sabato 1 novembre 2014

ITALIA - 16/02/2010 mega-frana a MAIERATO (Calabria) - Previsto il 17/09/2005, messaggio n. 2.576. "Arriverà in Calabria. I miei poveri figli sperimenteranno grande sofferenza." - Profezia avverata della Madonna di Anguera.


ITALIA - 16/02/2010 mega-frana a MAIERATO (Calabria)
Previsto il: 17/09/2005 messaggio n. 2.576
Morti: N.D.
Feriti: N.D.
Scomparsi: N.D.

Evacuati: 2.000
Colpiti: 2.300

Fonte:  http://hisz.rsoe.hu/alertmap/site/?pageid=event_summary&edis_id=LS-20100216-24959-ITA

 
http://www.profeziedianguera.it/?p=home

"Arriverà in Calabria. I miei poveri figli sperimenteranno grande sofferenza..."

Frana
a Maierato (Calabria) Tonnellate di terra coprono quella che fino al giorno prima era una vallata... una mega-frana di un paio di chilometri: ha travolto strade e acquedotto. Il sindaco parla di «scenario apocalittico» : a Maierato sta scivolando tutto, hanno raccontato dei testimoni oculari : un evento spaventoso, la montagna è venuta giù improvvisamente, come se fosse un fiume in piena….

2.576 - 17.09.2005 AVVERATO IL 16/02/2010 MEGA-FRANA A MAIERATO (CALABRIA)


Cari figli, coraggio. Dio è con voi. Qualunque cosa accada, non allontanatevi dal cammino che vi ho indicato. O uomini, pentitevi. Il Signore vi attende con immenso amore di Padre. Gli scienziati daranno l’annuncio e gli uomini aspetteranno con paura, ma Dio lo romperà (vi porrà fine?). Confidate sempre nel potere di Dio. Non tiratevi indietro. Ciò che dovete fare non rimandatelo a domani
. Arriverà in Calabria. I miei poveri figli sperimenteranno grande sofferenza. Pregate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
 
HAZMAT in Italia il Domenica, 13 settembre 2009 alle 18:34 (06:34) UTC.
I residenti di una città del sud Italia sono stati evacuati il ​​Martedì dopo una frana pericolosa che ha portato lungo un intera collina, media di stato. Durante il fine settimana la zona intorno a Maierato, un comune della regione Calabria nei pressi della costa tirrenica, era stato colpito da forti piogge. Fino ad ora un totale di 2.300 residenti sono stati evacuati dalle autorità, secondo la televisione di stato RAI che trasmettono un video amatoriale impressionante della frana, che mostra persone in fuga e la collina costruzione e inadeguate misure di prevenzione delle inondazioni portato gran parte della colpa per la tragedia colpisce l'Italia. L'impatto delle inondazioni, secondo il capo della protezione civile, sono stati "prevedibile", proprio come quelle del terremoto che ha colpito L'Aquila nel mese di aprile e ha provocato oltre 300 morti, dove molte case erano state costruite senza norme giuridiche e procedure. Il suo appello per una nazionale anti-calamità piano fu poi sostenuta dal Presidente Giorgio Napolitano, che ha avvertito che il mancato aggiornamento del secolo

Fonte: http://www.youreporter.it/search.php?q=alluvione,fiume+savuto,maltempo+in+calabria,disastri+idrogeologici

Alluvione,fiume savuto,maltempo in

Calabria,disastri idrogeologici

 

Maltempo in Calabria: il fiume Savuto tracima

A causa delle violente precipitazioni il fiume Savuto che bagna gran parte dell'entroterra cosentino devasta il territorio.Nel pomeriggio in meno di mezz'ora il fiume...
1 Marzo 2011 | Cosenza, Calabria | di johnnystradab

Torrente Oliveto di Lazzaro ad alto rischio esondazione

Motta San Giovanni (RC), richiesta urgente intervento nel torrente Oliveto. La stagione delle piogge sta arrivando violentemente e non si è ancora provveduto a bo...
20 Settembre 2010 | Motta San Giovanni(Reggio Calabria) | di vincenzo

I danni del maltempo in Calabria

Questa è la situazione in calabria a San Ferdinando (Rc), il fiume è veramente ingrossata e i danni sono notevoli!!! Video di CICCIO860
| San Ferdinando(Reggio Calabria, Calabria) | di newSud

La A3 ancora non riapre dopo la frana

Già da lontano, si vede una frana. E allora sembra quasi inutile chiedersi perchè ancora non apra la A3 Salerno-Reggio Calabria tra Rogliano e Falerna, a ormai 2 setti...
6 Febbraio 2009 | Rogliano(Cosenza, Calabria) | di newSud

Maltempo e frane anche in Calabria

Non si arresta il maltempo al Sud. In Calabria la strada provinciale 115 per Montepaone è stata invasa dal fango dopo una frana, nella notte tra il 24 ed il 25. Immag...
25 Settembre 2009 | Montepaone(Catanzaro, Calabria) | di tornado

Il fiume Trionto in piena: maltempo e devastazione

Dal 23 settembre Longobucco e dintorni sono colpiti da una forte ondata di maltempo. Attualmente le strade che portano verso lo Jonio (Mirto, Rossano) sono completamen...
26 Settembre 2009 | Longobucco(Cosenza, Calabria) | di Lucia12

Alluvione 25 settembre in provincia di Catanzaro (ss106)

Alluvione del Fiume Crocchio tra Cropani Marina e Botricello e Fiumara Uria in Sellia Marina. La 106, statale della morte,
26 Settembre 2009 | Botricello(Catanzaro, Calabria) | di almcalabria.org

Danni del maltempo a Mesoraca

Frane e allagamenti hanno perseguitato tutto il territorio della Calabria queste sono le immagini Di mesoraca dove ha subito vari danni!! Video ad opera di Roberto Set...
28 Settembre 2009 | Mesoraca(Crotone, Calabria) | di yrCr

Sibari, Il Crati Rompe Gli Argini

Il maltempo continua a fare danni nel nord jonico della Calabria. Siamo quasi alla foce del Crati, il fiume più importante della regione. La pioggia copiosa delle ulti...
11 Febbraio 2010 | Cosenza, Calabria | di SibariTv

Discarica dismessa sulla sponda destra del Crati

Kratos (calabria) continua a far paura. Il processo erosivo lungo le sponde rischia di travolgere una discarica dismessa a ridosso del fiume. in questo caso, i rifiuti...
*   
10 Marzo 2010 | Bisignano(Cosenza, Calabria) | di morb
Fonte: http://www.corriereweb.net/ultimora/politica-e-societa/1917-frana-nel-vibonese-2000-persone-evacuate.html

Il paese di Maierato a rischio per la frana. Arriva la Protezione Civile
In queste ore la pioggia sta mettendo a dura prova tutto il territorio Calabrese. Ieri sera tutto il paese di Maierato in provincia di Vibo Valentia è stato evacuato perché un costone di montagna è venuto giù travolgendo tutto. Ieri sera sono state fatte allontanare 300 persone,mentre oggi è stato fatto sgomberare l’intero paese. La popolazione è ospite della scuola di polizia di Vibo e altri verranno ospitati nel palazzetto di Vibo. Oggi si potevano vedere in giro già i primi camion della protezione civile e la Commissione nazionale grandi rischi farà un sopralluogo a Maierato  per verificare lo stato della frana che ha spinto il sindaco, Sergio Rizzo, a firmare l’ordinanza di sgombero di tutto il paese. Alle operazioni di soccorso sta partecipando anche la Croce rossa di Vibo  che ha avviato un censimento della popolazione di Maierato per stabilire gli interventi successivi ed un posto medico avanzato operativo ed autonomo ed una cucina da campo in grado di preparare circa 600 pasti sta per arrivare da Crotone.  Le testimonianze e le immagini della frana sono sconvolgenti e stanno facendo il giro delle tv nazionali. Si vede una montagna di terra che si muove velocissima, la gente che scappa urlando e gridano “Madonna santisisma”. Cercano in poco tempo di far evacuare la banca adiacente alla frana. Gli anziani sono stanchi e non vogliono lasciare le loro case. Hanno perso tutto. Intanto la pioggia continua a battere sul territorio creando nuovi danni e forte preoccupazione. Perfino l’autostrada A3 è a rischio chiusura per possibili frane.

Fonte: http://geoscienza.myblog.it/archive/2009/02/04/maltempo-in-calabria-e-sicilia.html


MALTEMPO IN CALABRIA E SICILIA: DISASTRO ANNUNCIATO

     Purtroppo, gli ingenti danni provocati dal mal tempo che si sono registrati in questi giorni nelle aree della nostra nazione sopracitate, e soprattutto le perdite di vite umane sono drammi annunciati e quello che ancor è più grave, prevedibili nella loro drammaticità.
     Se ci avviciniamo ad esaminare con sguardo attento le regioni e quello che ha potuto provocare un tale disastro, notiamo fin da subito un dato di fatto e cioè che il livello di dissesto idrogeologico raggiunto dalle due regioni ha superato i livelli di guardia.
     Ma analizzando le situazioni ancora più in profondità, si nota una relazione secondo me molto preoccupante e cioè che le aree colpite da eventi franosi ,corrispondono in maniera singolare alle aree interessate dagli incendi dell’estate di fuoco del 2007, dove proprio le due regioni insieme alla Campania ed alla Puglia sono risultate essere quelle più devastate.
     Quindi si può asserire con sicurezza che la natura ha fatto il suo triste corso…
     L’uomo, essendo stato l’unico provocatore di quei roghi sia che si tratti di incendi dolosi che colposi, ha contribuito in maniera decisiva ai problemi ed ai drammatici risvolti che sono avvenuti in questi giorni.
     Cerco di spiegarmi meglio:
     Le abbondanti pioggie che si sono riversate copiose in tutto il sud non hanno  trovato il solito manto boschivo e tutto ciò che esso concerne come il sottobosco ad accoglierle, come invece è avvenuto per millenni. Per cui le azioni benefiche svolte dalla vegetazione arborea, sono state di molto inferiori alla norma, per cui le acque raggiunto il terreno hanno svolto un’azione disgregatrice del suolo non rallentata, e da qui tutto ciò che ha comportato i disastri.
     Se poi ci approcciamo agli eventi dal punto di vista geografico, balza subito all’occhio che soprattutto la Calabria, ha una conformazione particolare. E’ stretta e lunga in quanto si protende nel Mare Mediterraneo per centinaia di chilometri di lunghezza e per poche decine di chilometri di larghezza. E questo fa sì che la regione abbia delle peculiarità fisiche singolari. Infatti nonostante la strettezza del territorio si registrano nella regione, altezze altimetriche montane considerevoli, in quanto vi passa il settore meridionale degli Appennini per cui sulla Sila grande si raggiunge i 1929 s.l.m. e sull’Aspromonte si raggiungono i 1945 s.l.m. Questo significa che si è presenti nella regione a grandi dislivelli cioè: nel giro di pochi chilometri si passa da un’area costiera ad una collinare ad una montuosa e viceversa. Ed addirittura in alcune aree montane è possibile vedere i due mari quello Tirranico e quello Ionico in contemporanea. Quindi da questa breve analisi si capisce quanto preziosa risulta essere la copertura  boschiva e di quanto potenzialmente deleteria sia l’azione derivante dalle forze meteoriche ed in particolare da quelle dovute all’acqua. E da qui si capisce come anche un incendio possa provocare gravi danni sia nel suo accadere che nel futuro. Guardando con questa ottica, si capisce che il disastro verificatosi nell’estate del 2007, è stato il viatico per quello che è accaduto in questi giorni.
     Dando ora uno sguardo alla storia, si nota come anche in passato le due regioni ed in special modo la Calabria siano state sottoposto a pioggie insistenti che comunque non hanno provocato danni di una entità e di una vastità geografica così sviluppata. Sempre guardando gli eventi, dando una occhiata alla storia, si può osservare che le incurie umane e gli scempi provocati nelle due regioni hanno vita lunga, per cui il problema del dissesto idrogeologico del territorio risale a tanti decenni or sono e che gli incendi dell’estate di fuoco ha reso di molto più critica una situazione già pesante accumulatasi negli anni. E se a questo associamo una sensibilità della popolazione alle problematiche ambientali, che necessità di essere accresciuta, la situazione è esplosiva. Anche se negli ultimi tempi, soprattutto in Sicilia è stato fatto e si continua a fare molto per educare le nuove generazioni al rispetto ambientale.
     Gli eventi che in particolar modo hanno colpito la Calabria e la Sicilia purtroppo confermano una relazione e quindi una regola non scritta che è meno alberi, più dissesto geologico, e quindi sicuri e certi l’accadere di danni in futuro. E sono convinto che l’investire sulla sensibilità ambientale della popolazione oltre che sul rimboschimento razionale, saranno la chiave di volta per far sì che disastri come gli ultimi saranno sempre più rari e forse un giorno non si ripeteranno più!
     Terminando si può dire che non sono state quattro o cinque gocce d’acqua in più a provocare danni così ingenti e la preziosa perdita di vite umane, ma l’incuria dell’uomo che spero abbia tratto lezione da questa triste esperienza. E speriamo che la coscienza di ogni uomo ne sia toccata e che prima di fare atti contro l’ambiente in nome di chissà quale motivo, ogni essere umano si renda conto della grande responsabilità che ha in un quadro generale più ampio.
     Tiziano Taiti
 

Commenti

Dissesto idrogeologico in Calabria: il Centro di Ricerca Cesic sviluppa metodologie e strumenti per ridurre i rischi.
I fenomeni naturali costituiscono la parte più manifesta dei processi di evoluzione del territorio. In talune circostanze essi sono fonte di gravi pericoli per l’uomo, per i suoi interessi sociali e per le sue attività economiche.
In Italia, il problema del dissesto idrogeologico è preoccupante, data l’estrema variabilità climatica e geomorfologica che si ripercuote sulle modalità di sviluppo degli eventi estremi.
Ancor più grave è la situazione in Calabria il cui territorio è interessato quasi totalmente da fenomeni di dissesto idrogeologico. Numerosi sono i fenomeni alluvionali che hanno causato ingenti danni e numerose vittime: basta ricordare le disastrose alluvioni del 1951 e del 1972-73 o le più recenti alluvioni di Crotone (1996), Soverato (2000) e Vibo Valentia (2006).
Il Centro di Supercalcolo per l'ingegneria Computazionale (CESIC) è impegnato nello sviluppo di metodologie e strumenti per la protezione idraulica del territorio. In particolare, si mira a ridurre rischi ed incertezze grazie a strumenti di previsione basati su sistemi di simulazione delle inondazioni molto sofisticati grazie anche all'elevato dettaglio spaziale e
temporale reso possibile dal ricorso ai Supercomputer. I risultati dell'attività di ricerca sono disponibili nella sezione del sito Cesic "Protezione Idraulica del Territorio", ove è possibile visualizzare un filmato relativo alla simulazione numerica del test di  laboratorio eseguito sul modello fisico del Fiume Toce.
Luciano Mallamaci

http://www.cesic.unical.it (non accessibile)

Scritto da: Centro di ricerca CESIC:Luciano Mallamaci | 08/02/2009

RISPOSTA A LUCIANO MALLAMACI
La ringrazio molto per il suo contributo così ricco notizie e così interessante, perchè mi ha permesso di rendere le nozioni più esaurienti per i lettori, ed inoltre ha permesso a me di avere spunti per ulteriori approfondimenti in materia.
Al momento non ho avuto modo di visonare il sito del CESIC, visione che cercherò di effettuare il prima possibile.
Parlando ora dal punto di vista scientifico e se vogliamo dell’ingegneria applicata all’ambiente. Mi trovo perfettamente d’accordo con lei sulle nozioni scientifiche da lei esposte, Infatti, non per niente ho sistemato il post nelle tre categorie: Climatologia e meteorologia, geologia, tecnologie ed attività biocompatibili. Ma sono profondamente convinto anche grazie alle conoscenze scientifiche da me in possesso, che nessun modello previsionale se soprattutto è volto a ridurre l’impatto che eventi climatici estremi hanno sull’ambiente e quindi sull’uomo, non possano in alcun modo prescindere da un’attenta analisi della copertura boschiva e più in generale arborea dell’area geografica oggetto di studio.
Tutti sappiamo l’enorme funzione benefica che un bosco in salute opera in una determinata area e quanto l’azione di questi silenziosi quanto necessari datori di vita sia indispensabile affinchè un suolo non si deteriori con dinamiche anomale. Per cui credo che qualsiasi modello debba tenere in giusta considerazione sia tutti gli elementi da lei citati e sia l’attenta analisi della copertura boschiva idonea e qualora questa risultasse insufficiente ci sarebbe da prendere in seria considerazione una riqualificazione ambientale ed una massiccia opera di rimboschimento da una parte, collegata ad un’attenta opera di tutela ambientale impostata anche su una valida azione di repressione contro quegli individui che per causa colposa e dolosa si rendano responsabili di tanti mali, generando poi delle conseguenze che poi con il tempo tutta la popolazione è destinata a pagare.
Tiziano
Scritto da: Tiziano | 09/02/2009

Nessun commento:

Posta un commento

CRITERI DI MODERAZIONE UTILIZZATI PER I COMMENTI PUBBLICATI SUL BLOG NOSTRA SIGNORA DI ANGUERA. https://nostrasignoradianguera.blogspot.it/2016/09/moderazione-commenti-sul-blog-nostra.html

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.