- POST DEL 22/11/2011 AGGIORNATO AL 4/11/2018
- Dal 1987, la Madonna appare ad Anguera (Brasile) al veggente Pedro Régis, dettandogli messaggi per tutta l'umanità.
- I messaggi vengono trasmessi 3 volte a settimana: ogni martedì e sabato, più un altro giorno variabile.
ULTIMO MESSAGGIO IN ITALIANO DAL SITO WEB UFFICIALE BRASILIANOGli articoli e le informazioni contenute nei siti Web "linkati" sono di proprietà degli autori dei siti medesimi. Pertanto tutti i diritti nonché la responsabilità di quanto riportato in questi siti sono riservati esclusivamente ai loro autori.Questo post presente sul blog: https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/e Twitter: https://twitter.com/angueramessaggi è un interpretazione personale e non corrisponde necessariamente al vero significato dei messaggi, degli avvertimenti della Madonna al mondo e delle profezie annunciate da Nostra Signora ad Anguera.Si consiglia di visitare il sito web ufficiale brasiliano del veggente Pedro Regis:http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/ e la pagina dedicata al commento delle profezie: http://www.apelosurgentes.com.br/pt-br/cms/list/not%C3%ADcias(Gestore sito web: ANSA - Associacao Nossa Senhora de Anguera).
COMMENTO
La profezia era stata collegata ad un evento singolo in una singola città: Messina, mentre il messaggio profetico della Madonna di Anguera n. 2.577 del 20/9/2005 - “Grida di disperazione si udranno in Sicilia.” nominava espressamente la Sicilia, quindi comprende tutto il territorio con fenomeni naturali (maltempo estremo) o antropici (atti terroristici, sommosse popolari, invasioni di eserciti stranieri) I fenomeni naturali si ripeteranno nel tempo, come eventi estremi di maltempo causati dai cambiamenti climatici. La profezia dalla fase "avverata" viene modificata "in fase di svolgimento." Verrà messa nella fase "in revisione" solo se espressamente indicata in libri che trattano dell'argomento. Tutto ciò al fine di ricercare il collegamento corretto, biunivoco, tra profezia avverata ed avvenimento storico (naturale-antropico) senza creare confusione, incertezze e dubbi nel lettore.
Massimiliano Bruno
EVENTI AGGIORNATI IN TEMPO REALE CON GOOGLE NEWS SU "GRIDA DI DISPERAZIONE IN SICILIA"
https://news.google.com/search?q=GRIDA%20DI%20%20DISPERAZIONE%20IN%20SICILIA&hl=it&gl=IT&ceid=IT%3Ait
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/maltempo-sicilia-autentico-inferno-1596757.html
Per approfondire http://www.strettoweb.com/foto/2018/10/alluvione-maltempo-sicilia-disastro/765210/#LHPpHOslhOWhEIgH.99
https://nostrasignoradianguera.blogspot.com/2015/06/messaggi-profetici-di-anguera-casi.htmlLa profezia era stata collegata ad un evento singolo in una singola città: Messina, mentre il messaggio profetico della Madonna di Anguera n. 2.577 del 20/9/2005 - “Grida di disperazione si udranno in Sicilia.” nominava espressamente la Sicilia, quindi comprende tutto il territorio con fenomeni naturali (maltempo estremo) o antropici (atti terroristici, sommosse popolari, invasioni di eserciti stranieri) I fenomeni naturali si ripeteranno nel tempo, come eventi estremi di maltempo causati dai cambiamenti climatici. La profezia dalla fase "avverata" viene modificata "in fase di svolgimento." Verrà messa nella fase "in revisione" solo se espressamente indicata in libri che trattano dell'argomento. Tutto ciò al fine di ricercare il collegamento corretto, biunivoco, tra profezia avverata ed avvenimento storico (naturale-antropico) senza creare confusione, incertezze e dubbi nel lettore.
Massimiliano Bruno
EVENTI AGGIORNATI IN TEMPO REALE CON GOOGLE NEWS SU "GRIDA DI DISPERAZIONE IN SICILIA"
https://news.google.com/search?q=GRIDA%20DI%20%20DISPERAZIONE%20IN%20SICILIA&hl=it&gl=IT&ceid=IT%3Ait
Maltempo, in Sicilia è un autentico inferno
Dieci morti nel palermitano, danni e disagi ovunque tra Palermo ed Agrigento: viabilità compromessa, treni fermi, nella città dei templi anche 50 famiglie evacuate
Dieci morti nel palermitano, danni e disagi ovunque tra Palermo ed Agrigento: viabilità compromessa, treni fermi, nella città dei templi anche 50 famiglie evacuate
Maltempo: disastro in Sicilia, interi comuni in ginocchio. Chiesto lo stop ai tributi locali per le aziende devastate dall’alluvione [FOTO]
Scenari drammatici in Sicilia, strade devastate e interi comuni in ginocchio: chiesta la sospensione dei tributi locali per le aziende agricole
Per approfondire http://www.strettoweb.com/foto/2018/10/alluvione-maltempo-sicilia-disastro/765210/#LHPpHOslhOWhEIgH.99
MESSAGGI PROFETICI DELLA MADONNA DI ANGUERA: INTERPRETAZIONI PERSONALI CON CRITERI OGGETTIVI RAZIONALI - CASI DUBBI: DECLASSAMENTO DA PROFEZIE A PREDIZIONI O SEMPLICI COINCIDENZE.
LA MADONNA AD ANGUERA UTILIZZA LE PROFEZIE GEOLOCALIZZATE, UN TIPO DI PROFEZIA UTILIZZATO DA SECOLI NELLE APPARIZIONI DALLA REGINA DEI PROFETI
Prima di postare qualsiasi messaggio profetico, utilizzo i miei criteri elaborati in otto anni (inizio aprile 2011) di analisi razionale e discernimento spirituale, di un laico credente quale mi ritengo. Consiglio a tutti i siti web, mass media compresi, di riportare sempre per intero il messaggio che contiene la profezia, in quanto il messaggio interpreta correttamente la profezia che si realizza in quello specifico luogo. Il messaggio e la profezia contenuto in esso, interessano principalmente quello specifico luogo-nazione con effetti sulle nazioni confinanti.
Il blogmaster Massimiliano Bruno
Previsto il: 20/09/2005 messaggio n. 2.577
Morti: 35
Feriti: 80 (95 fonte wikipedia)
Dispersi: 10 (6 fonte wikipedia)
Morti: 35
Feriti: 80 (95 fonte wikipedia)
Dispersi: 10 (6 fonte wikipedia)
Evacuati: 730
Sfollati: 1054 (fonte wikipedia)
Colpiti: migliaia
Colpiti: migliaia
“Grida di disperazione si udranno in Sicilia.”
?21- Nel Messaggio di Nostra Signora ,n°2576, trasmesso il 17.09.2005, Ella disse: Verrà per la Calabria. I Miei poveri figli proveranno grande sofferenza.
22- messaggio di Nostra Signora, n°2577, trasmesso il 20.09.2005
Grida di disperazione si udranno in Sicilia.
nota. I messaggi sono stati dati uno dopo l'altro. uno in sabato, e l'altro il martedì. Vedi sopra le date.
NOTIZIE: 05/10/2009 Berlusconi dice che lo smottamento avrebbe potuto essere peggiore; 22 sono morti Folha Online Il premier italiano, Silvio Berlusconi, ha detto questo lunedì che lo smottamento della terra che ha provocato la morte di almeno 22 persone nella città di Messina (sud Italia) avrebbe potuto essere peggiore. "Pensando nel numero delle vittime, abbiamo avuto molta fortuna, perchè avrebbero potuto molte di più", ha detto il premier in dichiarazioni alla stampa italiana.
NOTIZIE: 16/02/2010 Smottamenti di terra minacciano popolazioni del sud Italia Abitanti di città della Calabria e della Sicilia hanno dovuto abbandonare le loro case Smottamenti di terra provocati dalle incessanti piogge che da vari giorni cadono sul sud Italia minacciano di sotterrare due paesi, che si è dovuto evacuare completamente Per gli abitanti di Maierato, un paese della regione calabra, e di San Fratello, in Sicilia, c'è solo una opzione: sperare Il prefetto di Maierato, Sergio Rizzo, ha definito "apocalittico" ciò che stà accadendo sul luogo, i cui stadi e caserme sono divenuti rifugi.
Meteo estremo in Italia Venerdì 2 ottobre 2009 alle 09:36 (09:36) UTC
Almeno quattro persone sono morte e 20 dispersi dopo un fiume di fango inondate parti della città siciliana di Messina come la zona è stata colpita da forti piogge. Funzionari hanno detto che almeno 100 persone fuggite dalle loro case quando colate di fango crollati diversi edifici violento e spazzato via automobili durante una tempesta di pioggia che è durata a Giovedi sera e l'inizio del Venerdì. Il sindaco Giuseppe Buzzanca ha detto Sky TV in Italia che i soccorritori stavano usando i cani per la ricerca dei dispersi in più colpiti periferia. Sky in onda immagini di fl ooded strade, piene di detriti e fango fino a raggiungere le ruote delle automobili. Buzzanca ha detto soccorsi sono stati ostacolati perché molte strade e ferrovie sono stati tagliati e le parti della città erano ancora isolati, con l'aiuto di raggiungere quelle zone solo a piedi.
Fonte: http://hisz.rsoe.hu/alertmap/site/?pageid=event_update_read&edis_id=ST-20091002-23379-ITA&uid=6493
Situazione Aggiornamento n. 11 Mercoledì 07 ottobre 2009 alle 03:23 UTC
L'Italia è il capo della protezione civile Guido Bertolaso ha detto che il Martedì bilancio delle vittime finale da alluvioni nel nord est della città siciliana di Messina, ha finalmente raggiunto 35, in quanto non c'era alcuna speranza di trovare sopravvissuti 10 persone ancora disperse. "Sappiamo che i nomi completi delle persone che mancano e sono al lavoro per trovare i loro corpi", ha detto Bertolaso durante un discorso al Senato italiano, dove gli è stato chiesto di dare una valutazione della tragedia. Circa 730 sfollati sono state spostate in hotel mentre oltre ardon che possono convincere un diluvio di cambiare il suo corso. "Bertolaso ha anche detto il" palese intolleranza in Italia verso chi si ricorda che la manutenzione in questo paese non è mai stata una priorità. "Il capo della protezione civile ha invitato il governo a lanciare una campagna nazionale attuare misure di sicurezza per proteggere gli italiani contro le calamità naturali in futuro. essiccazione fanghi nelle aree sepolte sotto le frane la scorsa settimana il Martedì ostacolato gli sforzi per trovare i corpi dei dispersi. Soccorritori
Alluvione di Messina del 2009
L'alluvionedi Messina del 2009 è stata una calamità naturale verificatasi in un'area ristretta della Sicilia nord-orientale causata da un violento nubifragio, iniziato nella serata del 1º ottobre 2009 e durato tutta la notte fino al mattino del giorno successivo. Il nubifragio ha provocato lo straripamento dei corsi d'acqua e diversi eventi franosi, a cui è seguito lo scivolamento a valle di colate di fango e detriti.
L'evento ha colpito una zona immediatamente a sud della città di Messina, lungo la costa ionica, che, malgrado la difficile orografia dei terreni, risulta fortemente antropizzata. I centri più colpiti sono stati Scaletta Marina, nel comune di Scaletta Zanclea e diverse località del comune di Messina: Giampilieri Superiore, Giampilieri Marina, Altolia, Molino, Santo Stefano di Briga, Briga Superiore e Pezzolo. Si sono avuti anche ingenti danni nella frazione di Guidomandri Superiore e nelle altre località del comune di Scaletta Zanclea e nel comune di Itala.[3][4]
Il disastro è avvenuto in una zona a elevato rischio idrogeologico, già colpita in precedenza da eventi franosi e alluvionali.
In seguito all'evento franoso, che ha investito anche la Strada statale 114 Orientale Sicula, l'autostrada A18 e la ferrovia Messina-Catania, numerosi paesi e frazioni sono rimasti totalmente isolati mentre si interrompevano anche le comunicazioni d'ogni tipo, con Messina e il resto del Paese, di tutta l'area orientale e jonica della Sicilia . Per qualche giorno si sono potuti utilizzare solo i collegamenti marittimi, il che ha ostacolato pesantemente il raggiungimento delle località colpite: la frazione di Altolia, ad esempio, è stata raggiunta dai soccorritori solo nella giornata del 3 ottobre.[5]
Secondo il Dipartimento della Protezione Civile, in alcune delle zone colpite sono caduti fino a 220/230 millimetri di precipitazioni nell'arco di 3-4 ore.[2]
L'evento ha colpito una zona immediatamente a sud della città di Messina, lungo la costa ionica, che, malgrado la difficile orografia dei terreni, risulta fortemente antropizzata. I centri più colpiti sono stati Scaletta Marina, nel comune di Scaletta Zanclea e diverse località del comune di Messina: Giampilieri Superiore, Giampilieri Marina, Altolia, Molino, Santo Stefano di Briga, Briga Superiore e Pezzolo. Si sono avuti anche ingenti danni nella frazione di Guidomandri Superiore e nelle altre località del comune di Scaletta Zanclea e nel comune di Itala.[3][4]
Il disastro è avvenuto in una zona a elevato rischio idrogeologico, già colpita in precedenza da eventi franosi e alluvionali.
In seguito all'evento franoso, che ha investito anche la Strada statale 114 Orientale Sicula, l'autostrada A18 e la ferrovia Messina-Catania, numerosi paesi e frazioni sono rimasti totalmente isolati mentre si interrompevano anche le comunicazioni d'ogni tipo, con Messina e il resto del Paese, di tutta l'area orientale e jonica della Sicilia . Per qualche giorno si sono potuti utilizzare solo i collegamenti marittimi, il che ha ostacolato pesantemente il raggiungimento delle località colpite: la frazione di Altolia, ad esempio, è stata raggiunta dai soccorritori solo nella giornata del 3 ottobre.[5]
Secondo il Dipartimento della Protezione Civile, in alcune delle zone colpite sono caduti fino a 220/230 millimetri di precipitazioni nell'arco di 3-4 ore.[2]
Cronologia dei fatti
L'evento è iniziato con l'intensificarsi di una perturbazione proveniente dalle Isole Baleari. Già tre ore dopo l'inizio del nubifragio si segnalavano danni alle strade e alla ferrovia, fino a quando, vicino alla mezzanotte, avveniva il crollo di alcune palazzine tra Scaletta Zanclea e Giampilieri Superiore.
La portata dei danni, alle prime luci dell'alba, si rivelava preoccupante e più seria del previsto: numerose le vittime sepolte sotto il fango, incerto il numero dei dispersi, molte le persone rifugiate sopra i tetti e alcune delle frazioni raggiungibili soltanto a piedi o per via aerea.[6]
Il Consiglio dei ministri, successivamente, dichiarava lo stato di emergenza nelle zone colpite.[7] Il 4 ottobre, le fonti di agenzia Adnkronos/Ign indicavano un bilancio, ancora provvisorio, di 23 morti e 35-40 dispersi, 29 feriti ricoverati e 564 sfollati ospitati negli alberghi della zona.[8]
Le vittime recuperate erano divenute 25, secondo quanto comunicato il 7 ottobre dall'unità di crisi disposta a Messina. Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, lasciava intendere di non nutrire speranze riguardo ai 10 ancora dispersi, portando così a 35 il bilancio presunto delle vittime. Altri tre corpi, di cui uno di una bambina di 4 anni, venivano ricuperati il giorno dopo, portando a 28 il numero delle vittime e a 7 quello delle persone ancora disperse.[9]
Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso nella sua relazione alla Camera dei Deputati il 7 ottobre affermava tra l'altro:"..L'impegno è stato massiccio, con l'impiego di 2.386 uomini anche dell'esercito e delle Forze dell'ordine, 567 mezzi, 100 ore di volo con 150 "sortite" degli elicotteri...Al momento...tutte le frazioni sono state raggiunte dai soccorritori e tutte le strade sono state riaperte e riattivate. Sono in corso accertamenti sull'agibilità degli edifici..."[10]
I funerali di stato per le vittime dell'alluvione si sono svolti sabato 10 ottobre presso il Duomo di Messina, con una messa solenne officiata dall'arcivescovo Calogero La Piana, a cui hanno presenziato le più alte autorità politiche e religiose della città, oltre al premier Silvio Berlusconi, al presidente del Senato Renato Schifani chiamato a rappresentare il capo dello Stato e il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo; erano presenti inoltre i ministri Angelino Alfano e Stefania Prestigiacomo, il capo della protezione civile Guido Bertolaso e il presidente dei senatori del Partito Democratico Anna Finocchiaro. Complessivamente hanno preso parte alla celebrazione varie migliaia di cittadini, di cui circa 1.500 all'interno della cattedrale; i restanti, nel sagrato, hanno seguito la funzione religiosa da un maxischermo televisivo.[11]
Il 13 ottobre venivano ricuperati i corpi dei due bambini di 2 e 6 anni ancora dispersi, morti assieme alla loro mamma, a centinaia di metri dalla loro abitazione,[12] il che portava il numero delle vittime accertate a 30, mentre il numero degli sfollati aveva raggiunto il numero di 1054 persone. Ancora 4 uomini e 2 donne, dei quali uno di Altolia e 5 di Scaletta Zanclea mancavano all'appello.[13] Il 19 ottobreil numero di vittime saliva a 31 in seguito al decesso al Policlinico di Messina di una ragazza di 28 anni gravemente ferita. Rimanevano ancora da trovare i resti delle 6 persone ancora disperse.[1]
La portata dei danni, alle prime luci dell'alba, si rivelava preoccupante e più seria del previsto: numerose le vittime sepolte sotto il fango, incerto il numero dei dispersi, molte le persone rifugiate sopra i tetti e alcune delle frazioni raggiungibili soltanto a piedi o per via aerea.[6]
Il Consiglio dei ministri, successivamente, dichiarava lo stato di emergenza nelle zone colpite.[7] Il 4 ottobre, le fonti di agenzia Adnkronos/Ign indicavano un bilancio, ancora provvisorio, di 23 morti e 35-40 dispersi, 29 feriti ricoverati e 564 sfollati ospitati negli alberghi della zona.[8]
Le vittime recuperate erano divenute 25, secondo quanto comunicato il 7 ottobre dall'unità di crisi disposta a Messina. Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, lasciava intendere di non nutrire speranze riguardo ai 10 ancora dispersi, portando così a 35 il bilancio presunto delle vittime. Altri tre corpi, di cui uno di una bambina di 4 anni, venivano ricuperati il giorno dopo, portando a 28 il numero delle vittime e a 7 quello delle persone ancora disperse.[9]
Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso nella sua relazione alla Camera dei Deputati il 7 ottobre affermava tra l'altro:"..L'impegno è stato massiccio, con l'impiego di 2.386 uomini anche dell'esercito e delle Forze dell'ordine, 567 mezzi, 100 ore di volo con 150 "sortite" degli elicotteri...Al momento...tutte le frazioni sono state raggiunte dai soccorritori e tutte le strade sono state riaperte e riattivate. Sono in corso accertamenti sull'agibilità degli edifici..."[10]
I funerali di stato per le vittime dell'alluvione si sono svolti sabato 10 ottobre presso il Duomo di Messina, con una messa solenne officiata dall'arcivescovo Calogero La Piana, a cui hanno presenziato le più alte autorità politiche e religiose della città, oltre al premier Silvio Berlusconi, al presidente del Senato Renato Schifani chiamato a rappresentare il capo dello Stato e il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo; erano presenti inoltre i ministri Angelino Alfano e Stefania Prestigiacomo, il capo della protezione civile Guido Bertolaso e il presidente dei senatori del Partito Democratico Anna Finocchiaro. Complessivamente hanno preso parte alla celebrazione varie migliaia di cittadini, di cui circa 1.500 all'interno della cattedrale; i restanti, nel sagrato, hanno seguito la funzione religiosa da un maxischermo televisivo.[11]
Il 13 ottobre venivano ricuperati i corpi dei due bambini di 2 e 6 anni ancora dispersi, morti assieme alla loro mamma, a centinaia di metri dalla loro abitazione,[12] il che portava il numero delle vittime accertate a 30, mentre il numero degli sfollati aveva raggiunto il numero di 1054 persone. Ancora 4 uomini e 2 donne, dei quali uno di Altolia e 5 di Scaletta Zanclea mancavano all'appello.[13] Il 19 ottobreil numero di vittime saliva a 31 in seguito al decesso al Policlinico di Messina di una ragazza di 28 anni gravemente ferita. Rimanevano ancora da trovare i resti delle 6 persone ancora disperse.[1]
[modifica] Lista dei comuni e delle frazioni colpite
Comuni | Provincia | Danni | Vittime |
Scaletta Zanclea | Messina | Il fango ha invaso circa 700 metri del paese e distrutto numerose abitazioni. Danneggiato il palazzo del principe Ruffo. | 10[2] - |
Messina e frazioni | Messina | Giampilieri Superiore: Crollo di un costone roccioso. Seri danni, soprattutto a livello stradale e abitativo. Diversi edifici civili sono crollati. | 18 |
Altolia: Duecento abitanti bloccati nel paese fino al tre ottobre. Edifici anche qui danneggiati.[5][14] | |||
Molino: Diversi danni. Morta un'anziana donna nel crollo della sua casa.[2] |
Il precedente del 2007
Il 25 ottobre del 2007, dopo un violento temporale, una valanga di fango aveva invaso il paese; i danni alle cose furono elevati ma non vi furono vittime.[15]. La circolazione ferroviaria sulla linea Messina Catania rimase interrotta fino al 10 novembre con gravissima perturbazione della circolazione dei treni costretti ad un lunghissimo percorso via Termini Imerese[16]. In quell'occasione furono molti gli abitanti a denunciare il pericolo di nuovi crolli e smottamenti, allarme ripreso anche dalla trasmissione televisiva Striscia la Notizia.[17] L'11 dicembre 2008, ancora un allarme maltempo
Polemiche ed eroismi
Il sottosegretario Guido Bertolaso ha indicato nell'abusivismo edilizio una delle concause di quanto avvenuto.[18] La procura di Messina ha aperto un'inchiesta per disastro colposo, mentre la Commissione Europea si è dichiarata pronta ad intervenire se l'Italia chiederà aiuti economici
Come spesso accade anche questa volta da più parti si sono innescate polemiche, a volte anche strumentali, che tuttavia hanno evidenziato alcune realtà di fatto quali concause del disastro:[21][22]
Come spesso accade anche questa volta da più parti si sono innescate polemiche, a volte anche strumentali, che tuttavia hanno evidenziato alcune realtà di fatto quali concause del disastro:[21][22]
- l'abbandono del territorio in termini di coltivazione agricola e gestione forestale, specie dopo i ripetuti incendi degli ultimi decenni che hanno depauperato le difese naturali del territorio.[23]
- L'intensificarsi degli eventi di piogge torrenziali.[24] Le variazioni climatiche dell'ultimo decennio le rendono più simili a tempeste tropicali.[senza fonte]
- L'estrema lentezza burocratica nella definizione e messa a punto dei piani di protezione ambientale e di messa in sicurezza del territorio.
- L'errata o carente valutazione delle aree a rischio: Giampilieri, ad esempio, non era compresa in tali elenchi.[25]
- La riduzione delle dotazioni finanziarie occorrenti allo scopo, dovuto a esigenze di programmazione finanziaria nazionale, regionale o locale.
In questo scenario, brillano gli episodi di solidarietà e di eroismo da parte di soccorritori volontari e istituzionali, come quello del giovane Simone Neri, sottocapo di prima classe della Marina, che perdeva la vita dopo aver messo in salvo 8 persone,[26] nonché quelli dei tanti anonimi che si sono prodigati durante le ore tremende del fatto. La scuola elementare di Giampilieri che è stata il centro operativo dei soccorsi per la popolazione, una volta riconsegnata all'insegnamento è stata intitolata al giovane Simone Neri
Iniziative benefiche
Il 21 dicembre 2009, allo Stadio Renzo Barbera di Palermo, è stata giocata una partita amichevole, finita 3-3, tra la Miccoli All Stars (un'inedita formazione organizzata dallo stesso attaccante del Palermo) e la Nazionale Italiana Cantanti. Tutti i ricavi dell'evento intitolato "Insieme per Messina", prevenienti dai circa 12.000 spettatori paganti, sono andati in beneficenza agli alluvionati.[27
Fonte: http://www.apelosurgentes.com.br/noticia.php?id=162
22- messaggio di Nostra Signora, n°2577, trasmesso il 20.09.2005
Grida di disperazione si udranno in Sicilia.
NOTIZIE: 16/02/2010 Smottamenti di terra minacciano popolazioni del sud Italia Abitanti di città della Calabria e della Sicilia hanno dovuto abbandonare le loro case Smottamenti di terra provocati dalle incessanti piogge che da vari giorni cadono sul sud Italia minacciano di sotterrare due paesi, che si è dovuto evacuare completamente Per gli abitanti di Maierato, un paese della regione calabra, e di San Fratello, in Sicilia, c'è solo una opzione: sperare Il prefetto di Maierato, Sergio Rizzo, ha definito "apocalittico" ciò che stà accadendo sul luogo, i cui stadi e caserme sono divenuti rifugi.
Traduzione: http://www.escatologia.it/APPELLIURGENTI_NOTIZIE.htm
Fonte: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/168492
Maltempo, disagi in Sicilia e Calabria
Le persone evacuate sono più di 2mila
Sicilia e Calabria sono messe a dura prova dal maltempo. Mentre a San Fratello la frana che minaccia di inghiottire l'intero paese continua ad allargarsi, a Maierato, nel vibonese, una intera montagna è venuta giù. In Sicilia sono 2.000 gli evacuati, in Calabria per ora 200 e le arterie stradali tra proclamazione entro oggi dello stato di calamità. Fissata una riunione d'emergenza dell'esecutivo anche in Calabria. Per oggi sono previste nuovi temporali al sud e sulle isole.
Martedì 16 febbraio 2010 05.59
2.577 - 20.09.2005 AVVERATO IL 02/10/2009 SMOTTAMENTO A MESSINA
Cari figli, il demonio vuole distruggere i miei piani, ma non ci riuscirà. Voi dovete vincerlo con la forza della preghiera. Ascoltate ciò che vi dico. Siate fedeli al Signore e non permettete che il demonio vi tolga la pace. Coraggio. Io sono al vostro fianco. Una famosa città brasiliana sarà devastata. Perderà fama e gloria. Grida di disperazione si udranno in Sicilia. Pregate. L’umanità cammina verso la distruzione. Tornate in fretta. Il Signore vi attende a braccia aperte. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Fonte traduzioni messaggi in lingua italiana: http://www.messaggidianguera.net/
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