone
·
9. RSS
Lituana
·
10. RSS
Moldava
|
·
11. RSSF Russa
·
12. RSS
Tagika
·
13. RSS
Turkmena
·
14. RSS
Ucraina
·
15. RSS
Uzbeka
|
Le prime fasi
Premesse storiche
Con l'elezione di Michail Gorbačëv nel 1985 quale segretario
generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS)
era iniziata una nuova fase nella storia dell'U.R.S.S. Infatti
Gorbačëv fu sostenitore di una innovativa politica per l'Unione Sovietica
fondata sui concetti chiave di perestrojka (ristrutturazione
del sistema economico nazionale) e alla glasnost' (trasparenza) volta
al superamento dei problemi socio-economici della superpotenza sovietica.
Questa politica di riforme, se da un lato portò alla fine della Guerra fredda e
alla fine dell'isolamento internazionale dell'U.R.S.S., dall'altro lato portò
all'emersione dei problemi economici dello Stato che fino ad allora erano stati
caparbiamente nascosti.
La fine della rigida politica di
repressione interna, la recessione economica e l'ammissione della fragilità del
sistema politico fecero emergere ben presto i contrasti, gli odi razziali e le
spinte indipendentistiche dei numerosi popoli che erano stanziati nello
sterminato territorio dello stato sovietico e che fino a quel momento erano
state tenute sotto controllo dall'apparato centrale. La grave situazione
economica e i crescenti disordini nelle varie Repubbliche sovietiche portarono
alle prime elezioni multipartitiche nella storia dell'U.R.S.S.
1986
Unione Sovietica centrale – inizia il disgelo
Nel 1986 Gorbačëv continuò a
premere per una maggiore liberalizzazione. il 23 dicembre 1986 il maggior
dissidente sovietico, Andrei Sacharov, ritornò
a Mosca rapidamente dopo aver ricevuto personalmente una chiamata telefonica da
parte di Gorbačëv che gli diceva che gli oltre sette anni del suo esilio
interno per sfidare le autorità erano finiti.[1]
Stati Baltici
Gli Stati Baltici, incorporati
nell'Unione Sovietica nel 1940,[2] cominciarono a
spingere per il ripristino dell'indipendenza, iniziando dall'Estonia nel novembre 1988, quando il legislatore estone
approvò delle leggi resistendo al controllo del governo centrale.[3] L'11 marzo 1990 la Lituania fu il primo degli
Stati Baltici a dichiarare il ripristino della propria indipendenza,[4] sulle basi della continuità di stato.[2][5]
Lettonia – Helsinki-86 e le prime dimostrazioni
Riga: Monumento alla
Libertà, il luogo di ritrovo delle manifestazioni pro-indipendentiste.
La CTAG (Cilvēktiesību
aizstāvības grupa, Gruppo di difesa dei diritti umani) Helsinki-86 fu
fondata nel luglio 1986 nella
città portuale lettone di Liepāja da
tre operai: Linards Grantiņš, Raimonds Bitenieks e Mārtiņš Bariss. Il suo nome
fa riferimento agli accordi di Helsinki e
all'anno della sua fondazione. Helsinki-86 fu la prima organizzazione
apertamente anti-comunista, e la prima organizzazione apertamente in
opposizione al regime in Unione Sovietica, facendo da esempio per altri
movimenti indipendentisti delle minoranze etniche.[senza fonte]
A Riga, il 23 dicembre 1986, nelle prime ore del mattino
dopo un concerto rock, circa trecento giovani lavoratori lettoni si riunirono
nella Piazza della Cattedrale di Riga e marciarono verso il viale Lenin
gridando al Monumento alla Libertà: "Russia sovietica fuori! Libera Lettonia!".
Forze di sicurezza si confrontarono coi manifestanti e diversi veicoli della
polizia furono rovesciati.
1988
Unione Sovietica centrale – inizio della
perdita di controllo[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1988 Gorbačëv iniziò a
perdere il controllo in due piccole regioni dell'Unione Sovietica: gli Stati
Baltici, che furono conquistati dai rispettivi fronti popolari, ed il Caucaso (si ricordi che già
da anni c'erano forti tensioni in Nagorno-Karabakh, che
sfociarono nella violenza e nella guerra civile).
Il 1º luglio 1988, il quarto ed
ultimo giorno della 19ª conferenza del partito, Gorbačëv ottenne l'appoggio dei
suoi delegati stanchi della sua ultima proposta di un nuovo supremo organo
legislativo chiamato Congresso dei Deputati del Popolo dell'Unione Sovietica.
Frustrato dalla resistenza della vecchia guardia ai suoi tentativi di
liberalizzazione, Gorbačëv cambiò strategia ed intraprese una serie di riforme
costituzionali per separare il Partito dallo Stato e quindi isolare i suoi
avversari conservatori. Le proposte dettagliate per il nuovo Congresso dei Deputati del Popolo dell'Unione Sovietica furono
pubblicate nella consultazione pubblica del 2 ottobre 1988,[6] e per consentire
l'apertura della nuova legislatura del Soviet Supremo, durante le sessioni tra
il 29 novembre ed il 1 dicembre, attuando le necessarie modifiche alla Costituzione
sovietica del 1977, promulgando una legge sulla
riforma elettorale, e fissando come data delle elezioni il 26 marzo 1989.[7]
Il 29 novembre 1988 l'Unione
Sovietica cessò di interferire con
le trasmissioni radio straniere, consentendo ai cittadini sovietici di avere accesso
a fonti di informazioni che sfuggivano al controllo del PCUS.[8]
1990
Unione Sovietica centrale – Perdita di sei
repubbliche[modifica | modifica wikitesto]
Il 7 febbraio 1990, nel suo 70º anniversario di
lungo monopolio di potere politico, il Comitato
Centrale del PCUS accettò le raccomandazioni
di Michail Gorbačëv.[9] Come conseguenza,
durante il 1990 tutte
e quindici le repubbliche che costituivano l'URSS tennero le loro prime libere
elezioni: riformatori e nazionalisti etnici ottennero
la maggioranza dei seggi. Il PCUS perse le elezioni nelle seguenti sei
repubbliche:
·
Moldavia il 25 febbraio,
vinse il Fronte Popolare
Moldavo
·
Estonia il 18 marzo, vinse
il Fronte Popolare
Estone
·
Lettonia il 18 marzo (con
ballottaggio il 25 marzo 1° e il 29 aprile), vinse il Fronte
Popolare Lettone
·
Armenia il 20 maggio (con
ballottaggio il 3 giugno e 15 luglio), vinse il Movimento Nazionale Pan-Armeno
·
Georgia il 28 ottobre (con
ballottaggio l'11 novembre), vinse la coalizione della tavola rotonda diretta
da Zviad Gamsakhurdia
Elezioni multipartitiche[modifica | modifica
wikitesto]
Nel febbraio 1990, il Comitato
Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica accettò
di rinunciare al suo stato di partito unico. Nel
corso delle settimane successive, le 15 repubbliche
dell'URSStennero le loro prime libere elezioni.
Le repubbliche costituenti
iniziarono a dichiarare la propria sovranità nazionale e iniziarono una
"battaglia legislativa" con il governo di Mosca, in cui
i governi delle repubbliche costituenti respingevano la legislazione a livello
di Unione, dove era in conflitto con le leggi locali, affermando il controllo
su tutte le loro economie locali e rifiutandosi di pagare le entrate fiscali al
governo centrale di Mosca.
Il movimento
indipendentista lituano convocò
il 3 giugno 1988, giorno
della visita di Michail Gorbačëv, una
manifestazione a sostegno dell'indipendenza.
L'11 marzo 1990 la Lituania, guidata dal Presidente
del Consiglio Vytautas Landsbergis,
dichiarò la propria indipendenza.
Tuttavia, l'Unione Sovietica mise
in atto una sorta di embargo nei confronti della Lituania e vi mantenne le sue
truppe "per garantire i diritti dell'etnia
russa".
Il 30 marzo 1990 il Consiglio
Supremo Estone dichiarò illegale il potere sovietico in Estonia, e avviò un processo per
ristabilire l'indipendenza dell'Estonia. Il
processo di ripristino dell'indipendenza della Lettonia iniziò
invece il 4 maggio 1990, con voto del Consiglio Supremo che previde un periodo
transitorio di completa indipendenza.
Il 17 marzo 1991, in un referendum, il
76,4% di tutti gli elettori votarono per il mantenimento dell'Unione Sovietica
in una forma riformata. I Paesi Baltici, Armenia, Georgia e Moldavia boicottarono
il referendum. In ciascuna delle altre nove repubbliche, la maggioranza dei
votanti sostenne un'Unione Sovietica riformata.
Il 12 giugno 1991 El'cin vinse
con il 57% dei voti le elezioni presidenziali per il posto di presidente
della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa,
superando tra gli altri il candidato di Gorbačëv, Nikolaj Ryžkov.
Colpo di stato in agosto
Lo stesso argomento in dettaglio: Colpo
di stato sovietico del 1991.
|
Carri armati sovietici nella Piazza Rossa durante
il colpo di Stato
Di fronte al crescente desiderio
di autonomia, Gorbačëv tentò di trasformare l'Unione Sovietica in uno stato
meno centralizzato. Il 28 giugno era stato dichiarato sciolto il Comecon ed
il 1º luglio il Patto di Varsavia,
sciogliendo così i vincoli dei paesi esteri fino allora satelliti. Il 20 agosto
1991 la Russia era pronta a firmare
il Nuovo Trattato d'Unione (in russo: Новый союзный договор?), che
contemplava la trasformazione dell'Unione Sovietica in una federazione di
repubbliche indipendenti con un comune presidente. Il 19
agosto 1991 il vice di Gorbačëv, Gennadij Janaev,
il primo ministro Valentin Pavlov,
il ministro della
Difesa Dmitrij Jazov,
il ministro dell'Interno Boris Pugo, il capo
del KGB Vladimir
Krjučkov, e altri funzionari si unirono per impedire
la firma del Nuovo Trattato d'Unione formando il "Comitato generale sullo
stato di emergenza".
Nonostante gli organizzatori
del colpo
di stato avessero previsto un certo sostegno
popolare per le loro azioni, la popolazione nelle grandi città e nelle altre
repubbliche risultò essere in gran parte contro di loro. Tale contrasto si
manifestò con una campagna civile di resistenza, che ebbe luogo soprattutto a
Mosca. Il presidente Boris El'cin si
affrettò a condannare il colpo di Stato. Migliaia di persone a Mosca uscirono
in strada per difendere il Parlamento russo. Gli
organizzatori tentarono di far arrestare El'cin, ma non ebbero successo. Dopo
tre giorni, il 21 agosto, il colpo di Stato collassò su se stesso, gli
organizzatori furono arrestati e Gorbačëv ridivenne presidente dell'Unione Sovietica.
Tuttavia la posizione di Gorbačëv era ormai compromessa, in quanto né l'Unione
né le strutture di potere ascoltavano più i suoi comandi.
Cronologia delle dichiarazioni degli stati baltici restaurati
Prima del colpo di stato
·
Lituania – 11 marzo 1990
·
Estonia (di
transizione) – 30 marzo 1990
·
Lettonia (di transizione) – 4
maggio 1990
Durante il colpo di stato
·
Estonia (efficace) – 20
agosto 1991
·
Lettonia (efficace) – 21
agosto 1991
Cronologia delle dichiarazioni dei nuovi Stati della Comunità
degli Stati Indipendenti
Prima del colpo di stato
·
Abcasia –
25 agosto 1990
·
Transnistria – 2
settembre 1990
·
Georgia– 9 aprile
1991
Durante il colpo di stato
·
Gagauzia –
19 agosto 1991
Dopo il colpo di stato
·
Ucraina – 24 agosto 1991
·
Bielorussia –
25 agosto 1991
·
Moldavia – 27 agosto 1991
·
Kirghizistan –
31 agosto 1991
·
Uzbekistan –
1º settembre 1991
·
Nagorno-Karabakh – 2
settembre 1991
·
Tagikistan – 9
settembre 1991
·
Armenia – 21 settembre 1991
·
Azerbaigian –
18 ottobre 1991
·
Turkmenistan –
27 ottobre 1991
·
Repubblica
cecena di Ichkeria – 1º novembre 1991
·
Ossezia del Sud –
28 novembre 1991
·
Russia – 12 dicembre 1991
(il Supremo Soviet della Russia ratificò
gli accordi di Belaveža e
rinunciò al Trattato sulla Creazione dell'URSS del 1922, inoltre
ricordò i deputati russi dal Soviet Supremo dell'URSS).
·
Kazakistan –
16 dicembre 1991
Nascita della CSI e fine dell'Unione Sovietica
Lo stesso argomento in dettaglio: Comunità
degli Stati Indipendenti.
|
La fase finale del collasso
dell'Unione Sovietica ebbe luogo con il referendum in Ucraina del 1º dicembre
1991, in cui il 90% dei votanti optò per l'indipendenza. I leader delle tre
repubbliche slave (Russia, Ucraina e Bielorussia) concordarono di incontrarsi
per una discussione sulle possibili forme di relazione.
L'8 dicembre 1991 i capi di
Russia, Ucraina, e Bielorussia s'incontrarono a Belavežskaja pušča per
firmare l'accordo di Belaveža, che
dichiarava dissolta l'Unione Sovietica e la sostituiva con la Comunità
degli Stati Indipendenti[10].
Il 12 dicembre 1991 fu completata
la secessione della Russia dall'Unione. Il 15 dicembre 1991 morì Vasilij
Grigor'evič Zajcev: la notizia ebbe un forte
impatto simbolico e viene considerato un altro segno della fine di un'epoca.
Il 25 dicembre 1991 alle ore
18 Gorbačëv si
dimise da presidente dell'Unione Sovietica e
dichiarò abolito l'ufficio, inoltre conferì tutti i poteri e l'archivio
presidenziale sovietico al presidente
della Russia Boris El'cin. Alle
18.35 la bandiera
sovietica sopra il Cremlino fu
ammainata e sostituita con il tricolore russo. Infine il 26 dicembre 1991 il
Soviet Supremo dell'URSS dissolse formalmente l'URSS.[11]
Note
1.
^ BBC ON THIS DAY | 23 | 1986: Sakharov comes in from the
cold, BBC News, 23
dicembre 1972. URL consultato il 30 marzo 2013.
2.
^ a b Peter Van
Elsuwege, From
Soviet Republics to Eu Member States: A Legal and Political Assessment of the
Baltic States' Accession to the EU, Studies in EU External Relations,
vol. 1, BRILL, 2008, p. xxii, ISBN 978-90-04-16945-6.
3.
^ Gorbachev Says Ethnic Unrest Could Destroy Restructuring
Effort - New York Times, Nytimes.com, 28 novembre 1988. URL consultato il 30
marzo 2013.
4.
^ Upheaval in the East; Soviet Congress Rejects Lithuanian
Secession Move - New York Times, Nytimes.com, 16 marzo 1990. URL consultato il 30
marzo 2013.
5.
^ David James
Smith, Estonia, Routledge, 2001, p. 20, ISBN 0-415-26728-5.
6.
^ Government in the Soviet Union: Gorbachev's Proposal for
Change, in The New
York Times, 2 ottobre 1988.
7.
^ UNION OF SOVIET SOCIALIST REPUBLICS: parliamentary
elections Congress of People's Deputies of the USSR, 1989, Ipu.org. URL consultato l'11 dicembre 2011.
9.
^ Soviet Communist Party gives up monopoly on political
power – History.com This Day in History – 2/7/1990, History.com. URL consultato il 23 giugno 2011.
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